ubidire imparino i più bassi. / mal, tancredi, consigli e male stimi /
di certe licenziose erbe silvestri, in mal gastigato campo lussureggianti, prendesi congettura della
, ii-1-527: improvida / d'un avvenir mal fido, / ebbra spirò le vivide
dante, xx-48: non le pesa del mal ch'ella [rimmagine della donna]
, 186: io so ben quanto mal mi si convegna / dir, signor mio
che fra sì lieta schiera / io mal contento sol drieto vi vegna. cellini,
mia. petrarca, 264-51: dove del mal suo qua giù sì lieta, /
.. invita anche i più tristi e mal affetti alle liete e prolisse respirazioni.
teco s'assesta, / che saria mal eh'alcun te la levasse, / et
94: covava [in toscana] il mal lievito rivoluzionario. cattaneo, v-1-416:
male lievito, quando male stagionato, quando mal cotto, torto, bistorto. ramusio
dice ancora il pane quando è azimo o mal lievito e sodo. redi, 16-ix-285
ventre della vergine. ruspoli, xxvi-3-185: mal lievito poeta, ch'hai ripieno /
, / che ti possa sbarbare il mal de'pondi / coll'azzime tue
che diffidano. = comp. da mal [o] e disposizione (v.
(v.). maldispósto (mal dispósto), agg. ostile, avverso
., iv-n-8: se 'l parladore è mal disposto, più volte sono le sue
dannose; e se l'uditore è mal disposto, mal sono quelle ricevute che buone
se l'uditore è mal disposto, mal sono quelle ricevute che buone siano.
adriani, 1-ii-206: il papa, conoscendo mal disposto inverso di sé il re cattolico
ingiuria allo spirito bellicoso degli ascolani io son mal disposto a credere che solo bastasse a
stanco quanto al corpo, né sì mal disposto quanto all'animo che, udendolo
. cavalca, 20-179: alquanti uomini mal disposti e di mala lingua, secondo loro
. bonichi, 93: e 'l mal disposto leggier si conduce, / se
leggier si conduce, / se 'l mal riceve, a far similmente.
onde le idee, sovente maldisposte, mal si reggono insieme. 5.
, perché la terra in ogni cosa era mal disposta. 7. ant
può. = comp. da mal [e] 1 e disposto-, cfr
1 e disposto-, cfr. fr. mal disposé, spagn. maldespuesto.
1 e dissimulato. maldistòmaco (mal di stomaco), sm. sindrome
.. è stata per morir di mal di stomaco. tasso, n-iv-129: ghino
(v.). malditèsta (mal di tèsta), sm. cefalea,
, crebbe, dandomi febbre, dolori, mal di testa. bontempelli, i-662:
. e dal rimorso mi sono venuti mal di testa, foruncoli e patos.
cifre in colonna, a lazzaro veniva il mal di testa. fenoglio, 69:
nell'oceano indiano. maldòcchio1 [mal d'òcchio), sm. region.
tuoni e le tempeste, il « mal d'occhio » ed ancora altre fole.
etiopia di credere cioè al fascino del mal d'occhio, quasiché una persona potesse ammaliare
tutto il bestiame... il mal d'occhio, sissignore! io dico ch'
(v.). maldocchio2 [mal d'òcchio), sm. bot.
proverbi toscani, 33: tra 'l mal d'occhio e l'acqua cotta,
(v.). maldómo [mal dòmo), agg. letter. indomito
il genio quietò tossa, e le mal dome passioni. carducci, 677: forti
baldi un tuo sguardo cercando / al mal domo cavai saltano in groppa. onofri,
in posizione proclitica spesso nella forma tronca mal), avv. (superi, malìssimo
: e porci sono i cherci e mal usanti, / e lupi sono i malvagi
dannose; / onde omicide e ciascun che mal fiere, / guastatori e predon,
in bacchigliene, / dove lasciò li mal protesi nervi. idem, purg.,
ristora; / qui si ribatte il mal tardato remo. fiore, 161-11: ond'
mi fu precisa e tolta, / ché mal si segue ciò ch'agli occhi agrada
confin c'induca / a rilasciar la mal rapita donna / desio del retto,
poteva con quelle sfogare qualche volta il mal umore. -in modo nori conforme a
... /... che mal nacque, / ha posto in
, veduto manifestamente che la s'era mal portata in certo officio del monasterio; e
prima ch'ei morisse, pronunziò caterina mal discacciata e anna mal presa: e condannò
, pronunziò caterina mal discacciata e anna mal presa: e condannò di scomunica maggiore
chiari, 2-ii-46: d'una sorte sì mal ripartita tra noi mortali, chi vuol
dante, inf., 7-58: mal dare e mal tener lo mondo pulcro
inf., 7-58: mal dare e mal tener lo mondo pulcro / ha tolto
mondo e fatto rio, / che a mal torre e tener solo ha rispetto.
a se medesimo, il quale prima mal piacendosi insuperbiva. 2. in
, / per lo volto di dio, mal lo fai, / che di me non
, i-iv-8: questi non solamente passionati mal giudicano, ma, diffamando, fanno
, diffamando, fanno a li altri mal giudicare. idem, inf., 23-140
. idem, inf., 23-140: mal contava la bisogna / colui che i
boccaccio, i-253: oimè, quanto mal conoscete le leggi d'amore. marsilio ficino
che dominano. tasso, 5-37: mal, tancredi, consigli e male stimi /
la morte stessa gli diventava un problema mal posto che si contorceva sotto l'occhio
t'è offerta alta grandezza, / che mal felicità fra noi s'appella, /
, / menarne a lo morire le cocine mal frumiate. bambagiuoli, xxxvii-18: uom
bambagiuoli, xxxvii-18: uom che conduce mal suo piccol legno / non è sofficiente
: essendo i libri e le ragioni mal guidate per i notai, che non gli
'l carro fu guidato male, / che mal sentiron gl'indi e gli etiopi.
altri ci beffate e dite che noi siamo mal nette, vestite a la contadinesca e
offuscata è degno di luogo confuso e mal netto. tasso, 2-2: questi
/ confonde le due leggi a sé mal note. tortora, iii-439: gli
parlava, benché con la lingua italiana mal pronta e guasta, fece ben tosto che
fraude? -o non saprassi, / o mal saprassi. cattaneo, ii-2-82: in
uomo d'affari potrebbe senza disdoro confessarsi mal esperto. borgese, 6-94: se
, a traverso / un vetro che fosse mal terso, / un vasto orizzonte deserto
uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto de la natura
jerusalem co le sue mani / il mal guardato e già negletto nido. machiavelli,
cittadini non confidarono in lui per esser mal naturato all'armi. ariosto, 39-75:
, in: il re, vedendo mal eseguite le condizioni con le quali aveva
, io non sono né straniero né mal proveduto di titoli, per essere in buona
glorie; uniche forse, / dacché le mal vietate alpi e l'alterna / onnipotenza
grazia nel santo battesimo, ma nasce mal composto e mal concertato, in riguardo
santo battesimo, ma nasce mal composto e mal concertato, in riguardo al fomite della
/ se me non vinco, altrui mal vinceraggio. dante, conv., iv-xxn-2
contrasti, / ch'agli animosi fatti mal s'accorda. boccaccio, dee.
par molto buona né lodevole; / mal si confanno insieme i vecchi e i
e 'l capo trema, / e mal le gravi membra il piè sostiene.
guida / e la forza del duol sì mal sostiene, / che fino al ciel
tocca terra / con la cervice e mal si regge in piede. fogazzaro,
queste scarpe che non durano, che mal si possono riparare, fan scontar proprio in
, viii-311: l'essere voi sì mal prevenuta per il marchese leonardo pare un
, essendoli promessa fama, dice che mal si lusinga per quella strada e c'ha
il vero / la mammola indovina: / mal la soffria vicina / l'altro
raccolte che l'ho, vedendole così mal trattate, ho voluto dar loro un'occhiata
cinsero pur ieri / a i lor mal pingui ventri tacciar de'cavalieri! oriani,
, x-13-50: nell'ozio povero o mal ricco dame e signori finirono di pervertirsi
e l'altro insieme / per viva forza mal convien che vada. idem, par
arte / sott'altro segno, ché mal segue quello / sempre chi la giustizia
e lui diparte. dominici, 1-170: mal può ben dire, sì che si
francia si prepara / di ristaurar le mal successe imprese. m. adriani
effetti di ciascheduna chiesa e, trovandogli mal tenuti e non coltivati come conviene,
16-140: o buon- delmonte, quanto mal fuggisti / le nozze sue per li altrui
] arse cotanto / quando mirò la mal mirata argiva. g. gozzi,
polmoni o idropisia per prezzo di loro mal ricevuti sollazzi. carducci, iii-1-193: s'
orribile elemento, / poi traene giù ne'mal tentati fondi. 10. in
en nutrire: / el meritire, mal n'èi pagata. boccaccio, dee.
. giov. cavalcanti, 28: mal vendica sua onta chi la peggiora.
la peggiora. ariosto, 129: mal si compensa, ahi, lasso! un
qui sepolte state / poiché tingiurie mie mal vendicate. de amicis, i-605:
avere, / e lo contraro chi-ll'ha mal perduto. -in modo inopportuno,
non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar per questa lama!
