): come il cane che scorta una mandra di porci, corre or qua or
: e, tolti due dalla rinchiusa mandra / giovinetti porcelli, ambo gli uccise,
capraio, che sonando dilettava la sua mandra. bembo, 5-1-185: questi assalendo
, con il sentore acre di una mandra, addossati gli uni agli altri..
1-106: come lion di tori entro una mandra / or salta a quello in tergo
case addossate una all'altra come una mandra si presentarono ai loro occhi. manzini
8-6-645: fra molte pecorelle in ampia mandra / il simplicetto agnel scherzando a salti,
a venir la testa / di quella mandra fortunata allotta. idem, purg.,
d'annunzio, iv-2-1258: l'immensa mandra sbigottita, sotto gli urli e sotto i
gioca. d'annunzio, iv-2-874: la mandra scalpitava sprangava s'impennava intorno alla macchina
asconde, / tauro non già vilmente in mandra nato, / nato a l'aratro
o d'animal pennuto / insanguinossi in mandra, o tra gli augelli, / come
notte i compagni... dentro la mandra preso un lupo. della casa,
che tuona, / o d'una mandra che barrisce ancora, / di
i floridi confini / delle macchie la mandra. soffici, ii-129: molti anni
senza pastore bastarebbe solo a conducere una mandra. machiavelli, 410: ciascuno giorno qualche
quando il mare, mugliando come una mandra di tori, con le sue lingue bavose
simiglio in questa riva / pur dalla mandra un agnellin smarrito, / che sprezza
monti, 18-798: di giovenche una mandra anco vi pose / con erette cervici
torma di chierici violacei, o una mandra di bestiame. ojetti, i-706: appoggiato
idem, 6-iv-196: sicura si sta la mandra umile, / mentre cade la pioggia
venta, / la sala mandra in foco si mantiene. = variante
, 1-61: è generai di tutta questa mandra / amostante laton, poeta insigne:
si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra. panzini, iii-796: dalla profondità
squilli, / forse campani di lontana mandra. d'annunzio, iv-2- 734
i cani correvano lungo i fianchi della mandra; i pastori s'appoggiavano alle aste
cannon che tuona, / o d'una mandra che barrisce ancora, / di buoi
capraio, che sonando dilettava la sua mandra. idem, 9-143: dimmi, caprar
e presbiterato sanno più di armento, mandra e stalla, che quei che sono attualmente
senza pastore bastarebbe solo a conducere una mandra, quantunque grande fusse. idem,
torma di chierici violacei, o una mandra di bestiame. panzini, ii-444:
cierbio facie, / ch'escie de la mandra, / va a morire a grido
si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra; e i buoi accovacciati attorno all'
celeste. pascoli, 160: una mandra, tutta oro, tranquilla / pasceva
si udiva nel chiuso il campanaccio della mandra; e i buoi accovacciati attorno all'aia
ziere, fissandoci davvero come una mandra di lupi. piovene, 5-179
miseria, / che ciascun caccia da la mandra propia. machiavelli, 577: né
parimente levatosi cominciò ad ornare la sua mandra di rami verdissimi di querce e di corbezzoli
parimente levatosi cominciò ad ornare la sua mandra di rami verdissimi di querce e di
il fiato caldo, l'odore della mandra umana serrata, costipata al di qua
sol a illustre gente, / fatta mandra o covile / di vilissima greggia.
di fame, muoia e crepi la mandra degli ignoranti, ma l'uomo di merito
arme tante / quel che dentro alla mandra, all'aer cupo, / il numer
dissanguava a spese, e doveva lasciare la mandra in custodia al ragazzo. pirandello,
addito e mostro, / custodi della mandra; e non ho servi. marino,
errando / si sta talor sotto la mandra, e rugge. marino,
appassionato conferenziere, fissandoci davvero come una mandra di lupi e aspettando forse che qualcuno
un armento; far uscire da una mandra altrui uno o più animali.
le distanze allora erano grandi. una mandra a tre chilometri era remota come un presepe
, 1153: prese il cavallo nella mandra al laccio, / frenò, sellò:
ora avvertiva il disgustoso sentore di mandra e di coabitazione che dominava il paese.
errando / si sta talor sotto la mandra, e rugge: / se poi
: come lion di tori entro una mandra / or salta a quello in tergo e
mano a mano, / e par la mandra dell'antico nume. svevo, 6-434
foco o esca / per riscaldar la mandra, / vegna a me salamandra, /
imbriani, 3-7: là dove una mandra brodaiuola di fratacci materiaioni ha scuffiato e
a venir la testa / di quella mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e
/ di quanti n'abbia la feconda mandra / il più morbido e bello.
