speditamente. comisso, 5-236: per il mangiare fu necessario comperare la cucina economica,
'e dal tema di cpayelv * mangiare '. ectòfìta, agg. e
lat. eddx -àcis, da edère 4 mangiare '. edacità, sf. raro
antichi dicevano camangiare, cioè buono a mangiare. panzini, iv- 214:
, lat. edùlis * che si può mangiare '(da edite * mangiare '
può mangiare '(da edite * mangiare '). edùlio, sm.
sia cosa che gli egizzii non possano mangiare con gli ebrei: percioché ciò è
elemosina, li veniva dalla corte il mangiare per lei. boccalini, iii-36: il
: agnese e perpetua, per non mangiare il pane a tradimento, avevano voluto essere
oloco * porto 'e « payeìv * mangiare '. esofagodigiunostomìa, sf
esperienza potuta conoscere, la fa uccidere e mangiare a'lupi. lorenzo de'medici,
. e tom no a dormire né a mangiare, / ma solamente a drittura operare
370): non ha mai voluto mangiare, non è mai voluta venire.
olio èccene per tutto questo tempo da mangiare e da navicare. -mancare,
te essere, e però sono intenti al mangiare, al bere e non ad altro
serdonati, 10-137: la sala da mangiare de'bonzi... s'estende
, ma avea deliberato di darli a mangiare agli uccelli e alle bestie della terra
publiche, né nelle private che a mangiare o a bere non riesca. in questo
essendo lo stomaco disconcio, non posso mangiare se non pochissimo, e questo poco
se non pochissimo, e questo poco mangiare, e non aver vino, mi riduce
*, cioè avendo fame e desiderando di mangiare, sempre quanto è giusto, e
'id est avendo tanta cupidità di mangiare quanto è giusto e ragionevole.
, da edère (anche esse) 4 mangiare, divorare '(da cui esca
non poteva seder quieto e meno che meno mangiare... finalmente quell'etemo pranzo
e dal tema di cpayetv 4 mangiare '. eurifòsi, sf.
, la povertà del clero, il mangiare in carità, il sentimento religioso in
: la pecora si getta inconsideratamente a mangiare anche dell'erbe per essa malsane, e
scire a campare, per procurarsi da mangiare. sua divinità. tasso,
prodotto; su cui si può fabbria mangiare affamato. care (un terreno).
assai meno a le man, quanto al mangiare, / che soglion vergognare. d
a vendere al castello le cose da mangiare. aleardi, 1-319: là per quella
, e disfatti in acqua bollente, mangiare volesti. m. palmieri, 3-4-20:
del tema dell'inf. aoristo cpayelv * mangiare '). fagedenismo, sm
fame; che concerne l'inclinazione a mangiare. c. e. gadda
dal tema del gr. « pccyelv * mangiare '. fagìneo, agg
tutti nascono ma non son buoni a mangiare, sì son per bellezza. buoni
se non per raccogliere, almeno per mangiare in erba. giusti, ii-92: trovami
ogni giorno di quello che avesse a mangiare, coceva il lunedì un caldaio di
non si sanno eglino tutti medicare col mangiare de'granchi? mattioli [dioscoride],
2-129: noi ci siamo accontentati di mangiare una fetterella di salato e bere un bicchiere
sta in... prendere il mangiare o il bere sanza benedicere, o
potuta conoscere, la fa uccidere e mangiare a'lupi. giov. cavalcanti, 376
buono ma falso peso, li dànno a mangiare della rena ammassata intrisa con crusca o
sf. sensazione determinata dalla necessità di mangiare, dal bisogno imperioso del cibo (
per amore d'iddio tu ci dia mangiare. cellini, 2-23 (345):
i-223: 'fame canina'. necessità di mangiare, appetito insaziabile e contro natura,
e contro natura, che costrigne a mangiare con voracità una gran quantità di alimenti
n-ii-368: quando lo spenditore avrà compro da mangiare e 'l cameriere avrà fatto il letto
casa,... oltre al mangiare che avrebbe dovuto preparare per garzoni
poco a poco con alcune cose da mangiare, e con presenti fanciulleschi usavano ogni arte
: ella non sapeva che dargli da mangiare a questo nobile, avvezzo alle fantasie culinarie
egli, perdutone il dormire, il mangiare e il bere, divenne magro, malinconico
scesseno che fossono angioli, parendo essi mangiare per simile bisogno che noi.
lavoranti; qui non c'è da mangiare per due: liberi di dirmi faraone e
galline ed altre bestie per vendere per mangiare. f. rondinoli, 20
. pavese, 1-26: finito [di mangiare] mi prese un'altra sigaretta,
molto grosso e crudele a vedere e a mangiare, e pesava l'uno once sei
che loro si danno. il primo mangiare che si fa fra l'alba e il
affranto. tozzi, i-419: smise di mangiare; ficcandosi la punta della forchetta tra
n-ii-368: lo spenditore avrà compro da mangiare e 'l cameriero avrà fatto il letto e
fa, con tre lire, a mangiare? -misurarsi con altri nel dimostrare
per la via trovavamo, facevamo da mangiare. d. bartoli, 40-ii-140: dottrina
grosso e crudele a vedere e a mangiare. fazio, vi-13-76: cercando elia
più spessamente appo loro era uso di mangiare farinata di pane. 2.
, et era un fastiggio a vederlo mangiare. coletta, 13: di fastio
anni compiuti, continuare a dargli il mangiare in bocca come quando era bambino.
degli occhi. papini, 28-59: mangiare in famiglia era per me un fastidio
10 ve ne darò tanta [carne da mangiare] in fin a tanto che vi
. leonardo, 2-94: sì come mangiare sanza voglia si converte in fastidioso notrimento
con rinieri, cominciò a perdere il mangiare e sentirsi tutta fastidiosa.
ad intendere che un uomo abbia necessità di mangiare senza mettersi a scoppiare...
-seme o frutto della fava che si può mangiare tanto fresco quanto secco e cucinato in
chericone, che averebbe... saputo mangiare uno catino di fave. machiavelli,
gallina lessa » gridò imo, « vogliamo mangiare alla romana: fave al guanciale,
sarà poco se vi darò spazio di mangiare e di dormire, che non vi assedi
, se non taceva che l'avrebbe dato mangiare a un lupo. d'annunzio,
, perché innanzi al tempo ordinato del mangiare, gustò del favone del mele.
naturale, cioè al bere e al mangiare e al dormire e a tutte l'
fedeli, la povertà del clero, il mangiare in carità, il sentimento religioso in
: don giulio non aveva finito di mangiare la frittura di fegato, quando entrò uno
avea sì lunga filza / da far mangiare il fegato e la milza. verga,
il leopardo quanto il leone, sogliono talvolta mangiare i loro parti appena nati, come
volgar., 3-365: sanza desiderare di mangiare lingue d'uccelli d'affrica, chiamati
ii-104: se mi dessi qualche cosa da mangiare!... anche un cantuccio
piovene, 5-62: si fermava a mangiare nell'osteria dove lo portava il caso
, che non era lecito sacrificarlo e mangiare in alcune solennità, ma l'azzimo sì
a casa d'altri, e quivi mangiare. -tirare qualcuno per il ferraiolo
3- 704: distrattamente fingevo di mangiare, cercai il sollievo in un proposito
viso la gente che sarebbe venuta a mangiare in una casa dove da oltre vent'
savi che... non convien mangiare nel fervor della febbre, perocché allora
e tutto quello che sia buono da mangiare essendo cotto nel forno: come la festa
: ebbe tuttavia premura di provvederci da mangiare, facendoci subito portare un vaso di
duellio,... quante volte mangiare dovea con altrui in convito, usò di
i-702: interpuosono d'infi- gnere di mangiare festerecciamente. = comp. di
nel primo proponimento, interpuosero infignimento di mangiare festereccio, e coloro addormentati con vino
maiale. rovani, ii-760: piuttosto che mangiare una fetta di salame in venerdì o
2-26: mi sedetti a tavola a mangiare: / cento lire di bambola di gomma
tempo in loro cirimonie, non potendo mangiare se non si lavano tutta la persona.
a elli: / avreste nulla cosa da mangiare? / fiadon di mèl e pesce
loro: aveteci alcuna cosa da mangiare? e quegli gli presentarono una parte
della vera e santa obedienzia, menati a mangiare fialoni di mele nel giardino della santa
pasto, e tutto dì son usi di mangiare e di bere; tegnendogli noi in
, fare un fianco da papi: mangiare lautamente. grazzini, 2-201: spillarono
un fiasco: decidere con altro di mangiare insieme, di fare una merenda, una
abbraccia e dà conforti / che da mangiare alla sua mamma porti. -vezzegg
suo, e tale nel bere e mangiare il suo valore, e sì fatta la
non pogo alcuna fiata de grossi pesci mangiare. caccia, 1-13: onde il cor
dura e fibrosa e non si può più mangiare. -per simil. che ha la
le vo'torre fino a la libertà del mangiare a sua posta.
, alle sante guagnele! / voler mangiare queste ficacce molle, / che ti levan
i-282: portavasi ciascuno alcuna cosa che mangiare per la quaresima, chi pani, chi
, e menaronlo a david; e diedergli mangiare del pane e bere dell'acqua,
bocchelli, 1-i-47: si diedero a mangiare fieramente, e solo dopo saziata la
nessuno e nemmeno a me piace di mangiare pane sporco. -perché, perché il
, / e chi alberga e dà mangiare e bere / a più ragion di cattivi
/ com'uom, il quale mettasi a mangiare / mela cotogna, o sorba non
. comisso, 14-167: finito di mangiare ferruccio trasse dal pagliericcio una scatola piena
strigliato o addestrato e per impedirgli di mangiare. canigiani, 1-51: costei affiena
uno a filetto: dargli poco da mangiare. redi, 16-iv-369: circa il
: perché quei sudori provengono dal troppo mangiare. nieri, 388: oggi giorno
romoli, lxvi-1-383: chi ne vuol mangiare, o sia quel che l'uomo
fiorita come si voglia, si deve mangiare innanzi a tutte l'altre cose e
fisime e risponde: / tu far mangiare ad un mio pari i gatti? crusca
cagionare in essi il soverchio diletto del mangiare. serra, i-3: innanzi a un
sempre in numero tale che bastavano a mangiare in brev'ora il grano in erba e
'e dal tema di cpayeìv 4 mangiare '. voce registr. dal tramater.
quanto agli uomini, stanno lungo tempo senza mangiare quegli che, per essere di natura
sempre in numero tale che bastavano a mangiare in brev'ora il grano in erba e
9. rifl. ant. rimpinzarsi, mangiare in abbondanza e voracemente.
soderini, iv-41: dando loro da mangiare della saggina, crusca e fogliame di
d'acanto. 8. locuz. mangiare il fogliame: intuire le segrete intenzioni
intenzioni altrui, subodorare un intrigo; mangiare la foglia (cfr. foglia, n
besogna; perché li studiante vengono a mangiare con mico, ogie. s.
