cosa sieno i colori? -adagio a'ma' passi, adagio un poco, adagio
641: pian, barbier, adagio a'ma' passi. varchi, 16-130: e'
veggia pastor del nostro addiaccio / aver ma' in grembo zoppa pecorella. d'annunzio,
le quali non si corrompono e non vengono ma' meno. boccaccio, i-45: oimè
/ i'non farò da ciò già ma' partenza. boccaccio, iv-47: poi
non s'ammorza, / né cresce ma' per giorno, benché chiaro. idem,
idem, 67-2: io sent'o sentirò ma' quel, d'amore, / che
spontaneamente in giudicio, con non cambiare ma' la voce, con non variare mai
apostrofo. salvini, iii-84: ma' più, vo'fate, suo'pensieri,
, / perché talor s'appiccan di ma' fiaschi. -appiccare un bacio: darlo
si rammenta / che 'n gentil cor ma' suo colpo non perde. caro, i-344
l'ho tenuto maggio / e terrò già ma' sempre: / e questo, fin'
.., netti di spese e di ma' debiti e di molte avarie che vi
tu iddio? elli non n'è ma' che uno. e quelli, a baldanza
a'cervelli baldanzosi pareva troppo simplice, ma' a gli sani ingegni toglié la speranza
, o vicini o lontani, / ma' le lor dame lasciavano a casa;
trova più nessuno che abbia paura de ma' visi. f. d'ambra,
la buona e saggia [donna] ma' di ciò non parla, / anz'ama
a loro / e a cavai riporlo; ma' tebani / forte il tenean per lo
. pucci, ix-366: per me parola ma' da voi non cala / e di
mondo, e non ha pensiero di volere ma' più tornare al siqondo dolore di mai
/... / ched e'morisse ma' de la confina / que'ch'è
270: del suo ben propio già ma' non si cura, / pel ben comun
morditori, / ch'i'mi conduca ma' nel vostro stato; / chè 'l dì
e le vie fangose, e piene di ma' passi, per sua trista sorte cadde
, ma di cose ben vulgari e domestice ma' scrivesse alla moglie, a'figliuoli,
una alteri adhaerebit: doh! vedesti tu ma' mescolato 11 vino coll'acqua, che
consolato, / od altr'uom (ma' che sia mio ribello), / o
. angiolieri, 102-7: ched e'morisse ma' de la contina / que'ch'è
vostri amici andrò avanzando, / ma' che con meco ciascun vada usando.
'l nome suo i'no l'ho ma' contato, / né conterei, non arei
, non sapendo che si dire, e ma' s'ac- cordorono. di che soldo
. pucci, ix-366: per me parola ma' da voi non cala i e di
: chi stringe i pomi, a'qua'ma' dar un crollo / per me non
al segno del mie cor non fur ma' presso, / or puoi a colpi vendicar
canigiani, 1-98: e non si può ma' sì bene ordinare / le guardie intorno
/ ove meo core è staggio; / ma' che di tale staggio / esser non
per morte, che 'l sol ma' simil non vide. serdonati, 10-146:
di che i'ho abbondanza? / di ma' desnar con le cene peggiori. fra
, / guitton, campane, o chi ma' fe'sonetti, / presti con penne
altri, non mi fermerò eccetto che a'ma' passi e dove le prunaie m'andranno
altri, non mi fermerò eccetto che a'ma' passi e dove le prunaie m'andranno
non è sentita, / né si dimostra ma' che per effetto, / come per
. michelangelo, i-28: né scaldar ma' si può fornace o forno / c'
: incomincia a sostenere le persecuzioni delle ma' lingue e disamatrici. 2.
