idem, 881: oh al bel mar di trieste, a i poggi, a
dal borea a l'austro o dal mar indo al mauro. boccaccio, dee
tue tende spieghi / dall'uno all'altro mar. idem, pr. sp.
, 3-867: indi ne la trinacria al mar discosto / d'etna il monte vedemmo
ma quando poi, scemando, il mar s'abbassa, / co 'l piede
: che se troppo t'abbassi al mar vicino, / l'aer laggiù mal sosterrà
iii-227: specchio del ciel sereno il mar ridea, / e s'abbelian le
maia materdona, iii-322: vedi quel mar di quante spume abonda. baretti,
abbrustolite e scure / mummie, del mar venute della rena. baldinucci, 2-4-103:
, i-355: già del torbido mar tira spumante / fa del naufrago abete
quando giason dal pelio / spinse nel mar gli abeti, / e primo corse a
n'hai, donna, in questo mar che non ha fine, / di's'
/ che produca la terra o il mar fra tonde. marino, 1-163: di
. gaudiosi, iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto / il superbo
ariosto, 10-40: né così freme il mar quando l'oscuro / turbo discende,
ne tonde il sen rinfresca, / il mar, gelido prima, acceso giacque /
fu più lunge, / che dal gelato mar l'accesa zona. tasso, 14-28
scalda il sol, quanto 'l mar cigne, / non è di voi maggiore
acconciamente mi dé porto / en tempestoso mar. bartolomeo da s. c.,
allegrava, e tacque / per lo mar avean pace e per li fiumi. boccaccio
dove ora sono tacque basse, ed il mar quieto. salvini, 5-i-405: filo
; / la terza è quella che in mar piove e resta; / e dove
africa sen viene, / su 'l mar culta e ferace, a dentro solo
un tratto. / non freme così 'l mar quando s'adira. machiavelli, 48
né l'aer temerai, né di mar piena. bibbia volgar., v-705:
di pers, iii-502: chi solca il mar del mondo ogn'or aduna / maggior
. campanella, 864: qui un mar di guai confuso, / pien di
le adunate in terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale in pochi lustri
vento dolce e piano, / fra mar giunge in altura; / po'ven lo
sì ardita / là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé
. tasso, 713: così l'infido mar placido il seno / scopre a'nocchieri
volge e mira, / sollevato sul mar di tutta forza, / s'ei veggia
: affossato si raccoglie / indi quel mar, stringendosi più sempre / in picciol
teti, / ch'alcun mostro del mar doma ed affiena? -per simil
, 16-47: vattene, passa il mar, pugna, travaglia, / struggi
queste acque a i fonti e quelle al mar converte, / e mentre ei vien
i germani antichi, abitatori presso il mar agghiacciato. manzoni, 11: né m'
idem, ii-91: coll'artimone il mar tranquillo e saldo, / fino al calcese
. salvini, 24-353: venere in mar prodotta,... / notturna
torvi. saba, 333: sul mar, come aggiorna, / canta un
orbo padre aggira, / che come il mar che turbi il vento freme. idem
, 20-58: come fra scogli il mar spuma e ribolle / e ne l'aperto
né sol, né luna, / né mar d'acque, né vento, / né
: o amor d'agno, maior che mar magno, / e chi de te
al tuono -il ne reggiante mar. d'annunzio, iii-2-318: quel corsiero
: non so vedere come il sig. mar chese possa non accettare in
. baldi, 3 7: fugge dal mar, che minacciar già sembra / tempesta
sublime / sovra la terra e sovra il mar con queste. idem, 14-1
come allor che fa il nido / sul mar sicano / la sposa alcyone. idem
animai lassi, e quei che 'l mar ondoso, / o de'liquidi laghi alberga
d'annunzio, ii-746: albica il mar di cristalline strisce / varia, su
tasso, 8-4-1088: l'alcione, del mar picciol augello, / forma di palla
lidi l'uova loro, sentono quando il mar gonfia o s'acqueta molto avanti
come allor che fa il nido / sul mar sicano / la sposa alcyone. tozzi
conto con quanto dolore / ceice nel mar con la sua nave affonda, / né
già dritto e veloce / correr lo mar per tutto suo cammino, / perire al
che audace passa dalla morta gora / al mar del vero di cui s'innamora,
idem, 19-373: la dea del mar tra ninfe e tra garzoni / sovra
, iii-227: specchio del ciel sereno il mar ridea, / e s'abbellian le
: e quanti sopra / tonde del mar... viventi / pascono intorno l'
mia, dal fondo algoso / del mar nostro vieni su! / in te vuole
: te l'onda insana / del mar produsse e 'l caucaso gelato, / e
'l nocchier che m'alletta, e 'l mar che giace / senz'onda. idem
seminato. salvini, 23-1-2: il mar sereno e queto / alleva gloriose alme famiglie
: tempesta in terra, in alto mar fortuna. / a mezzodì, come di
primo è retta; / del mar grande almiraglio è quel secondo.
229: [corsari] arpie del mar, che da l'estreme sponde /
e queste forme / ignote al novo mar manda dal bolca / l'alma del tuo
tepide e nigre, / e 'l mar senz'onda, e per l'alpe ogni
/ ch'appennin parte, e 'l mar circonda e l'alpe. boccaccio, dee
e ricinta con l'alpe e col mar. leopardi, 33-10: giunta al confin
17-54: monti che sporgono su 'l mar l'alpestre fronti. idem, 20-13:
: lui [polifemo] guata il mar che ondeggia, e alpestre note / par
e monti, / che sporgono su 'l mar l'alpestre fronti. galileo, 765
aitano o aitino, quasi che dal mar soffi zeffiro marino. = lat
si scopriva / che sporge sovra 'l mar la chioma altera. idem, 8-6-1523
aitano, o aitino, quasi che dal mar soffi zeffiro marino. =
mantener la barca / di pietro in alto mar per dritto segno. g. villani
in frale barca / mi trovo in alto mar senza governo, / sì lieve di
/ mi reca la pietà quanto 'l mar tiro. petrarca, 199-12: così
: in minor regno / contrasse il mar le sue procelle e l'ire: /
/ altrice, e come alfin del mar s'involi / alle rocce materne..
ben me stesso vidi / nel liquido del mar, quando l'altr'ieri / taceano
tasso, 1-79: geme il vicino mar sotto l'incarco / de tal te
l'altro cozza, l'un l'altro mar tella, davanti all'amorosa
, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. = lat. volgar
, iii-428: quando al lido del mar, pompa del mare, / gemma ch'
disgustoso. 13. spreg. a mar àccio. bencivenni [crusca]:
fosco sem- brommi 'l cielo e 'l mar turbato. graziani, 6-81: rimanetevi
capo biondo, / che 'n mar vorrìa che fosse con lui in nave,
tenca, 1-88: noi abbiamo un mar di cose ad imparare, un ammasso
: entrò ben tosto in un gran mar di pene; / perché appena ammezzata
: / cantando in gran bonaccia il mar passaro. m. villani, 4-32:
ogni tempo, ogni sembianza / è mar profondo, a ère interminato: / e
: ver'è che 'n oriente / lo mar volta presente -vèr lo settentrione / per
/ per una regione / dove lo mar non piglia / terra che sette miglia,
mai tattiche navi / l'ancore nel mar nostro / non avesser gittate, / né
cori appresso, / e vede il mar che fra i duo liti s'ange.
il siculo terreno / dall'uno all'altro mar rimbombar féo / pluto col carro a
antica fama, / disse che il mar, quasi spirante e vivo / grande
/ che pare un fiume o 'l mar quand'egli è grosso. redi,
rosa. idem, 289: sovente il mar con mormoranti baci / a lambirle il
: o amor d'agno, maior che mar magno, / e chi de te
ii-6: freme il ciel, mugge il mar, l'aria s'annegra. mazza
scioglie i corsieri e in grembo al mar s'annida. 4. figur
: gran vento di maestro / sul mar che romba nelle anse di caprera.
antemàrcia, agg. invar. anteriore alla mar cia fascista su roma.
7-98: e par senza governo in mar turbato, / rotte vele ed antenne
tasso, 4-6: né tanto scoglio in mar, né rupe alpestra, / né
tasso, 20-58: come fra scogli il mar spuma e ribolle / e ne l'
. anguillara, 11-176: altero il mar, per la nova apertura / assalta la
gaudiosi, iii-456: già del mar de'piaceri e del diletto / il
inf., 14-95: « in mezzo mar siede un paese guasto » / diss'
ch'ap- pennin parte, e 'l mar circonda e l'alpe. boccaccio, i-277
: poggi lieti / che digradano al mar da l'apennino / bianchi di marmi e
. dottori, 86: atre tempeste in mar feroce / ad appianar scendete,
ne tonde il sen rinfresca, / il mar, gelido prima, acceso giacque /
se mai tattiche navi / rancore nel mar nostro / non avesser gittate, /
ma tu, che approdi da quel mar di pianto, / che rechi? carducci
colonna / dell'approdo, e oscillava in mar la conscia / nave. ungaretti,
. idem, 6-i-96: oltre il mar vasto, ove gli aprici campi / scaldano
(con particolare riferimento al passaggio del mar rosso da parte degli ebrei).