le sacche, / dove sarà la mandra tua ridotta, / di nespole, castagne
sole] frecce ardenti / su la mandra veloce / dei flutti, che fuggivano nitrendo
caciocavallo, e ogni altro frutto di mandra. 6. tutto ciò che
giovani venivano via del pari dietro la mandra. -andare, correre, fuggire
/ chi è più ricco e chi più mandra tira; / dove di miglior guardia
.. nell'uscio della stalla o mandra si lasci cascare a giumelle a giumelle di
vecchia giumenta che portava il campanaccio della mandra. pascoli, 1153: falbe giumente
. baruffaldi, ii-233: lascino la mandra / in man del diascol o
. beccuti, ix-549: o infortunata mandra, a te pon legge /
tasso, i-181: espero scorto alla gran mandra avia / la sua stellata greggia.
sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza. costo, 1-257:
, iii-326: clori, guidiam la mandra ove il poggetto / ne la valle de'
quante / vi fen, né in mandra circe ebbe né in hara. =
borgo all'ancisa. alfieri, 5-65: mandra assassina, a te dovute some /
sostant. pafiini, x-1-642: una mandra urlante di imbelvati insatanati si avventò contro
poeta che non voglia andar confuso nella mandra degl'imitatori. foscolo, x-346: gl'
inagnellarmi e impecorirmi, per essere della tua mandra. faldella, 8-71: quando l'
. d'annunzio, iv-2-874: la mandra scalpitava sprangava s'impennava intorno alla macchina
facie, / ch'escie de la mandra, / va a morire a grido loco
, 1-61: è generai di tutta questa mandra / amostante laton, poeta insigne:
o d'animal pennuto / insanguinossi in mandra o tra gli augelli, / come la
inagnellarmi e impecorirmi, per essere della tua mandra. = denom. da agnello (
1-109: il borbone arrovellato per la mandra rapita, le trame dei sacerdoti,
lupi, indulgete: / da grossa mandra giusto è carpir la preda. cicognani,
accademia de'medici, conversiamo qui con una mandra di affamati ed infama tinelli.
reggia in una stalla, anzi in una mandra di vergognose giumente, che 'l portassero
o d'animal pennuto / insanguinossi in mandra o tra gli augelli, / come
. pafiini, x-1-642: una mandra urlante di imbelvati insatanati si avventò contro
straziate! guarini, 48: mugge in mandra l'armento, e quei muggiti /
itene pecorelle, ite caprette, / mandra forse non è, che in altro prato
voce pastorile, s'in- trudean nella mandra fedele per dilaniarla con dente livido.
/ ma il popolo sarà sempre una mandra. manzoni, pr. sp.,
e talor fin del diavolo fattura, / mandra per ogni titol biasimevole / e letame
entrar nella città, rincontrata abbiam una mandra di lupe; in giungere all'ostellaggio ci
. d'annunzio, ii-944: la mandra abietta / si voltolava nelle sue lordure
se il terreno è asciutto, una mandra di pecore per rodere la punta tenera di
un lupo mi fusse stato largo d'una mandra di quelle ch'essi sanno arancare quando
la mia anima diversa e lontana dalla « mandra pasciuta di vento » che forma il
i-490: avere scannati, quasi vii mandra di stolidi pecoroni, quanti arioli,
= deriv. da mandorla. mandra, v. mandria. mandràcchia,
pompe idrovore. = deriv. da mandra; cfr. napol. mandracchie, genov
stabbiatura. = deriv. da mandra. màndria [mandra),
. da mandra. màndria [mandra), sf. branco di grossi ani
facie, / ch'escie dela mandra, / va a morir a grido loco
addito e mostro, / custodi de la mandra, e non ho servi.
con dimesse corna / esce di mandra. c. i. frugoni, i-10-165
: fin le vacche de la mandra mia, / aggirandosi stolide e sparute,
: 11 cane che scorta una mandra di porci, corre or qua
[colle] pasceva eucomos la semplice mandra delle sue pecore. burchiello, 47:
carretto, 1-207: dei levreri una gran mandra e densa / con collar d'oro
marino, 1-96: pasce proteo pastor mandra di foche. alfieri, iii-1-86:
contadino, perché questa pasce in una mandra di dieci, ed ella in una mandra
mandra di dieci, ed ella in una mandra di mille. d'annunzio, iii-1-843
iii-1-843: -come pascerai tu la tua mandra / se la tua mano ti s'inferma
con grande agio. landino, 208: mandra è vocabulo greco: e significa spelunca
: chi si giace in tana o in mandra ascoso. b. corsini, 1-18
case, lo stadio è divenuto una mandra per gli armenti di salona. deledda
né la state ombra avea, né mandra il verno. b. tasso, i-181
, i-181: espero scorto alla gran mandra avia / la sua stellata greggia. leti
trasferire in roma ch'era la, mandra del signore. -con intenzione spreg.
sol a illustre gente, / fatta mandra o covile / di vilissima greggia.
