. cinem. e teatr. lampionaio della manon: espressione allusiva per definire, per
montale, 15-683: solo la voce di manon, la voce / emergente da un
tenea prima li scongiuri a sonio, / manon da poi ch'udio da'più contare /
e due e tre volte maggiori anco, manon così grandi però quanto sono gli scorzoni di
a'peducci co i piè pari. / manon pensate che ci sian marmocchi; / l'
era bella e giovane e folletta, / manon era a la scuola de l'amore /
l'assalto e se ne sforza, / manon conosce in sé le solite ire, /
vittorini, 5-368: esiste in disparte, manon proprio secondaria, nella letteratura italiana, e
il tirolo italiano è buono: insorgerà; manon possiamo sperarne iniziativa d'azione: bisogna dargli
don rodrigo voleva bensì fare il tiranno, manon il tiranno salvatico: la professione era per
il ritmo, esso [whitman]; manon ne fa mica a meno: incarica gli
panorama », 14-ii-1988], 13: manon è unagiovinetta, che quando comincia è ingenua
a lui fortuna fu sempre serena, / manon già quanto degno era il valore. r
s'è messo a studiar le matematiche, manon isfonda). c. e. gadda
. piovene, 7-136: il cadavere di manon si è irrigidito nelle braccia di des
: lo studio suo principale fu poesia, manon sterile né povera né fantastica, ma fecundata
re? [viene qui rappresentato?] manon mi è stato detto nulla. non ho
cambiamenti. barilli, 9-66: manon, crepuscolo, aida, ecc. quanta
mercato si potessesvolgereinun recinto politically correct. manon sempre è così. spesso, anzi
, di speechwriting, di editing, manon di ufficio stampa, di giornalismo, di
incultura, odisubcultura, è fenomenoindubbio; manon si tratta d'incultura o subcultura innata