/ morta la gente a cui il mar s'aperse, / che vedesse iordan le
navigarli. caro, 5-207: il mar di schiuma / s'aperse intorno e
giorno / vedemmo alfin, quasi dal mar risorta, / la terra aprirne i monti
il siculo terreno / dall'uno all'altro mar rimbombar féo / pluto col carro a
boiardo, canz., 153: nel mar tireno, en contro a la
gli abbruciava, / e rovinava in mar giù dell'altezza / quivi di nuove penne
di remoti tuoni, / al notturno del mar roco lamento / al profondo ruggir degli
ferdinando i più spalmati / arano il mar tra le volubil spume. e. stampa
ridono in tanto i monti e il mar lontano, / tra i grandi arbor
arca / tal, che sia forte in mar per ogni foce. / la misura
; / è spuma, che dal mar s'erge e s'abbassa. / è
ardeva di lumi e cantici / nel mar morenti lontano genova / al vespro lunare
ardenti, / e par che avvampi in mar tonda d'inferno. crudeli, 1-88
aprica / ha tante arene ove più il mar s'implica, /... /
diletto / e d'occulte paure, il mar sorgea / dinanzi all'uom. manzoni
lontana e barbara colchide, sulle rive del mar nero. -al figur.: navigatore
marchese di monferrato... oltre mar passato in un generai passaggio da'cristiani
229: [corsari] arpie del mar, che da l'estreme sponde / venite
, lingua arsiccia e di color nero. mar fonda chiamava lacrime di tenerezza
: ma tu che approdi da quel mar di pianto, / che rechi? italia
ei che l'arene / numerate ha del mar, solo comprende / perché patisce l'
a sansonetto, / sì buon guerrier al mar come all'asciutto. caro, 15-i-128
quante montagne et acque. / quanto mar, quanti fiumi / m'ascondon que'
idem, 34-224: le cittadi che il mar là su l'estremo / lido aspergea
meninni, iii-428: quando al lido del mar, pompa del mare, / gemma
carducci, 154: il fremito del mar tòsco, e la terra / dove in
potrà mutare nome dieci volte, sul mar congelato dal frullare dell'asse terrestre si
diaccioni nel porto di arcangel e nel mar bianco. 3. attorniato, circondato
/ verdi tra il cielo e il mar. civinini, 1-170: bianchi paesi sperduti
s'indonna. revere, 494: il mar che non assonna e i continenti /
, 12-212: absorbere a tal duolo il mar do- vrebbesi / ischia, capre,
, ch'io ti vidi in seno / mar che assorbe ogni fiume, / sol
il borea e l'austro, ed il mar indo e mauro. idem, 3-585
e l'altra riva / dell'atlantico mar. carducci, 341: astieni, astien
e l'altra riva / dell'atlantico mar, fresca nutrice / di pura civiltà.
: genti disiose / che 'l mar si turbi e sieno i venti atroci.
commesso avea che fosse uccisa / dal mar atroce la misera madre. firenzuola,
, 450: da i monti al mar la bianca turba, eretta / in su
e pria che rendi / suo dritto al mar, fiso u'si mostri attendi /
/ se mai tattiche navi / rancore nel mar nostro / non avesser gittate, /
siete? ariosto, 41-13: il mar si leva, e quasi il cielo attinge
predisse pure / che te nosco del mar securo e salvo / italia attingeresti.
una fanciulla / sola sola in riva al mar. / lava, attorce, e
morando, iii-228: sovra scoglio ch'in mar scosceso s'alza, / là dove
ne va nel fortunato regno / attorniato dal mar dove il tamigi / scorre di navi
che battendo venne / su pel tremulo mar l'ale sonanti. / « mano
, attrito e morto / parmi che 'l mar già lo ricuo- pra e asconda.
boote / che non si attuffa in mar, ma intorno gira / sopra i monti
l'aria e 'l vento e 'l mar fede non have: / altri, seguendo
. idem, 764: oltre il mar vasto, ove gli aprici campi / scaldano
serena, / che'marinari in mezzo mar dismago; / tanto son di piacere
leopardi, 6-79: e tu dal mar cui nostro sangue irriga, / candida luna
bella ed austera vindice / su i larghi mar cammina alta una dea. panzini,
tasso, 9-66: non passa il mar d'augei sì grande stuolo, / quando
a trovare / un corpo morto al mar in su la riva, / e per
n'hai, donna, in questo mar che non ha fine, / di's'
volse, avvenne pure un giorno che il mar chese s'accorse del torto
, / fanno lo schermo perché 'l mar si fuggia. petrarca, 236-9: però
e 'l nocchier che m'alletta e 'l mar che giace / senz'onda. idem
letto, ignoto, / ho cercato del mar seno remoto. -accorgersi.
. monti, 170: sovra il mar tremolante altri si getta, / e sveglia
marino, 5-74: come stella nel mar divelta cade / de l'azzurro seren
. tasso, 6-i-39: sceglieva il mar perle, rubini, ed oro, /
inchina il colle / più verso il mar, esce bagnato e molle. straparola,
, 50: tra i balaustri il mar scintilla fuori / la zona dei palmeti e
dolce / pian cui sovrasta fino al mar cesena / donna di prodi, / salve
larga e verde prataria. / ove dal mar venia suave vento, / tra molte
fisiteri, orche e balene / escon del mar con monstruose schiene. idem, 6-37
maggiore / che mai per tutto il mar veduta fosse; / undeci passi e
da'diaccioni nel porto di arcangel e nel mar bianco. mascheroni, 834: smisurata
/ uscir danzando; e mezzo il mar coprirò / col vastissimo ventre orche e
balenar, / tutti i regni del mar / tornino in calma. foscolo, sep
: il navigante / che veleggiò quel mar sotto l'eubea, / vedea per l'
fuggitivo mergo / fende i solchi del mar per torta riga. 3.
come colui / che passò 'l mar, e poi affogò ne'mocci? baldinucci
spiedo non avrebbero fatto altro che diminuirmi il mar tirio della paura.
banda, la rabbia, come il mar rifluente che anela riassoggettarsi la spiaggia.
traghettò su passeggierà barca / gente di mar che a questa cura intende. colletta
la barca / di pietro in alto mar per dritto segno. landino, 366 [
medici, 103: quattro venti in mar fanno ogni tempesta, / percotendo la nostra
corso della vita mia / con tempestoso mar per fragil barca / al comun porto.
vele, / che senza vento in mar perde la via / la debile mia barca
che sia / una festuca in mar rozz'e crudele. berni, 19-18 (
o elena di francia, / nel mar nostro che vide san luigi / armato
dove ora sono tacque basse, ed il mar quieto e l'aria tranquilla: comincia
neghittoso immobile giacendo, / il mar la terra e il ciel miro e sorrido
saracino / che fia di qua dal mar con lui portato! / io, che
, vegliardi, / conti, vescovi, mar chesi, duchi, monache
sì forte ella [l'orca] nel mar batte la coda, / che fa
sol gira lo giorno / e 'l mar batte d'intorno / san faglia si convene
v-166): dove l'onda del mar la batte basso. garzoni, 1-336:
più mondo / saltellando tra'sassi al mar correa. foscolo, gr., ii-633
: delle pioggie di fuoco cadevano sul mar quieto e oleoso, non increspato da una
andavamo a guazzo a guazzo per l'alto mar di quella liquida bua, che col
s'ammazzi? / chi va per mar chi per terra chi brava, /
sono, alma bellezza, / il mar, le belve, le campane, i
[= divide], e 'l mar circonda e l'alpe. rajberti, 2-235
(presso reggio, lungo la costa del mar ionio); la prima citaz.
e i plumbei monti, e il mar biancastro, / e l'elba e l'
. sotto a mille prore il mar biancheggia. algarotti, 3-210: d'
ricchi liti spesso / vede come nel mar biancheggi il gange. firenzuola, 434
il maestrale / urla e biancheggia il mar. idem, i-1093: biancheggiavano le
13: poggi lieti / che digradano al mar da l'apennino / bianchi di marmi
720: so che non sempre fur sul mar sicano / l'infide d'acheloo biformi
quegli occhi giorni dopo, in pieno mar rosso, all'altezza del monte sinai,
il capo biondo, / che 'n mar vorria che fosse con lui in nave
tra i franchi e i germani e 'l mar si giace. campanella, 1 *
riviere arse e biscotte / dall'indo mar tutta dolente fuora. 2.
che da costoro io non sarei messo in mar senza biscotto. stigliani, ii-301:
; che essendo colle sue galee sopra il mar di pisa, per fortuna di mare
il fiume], e molta boba in mar tragitta. viani, 10-199: il
... / le cittadi che il mar là su l'estremo / lido aspergea
rincontro, e noi rattenne / il mar della bollente araba sabbia, / i
mezzo a quel lugubre orrore / il mar che freme orribilmente e bolle, /
la faccia; / e per paura il mar parve ubbidisse, / perché in un
2-1-8: sereno è il celo e il mar tutto in bonaccia, / la barca
forza: / nèreo e le figlie in mar aràn bonaccia; / mosterrà il mondo
d'ogn'intorno il vento e il mar percuote: / né già mai per bonaccia
calma appare, / tal tu, mar di beltà, con crespa faccia / mostri
le vele, / che senza vento in mar che è il gr. p
essere in bonaccia; festuca in mar rozz'e crudele. anguillara, 11-153:
, calmarsi (il vento). mar bonaccia. galileo, 206: [essendo
si trovano mai se non dove soffia un mar rotto e una furiosa corrente. il
placido, dirò, mugito d'un mar bonaccioso. -figur. libro
/ venia per l'aria, e il mar tenea bordone. barilli, 6-8:
ma come scoglio che incontro al mar dura / o torre che da
dal borrea a l'austro, o dal mar indo al mauro. tasso,
or ad or contra le botte / del mar la proda, e de l'orribil
tassoni, 11-16: a la reina del mar d'adria, onore / del secol
, / che sien tra quanto il mar sua braccia estende. tasso, torrismondo
, vi-4-11: oltre al braccio del mar, ch'arabia bagna. boccaccio, dee
12-30 (i-308): il braccio del mar rosso in nave varca. anguillara,
. anguillara, 2-82: molti bracci di mar chiusi fra terra / restàr campi arenosi
13-21: o che m'avesse in mar bramata ancora, / né fosse stato
e pure brine, / l'aureo mar ondeggiava del bel crine. redi, 16-i-10
pari albori / son de'chiari dal mar soli sorgenti. 4. prov.
