idem, 5 (173): appresso mangiare, quali prese a giucare a zara
zuppa, sempre zuppa; non si potrebbe mangiare quattro risi alla veneziana? targioni tozzetti
a qual prezzo mi darete voi da mangiare? bacchelli, 1-iii-77: gli antichi
o albachista, fammi questa ragione: ben mangiare, ben bere, ben dormire che
legato e non gli davano da mangiare, e il cane di notte
bocca, con le labbra (per mangiare, ingoiare: indica avidità e prestezza
bambini bisogna avvezzarsi abboccati e a saper mangiare di tutto. soffici, ii-332: non
stanno sul fuoco, e agognano di mangiare le carni che si girano arrosto.
secco. idem, 18-108: 11 mangiare del santo uomo era quel de'poveri di
essere, / che vo'abbiate a mangiare a tradimento / sì fattamente il pane.
della villa, in uno luogo per mangiare, dove era una bella fonte, e
danari per fare stili e ardere scope e mangiare e bere; ora hanno acattato tanti
là, con accattare / si buscano il mangiare. carducci, 176: e'
e così intendesi che celidora accattava per mangiare. fagiuoli, 3-4-83: il nunzio siete
). giamboni, 125: lo mangiare e il bere accendono a giuoco e
mia madre, - dover dar da mangiare a tutta questa gente! beltramelli,
diecimila, e mi accontenterei di non mangiare che pane e cacio, pur d'
sì come ordinato aveano, appresso 'l mangiare co'loro giovani nel giardino, e
tr. locuz. accozzare i pentolini: mangiare insieme, riunendo le provviste, i
compagnia. panzini, i-590: per mangiare, si accozzerà il pentolino. -non
mia madre] pensare a far da mangiare, e accudire a tutte le altre faccende
. plur. verdure che si possono mangiare in insalata (condite con l'aceto)
bere si lassasse di cucinare, e non mangiare altro che biscotto bagnato nell'acqua
aceto con sale, e l'usano a mangiare come noi i capperi, per svegliare
essendo un giorno ad una tavola per mangiare... davasi l'acqua. boccaccio
(per ciò che ora era di mangiare) comandò che l'acqua si desse alle
e nova veder merlino far altro che mangiare. -io so ben far altro ancora.
plebe pacchiare; e s'intende, mangiare con un certo acquacchiato suono della bocca
chi [proponeva] di rimanere intanto a mangiare quel pane offerto così di buon cuore
polmone. soderini, i-546: a mangiare [l'uva mostaia] non è
liscono, e tolgono il talento di mangiare. crescenzi volgar., 6-6:
da casa. cominciavano a preparare da mangiare. = deverb. da addrizzare
finché non avrà imparato, gli dà il mangiare e il dormire soltanto.
) e tpaylct (da qjayetv 'mangiare '). aeròfago, agg.
oste,... mentre serviva da mangiare mi narrò in buon francese romanzi di
le quali s'inviluppano, sono un mangiare da duca... -perché tu?
affamato e non mi desti da mangiare, io avevo sete e non mi
s'affaticano nel volare e quando vogliono mangiare, tornano per riposo o per pasto.
che tornando dalla bottega affaticato, non posso mangiare come fanno gli altri. fioretti,
per vivere, ma vive per mangiare. tasso, i-102: sono ambiziosissimo
poi, ci sdraiavamo in terra, per mangiare. g. bassani, 1-12
senza mangiarne: e non è questo mangiare per unto, ma pigliarne per medicina
si dice che si affolla troppo a mangiare. = deriv. da folla (
7. rifl. disus. mangiare in fretta. carena, i-393:
gravezza simile a quella che fa a mangiare pane aggiogliato, cioè misto col loglio.
, va [la serpe] a mangiare del finocchio. cantini, 1-9-102: or-
laudevoli costumi. soderini, i-546: a mangiare non è punto aggradevole, ma aspra
è minore, che vincere il compagno in mangiare, e la valigia del ventre agguagliare
o soffiassero nel fuoco, non mangiare, ma trangugiare [li vediamo];
che la sua gente s'agiasse di mangiare e di bere. = fr.
conceduto assai agiato e utile tempo di mangiare all'ora della nona. g.
8-8): e man e sera mangiare in brigata /... lessi capponi
: ha più piacere uno contadino a mangiare alle volte degli agli, che non
n'ho per un pezzo dell'aglio da mangiare. pascoli, 1029: per san
. -tanto se ne sa a mangiare uno spicchio d'aglio come un capo
anche le agnelle perché non avevano da mangiare. pascoli, 685: e ne'
alcuna dimostra veg- gendo ad alcuno altro mangiare alcun cosa; quantunque s'usi in
-figur. aguzzare il mulino: prepararsi a mangiare ingordamente. note al malmantile,
. sono all'ordine colla fame per mangiare... la similitudine è tratta
3. locuz. appoggiare l'alabarda: mangiare a spese altrui. lippi,
, lungo l'albereta per andare a mangiare i pesciolini dal sapore amarognolo. =
o su la vivanda, che altri dee mangiare, per cagion di fiutarla. idem
e 'l figliuolo, per aver da mangiare, molto si riparavano. fioretti,
tenere, e che questo si cuoce per mangiare... altri dissero ch'è
lungo, tenuto per cosa eccellente da mangiare. 2. pianta che gli
(nello spendere, nel bere o mangiare, ecc.). francesco da
stimolare dalla gola e dal desiderio di mangiare. 7. intr. anche
quando ti vedemmo noi affamato, demmoti mangiare? cino, iv-229 (108-6):
ch'egli aveva, egli non poteva mangiare, né bere, né dormire.
fritti, arrosti, allessi, / come mangiare il suo, mangian se stessi.
cicerone volgar., 2-169: allettamento al mangiare è la fame. marsilio ficino,
dalle vipere ammazzati, ne ho fatti mangiare ad un cane. monti, 4-411
e -fagia (gr. cpayelv 4 mangiare '). allotfiomòrfo, agg
intorno e 1'accendono, levansi da mangiare, e secondo che erano caldi dal
i fruttaioli, e gettarsi come disperati a mangiare ciliege e baccelli. 2
sforzava per suo ingegno, che le facea mangiare questa cosa che in mano li ardea
ella si alzò da tavola interrompendo di mangiare per nascondere il volto alterato dal pianto
la carne, ed ogni altra cosa da mangiare e da bere. magazzini, 72
luogo dove a tutti è dato da mangiare. -locuz. avverb. morire
sardina,... si metteva a mangiare. 2. se no, in
2-104 (487): io uso di mangiare poche salse o savori colle carne,
il fianco: riempirsi di cibo, mangiare lautamente. firenzuola, 728: io
convenne che uno venerdì diliberasse dove loro mangiare. stefani, 9-5: stoldo di
il pranzo, facendogli, lui solo, mangiare tre quarti delle sue unghie. baldini
si conviene prendere guardia e cura in mangiare e in bere, e che l'uomo
lo solletichi, e non lo stimoli a mangiare. vico, 3-326: questa degnità
iscrivere a voi, io lascerei di mangiare, di bere, di dormire,
furo rifetti, e l'amore del mangiare fu rifrenato. zanobi da strata
ótpitrexo? 4 vite 'e cpayelv 4 mangiare '. ampelografìa, sf.
tutte le sorte che sono buone a mangiare et intere e sfesse servon bene a
conforta, e faratti buono appitito a mangiare, e rende buon fiato. libro
sa fare le medesime azioni più animalesche di mangiare, di muoversi, di dormire?
: non avevano animo di incominciare a mangiare. -dare l'animo: fare,
medesima regola di vita, tanto nel mangiare quanto nel bere, conforme fece i
la maggior parte dei discorsi volgevano al mangiare: un continuo raffronto tra i tempi
di farro, e non avrebbe potuto mangiare altro sì per l'usanza e sì
per vivere, non si vive per mangiare '). = voce dotta
, * fiore 'e cpayelv 'mangiare '. antofìllite, sf.
. marotta, 1-50: invece di mangiare sceglieva uno spaghetto e se lo avvolgeva
un dotto del cuocere e scienziato del mangiare ». api ci te,
le pantere, quando si danno loro a mangiare. soderini, ii-45: l'apocino
, e vanno cantando per aver da mangiare, in ciò che dicono, che non
che non debbono far niente se non mangiare, ed orare. sacchetti, 101-2:
, e di tutto grande apparecchiamento di mangiare. simintendi, 1-187: vanno a'
, e per il bimbo: non voglio mangiare più solo. palazzeschi, 1-119:
: non volere porre i tua desideri in mangiare e 'n bere per il corpo,
appellazione. bisticci, 114: finito il mangiare, aveva uno giudice d'appellagione,
vuol dire fame o voglia o gusto di mangiare. pellico, ii-121: siccome la
è un appetito che gli verrà nel mangiare. 6. medie. ant
pezzi di midolla] dandoli loro a mangiare, appiacevolivano li cani. idem,
cura delle malattie, 1-43: usi di mangiare cose diuretiche, come finocchi, e
alba. idem, i-303: va a mangiare due cucchiaiate. ho lasciato apposta la
, attizzò le bragi per apprestare il mangiare. viani, 19-297: i governi
ella] tornerà fra poco e appronterà il mangiare. 2. ant. rendere
, provvedevo i viveri e facevo fare da mangiare per tutti. stuparich, 2-517:
] seccati al vento gli aquilonari sogliono mangiare e vendere per vivanda molto preziosa e
togliesse di tutti e semi che possino mangiare e metterseli nell'arca per pascerne sé
fa de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie.
regina. -nutrirsi d'aria: mangiare pochissimo. tasso, 6-i-71: d'
male. -locuz. disus. mangiare varista lessa: fare una cosa al
... loro bisognava per fame mangiare le mense. idem, viii-3-157: che
. moravia, vii-35: cominciammo a mangiare ma tutti dissero che il prosciutto era
affitto i frutteti e ci si arrampicava a mangiare frutta ogni giorno. montale, 23
e faccio della mia vita torchio per mangiare una boccata col mi'onore. idem
ch'io v'arreco da bere e mangiare? storia di fra michele, 38:
de'sarmenti di sommacco, che pareva di mangiare delle bruciate. deledda, ii-n:
: avete voi alcuna cosa da mangiare? e recarogli parte di pesce arrostito e
i lessi e gli arrosti mangiati e da mangiare, perché mutò tono a un tratto
dirò solamente una che si chiama « mangiare reale », che fanno di polpe di
non può ladro imbolare, né tignuola mangiare, né ruggine arrugginire. deledda,
: s'imparò, anche, a mangiare cose che non s'eran mai mangiate
senz'arte senza parte ho rubato per mangiare, e sono tornato dentro ».
