pracrìtico, agg. (plur. m. -ci). che riguarda, che
si situa. a. m. ripéllino, n-16: ripeteva [véra
prammàtico), agg. (plur. m. -et). che riguarda l'
predelle e chi il mortaio. g. m. cecchi, 1-1-159: il medico
-in un contesto iperbolico. m. franco, 1-49: deh va',
oggetto di critiche malevole. g. m. cecchi, n: piacciavi / d'
muricciuoli non che le predelle. g. m. cecchi, 1-2-449: -togliete moglie
vi sonano le predelle. g. m. cecchi, iay. avvertite, se
ma molti ollono. g. m. cecchi, i-293: e'ci verrà
predesèrtico, agg. (plur. m. -ci). che precede il
sm. e f. (plur. m. -i). seguace del predestinazionismo
predialista, sm. e f. (m. -1). proprietario fondiario,
prediaspòrico, agg. (plur. m. -ci). che precede una
che ho fatte a questa giovane. m. cavalli, lii-3-138: gliene feci come
o precedenza su altri. g. m. lecchi, 7-2-7: tu t'aggiri
memorandum ': andare dal duca di m.. perché sia impiegato diversamente,
della libera predicazione del vangelo. m. soriano, lii-4-130: quasi in suo
avrà da prevalere la mia. f. m. bonini, 1-ii-1: insegnamenti tutti
predicarò la morte tua nella isola rodiana. m. zane, lii5- 363: l'
dell'affetto, essendosi sempre s. m. dimostrata ricordevole dell'in- giurie ricevute
figge in dio, si predichino. m. barbaro, lii-12-325: predicano cristo
la innocente casta e sforzata lucrezia. m. dandolo, lii-9-361: è molto predicato
. disus. muda degli uccelli. m. a. marchi, 1-ii-140: '
': ospitale pei mendici. m. a. marchi, 1-ii-141: '
: ospizio di carità pei mendici. m. a. marchi, 1-ii-141: '
': ospizio per nutrire i poveri. m. a. marchi, i-ii- 141
anche nell'espressione ptosi palpebrale). m. a. marchi, 1-ii-141: '
xvi, corrispondente all'incirca a 5572 m. serdonati, 9-177: dieci li
sfruttavano le ragazze al sangue o le mettevano m pasticci. pasolini, 5-26: «
benefici se non per denari. g. m. casaregi, 1-166: fallito non
con affermazioni esplicite; espressamente. m. barbaro, lii-4-174: dopo la ritirata
pubblicanésco, agg. (plur. m. -chi). grossolano, volgare
città in remunerazione di ciò crearebbono. m. dandolo, lii-4-53: veniva allora
ed i beni pubblicò in comune. m. villani, 4-23: prese..
vizi (una persona). m. frescobaldi, 1-31: ora se'meretrice
ab unitate '. a. m. bandini, 164: delle reali biblioteche
da pensare alle persone. f. m. bonini, 1-i-61: la fede publicata
promulgatore (di una legge). m. adriani, v-74: 1 ricchi
esso fino alla celebrazione del concilio. m. barbaro, lii-4-162: questo infine è
. ant. proclamazione, dichiarazione. m. villani, 8-102: quando dopo la
sm. e f. (plur. m. -i). studioso o esperto
pubblicistico, agg. (plur. m. -ci). proprio delle discipline
pubblicitarìstico, agg. (plur. m. -ci). che impiega ampiamente
), agg. (plur. m. -ci; ant. femm. anche
oggidì vinegia, ed esalta un cittadino m voi nelle pubbliche faccende interne e di
è rappresentato inchinato per salutare, camminando m un pubblico passeggio. romagnosi, 4-17:
abbia molto ammonito e molto ricordato invano. m. cavalli, lii-3-134: alli conviti
una pena, ecc.). m cavalli, lii-3-133: trattossi di far il
quale con tanta vergogna in giuochi e m lussuria visse che nel mezzo de'bordelli e
piena di colpa e di sommo male. m. villani, 9-1: le cagioni
manda per marito, donasegli la vita. m. dandolo, lii-9- 355:
dica / che sia lavinia publica puttana. m. adriani, v-236: lussuriosamente vivea
povertà del pubblico e dei particolari. m. cavalli, lii-3-134: nel loro ordinario
hanno mira ad arricchirsi del publico. m. leopardi, 3-14: il principe.
esercita un incarico politico o amministrativo. m. cavalli, lii-12-291: a me giovano
. 3 3 a. m. bandini, 160: quindi essendo egli
si tardino queste nozze. g. m. cecchi, 24-2: certi grandi personaggi
, rmemoria eterna de'lor casi amari! m. (fiustinian, lii-1-181: de'
scriva uno altro e che sieno messi m pubblico di compagnia: vederai i veditori
saggi e filmati pubblicitari. m. bono [« panorama », 8-xi-1987
pùbico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
per facilitare il parto. m. a. marchi, 1-ii-141: '
puboprostàtico, agg. (plur. m. -ci). anat. muscolo
pùccia, sf. (m. -0, per esigenze di rima)
. - anche: sifilide. m. a. marchi, 1-ii-141: '
pudenzìaco, agg. (plur. m. -ci). letter. ant.
