i-227: il suo divise, e mangiaro i poveri amici; / gloria subbiima il
/ se quell'avide bocche / che mangiaro il mio corpo, e quelle lingue /
verme tutta la lor possa, / mangiaro la carne mia enfin aglie ossa; /
: ed all'adolescenza / pervenuti, mangiaro il pane affatto.
: ed all'adolescenza / pervenuti, mangiaro il pane affatto. note al malmantile,
l'arte de'pistori; e gli uccelli mangiaro quello. donato degli albanzani, ii-659