: per indicare insaziabilità, sia nel mangiare o nel bere, sia nell'acquisto
. -trovar fondo alla scodella: mangiare con appetito. francesco da barberino
; ma egli non è buono da mangiare, ma sì da ardere. gherardi,
forchette: avere un grande appetito, mangiare a quattro palmenti (e ha valore
insegnamento che ella aveva ricevuto, del mangiare in punta di forchetta, il padrone
gravi di quelle del riuscire a saper mangiare con la mano destra o la sinistra
non usano [i cinesi] nel mangiare di forcine né di cocchiari, ma di
: pensate: m'ebbero formatamente a mangiare. 3. espressamente. stigliani
nudrisca tutte generazioni di buone erbe così da mangiare, come medicinali, ciascuna, secondo
formica. -mangiare quanto una formica: mangiare pochissimo. -mettere accanto una
, e il fornimento di bere e mangiare de'fiamminghi (che poco possono stare
che queste cose bastino a dar da mangiare?... - ve'questo fornimento
non voleva dire affatto che io chiedevo da mangiare e che ella era disposta a fornirmi
tutti da sedere, ch'era fornito di mangiare. piovano arlotto, 9: fornito
arlotto, 9: fornito quasi il mangiare, disse queste parole. canti carnascialeschi
costui domandomo: / -aresti tu da mangiare e da bere? / e pàgati in
ch'elli 11 s'abbiano sì saputo mangiare, come noi? ed elli rispuose,
amico, che mi portasse nascostamente da mangiare, stetti a dieta forte quattro giorni
mangiano per adulare, quegli adulano per mangiare. vico, 581: la prima natura
. tanaglia, 1-888: all'uve da mangiare, / el forte, l'andare
degli arienti, 279: -io ve farei mangiare una oca, e poi le osse
son bravi non meno a lavorare che a mangiare e bere e rider forte, gagliardamente
3. abbondantemente, avidamente (mangiare, bere); smodatamente, eccessivamente
cavallo sudato e fortemente riscaldato non dee mangiare o bere alcuna cosa. varchi, 18-1-129
, e non costrignere alcuno né di mangiare né di digiunare, ma dispensa e
, intemperanza (nel bere, nel mangiare). lalini, rettor.,
luxuria dando forza et opera in troppo mangiare, in nebriare, in meretrici,
niccolaio gl'invitò che dovessero venire a mangiare con lui, volendo ch'elli costrignessero
le persone e le cose, voleva mangiare, rubare e stuprare di violenza.
romano molto -avidamente, smodatamente (mangiare, bere). giamboni, 10-42
, in ispazio di pochi giorni volendo mangiare un poco di quel fradicio di quelli
quello / ch'avea grande bisogno di mangiare, / una porta s'aperse del
colpo di lavorare, né il colpo di mangiare. 3. figur. rendere
alla frugalità francescana, si contentava di mangiare e bere all'alemanna. negri, 2-739
'l teneva in casa e mandavagli da mangiare fine carne e pesce e molta imbandigione
fatti di cesare, 254: quello mangiare fu a suo grado, ma l'
abbiamo esemplo d'una donna che diè mangiare, per l'amore di dio,
etiopi... non solevano dar mangiare alli loro figliuoli, se questi colle frecce
in ora, che verisimilmente v'averà fatto mangiare la minestra fredda, non averà lasciato
. le caccio di corpo, e dolle mangiare a questi cani. cicerchia, 1-137
per lui. -bere freddo, mangiare freddo: bere o mangiare bevande o
-bere freddo, mangiare freddo: bere o mangiare bevande o cibi non riscaldati o non
lavando loro i piedi, dando loro da mangiare e rivestendoli di panni nuovi. tanaglia
x; cioè prevenzione di tempo, cioè mangiare e bere innanzi l'ora;.
tanto che i forestieri li vanno a mangiare sul campo. pavese, 1-37:
pan fresco, sicché non mi convenisse mangiare pur biscotto. michelangelo, i-io:
gessele con olio d'uliva e desse a mangiare dieci giorni con mèle di lape,
ii-54: gli asparagi s'hanno a mangiare innanzi pasto, e deono esser cacciati
purga prima di friggerli e darmeli a mangiare. di giacomo, i-460: l'oste
male, per il dolore non posseva mangiare, la donna, lasciatolo ne la
come una afa- mata, atendeva a mangiare. palazzeschi, 3-154: aveva un
come faccio da due mesi, a mangiare una volta al giorno pesce comperato dal
biasimare infinite cose che son buone a mangiare, con dir che le son ventose,
ci diedero frigidi e molte zucche per mangiare e per portar'acqua. = dallo
paradiso si sarebbe auto il gusto del mangiare, e negandolo il teologo,.
tiglio; e dicesi propriamente della carne da mangiare perché diventi più facile a cuocersi ed
, abile a cuocersi e tenera a mangiare, e che si tribbia facilmente co'denti
è tutta un fru-fru quando fa da mangiare. 3. plur.
cola di rienzo] si contentava di mangiare e bere all'alemanna; ché « assai
per cotale invito gli raddoppiò la voglia del mangiare, e cominciando a frugare, sto
lo fa perché il corpo abbia poi da mangiare, e non sia con la frusta
dalle frutte e da'funghi, non ne mangiare, o poco e di rado.
, cent., 59-5: diè lor mangiare, e poi senza ogni specie; assortimento
simili alla fruttiglia, e queste nello stesso mangiare si cavano dalla bocca.
gracile sposa del padre di cristo intenta a mangiare cicoria, nella sosta durante una tristissima
frutto se ne dovesse pigliare. -non mangiare o bere determinati cibi o bevande;
goldoni, iv-177: bel gusto! mangiare, bere, dormire, fumare,
: oltra di ciò, sempre dopo il mangiare, la testa mi fuma fuor di
del fumo, che n'uscia del mangiare, e quelli lo mordea, e
mordea, e così il consumò di mangiare. dante, inf., 8-10:
, è di tal indole che vivrebbe senza mangiare e senza dormire, e senza mai
frutte e da'funghi, non ne mangiare, o poco e di rado. cammelli
due spezie, ciò è buoni da mangiare e mortiferi. g. m. cecchi
piovene, 5-419: a penne potremo mangiare... i maccheroni alla chitarra
avete bene da bere e ben da mangiare. bembo, 2-4: io, signori
-accendere il fuoco: fare da mangiare in casa propria. forteguerri,
oggi son fuori ', dicesi del non mangiare o dormire in casa propria, ma
, / forse che cotto lo potrem mangiare. / per quel che di quel
in convento perché la cinzia non vuol mangiare, ha perso il cervello, o fa
furbi presto e girar mondo chi voleva mangiare. ciascuno sa parecchi mestieri. comisso
rompicollo la signora. -voracemente (mangiare). ambrogio contarmi, ii-117:
, cioè di luoghi tótccùv, per mangiare ne'viaggi, dal lat. barb.
degli animali da soma, perché possano mangiare durante le soste. v. borghini
: che gli restava dunque, per mangiare? quei poveri uccellini, là..
stati ridotti a mordersi le mani per mangiare. bartolini, 15-225: vino, non
sì in vestimenta, sì in dare mangiare, e sì in cose da mangiare
dare mangiare, e sì in cose da mangiare non gabellate. statuto dell'arte dei
i navoni, i verzotti e gabusi da mangiare? = deriv. dal lomb
. avidamente, ingordamente, con gusto (mangiare, bere). sacchetti,
gettin via quel che tu gli dài da mangiare. -dotato di una grande forza d'
mi obbligava mettermi a letto senza poter mangiare. carducci, ii-3-61: gli riprese l'
bernardino da siena, ii-252: e1 mangiare fa vivere, fa vedere, diletta
: / forse che cotto lo potren mangiare ». -aver la borsa gaia
galantuomo, che la lascia liberamente bere, mangiare, dormire. rajberti, 2-97:
gli agi, a cui fa prò il mangiare, il dormire e il far quella
il tavolo: sedersi a tavola per mangiare. -mettersi a gambe, in
di uremia ed obeso, continuasse a mangiare... gamberi alla panna e rognoni
'(per dar da bere o da mangiare alle bestie, o per lavarle e
. 3. -arrotarsi le ganasce: mangiare con gusto. palazzeschi, i-97:
quattro ganasce, a piene ganasce: mangiare quantità enormi di cibo avidamente, con
esser tenuti mal creati, volevano poter mangiare da ambedue le ganasce. dottori,
-menar le ganasce, menare di ganascia: mangiare voracemente. garzoni, 1-769:
, che lo dimostra non buono a mangiare. = deriv. da gangola
1680), deverb. di gargoter 4 mangiare rumorosamente ', originar. 4 gorgogliare
me, vedendo gli altri così garrulamente mangiare,... un pranzo di
gustato del diletto del mondo né del mangiare né del ber né d'andare né di
bettolino ha solo generi che io non posso mangiare proprio per i disturbi gastrici. c
un poema del benchoux sull'arte del mangiare bene. gastronòmico, agg. (
di dolore e mi pregava che io volessi mangiare. ma, facendo io la gatta
una data casa non vi è da mangiare nulla, o almeno nulla di caldo
così ogni altra vivanda, anzi gaudiosamente mangiare, esclamò [eco.].
berni, 26: costui ha denti da mangiare le ghiande, / e 'n quattro
: ad esso provai di dare a mangiare de'pesciolini, posandoli sul terreno poco
, 4-197: sopra la stanza da mangiare, dove i giovani sfogavano il loro
prigionieri più gelosi porta egli stesso il mangiare una volta al giorno. de marchi
avere ne darebbe, ed egli potesse mangiare, e bere sicuramente. l'altra
alcuna di doglie, alcuna di non poter mangiare, alcuna di non poter dormire.