sm. e f. (plur. m -t). chi assume atteggiamenti di
stata loro possibile veruna unione coi ministeriali. m. deaglio [« la stampa »
enante era brunissima per li freddi nevile. m. palmieri, i-103: la puerile
e rimirandola senza fine. f. m. bonini, 1-i-72: i padri ambiziosi
mortalità dell'anime umane. f. m. zanotti, 1-7-60: quanti rimproveri
ingenuità di un bimbo. f. m. martini, 7-184: sorridi, senza
puerocèntrico, agg. (plur. m. -ci). pedag. pedocentrico.
sm. e f. (plur. m. -i). ciarlatano, sbruffone
sm. e f. (plur. m. -i). scherz. chi
puristico, agg. (plur. m. -et). scherz. che è
pugilìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
pugliesi, da dauno, lor duce. m. soriano, lii-3-370: per marinari
ammiano marcellino afferma essere abrusiati 7 cento m volumi di libri ne la pugnia alessandrina
lotta o di pugilato. f. m. zanotti, 1-6-239: nella pugna,
: entrare in conflitto con lui. m. adriani, i-262: temistocle..
modo combattivo, ostinatamente. m. ciriello [« la stampa »,
saba, 1-122: ho veduto (forse m 'crimen ') una fotografia di
duello al pugnale con molte cerimonie. m. nanni [in g. borgna,
pugnésco, agg. (plur. m. -chi). iron. costituito
un gallo, coi pugni sui fianchi, m cima alla scala: -a mio figlio
con le pugna il petto si percosse. m. adriani, iv-246: i suoi
una persona come segno di amicizia, m affetto o anche di cameratismo. deledda
delle pugna e de'sassi. g. m. cecchi, 24-7: o nobile
esserne ormai padrone. g. m. cecchi, 390: -non la fate
fosse pontefice che la santità sua. m. zane, lii-5-356: sua maestà
e spezialmente le fanciulle. g. m. cecchi, 1-2-133: vatti a vergognar
serrato cn'e'l'ebbe? g. m. lecchi, 7-4-11: che gli
tale di rame. m. membré, 58: moneda de rame
fatta pulce dello orecchio. g. m. cecchi, 321: o zaccheri,
. pulcésco1 agg. (plur. m. -chi). letter. di pulce
, a ^ g. (plur. m. -chi). che riguarda la
-sf. rar. pulcinelléssa. m. leopardi, 1-131: se madonna pulcinellessa
, buffonata. r. m. bracci, 2-293: vostri stolidi ammiratori
a bocca aperta le vostre pulcinellate. m. leopardi, 1-131: se madonna pulcinellessa
pulcinellésco, agg. (plur m. -chi). che ha come
-riproduzione plastica di tale animale. m. villani, 1-53: essendo a desinare
polieri / vo'a facci un codicillo. m. membré, 31: dapoi andò
ad antonio checchini, che lo tratteneva m sua casa a dozzina, lo ricompensò
vuole mentre ch'ella dura. g. m. cecchi, 1-2-450: a ogni
pulético, agg. (plur. m. -ci). dial. ant
pulicida, agg. (plur. m. -i). che agisce come di
altra lo fecero sospirar di lussuria. m. soriano, lii-3-379: gli accresce anco
del ninfemo, purgatorio e paradiso. m. frescobaldi, 1-27: canzon mia bella
: che serve con garbo. m. villani, 9-28: si partì di
l'opera migliore e più pulita. m. fiorio, 19: l'opere ornate
: a puntino. g. m. cecchi, 170: taci, /
e di consenso. g. m. cecchi, 1-i-87: ne gli menare
voi, di me. g. m. cecchi, 261: -se tu avessi
ottenuta con tale operazione. m. fiorio, 28: le gemme non
= dal nome dell'ingegnere americano g. m. pullman (1831-1897), che
sé riceve ottimamente il nesto. m. palmieri, 1-1-46: di valle in
autunno ricomincia a pullulare. a. m. narducci, iii-274: quasi de
pullulando la diversità delle eresie senza fine. m. ricci, i-99: sono più
pulsifico, agg. (plur. m. -ci). che pulsa, pulsante
varia fra i pochi cm e i7 m). = voce dotta, lat
