della spalla il braccio dell'alfiere nel maneggiar l'insegna. collodi, 558:
del vino. palazzeschi, 3-220: nel maneggiar le ampolline era più il vino che
1-91: imparando [il soldato] a maneggiar bene le armi ch'egli dee adoprare
preso anche nel suo proprio significato di * maneggiar l'armi'. vico, 424:
/ scorsi bamboleggiare un drappelletto / da maneggiar, quando che sia, la marra
i suoi letterati alle fatiche di virtuosamente maneggiar la penna... anco a'poemi
visto l'avresti agile ed atto / maneggiar un berton, ch'era tenuto / più
bene entro possa / pontar l'aratro e maneggiar la stiva. varchi, 18-1-416:
governato / ch'i'più non posso maneggiar marrone, / e hamme drento sì
tutte le botte, ma che poi nel maneggiar il pennello gli andavano al contrario,
il cavalcare bene alla brida, il maneggiar con ragione massimamente cavalli asperi, il
e mezzi giri / insegna l'armi maneggiar sì pronte, / che fa ch'ognuno
di carnatura e più valorosi nel maneggiar l'armi. = deriv. da
il cavalcare bene alla brida, il maneggiar con ragione massimamente cavalli asperi, il
latano, avendo quella grazia di maneggiar senza timore e periglio un tale
, ciarlatore. aretino, iii-179: maneggiar me, trescar con meco dovrebbe
: saper d'esser vivo e lasciarsi maneggiar al parocchiano, circa all'anima,
delle api] / vedere innanzi al maneggiar de tarmi; / il che dinota un
l'esercizio delle buone lettere e con maneggiar la penna, sempre è oro fino
laude il cavalcare bene alla brida, il maneggiar con ragione massimamente cavalli asperi, il
3-60: di qui imparino eglino a maneggiar con decoro la parola di dio,
e per questo si lascia facilmente maneggiar dal martello, e dilatarsi molto
di comandare alle persone, e di maneggiar le robe per ragion propria ed eziandio
e manco corbezoli, perché sono a maneggiar dispettosi. baldi, i-31: dunque,
rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra. tasso, 8-2-796:
rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra. spolverini, xxx-1-147: il
alle ali; i capitani erano espertissimi nel maneggiar le schiere, perfetta la disciplina;
: mettasi studio... di far maneggiar simili lavori ai tempi buoni, e
che finanziere, cioè più adatto a maneggiar le ricchezze che a crearle. b
mani di rapina, / perché le rape maneggiar solete; / sebben uomini siete da
tra le zolle, e più avvezzo a maneggiar la vanga che a impiastricciare i fogli
buonarroti il giovane, 10-939: avvezza a maneggiar per la foresta, / or la
l'avresti, agile ed atto, / maneggiar un berton ch'era tenuto / più
questi da un istrumento ch'ei sapea maneggiar franco trasse alle volte qualche accento di
54: quest'operazioni, per lo maneggiar che ricercano dell'argento vivo, e
concedere ad un ambizioso libertà di poter maneggiar la penna scrivendo i fatti propri,
. davanzali, ii-7: non atto a maneggiar soldati pacifichi, non che quel furore
, 54: quest'operazioni, per lo maneggiar che ricercano dell'argento vivo, e
che io mi possa aver preso in maneggiar materie così gelose. 9.
ricca, / e sempre intenta a maneggiar la picca. patini, ii-62: oh
, iii-212: egli è stato avvezzo a maneggiar sempre ghinee e luigi d'oro.
