); può raggiungere l'altezza di m 1, 50, ha fusti prostrati tetragoni
fannullone, parassita. g. m. cecchi, 1-ii-195: - bene spesso
rodogràfìco, agg. (plur. m. -ci). bot. che ha
, millantatore. g. m. cecchi, 1-1-244: stamattina, parlandomi
rodomontésco, agg. (plur. m. -chi). proprio di chi
sm. e f. (plur. m. -1). stor. donatista
autorità). f f m. villani, 8-55: trovato fu nel
ufficiale a ciò abilitato). m. villani, 9-48: fé carta di
membro della congregazione religiosa fondata da annibaie m. di francia e approvata nel 1926
è parola intieramente milanese, non intesa m verun altra parte dellttalia, propriamente sinonimo
rottura'dal tema di pr (yvu [m 'rompo'. rógna (ant. róinà
nella rognonata, e trovarsi poi m qualch'impiccio da non poter andar né avanti
a aomandita sino a roma. g. m. cecchi, 20-30: e'si
sm. e f. (plur. m. -t). studioso della
tradizioni popolari della romagna. m. cucco [« famiglia cristiana »,
chi è nativo della romaena. m. cucco [« famiglia cristiana »,
romanésco, agg. (plur. m. -chi). che è nato,
queste miglia romanesche non finiscono mai. m. fiorio, 353: il primo cocitore
è partita di qui ieri. m. savonarola, 59: valle molto a
romànico1, agg. (plur. m. -ci). che è costruito o
romànico2, agg. (plur. m. -ci). mus. lettere romaniche
sm. e f. (plur. m. -t). studioso di diritto
romanìstico, agg. (plur. m. -ci). che riguarda il
religione nostra, hanno meno religione. m. soriano, lii-4- 144:
x, l, c, d, m, che rappresentano rispettivamente i numeri i
romano-barbarico, agg. (plur. m. -ci). stor.
romanocèntrico, agg. (plur. m. -ci). che considera roma
romano-germànico, agg. (plur. m. -ci). stor. romano-barbarico
sm. e f. (plur. m. -t). disus. nella
romàntico, agg. (plur. m. -ci; superi, romanticissimo).
pubblicazione, nel 1816, dell'articolo di m. me de staèl 'sulla maniera e
i gonfaloni / balda intoni / la romanza m su la groppa. 3.
romanzésco, agg. (plur. m. -chi, superi, roman?
romàntico, agg. (plur. m. -ci). scherz. da romanzo
romanzierésco, agg. (plur. m. -chi). letter. proprio
sm. e f. (plur. m. -i). romanziere.
bocc'a serchio, il quale era m piena, e la romba, là verso
quest'ansito che m'incalza? f. m. martini, 7-198: fascia gli
in frottole e 'n novelle. g. m. cecchi, 1-2-253: se 'l
può raggiungere la lunghezza di 1 m e il peso di 20 kg, il
al campo con indicibile cruccio del visire. m. c. bentivoglio, 5-499:
rombododecaèdrico, agg. (plur. m. -ci). geom.
dodici facce in forma di rombo. m. apollonio, 53: minerali
romboèdrico, agg. (plur. m. -ci). tipico, proprio
. romboidea'santi a un suo amico. m. villani, 1-56: con tanta devozione
roma per il iubileo. g. m. cecchi, 1-1-440: -non mi dicesti
, fidandosi deh'amnistia del '48, ritornò m milano, ma la polizia lo arrestò
ch'era maestro di dicreti e dicretali. m. villani, 6-35: era in
romitésco, agg. (plur. m. -chi). ant. che riguarda
romìtico, agg. (plur. m. -ci). ant. e letter
una persona insopportabile. g. m. cecchi, i-290: e'farebbe scappar
iron.). g. m. cecchi, ii-117: -vo per trattenermi
le proprietà fisiche di un corpo, m una sostanza. mattioli [dioscoride]
avviene per troppo gravamento della sella. m. zane, lii-5-365: ha..
rompere con ferro per li nemici. m. villani, 6-76: quelli ch'erano
ruppemo la scòrta delle vectovaglie loro. m. cavalli, lii-12-278: gli armeni.
m'avrebbe 'n mar a tradimento. m. villani, 1-52: balase essendo in
m'avea già si rotto e fiacco. m. frescobaldi, 1-6 ^: frangenti
meano della terra di chiavenna. f. m. zanotti, 1-8-47: deh,
armonizzata si può de la sua loquela m altra trasmutare sanza rompere tutta sua dolcezza e
la speme del futuro incerta. f. m. zanotti, 1-8-113: antonio,
, fortemente ostile. g. m. cecchi, i-377: son forse dio
). 2 2 m. savonarola, 1-182: ti fazo avisata
, si vede la carne tutta corrotta. m. 'arzoni, ii-40: si
-evolvere in guerra aperta. m. villani, 6-69: la cosa si
il mare che convenne ricoverarsi per grazia m portofino. 67. prendere un'
parte tutto / come lo vetro rotto. m. villani, 2-20: imponendo loro
ridere clamorosamente, all'improvviso. m. villani, 4-70: si ruppe a
una situazione). g. m. cecchi, 146: ella noi vuole
la rimessa delle guardie che si solevano tenere m altri tempi nelle acque del quamero
la pazienza: perderla. g. m. lecchi, 308: io stesso non
in partic. matrimoniale. g. m. cecchi, 1-ii-140: se io veggo
o che sia qualche rompicollo. g. m. cecchi, 1-1-22: se tu
giù a rompicollo nel pantano. m. adriani, vi-90: fanciulletti ancora con
2. agg. rompicapo. m. bernardini [« tuttosport », 3-iii-1982
che mette in fuga i nemici. m. adriani, 3-4-296: l'artefice che
piantarla buccia di un frutto). m. palmieri, 2-20-7: massi ronchiosi e
, debbi, arsiccie o vero dar fuoco m modo alcuno, né dissodare,
tutti una grandissima paura. g. m. cecchi, 1-2-502: il mio
volta lo trovò esso di sentinella. m. adriani, ii-36: avendo un certo
rondésco, agg. (plur. m. -chi). che si riferisce,
rondinésco, agg. (plur. m. -chi). letter. emesso
sm. e f. (plur. m. -i). fondatore o collaboratore
ragazza o perché sfaccendata. f. m. bonini, 1-i-8: le republiche di
facciamo spesso, senza paragone. g. m. cecchi, 17-71: 'iscartare uno'
roentgenopaco), agg. (plur. m. -chi). radiol. impenetrabile
, ronzante, troppo lenta. m. -ci). radiol. che si
12-547: la g. m. cecchi, 20-18: in su la
ronzinésco, agg. (plur. m. -chi). letter. misero,
? 2. cavallino mansueto. m. puccini [« l'illustrazione italiana »
ropàlico, agg. (plur. m. -ci). metr. nella poesia
metr. nella poesia classica, verso m cui ciascuna parola presenta una sillaba in
dial. ant. erpice. m. florio, 11: gl'instromenti dell'
pervadendo la mente (inspirazione). m. palmieri, 3-15-2: presta, signor
si dondola / sul pozzo antico, m mezzo al gran cortile: / una fiammella
quantità tra i mirti et 1 lauri m su le rive del benaco...
è un arbusto alto da 1 a 3 m, con radice serpeggiante, fusto aculeato
molto aperte, ma fresche. m. ricci, i-13: tiene anco questa
se ne sono spiccate. g. m. cecchi, 5-49: questa lettera
una comunità o di altri gruppi. m. barbaro, lii-4-161: uccisioni e saccheggi
ser sacciuti, ser contraponi. g. m. cecchi, 1-1-376: egli è
da parte del comandante vittorioso. m. villani, 10-82: speravano fare il
la preda di guerra. g. m. cecchi, i-19: tobbia tornato,
il quale il pugile si esercita. m. medici, 153: 'sacco': nel
: mi chiamò carogna, bastardo. m. maccari, 8: caro flaiano hai
con le trombe nel sacco. g. m. cecchi, 1-2-260: venendo l'
valore antifr.). g. m. cecchi, 1-ii-25: l'ti so
può star in piede. g. m. cecchi, 1-1-243: e'va tanto
è dire un saccaccio vecchio. g. m. cecchi, i-48: chi disse
. copricapo a forma di sacco. m. ricci, i-295: vi è un
saccomannésco, agg. (plur. m. -chi). ant. dedito
armi a servizio del cavaliere. m. villani, 7-35: ivi si rassegnarono
paese invaso. g g m. villani, 4-14: senz'arme entrarono
economico della sistemazione alberghiera. m. deaglio [« la stampa »,
sm. e f. (plur. m. -i). turista che si
agosto i 'saccopelisti', potranno usufruirne. m. l. agnese [« panorama
amor nel suo bel stato. m. adriani, i-18: si conferma.
un rito religioso). m. palmieri, iv-219: le cerimonie sacre
sacerdotalìstico, agg. (plur. m. -ci). tipico, caratteristico
sia il vero corno di cristo. m. soriano, lii-4-129: non è parte
a modo di supplichevole intercessione, laddove m altri va a modo di semplice indicazione.