.. facevano l'arte di michelasso: mangiare bere e andare a spasso.
invita. 2. tr. mangiare (come colazione). burchiello,
generale, cioè per la materia da mangiare. idem, 55: siccome son
nomi che loro si danno. il primo mangiare, che si fa fra l'alba
antichissime voci della nostra lingua, significano quel mangiare che si fa avanti desinare, chiamato
di giacomo, i-411: si mise a mangiare voracemente. e io, che avevo
, senza vino (specie nell'espressione mangiare asciutto). pratolini, 9-68:
pressa]. panzini, i-222: mangiare, dormire, asolare: ecco la vita
, ii-54: gli asparagi s'hanno a mangiare innanzi pasto, e deono esser cacciati
, i-116: se intenderanno di farmi mangiare un pane asperso d'amarezza, spero
non sieno dilettabili, ma aspre a mangiare. soderini, i-544: la barbarossa,
rimal- desca e il sangiogheto aspro a mangiare, ma sugoso e pienissimo di vino
2. prendere poco cibo o bevanda, mangiare o bere assai poco; incominciare a
o bere assai poco; incominciare a mangiare, a bere. boccaccio, dee
grandissimo manicatore, che rado poi volle mangiare col volpe, assai lo invitasse. seneca
iv-1-700: io portavo ogni giorno il mangiare ai colombi. appena mi sentivano salire,
bere perché era assetato, gli dette da mangiare perché era affamato, lo rivestì perché
alli quali fu comandato d'assettarsi a mangiare su li dipinti tapeti. fazio,
altre donne già a tavola erano per mangiare assettate. idem, iii-3-10: quivi
solo al mondo, dover farsi da mangiare da sé, non aver nessuno ad assisterlo
infermo, e avergli... dato mangiare all'ore debite, avergli ristorato le
e leggèr stimo... astenere in mangiare / più che sovente el ventre molto
le sopradette medicine di soperchio bere e mangiare. testi fiorentini, 199: e si
si rimarrà o vero asterrà di non mangiare e bere, ed io mi asterrò
quale si eo- strigne la volontà del mangiare e del bere di soperchio.
buona da fiutare, da palpare, da mangiare. panzini, iii-337: quello che
mano mosa, e usanla per dar mangiare non solamente a i fanciulli, che
, 5-481: si atta- volò a mangiare con la guardia. sbarbaro, 1-202:
erano aperti a quest'ospite, attesi a mangiare, a cavalcare, a giuocare, a
i mutoli fanno, mostrò di domandargli mangiare per l'amor di dio. fioretti,
e cadere sul letto / e mangiare nel sonno, magari sognando.
donne... gli fece dare a mangiare certa cosa. 6. medie
tuoni, fulmini, il modo di mangiare dei polli sacri, ecc.).
preparare. jovine, 3-219: incominciarono a mangiare con gesti gravi e lenti seguendo involontariamente
* da sé 'e « payelv 4 mangiare '. autofecondazióne, sf
s. croce, e all'ora del mangiare avanti a lui presentarsi. tasso,
(107): avanti ora di mangiare pervenne là dove l'abate era.
l'imperatore aveva per usanza, / mangiare e non mangiar, far bel piattello
l'abbiamo anche noi, sia per mangiare, sia per dir la nostra ragione,
li bisogna, del suo avanzo dea mangiare a l'affamato. stefani, 5-7:
: e chi sa che avanzo di mangiare ci darebbe e con quale dispetto.
, difetti grandissimi, e similmente nel mangiare e nel bere. paolo da certaldo,
una tavola apparecchiata con molte cose da mangiare, e due uomini, come lui
su la vivanda, che altri dee mangiare, per cagion di fiutarla. grazzini,
gran parte del tempo non aveano che mangiare. documenti della milizia italiana, i-289:
: così detto, si mise a mangiare avidamente. verga, i-119: andò ad
non essere avvelenato, e quando vuol mangiare mangia sempre con sospetto. machiavelli, 480
suocera... la suocera aveva fatto mangiare a giulia una matassa di vipere cucinate
su di essa, come se la volessero mangiare. nievo, 539: allora la
. disus. empirsi il ventre, mangiare smoderatamente. = deriv. da
miseria. cantari, io: se da mangiare avessimo e da bere, / avventurati
l'ordine di natura, sì come mangiare carne umana. guittone, 3-60: ingiusto
il mi'soma- rello a star senza mangiare. silone, 5-118: carne avvezza
sannazaro, 4-81: egli avvezzato di mangiare a la nostra tavola, si va
. malispini, 1-381: diedono a mangiare a'tedeschi di manfredi, e feciongli
grossezza e lunghezza che una forchetta da mangiare a tavola. baldinucci, 18:
segreto desiderio]... di mangiare una frittura mista di rognoni e di
quel genere d'invitati, che di mangiare avevano smesso, ma di bere,
: e lascierete qui vostra moglie a mangiare, a bevere, e a divertirsi senza
acqua alla sposa novella [prima di mangiare]. / e torno a dir delli
. olina, i-264: il suo mangiare [dell'usignolo] in campagna è
come animale che, non avendo che mangiare, metta fuori e dimeni la lingua
: e lascierete qui vostra moglie a mangiare, a bevere, e a divertirsi
, spogliarsi, bagnarsi, passeggiare, mangiare, mi portano via gran parte del
gli fracassavano il tavolo mentre stava a mangiare, che gli bucavano la bagnarola quando
cicognani, 2-173: chi ordina da mangiare e chi vuole una cosa e chi
dicesse che cosa farebbe per me a farmi mangiare, che io, mezzo balbuziente,
ch'erano già stati quarantadue ore sanza mangiare e sanza bere, avendovi di quelli
, 301: e'diceva che il mangiare insegna bere, e che il ballare
-far ballare il mento: masticare, mangiare. nieri, 255: deve campare
alla reina piacque, si misero a mangiare. sacchetti, iv-14: a tal sposa
come alla reina piacque, andarono a mangiare, e con grandissimo e bello e
, 6-146: « hai mai provato a mangiare grasso da scarpe? ». -
: m'era deliberato, o con il mangiare niente, o con il gittarmi giù
altere, ch'è una soggezione vederle mangiare, e hanno con loro bambine con abiti
, se non taceva che l'avrebbe dato mangiare a un lupo. tommaseo-rigutini, 533
un mondo dove tutti pensano soltanto a mangiare e a far quattrini, a divertirsi
far banchetto, sedere a banchetto; mangiare e bere lautamente; godere i piaceri
le mani (per scrivere, per mangiare, per pregare, ecc.);
in quelle apparecchiate erano ogni bandigióne di mangiare e di bere sopra bianchissime tovaglie.
dumila ducati ho perso! -venite adesso a mangiare. poi li farete bandire, dire
, che io non gli ho fatto mangiare la sua barbaccia di montone perché ero
la tavola da bere, volsi dir da mangiare; le forterezze, gli baloardi,
o come si dice, a mangiare a mezzo; e questo, s'io
troppe città maleducate che si ostinano a mangiare maccheroni o risotto o mortadella e a ber
2412: barullo, chi compra cose da mangiare anche in digrosso per rivenderle a minuto
sin dopo mezzanotte, ella doveva pur mangiare. pirandello, 8-378: signori miei
in tuon basso, / cominciasi a mangiare alla papale. cesarotti, ii-160:
sua cella, e dié loro bere e mangiare quantunque e'vollero. piovano arlotto,
tavola da bere, volsi dir da mangiare; le forterezze, gli baloardi
federazione. fogazzaro, 5-313: a mangiare andavano in una trattoria di vanchiglia battezzata
idem [s. v.]: mangiare a battiscarpa (così alla buona,
a mezzo giorno non ritornano perché, per mangiare, si arrangiano, facendo alla meglio
guardarmi, guardami, ma finisci di mangiare ». cassola, 2-8: tanto
dito. olino, i-264: il suo mangiare [dell'usignolo] in campagna è
i due vecchietti sedevano a tavola a mangiare quel po'di carne comecchessia, comperata
bécchi). cibarsi col becco, mangiare prendendo il cibo col becco; colpire
famil. e scherz.). mangiare; trovare qualche cibo da mettere in
cranio, la pelle appiccicata sull'ossa. mangiare; uccidere per cibarsene. -al figur.
cotta, e non avemo se non a mangiare. boccaccio, dee., 8-3
dunque là, nel più bel del mangiare, o ti scotta qualche troppo caldo
coltello su la tavola e smettendo di mangiare. e. cecchi, 2-128: e
, perocché i medici non danno licenza di mangiare e far ciò che vogliono, a
a casa loro non hanno di che mangiare, e qui disprezzano il ben di dio
finirà quel vecchio, quella vecchia di mangiare savoiardi? di sporcare? ».
al marito vostro, quanto vi è mangiare carne el mercoledì, che è un peccato
il colonnello. aveva già finito di mangiare e fumava una sigaretta infilata in un
. portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie. bruni
serio a scoprir l'arte di non più mangiare né bevere. pascoli, 801:
308: siali dato molto bene da mangiare e da bevere, e poi lasciato e
eroi; darò loro cignale e vitellozzo a mangiare e molto mescerò perché molto bevino.
