tieni a mente di non andar mai a mangiar seco, perché egli ti abbrevierebbe la
giornata, starsene a letto, mangiar tardi, restar levata la notte?
anguillara, 4-311: la ciban con mangiar spesso interrotto / cibi acri e salsi
6-6: avicenna dice che la continuanza del mangiar l'aneto addebolisce la vista.
orari della giornata, starsene a letto, mangiar tardi, restar levata la notte?
pii e aveva dunque il diritto di mangiar bene e di portarsi attorno il suo
di chi sta desinando, è il mangiar molto e precipitosamente. = deriv
cavalca, 8-372: eliseo invitando a mangiar seco certi figliuoli de'profeti, non
ogni albero del giardino. ma non mangiar dell'albero della conoscenza del bene e
. tasso, 6-iv-1-214: qualch'uovo mangiar voi mi farete / a questa
porti americani. nievo, 61: per mangiar la mi nestra la cuoca
fame avea, / allato a lui a mangiar si ponea. ariosto, 37-68:
: io ti consiglio da amico: non mangiar bietole. fagiuoli, 3-4-12: e
. della valle, i-331: a mangiar l'oppio sono avvezzi, come è gran
idem, 6-6: la continuala del mangiar l'aneto addebolisce la vista. sannazaro,
ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi
in là un pezzo, / a mangiar cominciò del pan pentito. -levarsi
e fame, perché anche a mangiar tutta quella zuppa e quel pane, non
/ che l'uva acerba il padre a mangiar venne, / e fu a'figli
, e le tavole apparecchiate, a mangiar s'assettarono. varchi, 18-iii-170:
panni d'arazza, / sogna poi di mangiar pesce di mazza. bisticci, 190
. pulci, 3-45: e cominciò a mangiar com'un arlotto. berni, 62
130: quattro son l'ore determinate del mangiar usitato, cioè dell'asciolvere, del
p. della valle, i-331: a mangiar l'oppio sono avvezzi, come è
: astinente tua bocca / sia da mangiar prima tavola stante. = voce
: e sì voglion [i religiosi] mangiar le gran pietanze, / e preziosi
aveva per usanza, / mangiare e non mangiar, far bel piattello / e far
firenzuola, 211: e vedendol mangiar [l'asino] così avidamente,
alfieri, i-15: mi spinsi avidissimamente a mangiar di quell'erba. manzoni, pr
dee invitare i forestieri, né ritenerli a mangiar còl suo signore; e niuno avveduto
p. della valle, i-331: a mangiar l'oppio sono avvezzi, come è
par grave, / fuorché sgranar baccelli e mangiar fave. sassetti, 254: hanno
13: guardatevi gottosi / di non mangiar ciriegie in dì oziachi, / perché fanno
bisbòccia, gozzoviglia, bagordo, il mangiar cioè di molte persone insieme senza sobrietà
arai »; / e cominciò a mangiar come un arlotto. berni, 55-38
fa che sciupar vie lastricate, / mangiar de 'l pane e consumar de'panni
ho deliberato nel mio me di non mangiar senza costo, e di non passare,
di non voler parlare a donne, né mangiar altro che erbe crude, affumati,
, la comunione sub utraque e il mangiar carne ogni giorno, protestando che altri-
al deserto. -beccare la foglia: mangiar la foglia, capire. nieri,
di un -a vere il becco torto: mangiar male, non saper volatile).
e berteggiata dai ghiottoni, di non mangiar solamente. mi spiego. quello sbranamento
»; / e cominciò a mangiar come un arlotto. lippi, 6-32:
, / che se'tu uso a mangiar crusca e cavolo / co'pazzi sopra il
ti consiglio / da amico, non mangiar bietole. - molto? / - l'
ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi
: se voi volete colla mia famiglia / mangiar, ché forse n'avete bisogno,
, feritore, ladro, fallace; non mangiar carne d'animali ancor vivi; osservar
e fumo al bere infermi, al mangiar sani; / e poi che sono stati
, 23-38: i vogl'ir a mangiar quattro bocconi / spacciata- mente. della
da collegiali divenuti bolsi a furia di mangiar patate, e tetri per la disciplina
. e. cecchi, 2-45: quel mangiar soli, sarà d'un gusto bramanico
: figlia, se tu ti diletti di mangiar pane e provatura, e punte di
badavate a coloro che v'adulavano per mangiar pane, e non credevate che un
i denti troppo secchi / dagli a mangiar nove mattine a vegghia / una carrata di
broccolétto. olina, 71: il mangiar ordinario sia panico, scagliuola, canapuccia
a voler menar questi fratacci brodaiuoli a mangiar il vostro, che mangiano come lupi
fantelletto, / e lui daremo ben mangiar e bere, / e tu recarai
già fermamente persuaso che dopo il mangiar bene e il bever meglio non valga più
. fagiuoli, 1-4-367: vi lasciate mangiar la torta in capo, menar pel
molti caprioli selvaggi, che sono un mangiar da re. d'annunzio, ii-775
appetito, però è forza che mi vediate mangiar di verno, che certo vi piacerò
calze a campanelle / con le donne a mangiar fave e baccelli. caro, i-188
2-76: in cambio di calar giù a mangiar la cena dell'amico, mi saltò
condotti siete, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza me
lesso e del fagiano arrosto, / del mangiar bianco e di quel sapor nero /
de fichi, di cui venevano a mangiar gli ucelli. marino, 310: aveva
. sacchetti, 370: bere e mangiar fa'dare al canovaio / sì ordinato,
altri in capo / gli stia a mangiar la torta a suo bell'agio.
vaiani, / e man e sera mangiar in brigata / di quella gelatina ismisurata
lesso e del fagiano arrosto, / del mangiar bianco e di quel sapor nero
cappuccio o d'una tonica / per mangiar qualche insipida radice? di brente,
che l'ugne. berni, 79: mangiar carbonada senza bere. 2
ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi
cacio cavallo, soverchio, il mangiar delle due sorti di carni salvatiche, ch'
mangiare che mi dite. ma il mangiar carne d'ogni tempo, il farsi qualcosa
convenuti a farsi un carnivoro lupo col mangiar d'un medesmo corpo d'agnello, di
fuori del suo solito non aveva voluto mangiar pane asciutto; di che bravata da
, / che se'tu uso a mangiar crusca e cavolo / co'pazzi sopra il
'l filosofo dice: « è necessaro / mangiar e ber e luxuria per certo »
si proveda d'un pastore, / che mangiar non gli lasci erbe cattive. grandi
vivea, a un suo corredo andorono a mangiar con lui molti notabili cittadini cavalieri,
... vorrei cavarmi la voglia di mangiar carne, ogni giorno. bocchelli,
lo nero / e poi ci fa mangiar sovra la pelle. boccaccio, dee.
, / che se'tu uso a mangiar crusca e cavolo / co'pazzi sopra il
1-4-413: meco non s'ha a mangiar il cavol co'ciechi: i mucini
ogni cella, / non vi trovava da mangiar niente, / e di sua impresa
conosci ligurio, che viene continuamente a mangiar meco. costui fu già sensale di
senza fuoco, e voleste cuocere e mangiar dell'uova, come fareste voi mai
redi, 16-iv-204: se poi il mangiar queste carni pro duca.
... mi spinsi avidissimamente a mangiar di quell'erba, figurandomi che in essa
1-4-413: meco non s'ha a mangiar il cavol co'ciechi: i mucini
bastonata. prudenzani, ix-540: vuoi mangiar trenta cipolle? / vuoi tu trenta
, si rifuggono dove aver possano da mangiar come il porco. velluti, 56
civette, / non si pone a mangiar lucertoloni, / che v'erano a quel
conforto da colui che dovea restarsene a mangiar la nebbia mentre l'altro aveva in
... in buona parte consiste nel mangiar con regola. carletti, 37:
grigie da collegiali divenuti bolsi a furia di mangiar patate, e tetri per la disciplina
non voler parlare a donne, né mangiar altro che erbe crude, allumati, con
pensa / che s'abbia a dare a mangiar ciò che c'è / a chi
3-47: quei che sono avezzati a mangiar veleno, la complession de'quali al
fatica del mondo a prendergli e a mangiar la condusse. s. caterina da
condotti siete, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza me
non possa condurmi a berlingaccio, / né mangiar mai popon, né ber mai vino
che da puerizia e gioventù sono consueti a mangiar veneno, quai son dovenuti a tale
: avicenna dice che la continuanza del mangiar l'anèto addebolisce la vista. giov.
condotti siete, / non troverresti da mangiar né bere, / e sanza me campati
tutta la strada non abbiamo fatto che mangiar polvere. 5. cornetta acustica:
/... / faccia davanti a mangiar suo riposo; / dimestichezza cortese
allegri, 77: non vuo'in furia mangiar i corti avanzi / delle mense d'
dargli desinare, si fece coscienza di mangiar della carne senza licenza del suo priore
. allegri, 99: a suo costo mangiar poche e scondite / vivande in fretta
al mondo dispiaccia: / non dar mangiar a que'co tali in taccia,
16-20: poi che del bere e del mangiar la brama / fu cavata, i
cresentine. panciatichi, 78: mangiar sempre volendo a crepapelle, / s'empì
ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi
panzini, iv-174: 'crudismo'o 'crudivorismo'. mangiar cibi crudi: verdure, cipolla,
latte. -mangiare crusca e cavoli: mangiar male o in modo disordinato.