genovesi, 5-147: parigi era una gran mandra nell'infanzia di luigi xiv, e
muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata allotta. buti, 2-67:
', cioè congregazione; come la mandra è rauno di pecore, così quello
: felice agnello, a la penosa mandra [degli innamorati] / mi giacqui un
lxxviii-111-165: quando vedrai di belle donne mandra, / un lieto giorno, metterai
parentado,... con una mandra d'amici e d'amiche, mi menaro
facevano erano delle carni vive d'una mandra di femminacce. algarotti, 1-x-96: il
poeta che non voglia andar confuso nella mandra degl'imitatori. alfieri, 5-65: mandra
mandra degl'imitatori. alfieri, 5-65: mandra assassina, a te dovute some /
. ghislanzoni, 2-1 io: una mandra di ragazzi, sospinti e disciplinati da due
mia anima diversa e lontana dalla « mandra pasciuta di vento » che forma il
che potessero, che era metterlo nella mandra della santa chiesa per potere salvare sua
e radunano molte anime smarrite nella sua mandra dell'umiltà. -scherz. razza
in bestia erane poi / discesa un'immortal mandra d'eroi. 5.
un bioccolo argentino / oh! una mandra, tutta oro, tranquilla / pasceva in
sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza, non voglio che
armenti / e pecore infinite andare a mandra. s. maffei, 5-5-206: né
animali [leoni e tigri] tenersi in mandra e a torme, poiché
= voce dotta, lat. mandra, dal gr. [iótvspa * chiuso
chiesa cristiana orientale che vive in una mandra (cfr. mandria, n.
. 6). = da mandra. mandritta (tose, manritta;
ripe intorno / e il pastor colla mandra. = frequent. di mattinare
: la seminata di buse d'una mandra mattiniera. — con uso avverb
piene le sacche, / dove sarà la mandra tua ridotta / di nespole, castagne
processione attraversa la scena. dapprima una mandra di ragazzi, sospinti e disciplinati da
pastor felicissimo ch'egli era di una nobilissima mandra, per la sua avara ambizione divenne
felicissimo ch'egli era di una nobilissima mandra, per la sua avara ambizione divenne
poeta che non voglia andar confuso nella mandra degl'imitatori. b. croce, ii-2-49
in tanta malinconia, vedendosi minorata la mandra. paoletti, 1-1-365: ecco..
, 58: se rincara il cacio della mandra, / la donna mia con bruchi
pazzo, tu affidi... la mandra delle pecore al montanésco lupo. idem
a pericolo per andar a pigliar una mandra di pecore, come per esser i
. d'annunzio, iv-2-874: la mandra scalpitava sprangava s'impennava intorno alla macchina
/ di quanti n'abbia la feconda mandra / il più morbido e bello. cesarotti
e mostro, / custodi de la mandra. marino, 10-116: il camin
, 280: potrà sputare fra la mandra di costoro le sue sentenze con sovra-
piene le sacche, / dove sarà la mandra tua ridotta, / di nespole,
3-169: vibrava frecce ardenti / su la mandra veloce / dei flutti, che fuggivano
7-i-141: capra non ho che s'alla mandra riede / non abbia ivi a nodrir
tra foglia e piscia / vien che la mandra ognor rumini e cache. sestini,
aspra / voce talora alta mettea la mandra / degli orecchiuti. -con riferimento
sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza, non voglio che
20-243: la morte fu il vedere una mandra di famigliacci, di sottocuochi e di
con quell'oscuro pesticciare di folla, di mandra. c. e. gadda
iii-1-843: come pascerai tu la tua mandra / se la tua mano ti s'inferma
cristiano. ottimo, iii-424: la mandra di dio disviata dal suo pasco,
fingendo la voce pastorile, s'intrudean nella mandra fedele per dilaniarla con dente livido.
e il tintinnio e i belati d'una mandra di pecore. papini, x-1-492:
offizio, che è in guardare la mandra de'cristiani, ed hanne di lui fatto
spumose sulla superficie del mare, come mandra di agnelli saltellanti sul prato. le
squilli, / forse campani di lontana mandra; / e, tra l'azzurro
207-43: felice agnello, a la penosa mandra / mi giacqui un tempo; or
a pericolo per andare a pigliar una mandra di pecore. bonrizzo, lii-13-65:
, lungo il fosso, quando una mandra di quelle del morrucci, un subisso
tra foglia e piscia / vien che la mandra ognor rumini e cache. c.
