ai monsignori del cinquecento e agli abatini e mar- chesini academici del settecento. idem,
sono di questo numero le felci, le mar- sileacee, le licopodiacee ed i muschi
gran fatica, / la doglia e 'l mar- ri mento, / lo danno e
dubitar che sacripante / assai men forza che mar- fisa aveva, / ma era tanto
, 186: egli è iacopo tuo de'mar- suppini: / di tutti, e
4-319: condur la deggio in porto [mar- fisa], ch'ella è stata
di ciascuno e chiede infino notizie anche di mar- chinuccio. 3. figur.
boccaccio, n-88: e seppe a tal mar- tiro / dannato chi la sustanza,
dalle fiamme ardenti / son le castagne sue mar- torizzate. note al malmantile, 1-416
al burò è arrivato uno straordinario spedito da mar- tinengo. conciliatore, i-154: colla
, i quattrini, i sesini, i mar- chetti, i baiocchi. c.
bramata / tanto, indarno san georgio si mar- tira. / che fia s'avrà
morgantescamente, non che piccoli, come fu mar- gutte, non ceretani.
questo chiovo *. anonimo, ix-1038: mar- teglie e chiove faite venire, /
in ricompensa. -il muchachito ciuffò come un mar- gutte. c. gozzi, 4-82
a notte della casa nuova / sul « mar- morino » lucido del bagno / orrendo
il colpo dato nella corda dell'accollato raddoppia mar- tiro al collato. 2.
? / rispose, ce lo ha dato mar- docai. /... è
.. trattava tradimento, e quello per mar- tiro gli fecero confessare. maestro alberto
; / si veston di letizia e di mar- toro, / dal comico fatai libro
. andrea da barberino, ii-136: essendo mar- mondino ritto, gli cascarono e'cosciali
boccaccio, i-545: cavalcati adunque costoro verso mar- morina più giorni, e a quella
fanciulli] pure diminutivamente si dicono tanto * mar- mocchini 'che 'marmottini '.
insiememente fece il re disperare, che per mar- tirii nulla potea sapere da lui,
arditamente; / frena l'orgoglio di que'mar- rabisi; / non t'esporre a
, di questa famigliarità, di questo paesaggio mar- chegiano, e del suo patriarcale sibaritico
/ struggerolle tutte intere: / ogni cava mar- moraria / batteranno gli eoli 'n aria
né rotta. tanaglia, 2-156: prendi mar- robbio o porro, e che
e da vicina / portan sollevamento al lor mar- toro. caro, i-200:
guagnele / che per me non sarebbe mai mar- rito. statuto dell'università e arte
: cesare,... assaggiata appena mar- silia e postovi altri all'assedio,
doglia / mi reca la pietà quanto 'l mar- tiro. idem, purg.,
, quando sia gettato in terra, col mar- retto. arici, i-164: non
cardo ispido ed adro, / il fetido mar- robbio e 'l bel verbasco / sian
; / ma febo ti legnò come un mar- gutte. marinetti, ii-459: a
in plinio, che alcuni vogliono essere il mar- robbio, altri il prassio. (
a. verri, xxiii-126: mr. mar- montel ha recitato in circolo dal barone
quelli [pesci] di aqua dolze laudati mar- sioni e de li altri petrosi,
e maldestra, di modesta bottega d'umile mar- morino, ma, come mi confermò
messo avrà l'aniso / saporito e 'l mar- robbio. b. del bene,
'l mondo fue pagano non ci so tal mar- chisciano. 3. numism
, si cominciarono a chiamare * marchiones, mar- chenses, marchisi'. guadagnoli, 1-i-269
riposo e la quiete in sonnolenzia et a mar- cidezza. = deriv
... la nave era guasta e mar- cida, perché non aveva dicto patrone
vuol dire: « curati i agnoli, mar- ciona », perché la foglia dell'
che tacque dolci mischiate con le salse cagionano mar- zore e per conseguenza mortalità dell'erbe
lite dare sanctum canibus, neque mittatis mar- garitas vestras ante porcos »).
i-134: due stàvano attenti; èran due mar- gnucconi. = voce di
i-536: tutti gli anni vien fuori un mar- mocchione bello e forte che sembra un
, 784: la pruova che lo intonico mar- morato sia assai premuto e ligiato è
perch'era fosco il carattere; un altro mar- motteggiava leggendo; un altro parea che
camosciaio, vitellaio, coiaio, ungherino, mar- rocchinaio e pergamenaio, pure le pelli
altra capra, e che contraffanno cotesto lavoro mar- rocchinando altresì le pelli di vitello e
che se ella fosse... marmo mar- pesio. carducci, 111-3-130: o
nella rovere / di cotignola gitta il suo mar- rello / e ferrato cavalca al gran
podestà, capitano del popolo] possa essere mar- rabese d'anziani del popolo di pisa
e poi specificatamente la spina bianca; le mar- rucche e bianche e nere; il
friul e scrive farà segni e questo perché mar- talossi vien fuora a far danno.
il quale [cane] elli pone essere mar- tesco, e però dice..
