2. per estens. condannare, maledire, esecrare. g. p.
per rimproverare balaam che si avviava a maledire gli ebrei. iacopone, 88-18
si reca su la fidata asina a maledire gli ebrei per commissione di balata,
tanto declamare in tanto piangere e maledire la musa di ugo, ci troviamo
se ben si guarda, / a maledire i morti e i testamenti, / a
contro persone o cose; ingiuriare, maledire. dante, vita nuova, 37
senza paura / di miare; maledire; biasimare. latini, i-2676
in quei giorni venne anche la bora a maledire la città. saba, 102:
ferire, con l'ira scoppiante a maledire;... quelle città si erano
0 col cuore, ma anche senza maledire nessuno. cavavano fuori, cerimoniosamente,
preda della vendetta di una divinità; maledire, attirando l'ira degli dèi sul
bramate efficacemente di sciogliervi dall'abuso di maledire, imponetevi da voi stessi,
preti, cominciarono a inviperirsi e a maledire i corvi e chi li guidava.
deplorare. beltramelli, ii-330: perché maledire la carne? perché deprecarla? pea
. da détestdri 4 esecrare, maledire '. l'estensione dei significati più
dètestàndus, gerundivo di détestàri * maledire detestare, tr. (detèsto)
possibil sia. 6. letter. maledire, imprecare. sarpi, vi-1-72:
dotta, lat. dètestari * esecrare, maledire; tener lontano '(in origine
-6ris, deriv. da dètestari 'maledire '. detestatòrio, agg. ant
deriv. da detestar! * maledire '. detestévole, agg. ant
disperate come elle erano, a bestemmiare e maledire dio. monti, 13-361: immaginando
è de'giornali clericali che non ardiscono maledire all'italia né volerla dipendente, e
modo che cominciò a desperarsi, e maledire e biastemare fieramente; e così rinegando
ferire, con l'ira scoppiante a maledire;... fino in una dissonanza
a divincolarsi rabbiosamente e a imprecare e maledire! 2. muovere a strappi
dolor di fremito possente, / non maledire alla divina scossa. d'annunzio,
scontentano il popolo e lo costringono a maledire le istituzioni. = deriv.
cose. 2. detestare, maledire. bibbia volgar., v-631:
, abominare, avere in orrore; maledire, invocare su qualcuno o qualcosa l'
dotta, lat. exsecràre * detestare, maledire ', comp. da ex con
adulta e per immersione, s'eran fatti maledire da roma. -età senile, età
pipe, a vuotar bicchieri, e a maledire tutto quanto è al disopra di loro
ferire, con l'ira scoppiante a maledire;... quelle città si erano
di modo che cominciò a desperarsi e maledire e biastemare fieramente. bandello, 1-3
puzzo che non può convenientemente fuggire né maledire. bocchelli, 13-729: era venuto ai
dichiararglisi nemico implacabile. - anche: maledire (con riferimento a dio).
un'ora due di frenetico urlare e maledire e gloriare. 5. tr.
. giamboni, 165: cominciai a maledire l'ora e il die ch'io
dolcezza. segneri, i-164: il maledire con formola imperativa, come fe'cristo
augurare a qualcuno mali o sventure; maledire. cavalca, 9-277: sempre
. segneri, i-164: il maledire con forinola imprecativa si lascia a i
a ingenocchiarsi e adorare, non a maledire e biastemmare. tassoni, 5-20:
. segneri, i-164: il maledire con forinola ingiuriativa si lascia a
puzzo che non può convenientemente fuggire né maledire. calandra, 4-114: li videro
del peccato della bestemmia, o del maledire iddio o santi suoi, parlando di quelli
scuse insussistenti a difender quest'abuso di maledire, vorrei che piuttosto cercaste e motivi e
che lasciarli invecchiare nel reo costume di maledire, che appresero fin da giovani. c
., non bastarono alla lascivia del maledire. di breme, 18: la religione
maladire e deriv., v. maledire e deriv. maladórno, agg
sorte di giobbe. 3. maledire. guerrazzi, 1-760: il popolo
segno. 3. tr. maledire, esecrare, detestare. epicuro,
dire1 (v.); cfr. maledire.
maledétto (part. pass, di maledire), agg. (ant.
maledicènte (part. pres. di maledire), agg. (ant.