nell'espressione sacramento e omaggio). m. villani, 1-75: ricevette il sacramento
che ero presente (ero ammesso anch'io m quell'occasione nel sacrario dello studio paterno
, / dicendo: « intrate ». m. adriani, i-58: le porte
loro è uno pontifice massimo ordinato. m. adriani, i-155: il maggiore.
mise a nuoto ancora, / e m bocca avea il palio a sé ispogliato,
o per avvantaggiarla. f. m. bonini, 1-ii-108: coloro che si
sacrificante la plebe ai nobili. soffici [m lacerba, i-235]: il barrocciaio
sacrifico, agg. (plur. m. -ci). letter. sacrificale.
pratticati tra gli uomini. f. m. bonini, 1-i-63: era sacrilegio appresso
, agg. (plur. m. -ght). che ha compiuto o
.. di mettere le sacrileghe mani m quelli non tocchi tesori. canteo, 286
sacripantésco, agg. (plur. m. -chi). letter. anticonformista,
, se questo è vero. m. frescobaldi, 1-28: pensar puoi d'
tu qui porta, / novel ministro, m sagro ammanto il piede.
come sacerdote o come religioso. m. cerrono, 314: so che in
imperatore universale di tutta la monarchia romana m. aurelio antonino. g. grimani,
sagre commodità del parnaso. f. m. zanotti, 1-8-58: non tu
. o scherz.). m. savonarola, 1-130: cura di la
presentissimo pericolo che i sagri, dirompendosi m pezzi, non lacerino lui e due uomini
sacrofago2, agg. (plur. m. -gì). ant. che divora
le offerte votive. g. m. cecchi, 17-66: 'sacrofago': se
sacroilìaco, agg. (plur. m. -ci). anat. che si
sacroiliacotrocantèrico, agg. (plur. m. -ci). anat. che
sacroischi ètico, agg. (plur. m. -ci). anat. sacrosciatico.
sacrosciàtico, agg. (plur. m. -ci). anat. che si
sadducei. g. levi [m carducci, iii-26-90]: dall'incredibile attività
sàdico, agg. (plur. m. -et). psicol. affetto da
sadicosurrealista, agg. (plur. m. -i). che rappresenta con
sm. e f. (plur. m. -i). disus. chi è
sadìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
polipodiacee, con fusto alto più di 1 m, grandi foglie tripennate con sori continui
sm. e f. (plur. m. -i). psicol. persona
sadomasochistico, agg. (plur. m. -ci). che si
/ composto in ciel nel benedetto coro. m. palmieri, 1-6-31: ne l'
a rete improvviso e violento. m. marelli [« tuttosport », 31-i-1983
saettamenti et arme di diverse sorti. m. adriani, iv-284: avendo fatti
e balestra e con molto saettamento. m. villani, 7-47: die- dongli
gli fabbricavano l'armi e lo saettamento. m. adriani i-302: alzate e meglio
lo saettassero sino che e'morisse. m. adriani, vi-90: tutti, liberi
/ signor, quel giorno ch'i fu'm tua presenza, / e come
dalrintelletto quanto dal cuore. m m. affrontare correndo un rovescio
dal cuore. m m. affrontare correndo un rovescio di pioggia
ad una saettata a piè delle mura. m. villani, 3-50: venuto a
salta lo ferro fuora delle carni. m. adriani, ii-316: quando..
se por lasci a vulcano tuoi strali m questa destra. 2. per
: le 'razze'o 'saettoni', m latino xapreoli', sono due corti legni che
safaìtico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
sm. e f. (plur. m. -i). chi partecipa a
cortece loro, sterco di topo. m. savonarola, 1-24: se l'uomo
la vena del piede temperatamente. m. savonarola, 1-130: e1 più
, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce,
aguglioni, giudice sagacissimo e suo avvocato. m. villani, 8-103: il cardinale
ripieghi li deludeva. f. m. bonini, 1-i-112: è stimata da'
e mandò suoi ambasciatori a firenze. m. villani, 9-65: bene conosceva
meno di lui esso vescovo colpevole. m. zane, lii-14-405: la religione ha
questo nome divino ànno usurpato. m. villani, 1-59: traditori..
piglia d'ogni maniera pesci. m. adriani, 3-4-186: la triglia,
lunghezza, equivalente a 2, 11356 m. lessona, 1285: 'sagena':
parte di una 'versta', e vale 2 m., 134. = adattamento
sm. e f. (plur. m. -i). scherz. collaboratore
e fibroso alto fino a 1, 5-2 m, foglie lanceolate, fiori in spighette
altri sorgo, da altri melega. m. ricci, i-7: puosi anco dire
fatiche spese per cotesta sacra religione. g m. cecchi, 18-prol. \ uno
tutti andavano a pigliarne un saggio. m. zane, lii-14-388: la guerra presente
spopolato per la tirannide dei ministri. m. adriani, iii-136: si può
lor piacere, saggino. g. m. cecchi, 1-ii-121: -come riescìe la
quattro marmi di diversi colori e domandavaio m qual di quegli più gli piacea che si
lini pettinati che qua si trovano. m. adriani, v-138: veggia- mo
ch'è quasi simile al nostro. m. membri, 58: la moneda
sm. e f. (plur. m. -i). autore di saggi
saggistico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce,
volgar., i-138: portao con sico m cavalieri et uno sagittatóre lo quale avea
sagomàtico, agg. (plur. m. -ci). letter. che si
la ragion civile e canonica. g. m. cecchi, i-275: vedi il
saàricó), agg. (plur. m. -ci). sahariano. carducci
saharosìndico, agg. (plur. m. -ci). antropol. che
saìtico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
. ant. tenda. m. membri, 21: quelli che sono
di munizion e stanzia de soldati. m. cavalli, lii-3-135: hanno bellissima
per loro bisognio et gire per esso m la salaia. -scherz.
costoro. = dall'arabo salà'm 'salute, pace'. salama,
600 e i 3. 000 m di altitudine sulle alpi e sul carso)
salamàndrico, agg. (plur. m. -ci). letter. im
sm. e f. (plur. m. -i). nel linguaggio sindacale
, fautore o assertore del salarialismo. m pirani [« la repubblica », 26-i-1989
soggetto giuridicamente libero, stipula un contratto m base a cui riceve una retribuzione detta
i pegni, è usura. g. m. casaregi, 2-21: il padrone
schiava di madonna cicilia venne a stare m casa a salario a dì 6 gennaio 1401
contraria de la vena cefalica. m. savonarola, 28: alcuni per lo
* organo da alleggerire. m. savonarola, 27: la urina.
, / sì ploverebe caule cum salata. m. savonarola, 1-69: guardar
le ragazze, col libro da messa m mano e il velo nero in testa,
sm. e f. (plur. m. - *). contab.
gli stabilisce e congiugne in uno. m. fiorio, 132: intorno al subbio
, facendone la liquidazione. m. cassi [« la stampa »,
martello, e consistono per lo più m una lega nella cui composizione entra il
, di una struttura architettonica. m. palmieri, 1-9-2: tra le celeste
sm. e f. (plur. m. -i). neol. persona che
assalto dei saldisti regolamentando l'accesso. m. cassi [« la stampa »,
t'affisser con modo aspro indegno. m. fiorio, 106: le quali piastre
se non quello che vuole il re. m. soriano, lii-4-145: in queste
del governo ha un giudizio saldo. m. zane, lii-5-357: sa roporre
e di sì grave e ottimo giudizio. m. adriani, v-75: egli uno
perch'è lo migliore del mondo. m. villani, 8-83: sale, che
foscari duca di venezia il magnifico dottor m. aloisio fosca- rari bolognese. similmente
, però puoco me puossono ingannare. m. cerrono, 305: mi piace che
vegetale: tartrato neutro di potassio. m. cerrono, 305: penso che acuendo
un rimedio tardivo e inutile. m. riccio, lxiv-51: né te vai
innanzi così trasfigurato son rimasto di sale. m * ha fatto restar di sale con
soda, che trovasi disposto d'ordinario m istrati molto considerabili. massaia, viii-121:
e si legge che nel consolato di m. emilio i censori cominciarono a salicarle
in questo mondo che è sempre falice. m. savonarola, 8: in prima
salix alba) alta fino a 15 m, comune nei luoghi umidi e lungo i
solubile in acqua, ed è impiegato m medicina, per uso esterno, come
, agg. stor. (plur. m. -ci, femm. -che).
di salicomie 0 di canne palustri. m. cipparone [« airone », 9-i-1982
, sostenuta da una base di cristallo m cui sono delle serpi. spallanzoni,
salifico, agg. (plur. m. -chi). ant. salifero.
sale o della salina. m. fiorio, 470: l'altezza loro
/ al mulinaro ed al satinatóre! m. vaisecchi [« l'illustrazione italiana »
a un fine elevato. f. m. zanotti, 1-4-143: la metafisica
rocco forte, cioè di sasso. m. palmieri, 3-21-29: d'un piano
compresi fra dicembre e marzo). m. mila, 408: i giovani che
l'alto una scala. m. villani, 3-41: i fiorentini.
la sua terrestre salma. g. m. cecchi, i-257: or di
in sicilia, a 17. 462 m \ amari, 1-iii-890: non solo
portata poco più di quattrocento salme. m. venier, li-7-43: tiene..
