genere, se così piace, chi maneggia il coltello a ferire per proprie risse
accoratóre, sm. colui che maneggia l'acco- ratoio. =
. idem, iii-30: è una gran maneggia di paese dove fa ogni cosa che
: chiamo agricoltura ogni industria che si maneggia attorno il terreno e si prevale in qualunque
ferro). 2. chi maneggia l'alighiero, chi è addetto al
. salvini, 30-2-249: colla sferza maneggia i cavalli, i quali non istanno
l'arte nostra... non maneggia che la creta, come i bambolai:
o quattro persone per banco, ciascuno maneggia il suo remo. pindemonte, 24-155
a quelle bassezze deu'imparare come si maneggia un'arma, come si muova ordinati.
s'introduce da per tutto, si maneggia facilmente, speditamente, e a beneplacito
mano] brandisce un'asta, e maneggia un sottil capello: zappa, e ricama
o quattro persone per banco, ciascuno maneggia il suo remo. salvini, 23-308
a quelle bassezze dell'imparare come si maneggia un'arma, come si muova ordinati
è grossa, più è certo chi la maneggia della sua sicurezza, e volendola far
, 617: il ragazzo di strada maneggia i sassi con precisione e tira a segno
collodi, 617: il ragazzo di strada maneggia i sassi con precisione e tira a
viene esasperata la pena della morte a chi maneggia e si vale del denaro del pubblico
, 265: sono un consiglio supremo che maneggia tutto quello stato unito, formato da
. 6. dir. chiunque maneggia denaro dello stato o di un altro
combinazioni. pindemonte, 223: costui maneggia terre, arie maneggia, / licori
223: costui maneggia terre, arie maneggia, / licori, sali, e i
, 2-5-364: in due modi si maneggia il cavallo, cioè a dire in aria
s'introduce da per tutto, si maneggia facilmente. de sanctis, ii-15-312: quivi
giuocatore, con qual attenzione ed intrinsichezza maneggia le carte, e come giubila e gli
molte lor parti per mancanza di chi maneggia, dànno con tutto ciò una tragedia che
mercé l'industria di chi ben la maneggia, aborrisca e si tenga di lungi le
saperà il dotto divisare ciò che si maneggia, e render le cagioni di tal modo
esasperata la pena della morte a chi maneggia e si vale del denaro del pubblico.
/ con spattula ogni dì sbatti e maneggia. / poi di lasciarla riposar procura,
nelle tanaglie, 1029: chi maneggia d'intorno a sé un rasoio, o
ferro tirando o funicelle, / figurette maneggia. -figurettina. cagna,
. finanzière, sm. chi maneggia con abilità affari di alta finanza
sm. letter. chi usa, chi maneggia le forbici. -al figur.:
5-iv-219: con vivacità impareggiabile la fantasia maneggia questo argomento mettendoci sotto gli occhi con
ferro tirando o funicelle, / figurette maneggia. settembrini [luciano], iii-1-287:
con cui la sega si tira e maneggia, ma con un manico,..
scrittore latino, e che vagamente ancora maneggia le gentilezze della poesia toscana. gravina,
. redi, 16-v-176: vagamente ancora maneggia le gentilezze della poesia toscana. baretti
l. bellini, i-158: te le maneggia [queste cose]...
occasione; e, in somma, lo maneggia tirannicamente. alfieri, 8-184: parmi
proverbi toscani, 226: chi non maneggia, grameggia. = deriv. da
fine che si propone timballatore, quando maneggia materie molto voluminose, e ch'egli
iddio... benché intrattabili vi maneggia, e benché immisurabili vi compassa.
il politico, una materia che egli maneggia e adopera ai suoi intenti, come si
nel dire che nell'operare; come chi maneggia cosa liquida e attaccaticcia. betteioni,
f. frugoni, vi-707: chi maneggia la pece per tinger ed attaccar gli altri
qualità di persona, e non si maneggia nella scena con azione di diversa qualità
norme. baretti, 6-339: chi maneggia una lingua con franchezza quando s'inceppa
pacichelli, 5-15: questo tribunal nuovo maneggia i beni incorporati de'ribelli o fuggitivi
nelle sue coloristiche cascaggini, che usa e maneggia con franchezza sardagnola la signora grazia deledda
forame, / ogni cazzo furfante / maneggia, stringe e nel gran buco scola.