, malcerto. arici, iii-73: mal serba fede a le ricurve prore / tonda
/ le membra con l'omor che mal converte, / che 'l viso non
, xxii-24: chiunque avesse oro e mal savesse / guerir del mal ch'avesse /
oro e mal savesse / guerir del mal ch'avesse / per l'or. dante
dante, inf., 18-52: mal volontier lo dico; / ma sforzami la
. simintendi, 1-164: perché nelle mal forti acque la fonte salmace indebilisca e
ben sempre, perch'io / fui mal accorto a provveder mio stato, / ch'
, la quale ella, quantunque egli mal degno ne fosse, benignamente gli diede
consiglio. machiavelli, 1-i-91: li principi mal resoluti, per fuggire e'presenti periculi
rovinano. ariosto, 1-57: se mal si seppe il cavallier d'an- glante
tarchetti, 6-i-650: egli è tutt'ora mal deciso quale sia veramente la più nobile
vii-1160: ho male in casa, vanno mal gl'interessi, sto pessimamente nel cuore
enganna, esforza non ce guard'a mal parire. -bene 0 male:
vestito e bene in ordine col cavallo mal in assetto e tanto magro che gli
maggior grazia dato / che non pò mal finir chi l'ha parlato. cavalca
volendo, nel grecizzare ch'egli fece mal a proposito. d'annunzio, iv-1-53
. tutti si straziano e si mandan mal nelle palafitte. salvini, 16-639:
passerai innanzi / ch'ambi non mandi mal, nel cocchio dando. periodici
comandamento avesse una novella da raccontare, mal mi parrebbe che ubidisse, se un
fatto v'è un gran tratto: mal mi sa che non vengono.
ne muore a ghiado, e sta mal di lui. -stare male in
una / guisa, com'so, mal sona. -svoltare male: prendere
, 61: s'è male acquistato, mal de'andare. guadagnoli, 1-i-23:
male. proverbi toscani, 84: chi mal naviga, male arriva. ibidem,
soccorso. ibidem, 239 ^: mal delibera chi troppo teme. crusca [
s. v.]: 'chi mal semina, mal raccoglie '; proverbio
.]: 'chi mal semina, mal raccoglie '; proverbio villeresco di chiaro
guittone, xxxii-136: ben ch'ha mal fine è di mal peggio, /
: ben ch'ha mal fine è di mal peggio, / e mal che tolle
è di mal peggio, / e mal che tolle peggio e ben eh'a meglio
deggio. iacopone, 16-2: aio mal ch'è enfenito, onne ben sì m'
, xxxv-1-435: membrandomi c'ogn'om di mal s'adoma, / di ciaschedun son
/ seguendo nel ben ciò che nel mal soglio. dante, conv., iv
de la dolente ripa / che 'l mal de l'universo tutto insacca. cavalca,
, in cui si cova / quanto mal per lo mondo oggi si spande,
nulla ove per lui non era né mal né bene, l'essere non gli
guittone, xxxiii-. 95: nel mal metteste ogni ardimento. iacopone, 7-32
purg., 5-112: giunse quel mal voler che pur mal chiede, / ccn
5-112: giunse quel mal voler che pur mal chiede, / ccn 10 'ntelletto,
matto. canteo, 180,: o mal concordi ingegni, o da prim'anni
danni, / et in comune colpa il mal vi piace? berni, 95:
: ahi, costantin, di quanto mal fu matre, / non la tua conversion
., 20-85: perché men paia il mal futuro e 'l fatto, / veggio
de le persone / principio fu del mal de la cittade. fiore di virtù
accese / mirando gli atti per mio mal sì adorni. boccaccio, dee.,
e strutte. / tal che per manco mal la morte bramo: / e certo
farmi tu puoi, se col mio mal ti appago. botta, 5-504:
grave / se nuoce, e il mal rimedio alcun non ave. carducci, iii-14-172
allungato, / ben ò provato / mal che non solda. tommaso di sasso
/ e lo suo servidore, / lo mal che soferio / e non partio -già
gaudere, / e, sol, mal sostenere? iacopone, 24-33: ella,
/ poi c'hai pietà del nostro mal perverso. detti del beato egidio,
, 51: voi mirando il mio mal senza pare, / temprereste il dolor de'
rotto dal cammino, / vinto dal mal della fame presente / non sa che farsi
sofferenza sì m'è pericolosa / lo mal pres'ha potenza, la natura è dogliosa
, xxii-25: chiunque avesse oro e mal savesse / guerir del mal ch'avesse
avesse oro e mal savesse / guerir del mal ch'avesse / per l'or o
difficili indisposizioni vessata, come è il mal francese o infezione venerea. malpighi,
patire el morbo comiziale, cioè lo mal d'alto o lunatico. trattati dell'arte
, sì gli conforta e sana dello mal male. b. davanzali, i-309
, i sogni troppo arditi, il mal sacro della gioventù, l'aria pestilenziale
. tommaso di silvestro, 133: mal de'franchi. guicciardini, i-204:
la moglie in una casa è come il mal francioso in un corpo;..
considerazione che debbo qui fare riguarda il mal francese, morbo che...
carducci, ii-15-211: sono ammalato del mal moderno, estenuamento nervoso.
ossa. panzini, iv-396: 'mal perforante': ulcerazione che si stabilisce alla
. malsottile. -mal d'aereo, mal d'auto, male dei trasporti:
dubitando per la stagione avanzata di qualche mal d'aria, pietro, che l'aveva
iacopone, 48-14: a me venga el mal de l'asmo, / ion- gasece
pasmo. -mal di capo, mal del capo: v. maldicapo.
da qualche tempo la moglie soffriva di mal di cuore, e fìnse di credere
iacopone, 48-4: a me venga mal de dente, mal de capo e
: a me venga mal de dente, mal de capo e mal de ventre.
de dente, mal de capo e mal de ventre. carducci, ii-3-359: è
quasi nulla, tormentato da un orribile mal di denti. -mal di febbre
vasari, ii-374: a lui venne un mal di febbre sì bestiale che ne fu
onufrio, 253: siamo travagliati del mal di nervi, rosi dalla scrofola,
. viani, 19-66: sosteneva che era mal nervoso. -mal d'occhi:
(254): né mai era senza mal d'occhi, con un color verde
la febbre, lo scorbuto, il mal d'orina, / piaghe, fistole,
, si fa presto a prendersi un mal d'ossa. -mal di pancia
: doglie. -mal di pidocchi, mal pediculare, mal pidocchioso: pediculosi.
-mal di pidocchi, mal pediculare, mal pidocchioso: pediculosi. buonafede,
ch'ei sia morto di ftiriasi, ossia mal di pedocchi. -mal di petto
grossa di sotto squamosa dimostra overo significa mal di pietra. vasari, ii-121:
1549 altra malattia: lo tormenta il mal della pietra. -mal dei pondi:
marco fusti avvisato come i'ebbi el mal de'pondi, e com'io dovevo fuggire
senza legge / venir senza popone il mal de'pondi. -mal di punta
alla arteria trachea, sì come nel mal dela ponta. siri, ii-1470: aperto
: questa notte, dopo dieci giorni di mal di punta, se n'è andato
. onde uscì la febbre, el mal franzese e quel di s. lazzaro,
bel giovane, / questa signora sua (mal di san laz- zero) / vuol
4-18: o tristo, ti venga il mal di san rocco. -male di sant'
, vi-363: oh che gli venga il mal di sant'antonio! / tutto codesto
vo'dir le gotte, / ma il mal di santo antonio e 'l mal franzese
il mal di santo antonio e 'l mal franzese, /... / coveresti
mese. -mal della scimmia, mal dello scimmiotto: denutrizione infantile, atrepsia
grisone [tommaseo]: composizion per mal de gli occhi [del cavallo]
. grisone [tommaseo]: al mal del bolso [rimedio]. fa'
. grisone [tommaseo]: al mal del dosso [rimedio]. togli
. grisone [tommaseo]: al mal del fico [rimedio]. taglia
corpo. -mal di maggio, mal del segno: calcino del baco da
[s. v.]: 'mal di milza 'o 'milzone ':
[s. v.]: 'mal del rospo 'o 'formica ':
mangiare. detta malattia vien chiamata il mal della serra, perché serra la gola
tumefazione. -mal del sito, mal secco: agalassia degli ovini e dei
caprini. lastri, vi-237: il mal secco sorprende queste bestie [le capre
, il quale quando ha pigiato già mal di madre, ancora che si trasporti in
medicina / e la ricetta contra 'l mal d'amore. a. f. doni
de'quai non poca parte / tengono il mal celato, / e l'han negli
. bocchelli, 14 -tit.: mal d'africa. -mal del paese
del tuo parere nel credere che il mal del paese in beccaria fosse piuttosto imbecillità
circostanze il leopardi divenne il poeta del 'mal del secolo 'come dissero i francesi
compar, non te dolire, ca 'l mal se dè'punir. compagni, 3-21
., ii-16: come noi lo mal ch'avem sofferto / perdoniamo a ciascuno
, 3-106: uomini poi, a mal più ch'a bene usi, / fuor
non ben si ripente / de l'un mal, chi de l'altro s'apparecchia
/ il timore e la fame a mal spignente. manzoni, pr. sp.