/ oltre i britanni ed oltre il mar vermiglio. foscolo, sep., 151
riportano col pensiero alla pesca miracolosa del mar di tiberiade. pavese, 1-78:
scorie d'inferno. palazzeschi, 119: mar grigio, / siccome una lastra
13: poggi lieti / che digradano al mar da l'apen- nino / bianchi di
oscurarsi e farsi bruna, / e il mar turbarsi irato in gran fortuna. goldoni
andavamo a guazzo a guazzo per l'alto mar di quella liquida bua, che col
guerra corsara a danno degli spagnoli nel mar caribico. -per estens.: avventuriero
bucentàuro / l'anel d'oro dava al mar. d'annunzio, iii-1-72: hai
muto, / che mugghia come fa mar per tempesta, / se da contrari
/ squarciò la vela, e 'l mar spinse a le stelle. botta, 5-67
., 6-6: qual si gettò in mar, qual fu gittato; / com'
pulci, ii-95: e con bugnuoli il mar nel mar rigetta. fiacchi, 150
ii-95: e con bugnuoli il mar nel mar rigetta. fiacchi, 150: trovò
burchiello, 108: veloce in alto mar solcar vedemo / un burchielletto assai leggiero
monti, x-1-67: simili a un mar che per burrasca freme, / e,
l'oceano, o alcun golfo di mar burrascoso. idem, 40-i-451: la
... / che cacciando, nel mar buscansi il vitto, / alle azzurre
monti, x-2-178: giunta là dove nel mar bagna il piede / degli arabi la
: però stendi la vela e in mar ti cazza / tanto che vedi l'aere
/ che giù nel mare un altro mar si versi. tesauro, xxiv-43:
troppa etade, / quasi febo nel mar, tosto cadrà. saba, 507:
. marino, 1-121: ruinosa nel mar scende la pioggia, / il mar
mar scende la pioggia, / il mar col cielo, il ciel col mar si
il mar col cielo, il ciel col mar si mesce. / in novo stile,
i caicchi dai quali fummo assaliti nel mar di marinara. comisso, 1-167: ammainate
i-195: non vidi ancora le rive del mar morto, ma inameno fra ogni suolo
ariosto, 9-43: il mio compagno al mar mi cala in fretta / da la
toccava i monti, e l'altro il mar toccava. giusti, 2-132: calò
acque a i fonti e quelle al mar converte, / e mentre ci vien,
il rapido corrente / de l'agitato mar ch'in fretta cala, / che porta
nuotatore], / e volge verso il mar supino il dorso, / or
per riposarsi alquanto, a castello a mar se n'andò. bisticci, 3-343:
e da le caliganti / isole al mar che sotto pola dorme / una stupenda
ed erto, / terra cercando e mar lungi e da presso. tasso, 6-iii-176
? marino, 5-76: lungo il pontico mar con piè veloce / cerca e ricerca
lunge il ciel s'imbruna / siede sul mar che a poco a poco s'ange
. a dimari, 86: 11 mar di corte ognor molesta / rabbioso vento,
sale or scende, / come quando il mar calmato / pla- cid'aura increspa e
... i le cittadi che il mar là su l'estremo / lido aspergea,
il litigante afflitto / somiglia in vasto mar legno inesperto. d. bartoli, 38-43
9-633: se de'negozi / del mar, se delle 'ncette / temi gli stra-
ariosto, 11-80: scioglie / nel mar le vele, e notte e dì
vuol dirmi che del par veloce / nel mar d'eternità mette la foce / mia
assiso / che camminan le vie del mar profondo. idem, 39-i-x: sono
vidi già dritto e veloce / correr lo mar per tutto suo cammino, / perire
rifulgendo in tutti i seni / ciel, mar, intorno, / io per te
in altro lato / le campagne del mar lieta scorrea. marini, xxiv-803:
dal ciel travolto / me meschino nel mar, se l'alma notte, /
ché montagne opache / e il fremito del mar sorge fra noi. berchet, 196
colle faticoso ed erto, / solcato un mar di mille affanni incerto, / tocchi
9-422: conquìsi, / guerreggiando sul mar, dodici altere / cittadi: ne conquisi
, / ch'a terra e cielo e mar dar luogo fanno, / e portano
un baleno / giunti e posti nel mar, vela facemmo. b. davanzali,
della giudecca corse ima gran borasca in mar tranquillo. goldoni, iii-23: avrà pensato
, 9-43: il mio compagno al mar mi cala in fretta / da la finestra
/ lo smisurato canchero che pute / tra mar ionio e propontide nel vento.
un tempo. foscolo, 1-153: al mar, pel sanguinante / crin, pria
b ve- gbardo parricida, / al mar, tua degna tomba. di breme,
europa e l'altra riva / dell'atlantico mar, fresca nutrice / di pura civiltà
europa e l'altra riva / dell'atlantico mar, fresca nutrice / di pura civiltà
un grillo / è una gocciola nel mar; / ma son mesto, s'io
. idem, vii-6: era il mar tranquillo e il ciel quieto, / quantunque
nido, / e 'n tranquilla quiete il mar canuto / inchina i flutti a riposar
monti, x-2-195: pria che fosse il mar la terra il cielo, / del
averà tuffata buona parte dei capegli nel mar di spagna. chiabrera, 481
il capidoglio orrendo / dal più profondo mar condursi a terra. berni, 42-59
, 34-227: le cittadi che il mar là su l'estremo / lido aspergea,
quadrati / verdi tra il cielo e il mar. pascoli, 645: [i
i carabinieri, coi pennacchi nuotanti sul mar delle teste, tentavano di accorrere.
boiardo, 1-5-45: ranaldo incontinente in mar se getta, / e poi che sopra
; e forte alla carena / l'azzurro mar romo- reggiava intorno, / mentre la
alla regina, / quale in porto dal mar fragil carina. monti, 2-986:
fatta sirena, / infin che il mar fu sopra te richiuso! 5
noli per il trasporto dei cereali nel mar nero. è pari a 160 litri.
/ gli arde il foco, il mar sorbe, il ferro strugge: / egli
. colonna, ix-584: oh che tranquillo mar, oh che chiare onde / solcava
de'medici, 103: quattro venti in mar fanno ogni tempesta, / percotendo la
or tu nel gran dolciore / del mar cilicio l'obliato carme / che alla
, i quali son posti sovra il mar mediterraneo e risguardano 11 mezzogiorno: laonde
lungo i pinti banchi / le dee del mar, sparse le chiome bionde, /
, xxvi-1-312: ma or che tutti i mar vostri son netti, / e che
compagni, / che il carreggin del mar su l'ampio tergo. monti, 12-563
cielo il carrozzier lucente / aveva in mar la gran lanterna ascosa. collodi,
e tutta la marina, / vanno per mar mercatanti e pirati, / que'per
, / quel che viene d'oltre mar: / e voi l'aquila, voi
, ond'io sostenni, / solcando il mar, la vista, oggetto mai /
fusse, / con mirabil destrezza in mar gittaro. magazzini, 66: al principio
., 14-96: « in mezzo mar siede un paese guasto », / diss'
star qui miri: / ella meco pel mar presta / mosse al suon de'
tra l'una rocca e l'altra il mar si serra; / da navi e
bandello, 1-56 (i-640): nel mar tirreno è un'isola chiamata etalia,
hippospongia equina), molto frequente nel mar mediterraneo, nelle acque basse con fondo
caro, 1-685: scorge là presso al mar che 'l porto cavano; / qua
basso, / e stava sopra il mar curvo e pendente. caro, 7-970:
, in inghilterra, sulle rive del mar nero). càvolo palmizio,
. tasso, 6-i-39: sceglieva il mar perle, rubini ed oro, /
, anche il mio'petto è un mar profondo / e di tempeste, o grande
d'odorati / cedri fate corona al mar tirreno. tasso, 11-iii-767: mare
amie... / abitan sempre il mar vicino a i fiumi. verga
sua cenere ai vènti / del suo mar selvaggio. idem, iv-2-813: la laguna
tal ardore consuma / che avrebbe il mar d'ogni liquor asciuto? tasso, 6-i-75
cenolèste, sm. zool. piccolo mammifero mar supiale dell'america centrale,
vita, / siccome stelle tremanti nel mar. pascoli, i-376: egli era
e ceramelle, e dare le campane a mar tello. buti, 3-15
avria dal ciel travolto / me meschino nel mar, se l'alma notte, /
x-2-187: sdegnoso all'istmo il derelitto / mar vermiglio gittò le rubiconde / spume,
207: il navigante / che veleggiò quel mar sotto l'eubéa, / vedea per
alpestre ed erto, / terra cercando e mar lungi e da presso. tasso,
presta, / se come ulisse el mar lui non tempesta. boiardo, 1-6-55:
/ cessano i venti e giace il mar senz'onde. cellini, 1-30 (79
delegato. tasso, 6-iv-1-73: e 'l mar con tutte tonde, / mormorando cessò
due mandibole quel che le capiti nel mar delle tenebre. viani, 19-333:
ventre preme / ben mezo il mar la smisurata cete. marino, 19-371:
de'medici, 103: quattro venti in mar fanno ogni tempesta, / percotendo la
polpe del biscion, che nel mar rosso / guarda la preziosa marghe
legno quasi digiunto / è nostro core in mar d'ogne tempesta, / ove pur
per riposarsi alquanto, a castello a mar se n'andò; dove udita la bellezza
, 20-58: come fra scogli il mar spuma e ribolle, / e ne l'
, / che quanta acqua è nel mar, piccola dramma / non spegneria de la
/ venia per l'aria, e il mar tenea bordone. = ant.