, / che se'tu uso a mangiar crusca e cavolo / co'pazzi sopra il
de'suoi comodi e si riduceva a mangiar continuamente ova sode, che, per
forte / che non v'è da mangiar; ma intanto cuoci / quello che c'
., 23-67: di bere e di mangiar n'accende cura / l'odor ch'
si dovesse guardare, cioè di non mangiar del pomo: poco poco stette che
i-124: questo intendi se dai / mangiar a gente di fuor di tuo stello /
quand'ello / a donne che tu dia mangiar occorre. / poi ti pensa di
pannocchia sono disposti / ch'e'par di mangiar giusto biada fritta. come dita
abbracciavacca, xxxv-1-342: ché, per mangiar e ber pur dilicato, / nel
non fa che sciupar vie lastricate, / mangiar de 'l pane e consumar de'panni
e berteggiata dai ghiottoni, di non mangiar solamente. pirandello, 7-166: togliendo
, / che s'i''l vedea mangiar pur du'derrate / di fichi, sì
fìsica. pulci, 22-260: di mangiar, filisetta, abbiam disio, /
duca. pulci, 22-260: di mangiar, filisetta, abbiam disio, /
, loro venerando collega, di non mangiar altro che carne per la salute delle
-stare a dieta, fare dieta: mangiar poco o nulla. -tenere a dieta
predicar dieta, / e farebbe a mangiar coll'interesso. moneti, 182:
con una lunghissima dieta / il superfluo mangiar non se le vieta. beccaria, ii-725
leggiera, digestiva, che si può mangiar sempre senza pericolo. 5.
che costà dentro voi starete, volendo mangiar e bere, egli sarà forza che voi
, / celebro la dieta e il mangiar poco. -periodo di due giorni
il dilatar gl'imperi tutto dipende dal mangiar poco e digerir molto. marino,
lungi viene, / faccia davanti a mangiar suo riposo; / dimestichezza cortese alle donne
e il dilatar gl'imperi tutto dipende dal mangiar poco e digerir molto. d.
grida e si minaccia: / pensan mangiar cristiani in due bocconi; / e diroccando
vesti, e tutto il pane / da mangiar, perché te ed i compagni /
su quel degli altri, m'accontentava di mangiar ghiacciato, e per disgelarmi le mani
2-326: io ricuso l'invito di mangiar seco, perché di giorno mi fa
o sabbato, che si potesse mangiar de la carne, come si costuma il
/ o pure in comunanza / hanno a mangiar con tutta l'altra gente? bettinelli
di bevanda,... senza mangiar frutta alcuna di qualunque sorta, niuna
falsa nelle donne, le quali senza mangiar altro sale né altr'olio, la stessa
boicottati. idem, 4-91: dobbiamo pure mangiar tutti, enunciò modestamente il tonno.
quello da ardere; e se mi convenisse mangiar troppo spesso pur legumi, e vi
facesse, per stabilir più le forze, mangiar la carne. m. adriani
degli uomini meritevoli, sono indegni di mangiar pane. redi, 16-vii- 284
redi, 16-iv-204: se poi il mangiar queste carni [di vipere].
il mio giudizio, / che 'l mangiar bene e il ber solennemente. / non
era con essi, / allegro a mangiar diessi. / e chiesto: perchè 'l
ghiacci vaiani, / e man e sera mangiar in brigata / di quella gelatina ismisurata
relli entrare la notte nei pollari, e mangiar il cervello solo delle galline. targioni
la spagna, 15-7: per macometto dio mangiar vi chieggio, / ch'io ho
sento mancar per la fame, e mangiar un poco. lorenzino, 133: -venite
telletto, / e lui daremo ben mangiar e bere, / e tu recarai
all'equinozio autunnale; si dà a mangiar tutto alle bestie in erba verde, e
, uomini inetti, / nati a mangiar le altrui fatiche e bere. forteguerri
per la prefata venerazione s'astengono da mangiar colombe, molto più enea, superstizioso
il mio oste quando smontai mi fece mangiar quattro fegatelli di cappone e ber duo
nieri, 366: chi l'ha a mangiar la lavi e chi l'ha a
, uomini inetti, / nati a mangiar le altrui fatiche e bere. fogazzaro,
per te! govoni, 460: gran mangiar, gran dormire! 1 filugelli /
da quello ch'abbia / presso, mangiar, finacché non iscoppi. =
i-39: ma che sarà? o mangiar questa minestra, / oppur passare da
cantasti, finocchino: s'io avessi voluto mangiar male, e ber peggio, mi
tonde chiare, / perché poi nel mangiar sian meno amare. garzoni, 1-663:
di molta cortesia, dicono avere apparecchiato un mangiar leggiero di foglia, e lavati i
a cena a la vigna et a mangiar la fogliata romanesca. = deriv
ché mi par disposto / di non voler mangiar; come folletto / gittato ha via
pelle, che par che nasca per lo mangiar de'cibi salsi indigesti e sia nutrita
lippi, 9-51: stanchi già di mangiar, non sazi ancora, / tal
/ volendo ber, ma solo a mangiar pensa. sacchetti, 28-25: forbendosi spesso
la forcina, / malvago io di mangiar,... / questa befana,
bianco le persone / non ne posson mangiar, che buon lor paia. bracciolini,
. moravia, v-164: « a mangiar troppo si ingrassa... e
. betteioni, i-95: [vorrei] mangiar frutta e non manzo; / di
.. / di porpora vestir, mangiar in oro, / e di bellezza pareggiar
a prender passarotti, / ite a mangiar de le castagne al lesse
: 3-55: le frutte dopo al mangiar gli donai, / perché il la madre
appresso che l'ha bevuto, di mangiar mele cotogne e mele dolci, od
19-33: s'io gli feci / mangiar i funghi velenosi, io gli ho /
i-124: questo intendi se dai / mangiar a gente di fuor di tuo stello.
. v.]: 'dormir fuori, mangiar fuori, oggi son fuori ',
dentro, che è un piacere a vederli mangiar con furia. -molto frettolosamente
». canti carnascialeschi, 1-297: mangiar ghiande e gallozze / per non far concupiscenze
berni, 26: costui ha denti da mangiar le ghiande, / e 'n quattro
quella di roma, come assuefatti a mangiar a due ganasce, ed ingrandire con
): e man e sera mangiar in brigata / di quella gelatina ismi-
-assol. abbracciavacca, xxxv-1-342: per mangiar e ber pur dilicato, / nel
cercalo, invitalo, e digli che potrà mangiar * gratis 'nella sua qualità di
su quel degli altri, m'accontentava di mangiar ghiacciato. 3. che
ghiacci vaiani, / e man e sera mangiar in brigata. poliziano, st.
berni, 26: costui ha denti da mangiar le ghiande, / e 'n quattro
, 1-686: minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippa, carabozzada, villanata
): sie certo ch'i'sapre'mangiar pernici / e giucar e voler lo mascolino
facesse, per stabilir più le forze, mangiar la carne. salvini, 39-iii-235:
né ber con ogni gente / o mangiar d'ogni presente, / né sia largo
203: non dare a lor cavagli mangiar cosa / da fargli rattenere, / né
e per la giunta infermità non posso mangiar solo continovamente, e non mi piace
2-24: con qualunque si stia vuol mangiar sempre, / e cibi poco preziosi
dice di colui che ha il desiderio di mangiar cibi squisiti o bevande delicate..
, xxi-1-339: grandissima consolazione è il mangiar bene. serdonati, 10-34: adorano il
. roberti, iv-168: usavano in roma mangiar le granella di papavero abbrustolite. leopardi
l-11-21: vi fingono uccelli che vadino per mangiar l'uva e i granelli de l'
. -un bel morir non fa mangiar più grano: l'eroismo è inutile
, i-2-487: devesi dare a'levrieri da mangiar due volte il giorno, quando non
giannotti, 2-2-318: io cerco con chi mangiar mi dà / grazia, col morder
convenisse colle proprie braccia il pan che mangiar volea guadagnare e filando lana sua vita reggesse
. e, come quelle finivano di mangiar l'erba della terra, io dissi:
dentro è pieno d'una pasta come mangiar bianco. roseo, ii-321: il
sì guattera che non aveva stomaco a mangiar del suo cucinato. = cfr.