/ a che farem noi a chi mal ne disira, / se quei che ci
pietà privo, / che gliene vorrò mal mentre ch'io vivo. m. ricci
male / per esser ne'costumi un mal bigatto / e ne le lettre un asin
, 7-109: padre e suocero son del mal di francia: / sanno la vita
volto umano, / spero, dolce mio mal, ch'umide avrete / le guance
male più vile. -scherz. mal dei versi: ambizione poetica, vocazione
legge, e studiava poco: il mal dei versi lo cominciava a tormentare.
far niente » di classica memoria al mal della volpe (liguria), al mal
mal della volpe (liguria), al mal della vacca (veneto). bocchelli
queste ore e come consuma altrui questo mal dello in fra due! ma lasciami
v-775: già gli s'appiccava talmente il mal del pedante che, se gli avveniva
partitosi dalle folte campagne del trevigiano col mal del quattrino nel fegato, devii verso
., 2-9: nella state generalmente è mal piantare per lo caldo e per lo
cose ai saggi, / egli è mal ne'giudizi aver riguardo / alle amicizie e
ov'ella oblia / la noia e 'l mal de la passata via. livio volgar
con valore di inter. -mal abbia, mal abbiamo: come imprecazione o maledizione.
la morte. salvini, 41-412: mal aggiano (il ciel mel perdoni) certi
di malaugurio. sacchetti, 34-60: mal che dio ti dia; tu dèi essere
detrazione, sussurrazione,... mal per te. aretino, 20-64: il
, non glielo toglieva delle branche, mal per lui. parabosco, 1-40: bisogna
tardi, ché se io fossi veduto, mal per me. pallavicino, 1-544:
prendesse nel mercatantar con le creature, mal per noi. -male gli prenda
dante, viii-5: non conobber quella (mal lor prenda) / ch'è la
fosse il gran prete, a cui mal prenda! buti, 1-698: 'a
! buti, 1-698: 'a cui mal prenda ', cioè a cui colga
passeran via facili: / ché non è mal che 'l prete ne guadagni.
io andare / anch'io cercando del mal come i medici? -cercare il male
ben si truova / e va cercando il mal per medicina. -cogliere, incogliere
. pulci, 5-26: io dubito che mal non ce ne coglia. b
una volta darmi a credere / che il mal mi sia sano: il vostro animo
auta tu a sposare, / del mal del mal tare'vista tal volta.
a sposare, / del mal del mal tare'vista tal volta. -di
. cavalca, vii-101: fannosi ancora mal di pena e dentro e fuori.
? / e l'altra: oh! mal non c'è; / quando son
che. batacchi, 2-119: né mal sarìa se contro ad archi e mura
. pananti, i-17: chi pensasse a mal molto s'inganna, / quella signora
or or vedrai / che per tuo mal non hai pensato assai. -pigliare
la cosa movente / vera è radice del mal che n'aviene, / e 'l
che n'aviene, / e 'l mal disposto leggier si conduce, / se 'l
leggier si conduce, / se 'l mal riceve, a far similmente.
, 120: e'mi sa mal del dispiacere e torto / che ha sofferto
/ di stare al bene e 'l mal la notte e 'l giorno.
e non lo avendo, mi volevono mal di morte. g. m. cecchi
a uno, a chi i'vo'mal di morte. m. adriani, v-239
: lisimaco volendogli [a demetrio] mal di morte e motteggiando dell'amore di
pulci, 4-100: spesso d'un gran mal nasce un gran bene. f.
suo danno; che chi vuol male, mal abbia. crusca [s. v.
157: ben per male è carità, mal per bene è crudeltà. ibidem,
male. ibidem, 289: ogni mal fresco si sana presto. -a mali
. -chi è causa del suo mal pianga se stesso: chi è responsabile
, 2-v-135: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
6: e se tu l'hai per mal, si te ne scigni. machiavelli,
819: chi lo vuol aver per mal, si scinga. -chi mal
mal, si scinga. -chi mal fa, male aspetta: chi commette
di chi regna; / che chi mal opra, male al fine aspetta. /
piccioli e grandi. -chi mal fa, mal pensa: chi opera malvagiamente
grandi. -chi mal fa, mal pensa: chi opera malvagiamente è solito
s. v.]: * chi mal fa, mal pensa ': proverbio
.]: * chi mal fa, mal pensa ': proverbio denotante che chi
non retti nell'operare. -chi mal fa, mal riceve: chi commette azioni
operare. -chi mal fa, mal riceve: chi commette azioni malvage è
l'orno in breve / vide chi mal fa, male riceve. -chi
male riceve. -chi ride del mal d'altri, ha il suo dietro
proverbi toscani, 170: chi ride del mal d'altri, ha il suo dietro
suo male. -iddio ci mandi mal che ben ci metta: anche la
. dicono: « iddio ci mandi mal che ben ci metta ».
. sempre mai / non ista 'l mal dov'e'si posa. -fuor che /
/ fuor che 'n su gobbi, il mal dov'ei si posa. -il male
iv-27): non vien sì tardi il mal che non sia presto.
s. v.]: * il mal voluto non è mai troppo 'dicesi
di consolazione. bocchelli, 1-iii-66: mal comune, mezzo gaudio. -non
, 24-35: pensa che in gano il mal seme sia spento, / e pur
vezzo, / e non è peggior mal che quel da sezzo. -non
del male. -non v'è mal che non finisca, se si soffre con
proverbi toscani, 242: non v'è mal che non finisca, se si soffre
prof erse. -tanto è il mal che non mi nuoce, quanto il
. /... tant'è 'l mal che non mi nuoce, / quanto
viene il buon tempo. tutto il mal non vien per nuocere. carducci, 111-24-150
. di maleducato. maleducato (mal educato), agg. (superi,
per le strade, furiosa, imprecando al mal educato. bartolini, 1-283: il
madornale. = comp. da mal [o] e educazione (v.
malfacente. malefatta (malafatta, mal [a] fatta), sf.
, si è dato una frustata della mal fatta. = comp. da male1
xxvii-235: alcuni altri ancor che fecero mal furono maleficiati con diverse sorti di malefici.
bensì maleficiata. 2. malsano, mal disposto fisicamente; che ha difetti fisici
. ariosto, 6-1: miser chi mal oprando si confida / ch'ognor star
de l'altra, per il che mal se può avere le prove compite.
cuori. = comp. da mal [o \ ed empiezza1 (v.
è ripieno. inghilfredi, 378: contasi mal per meglio, / vedesi in pegio
= dal provenz. malanansa, da mal anar * malandare '. malenato,
. pellegrino? = comp. da mal [o] e erba (v.
malsano, dichiamo volgarmente malescio, cioè mal complessionato. cantù, 219:
esame. = comp. da mal [o] ed esito (v.
v.). malespèrto (mal espèrto), agg. letter. disus
. panigarola, 140: sciocchi e mal esperti naviganti,... per
furberie. = comp. da mal [e] 1 ed esperto (v
v.). malèssere (mal èssere), sm. leggero disturbo
): camminando però, sentiva un mal essere, un abbattimento, una fiacchezza di
ormuz prese tanto altra forma dal suo mal esser di prima, che tutto l'
agitata. = comp. da mal [e] 1 ed essere1 (v
. = comp. da mal [o] ed estimo (cfr.
tormentava. = comp. da mal [o] ed estro2 (v.
sotto cattiva stella ', comp. da mal, malastru e astruc 'fortunato', dal
3-67: lo domandi se ha detto mal del suo prossimo, dicendo la verità
= deriv. dal fr. mal famé 1 che ha cattiva reputa
v. marfaraggio. malfare1 (mal fare), intr. (per la
saputa delle genti acciò che ila pena del mal fattore dia exemplo di non
ecce acceso fuoco d'ira, che a mal far la voglia tira. cavalca,
,... è tornato da mal fare e tu gli ài ucciso il vitello
: per fermo, non leggier cagione di mal fare al popol minuto sono le estreme
proverbi toscani, 301: ben dire e mal fare, non è che sé con
'. malfare2 (male fare, mal fare), sm. disus.
ciascuno con ampia misura cerca lo suo mal fare e con piccola cerca lo bene.
più non duri, / poi che 'n mal fare il seme tuo avanzi? fiori
/ ciascun ti toglie, e 'l mal far non si pune. savonarola, 7-i-315
: loro per invidia presono occasione del mal fare. straparola, ii-152: in
, / è giusta cosa per lo mio mal fare, / del quale anco non
odii del cuore, la durezza del mal fare e la cattiva vita nostra.
facevano a chi più accendere a ogni mal fare, governando questi la galilea e
nazioni furono sempre certi animi vólti al mal fare, anzi scellerati, i quali,
al ben fare, non mancavano al mal fare [del popolo nelle pasque veronesi
, / fanciul senza intelletto, al mal far nato. 4. comportamento
). malfatato (malfadado, mal fadato, mal fatato), agg
malfatato (malfadado, mal fadato, mal fatato), agg. ant.
fazio, iii-18-73: mira a destra il mal fatato e rio / campo matronio,
prelio fu. = comp. da mal [ey e fatato2 (v.)
n. 7. malfatto (mal fatto), agg. degno di biasimo
di meno di non dire o vedere cose mal fatte da altri,...
cura; rozzo, grossolano; impreciso; mal riuscito. s. caterina de'ricci
] veduta grassa e grossa e piccola e mal fatta e con un paio di poppe
: non perché egli avesse la persona mal fatta, ma perché egli aveva brutto
picciole... ed in somma son mal fatte e abbozzate, quasi per ischerzo
v.]: versi, libro mal fatto. opera d'arte o anche di
arte o anche di mestiere, fattura mal fatta. 5. cattivo,
ch'abbia una sconvenienza morale: 'mal fatto! '.