. sannazaro, 6-97: cominciammo a mangiare le carni de'sacrificati vitelli..
per non si contaminare co'gentili al mangiare della pasqua. paruta, 3-1-28:
anno, che non si farebbe a mangiare stam'e fagiani. -uh, tu sei
d'atena davano a minotauro crudelemente a mangiare. malispini, 1-58: v'erano
(109): io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni,
, già è molt'anni, a chiunque mangiare n'ha voluto, senza guardare se
personaggi, a fin che, dopo mangiare, si faccia discussione di belle e varie
nutrizione, che consiste nel mangiare la terra (e ne sono colpiti per
ma ancora boni modi ed onesti nel mangiare, bere, parlare, andare con
stagno] comunemente di gitto vasi da mangiare dentro o da conservarvi cose liquide.
con mano. se vo'state tanto a mangiare, quant'io starò a tornare,
di som- macco, che pareva di mangiare delle bruciate. quasimodo, 2-43:
di ricotta. -avere denti da mangiare le ghiande: essere fornito di robusta
all'alba al milanese se egli soleva mangiare tutti i giorni. fucini, 299:
nel sacramento di su l'altare dei mangiare astivamente e ghiottamente, siccome fae il
ch'egli abbiano mangiato, isforzandosi di mangiare ghiottamente, e più, che 'l ventre
interiora senza levarne il fiele ho fatte mangiare ad un gatto, il quale vi so
vicinanza andava proferendosi di far pruove di mangiare e di bere. biondo, xlv-203
desiderava ritornare alla sua città, per mangiare una pietanza locale, ma non ebbe
7. locuz. - essere o mangiare due ghiotti a un tagliere: essere
. guittone, i-21-94: a bel mangiare e a giaciere molto soavemente pò tomo
benzoni, 189: non avendo che mangiare, si cibavamo di granci e di
ogni albero del giardino. ma non mangiare dell'albero della conoscenza del bene,
ginocchie ignude, sanza bere e sanza mangiare, e tuttavia piangendo la passione di cristo
pare loro di dovere essere attesi a mangiare, a cavalcare, a giuocare, a
novellino, 5 (173): appresso mangiare, quali prese a giucare a zara
luxuria dando forza et opera in troppo mangiare, in nebriare, in meretrici,
cosa che salute sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come donzello
le cose gioconde sono e'diletti, mangiare e bere, ed essere dissoluto al male
: ma e'ci son pochi dì da mangiare carne, che queste vanità non si
come la maggior parte degli uomini disoccupati: mangiare, bere, dormire, fumare.
a cristo e a'suoi discepoli il mangiare la sera del giovedì santo. mariano da
. pavese, 6-132: continuammo a mangiare con foga, e il discorso girava
contento / di questa vita: ben mangiare e bere / e gire a spasso,
apprestare e porgere loro le medicine, dar mangiare a'più deboli imboccandoli di sua mano
bartolini, 15-24: credevate di poter mangiare un carciofo, cotto alla giudia, sfogliandolo
vivole e'l forte vino al vostro mangiare. = voce semidotta, forma
andiamo a bere la giuncata, a mangiare il latte cagliato. -per simil
di primavera per due soldi ci lasciava mangiare sulla pianta quante fave fresche volevamo ingoiare
giuste giuste di pasta e smise di mangiare. moravia, ix- 135:
di lussuria, perocché... il mangiare e 'l bere onestamente non è sozzo
vermi. a. cocchi, 4-2-103: mangiare parcamente di cibi teneri e poco glutinosi
non sieno dilettabili, ma aspre a mangiare, come sono gnarèsta e marono.
ogn'altra persona che dia bere e mangiare, in firenze, devino tenere e dare
e dare alle persone che vanno a mangiare nelle loro botteghe... pane
salutarono col segno di chi invita a mangiare i gnocchi. serao, i-870:
per lo affrettarsi e per lo soverchio mangiare gocciola e cade loro dalla fronte e
cavalli co'l'argento, e attendevano a mangiare e sollazzare, e questa era chiamata
bocchelli, 1-ii-297: li trovava riuniti a mangiare scarso pane sotto l'ombra magra di
uno dei suoi godimenti preferiti era il mangiare nel principale albergo della città, seduto
con accostamento scherz. a magnare 1 mangiare '. goditóio, sm. tose.
se ha peccato nella gola, in mangiare e in bere troppo o in volere
. dossi, 595: più che mangiare, inghiottiva il suo cibo come una gola
a gola: essere tutto intento a mangiare. note al malmantile, 1-185:
dichiamo a uno che s'affolla a mangiare. -avere faccende fino alla gola
in gola: avendo appena finito di mangiare. svevo, 6-96: ceniamo presto
gola. -empire la gola: mangiare lautamente e ingordamente. -empire la gola
asciutta: non trovare più di che mangiare o di che bere. -al figur.
la gola, tenere unta la gola: mangiare ingordamente; banchettare lautamente. -ungere
di soperchio. golositade è nel troppo mangiare. dante, conv., iv-
.. si è immoderata volontà di mangiare e di bere per appetito della dolcezza
hai de la tua golosità, del volere mangiare e bere tanto splendido? equicola,
gran dolcezza, né ho ardire di mangiare sola, e prima vorrei morire,
savonarola, 7-ii-151: li animali nel mangiare e nel bere non fanno disordine, ma
è quello che sazio desidera ancor di mangiare e mangia; * ghiotto '
2-404: era golosa, amava di mangiare molto e bene. negri, 2-9
, 7-68: aveva un modo di mangiare affamato, con occhi golosi, che
si debba più tosto chiamare superfluo goloso mangiare. rosa, 139: a golosi bocconi
di quello ciascheduno quanto gli basta a mangiare; gomor, cioè una misura,
catuno darebbe nuova gonnella e molto da mangiare. testi fiorentini, 237: item,
gonnelle e in camiscie e in un mangiare in consolazione de'poveri e non in
aggiunge qualche oliva nera e pochi sottaceti da mangiare con il lesso e se ne va
-con avidità, con ingordigia (mangiare, masticare). a
, 87-47: e'mi conviene pur pur mangiare, s'io voglio vivere; lascia
gotta robea, e avviene per soperchio mangiare e bere e propriamente dell'erbe troppo
governata colla medicina. -dare da mangiare e da bere, provvedere alla pulizia
hai a dare [all'asino] né mangiare, né bere, né fare nessun
gozzo. -riempirsi il gozzino: mangiare voracemente. tommaseo [s. v
]: 4 empirsi il gozzino ', mangiare troppo o assai. 2
mi piacete... non sapete mangiare il finocchio... -qualche volta ci
. -aprire troppo il gozzo: mangiare e bere senza moderazione. g
schiuma. -farsi gozzi dyanatroccoli: mangiare a più non posso. pulci
. -riempirsi il gozzo: nutrirsi; mangiare a sazietà. - anche al figur
gozzovigliare, intr. (gozzoviglio). mangiare e bere smodatamente in allegra e chiassosa
-in partic.: accettare l'invito a mangiare o bere. panciatichi, 131
a tavola e trova poco o nulla da mangiare. d'alberti [s. v
si dice ad alcuno quando arriva tardi al mangiare, e trovasi come dire, al
. ant. nella locuz. mangiare le chiappe a gramolazzo, mangiare l'
mangiare le chiappe a gramolazzo, mangiare l'anca a gramolazzo: essere divorato
alcun giorno / alcuna volta che volea mangiare, / dicieno i servi che stavan dintorno
purga prima di friggerli e darmeli a mangiare. 2. figur. errore
capegli. redi, 16-ix-178: si può mangiare ancora qualche frittura o di granelli o
autunno; e non hanno gerani da mangiare. m. savonarola, 1 -77:
. a. cocchi, 4-2-103: mangiare parcamente di cibi teneri e poco glutinosi
di grasso: nel quale è permesso mangiare carne. -mangiar di grasso o di
-mangiar di grasso o di grassa: mangiare carne o cibi preparati con essa.
con le quali s'inviluppano, sono un mangiare da duca, ed anco per cavarne
728: che io non possa mai più mangiare tordi grassi,... né
in profunde fosse pesci terrestri gratissimi ad mangiare. sabba da castiglione, 16:
grave, non ricorrono a purgarsi col mangiare dell'erba bagnata da la rugiada? caro
di medicina, 29: il peggiore mangiare che sia, è quello che fa
in sua gravidézza le venne uno desiderio di mangiare della carne dell'uomo. boccaccio,
., 4-33: fatto fine al mangiare, il topo della città priegò quello de
pregiati), fornendo anche da mangiare. buonarroti il giovane, 9-108
altra persona, che dia bere e mangiare in firenze, devino tenere e dare alle
e dare alle persone che vanno a mangiare nelle loro botteghe, case o osterie,
che sarà possibile, ma verrà a mangiare alla nostra greppia. moravia, vii-123:
legge non esisteva. -essere, mangiare alla greppia: approfittare del proprio ufficio
e venire, riposarsi, fumare, mangiare e conversare fuor dei ricoveri, tutt'
vi si dà entro bere o mangiare a galline, o simili cose. manzoni
faccia servire a uso di porvi il mangiare e il bere ai pulcini, ai gatti
. ficcare il grifo nel trogolo per mangiare il pastone (un maiale). -al
ungersi il grifo a spese di qualcuno: mangiare a ufo. boccaccio, dee
tr. (grignóto). dial. mangiare a poco a poco; rosicchiare
. grignoter (sec. xvi) 'mangiare len tamente', da grigner
la pelle, il corpo dalle grinze: mangiare a crepapelle. pulci, 19-127
maturano prima delle rosselline, sono piacevole mangiare, quando abbattute dal vento son rimaste
fatica e a spese d'altri; mangiare a ufo. guicciardini, 13-viii-99:
, 15-31: dicesi ancora scroccare e mangiare a scrocco, chi mangia a spese
-far groppo alla gola: contenersi nel mangiare e nel bere. francesco da
non pogo alcuna fiata de grossi pesci mangiare. francesco da barberino, 364: uno
è raro che si senta il bisogno di mangiare. verga, 2-34: col cuore
., 5-8: se nel mezzo del mangiare o nella fine si mangia, si
molto grosso e crudele a vedere e a mangiare. seneca volgar., 3-36:
quel modo. ungersi il grugno: mangiare avidamente, sbrodolandosi. roberti,
ammirare l'albero del pepe, a mangiare le guainelle e le nespole.