salmiàco, sm. (plur. m. -et). miner. cloruro di
psalmìstico), agg. (plur. m. -ci). caratteristico dei salmi
, 2-89: toma la salmodia appena m volute più lievi, / vento e distanza
salmòdico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio o
dimensioni, fino a 1, 5 m di lunghezza e i 45 kg di peso
. a copie della lettera che la m. tà del s. re me ha
zolfo diventa pietra. g. m. cecchi, ii-21: del pane /
/ intarsiato sempre di salnitrio. m. ricci, i-13: è fertilissima questa
salomònico, agg. (plur. m. -et). di grande saggezza
salonicchiòta, agg. (plur. m. -i). che è nato o
salottésco, agg. (plur. m. -chi). da salotto, mondano
, fino a una profondità di 1500 m; il ciclo riproduttivo alterna generazioni di
(una campagna d'informazione). m. de martino [« panorama »,
dritta e lunga anche più di 2 m, che gli antichi greci usavano in
salpingìtico, agg. (plur. m. -ci). medie. che si
di imposta particolarmente esosa. m. senarega [in rezasco, 1005]
quella per necessità bisognasse valersi, debbesi m acqua dolce lavare overo alzare la muraglia
ojetti, iii-198: 'm. et m. me un tel'di amiel: i
si collocavano l'una sopra dell'altra ed m quantità così grande che ne sorgeva l'
le vigne con le salciccie. g. m. cecchi, 1-ii-233: andate là
carni aromatiche. -sostant. m. adriani, 3-4-102: parrà che l'
(un'azione). g. m. cecchi, 256: né avete di
hanno del sainitroso e del salso. m. soriano, lii-4-110: il dado di
salsobromoiòdico, agg. (plur. m. -et). che contiene cloruro
salsoiòdico, agg. (plur. m. -ci). che contiene cloruro
zioncelle di unguento ed eccotelo già fra poco m istato di correre per roma a salta-la-quaglia
saltante: stella cadente, meteorite. m. adriani, iii-134: alcuni filosofi.
hoyte saltò [nel salto triplo] m 13, 710. -saltare a piè
saltati i piani dello scudo spaziale. m. pera [« la stampa »,
era saltato a servire gl'imperiali. m. soriano, lii-4-145: in queste
di civiltà a un livello l o m, senza successivamente passare per d,
in luce, palesarsi. g. m. cecchi, 1-2-91: a suo malgrado
tasti,... i saltarelli. m. todini, 1-85: mi venne
specializzato nel salto dal trampolino. m. medici, 154: 'saltatore': nello
crudele morte, recati innanzi giovanni batista m pregione col collo tagliato, il capo di
saltazionista, agg. (plur. m. #). che si riferisce
sm. saltello, balzo. m. adriani, vi-126: guidandoli con silenzio
come fa il franguello o la gazara? m. palmieri, 2-6-36: e1 lupo
e di movimenti vivaci. m. venegoni [« la stampa »,
sull'altro piede). m. medici, 154: 'saltelli': nella
dieci corde e dirò salmi a te. m. membri, 4: in la
saltimbanchésco, agg. (plur. m. -chi). letter. umile
fuoco e saltambarchi. g. m. cecchi, i-48: vogli orlato il
posta molto a settentrione. f. m. zanotti, 1-5-276: non si
far quel salto che chiamiam mortale. m. ricci, i-355: fece [l'
che sostentava per suo spasso e piacere. m. c. galilei, 91:
ch'è una galanteria a vederlo. m. soriano, lii-4-147: simili e altre
salurètico, agg. (plur. m. -ci). medie. che si
, di codazi e turbe di salutanti. m. adriani, iii-329: quando non
i salutatori, e forse si vanagloriava m sé di questa pubblica testimonianza di stima
usa questa parola: « amen ». m. adriani, iii-9: pirro,
benivolenza dei soldati maravigliosamente procurando. m. adriani, i-387: delle spedizioni seguite
per più sperte ragion chiare vedute. m. cavalli, lii-3- 142:
dante nostro poeta nell'anno della salute m. cc. lx. guicciardini, 1-2
alma puella, / che parturisti m nostra salute. v. colonna, 2-217
intenda contrapporla a quella spirituale). m. villani, 1-34: per aiuto di
-prendere salute: premunirsi, difendersi. m. frescobaldi, 1-30: come potres'tu
e salutevile voi in tutte cose. m. villani, 1-2: videsi negli
effetti (una sostanza). m. savonarola, 62: dei corpi minerali
agli animali salutifere e dolci. m. c. bentivoglio, 5-1033: ecco
sm. e f. (plur. m. -i). che de
sm. e f. (plur. m. -t). disus. membro
salutìstico, agg. (plur. m. -ci). che riguarda il
con il quale lui stia sicurissimo. m. cavalli, lii-1-271: da questo
salvadanaio: al sicuro. g. m. cecchi, 1-2-406: quando gli è
in ogni luogo posseduto da'protestanti. m. a. savelli, 341: salvaguardia
dopo molte novelle, levatasi la donna m collo che andar non poteva, salvamente
sangue chi s'apprezza schiva. m. adriani, vi-122: non tanto ritenne
de'remi al- pacque. g. m. casaregi, 2-35: ciò sempre procede
.! cose di fuoco! sono m una casa..! ma io vorrei
vostra lettera fosse fatta a bella posta m maniera ostensibile, egli non me ne mostrò
al salvataggio dei naufraghi. centocinquanta marinai m acqua. per conto nostro ne pescammo
palla dalla linea di porta. m. fantini [« gazzetta dello sport »
giocatori e dell'allenatore di una squadra m pericolo di retrocedere, alla permanenza nella
vena salvatèlla del braccio manco. m. savonarola, 27: apparendo la gianduia
una merce). g. m. casaregi, 2-38: in caso di
nel ritrovar della croce del salvadóre. m. ricci, i-394: lui adorava
a roma nel 1881 da f. m. jordan e rivolta principalmente all'attività
salviàtico, agg. (plur. m. -et). ant. aromatizsaccano
fregarseli [i denti]. g. m. cecchi, 29-13: nel dar
salvìfico, agg. (plur. m. -et). ant. e letter
ché di partirsi pigliava connato / e m una salva camera n'andava.
verrebbe a stare in bologna. m. villani, 4-72: quando vennero al
, salvo che tossa e la lingua. m. villani, -29: ancora considerò
tri, tri mille locuste. f. m. zanotti, 1-4-372: quanto disprezzo
quale non penetrasse la rossezza del volto m chi fosse di cama- tura da colorirsene
'salvum me fac! '. g. m. cecchi, 1-ii-82: poi che
samanea saman) può superare i 20 m d'altezza e la chioma può misurare
samàrico, agg. (plur. m. -ci). chim. che deriva
samarita, agg. (plur. m. -i). samaritano. -anche
samaritanésco, agg. (plur. m. -chi). che rivela la
e ha valore enfatico). m. d'amico [« la stampa-tuttolibri »
uomo si partì da ierusalem e andava m gerico, e incontrossi in latroni, li
sammaritana si potè dar vanto. g. m. cecchi, 1-i-97 (tit.)
restano, è vero, dei bruni m giacca e cravatta, seguaci di un'eleganza
sm. e f. (plur. m. -i). autore, ballerino
, arbusto o albero alto fino a 5-6 m, con rami ricchi di lenticelle,
con fusti alti non oltre 1, 50 m; ha fiori bianchi, che emanano
: francesco leonetti recluso e incomunicato perché m odor di 'samizdat'. = adattamento di
tifoso. -anche sostant. m. medici, 154: 'sampdoriano': relativo
chiaro tei facessi intendere. g. m. cecchi, 1-i-109: degli altri ne
xii-2-vn: i tuoi amici, uomini m dottrina, ti hanno lodato dell'alto proponimento
evidentemente... le orine marciose m alcuni, ancorché radi, empiemi sanati.
di natura economica o morale, verificatasi m precedenza; accomodamento, compensazione.
scudiero di don quijote nel romanzo di m. de cervantes. sancire, tr
sandalo1. dose. m. savonarola, 34: pur è vero
famiglia santalacee, alto fino a 10-12 m, con foglie opposte intere ovali lanceolate
sm. e f. (plur. m. - %). seguace del
2. dei sostenitori del sandinismo. m. candito [« la stampa »,
sm. e f. (plur. m. - *). chi va in
dorsali, può essere lungo fino a 1 m e pesare 3 kg, e le
sm. e f. (plur. m. -i). stor. membro
sanfedìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
sangallésco, agg. (plur. m. -schi). che è opera
donatori per distribuirlo agli ospedali. m. fuccillo [« la repubblica »,
sì come maschio genera della sua sostanzia m un altro, cioè nel sangue menstruo.
che comportano la pena di morte. m. villani, 10-23: niuno ch'avesse
in delitti di omicidio o ferimento. m. villani, 1-73: ordinowi rettori cittadini
di sangue inglese nobilissimo, s. m. si serve più che d'ogni altra
-gentilezza di sangue: nobiltà. m. adriani, 3-1-12: gentilezza di sangue
che gli vadano a sangue. g. m. cecchi, 1-1-398: sendogli questo
disgusto o anche dolore. g. m. cecchi, 1-1-66: il perdere /
sottoporsi a qualunque sacrifìcio. m. dandolo, lii-4-48: è amata e
a vederlo in fu passato m succo o sangue delle letterature moderne
riforme; i secondi per averle fatte degenerare m eccessi enormi;... gli
puzza troppo di sangue. sangue. m. soriano, lii-4-139: in francia si
con l'esosità delle tasse. m. villani, 6-63: i..