quando viene alle mani, impedisce il maneggiar le dita. e da questa, quando
governato, / ch'i'più non posso maneggiar marrone. berni, 59-31 (v-79
... di qui imparino eglino a maneggiar con decoro la parola di dio,
guadagnati con la fedeltà e con valorosamente maneggiar le armi in servigio del suo prencipe
, 54: quest'operazioni, per lo maneggiar che ricercano dell'argento vivo, e
le vie, di miglior sorte / maneggiar ben guarniti e bei cavalli. marino,
canti carnascialeschi, 1-42: chi lo scoppietto maneggiar ognora / può, con facil destrezza
debordes, suo familiare, per imperizia di maneggiar l'archibugio, che se gli scaricò
tra le zolle e più avvezzo a maneggiar la vanga che a impiastricciare i fogli,
. per ovviare al male che dal maneggiar questo semplice caro, i-267:
e da ogni altra persona che voglia maneggiar seta per indrappare. gargiolli, 145:
musici,... per potergli maneggiar con diletto mirabile dell'udito, quando
di legname dicono 'intraversare 'il maneggiar che fanno sopra il legno la pialla a
possedere il magistero della lingua letteraria e maneggiar insuperabilmente la linguafamiliare. 4. intr
d'utili lavoratori... basterà maneggiar con discrezione avveduta i contratti di affittanza
sopra tutto buon lavoratore; / so maneggiar la marra ed il marrone, / e
di turchi naturali, per destrezza nel maneggiar la lancia e la scimitarra, o per
parimente decidere se questo sia fiume da maneggiar là su con sì fatta franchezza, e
ado- perar tarmi e nella lindura del maneggiar il cavallo, mostrando egualmente bizzaria e
della spalla il braccio dell'alfiere nel maneggiar l'insegna e dello strozziere nel richiamar
iii-212: egli è stato avvezzo a maneggiar sempre ghinee e luigi d'oro.
eran costretti / per non morire a maneggiar la spada, / onde riusciano bravi
pedon me ne resta: / ma non maneggiar lor troppo la testa, / ché
/... / ma non maneggiar lor troppo la testa, / che il
xxv-1-251: oh che dolcezza / a maneggiar queste patacche gialle! s. dalla
estreme e le cerimonie funeste, quando nel maneggiar il cadavero i beccamorti lo viddero,
di porta collina tutti quelli che potessero maneggiar l'arme. alberti, 409: se
col rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra. machiavelli, 343:
galileo, 3-3-361: per assuefarsi a maneggiar la penna o la matita con ordine ed
costretti, / per non morire, a maneggiar la spada. f. f.
. cesarotti, 1-ii-324: ossian sa maneggiar con ugual maestrìa tutte le specie di
e scompigliate che parvero più tosto un maneggiar di bidenti o un ragghiar di somari che
i soli operai destinati e intesi al maneggiar delle machine e degli ordigni bisognevoli a
benigno, e come e'si lascia maneggiar da l'uomo! caro, 17-38
che si lasciava pascere da uomini e maneggiar tutto e giocava con quelli che notavano
se non il maestro ed io che potessimo maneggiar la barca. boterò, i-361:
rivoltate fangose, non più si possono maneggiar per un anno, né a seminagione
studio sopra tutte l'altre cose di far maneggiar simili lavori ai tempi buoni. torricelli
[l'adige] sia fiume da maneggiar là su con sì fatta franchezza e da
, essendo più lode a possedere e maneggiar perfettamente la straniera che la propria. guarini
il poeta, non ha dubbio, maneggiar l'incredibile, ma con dargli apparenza
più profondo pudore che dovrebbe impedirci di maneggiar la vita dei grandi come esempi ridotti
accadere che si scopra qualch'errore nel maneggiar della causa. -favorire, facilitare
bel dicitore e sapeva le arti di maneggiar la plebe e chiamava gli uomini a libertà
le vie, di miglior sorte / maneggiar ben guarniti e bei cavalli. castiglione
madre immortale. niccolini, iii-41: maneggiar cavalli, trattar armi, travagliarsi nel
, senza autorità, non atto a maneggiar soldati pacifichi. davila, 90: la
donne, ii-462: abbiamo diritto di maneggiar le finanze, di governar le provincie
mai non fu straniero. / nel maneggiar né brusco né altiero, / ancor par
,... corrisponder con tutti, maneggiar coi polacchi: affranto da dolori insanabili
che la governavano, sì circa il maneggiar dell'armi... sì circa la
in terra, non dubiti di non maneggiar sempre con ugual rettitudine e la bilancia
: era costui molto più bravo nel maneggiar la lingua che la spada.