gallina lessa..., vogliamo mangiare alla romana: fave al guanciale, pagliata
per far vita più scelta e ritirarsi a mangiare in camera serrati, quando eglino hanno
non ci era fatta alcuna restrizione nel mangiare e nel bere: ci si trattava insomma
(109): io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni,
già è molt'anni, a chiunque mangiare n'ha voluto, senza guardare se gentile
dispensa, arnese da custodirvi le robe del mangiare. = comp. dall'
pananti, iii-132: l'uso di mangiare insieme come fra gli eroi d'
intesi / con qual pensier si pò mangiare istento. balbo, i-n: tuttociò
pranzo, facèndogli, lui solo, mangiare tre quarti delle sue unghie. svevo,
pelle pelle, e fingendo non potere mangiare e non poter dormire, ragionandone sempre
guazzare, o in cavalcare, o in mangiare, o in lussuriare, o in
al corpo, cioè la voglia del mangiare e del bere, e tutto quello che
strutti e consumati per la gran cupidigia del mangiare e del bere, che era loro
2. assaggiare, degustare, mangiare o bere in piccola quantità; deglutire
, inghiottire. -in senso generico: mangiare, consumare un pasto. — anche
per non contentare il suo appetito nel mangiare tutto quello che più gusta al suo
, ii-33: io vo'... mangiare di ciò che mi gusta, senza
lat. gùstàre * assaggiare, provare; mangiare, assaporare'; cfr. fr.
quelle cose odorifere che sono buone a mangiare, o a gustare in qualunque modo,
poco per quella volta l'avidità di mangiare e un sorso l'avidità del bere
saperne l'intiero. -desiderio di mangiare o di bere, appetito. guittone
non pogo alcuna fiata de grossi pesci mangiare, e, al gosto considerando grande,
ii-392: mi sono seduto subito a mangiare con gusto. -piacere, soddisfazione
. svevo, 6-485: -vergognati! mangiare gli uccellini! -col lardo piacciono molto
con appetito e con grande piacere (mangiare o bere). mamiani, 1-384
[s. v.]: gustosamente mangiare... vivanda gustosamente preparata.
intento... non era altro che mangiare e bere e lussuriare e starsi a
o i cristiani potevano avere occasione di mangiare cenando insieme con pagani, o
navone ma molto dolce e buono da mangiare. gemelli careri, iii-126: l'
igno- rantaccio, diluviare quello che doverebbe mangiare quattro virtuosi? l. pascoli,
vi nascono poscia i fonghi buoni da mangiare. = deriv. da letame
festa! boiardo, ii-18-50: di mangiare avendo un gran talento, / venne
ben imbarberescare, con dar loro da mangiare orzo mondo, paglia trita, e
-portare il cibo alla bocca, mangiare. - anche assol. e al
legne intorno e l'accendono; levansi da mangiare, e, secondo ch'eron caldi
un cibo o una bevanda; farlo mangiare o bere. tassoni, viii-2-9:
animale che imbolsa li suoi figliuoli per mangiare. = dallo spagn. embolsar,
, essendo solita all'ora procurarsi 'l mangiare, stando il restante del tempo imboscata
panino imbottito di salame e prese a mangiare di buon appetito. 5.
golosamente ricercava l'imbottitura prima, per poi mangiare i maccheroni. 6.
volgar., 2-354: gl'invitarono a mangiare per sembianza di solazzo e imbriacaronli studiosamente
quel ragazzo. -rifl. mangiare troppo, rimpinzarsi. = = denom
2. -mangiare con l'imbuto: mangiare in gran fretta, voracemente.
v.]: 'mangiare coll'imbuto'vale mangiare in fretta, senza masticare, come
. installarsi in casa d'altri per mangiare o vivere a sbafo. allegri,
carne sua ristrinse per continovo temperamento di mangiare e di bere. =
e un poco di olio e darla a mangiare al cane, li giovarà grandemente.
, nelle quali sia tanto bere e mangiare,... che trapassino
cavalca, iv-114: si astengano di mangiare carni immolate agl'idoli. s.
coccie e altre immondizie che restano del mangiare. passeroni, iii-266: se vedeste le
con alcuno, né dormire, né mangiare. -immondizia minore o seconda: contaminazione
d'apecchio, lxii-2-111-268: la fece mangiare in disparte e la fece lavare
e lei e la famiglia sua con mangiare assieme con lei. = voce
113: assalì quegli immorbiditi per lo mangiare del pane e della carne cotta e per
matrimonio, ma ancora nel parlare, mangiare e bere. poliziano, 4-111:
portano qualcosa, specialmente di roba da mangiare, pasta, uova, polli e
6. figur. ant. mettersi a mangiare. -anche assol. g.
impappare, tr. ant. mangiare, divorare. m. leopardi
, part. pass, di pàscère 'mangiare, nutrire'; cfr. gr.
b. davanzali, ii-166: levansi da mangiare, e, secondo ch'eron caldi
tre necessità naturali, che sono il mangiare, il bere e il dormire..
in capo all'anno; e per mangiare, / bisogna che talvolta impegni il saio
impepato. taddeo, i-7: non mangiare le cose troppo impepate. landino [
: gli antichi... costumavano mangiare i beccafichi impepati. d'alberti [
tutto con grandissimo prezzo le cose da mangiare che gli erano spenzolate giù ne'canestri
: agnese e perpetua, per non mangiare il pane a ufo, avevan voluto
il suo ideale sarebbe di andare a mangiare l'insalata con qualche impiegatino. buzzati,
da superare la repugnianza che provavo nel mangiare la carne cotta sì impolitamente divisa.
solo desideri sommamente vivere, per importunamente mangiare. = comp. di importuno
. quelli rispose: « imprima bene mangiare, secondo assai bene mangiare, terzo vestire
imprima bene mangiare, secondo assai bene mangiare, terzo vestire, quarto laborare »
ragazze, era quella d'invitare a mangiare quante più persone fosse stato loro possibile
. -con riferimento al vasellame usato per mangiare o bere (e anche, in
inamarisce di modo che non si posson mangiare. lalli, 1-4-5: scote la terra
gli piacesse, perché nulla fusse a mangiare. c. gozzi, 4-228: si
bene. -incantare la nebbia: mangiare e bere abbondantemente al mattino presto.
]: 'incantare la nebbia ', mangiare e ber bene di buon'ora, acciocché
. 2. tose. mangiare con avidità. = denom. da
molte maniere però ch'ella può essere in mangiare ed in bere ed in altre sozze
novella, onde gli animali possan mangiare. -ant. cosa d'incendio
tutto il danno che risulta nel mangiare diversi cibi, però che facendosi
settimana, si macerò d'astinenza di mangiare e di bere. fatti di cesare,
se poteva, un po'di roba da mangiare. -figur. raccogliere avidamente notizie e
anima sua, se fosse stata roba da mangiare. 3. figur. sottrarre
, iii-2-310: insomma dobbiamo dar da mangiare a quest'asino, che ogni poco inciampica
: quanto santo vincenzio era ordinato nel mangiare e nel bere. v. borghini,
s'accapigliavano, gli altri continuavano a mangiare e a bere, scambiando sobrii commenti
tanto s'incocciava e non voleva più mangiare. serao, i-466: il marchese
, 3-50: quelli ch'avesse voglia di mangiare, e avesse innanzi molte imbandigioni,
. piovene, 208: trovavo invidiabile mangiare e dormire con una squisitezza così incomunicabile
avuto come colui che viene lotoso a mangiare e ponsi al desco e non si lava
con alcuno scomunicato nel favellare o nel mangiare, puote prosciogliere il prete. panigarola
etruschi, / per bere e per mangiare, e io so dire / che non
...: 'ad ora di mangiare, arche grandi di marmo, di fiondi
: se ti c'entra, scappa a mangiare un pollo all'indiana. piovene,
di bere e fame è indigènzia di mangiare et in paradiso nulla indigènzia vi può
/ mentre s'indrizza e prepara il mangiare. -condurre, portare a termine
è fina davvero quella carta, mangiare, io gliene dispenserei anco a digiuno un'
... perocché indugiavano il loro mangiare dipo'nona. lacopone, 7-30:
nonostante la stanchezza, e il gran mangiare e bere cui avevo indulto con la
2-26: hanno sempre in publico da mangiare e da bere, e da ardere per
e grossissime limosine, affinché 11 soverchio mangiare e bere vi cagionasse... la
[la lattuga] più convenevole a mangiare cotta che cruda, perocché il suo
de l'olore che n'uscìa del mangiare, e quelli lo mordea. bibbia volgar
da * edia, astratto di edère 'mangiare '. inedificàbile, agg. su
constrettala per grande fame infamate esche di mangiare, con tagliamento delle genti e per
vuol dire che il zuchero continuato a mangiare t'infastidisce, ma el pane,
lo continuo pensiero fa infastidire ogni dilettoso mangiare. -figur. schivare, sfuggire,
alle i medici lo costrinsero a mangiare carne. erizzo, 2-17:
poiché ella infatti nel fendere la scorza per mangiare i granelli inconsapevole determinerà il suo destino
da * finocchio '. (dar da mangiare cose condite con finocchio, per far
: « ma questo non si può mangiare... oste, oste ».