sicura somigliantissimo. ojetti, iii-259: m un libro francese è riprodotto un ritratto
preda, un animale macellato). m. palmieri, 1-6-2: aquila, che
di questa specie d'amore. g. m. cecchi, 29-43: il duca
, dalla vergogna).. m. dandolo, lii-4-47: e di colore
), agg. (plur. m. -ci). ant. sanguigno con
: rosso vivo come il sangue. m. savonarola, 1-174: di queste [
efferate (una situazione politica). m. villani, 8-106: l'una parte
-sm. complessione sanguigna. m. savonarola, io: i zoveni de
corpo suo insino a terra. m. savonarola, 1-166: il fantino si
/ governatori face. f. m. zanotti, 1-8-113: quei che dietro
jrundo, nis'la sangue suca. m. savonarola, 38: sono molti
opera di altri; sfruttatore. m. cavalli, lii-12-289: la nostra borsa
enti, organizzazioni, ecc. m. correr, li-8-102: inglesi sprezzano gli
minore resistenza dell'aria; succhiaruote. m. medici, 154: 'sanguisuga': lo
sanidìnico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce o
sanidinìtico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
, come in terra il vide prima. m. fiorio, 189: di vero
molto di buona voglia. g. m. cecchi, i-159: viva, viva
sé lo dio esculapio da epidauro. m. savonarola, 36: de la tiriaca
sm. e f. (plur. m. -i). chi costruisce 0
ridurne la carica microbica. m. r. zincone [« il sole-24
sanmarinista, agg. (plur. m. -i). sammarinese.
sm. e f. (plur. m. -i). letter. seguace
sannìtico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
moralità e di utilità intellettuale. m. maccari, 138: caro flaiano,
nel giardino del sole. g. m. cecchi, 1-1-193: -vogl'ir.
sanremasco, agg. (plur. m. -chi). sanremese. baretti
sanscrìtico, agg. (plur. m. -ci). relativo o proprio
sm. e f. (plur. m. -i). studioso o esperto
sm. e f. (plur. m. -i). stor. nome
. e f. (plur. m. -i). propugnatore, seguace o
sansimonistico, agg. (plur. m. -ci). sansimoniano. canta
sansónico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce a
sansovinésco, agg. (plur. m. -chi). che si riferisce
, dice: signore, il tuo figliuol m verità / santifica, e mantieni in
.: elogiare solennemente. f. m. zanotti, 1-9-24: se egli non
eluviano, con fervorosa caldezza, presentati m quel luogo santo, perché poco santificato
... vedrai tu in questa selva m quante maniere singolari si possa nominare dal
santifico, agg. (plur. m. -ci). ant. santo per
-somma giustizia di una legge. m. palmieri, iii-166: solone..
or la santa iustizia a vendicarsi. m. savonarola, 1-25: uomo ingrato e
di tanta amorevolezza mostrata a tutti. m ricci, i-157: il santo padre
predica quelle nobilissime creature quasi innumerabili. m. villani, 10-10: mostrava di
facciate come voi vedete fare al sole. m. ricci, i-158: cominciorno.
in cui si tengono le ricchezze. m. fiorio, 9: la maestà.
e debolezze sconcertanti. g. m. cecchi, 18-8: se manno è
. cortigiano ipocritamente moralisanti., e m taverna coi ghiottoni. sta.
ariento, che valea grande tesoro. m. villani, 3-16: feciono fare un
spedizioni in terra santa e da poi m altri santuari. frisi, xyiii3- 349
e del laos un rifugio sicuro. m. innocenti [« relazioni intemazionali »,
nell'anno 1812 e sanzionata da s. m. cattolica nel marzo di questo anno
dopo la morte sanzionata dal medico, m fossa scavata alla profondità di 4 braccia
sm. e f. (plur. m. -i). favorevole alle sanzioni
abbiano violato il diritto intemazionale. m. pirani [« repubblica », 27-vi-1986
sanzionìstico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
sapere che credono al suffragio universale'. m. maccari, 24: tanto perché
eventualità oltre quelle già considerate. m. maccari, 117: non si sa
mattematica e della medicina. f. m. zanotti, 1-6-360: maravigliomi che a
una data situazione. a. m. salimbenì, xxxviii-354: io son povero
so dire che grattava male. g. m. cecchi, 1-i-32: v vi
; me ne sa male. g. m. cecchi, 120: e'mi sa
verno la state il cibo raguna. m. cerrono, 297: vostra signoria
capitani e a quegli de'nimici. m. cavalli, lii-3-130: successe al valor
scritte, le quale l'ampia fascia cuopra m del tiepido seno,...
de'sette saggi di grecia. f. m. zanotti, 1-4- 24:
sapienti di questo mondo. p. m. doria, 141: il sapiente è
sovrintendeva alle scuole pubbliche. g. m. casotti [in rezasco, -1011]
montagne dell'europa occidentale sino a 2000 m; la saponaria calabrica, pianta annuale
mese in biacche, in solimati, m pezze di levante, in acqua da tirar
insaporire e accompagnare le vivande (anche m relazione con un compì, che ne specifica
saporésco, agg. (plur. m. -chi). ant. gustoso
saporìfico, agg. (plur. m. -ci). ant. che ha
, baciò la terra. s. m. la fece subito rimontare, e ridendo
belle e leggiadre donne di brigata. m. membri, 31: lo frezeno in
sapista), agg. (plur. m. -i). stor. che
gr. vaizpóc, 'putrido'e al \ m 'sangue'; è registr. dal
sapròfago, agg. (plur. m. -gì). biol. che
saprofìtico, agg. (plur. m. -ci). biol. che si
saprogènico, agg. (plur. m. -ci). biol. che vive
sapropèlico, agg. (plur. m. -ci) biol. che vive
sapropelìtico, agg. (plur. m. -ci) geol. che si
saputo sé volere cinquecento cavalli mandare. m. adriani, vi-110: costoro,
e più fedeli. -sagace. m. villani, 6-61: 1 pisani
sarabàndico, agg. (plur. m. -ci). letter. che
saracìnico), agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
sarracinésco), agg. (plur. m. -chi). ant. proprio
che si erano battuti per l'astensione. m. maccari, 129: tra le
, sorpreso a succhiare la rimanenza. m. l. salvadori [« la stampa
suoi baroni di fio e di saraménto. m. villani, 9-98: tutti quelli
sarcàstico, agg. (plur. m. -ci). che si esprime
altitudine fra i 1400 e i 2700 m. = voce dotta, lat.
sardanapalésco, agg. (plur. m. -chi). che conduce una
sardanapàtico, agg. (plur. m. -ci). letter. che
serragli fra buffoni, nani e muti. m. ricci, ii-70: stassi il
; ventimila seicentotrenta pizzicotti sul naso. m. leopardi, 3-9: tutta insomma
c. campana] scritti vergognosamente furono cacciati m un caratello di tonnina e poi condannati
sardisco), agg. (plur. m. -chi). che si
e amabili e veri figliuoli. m. villani, 4-21: aveva [il
sardinìaco, agg. (plur. m. -ci). proprio della sardegna
sm. e f. (plur. m. -i). che propugna il
commune, come che avea promesso. m. soriano, lii-3-370: per ma
. lunga asta di guerra (fino a m 5, 50) da impugnare a
sàrmata, agg. (plur. m. -t). che appartiene alla
sarmàtico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce,
sarsinita, agg. (plur. m. -i). ant. che è
. e letter. sarta. m. adriani, vi-214: caio ancor giovane
carolina. è alto da 12 a 14 m; tronco diritto; rami frondosi;
fuggissi il nostro turcimanno. g. m. cecchi, 19-18: se i citta
preso a sassate. g. m. cecchi, 1-1-144: va'adagio,
sassìfico, agg. (plur. m. -ci). letter. che trasforma
sassifrago1, agg. (plur. m. -gì). letter. ant.
sm. e f. (plur. m. -1). alpinista che pratica
montagne forti xassi / per no venir m otrui man. dante, par.,
-sasso bianco-, quarzite. m. ausenda [« airone », agosto
, allibito, stupefatto. g. m. cecchi, 1-2-499: dovettono allora /
sassottoli ritti. -sassuzzo. m. florio, 245: le scagliuzze un
che si fen dono facilmente m lamine, o piane o tortuose e ondose
sassònico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
satànico, agg. (plur. m. -ci). che appartiene a
satanista, agg. (plur. m. -i). che appartiene alla
satanocràtico, agg. (plur. m. -ci). che si riferi
'satellitare', una apparecchiatura che si mette m contatto con i satelliti e segnala in ogni
di giove si fanno le diverse longitudini m mare, e si conosce la distanza per
secreti mirabili di alcuni ciarlatani ch'esistevano m quel tempo. panni, 328:
-vezzegg. satirùccia. rajberti [m dossi, 2-ii-835]: avendo scritto molte
satirésco1, agg. (plur. m. -chi). che ha argomento
satirésco2, agg. (plur. m. -chi). letter. che è
satirìaco, agg. (plur. m. -ci). medie. ant.
satìrico1, agg. (plur. m. -ci; superi, satiricis
satìrico2, agg. (plur. m. -ci). letter. ant.