gli aguzzi teli. simintendi, 3-124: ma' fati non lasciano che la speranza di
è dovenuto / ch'aggio perduto, per ma' ritenere, / quel ch'acquistai in
contesa i soffi e l'ira, / ma' con fiato più placido e più molle
si può a sua volontà; perdona ai ma' fattori quando perdonanza gli chieggiono; bene
il giovane, i-149: -eh, ma' più che si giochi! / noi ce
dèi. simintendi, 3-124: ma' fati non lasciano che la speranza di
fiere. petrarca, 155-2: non fur ma' giove e cesare sì mossi / a
: fermatevi, che se si sapesse, ma' più ardirei di andare fra le altre
fiore, 54: messaggio di garzon ma' non farei, / ched e'v'
perché s'ap- piccan tra lor di ma' fiaschi. pataffio, 1: egli t'
e fieri e duri ai rei, a'ma' fattori, cotali 5. energico
ii-389: io mi tegno anciso, / ma' non fenisco, sì m'ha ad
falsessa, stimando / del piager, ma' pur fizo, / dell'alma imaginai
dio vi sprofondi / c'avete sì ma' fondi dell'errore. dante, par
è sentita, / né si dimostra ma' che per effetto, / come per verdi
. angiolieri, 18-13: di guiderdon ma' non potre'aver ramo, / ch'
. petrarca, 155-2: non fur ma' giove e cesare sì mossi / a folminar
era vestito di leggieri, / né ma' meglio facea la furfantina, / non più
prò. ór azzini, 4-426: ma' più ai suoi dì non ebbe tanta fretta
, 43: d'aver l'occhio a'ma' passi, / e fra le schegge
a lui, / e nella avversità ma' non s'adizza / e a torto non
papa pur assai, / e mai ma' d'altro non vi si ragiona,
alto dio vi sprofondi / c'avete si ma' fondi -dell'errore, / sì c'
che non ha 'n sé ragione, / ma' che vedersi 'n cas'un fra godente
. canigiani, 1-98: non si può ma' sì bene ordinare / le guardie intorno
ma di cose ben vulgari e domestice ma' scrivesse alla moglie, a'figliuoli, a'
, / quanto talento folle, / e ma' ne 'nvolle -a ciò malvagia usanza.
ingredienti. pavese, 1-90: domani, ma', impastate, e tu talino e
sommesse e soprap- poste / non fer ma' drappi tartari né turchi, / né fuor
oggi più comunemente 'verde indugio e ma' l'arai ': maniera popolare con la
se la va a vedere; / e ma' da lui non è infamata, /
preme / a scorrer cose non più ma' vidute / ove terra si calchi, ove
/ chi la desidera, non ha ma' posa / infinattanto che non l'ha
ho tenuto maggio / e terrò già ma' sempre. = denom. da
peccati di costoro. guittone, xxv-79: ma' ne 'nvolle a ciò malvagia usanza.
tant'è bianca e lattata, / che ma' non fu allattata / nulla di tal
là che lavacarne, con un'ansietà che ma' la maggiore mi domandò costui, donde
, / quanto talento folle, / e ma' ne 'nvolle -a ciò malvagia usanza,
ch'era vestito di leggieri, / né ma' meglio facea la furfantina, / non
pare una lesina di tragole; / ma' che tragole non pò gir più su.
che i'ho abbondanza? / di ma' desnar con le cene peggiori; / e
/ ove meo core è staggio; / ma' che di tale staggio / esser non
cicerchia, xliii-441: vado, e già ma' da te non partirommi: / non
da far macco / non potesser già ma' lor più far danno / che dir:
segretario fiorentino... nel casato ma' chiavelli, tristi chiodi: come dire
màggio2 (màgio; ant. ma'), agg. invar. (raro
ricchezza, / non gaudio; e ma' gravezza / è, sol, periglio sostenere
'dolce '. mai { ma', màie, màio), avv.
partirono non sapendo che si dire e ma' s'accordarono. leonardo, 2-87:
delle cose del compagno non ne piglierai ma' più tanta sicurtà. ariosto, vi-525
sì lontan, che non mi capiti / ma' più manzi. vai, 20:
, e de'quali non v'era ma' ma'uno ch'avesse stato in comune
e de'quali non v'era ma'ma' uno ch'avesse stato in comune,
tu iddio? elli non n'è ma' che uno. dante da maiano,
speme non poria star disiosa; / ma' che mi dole e dammi disperanza,
lei, ma non vedea in essa / ma' che le bolle che 'l bollor levava
poco e per saver endegno, / ma' che desio d'avanzar tuo valore. bembo
medesimo poeta si dissero alcuna volta 'ma' che ', vagliono come vale 'salvo
legge da un re straniero che risiede là ma' mai '. quasi più là,
mainò { mai no, ma' no), avv. ant. e
? e rispuose a se medesimo, che ma' no. boccaccio, dee.,
l'anello]; / e io: ma' no, chiama qua drento l'orafo.