..., vestirlo, fargli da mangiare, tutto questo muovendosi nella casa informicata
e infrascare ogni cosa insieme e lassarle mangiare affi bracchi. 8. rifl
del suo go mangiare in- = deverb. da infundere
xxi-1133: portavasi ciascuno alcuna cosa che mangiare per la quaresima, chi pane
riscaldato venga offeso dal bere e dal mangiare, sì che divenghi rappreso (altri
moravia, ix-192: la roba da mangiare ormai era poca ma lui s'ingegnava
sforzava per suo ingegno, che le facea mangiare questa cosa che in mano li ardea
.. già si è ingerito a mangiare e bere. assarino, 5-86: non
, empire di cibo, dare da mangiare strabocchevolmente; e riferiscesi a volatili,
faringe e dell'esofago; bere, mangiare, deglutire. -in partic.:
sali vale causata dal desiderio di mangiare). -anche: introdurre nello stomaco
coloro, i quali lò si volevano mangiare, paolino,... le cui
trangugiare; mandar giù nello stomaco, mangiare. fr. colonna, 2-8
pulite. capuana, 12-233: riprese a mangiare, ingollando i bocconi appena masticati.
. zanotti, 1-9-210: ho cominciato a mangiare e -per metonimia. gere.
note al malmantile, 1-35: 'scuffiare', mangiare con ingordigia, divorare, viene o
bevande; che non sa moderarsi nel mangiare o nel bere; goloso (con
io gli ricordo / che provvegghi da mangiare, / dice -tu hai dell'ingordo,
giù nello stomaco, inghiottire frettolosamente, mangiare (con riferimento a un animale,
. 2. per estens. mangiare con avidità, con ingordigia; tracannare
3-105: -nemmeno tu vuoi da mangiare né da bere? -si, si!
né da bere? -si, si! mangiare! bere! -e s'ingozza.
, imbottire di cibo; obbligare a mangiare. buonarroti il giovane, 9-378:
il più stanno nascosi tre mesi senza mangiare, e in questo tempo sfoggiatamente ingrassano
che non devesi, nelle cose da mangiare, guardar troppo minutamente alla qualità
, 1- 212: il lasciargli mangiare e bere intemperatamente... è
disagio o di fatica o di mangiare cose cattive e ventose, o patire freddo
); cfr. anguinaia. mangiare avidamente, ingoiare a più non posso.
a scegliere i cibi che ha da mangiare, e poco mastica quei che mangia
ingurgitare, l'essere ingurgitato; il mangiare o bere con avidità. - anche
che non si può bere o mangiare '(plinio); cfr. spagn
alla vedova] gastigare la bocca col mangiare poca carne e bere il vino bene
essi vivano di limosine, hanno licenzia di mangiare ciò che è posto loro innanzi
sarebbe che colui che non è corretto nel mangiare, si conservasse nell'innocènzia sua.
maniere, senza innovar nulla nel bere, mangiare, bagnarsi, ornamenti della moglie,
vuotano la borsa e danno soltanto da mangiare a'birbanti che fanno per i caffè e
a'suoi figliuoli e nepoti fosse dato mangiare; e così morirono d'inopiafame tutti e
è colpa di popi che mi fa mangiare troppo. molto o poco inquartato? »
sporcare. cavalca, ii-2: mangiare con le mani non lavate non inquina
7-12: quel puzzo inquinava l'odore del mangiare che cuoceva in una teglia di rame
d'insalata, ch'è il suo mangiare. solinas donghi, 2-83: avevo preso
3-106: tutti esti grandi politiconi volevan mangiare i rivoluzionari in insalata! zena, 35
poca erba selvatica, e davano a mangiare alli cavalli. 3. per
, oglio e spezie, e da'a mangiare. = deriv. da *
spesso invitato da vari gentiluomini per vederlo mangiare, anzi più tosto divorare, come ei
come pietra. ecco un vantaggio a mangiare di meno. = denom.
signori che voglia insegnarmi un'osteria per mangiare un boccone, e dormire da povero
varchi, 24-13: cerca pure: mangiare t'insegnerà bere. baldinucci, 9-xix-186
franco, 1-118: io sento che 'l mangiare insegna bere, / e chi è
stomaco. soderini, i-546: a mangiare non è punto aggradevole [quell'uva
servi, e che gli fosse dato da mangiare. amabile di continentia, 24:
il più stanno nascosi tre mesi senza mangiare. cattaneo, iii-3-191: l'armadillo.
. bartolini, 18-2: noia di mangiare per le chiuse pareti; dove l'
darle così integre che chi le vuole mangiare se le trinci da sé.
. guazzo, 1-212: il lasciargli mangiare e bere intemperatamente... è cagione
nel quale intendo che trovino di che mangiare liberamente. botta, 5-119: si avvicinavano
: non ostante, si mise a mangiare con grand'appetito, stando, nello
282): pure diè dentro a mangiare di gran voglia, tendendo insieme,
et carne l'empiono, dandogli poi da mangiare in abbondanza. buonarroti il giovane,
s'accapigliavano, gli altri continuavano a mangiare e a bere. -figur.
che gli aveva al mondo, lasciandosi mangiare dagl'interessi. de luca, 1-5-2-39:
entrare in interessi. -fare a mangiare con gli interessi o con vinteresse:
con gli interessi o con vinteresse: mangiare con grande avidità, ingordamente. lippi
d. bartoli, 2-2-227: il mangiare che vi si fa come per intertenimento
volgar., xxi-744: quando cominciava a mangiare, presi due o tre bocconi,
avendo egli, naturalmente, dato da mangiare a tutti gli intervenuti. e. cecchi
che quasi d'un'ora l'ora di mangiare era, senza avedercene noi, passata
. pirandello, 7-79: farai tu da mangiare e baderai alla casa, come fa
: egli era, e dal non poter mangiare e dalla violenza della tosse, fatto
some: lo studio e 'l poco mangiare; il troppo mangiare e lo studio;
e 'l poco mangiare; il troppo mangiare e lo studio; ché l'uno
etruschi: / per bere e per mangiare, e io so dire, / che
., 5-92: tu ài lo tuo mangiare intoscato di paura. d'annunzio,
e si poneva a scernere e a mangiare con attenzione esagerata. = forma
: intridere la crusca per darla a mangiare a'polli. -assol.
di quegli intrinsichi che si ritrovavano a mangiare insieme. caro, 12-1-95: vuol
amo fare intrinsechezze nuove; e il mangiare insieme è principio d'intrinsechezza. butti
, cioè nella pancia, e quindi mangiare; e intendesi sempre del mangiare avidamente
quindi mangiare; e intendesi sempre del mangiare avidamente e in quantità. voce dell'uso
e dicesi di quella sporca maniera di mangiare che tengono alcuni somigliante a quella dei
altro non fa che stridere e chieder mangiare. bacchi della lega, 66:
perdere lo intelletto per bere o per mangiare. tassoni, ix-421: ai persiani
che era oramai invalso dappertutto, di mangiare carne ogni giorno,... i
, [il depretis] consentì a mangiare in un angolo del salotto poche fette
e comandò che lisimaco fosse dato a mangiare a un bone. berni, 24-7 (
stesso si era molte volte invitato a mangiare, trovò un'invenzione per sparagnare,
se vi fosse migliore l'olio da mangiare che quello da ardere. cantari cavallereschi
da barberino, 12: sia nel suo mangiare ordinata e cortese, e bea poco
tufo, 42: quest'è il mangiare / che n'inforza e 'nvigora a diggiunare
settimana, si macerò d'astinenza di mangiare e di bere. muratori. 11-58:
. cavalca, 6-1-97: per troppo mangiare o bevere... sagliono i
pananti, iii-132: l'uso di mangiare insieme è fra gli arabi beduini una
. comisso, 1-182: terminammo di mangiare quel poco preparato da angelo,.
? 2. chiamare qualcuno a mangiare alla propria mensa, convitare; alloggiare
città chi lo 'nvitasse di bere o di mangiare. gherardi, ii-181: così invitati
254: si era molte volte invitato a mangiare. carducci, ii-16-239: se ella
: più e più volte invitata a mangiare, facendosi forza e sforciando l'apetito,
non suscitare suspizione alcuna, allegramente a mangiare. ammirato, 76: invitati a
a farmi servire e a darmi da mangiare, perch'io non amo di profittar
passano. grazzini, 2-129: perché il mangiare a macca mi piace sempre più il
. 2. assol. figur. mangiare abbondantemente, fare copiose libagioni.
della sodomia: prima le molte legne del mangiare, del pappare, del bere e
tanto brutta da vedere quanto buona da mangiare. = voce di etimo incerto
, 47: nessuno a cena volle mangiare, e lui solo, per non dare
. gemelli careri, 1-ii-55: il mangiare è a vilissimo prezzo, perché i
l'io in tre occasioni, nel mangiare, nel bere e nel dormire. carducci
, non debbe la persona ire a mangiare. cariteo, 66: prendete in vostre
., 5-8: se si darà mangiare [il cederno] alle donne gravide,
questi cacciatori di non dar mai a mangiare ai cani terrestri la carne dei cani
2-160: bisognò rassegnarsi a far da mangiare neh'intemo del capanno. la cottura
'e dal tema di 9ayslv * mangiare '. isòfago2, sm.
duoi, / che ispirazion ci venne di mangiare, / mediante la fame apparsa a
sono culle, fascie e campanelli, mangiare più volte il giorno, instruz- zioni
, 2-649: io lo pregai che dovessi mangiare con meco, e lavorare di lime
e dal tema di « payelv * mangiare '; cfr. fr. ichthyophage.
anni avea dimenticato, cioè che per mangiare bisogna darsi qualche briga. pascarella,
vendetta; e quando cogliea, per suo mangiare, uno di quelli così fatti fichi
tommaseo [s. v.]: mangiare un pane bagnato di lagrime. c
160: vale molto ali occhi che lacrimano mangiare la ruta cruda. tasso, 12-66
(387): un giorno, dietro mangiare laggiù venutone..., sopra
quella degli smerghi, è molto buona a mangiare, e perciò si fa loro una
carne è molle, ma delicatissima a mangiare. = = voce di etimo
? ci voleva, no? dopo il mangiare della prigione? = deriv
, 1-5-12: se non trovo da mangiare, tra pochi dì diventerò la più
estens.: leccare oppure bere e mangiare avidamente, ingurgitare; pappare (con
non lo slegavano neanche per dargli da mangiare. doveva lappare, come una bestia.