/ la testa stanca e sente il mar profondo / nero movente di sotto la chiatta
qual meglio vela / o contra mar me'chiela. = dall'ant
tende spieghi / dall'uno all'altro mar; / campo di quei che sperano
, / uno abisso confuso, un mar, ch'avanza / d'onde e tempeste
9-15: né prima l'altro sol nel mar si chiuse, / che presso a
362: quando, senza vento, in mar sentito / fia chiusamente incominciar rimbombo,
dal golfo persico e dall'arabico, o mar rosso, che la fanno come penisola
ranni / sorsero, e in cima al mar mi balenò / la rossa croce;
aspra ed alpestra, / che del mar ciciliano infamia fosse. boccaccio, dee
porpore cinto, che guardi / su 'l mar di viola, su la fiorente selva
/ un tuono di sospiri, un mar di pianti / conviensi a tanta fé?
, / la buia notte ond'era il mar coverto / i tuoni, i lampi
il ciel s'imbruna / siede sul mar che a poco a poco s'ange /
dalle cime idèe / si devolvono al mar. idem, x-3-296: fiso / tenea
familiari. leopardi, 39-15: limpido il mar da lungi, e le campagne /
ghirlanda. boccaccio, vii-6: era il mar tranquillo e il ciel quieto, /
ioconda isola fia / di quante cinga mar, stagno o riviera. guicciardini, 349
, / che gli enti, come il mar li pesci, cinge, / e
bandello, 1-56 (i-640): nel mar tirreno è un'isola chiamata etalia,
violenza, e a dirittura per il mar di genova conduce a ostia. soderini,
/ ch'appennin parte, e 'l mar circonda e l'alpe. capellano volgar.
tutti i legni / quanto circonda il mar, circondi e lustri, / e la
irradiare. carducci, 935: nel mar quattro candide vele / andavano andavano cullandosi
ti debbi maravigliare, se in questo mar salso di vita siamo con circonsoffianti tempestadi
, nel golfo d'oman e nel mar rosso, sebbene la natura stessa, coll'
, 3-411: come quando / per a mar si disegni classe ordire, / chi
oscuro e nero / nasconder sotto il mar nel noto claustro. 3.
del vento, / né l'inospito mar, né 'l dubbio clima, /.
pasta, 2-169: comeché il mar te sia un rimedio, per
cinque canti, 4-72: vicino a questo mar sedea la rocca, / dove aspettava
vederle / tra due sponde di rose un mar di perle. 2. panno
[l'orca marina] / nel mar batte la coda, / che fa vicino
di navarra, / vincitore di re su mar tranquillo, / con gli infanti coi
maestrale / urla e biancheggia il mar. verga, 3-81: in questo momento
faticoso ed erto; / solcato un mar di mille affanni incerto, / tocchi le
la barca / di pietro in alto mar per dritto segno. alfieri, i-38:
, ché alora caffa, città nel mar maggiore, era nostra colonia. varchi,
: quel saggio atlante / che del mar tutto i più riposti fondi / conosce,
/ dell'approdo, e oscillava in mar la conscia / nave. -colonna
di quella colloquintide / colorava di sangue il mar tirreno. nievo, 1-4: qual
verno immite / e da quelle che il mar cuopre chinta: questa è piena,
assomigliare. boiardo, 2-6-12: il mar cominciò negro ad apparire, / e
di perle gravide e feconde, / il mar vermiglio e porpori colori. campanella,
o aria, o terra, o mar, mirar potrei / ne'vostri colisei -ta'
montagne opache / e il fremito del mar sorge fra noi. manzoni, 22:
tue tende spieghi / dall'uno all'altro mar. carducci, i-806: in quei
muto, / che mugghia come fa mar per tempesta, / se da contrari
'l combatte / sulla fiumana ove 'l mar non ha vanto? cino, ii-547
...: e quivi dal mar combattuta, la notte, senza poter più
l'orribil stridor delle ritorte; / il mar cominciò negro ad apparire, / e
queste fide ancelle / e a'dei del mar commetterò il mio figlio. leopardi,
a popoli che un'onda / di mar commosso, un fiato / d'aura maligna
carro addutti / gli alipedi immortali, il mar si propaga per la folla, una voce
perché ti debbi maravigliare, se in questo mar salso di vita siamo con circonsoffianti tempestadi
commosser mai contrari venti / onda di mar, come le nostre menti, /
. anguillara, 11-81: sta su 'l mar ne l'emonia un sito adorno,
salvini, 23-9: chi con ricci di mar rinoceronti / comparerà, o laro con
di sé continua parte, / al mar dell'affricano, al mar tirreno. tommaseo
, / al mar dell'affricano, al mar tirreno. tommaseo, i-305: esubera
di rando pure che in quel mar di parole alcuna cosa meno una dottrina
io ben comprendo, tu se'il mar dell'acque / che drizzan corso per
/ e le adunate in terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale in pochi
compunse, / dié nome eterno al mar col suo morire, / ove l'ardite
della vita mia, / con tempestoso mar per fragil barca, / al comun porto
223-3: quando 'l sol bagna in mar l'aurato carro, / e
, ii-858: vincitore di re su mar tranquillo, / con gli infanti coi duchi
bembo, 6-139: e perché 'l mar non possa farvi offesa, / lo
in me, siccome / glauco nel mar si pose uom puro e chiaro, /
bellissimo oriente, / nata e concetta in mar d'umida brina. monti, x-3-67
: vien sulla conca lucida / del mar la dea gentil. d'annunzio, ii-827
cui versi lodati in elicona / il ligustico mar tutto risona. gravina, 1-64:
e i ragi del gran lume in mar involti! bembo, 2-51: è suono
bellissimo oriente, / nata e concetta in mar d'umida brina.
., 1-67: tacea splendido il mar, poi che sostenne, / sulla conchiglia
da valvasone, 2-96: nel medesimo mar picciol conchile / caro pur a le ninfe
, e per l'immenso / grembo del mar le navi urta e disperge. algarotti
opposti / fa che in su il mar s'accosti: -in uno bolle, /
sol turba celeste, / ma del mar, de la terra e de l'abisso
acherusio declinando, / sotto il libico mar conduce a dite. manzoni, pr.
accorto, / rotto m'avrebbe 'n mar a tradimento. francesco da barberino,
, / s'indi la terra e 'l mar ch'intorno spande / discerner vuol;
agiata casa. marino, 4-66: il mar sonante a fronte ha per confine.
/ che molta in albia ed albia in mar ne porta. fiore, 11-4:
fresco me conforta, / e il mar tranquillo a navicar me invita. savonarola,
fremito confuso, / qual fa talor il mar, se borea il fiede. tesauro
9-419: conquisi, / guerreggiando sul mar, dodici altere / cittadi; ne
partì de sericana, / tutto il mar de india avea conquistato, / e quella
. casaburi, i-503: incontrerai nel mar gli austri più crudi, / se conquisti
acque a i fonti e quelle al mar converte, / e mentre ei vien
fare una fortezza alla bocca di quel mar d'arabia. -mettere, porre
l'alta venezia / star libera sul mar. lambruschini, 1-129: ed io non
, ché alora caffa, città nel mar maggiore, era nostra colonia. ammirato
/ che 'l fe'consorte in mar degli altri dei. cino, ii-600:
tal ardor consuma / che avrebbe il mar d'ogni liquor asciuto? poliziano, st
mano. foscolo, i-153: al mar, pel sanguinante / crin, pria che
strascinerò il vegliardo parricida, / al mar, tua degna tomba. panzini,
e con tende / non mar, non poggio o fiume, / ma
contento, / né avre'chesto più mar né più vento, / tant'allegrava
contenta del cielo / va trattando del mar tumide vie? pallavicino, 1-177:
spira / richiamò in nostro danno il mar, percosso / da contrarie procelle.
, / foco, ghiaccio, contesa in mar profondo / de'venti, che 'l
petrarca, 323-15: indi per alto mar vidi una nave, /...
tu me la fai fiutar più, e mar sime costì, che tu mi farai
comprese? d'annunzio, v-2-699: il mar gine della mia tavola è
famosa, il cui contorno / triplice mar circonda. carducci, i-389: a non
., 5-30: mugghia, come fa mar per tempesta, / se da contrari
tonde spira / richiamò in nostro danno il mar, percosso / da contrarie procelle.
, e in minor regno / contrasse il mar le sue procelle e l'ire.
quel vento istesso / va contrastando in mar. alfieri, i-39: a dir vero
stati. l. f. mar sili, i-751: perché il sole possa
, e ci sospinge / oltre il mar che n'è contra, alto pensiero.
, / che conturbate il ciel, il mar e terra. marino, 12-22:
cielo ampio inghirlanda / giove, ed il mar conturbai e come tutti / fremono i
a tanto uccello: / vele di mar non vid'io mai cotali. idem,
/ un tuono di sospiri, un mar di pianti / conviensi a tanta fè?
queste acque a i fonti e quelle al mar converte, / e mentre ei vien
poi che in volto formidabil scerse / il mar d'adria turbato in carro assiso,
/ vide tarda fra i corpi al negro mar. d'annunzio, ii-508: frate
il fùnebre convoglio / venia così pel mar siciliano / con l'oste e col navile
e mezo soperchiano / per quel gra mar coperchiano; / è tra 'l caldo e
/ com una coppa d'aigua getar en mar perfondo. maiasala, v-69-40: item
5-1247: or ne l'arena / dal mar gittato in qualche strano lito / ignudo
numi / gl'incliti figli in riva al mar coperse / polvere poca ed una rozza
la costa africana dell'atlante, nel mar rosso, nei mari del giappone).