. malefattóre, malfactóre, malfacturo, mal fattóre, malo fattóre, malo fattóre)
non temea che fosse difeso / il mal fattor, né tratto di pregione.
male a sicurtà, veggendo che 'l mal fattore non è punito. savonarola,
palesemente nel popolo, quelle infamano il mal fattore, ed è grande testimonia la
deriv. da malfermo. malférmo [mal férmo), agg. incerto nei vo-
arici, ii-96: dall'etade / fatte mal ferme, il fianco antico trassero /
-domandò a sua volta, con voce mal ferma. montale, 8-20: il ronzio
. monti, 13-356: il cor mal fermo / non gli permette di tenersi
piede le sdrucciolò un istante sul sasso mal fermo, vacillò, e dovette afferrarsi alla
, sebbene mi potesse assolvere la salute mal ferma. g. bassani, 5-79:
in forse della vita e me in salute mal fermo. mazzini, 93-327: una
d'ora, o crollato e renduto mal fermo, e la loro vita fu soggetta
ove l'ibero / regio erede attendea mal fermo ancora, / ad accorlo volasti
). magalotti, 4-174: sì mal fermo e frale / quel fango è
eh'esser ne dee sostegno, / che mal regger potria, se 'l ricco peso
gonfio, vano; rimpinzo di retorica; mal fermo nella grammatica; non sicuro nell'
). mamiani, 1-306: questi mal fermi di ragion tesori, / questo
tuo passato logico se non la confusa e mal ferma distinzione di un momento dall'altro
marchig. malferito. malfìato (mal fiato), sm. ant. alito
e'denti se ne corromperebbono e renderebbono mal fiato. sercambi, 1-i-201: avea
malfìdanza. = comp. da mal [o] e fidanza (v.
v.). malfidato [mal fidato), agg. letter. che
d'accettar condizione così dura e così mal fidata]. [sostituito da]
qualche figura sospetta, qualche cosa di mal fidato]. papini, x-1-729:
. da malfido. malfido [mal fido), agg. che non è
, cinque canti, 2-43: la mercenaria mal fida canaglia / prezzar li antiqui imperatori
sue genti sotto colore di fronteggiare il mal fido genero sforza. papini, 27-228
parere provocatrice, la simpatia dubbia, mal fida dei gabinetti, ch'essa cerca avere
l'alpi gelide e canute, / mal fida siepe alle tue rive amate; /
/ braman del mondo, e la mal fida stanza, / ove perturba il vento
/ che credula al placido / tuo volto mal fido / discioglie dal lido. pascoli
cara, improvida / d'un avvenir mal fido, / ebbra spirò le vivide /
nitide / per ambrosia recente, / mal fide all'aureo pettine, / e
v.). malfondato [mal fondato), agg. disus. privo
, 10-1: ancor che da ^ vostro mal fondato giudicio fella e aspra verso voi
allegri, 204: così le mal fondate opinioni tantosto, come cose da
boemi ferdinando caduto dal trono con certi mal fondati manifesti. muratori, 5-ii-208:
manifesti. muratori, 5-ii-208: quanto mal fondata è la lode da lui data
, 555: questo è forse un mio mal fondato sospetto. cesarotti, i-7:
corrono per assiomi alcune opinioni che, mal fondate o mal applicate, impediscono costantemente
assiomi alcune opinioni che, mal fondate o mal applicate, impediscono costantemente il miglioramento
dolorosa sorte / di chi possiede un mal fondato impero! lorenzino, 228: se
, che era così fresca e così mal fondata, ci poteva nuocere o impedire.
ad un principe debole, povero e mal fondato, con pericolo quasi certo ch'ella
v.); cfr. fr. mal fondi. malfonduto, sm.
grasso fuso '. malformato [mal formato), agg. formato in
tutti i nostri errori nascono da idee mal formate o mal assortite, fu il
errori nascono da idee mal formate o mal assortite, fu il primo maestro dell'
poco forte '. maifortunato (mal fortunato), agg. letter.
se 'l vede il misero odoardo, / mal fortunato difensor, non tardo. bisaccioni
ma sì bene mosso a pietà del povero mal fortunato marmo. 3.
v.); cfr. fr. mal frangais. malfranco, agg. (
. da malfrancese. malfrancése (mal francése, mal franzése, malfr arnése
. malfrancése (mal francése, mal franzése, malfr arnése, mal francióso
, mal franzése, malfr arnése, mal francióso, mal francióso), sm.
, malfr arnése, mal francióso, mal francióso), sm. ant. e
cieli, quel crudel morbo, che mal francese si chiama, avea nella città fatto
avvenire a una donna che avesse il mal francese. firenzuola, 955: sia
alcuna, se ben, oltra al mal francioso, avesse il canchero e la
, per aferesi. malgarbo (mal garbo), sm. modo sgarbato,
quasi sempre, con la scusa del mal garbo, la mancia gli è scontata in
e là sullo spazzo, entrò con mal garbo nel letto, si disse da sé
4 sentenza erronea '. malgiunto (mal giunto), agg. disus. malcapitato
sostant. ariosto, 18-81: il mal giunto martano alquanto ingozza / e tra
perdonate. malgovèrno [male govèrno, mal govèrno), sm. esercizio cattivo
esempio di deposizione de'prìncipi per loro mal governo. cacherano da bricherasio, 1-87
ai disagi, alle fatiche, al mal governo, all'intemperio della stagione estiva
vizi dell'organizzazione militare piemontese dipendenti dal mal governo e speditele subito. pirandello,
. dir. pen. omessa custodia e mal governo di animali: reato contravvenzionale consistente
verrucchio, / che fecer di montagna il mal governo, / là dove soglion fan
astro / passar l'eufrate fece il mal governo, / a l'italiche doglie fero
68-70. = comp. da mal [o] e governo (v.
). malgradito [male gradito, mal gradito), agg. tenuto in
/ fu l'ovra grande e bella mal gradita. tasso, 6-i-45: mal gradite
mal gradita. tasso, 6-i-45: mal gradite mie rime, invano spese,
questo [libro di versi] le riuscirà mal gradito, e l'ingegno del donatore
. alfieri, 1-6: io, mal gradito al mio padre e signore?
. dolcemente, / forse piangendo i mal graditi amori, / bagnava l'erbe fresche
servito / 0 non visto, o mal noto, o mal gradito. marino,
non visto, o mal noto, o mal gradito. marino, iii-166: subito
dirà qual fin destina amore / al mal gradito ardore. 4. penoso,
(v.). malgrado1 [mal grado), sm. ant. e
paglia che le va tra'piedi; / mal grado n'abbi amor, ch'a
io riavrò colei che è meritamente mia, mal grado che voi n'abbiate. lettere
non ne nascesse qualche tumulto, invidia e mal grado contro all'ordine senatorio, gliene
bartoli, 20-123: convenne ubbidire, mal grado che se ne avessero essi,
caro, e'mi sarebbe noioso e mal grado. 3. locuz.
ne so, per dirtela, il mal grado / e quasi a male stento lo
i lettori... non mi sapranno mal grado, se pongo sotto a'loro
originali. - = comp. da mal [o] e grado2 (v.
. mod. malgré. malgrado2 [mal grado; ant. male grado, mal
mal grado; ant. male grado, mal grato, malgrato), avv.
ami or più che mai; / a mal grado a cui ne dole / tuttora
rimango in signoria di lui, / che mal mio grado a morte mi trasporta.
maniere del dire vi si parano, mal grado vostro, dinanzi, che offendono
, 283: amor a nostro mal grado ci sprona a desiderare quel che
lor ragionamenti / di dare aiuto, mal grado di carlo, / al re agramante
, avendosela recata in braccio e a mal grado di lei più volte baciatole la
palma, i-160: amor, che mal mio grado mi trasporta / a far
la presenza mia / destar tumulti a mal mio grado. manzoni, fermo e lucia
che mi consolerete. l'ha salvata a mal vostro grado. ghislanzoni, 13-57:
pii e dotti monaci non temerono a mal grado dei superiori recitargli [a savonarola
['malgrado mio ', cioè 'mal mio grado']. bartolini, 20-243
/ conven d'altra via segua, e mal suo grado / a la sua lunga
. lorenzo de'medici, ii-204: a mal mio grado mi parti'da quella /
: allor le rime, ch'a mal grado accumolo, / farete meco in cenere
intruona l'orecchia, / sì che mal grado l'impresa abbandona. chiabrera, i-ii-
, da voi lontan ben volgo il piede mal mio grado sovente. metastasio, 1-iv-271
sovente. metastasio, 1-iv-271: io correndo mal mio grado le poste, convien che
che 'l terzo lui montar fa suo mal grado. caro, 6-679: ma per
, donna, ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi.
mio malgrado. tasso, 4-55: mal suo grado il piede inanzi giva,
-vedi: ai lamenti usati / torni, mal grado tuo. tarchetti, 6-ii-551:
d'annunzio, iv2- 783: a mal suo grado, egli aveva esagerata la sua
mia » dirò, ché mia / sarai mal grado di mia dura sorte, /
francesi si spinsero dentro la fossa e mal grado di ogni imminente
virtù de l'alma invitta, / mal grado di fortuna empia e superba, /
le viene di fuori, e, mal grado di lei, ne rompe i confini
, come per es.: « mal grado il freddo, stamattina ho fatto una
. di malgrazioso. malgrazióso (mal grazióso), agg. ant. e
e, quasi a guisa di filosofo mal grazioso, non bene sapea conversare co'
disgraziato 'ec. per 'grazioso, mal grazioso '. -stonato,
, v-19: ma, acciò che il mal grazioso tempo non passi perduto, in
v.). malguardato (mal guardato), agg. letter. custodito
jerusalem co le sue mani / il mal guardato e già negletto nido. tasso,
negletto nido. tasso, 19-91: mal guardata vergogna intempestiva, / vattene ornai
/ precipitò la tua perduta gente / quel mal gustato frutto! papi, i-26:
s'adempia in un certo modo col mal d'occhio, incantesimi e malìe. ariosto
non vo che m'asalglia / lo mal che malglia -e frangiesi non pare.
della malacca. = dal dravidico mal 'montagna malidìcolo, agg.