udire. = deriv. da maledire. maledicità, sf. letter
= agg. verb. da maledire (v.). malèdico
di dìcere 'dire '. maledire (ant. e popol. tose,
che ama ancora, che non sa maledire, che certamente benedirà nell'ora della
mente o col cuore, ma anche senza maledire nessuno. palazzeschi, 1-522: se
tutti ad una voce a gridare e maledire, come ch'egli di tutti danni fosse
il prete... leva, per maledire ai popoli che il pensiero di dio
, né con le minaccie di volerla maledire. giannone, 1-iii-43: scrisse a'
modo che cominciò a desperarsi e maledire. panigarola, i-34: nelle perdite
a ingenocchiarsi e adorare, non a maledire e biastem- mare. e. cecchi
l'agricoltura: e che gli fan maledire infino a'villani, schiatta d'uomini
: in francia non ho mai sentito maledire all'invasione dei franchi. carducci, iii-15-377
dei due guglielmi e trovò modo di maledire alla signoria dei tedeschi con animo e stile
della morte; e mi costringe a maledire i miei giorni che pur non sono
/ mi rilevo beato; / e maledire più non so il peccato / d'
chi non può benedire, non può maledire: chi non ha autorità e credibilità nel-
chi non può benedire, non può maledire. = voce dotta, lat.
', da maledicére-, cfr. maledire. maleducataménte, avv. in
l'elemosina. 2. maledire. bruno, 3-291: come,
lo storto... sapeva contraddire e maledire come un calzolaio, quando il bischetto
giuglaris, 181: quant'hanno a maledire la mia predica, se i padri
delltndie. segneri, i-164: il maledire con formola ingiuriativa si lascia a i mordaci
i morti contro qualcuno o qualcosa: maledire, imprecare. pasolini, 3-93:
non è da vituperarsi e quasi generalmente maledire tutta la nazion femminile. berni,
. cavalca, 11-95: non maledire il sordo e non porre offendicolo innanzi
oltraggia. 4. imprecare, maledire; inveire contro la sorte.
spregevolmente. nievo, 599: udirmi maledire in tal modo da colei che m'
e calunnie per otturare sempre più e maledire la fossa. -tamponare (
buona lingua, ma sempre temperata a maledire e di dire ignoranti parole, dond'
sua nascita, che non abbia a maledire il nome di sua madre! tarchetti,
paternostri, vada a farsi benedire o maledire, come più gli piace. ferrerò,
significa che predire. -mal predire: maledire. pascoli, ii-156: perché
incirconciso... hae prosomuto ai maledire lo esercito di dio vivente. ottimo,
profondo! -cacciare nel profondo: maledire. iacofone, 55-39: alcun è
giungere in cui i figli abbiano a maledire la vita è una gran pena e
antifrastico: fare oggetto di imprecazioni, maledire (nell'espressione raccomandare al diavolo)
paternostri, vada a farsi benedire o maledire, come più gli piace.
la vita solitaria, non potremo se non maledire, chi che egli si fosse,
la moglie, che mostrava volerlo indurre al maledire. b. fioretti, 2-3-48:
che non mi abbasso né anche a maledire. -in senso concreto: persona
scoperti, non bastarono alla lascivia del maledire. tommaseo, 3-1-93: i brogli e
dominici, 1-53: non bestemmiare, non maledire, non raccordare il demonio. cellini
.: cfr. dire). maledire di nuovo. volponi, 3-248
, con valore iter., e da maledire (v.). rimalmèzzo
. diatessaron volgar., 109: maledire alcuna persona;... seminare
3. bestemmiare una divinità; maledire una persona, una cosa, un
un quattrino e cominciò a disperarsi e maledire e biastemare fieramente; e così rinegando se
dio e il vero, soffrono senza maledire e si sagrificano senza sdegno o disperazione.
sacrataré. 2. tr. maledire la divinità o i santi. viani
giuglaris, 181: quant'hanno a maledire la mia predica, se i padri
cose... e che gli fan maledire infino a'villani, schiatta d'uomini
a ferire, con l'ira scoppiante a maledire. govoni, 295: quanti stadi
lo storto, che sapeva contraddire e maledire come un calzolaio, quando il bischetto
e il papa è sempre lì per maledire al caduto e benedire il carnefice.
si sorprendeva di tanto in tanto a maledire in una catena di parole nuove alla
io ti dica non bestemmiare, non maledire, non raccordare il demonio, non mentovare
lo storto, che sapeva contraddire e maledire come un calzolaio. -ant.
coniug.: cfr. dire). maledire con grande veemenza (in partic.
extra (v. extra) e da maledire (v.). stramalvagiaménte
vero che saremo / senza pensieri e senza maledire / al superfluo che manca.
buona lingua, ma sempre temperata a maledire, e di dire ignoranti parole, dond'
tutti ad una voce a gridare e maledire, come ch'egli di tutti danni fosse