: miratelo, immerso negli odori, maneggiar fiori e buccheri e trattare odorifere manipolazioni.
darle fiato, il cui manico si potea maneggiar di fuori, perché ne usciva.
mettono che né meno son buoni a maneggiar la striglia per istregghiar il pegaso del
rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra. daniello, lxi-28: che
, 1-363: né gli era schifo maneggiar le marre / con quella man che
lorenzo de'medici, ii-281: so maneggiar la marra ed il marrone. alamanni
le parole ed i concetti, svariatissimo nel maneggiar le figure, unico tra gli oratori
galileo, 3-3-361: per assuefarsi a maneggiar la penna o la matita con ordine
non temeva asserire apertamente sentirsi uomo da maneggiar mazzuola e scalpello con sì gran valentìa
stati riconosciuti per i più degni a maneggiar lo storico stile, se i politici non
vasari, 11-753: per mostrare che 'l maneggiar de'colori e mesticarli insieme, per
insigni si mettevano a gloria il saper maneggiar una zappa quanto una spada.
, per ovviare al male che dal maneggiar questo semplice procede, sogliono tenere, mentre
talvolta qualche ora delle ventiquattro del giorno a maneggiar carte non erudite e a combattere con
vero, morendosi egli di voglia di maneggiar l'armi. forteguerri, iv-132:
firma e motto delle sue letavesse insegnato maneggiar l'armi romane, mantener tere.
nello stabilir precetti e regole per potergli maneggiar con diletto mirabile dell'udito, quanto potrò
eran costretti / per non morire a maneggiar la spada, / onde riusciano bravi
che siano opere prodigiose maneggiar l'erario della chiesa ed esser netti di
gl'incurabili,... nel continuo maneggiar che faceva que'fracidi e puzzolenti mezzi
col rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra; / or la contadinella
è una cosa pulita, nessun bisogno di maneggiar tante porcherie oleose, vischiose, resinose
non ometteva le più accurate diligenze per maneggiar vigorosamente la guerra in quel principato.
romoli, 4: l'avarizia per il maneggiar il danaio gli scanna [gli spenditori
47: a che proposito tentar vespe, maneggiar le urtiche, stucciar le orecchie alla
: / con quella gente è un maneggiar l'ortica. -rivoltare in ortiche quel
: la soldatesca ha due parti: maneggiar l'armi e osservar l'ordinanze conservando
plebei poltroni / a sceglier lane e maneggiar passetti. g. gozzi, 1-192:
xxv-1-251: oh che dolcezza / a maneggiar queste patacche gialle! intrichi d'amore
. -in buona fé, che sa maneggiar la penna meglio che non credevo.
): per quel suo non saper maneggiar la penna]. guerrazzi, 195:
valle, 3-13: si maravigliarono di vederci maneggiar gli arcobugi a ruota con tanta prestezza
cui vietò a carlo ottavo suo figlio il maneggiar libri; pretese che, con farlo
fiaschi, xcii-i-235: quando si vorrà maneggiar il cavallo a'repelloni, così chiamati
trattando materie liriche e amorose, dèe maneggiar la penna con vivacità di concetti,
parimente decidere se questo sia fiume da maneggiar là su con sì fatta franchezza e
, pratticando il fatto in vece di maneggiar prima con la ragione il negozio, han
pregiudicato, un pedante che non saprà mai maneggiar panimo degli uomini né guidarli al bene
pregiudicio facevano i due inescusabili errori che nel maneggiar l'impresa del regno di napoli egli
valle, 3-13: si maravigliarono di vederci maneggiar gli arcobugi a ruota con tanta prestezza
intrigare, / a fare imbrogli e maneggiar le fave, / a ingannarsi, a
, che i veneziani, contentandosi di maneggiar per lor medesimi la guerra navale,
romoli, 4: l'avarizia per il maneggiar il danaio gli scanna [gli spenditori
degl'incurabili,... nel continuo maneggiar che faceva que'fracidi e puzzolenti mezzi
buonarroti il giovane, 9-575: là cavalieri maneggiar cavalli, / sfumare, far le
si mettono che né meno son buoni a maneggiar la striglia per istregghiar il pegaso del
, senza autorità, non atto a maneggiar soldati pacifichi, non che quel furore
di rapina / a chi le rape maneggiar conviene. ghislanzoni, 16-51: voi
/ le dure zolle, or maneggiar la marra. tansillo, 7-213: aratro
