io son quel da le frutte del mal orto, / che qui riprendo dattero per
. boccaccio, viii-3-240: e poi chi mal consiglio, corno- / da, come
chi vostri antichi forno / allor poresti più mal poco laudo. boccaccio, dee.
b. davanzali, i-319: esso capitano mal vestito e in zucca, sempre dattorno
): alla fine, voltatosi con mal viso verso lei, le disse: o
: / menarne a lo morire le cucine mal fremiate, / sì per mia necessitate
, cioè la goccia, paralisia, mal caduco, spasimo. gelli, i-82
affetti nuovi debilitano i nobili di prima, mal segno! ma quando li assodano e
vittoria, e dall'altra con sì mal esempio debilitarsi nell'esercito il vigore della
/ chi 'mpronta buonamenti / lo suo a mal debitore e scanoscenti; / in per
lustri, infossati, giù per il volto mal raso, mi pesarono poi per molti
. guittone, 54-12: deo che mal aggia e mia fede e mio amore
gioventute e 'l mio piacere, / e mal aggia mia forza e mio valore /
di un luogo che ha dato origine al mal e 10 fomenta e l'accresce ogni
[il chirurgo] che ella non arebbe mal nessuno e che benissimo si servirebbe della
i scrittoracci avesser decadenza; / ma il mal, che aveano fatto, a ripurgarsi
/ è decaduto, e pe 'l suo mal governo / sta sempre colla fame in
prezzo. biffi, xviii-3-413: una mal fondata paura lo scorso anno fece fare
decapitati molti / che riuscirò al paragon mal forti. guicciardini, iii-170: fu
vostri e di voi; / ché mal l'averebbe d'altrui / chi se
dispiace a un delicato / il vestito mal tagliato: / uno dice: -mi
che si sia diciferato qual parte di verità mal intesa contengano queste esagerazioni. 6
/ e se vada o se stia, mal si presume. galileo, 4-1-113:
. moneti, 104: chi nel mal far dal ben declina, / toma dal
venuto / perché tu sappia, che mal si declina / quello che vuol la
de'loro antichi. 6. mal riuscito, mancato, fallito. botta
breve tempo in vasi di legno, o mal custodita, è soggetta a decomporsi mediante
da cognoscer e 'l ben e 'l mal, / perciò li à vedao de mangià
verità... mi liberi da ogni mal desiderio e disordossi, 29: chi
/ ricerche parolette e scelti modi / mal ne'suoi versi dilombati e d'arte
: lo 'mpiastro della salvastrella giova al mal del dilombato. burchiello, 50: ma
specchi, / che nuoce molto al mal del dilombato. strascino, xxvi-3-77: manda
, xxvi-3-77: manda alle donne un mal del dilombato, / perché le stien rovescio
le podagre, / le convulsioni, il mal del dilombato, / tante altre infermità
che la sedizione è breve, troppo mal conseguirei quel titolo di veritiere, ch'è
, dove si erano rifugiati contro il mal tempo alcuni birocciai lasciando i poveri muli
in questo palagio e e'gli viene un mal tempo, e gli astronomi e incantatori
/ non so qual detto mormori / mal da le labbra espresso? manzoni,
: noi personalmente non abbiamo veduto di mal occhio il ritorno nella camera di alcuni
/ è d'ogni morbo e d'ogni mal signora. rovani, i-236: chi
, / d'amore più durare / mal che mi fa a durare / la dimora
molta; / tutto adirato e pien di mal talento, / ferendo va tra la
in poca dimoranza / me di due mal sanare. maestro alberto, 15: la
de sanctis, ii-1-140: dimoravo mal volentieri nell'astratto, e ne scendevo
): parendo all'angiulieri... mal dimorare in siena della provesione che dal
no. nardi, 2-74: io mal volentieri dimoro in questa parte dell'orazione
dorme, / ma ratto corre al mal e non dimora? ariosto, 7-26:
più d'un segno / dimostri fuore il mal celato sdegno. fed. della valle
311: anzi pur l'ama. / mal glie 'l dimostra, e ben son
galileo, 3-4-182: forse non è mal fatto il dimostrar anco con ragioni naturali,
seco. caro, 2-770: un colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana
occhi ancor di lacrime coperti / ch'a mal grado di lei si dimostraro. firenzuola
proruppe in dimostrazioni di allegrezza, e mal sapendo cosa si facesse, si trasse dal
prima. guittone, 232-8: il mal comenzo tardi vegio dura; / però
. della porta, 1-305: il mal cresce, la speranza è mancata,
quelle maniere del dire vi si parano, mal grado vostro, dinanzi, che offendono
ai prieghi, / che indifferente al mal non conoscesse / altr'idolo, altro
, questa vecchiaia ne viene con ogni mal mendo. ariosto, 10-15: oh sommo
ricchi, xxv-1-264: dio ti dia 'l mal anno / e la pasqua peggior,
arte / sott'altro segno; ché mal segue quello / sempre chi la giustizia
ch'assai c'è stato, / senza mal fare, mal fa signoraggio. chiaro
è stato, / senza mal fare, mal fa signoraggio. chiaro davanzali, ii-328
presente il sommo bene, / non alcun mal, che solo il tempo mesce,
crudel mia morte, / che doblo mal tornò tutto meo bello! testi fiorentini,
tumulti e dei pericoli di parigi, città mal affetta a lui e dipendente da'suoi
essendo vostra famiglia, ogni mio bene e mal depende da voi. anguillara, 7-319
per riuscire nell'arte del dipingere, mal farebbe chi lo mettesse nella solita strada
ma se stimi che cresca / veduto mal, dipingimi parlando / l'orribile accidente
l'anima folle, che al suo mal s'ingegna, / com'ella è bella
, 24-13: parevati ella però sì mal maritata, a darla a gualtieri, che
quanto all'arte, la questione è certamente mal posta o oziosa. -neanche
lucar, dipintore d'insegne, peccatore mal pentito, delinquente profugo dalle carceri di
/ ch'eo mi dispererà, / mal vedera -si guerera / voi siete, la
celebre acqua. foscolo, iv-309: il mal tempo s'è diradato, e fa
strumento, / con cui cercan la mal nata peluria / diradicare dall'irsuto mento
: ed egli a me: « mal volentier lo dico; / ma sforzami la
l'una [sibilla] / che mal negò la sua promessa a giove. /
, / esser non può cagion di mal diletto. d'azeglio, 1-213: l'
dirette con firenze sono così difficili e mal sicure, un'occasione è una fortuna.
, sguardo possente se diretto, di mal augurio se obliquo ». -figur
essendo che un riboccamento d'un zelo mal diretto, che vorrebbe cambiare in un
, i-423: mentr'egli combatteva co 'l mal volere e l'inettitudine d'altri,
mostri che ti cale / di metterlo in mal nome. = * fr.
, v-325-60: non lavora dritto chi mal piomba. crescenzi volgar., 5-1:
, / la qual così rimasa / mal può regger la casa, / senz'un'
è sempre il fondamento principale; / e mal diritto sale / colui che crede sé
la daraio sì dretta / de tutto el mal c'hai fatto, e no la
l'omo meglio avere / e de lo mal non bene: / perch'eo mi
romagnosi, 18-276: il bene o il mal essere dell'uomo forma l'ultimo e
madre della drittura? alfieri, 1-410: mal tuo grado, convincer io ti posso
ira, sì che dismisura / di mal giudizio non gli dia cagione. varchi,
/ ove '1 ben more, e 'l mal si nutre e cria, / di vivi
consiglio, si diruppono quasi tutti a mal fare. guido delle colonne volgar.,
, infiacchito, debilitato, ridotto a mal partito. sacchetti, 132-81:
sciaurato per natura, e già dirotto nel mal fare, agevolmente confessò, oltre alle
gente dissolutissima, e dirotta a ogni mal fare, sol perché disperata. gioberti
persona e molto giallo, quasi impolminato e mal fatto, sì come fosse stato dirozzato
, plebei, / che del dir mal d'altrui mai son satolli. / le
: voi, di ch'il nostro mal si disacerba, / sempre vivete, o
i-1063: non c'è uomo così mal disposto e disadatto ad 'apprendere '
trasporta ad un altro disadatto e di mal garbo, ne acquista esso pure deformità
, allo scopo che si desidera ottenerne; mal fatto, mal formato, mal proporzionato
si desidera ottenerne; mal fatto, mal formato, mal proporzionato, inutile (
; mal fatto, mal formato, mal proporzionato, inutile (e si usa
/ ricerche parolette e scelti modi / mal ne'suoi versi dilombati e d'arte /
intesse, / e povera del suo, mal fra'suoi cenci, / senza rossor
rimembrar, t'apparirà lontano, / mal di lume distinto, e disadorno. tommaseo
. -seguito dalla preposizione di: mal fornito, sprovvisto di qualcosa.