: i gesuiti,... mal sofferendo che io in venezia era stato sì
te impotente e stolto / ad ogni impresa mal si sta il frequente / ciarlar di
insoliti che li consumarono, furono anche mal trattati dai congesi. galileo, 1-1-142:
/ tenga in poder mia vita a mal mio grado. sannazaro, iv-244: per
niccolò da correggio, 180: gente mal nate, che a la flebil riva
silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non cólto, / quan-
. = comp. per giustapposizione di mal [e] 2, in1 (o
, ii-27: se è... mal merito a chi perde dio per qualunque
alcuni medici è parsa uno sprazzo di mal franzese, ma altri non l'hanno battezzato
3-1057: il corpo è macilento, mal nodrito, estenuato, ha difetto de sangue
denom. da malinconia. malincóntro (mal incóntro), sm. ant. ostacolo
il vollero a tradimento, n'ebbero mal incontro. = comp. da mal
mal incontro. = comp. da mal [o] e incontro2 (v.
che una che ci sia data di mal talento, e, come si dice
sia salata. = comp. da mal [e] z, in1 e corpo
. carducci, ii-i 1-303: a gran mal in cuore ho fatto quello che ella
mi sentivo. = comp. da mal [e] 2, in1 e cuore
freddo, gelato come uno che si trova mal in gambe e deve saltar un fosso
malintenzionato (mal intenzionato), agg. che è
partiti opportuni a distruggere le cabale de'mal intenzionati. verga, 4-165: fra
malintenzionato. = = comp. da mal [é \ l e intenzionato (v
(sec. xvi) e spagn. mal intencionado. malintésa, sf. letter
una malintesa. = comp. da mal [o] e intesa (v.
). malintéso1 (disus. mal intéso), agg. diretto al
mai sia / di questi pianti il mal inteso arcano? 3. disus.
oh semplicità nobile del nostro petrarca, mal conosciuta a'dì nostri! quanto la comun
comun gente, e particolarmente la gioventù mal intesa delle gentili naturali finezze, da
per non ritrovarci a ricadere / in mal intesi, in dispute, in disgusti,
privilegi. = comp. da mal [o] e [¦ i]
cinte. = comp. da mal [e] 1 e ito (v
di quell'ultima immaginata dilettazione ch'è mal grave: ed è loro effetto ammaliar la
e la virtù del sagramento per malizia del mal ministro, perciocché... cristo
malizia e quasi fonte / ond'ogni mal fra noi si versa e spande.
il far male o le disposizioni al mal fare, ma nient'altro che l'acuta
. corsini, 2-55: ricerca inutile e mal consigliata, non essendo servita ad altro
perduto a malizia che non si tenga del mal fare quando alcuno viene sopra lui.
cento più hai tu peio, c'hai mal senza re- meio, / ca passa
alcuna cosa si trovasse corrotta, overo mal composta, la colpa sere'mia, posto
a denotare bestia che abbia malizia o mal vezzo, o vizio agli uomini pericoloso
). che è guidato da sentimenti mal vagi;, che agisce
i miei fogli ch'io sono un mal cristiano; e troppi sono gli ambigui cenni
chiese. = comp. da mal [o] e ladrone (v.
. guadagnoli, i-i- 260: la mal cauta genitrice / accedè mallevadrice / obbligando
cerca in se stessa quella felicità che altronde mal può ripromettersi. bocchelli, 13-271:
, petecchie. = comp. da mal [é] 2 e maligno (v
v.). malmaritata (mal maritata), agg. f. di
quando si trovano così senza sua colpa mal maritate. buonarroti il giovane, 9-563
, iii-12-311: il lamento della donna mal maritata sì goffamente intruso in una canzone
reflessi di sillogismi, visite di vedoe e mal maritate. salvini, ix-9: la
f. doni, 259: perché i mal maritati starebbon meglio nella tua [di
v.). malmaturo (mal maturo), agg. ant. che
burchiello, 71: l'asprezza delle sorbe mal mature. bandello, 2-51 (ii-183
, e che le frutte si compravano mal mature e venivano in tavola cinque e sei
.). malmenare (raro mal menare), tr. (malmeno)
letti, prendevano, adoperavano, brancicavano, mal menavano le cose e le persone che
e'vollon tenerci sotto sotto, / e mal menarci a modo loro. leti,
turchi fossero ridotti a poco numero e mal menati da un flusso di ventre e da
, v-1-185: voi vi credevate ch'io mal menassi le signore come i signori.
dial. ant. malminato; letter. mal menato). conciato in malo modo
. visconti, i-2-43: i rossi mal menati il bianco segue, / assai ne
, tante città saccheggiate e condotte a mal termine,... non gli parrà
/ anco uno smerdi, al popol mal menato / parrebbe un ciro, a petto
malmentito, agg. letter. mal dissimulato. landolfi, 2-11:
v.). malmeritare (mal meritare), intr. (malmèrito)
fatto non renderebbe loro per alcuno tempo mal merito. = comp. da mallo
(v.). malmésso { mal mésso), agg. messo, disposto
avrebbe un villano più rozzo, più mal messo, più scontraffatto e più goffo d'
: c'era in un angolo un vecchio mal messo, dal viso ritontito. e
fratello, -dice lui. -questa volta è mal messo. calvino, 5-80: vedo
, 5-80: vedo che qui sono tutti mal messi. = come part. pass
= comp. da mal [o] e mignatto, forma masch
malmisurato consiglio. = comp. da mal [e] 1 e misurato (v
ingiustizia. = comp. da mal [o] e modo (v.
dal milan. malmostós, comp. da mal 'male 'e mostós 'sugoso
allora. = comp. da mal [e] 1 e nascosto (v
v.). malnato (mal nato; ant. malenato), agg
l'ode. trissino, 2-1-287: questi mal nati ancor si danno al furto.
nuova, 19-8 (70): o mal nati, / io vidi la speranza
inf., 5-7: quando l'anima mal nata / li vien dinanzi, tutta
tenuto, / rivolsilo a guardar li altri mal nati. ottimo, i-264: come
, / e degli abissi l'anime mal nate. d. bartoli, 9-27-2-187:
me per lui [amore] chiamo mal nato, / perch'è sì sventurato,
xxv-1-191: avarizia malnata / d'ogni altro mal radice. fr. andreini, 82
frode. petrarca, 138-12: le mal nate / richezze tante. tasso,
o miseri mortali, in che spendete le mal nate ricchezze con le quali si può
i popoli di questa isola così rozzi e mal nati che gli tenevano per servi a
persona mia per non esser creduta né mal nata né miserabile. alfieri, 5-61
malnato. graf, 5-704: fors'altri mal t'inspira. incauto / opri e
purgare nella radice cioè il fracidiccio e mal nato e quelli che non hanno occhi
germinare. = comp. da mal [e] 1 e nato (v
. màle nàtus. malnaturato { mal naturato), agg. ant. e
uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto de la natura
poeta? = deriv. da mal [a] natura (v.)
inettitudine. = comp. da mal [e] 1 e notato (v
v.). malnòto [mal nòto), agg. che è conosciuto
servito / o non visto, o mal noto, o mal gradito. bracciolini,
visto, o mal noto, o mal gradito. bracciolini, 3-101: come
1-i-237: inutili a ciascuno, a sé mal noti, / cui non scaldò di
. foscolo, gr., ii-578: mal nota, / benché fosse divina,
per 13 o 14 anni ignoto e mal noto. borsi, 57: o,
in un raccolte? / per le mal note strade erran disciolte. monti, 4-4-94
erudizione profonda e sagacità, le sparse e mal note fila della civiltà intellettuale indiana,
digiuno, a scolparsi in una lingua mal nota, davanti a quella gente bestialmente
etade, che, oscura, / le mal note speranze infutura / lieta, e
(v.). malnutrito (mal nutrito), agg. letter. che
a volere entrare a tavola, quel detto mal prete, faccendo un certo suo cattivo
». busini, 1-1: non è mal uomo, sebbene un poco lascivetto ed
vo'male / per esser ne'costumi un mal bigatto / e ne le lettre un
ella è finta e doppia, di mal cuore e di pessima inclinazione. monti,
, ché per lunga stasione / mantenete li mal comunalmente / e faite star fuor de
mostri in cielo, in terra e nel mal mondo, / e quanto giusto tua
1-88: or che di là dal mal fiume dimora, / più muover non mi
or parà mala donna, s'eo mal dire / savrò di voi, in cui
/ savrò di voi, in cui tutto mal rengna, / che di spiecier,
; quando che no, sotterratemi come mal cristiano fuor di sacrato. g. c
, 328: veramente tu sei un mal re e le tue sentenze sono iniuste.
i suoi voleri, che si punisca ogni mal cittadino che trasgredisce le leggi.
