con lui come dir a credenza, / mangio 'l suo pane e non me l'
latte annacquatissimo. tommaseo, 1-302: mangio di magro in un sobborgo: due carciofi
caviale, aringhe. tommaseo, 1-105: mangio pappa, fagioli, baccalà, aringa
sta a vedere che vorrà sapere s'io mangio i beccafichi lessi, o l'uova
: « fatti in là / che mangio io ». 2. cannula
pananti, ii-53: ritorno a casa, mangio un bocconcino, / vo a letto
andavano in galera. carducci, ii-16-42: mangio carni ottime, trote che sanno di
lo stomaco. tozzi, i-38: io mangio quel che trovo: minestra magari come
ii-53: ritorno a casa, mangio un bocconcino, / vo a letto,
fa male. / e 'l pan che mangio non mi sa di sale, / contento
ritornare alla callaia, / non mangio cosa, che niun prò mi faccia.
io vivo di canto, respiro canto, mangio canto ». diceva « cando »
senno; perché non dormo, non mangio et sono fuori di me. ariosto,
uovo m'è sottosopra; delle volte mangio il torlo solamente, che è d'
/ e gran mercé, ch'io non mangio più nulla, / e non chiuggo
, ingoio una tazza di cioccolata farinosa, mangio con disgusto tre o quattro pasticcini.
. tozzi, i-38: io mangio quel che trovo: minestra magari come
che mio padre fosse contento se io mangio e pago la pigione con quello che mi
d'awantaggio le mie nemiche che 10 mangio carne tutto l'anno. pazze! ma
« lo sentite! anche quello che mangio! » borbottava don giammaria fra
messer dolci- bene: « io ne mangio tutto l'anno, e sono molto buoni
è morte, dov'io viv'e mangio a scotto. varchi, 18-2-109:
: ritorno a casa per riposarmi; mangio voracemente come un ragazzo in piena crescenza
per lo più liquido o semiliquido). mangio de la rabbia. le ninfe sovra l'
8: perché 'l granchio mi morse, mangio il cucco. c. dati,
. d'annunzio, v-2-749: mangio il presciutto di san daniele, il
: lo sentite! anche quello che mangio! -borbottava don giammaria fra i denti
questo suo digiuno: « stasera non mangio ». 2. mancanza di cibo
di sdegno. nieri, 244: -ho mangio assai; basta! non ho più
acqua dolce. cornato, 91: mangio ancora de'pesci, come è fra i
lustro gli stivali del decoro! io mangio pane e cipolle per mantenere il lustro
ma da 'edo ', io mangio. quel profeta mangiava libri, questi
: di che vivrò io, se mangio il frumento in erba? né in questi
, part. pass, di èoaho 'mangio '. estirpàbile, agg.
forteguerri, ii-222: e dormo e mangio e crepo dalle risa, / e
chiesto: perchè 'l fai? / mangio rispose, perc'ho a bere assai.
e cotte insieme. tommaseo, 1-110: mangio fagiuoli, sogliola, calamaro, carciofi
moravia, xi-74: sto bene perché mangio bene. certi piattoni di pasta e fagioli
da pranzo, son due giorni che non mangio, ho perduto tutto al gioco.
pranzo, son due giorni che non mangio, ho perduto tutto al gioco.
i'non t'infrasco, / e non mangio insalate di finocchi. caro, i-202
carducci, 11-16-165: passeggio molto, mangio molto e aspetto a gloria i fiaschi
, 244: così sendo vivo, / mangio ancor, bevo, dormo, leggo
mia madre; ché i denari / non mangio, né li gioco, né li
xv-493: di che vivrò io, se mangio il frumento in erba? né in
del senno; perché non dormo, non mangio e sono fuori di me. ariosto
ydxa -axxoc 4 latte 'e cpocyto 4 mangio '). galattoforite, sf.
giovane. giusti, 2-336: se mangio un galletto, / lascio la cresta
che scontarlo; e se lo sconto mangio poi pan solo. bontempelli, 19-41:
). tozzi, iv-112: -se mangio dell'altro, le budella mi fanno
, 9: perché 'l granchio mi morse mangio 'l cucco. -essere nuovo granchio
che ho inviti per desinare, e che mangio di molto. dossi, 847:
: in onore del dio marte non mangio altro che... un piatto
'l pan grosso. michelstaedter, 498: mangio più di un chilo di pane al
8: perché 'l granchio mi morse mangio 'l cucco, / e della guardanappa faccio
dico di non mangiarne, e non ne mangio. pavese, 9-77: chiesi
. parini, 1020: se io mangio secondo la voglia, non dormo bene
sono già acclimato. e cammino e mangio e m'immergo nell'acqua fredda.
impacciata; non vedi tu ch'io mangio? brusoni, 6-115: avete la casa
verderame. vittorelli, ii-126: spesso mangio i fegatelli ancora / di candida farina incamiciati
sto bene, grazie a dio, e mangio incredibilmente, benché non faccia moto,
a bocca piena:... mangio così, perché ho buono appetito. magalotti
parlando, un porco. e sì che mangio poco. pascoli, 50: ciànciano
. baldi, i-180: s'io mangio tardi, e tu divori presto, /
, 9-817: commodo vesto e invogliato mangio. 2. animato da grande
e dal tema del gr. lamica 4 mangio '. iperglobulia, sf.