). iacopone, 20-7: lo mangiare e lo bere è stato el mio
. bencivenni, 4-106: il disordinato mangiare e bere fa abitare in te molti vizi
. f. doni, ii-44: il mangiare e bere, ch'è puro nutrimento
: « forse dall'essere simili balli con mangiare e con chiasso »).
de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie. f
loro aperse un de'sacchi, per dar mangiare alla bestia. carducci, 706:
di febbre e non aveva mai volontà di mangiare; zanetto andava in bestia. pasolini
burro). -cuocere in bianco; mangiare in bianco; nutrirsi in bianco o di
ballerina. biancomangiare (bianco mangiare), sm. budino fatto
. carena, i-414: bianco mangiare, è gelatina fatta bianca con
italiana e classica in bianco mangiare, piatto dolce da credenza, così detto
gomma. 2. per estens. mangiare svogliatamente, con poco appetito.
libro * e -fagia (da tpaystv 'mangiare '), come antropofagia. bibliòfago
, che nel piatto non si possa mangiare, nel bicchiere non si possa bere
(ii-152): me ne voglio un mangiare, e l'altro bere / com'
testi fiorentini, 194: loro conviene mangiare legieri, mediocremente, cioè vivande legieri
li quali non possono vivere senza mangiare. = etimo incerto; si
carolina ed io abbiamo deciso di condurvi a mangiare i tortellini ed il lattemiele.
e rumorosa riunione di amici (per mangiare e per bere abbondantemente); baldoria
solamente mangiare carte dipinte a biscie, dicendo che
, per maggiore dilezione, dare prima mangiare a uno a uno mezzo panattello, o
o mezzo biscottèllo, e dopo quello mangiare, dire: « va',
si lassasse di cucinare, e non mangiare altro che biscotto bagnato nell'acqua e nell'
che io non ho voglia niente di mangiare. cattaneo, iii-1-31: si vede
potete di poi temperarvi o diffìcilissimamente a mangiare solo il bisogno vostro. tasso, 7-11
, a bere qualche ovetto, a mangiare qualche bistecchina. = ingl.
, e tutto dì son usi di mangiare e di bere, tegnendogli noi in
sette con la gatta, non sieno a mangiare sufficienti uno luccetto d'una libra e
: egli inghiotte saliva, ma non può mangiare: ha la bocca dello stomaco chiusa
roma. -a bocca asciutta: senza mangiare, a stomaco vuoto. -al figur
, 72: chi è che non vuol mangiare? quel signore? bocche fine,
prendere il cibo con la bocca, mangiare. 2. milit. misurare
: scritto avea, di aver dato a mangiare ad un gatto un bocconcino di pane
la cosa, che eila non può mangiare uno boccone che buono le paia. pulci
come dunque là, nel più bel del mangiare, o ti scotta qualche troppo caldo
di fare a chi lo trovi a mangiare, quand'anche questo fosse un ricco
improvvisamente d'esser guardato, si vergognava di mangiare, diventava un po'rosso, abbassava
manualmente, tanto pareva loro dura cosa mangiare lo boccone della elemosina, la qual
tordi o altre cose buone da mangiare; se non, che noi spiccheremo
, 207: aranno scrupolo di mangiare un buccone di carne, e degli
indebolite, caro suocero mio! venite a mangiare un boccone! è suonato già mezzodì
bocca: senza avere ancora finito di mangiare. -avere ancora il boccone in bocca
, in gola: avere appena terminato di mangiare. moretti, 17-96: la papetta
sola volta (e indica avidità nel mangiare). pulci, 2-39: e
. -mangiare, prendere un boccone: mangiare poco e in fretta. mattio
1-175: tenente, venga qua a mangiare un boccone, con questo freddo bisogna
un boccone, con questo freddo bisogna mangiare. pavese, 7-73: mangiammo un boccone
, 2-131: guglielmo lo invitò a mangiare un boccone con loro. quello non si
di bomicare, e toglie il talento del mangiare. idem [tom maseo
serra, ii-181: guardate un cagnolino mangiare il sapone nella sala da bagno e
. testi fiorentini, 194: conviene mangiare legieri, mediocremente, cioè vivande legieri
hai della tua golosità, del volere mangiare e bere tanto splendido? e così
a suo tempo in un boschetto a mangiare un boccone, e a riposarsi.
, insalata, ed altra botanica da mangiare. = voce dotta, gr.
loro morto, io mi botai sempre mangiare gli occhi, ovunche io gli trovasse,
portare il vino nelle ceste, e mangiare i cocchiumi delle botti. pulci,
che èccene per tutto questo tempo da mangiare e da navicare le migliaia delle botte
un'aquila reale campò ventotto giorni senza mangiare;... diciotto un bozzagro
, 740: hanno sempre in publico da mangiare e bere e ardere per uno anno
pranzo, facèndogli, lui solo, mangiare tre quarti delle sue unghie e per
essere, / che vo'abbiate a mangiare a tradimento / sì fattamente il pane
tommaseo-rigutini, 2321]: diciamo: mangiare un briciolino di carne; cioè un
xiii), da un briffer 'mangiare con avidità '(docum. solo
quello che avrei fatto, ma da mangiare e i soldi non ne avrei dati
): renzo, stando indietro nel mangiare, come nel bere, attese a mescere
soltanto, se sono briscole, a mangiare le carte avversarie. giusti,
, col quale s'infilano le vivande per mangiare. = deriv. da brocco2
sacchetti, 125-47: se si darà mangiare al povero, dàgli un poco di broda
i più piccoli, per l'ingordigia di mangiare, ne versavano metà in bocca e
-empir il sacco di broda: mangiare e bere smoderatamente. garzoni,
testi fiorentini, 194: loro conviene mangiare legieri, mediocremente, cioè vivande legieri
parti di fuori l'appetito del mangiare, e di simile affetto che la natura
129: il vederlo capitar ogni tanto a mangiare daccanto al fuoco la sua scodella
: a mezzogiorno tutti vennero su per mangiare: erano pesanti e pallidi, nessuno
testi fiorentini, 194: a ora di mangiare de'elli bere vino bruschetto. machiavelli
che han fatto per averci insegnato a mangiare i nidi delle rondini della china.
« sempre lì, tutti lì a mangiare, tutti su quelle spalle. ci fa
di bucata; e la voglia di mangiare. palazzeschi, 100: proprio in fondo
buccòlica2, sf. scherz. il mangiare, la gastronomia, la buona tavola
fe'menare in cucina e fògli dare mangiare come a sogliardo e poi il fe'
. aretino, ii-96: son buoni a mangiare i cani, pecora? firenzuola,
. pea, 7-71: non voglio mangiare più solo, -disse il vecchio alla serva
a buon conto, di rimanere intanto a mangiare quel pane offerto così di buon cuore
la giornata come tutti gli altri, e mangiare alle ore stabilite alla buona da secoli
giorno seguente, chi contravverrà, senza mangiare. note al malmantile, 1-34:
è altro da fare, amici miei, mangiare e bere a crepapelle. bocchelli,
un galantuomo / può divertirsi, può mangiare e bere, / e dare anche un
mezzo a quel buscherio io finivo di mangiare la zuppa di magro. stuparich, 4-47
un tacchino arrosto che si sarebbe potuto mangiare con le labbra, e contornato di
bella violante, non sapeva che si mangiare. 2. figur.:
mettere pancia. -empire il buzzo: mangiare, dar da mangiare in abbondanza.
-empire il buzzo: mangiare, dar da mangiare in abbondanza. lippi, 4-24
cacchiatelle. 3. locuz. mangiare le cacchiatelle col cucchiaio: mangiare smodatamente
. mangiare le cacchiatelle col cucchiaio: mangiare smodatamente. lippi, 3-44: le
che vuotano la borsa e danno soltanto da mangiare a'birbanti che fanno per i caffè
. ariosto, 33-108: se per mangiare o ber quello infelice / venia cacciato dal
le caccio di corpo, e dòlle mangiare a questi cani. idem, dee.
bencivenni [crusca]: nel soverchio mangiare nascono molte malattie, ma più d'
cacio e d'altre buone cose da mangiare, secondo che a'poveri di cristo era
; le quali mi sarebbono state come mangiare un poco di cacio fresco. varchi,
san fare saporitissime, e cacicavalli da mangiare rosolati al fuoco delicatamente. c. e
. xaxó? 4 cattivo 'e cpayetv4 mangiare '. cacofonìa, sf.
f. doni, 3-35: dopo 'l mangiare s'entrò in vari ragionamenti, una
». -mettere in cafarnao: mangiare, riempirsi di cibo. tommaseo
appetito solo quando c'è del buono da mangiare, ecc. adesso che al mattino
vedete che ha dato così ben da mangiare in questa mattina ». -peggior.
il fa andare sopra il petto e mangiare polvere in tutta la vita sua, met
ogni giorno di quello che avesse a mangiare, coceva il lunedì un caldaio di fagiuoli
gli usciti di firenze uno giorno diedono mangiare a'tedeschi di manfredi, e fattigli
contento / di questa vita: ben mangiare e bere / e gire a spasso,
e il fornimento di bere e di mangiare... era loro malagevole. marco
, così è di mestieri scemar i mangiare e bere, essendo che la natura
testi fiorentini, 194: loro conviene mangiare legieri, medio- cramente, cioè vivande
m] angiare, cioè 4 da mangiare con (il pane) '.
cosa per cui rimasi un giorno senza mangiare, dato che il carcere passa il
: quando lo spenditore avrà compro da mangiare e '1 cameriero avrà fatto il letto
non pigliò nemmeno. -il mangiare va fra giubba e camicia (o fra
/ se fra giubba e camicia va il mangiare. -stringe più la camicia che la
trovo, di leggere nel principio del mangiare. pulci, 10-87: a rinaldo
accontentarsi di poco, vivere senza quasi mangiare. -anche al figur.
soldi, e non aveva pane da mangiare, com'è vero dio! non
onde gli uomini abbiano del pane da mangiare e i buoi del fieno? parini,
, e dovendo una mattina andare a mangiare in uno castello da lui preso, di
. faldella, 2-202: quando nel mangiare le galline incontrano dei filamenti erbacei o
olino, 7: il suo mangiare [del canario] è panico, cana
color carbone. 5. locuz. mangiare come un canarino: pochissimo.
viene alla soglia, con il suo mangiare. 4. limpido, non
ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare non solo le crude carni de'pollami
, ix-815: quando saremo a tavola a mangiare, / cornandoti per questo sacramento /
o, per meglio dire, pel mangiare, perché e'si astengono da ogni sorte
-dare ai cani, dare a mangiare, in pasto ai cani: simboleggia
tanto tradimento, dare'i miei figliuoli a mangiare a'cani. boccaccio, dee.
capo al muro, il gitta a mangiare a'cani. pavese, 8-279:
senza il rito religioso. -vivere, mangiare, dormire da cane: malissimo.
