., accresc. di benaccio (come malaccio). benaffètto (meglio bèn affètto
¦ = deriv. da buono (come malaccio da male); conariuste ammontate:
[s. v.]: 'malaccio ': particolarmente prendesi per l'epilessia
, nelle maniere 'soffrire di quel malaccio, prendergli quel malaccio 'e simili
'soffrire di quel malaccio, prendergli quel malaccio 'e simili. 2
il bestiame pecorino] di milza o malaccio, due sorte d'infermità che fanno
3. locuz. non esserci malaccio: stare abbastanza bene, andare in
v.]: 'non c'è malaccio ': modo familiare che denota lo
.]: * non esserci malaccio 'dicesi familiarmente a significare una condizione
come vanno gli affari? non c'è malaccio '. = peggior. di
male e poi male. -male 0 malaccio: in un modo o nell'altro,
ate fatta, o male o malaccio; ora, s'i'fussi in voi
azeglio, 5-161: finora non è andata malaccio. tommaseo [s. v.
[s. v.]: 'malaccio ': anco degli agi della vita,
sono scritte; almeno fin qui, non malaccio. imbriani, 4-212: avevo pranzato
imbriani, 4-212: avevo pranzato non malaccio, e tutte le mie facoltà fisiche
? / -grazie, 'un c'è malaccio; / ma ancora 'n posso di'd'
gadda, 13-97: a colazione mangiai piuttosto malaccio, con indosso un discreto malumore.
. e vedrete che non vi andrà malaccio. zena, 2-215: pochissimi sono.
alla giogaia e, se è proprio malaccio, viene un panetto sulla noccatura;
. e vedrete che non vi andrà malaccio. capuana, 8-255: l'ignorante riduttore
giuliani, ii-300: se è proprio malaccio, viene un panetto sulla noccatura;
25-105: in roma imperiale non mi trovo malaccio, sebbene la cucina al burro sia