. -scarica di percosse. m. franco, 1-35: la lancia con
desio / d'etemarti ne'versi e m elicona / di satollar le labra al
. -trarre abbondanti vantaggi. m. adriani, vi-223: vinio, veggendo
(un'arma). g. m. cecchi, 1-1-540: io vuo'tener
merce (un mercato). m. ciriello [« la stampa »,
satrapésco, agg. (plur. m. -schi). autoritario, dispotico
satràpico, agg. (plur. m. -ci). ant. che si
placare gli dei con sì crudeli ostie. m. ricci, i-266: assai piu
od agli stampatori < u tele. m. musella [« il popolo d'italia
negativi e nefasti attribuitigli. m. villani, 3-14: arbitrò altri che
saturnalésco, agg. (plur. m. -chi). disordinato, sfrenato
case saturnine / sono insieme vicine. m. villani, 2-44: in questo anno
saturno, ponderoso pianeta, sì che m quegli tempi vi conforto essere cauto.
secondo l'antica medicina). m. dandolo, lii-4-46: il serenissimo delfino
il venereo desiderio e zelo d'amore m tutto. 6. cupo,
saudita, agg. (plur. m. -i). che è nato o
arabia saudita. - anche sostanti m. allam [« la repubblica »,
in graminacee cespitose, alte circa 1 m, che crescono in grossi ciuffi,
per stoltizia di predicazione. f. m. bonini, 1-ii-92: la vera amicizia
ponderati gli incerti avvenimenti. f. m. zanotti, 1-6-142: augusto..
grandissimi pericoli trae il savio. m. palmieri, iv-195: secondo l'approvata
il rimettere egualmente. f. m. zanotti, 1-6-208: veggiamo che eziandio
di quel popolo glorioso si cerca. m. ricci, i-104: mentre faceva questo
del savio a chi lo manda. m. a. savelli, 88: consigli
saviolésco, agg. (plur. m. chi). che fa parte dell'
savoìngo, agg. (plur. m. -ghi). ant. savoiardo.
savoldésco, agg. (plur. m. -chi). che si riferisce
savonarolésco, agg. (plur. m. -chi). savonaro- liano.
e deriv. savóne2, s. m. ant. abitante di savona.
tutte le arti al fine saziano. m. soriano, lii-3-351: dell'animo dei
mi strugge in gentil foco. a. m. salimbeni, xxxviii-372: contenti non
le membra di teodosia. g. m. cecchi, ii-313: il mio desire
sazievolezza fastidiosa. g. m. cecchi, 1-1-135: a giudizio mio
atto a navili e pali et altri usi m essa, non tiene colla, è
. spreg. sazievoluzzo. g. m. cecchi, 224: quella sazievolùzza della
'tuoi versi di spuonere. g. m. cecchi, 1-1-35: volse la mia
del corpo e pecca pare- smente. m. frescobaldi, 1-70: il diavol v'
alle indie dell'oro che gli occhi sazi m leggere la dottrina di questo libro.
d'un famoso sposalizio avvenuto. m. rigoni stern [« la stampa »
inutile ornamento (uno stile). m. corti [« alfabeta », maggio
, sbigottire, turbarsi. m. villani, 10-33: trovò il fanciullo
sostanze stupefacenti o di alcool. m. rusconi e blumir, 25: quei
, erroneo (una previsione). m. fuccillo [« la repubblica »,
divertente, insolita e anche trasgressiva. m. oriani [« qui touring notizie »
... uno 'sballo'. m. ostolani [« la stampa »,
divertente; che dà particolare euforia. m. misuraca [« il mattino »,
un concorrente dal mercato. r. m. bracci, 2-189: io me ne
il timore della iotenza de'franzesi. m. adriani, ii-306: concorsi da tutte
con gli essercizi virtuosi i piaceri. m. adriani, i-106: nel provarsi.
paese e i desiderosi di novità. m. adriani, iv-344: eletto dittatore dal
quella bolletta che il vento mi sbandierava m mano. -muovere a lungo e ripetutamente
detto dì si sbandirò le strade. m. villani, 7-32: le strade furono
. -confutare una nomea. m. ricci, ii-173: determinai in questo
. lamberti, 49: cuoco divide m pezzi la carne, nel cui mestiere è
leggi. m. villani, 1-23: negli anni di
/ era tutt'oro. g. m. cecchi, 1-1-348: ci dette il
lo rompette e pose in fuga. m. cavalli, lii-12-295: non si
vi si trova a campo. m. villani, 1-30: l'altra gente
, cacciarmi dinanzi dieci bandiere. m. adriani, i-428: rivolse in fuga
sbarazzinésco, agg. (plur. m. -chi). letter. vi
opera, uno stile letterario). m. leopardi, 3-9: cosa dice questa
lavori di sbarramento del lago tana. m. peloncini [« sapere », 30-xi-1946
chiude, come vuol l'usanza bruna. m. palmieri, 2-4-22: cerbero v'
si depositano a valle. m. baretti [« l'alpinista »,
sm. e f. (plur. m. -1). trapezista di un
tecnica di correzione e rettifica. m. fiorio, 400: sopra il tondo
abbassato (una costruzione). m. fiorio, 273: a l'un
tuoi componimenti e lambiccamenti di cerebro. m. adriani, ii-387: filopemene non
il sacerdozio e negargli l'autorità. m. adriani, i-173: tulio ostilio regnante
un canapè, su la cui m. pennacchia [« la gazzetta dello sport
illustre famiglia, grandi di spagna, m quelli che non si sberrettano ne dinanzi
, il combattimento dei tauri quando vanno m caldo sono immagini troppo sbiadite delle tempeste
sbiègo), agg. (plur. m. -chi). obliquo, storto
svignarsela; andarsene alla chetichella. m. franco, 1-55: arranca, sbietta
.. cadde in terra tramortita. m. villani, 8-76: essendo rotta e
altro non erano però che tonde. m. adriani, iv-308: trovandosi nella città
ne stette sbigottito e come insensato. m. adriani, v-106: nel processo
col rischio di apparire precipitosi. m. leopardi, 1-7: questo va bene
che ciò tomi a grato di s. m. cristianissima il re nostro signore.
, nel gioco del calcio). m. ansaldo [« la stampa »,
sbilèncio), agg. (plur. m. -chi). storto, inclinato
sbillacco, agg. (plur. m. -chi). scherz. bislacco,
pbillungo), agg. (plur. m. -ghi). tose. bislungo
, riguadagniamo il ciglio dello spalto. m. t. clerici [« airone »
agg. region. svampito. m. corti, 57: allora preside,
sbirrésco, agg. (plur. m. -chi). letter. che è
sbirri, da agenti di polizia. m. carbonari, 1-359: si tratta dell'
addirittura nuocere). g. m. cecchi, 24-9: se vi volete
si dilequò dinanzi in quella ora e m quel punto. -accanirsi con tutto
, da un nastro magnetico. m. tosatti [« la stampa »,
non abbiano avuto sboccamento in mare. m. adriani, iv-263: andò in
, ma anche nel mezzo. m. adriani, 3-4-104: nel verno scaturisce
fiumi. -straripamento, inondazione. m. adriani, i-303: il lago abano
vien da santa maria maggiore! g. m. cecchi, 24-20: -ove è
. trasportare detriti con la corrente. m. adriani, 3-4-98: gli albuscelli e
inclinata con la bocca verso il basso m modo da eliminare il deposito feccioso raccoltosi
della loro fase più acuta. m. villani, 2-59: avendo in parte
quelle contenute nelle bolle papali). m. leopardi, 1-13: e dei beni
. figur. infiammare l'animo. m. villani, 2-38: tanto imbrigamento di
una sommossa, una rivolta). m. villani, 8-106: quasi del tutto
3. possedere carnalmente; sodomizzare. m. franco, 1-59: vergognati, moschetto
- anche sostant. g. m. cecchi, i-288: ci sarà da
(un oggetto). p. m. cecchini, cv-731: sto pavaion,
de tante penne el desfachio né roto m le virtue del cor e de l'
cavatori, gli sbozzatori e i barcaioli. m. fagiolo dell'arco [« bolaffi
uno sbozzatore reversibile universale con tavola di 3 m, un treno finitore continuo per la
atteggiamento sguaiato, scomposto. m. serra [« l'indice »,
andrà a finire che anche i lattanti m cattedra su le poppe delle balie si
non l'averianno tanto sbravizatto. g. m. lecchi, 422: o
mietitori... da trecce e codini m cui avevano annodato, uno con un
e uomo di cattiva vita. g. m. cecchi, 363: caerano avvinti
di esser meglio curato, a ridursi m palazzo, essendogli detto dal re che a
il morso con i denti. g. m. cecchi, 1-1-359: i'v'
sbrinco, agg. (plur. m. -chi). ant. focoso,
discorso diretto). g. m. bellu [« la repubblica »,
. figur. riscattare dal vizio. m. palmieri, 1-17-23: sempre està brigata
lo feci appiattare. g. m. cecchi, 18-30: s'io lo
scritto; rivelare una notizia. m. franco, 1-7: or sbuca fuor
giuoco più oggi con cristiano ». m. branco, 1-54: non hai
malato e pieno di scabbia. m. garzoni, iii-77: la rogna o
cicuta e terza di scabbiosa. m. savonarola, 34: alquanti se confidono
de'quali dura tuttavia nella germania, m francia e in altre contrade di europa
comprensibilità di una parlata. p. m. cecchini, cv-736: -a son dottor
; a casaccio. r. m. bracci, 2-61: fa pompa questo
tanto che mio padre scacchi. g. m. cecchi, 25-5: creden- d'
dove si pognano li scacchi giocando. m. palmieri, 2-25-8: nello scacchier
sm. e f. (plur. m. -1). giocatore di scacchi
scacchìstico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
o scacciatrice de ogni conso- lanza. m. palmieri, 1-81: filosofia è.