-mangiare per sei cani e tre lupi: mangiare moltissimo. machiavelli, i-1118:
un canestro grande coperchiato alcune cose da mangiare cotte la sera, lo posero in capo
scritto all'italiana, che cosa bisogna mangiare invece della melassa, dei germi di
[crusca]: e però si vuole mangiare con savore di pevero nero, e
sassi sdrucciolevoli. nieri, 392: a mangiare e a dormire stava nella canonica del
nelle canove publiche da bere e da mangiare e da ardere per imo anno.
...: ma se si darà mangiare al povero: dàgli un poco di
717: in vita ero avezzo a dar mangiare a un centinaio di persone; dove
chiese... ma se si darà mangiare al povero: dàgli un poco di
/ danno ad un galantuom bere e mangiare? carena, 1-337: diconsi anche cantucci
a quest'ora invece di fieno, potrei mangiare un cantuccio di pan fresco. d'
fare i salti e le capriole? sai mangiare la stoppa accesa? verga, 3-64
mio, fatti capanna: esortazione a mangiare lautamente. pulci, 19-127: corpo
fatti capanna, significa aver tanto da mangiare, che gli convenga pregare il cielo
capo al muro, il gitta a mangiare a'cani. sacchetti, 17-12: passando
-rompere il capo al digiuno: mangiare. aretino, 1-192: il
con la bocca aperta in atto di mangiare dei grossi pesci, perché così si potesse
insalata piena di mille bizzarrie, il vedereste mangiare saporitissimamente. segneri, ii-280: le
nell'aceto con sale et l'usano a mangiare come noi i capperi, per svegliare
solamente una che si chiama « mangiare reale », che fanno di polpe di
star peggio. -prov. è meglio mangiare un tordo in pace che un cappone
molto meglio un tordo, il poterselo mangiare in pacie, che non era un grassissimo
gesualdo!... andate a mangiare un boccone?... io no
offeso, / e cominciò del caprio a mangiare. ariosto, 46-91: or s'
sbadigli fuora de la bocca di chi vorria mangiare o dormire, così le cavriole iscambiettevoli
della scelta dei posti dove condurla a mangiare: ero poco esperto di ristoranti di
cosa per cui rimasi un giorno senza mangiare, dato che il carcere passa il vitto
piedi, dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero cibo immaginabile. gioberti
che cre devate di poter mangiare un carciofo, cotto alla giudia,
sempre girando. 5. locuz. mangiare il carciofo: compiere qualcosa a poco
paradiso si sarebbe auto il gusto del mangiare, e negandolo il teologo, perch'
dico di quei che son buon da mangiare. mattioli, 2-698: il dissaco,
su quel volto, e gli pareva di mangiare una cardenia. la lana col cardo
porpora che, giovani, si possono mangiare come i carciofi (e cresce nelle regioni
pettinare col pettine e col cardo: mangiare e bere in gran quantità.
e il cardo, e significa comunemente mangiare e bere assaissimo: il che nella stessa
signore, e veggendo il detto bonifazio mangiare i maccheroni col pane, ed era carestìa
dà assai lavoro e poco poco da mangiare. d'annunzio, ii-824: la
: -io non ho gran talento di mangiare, ora, e però carichiamo prima.
-caricare la canna; caricare la balestra: mangiare e bere abbondantemente. lippi,
caricar la canna', ho roba da mangiare e da bere per caricare la canna della
fave e d'altre buone cose da mangiare, secondo che a'poveri di cristo era
16-2-43: ciascuno procurava alcuna coserella da mangiare; chi noci, e chi fichi,
carità, fra i bacchettoni s'intende mangiare insieme: e tra gli antichi cristiani
mendicanti pativano la fame più tosto che mangiare la carne cotta in quelle pentole.
grazzini, 2-358: salsiccia da dar mangiare a'cani, per esser fatta senza diligenza
abbonda, ricco di carne da mangiare; carnoso. 5. girolamo
sorta e qualità di carne da mangiare; vivanda, manicaretto composto di carne
e robe che qui si veggono da mangiare, si mangieranno tutte? sì, tutte
. ant. qualsiasi qualità di carne da mangiare. m. villani, 2-9:
tornone. bisticci, 3-355: del mangiare istette pagolo lungo tempo che non mangiò
. sannazaro, 6-97: cominciammo a mangiare le carni de'sacrificati vitelli, e
. oltre la carne lessa si può mangiare ancora qualche frittura. carena, 2-265
carne salata. bacchelli, ii-89: vorrei mangiare che mi dite. ma il mangiar
far carne, né ancora si cura di mangiare. sassetti, 21: con grandissima
25. acer. carnóna: carne da mangiare in grosse porzioni. tommaseo [
v.]: come fa egli a mangiare quella tanta carnona? -vezzegg
carnéggio). raro. banchettare; mangiare molta carne. proverbi toscani,
18-1-430: affineché non fussero costretti a mangiare, come dicevano essi, la camesecca col
la sua abilità, a dargli solamente mangiare, senza dargli danari per provvisione.
; 'frutto * e cpayslv 'mangiare '. la voce è registr. dal
di fave e d'altre buone cose da mangiare. giov. cavalcanti, 114:
maturi colti allora non sono buoni a mangiare: conviene prima seccargli all'asciutto
marito, e pigliane lo essempio del mangiare fuori di casa. -certo è,
ma quella è una ragazza che fa mangiare agro di limone. baldini, 1-375:
non le lasciava portare niuna cosa da mangiare, credendo che per fame si cascasse.
, 7-172: ci aspettava per farci mangiare un boccone, ma le dissi che cascavo
gabbioline, in una delle quali è il mangiare, nell'altra il bere. '
nell'altra il bere. 'casottino del mangiare ', quello in cui si pone
salotto. -cassetta del panico, del mangiare: ove viene messo il panico da
. carena, 2-199: 'cassetta del mangiare ', detta anche 'beccatoio ',
. sannazaro, 6-97: cominciammo a mangiare le carni de'sacrificati vitelli, e
e che tossiscono, date loro a mangiare. boccardo, 1-101: vengono proponendo
quadrato. -mettere in castello: mangiare. lippi, 9-1: non ch'
giamboni, 2-112: castitade è temperamento in mangiare e bere ed in altre delettazioni corporali
e parchi; di ber acqua e di mangiare riso e castrato... contenti
, del romper la nave, del mangiare il pan secco, e verminoso. d'
il finimondo. nelle piazze le cose da mangiare stanno gettate a cataste e a montagne
piedi, dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero cibo immaginabile. nievo
come volete stare in piedi? il mangiare viene prima del battesimo. -come faccio
, i quando si è finito di mangiare (per l'uso di dipingere sul
fuori della terra di promissione non potevano mangiare l'agnello della pasca. campanella, i-335
le si dà ora così poco da mangiare, che ella sicuramente patisce la fame
tazione, né da bere né da mangiare. a. pucci, cent.,
] tossiva, or quello non volea mangiare: l'uno azzoppiva, all'altro si
né anche non ne discorra, di mangiare. lasciatemi almeno fare come il cavai del
il zibetto, a'quali danno a mangiare con poca spesa del pesce cotto in cambio
forteguerri, 30-39: sentir parlare del mangiare e bere /... / e
. -cavare di pan duro: mangiare tanto in casa d'altri da non
... detto usatissimo per esprimere mangiare assai. -cavare di possessione:
. -cavare il corpo di grinze: mangiare smodatamente. grazzini, 4-278: so
panciatichi, 135: non vo'mangiare il cavolo a merenda. -mangiare
si danno ad intendere di non aver a mangiare il cavol co'ciechi, non profferiscon
. garzoni, 1-189: l'erbe da mangiare sono il frumento, la segalla,
. bontempelli, 8-43: è bello mangiare il frutto del cedro e la focaccia
e caritativa donnicciuola avea lor dato a mangiare un cedro. d'annunzio, v-1-194:
gli dissi: « se volete che il mangiare mi faccia buon prò, non mi
: indicare le vivande che si desidera mangiare per cena. -ordinare la cena:
con coloro che ricchi erano e di mangiare delle buone cose si dilettavano; e
ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re stava ritto intorno alla
cena di salvino, / quanto a mangiare e'non c'è assegnamento. note al
2. tr. ant. mangiare cenando. boccaccio, dee.,
= dal lat. c&ndre 'mangiare a cena *. cenata,
sopisca la coscienza, col dar loro mangiare checchessia, chiamansi cerberi. verga, i-167
: le cerve non ricevono nocumento dal mangiare le serpi; e nondimeno se ne asten
. mentre egli cercava di continuare a mangiare. baldini, i-14: ognuno cercava
un poco... la furia del mangiare, esaminando il bellissimo smeraldo incastonato in
panzini, iii-259: quando si apriva per mangiare, [la bocca] era smisurata
, 21: davasi a tutti da mangiare quanto volevano, una volta il giorno,
franceschi, iii-2-38: polpette, bianco mangiare, crostate, cervellate, gelatine.