a 70 cm, lungo fino a 1 m, ha il mantello rasato di colore
3. 500 e i 3. 700 m, caratterizzata da forti venti, scarse
frizzante (l'aria). m. villani, 11-81: per antico ricordo
de l'un, altro interrompe. m. nicoletti, lxx-225: dante si ebbe
e cui pugnevano, attossicavano come veleno. m. palmieri, 2-31-21: non si
pungiamo li fianchi al cavallo. g. m. cecchi, 1-1-147: quando i
l'uccidea sì stranamente 'l punse. m. adriani, ii-179: quando ebbero a
/ che ugualmente la punga. f. m. zanotti, 1-6-139: alcune facezie
ghetto appuntato che abbia la paletta. m. adriani, iii-85: gli uomini
eretto alquanto ramoso, che può superare 1 m di altezza; ha rami trasformati in
pungolésco, agg. (plur. m. -chi). che è proprio,
sm. e f. (plur. m. -t). collaboratore o
chi vi si lasciava córre. f. m. bonini, 1-i-6: governo non
osserva órozio nelle note), che punivano m pochi danai la morte dell'uomo ucciso
suol crescere in infinito. f. m. zanotti, 1-4-224: se rade volte
= forma sostanti di punito1; cfr. m. cord, contributi al lessico predantesco
alquanto parodiche e grottesche. m. venegoni \ « la stampa »,
occupa il centro dello scudo. m. palmieri, 1-15-41: il balestrier di
reputata, come è veramente, bellissima. m. zane, llf-5-344: la fortezza
seta colle punte d'ariento. g. m. cecchi, 1-1- 32:
punta di sotto verso i rio. m. villani, 3-79: passato ch'ebbono
orlo o margine smerlato. g. m. cecchi, 1-2-412: -è in casa
. -di puntiglio. g. m. cecchi, 1-2-376: dite, come
: con molta cura. g. m. cecchi, 1-i-179: eh potrebbe non
-mostrarsi ostili, opporsi. g. m. cecchi, 7-3-1: quel modo di
capitolo non si levasse. g. m. cecchi, 1-i-158: io ressi questa
. verga, 7-566: lajn primo m quel momento stava chino sul pezzo a
che mezzo braccio dalla soglia discostare. m. adriani, vi-26: con l'
la festa d'essa santa. r. m. bracci, 2-114: quando furon
-ostinarsi, impuntarsi. g. m. cecchi, 17-96: ell'ha pontato
cavallo perdente; ma perché avesse puntato m quel modo e per ché
puntarelle) con la salsa di alici. m. guarnaschelli gotti [« panorama »
che il papa gli aveva detto. m. fiorio, 2-108: regolatamente ha
loro per forza entrarono nella città. m. villani, 7-41: feciono puntellare e
/ e ripescando i remi. g. m. cecchi, i-303: sendo sul
-fermare, fissare, piantare. m. fiorio, 173: anzi che due
mal volentieri vo in case puntellate. m. pitti, 4-i-88: ci. fforzano
di que'più vulgari. g. m. cecchi, 1-1-158: l'essersi /
santo marco nel cantone mastro. g. m. cecchi, 1-i-185: la casa
metteva in rotta. g. m. cecchi, 1-i-232: sarà facil cosa
misono in puntelli e fecionla rovinare. m. villani, 7-41: feciono mettere
-favorire.?? m. zane, lii-14-423: quelle amicizie.
sui puntigli d'onore. g. m. cecchi, i-134: tu / sai
e punto d'onore. g. m. cecchi, 1-2-8: oh ragionami /
intendere puntigli e sottigliezze. g. m. cecchi, 1-1-154: oh! cotesto
vols°- mettere porre prendere, tenere qualcuno m a, mor proprio o il
il senso dell'onore. 'm. barbaro, lii-15-413: senza frutto alcuno
: litigare, bisticciare. g. m. cecchi, 7-5-3: lo veggio che
ancor ella sta su i puntigli. m. cavalli, lii-1-282: il re si
sm. e f. (plur. m. - *). pitti puntinista.
puntinista, agg. (plur. m. -i). pitt. seguace del
furie d'amor, più non aspetta. m. adriani, 3-4-419: stratone era
dentro hai 'l tuo martoro. f. m. zanotti, 1-8-131: narrommi.