, ii-980: nasce il corallo nel mar rosso... ha forma d'ar-
forma. tasso, 6-iii-89: quinci il mar le sceglie 11 suo tesoro / tra
e fresco me conforta, / e il mar tranquillo a navicar me invita. lorenzo
/ « absorbere a tal duolo il mar devrebbesi, / ischia, capre, ateneo
dorso avanti, / ove spumoso il mar percuote e frange. bruno, 3-99
: il fùnebre convoglio / venia così nel mar siciliano / con l'oste e col
fonte profondo / del nil, che 'l mar con sette bocche frange; / e
tralci a tonde / e i corimbi nel mar mesce ai coralli. vallisneri, iii-396
or tu nel gran dolciore / del mar cilicio l'obliato carme / che alla
jennaro, 131: candida capriola in mar suppremo, / dove non freme mai onda
, / che con due braccia il mar dentro accogliendo, / la fa porto
, 678: bene udirà del nostro mar l'un corno / e l'altro,
al volo io non gli dessi in sul mar penne. = voce dotta, dal
d'odorati / cedri fate corona al mar tirreno. tasso, 18-28: e cominciàr
e da le caliganti / isole al mar che sotto pola dorme / una stupenda visìon
de iacinto, / che fuor del mar el dì non esce ancora, / e
delle corporee vite, / che terra e mar riempiono / diverse ed infinite. foscolo
362: quando, senza vento in mar sentito / fia chiusamente incominciar rimbombo,
empi l'aria, la terra e 'l mar profondo, / anime e corpi misti
ratta e lieve / la corrente del mar seco la porta. cadetti, 35:
dunque avverrà, che il ghiaccio del mar baltico non abbia sapor di sale?
il rapido corrente / de l'agitato mar ch'in fretta cala, / che porta
quando giason dal pelio / spinse nel mar gli abeti, / e primo corse
de'medici, 103: quattro venti in mar fanno ogni tempesta, / percotendo la
ratta e lieve / la corrente del mar seco la porta. manzoni, pr.
quasi digiunto / è nostro core in mar d'ogne tempesta, / ove pur fugge
/ correran murmurando / ne l'alto mar che con amor li accoglie. machiavelli
ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. idem, par.
già dritto e veloce / correr lo mar per tutto suo cammino, / perire al
apuana alpe s'inostra / e il mar tirreno palpita e corusca. bocchelli,
: il navigante / che veleggiò quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'
temuto: / corseggiò un tempo il mar, poscia fu duce / in francia
e forte alla carena / l'azzurro mar romoreggiava intorno, / mentre la nave
tu [o maria] se'il mar dell'acque, / che drizzan corso per
tua spoglia morta, / se da un mar tempestoso, e senza calma, /
tanto, / che l'udrebbe il mar d'india, e quel di calpe.
cipro s'appella, / che del mar di panfilia in mezo è posta.
de'medici, 103: quattro venti in mar fanno ogni tempesta, / percotendo la
ricchi liti spesso / vede come nel mar biancheggi il gange. bandello, 2-14
minor danno / a morte, come al mar veloce fiume. ariosto, 29-64:
venìa a tanto uccello: / vele di mar non vid'io mai cotali. idem
l'una rocca e l'altra il mar si serra; / da navi e da
204: il navigante / che veleggiò quel mar sotto l'eubéa, / vedea per
co * rai, / né il mar colla sua voce / ci sveglierà più mai
ha falsa credenza / che sia issabella in mar rotta e sommersa. castiglione,
di quanto la terra e '1 mar dispensa. lippi, 8-43: piena di
, 1-56 (i-640): nel mar tirreno è un'isola chiamata etalia, distante
prescritto in alto poggia / tumido il mar di gran superbia e cresce. castelli,
scemi. boiardo, 2-6-29: il mar se rompe insieme a gran ruina,
, / poi che atri de so mar prender / corerà con largo vento? statuto
/ non ha crespe sì belle il mar lucente. d. bartoli, 32-12:
scuro finiva e s'era fuori da quel mar di scoglio; sulla sabbia del fondo
tomo. tasso, 6-iv-1-73: e 'l mar con tutte tonde, / mormorando cessò
fonti / sgorga e crespo di spuma il mar s'imbianca, / quinci e quindi
cupa chiostra / con crespo volto il mar ride ed affiena / l'aura che stride
. marino, 5-139: ondeggiar vedi un mar, non so se fatto / di
o elena di francia, / nel mar nostro che vide san luigi / armato della
e glorioso augusto, / che dal mar indo alla tirinzia foce, / dal
: / « absorbere a tal duolo il mar devrebbesi, / ischia, capre,
regioni settentrionali della russia e intorno al mar nero; sono utilissime all'uomo,
terreno / tanta suavità, ch'in mar sentire / la fa ogni vento che da
, ix-680: del vostro sangue il mar tingerà tonde, / tonde cerulee in
. michelangelo, i-75: né dal mar tir mi crollo, / anzi ognor
, 34-108: un'onda / di mar commosso, un fiato / d'aura maligna
d'annunzio, ii-758: quando sul mar di luni arde la pompa / del
v-181): è una orribil cosa il mar crucciato. pindemonte, 240: il
crucciato. pindemonte, 240: il mar, che intorno / gira alla terra
, / e pur non pavé / del mar cruccioso il ballo, / io gir
, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. maestro alberto, 34:
5-75: e pensar che se il mar si fa crudele, / il lor pellegrinaggio
alcone, il muggito / nell'alto mar de la crudel tempesta. pindemonte, 186
. casaburi, i-503: incontrerai nel mar gli austri più crudi, / se
giunse / donde altri, che in quel mar furia di crudo / vento cacciasse,
ionio il corso. / ebbi in quel mar la culla. leopardi, 41-18:
aura. carducci, 935: nel mar quattro candide vele / andavano andavano cullandosi
riposa / la testa stanca e sente il mar profondo / nero movente di sotto la
fatta sirena, / infin che il mar fu sopra te richiuso! quasimodo, 2-21
vostra virtù. monti, 1-429: del mar lunghesso l'infecondo lido / givan quelli
/ sgorga e crespo di spuma il mar s'imbianca, / quinci e quindi gli
rive eoe / febo accompagni fino al mar d'atlante, / con alma sempre a
lumi adomo, / donna invitta del mar [yenezia], reggia secura, /
cura. bembo, 1-196: e mar quando più freme irato e spuma, /
. marino, 228: curvandosi il mar sotto la prora, / con rauco mormorio
tende spieghi / dall'uno all'altro mar. giusti, iv-73: sono in casa
gente, / per travar- gare il mar da l'altro lato. / dipoi vi
giova al nocchiero haver salvato / dal mar la vita sua con tanto affanno, /
il suo perverso fato, / che dal mar debbia haver l'ultimo danno?
una luce glauca / come fondo di mar; / e i fumi dell'olibano
credea / che, già varcato il mar, d'italia in seno / in trionfo
dimostra buoni oraggi; / mettersi in mar sarebbe gran follore ». crescenzi volgar.
alcun piloto / lasciato l'ho in mar a lui non noto, / ben che
locuste. fazio, i-9-20: il libico mar ver noi la punge [l'etiopia
, / e nella sera quando al mar dechina; / così diana avea capelli al
e la vermiglia fronte / bagna nel mar profondo. algarotti, 2-175: dopo
un bel fiume / che con silenzio al mar va declinando, / e se vada
, / su la riva sedea del mar canuto, / di grazia irradiato e
. pulci, 20-37: e 'l mar pur rughia; e'dalfin si vedieno /
altra che 'l sol scalde o che 'l mar bagne. lorenzo de'medici, 1-4-190
, dotto concento; / onde per mar delizioso, arcano / erra lo spirto
questo fiume infame / porta delusa al mar la mia speranza. varano, 136
qualch'arte, / onde le vie del mar, dubbie e fallaci, / solchi
volontà. grafi, vi-1155: del mar fremente a specchio, ove si scheggia
ami inescati io traggo fuore / dal mar la triglia di mie mensa onore. gabrielli
, / tormentando la terra, il mar commove. maia m ater dona,
gabrielli, 8-6: gettar l'ancore in mar, e 'l ferreo dente / per
d'alme isolette spargesi l'immenso / mar solitario, e dentrovi di molli /
via solcar veloce, / fin che nel mar tu giunga, ov'il fecondo /
/ fermàrsi i fiumi, e 'l mar depose l'ire / per la dolce pietà
disperga, / lo sommerga / l'empio mar, lo si deprede. marino,
. marino, 229: arpie del mar, che da l'estreme sponde /
4-19: nell'imbandir laute mense, il mar depredato e la terra, né sonno
le tramontane rendono tempestoso e sollevato il mar nelle riviere d'affrica. magalotti,
donde deriva, / i fiumi al mar, la frode al frodolente, / com'
, / popoli a sé nel grembo del mar stanno, / che portate gli sian
e fassi un lago, ch'altri mar descrive, / che come il mare ha
, ix-631: ch'io non veggo nel mar remo né vela / (così deserto
suolo / sen va carco di stragi in mar di duolo. 11. ant
, / radendo a man sinistra il mar sanguigno. tasso, 9-89: seco ne'
a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso e sotto ignoto polo / provi
. / che, solcando costei il mar sovente / in breve barca, nel tempo
luminoso piacere. corazzini, 3-43: al mar non più le fragorose / acque dei
/ se vede nube in cielo o in mar procelle. varchi, v-51: dicesi
indi il rimbombo, / uccise in mar col fulminato piombo / nel cor percosso,
medesmo / oltre l'alpi, oltre 'l mar, destò le risa / presso agli
in quanti / e di terra e di mar perigli incorse. piccolomini, 1-459:
correndo a porsi, / cercando al mar con le lor proprie destre / con infiniti
disciolse. lalli, 4-12: or il mar gonfio, or la stagion brumale /
miei pensieri, in riva / al mar là dove il tosco fiume ha foce,
appressa, / e del monte nel mar l'ombra è maggiore, / scende nettun
fuor de la marea / nel più profondo mar si vide uscito, / sì che
vii-59: intra 'l barbaro monte e 'l mar tirreno / sied'il lago d'avemo
, 6-5: ariodante, poi ch'in mar fu messo, / si pentì di
viani, 19-653: « loda lo mar, tienti alla terra »: proverbio
. negri, 297: non patisce il mar baltico intumescenza e detumescenza. =
per correnti diverse; / ma nel mar tutte quante riverse, i perdon nome
altri devolve / dai fervidi arsenali in mar gli abeti. foscolo, 1-349: intanto
dai sacri, / che devolvonsi al mar, rapidi fiumi. monti, x-2-347:
invia natura / da la terra, dal mar, da le profonde / nebulose del
sei i mesi era grave, in mar senza governo, / quando fu tempestoso
9: io temo il cielo, il mar, l'aria e la terra: /
diaccioni nel porto di arcangel e nel mar bianco. = idiotismo toscano per
, / che fanno un scoglio in mar sassoso e grande. marino, i-198:
pucci, cent., 84-48: il mar cacciò di fuor da sé veloce /
, ii-187: ai naviganti / in alto mar le vie dichiara e i porti /
che avea nome arione, / nel mar ciciliano, o in quei confini,
fece nuova eletta, / quella ch'ai mar gli parve manco inetta.