/ saltereste una siepe / sazia di quel mangiare, / più ligiera che augel non
ontarne il pasto quando si darà a mangiare allo ucello. gli ingannati, xxv-1-
costume antico, interrompevano l'opera per mangiare e per bere. pirandello, 8-171
... usare larga mensa a mangiare, siccome gli altri. petrarca,
povero padre di famiglia, che porta da mangiare a cinque figliuoli. giusti, 4-i-180
: da qualche tempo, oltre al mangiare di poca voglia, si sentiva addosso
portico esteriore i sandali. -non mangiare o bere più determinati cibi o bevande
e carne lassare, / caldo e troppo mangiare / e astener, quanto poder sostene
amici e parenti disutili, ed in mangiare e pappare. 6. in
stare in camera lasivando, come nel mangiare e sì come nel dormire.
iacob la vivanda da mangiare; al quale quando venne esaù, lasso
costoro, a dare loro lautamente da mangiare e da bere, a mantenerli in
... ridotto all'ultimo a mangiare le dure croste di pane ('duris
, vi si dà entro bere o mangiare a galline. s. bernardino da siena
: la fame lo fa ire volonteroso a mangiare, il sospetto del latrante cane lo
del bere vince... quello del mangiare, perché leva tutto il dolore ad
statura, d'essere stati usi di mangiare la carne umana, e che co'loro
poi che non sai che il piacer del mangiare, / del bere e del vestir
le torte, il lattemele, il bianco mangiare, le gelatine. carena, 1-356
, 26: abbiamo deciso di condurvi a mangiare i tortelli ed il lattemele. dossi
di pesce minuto molto di- licato a mangiare. tecchi, 13-55: i lattarini buoni
del gr. cpays w * mangiare '; cfr. fr. lactiphage.
, e poste sul taglieri, dàlie a mangiare con verde salsa o savore. crescenzi
cosa che si pon nel principio del mangiare e eccita l'appetito. soderini, ii-178
di dentro via bianche e tenerissime da mangiare. redi, 16-ix-178: delle insalate cotte
delle insalate cotte, se ne potrà mangiare mattina e sera, e qualche volta
certe lattugacce tallite, che era come mangiare scope. mattioli, 1-532: ma parmi
: i pastori del montamiata si purgano con mangiare una o due delle bacche di laureola
venga dalla fame, si getta inconsideratamente a mangiare anche dell'erbe per essa malsane,
tavola lautissimamente preparata insieme con esso a mangiare si ponevano. bandello, 1-49 (
mani in mano, / e lautamente può mangiare e bere, /...
volgere in mente il mezzo di poter mangiare e bere lautamente. -figur.
lava. -chi l'ha a mangiare, la lavi: chi gode i vantaggi
toscani, 90: chi l'ha a mangiare, la lavi. -una mano lava
vieni per fare il lavativo, non per mangiare. giovedì scorso hai fatto la morale
. quelli rispose: « imprima bene mangiare, secondo assai bene mangiare, terzo
« imprima bene mangiare, secondo assai bene mangiare, terzo vestire, quarto laborare »
finii col pensare rare, abbia vergogna di mangiare. panzini, iv-133: 'chi a
mandarono anco altri rinfrescamenti di cose da mangiare e vino e olio e ferramenti e
la vista continua della bella persona, mangiare alla stessa tavola, dormire sotto lo
caffè, 1 dimostranti ne approfittarono per mangiare e leccare i gelati. da ciò
un attimo di esitazione. -sorbire; mangiare. nomi, 2-29: santa luccheria
che han fatto, per averci insegnato a mangiare i nidi delle rondini della china,
artusi, 295: si usa pure mangiare i tartufi crudi tagliati a fette sottilissime
: / de'cristiani lo bever e 'l mangiare, / e del bon moisès poco
: egli si vuole... mangiare due volte il giorno, ma poco e
stomaco', non s'inzeppando di troppo mangiare. -che non possiede determinati elementi
più ch'embolare, / astenere in mangiare / più che sovente el ventre molto
-tenersi, stare leggero: usare sobrietà nel mangiare e nel bere. g.
ove stato era, il dì, sanza mangiare. / africo sopra sé alquanto stava
della sodomia: prima le molte legne del mangiare, del pappare, del bere e
a pensare al perché iddio vi nega il mangiare d'ogni legno del paradiso? ricci
., 4-66: trovò apparecchiato da mangiare mochi e cicerchie e fave e altri
2-197: riprendemmo con nuova lena a mangiare ed a bere. -con dolce lena
da cacciare ed avendo grandissimo desiderio di mangiare, [esaù] trovò iacob suo
, i-262: gli furon posti dinanzi a mangiare lente e altri legumi, stimati appresso
se il cane non avessi apetito di mangiare, se li ha da dare la mattina
perché più dilettavami la requie che il mangiare, mi ravoltai con uno mondissimo lenziuolo
16-iii-90: mi sovviene d'aver fatto mangiare al leone della carne d'una leonessa.
bella, e che promette un buon mangiare. -lepricciuòla. segneri,
stazione. non c'è nulla da mangiare. -con complemento di limitazione espresso:
.: persona schifiltosa o svogliata nel mangiare. d'alberti, [s
lemione ', lento, svogliato nel mangiare, che sta lì e biascia per disappetenza
lèrnio e tornio 'deboluccio, svogliato nel mangiare ', lornione 'lento, noioso
uccia; ragazzo svogliato o schifiltoso nel mangiare. landolfi, 12-10: io
v.]: chi è lesto a mangiare (chi non perde troppo tempo nel
(chi non perde troppo tempo nel mangiare), è lesto a lavorare..
gigantesca statura, d'essere stati usi di mangiare la carne umana. guerrazzi, iv-244
ma... non la voglia di mangiare, bere e dir cose grasse
baldelli, 5-4-256: gli antichi usavano di mangiare standosi sopra i letti a giacere,
antica, principalmente de'grandi, di mangiare coricati sopra letti, e non sedendo
i greci e i romani ponevansi a mangiare, detti 'triclinari ', perchè
codesti letti possono anche esser dati a mangiare agli animali, che ne sono avidi
nazioni intere / che qui non state per mangiare e bere. massaia, i-5:
. 70. assol. gerg. mangiare. -al fìgur.: comprendere.
e che più vale si è astinenzia di mangiare e di bere e noti dormire di
ripieno '(intendendo con quest'ultimo il mangiare). crusca [s. v
stette tre dì cieco degli occhi, sanza mangiare e sanza bere, e poi mangiò
, e quella cuoce e ponesi a mangiare; non vi fa altre cerimonie di
prebenda basti 'l dì, o sia un mangiare o sia di desinare e di cena
che... ciascuna famiglia dovessi mangiare uno agnello arrostito con certe ceremonie; e
.. consentì [il depretis] a mangiare..., fra un boccone
fioraio, ed ebbe voglia di far mangiare quei fiori freschi ai cavalli.
di forma allungata, che si può mangiare asciutta o in brodo; linguina.
, restano il più delle volte di mangiare. soderini, i-232: i lavoranti che
dall'odore dei pomi siano incitate a mangiare, e dal liquore dell'acqua..
quel soldato speziale pratese di darmi a mangiare qualche licore in fra i miei cibi,
la lista '; e * mangiare a prezzo di lista, desinare a lista
di ser giovanni che partì oggi dopo mangiare; e mi scrive partiranno domattina,
s'accapigliavano, gli altri continuavano a mangiare e a bere, scambiando sobrii commenti e
'e dal tema di cpayéiv * mangiare '; cfr. fr. lithophage (
de li oxeleti di cexa: può mangiare di le loldole, turdi e merli.
così integre, che chi le vole mangiare, se le trinci da sé. carducci
commodi, come a spasseggiare, a mangiare e ad altri diporti. erizzo,
153: fummo dal siniscalco a mangiare chiamati. e sotto la loggia con
lo stomaco, quando gli manca che mangiare, o ei logora se stesso
]. papini, 27-835: anche il mangiare m'era penoso, quando pensavo.
del pepe, dolce, buono da mangiare, facile allo stomaco e restrittivo del corpo
viaggio di ritorno verso itaca; usavano mangiare i frutti di una pianta chiamata *
il loto] fa frutto buono a mangiare, e plinio fa menzione dei lotofagi
'e dal tema di ipayelv * mangiare '. lotòfago2, agg. (
tema del gr. « pocysìv * mangiare '. lotoflavina, sf.
avuto come colui che viene lotoso a mangiare e ponsi al desco e non si lava
natura lubrici, noi eravamo morti al soverchio mangiare. alamanni, 5-5-505: or del
qua né là, né po'pigliare mangiare da terra se nu cun inter- vallu
ed a segno di venire a prendere il mangiare in mano. bacchi della lega,
luculizzare, intr. vivere o mangiare secondo il fasto e l'abbondanza proverbiali
qual carne conservano per le minestre e mangiare, come fanno li cristiani le carni
lugliatiche, le quali ottime son da mangiare ed in arbori. della casa, iv-338
vaiani, / e man e sera mangiare in brigata / di quella gelatina ismisurata.
, 1-890: al- l'uve da mangiare, / el forte, l'andare alto
di tornare a roma per andare a mangiare, solo come un cane, nel
e attaccaticcia. « o come fai a mangiare l'ova nel tegame così poco
la porta: lumaconi di quelli da mangiare cotti. -piatto di chiocciole cotte
stette tre dì cieco degli occhi, sanza mangiare e sanza bere, e poi mangiò
svariate qualità,... quelli da mangiare verdi, gancetti e pelandronetti, teneri
lunare... ciascuna famiglia dovessi mangiare uno agnello arrostito. soderini, i-41
di fegato e di milza gli fanno mangiare [i fichi secchi] di lungo
, iii-158: se si tratta di mangiare, i denti li ha lunghetti. svevo
viscere. 4. locuz. mangiare alla lupesca: mangiare voracemente, con
4. locuz. mangiare alla lupesca: mangiare voracemente, con ingordigia. loredano
posti a sedere, / cominciaro a mangiare a la lupesca: / a tazze piene
: ho portato fuori la nostra ciuca a mangiare una grande striscia di lupinella.
gli daranno [al cavallo] noia a mangiare. campanella, i-52: noi siamo
io ho veduto merendarsi le donne e mangiare lupini e porri. sercatnbi, 1-i-264:
uccidere ad un suo fante e a mangiare a'lupi. pulci. 2-72: cominciò
lusingalo, fagli vezzi, dagli ben da mangiare. storia di stefano, 5-5:
quello che trova 11 contadino nel suo mangiare casereccio. borsi, 2-23: ho
veramente,... purché avessenno da mangiare e da bevere e luxuriare, poco
i-259: incominciò a vivere lussuriosamente: mangiare, pappare,... bere
: -ingrassano sulla crusca che dan da mangiare a noi, e colla farina bianca
e mutare la pelle, seguitano a mangiare, diventano lustri, perché la pelle
perché era grande / il taglier, mangiare a macca. - molto
trovatomi / fra tanta roba e a mangiare a macca, / io dissi:
dicesi: 'asymbolum comedere', cioè mangiare senza pagare la sua quota come gli
dei denari onde persuaderli che non volevo mangiare a macca. -con valore attributivo:
al signore, e veggendo il detto bonifazio mangiare li = deriv. da maccare
rispondea, salvo che disse che volea mangiare e dormire solo, con uno famiglio.