far così e punti da s. m. nelle cose della navigazione per conto
, ciascuno di un insieme tale che m almeno un suo intorno aperto non se
tuonino e non tempestino. f. m. bonini, 1-i-36: questa virtù
matto e qual buono e qual rio. m. villani, 11-3: seguendo gli
ora che io mi maritai! g. m. (secchi, 17-98: benedetta
punta tale distinzione chiamasi 'coma 'm retorica. benci, 1-84: non
punto più che 'l diavolo. g. m. cecchi, 1-ii-79: egli è
i punti e far più d \ m dottore, / in canonico quello, in
leggie e pronuziata secondo ella. g. m. cecchi, 1-ii-385: quesrè punto
. -istruzione a un'ambasceria. m. villani, 8-72: furono creati ambasciadori
, disse lippo topi. g. m. cecchi, 1-ii-385: -la prima cosa
in un punto d'onore alla macchia. m. cavalli, lii-1-282: il re
quello piacere che io posso. g. m. cecchi, 1-i-361: -è questo
magnifichi signori che dallo imperadore federigo secondo m qua si sapesse in italia. savonarola,
cosa a ponto a ponto. g. m. cecchi, 1-ii-149: io
spie- gonne la prima. f. m. zanotti, 1-9-49: 1 sentimenti tutti
la quadra e la trave. g. m. cecchi, 1-ii-152: -i'ne
suoi busi e il suo perpendicolo. m. ricci, ii-210: li diedi anco
ciati di vino e arrogevisi mele. m. fiorio, 279: a le latora
il campo o l'orto di famiglia. m. riva [« la repubblica »
quadra, cioè piace o non piace. m. ricci, i-204: venendo u
quadràtico, agg. (plur. m. -ci). matem. che si
quadrati delle dette velocità. f. m. zanotti, 1-0-178: 1 leibniziani,
gli spazi verranno di perfetta quadratura. m. dandolo, lii-4-30: la francia si
quadraturìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
e al fascino della persona amata. m. frescobaldi, 1-44: sarebbe il mondo
quadrésco, agg. (plur. m. -chi). letter. degno
lungo banco ingombro di un gran numero m oggetti vedemmo alla rinfusa uno specchio nero
3. tavoletta di esplosivo. m. rigoni stern [« la stampa »
molto distanti, ch'esce fuora dal muro m quanto ella è alta, come e
quàdrico, agg. (plur. m. -ci). geom. riferito a
quadriconsonàntico, agg. (plur. m. -ci). glot- tol.
quadrifònico, agg. (plur. m. -ci). fis. proprio
nascimento del principe figliuolo di s. m. i cavalieri della corte in diverse quadriglie
quadripartìtico, agg. (plur. m. -ci). polit. che
quadriplègico, agg. (plur. m. -ci). medie. affetto
sm. e f. (plur. m. -i). tecnico addetto a
quadrìugo, agg. (plur. m -ghi). letter. che fa
e piombi adoprar, compassi e squadri. m. leopardi, 4-61: se non
/ ora in eccelso ed or quasi m profondo / la nave di salute alcuna
, 4-1-47: poco andò che giunse m una faccia / tutta d'un suol di
i-137: anche in questo spartito come m quello del 'nabucco 'il verdi ha
sindacale, ecc.). m. ricci [« la repubblica »,
trattare nel caso di vertenze specifiche. m. ruffolo [« la repubblica »,
suole ancora essere alquanto ornata, era m altri tempi un capo lavoro di scultura
precise regole metrico- ritmiche (un testo m versi). faldella, 9-119:
, quanto alcun altro quadrupede sia. m. savonarola, 1-68: de carne
a scusar sé e a confortar me. m. palmieri, 2-3-50: di questi
fagiani, quaglie e molte lepri. m. savonarola, 1-69: può manzare di
normale e il nostro come anomalo. m. fontana [« panorama », 1-xi-iq87
. -qualchi. a. m. salimbeni, xxxviii-355: io ti vo'
del cainpo che se ne andavono. m. soriano, lii-4-107: fu anco
3. dimin. qualchecosina. m. cardini [« lingua nostra »,
indef. una persona indeterminata. m. soriano, lii-3-361: è costume delli
tess. gualchiera. g. m. cecchi, i-282: e'doveva mandargli
: quando noi comunicassimo a s. m. i sommari di costantinopoli in nome di
, se non raccomandarmi sempre a la m. v. e pregarla che la se
; femm. anche quala; plur. m. anche qua \ quagli, quai
qualìstico, agg. (plur. m. -ci). neol. che si
di s. francesco. g. m. casaregi, 2-169: quando il compratore
raccomandate tutte le cose del magn. m. gabriele de'pellegrini, non manco
relazioni, che mi ha fatte più volte m. bernardino de'medici della singoiar dottrina
per antico privilegio d'amore. f. m. bonini, 1-i-45: il saper
, non poteremo star peggio. g. m. cecchi, i-i- 162:
gran cosa a lui più cara. m. zane, lii-14-407: il muftì,
giunto al fine di quella cotal cosa? m. giustiniani, lii- 1-183: fece
. donato, lii-6-395: ha s. m. per antico costume autorità di far
, ogni lor santità. '< m, dee., 10-8 (i-iv-920)
di lana, ove il detto iacopo netté m m fiorini, e '1 detto niccolò
lana, ove il detto iacopo netté m m fiorini, e '1 detto niccolò fiorini
fiorini, e '1 detto niccolò fiorini m, e traeva per quarto.
fosse il giorno in cui cadeva (invocando m proprio favore l'esempio dell'apostolo s
quarzìtico, agg. (plur. m. -ci). miner. che contiene
quasicilindrico, agg. (plur. m. -ci). bot. disus.