, ma naturai burella / ch'avea mal suolo e di lume disagio. boccaccio
anni in qua dalle arbitrarie e mal consigliate arginature. = deriv.
la sancta umilitate, / escìo for mal vestita; / for ne lu campu
produce suoni stridenti, malcerti; scordato, mal temperato (uno strumento musicale).
come disarmonico e imperfetto. -sproporzionato, mal articolato (un corpo). papini
disconcia ed annoiosa / è più, che mal ben sembri, o ben male;
sia grave ed essaspero / il vostro mal, pensando che tre simili / congiunti siamo
disastro, / perché affatto il suo mal non andò via; / anzi detto fu
tra i suoi, per essere stato mal inteso quel riconoscersi tributario di un altro
da spegnere per onor di lui il mal concetto fuoco. nardi, 106:
giambullari, 161: [arnolfo] finalmente mal condotto e disbarattato, disperatosi di potere
brusco; mandar via, allontanare con mal garbo, con violenza; mettere al
cesarotti, ii-469: malgrado la salute mal ferma, il fondo abituale della sua
scrittoracci avesser decadenza; / ma il mal, che aveano fatto, a ripurgarsi
il cielo accuso, onde il mio mal discende, / che 'n te pietade innessorabil
federico la resa; la quale da'soldati mal ricevuta e peggio ancora osservata, si
dei discipuli per non fare come i mal agricultori, che talor nel terreno che solamente
e la fatica / e lo studio a mal fin quegli conduce / se non bada
il ciel, la terra, il mal, l'inferno / e quanto è là
: e però, se quel corpo è mal disposto e compressionato di mali omori,
legno dolce al gusto, / poscia che mal si torce il ventre quindi. buti
sempre andava discinto, o così mal cinto, che siila l'additava per cosa
che credula al placido / tuo volto mal fido / discioglie dal lido. c.
della valle, 302: -è pur men mal morir libero e sciolto / che legato
prigion. -lieve ristoro / a grave mal: ma pur consentirai / che siam disciolti
disciolto. trissino, xxx-4-34: questo mal presente / fra la nemica gente /
, e calor del dementino / la mal avvezza gioventù disciolta. 9.
chi fosse di giovenile età, e che mal si dilettasse di leggere assai, con
peggio, essendo bello, aveva messo a mal partito più ragazze del popolo. pea
discomplessionato, agg. ant. mal struttu rato, poco robusto
e universali, e discomporre con analisi le mal combinate idee, unico mezzo per discoprire
disconcia ed annoiosa / è più, che mal ben sembri, o ben male.
, orribile a vedersi; deforme; mal ridotto, mal concio, che è in
vedersi; deforme; mal ridotto, mal concio, che è in cattivo stato
mungea sedendo. -mal fatto, mal disposto. bartolomeo da s. c
apportano con loro gran disconcio, sopportano mal volentieri, sono frettolosi e sospettosi. aretino
stagione s'era ei dichiarato... mal contento e disconfidente. =
la gente arsiccia l'anelanti / fauci mal discongiunge, e l'arsa lingua / scior
4. impers. star male, essere mal fatto; essere strano, ingiusto.
di una trama ordita da molti cittadini mal contenti,... che volevano consegnare
tempo il ben delle pupille, / mal nel pensier raccoglie le sembianze / che
ne dirà qual fine destina amore / a mal gradito ardore. alfieri, v-2-420:
discoprirete avverso, o contrario, per mal fare che il veggiate. goldoni, iii-161
contrasti, / ch'a gli animosi fatti mal s'accorda: / ora sgombrando 'l
. doni, 193: dal discordare della mal composta medicina dell'ignorante medico, nasce
divini cesari. pindemonte, iii-507: dal mal gustato frutto un'amarezza / fatai discorse
quel poco sconnesso, segno di roba mal digerita e di pensieri informi. nieri,
tasso, 12-61: e: -in mal punto il dicesti, indi riprese;
quali accorgendosi de'modi suoi, tanto mal ne dissero a nicolò, e tanto glie
e nera, con i due cavalli che mal reggevano la lor fatica su le gambe
inperador li dise: tu si'lo mal venuto, / traditor desliale e discreduto.
della mente / s'aggiunge al mal volere ed alla possa, / nessun
/ quando bisogna; e ancora, del mal, bene. boccaccio, 8-82
265: va, riconosci / la mia mal nota e peregrina forma, / riconosci
verun genere di comporre che da penna mal discreta non possa contrar difetto. magalotti
e discressione aver dea uomo, ben da mal cernendo, che non per neente è
nostro stile, / che il ben dal mal discemer per ragione. zanobi da strata
so io benissimo come voi fiorentini sete mal vaghi di alloggiar forestieri, rispetto all'
. vizio dell'occhio per cui mal può discemere i colori. =
danno hame condutto, / e del mal meo mi fa aver disianza, / e
rasserena il suo pensiero, / e del mal sente conforto, / quando in porto
xxxv-1-435: membrandomi c'ogn'om di mal s'adoma, / di ciascedun son forte
/ ch'a far più ben, che mal mi trovo adatto. vasari, iii-134
m'ebbe avinto; / ma da tanti mal cinto fui, che un dito /
con l'aste e col parlar rozzo e mal noto. 2. per estens.
, prendo tal parte, / che del mal che inventai piango e mi sdegno.
plenilunio, -stellato fitto, -è una astrografia mal riuscita. per schiarire più efficacemente i
/ con poco buon disegno, e mal intese. algarotti, 1-190: grandissima è
non ne può essere alterata. dunque mal fanno coloro che usano 'esquilibrio '
è, che poiché hanno coperto la mal opera, procurano per ogni mal modo
la mal opera, procurano per ogni mal modo di disertarsi, onde sono micidiali
. croce, iii-27-263: l'autoritarismo, mal sorretto da residui di nobilume e clericume
: il professore accettò allegando il suo mal di capo, si mise a disfare
spiattellargli la cosa chiara, o fargli mal viso, o adoperare perch'egli di te
male spesi / pianti e sospiri! o mal costante e saldo / amor, per
voi siete, / ch'ai ben dal mal non fate disferenza! = da
devea venire. anonimo, ix-921: di mal talento a morte disfidarsi, / presor
: giocando / penso perire / e mal soffrire, / corno l'astore / ch'
/ ch'è 'n perca miso / e mal guardato; / a quando a quando
: seduzione è inducimento del prossimo a mal fare o con veri beni, o apparenti
dire, quanto inducimento con inganno a mal fare. giraldi cinzio, 10-2 (2175
tommaseo [s. v.]: mal si consegue e si predica l'unità
da dis-con valore di allontanamento e [mal] francioso 1 sifilide '(il '
] francioso 1 sifilide '(il 'mal francese ', il * morbo celtico
segni n'ammonisce e mostra / la mal sicura e torta strada nostra.
mille volte e mille / n'hai mal condotti, vanità disfrena, / per far
discendessi, aprendomi l'effetto / che 'l mal di questo mondo ne disgrava. buti
, causato da certo pesce che mangiavano mal cotto o quasi crudo, del quale pigliavano
che la semente dell'evangelica predicazione gittatavi mal vi si può appigliare e crescere.
la sua tenerezza e la sua fedeltà fu mal premiata da madonna, il leggitore innamorato
segno che la modestia pigli sembiante di mal sicura coscienza. -recipr.
. molineri, 1-156: si conosceva mal veduto, osteggiato, disistimato.
lamb. frescobaldi, v-314-21: nullo mal dilaccia / sì 'l menerà e smenerà
qualche carrozza. - mal vestito, trasandato. alfieri, v-1-757
ira, sì che dismisura / di mal giudizio non gli dia cagione. ammirato,
, che per naturai trascu- raggine andavano mal composti della persona e dismodati, dava
propriamente si dice che la noia è mal comune. comune è l'essere disoccupato,
cosa che perda la grazia / colui che mal e disonesto l'usa. cavalca,
non dia di sé fra noi più mal essempio. guicciardini, 2-3-152: il governo
8-62: nel mio sconvolgimento, e mal dominando il disordine del mio cuore, io
/ le membra con l'omor che mal converte, / che 'l viso non
le membra, con l'umor che mal converte, cioè con l'umor che
ciò, forse chiedete, / mal cuoco fui, di poco sai gli aspersi
rimanente della lor persona, essendo brutti, mal fatti e sproporzionati. boterò, i-420
lo domando a te, che per un mal inteso orgoglio..., hai
2. di aspetto meschino, dimesso, mal ridotto, sciatto (un abito,
cose, una piccola nazione, e per mal governo isterilita, deve bastare ai dispendii
dubbia fé di mano illustre / che mal dispensa il ricco suo tesoro. -ant
. forteguerri, 17-12: oh quanto mal si pensa / dall'uom! che mentre
povere, ghiandoline infiammate, anemia, mal di capo e di stomaco, che
/ non si trasformi in morte, mal disposti. bùgnole sale, iv-232: vide
alma poco cauta e troppo altiera; / mal continuo temuto / l'atterra, la
foscolo, 1-4: ah! tu mal provi / quanto mi lania e mi
mi dispe rerà, / mal vedera -si guerera / voi siete, la
341: l'altrier, pensando al mal che in seno io porto, / ahi
condizioni difficili; che è ridotto a mal partito; di estremo bisogno (le
che non crede / che nel gravoso mal eh ed i'sostegno / aggi alcuna
caccerà tra le pietre di rimino / il mal seme. e da tutta la romagna
navi / fortuna, ch'ai mio mal sempre è sì presta. scala del paradiso
albertano volgar., i-70: chi mal raguna, tosto disperge. bindo di
riaversi. della porta, 1-305: il mal cresce, la speranza è mancata,
sprecato. chiabrera, in: ah mal disperso canto, / che in celebrar
le rivali, onde spiarne / i mal chiusi dispetti. monti, ii-371: in
, / gente pur sempre di mal dicer vaghi. gelli, ii-79: l'
da siena, 635: a dispetto del mal del fianco e de la renella,
: stella crudel, c'hai del mio mal diletto, / ché ogn'altra fuor
-vedere di mal occhio, avversare, avere in antipatia
, iii-56: vedendolo uomo spregiato, e mal vestito sì se ne fece beffe e
. moravia, xi-31: ci veniva mal volentieri, si capiva persino dal modo
, aminta, 152: m'era / mal grata la mia grazia, e dispiacente
estetico, ripugnare; essere inviso, mal accetto, riuscire sgradito, non andare
i torti appetiti e i giu- dicii mal nati de'più trasfigurano quanto a sé,
uscite e dispiegate, / pur la mal digerita orgia ruttando, / le vostre pompe
disus. e letter. impoetico, mal riuscito artisticamente; prosaico. salvini,
bertola, xix-4-818: pongasi mente quanto mal dispongano l'animo le cordialità caricate e
: con tutto che la cosa fusse mal disposta, accorgendomi nel parlar di voi
a leggere le frasaccie male ordite e mal disposte, per paura di guastarmi lo
latini, xxviii-142: se quel corpo è mal disposto e compressionato di mali omori,
836: poi vidi uno asin tanto mal disposto, 'che non potea portar
, o che egli fosse de la persona mal disposto..., cominciò,
potuto dormire tutta notte, e sono mal disposto. -ant. purgato (anche
e'sia fatica nulla, ma è sì mal disposto a ciò, che a lui
gran torto... e chi disse mal di loro mentirono, perché tutti furono
io siedo e fremo, a le mal vive / genti imprecando, de l'etade
in testa, e per la mal composta e mal vestita e sdrucita veste.
