. e popol. tose, maladétto; dial. maladéto, maleéto;
, / e disse: taci, maladétto lupo! / consuma dentro te con
l'accusa, / quel reo biforme maladétto, iuda. s. bernardino da siena
tre lingue velenose; e così dimostrò il maladétto serpente a tentare e trafiggere èva,
cornazano, 1-86: femine puttane, maladétto da dio chi in voi si fida
scontento. / o perfido giuocaccio! o maladétto / chi t'ha trovato, e
piangere e con lutto, / spirito maladétto, ti rimani; / ch'i'ti
quella maladetta / anima, appresso al maladétto giuda. giannone, ii-429: siccome
/ fu sì la forza al diavol maladétto / da l'aiuto di dio quivi
lo padre riceve la sua carne nel maladétto letto, e alleggierà la paura della
m'accorgo essere questo un albergo sì maladétto che, perché via non lo porti il
o s'altro luogo è tanto / maladétto in inferno. 7. moralmente
mi ho estimato avere contro a questo maladétto vecchio vinto el partito. castiglione,
chi è, e trova un poeta maladétto, che prosontuosamente urta, senza pur
? ultimamente non sei tu divenuto un maladétto frate? marini, i-217: maledetto
i-n: gan per invidia scoppia, il maladétto. boiardo, 1-22-7: non avea
intelletto; / salvatico era tutto il maladétto. loredano, 4-75: secondo,
pulci, 4-8: egli era quel serpente maladétto / che getta fiamme per bocca ta'
... ne scappa fuori un maladétto gatto. g. gozzi, i-7-67:
che tu sia infranto da giove, maladétto gallo, bestia tutta invidia e schiamazzo