(plur. ant. anche malifattóri, ma' fattóri, mafattóri) femm. -trice
quello che ne pare e riprendesse i ma' fattori. statuto dell'università e arte della
, v-105: se non si puniscono i ma' fattori capitati in mano a'rettori,
purgatorio. guerrazzi, 10-40: adagio ai ma' passi. bonghi, 1-131: mi
[le 'storie'del varchi] uno de'ma' passi d'un pover uomo che,
/ che diedi al re giovane i ma' conforti. idem, inf., 33-16
ii-202: io priego iddio che tutti i ma' parlanti / facci star sempre in gran
: non si curava né per ma' tempi né asprezza, di verno,.
, sm. (plur. anche ma' visi). disus. espressione del volto
: avergli tenuto tanti anni raccoglitori de'ma' visi, sospiri, borbottìi. ammiralo
). mamma [marna, ma'), sf. madre (di cui
buonarroti il giovane, 9-172: sua ma', mona lena, / le sta più
1-38: le dicevano: -sedetevi, ma' -perché chinandosi gemeva e aveva sempre qualcuno
l'anello]; / e io: ma' no, chiama qua drento l'orafo.
fisicamente. malatesti, 41: tua ma' è avara, ché, s'io fossi
: tuttor ti ricorde, / se ma' meco t'accorde, / oro e argento
da far macco / non potesser già ma' lor più far danno, / che
, xliii-441: vado, e già ma' da te non partirommi: / non
. michelangelo, i-90: se già ma' costei / cangia 'l suo stile,
giovane, 10-809: vienne, mia ma' la mica ha scodellata. salvini,
se d'arpia battezzata ovver giudea / ma' mai t'hanno ghermito ugne famose,
inganno che ne fai o falsamento o ma' pesi o male misure, che così è
tommaseo [s. v.]: ma' mo'? dicesi pure nella versilia per
possedere, e per vostre irragionevoli voglie ma' ragione molestare non vogliate. de luca
morditori, / ch'i'mi conduca ma' nel vostro stato, / che 'l dì
moria / co'suo'nuovi sciroppi e ma' susorni. -fuggire la moria:
, xliii-346: donna non provò ma' sì aspro morso: / o dio
manca in lei cosa da bene, / ma' che natura la creò mortale. dante
maturo, / dalla tua legge etterna ma' isciolta, / cosa movuta dal tu'
in lei cosa da bene, / ma' che natura la creò mortale. dante,
giocasse di noccioli, imperciocché dov'egli ma' mai avesse sospettato si facesse davvero sarìa
: io priego iddio che tutti i ma' parlanti / facci star sempre in gran dolori
compagnia, netti di spese e di ma' debiti e di molte avarìe che vi
, 641: pian barbier, adagio a'ma' passi. « oh ci è ancor
allegri, 102: a bell'agio a'ma' passi, disse quel che ferrava l'
; né mai non fu ochio che ma' potesse vedere tanta nobilitò, quanta vidde
, / perché s'appiccan tra lor di ma' fiaschi. f. scarlatti, lxxxviii-11-620
al varco / di un viso che ma' fu el più bello in terra.
e colle voglie spente / d'esser ma' più di rime operativo. pallavicino,
se vivi secondo natura, non serai ma' povero; se vivi secondo oppinione e
vada orzezzando, / ch'a voi ma' fia vietato il vento in poppa.
tanto ricore. monte, 1-x-7: non ma' in me si compie, / disaventura
e le vie fangose e piene di ma' passi, per la sua trista sorte
alla volontà: adagio ci è ancor di ma' passi. g. m. cecchi,
, 102: a bell'agio, a'ma' passi, disse quel che ferrava l'
. giuliani, i-307: adagio a'ma' passi: coi forti ci vuol giudizio.
, vada orzezzando, / ch'a voi ma' fia vietato il vento in poppa.