: a gl'infermi non è concesso mangiar d'ogni cosa e non possono..
ogni cosa e non possono... mangiar di quello che andrebbe loro a gusto
lancellotti, 140: quando differivano il mangiar al mezzo giorno facevano il ientàcolo
due vecchie, che sedevano imbalsamate a mangiar polvere per custodire il ballo, trasalirono.
, 3-i-308: temo assai di dover mangiar in un boccone imbandita la morte
offrirsi altro che il sangue degli animali e mangiar la carne de'medesimi, non già
fattura, / ch'ella mi dà mangiar pure ella stessa; / e più,
1-9-71: s'impancaro / agiatamente e a mangiar cominciar ©. soldani, 1-105:
.. / di porpora vestir, mangiar in oro? b. davanzali, i-78
oro, / non vale inacetarsi, o mangiar aglio. = denom. da aceto
alla caccia, che si incarni lasciandolo mangiar delle fiere e de gli uccelli.
.. / non dare ai lor cavagli mangiar cosa / da fargli ticella pronom. (
/ perché se un sacerdote poveretto / mangiar volesse, la sona le sei / ed
che siano in valigia e che vogliano mangiar vivo chi fa ciò che può e
flemma e altri mali umori, / per mangiar, per dormir, per istar desto
della crociata ch'era un indulto per mangiar carne la quaresima per la sua persona
giove là al convito, non per mangiar cacio, come lo stesso poeta afferma
era di frumento, si diedero a mangiar cani e cavalli. mazzini, 11-316
poveri volontari che consumano il pane che mangiar dovrebbero i veri necessitosi. monti,
dipartirono. tartara, 4: nel mangiar poi quanto siano varii quasi ogn'uno n'
savonarola, 12: di fructi tali mangiar se può, in picola però quantità
ii-20-3: vuoi venire... a mangiar con me e con l'ingluvie,
traditore ingluvióne, che non vuol mai mangiar capponi, se prima non li vede
malmantile, 1-6: 'ingollare', mangiar presto, ed inghiottire senza masticare;
/ parlandovi d'amico, / il mangiar pane, cacio e fave ingongoli /
dopo pasqua: non avanti, ché vo'mangiar l'agnello in casa, inaffiandolo di
bramato ho già con grato desiderio / mangiar con voi, 'nanzi debba patire,
, i-2-291: fu da bere e da mangiar fornito, / e chiasso fèr sino
e fo voto... di non mangiar più se non da magro per
riunivamo nella sua camera di studente a mangiar le insalatine condite col sapido suo olio
che union, che sala, che mangiar, che bere! tarchetti, 6-i-214:
mi lasciassi intendere; avrebbe finito presto di mangiar pane. e ora, se vedesse
predicar dieta, / e farebbe a mangiar coll'interesso. note al malmantile,
malmantile, 3-13: 'farebbe a mangiar coll'interesso', man- gerebbe sempre di
, secondo la lettera vuol dire non mangiar fave né cotte né crude, né lesse
al capo, pensando che abbino a mangiar. bandello, 2-56 (ii-228)
la gola, con speranza di aver a mangiar presto. 6. tenere
ch'era intesa / su una quercia a mangiar ghiande, / tutto a un tratto
todesco ha da essere... nel mangiar laido, nelle conversazioni intollerabile, nell'
per conoscere un uomo intrinsicamente bisogna mangiar seco un moggio di sale. caro,
farle, che la potesse indurre a mangiar cosa che buona fosse. serdonati, 9-49
panzini, iv-347: 'ippofagìa', il mangiar carne di cavallo.
752: il farsi soldato vuol dire mangiar una buona minestra col lardo, e
poveri volontari che consumano il pane che mangiar dovrebbero i veri necessitosi. baretti,
con abito dissoluto,... nel mangiar laido. casoni, 1-5-380: chi
in me crudelmente adempito, / facendomi mangiar quella mattina / due talpe e un
anseimo e con / madame idalba per mangiar la zuppa. = deriv. dal
ant. che è buono solo a mangiar lasagne; buono a nulla.
stemperato lo stomaco che non poteva né mangiar né bere. tasso, 14-20: apre
fu lasso / di bere, di mangiar, di far rovina. pirandello, 6-262
un latino a rovescio, perché farsi mangiar il suo è contro la buona grammatica
9-1-267: consideri altresì se fosse bene mangiar alle volte un poco di capo di
1-40: [nuoce agli occhi] mangiar troppo lattuche. ricettario fiorentino, i-b-i
lavato, / che s'i''l vedea mangiar pur du'derrate / di fichi,
): la moglie del lavoratore, datole mangiar pan lavato e poi spogliatala, nel
poveri volontari che consumano il pane che mangiar dovrebbero i veri necessitosi. angiolini,
[gli scudieri]... il mangiar del re portavono in vasi d'oro
leccume, / sin dalle fasce a mangiar ci avvezza. magalotti, 9-1-254: quei
avverb. bonichi, 62: per mangiar leggiero / vive l'òm sano, e
testaccia lippa, / abbia giudizio, se mangiar la zuppa / voi con salute e
marte e la milizia, / e piuttosto mangiar voglio pan asmo / e bere il
, cui di rado è concesso / mangiar pan bianco e ber tinto liquore, /
conosciuto, / e più non vo'mangiar de'tuoi confetti, / perché son
aggiungendovi / la gatta, sette, a mangiar quattro piccioli / luccetti, che una
bestiuole. panzini, iv-398: 'mangiar le lucertole '. locuzione popolare in molte
le civette / non si pone a mangiar lucertoloni, / che v'erano in
sta male, bisogna far de'lunari, mangiar dei sogni. nieri, 205:
di puttana, saria cocina sanza cuoco, mangiar sanza bere, lucerna sanza olio e
botta, 6-1-88: determinarono di astenersi dal mangiar carni d'agnello, e di più
da e or me la voleva mangiar cruda cruda. malatesti, 36:
e tanto macinato / ch'io temo non mangiar pan disperato. 7. meditato
macolo, cogli ossi in un fascio, mangiar male, bever peggio e poi
traditore ingluvione, che non vuol mai mangiar capponi, se prima non li vede
fagiuoli, iv-70: chi fuori intanto da mangiar cavava / burro, uova sode,
il suo deliciosissimo regalo, di non mangiar più se non da magro per questi giorni
che comanda la meditazione, e il mangiar di magro. -né grasso,
massime quando il farsi soldato vuol dire mangiar una buona minestra col lardo, e
non voler parlare a donne, né mangiar altro che erbe crude, affumati,
alcuna femina cattiva / l'abbia fatto mangiar qualche malia. giorgio dati, 1-36:
lo vorrei sapere; / non vo'mangiar più col capo nel sacco, / vo'
regole son date dai medici circa il mangiar del cascio. la prima è che non
sale. varchi, v-57: 4 mangiar le noci col mallo 'si dice di
giovane, 9-176: malvago io di mangiar, come colui / ch'avea 'l pensiero
, e dice ch'ell'è cosa strana mangiar camesecca, cioè vecchia, fondandosi in
. pananti, i-286: quello del mangiar sarebbe il manco, / il peggio
il bravo, il valoroso, quasi voglia mangiar le persone e ingoiarle. a questa
altro che il sangue degli animali e mangiar la carne de'medesimi, non già
in taverne. guittone, xxviii-37: mangiar, dormir, posar non può, pensando
, 23-67: di bere e di mangiar n'accende cura / l'odor ch'esce
me n'andava alla mia stanza per mangiar ritirato. crudeli, 1-51: fa
a mangiare da voi. venite a mangiar meco una minestra. suol mangiare fuori
rispondeva a tempo con voce ragionevole senza mangiar le parole, come fanno per lo
e mordere, / non che a mangiar, fin che da lor si succiano
ditti capitani restono contenti, dicendo volersi mangiar l'uno con l'altro davanti che
da barberino, i-124: se dài / mangiar a gente di fuor di tuo stello
ello / a donne che tu dia mangiar occorre. cavalca, 2-186: quegli
avvezzossi a'frutti, / per carità mangiar fecero carne. manzoni, pr. sp
le mani, / par che voglia mangiar bestie e cristiani. p. petrocchi [
v.]: pareva che volesse mangiar bestie e cristiani, ma poi non
nel turbine egoistico di milano / a mangiar cenere a ber pianto. —.
: uomini inetti, / nati a mangiar l'altrui fatiche e bere. tommaseo [
[s. v.]: 'mangiar uno dai baci ': desiderio ardente
freno. ibidem, 289: non mangiar crudo, non andar col piede ignudo.