dante, conv., i-xi-n: lo mal fabbro biasima lo ferro appresentato a lui
cetera, credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare al ferro
dare la colpa del mal coltello e del mal sonare al ferro e alla cetera,
esser buon cortigiano, nulla importa tesser mal letterato. menzini, iii- 306
., iii-vm-19: è più laudabile uno mal cavallo reggere, che un altro non
, 209: buon cavallo e mal cavallo vuole sprone. carducci, iii-3-300
: mala bestia è questa mia, / mal cavallo mi toccò: / sol la
giura inoltre purgare la sua corte del mal imbratto di femmine infami, libertini e
.. a togliersi dalla coscienza il mal peso, ad aggiustar... i
: questi è nembrotto per lo cui mal coto / pur un linguaggio nel mondo
loro, gli hanno acquistato un così mal nome che e si crede per molti che
è di grandissima autorità, stante il mal concetto di poca fede addosatogli a gran
che io dicevo il vero, fece un mal grugnio. tortora, ii-64: furono
riprenderti non giova nulla: che mi dà mal segno e fammi tirare indrieto d'ogni
. ariosto, 5-80: stava lureanio di mal cor disposto / contra ginevra. caro
ciò non desse argomento manifesto del suo mal talento verso la pontificia dignità e la
illustrissima e reverendissima è stato fatto un mal officio, spezialmente contro il vescovo,
che gli anni addietro, veggendo questo mal uso del marini di mescolar le cose sacre
bisogno, quando l'offesa fu con mal modo e con super- chieria. molineri
: a chi me serve sì do el mal tributo / corno è convenuto a tale
ristretto, offerendo a'villani di far mal peso? 13. contrario alle
che gl'incresce / ch'a sì mal fin tanta amicizia gli esce. sansovino,
, scarso. ariosto, 423: mal copia / oggi ne avrai, che tutta
futura veracità in questo mio scritto assai mal saggio darebbero. botta, 7-193: il
perché la notte e 'l vin fan mal iudizio. i. pitti, 2-70:
, tu vuoi proprio costringermi ad un mal passo. 18. che è
53-1: ahi, mala noia, mal vo doni deo, / che mal dicente
, mal vo doni deo, / che mal dicente a forza esser me fate.
ha cosa fatta », / che fu mal seme per la gente tosca. ugurgieri
6-1-101: tra per la compassione del mal evento e per la vicinità di colonia
, come se mi destassi da un mal sogno di sbalzo, feci un movimento
., v-640: l'aceto è di mal sapore alla bocca. capellano volgar.
di nobile persona par cosa di troppo mal suono contro alcuno profferere villane e aspre
redi, 16-ix-91: i suffumigi di mal odore, come di castoreo, di zolfo
vi nascono certi pesci spinosi, di mal sapore. chiari, i-165: incominciarono
i-165: incominciarono subito a lamentarsi del mal odore, anche dove non era.
or mi soccorri, ch'io son a mal porto! macinghi strozzi, 1-35:
solite chiacchiere di ogni galantuomo ridotto a mal passo, e promise d'aiutarlo anche,
eravam, ma naturai burella / ch'avea mal suolo e di lume disagio. leggenda
inf., 33-26: io feci 'l mal sonno / che del futuro mi squarciò
b. davanzati, i-297: per mal segno fu preso che in pochi mesi,
altezza da lintz arrivò aviso d'un mal successo, causato da quella perversa gente
e non piega ad ogni soffiolino di mal vento. sbarbaro, 1-146: testardo,
... / sopravenendo al corpo el mal fattore / butta sangue la piaga come
, i-8-n: vedesi ecuba sopra un mal letto nelle tende greche, attorniata dalle schiave
silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non còlto, / quant'
petrarca, 360-108: di bon seme mal frutto / mieto; e tal merito
. mazza, iv-128: di buon seme mal frutto si coglie. botta, 5-35
985: altro non fui che pianta di mal orto, / pianta silvestra senza fior
movesse a diventare terra, questo è mal movimento. libro della cura delle malattie
crida over piange dentro nel ventre, è mal segnale. 28. cagionevole,
forza. boccaccio, iii-5-99: per mal sol palida fassi / candida rosa o
lui, e chi l'ha mala, mal per lui! = voce dotta
, v. malabatro. malòcchio1 (mal òcchio), sm. secondo la superstizione
tutto il bestiame... il mal d'occhio, sissignore! io dico ch'
in tuto e de soperchio / cne di mal ochio lui iera guardato. guarini,
gelosia portando in fronte, / di mal occhio guatata anco l'avrebbe.
ne fu poi sempre veduto da loro in mal occhio, proverbiato e messo in concetto
nardi, ii-109: fu veduto con mal occhio e in francia biasimato che non
governati non devono... guardar di mal occhio ogni aumento d'imposta suggerito da
brava. = comp. da mal [o] e occhio (v.
craniche. = comp. da mal [o] e occlusione (v.
petrolio. = comp. da mal [ó) e odore (v.
schivati. = comp. da mal [e] 1 e odoroso (v
ossa. = comp. da mal [o] e ombra (v.
aperta nemmeno. = comp. da mal [o] e onestà (v.
lega va tuto in malora per el mal governo. canti carnascialeschi, 1-532:
servito per fare un chiusino da colombi mal volentieri. p. foglietta, 84:
dalla stanza. = comp. da mal [o] e ora (v.
malordinato. malordinato [male ordinato, mal ordinato), agg.
moderato. casti, 419: il mal ordinato coraggio... fra i musulmani
in ferocia. = comp. da mal [c \ l e ordinato (v
e malosservate. = comp. da mal [e] 1 e osservato (v
v.). malparato (mal parato), agg. ant. ridotto
, agg. ant. ridotto a mal partito; che è venuto a trovarsi in
sacchetti, 5-38: veggendosi costui mal parato, e che castracelo dicea da
spiccargli la testa. / veggendosi margutte mal parato, / posò le mani in terra
irpino maliardo. malpari (mal pari), agg. plur. ant
o neri e pochi restano, e mal pari. carletti, 191: gli uomini
). malparlante (ant. mal parlante), agg. che parla
, / pazienza el fa ben e mal sofferire. lorenzo de'medici, ii-202
2-446: goffo, scemanito, smemorato e mal parlante. niccolini, iii-295: che
niccolini, iii-295: che dirò delle mal parlanti donne fiorentine. = comp.
. xii). malpartito (mal partito), sm. nella locuz.
.. farisei... vedevansi a mal partito. andrea da barberino, iii-99
barberino, iii-99: basirocco era a mal partito. ariosto, 39-70: a mal
mal partito. ariosto, 39-70: a mal partito era la gente rotta, /
15 una grandissima pioggia che pose a mal partito i passaggieri che dormivano nella coperta
. fagiuoli, xv-113: mi ritrovai a mal partito. baldini, 9-126: il
l'anno dopo le cose ridotte a così mal partito che non trovava migliore scampo che
non mangi i frutti, quando le mal pasciute sue pecorelle mangian le foglie.
infermiccia. rajberti, 2-88: stracchi e mal pasciuti ronzini. = comp. da
v.). malpèlo (mal pélo), agg. che ha i
calandra, 3-86: quel rosso dal mal pelo,..., appartiene
malpìglio (mal pìglio), sm. ant. e
, / e, facciendo un mal piglio, / dirà d'intorno ragion a
/ si volse intorno intorno con mal piglio. pataffio, io: tu m'
. vi prometto ch'io feci loro un mal piglio. menzini, iii-73:
non sete solvente, vi guardano con un mal piglio, come se voi foste
con malpiglio. = comp. da mal [o] e piglio (v.
arcata dentaria. = comp. da mal [o] e posizione (v.
(v.). malpràtico (mal pràtico, ant. mal pràttico),
malpràtico (mal pràtico, ant. mal pràttico), agg. (plur
manso, 1-133: non sapendo io come mal prattico,... quanto aspettarlo
. metastasio, 1-iv-339: qualche giovane mal pratico o immerso nelle sacre orgie ha fatta
v.). malprò [mal prò), sm. danno, svantaggio
. si è avisto in ultimo del mal prò che gli fa al nome l'aver
dire tordi, almeno le fecero il mal prò i suoi combattuti merli. redi
al suo delizioso convito ci farebbono il mal prò. salvini, 39-iv-75: non
. ant. agire, comportarsi in modo mal vagio e disonesto. -
v.). malpròprio (mal pròprio), agg. disus. inop
mossotti, corte., iii-338: sarebbe mal proprio di questo foglio l'entrare
v.). malpulito [mal polito, malpolito), agg. sporco
la sinistra tempia le percosse, / nel mal polito crin poscia la prese / ed
v.). malpunto (mal punto), sm. letter. momento
, iii-536: andate in malora e in mal punto. -in mio o tuo
, 251: corri al porto in tuo mal punto; corri te dico, e
giovane, quando uno, venutoci in mal punto, gli riferì per parte del
vaccari gioia, lvi-523: in mal punto in lei m'avvenni, / poiché
v.). malridótto (mal ridótto), agg. che è ridotto
massime le pubbliche sono in buona parte mal ridotte. s. maffei,
, essendo forse per vecchiezza laceri e mal ridotti, chieser costoro [gli atleti]
v.). malriuscito (mal riuscito), agg. letter. che
batacchi, i-207: cupido, mal riuscito in tal impegno, /
di area lucchese. malrósso { mal rósso), sm. veter. malattia
: non ti tragga a pensar uso mal saggio, / che sia comporre un inventar
deriv. da malsano. malsano { mal sano; ant. male sano),
tutti e spezialmente verso i vecchi e mal sani. -di animali. soderini
sanità, che [gli ananas] sono mal sani; e adducono per segno che
/ guarda per che arezzo è sì mal sano. brusoni, 9-614: la risoluzione
nione così vana, come mal sano fu il consiglio di chi ci
i tanti rammarichi de'popoli che sono mal trattati, de'poveri che sono abbandonati,
era papa, si terrebbe di loro mal servito. a. f. doni,
molti signori in simil casi si tenghino mal serviti. brusoni, 94: ricon-
giorno siamo padroni malserviti. malsicuraménte { mal sicuraménte), avv. ant.