e -cpayta, astr. di cpolyètù 'mangio '; cfr. fr. hippo
in sei miglia con ottima lena, mangio più e con maggior gusto, e
: io ceno con le olive, / mangio radicchio e leggiere malve. calvino,
dati, 4-22: dormo poco, mangio manco. g. gozzi, i-12-163:
iv-280): così cadde una volta il mangio a siena. / il mangio è
il mangio a siena. / il mangio è quel cotal che suona l'ore,
. forteguerri, ii-222: e dormo e mangio e crepo delle risa. guadagnoli,
spartiti, versi, meditazioni, che qua mangio di tutto. 8. distruggere,
quella donna! scarfoglio, 231: se mangio assai spesso degli autori illustri e di
verga, i-435: non te la mangio mica tua sorella. panzini, ii-201
protestò lei ». « non ti mangio mica! credevo che fossi uscita! »
stai addossata al muro? non ti mangio mica. -attrarre irresistibilmente, affascinare,
, 5-77: tra me pensavo: « mangio un cane se non vado a canelli
mondo. brancati, 4-165: io mi mangio il cervello per capire che diavolo veramente
letteratura « pura »; di filosofia ne mangio poca. -stare senza mangiare:
n. io. -mangia tu che mangio anch'io, mangiamo tutti nel nome
co'creditori posteriori: mangia tu, mangio io; mangiam tutti, bene mio
1-ii-251: insomma, mangi tu, mangio ancor io, / mangiamo tutti col nome
il fattore, capo. mangia tu che mangio anch'io. -quando il
lavorazione industriale dei mangimi. mangio, v. mangia2. mangióna,
di cui mi pasco, perché lo mangio a tradimento con tante ingratitudini al mio
utile per me / che io ne mangio a due mascelle. -perdere la
'e dal tema di cpayto 'mangio '. melissofillo, sm. bot
gregge 'e dal tema di cpdycù 'mangio '. melofìco, sm.
né vestirmi, né pagare ciò che mangio, mercé gli esuli a'quali ho
dal tema del gr. qjav
varietà. leopardi, iii-956: io non mangio una sola volta al giorno, né
fungo 'e dal tema di cpayco 4 mangio '. micetòfilo, agg.
'e dal tema di cpayco 'mangio '. micòfita, sf. bot
aver del pesce grosso, / io mangio del minuto, c'ha men osso.
f. vettori, 1-vi-299: tornato, mangio con li mia, e qualche volta
e dal tema di ótjiàopat, 'mangio '. mirmecotrofìa, sf. bot
, ché ho sette figliuoli, / e mangio pan di vecce e bevo aceto:
mia vecchiezza è senza difetto: 10 mangio, dormo e digerisco bene, vo del
di mosche. slataper, 2-360: mangio in un'osteria sporca e moscosa;
ma il popol grida poi ch'io mangio noce. aretino, 10-24: voi avete
280): così cadde una volta il mangio a siena, / il mangio è
volta il mangio a siena, / il mangio è quel cotal che suona l'ore
, / muggin, pagelli, orate mangio tante / che stuccheresti a fiutarmi le dita
caffè ordinario. michelstaedter, 498: mangio più di un chilo di pane al
xiv-381: sorseggio un thè, non mangio niente per obbedire al mio povero stomaco,
. carducci, ii-13-20: tutti i giorni mangio dodici ostriche e bevo una bottiglia e
', dal tema di tpécpw 'mangio, nutro 'e da neurosi (v
pulita, / muggin, pagelli, orate mangio tante / che stuccheresti a fiutarmi le
del moderato mangiare, anco altre cose. mangio un boccon di pane, e poi
vasari, 4ti-815: io, che mangio il loro pane, sono forzato obbedirle
dirla alla papale, / son un che mangio presto. saccenti, i-i-ii: tra
d'annunzio, v-2-749: mangio il presciutto di san daniele, il
: cfr. gr. roxtéojjiou 'mangio 'e lat. panis 'pane '
: rimordermi la conscienza, se io mangio il pesce in iscambio delle fave e '1
. amari, 1-ii-217: il primo giorno mangio il brodo delle ossa; il secondo
languori o il romanticismo? io mi mangio in silenzio il mio forte cuore;
tutto pasto. carducci, ii-16-135: mangio del zampone ottimo anche a colazione e
bucci] sono eccellenti: io ne mangio a tutto pasto. -in dose
niccolò da correggio, 186: quando mangio duo giotti ad un taglieri, /
, 1-vi-303: con la mia brigata mi mangio di quelli cibi che questa povera
ii-14-234: sto bene, e mangio troppo. dimani mangerò dei pavoni.
ch'io spendo di beni della repubblica, mangio a peso e beo a misura.
aiuto, ché ho sette figliuoli / e mangio pan di vecce e bevo aceto
! ti fo a pezzetti, ti mangio, ti brucio vivo! -farsi
: mi faccio portare in trattoria, mangio una pizza, un piatto di spaghetti
? -se ti ci provi, ti mangio! -prepotente! -puzzone! -vigliacco!