[s. v.]: il mangiar mangia lui. (dicesi, in
nata per pappare e bere; noi dobbiam mangiar per vivere, non vivere per mangiare
, non vivere per mangiare: e a mangiar per vivere ogni poco basta, e
, 168: se l'uve acerbe che mangiar quei padri, / stupidi ferno i
venirsene innanzi agli scudieri i quali il mangiar del re portavono in vasi d'oro di
d'un mese, oca di tre, mangiar da re. -il mangiare insegna
franco, 1-118: io sento che 'l mangiar insegna bere. machiavelli, 7-8-53:
onestamente abitata. = spagn. mangiar, da mangle * mangle '; cfr
saporosissimo. spallanzani, 4-ii-429: il mangiar le fatiche delle lor mani e il
lunga vecchiezza, rispose: col non mangiar mai né far niun'altra cosa per istimolo
: lui poi che m'ebbe dato da mangiar de'suoi pani di segala, che
. e la notte anco le faceva mangiar « manuscristi » ed altri confetti.
o marolle, o tentennini / da far mangiar la pappa a'nocentini.
, iv-70: chi fuori intanto da mangiar cavava / burro, uova sode, anguille
presi ed erano costretti dal re a mangiar carni illecite di porco, essendo martoriati con
martorelli entrare la notte nei pollari e mangiar il cervello solo delle galline. abriani,
altri uccelli, e il ghermire e mangiar suo, e lo essere o nidaso o
): sie certo ch'i'sapre'mangiar pernici / e giucar e voler lo mascolino
averlo da sera e da mattina a mangiar seco e a mostrargli smisurato amore.
venirsene innanzi agli scudieri i quali il mangiar del re portavano. dolce, 7-190
storici pisani, 69: parrebbeti altro mangiar che di succiole / o giuochi di puccetto
, i quali aspettavano la notte per mangiar la mazzamora e non vederci i vermi
mediante il suo deliciosissimo regalo, di non mangiar più se non da magro per questi
dela miseria firentina, perché non volevanno mangiar né merarange, né limoni, né salatuzie
, / volendo ber, ma pure al mangiar pensa. boccaccio, dee.,
/ perché mi par che sol di mangiar sia / tempo e luogo quand'uom
è tavola intorno alla quale si siede per mangiar le vivande che vi si posano sopra
ho conosciuto / e più non vo'mangiar de'tuoi confetti, / perché son
macinato, / ch'io temo non mangiar pan disperato. reina, i-119: abraamo
mercar dame, / ridicolo vestir, mangiar bestiale, / mori infiniti e birri e
signora di loreto... e non mangiar carne il mercore, né ova il
. fagiuoli, 1-4-367: vi lasciate mangiar la torta in capo, menar pel
, 1-52: egli giurò di non mangiar più una meringa, neppure un gianduiotto
anno / a cuocer nulla, né a mangiar altro / che pan mescol..
forchetta? nievo, 61: per mangiar la minestra la cuoca mi dava una certa
: si finisce [col carnevale] di mangiar la carne: e però uno,
parer villano, lasciando a mezzo il mangiar, che non far dovrei dove bisogno
assai più tenera che la crosta e debbesi mangiar caldo. mattio franzesi, ii-2-111:
prima che sia raffreddato, si può mangiar senza nausea. il panico, pillato
più della ricotta, / e da mangiar col pane assai meglióre / d'una
/ e fumo al bere infermi, al mangiar sani. /... /
del scrupolo che carubina, insolita a mangiar più d'una minestra, avesse potuto
amico, l'ufficiale, si stanca di mangiar sempre la stessa minestra; trova una
essendo usato molto morbido e consueto sempre mangiar buon pane, volevano più presto comprar
15: moderatamente, / donne, mangiar si debbe, / perché far vi
, 4-109: sia nel bere e nel mangiar modesto. boccaccio, viii-1-33: nel
salvini, 26-31: quegli, dal mangiar gonfio e in bianca pancia, /
che per conoscere un uomo intrinsecamente bisogna mangiar seco un moggio di sale.
frutti del primo paniere / si posson mangiar tutti dentro e fuore, / e ve
/ ch'io qui mi stia a mangiar castagne monde. /... /
mercar dame, / ridicolo vestir, mangiar bestiale, / mori infiniti e birri
appeso al macello, or me la voleva mangiar cruda cruda. f. f.
la carne del tonno insalata buona a mangiar a chi è morso da quell'a-
se [le donne di serraglio] vogliono mangiar zucche o cocomeri, se gli dànno
di testa. egli vien cagionato sempre dal mangiar troppo. tramater [s. v
partire. -un bel morir non fa mangiar più grano: v. grano,
appaltatori. panciatichi, 78: mangiar sempre volendo a crepapelle, / s'empì
-che vita fu la tua? - mangiar e bere, ma più bere, che
, senza la quale io non porrei mangiar lo rosto stamani. maestro martino,
la motteggino e non se la voglino mangiar con gli occhi. g. da canale
è ormai la monizione / e da mangiar ci è poca vittuaglia / e poca
lippi, 9-51: stanchi già di mangiar, non sazi ancora, / tal
nel letto istesso, / nel piatto suo mangiar lieti e concordi, / mutare al
pigliar gli altri uccelli e il ghermire e mangiar suo e lo essere o nidaso o
perciò che egli è agl'indiani vietato di mangiar l'altre parti di quell'animale.
casalicchio, 1: non posso più mangiar de'cibi di questa terra, e
poveri volontari che consumano il pane che mangiar dovrebbero i veri necessitosi. mamiani,
eterne / e ber solo nerò, mangiar psomì. = adattamento del gr.
. massaia, ix-207: io son solito mangiar l'uva e le nespole non acerbe
di netto, / e non si può mangiar boccone in pace. monti, 5-1086
pigliar gli altri uccelli e il ghermire e mangiar suo, e lo essere o nidaso
porta sul desinare, sendo il mercante a mangiar meco. lippi, 3-55: or
da barberino, ii-319: se tu dài mangiar o doni a gente, / fagli
cella, / non vi trovava da mangiar niente, / e di sua impresa alla
imbasciadore di spagna prega quella che si degni mangiar questi per suo amore e che quando
che non faccian cosa alcuna, se non mangiar le fatiche d'altri, e nondimeno
quattro figliuoli, tutti in età da mangiar pane (notate bene): gli si
lvii-143: ti veddi iermat- tina / mangiar così di voglia / per insin alla foglia
ch'io ti farò nuotar nella vernaccia e mangiar bocconi papali e imperiali. la
la rinfrescazione del fegato è buono di mangiar le sue radici [del petrosemolo]
la carne, e son migliori per mangiar cosi le radici nuove che le vecchie.
nutrica. mariconda, 2-1-9: il mangiar non mi nudrica. cristoforo armeno, 8
malpigli, xxxviii-31: non so come 'l mangiar me se nutrica / che cum dolor
famiglia; / in lunedì non si vuol mangiar oca. n. franco, 4-221
campagna rasa, / e tornò lieto a mangiar l'oca a casa. manzoni,
già è molt'anni, a chiunque mangiar n'ha voluto... e a
(527): ella si lascerebbe mangiar gli occhi del capo].
da barberino, i-124: se dài / mangiar a gente di fuor di tuo stello
ello / a donne che tu dia mangiar occorre. caviceo, 1-191: peregrino,
re dei cibi, col quale ti conforto mangiar delle offelette. = voce di
trop impir la boca ni trop mangiar im presa. = voce di
ch'io oldo / dir che al mangiar et al vestir fu presto.
cenne da la chitarra, xxxv-11-425: da mangiar abbiate sorbe e péra, / olio
l'onestà è di non domandar gran mangiar e non far forza dell'apparecchiamento.
la farina necessaria per ciascun giorno a mangiar onestamente monta a trentacinque muis, mesura
polifago, cioè capace e dedito a mangiar di tutto con suo profitto...
faccia, il che nasce per il mangiar dell'oppio, usato dai turchi,
farsi con il debito ordine, convien di mangiar prima i frutti chiamati da'medici orari
e da quel tempo in qua di mangiar non fo orba. bembo, 9-4-5:
, e l'ordinario suo è di non mangiar prima dell'una o due ore dopo
dovesse comparir in firenze, fece orgogliosamente mangiar al messo la citazione con tutto il
oro, / non vale inacetarsi o mangiar l'aglio. grazzini, 327
mantenetemi adunque la parola e venite a mangiar la polenta insieme coll'orso, dico
/ de li turdi e ortolani / non mangiar questo m'accora. savonarola, 7-i-141
... minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippe, carabozzada,.
antropofagi, popoli della scizia soliti a mangiar la carne umana e a bere con tossa
.. f ii mancatore, di mangiar finito, / tossa e le scorze in
: tale co speranza sta sperando / mangiar la carne che roderà tossa.