/ e le adunate in terra o in mar ricchezze / dal ge- nitor frugale in
difetto / non ti sciorrai, già 'l mar, la terra parla / e grida
nell'isola di calipso, posta nel mar fenicio, ch'era molto più vicino
ai termini d'alcide / per attuffar nel mar febo la testa, / quando ella
minimi canaletti. monti, 11-413: il mar gonfiati e crebri / volve i flutti
s'appresta a scorgere, / giù dal mar la veggiam sorgere, / cinta in
sublime scoglio / volgesti il guardo al mar con gli occhi intenti: / quante l'
fiotto risorgente e truce / del vandalico mar dighe possenti / d'assiduo zelo.
quasi digiunto / è nostro core in mar d'ogne tempesta, / ove pur fugge
a'poggi lieti / che digradano al mar da l'apennino / bianchi di marmi
, diguazza armi e bandiere / il mar turbato, e rugge. manzoni, 13
tutta paonazza, / sì che il mar rosso pareva in travaglio, / ch'
ariosto, 15-37: veduto aveano intanto il mar de'persi / come in sì largo
/ e al suo divino riso il mar ridea. di giacomo, i-403: s'
, 8: hai la vista del mar dilettosa / e di campagne grate alla
/ che apennin parte, e il mar circonda e talpe. saba, 9:
iii-8-28: e come l'eridan giù al mar dilima, / emilia e liguria bagna
: vuole annegare tutto il genere umano nel mar rosso; non gli basta il petrolio
, / insin là dove legno in mar si spalma. galileo, 5-215:
non portar nel fondo / del vasto mar la vera gioia mia; / fa'qui
con sua gente, / per travargare il mar da l'altro lato. guicciardini,
tre dì lungo la sabbia / del mar, ch'è oramai presso a dimostrarsi;
. petrarca, 66-27: mentre ch'ai mar discenderanno i fiumi / e le fiere
ognun pur (fissesi / che perì in mar? tasso, 1-27: ah non
retroso / più fu, e il mar fuggir, quando dio volse, / mirabile
305: 'diomedea ', uccello del mar meridionale, di color nero, macchiato
pose / la terra, indi dal mar la dipartio. g. stampa, 136
: ma 'l giorin forte, come in mar crudele / scoglio, immoto stette;
tasso, 13-ii-181: la terra, il mar, l'occaso e l'orto /
, poi nel medioevo, veniva collocato ai mar gini di una pagina scritta
/ e pur non pavé / del mar cruccioso il ballo, / io gir
compagne. leopardi, 31-45: per mar delizioso, arcano / erra lo spirto umano
vera la schiuma, e vero il mar diresti, / e vero il nicchio,
, 8-8: io mi volsi al mar di tutto 'l senno; / dissi:
e gli orti, / e quindi il mar da lungi, e quindi il monte.
lor quasi egualmente / quello spazio di mar che si framette. -figur.
dietro, e di retrogrado farsi il mar diretto, senza restar pure un momento stazionario
diritta al ciel, di mezzo al mar sonante, / una montagna smisurata sale
e pria che rendi / suo dritto al mar, fiso u'si mostri attendi /
suol d'alto vento e volge il mar sossopra, / con tenebrosa potestate e
per dirotte cave / corsero al negro mar funesti umori. g. f. rucellai
dubbio varco. marino, 4-66: il mar sonante a fronte ha per confine,
, / che l'avea poste il mar tutte in garbuglio. s. maffei,
allori, i-54: quando nell'alto mar, che non ha riva, / delle
il volger della luna i fondi / del mar ne disasconde / collo scemar dell'onde
disattrezzare, tr. (disattrézzo). mar. togliere l'attrezzatura (per
una gioia per me una lettera tua sul mar rosso. 2. di luogo:
petrarca, 66-25: mentre ch'ai mar descenderanno i fiumi. boccaccio, dee.
. chiabrera, 103: di quel mar la bella calma, / miserrima,
, non ti diss'io, / mar sì rio, / ch'indi uscir non
; ed aprendole, in fondo di quel mar si sumergono. = comp
santo oggetto la medesima verga dividente il mar rosso, cioè in atto di operar meraviglie
a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso e sotto ignoto polo / provi
: tu che segui pe'i gran mar la stella / che al penn si
sue parole / « fuor di quel mar che la terra inghirlanda, / tra'discordanti
: d'alme isolette spargesi l'immenso / mar solitario, e dentrovi di molli /
il cane e l'arco / il mar, la terra e 'l cielo.
giù di mano in mano / portando al mar più ricco il suo tesauro. caro
que'che serra / la terra e 'l mar, sì come nave s'erra.
disfida a guerra / del dio del mar l'impetuoso armento. d. bartoli,
. / ecco dovèr: si butta in mar la lancia: / mi vi precipit'
compunse, / diè nome eterno al mar col suo morire, / ove l'ardite
né quel che abila e calpe in mar disgiunse, / o di stige tentò
sirena, / che'marinari in mezzo mar dismago; / tanto son di piacere
spedito / di tradimenti, anzi è nel mar di baga. cieco, 24-15:
scogli, saldi alle percosse / del mar, ch'ondoso v'apre e vi dismembra
. lalli, 3-106: l'ingordo mar famelico, arrabbiato, / rosicando il terren
..., se ne venne nel mar maggiore, e, dismontato in
. latini, i-1090: da questo mar si parte / lo mar che non
: da questo mar si parte / lo mar che non disparte, / là v'
tasso, 7-98: par senza governo in mar turbato, / rotte vele ed antenne
mare / sì repente commosse, e mar sì fero, / venti sì pertinaci,
disperga, / lo sommerga / tempio mar, lo si deprede. magalotti,
. caro, 1-192: per l'ondoso mar disperse e rare / le navi e
smisurati campi / de la terra e del mar confine o freno / non trova al
io son guerra, tu pace; io mar, tu riva: / queta e
/ gli assale il vento, e il mar più irato freme. -in partic
alla guerra, / così quelle da mar, come da terra. tasso, 6-iv-2-98
l'africa vagar poi si dispose / dal mar d'atlante ai termini d'egitto.
ostro silocco allor possente / tanto nel mar, e sì per lui disposto, /
: ario- dante, poi ch'in mar fu messo, / si pentì di morire
, città molto antica in capo del mar maggiore, edificata da'greci. segneri
o distemprato in gelo / voglia nel mar precipitare il cielo. muratori, iii-177:
e giù nel genoese / sopra del mar la gente se distese. guicciardini, i-165
spoglio: / ch'ei messe un mar di crusca in mezzo foglio. saccenti,
/ ossa che in terra e in mar semina morte? manzoni, 73: vedi
/ gli scogli, i porti, i mar, l'isole, i liti. baldini
sorrise; / ché vide un punto sol mar, terre e fiume, / che
giorno; / bene udirà del nostro mar l'un corno / e l'altro,
la bella faccia fuori / mette del mar, ch'io sorgo, e scrivo e
che i legni suoi / guidi per mar enea, senz'altri intrichi, / donagli
guerra, / che non distrugga il mar, l'aere e la terra. bruno
a popoli che un'onda / di mar commosso, un fiato / d'aura maligna
pesa, / il mio compagno al mar mi cala in fretta / da la finestra
, [la nave] naufragò a mar tranquillo. -in senso concreto: ciò
fazio, iv-8-1: ornai per questo mar gli occhi disvela, / disse la
dal borea a l'austro e dal mar indo a tile: / e quanto i
, 8-3-292: ma qual si sia del mar la forma o '1 moto, /
versi porti / per lo gran mar dell'essere, e ciascuna /
divisa / e ricinta con talpe e col mar. de roberto, 141: chiamati
: a tragittare ei piglia / il mar per terra, e gli fu dato il
venticuli. caro, 3-672: il mar fra mezzo entrando / tanto urtò, tanto
te mi divide, / e dal libero mar sì breve tratto! -intr.