, 8: perché 'l granchio mi morse mangio 'l cucco / e della guardanappa faccio
sogno, o veglio teco: / mangio teco radicchio e pimpinella. d'annunzio,
. villani, 4-45: castrati volanti [mangio] i quai nutrisce / la nostra
pissi pissi: / quando io non mangio bene, allora bollo, / graffiator
altr'esca / [io cane] mangio, finché son sazio, / e 'l
attender tanto alla poltrogna: / io mangio e bevo e grattomi la rogna.
del padre: -mangio, sì, mangio, e mi possa far veleno. gozzano
ii-14-7: questi lombardotti guardano me che mangio, mentre e'devono scrivere i loro
, e chi dorme non pecca. mangio molto, e ne bisogno. ritengomi gran
dal tema del gr. cpàyw 'mangio ', col suff. degli aw.
, / muggin, pagelli, orate mangio tante / che stuccheresti a fiutarmi le dita
? -se ti ci provi, ti mangio! -prepotente! -puzzone! -vigliacco! -pidocchioso
indicò la groma; / le quattro quadre mangio ancor del pane / rude di roma
'. pratesi, 5-375: io mangio camaccia di manzo, gallinacci, via,
ricatto quando vado a mensa / e mangio 'sine fine'. goldoni, iv- 263
mia magione, / e ciò ch'io mangio ancor nel suo ricoglio.
mi fo le schiacciatine, se le mangio schiette o no, per poi rifischiar tutto
sono ghiotta come i ragazzi, io mangio troppo, io divoro! -per
non sto bene, soffro terribilmente, mangio per abitudine, per vivere, faccio
foco, / vino non bevo e non mangio del- l'onto / e la spesa
ammalato, se son sano, e mangio da sano? perché a portare il collo
. f. achillini, 33: io mangio e bevo e grattomi la rogna.
indicò la groma; / le quattro quadre mangio ancor del pane / rude di roma
, indiviso. pescatore, 14: mangio al pasto il dì ordinariamente / sei
, marino. cornaro, 91: mangio ancora de'pesci, come è fra i
incomprensibile. alvaro, 5-139: quando mangio qualcosa che mi date voi, è come
e pelare, tanto sarà s'io ne mangio. -immolare un animale alla divinità sgozzandolo
mi levai una schegia d'un dente e mangio un poco meglio. ghislanzoni, 4-85
: rimordermi la conscienza, se io mangio il pesce in iscambio delle fave e 'l
mi fo le schiacciatine, se le mangio schiette o no, per poi rifischiar
, ad abbattermi così. difatti non mangio niente, una sciocchezza addirittura. arbasino
xxvi-3-106: quelle [le castagne] mangio a desinare e cena, / a sciolver
grazzini, 4-128: se io non mangio scodella, non mi parmai né desinare né
pelare, tanto sarà s'io ne mangio. carducci, iii-6-381: sola una voce
carducci, ii-14-234: sto bene, e mangio troppo. dimanimangerò dei pavoni. tu hai
adeguato. gelsi, 114: non mangio veramente molto a sesto: / quando
figùrati, ma si e che io mangio poco di natura ». =
, / e alle mi'ore io nun mangio niente. ojetti, iii-90: il
vi resto / schiavo in catena finché mangio pane. magazzini, 9-66: si colgono
sazietà. bartolucci, 4-2-1 io: mangio sino a'singhiozzi e bevo fino ai
non conto i bocconi, perché quanto mangio e tanto smaltisco. d'annunzio, iii-2-89
di zucchero. arbasino, 3-65: mangio le sue chicche senza accorgermene, ne
libero, affé che mai più non mangio sorbole. 2. figur. colpo
per padron non mi sparagno, / mangio il pan, ma mel guadagno.
menechini, cvi-148: non dimandi s'io mangio sementi, / squamosi occelli opur pesci
). scarfoglio, 231: se mangio assai spesso degli autori illustri e di
[il debito]; e sello sconto mangio poi pan solo. che se ciò
col servirla. crudeli, 2-193: non mangio, non bevo e non riposo /
gherardi, cxiv-20-255: la dio mercè mangio sempre con appetito, dormo con quiete,
, di cui mi pasco, perché lo mangio a tradimento con tante ingratitudini al mio
piano, piano, o più in generale mangio ». t. pomilio [«
foco / vino non bevo, e non mangio dell'onto / e la spesa risparmiomi
usan trovare. bellincioni, ii-142: 1'mangio del cappone / in questo mal per
. casotti, 1-7-88: b'io non mangio, ho paura, che la testa,
g. vasari, 4-ii-815: io che mangio il loro pane sono forzato obbedirle;
sincero ». leopardi, iii-340: io mangio poco, e non bevo vino:
barducci, lxxxviii-i-201: mangio pan ch'ogni vii can lo sprezza
». « eh, e me le mangio sì. ne voleva da me,
brodo. tommaseo, 1-103: mangio sopracapellini, manzo, testa di vitello,