onora. sarpi, i-1-169: qui si maneggia qualche cosa contro i gesuiti di conseguenza
farne parola. mazzini, 42-82: si maneggia un grand'affare: cessione del lombardo
giocatore, con qual attenzione ed intrinsichezza maneggia le carte. -atto,
: * lavora di bastone ', lo maneggia zione agricola; coltivo.
o molle, che, mentre si maneggia, si venga a ristringere e cedere da
, 14: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al
intero tutto d'una fatta o una gran maneggia di terra tutta d'un modo,
, sotto roma, per tutta la maneggia de'colli di campagna di roma insino a
. soderini, iii-30: è una gran maneggia di paese, dove fa ogni cosa
di un'appestato con providenza cirur- gica maneggia le tanaglie per istrappargli dall'anguinaia
benché non si vegga chi governa e maneggia il timone, le vele, l'ancore
/ via la stirpe sanguinaria / che maneggia il coltello / dal mànico di corno
! caro, 17-38: sicuramente si maneggia un pestifero serpe, mentre egli è
, 14: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al variare
nasce la tarma nel grano che si maneggia spesso con pala, e molti lo maneggiano
gentilissimo scrittore latino e che vagamente ancora maneggia le gentilezze della poesia toscana. menzini
menzini, iii-18: il buon poeta maneggia con decoro tutti gli affetti. muratori,
e de i loro ripari che chi facilmente maneggia il calcolo integrale o differenziale e tratta
per il politico, una materia che egli maneggia e adopera ai sui intenti. papini
sue coloristiche cascaggini, che usa e maneggia con franchezza sardagnola la signora grazia deledda
infanzia... l'uomo non maneggia ancora liberamente la propria volontà. de
saperà il dotto divisare ciò che si maneggia e render le cagioni perché
infamando, con atrocità di vocaboli, chi maneggia cause senza conoscerne la midolla quanto più
prudente e giudizioso, e che intende e maneggia la medicina, come ella dee essere
vivere fuori delle cose d'amore, che maneggia esperta e sagace. pavese, i-369
gentiluomo espressamente dal cardinal cibo mandato si maneggia. bisaccioni, lx-1-35: chi prende
in casa. donna onesta, che maneggia amori, ne diventa ospite di foriera.
prima l'imperatore; ma tanto chi maneggia il papato quanto chi governa l'impero sono
e più ancora contro déagean che lo maneggia. lupis, 3-203: visto che si
non amò figlio ancor: ma tu maneggia, / tu rammollisci a me quell'alma
di donna dicesi assolutamente ch'ella 'maneggia un tale a suo grado ', denotasi
, 1-iii-701: né pare che chi maneggia el papa dubiti punto che lui abbi
bartoli, 9-23-238: perciò, chi maneggia coscienze, tuttodì vede a'fatti, che
... giunto nel mezo, o maneggia il cavallo al suo modo o passeggia
, non ho mai saputo come si maneggia il denaro. -assol.
asciutto, tuttavia negli esercizi cavallereschi si maneggia con una singolare disposizione. vimina,
animali. chiabrera, 1-iii-340: si maneggia intra lanose mandre / lupo affamato,
tufo, 83: corre, para, maneggia, e poi s'arresta, /
varchi, 8-1-96: la geometria si maneggia intorno alle cose terrestri e caduche e
cavo gli occhi, da che e'si maneggia per bocca fanciulle tali con così poco
. proverbi toscani, 116: chi maneggia non braveggia. ibidem, 258: chi
qui / presso il maneggio? -chi maneggia qualche / interesse non fa così.