: colui che ha fatto abito a mangiar carne mal si adestrerà a mangiar ossa.
a mangiar carne mal si adestrerà a mangiar ossa. idem, iv-280: ben
. zane, lii-14-424: né gli osta mangiar l'oppio, detto afion,
i-124: questo intendi se dài / mangiar a gente di fuor di tu'ostello.
gnone, dove troiante fé uno ostello di mangiar cotti. sansovino, 6-93: quegli
domenica a giocar a bocce e a mangiar pesce fresco. viani, 13-19: ritornando
gli allocchi / quando vien fotta di mangiar la pappa. 3. lasso
sergardi, 276: donna ispana suol mangiar tal otta. = etimo incerto
: guardatevi, gottosi, di non mangiar ciriegie in dì oziachi, / perché fanno
pigliar gli altri uccelli e il ghermire e mangiar suo. = denom. da
, ma a refrustar contadini, a mangiar carne mal cotta, a dormire in
] non se gli dia a mangiar orzo, che non lo possono inghiottire e
panza di balena che vien spesso a mangiar co 'l mio padrone. tronconi,
quanto a me, chiedevo molto sinceramente di mangiar male o dormir peggio. badavo a
tutti quelli che v'entreranno abbino da mangiar il pane ordinario di biscotto.
inferigno. bembo, 10-iii-149: mangiar i loro cavalli constretti erano, e molti
. mangiare]: vorrei piuttosto mangiar pane e una radice, ma viver contento
stare a pane e cipolle': mangiar poveramente. 'vorrei star piuttosto a
vivere il pane. -finire di mangiar pane: morire. manzoni, pr
lasciassi intendere; avrebbe finito presto di mangiar pane. de amicis, xiii-133: '
amicis, xiii-133: 'finir di mangiar pane 'per morire. -giungere
'levar di pan duro ', per mangiar molto, non lasciar che il pane
del pane, dovessi andar io a mangiar pane del re. si sa che '
in là un pezzo, / a mangiar cominciò del pan pentito. fagiuoli, 1-7-8
te ne pentirai; [ti converrà mangiar il pan pentito, / e tutti i
parte, / si è risoluto a non mangiar più pane. -non sapere neanche
un chiù, / e s'ebbi da mangiar questa minestra / mi tiravano il pan
apparenze, signor gerindo mio, fanno mangiar il pan pentito a più d'uno.
(cfr. roman. panizza 'mangiar pane ', calabr. panizzari),
anno / a cuocer nulla né a mangiar altro / che pan mescol muffato e
16-vii-164: consideri altresì se fosse bene mangiar alle volte un poco di capo di latte
, 1-2 (i-16): il mangiar del re portavono in vasi d'oro di
« siam cristiani anche noi: dobbiamo mangiar pane anche noi », dice il primo
vino. lamenti torici, i-121: mangiar paper facisti a li doctori. g.
pappa in capo non me la faccio mangiar da nessuno. paolieri, 60: sulla
con l'occhio vuoto, pulitissimi, mangiar da soli le loro pappone colorate,
carducci, ii-15-267: ieri sera cominciai dal mangiar de'tordi, che parean di paradiso
sediamo a desco, / non ne mangiar; non ne mangiò 'l petrarca.
un digiunar il sabato, un non mangiar carne il mercore, al santificar il
ulloa [guevara], iv-49: mangiar di quelle cose immolate e sacrificate agli
e simili fratti, o pure di mangiar carne di lepre o di gustar qualche vino
romoli, 24: chi non vuol mangiar l'agnello lattinato, lo mangierà saporito
. castellani, xxxiv- 330: mangiar la pasqua teco ha volontate / il tuo
ii-22: con desiderio ho desiderato di mangiar questa pasqua con voi, diceva cristo
turchi... si passano essi del mangiar del pane, pur che abbino dell'
nell'autunno si deve molto attendere a mangiar cibi buoni e laudabili, perché il calor
, 223: si dè guardare di non mangiar passeri, che sono calidissimi e generano
io voglio andar a desinare e vo'mangiar tartufi, maccheroni e carciofi a tutto pasto
pasto dalla mattina alla sera ': mangiar sempre... 'non fare altro che
traditore ingluvione, che non vuol mai mangiar capponi, se prima non li vede le
. minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippe, cara- bozzada
molto riuscire / a scappar sulla strada e mangiar frutta acerba / coi ragazzotti scalzi,
incoglie già meco: / fammi pur mangiar teco a un piattello, / ma in
, nel dormire asini, nel mangiar porci e nell'abito furfanti.
fenili / a mugner vacche ed a mangiar fagiuoli, / e lasciami campar così
2-82: i barcaioli sulla riva continuavano a mangiar pane e cipolle e a dir male
romoli, 24: chi non vuol mangiar l'agnello lattinato lo mangierà saporito e
tommaseo [s. v.]: mangiar e bere, dicono certi ciacchi,
. c. garzoni, lii-12-407: il mangiar del l'oppio usato dai
col pender sempre a quel che abbian da mangiar sera e mattina, se l'ordinino
marino, 1-114: circa 'l mangiar devono imaginarsi, mi dubito,
/ la gatta, sette, a mangiar quattro piccioli / luccetti, che una
da la chitarra, xxxv-11-425: da mangiar abbiate sorbe e péra, / olio
de li turdi e ortolani / non mangiar questo m'accora. sannazaro, iv-57:
: in qual guisa delle vivande peripatetiche mangiar debba chi quelle pasce, non per gonfiarsi
, 3-26: elgli diceva che il mangiar carne non era cosa pura e che
... e lassali strangolar e mangiar la mitat de la gorgia, e poi
oggi farmi star in pertica / senza mangiar, come un astore? 10
. si rinnega il pestello a fargnene mangiar un buono. 9. dimin
se non vuoi ch'io ti faccia mangiar del pesto per la colazione che tu cerchi
sarebbe meglio che deste ormai fine di mangiar tanta verzaia, latuche e petresemolo con
di megara fu il primo inventore di mangiar il pectunculo: è un pesce senza
di peveróne e con uva fresca è un mangiar da principe. =
tasso, 13-i-794: pur qualch'uovo mangiar voi mi farete / a questa pasqua
, lii-13-230: vi erano scudelloni di mangiar bianco di poca spesa; agnelli arrostiti
anni in là un pezzo, / a mangiar cominciò del pan pentito. brusoni,
galea che, se il passaggiero volesse mangiar in piatelli e scutelle o su tagliere
per usanza, / mangiare o non mangiar, far bel piattello / e far
era svogliato e li parea niente / mangiar, mangiando libri de pagani, / un
insieme facendo ragunanza mangiar volevano, e ciò chiamava egli far
medici che i piccioncelli si dieno a mangiar a chi ha evacuato molto sangue per
]. ibidem, 289: non mangiar crudo, non andar col piede ignudo
], iii-160: se il passaggiero volesse mangiar in piatelli e scudelle,..
sola volta il dì vorrà rimettersi a mangiar due, gli ne averrà, oltre gli
parti. sergandi, 1-117: né potresti mangiar con la vaccina / la minestra de'
certosini si togliesse lo statuto del non mangiar carne, molti se ne scandalezzarebbeno:
da barberino, lxxxviii-i-690: s'io mangiar posso, i'vo'stame e capponi,
delle proprie stanze, si diede a mangiar de'pistacchi e ad osservare il fine di
gozzi, 5-55: quel dì cercai mangiar come i pitocchi. manzoni, pr
il cibo, ma a lasciarsi anco mangiar col pane. = voce di
si trovano / che non han da mangiar quanto vorrebbono, / spesse fiate.
suol dirsi a chi è avvezzo a mangiar polenda o viene da paesi ove si
la sete. / pur qualch'uovo mangiar voi mi farete / a questa pasqua
è un pollo freddo e si fa mangiar la pappa in capo da tutti. cicognani
rei consigli, / per la fame mangiar mi vo le polpe. -consumare
o fritte. contile, 1-5-11: mangiar mi voglio una di quelle polpette che
a meza notte, / sognava di mangiar polpette cotte. redi, 16-ix-178:
dei bufali] è umidissima: usasi mangiar arrosto e per lo più in polpette.
meglio a tornarsi a. ffirenze a mangiar le 'nsalatuzze e non parlare de'pregiati
non ragionerò delle crudeltà pensate onde far mangiar al popolo perfino tossa dei morti,
da barberino, lxxxviii-i-690: s'io mangiar posso, i'vo'stame e capponi
267: si può bene... mangiar le erbe in insalata o in altro
di custodirli; e di più sogliono mangiar ragni che fanno la tela, porcellette
., si rifuggono dove aver possano da mangiar, come 'l porco. s.
procedere gaglioffi, nel dormire asini, nel mangiar porci e nell'abito furfanti. pratesi
venerdì o sabbato, che si potesse mangiar de la carne, come si costuma il
in un momento, / come al mangiar ne van gli uccelli a volo. ariosto
essendo possibile, accioché non venghi a mangiar troppo né fare mine, torgli per
con coloro che ricchi erano e di mangiar delle buone cose si dilettavano. velluti
; /... / e se mangiar non posson carne e frutte, /
poveri volontari che consumano il pane che mangiar dovrebbero i veri necessitosi. pascoli, 88
da intrinseco come negli ufficii naturali di mangiar, bever etc., ovvero per abito
domenica e le altre feste comandate; non mangiar carne nei giorni proibiti e digiunare nei
altri giorni peni- tenzia si dànno a mangiar carne. segneri, iii-1-58: scorrete
attende a predicar dieta / e farebbe a mangiar coll'interesso. -predicare di
per la prefata venerazione s'astengono da mangiar colombe. g. c.