quasielàstico, agg. (plur. m. -ci). costr. in reo
ai figli legittimi. a. m. ortese, 7-91: aleardo aveva rivisto
quasimetàllico, agg. (plur. m. -ci). fis. che ha
sm. e f. (plur. m. -t). econ. chi
quasiperiòdico, agg. (plur. m. -ci). matem. che
quàssico, agg. (plur. m. -ci). chim. acido quassico
di un'unità di misura. m. fiorio, 221: la quinta di
su quello monte, quato quato. m. palmieri, 2-6-27: vedi là
ramatando, / grossa reda riportando. m. arlotto, i-203: ratto calàimi da
-domato, docile, accondiscendente. m. cavalli, lii-1-245: vedendo che il
sm. region. covile. m. rigoni stern [« la stampa »
oggi e per domane. g. m. cecchi, 7-3-7: entratone là quatton
eufemistico: il diavolo. g. m. cecchi, 273: oh! che
, ché quelli cinquanta ducati che la m. v. mi mandò per zo
valere le proprie ragioni. r. m. bracci, 2-130: io per me
lemente: / per a dico animo, m dico mosso, / per o dico
insalata salvatila di cicerbita. g. m. cecchi, 1-1-100: -parole quattro.
duecento, di ottocento o di millecinquecento m per il settore maschile e di duecento
delle olimpiadi e dei campionati europei sono: m 100, 200, 400, 800
x 400 per il settore maschile; m 100, 200, 800, staffetta 4
europei e mondiali -le seguenti prove: m 1000, 2000, 3000, 15
e 4 x 1500 per gli uomini; m 400, staffette 4 x 200 e
di piscina (di cento e duecento m in stile libero e di cento m nei
duecento m in stile libero e di cento m nei quattro stili per il settore maschile
stili per il settore maschile e di cento m in stile libero e nei quattro stili
... staffetta stile libero: m 4 x 100, 4 x 200.
femminile sono previste unicamente le distanze di m 4 x 100...
..); staffetta mista: m 4 x 100. -nel canottaggio,
imperatore universale di tutta la monarchia romana m. aurelio antonino. 16.
prenderle di santa ragione. g. m. cecchi, 1-1-18: basta che,
quattrocentésco, agg. (plur. m. -chi). che si riferisce
sm. e f. (plur. m. - *). chi è
. atleta specializzato nella corsa dei quattrocento m piani e a ostacoli e nella staffetta
maschili e femminili) o nei quattrocento m di nuoto in stile libero o in
quattrocentìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio
sia in stile misto (percorrendo cento m in ciascuno dei predetti stili).
delle olimpiadi e dei campionati europei sono: m 100, 200, 400, 800
per il settore maschile;... m 400, staffette 4 x 200 e 3
: maschili e femminili stile libero: m 100, 200, 400, 800,
... misto (individuale): m 400. = comp. da quattro1
, quelli), pron. dimostr. m. sing. letter. colui,
cantatore che nel mondo si pogna. m. villani, 6-26: per lo superchio
che è: considerarlo obiettivamente (anche m polemica con precedenti valutazioni).
volg. * [ec] cu [m] illum 'ecco colui '.
alcun clerico senza effusion de sangue. m. savonarola, 1-57: quelui è
quercésco, agg. (plur. m. -chi). letter. che è
isole e le alpi fino a 2000 m. = voce dotta, lat.
, quando rimane vuota. g. m. cecchi, 17-58: ho ben sentito
una viola in braccio sonava e cantava. m. adriani, iii-4: s'awisò
settentrionale. quest'albero viene alto oltre 20 m ed è proporzionatamente grosso; le sue
, del quale s'erano avute molte querele m roma. 7. nelli, iii-314
giannotti, 1-4: noi ridiamo che m. michelangelo è entrato in un certo
. -offesa, oltraggio. m. dandolo, lii-9-361: ne ha quel
e con lei ridomando ancor la preda. m. barbaro, lii-15- 393:
si chiama 'indictamentum '. g. m. cecchi, 1-1-125: io posso
febbrile accompagnata da brividi violenti. m. a. marchi, 1-ii-141: '
. -sostant. f. m. zanotti, 1-4-186: questi queruli,
. quésti, pron. dimostrativo m. sing. letter. questa persona
dicesse fusse chiamata sopra l'altre maestra. m. palmieri, iii-55: dua modi
fu data fede. il servo di m. agno argentario, apposto fu d'avere
si dispogna a pericolo. f. m. zanotti, 1-4-240: egli,
fatto ed è necessario contentarla. g. m. cecchi, 82: - ti
a se stesso. f. m. zanotti, 1-4-278: se, venendomi
, questa pare cosa investigabile. f. m. zanotti, 1-4- 238:
la notizia specifica. r. m. bracci, 2-100: oh questa si
correr, lii-6-170: mentre s. m. vuol star bene con i cattolici e
gliel dava, mai non lo rendeva. m. soriano, lii-4-123: i regni
bembo, 10-iii- 34: tra questo m. marchionne alla cefalonia se ne morì.