di cosa che cede a chi la maneggia. 3. figur. che
si dice anche del giocatore che li maneggia, rispetto alle carte o ai
bene raccomandata al manico, mal si maneggia 'e'comincia girarmi nel manico':
due punti per un bel parere, maneggia drappi, smusica un versolino da te imparato
urgenti della republica nulla manchi, egli maneggia una buona somma di denari, e
e destrezza. -in partic.: che maneggia abilmente le armi, che combatte coraggiosamente
'manovre alte': quel cordame che si maneggia dalle coffe in su; e d'indi
. cavour, v-261: colui che maneggia l'aratro, si dice in linguaggio
che ha il sai marino quando si maneggia. bicchierai, 85: le acque
di ferro noto, con cui si maneggia la calcina alla cola e quando si vuol
nomi, 5-12: maurizio lo spadon maneggia e taglia / quanto più può l'inimica
/ via la stirpe sanguinaria / che maneggia il coltello. e. cecchi, 5-149
, oltre alle parole, vi si maneggia il canto, l'armonia e l'esaltazione
e feditori. 4. che maneggia un attrezzo o un'arma; che
quando non più l'arte meccanica e mestierante maneggia e trasmuta i corpi, ma v'
': quel marinaio che guarda e maneggia le manovre di mezzo. panzini, iv-421
titolo di colui per solito che lo maneggia. quarantotti gambini, 6-24: c'era
difetto non suo, ma di chi maneggia qua e in lombardia le faccende sue
bambole, colui... che maneggia colla e cartapesta e opera gelidi miracoli
ma al modo onde il popolo italiano maneggia cotesta materia, alla trasformazione ch'ei fa
perfetta contezza e l'apre e lo maneggia e lo modera. 11.
o molle, che mentre si maneggia si venga a ristringere e cedere
, fuorché al mercante stesso che li maneggia. l. pascoli, ii-62:
, o anche lo tocca o lo maneggia. leonardo, 7-i-164: quando tu
: elettra... quanto nervosamente maneggia l'arme della sentenza oratoria contr'alla madre
di amore: macchinar le guerre quando altri maneggia trattamenti di pace e, quando i
che colla sua onnipotente virtù adopera e maneggia quasi le cause tutte, anche le
bisaccioni, lx-1-35: donna onesta che maneggia amori ne diventa ospite di foriera.
[il cavallo] nel luogo dove si maneggia, il che si faccia avanti che
d'uno strumento ': chi lo maneggia, lo suona maestrevolmente, francamente.
: colui che pagaia, colui che maneggia e remiga colla pagaia. =
tufo, 83: corre, para, maneggia e poi s'arresta, / [il
vino e sta a soli legumi, non maneggia mai denari e vive di offerte patriottiche
, 14: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al variare
. cesari, ii-414: qui dante maneggia il pennello da suo pari.
g. bentivoglio, i-ii: il tesoriere maneggia il danaro pubblico e i pensionari sono
niente pensosità. la parola essa la maneggia come il pasticcere lo zucchero filato
molto rompendosi spesso de'vetri chi li maneggia, massime che i pentolini d'arezzo bollono
angue. caro, 17-38: sicuramente si maneggia un pestifero serpe mentre egli è agghiacciato
alcuni casi dove la lingua che si maneggia è manchevole. algarotti, 1-iv-426: cicerone
e dello scherno sul labbro come chi maneggia gli argomenti della forza. guglielminetti,
continui colpi che ricevono da chi le maneggia; ma vi si rimedia turando dette
/ con spattula ogni dì sbatti e maneggia. ventura rosetti, i-110: tolleti
: sta a cavallo bene, lo maneggia meglio, giostra e porta la lancia
popolo e secondo la specie di gente che maneggia fra esso le lettere, elle possono
149: il soggetto ch'ella maneggia e il più spinoso che possa immaginarsi
e sta a soli legumi, non maneggia mai denaro e vive di offerte patriottiche,
prenda, voglio che bene lo guata e maneggia, perciò che è piacevole e destro
e centinaia peggiorar precipitosamente. -che maneggia o manovra qualcosa (per lo più
. sarpi, i-1-169: qui si maneggia qualche cosa contro i gesuiti di consequenza
, secondo la volontà di chi lo maneggia, profumi diversi a seconda delle esigenze
sono i fili, se l'ago maneggia, / quei son gli spilli, se
. -in partic.: che maneggia, briga, cospira in modo per
la 'gucchia ', quello che la maneggia la cava di quando in quando fuori
, 5-107: massimo azeglio... maneggia spada, pennelli, penne e timoni
tissimo mazzarini, che oggidì con tanta lode maneggia la grave mole de negozi della corona
cura di un appestato con previdenza cirurgica maneggia le tanaglie per istrappargli dall'anguinaia il
. (femm. -trice). che maneggia un affare, che dirige, amministra
jaell, giovinetto a diec'anni che maneggia il piano-forte così come non saprebbelo forse
, nascosto nel mazzolino di violette, si maneggia bene anche con i guanti.