perché? perché non do loro da mangiare. -sdrucire il cervello a qualcuno
: renzo, stando indietro nel mangiare, come nel bere, attese a
: le cerve non ricevono nocumento dal mangiare le serpi. forteguerri, 12-39:
tu ti astenga... di mangiare, come tu suoli, le fave a
misteriosi car- toccini stanno avvolte cosine da mangiare. si vende alle stazioni a conforto
. bencivenni [crusca]: mangiare cocomeri, cetriuoli, porcellane [ecc
qua ed ora in là, senza mangiare, sì come colui che non aveva che
. la vera libertà è quella di mangiare, bere, dormire e qualche altra cosa
vino né pane né altre cose da mangiare o da bere si ponea giammai, se
4 labbro 'e cpayelv * mangiare '. cheilogenògrafo, sm. apparecchio
e senza che sentissero il bisogno di mangiare, di dormire e di mettersi a sedere
i figliuoli. manzoni, 182: mangiare il pane della liberalità altrui, ottener
: / nessun risponde, e seguono a mangiare; / onde questi si danno a
carducci, i-1354: si ostinano a mangiare maccheroni o risotto o mortadella e a
gli spiegarono pulitamente che c'era da mangiare o da esser mangiato, senza terzo
sopra la testa, che non vogliono mangiare e che restano torpidi e infingardi, dicono
: dall'odore dei pomi siano incitate a mangiare, e dal liquore dell'acqua e
sarebbero aperte per lei, perché potesse mangiare le belle frutta del giardino. panzini
intendendo dire che quello era bello da mangiare: una chicca. risero tutti,
d'ora di spasso prima d'andare a mangiare. -chiesa cattedrale: cattedrale.
dice soltanto che non facevano altro che mangiare, chinare il capo, sorridere e
piovene, 5-419: a penne potremo mangiare quei cibi tradizionali che ormai scompaiono,
quella carogna della barbara s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il fatto nostro
o cór di que'fiori, o mangiare di que'frutti, gli è necessario andarvi
. panzini, i-151: mi provai a mangiare, ma per la gola non ci
voluttà e ne'diletti e massime del mangiare e del bere. ricchi, xxv-1-264:
al signore, e veggendo il detto bonifazio mangiare i maccheroni col pane, ed era
cibare, tr. nutrire, dar da mangiare. leonardo, 1-186: molti
. e letter. assaggiare; gustare, mangiare. forteguerri, 24-87: non fia
4. rifl. nutrirsi, mangiare. guido delle colonne volgar.,
3-56: vivevano... senza mangiare, cibandosi di nonnulla, dolciumi,
ordini dagli apostoli dati, andrete a mangiare quel cibo, che iddio provvedera alla
, dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero cibo immaginabile. nievo
. per estens. l'atto stesso del mangiare, il momento del pasto.
caricarsi di cibo: dare troppo da mangiare, mangiare soverchiamente. della robbia,
cibo: dare troppo da mangiare, mangiare soverchiamente. della robbia, 1-286:
cammino. -prendere il cibo: mangiare. cavalca, 16-1-4: prendendo
, ix-446: mancando alla cicala che mangiare / di verno, chiese del grano
i-v: vollero altresì che appresso il mangiare... vi fosse chi l'
. garzoni, 1-189: l'erbe da mangiare sono il frumento,...
2-93: nel bosco si fermarono a mangiare le corbezzole e a mettere insieme un
si danno ad intendere di non aver a mangiare il cavol co'ciechi, non profferiscon
iii-380: le razze delle ciriegie buone a mangiare si restringono a due: tenere e
par che rada. 3. mangiare, rodere la cima di piante, di
questo tengasi in lato caldo, dandogli a mangiare cose calde, e si lasci qualche
. locuz. tirarsi su le docce: mangiare in abbondanza. pratolini, 9-388
scoperchiata la pietanziera, si vede il mangiare lì pigiato: salamini e lenticchie,
noi s'enumerano da scrittori il bulbo da mangiare,... il cirsio,
, cellula 'e cpayelv * mangiare '. cito filassi, sf
nelle canove pubbliche da bere e da mangiare;... hanno sempre in
racchiuso, e datomi pel cocchiume a mangiare, non già m'arebbe egli chiesto più
stoie, da filare, da mangiare e da bere, non può essere di
appetito solo quando c'è del buono da mangiare, ecc. = deriv. da
che non poteano ben vedere il suo mangiare, e toccava spesso il tagliere
uccelletto di più spezie, buono a mangiare; è così detto dal suo dimenar
al malmantile, 1-58: 11 primo mangiare che si fa fra l'alba e il
fare cole- zione ', talora parcamente mangiare la sera invece di cenare.
* buffoni. -fare colazione: mangiare, rifocillarsi. cantari cavallereschi, 236
o, vogliam dire, far mangiare la vocale, rende languido il verso.
ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re stava ritto intorno alla tavola
aretino, 8-169: -e finito di mangiare, non ruttare per l'amor d'
che gli urlava sotto e se lo voleva mangiare. dizionario militare [18471, i-276
'mangione '(da comèdère * mangiare '). comendite, sf.
. comessatio -onis da comedere * mangiare insieme '(comp. di cum '
di cum 'con 'e edere 1 mangiare '). commesserla, v
commestibile, agg. che si può mangiare, che serve come cibo. -generi
, part. pass, di comedire 4 mangiare '. commestióne, sf. ant
, part. pass, di comedire 4 mangiare '. commettènte, v.
in sulla mastra sala del palazzo per mangiare col re carlo per una rimembranza, per
agi, a cui fa prò il mangiare, il dormire. guarini, 228:
alcun modo dare licenzia né di \ mangiare né di dormire ne la compagnia ad
s'eran rimessi a giocare, altri a mangiare, molti a gridare. lambruschini,
; / e così crudo lo viddi mangiare, / che mai non fo maggior compassione
e caritativa donnicciuola avea lor dato a mangiare un
di fare a chi lo trovi a mangiare. tommaseo, i-350: guardano me con
montale, 3-263: dal modo di mangiare degli altri, dalla loro scelta,
antichi lo sedere insieme gli amici e mangiare, perciocché ha in sé congiugnimento di
finimondo. nelle piazze le cose da mangiare stanno gettate a cataste e a montagne
condannati da un armo all'altro a mangiare tutti i giorni una colazione in miniatura?
cosa per cui rimasi un giorno senza mangiare, dato che il carcere passa il
dell'amor nostro. manzoni, 182: mangiare il pane della liberalità altrui, ottener
di più bello che vedere il figlio mangiare; in quel momento di comunione in cui
». cominciano a bere, a mangiare e uno dice: « lei è
esopo el xanto: -pòr- tance da mangiare. bandello, 1-8 (i-112):
olina, 33: il suo mangiare [del francolino] è conciatura.
morbidissima? quando alcuno apparecchia da mangiare prima il fiore che 'l frutto, e
, quando per avventura essendo tenuti a mangiare da alcuno frate non siamo contenti di
in quel furor di voglia [di mangiare] / possa io morir, se fantasia
carletti, 21: davasi a tutti da mangiare quanto volevano, una volta il giorno
vasi. piovene, 5-201: si devono mangiare per la vigilia di natale,
7. intr. ant. mangiare confetti. ser giovanni, 14:
(donde le locuz. figurate: mangiare i confetti: assistere alle nozze;
ritrovano assai pere cotogne molto buone da mangiare a quel modo crude, ma molto meglio
i nimici ch'erano stanchi intesono a mangiare, e a confortare la loro gente,
, / che anco i beati bramano mangiare. fagiuoli, 3-5-220: o ciambellaia
esattamente conoscere un uomo prima fa mestieri mangiare un moggio di sale, da alcuni
certaldo, 141: guàrti di non mangiare erba che non cognoschi, però che
la donna divisa da l'uomo nel mangiare de l'arbore proibito del conoscere bene
perché? perché non do loro da mangiare. ebbene, sta'zitto: ne
moravia, iv-51: le piaceva la mattina mangiare col caffè delle buone cose, delle
non solo vedere accoppiarsi, ma vedere mangiare con foga, vedere usare crudeltà,
montale, 3-263: dal modo di mangiare degli altri, dalla loro scelta, dal
consistente... nella parcità del mangiare e del bere. leopardi,
sacchetti, 124-68: gli diede ordine di mangiare conso- latamente con una nuova esperienza
, che si siede a mangiare, che fa il bucato, e la
la carica. 3. mangiare, bere. -assol.: prendere una
sua volta e in silenzio incominciò a mangiare. il primo piatto venne così consumato
pane del fumo che n'uscìa del mangiare, e quelli lo mordea, e
mordea, e così il consumò di mangiare. -intr. (con la
onde gli uomini abbiano del pane da mangiare e i buoi del fieno? monti,
, così è di mestieri scemar il mangiare e bere, essendo die la natura
medesimo tutto un conto, tanto del mangiare che del bere. goldoni, vii-
: e talora sie largo di dar mangiare alli tuoi conti e cari amici.
per lo più la gente di servizio a mangiare. manzoni, 424: la mitologia
gli urlava sotto e se lo voleva mangiare. silone, 5-154: un traino.
leone ebreo, 303: se volesse mangiare cibo umano, non bestiale, e fare
gioco degli scacchi, il farsi mangiare con intenzione un pedone nelle prime
quelli non parve vero d'aver da mangiare e da dormire, e delle contumelie
. e ciascuno proccurava alcuna coserella da mangiare. boccaccio, viii2- 116: nel
mezzani, e basta loro avere da mangiare e da vestire, che l'uno e
, se fusse migliore l'olio da mangiare, che quello da ardere, e se
da ardere, e se mi convenisse mangiare molto spesso legumi. campanella, 1083:
e il non goffo, a'quali né mangiare, né bere, a lor piacimento,
e convitavano le tre sorelle loro a mangiare e bere con essi. bisticci,
personaggi, a fin che, dopo mangiare, si faccia discussione di belle e
canestro grande coperchiato, alcune cose da mangiare, cotte la sera, lo posero
; 'sterco 'e cpayeiv 'mangiare '. copròfago, agg. e
casa del sindaco, per andar a mangiare la coradèlla calda di maiale. 2
, 2-93: nel bosco si fermarono a mangiare le corbezzole e a mettere insieme un
chiama unedone, forse perché sia assai mangiare una sola delle sue fratte. b
quale combattè con alessandro, a un mangiare fece tagliare le corde della cetera a
dispiacevole malinconia e cordoglio, che né mangiare né dormire non poteva, e per casa
iram ventimila cori di grano, per lo mangiare di casa sua, e venti cori
, quando vi posso giugnere, di mangiare de'buoni piccioni, de'buoni capponi
. cavalca, 16-2-180: per lo troppo mangiare e bere... destasi lo
morreb- bono quando non avessero più da mangiare. boccaccio, dee., 2-1
-mettersi in corpo cibi e bevande: mangiare, bere. cavalca, 19-420:
: faràvi dentro i luoghi da mangiare, e i luoghi da uscir del corpo
colui, che non è corretto nel mangiare, si conservasse nell'innocenzia sua.