andassero su per una scala, per mangiar dell'erbe pregne e ripiene d'acua
altramente sono caritativi, perché danno da mangiar e da bere a cadaun forestiero viandante
nes una cuoscia de polla e dona li mangiar am l'aiga del socre, per
montone, / quand'e'le par di mangiar ista- gione, / ne va,
carne, e li donas a mangiar colom iove per vili iors. mare amoroso
i-335: l'abitudine che prendono di mangiar vivande condite sempre con succhi acidi vegetali
4 mezzo giorno; mangiar il panatone e il torone a natale,
avendo poi messo ordine per il dopo mangiar di visitare separata- mente il signor lodovico
sostiene che la speculazione xxxix-i-299: non puon mangiar né bere / della gran dei presocratici
la sera ne la cucina ove il mangiar de la sua bocca si coceva. m
vannole seguendo, / e sì voglion mangiar le gran pietanze, / e'preziosi vin'
procedere gaglioffi, nel dormire asini, nel mangiar porci e nell'abito furfanti. g
alle volte si procurava il vomito per mangiar di nuovo. -far insorgere una
, 3-26: egli diceva che il mangiar carne non era cosa pura e che
: fui costretto (misero me) di mangiar per molti giorni un pane tale qual
anni in là un pezzo, / a mangiar cominciò del pan pentito: / e
quattro figliuoli, tutti in età da mangiar pane. landò tfi, 2-45: di
fornita, e aveva ella pensiero del mangiar de'segatori. = letteralmente:
. musso, ii- 102: il mangiar nostro corporale sapete in che consiste? in
versacci sciocchi, / lo vuol far vivo mangiar dai pidocchi. baretti, ii-280:
onesicrate, uomo illustre, invitò a mangiar seco alcuni che facevano professione di musica
buon vecchio prozio /... mangiar non poteva gli uccelletti. gozzano, i-$68
venirsene innanzi agli scudieri i quali il mangiar del re porta- vono in vasi d'
lamenti storici pisani, 69: parrebbeti altro mangiar che di succiole, / o
sempre star con appebto / e sul pugno mangiar come sparviere. -mordersi i
ventre, e però si hanno da mangiar cotte e non crude. redi, 16-ix-
baldelli, 3-26: egli diceva che il mangiar carne non era cosa pura e che
piglia mai in altro senso che di mangiar dopo cena. carena, 2-
.. e dona li en a mangiar en una gorgia de gallina amb la cam
dice che si è conosciuto che il mangiar dei persichi... rimovono il
. pavese, 4-33: si fa mangiar dalle puttane tutti i soldi di suo
e'si colse / dell'erbe per mangiar quantunque volse. sigoli, 183
, le tenpore, la quarta feria no mangiar carne. boccaccio, dee.,
licenza che 'l medico gli profferisse di mangiar carne. d. bartoli, 4-4-240:
delle cerimonie, che si facevano nel mangiar dell'agnello, cavano le preparazioni che doviamo
giuochi onesti e parlamenti lieti, / dopo mangiar, spesero il caldo giorno, /
vinta, / si risolvè di non mangiar più pane, / anna chiamò con allegrezza
vedemo / così con fame, e mangiar t'abbiam dato? / quando assetato
246: ogn'uno si astenga di mangiar pesce arrostito e raffreddato. b. del
prima che sia raffreddato, si può mangiar senza nausea. calvino, 8-38:
). bersezio, 2-112: volevo mangiar la cena di fuori all'aria un
rispondeva a tempo con voce ragionevole senza mangiar le parole, come fanno per lo più
. zane, lii-14-424: né gli osta mangiar l'oppio, detto afion, come
auei gatti che prendono 11 vizio di mangiar le lucertole, e allora non crescono,
pratesi, 5-375: provi a non mangiar tutto l'anno che raponzoli e vitalbini
già pieni e maturi, desiderosa mangiar de quelli, pensò omne via
bramato ho già con grato desiderio / mangiar con voi, 'nanzi debba patire, /
sempre acqua butta. / vien dal mangiar l'aridità sua sola. -figur.
che di pane fresco se ne può mangiar poco e col formaggio s'impasta.
. lamberti, lxvi: un che a mangiar con gli angeli n'invita / e
savor di raveggiuolo o di formaggio a mangiar piacevole. adr. politi, 1-544:
migliacci e ravioli, / che sono a mangiar poi cosa divina. romoli, 185
pratesi, 5-375: provi a non mangiar tutto l'anno che raponzoli e vitaìbini,
, i-2-487: devesi dare a'levrieri da mangiar due volte il giorno, quando non
.. in buona parte consiste nel mangiar con regola, e quest'è per
cosa. pallavicino, 1-209: il mangiar carne d'uomo... da quella
eromilia si sentiva a morire, non potendo mangiar nulla. il vomito la travagliava:
così grande, perché na bisogno di mangiar tanto e perché è così sereno,
e fo voto... di non mangiar più se non da magro per questi
de meis, ii-19-308: quando dovrebbe mangiar del buon cibo restaurativo l'obbliga a
del buon cibo restaurativo l'obbliga a mangiar polenta e roba simile. -ricostituente (
di lombardia / e ch'i'in mangiar le rape ho del restio. caro,
ristrigne. marsilio ficino, 4-17: il mangiar troppo prima ristringe nello stomaco (per
7-438: qui si fa una restrizione a mangiar quanta robba vien portata; qui si
]: 'ribeccare ': del mangiar degli uccelli. un moderno * volava a
alfieri, i-15: mi spinsi avidissimamente a mangiar di quell'erba, figurandomi che in
adoperava le dita. mi ricredo. per mangiar la minestra la cuoca mi dava una
che fatto gli fosse, francava al mangiar il suo carlino. p. del rosso
, per mancanza d'altro, a mangiar carne di montone. chiari, 1-iii-131
, cui sì rado è concesso, / mangiar pan bianco e ber tinto liquore,
, ne feze instanzia che andasemo a mangiar con monsignor gran maestro, con
origano e i cinghiali con tellera e col mangiar de'granchi, massimamente quegli che son
! bisogna rimettersi presto la sera, non mangiar frutte, stare mezzi satolli;
del corpo. perciò vò andare a fargli mangiar l'erba che gli rilassa il budello
affetto e trepidezza, offuscata la ragione per mangiar disordinato. marsilio ficino, 6-145:
. serdonati [manuzzi]: mangiar cose rilessate e rifritte sette volte.
! bisogna rimettersi presto la sera, non mangiar frutte, stare mezzi satolli.
esso, si rimette a dormire senza mangiar prima. patrizi, 3-49: si
sola volta il dì, vorrà rimettersi a mangiar due, gli ne averrà, oltre
così brava gente l'indegnità dell'usanza di mangiar donne. pavese, 8-208: a
gli par, tenendomi / tal volta a mangiar seco, che assai premii / le
chi racconta cosa che rincresca / sopra al mangiar cioè bratta novella. boccaccio, vtii-3-197
certi aceti rinforzati, che quando veggon mangiar un boccon del loro, par che
, abbracciato con la mia diva, senza mangiar o dormir mai. g. p
la rinfrescazióne del fegato è buono di mangiar le sue radici [del prezzemolo] cotte
, ringhiavano, abbaiavano, decisi a mangiar vivo, coi panni addosso, il meschino
rdi tal separazione: / da'can vegga mangiar le carne e tossa! poliziano,
. guardative... da mangiar troppo frutti e da riscaldarvi,
un lupo: poiché, cominciando a mangiar le frittate a fogli, era passato
turchi... si passano essi del mangiar del pane, pur che abbino dell'
. aretino, 20-214: d'ogni mangiar che si fa, i suoi retagli
... sempre si ritenne dal mangiar carne di qualsivoglia animale. romoli, 259
dolga il corpo, non le dare a mangiar troppo e robaccie. capuana, 2-5-
rogna. ramusio, cii-i-61: per mangiar molte olive, noci e altri cibi grossi
, / pasciuto è come chi di mangiar sogna. pulci, 13-13: di questo
, senza la quale io non porrei mangiar lo rosto stamani. folengo, i-135:
di more. pin si mette a mangiar more. le more gli piacciono.
fu lasso / di bere, di mangiar, di far rovina, / disson:
2-13: solevano già i novelli sposi mangiar scalorgna e ruccola, quando s'avevano
essendo possibile, accioché non venghi a mangiar troppo né fare ruine, torgli per via
, 519: ad un modo è mangiar senza gusto e rusticamente et all'altro è
e rusticamente et all'altro è un mangiar grazioso e delicatamente come uomini. botta,
, iii-172: in mare è inonestissimo mangiar fin al ruttare e bever fin al vomitare
dopo la mezzanotte del sabbato per poter mangiar carne o simile. 2.