volg. * [ec] cu [m) iste, * [ec] cu
iste, * [ec] cu [m) istum * ecco codesto, ecco
e tutte le prede che si facean. m. adriani, v-156: essendo una
proibizione agli altri di questuare o mendicare. m. gioia, 3-ii-8: allorché era
questurinésco, agg. (plur m. -chi). che è proprio
la vesta si laceri e si scerpi. m. fiorio, 2-192: dicesi qui
uno stato d'animo. g. m. cecchi, 1-i-185: -se io ne
loro coppo, mandando a s. m. la seguente lettera cogli atti qui
volar qui e qua. g. m. cecchi, 17-141: questo valentuomo dell'
può essere di qui domane. g. m. cecchi, i-ii- 141:
lat. [* ec \ cu [m] hìc, comp. da eccum '
di denaro, ammontare non precisato. m. cavalli, lii-3-111: sono tenute di
quidam, pronom. indef. m. latin. un certo uomo,
dei valori della competenza di ognuno. m. piazza, fl-511: questo corpo
, or lo si gode in pace. m. soriano, lil-4-141: ógni cosa
le altre vostre con la quetanza di m. ottaviano barzi di io scudi.
maare o della balia). m. savonarola, 1-150: cuome il fanzuoleto
abbandonando posizioni ostili o radicali. m. savonarola, 1-150: cuome il fanzuoleto
a divisioni, a violenze. m. villani, 11-65: le sette non
! -sedentarietà, inattività. m. savonarola, 1-83: la superflua quiete
studi e stabilir la quiete. p. m. doria, 115: all'
sm. e f. (plur. m. -t). teol. chi aderisce
quietìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
autunno della quieta virilità. f. m. zanotti, 1-4-246: sono a mio
i-216: ad ogni istante le tornavano m mente la sua botteguccia...,
un passatempo, un esercizio). m. soriano, lii-3-397: sua maestà.
, con un canzoncino di quilio. m. lamberti, lxv: essendo in chiesa
-con riferimento ad animali. g. m. cecchi, 1-1-97: -non è gran
a mo'di un fungo. g. m. cecchi, i-61: -dove
volg. * [ec] cu [m] inde, comp. da eccum '
le quindici d'un'altra. m. soriano, lii-4-120: portogallo..
, con entrata di ducati quindici mila. m. barbaro, lii-12-304: oltre questi
detti gli 'spai della porta '. m. giustinian, lii-1-160: sa.
numero costituito da quindici migliaia. m. soriano, lii-4-114: ogni padre cerca
america meridionale, alta fino a 2 m; produce semi farinosi atti a sostituire
leggero, opportunamente decorati e collocati verticalmente m due serie simmetriche ai lati del palcoscenico
sm. e f. (plur. m. -t, anche quinticolonnisti).
quintali del peso di portogallo). m. dandolo, lii-4-51: biscotti..
: lambiccarsi il cervello. g. m. cecchi, 1-1-214: io non vuo'
saperne ogni segreto. g. m. cecchi, 1-1-255: il famiglio mio
svelare l'inganno. g. m. cecchi, 19-6: ho guidata la
quintessenzialista, agg. (plur. m. - *). che mira
quintettìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
quintilianésco, agg. (plur. m. -chi). scherz. che
stesso colore vestitasi, avesse ad aviarsi. m. zane, lii-5- s
(femm. -a, plur. m. disus. quintigèniti). nato dopo
don quijote), protagonista del romanzo di m. cervantes (v. donchisciottismo)
con dono. m. villani, 5-43: quitò del danno
obbligo, da un debito. m. villani, 9-98: tutti quelli che
quolibètico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
essere nuovamente convocata entro trenta giorni. m. fabbri [« la repubblica »,
uoni, da dio permessa. f. m. bonini, 1-i-25: pare oggidì
/ per a dico animo, per m dico mosso, / per o dico
, sicché dir si debba 'la m ', 'la r 'e somiglianti
erbacee perenni, alte fino a 3 m e oltre, con grandi foglie rotondeggianti,
di tono (la voce). m. adriani, 3-2-9: andando alla riva
/ né rabassato -per altro amadore. m. adriani, iv-451: rabbassato..
grande società umana. -denigrare. m adriani, iv-134: quando s'avvengono di
il rabbercio non gli è riuscito. m. pirani [« la repubblica »,
ch'io non son mica ebreo. m. barbaro, lii-15-399: fin da principio
in una frase affermativa. g. m. cecchi, 374: ella vi vuole
ràbico), agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
rabìnicó), agg. (plur. m. -ci). che è proprio
dottori ebrei, detti rabbini. a. m. bandini, 156: possiede
sm. e f. (plur. m. -i). studioso della tradizione
che rabbioso austro disperga. f. m. zanotti, 1-8-19: or lei tra
edificio; rabberciare. g. m. cecchi, 18-18: egli è ben
buscai dal carducci una pubblica rabbuffata che m l'orgoglio... della mia giovinezza
rabuffata ch'io avvisai a v. m., tutta la terra era impaurita.