, 62 (102): dopo il mangiare, venne il signore a corteare.
d'ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare non solo le crude carni de'pollami
mai di fare a chi lo trovi a mangiare. leopardi, v-20: nessuno è
finiva che restava appena il tempo di mangiare e di riposare. calvino, 1-56:
il finimondo. nelle piazze le cose da mangiare stanno gettate a cataste e a montagne
moravia, iv-51: le piaceva la mattina mangiare col caffè delle buone cose, delle
personaggi, a fin che, dopo mangiare, si faccia discussione di belle e
preti ed i signori a dargli da mangiare! 9. onestà, lealtà
te apprestai questa còscina, / col mangiare e col bere... /.
signore, e veggendo il detto bonifazio mangiare i maccheroni col pane, ed era carestìa
lappoloni, e ogni erba da ca- mangiare, la mattina si trovarono tutte colle costole
delicata. bocchelli, ii-89: « vorrei mangiare qualcosa ». « abbiamo del maiale
pane cotidiano, il quale dobbiamo continovamente mangiare. scala del paradiso, 152:
si ritrovano assai pere cotogne molto buone da mangiare a quel modo crude, ma molto
cotta. cavalca, 16-2-98: lasciami mangiare, ch'io muoio di fame,
seconda covatura de'piccioni per vendere e mangiare. covazióne, sf. ant.
(anche cràpola), sf. il mangiare e bere disordinatamente, smoderatamente,
delle facoltà mentali, conseguenza del troppo mangiare o bere. firenzuola, 405:
più tardi anche 'l'eccesso nel mangiare '(oltre che nel bere),
ininterrottamente. 2. tr. mangiare e bere con avidità, divorare.
nasce da animo inclinato ai piaceri del mangiare e del bere. orioni, x-4-334
è segno di ingordigia evidente (nel mangiare e nel bere); dedito alla crapula
, ii-737: era l'ora di mangiare, ma, come amico, mi è
lascia nel piatto, quand'uno è a mangiare a casa degli altri, perché non
: io gli dissi che nulla io volevo mangiare di quello che egli mi portava,
dà assai lavoro e poco poco da mangiare. panzini, iii-442: -così che
a scoppiare (con i verbi mangiare, bere, ecc.).
scoppiarne, da creparne (con i verbi mangiare, bere e simili, o anche
con il verbo ridere e simili o mangiare, bere, ecc.).
abbandonato dal detto signor sano a mangiare / a crepapelle. silone, 36:
limite della resistenza (con i verbi mangiare, bere e simili).
il crescione acquatico, pianta buona a mangiare, comune nei luoghi ove lentamente scorre
noi s'enumerano da scrittori il bulbo da mangiare,... il cirsio,
s'enumerano da scrittori il bulbo da mangiare,... il cirsio, il
moravia, iv-51: le piaceva la mattina mangiare col caffè delle buone cose, delle
la giran dola, potrai mangiare il croccante, sii buono. =
ma diletti, i quali fanno per forza mangiare i satolli. = deriv
segni di croce: non avere da mangiare, patire la fame per le proprie
ottimo, iii-36x: quello pane davano mangiare alli crocisegnati. muratori, 7-i-274:
-apparecchiare alla crocetta: non avere da mangiare. lippi, 3-52: al giuoco
, fare crocette: non aver da mangiare, digiunare (dall'uso di fare segni
sustanza vuol dire * non aver da mangiare '. = dimin. di
ora di spasso prima d'andare a mangiare. calvino, 1-156: così andando,
-fare dei crocioni: non avere da mangiare, digiunare per miseria o per mancanza
che ne avevano poco, dieronsi a mangiare le croste del pane, delle quali avean
sacchetti, 187-6: fu invitato a mangiare una volta dal piovano della tosa,
si posano specialmente su i buoi per mangiare le zecche e i vermi annidati fra i
-cóvo? 'zecca 'e cpayelv 4 mangiare '. crotòmio, sm.
; / e così crudo lo viddi mangiare, / che mai non fo maggior compassione
cappe crude,... il vedereste mangiare saporitissimamente. redi, 16-ix-178: le
d'ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare... le crude carni de'
ma falso peso, li dànno a mangiare della rena ammassata intrisa con crusca o
abbondanza e le delizie del bere e del mangiare e di ogni altro facile piacere e
! non soffrire stenti, / bene mangiare e bere, e ben poltrire.
e la coltelliera. cucchiai, come [mangiare i gelati] fosse una cerimonia
mentre è così nidiace sia delicatissimo da mangiare perché non si sazia di mangiare e
delicatissimo da mangiare perché non si sazia di mangiare e s'ingrassa. savi, 1-158
mendicanti pativano la fame più tosto che mangiare la carne cotta in quelle pentole. soffici
ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re stava ritto intorno alla
e a far cocine grande, / e mangiare anzi l'ora, / e molto
vicina: se si spende troppo nel mangiare, ci si può ridurre rapidamente in
si lassasse di cucinare, e non mangiare altro che biscotto bagnato nell'acqua e
rumori sgradevoli con la bocca mangiando; mangiare o bere ingordamente, a crepapelle.
dati, 3-72: essi postisi a mangiare scuffiarono un filo di pane e si bevvero
, scuffiare', fu già detto per mangiare ingordamente e assai; ora è disusato
bacchetti, ii-89: « vorrei mangiare qualcosa ». « abbiamo del maiale
. baldelli, 5-59: la testugine col mangiare la cunila, che si suol chiamare
-assol. cucinare, far da mangiare. novellino, ii-115: fu uno
: disse diogene, che appitito di mangiare aiuta a cuocere la vivanda. campanella,
vitelli ne raccogliamo la carne salubre per mangiare, i cuoi e fino le coma per
buon conto, di rimaner intanto a mangiare quel pane offerto così di buon cuore,
pulci, 2-28: io so ch'ai mangiare ero desto; / or non mi
chiamano le galline per dar loro da mangiare. pataffio, 1: curra
rifl.: trattarsi bene (nel mangiare), aversi ogni cura, usarsi
dà assai lavoro e poco poco da mangiare. verga, i-r7i: tutta la
, 21: da vasi a tutti da mangiare quanto volevano, una volta il giorno
egli disse loro: io ho da mangiare un cibo, il qual voi non sapete
dani e ca- criuoli, per dare mangiare a'girfalchi e a'falconi che tiene
qui una tavoletta, ché io voglio mangiare qui ». pulci, 19-22:
, come le pistole corte, di mangiare l'aglio. pratolini, 1-198:
: egli pregò gli offrissero qualcosa da mangiare, perché fino allora aveva troppo bevuto
dapoi tutta la sua gente attendeva a mangiare e a pigliare alquanto di riposo.
cicilia un giorno ad una tavola per mangiare, con molti cavalieri, davasi l'
davo la sveglia e l'ora del mangiare agli operai. pecchi, 11-46: vuol
: « che le avete dato da mangiare? ». « le daremo la cicoria
: perché ebbi fame, e destimi mangiare, ebbi sete, e destimi bere,
se non taceva che l'avrebbe dato mangiare a un lupo. nievo, 1-164:
: si è governato di maniera nel mangiare, che gli è ritornata la febbre e
i-282: portavasi ciascuno alcuna cosa che mangiare per la quaresima, chi pani, chi
(364): dandole alquanto da mangiare radici d'erbe, e pomi salvatichi
quello eremo aveva da una palma il mangiare, il dormire, il vestire,
63: or si convien ogimai di mangiare, / suonan le trombe e li stormenti
dattorno a chi può meglio dare loro mangiare. -avere dattorno: presso di
alcuni pastinaca, è manco convenevole da mangiare del domestico, come che in ogni altra
più valoroso. ma il domestico è da mangiare, quantunque di virtù più debile.
. corsini, 2-727: mettevansi a mangiare in pubblico sopra i terrazzi, e
capellano volgar., i-399: suole volentieri mangiare fuori di debita ora. s.
chiamano alcuni pastinaca, è manco convenevole da mangiare del domestico, come che in ogni
più valoroso. ma il domestico è da mangiare, quantunque di virtù più debile.
di fumare, di dimagrare e di mangiare poca carne. comisso, 14-16:
per me: non parlare. non mangiare. non muoversi. non deglutire la saliva
e capitano si parte, e vanno a mangiare tutti insieme ordinatamente. regola di s
chiarito. bisticci, 3-218: finito il mangiare, aveva uno giudice d'appellagione,
sono! bisticci, 3-218: finito il mangiare, aveva uno giudice d'appellagione,
, 254: costumano quei popoli di mangiare, quando comincia a declinar la state
della cura delle febbri, 1-6: e mangiare poco, e di buono cibo,
mise molto gran pena a diducermi a mangiare meglio, ch'i non facea.
dì che non tornò, e stette senza mangiare e senza bere, onde egli era
abbiamo il * degnate 'per invito a mangiare o a bere, e 'degnevole
il * degnate 'per invito a mangiare o a bere, e degnevole si
d'israel deliberarono intra loro di non mangiare le cose immonde e non lecite;
nascostamente di levarselo di tomo dandogli da mangiare del prezzemolo. piovene, 1-40:
ghiottomia, studiosità, cioè sollecitudine di mangiare e di bere, varietà di vivande o
, il quale cuoce e fa il dilicato mangiare e non lo ardisce a toccare.
non cercare dilicati cibi e in non volere mangiare innanzi ora convenevole. folgore da san
secchi: senza toccar cibo, senza mangiare. -al figur.: senza soddisfare
. -far ballare i denti: mangiare, vivere. fagiuoli, 3-1-37:
ratoni. -lavorare coi denti: mangiare a sazietà. fagiuoli, 1-5-82:
mezza. -menare i denti: mangiare con avidità. pananti, i-261:
fa. -ragionar col dente: mangiare. pulci, 2-22: disse morgan
gigante. -sbattere il dente: mangiare. lippi, 7-5: chi
'sbattere', locuzione familiare per dire mangiare: non però in tutti i casi
-toccare col dente: assaggiare; mangiare. pulci, 4-25: or
siccome io insistevo, ha finto di mangiare; ma mi sono accorto che aveva appena
». -ungere il dente: mangiare in abbondanza. lippi, 4-39:
(1denticchio). rosicchiare, mordicchiare, mangiare lentamente e di mala voglia.
spese dentro del vestire e ornamenti e mangiare e altre cose, non straordinassono né
ii-104: se mi dessi qualche cosa da mangiare!... anche un cantuccio
raccontava con lentezza, parlando continuava a mangiare, deponeva la forchetta dopo ogni boccone e
. f. doni, 38: dal mangiare e vestirsi in fuori tu sei depositario
al suo cane da caccia, non amava mangiare la selvaggina che gli ripugnava. e
si danno le legna ed altre cose da mangiare. fra giordano, 113: questo
, quando riceverai a casa tua a mangiare, e albergo i poveri pellegrini: e
deschetto di lui, e comincia a mangiare. 3. ant. piccolo
; mensa. -stare a desco: mangiare, sedendo a mensa.