/ guitton, campane o chi ma' fé sonetti, / presti con penne insieme
e salari di fattori e perdite e ma' debiti nel detto tenpo di 12 anni.
morditori, / ch'i'mi conduca ma' nel vostro stato, / che 'l dì
che tanto gli è 'n piacere, / ma' ched e'saggiamente si contegna ».
mondo e non ha pensiero di volere ma' più tornare al sicondo dolore di mai più
pillottar un [degli adulatori] sì che ma' poi / cercaron gli altri così fatte
voi: oltre sbrighiamoci / e fatemi ma' più questi pennacoli / o pintaculi, acciò
, iv-221: rubando e facendo i ma' guadagni,... entri nella
paro / sovr'ancora che non so ma' lassare. chiaro davanzati, lv-60: so
preme / a scorrer cose non più ma' vidute / ove terra si calchi, ove
giovane, 10-892: i't'ho sempre ma' auta in prodizione, / e tengo
canti carnascialeschi, cxviii- 500: ma' fu visto in nessun loco / dua amanti
, non mi fermerò eccetto che a'ma' passi e dove le prunaie m'andranno
persone, come i'fo, ché ma' tenutami / non è porta. - (
un mio piliccione a raconciare, che ma' non lo potei avere. gherardi,
quelli / che diedi al re giovane i ma' conforti. petrarca, 358-5: quei
, -mal s'alaccia: / ché nullo ma' 'l ailaccia, / si 'l menerà
la quale l'uomo rafrena i suoi ma' voleri. sercambi, 2-ii-220: la donna
quelli / che diedi al re giovane i ma' conforti. -re nasone: ferdinando
perduto il paradiso; disperati sono di ma' non trovarlo, né riaverlo, e
vien fuor ch'ella non sia veduta / ma' più sarà da ognun riconosciuta. leonardo
ma tutor ti ricorda: / se ma' meco t'acorde, / oro e argento
conviegli ubbidire alla vernice e non ha ma' più possanza d'andarsi ricreando con la
gente, spezialmente ignoranti, curiosi e ma' fattori, bisognosi di novità. brusoni,
. b. accolti, 263: né ma' peso mortai fu tanto forte / come
trecento, lxxxiv-198: nessun provò già ma' sì rie fortuna, / com'i'
. pavese, 1-90: domani, ma', impastate, e tu talino e
/ che duol non sento, ne senti'ma' poi. boccaccio, dee.,
volgar., 3-60: così i'ma' diletti, po'che sono passati, rimane
: sanza la morte al ciel nessun ma' sale, / né sanza questa el
: piacesse a dio ch'i'non fossi ma' nata, / oh lassa, dolorosa
: el ciel, che di rotar già ma' non posa, / coste'produsse sì
qualcosa. sacchetti, 107: se ma' tu mangerai più meco, io vorrò il
in soa romagna fermeza, salva sempre ma' la badia dei dicti masari. schioppi,
che del monao ben savio sarebbe, / ma' don'di femina non prenderebbe. cavalca
altri, non mi fermerò eccetto che a'ma' passi... per non.
che è proprio dello scientismo. ma' intellettuale e morale (cioè 'religiosa') di
, ma di cose ben vulgari e domestice ma' scrivesse 679: il riconoscimento della natura convenzionale
3: staremo innanzi alla strada a'- ma' passi, / e tutti que'che
maturo, / dalla tua legge ettema ma' isciolta, / cosa movuta dal tu'
giovane, 10-909: vienne, mia ma' la micca ha scodellata. salvini,
del trecento, lxxxiv-99: s'i'ma' esco de'dubbiosi scogli, / in
di cose en vulgari e domestice ma' scrivesse alla moglie, a'figliuoli,
preme / a scorrer cose non più ma' vidute / ove terra si calchi,
. d'ambra, xxv-2-317: non dir ma' 'giulio'. questo si sdimentichi / da
se vivi secondo natura, non serai ma' povero; se vivi secondooppinione e a volontà
interiorità. chiaro davanzati, lv-20: ma' che li dole la grande abondanza /
ritorno. b. segni, 7-5: ma' questo intendasi esser detto da aristotile con
più il fatto isveglia, / né ma' per suon di sveglia / né per servir
sentenzia, niuna cosa certamente fu detta ma' più stolta, niuna cosa ne fu
più stolta, niuna cosa ne fu ma' più sfacciata e vituperevole, non
t'àssì legato / vèr lei che ma' d'amarla non ti sfami. bianco
sgraffiasanti che fuor di casa la non ailzaa ma' ghi occhi, né si lascia vedere
vo lorenzo cavalcanti, mille. / che ma' facesse fra i leggiadri campi? /
, chi la seguita, conduce in ma' luogo. caro, 17-40: chi sarà
si comunica ufficialmente che il transatlantico 'athe- ma' di 13 mila tonnellate, registrato a glasgow
di iesù, da dio assunta, / ma' da divinità non fu divisa: /
lamh. frescohaldi, 1-101-22: nullo ma' 'l dilaccia, / si 'l menerà
ti veggio morir sì vilmente. / giugner ma' non crede'a questa sorta!
