pare, che l'intelletto nostro debba farsi mancipio dell'intelletto d'un altr'uomo.
, che l'intelletto nostro debba farsi mancipio dell'intelletto d'un altr'uomo (
un di vertute e non d'amor mancipio, / l'altro d'entrambi. zanobi
principio / mi servon sempre come mio mancipio. d. bartoli, 16-5-91:
non perché... sia divenuto suo mancipio [di aristotele] (imposture del
esposto] a gran pericolo di restar perpetuo mancipio e drudo d'una femina e favola
, 1-425: o servo o ligio o mancipio; ognor presto / serò a ubidirti
/ da vera fama ognor più mi mancipio: / fine alla morte in tal
composti di capire 'prendere v mancipio (letter. mancìpio), sm.
, 1-425: o servo o ligio o mancipio, ognor presto / sarò a ubidirti
ognun sia manifesto. tasso, ii-291: mancipio, il quale è servo preso con
a schifo vonone, allevato in roma quasi mancipio o schiavo. siri, x-13:
schiavi. rosa, 16: un vii mancipio, / avvezzo alla portiera ed al
catene e data la libertà a quel mancipio, meritevole di fortuna migliore per le
/ suoi doni e spregio come vii mancipio / il donator. mamiani, 9-30
/ che fa di un monarca un mancipio / e che di un mancipio fa
monarca un mancipio / e che di un mancipio fa un re. -in
. monti, v-110: costui è mancipio stipendiato dell'acerbi ed è la principal
salgo a palazzo e ascolto da un mancipio / che nella notte istessa avean la
che lo si potesse trattare come semplice mancipio o che qualcuno pensasse lontanamente di farlo
/ o quel che liberò il popol mancipio, / e tolse al capitolio sì-
ch'era / de la regai tirannide mancipio, / acquistò alor di libertà principio
/ estranie genti [roma] fu mancipio e gioco. guerrazzi, n-i-225: liberato
di voglia, rendevasi senza fallo più mancipio della francia che in oggi non era della
perché il papato non diventasse al tutto mancipio dell'austria. 3. figur
: quell'altro, di donna mutabile fatto mancipio, oggi si vede contento, domani
voi, / se diveniste di costei mancipio. gonzaga, 28-83: cangiato avesse in
un momento voglie, / sì che mancipio divenuto or sia / d'una impudica
esponendosi a gran pericolo di restar perpetuo mancipio e drudo d'una femmina. f
, a un ostinato, ad un mancipio de'diavoli. niccolini, ii-273: io
fra l'armi / per questo folle che mancipio è fatto / d'una femmina vii
diritto a sopraffare e commettesse, quasi mancipio, il beneficato alla mala volontà del
/ ed ogni mal di morte esser mancipio. borghesi, lxv-114: qui
/ e 'l vizio è qui della virtù mancipio. periodici popolari, i-451: il
degli uomini, fatto con indegna profanazione mancipio e sgherro della tirannia. b.
vertute, e non d'amor, mancipio; / l'altro d'entrambi. serdini
: deh, noti quel che di virtù mancipio / vuol far di sé, po'
gietti. altissimo, 43: io son mancipio / d'amor, del ciel,
: poi che di virtù fatt'è mancipio, / dar possa a belle imprese alto
/ nasce alcun, spesso, di viltà mancipio. fiamma, 109: sbandito da
nimico ogni celeste nume / e fui mancipio sol d'ira e di morte.
che rende l'uomo di terrena sozzura mancipio. passeroni, 3-147: non basta un
/ a chi poi, d'amor mancipio / o dell'ozio, a mancar
m'incatena / calcante torme altrui, mancipio plettro? imbriani, 2-148: l'
nelle sue parole o che sia divenuto suo mancipio (imposture del signor galileo agli aristotelici
tenga per assai freddo e debole suo mancipio. 7. locuz. -avere
. 7. locuz. -avere mancipio qualcuno o qualcosa) avere mancipio di
-avere mancipio qualcuno o qualcosa) avere mancipio di qualcosa: tenerlo sottomesso al proprio
[roma] che l'universo ebbe mancipio, / or salmeggia e una mitra è
e balìa propria, che dico aveva mancipio d'ognuna mano cerere e pale,
no contare mercurio. -dare qualcosa in mancipio: concederla in proprietà assoluta.
il viver dato / a nessuno in mancipio, a tutti in uso.
a tutti in uso. -fare mancipio qualcuno: assoggettarlo alla propria volontà;
/ che fanno onne terrestre a sé mancipio. n. villani, i-5-161: miro
i roman vostri mancipi. -farsi mancipio di qualcuno: assoggettarsial suo volere, diventarne
questo, / che ti facessi d'alcina mancipio? granucci, 2-70: a lo
, ciò è d'una femminella farsi mancipio, come io mi feci di costei.
inaudita d'ingegni servili: farsi spontaneamente mancipio, accettar per inviolabili decreti, obbligarsi
conclusione! arici, i-140: né mancipio vedrassi agli stranieri / farsi italia.
mànnchen. manicipio, v. mancipio. mànico1 (ant. e
l'italia] che l'universo ebbe mancipio / or salmeggia e una mitra è il
: quell'altro di donna mutabile fatto mancipio oggi si vede contento; domani si
/ che fanno onne terrestro a sé mancipio; / o s'ei fu fatto pur
rende l'uomo di terrena sozzura mancipio. -ornamento estrinseco.
di vertute e non cra- mor mancipio, / l'altro d'entrambi. e
poco o nulla differiva dall'essere di mancipio o captivo. dizionario politico, 633:
inaudita d'ingegni servili: farsi spontaneamente mancipio, accettar per inviolabili decreti, obbligarsi
: quell'altro, di donna mutabile fatto mancipio, oggi si vede contento, domani
/ che fanno onne terrestro a sé mancipio. galileo, 3-1-371: da giove si
, / libero almen resisti e non mancipio. aretino, v-1-896: voi, con