i-142: cavalcavano certi cavalli apocalittici, maceri come la mia cagna. idem, iv-31
delle paludi / che in larghe lamine maceri veleni, / ora bianca ora verde nei
e non v'è correzione di vizio che maceri più terribilmente. alvaro, 9-372:
cadeano a squadre a squadre / semivestiti, maceri e cruenti. carducci, 872:
campagna entrava l'odore della canapa dai maceri vicini. landolfi, 2-108: il
ma se meno che sia bisogno si maceri, la stoppa sarà più forte e più
l'odore della canapa e quello dei maceri d'acqua stagnante esalta la noia e la
dei nuovi sudditi, non ancora ben maceri e fracidi nel gesuitico lezzo. carducci,
/ d'aceri laceri, / o pini maceri. fiacchi, 88: quell'albero
bocchelli, 1-iii-571: in fondo ai maceri verdi, dove l'acqua si copriva di
paludi, / che in larghe lamine maceri veleni, / ora bianca ora verde
solitudine, il presente; e così ti maceri il cuore. graf, 5-1163:
carducci, iii-2-382: in van ti maceri / ne l'aspro sacco: /
de pisis, 1-248: i maceri lontani... non splendono più
taglia, / non sian sicuri i maceri del guado, / fa'baldoria de'
odor che acuto si ridesta / dai maceri, nel mentre che alla luna / i
quali un'altra era il puzzo dei maceri da canapa del signor pietro, che nella
quegli stracci che, ben rotti e maceri, passano alla fine ad esser carta.
/ d'aceri laceri / o pini maceri. paoletti, 1-2-207: facendole scalzare [
el saino. firenzuola, 277: maceri per la gravezza delle robbe, che
caro, 1-278: qui stanchi tutti e maceri e del mare / ancor paurosi,
, 1-430: che in noi stanchi e maceri / il furor tuo s'appaghe,
: cadeano a squadre / semivestiti, maceri e cruenti. tarchetti, 6-i-503: in
più le indomite / febbri cogli occhi maceri / destargli in seno un fomite / che
melloncel salvatico e nel suo sugo si maceri. 2. region. poterio
se 'l seme che si dee porre si maceri prima in molsa d'acqua per tre
e di disperato rafforzamento: quando, maceri ed esausti, io seguitavo a incitarli
nero. de pisis, 3-207: i maceri con i monticelli di sassi bianchi attorno
e delicati, se 'l seme si maceri nel latte e nella molsa per tre
di quegli stracci che ben rotti e maceri passano alla fine ad esser carta. goldoni
pascessi. de pisis, 3-207: i maceri con i monticelli di sassi bianchi attorno
, man mano, come banchi irti di maceri rottami sulla gonfia marea, e ululavano
essa sopra le sue spalle quelli ch'erano maceri del morbo regio e puzzosi! papini
che sopraggiungessero due leoni così rifiniti e maceri dall'inedia che appena ebbero forza di mangiarsi
, il presente; e così ti maceri il cuore. graf 5-877: perché,
si rinvigorisca la terra con abbondanti e ben maceri sughi, scarse avremo sempre mai le
tutti i ritornati da venezia sono oltremodo maceri e patiti pei scarsi e malsani cibi.
si fanno putridi e rugginosi, e mentre maceri più te stessa, cercando la pena
di quegli stracci che ben rotti e maceri passano alla fine ad esser di carta.
giuliani, ii-417: quando son fatti ben maceri (que'cardi), a toccarli
l'odor che acuto si ridesta / dai maceri, nel mentre che alla luna /
cadeano a squadre a squadre / semivestiti, maceri e cruenti, / ed era letto
/ ma che in noi stanchi e maceri / il furor tuo s'appaghe, /
viluppi / d'aceri laceri / o pini maceri. gueristromenti i rasoi, le seghe
giuliani, ii-417: quando son fatti ben maceri [i ricci delle castagne],
govoni, 165: affondavan nei maceri fetenti, / in zattere, la canepa