-palma maccheronica: primato assoluto nel mangiare e nel bere o nel gozzovigliare.
villani. pirandello, 8-218: per mangiare, si adattava con un po'di pane
settimana, si macerò d'astinenza di mangiare e di bere. de'mori,
-lavorare, macinare a due macine: mangiare voracemente a due palmenti. aretino
in questo luogo * macinare 'vuol dire mangiare. dottori, 1-365: mangiava a
-macinare con i denti: mangiare. g. gozzi, 5-66
'e dal tema di tpaysìv 4 mangiare '. macrofaneròfìta, sf. biol
molti ancora / e per madama e per mangiare a scrocco. fusinato, vii-951:
la madia vuota: non avere da mangiare, vivere poveramente. -avere la
bassa: avere molto o poco da mangiare. -avere sempre la madia piena:
... invece di 'dar poco da mangiare a uno': 'tenergli alta la
, el quale spesso mi invita a mangiare seco. bembo, 10-iii-371: nessuno
. forse suono imitativo della brama di mangiare o d'altra brama che vien da
e pesti con un maglio sono un bonissimo mangiare. 3. nelle berte o
= deriv. dal roman. magnà 'mangiare ', col sufi, spreg.
non uccelli grossi, e prima more che mangiare carne di non bono odore. fiamma
manniare), tr. dial. mangiare. - anche: divorare.
'magnare '; ché il fiorentino 'mangiare 'par troppo grossolano. a certo
per allusione scherzosa a 'magnare = mangiare '). 'i magnati dell'industria
): nastagio fece magnificamente apprestare da mangiare. rinaldo degli albizi, i-288: i
tommaseo [s. v.]: mangiare magnificamente. -senza difficoltà, facilmente.
pompa del vestire e la splendidezza del mangiare con nuovi modi di nobilitade.
. 4. scherz. il mangiare, pranzo (per avvicinamento omofonico con
per bisticcio con 'magnare '= mangiare; 'l'ora del magnificat '= l'
il giovane, 9-15: lauto il mangiare e 'l bere / attende, e ambisce
. cattaneo, i-40: è meglio mangiare pane e legumi, cioè far tavole magre
astinenza, il digiuno. -anche: mangiare cibi leggeri, facilmente digeribili (o
. a. cocchi, 4-1-39: il mangiare di magro non fa male alcuno;
le carni del maiale, per serbarle a mangiare a suo tempo. 'tra novembre
grosso mortaio di legno. preparano il mangiare. -farina di granturco. s
e il fornimento di bere e di mangiare de'fiamminghi... era loro malagevole
uccidere, come s'elli lo volesse mangiare. e lo rusignolo, quando vide
, iii-2-310: insomma dobbiamo dar da mangiare a quest'asino, che ogni poco inciampica
tostoché appariva nell'animale, egli cessava di mangiare e in termine di dieci ore se
d'esser malato, né men cessava di mangiare. detta malattia vien chiamata il mal
se arai cercato i diletti superflui in mangiare e bere...; se arai
maledetto, a portarle qualche cosa da mangiare. g. raimondi, 2-192:
troppe città maleducate che si ostinano a mangiare maccheroni o risotto o mortadella e a
trarti la budella / i'le dare'mangiare ad un mastino / o can malfasso,
acute, quelle cipolle che usiamo di mangiare noi fresche in toscana, chiamate maligie
fortissime malige': specie di cipolla da mangiare, che è fortissima, e fa venire
medico se i ranocchi, ch'ella usava mangiare spesso, erano cibo malinconico.
pensieri s'astraeva in modo che lasciava il mangiare e ogni cosa. ariosto, vi-457
, 1-5: se tu se'usato di mangiare una, e tu mangiassi dua,
. la prima è che non si debba mangiare in cose che assottiglino, perché le
si rompe una conchiglia o un mallo per mangiare un frutto. -buccia della
in di grosso. -non voler mangiare in una casa neppure le noci col
quella casa non me ne gioverei di mangiare una noce col mallo (tanto è sudicia
e dal tema del gr. cpayeiv 4 mangiare '. mallòmio, sm.
maniera di cibo, ordinasse che dovesse mangiare un tordo. leopardi, i-112:
guastava il pranzo facendogli, lui solo, mangiare tre quarti delle sue unghie.
epistole], 306: non hanno che mangiare: e se io gli lascio andare
bacchetti, 1-i-47: si diedero a mangiare fieramente, e solo dopo saziata la prima
la forza e la possa sua col mangiare abbisognasse di lasciare l'astinenza, ed
de negozi, s'internano talmente nel mangiare, che non la finiscono mai.
mancia1. mandare2, v. mangiare. manciata, sf. quanto
parabosco, 3-24: il piacer del mangiare, / del bere e del vestir è
mandiare, tr. dial. ant. mangiare. cieco, 30-77: investigando
. = forma laterale di mangiare, con la conservazione del gruppo dj
mandico, mandichi). ant. mangiare. ritmo cassinese, xxxv-1-13:
un codice di monte cassino per * mangiare ', segue il passaggio tra i
voce semidotta, dal lat. manducare * mangiare ', incrociato con manicare1 (v
. tardo manducabilis, da manducare 'mangiare '. manducare, tr. (
manduco, manduchi). letter. mangiare. dante, inf.,
si pare, dilettevole è a mangiare, per la quale cognizione, acciocché
. -ce). che si può mangiare, che serve come cibo; gradevole al
di altre specie affini, si può mangiare senza danno; commestibile, edule.
per estens. che concerne l'atto del mangiare, la buona cucina. e
v.]: 'mangeresco': gustoso a mangiare; altro da * mangereccio ',
da * mangereccio ', che è da mangiare. * è pan d'un giorno
ricordato. = deriv. da mangiare *; cfr. lat. mediev.
màngia1, sf. region. il mangiare; il piatto preferito; la
.]: 'mangia ': il mangiare, o piuttosto il tempo in
tempo in cui una cosa è buona a mangiare. 'nel luglio e nell'
mangia. = deverb. da mangiare *. màngia2 (anche màngio
un bravo o valente, quasi voglia mangiare le persone e ingoiarle. d'alberti
di persona soverchiatrice, che par voglia mangiare la gente. * ecco il mangia
vettovaglia... li sforzò a mangiare non solo le crude carni de'pollami e
quel che vuole: io credo che * mangiare, mangiata, mangiamento, mangiatura,
]: di roba passabilmente buona a mangiare: 'è mangiabile'. fucini, 573:
mangia- = agg. verb. da mangiare *; cfr. fr. mangeable.
. video pace solo di mangiare e dormire; fannullone; riproduttore
invar. chi è buono solo a mangiare lasagne; persona dappoco e sciocca;
invar. persona che si adatta a mangiare pesci di infima qualità. -anche
); chi è buono solo a mangiare maccheroni; buono a nulla.
. mancaménto), sm. il mangiare; consumo di cibi, alimentazione,
mangiarne (part. pres. di mangiare), agg. che mangia;
invar. chi è buono solo a mangiare; persona disutile e sciocca; fannullone,
). chi è buono solo a mangiare; persona disutile, neghittosa, che
che tu ti astenga... di mangiare, come tu suoli, le fave
particella pronom. di valore appropriativo: mangiare con avidità, con ingordigia, con
uno lupo ch'avea giurato di non mangiare carne da ivi a quaranta giorni della
luxuria dando forza et opera in troppo mangiare, in nebriare, in meretrici,
conservare la sanità, 1-5: nel tuo mangiare si conviene ordine osservare, però che
però che se tu se'uso a mangiare dua volte il dì, dua mangia;
dino: -e'mi conviene pur pur mangiare, s'io voglio vivere; lascia
mangia. alberti, i-175: non mangiare se tu non senti fame; non bere
in mano, / e lautamente può mangiare e bere, /... /
giamboni, 55: quando vieni a mangiare con altrui, guarda e considera bene
di valos ci facea spesso invitare a mangiare. dante, conv., iv-vi-19:
mangiano! cavalca, vii-59: non mangiare con l'uomo invidioso, perciocché sempre
sacchetti, 187-5: costui fu invitato a mangiare una volta dal piovano della tosa,
e spaziosa... si possono a mangiare. b. davanzali, ii-28:
'mangiare': per 'desinare'. 'vengo a mangiare da voi. venite a mangiar meco una
a mangiar meco una minestra. suol mangiare fuori. (non desina in casa)
mattina, e prima di sedersi a mangiare, e alla sera altaddormentarsi; ma gli
? / ad un tal che per mangiare / ha bisogno di soffiare.
, in ispazio di pochi giorni volendo mangiare un poco di quel fradicio di quelli
acuto mangia le viscere. mi sento mangiare dentro. verga, 4-303: il letto
collidere o, vogliam dire, far mangiare la vocale, renda languido il verso
[s. v.]: 'mangiare ': riferito a libri, usasi per
triangolo di sole ogni giorno si fa mangiare dalle ombre delle case con più sveltezza
26: trista luna -non sa che mangiare le nebbie, / e le brine al
più quieta, voglio approfittarne e non mangiare la paga. 13. spogliare
non avendo quasi denari, alloggiavano, per mangiare il paese, molto larghi e correvano
ciò che gli aveva al mondo, lasciandosi mangiare dagli interessi, solo per non toccare
nella selva civile è « io ti voglio mangiare » o « io ti voglio ingannare
governo che fa? dice: li farò mangiare l'uno con l'altro.
intese; / e rodamonte mi volse mangiare / quando dannava queste pazze imprese. pasqualigo
foste questa mattina, mi hanno voluto mangiare e mi hanno detto la maggior villania
. pensate? m'ebbero formatamente a mangiare. goldoni, iv-228: -ah marchesa
dicano quel che credono; non mi vorranno mangiare. -rifl. recipr.