ferro. carducci, iii-19-111: la leale mar- tinella de'comuni suonava di su 'l
fa derivare la parola dal provenz. 'mar- tegalo ', femminile di 'martegal
dedicati a qualche martire acquistarono il nome di mar- tirei. =
, e quasi della grandezza e forma delli mar- torelli di spagna. guarini, 331
vostro pollaio!... -perché 'l mar- torello... -che di'tu
sorti di confetti e confezzioni, calieioni, mar- ciapani, pinocchiati, traggee, pizzicate
all'infuori del frumento che si dice 'mar- zengo ', della civaia che dicesi
di noi si chiama [questo grano] mar- zuolo e marzolino, perché si semina
bassa, come son le lire e i mar- celli ed altre simili, non perciò
le funebre veste, / aleandrina avea molto mar- toro / e piange pur con le
grosse nere e di mosto umide, / mar- cido sembra sonnacchioso e gravido, /
di giaggiuolo. banti, 9-82: giovanni mar- cocci,... uscito nei
, ho seguitato alla cieca quello del professore mar- sand, oggi usato universalmente; non
, e trovò altri cultori in g. mar- tucci, in a. glazunov,
aver gioia amorosa. monte, ii-389: mar- tiro e doglie assai co'meco stanno
d'alabastro, / ch'ondoleggiava come al mar- gin flucto? / ahi, che
strati: 'combrasch ', 'forest mar- ble 'e argilla di bradford,
chiamò antonio di sandro orafo, per soprannome mar- cone orafo. patrizi, 676:
, trovo ordinari filosofi antemeridiani il medesimo mar- sili e il dottore carlo rinaldini.
orzo marzuolo, che a bologna si chiama mar- golla, si semina per tutto 'l
e sulle murelle del ponte c'era una mar- ginetta. capita ch'io passai di
/ d'essa doman cavare; / la mar- ritta ridare / ad ogni passeggiata.
g. c. croce, 291: mar- colfo fu uomo piccolo, ma di
li avogadori condanoe bortolo nerli fiorentino, mar- cadante, stava in questa terra,
f. doni, 3-28: 1 signori mar- tinenghi illustri un giorno predicavano i meriti
vi-52: non bastò la pazienza al povero mar- sia: e dimenticato che ragione contro
., n-101: per la sete del mar- tiro, / ne la presenza del
'iliade 'nella epopeia e del 'mar- gite 'nella comedia, come da'
'fa il referto / di quel che mar- tinazza gli ha commesso; / ed
, / puon radolcir ogn'aspro e fier mar- tiro. c. campana, ii-153
rapportare, a capo basso, il caporale mar- tinengo. -in relazione con
», 26-x-1975], io: bob mar- ley ha dato decine e decine di
l'arma dorea non dede in tutto nelle mar- cie scartate, perché ha dato incalzo
il quale riepilogava in sé l'intiera famiglia mar- gheri,... volle fabbricare
, si levino o sbarbando o con tagliente mar- retto; e le trapiantate si sarchino
e grave, sostiene facilmente i colpi de'mar- tegli, ma se ella è leggiere
, placcate e luccicanti quando sono di tipo mar- cusiano. routinario [rutinàrio]
e poi specificatamente la spina bianca, le mar- rucche e bianche e nere, il
. a. cavalcanti, 20: il mar- rucelli, volendo fare il saputo e
cui sito eponimo è rappresentato dall'abri du mar- tinet a sauveterre-la-lémance. f
di martirio (con partic. riferimento a mar- tanto è tenere che scorticare.
chiamata da'contadini di tre mesi, cioè mar- zuola; fassi questa nei luoghi gelati
lo dolce piano / che da vercelli a mar- cabò dichina. idem, purg.
nostra è migliore, perché, essendo il mar- te in sustanzia più grosso degli altri
conte colse / credendo dargli il suo sezzo mar- toro: / ruppe la lancia,
verdi: lo sgallinaménto delle streghe, la mar- cetta da luna-park di re duncano,
sì fisi dir a lo dicto £an de mar- chessim che s'ello volea soldi quaranta
che guerra! atroce, smaniosa, / mar- tiriante, sfinitiva, al cuore /
... riusciva geloso molto questo apparecchio mar- tiale del re e ne sommormoravano.
, e spendacchiando trafuga marchetti, soldi, mar- celli. = frequent.
visse adreo che s'ebbe cura, / mar- con che si sprezzò vissene cento.
25-x-1987], 58: abrogò [mino mar- tinazzoli] il regolamento del 1940 che
, un'oncia e mezza di regolo di mar- te stellato o regolo d'antimonio.
. disus. ramo tagliato per farne una mar- acer. taglióne, sm.
e guardia che non lo pogni suso legno mar- cido né tarlènto, per nessuno modo
contemplavo la luna tra le rame fiorite dei mar- rondindia del boulevard, mi spiegava il
un documento, col tempo, della tiepidità mar- celliniana e romana. =
antico di tombacco, guemito di pietre di mar- cassita. -agg. che
passava / sotto la pioggia de l'aspro mar- tiro. cicerchia, xliii-321: o
dell'opere d'ingegno, spesso anche lo mar- tìra sotto altri non nobili aspetti.
gran ridere e riprese la corsa, a mar- tinicca serrata, giù per la china
: firà dan serpente en la via e mar- scio en lo trozo, e morda
diti oratori feno il tuto per liberar [mar- zellino]. verbali del consiglio di
di santa maria o uccello santa maria: mar- tin pescatore (alcedo ispida).
, ritrasse fraccesco l'amico suo piero di mar- cone. s. carlo da sezze
livere de inforzati nostri masi, qui teni mar- tinu de moricu e peti de bonomo
, / dopo giusto penter, ve ne mar- tira. boccaccio, dee.,
: si faccia decozione di malva, di mar- corella, di brancorsina, e di
, / so'scarano e berroviere, / mar- scalcire ben so un destriere.