se tirando poi i bisanti. m. ricci, i-70: questo pezzo nell'
numero che vince ogni immaginazione. m. palmieri, 2-2s-8: nello scacchier vari
sulla sua poltrona: « ma, m generale, i nostri alberghi lasciano molto a
termine). g. m. casaregi, 1-205: fu principiato a
pagamento della tassa fissa. g. m. casaregi, 1-41: l'accettante può
siano tutti consegnati nei dazzaioli. g. m. casaregi, 1-210: immediatamente scaduto
che non scade fame memoria. g. m. cecchi, 1-2-84: tu sei
fino al sopraggiungimento della morte. m. adriani, vi-134: comandò..
una capacità di immersione fino a ooo m. guglielmotti, 784: 'scafandro':
istituzioni, cultura in lombardia nell'età di m. teresa, bologna ii, 1982
approfittarne, a giocare sull'equivoco. m. grassi [« panorama », 20-ix-1987
scafocefalico, agg. (plur. m. -ci). anat. che è
: s'a lezzer dante mai caso m accaggia / dov'egli scrive ne'suoi
: ripiano del purgatorio dantesco. m. palmieri, 3-21-28: vero è ch'
gliele diede. -scagliuzza. m. fiorio, 89: se terra lotosa
scaglia, furono chiamate da'greci ginnasie. m. adriani, iv-335: il popolo
tic. di un meteorite. m. adriani, iii-134: non segue certo
eretta, alta fino a 1 m, con foglie acuminate lunghe da
a far gli scaglioni e le coma. m. garzoni, i-i: resta a
/ e una falsa scagnarda. g. m. cecchi, 1-2-285: io l'ho
tripode di apollo. -seggetta. m. savonarola, 26: quando vidi lo
la signoria per esser aldito meio. m. membri, 37: senta allo pavion
giornata, il col de porte (m 1325), il col cucheron (m
m 1325), il col cucheron (m 1140) e il col du gra-
e il col du gra- nier (m 1164). 4. innalzamento
: primo scalatore italiano del monviso. m. mila, 332: egli era
di un piano diverso signori miei. m. anseimo [« stampa sera »
a scaldare sopra el fuoco. m. cerrono, 305: fate scaldare l'
23. 7. prov. m. riccio, lxiv-51: troverasse, ben
scàldico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce alla
compagnia di giovani, non a'marmi m su le scalee di santa maria del fiore
scalènico, agg. (plur. m. -ri). letter. irregolare,
scalenoèdrico, agg. (plur. m. -ri). cristall. che
foggia di treppiede, con un pianetto m cima, che serve di ponte al
3-i-1-272: ho recevuto due de v. m.: una da dioniso spenditore
spenditore, l'altra per un famiglio de m. cesare, e quelle camise,
onde tenerti i piedi caldi quest'inverno? m. l. agnese [« panorama
piede e farlo cadere e scalfire. m. adriani, v-4: venne la coda
una parte del corpo). m. adriani, vi-35: i medici insiememente
sotto del sedile dell'organista. m. todini, 1-57: molti mi hanno
della grafite che inargenta ogni cosa. m. mila, no: sulla cornice
nella pedaliera di uno strumento musicale. m. todini, 1-61: calando la punta
ai scalino, e anche dopo sarebbe rimasto m alto; lui, ettore, non
-di animali. g. m. cecchi, 1-2-530: oh poveri bucelli
le bambine.. il vapore è già m porto. e. cecchi, 8-47:
erano usciti della città. g. m. casaregi, 2-155: se, avendo
. -peggior. scalognàccio. m. landucci [in vignali, 38]
, ad asportare scalpi. m. fini [« l'europeo »,
buoni e onesti uomini. g. m. cecchi, i-333: eh, poveretti
ant. calpestamento sotto i piedi. m. villani, 1-56: quando due,
minaccia fatta scherzosamente ai bambini. m. franco, 1-56: -vien qua,
tini o maniscalchi o simili. g. m. cecchi, 30-64: è tratto
questo scambiamento che io dico. m. adriani, iii-25: data la propria
scambiarmi con chi si sia. g. m. cecchi, 19-36: io vò
vero con il falso. f. m. zanotti, 1-6-87: né vorrei io
un reparto militare con un altro. m. villani, 4-12: là dovessono stare
per l'allegrezza. g. m. cecchi, 1-2-410: quando e'finiva
unione che professano. p. m. doria, 88: la qual cosa
baratti d'una immensa raccolta filatelica. m. maccari, 37: sono a roma
scambio-iònico, agg. (plur. m. -et). chim. che
sm. e f. (plur. m. -i). chi ha il compito
e da un deriv. da ca [m] minol (v.).
interiora dalla sottilità delle medicine scamoneate. m. savonarola, 29: anco le
avanzo di galera. g. m. cecchi, 1-1-486: maestro sinolfo,
per lo più mortale. g. m. cecchi, 1-2-487: se 'l re
-mezzo di sussistenza. g. m. cecchi, i-19: piacque al cielo
molli fra i 30 e gli 80 m di profondità, si pesca con reti a
sm. e f. (plur. m. -i). autore e
volta, mai completamente. g. m. cecchi, 1-2-381: tu di'sempre
presente, scancellano falli preteriti. p. m. dona, 1-12: in questa
senza rancio rifruga e rovescia la saccapane m busca d'un qualche rimasuglio di galletta
scandagliare), agg. misurato, m partic. nella profondità, con lo scandaglio
sm. e f. (plur. m. -i). chi suscita scandali
scandalìstico, agg. (plur. m. -ci). che tende,
scandalìtico, agg. (plur. m. -i). ant. che provoca
dio con sì lunga prova e sì dura m ingiuste e pungenti ripulse travagliasse l'animo
scandinàvico, agg. (plur. m. -et). disus. che è
ritmo degli altri partecipanti. m. candito [« la stampa »,
, scannamenti, disfacimenti di citadi. m. adriani, i-449: fabio, veggendo
tane le volpi. g. m. cecchi, 1-2-509: vi pensate forse
e annunciando vendette implacabili e minuziose. m. paissan [« il manifesto »,
inserire nella memoria di un elaboratore. m. cerofolini [« l'espresso »,
ottica del codice a barre. m. cerofolini [« l'espresso »,
sala delle ruote e l'altro alquanto più m fuori. 7. mann.
a un taglier soglion mal stare. m. soriano, lii-4-145: il sedere sopra
maggiori e più gravi cure. a. m. bandini, 160: essendo egli
notte, gli altri fanno al contrario. m. ricci, i-501: il padre
sm. e f. (plur. m. -i). gerg. chi
ilargiro mi vidde e scantonommi. g. m. cecchi, 209: ècco /
, ha ingegnosamente ritrovati diversi stanzolini. m. a. de'mozzi, 97:
la sua piacevol natura. p. m. cecchini, cv-731: polenton, pe-
, acquistare pratica del mondo. m. franco, 1-137: pulcin, che
di gran carriera, precipitosamente. m. villani, 8-87: i folli borgesi
non aver di quelli iscapezzoni. g. m. cecchi, 10-12: l'amore
. vezzeg. scapezzoncèllo. g. m. cecchi, ii-79: poi guidarlo fuor
scapigliate o col mostaccio tutto rotto. m. adriani, v-356: cesare stesso la
scialacquato tutto il suo, stava ritirato m chiesa. j. che adotta
di baciamenti de mani. g. m. ceccni, 1-1-80: s'ell'è
una guerra). f. m. bonini, 1-i-126: scapitano all'ora
era smagrito. la vista delle scapole m rilievo sotto la maglia m'intenerì.