senza certezza. barbarigo, li-6-147: mal sicuramente si può comprendere se la sua
.). malsicuro (malsecuro, mal secar0, mal sicuro), agg
malsicuro (malsecuro, mal secar0, mal sicuro), agg. che presenta
di navili, / infido seno e mal secura spiaggia. tasso, n-iii-994:
ardito di sedere in sede così instabile e mal secura. marini, ii-23: parve
timore dell'ira sua, le sue mal sicure campagne si valicassero. fantoni,
inanti, / e muove dubbio e mal securo il piede. metastasio, 599:
raddoppia i suoi tormenti / chi con occhio mal sicuro / fra la nebbia del futuro
titubante come un uomo che abbia la vista mal sicura. c. e. gadda
qual tossico mordi / il mio cuor mal sicuro. sbarbaro, 4-38: anche
. bonarelli, xxx-5-122: sento che mal sicuro / avanti a gli occhi suoi
tende a rischiarar le idee confuse e mal sicure che regnano nella teoria e nella
mori è incerta e lieve, / e mal securo pegno. segneri, ii-118:
tenere anch'io di mano a cambi mal sinceri, a censi mal sicuri, a
mano a cambi mal sinceri, a censi mal sicuri, a fraudi, a doppiezze
(v.). malsoddisfatto { mal soddisfatto, malsodisfatto, mal
mal soddisfatto, malsodisfatto, mal sodisfatto), agg. letter. che
-77: ruggiero, ancora che si trovasse mal soddisfatto delle cose passate e che credesse
, 1-ii-42: il cardinal farnese, mal soddisfatto della grandezza e alterigia di caraffa
del lor campo, mostrando d'esser mal sodisfatti de'capitani ducheschi, facesser vista
malsofferènte (mal sofferènte), agg. ant. che
] crucciato e della tracotanza dell'altro mal sofferente. mascardi, 3-68: malsofferente
che è fornito di cattive suole, mal risuolato (un paio di scarpe,
v.). malsonante (mal sonante), agg. letter. che
enunziata per modo che dovea riuscir equivoca e mal sonante alle sane orecchie teologiche, anche
(v.). malsottile (mal sottile), sm. tubercolosi, etisia
tommaso di silvestro, 12: ebbe lo mal sottile e de quello morì. tanara
particolarmente a vertigine o quasi apoplessia, mal sottile e malinconia. carducci, iii-24-296:
lorenzo stecchetti... muore del mal sottile a ventidue anni, facendo le
che i poeti romantici fecero morire di mal sottile. verga, ii-487: correva
aprile; / nell'aprile mori di mal sottile. moretti, 149: morta di
sottile. moretti, 149: morta di mal sottile! / più bianca della cera
una fragile donnina romantica, insidiata dal mal sottile. = comp. da
v.). malsuccèsso1 (mal succèsso), agg. ant. che
francia si prepara / di risturar le mal successe imprese. = comp.
del possessivo suo. malsussistènte (mal sussistènte), agg. letter.
se attentamente riguardasi, che un orpello mal sussistente: perché da tutto il precedente
v.). maltagliato (mal tagliato), agg. letter. che
(v.). maltalènto (mal talènto), sm. letter. disposizione
o mazzeo di ricco, 406: tutto mal talento -toma in gioì, / quandunqua
maltalento abraciato li animi degli uomini a mal fare, ma per la sua bontà
451): fellone e pieno di mal talento con una lancia sopra mano gli
re] gravemente adirato e tutto di mal talento ripieno, tantosto che l'oraffo dal
fu cotanta la sua imprudenza che, mal sapendo covrire il suo astio e maltalento
: ebbi prove non poco violente del mal talento di queste due fazioni estreme. emiliani-
i-164: il papa tremò allo annunzio del mal talento del re francese, ma non
congiurando. = comp. da mal [o] e talento (v.
s'ira / è l'om qe trata mal d'amigo q'en lui s'
v. martello1. maltèmpo { mal tèmpo), sm. (plur.
levato taddeo, parte risvegliato dal romore del mal tempo e parte stimolato dal bisogno di
. mazzini, 10409: dura il mal tempo, e il vento, e la
tarda sera. — comp. da mal [o] e tempo (v.
(v.). maltemuto (mal temuto), agg. letter. disus
ragazza, / a cui già fece il mal temuto oltraggio. =
oltraggio. = comp. da mal [e] * e temuto (v
uffizio, registro maltenuto. moglie e figliuoli mal tenuti, da chi tien
in modo approssimato o difettoso; mal conge gnato, confuso (
v.). maltolleràbile (mal tolleràbile), agg. letter.
sieno in sur- rogamento, sempre mal tollerabile a un padre vero.
= comp. da mal [e] 1 e folletto (v
chim. -olo. maltòlto (mal tòlto), agg. sottratto indebitamente,
inf., 19-98: guarda ben la mal tolta moneta / ch'esser ti fece
: piggiori di giuda che rendè il mal tolto prezzo, e venne in servigio
fiorini dugentocinquanta: il soprappiù s'intendesse mal tolto. sbarbaro, 5-108: in una
, i-28: duro ti pare restituire el mal tolto e così lasciare gli altri tuoi
con lui posso accozzarme, / fargli il mal tolto ormai restituire. b. davanzali
ii-390: questa gran restituzione di tanti mal tolti fece arrigo in su 'l morire.
conto e saranno costretti a lasciare il mal tolto. de roberto, 425:
marito, e tuttavia ella rendeva il mal tolto fieramente lamentandosi. 3.
v.). maltrattaménto (mal trattaménto), sm. (plur.
boccalini, i-308: per assicurarli da ogni mal trattamento che avessero potuto ricevere nella nuova
per li maltrattanti. maltrattare1 (mal trattare), tr. sottoporre a
, iusto sire, che l'ò sì mal trattata. cavalca, 18-241: il
a certi fastidiosi che siano afflitti e mal trattati perché lascino il vizio del rissare
francia; fu chiamato in spagna e molto mal trattato nella riputazione. f. pallavicino
; assalire, aggredire, ridurre a mal partito. collenuccio, 92: alessio
contra altri e non pensò mai di mal trattare l'imperatore. bandello, 2-6
troppo. 4. ridurre a mal partito, attaccare, colpire (con
grande: sapendo per prova quanto i giornali mal trattino i miei scritti. de amicis
di maltrattarel), agg. (mal trattato, ant. maltratato). sottoposto
, / ed impara da lei, sì mal trattata, / a non seguir un
invece volevano esser solitari, poveri, mal nutriti e mal trattati. -in senso
solitari, poveri, mal nutriti e mal trattati. -in senso attenuato: trattato
ser giovanni, ii-164: pareva loro esser mal trattati de gli onori e de gli
2. ridotto in cattivo stato, a mal partito; ferito, straziato, lacerato
diligenza a ristorare l'esercito sbattuto e mal trattato dalla passata tempesta. brusoni,
udito il compassionevole lamento e vedutala così mal trattata, alquanto la confortò, e
debole di forze e le sue genti tanto mal trattate dal patimento. -che
benché alle volte si trovi la pleura mal trattata, ciò dipende dalla continuazione de'polmoni
che dai direttori. maltrattatóre [mal trattatóre), agg. e sm.
seneca volgar., 2-206: tu come mal trattatóre de'tuoi figliuoli meriti pena.
tempo. = comp. da mal [o] e tratto (v.
v.). maltravèrso (mal travèrso), sm. stor. in
una nuova fazione, che si chiamava de'mal traversi. 3. in
la schiuma di tutti li sbrichi e mal traversi. = comp. da malie
colpevole. = comp. da mal [o] e travamento (v.
v.). maltrovato (mal trovato), agg. ant. malca
e perde, tu sei la mal trovata. 2. letter.
imbruttito, involgarito da un trucco, mal fatto, eccessivo o inadatto.
, 9-15: ci serviva, squallida e mal truccata, una figlia del padrone,
mendico / è allor peste, o mal di quella sorte, / com'ogni uccel
. malumóre (malo umóre, mal umóre; ant. male umore)
ciotta, / a calmar di costoro il mal umore, / giacché per voi lite
le ambasciate diventano insopportabili. e il mal umore comincia a farsi sentire nelle località
2-415: lenti, / curvi, di mal umore, / entrano gli studenti /
come io fo qualche volta quando sono di mal umore con un mio fra teliuccio che
: e questa persecuzione mi pone di mal umore. idem, 20-293: anche
qualche soldo di più, mette di mal umore i due terzi dei corpi municipali di
carducci, ii-8-173: sempre mi tiene di mal umore il pensiero di finire specialmente quei
la corte. = comp. da mal [o] e umore (v.
fr. mauvais humeur, spagn. mal humor * stizza, cruccio '.
buono. = comp. da mal [o] e uomo (v.
et alba. = comp. da mal [o] e dal provenz. aur
sicché poi... crescendo questa mal usanza, gli uomini la incominciarono ad adorare
danze. = comp. da mal [o] e usanza (v.
di lei. = comp. da mal [e] 1 e usare (v
salvini, 39-iv-171: il sapere medesimo mal usato, e la malizia armata di
v.). maluso1 { mal uso), sm. ant. uso
, 2-1-248: distolte le schiave dal mal uso in che le adoperavano i lor
cui la potente e continua forza del mal uso insensibilmente fa trapassare pur sulla bocca
(v.). maluso2 { mal uso), agg. ant. e
: io, che sapevo il suo stomaco mal uso al mare, lo vedevo pallido
= etimo incerto, deriv. forse da mal va! malvaccini, sm. plur
ricca e grande / poi che di mal oprar tanto ti giova. boccaccio, dee
. boiardo, 3-3-13: la mosca mal te cacciarai dal ciglio / e potrai peggio
, / malvascio pensamento / nato di mal talento -e da vii core. fra
, per aferesi. malvago (mal vago), agg. (plur.
so io benissimo come voi fiorentini sete mal vaghi di alloggiar forestieri, rispetto all'usanza
gli uomini sono anche naturalmente ritrosi e mal vaghi d'apprendere. 2.