e per la mal composta e mal vestita e sdrucita veste. =
e dopo molte dispute fu risposto che mal volentieri s'obbligherebbe la città a cosa
giustisia / ed avansar malisia / e 'l mal ben conculcare, e somettendo / e
medicina diseccativa e corrodiva la carne corrotta. mal tioli [dioscoride], 713:
posso / messo in mesdir d'amore e mal retrame, / soverchiamente isforsan di
48-13: a me venga la podagra, mal de ciglia si m'aggrava, /
, riscaldato il fegato, e il mal d'occhi, e sono zoppo, idropico
disserri / dal labbro, ed a cui mal la via contende / questo ruvido panno
i-182: fu sempre un buon fornaio un mal vicino, / a cui brama dormir
vicina a surrento quasi perduti a lor mal grato andar gli convenne. -manifestarsi
un servizio pubblico); che è mal servito (un quartiere, un centro
avaro (interessato) pasce gli orgogli mal dissimulati a chiunque si eleva più illustre
ciò che ornai era tanto manifesto quanto mal dissimulato. cattaneo, iii-4-322: non
qualche volta, con quella assidua e mal dissimulata vigilanza. moravia, xii-192: sollevato
meno patente. prati, ii-314: mal dissimulate / fiorian le corna dalla scabra
numi, / e d'empio aitar in mal accesi ardori / distrusse armenti e dissipò
son puniti i prodighi e col mal tenere è il mal dare; e che
i prodighi e col mal tenere è il mal dare; e che quel mal dare
il mal dare; e che quel mal dare non è dissipazione e che quel mal
mal dare non è dissipazione e che quel mal tenere non è usura o peggio:
1-383: ma che può un terreno pingue mal dissodato? albertazzi, 639: dalla
boccaccio, i-253: oimè, quanto mal conoscete le leggi d'amore! certo
principale vigore dall'ignoranza, dissolutezza e mal governo degli ecclesiastici. vico, 680:
né bevitore, né dissoluto in alcun mal costume. -sostant. boccaccio
, 1-224: il suo peccato è nel mal dire parole, e opere vane e
calda dissolve la colica, cioè il mal del fianco e la ventosità della milza
rime, avevano l'aria di un metro mal tolto da una specie di custodia ermetica;
sì delicato intendimento, sotto il mio mal concertato indirizzo. bottari, 1-101: il
colossali per la gran distanza e non mal conservate le proporzioni. carducci, iii-8-354
come se lo stomaco distemperato e molto mal disposto avesse, faceva sembiante sentirsi un
egli awien che 'l capo / si custodisca mal, mal si rasciughi, / distillazion
che 'l capo / si custodisca mal, mal si rasciughi, / distillazion ne piove
, / ed oso d'affermar che mal distinse / e pose fuor del vero calle
, i-124: dite che l'avete fatto mal volentieri: distinguete se avete pensato di
così la gente arsiccia l'anelanti / fauci mal discon- giunge, e l'arsa lingua
; puoti, 139: « distinguersi mal si adopera ancora in sentimento di 4 divenir
anguillara, 2-240: questo ultimo parlar mal fu sentito: / che noi potè
, 2-1-248: distolte le schiave dal mal uso in che le adoperavano i lor
o postilla, la dichiarano errata e mal posta. = da stornare,
la mente, fanno anche il corpo mal sano, tenendolo ozioso. romagnosi, 11-197
, ed ercules lo tenne in aire sospeso mal suo grado, sì che li convenne
visitatore o inspettore del buono o del mal governo nel suo territorio. russo,
brugiotti] seccata incruoia di maniera che mal si può districare con i denti.
, lo nome e l'effetto / del mal, che sì distretto / m'ave
voce dotta, gr. 8óorpoepo? * mal nutrito '(dal pref. 8ik
la face ardente / a distrugere il popul mal condotto. davila, 271: cercavano
., 20-60: ora conosce come il mal dedutto / dal
, / nato di quello, onde mal tutto vene, / corno s'apprende
si resiste / e con tra il mal, che tanto ci scompiglia. / tu
il medico, presa in un quartiere mal riparato. 8. sconvolgere,
cui affrontava le signore, che si pigiavano mal suo grado nell'aula dove faceva lezione
. sarpi, vi-1-134: io sarei un mal avvocato per loro, perché non posso
latini, i-2656: tale 'l mal dir t'ode, / che poi no
vi ho fatto un sonetto pure assai mal garbato, come vedrete. con tutto
m. adriani, i-275: qui mal sopportando temistocle che i greci si disunisser
disutil vecchiezza /... altro che mal più non si spera. bruno,
guinizelli, iv-28 (8-6): mal diritto sale / colui che crede sé
qual folle amor chere, / con mal molto tenere, / disvalora e ontisce onne
. buti, 2-225: 'r mal amor ', cioè mondano, * disusa
l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato con tra l'impeto de la
francesco da barberino, ii-235: chi mal lega non discioglie, / chi ben
deto demostrare: 'ecco l'omo mal guidato'. angiolieri, 77-10: possa star
l. giustinian, 35: amante mal discreto / or non ti basta che
, dalle ditaccia negre e tozze -piedi mal dissimulati -de'due sacerdoti, ella passasse tra
615: poche reliquie ed a pugnar mal pronte / di roma seco il dittatore avea
e che non vi manca chi questo mal uso vuol favorire, con dire che comunemente
a diveder ch'ai suo destino / mal chi contrasta e mal chi si nasconde
ai suo destino / mal chi contrasta e mal chi si nasconde. lorenzo de'medici
, donna, ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi.
ed immenso, / quando da lei mal vivo mi divelsi, / fitte in cor
parlato ne fu diversamente, / ma mal da tutti, e ch'elli avea
, cinque canti, 2-43: la mercenaria mal fida canaglia / prezzar gli antiqui imperatori
. carducci, iii-10-430: se mal non ricordo o mal non mi appongo
, iii-10-430: se mal non ricordo o mal non mi appongo, la cattedra dantesca
: egli è una trombetta, egli è mal gatto; / per pentecosta rimese le
dividendo bene stimo, i che 'l mal che s'ama è del prossimo; ed
pianta e prima radice, onde scese il mal gusto, dove peccò adamo ed èva
: se non vuole che si dica mal di loro, dunque danno chiaramente ad
2-65: voi, di ch'il nostro mal si disacerba, / sempre vivete,
con occhio divino, / e 'l mal gli annunziò ch'or gli è avvenuto.
regna punto di ragione, / lo mal pur cresce e 'l ben s'ammorta e
quasi / te non tocchi il tuo mal, nell'ozio dormi / fra i secchi
diva. michelangelo, i-82: il mal ch'io fuggo, e 'l ben ch'
riposo. 4. ridotto a mal partito, distrutto, rovinato (un
divoratrice di se medesima, come il mal francioso di chi lo ha nelle ossa.
moltiplicare. guittone, i-14-91: ma mal ragion pensate, che dobbra cierto l'
crudel mia morte, / che doblo mal tornò tutto meo bello! =
paterne scuse ai replicati falli / del mal docile figlio in me cercava! cuoco,
... d'aver dato qualche mal documento in fatto di politica e d'
di politica e d'avere sciorinato qualche mal precetto di morale. lanzi, iii-237
, piatti ricolmi, montagne di roba mal cotta, mal condita, tutta grasso,
, montagne di roba mal cotta, mal condita, tutta grasso, carica di spezierie
196): in una botte vecchia e mal cerchiata, un vino molto giovine,
doghe da botte, perché ci accostiamo mal volentieri a'vostri umori. proverbi toscani
/ passar l'eufrate, fece il mal governo, / a l'italiche doglie fero
darmi doglia, / ma quanto più mal mi fai, / tanto mi metti più
astro / passar l'eufrate fece il mal governo, / a l'italiche doglie
sì m'è pericolosa; / lo mal pres'ha potenza, la natura è dogliosa
pianger dirotto. petrarca, 205-2: dolce mal, dolce affanno, e dolce peso
anguillara, 4-274: il dolce soro e mal accorto figlio / prova sciorsi da
prato, xxxv-1-166: per ira de mal marito / m'avesti, e non per
(333): male hai fatto; mal ti sei portato; male hai i
al mio destr'occhio venne / il mal che mi diletta, e non mi dole
): amor, poi che del mio mal non vi dole, / più siete
e con affetto / paterno di lor mal seco si duole. compagnoni, i-18
, ii-319: ben ce dovemo de lo mal dolire, / tempo aspettare e prendere
e prendere conforto, / sì che lo mal no tanto rincresca. = forma
furato / a morte e del mio mal posto in oblio, / da qual porta
pena en nutrire: / el meritire, mal n'èi pagata. =
della casa, 4-245: oltra il mal degli occhi... ha le gote
. bonarelli, xxx-5-177: ma co'mal nati figli / le dolorose madri.
domandava, / tanto dolor del lor mal gli agravava. g. morelli,
fu. morte domanda / chi nostro mal conobbe, e non ghirlanda. serra
al selvatico della strada; e trovandosi mal guidato, diceva: non doveva io immaginarmi
mi sia paruto oggi oratore, / mal troverassi orlando accompagnato. tasso, 1-65
, / sì forte batte i destrier suoi mal domi, / ch'oltre la meta
baldi un tuo sguardo cercando / al mal domo cavai saltano in groppa. pascoli,
domatore d'ogni altra gemma, ogni mal parlare, ogni invida fortuna estinguerai.