non mi sembravano uomini interi e perfetti, ma' mez- zuomini e sottuomini, aborti o
taglia in fretta / né tardo, ma' ch'ai parer di colui / che disiando
suo tesoro spande /... / ma' sagg'è chi lo spande sì che
'n me tome ardire / de parlar ma', sì sono sbigotito. =
/ pagol chiamato, e non trovai ma' pari. varchi, 3-21: dopo
, lxaxviii-ii-318: dinanzi agli occhi miei ma' non si parte / questa leggiadra donna
mille ducati trarrà di contanti, / ma' non si vidde più puliti fanti. mascardi
xiii-590: non mi fermerò eccetto che a ma' passi e dove le prunaie nvandaranno trattenendo
e 'nfiamma appollo tuo antico / come ma' festi, che m'aggi a spirare,
/ fece del cor suo monte, / ma' non mostrando a questo re sua voglia
dio vi sprofondi / c'avete sì ma' fondi -dell'errore. forteguerri, iv
fasso l'omo se vede, / zà ma' no crede / per avventura ridrizzar soa
ove meo core è staggio; / ma' che di tale staggio / esser non vorìa
. nuccoli, vii-700 (7-8): ma' lo beccaste quel dolore amaro, /
xcvi-91: figliuol mio angelicato, / ma' non facesti pecato / e. sse'in
fisicamente. malatesti, 41: tua ma' è avara, ché, s'io fossi
metteranno ancora a tal distretta, / ma' che ciascuna largo si prometta, / che
morìa / co'suo'nuovi sciroppi e ma' susomi. adr. politi, 1-674:
ritti per confondere i susurroni e lor ma' pensieri. faldella, 9-315: àdiravasi fortemente
: se mi aveste veduta! / ma' per le mie disgrazie sono un poco svenuta
taglia in fretta / né tardo, ma' ch'ai parer ai colui / che disiando
alla fantina. lamenti storici, i-23: ma' i'non sare'contento / fin ch'
taglia in fretta / né tardo, ma' ch'ai parer di colui / che disiando
gittato paro / sovr'ancora che non so ma' lassare. cecco d'ascoli, xxxix-i-221
volare, / sì che '1 castel ma' più non si difende. guidiccioni, 5-30
ferme / le porte, e dell'escir ma' non sie t terme. bonavia,
'libretto', 'libricciuolo', 'melodram ma', 'parole'. -nell'oratorio in
questo figliuolo, conciosiacosach'ella non ebbe ma' più di lui che lui, né sperava
i'faccia! l'tanto girato / né ma' a nulla di garbo mi riduco,
nel cielo ancor tra la tesse ma' agguagliarsi. cantari cavallereschi, 92: e'
, ii-113: l'amico di ferro / ma' non dice « diserro » /
sostene, / non trasser sangue già ma' nostre spade. b. machiavelli,
: non mi fermerò eccetto che a ma' passi, e dove le prunaie m'
è bianca e lattata, / che ma' non fu alattata / nulla di tal valuta
or- zezzando, / ch'a voi ma' fia vietato il vento in poppa. monosini
figura: / chi vo'non vede, ma' non po'valere. n. franco,
mv sì pasuto / che non fo ma' sì fogla per lo vento. rinaldo
preme / a scorrer cose non più ma' vidute / ove terra si calchi, ove
presunsi / ficcar lo viso per la ma' visi; anzi non c'è piccol fanciullo
morditori, / ch'i'mi conduca ma' nel vostro stato, / che 'l dì
. se vivi secondo natura, non serai ma' povero; se vivi secondo oppinione e
el partir doloroso / che zoioso -avenir ma' no penso. poesie bolognesi, v-343-42:
anonime, xxxvii-216: de quella gogla che ma' no refrena: / de quella che
mauropaganihaemozionatoricordandolagenesi, 20annifa, di'creuza de ma' di fabrizio de andrè e l'amore profondo
no alla guerra 'senza se e senza ma' e gli inciucisti che a furia di 'se'