un nocchier che si trovasse / lontano in mar, e fremer tonde intorno, /
il delfino / che, solcando costei il mar sovente / in breve barca, nel
arte maga, / o di pietra dal mar nostro divisa. boccaccio, iii-2:
tausilio, 137: vedo talor del mar le torbide onde, / che altiere e
bucentauro / l'anel d'oro dava al mar, / e vedeasi, al fiato
con vento dolce e piano, / fra mar giunge in altura. dante, inf
alcion fidar s'arrischia / all'inquieto mar l'usato nido. 5. che
polidoro in su la riva / del mar si fu la dolorosa accorta, /
polidoro in su la riva / del mar si fu, la dolorosa, accorta,
querce antiche / già domatrici del gran mar d'atlante. monti, x-3-274: l'
oro tra il doppio mento e il mar del seno. -donnóne (v.
d'oro tra il doppio mento e il mar del seno. landolfi, 7-ioi
gli orti, / e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
e vago aspetto / quello è del mar, quando tranquillo e piano / biancheggia
dorso avanti, / ove spumoso il mar percuote e frange. galileo, 3-1-92:
alcun piloto / lasciato l'ho in mar a lui non noto, / ben che
dal troppo caldo offesi / nel proibito mar voller tuffarsi, / e tu non men
. lalli, 2-6-9: mandò per mar da tutti i suoi confini / sicilia
del vento, / né l'inospito mar, né 'l dubbio clima, / né
acque a i fonti e quelle al mar converte. 6. che appare
petto, / contra il voler del mar più non s'oppone. marino, 1-128
non ritrovo il varco / che al mar conduce. mamiani, 1-39: ai passi
non che me, m'attossicato / el mar, e disse: -bèi, non
varchi, / ordinai io al più per mar tenere / sessanta legni, a guardar
lo sguardo / ne'deserti del duplice mar! d'annunzio, v-2-118: gli
poteo far lor gravezza, / per mar diè lor battaglia e grieve e dura
legni, ad eccitar tempeste, / dal mar crudele l'una e l'altro apprese
, 207-58: per cercar terra et mar da tutti lidi, / chi può
invia natura / da la terra, dal mar, da le profonde / nebulose del
oro al frastornìo / risponder terra e mar da lito a lito, / ed echeggiando
cornea; il neonato è protetto in un mar supio temporaneo.
/ con cui in mezzo il mar la nave piglia. / e poi che
/ popoli a sé nel grembo del mar stanno, / che portate gli sian
fa di forti un'eletta, e al mar s'affida. = voce dotta,
le adunate in terra o in mar ricchezze / dal genitor frugale in pochi lustri
8-5-653: ma sorgi ornai, sorgi dal mar profondo, / e 'l nostro ragionar
/ legando, fuor de l'empio mar la trasse. beccari, xxx-4-247: per
poerio, vi-316: in presenza del mar s'empiea di fede / l'apostolo,
orride rive, / quasi emule del mar alte paludi. marino, ii-76: l'
splendor'del cielo immenso, / sul mar profondo e placido / degli enti, il
turbarlo, / vento che innalza i mar britanni, o sbarba / le annose quercie
. magno, ix-227: vedrò del mar uscir lungi le cime / de l'alte
, / tutto n'andò sossopra il mar crudele. a. verri, ii-240:
viste lunge / dal suol, paian del mar sorgere a pena. marino, 1-126
: che natura erga da tutto / il mar molti principi, apertamente / lo dimostran
sesso italiano su le rive del mar rosso o eritreo. ojetti, iii-81
. 2. letter. del mar rosso, del golfo persico. guido
oriente, / nata e concetta in mar d'umida brina. redi, 16-ii-174
. -abitante dei paesi bagnati dal mar rosso. -anche sostant. ariosto
. 3. sm. ant. mar rosso; anche, in senso più
persico, il mare arabico e l'odierno mar rosso: dal nome di un mitico
smisurati campi / de la terra e del mar confine o freno / non trova al
bel fiume / che con silenzio al mar va declinando, / e se vada o
que'che serra / la terra e 'l mar, sì come nave s'erra.
settim'anno / e per terra e per mar raminghi andate. baldi, 22:
uscio e career senza uscita, / mar senza riva e selva senza varco, /
salvini, 24-391: aure nate dal mar, di zefiretti / dolce esalanti,
: questo [il libeccio] resta sul mar tanto possente, / e da la
sì il rapido corrente / de l'agitato mar ch'in fretta cala. cellini,
esborsare per la libertà della navigazione del mar negro ottomila ducati annui. bertanni, lx-2-
ne tonde il sen rinfresca, / il mar, gelido prima, acceso giacque /
, nel labrador, e verso il mar polare. pirandello, 8-794: dicono che
escluso, / e 'n fin dal mar gittato or ne la libia / vo per
in ogni strania terra / e in ogni mar la sua beltà l'avea, /
/ la spiaggia estrema, che col mar confina, / vago fanciul del mio
. ariosto, 30-15: lungo il mar molti giorni alla ventura / verso levante
selvaggie capre ed espe- dite / nel mar tirreno nullo ha mai cacciato. soderini,
. ariosto, 10-44: per lo mar quieto / ragionando venia col galeotto,
desiderio. caro, 3-671: il mar fra mezzo entrando / tanto urtò,
. leopardi, 6-79: tu dal mar cui nostro sangue irriga, / candida luna
di un promontorio, in faccia al mar polare, bianco, solitario e furioso.
ch'esporre io deggia in riva al mar di smirna / la figlia nata,
senso aveano ragione i nostri grandi nemici la mar tine e mettemich, di
spada un'orione armato / ch'empia il mar di procelle e di tumulti. /
villaggi nella giudea meridionale e lungo il mar morto e infine nel deserto: gli
sole, / fra quante il vasto mar bagna ed abbraccia, / che teco,
o elena di francia, / nel mar nostro che vide san luigi / armato
, 8-26: col gran flusso del mar quindi condutti / i naviganti per camin
bacchelli, i-243: la traversata del mar nero fu pessima, e più volte credetti
a diversi porti / per te gran mar dell'essere, e ciascuna / con istinto
nasce il piacer maggiore / che per te mar dell'essere si trova; / l'
, per lo più si parte dal mar nero. ginanni, 1-47: dominarono i
/ sopra la terra, e sopra il mar sonoro. padula, 322: quel
danno, / che sien tra quanto il mar sua braccia estende. tasso, 8-3-1353
terren, cui fanno / fossa il mar, l'alpe mura, appennin torre,
andran per secchi campi, / e 'l mar fia duro e liquefatti i sassi,
assalta. varchi, 22-70: qual mar cui vento estoglia. caro, 6-910:
tasso, 13-i-1133: la regina del mar, che 'n adria alberga, / e
ardenti, in gran faville / divampa il mar, non che campagne, e ville
; estragga ormusse / dalle conche del mar bianco tesoro: / ché non solo a
isole estreme / che da levante il mar indico lava, /... /
colonne. marino, 229: arpie del mar, che da testreme sponde / venite
monti il pondo: / queti del mar profondo / l'impetuoso suon. /
e mille / e di terre e di mar perigli estremi / sostener converravvi. tommaseo
esser fiamma tra l'alpe e il mar tirreno. 2. accumulato,
. marchetti, 4-226: quindi il mar, quindi l'aere e tetra ignifero
dirmi che del par veloce / nel mar d'eternità mette la foce / mia vita
più forza assai / ci fa il mar tremolar, crollar le fronde. b.
stanziata fra le alpi orientali e il mar adriatico, nelle vallate delle alpi retiche
pur anco avante? / e in questo mar del mio nemico amore i la nave
, / saettato dal sole, il mar lampeggia. zito, iii-382: vadano altrove
eussino), agg. letter. del mar nero. gioberti, iii-233:
eù!; eivoi; per il mar nero, forse pereufemismo.