marito e moglie, che i più mal appaiati non avevamo mai visto. d'annunzio
/ è d'ogni morbo e d'ogni mal signora, / in lei dominio e
battuto pargolo / od in proterva rissa mal domito / stanco s'addorme con le pugna
donzella smarritasi in una parte a lei mal nota della città. 2. fanciulla
grossa flussione, domani è un tremendo mal di denti, dopodomani è una ladreria,
chiesa. foscolo, iv-309: il mal tempo s'è diradato, e fa il
altre, per effetto di un secondo botto mal replicato dal torcoliere. =
e il tuo intendimento è ad altro mal fine, allora tutto 'l corpo dell'opera
. / dormiteci sopra. / quel mal che cercate, / pensate, badate:
dormita inerzia noi volenti opprime / genti mal vive. dormitóre, agg.
satisfare. foscolo, ii-297: ahi che mal so di quel soave incarco / gravar
in questo modo ti leverai da dosso il mal animo de l'offeso. sacchetti,
185: per levarle tutto il mal di dosso / empir le spezierie di
19-116: ahi, costantin, di quanto mal fu matre, / non la tua
/ ch'io stimo più, sono molto mal fornita. 4. locuz
. ammaestramenti, 216: molti temono di mal fare per dotta di male avere,
procurare impicci al padrone con un calcio mal dato. svevo, 5-43: quando il
con le quali voleva farli, loro mal grado, santi, dove non era
. marino, 4-74: a chi mal vive il viver troppo è grave, /
foco. leopardi, 10-8: ahi come mal mi governasti, amore! / perché
: amor, poi sostenere / de lo mal me non fai, / non è
del duca alessandro e poi erano state mal guidate e in gran disordine cadute,.
monte, ii-391: condotto sono a mal mio grado / ond'è per me
., n: e come noi lo mal ch'avem sofferto / perdoniamo a ciascuno
/ e non castagna, in tuo mal punto. m. adriani, iv-99:
, im- provida / d'un avvenir mal fido, / ebbra spirò le vivide
donna, che egli crede il suo mal genio, ad abbandonarlo, non trova nulla
lui risplende, / tanto adombrando con mal arti il vero, / pur come vizio
al primo eccesso, / affrettò il mal che potea differire. guicciardini, ix-215:
che ii-447: queste eeccezioni o sono mal ragionate, o son è proprio dell'ecchimosi
/ scender con lucid'orme / che mal può la dovizia / dell'ondeggiante al
a diveder ch'ai suo destino, / mal chi contrasta, e mal chi si
, / mal chi contrasta, e mal chi si nasconde. boccaccio, dee.
/ poi sen va, come il mal tempo s'ammorza. tasso,
nobili pennuti. guerrazzi, iii-171: chi mal pensa, male abbia: per abbaiare
se riformare si voglia un guasto e mal regolato sistema, non può né dee farsi
si tratta di buttar via in lavori mal fatti, o in pagare artefici dozzinali
. p. verri, i-167: mal uso farebbe un filosofo, il quale
le sue condizioni decidono del buon o mal effetto sul sistema tutto economico. foscolo
faccia rasa e nell'abito grigio, mal tagliato, del domestico si riflettevano le idee
passo della via. / o edilizio editto mal corretto, / quanti la mala cura
pur troppo vedere come un solo editto mal calcolato sopra le finanze ha rese sterili
di difesa contro i diffonditori di nuove mal fondate e allarmanti. serao, i-938
commodità e la podestà sono incentivi a mal fare, né per ordinario l'educamento e
contentezza dell'amor proprio, la goffaggine del mal educato. a. verri, ii-292
è condotto e conducèsi sempre da giovinastro mal educato. rajberti, 2-101: sarebbe stato
lo nome e l'effetto / del mal, che sì distretto / m'ave a
amici suoi. michelangelo, i-82: il mal ch'io fuggo, e 'l ben
mezzi, ond'io / prevenga il mal che irrimediabil fora. leopardi, i-291:
sparte, / li tuoi figlioli a'mal nati fratelli / e te a tebe
che per lunga egestion di sangue e mal di pondi si era venuta risolvendo e
; la voce di tutti i lavoratori mal compressa dal gladio dei veterani di cesare.
e'ci dispiace, da noi sia mal volentieri veduto. così se in noi fussero
bevute vagliono contr'a'veleni e al mal del fegato. lorenzi, 2-93:
parini, giorno, iii-119: arcano mal... in dubbio tenne /
ed immenso, / quando da lei mal vivo mi divelsi, / fitte in cor
, 15-209: pallida in volto, mal pettinata, pettinata alla lesta, accortasi
[s. v.]: obbiezioni mal accortamente eluse. elu§òrio, agg
a la penitenzia del mal fatto et a l'emenda del bene
2-5 (161): le cose mal fatte e di gran tempo passate sono troppo
e che emendate sien tutte le cose / mal fatte. -intr. raro.
tanta mia dapocaggine, ad una così mal consegliata carriera. 3. sottoporre
fare duolo, tutto simigliantemente come il mal figliuolo fa al suo padre confusione e
soggetti neuropatici. -in senso generico: mal di capo passeggero. bembo
48-13: a me venga la podagra, mal de ciglia sì m'aggrava, /
, 1-669: le parti / d'agàg mal prendi; e nella via d'empiezza
prendi; e nella via d'empiezza / mal tu ne segui i passi.
, / e prisca fraude, e mal nutrito inganno, / che torse il mondo
qualche ribaldaccia... v'empì di mal francioso. 10. ingravidare.
di commiserazione che mi dà afa e mal di mare. -non vempirebbe arno
e significa la cura medica di persone mal dotte, guidate dalla semplice analogia.
menzini, 5-117: se 'l mal che mi preme apro e divulgo,
preme apro e divulgo, / il mal che in fin lo guarirebbe un soldo,
emungere un paese già abbastanza impoverito dal mal governo e dalle estorsioni borboniche.
male, soffrono di anemia, di mal di capo,... e sono
riescono, non son così durabili, mal volentieri sempre con l'arte facendosi uscire
innata energia del vago arnese, / mal repugnante e mal cedente insieme / sotto
vago arnese, / mal repugnante e mal cedente insieme / sotto a i mobili
all'incontro la ragione, siccome gente mal provveduta di lumi, di sperienza,
la fama dalla bocca di una capitale mal prevenuta per lo stile, per la semplicità
era quel di venezia, uno stato mal armato, qual era quel di genova,
della mente verso le persone, e mal pensare d'altrui. boccaccio, i-560:
allora massamutino, enfiato e pieno di mal talento, spronò il cavallo adosso a fiorio
grazzini, 184: or chi avesse mal da medicare, / enfiato o crepatura,
è un mese ch'io mi ritrovo mal disposto in letto. non già che
flosce / che mostrano l'enfiore / del mal cardìaco. = deriv. da
detta altrimenti 'volvolo 'o 'mal del miserere ', la quale consiste
il teologico, ma non già il mal metafisico, cioè la non infinita entità,
entità, quantità negativa, né il mal naturale, che (di prima sorgente
falsi e disleali rimproveri d'un accusatore di mal entragno. salvetti, 71: i'
., 21: è da vitare il mal desiderio, perciò che la morte per
8-226: l'epilessia, volgarmente detta mal caduco, è composta di abolimento o diminuzione
deliquii di tenerezza e fremiti di voluttà mal contenuta. soffici, iv-m: l'epistola
: dopo avere da giovane sofferto il mal d'africa e aver passato tre anni ai
ugolini, 145: 'equilibrare'... mal si adopera... per 4
il poeta dice che la 'frode è mal propio de l'uomo'. vasari, ii-313
per buone parole, è poi morto per mal esempio. trissino, xxx-4-38: lassa
: non amar di detraere e dir mal del prossimo, acciò che non sii eradicato
procurossi di radunare molta roba per qualunque mal modo, e di far fascio d'ogni
31: fa coll'offizio suo, sì mal inteso, / d'ogni erba un
/ la fera voglia che per mio mal crebbe. poliziano, 155: muovavi l'
. ariosto, 162: ma nostra doglia mal si disacerba / pensando che sua vita
le colpe rimesse vagliano, quasi le mal erbe bruciate dagl'industriosi coltivatori nei campi
fra gli altri ercole, dal quale il mal caduco fu detto erculeo.
ignoranza e impotenza, / ma voglia mal oprante in quel che crede. g.
sieno per la maggior parte ipocriti, mal casti, abbindolatori ed eredipeti,..
principale vigore dall'ignoranza, dissolutezza e mal governo degli ecclesiastici. 2.
caporali, ii-93: la cosa era a mal termine in effetto, / perocché ognuno
426: ecco, su'corpi de'mal noti eroi / erge la patria i suoi
riesce una spada, che non fa mal veruno, e però è santa; ed
, ed è causata dal bacillo del mal rosso dei suini (ed è simile all'
: oh sospirata diva, / ben fui mal destinato allor ch'in caccia / venni
damma fuggitiva / per erma via la mal segnata traccia. spolverini, xxx-1-22:
più volte provederme / nanzi al futuro mal che l'alma sente, / ma la
, 42-iv-224: dove troverà, il mal consigliato, colà in mezzo all'erma
, l'emorroidi, l'ernia, il mal di fegato... signore!
del verbo inforcare, per essere di mal suono, e da non piacere in un
/ e se vada o se stia, mal si presume. caro, 2-797:
, / l'ettema pena mia / nel mal libero inteso oprato vero / veggio,
piccina la tua lingua e il dente / mal s'unendo dimenano 'n gran ragia / per
non à laude di ben né di mal pena. dante, inf., 34-102
terrore / scorgo or del vulgo che mal scerne il vero. d. bartoli,
d'ingegno o di dottrina o 'l mal costume de'letterati suoi emoli, che
errore, / e prisca fraude, e mal nutrito inganno, / che torse il
carca, / e quel c'a mal suo grado ogn'uom desia. berni,
vecchie... gli parevano erte, mal considerate e cattive. gemelli careri,
erano come una repentina esacerbazione d'un mal cronico. tra- mater [s.