. salvare la vita a qualcuno. m. cavalli, lii-3-128: si crede che
con tanto di naso e con le mani m mano. 8. intr.
omeni scapoli che non meritano pena. m. cavalli, lii-12-294: vi sono ancora
ne possono ritrovare per essa armata. m. zane, lii-14-404: non usano in
). -anche sostant. g. m. cecchi, 1-1-266: il vostro marito
una donna nubile. g. m. cecchi, 340: la vedova,
incalzava [gli olandesi] e ripremeva m guisa che trascorrevano più oltre di quello
animale, vincendone la riottosità. m. c. galilei, 91: oliando
frati lo presero e lo rincapparono. m. adriani, v-338: quando i nocchieri
(in espressioni negative). m. ricci, i-444: giacché mai avevo
corridori; andare in fuga. m. medici, 155: 'scappare': nel
fugiti da decta sconficta. g. m. cecchi, 7-1-5: è venuto un
o scarpette o scappini. g. m. cecchi, 17-59: tu hai le
cativo no se conz a mancar. m. savonarola, 1-24: i savi in
al collo dell'abito). m. membri, 28: le donzelle.
scarabocchiature con aria d'attore tragico'. m. betuda [in lacerba, i-259]
scaramuccie, vinse lx mila nimici. m. villani, 11-79: lasciando le forestiere
-come metafora del rapporto sessuale. m. savonarola, 1-23: a la impregnazione
cione gli sopragiunse, subito l'attaccò m modo nella gola che inanzi che lo
. dimin. scaramuccétta. g. m. cecchi, 1-1-570: potre'farsi /
la scala, eccoli a l'uscio. m. adriani, iv-246: 1 suoi
con rapidi e improvvisi attacchi. m. adriani, ii-416: tito..
scardasso. - anche assol. m. franco, 1-127: sento che 'l
valore non vesse rintuzzato cotanta rabbia. m. adriani, i-84: raccontano aristea
ottima se è inedita e inaudita. m. fazio [« la stampa »,
una porta); divelto. m. morasso [« l'illustrazione italiana »
abbasso che si può e la si strappa m gran parte, essendo essa legnosa e
di cui ci si vuole liberare. m. giustinian, li-5-175: per le religioni
, doveva screditare completamente la sinistra. m. maccari, 104: a domande
scaricabarilìstico, agg. (plur. m. -ci). letter. che
da'maltesi su 'l galeone. g. m. casaregi, 2-61: deve il
o aspectando nolo. g. m. casaregi, 2-27: in luogo sterile
a ruota di maraviglioso artificio, che, m iscari- candosi, lanciavano uno stocco.
dio io spero assai bene scaricarmi. m barbaro, lii-15-401: quel giudizio..
in breve e scarco seguitare. g. m. cecchi, ii-148: quest'abito
pettinatura a sé, per lo più m un moto di disperazione, o ad
, si scarmiglia la chioma bruna. m. puccini [« l'illustrazione italiana
. -anche con uso impers. m. garzoni, iii-11: si deve scarnificare
apertura del tessuto muscolare. m. garzoni, iii-12: facciasi scarnifìcazióne con
carni in una tortura. m. ricci, i-401: si fece grande
favore di qualcuno. g. m. cecchi, 7-5-3: -ricordati, carin
scarpa lo senti più che un chiodo m quella d'un altro. bernari, 7-60
2. dimin. scarpettino. m. franco, 1-73: rossi di montoncin
e promesse alla sua stirpe. f. m. zanotti, 1-4-98: l'altro
-con uso avverb.: poco. m. savonarola, 15: se aie manzar
basilicale, a tre navate, lunga m 20, larga 13 scarsi, alta il
, larga 13 scarsi, alta il più m io. praga, 4-153: il
, e dispone i più gagliardi / m faccia alla battaglia. vincenzo maria di
largo de fatti e scarso di parole. m. ricci, i-254: è questo
prezzo fisso stabilito preventivamente. g. m. casaregi, 2-74: la nave,
il cominciato lavoro delfistoria'. g. m. cecchi, 1-2-465: fate ch'io
, manifesto. g. m. cecchi, 19-32: oh appicca cotesto
mezzi versi e talvolta i versi inten. m. landucci [in vignali, 38
libro di prima nota. g. m. cecchi, 15: mostrando non so
le leggerai tutte. g. contini [m « la rassegna d'italia »,
per salire ah'asmara, cioè a 2400 m sul livello del mare, bisognerà contentarsi
scartamento: lo scartamento normale è di m 1, 436 misurato fra i fianchi interni
fra i 4, 5 e i 6 m. 3. tess. distanza fra
tora che m'ha scartato. g. m. cecchi, 17-71: 'iscartare uno'
partito, scartando questo, e sempre m aria. cicognani, 9-202: scartata.
pettini e li scarteggi, postosi m capo di volere diventare prode uomo
sm. e f. (plur. m. -i). truffatore che pratica
sm. e f. (plur. m. - *). letter. scrittore
scartoffiésco, agg. (plur. m. -chi). dipendente dalla burocrazia
. -vietare per legge. m. adriani, ii-378: licurgo, avendo
paese (la guerra). m. adriani, iv-78: qual altro nome
.: destituire, estromettere. m. leopardi, 1-120: prìncipi miei,
co una barca scassata e ruginosa. m. d'ayala, 1-253: 'scassato':
. forzato, scassinato. g. m. cecchi, i-347: essendosi trovato /
scatològico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
ii-541: una di esse, d \ m tratto, fece scattare contro i giovanotti
perdere un'occasione favorevole. g. m. cecchi, 251: -vivi per fede
sm. e f. (plur. m. -i). atleta (per lo
abiurare la fede cattolica. m. leopardi, 1-108: - a dispetto
ha abiurato la fede cattolica. m. leopardi, 1-108: hanno voluto seppellire
scoutìstico), agg. (plur. m. -ci). che riguarda il
equivoca; imbroglio.. g. m. cecchi, 7-2-6: che questo /
; con temerità; senza misura. m. podiani, ii-79: dicete un poco
scazóntico, agg. (plur. m. -ci). costituito di sca-
scécco, agg. (plur. m. -chi). dial. secco,
cacciar la malinconia delle femine. g. m. cecchi, 30-88: gioie,
altri era tenuto il più ottimo. m. adriani, i-332: brenno,
e anche lo stato ecclesiastico). m. zane, lii-5-357: sa proporre tanti
sasso e quale è minerà. m. fiorio, 230: gli scegliton sopra
l'hanno molto bene, la mettono m un vaso; e talora ne lo spezzarla
, che si riferisce altuomo politico democristiano m. sceiba (1901- 1991),
1953. -sm. simpatizzante, sostenitore di m. sceiba, della sua politica altintemo
, che si riferisce altuomo politico democristiano m. sceiba (1901-1991). -sm
[poeti], la sostanza delle quali m poco e anche in nulla si risolve
incanto e scelleranze nove. f. m. bonini, 1-ii-153: la repubblica.
denno. -empietà. g. m. cecchi, ii-366: o scelo grave
volgar pregio della novità. f. m. zanotti, 1-6-330: vedete quanto
non sa lo scemamente del nilo? m. fiorio, 160: questo è il
è scemamente di lettera o di sillaba m principio della parola. manni, i-201:
bere molto vino. g. m. cecchi, ii-317: quando tu se'
i-28: godo di scrivere in una età m cui alla opinione del baldinucci sono scemati
naturale, il corpo cade. g. m. (pecchi, ii-13: voi
vocabolo giudico doversi scrivere come suona. m. fiorio, 4-106: percioché nel parlare
bestia, ingorda et insaziabile. g. m. cecchi, 20-7: scempio che
e la sdrucciola e tutte e due m 'alo', 'elo', 'ilo', 'olo',
chiama gli attori che devono trovarsi m scena, pochi istanti prima dell'inizio della
. -rappresentazione, spettacolo teatrale. m. palmieri, 2-28-27: gli istrioni si
, intervenire in uno spettacolo. m. adriani, v-230: lisimaco, volendogli
, scendeano dietro le spalle. f. m. zanotti, 1-8-122: fiammeggiante
verso la porta avversaria. m. medici, 155: nel calcio scendere
per comodo la parte di protagonista. m. vallora [« panorama », 15-xi-1987
scènico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
scenite), agg. (plur. m. -i). che conduce vita
scenìtico, agg. (plur. m. -et). che appartiene o è
scenogràfico, agg. (plur. m. -et). che è proprio,
scenotècnico, agg. (plur. m. -ci). che riguarda la
rendendolo più interessante. g. m. cecchi, 1-i-113: quel marito che
poco o niente di lume. g. m. cecchi, 30-33: il sole
una delle due scale, ed arrivate m sul ponte, dove si carica l'acqua
giusto. -di animali. m. adriani, ii-229: stando..
sm. e f. (plur. m. -i). addetto all'aggiornamento
oretta di un sentiero scheggioso e incassato m una gola stretta e boscosa, sbucai
schelètrico, agg. (plur. m. -ci). anat. proprio
pagine tarmolate come le foglie delle pannocchie m granturco, sulla saponata rappresa dei frontespizi,
magrezza di una persona. b. m. cammarano [« ltllustrazione italiana »,
scheletrìsta, agg. (plur. m. -t). addetto alla costruzione
definizione, della prova etc., m guisa che possiamo al tempo stesso indurre,
schemàtico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio di
scheni, la larghezza è dieci. m. adriani, 3-2-323: ci sembra che
il corpo e quella l'anima. m. frescobaldi, 1-30: come potres'
schèrlico, agg. (plur. m. -ci). miner. che presenta
sarebbe messa con lei alla schermaglia. m. palmieri, 1-33: per esercitare il
schérmico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio
l'autorità reale venivan mosse. f. m. bonini, 1-i-18: pericolosa.