di rapina / a chi le rape maneggiar conviene. -di razza: per
delle donne, ii-42: abbiamo diritto di maneggiar le finanze, di governar le province
parimente decidere se questo sia fiume da maneggiar là su con sì fatta franchezza e
posti in dissegno '. quando si vorrà maneggiar il cavallo a'repelloni, cosi
una cosa pulita, nessun bisogno di maneggiar tante porcherie oleose, vischiose, resinose,
in terra, non dubiti di non maneggiar sempre con ugual rettitudine e la bilancia
3-1-282: il braccio dell'alfiere nel maneggiar l'insegna e dello strozziere nel richiamar
io non so chi non si rinsavisse nel maneggiar degli scudi. panigarola, 2-325:
vascello erano giunti, cominciò quilico a maneggiar le sue pratti- che. galanti,
però di gran lunga né la disciplina in maneggiar secondo il -oscillare mollemente nel passo (i
, per ovviare al male che dal maneggiar questo semplice procede, sogliono tenere,
mettono che né meno son buoni a maneggiar la striglia per istregghiar il pegaso del
, sallire, saltar una sbarra e maneggiar tutte sorte d'armi meglio che gli altri
lacero e minato, che non sapendo maneggiar l'ago nell'im- bastirle, ci
8-39: rimaneva, invece, impegnato a maneggiar la penna; l'unico alibi,
, come se solamente i todeschi sapessero maneggiar l'armi... così minacciava
o vacui. aretino, vi-553: maneggiar me, trescar con meco dovrebbe il
che sciolto / sarà tuo braccio a maneggiar lo scettro, 7 per cui
scherma, la quale è arte di ben maneggiar l'armi, ha per fine principale
esattamente possiede la scherma di ben sapere maneggiar l'uno e l'altro. f.
vago di rivolger le carte socratiche che di maneggiar queste altre: nondimeno alcuna volta non
col rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra; / or la contadinella
e scompigliate che parvero più tosto un maneggiar di bidenti o un ragghiar di somari
un giorno mi scorticai una mano nel maneggiar la breccia che dovevo battere.
estreme e le cerimonie funeste, quando nel maneggiar il cadavero i beccamorti lo viddero,
speranza..., esercitato in maneggiar l'armi; né la palla correre lungamente
buonarroti il giovane, 9-575: là cavalieri maneggiar ca valli, / sfumare
baldovino del monte simoncelli, i-2-413: quel maneggiar cavalli sopra terreno uguale, sgombro e
modo governato / che più non posso maneggiar marrone. della 'asa, 5-iii-148
: esser le pitture alquanto sinistre da maneggiar in dar loro la vernice in certi
che il principe sia in età di maneggiar l'armi e sostentar il regno e la
giù in terra, non dubiti di non maneggiar sempre con ugual rettitudine e la bilancia
disusata per tanti anni di oziosa pace dal maneggiar le armi, sempre riuscirà debole mentre
della spalla il braccio dell'alfiere nel maneggiar l'insegna e deio strozziere nel richiamar
. cattaneo, iii-150: seguitò a maneggiar quelle immondizie [i poveri cenciosi e sozzi
ed i concetti, svariatissimo nel maneggiar le figure. ste trovaronsi notabilmente
nave, né si è esercitato a maneggiar cavalli, facesse acquisto d'un naviglio bellissimo
indegne mani / entrano a parte a maneggiar la torta, / che sembrano d'agnelli
, 17-5: se a me toccasse a maneggiar la torta / vorrei far5 a'briachi
tibie piagnenti. niccolini, iii-41: maneggiar cavalli, trattar armi, travagliarsi nel corso
sia di nobil mano folle diletto / maneggiar remi e trattar rete o nassa.
trattando materie liriche e amorose, dèe maneggiar la penna con vivacità di concetti. varano
, 1-577: 1 maestri di maneggiar l'armi spirituali son coloro, che con
un principe, che sappia così ben maneggiar la penna, come la spada; ma
col rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra; / or la contadinella
come al giuoco della palla, al maneggiar cavalli, al giuocar d'armi, che
, e le tenete / spesso nel maneggiar pubbliche entrate / quelle con penna alleggerir
mille voltate e mezzi giri / insegna rarmi maneggiar sì ronte / che fa che ognuno
bianca. alamanni, 7-ii-327: in maneggiar cavalli, in volteggiare arme, in
rastro / le dure zolle, or maneggiar la marra. baldelli, 5-3-162: cominciarono