, v-1-369: « bisogna abituarsi a mangiar di tutto ». precetto sacrosanto; ma
voler loro vietare l'abuso destabile di mangiar carne umana. cesarotti, 1-xv-244: tosto
) questo tuo peccato, / né un mangiar pollo in cambio di saracca, /
3-187: ormai fin da ragazzi abituati a mangiar sul lavoro, facevano merenda lì,
il meglio a tornarsi a firenze a mangiar le salatuzze e non parlare de'pregiati cavalieri
la miseria firentina, perché non volevannò mangiar né me- rarange, né limoni,
così salda, e sono migliori da mangiar il secondo dì che sono ammazzate,
mostarda, senza la quale io non porrei mangiar lo rosto stamani. maestro martino,
si può amar la salsa verde senza mangiar le biade in erba [soddisfare a
chi muoia, / chi vo poter mangiar de'salsicciuoli. c. arrighi, 164
cosi assuefatti al sapor salso che non san mangiar cosa alcuna senza gran quantità di sale
, cui sì rado è concesso / mangiar pan bianco e ber tinto liquore,
[s. v.]: o mangiar questa minestra o saltar questa finestra.
in casa io non fossi solito di mangiar de'fichi, adesso, non so come
signori bush mi era mai accaduto di mangiar così bene! de roberto, 338:
giacomo soranzo, lii-3-55: costumano di mangiar la carne sanguinosa, la quale arrostiscono
riunivamo nella sua camera di studente a mangiar le insalatine condite col sapido suo olio
astore, 75: dona li a mangiar am 1'aiga del socre, per ostar
quantunque in casa 10 non fossi solito di mangiar de'fichi, adesso, non so
non prende carne. rimedio: dàli a mangiar grame- gna e canelle e meloni sarazineschi
l'ardore, / sull'ora del mangiar, disse quel buono: « prendi del
... per tutta la vita non mangiar altro che uova., saturarmi d'
, onesicrate... invitò a mangiar seco alcuni che facevano professione di musica
si è sazi, non si potrebbe più mangiar altro. -pieno (il ventre
il mondo vede manifesto / la frataria mangiar col capo in sacco, / vivere
s. v.]: 'sbaffiare: mangiar di molto e con gusto, ma
v.]: 'sbaffiare'e 'sbafare': mangiar molto e ingordamente. 'quando per
che gli uomini, prima di arrivare a mangiar meglio o a saper di più,
la lingua, mi strapregò di non mangiar troppe magiostre. 5. infuriare
un panetto fresco e stette a guardarlo mangiar di gusto. montale, 3-140: perfino
se ai primi giorni furono avvezzati / a mangiar sol cipolla, aglio e scalogna,
2-13: solevano già i novelli sposi mangiar scalórgna e ruccola, quando s'avevano
fattura, / ch'ella mi dà mangiar pure ella stessa; / e più,
certosini si togliesse lo statuto del non mangiar carne, molti se ne scandalezza- rebbeno
il signor de jacobis di dire che il mangiar carne scannata dai mussulmani era una quasi
ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne anche il venerdì come tanti turchi.
piede, s'industnano di sostentarsi col mangiar il mosco o altri virgulti. muratori
fu il primo che ponesse in uso il mangiar scazzoni, pesce argentino. b.
, ed ogni giorno / le scemano il mangiar. guerrazzi, 1-344: gregorio x
pure che cesarotti schiamazzi e ti voglia mangiar vivo perché hai biasimato m. thomas
: se molto l'uom si usa a mangiar le radici, fan male alla vista
schifiltadé. musso, ii-358: il mangiar insieme tutti d'una cosa ad una mensa
on mosca on qualke sozura / entro mangiar vezando, / taxe, ke non habian
, a chi piacciono, saran buoni nel mangiar freddo dell'anno;...
sono uno sciagurato che non fa che mangiar fuori di casa. ferd. martini,
labri spergiuri profanato, / e nel piatto mangiar 3. banalmente, convenzionalmente;
, / che. ss'i''l vedea mangiar pur du'derrate / di fichi,
di contentarle presto, / ché 'l mangiar ferma i cavagli sfrenati. berni, 177
, 2-42: mi maraviglio come voi potete mangiar mai a tavola un buon
2-13: perché solevano già i novelli sposi mangiar sca- lorgna e ruccola, quando s'
, lii-13-230: vi erano scudelloni di mangiar bianco di poca spesa. buzzati, i-306
; insipido. allegri, 99: mangiar poche e scondite / vivande in frettae ber
sobrietà, lavorano tanto sottile che nel mangiar le frittate chiudono le fene- stre,
. sconvolte le budella / e di mangiar non prendo più piacere. monti,
aneurisma, or lo scorbuto, / mangiar sempre da infermo, e ber diluto:
devemo differire a mordere / non che mangiar, fin che ci sia da sug-
goldoni, xiii-253: il mancatore, di mangiar d'una ostrica marina. lubrano
all'osteria, / dove chi vuol mangiar paga lo scotto: / ed ecco indizio
parlar forte per le strade, il mangiar in pubblico. = comp. dal
mi lasciare, alle navi, da'cani mangiar degli achei ». = voce
tenuissime diete, ne'feriti soliti a mangiar bene. brancati, ii-46: la sua
egli non dopo molto, invitato a mangiar seco un nipote suo, che era restato
: qui trovai fra i poveri, a mangiar la minestra, un giovine..
in venerdì o sabbato, che si potesse mangiar de la carne... il
domanda non volendo perder il vino per mangiar carne. duodo, lii-15-127: quando
dargli desinare, si fece coscienza di mangiar della carne senza licenza del suo priore
vannole seguendo, / e sì voglion mangiar le gran pietanze, / e'preziosi vin'
croce, 141: essendo egli usato a mangiar cibi grassi e frutti selvatichi, tosto
vecchiezza, rispose: « col non mangiar mai, né far niun'altra cosa per
, senza la quale io non porrei mangiar lo rosto stamani. tansillo, 7-75:
piglia mai in altro senso che di mangiar dopo cena. filicaia, 2-123:
avendo poi messo ordine per il dopo mangiar di visitare separatamente il signor lodovico,
, / piova e vento sopportar, / mangiar male e mal dormir.. /
premessa. abbracciavacca, xxix-22: per mangiar e ber pur dili- cato, /
, in tuta zente: / no trop mangiar ni poco, ma tempera- damente.
berni, 26: costui ha denti da mangiar le ghiande, / e 'nquattro volte e'
, dispiegarne tutta la forza. vuoi mangiar, /... / sforza,
/ di contentarle presto; / ché 'l mangiar modata così per una rappresentazione, con tutti
: dicesi 'sgattigliarsi le budella'e vale mangiar a crepa cuore, di malavoglia.
che lui>arlava, mai ragionava se non di mangiar e bere e di sgo-fiare.
grave, / fuorché sgranar baccelli e mangiar fave. passeroni, iv-178: quando a
come diceva la mia nonna: del mangiar si vive, del goder si sguazza.
a cena a la vigna e a mangiar la fogliata romanesca; e quelli che
che cosa è che più giove / del mangiar lecastagne in tutt'i tempi, / e
essendo possibile, accioché non venghi a mangiar troppo né fare mine, torgli per
. morosini li-8-172: non lo lasciano mai mangiar frutta di sorte alcuna, né cose
v.]: 'smigliacciare': mangiar migliacci. = comp. dal pref
averlo da sera e da mattina a mangiar seco e mostrargli smisurato amore. boiardo,
domanda non volendo perder il vino per mangiar carne. d. bartoli, 4-3-
le cor- pacciate fanno male ed il mangiar sobrio e sano fa bene.
che non può al fiume e mangiar ghianda, / più tosto che veder la
, vi- 116: or se di mangiar ben tanto bramate, / qui vi soddisfarete
, iv-70: chi fuori intanto da mangiar cavava / burro, uova sode, anguille
, 3-207: ai villici impone di mangiar buone carni e berne del buono e abitare
, / vin che è più tosto da mangiar che bere. -che viene usato
secondo il mio giudizio, / che 'l mangiar bene e il ber solennemente.
licita la moglie / di bere e ai mangiar valer d'un fico. giuseppe flavio
sessa legnaiuolo fu quel che ritrovò il mangiar brasuole e soppressate. soderini, iv-77:
romoli, 24: chi non vuol mangiar l'agnello lattinato, lo mangierà saporito
carducci, iii-17-74: egli dèe sopravvedere al mangiar della dama, sceglierle le vivande.