, 14: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al
le schioccatóre, sm. letter. chi maneggia la fru dita, ohei
. g. giustiniani, lxxx-3-1067: non maneggia né armi, né cavalli: solo
duro, sciatto, sgangherato, lo maneggia in modo da dissimulare... il
goldoni, ii-1126: il conte lelio maneggia l'affare: io gliel'ho promesse,
cadono via medesimamente, se col martello si maneggia -ripido, brusco (un
bronzoè grossa, più è certo chi la maneggia della sua sicurezza; evolendola far tirar più
carducci, iii-20-72: leopardi... maneggia e libera signobartolini, 19-38: imbucai
due punti per un bel parere, maneggia drappi, smusica un versolino da te imparato
permette copie fedeli e ingrandite a chiunque maneggia pennello. d'annunzio, iii-1-239: quando
riposa la sostanza del fatto che si maneggia nella favola. sarpi, ii-385: il
a colpire di punta, che si maneggia afferrando l'impugnatura protetta da un'elsa
all'ingordo forame / ogni cazzo furfante / maneggia, stringe e nel gran buco scola
tirar di spadone', il quale si maneggia a due mani e vuole spazio da girarsi
f con spattula ogni dì sbatti e maneggia. messisburgo, lxvi-1-310: colla spatola va
9-482: la colonna / della fortezza maneggia a sua posta, / come della giustizia
vino e sta a soli legumi, non maneggia mai denaro e vive di offerte patriottiche
la parola essa [dina galli] la maneggia come il pastic- cere lo zucchero filato
esasperata la ena della morte a chi maneggia e si vale del danaro del pub-
strettezza. navagero, lii- 1-303: maneggia li danari deltimperatore con gran parsimonia e
un poeta che con tanto valore e destrezza maneggia la pericola arma della satira civile,
giuglaris, 14: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al
settembrini [luciano], iii-2-245: maneggia tessali cavalli, ed egli come puledro
artiglieria, così chiamato dal cannone che maneggia e che nella lingua turca suona 'top'
), tr. (trameno). maneggia = deriv. da tramenare
quell'altro, che seguita e si maneggia tanto è un faccendone trappolista, romanescato
3. ant. che tratta, che maneggia determinati materiali. a. pucci,
, agg. che tocca, che maneggia determinate sostanze. dominici, 1-169:
p contarmi, li-3-556: travaglia e maneggia volentieri li cavalli. a. mocenigo,
due punti per un bel parere, maneggia drappi, smusica un versolino da te imparato
farina l'ebbi sempre lorde. chi maneggia la pece per tinger5 ed attaccar gli
vaglia il grano, crivellatore; chi maneggia un vaglio. sacchetti, 3-3
a capo chino / la carriola agevole maneggia / carca di vagliatura. 3
mnti per un bel parere, maneggia drappi, smusica un versofino da te
o in cordofono ad arco che si maneggia come il violino, ha un
quella della viola) e che si maneggia tenendo il manico con la mano sinistra e
, 14: con che maestria si maneggia la lingua, che così bene al variare
: chi si occupa di cifrari, chi maneggia cifrari. 2. chi