altri devolve / dai fervidi arsenali in mar gli abeti. i... j
la terra, / tirar le navi al mar, tagliar i legni. caro,
in pace, / dentro tacque del mar spenta la face, / ch'alluma
tremolanti baleni, / ferian del vicin mar tumido argento, / e del golfo di
, / la dea d'amor propizia in mar gli sia. marino, 1-108:
sol gira lo giorno / e 'l mar batte d'intorno / san faglia si convene
onda cinge, / né in tutto 'l mar d'europa, / terra non copre
acqua, né scopra / falda di mar così deserta piaggia, / che del mio
etiopia, che vien fuora della porta del mar rosso. testi, 11-68: de
lunge assai, ch'in mezzo il mar vi freme, / e da tre lati
bianti, / che chi naviga il mar delle ricchezze / porto non ha che di
arte, / onde le vie del mar, dubbie e fallaci, / solchi il
ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso e sotto ignoto polo / provi tonde
e ritorno, si dice, dal mar dei sargassi in pieno atlantico fino al medi-
credi adunque, / ch'io conosca del mar le per- fid'onde / e 'l
da siena, 2-27: per l'alto mar fuggìa la falsa caccia / del re
. lalli, 3-106: l'ingordo mar famelico, arrabbiato, / rosicando il
. foscolo, 1-170: ebbi in quel mar la culla: / ivi erra,
flussi e in riflussi / del mar spuma ribolle e si rimesta / dal vento
ad una rocca, che era in mar, menolli: / dentro v'entrar così
laggiù nella pianura escon dal candido / mar palagi e tuguri; / ritti, come
almo terren, cui fanno / fossa il mar, l'alpe mura, ap- penin
acconciamente mi dé porto / en tempestoso mar, che voi ch'eo porti /
altri piacque, / infin che 'l mar fu sopra noi richiuso. g. villani
con tarmata più in alto verso il mar di settentrione. s. maffei, 119
istesso diaspro torbido faceva ne'paesi sul mar caspio. -viaggiare, camminare. -anche
dietro a una rupe posta in fondo al mar d'occidente, ven- tiquattromila miglia sott'
né con ciò che di sopra al mar rosso èe. buti, 1-624: faree
ii-187: ai naviganti / in alto mar le vie dichiara e i porti / dalle
: i mori che lo navigano [il mar rosso] dividono la sua larghezza in
1-153: l'altre due fascie [del mar rosso], che sono l'estremità
che l'italia fenda / e fra due mar si stenda. m. adriani,
mo'di proboscide; sono comuni nel mar mediterraneo. tramater [s. v
fastidi per fastidi, entra in un mar di fastidi. mamiani, 1-114: ma
dante] la vita / che per lo mar de l'essere si volve / cercò
, / oliba! vezzosa conchiglia di mar! / disciogli le chiome foltissime e brune
e di schifar disira il minacciante / mar pauroso, con fonde correnti, / che
a rompere la calma / faticosa del mar. leopardi, 21-22: d'in su
avea). ariosto, 19-77: entrò mar fisa s'un destrier leardo
stagni, / o per l'immenso mar. botta, 5-466: fenestrelle, fortezza
/ per voi sì fausto in seno al mar non nacque. pallavicino, 1-5:
che la terra n'aduna e 'l mar divide! alfieri, 27: italia,
il fonte, / meco favella il mar. tommaseo, i-171: favellano col sole
inseriti i polipi; è comune nel mar rosso e nell'oceano indiano.
3-873: indi ne la trinacria al mar discosto / d'etna il monte vedemmo
infinite / ossa che in terra e in mar semina morte? tom maseo, 1-177-la
corporee vite, / che terra e mar riempiono / diverse ed infinite; /
/ e con piacer: ch'è il mar cheto e fedele. alfieri, 1-1208
... / tratto m'hanno del mar de l'amor torto. boccaccio,
. campana, 196: sente il mar profondo / nero movente di sotto la chiatta
e il lido che si fiede / dal mar britanno infino al mar piccardo.
fiede / dal mar britanno infino al mar piccardo. -figur. sferzare (
, / che sì sopra acqua il mar vagando fiede, / che par che sempre
vie biliari; a destra, presso il mar gine inferiore dell'organo,
mi spirò la vista / di quel lontano mar, quei monti azzurri, / che
e 'l reo / avea provato del mar piano e fello. boiardo, 1-1-65:
varano, 251: incerto ancor se del mar l'onda impura / per sotterranee ghiaie
, ix-631: io non veggo nel mar remo né vela / (così deserto è
quando giason dal pelio / spinse nel mar gli abeti, / e primo corse a
e l'erbe, / e '1 mar turbare e venir termuoti, / e
vi-75: volta [mosè] al mar l'onnipotente stelo, / ed ei,
gli abbruciava, / e rovinava in mar giù dell'altezza; / quivi di
tra i franchi e i germani e 'l mar si giace, / ove la mosa
/ tremolanti baleni, / ferian del vicin mar 6. colpire, impressionare,
, dotto concento; / onde per mar delizioso, arcano / erra lo spirto
non portar nel fondo / del vasto mar la vera gioia mia. barbati, ix-560
/ fermàrsi i fiumi, e 'l mar depose tire / per la dolce pietà de'
non che me, m'attossicato / el mar, e disse: -bèi, non
stiansi ne'monti i pini, e 'l mar non fenda / ferrata prora, e
par che faccia su l'aria il mar ritorno. 3. sostant.
. / l'altre cicladi tutte e 'l mar che rotto / da tant'isole e
. tasso, 8-3-175: ferve il mar di novo, e 'n fera vista /
altri devolve / dai fervidi arsenali in mar gli abeti. aleardi, vi-554: uno
non vi sia, / passare intendo il mar, dove ripara / ne la bella
debil barca] / una festuca in mar rozz'e crudele. bersezio, 159:
umidità. magalotti, 7-5: il mar del zuyder, assai più pericoloso a
/ se non com'acqua ch'ai mar non si cala. baldelli, 4-229:
naviganti, / e domandar © il mar tranquillo e pace / con umidi occhi e
, / saettato dal sole, il mar lampeggia. stigliani, 2-469: come
/ poi s'avvolgea di gravi nebbie un mar. de bosis, 71: a
dove serene brillano le stelle / sul mar di nebbia, sul fumoso mare / in
che [lo scalde] porti al mar l'urto sonante, / fra gli argini
, / fanno lo schermo perché 'l mar si fuggia; /... /
si smonti, / che fiancheggiata in mar vien da tre monti. f
7-98: e par senza governo in mar turbato /... eccelsa nave,
/ a popoli che un'onda / di mar commosso, un fiato / d'aura
, quai pirati, altrui per mar fan guerra. / girfalchi bianchi e
. lalli, 3-106: l'ingordo mar famelico, arrabbiato, / rosicando il
al moro, / e all'unne in mar di non minor possanza? a.
, / né fidarvi di novo al mar crudele. pallavicino, 7-139: difen-
piange, / stanca, senza governo in mar che frange, / e 'n dubbia
di nuvole uggiose color fiele / l'azzurro mar si copre in un momento.
-una gocciola di miele concia un mar di fiele: il bene è più
: una gocciola di miele concia un mar di fiele. — poco fiele
maligna e fiera / son pesci in mar, fra i ceti e le balene,
scogli, saldi alle percosse / del mar, ch'ondoso v'apre e vi dismembra
di tornare avea, / entrò nel mar ch'era turbato e fiero, / e
[crusca], 7-i-200: dintorno il mar, la terra in mezzo fisse,
: robuste / figlian le pecorelle, il mar dà pesci / sotto il prudente reggimento
, figlio, / che fin al mar ti fia tutta sicura. tasso, 7-8
, in torno / fluttuavano come un mar sonoro, / avanzando la grande tua
, sm. zool. genere di piccoli mar supiali didelfidi, che comprende
guerra corsara a danno degli spagnoli nei mar caraibico; membro della filibusta, bucaniere
/ noi daremmo del becco nel mar rosso; / e ciò sarebbe fuor d'
alla luna, / correndo l'ampio mar di seno in seno, / versan
oriente, / nata e concetta in un mar d'umida brina. forteguerri, 1-64
mi spirò la vista / di quel lontano mar, quei monti azzurri, / che
le reggie, i tempii, il mar sì vasto, / e in privati ornamenti
carducci, iii-30-326: bella su * 1 mar finlandico / una donna cammina, anzi
a ferir solo / le folighe del mar, che vanno a volo. menzini,
, 207: o spugna nata dove il mar si folce, / guarda che tu
il mio gran padre irato / spezzogli in mar col folgorar le navi. -per
folgori ardenti / che cielo e terra e mar dar loco fansi, / ch'i'
... il muggito / nell'alto mar de la crudel tempesta, / e
. intelligenza, 147: mettersi in mar sarebbe gran follore, / il mar
mar sarebbe gran follore, / il mar batte a le rocce ed a'rivaggi.
vaghi poi l'arene stampi / e 'n mar fondi alte moli e forte albergo;
. colonna, 1-72: or contro 'l mar turbato e l'aer pregno / non
volumi e cento, / che fonda in mar suo labile edilìzio. -fondarla,
alcuno. testi, i-43: germogliano del mar ne'fondi cupi / coralli assai fini
: veder mi parve / faccia di mar rimescolato e smosso / dal cupo fondo
. petrarca, 212-4: nuoto per mar che non ha fondo o riva,
. anguillara, 3-271: in mezzo al mar più alto e più profondo / non
410: mi portai fino a vista del mar nero, ove maestosamente egli s'apre
, e pieno / di fortuna crudel mar tempestoso, / n'andiam fuor di
il fonte, / meco favella il mar. carducci, 833: salve, umbria
con tossa sue prese altra fronte / nel mar istesso ov'ebbe la percossa.
in la adriana foppa / e il mar tranquillo e eolo senza sdegnio / la prora
ii-70: lasso, che in mezo al mar mia navizella / rimasta nano dispoticamente i vescovi
, l'antenna, / solco un mar di miserie egro infelice. -il
plinio], 9-3: ma in lo mar indico sono multi e grandissimi animali,
non puote / dalle rive dell'adria al mar tirreno / saggio delfin, che del
de senesi, il qual sporta nel mar tirreno, ed è posto a gradi trentaquattro
asciutti / i mostri, che del mar gonfiati i flutti / e chi gli acrocerauni
inerte e squallida gramezza / per tutto il mar nell'essere si spande. manzoni,
: cade [il nilo] nel nostro mar cercando egitto, / di cui le
averi, i dalla persia e pel mar di mezzogiorno / navigando alla giava,
i vanni suoi, / e del mar basso, basso infra le rive, /
, 15-27: ignoto è 'l gran mar che solchi. chiabrera, 3-8-50: per
lo stesso che mare del sud o mar pacifico. carducci, 1016: uscito a
/ quanto più inanzi e verso il mar discende, i... i tanto
sì grande, / per tuto lo mar se spande. storia de troia et
forco e la gran teti / dal mar lei riguardavan sì contenti, / che dir
, 8: hai la vista del mar dilettosa / e di campagne grate alla fatica