allegato il pretesto che gli amministratori possono mal versare il denaro del comune. cuoco
. nel e deriv. [mal veduto). guardato, osservato, giudicato
4-10: il prefetto,... mal veduto da'citta dopo aver
. malversazióne (ant. mala versazióne, mal rato (in politica). 2
. (anche malvavì- malvenuto [mal venuto), agg. giunto a sprodenaro
, si é: -tu sia la mal venuta -e se non l'é detto colle
il polipodio. libro di esperimenti alla mal versazióne del denaro? fil. ugolini,
? fil. ugolini, 204: 'mal detto co'fatti. aretino
e non do stato il mal venuto chi avesse tentato persuadere ai
deledda, iv-58: lo vedi il villano mal spuntan fiori simili alle rose,
sudicio e grinzoloso che pubblici documenti, di mal venazioni e prevaricazionilazione. pareva un fico malvenuto
l'animo posti). guardare di mal occhio; osservare, giufogazzaro, vi-282
detestare; disprezzare. verebbe tutti della roba mal venuta? ministrazione della giustizia, compiuta per
pace, per via di lodo malversare (mal versare), tr. (malvèrso)
un bifolco che ari, malvestito e mal calzato, con un cappellaccio in capo
. malve zzato { malvezato, mal vezato), agg. ant.
malvezato. idem, 7-13: lo corpo mal vezato reponne com'è uso:
v.). malvézzo1 (mal vézzo; ant. malvézo, malvìzio)
giù ed in su, è di mal vezzo. cesarotti, 1-xxiii-398: tutte queste
sembrano altrettante ragioni per farvi abbandonare questo mal vezzo. pindemonte, iii-80: quella
: finché dura in un popolo il mal vezzo di palliare le proprie magagne,
, n. 2). mal viso1 { maleviso), agg. che
arlia, 331: 'malviso': per mal veduto, non accetto, non gradito
. malviso2 { malo viso, mal viso), sm. (plur.
. cavalca, vii-30: mostrare mal viso ai lodatori e lieto a'riprenditori
: fattoselo chiamare, gravissimamente e con mal viso il riprese e comandò che fosse
che da lui aveva ottenuto, con mal viso gli disse: quanto meglio mi saresti
ingannati, fatto prima un poco di mal viso, come suol fare chi viene
il rozzo scherano alla tapina / con mal viso e mal cor parossi innanzi. marnioni
alla tapina / con mal viso e mal cor parossi innanzi. marnioni, 3-112:
sorta di gente con lazzi, contumelie e mal viso. 2. locuz.
menati a vitellio che non fece loro mal viso né cattive parole. g.
luca pulci, 3-48: così questo mal vissuto vecchio / come gemma in caston proprio
ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto, che, spalancando due occhi
v.). malvivènte { mal vivènte; ant. malevivènte),
dominici, 1-35: gl'ignoranti e mal viventi ti sieno sospetti. guazzo,
87: il mondo è pieno di mal viventi che, non potendo non conoscersi
malvivo (mal vivo), agg. letter. che
in continova doglia e tristi guai / mal viva viverò. giov. cavalcanti, 114
terra giacenti, chi morto e di tali mal vivi. cornato, 112:
, 112: alcuni nascono cosi mal vivi che non vivono se non pochissimi
cavalier ne porta, / in sé mal vivo e morto in lei ch'è morta
dormita inerzia noi volenti opprime / genti mal vive. pirandello, 7-267: l'unica
tra l'ampie de'morti e de'mal vivi / gemebonde cataste andar non ama /
miei poveri cani, ed un quarto è mal vivo. cagna, 2-42: farfalle
eterne / che il pigro moto di mal vive forme. dossi, iv-104:
di troppa pressa e tornano addietro troppo mal vogliosi. bersezio, 4-15: nella
quattro cavalli. malvolentièri (mal volentièri', ant. malevo- giunse
, ant. malevo- giunse quel mal voler che pur mal chiede / con lo
giunse quel mal voler che pur mal chiede / con lo 'ntel- lentièri
lo 'ntel- lentièri, malvolontièri, mal volentièra), avv. (superi.
dante, inf., 18-52: mal volontier lo dico; / ma sforzami la
... e brevemente sempre poco e mal volentieri mangiava. antonio piovano, 1-260
mostrato la via al garzone, v'andò mal volentieri, però che era di notte
volentieri, però che era di notte e mal si vedea. boiardo, 2-10-12:
. boiardo, 2-10-12: ranaldo consentì mal volentiera, / ma pur non seppe
... a buon diritto mi fecero mal volere dai miei parenti!
v.). malvolére2 (mal volére', ant. malevolére), sm
, 23-16: se l'ira sovra 'l mal voler s'aggueffa, / ei ne
de la mente / s'aggiunge al mal volere e a la possa, /
, 1-24: la forza e 'l mal voler giunta allo 'ngegno, / sai che
.. il colpo di grazia al tuo mal volere verso di me, vibratoti in
mosse / per seguitar il suo mal volto freno. 2. maldisposto
vie. = comp. da mal [e] 1 e volto (v
malvolére), agg. (mal voluto). odiato, detestato; che
. nardi, ii-351: odiatissimo e mal voluto dalla madre di esso lorenzo, come
davanzati, i-309: nerone, vistosi mal voluto per questo fratello, gli accrebbe l'
fantoccio, bamboccio; ritratto d'uomo mal riuscito. = deriv. dal napol
mazzeo di ricco, 212: di mal dire d'altrui avria dot- tanza /
la mia fé, ch'io ne son mal contento. berni, 5-13 (i-127
trapasso vicino, pur si fa come il mal consigliato giona. monti, 24-950:
era tormentato di morbo caduco, cioè mal maestro, e nella giovinezza tanto mancava
, / ma sua luce agitata e mal distesa / già pareva mancar fra la procella
per troppo o poco vigore o per mal obbietto, dando origine a sette peccati
fra noi si spande / ed ogni mal di morte esser mancipio. borghesi, lxv-114
questo, che l'opera è una figura mal disegnata o manca? mamiani, 3-347
e da le fronde gracchie / futuro mal predetto a questo e a quello.
strutte, / tal che per manco mal la morte bramo. guicciardini, 13-ii-5:
da bene. barufialdi, 24: manco mal, se questa febre [del tabacco
en ch'è mancore magno, / non mal tornante bono e gioì travaglio.
è stato troppo grande ardire e troppo mal fatta cosa e tu facesti quello che
perduto ài l'onore! / lo mal c'ài fatto non terrò celato, /
, / d'amore più durare / mal che mi fa a durare / la dimora
, nitide / per ambrosia recente, / mal fide all'aureo pettine, / e
machiavelli, 1-viii-283: quando viene il mal che viene ogn'ora, / mandolo
le mandolinate di certi versucci mi avean mal disposto. idem, ii-12-61: se sapessero
: o buona gente, che sì mal manduca / e succhia vini di diverse botti
, essendo la vostra forma grossa e mal maneggiabile, se nel ricocer dentro non
. guerrazzi, 2-615: sacco vuoto mal si giudica, ed io se non
ma avver- tisci che non sieno troppo mal maturi e che non sieno maculati,
fanteria kosaka attaccarono un baluardo, basso, mal guernito, debile a tenersi: e
veggiono il luogo esser di frati / un mal acconcio e rovinato ospizio, / con
possa, né a la cità, far mal. giamboni, 7-154: sono le
ibidem, 306: assai digiuna chi mal mangia. ibidem, 308: chi
2. con valore attributivo. mal mangiarino: smodato desiderio o possesso di
» add. usa nella dizione 'mal mangerino ', per mangiare, far bottega
uffizi del regno disgraziatamente c'è il mal mangerino ». - « il direttore m
il direttore m. era affetto dal mal mangerino, e però l'han mandato
soldo per me, cominciai a sperperare il mal mangerino dove lo trovavo, e de'
né bevitore, né dissoluto in alcun mal costume. d. bartoli, 9-32-164:
diverso da quello dell'abito. -manica mal tagliata: figura tipica dell'araldica tedesca,
manica di furfanti che hanno stancata con mal consiglio la mia pazienza. bersezio, i-94
: alcuni ecclesiastici, alcuni religiosi dànno mal odore di sé nel parlare, nel portamento
lx-3-345: salito le scale di legno mal composto, al lume d'una lucerna
non essendo bene raccomandata al manico, mal si maneggia 'e'comincia girarmi nel
duoi manichi, e puossi bene e mal prendere a adoperare; come le medicine,
leggi, il senno, alle quai cose mal usate niun riparo può far la gente
.. dimanieraché talmente s'appiccò questo mal seme in firenze, che di gran lunga
accade ai milordi: sono villani che mal vestiti e rozzi escono da londra, si
del minimo comun denominatore della propria e mal nutrita intelligenza -filosoficamente parlando - le cose
vostri modi non piace, perché mal risponde all'intrinseco e contrasta al
: il manifattore teme per le sue mal trascelte e male adatte imprese il confronto
un tale manifestamento indirizzasi a riparazion del mal fatto, e non a dilatazione.
il loro alto carattere di cose belle, mal si prestano [le opere genialmente poetiche
tali, in collora levatosi, 'del mal che dio lor dia'. g.
. sacchetti, 351: la nobiltà mal si confà col soldo, / perch'
, 4-7-123: ah! vecchio manigoldo mal vissuto! è in casa di cui ti
7-124: tre cavalli zoppi per ferri mal messi dall'asin manescalco. periodici popolari
], nelle quali vi dolete del mal mio e vi rammaricate di non l'
se non fosse che alla rete cedevole mal si possono appoggiare i mannellini, quando si