don rodrigo, alzando la voce, m mezzo al trambusto ch'era ricominciato, gridava
schermìstico, agg. (plur. m. -ci). proprio della scherma
a star in guardia? f. m. zanotti, 1-4-140: può uno talvolta
/ di tali schermi, che sfidar m * e lieve a sin la melma di
variano da un minimo di circa 2 m di base a un massimo di 7
di base a un massimo di 7 m; per ambienti domestici sono usati teli di
schermogràfico, agg. (plur. m. -ci). medie. che
schérnico, agg. (plur. m. -ci). ant. buffonesco;
l. pascoli, ii-259: roventansi m questo pungentissimi ferri da'ministri della suprema
, goderà il terzo ». f. m. zanotti, 1-4-290: niuno certo
non convenga abbandonarle per le nuove. m. rigoni stern [« la stampa »
inganno, un'insidia. g. m. cecchi, ii-80: per vedere se
. persona eccessivamente puntigliosa. m. chini [« l'illustrazione italiana »
fissi tiene in quegli altri occhi. m. adriani, vi-159: costoro, così
.. il signor lazarus young, m. a., ph. d.
deformato (un oggetto). m. adriani, i-m: ciascuno de'compagni
dominazione burbera e feroce. soffici [m lacerba, iii-20]: non intendo
voce del verbo 'vegghio', in 'quegli'ed m 'ogni'. manni, i-25: i
modo e benigno ricolse monna collagia. m. franco, 1-59: ben facevi
e ti voglia mangiar vivo perché hai biasimato m. thomas. egli ha il torto
castoro] sono molto caldi ed utili m medicina. e però li prendono i cacciatori
spezzato in una o più parti. m. cerato, c. chini [«
2. disastroso incidente automobilistico. m. t. martinengo [« la stampa
il terreno nudo. f. m. martini, 7-68: solo, prima
], 134: como alle scale m. 1945... neve stabilissima.
sdutta e calabr. -sicil. mia. m. morasso [« l'illustrazione italiana »
, sulla neve, sul ghiaccio. m. mila, 117: tendevamo ad una
necessità all'ermeneutica dei primi caravaggeschi. m. fuccillo [« la repubblica »
sclerenchimàtico, agg. (plur. m. -ci). zool. che
sclerodèrmico, agg. (plur. m. -ci). medie. che è
scloròticó), agg. (plur. m. -ci-, femm. ant.
, andò al rivale. g. m. cecchi, 364: oh! questo
tocco di una campana, ecc. m. frescobaldi, 1-63: tosto l'ultimo
ch'una trappola scocchi. g. m. cecchi, 24-26: non uscir,
non si sgonfiarebbe da se medesima. m. savonarola, 1-34: da l'altra
pronom. enfiarsi, tumefarsi. m. savonarola, 24: non pono dormire
, anche, un muro. m. adriani, 3-2-203: 1 loquaci veramente
to di quella gora era lavata. m. adriani, v-277: le paludi
non ne avreb g. m. cecchi, 1-2-493: ben sai /
quante isteriche affezioni non fu ella suggetta? m. leopardi, i-186: per lo
- anche assol. g. m. cecchi, 1-1-114: - te'questo
chiaro, spiegare. g. m. cecchi, ii-99: inanzi ch'io
studiata lentezza. - anche sostant. m. franco, 1-40: tu sì m'
? -condono di un debito. m. adriani, i-201: solone..
tutti questi loro uomini nel paese. m. adriani, i-148: appresso che numa
sgrava, oimè! del servii pondo? m. adriani, iv-463: crebbe..
(una colata di fango). m. adriani, i-304: il veio.
da aggravi sui compartimenti più prosperi. m. ricci [« la repubblica »
nome di asino. f. m. zanotti, 1-6-155: sono certi attori
levato un pezzo del piastrone. g. m. cecchi, 17-62: sgretolare è
. rimprovero; riprensione. m. adriani, 3-1-42: a vicenda s'
. -criticare. f. m. zanotti, 1-4-333: mi sgrida [
e come arte diabolica diffamato. f. m. zanotti, 1-5-309: sgridandosi e
vita mor se non ti sferro? » m. villani, 11-50: messer
faceva altro che sgridarlo. g. m. cecchi, 5-9: me ne vien
-fare oggetto d'imprecazione. f. m. zanotti, 1-8-16: fin d'allora
terreno. -assol. m. pontalti [« rivista di frutticoltura »
sgualdrinésco, agg. (plur. m. -chi). proprio, tipico
per li nostri. m. adriani, ii-304: volti in fuga
moto di gustare vivande. g. m. cecchi, 1-1-16: ohimè! sino
é venuta la gente così altera m. càndito [« la stampa »,
fare baldoria, gozzovigliare. g. m. cecchi, 1-2-198: chi sta di
passaggio sieno e gufi. g. m. cecchi [fanfani]: scoperto unmeschin
persona miserabile). g. m. cecchi, i-54: cotesto / partito
sempre tutte la stessa g. m. cecchi, 1-ii-157: non cominciamo a
rapido e improvviso, contorcimento. m. savonarola, 1-53: se è gravida
fascia di quel ch'elli è inceso. m. villani, 4-11: il popolo
ché dir noi posson con parola integra. m. cerrono, 303: nella
parenti, come li strani. m. villani, 8-103: esso abate era
veggendo ciò si leverà a romore. m. cavalli, lii-12-275: grandi sono.
a], agg. (plur. m. -ci). geol. che si
a], agg. (plur. m. -ci). biochim. acido
a], agg. (plur. m. -ci). miner. che si
. = comp. da sia [m] e resinolico (v.).
sm. e f. (plur. m. -i). abitante dell'an
sibarìtico, agg. (plur. m. -ci). da sibarita, conse
sibèrico, agg. (plur. m. ci). siberiano. -in par-
siberita, agg. (plur. m. -i). letter. che si
sibilìtico, agg. (plur. m. -ci). ant. che si
sibìllico, agg. (plur. m. -ci). letter. che è
sibillìnico, agg. (plur. m. -ci). letter. proprio di
anno pericoli di non perdere la libertà. m. adriani, i-418: furono.
sicarésco, agg. (plur. m. -chi). letter. proprio o
sicìliòta), agg. (plur. m. -i). che è nativo
sichimita), agg. (plur. m. -i). abitante dell'antica
sicilianésco, agg. (plur. m. -chi). proprio del dialetto
sm. e f. (plur. m. -i). sostenitore del movimento
necessaria ai primi, ignota ai secondi. m. maccari, 164: abbiamo già
di misura lineare corrispondente a circa 1460 m. amari, 1-iii-671: così è
sicìliquo), sm. (plur. m. -ci). ant. unità
6, 85 g). m. fiorio, 386: dipoi a quest'
di scoraggiarne gli abusi). m. adriani, i-213: dicono esser proibizione
del nome di dio. m. membré, 37: in questi dì
sicumèrico, agg. (plur. m. -ci). che manifesta sicumera
con riferimento ad animali). m. garzoni, i-4: sicuramente andrà [
ti chero, dolce mio signore. m. adriani, v-122: le orazioni recitate
relazione con una prop. subord. m. villani, 2-52: i ghibellini,
,... si rimanean la notte m casa di giuseppe. 12.
contrattempi, di battute d'arresto. m. maccari, 133: la recente visita
. monte, 1-ii-61: no. m posso ralegrare. / per bene amare,
avendola, sono d'ogni disaggio securo. m. cavalli, lii- 3-132: confermarsi
d'insidie o di rapina. f. m. zanotti, 1-8-53: ferma ella
indeterminato (un lavoro). m. coletti [« quaderni rossi »,
fuoco nemi da poterlo porre m mano ai nostri figliuoli alla sicura.
risultati positivi. 139: se s. m. vi avesse avuto gente,..
-provvedere di adeguata difesa. m. cavalli, lii-3-128: solamente dimandò.
di reggio, andò a parma con m cavalieri. a. pucci, cent.
l'inimico non abbia podestà d'offenderti. m. adriani, v-39: temendo [
sorte principale come per l'interesse. m. adriani, v-221: gli altri
, finito l'uffizio. g. m. casaregi, 2-6: dovrà.,
di: osare, azzardare di. m. cerrono, 315: potrebbe occorrere che
-inarrivabile (la bravura). m. mila [« la stampa »,
siderolìtico, agg. (plur. m. -ci). petrogr. che contiene
sideropènico, agg. (plur. m. -ci). medie. che si
duro e pregiato. m. a. marchi, 1-ii-iq4: 'siderossilo'
(anche come titolo). m. a. marchi, 1-ii-194: 'siderotecnia'
sideròtico, agg. (plur. m. -ci). medie. che si
il lavoro del fabbro). m a. marchi, 1-ii-194: 'siderurgia':
siderùrgico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce o
sm. e f. (plur. m. -i). studioso di
sidro incominciar a salir in prezzo. m. dandolo, lii-3-41: è anco
luryvti). sienìtico (plur. m. -ci). petrogr. costituito da
, e lungo metri 3, 66. m. medici, 162: nell'atletica leggera
ostacolo usato per la gara dei 3000 m (da cui le espressioni corsa siepi