ràbdico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
varie specie, fra cui alcune usate m asia orientale per scopi alimentari.
rabdològico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
fra ermenegildo parolai o. f. m. rabdomante. moretti, ii- 683
rabdomàntico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
rabdomiogènico, agg. (plur. m. -ci). medie. che
(v. rabdo) e m] / à>7ió <; 'aspetto '
ràbola), sm. (plur. m. e anche f. -e).
za t'ò ostenso. g. m. cecchi, 3-3-1: chi pien di
menando l'intera vita in una stanza, m maniera che, se vi penso,
quel rubaldaccio, / più che satan m volto scuro e fosco, / dove essi
; ira violenta e improvvisa. m. venier, li-7-23: potevano le parole
d'esser trattati come diffidenti di s. m. anche ai parenti più prossimi di
qualcuno; indurre al silenzio. m. villani, 2-66: coll'ingegno e
, il verbo). g. m. di meglio, lxxxviii-ii-128: ave regina
assediato, accerchiato. m. adriani, v-282: antonio..
la cubattola non racciabattare. g. m. cecchi, 17-59: tu hai le
raggi luminosi). c. m. manzini, 131: se una lente
capitale; guadagnare come salario. m. cavalli, lii-3-132: dubito che,
lo stanco gregge bianco / ha raccolto m un drappello. pavese, 10-50: al
d'ogni altro elemento, esortò a raccogliere m quella sola citta il centro e la
librarie che di que'tempi si vedesse m europa, numero grande di scelti e
qualcuno; venire a sapere. m. cavalli, lii-3-92: esso [senato
per cagion de'debiti. f. m. bonini, 1-i-137: gli ambasciatori diretti
-divinare, pronosticare. f. m. bonini, 1-ii-101: dal beccar de'
. davanzati, ii-272: vennero a trovarlo m. apro e giulio secondo, celebratissimi
l'alito, nonché vendicarsi. g. m. cecchi, 372: o lassatemi
stato di segregazione, di isolamento. m. ricci, i-464: col suo esempio
verso gli scoli di raccolta. m. rigoni stem [« la stampa »
vengono sotto questa categoria! a. m. bandini, 163: fu fatta trasferire
gentili musici forse di quel secolo. m. adriani, v-247: mandato a
tace, / dove possono alfin dormire m pace. -ant. collocato,
, deliberarono di andare a s. m. ed in nome del comune esponerle li
a uno stato d'animo. m. frescobaldi, 1-72: or fa'del
voto di coccio policromo: gambe con m cima alla coscia il forellino per attaccarle;
sciancata, sulla piazza del duomo di m. le dirò tutto. -senz'ordine,
orfani e delle vedove. f. m. zanotti, 1-7-67: in un campo
ha per suo raccomandatario il marchese di m. d'annunzio, v-2-223: non
, ch'era racomandato da'sanesi. m. dandolo, lii-4-53: sua maestà
non l'abitavano [il palazzo]. m. adriani, i-154: h racconciamento
pigliate porto e racconciate le navi. m. villani, 2-74: racconce le loro
di pistoia che quello che dicea loro m. filippo fosse vero e ch'egli volesse
sua a sedere, sopra l'amore di m. lucrezia profondamente pensando, vi venne
uscì mora tutto racconsolato. g. m. cecchi, 5-14: 1'son
concreto: narrazione, racconto. m. villani, 6-1: perocché in queste
loro quella notte usate. g. m. cecchi, 1-1-283: io non so
e racconta le cose passate. f. m. zanotti, 1-8-131: narrommi [
riferimento a una metonimia. f. m. zanotti, 1-6-198: immaginarono un poema
] prendono il merito in denari o m cavalli... o in frutti di
tu li raccorci con l'opere tue. m. villani, 1-32: poco tempo
alcune cose dette da v. signoria a m. vettor soranzo ed alcune altre dettemi
soranzo ed alcune altre dettemi dal mio m. flaminio da ogobbio, veggo che
partic. un esercito). m. villani, 2-59: non potendosi ristrignere
. accrescere; aumentare. m. villani, n-17: raccresciuta la forza
racèmico, agg. (plur. m. -ci). chim. che risulta
fiori o di frutti; disposto o ramificato m forma di racemo. citolini
rachiàlgico, agg. (plur. m. -ci). medie. che è
rachìdico, agg. (plur. m. -ci). anat. rachidiano.