marino, 1-1-96: pasce proteo pastor mandra di foche, / orche, pistri,
mano a mano, / e par la mandra dell'antico nume. marinetti, ii-154
): il cane, che scorta una mandra di porci, corre or qua or
e presbiterato sanno più di armento, mandra e stalla, che quei che sono attualmente
a venir la testa / di quella mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e
106: come lion di tori entro una mandra / or salta a quello in tergo
, filippo cavalcante, il padrone della mandra, la quale non contava meno di
chi si giace in tana o in mandra ascoso, / e 1 pinti augelli,
: i'fui agnel de l'amorosa mandra, / che non gustò giammai di sua
agiugni veleno al serpente e la mandra de le pecore dài a li rapinevoli lupi
buti, 2-67: come la mandra è rauno di pecore, così quello
. ant. haraz (haras) 'mandra di giumente e stalloni ',
i velli / e dal regger la mandra e * 1 fido armento, / de
un contadino, perché questa pasce in una mandra di dieci ed ella in una mandra
mandra di dieci ed ella in una mandra di mille. -stor. leggi
una turba regolata di schiavi e una mandra ammaestrata di bruti. -sottoposto
diventare una turba regolata di schiavi e una mandra ammaestrata di bruti, là il culto
ingorda rabbia, / là 've gran mandra un chiuso ovile accoglie, / lupo notturno
tur 'mandrialis', quasi cosa uscita da la mandra de le pe- gore; imperzò che
boiardo, 3-131: fuor de la mandra or esce ogni pastore / e cum
tanto alla rustica che sembrano capannacce da mandra: pur vi si riducono ad orare ne'
58-19: como la sala mandra se renova nel foco, / cusì par
1-104: come lion di tori entro una mandra / or salta a quello in tergo
e presbiterato sanno più di armento, mandra e stalla, che quei che sono attualmente
132): il cane che scorta una mandra di porci, corre or qua or
, ostinate, / sbandare la timida mandra che scirocco a tappe notturne tenta insinuare
quanti agnelli abbia il lupo sbrancati dalla mandra. salvini, 33-107: di cibo e
cinzio passero, avendo a sbrancar dalla trista mandra della magistratura una bestia malefica, alzò
sforzasi di non far più sbrancare la mandra? jahier, 2-21: trepestio er
marino, 1-1-96: pasce proteo pastor mandra di foche, / orche, pistn
: giungeva fioco lo scampanio d'una mandra lontana. alvaro, 17-10: la mattina
1-104: come lion di tori entro una mandra / or salta a quello in tergo
pascolava scapezzata. viani, 19-356: una mandra scavezzata pareva corresse intorno alla nave.
perché scentava più polli lui di una mandra di volpi. 5. prov
1-105: come lion di tori entro una mandra / or salta a quello in tergo
132): il cane che scorta una mandra di porci, corre or qua or
. fagiuoli, xiii-37: ora la mandra [ateste] mi scompiglia e sbranca
cavallo. / prese il cavallo nella mandra al laccio, / frenò, sellò:
. beccuti, i-174: o infortunata mandra, a te pon legge / un miser
case, lo stadio è divenuto una mandra per gli armenti di salona. moretti,
muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata. bambagiuoli, 56: questo
valle, / pasco d'immensa rigogliosa mandra, /... sopraggiunge e vi
conti, ii-25: tu vicin perdio la mandra serra / sì tosto come a noi
: la morte fu il vedere una mandra di famiglicci, di sottocuochi e di osterie
erano delle carni vive d'una mandra di femminacce, spesate dal publico, perché
lupo, securo, entra in la mandra, spetacciando le misere pecore del pastore
salaal quale dovevano correre i cavalli. mandra supina, sì che tutti i nervi della
vecchie, ostinate, v sbandare la timida mandra. = comp. dal pref.
spoppano da un vizio senza lattare alla mandra di un altro. baretti, i-116:
anzi di fango pestilenziale. voi alloggiate in mandra fetida e ripiena di ogni sporchezzo.
versilia. d'annunzio, iv-2-874: la mandra scalpitatommaseo [s. v.]
voler soffrire un poco eli assenza dalla sua mandra cresciuta di molto tempo ed instrutta nella
: come lion di tori entro una mandra / ora salta a quello in tergo e
a venir la testa / di auella mandra fortunata allotta, / pudica in faccia e
verga, 7-168: il ragazzo della mandra glielo disse in faccia, mentre si
datoriu a deretu a munì trabersariu a mandra de mazuca. ibi dem
di squilli, forse campani di lontana mandra; / e, tra l'azzurro penduli
sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza, non voglio che gli
: i'fui agnel de l'amorosa mandra, / che non gustò giammai di sua
, erano delle carni vive d'una mandra di femminacce, spesate dal publico, perché
tra la greggia, l'armento, la mandra, il proquoio di que'girola- mini
sordite, grame, / ora a mandra ora in riga / vengono giù per la
: medesima ripetutezza nel soggetto: una gran mandra di maiali ingombra una buona metà del
. nievo, 10-i-232: l'umil mandra virile i propri stampi / qui cangia