coscienza mi obbliga ad avvertirvi che le mal fondate prevenzioni, le sposate parzialità,
pallavicino, 7-245: il superbo desidera il mal di ciascuno, perché il mal di
il mal di ciascuno, perché il mal di ciascuno gli pare suo bene in
nuovi debilitano 1 nobili di prima, mal segno! ma quando li assodano e
medesimo si squarte, / dove fu il mal c'hanno imputato ad esso. /
stabilità della fortuna, e sì del mal volere degli uomini, andava cercando,
nominare almeno le definizioni di co- deste mal fatte scuole, in quindici o venti giorni
1-1-325: ma se ben celasi / il mal, ch'esanima, / in fronte
o naviglio, che per fortuna di mal tempo perderà alcune esarcie, come sono
grave ed essàspero / il vostro mal, pensando che tre simili / congiunti
i beni; non per rendere 11 mal esatto..., ma per torre
non dorme / volontà giusta, al mal sempre degiuna, / mostrato m'à tue
a gran fame, ampia cittade / nudrir mal ponno se l'assedio dura. mascardi
sf. bot. esca della vite o mal dell'esca: malattia della vite e
strascino, xxi-11-948: le 'mpromesse del mal mai non escemano.
tutte le cose putride, secche, mal nate. baldinucci, 9: ambra
a o iddii, o cieli mal graziosi, o iniqua fortuna, io vi
luoghi, se ne ritornavano indietro tutti mal contenti. boccalini, ii-231: il bottegaio
alvaro, 11-167: strade di città, mal concepite e male eseguite dopo i terremoti
colpe mie. -cattivo esempio, mal esempio; esempio abominevole, iniquo,
alle madri pazze... che il mal esempio, la mala educazione e la
etade, / a questo d'ogni mal seculo infetto / giunt'esser può d'un
, 1-83: hanno altamente biasimato il mal vezzo di raccontare ora dubbi ed ora falsi
essempio di chi regna; / che chi mal opra, male al fine aspetta.
e il più assurdo animai forse suo mal costume di escludere dal vocabolario molte tu citi
i lazzaroni? -dare cattivo o mal esempio: scandalizzare, indurre al
non dia di sé fra noi più mal essempio. morando, 3: continuò quella
, 1-259: si deve considerare come un mal esemplare pe'giovani, a'quali non
: / e rodomonte, causa del mal loro, / se ne va esente da
con poco onore s'era partito, e mal contento, e con fama di poco
mia fatica e senza alcun diletto alle mal servate leggi; le quali poi come
l'usar la clemenza. questa virtù mal esercitata degenera bruttamente in viltà servile,
quale vedendo il regno di francia per mal governo facile da potersi acquistare, fatto
di qualche altro imperatore, e se mal non mi sovviene, in una di
, / esforzato en orazione, / mal soffrire a la stascione / ed al pover
ser giovanni, ii-16: per lo suo mal vivere da i baroni gli fu tolto
dunque, donna mia, non per dir mal d'altrui, che dio non voglia
aspetto / di sconcia lebbra, i mal guardati armenti / la scabbia assale e i
molte volte più presto erano oppressi e mal trattati, e * e converso 'li
significa 'esoso 'proprissimamente un cittadino mal visto e in disgrazia dello stato
sia, un barbaro rimbombo d'un mal accordato mormorio. angiolini, 218:
mediconzoli, / che coll'acqua ogni mal pensan di espellere. m. c.
se non riparare, pagare almeno il mal fatto, e rintuzzare il pungolo intollerabile
occhi esplodenti d'ira e di voluttà mal doma. 2. bot.
, e si videro fattori restituire il mal tolto ai loro padroni. d'annunzio,
seco avea basiliola / da esporre a mal muso. -l'evirato / guerriero è
freddo e la neve mi hanno sì mal condotto, che infermo qual sono e di
parma. alfieri, 1-190: egli a mal opra / qui vien: ragioni,
di codesta provincia... saranno sempre mal regolate e le campagne esposte alle inondazioni
esposta a genti strane, sì per lo mal governo, come per le molte ricchezze
ognuno può da sé giudicare quanto sarebbono mal veduti ed a quali danni e pericoli
alfieri, 1-380: lasciarmi esposta alle mal compre accuse / d'ogni ribaldo hai
maiuscole, ma inuguali, distorte e mal espresse. -sbalzato, rappresentato a sbalzo
fanno atri i bei fiocchi, e mal lo arresti / con medicata polve.
. infiammazione della laringe, angina, mal di gola. vasari, i-911:
uscirne; e non pertanto sentendosi suo mal grado far forza, a schiuderlo di
tasso, 8-1-463: non è natura il mal, non vera essenza. bruno,
della 'secchia rapita', tu vedi come mal si apponessero quei critici che...
altrui odio e sua paura sia a mal passo. dante, conv., i-1-4
non mi venne mai l'idea di mal fare, e tutte le sere pria d'
dolci mezzi, ond'io / prevenga il mal che irrimediabil fòra. leopardi, 19-126
un gregge confuso d'anfibie catapecchie, mal piantate, male arieggiate, peggio difese
beiforte l'accluso foglio. sono alcune strofette mal pensate e mal digerite in risposta al
. sono alcune strofette mal pensate e mal digerite in risposta al suo grazioso estemporaneo.
carducci, ii-i5-2h: sono ammalato del mal moderno, estenua- mento nervoso.
voce assai comune, ch'egli fosse mal pratico in disegnare le estremità; onde
e appena la conobbero, percioché era mal vestita e, per lo disagio, nel
pietre del pavimento, ch'erano macigni mal congegnati e corsi da più fenditure.
domanda come un passo imprudente e di mal effetto. napoleone, avverso alla giubilazione
tributi eccedenti e quel ch'è peggio mal situati, il commercio interno. colletta
filosofare, e, com'è naturale mal pratici del nuovo mestiere, strafanno.
giudizio della vostra propria interna tacita estimativa mal sicuri. monti, x-3- 480
480: ma lo sguardo de'mortali / mal de'numi all'opre arriva, /
dell'animo ed à in sé ogni mal vizio. petrarca, 268-75: di
, 1-58: prosternati intorno / alla fumante mal estinta pira, / tutti giacean ferocemente
o invidia, che non solamente di mal dire e lacerar ti contenti, ma il
tema e ch'io speri e 'l mio mal brami, / e ch'io corra al
da sì oscuri natali, e così mal assistito di mezzi e di aderenze potenti,
lor ragionamenti / di dare aiuto, mal grado di carlo, / al re agramante
dover fare in questo loco per quelli che mal scienti et esperti dicono mai esser stata
d'aria), mentre una bizza mal rattenuta le gorgogliava già nel gargarozzo.
1-12: non sai tu che il mal francioso dalle doglie intrinsiche è più crudele
231: come il popol giudeo, che mal s'adatta, / esule, sparso
erba / la fera voglia che per mio mal crebbe, / perché cantando il duol
, i-12: più corto è 'l mal nella più lunga etate, / ond'io
con eterno incendio, conoscono quanto sia mal fatto il peccar ne la vita. forteguerri
gli occhi, che 'l ben dal mal poco discemo. tasso, 1-7: da
il core, / presago del suo mal con moto eterno, / mi palpita nel
velar in parte il fondo del suo mal animo. pecchio, conc.,
stava molto bene; si diceva aver mal francese... e era etico,
frattanto a perdere la delicata complessione in mal d'eticìa. alfieri, i-23:
a torino, infermò gravemente d'un mal di petto, che degenerato in etisia,
volto / sì che veggiate il vostro mal sentero! salvini, 40-248: non son
ambasciate molti de'principi protestanti di germania mal soddisfatti della strage degli ugonotti di francia
alma forte / non si fabbrica il mal quando il prevede. / ad evitarlo impara
». il flagello della impostura e della mal dicenza, lv-182: si
un unguento che fabbricava per preservarsi dal mal contagioso, ungendosi le tempia e le
accusa il fato / chi del proprio suo mal fabbro diventa. parini, xv-63:
plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il lume, / quando fu pianto
da uscio, una mala faccenda, un mal bucato. baretti, 1-69: egli
uscite e dispiegate, / pur la mal digerita orgia ruttando, / le vostre
face ardente / a distrugere il popul mal condotto. caro, 9- 830
armata, / a denotar che lume al mal ne dia. g. b.
sdegni e dolci paci, / dolce mal, dolce affanno, e dolce peso,
e smorta, / né d'inferma ragion mal fida scorta / potrà, gran re
quale vedendo il regno di francia per mal governo facile da potersi acquistare, fatto
ogni amator la fede / è sempre mal sicura: / piange, promette e giura
si duole, / del suo futuro mal trema e paventa, / perché una fiamma
affar del petrarca mi aveva messo di mal umore, cosa a cui da qualche anno
moritte. il che parendo a epsi fratelli mal facto, e già pentiti e dolenti
fracido cadavere, incominciossi a fiutare un mal odore che fè dileguare gli spettatori,
e doloroso (ed è amplificazione di mal del pino, malattia che provoca un
, 27-91: lo incanto gli fe'del mal del pino / e dell'abete e
montate che sfornano 1 cittadineschi manifattori della mal chiamata « letteratura popolare ». date
/ aver la barba lunga, unta e mal netta, / un viso ricagnato di
carducci; ma sappiate che era un mal fagnone, e tirava 15 scudi il mese
fietti, / o lo strascico sia mal divisato. baretti, 2-28: sapreste
i-12-37: crudele, impronto, al mal tratto e villano, / avaro sì,
scura. 2. bot. mal del falchetto: malattia del gelso,
, al falciator prepara / ciò che mal si vendemmia e peggio s'ara.
grande e dignitoso saranno sempre basse e mal ferme le nostre operazioni: e se
213: dai figliuoi di donna sancia / mal minaccio m'udii far, / che
/ e che credete avere il mal franzese: / almen venisse il cancan?