cenne da la chitarra, xxxv-ii-425: da mangiar abbiate sorbe e péra, / olio
e da quel tempo in qua di mangiar non fo orba, / senpre le spese
moro, lii-14-376: verso il fine del mangiar gli portano da bere in una grande
3-206: mantenersi meglio non è il mangiar molto e delicato, ma cibi sani e
, si trovano tanti cibi da poterli mangiar crudi che l'uomo qualche tempo potrebbe
che fino allo stesso pontefice si ridusse a mangiar carne di asino, come cibo anche
in faccia mia dall'uso / di soverchio mangiar. chievolmente vantandosi. buti,
s. v.]: 'spacchiare': mangiar con piacere o abbonciare, spaiare,
tanto spago che dir 'miserere'/ non puon mangiar, né bere / della gran pressa
è troppo grande, / convalido a mangiar da tutti fuggesi. -cadere ed espandersi
qua foste al bere infermi e al mangiar sani, / e co'coltelli in man
« siam cristiani anche noi: dobbiamo mangiar pane anche noi », dice il primo
. lamberti, lxvi: un che a mangiar con gli angeli n'invita, /
, 1-41: dice che l'invita a mangiar seco, e non mangia altro che
: i lapponi dànno l'alloggio, mangiar e bere e condotta senza spesa o interesse
ahi traditore ingluvione, che non vuol mai mangiar capponi, se prima non li vede
legnaiuolo, fu quel che ritrovò il mangiar brasuole e soppressale, il mangiar splecco e
il mangiar brasuole e soppressale, il mangiar splecco e le trippe di capretto con
, vi-129: cianciamo de la splendidezza del mangiar d'essi. lud. guicciardini,
fi'aldobrandino, xxxv-ii-439: ella mi dà mangiar pure ella stessa; / e più
milano, poi son venuto qui a mangiar i patrii fagioli, tanto più che il
giorno tutta la persona; ma nel mangiar sono sporchi e senza alcun costume.
vasari, ii-57: si riduceva a mangiar continuamente ova sode, che, per risparmiare
purg, 23-68: di bere e di mangiar n'accende cura / naturale bontà e di
scienza in cucina o l'arte di mangiar bene. curioso titolo: positivismo ed estetismo
fu il primo che ponesse in uso il mangiar scazzoni, pe sce argentino
e adolescenti, per i campi a mangiar uva e cogliere sull'albero fichi.
e la sua legge: e non mangiar carne di porco,... tagliare
me la sono sradicata da dosso col mangiar non troppo e cose semplicissime, e
lo so bene che anche lei ci piacerebbe mangiar asfalto. = comp. dal
(i-278): non potendo né mangiar né dormire, stavasi come uno smemorato,
certosini si togliesse lo statuto del non mangiar carne, molti se ne scandalezzarebbeno.
2-24: con qualunque si stia, vuol mangiar sempre / e cibi poco preziosi gode
stentar, s'altro non fusse, / mangiar in pugno, come gli sparvieri /
bramava pure ch'egli s'avvezzasse a mangiar altre carni che di capretto, prese per
vi addestrarete a bever cervosa e birra e mangiar fette lunghe di pan negro col buttiro
alfieri, i-15: mi spinsi avidissimamente a mangiar di quell'erba... e
.. è andato... a mangiar pane e cipolle nel centro più stracittadino
, camise e vittuaglie in nave per mangiar, stramazzo e conserve di zucaro.
ociello... e lasciali strangolar e mangiar la mitat de la gorgia. storia
todesco ha da essere... nel mangiar laido, nelle conversazioni intollerabile, nell'
deglutire. ruspoli, 1-91: nel mangiar si gratta / la gola, storce il
, già è molt'anni, a chiunque mangiar n'ha voluto,..
che fino allo stesso pontefice si ridusse a mangiar carne di asino. brusoni, 4-i-5
... per tutta la vita non mangiar altro che uova., saturarmi d'
tutto l'inverno, ché per vivere bisogna mangiar d'ora in ora. pascoli,
a mordere, / non che a mangiar, fin che da lor si succiano /
lamenti storici pisani, 69: parrebbeti altro mangiar che di succiole, / o giuochi
devemo differire a mordere, / non che mangiar, fin che ci sia da suggere
barbari per la prefata venerazione s'astengono da mangiar colombe, molto più enea, superstizioso
altri gentili, potendo i tibetani assolutamente mangiar di tutto. 3. ant
. ramusio, cii-ii-105: il mangiar loro è molto tristo: il pane è
né fattura, / ch'ella mi dà mangiar pure, ella stessa. cantari antichi
dentro, che è un piacere a vederli mangiar con furia. salvini, xxxiv-22:
colera e flegma fanno intieri o triti mangiar se volen caldi in sai conditi. pulci
bisaccia. contile, 1-5-11: mangiar mi voglio una di quelle polpette che
coltello e la forcina, / malvago di mangiar. salvini, v-2-2-6: 'fare a
e massimamente se tu arai forestieri a mangiar con esso teco, percioché tu gli hai
quelle si trovano / che non han da mangiar quanto vorrebbo- no, / spesse fiate
. fagiuoli, vi-30: il cane dèe mangiar, ma quel ch'a me /
a burlar le tiritoste, / che mangiar sempre, e non pagar mai l'oste
giovanni di maffeo, lxxxviii-i-690: s'io mangiar posso, i'vo'stame e capponi
, lvii-143: ti veddi iermattina / mangiar così di voglia / per insin alla foglia
mai sazia d'empire il sacco ed in mangiar e bere avrebbe vinto cinciglione, per
cicognani, v-1-369: « bisogna abituarsi a mangiar di tutto ». precetto sacrosanto;
che a noi musulmani è proibito di mangiar carne macellata da cristiani; vi preghiamo
anseimo e con / madame idalba per mangiar la suppa. goldoni, viii-817:
non sia sacrificato, togli / da mangiar, né ti bagna: ecci il gastigo
, ma a refrustar contadini, a mangiar carne mal cotta, a dormire in sul
fu mediocre poeta fu l'inventore di mangiar tricchie, quai chiamano alcuni sarde.
costanzo e non sarebbe venuto a modana a mangiar la salsiccia e le trippe. parini
al gusto. ramusio, i-214: il mangiar loro è molto tristo. il pane
far delle lunghe passeggiate, di non mangiar che cibi sani e tritando bene.
colera e flegma fanno intieri o triti mangiar se volen caldi in sai conditi. il
i-273: non bastava la tua ingordigia mangiar le pecore, senza che andassi
che andassi per sopra più a mangiar la troia di quel povero pastore, che
era solito dire: « turco fino mangiar porco e bever vino ».
e fa sua legge; / e non mangiar carne di porco; lavarsi il culo
, 23-68: di bere e di mangiar n'accende cura / l'odor ch'esce
, 13: guardatevi gottosi / di non mangiar ciliegie in dì oziachi, / perché
poco intertenitor di dame, e nel mangiar fu di tal modestia, che non toccava
spagna, prega quella, che si degni mangiar questi per suo amore, e che
si può amar la salsa verde senza mangiar le biade in erba. ibidem, 305
meglio, che deste ormai fine di mangiar tanta verzaia, latuche e petresemolo con altre
.. minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippe, carabozzada, vilanata,
, già è molt'anni, a chiunque mangiar n'ha voluto, senza guardare se
498: non si arrischieranno neanche a mangiar uva passa, né di masticar un
con le proprie braccia il pan che mangiar volea guadagnare e filando lana la sua
pratesi, 5-375: provi a non mangiar tutto l'anno che raponzoli e vitalbini,
): poi che l'ora del mangiar fu venuta, messe le tavole sotto i
, iii-17-74: egli dèe soprawedere al mangiar della dama, sceglierle le vivande, moderarne
alle volte si procurava il vomito per mangiar di nuovo, il che forse fu causa
. ibidem, 313: si deve mangiar per vivere, non vivere per mangiare.
del vivo, massimamenbrava, per farmi mangiar vivo dall'interesse! bianciardi, 4-163:
pure che cesarotti schiamazzi e ti voglia mangiar vivo perché hai biasimato m. thomas.
più che non fu l'omo / di mangiar il suave e dolze pomo. ariosto
, il padre, circa l'opportunità di mangiar troppo voracemente. piovene, 7-188:
proverbio: 'tu credi aver a mangiar la zuppa co'ciechi'. grazzini,
che voi fate: non pensate avere a mangiar la zuppa coi ciechi; voi sete
anche più importante (per taluni) che mangiar bene o pregare in chiesa o fare
di contarmi, / el diletto che pò'mangiar m'accerte: ond'io te dico
, 2-173: diogene si contenta piuttosto di mangiar cavoli, ed andar ravvolto ne'cenci
quel forzato donativo che mi ha condotto a mangiar pane e cipolle. idem, iii-153
il tempo della vita loro sono forzati mangiar pane e cipolle non si impicchino per disperazio
nuovo pubblico di gourmet, appassionato del mangiar bene ma nemico della 'grande abbuffata'.
papini, 992: bisognò smetter di mangiar e far finta di seguire quel gitavoltolìo