, ii-201: mi pare che la vogliano mangiare. la graziosa pupattola gira attorno la
sembra dire: « io mi lascierei anche mangiare. ma come si fa? »
questo paese, col quale si deono mangiare le infrascritte canzoni, essere sufficientemente purgato
del peccato, certamente ella non può mangiare il pane della giustizia; imperocché i
la usanza del peccato, niente possono mangiare il cibo della giustizia. a.
[s. v.]: * mangiare ': in senso particolare, è
inabissare. guglielmotti, 509: 'mangiare ': si dice del vento infuriato,
). guglielmotti, 509: 'mangiare 'talvolta piglia il senso di coprire
nascosta tra due onde. -farsi mangiare il remo', lasciarselo prendere dall'acqua
dizionario di marina, 426: * farsi mangiare il remo'; lasciarselo prendere dall'acqua
vento. guglielmotti, 509: 'mangiare ': dicono altresì in senso di
[s. v.]: 'mangiare ': detto della stampa e riferito
manoscritto. 24. venat. mangiare la botta o il piombo: fare
). 25. locuz. -a mangiare a mezzo: praticando un'usura esosa
pochissimo e, come si dice, a mangiare a mezzo: e questo, s'
-avere tutti i vizi fuori quello di mangiare il fuoco: commettere ogni sorta di
* ha tutti i vizii fuor quello di mangiare il fuoco ': solo quel male
del viver altro fine né ragione che mangiare. arlia, 1-212: ti lagni
campa perché mangia? -cominciare a mangiare: prendere o riprendere a nutrirsi (
v.]: un convalescente comincia a mangiare. -credere che dante sia
-credere che dante sia roba da mangiare: dimostrarsi spaventosamente ignorante. arlia
tale crede che dante sia roba da mangiare ». -da mangiare, da
roba da mangiare ». -da mangiare, da mangiarsi (con valore attributivo)
valore attributivo): che si può mangiare, che serve come cibo, mangereccio
aveva, o ciò altro che fosse da mangiare. boccaccio, dee., 1-7
né vino né pane né altre cose da mangiare o da bere si ponea giammai
entrar dentro quegli orti e tanti pomi mangiare quanti voleva. tommaseo [s.
. v.]: 'cose da mangiare ': più usuale nella lingua parlata
per le case requisizione di roba da mangiare, che portavan subito in cucina.
boccaccio, 13-140: un desco piccolo da mangiare, d'assi di noce. fil
. ugolini, 205: * camera a mangiare ', per * stanza da
', per * stanza da mangiare ', è gallicismo veramente nauseante.
, è gallicismo veramente nauseante. -da mangiare o che mangiare (con valore di
veramente nauseante. -da mangiare o che mangiare (con valore di sostant.)
gli ricordo / che prov- vegghi da mangiare, / dice -tu hai dell'ingordo,
, 342: io vi provvederò da mangiare e da bere, e di tutto quello
, perché hanno sempre in publico da mangiare e da bere e da ardere per uno
povero padre di famiglia, che porta da mangiare a cinque figliuoli »...
per fargli largo. -dare a mangiare ai cani: v. cane1, n
cane1, n. 17. -dare mangiare a una cote: porgere il cibo
. salvini, 39-iv-216: 'tu dai mangiare a una cote': detto a quelli
consuma anche sé. -dare mangiare, dare da mangiare a qualcuno:
. -dare mangiare, dare da mangiare a qualcuno: mettergli a disposizione il
e perché piovea, e diederci da mangiare. boccaccio, dee., 9-8 (
[lamprede] non bastandogli per voler dar mangiare a certi gentili uomini, m'ha
ero affamato e non mi desti da mangiare, io avevo sete e non mi desti
sempre dattorno a chi può meglio dare loro mangiare. manzoni, pr. sp.
, per primo complimento: dàmmi da mangiare. -dare mangiare il proprio:
: dàmmi da mangiare. -dare mangiare il proprio: far mangiare a proprie
-dare mangiare il proprio: far mangiare a proprie spese, mantenere.
1-7 (109): io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni
, già è molt'anni, a chiunque mangiare n'ha voluto, senza guardare se
, povero o ricco. -dare mangiare, dare da o a mangiare, far
-dare mangiare, dare da o a mangiare, far mangiare qualcosa a qualcuno:
dare da o a mangiare, far mangiare qualcosa a qualcuno: somministrarla come cibo
come miei figliuoli, dando loro da mangiare frondi d'albori. bibbia volgar.
dàmmi di quella [cacciagione] a mangiare, siccome tu sai che io la voglio
, non avendo altro, dà a mangiare alla sua donna venutagli a casa.
fecero arrostita; la moglie diede queste mangiare allo ignorante tereo. ariosto, 43-196
): « cosa mi darete da mangiare? » disse poi all'oste. «
dicevano mangiami mangiami. -essere come mangiare il cacio fresco: trattarsi di un
prigione, le quali mi sarebbono state come mangiare un poco di cacio fresco.
poco di cacio fresco. -fare a mangiare con gli interessi: v. interesse,
, n. io. -fare mangiare qualcuno: somministrargli il cibo.
più tardi tornò mia madre, mi fece mangiare e mi assicurò di non aver detto
detto nulla a papà. -fare da mangiare: preparare e cuocere le vivande,
s. v.]: 'far da mangiare, saper far da mangiare': cuocere
: è convinto di saper far da mangiare benissimo. -guadagnarsi da mangiare un
da mangiare benissimo. -guadagnarsi da mangiare un pezzo di pane: procurarsi lo
. v.]: 'guadagnarsi da mangiare un pezzo di pane ':
mangiarla interamente, senza lasciare avanzi; mangiare bene, lautamente. lippi
note al malmantile, 2-20: 'mangiare il pane affatto ': mangiare bene e
: 'mangiare il pane affatto ': mangiare bene e senza far rosumi o tozzi
rosumi o tozzi. - mangiare alla carta: v. carta, n
, n. 7. - mangiare alla greppia: v. greppia, n
, n. 2. - mangiare a pasto: v. pasto.
: v. pasto. - mangiare asciutto: v. asciutto, n.
, n. 15. - mangiare a scotto: v. scotto.
: v. scotto. - mangiare a scrocco: v. scrocco.
: v. scrocco. - mangiare a tirapelle: v. tirapelle.
: v. tirapelle. - mangiare a tradimento: v. tradimento.
vantaggi da propormi? - mangiare a ufo: v. ufo.
: v. ufo. - mangiare alle spalle altrui: v. spalla.
s. v. cacio]: 'mangiare cacio 'o 'del cacio '
s. v. allodola]: 'mangiare carne d'allodola ': compiacersi delle
cenere a ber pianto. —. mangiare col capo nel sacco: v. capo
n. 26. - mangiare con le mani: v. mano,
n. 47. - mangiare con l'imbuto: v. imbuto1,
, n. 11. - mangiare da cane: v. cane1, n
, n. 17. - mangiare da re o come un re: v
: v. re. - mangiare dei sogni: v. sogno.
gran carne, perché non debiamo noi mangiare almeno questa notte di quella del maestro
. 20. -mangiare e bere, mangiare e dormire; non fare o non
fare o non sapere fare altro che mangiare e bere, che mangiare e dormire
altro che mangiare e bere, che mangiare e dormire: preoccuparsi esclusiva- mente delle
quasi altro fare / che dormire e mangiare. guadagnoli, 1-i-22: il nobil
nato / per non far altro che mangiare e bere. tommaseo [s. v
solito mestiere, / per questa noia di mangiare e bere. -
e bere. - mangiare ghiacciato: v. ghiacciato, n.
ingorda, insaziabile. - mangiare i confetti: v. confetto2, n
: v. tradimento. - mangiare il pane a ufo: v. ufo
: v. ufo. - mangiare il pane di qualcuno: v. pane
la fatica, il sudore altrui, mangiare il proprio pane in ozio: vivere del
zibaldone], 5-278: il tenerlo a mangiare il pane d'altri non è approposito
il vostro sudore. - mangiare il porro dalla coda: v. coda
, n. 27. - mangiare in bianco: v. bianco2, n
anco la camicia. - mangiare l'aglio: v. aglio, n
sette chiese ». - mangiare la foglia: v. foglia, n
v. testa. - mangiare la minestra 0 saltare la finestra:
: v. zuppa. - mangiare le chiappe 0 l'anca a gramolazzo:
v. gramolazzo. - mangiare le lucertole: v. lucertola, n
, n. 6. - mangiare le noci col mallo: v. mallo1
nuto ». - mangiare, mangiarsi vivo qualcuno: v. vivo
: v. vivo. - mangiare merda di galletto: v. merda.
: v. merda. - mangiare noci: v. noce. -
: v. noce. - mangiare pane disperato: v. pane.
: v. pane. - mangiare pane e cacio: v. pane.
. ri- non avere da o che mangiare: mancare, spettivamente due (n
abitualmente o occasionalmente, del cibo neces- mangiare per sei cani e tre lupi: v
che mangiare': essere -mangiare qualcosa, mangiare sopra qualcosa: poverissimo... '
... 'non aver pane da mangiare 'è più o darla in pegno
; e cominciò sopra la terza a mangiare, disposto di tanto stare a vedere
-mangiare qualcosa insieme con qualcuno, mangiare insieme: consumare abitualmente i pasti con
senza far medicina alcuna altra che stare senza mangiare e senza bere. mattioli [dioscoride
troppo e conosce ch'è rinfuso per troppo mangiare, egli va suso per le canne
testi fiorentini, 194: loro conviene mangiare legieri, mediocramente, cioè vivande legieri