: avvicinarsi alla tavola apparecchiata, per mangiare. cippi, 9-6: quando il
desco. -far desco: fare da mangiare. a. f. doni,
la * tavola dove si sta a mangiare '(onde il dettato: * chi
la vivanda, e non trovava niente da mangiare. fazio, i-9-64: qui sono
de bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie.
che quella carogna della barbara s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il fatto
di gola è ima disiderosa volontà di mangiare o bere di soperchio. 3
erano messe, e sì andaron a mangiare. e disinato ch'egli ebboro,
dalle frutte e da'funghi, non ne mangiare, o poco e di rado.
preso il cioccolato, e adesso vuol mangiare? tommaseo, i-275: desino nella
2. tr. disus. mangiare, consumare a pranzo. testi fiorentini
da desinare a qualcuno: dar da mangiare, invitare a pranzo, far pranzare
antichi, e perocché indugiavano il loro mangiare dipo'nona. g. villani,
riposano in sulla mensa per lo soperchio mangiare e bere, e le cene giungono co'
fame; pei poveri, quand'hanno da mangiare. idem, 286: dopo desinare
non poco alcuna fiata de grossi pesci mangiare, e, al gosto considerando grande,
pulci, 2-28: io so ch'ai mangiare era desto, / or non mi
per prender lena, e confortarsi di mangiare e bere. leggende inedite, 1-192:
e della zampa, di tutto il mangiare semplice, è un meritato riposo.
quella carogna della barbara s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il fatto
della pietra, e 'ad ora del mangiare ', come * di mangiare '
del mangiare ', come * di mangiare ', e così gli altri..
de'tordi o altre cose buone da mangiare; se non, che noi spiccheremo di
quest'altr'anno, e non mangiare se non de'due dì l'uno.
sono condannati da un anno all'altro a mangiare tutti i giorni una colazione in miniatura
adattandosi, con i due rimanenti, a mangiare qualsiasi cibo). giusti,
e capitano si parte, e vanno a mangiare tutti insieme ordinatamente. crescenzi volgar.
dubitare di morire per cagione del poco mangiare: se con il pochissimo quando è
vita, come può dubitare che con mangiare una quantità maggiore, ché maggior quantità
: ordinò una dieta rigorosa, non mangiare, dormir poco, passeggiar molto e
amico, che mi portasse nascostamente da mangiare, stetti a dieta forte quattro giorni
soffrire la fame. -rompere la dieta: mangiare. -stare a dieta, fare dieta
-tenere a dieta: dar poco da mangiare, far soffrire la fame.
che molto mi giova la dieta. non mangiare se tu non senti fame: non
bere era una spugna, e per mangiare avrebbe divorato * vitam aeternam 'e sarebbe
, difetti grandissimi, e similmente nel mangiare e nel bere. montecuccoli, i-132
grosse 10 non le potrei mai mangiare; anco mi morrei, innanzi,
, tosto veder porrà se il suo mangiare difetto arà. dante, conv.,
, doveva come gli altri portar pesi e mangiare polenta. 2. distinto
poca, ed il vecchio ritorna, nel mangiare, come fanciullo che mangia molte volte
, e non pensava ad altro che a mangiare e digerire. c. boito,
e gli stracci. e ogni anno rivorrebbe mangiare. non scusa l'avarizia. non
pori. alberti, 266: non mangiare se tu non senti fame: non bere
non lo solletichi e non lo stimoli a mangiare. 2. che non ha ottenuto
e pernicioso. 2. non mangiare, stare senza mangiare; essere costretto
2. non mangiare, stare senza mangiare; essere costretto al digiuno; cibarsi
primasso, il quale avea talento di mangiare, come colui che camminato avea e uso
li quali portati avea, e cominciò a mangiare. ptilci, 17-49: abbiam sanza
più dolorosa d'ogni dolore, di mangiare tra chi digiuna e di ridere tra
alvaro, 2-85: c'è da mangiare per tutti. riempitevi la pancia per
è stato digiunatóre quando ha aùto mal da mangiare: è vissuto casto, quando costato
che sta per un tempo determinato senza mangiare (per pe nitenza,
m'hanno aspettato e non hanno che mangiare. e se io gu lasso andare
); trascorso nel digiuno, senza mangiare (un periodo di tempo).
gaia furia con la quale loro potevano mangiare; ora vedendola allontanare con quel suo
3-445: lo digiuno cagiona desiderio di mangiare, e però si pone qui per
. 'solvere ieiunium ', significa mangiare. adunque tu hai sazio uno longo
-stare, restare a digiuno: senza mangiare. libro di sydrac, 388:
, guastare il digiuno: incominciare a mangiare, interrompere un periododi astensione dal cibo.
dal cibo. -in partic.: mangiare in un giorno in cui la chiesa prescrive
firenzuola, 771: darengli tanto da mangiare, che ristori la perdita del desinare
grandissimo manicatore, che rado poi volle mangiare col volpe, assai lo invitasse. garzoni
della sua miseria. 2. mangiare (con voracità); divorare.
sm. ant. smodatezza (nel mangiare, nel bere). anonimo fiorentino
antonino, 1-68: bere la sera e mangiare una piccola cosa, non però pane
, per maggiore dilegione, dare prima mangiare a uno a uno mezzo panattello,
non ti piantai dinanzi al dilemma: o mangiare questa minestra o saltare questa finestra.
la gola per modo che invogliano di mangiare senza aver fame. roberti, vi-17
, che l'albero era buono a mangiare, e bello agli occhi e dilettabile,
assaggiamento di frutti? ove pensiero di mangiare unto o grasso o cosa cotta
sia consolata, starebbe a udire senza mangiare e senza bere. 2. che
lo essere, e però sono intenti al mangiare, al bere e non ad altro
peccatori, che eccedettono l'ordine del mangiare, o troppo mangiando, o dilettandosi
siena, iii-250: non si diletta di mangiare in refettorio con la congregazione delle poverelle
, e sono disonesti; ma il mangiare e 'l bere onestamente non è sozzo,
poco gl'infermi, ai quali il mangiare è venuto in fastidio, che contuttoché
lo continuo pensiero fa infastidire ogni dilettoso mangiare. palladio volgar., 3-29:
dentro, e poi si messero a mangiare e bere a dilungo. 5
1-ii-239: egli dà... a mangiare ogni giorno a un branco di diluvioni
. da diluviare, nel senso di 4 mangiare avidamente '(cfr. mangione,
'(cfr. mangione, da mangiare). diluviosaménte, avv. a
, 171: la bocca si rifiuta di mangiare, lo stomaco di digerire, gli
-dimenare le ganasce, posso del mento: mangiare con avidità (per lo più a
ogni anno rivorrebbe [l'olivo] mangiare. non scusa l'avarizia. non
: ritornando in sé, dimenticandosi il mangiare, da quell'ora e per tutta la
qualche errore incappa, col diminuiménto del mangiare e del bere ne lo castigano.
la primavera..., va a mangiare del finocchio, il quale ci fa
: affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare. boccaccio, viii-2-6: è il
cronisti. 4. scherz. mangiare in gran fretta, mangiare con avidità
. scherz. mangiare in gran fretta, mangiare con avidità. fagiuoli, 1-4-180
machiavelli, 479: gli davano solamente mangiare carte dipinte a biscie, dicendo, che
voleva dire affatto che io chiedevo da mangiare e che ella era disposta a fornirmi
l'om no a dormire, né a mangiare, / ma solamente a drittura operare
e 'l gelo, e 'l mangiare un po'd'erba. leopardi, 2-64
ad esse era femminile, anche il loro mangiare disadorno. moravia, iv-177: i
ii-270: per morire, bisognava non mangiare, disaffezionarsi dalle cose e dalle persone e
molti disagi, sanza lume e male da mangiare e da bere e da dormire,
; / e stare'vi tre dì senza mangiare; / dico bene a disagio,
di monache] che non si farebbe a mangiare stame e fagiani. -uh, tu
cosa debbo dire a luisa, cosa vuol mangiare? ». è disarmante, spaventosa
). boccaccio, ii-7-3: anzi mangiare ornai, / per quel ch'io
essendo lo stomaco disconcio, non posso mangiare se non pochissimo, e questo poco
se non pochissimo, e questo poco mangiare, e non aver vino, mi riduce
ottimo, i-65: colui, saziandosi di mangiare e di bere, fecesi aprire le
all'ultimo si risolvè di bere e mangiare senza eccezione. baldinucci, 135:
pirandello, 7-372: si procuravano da mangiare, da vestir discretamente, da pagar la
, 212: -a me mi basta di mangiare, di bere e di andare a
personaggi, a fin che, dopo mangiare, si faccia discussione di belle e
valore peggior. e « payelv * mangiare '. disfaldare, intr. con
non si fina mai; massimamente del mangiare, del bere, che non ne
suoi pacchetti, che era un peccato mangiare da solo. montale, 3-16: mezz'
igualmente levati e disfatti in acqua bollente mangiare volesti! soderini, ili-io: ultimamente,
storto / e poi a'can dato mangiare il core? 3. pigiato
indietro, volendosi bere i labbri e mangiare la lingua del confessore.