g. sacchetti, ix-159: se mal lor si corregge / e se non
om conosce l'altrui fallimento, / di mal dire d'altrui avria dottanza, /
i-387: a lui, fragile e mal sicuro di sé, la facilità del
quello c'assai ci è stato / senza mal fare, mal fa segno- ragio.
ci è stato / senza mal fare, mal fa segno- ragio. bonagiunta, ii-313
e parlato ne fu diversamente, / ma mal da tutti, e ch'elli avea
mi doglio e mi correggio / del mio mal preso stile / in lodar cosa vile
pensieri, / come ti po lo mal tanto abellire? g. villani, 8-20
. -ridotto in cattive condizioni; mal riuscito. aretino, 1-37: ci
farsa io era « luce », mal maritata con pantalone vizioso, rotto e fallito
moneti, 179: corre veloce al mal oprare il piede, / e l'empia
, 120: chi falla e dà mal esempio,... non solamente
. guittone, ii-49: se 'l mal me no sfoglia, / non mi
/ in dispregio, poi non sano il mal ch'abbo. lorenzo de'medici,
sì delicato intendimento, sotto il mio mal concertato indirizzo. = forma sostant.
vista un po'falsata / da un mal catarro. 3. deviato dal
di traditori / tu recarmi un tanto mal! -senza falsia: senza fallo,
tenere anch'io di mano a cambi mal sinceri, a censi mal sicuri, a
a cambi mal sinceri, a censi mal sicuri, a fraudi, a doppiezze,
: di falsificazioni, / di conti mal tenuti, di scritture / ritocche, rase
3-106: essendo i libri e le ragioni mal guidate per i notai che non gli
mio originale ritratto, e conoscerete che il mal talento del collerico gratarol non poteva sapere
si agitano i grandi interessi; e mal sapendo discemere le vere dalle false nuove
grande e dignitoso saranno sempre basse e mal ferme le nostre operazioni: e se,
contrattempi, del bistorto pensare, del mal fondato cruccio superbo, de'passi falsi
gli occhi e del mondo, a lei mal fortunoso, si rendè agli dii.
, ch'è falso e di mal cogno, / vanisce al foco, vostra
di fabriche false, male organizzate, mal tenentisi insieme, col sovente dibatterle il
ciascuno con ampia misura cerca lo suo mal fare e con piccola cerca 10 bene
falsi germogli, e quei che furo / mal divelti dal piede, e quei che
pur sperando; / or prendendo il mal mio a gioco / m'ha lassata
son notate di numero sessanta, cioè mal di lingua, barbonello, antipetto,
b. davanzali, i-319: esso capitano mal vestito e in zucca, sempre dattorno
caro, 4-265: è quesa fama un mal, di cui nuli'altro / è
pasti e le più laute burle nel mal famato albergo parigino. papini, 6-171:
-fame canina, bovina, lupina: mal della lupa, bulimia. dizionario
* appetito canino 'e dal volgo 'mal della lupa '; ed è quella
mezzo alla piazza dalla turba famelica e mal concio di parole e avventatogli de tozzi
spaziosa in quadro, / che sopra un mal pulito e grosso pied$, / cape
vostra famiglia, ogni mio bene e mal depende da voi. -essere famiglia di
ed era una spada d'argento non mal lavorata. monti, ii-70: ho
in guisa, / che de'nemici suoi mal vede il cinto. -sorgente di
. mascardi, 460: ogn'uno mal volentieri ode continua- mente fischiarsi agli orecchi
edoardo e da me tutte le mal tagliate monetine di rame che ave
pensate di fanello: / e 'l mal dell''nfra due è mala cosa, /
armarsi: / per tutto inonda il mal, per tutto è fango / che
cotanta luce / non potrebbe soffrire occhio mal sano. pallavicino, 7-144: volete che
impiastricciato qua e colà d'infiniti squarci mal innestati sulle pagine di quel libro innocente
mestier delle armi. pallavicino, i-157: mal combatte colui che si lascia deviare dal
adultera, la cananea e tant'altri mal forti guerrieri e guerriere da te favoriti?
vetro colorato, o ad imo specchio mal costrutto, la fantasia spoglia gli oggetti
è povero, come son io, può mal volentieri stare e rispondere allegro.
altri non vede che appannati e con mal definiti contorni. pagano, 1-289:
nuovi splendori per combattere le fantasme delle mal fondate opinioni della natura del cielo e delle
tua, perché sempre ti ho trovato mal disposto e fantastico. aretino, ii-14
andar fantastico; / che al mondo mal non è senza rimedio. aretino, 8-3
tal latino, / che andando per far mal facevon peggio; / e costor non
, xxxv-1-916: soca i è, e mal lo fai l'om che ci cabba
ai suoi fianchi due fantocce mal dipinte e peggio imbottite, con due
fantoccio è questo, / che fastel mal legato, / ch'io veggo in qua
o pupazzi. -per estens.: disegno mal fatto, senza valore artistico. -pittore
, 1-46: fantocci... figure mal fatte. pittor da fantocci, s'
19-130: per casa ciò che truova mal riposto / e'rassettava con sue masserizie
qualcosa: conciarlo male, ridurlo a mal partito. pulci, 6-28: io
soldato, ma lo ritenne il patire di mal caduco. nievo, 1-238: fu
ed erano tuttora divise e sparse e mal preparate a far giornata. carducci,
altri nobili ed altri seguaci disposti a mal fare, e ordinò d'uccidere gli
ogni fraude affetta; / femmine pensan ogni mal e fanno. bibbia volgar.,
nullo diporto, / e del gravoso mal d'amore ho 'l manto, / e
visto né conosciuto, come tanti villanzoni mal nati e peggio cresciuti ch'escon di qui
e l'uom che di fiorini è mal fornito / far del superbo e voler grandeggiare
lui / non hanno riso; e però mal cammina / qual si fa danno del
, e colui chiama salomone folle e mal pensante. statuto dell'arte dei vinattieri,
, che non rifiglia, / e mal fa castrocaro, e peggio conio, /
333): male hai fatto; mal ti se'portato; male hai i tuoi
poiché non mi venne mai l'idea di mal fare, e tutte le sere pria
: amor, poi sostenere / de lo mal me non fai, / no è
1-ii-234: se un cibo mi fa mal, /... / dico di
. lippi, 6-1: miser chi mal oprando si confida / far alla peggio
mille cose bellissime. -fare il mal prò: recare danno, causare rovina
il ricorso agli strani ci fece sempre il mal prò. -far sangue: v
idem, 164: facciami ben, facciami mal, in cent'anni saremo egual.
, 1-31: noi stessi, del nostro mal vaghi, sì come farfalle ad essa
ancora / un dì guarirne, perché il mal dà in fuora. -dimin.
vede. in quanto a qualche spesa mal fatta, epicarmo corbino le commenta con
condurmi non so in qual chiassuolo di mal nome a sacrificare la mia pubertà senza lanugine
208: farmaco di salute al mal profano / non fan trovar le patavine
le coma onora, / è un mal di moda che non reca smania, /
pur, come / burchiello ha in questo mal farneticato, / da poi che fu
allungata. giulio strozzi, 11-36: mal de'veneti l'opre anco men chiare
i bovi alli vicini / o fan mal d'occhio o voi fascinaménto / alli capretti
è proprio quello che noi diciamo far mal d'occhio. garzoni, 1-836: qualche
793: guarda i teneri agnelli dal mal fascino / de gli occhi invidiosi, e
le pietre tratte co'mangani nel dificio mal fatto, lo mandaro in fascio. rovani
che fantoccio è questo, / che fastel mal legato, / ch'io veggo in
, con atti che riescono sgraditi o mal accetti; tormentare, molestare.
pur men grava e morde / il mal che n'addolora / del tedio che
la digestione. -fastidio del mare: mal di mare. firenzuola, in
a certi fastidiosi che siano afflitti e mal trattati, perché lascino il vizio del rissare
e la corona. / a tanto mal non so qual cor si basti / o
g. capponi, 2-356: ai fastosi mal si farebbe gradire la parsimonia cittadinesca.
ombre grate, / da'ciechi figli tuoi mal conosciute! g. stampa,
pastore; nulla egli teme che il mal tempo ed il mese di marzo, ed
, le diede ad intendere che stava mal del fatto suo. = etimo
tra que'duci offeso. 5. mal fatato: v. malfatato. fatatura
, per la stradic- ciuola faticosa, mal rischiarata da un chiaror di luna perduta
, vano; rimpinzo di retorica; mal fermo nella grammatica; non sicuro nell'ortografia
dirà qual fin destina amore / a mal gradito ardore. m. c. bentivoglio
caro, 6-680: ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi.
, 20-85: perché men paia il mal futuro e il fatto, / veggio in
e che ora sarebbe stato tardi e mal fatto accasarsi.
persona e molto giallo, quasi impolminato e mal fatto, sì come fosse stato dirozzato
poni che tu avessi un figliuolo gobbo e mal fatto,... tu ti
pe'fatti tuoi, / perché il mio mal non è mal da biacca.
, / perché il mio mal non è mal da biacca. 9. con
a rivendicare un diritto. de mal molto aggravato ». boccaccio, dee.
. paoletti, 1-2-272: quanti vini mal sani, o perché... già
pernice a costui ed a colui, col mal prò di coloro e di costoro,
furiosamente, e disse: « ahi mal romito della mala ventura, che mala
spesso avviene ch'egli è apparecchiato a mal fare. boccaccio, dee., 2-3
per isola tutto quel continente ad essi mal noto, che da settentrione fronteggia il
pallavicino, 7-13: tal anno i mal esperti coloni per favor di stagione ritraggon
favore', avallo. spesso però ha mal senso, intendendosi quale firma di un compare
essere allora le pioggie in quel clima molto mal sane. a. verri,
socialista, e i nuovi platani mal cresciuti, insieme alle irregolarità amministrative e
ariosto, 5-80: stava lurcanio di mal cor disposto / contra ginevra; e
/ ben è febbre angosciosa / ove tanto mal posa... e duro affare
. firenzuola, 493: carni mal sane, dure a smaltire e generanti cattivi
quell'infermo, che febricitante / di mal acuto, sempre arde di sete, /
si vede molto 11 febbricitante e il mal lavorato e mal limato del seicento.
11 febbricitante e il mal lavorato e mal limato del seicento. febbricitare (
lacrimoso plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il lume, / quando fu
d'ira, / che spesso a mal oprar mi spinge e tira / farai lucida
così senza alcun dubio, / veggio el mal fecondar fra lui et ella. muratori
d'ogni amator la fede / è sempre mal sicura: / piange, promette e
dubbia fé di mano illustre / che mal dispensa il ricco suo tesoro, /
non vede / de l'interno mio mal, senza altra fede / a'suoi
malvagi sanno lor mostrare / che 'l mal che fanno pur da ben procede. g
, donna, ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi.
ch'io fui: / e 'l mal intenderai, c'or me ne viene,
povere, ghiandoline infiammate, anemia, mal di capo e di stomaco, che curano
., 151: la paura è mal guardiano, ma l'amistà è fedele.
consiglio, / per aver dato al mal cagione il figlio. pindemonte, ii-77:
ogni amator la fede / è sempre mal sicura: / piange, promette e giura
lo viso in te di quest'altri mal nati / ai quali ancor non vedesti la
papini, 8-39: la tonda faccia mal disegnata del lamentoso sonettaio, tutta chiusa nel
, da'medici dicesi di chi patisce mal di fegato. gozzano, 358: uno
plettro / febo il figliuol ch'avea mal retto il lume. gelli, 15-61:
dire ch'è ria la possibilità dello mal fare. g. villani, 1-1:
il seme suo per chi ha il mal della pietra e della vescica. spolverini,
maligno, / foll'ira, amor mal finto, odio coverto, / biasmar altrui
a certi fegli / sempre chi parla mal parlar di loro. -ingannevole,
d'ogn'altra fella, / che sol mal brami e morte, / qual fato
4. avverso, ostile, mal disposto, minaccioso, crudele, spietato
, / ch'un altro le potrà mal digerire. 8. che arreca
guittone, xiv-62: sì del meo mal mi dol; ma più per deo
animo del padre, e pieno di mal talento e conosciuta la costante e forte
guittone, 5-14: oh, che mal aggia il dìe, che vi fu porta
fraude affetta; / femmine pensan ogni mal e fanno. bibbia volga /.,
di casa. -buon cavallo e mal cavallo vuole sprone, buona femmina e
9-9 (350): buon cavallo e mal cavallo vuole sprone, e buona femina
di fuori via. -femminetta di mal affare: donna dai facili costumi,
. gozzi, 236: una femminetta di mal affare, la qual poco fa tendeva
und'essi sono feminini, e in mal modo desordenati en ciò. fazio, i-29-9
vivo esserti credi, / femminizzando in mal virile gonna. = deriv. da
: la rosea pelle imbianca; e mal si regge / sopra a gli arcati femori
frescura di certe licenziose erbe silvestri in mal gastigato campo lussureggianti prendesi congettura della feracità
vi-4-177: di pianta rusticana ispido pomo / mal ciba la mia fame, e mal
mal ciba la mia fame, e mal si puote / viver vita ferina et esser
11-37: onde omicide, e ciascun che mal fiere, / guastatori e predon,
poppe. vaccori gioia, lvi-523: in mal punto in lei m'awenni, /
sopra le spalle, che 'l mise ginocchioni mal suo grado. e poi ricoverò l'
francesco di vannozzo, 31: chi sa mal darlo, sa ben peggio durlo;
dove il sentier dritto dal torto / mal si disceme infin all'ultime ore;
, in cosa molto contraria è ritardato mal suo grado, quasi disperando di potersene
i capelli di un grigio sudicio, mal pettinati, lisciati in fretta con le mani
. del papa, 6-i-113: il cibo mal digerito e tutto infetto di acidità.
azeglio, 4-iii-547: donde procede questo mal lievito che sordamente fermenta e che da sempre
vedere. idem, 16-ix-112: il mal franzese... lascia nei corpi qualche
o ferma pace. ariosto, 129: mal si compensa, ahi lasso! un
, oh sciagurate, dove semo conductel mal per noi avemo cogno- sciuto amore!
per giuoco entrati, poi vi rimasero mal lor grado con fermissimo e strettissimo nodo miserabilmente
, 26: li luoghi piacenti e a mal diletto acconci agevolmente rammollirono li feroci animi
, ii-213: veggian domar ogn'ani- mal feroce, / augel tornar a voce,
mare. cicognani, 3-15: ormai quel mal di capo feroce di tanto in tanto
all'incontro la ragione, siccome gente mal provveduta di lumi, di sperienza,
berretton ferrato / di nuovo, armò la mal difesa testa, / e la battaglia
). landolfi, 8-100: in mal punto, poi, mi sonava agli
; e sua destra / livida ancor de'mal portati ferri / alla mia destra ei
]: 'ferro di bottega', in mal senso, persona che serve ai fini altrui
'ncollo / tenga la piena, che sì mal conciollo. piratidello, 5-30: con
vi-462: ti par ch'abbia / mal fatto, avendo, in questa bisognevole
quando la gioventù venga alle scuole ultime mal preparata. verga, 2-250: il marito
ghetto di vino, anatra briaca, mal destra e goffa, can
o fesse o del tutto ricise, mal parlanti o mutoli, se non quanto parlassero
esser scotennato per le feste: esser mal ridotto, aver subito un grave danno
, 426: ecco, su'corpi de'mal noti eroi / erge la patria i
deserto spedale, che feteva di bucato mal fatto e di acido fenico. bocchelli,
delle luci, tra l'inquietudine dell'ombra mal popolata. = deriv. da
molto discreto, / volendo provveder al mal odore / di cia- schedun, di
è più distante / il carro che mal già guidò fetonte, / che 'l
e bam- birago / fanno tutto quel mal che far si puote; / e tutte
nando però, sentiva un mal essere, un abbattimento, una
fiacche. carducci, 86: poi che mal questa sonnacchiosa etade / di forti esempi
e infami? parini, xviii-203: le mal nate fonti /... di
* succiamele, fiamma 'e 'mal d'occhio '. -melampiro.
: rogna secca, fiammasalsa, / mal di tigna. libro della cura delle malattie
v-474: 'e far tremare il palco mal sull'anche'. mal in piedi,
tremare il palco mal sull'anche'. mal in piedi, debole: ovvero sull'anche
cioè su'puntelli, da i lati mal fiancheggiato. i. nelli, iii-104:
d'aver seco tormento, / o mal di testa, d'occhi, od è
occhi, od è sciancato, / qual mal di fianco sordo o scilinguato. petrarca
, dissolve la colica, cioè il mal del fianco e la ventosità della milza.
. moniglia, 1-iii-264: amor e mal di fianco / è un tormento diabolico
che par ch'abbian la doglia o il mal di fianco. -mettersi le mani
pucci, ix-1004: dubbiar che 'l mal [la peste] s'appicchi è
popolazione di portoghesi con certa fortezza a mal tempo; e saranno, in tutto
più parti è la mia cinta. / mal polita la fibbia innanzi adatto, /
suon tremule fibre. monti, x-3-449: mal note in terra ed ultime, /
palmieri, ii-3-16-14: la parte pure al mal si ficca / purgar conviensi per diverse
nostre interiora. dominici, 1-170: mal può ben dire, sì che si ficchi
6. rammendo eseguito con poca cura, mal fatto. 7. locuz. -andare
donna grama un dolce amico. / mal si conosce il fico. -mangiare
burchiello, 154: recipe a liberar il mal del morbo, / chiocciole, grilli
vi-156: i nostri così detti vergai per mal calcolato lucro di fida secondo il lor
imprestare. dominici, 1-44: chi mal tratta un quattrino, fidar non gli
consiglio, si diruppono quasi tutti a mal fare. grazzini, 4-284: sì,
dine sacro, furo alcuni di loro mal conci e feriti. giannone, 2-i-569
: più l'altrui fallo che 'l mi'mal mi dole; / ché pietà viva
alcuna fiducia... or che mal fa la fiducia?... come
, livore, sdegno, collera. -aver mal fiele contro qualcuno: serbare rancore,
. e rimasa la gozzaia loro e mal fiele che aveano contro a'nostri passati,
con essere superbi ed insolenti, sentivano mal delle mogli, si solea dir motteggiando:
16-5-34: era suggetta ad un sì atroce mal caduco- che in sopravenirle, uscendo di
): amor, poi che del mio mal non vi dole, / più siete
(ah!) forse sostener dappresso / mal saprai tu. carducci, 603:
i la fera voglia che per mio mal crebbe, / perché cantando il duol
guittone, xxv-82: no è 'l mal più che 'l ben a far leggero
52: padre, dirammi alcun, un mal da biacca / non è già questo
amata. soffici, v-2-435: dalla porta mal chiusa giunge una fievole aria di danza
) già il chiama / ver la prisca mal vinta fievolezza. giordani, iii-45:
/ èmmisi fitto a un tratto / il mal nemico addosso. -infiltrarsi (
al mio cor fisselo, / pensando al mal che avvenne; e non è dubbio
, che non rifiglia; / e mal fa castrocaro, e peggio conio, /
volto / sì che veggiate il vostro mal sentero. guido da pisa, 1-374:
lezza. segneri, iii-1-151: un certo mal figliuolaccio, con una furia diabolica
: io sono ima certa figura, che mal volentieri m'arreco in su'convenevoli.
figuràccio (sm.). figura mal dipinta, mal disegnata o mal riprodotta in
.). figura mal dipinta, mal disegnata o mal riprodotta in rilievo.
figura mal dipinta, mal disegnata o mal riprodotta in rilievo. -in partic.