fatto altro peccato, ad avervi fatto mangiare i carpioni e le trote e peccar
troppa fatica, ma per 11 superfluo mangiare e bere. galileo, 1-1-184: non
ella farà disordini del bere e del mangiare con soprabbondanza, sempre correrà risico di
: non solamente che non volete dar mangiare a'poveri, ma voi avete caro che
sannazaro, 4-286: finito che fo il mangiare, se disparò 11 tinello.
piante. le dispennavano per darle da mangiare ai buoi. = forma intensiva
dove si ripongono le cose che concernono al mangiare, e si preparano quivi per portarle
, la stanza ove tengonsi robe da mangiare, e poi l'armadio ove dette
. e chi sa che avanzo di mangiare ci darebbe e con quale dispetto.
da disposizione corporale, sì come per mangiare e bere e fatica e tutte somiglianti
, iii-32: quando ha trovato da mangiare, o meglio ha imparato a trovarselo s'
trota si vendicò del sofferto dispregio facendosi mangiare. -chi è oggetto di disprezzo
di digiuno, or lo distende per troppo mangiare. ammirato, 1-145: per ciò
per le camicie stirate male, per il mangiare, per le calze rammendate, per
la continua quietitudine con savere e lo mangiare temperato insieme colle vigilie incontanente destano la
riscaldato venga offeso dal bere e dal mangiare, sì che divenghi rappreso (altri
di somaro: / accanto aveva da mangiare e bere, / e gli occhi distillava
gli scudieri erranti / hanno loco distinto per mangiare, / o pure in comunanza /
inganno non awenia per vizio di troppo mangiare, sì perché il conosciuto distrigniménto del
avvezzare il mi'somarello a star senza mangiare; vo'un po'vedere se mi
che la caccia il parroco non la poteva mangiare per via della gotta che gli pungeva
dodici foglie di lauro, e quelle fare mangiare con radici di oliva e di dittamo
nelle carni o nell'ossa, vanno a mangiare questa erba ed incontanente lo ferro salta
cura delle malattie, 1-43: usi di mangiare cose diuretiche, come finocchi, e
ghiande che mangiavano li porci desiderava di mangiare, e non ne poteva avere tante che
/ in corte, senza aver mai da mangiare, / e col ber solo e'
divieto col masticare: non avere da mangiare. lippi, 9-6: quando il
col masticar divieto a chi era vietato il mangiare, perché non ne avevano.
53: nelle cose tutte da mangiare / nulla division ci veggo fare.
conduce il troppo digiunare e il troppo mangiare, e un medesimo danno fa il
), tr. (divóro). mangiare con ingordigia, con voracità; sbranare
la tua gola non hai disposta a mangiare anime per onore di me, ma
= voce semidotta, lat. divorare * mangiare avidamente ', da 1mare 'inghiottire
ritrovandomi una sera fra le altre a mangiare con una brigata di divoratori, e
ant. il divorare, il mangiare avidamente. scala del paradiso,
divorazione e di lussuria e di troppo mangiare ed ebbrietà. 2. voragine
altra cosa, e siale data a mangiare, cioè 4 sator arepo tenet opera
due mine da uno che promette dargli mangiare fichi secchi e dolciumi. verga,
'nfiamento del dolore e per lo mangiare degli acini non potea ritornare a casa
mai arrivati a tre giorni interi senza mangiare. vallisneri, i-118: se mai in
sua parte il cuore e l'intestina per mangiare. tasso, 1-85: così leon
. no! non me la faccio mangiare la mia roba!...
cosa che salute sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi come donzello
dal part. pass, sostant. di mangiare (v.). dopopiòggia
giorno. grazzini, 2-129: il mangiare a macca mi piace sempre più il
guadagnava, per fare troppo o poco mangiare; e nel dormentorio, per fare
esattamente conoscere un uomo prima fa mestieri mangiare un moggio di sale] esser verissima
. pavese, 1-50: togliete il mangiare e il dormire, gli dico, ma
. meliini, 2-5: costumò di mangiare quasi sempre publi- camente, sedendo in
dottoraccio poi della gonnella, / dopo mangiare, a tavola disputa / allegando crescenzio e
... non è buona a mangiare, ma commoda solamente per le medicine
diverse, tanto per delizie quanto per mangiare, e tra le altre non vi
di purpura e di drappi d'oro per mangiare con enea. bibbia volgar.,
63: or si convien ogimai di mangiare, / suonan le trombe e li stormenti
, 7-649: gli portava anche da mangiare e qualche droga per la figliuola ammalata
barberino, i-200: giurò di non mangiare, che lo farebbe impiccare per vendetta
la nostra prima madre, che li fece mangiare lo pomo. b. cavalcanti,
per suo ingegno, che le facea mangiare questa cosa che in mano li ardea,
dita. -fare, lavorare, mangiare per due: rendere, consumare il
ch'egli [l'elefante] usa nel mangiare, rifiutando le misure dupplicate. a
da barberino, 12: sia nel suo mangiare ordinata e cortese, e bea poco
/ e la durava a l'ora del mangiare. tassoni, ix-346: che questo
di costoro che mi consigliava di cominciare a mangiare il porrà dalla coda, cioè a
da barberino, 12: sia nel suo mangiare ordinata e cortese, e bea poco
razione e di lussuria e di troppo mangiare ed ebbrietà. m. adriani
vecchiaia concede più di bere che di mangiare, il nostro piovano fischiava bene e
ferrando, eccetto solo quando andavano a mangiare. ariosto, 815: a san donino
. padula, 363: lavora per mangiare, mangia per aver forza a lavorare
'e dal tema di cpayelv * mangiare '). echidnofàgidi, sm
regno, le cui radici buone a mangiare chiamansi volgarmente * tartufi di canna '
luoghi sterili e montuosi, buona a mangiare, che sa di finocchio. =
e dal tema di < payezv 'mangiare '; cfr. fr. hématophage.
le empivano la casa di provviste da mangiare; ed ella doveva soltanto preoccuparsi di
uscio. da prima non voleva neppur mangiare, digiuno com'era da ventiquattr'ore
sanità, 1-4: anche ti guarda di mangiare troppo: mangia tanto che la natura
avarizia, perché lo avaro sempre vorrebbe mangiare e empiersi di tutte le cose della
pancia, il corpo: nutrirsi, mangiare in abbondanza, a sazietà; procurare o
a sazietà; procurare o procurarsi da mangiare; soddisfare l'appetito. tedaldi,
vestirlo. aretino, 1-157: il mangiare fin che basta, è differente dallo
'e dal tema di cpayetv 4 mangiare '. endofaringe, sf. anat
un notaio che aveva finito allora di mangiare, fece una enorme risata. -turpe
insetto 'e dal tema di cpayetv 4 mangiare '; cfr. entomophage.
digiunando per avere di poi piacere di mangiare del pan secco. garzoni, 1-804
che la beatitudine dell'uomo era in mangiare e bere e in lussuriare. questi
s'enumerano da scrittori il bulbo da mangiare,... il falangio, la
tondo, di largo ombilico, buono da mangiare: è costrettivo e maturasi tardi.
dall'ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente,
bernardino da siena, iv-228: epulare è mangiare in festa. fr. colonna,
. camina. 2. tr. mangiare. belo, xxv-1-128: povera cerere
= voce dotta, lat. epulàrè 'mangiare, pranzare *. epùlide, sf
mai di fare a chi lo trovi a mangiare, quand'anche questo fosse un ricco
battesimo: / piacque sotto la genesi il mangiare, / e piace adesso nell'èra
funno costrecti le persone di toscana a mangiare li erbi selvatici. cammelli, 298
..., si misero a mangiare. bembo, 1-90: queste erbuccie
cicognani, 9-131: e se per mangiare avesse dovuto far qualche cosa di più che
.. / di bere e di mangiare a due palmenti, /...
una cosa pessima, quasi che ostica a mangiare, e molto nociva alla sanità del
uomo, va', e tornaci dopo mangiare, e pensaci bene, che io credo
. -mangiare per due erri: mangiare a più non posso, a crepapelle
telefonica possa venire fuori tanta roba da mangiare. una vera eruzione di vivande e di
o foglie o dell'arbore con vino a mangiare, ottimamente sovviene alla stranguria: e
sposa del padre di cristo intenta a mangiare cicoria, nella sosta durante una tristissima
esattissima regola di vivere, tanto nel mangiare, quanto nel bere. vico,
citamente se vi fosse migliore l'olio da mangiare che quello da ardere; e se
: lo stomaco solo è assorbito dal mangiare; il corpo per esser assorto nel
; il corpo per esser assorto nel mangiare, non ne è assorbito. quello esaurisce
è tutto fame; questo esaurendo col mangiare la fame, ha più buona speranza di
, 65: non sie disideroso d'ogni mangiare e non ti gittare sopra ogni esca
xviii-343: questi buoni bipedi oltre al mangiare rimangiare e stramangiare, parlano spesso,
, essendosi sotto esecrazione votati di non mangiare, né bere, fin che non
: agnese e perpetua, per non mangiare il pane a ufo, avevan voluto essere
. dati, 3-72: essi postisi a mangiare scuffiarono un filo di pane.
) vengono ne le nostre taverne a mangiare et a bere, ma per non avere
di filugellare, andare in seta, mangiare,... avevano studiato il mezzo
avea sì lunga filza / da far mangiare il fegato e la milza. gozzano
, e ponevagliele alla testa, e fagli mangiare di fini confetti e di cose confortative
, 72: chi è che non vuol mangiare? quel signore? bocche fine,
condizione sine qua non... o mangiare questa minestra o saltare quella finestra.
ripulito; non esserci insomma più nulla da mangiare o da bere. buzzati,
livio volgar., 3-12: nel mangiare e nel bere aveva un modo finito
e i boschi foltissimi, senza mangiare o bere per lungo tempo...
rannicchiata addosso..., va a mangiare del finocchio, il quale ci fa