.: persona di aspetto sinistro, mal conciata, di costumi riprovevoli, di cattiva
. marcello, 93: non sarà mal fatto di farla calare [l'ultima
, v-2-459: uno spirito di me mal figurato mi faceva soffrire, e avversare ogni
; quando noi volessimo dissuader loro il mal operare non parleremo per la diritta,
, il petto, e nel resto mal coperto di avanzi di biancheria pendenti qua
furon porte, / fu l'insalata mal condita, ahi lasso! / il pan
fiaccarsi il collo, / sì che men mal saria ber l'acqua pura. baruffatili
a quella tua scortese, gonfiata e mal composta lettera, nella quale con vana
acerbo ha sempre il lattificcio, / e mal il sarto semplice discerne / dalla seta
lesina, ii-71: le donne vedendosi mal menate, travagliate e percosse da'mariti bestiali
per non inviziarse, / e tanto mal che di lor non si narri.
9-3-38: riconosco l'invidia e 'l mal animo che mi portate; e perché
/ cresposo e rado come un filindente / mal ordito, mal fatto e mal tenuto
come un filindente / mal ordito, mal fatto e mal tenuto. l. bellini
/ mal ordito, mal fatto e mal tenuto. l. bellini, i-134:
, che per lei nulla sentono il mal presente. foscolo, v-141: un secreto
, la sua « volontà generale » che mal rappresentava la volontà provvidenziale e la ragione
fu sottile e chiaro, ben da mal ciemendo, la desdegnàr [la terrena grandezza
di me: buscava tre paghe, diceva mal di napoleone con la contessa d'albany
sghimbesci / danno notizia del tuo mal pensiere. leonardo, 2-154: poi discrivi
filtrato sottile e diritto attraverso le imposte mal combacianti, attraversava la stanza.
/ il nocchier vecchio, che del mal gehenna / fece opre tal ch'ogni
muore. g. capponi, 2-381: mal guadagno farebbe nel conto finale, perché
francesco da barberino, ii-171: ogni mal acquistato / o poco dura o dà morte
sono, in realtà, personaggi mal disegnati, finali appiccicati, fatti
. guittone, 165-14: è 'l mal troppo, e, s'alcun bene
appare, / veggio che toma a gran mal finalmente. novellino, 9 (27
/ -così, dunque, il tuo mal non ha rimedio? / -non ha rimedio
poteva con quelle sfogare qualche volta il mal umore lungamente represso. landolfi, 8-130:
finanziarie che lo rendevano inquietissimo e di mal umore, si precipitò anche in una guerra
iv-32 (15-14): null'om pò mal pensar fin che la vede. marco
età di cinque anni in circa, dal mal de'pondi fui ridotto in fine.
persona sia a cosa). -venir a mal fine: fallire. dante,
!) / uscir non ponno in mal tessuti suoi / disegni ornai. -avere
edippo / l'infame casa, e mal concorde, al nostro / canto porga
el varcar del ponte, / nel qual mal passa chi dal ver si torge,
profferto onore, fingendo il suo mal talento, infino che fortuna la ritornasse nel
/ portando, arrei mostrato che mal fenge / amor collei ch'amando amor mi
, prendo tal parte, / che del mal che inventai piango e mi sdegno
] quella / voce, che per mio mal troppo mi piacque, / fa d'
, xv-107: amore meo, / mal vidi el giorno ch'eo / foi de
dispiace a un delicato / il vestito mal tagliato: / uno dice: -mi stordisce
lo cominciare, ma 'l finire. paolo mal cominciò, ma bene finio. di
, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza finita lasciò stare. d
cortese, / no ha riguardato allo tou mal fare; / per certo non
servito / o non visto, o mal noto, o mal gradito. boccalini,
visto, o mal noto, o mal gradito. boccalini, i-272: vorrei
[crusca]: rispose fintissimamente con mal cuore. giovio, ii-199: perché
sarebbe restìo a munir le membra intrinseche mal fomite della sua monarchia, con levarle
andava per la terra, diede un mal segno, ch'ella faceva uno verso
mille amorevolezze. allegri, 93: mal volentier m'arreco a chiamar gonna /
guittone, ii-46: ché, se 'l mal me no sfoglia, / non mi
el varcar del ponte, / nel qual mal passa chi dal ver si torge,
elle [stoviglie] sono fatte da mal maestro, dalla natura, cioè foglioni
malvagità fae. monte, ii-390: ne'mal d'amor ognora frutto e foglio.
: il biglietto era un mezzo foglio mal ripiegato, più volte, senza la busta
fogliòzzo. burchiello, 182: al mal di petto... /..
che con quegli che hanno due bocche mal si può praticare. 3.
faccia fogo; fogo!: che mal prò ti faccia. tommaseo [
andar scarco a pistoia, / il mal del fianco lo cacciò nel letto.
ragione, e colui chiama salomone folle e mal pensante. sacchetti, 48: folle
i-92: l'anima folle e del suo mal contenta, / come a lui piace
. leopardi, 10-7: ahi come mal mi governasti, amore! -assol
è 'l cucco di natura; / mal governo da'suoi e da'vicini. davila
. a far empire i sacchi del mal governato fieno. b. davanzali, ii-522
6-24: è ridotto per il mal governo / sì strutto, ch'e'tien
strada. -fare governo o mal governo di qualcuno o di qualcosa:
, ridurlo in cattivo stato, a mal partito. dante, inf.,
verrucchio / che fecer di montagna il mal governo / là dove soglion fan d'
.. /... fece il mal governo, / a l'ita- liche
che ci sia un folletto che faccia mal governo delle vostre statue. -governo
. e rimasa la gozzaia loro e mal fiele che aveano contro a'nostri passati,
orecchiuto. 8. bot. mal del gozzo: malattia dell'erba medica
e da le fronde gracchie / futuro mal, predetto a questo e a quello
sono, si degnò accogliere una mia mal tessuta istoria del fiorino di sigillo,.
di cui / fu tovra grande e bella mal gradita. ariosto, 5-21: molto
: quanto a me, vi fui sì mal gradito, / che prima mi torre
con questi occhi ornai discerno / che mal gradite il mio cantar sublime, /
fondaco. -accettare o tollerare qualcosa mal volentieri. - anche: rifiutare,
innanzi. a tratti, sostava. mal certa su i gradi / ripidi, contro
che 'l terzo lui montar fa suo mal grado. tasso, 18-75: son già
mio, tuo, suo grado', a mal mio, tuo, suo grado:
monte, ii-391: condotto sono a mal mio grado / ond'è per me
candellier hai ars'un poco; / a mal tuo grado rimarrai del gioco, /
di lui [amore], / che mal mio grado a morte mi trasporta.
a mie voglie ostinate, / che vivrò mal tuo grado in libertate. manzoni,
dei prodi / vi leggesse il pensier che mal mio grado / vi si pingeva.
pingeva. d'annunzio, iv-2-783: a mal suo grado, egli aveva esagerata la
scioglio, / ed oltre grado mal suo grado nell'aula dove faceva lezione.
poter fare, o buon grado o mal grado del suo governo, ciò che più
, sì leggiadre cose. -sapere il mal grado a qualcuno: comportarsi verso di
n'hai saputo e sa'ne il mal grado e la mala grazia a chi te
, 226: i'te ne so il mal grado. davila, 611: queste
fondamento e ragione, né dovevate saperne mal grado a quelli che vi facevano tali
due pericoli. pulci, 22-156: mal condotti un giorno siàno, / e'ci
balbo, i-109: rimanevano quindi i greci mal capitanati da parecchi duchi, i quali
la fu una gragnuolata incessante d'aneddoti mal contati, di facezie da riderne ella sola
278: io t'ho a questa volta mal guardato / per mie gramezza e per
effetto alcuno delle corna della granbestia contro 'l mal caduco. 2. figur
i'sento dalla gente dire / che il mal del granchio spesso ti dà noia /
alla scarsella, nelle mani: spendere mal volentieri, essere avaro. g
secco. b. corsini, 5-50: mal vago di menare i giorni queti,
iacopone, 48-15: a me venga el mal de l'asmo, iòn- gasece
o molto giallo, quasi impolminato e mal fatto. aretino, iii-241: orazio di
: babbo meo dolce, con'tu mal fai, / ched io sum grande,
ad andare tre anni, per 10 mal tempo e per gli fiumi, ch'erano
fosse il gran prete, a cui mal prenda! / che mi rimise ne le
è losinga, o gabba, o mal sentire. fazio, i-13-36: seguita qui
/ fu l'ovra grande e bella mal gradita. marco polo volgar., 40
e l'uom che di fiorini è mal guernito / far del superbo e voler grandeggiare
v-2-708: scoprire il segreto dell'universo mal nato ne'granelli di sabbia, nelle granella
pagarti, / difetto fia, e mal s'io ti ringrazio. machiavelli, 701
altrui danar sì fatta copia / per mal governo, il misero marino, / che
. ittone, vii-104: de lo mal tuo non ho grano un pesato.
li grappolucci della vite, minori e mal maturi. -acer. grappolóne.
. son notate di numero sessanta, cioè mal di lingua, barbonello,.
talor, fieno alle genti / o mal grati i miei detti o non intesi,
vita fiore, / durar contra di mal tutto for grato, / sì com eo
grato. -mal grato, a mal grato di qualcuno: contro la sua
malgrado. guittone, xiv-41: ma mal tuo grato eo pur morrò forzato,
/ un fero toro a forza e suo mal grato. boiardo, 2-21-41: lor
2-21-41: lor pur lo impicaranno a tuo mal grato. annotazioni sul decameron, 53
: gli conveniva ancor che a suo mal grato... ritenerla in casa.
. grattagrànchio, sm. ant. mal d'orecchi. pulci, iv-174:
agl'indiani. moniglia, 1-iii-415: mal per noi, s'aveste in zucca