rachìtico, agg. (plur. m. -ci). che è affetto da
a una guerra. g. m. cecchi, 1-1-512: acab è uomo
di stabilità, di serena convivenza. m. villani, 9-17: feciono racquetare i
. ant. ragade. m. savonarola 1-114: adivene che 'l parto
radamàntico, agg. (plur. m. -ci). letter. che è
radargeodètico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
radàrico, agg. (plur. m. -ci). proprio di chi
sm. e f. (plur. m. -i). operatore del radar
a cavallo. p. ficoneri e m. scialoja [« l'espresso »,
radarmeteorològico, agg. (plur. m. -ci). che è
radartopogràfico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio
e torva / lo rimirò. g. m. cecchi, 7-5-1: egli potrà
raddolcire il giusto sdegno di s. m. l'età tenera di d. cornelia
è aspero molto, si raddolcisca, a m. lam- pricgo. c. garzoni
e raddolcita alquanto, così disse. m. venier, li-7-44: mette conto
nuova, raddopiando loro il tributo. m. zane, lii-14-410: le persone
cosa occulta. -assol. m. adriani, 5-52: il dir le
, affrettando l'andare. f. m. zanotti, 1-8-93: afflitte donne e
: in tredici anni che s. m. s'è fermata in spagna l'entrate
io non vi scriva. g. m. cecchi, 5-89: se la casa
attaccato sotto una nave che si abbatte m carena, per aiutare a raddrizzarla e a
presso l'u- ghelli. f. m. zanotti, 1-4-346: chi saprebbe raddrizzare
a vestirsi. -assol. m. savonarola, 1-139: il barbiere,
viso gl'incominciò a parlare. a. m. salimbeni, xxxviii-374: veggio l'
radiantismo, sm. raggismo. m. de micheli, 6-247: il radiantismo
radiantista, agg. (plur. m. -i). che si riferisce,
che si ispira al radiantismo. m. de micheli, 6-247: il radiantismo
sm. e f. (plur. m. -i). nel linguaggio dei
o che la comporta. m. colacino [« la stampa »,
corpo, n. 20). m. ponzio, 1-370: più recentemente il
liberi è utile citare due casi. m. u. dianzani [« la stampa
radicàlico, agg. (plur. m. -ci). chim. che si
la selezione avviene sia nel campo pratico che m quello teorico congiuntamente, con un rapporto
radicalsocialista, agg. (plur. m. -t). stor. partito
politica di orientamento radicale. m. venus [in « rabagas »,
radicanagliésco, agg. (plur. m. -chi). spreg. aderente
e radicò anco nell'animo di s. m. d. bartoli, 1-2-45:
ferma adesione, un sicuro convincimento. m. ricci, ii-359: negli giorni sempre
-introdurre stabilmente in un ambiente sociale. m. nicoletti, lxx-738: lapo e loderingo
; e sì amore; ma radicato m presiozi cori, pigno in devozione e in
, unyautorità, un potere). m. adriani, i-256: publicola cacciò ed
sativo, ecc.). m. savonarola, 11: insalata al tempo
completamente, lasciar perdere. g. m. cecchi, 1-1-121: se ella attenesse
dalla radice / sbarberà tutto anghiari. m. c. bentivoglio, 3-387:
un numero negativo. f. m. zanotti, 1-9-180: dice quivi il
messe... altamente le radici. m. barbaro, lii-4-164: questa speranza
bologn. radisèn), plur. m. di radicina. radìcio1, agg
radicomassònico, agg. (plur. m. -ci). polit. di-
radicosocialista, agg. (plur. m. - *). costituito
ràdigo, agg. (plur. m. -gì). ant. errante,
di concentramento, i detenuti. m. cortelazzo [« lingua nostra »,
radioacùstico, agg. (plur. m. -ci). radiofonico. brignetti
superato di gran lunga l'astronomia ottica. m mach [« la stampa »,
radioastronòmico, agg. (plur. m. -ci). proprio della radioastronomia
per emissione di radiazioni. m. ponzio, 1-104: pare che l'
agg. reso radioattivo. m. ponzio, 1-385: le indagini sistematiche
sf. il rendere radioattivo. m. ponzio, 1-103: l'emanazione di
. radioactivité (voce coniata nel 1896 da m. curie), deriv. da
1 concessionari di stazioni trasmittenti per servizio m radioaudizione o di radiotelegrafia circolare pagano un
radiobiològico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
che riguarda la radiobiologia. m. ponzio, 1-142: complessivamente appare evidente
si occupa di radiobiologia. m. ponzio, 1-274: ciò d'altronde
radiocàrpico, agg. (plur. m. -et). anat. che riguarda
radiocèntrico, agg. (plur. m. -et). urban. che
cui sono richiesti dal mercato. m. ponzio, 1-142: complessivamente appare evidente
radiochìmico, agg. (plur. m. -et). proprio della
radiocinematogràfico, agg. (plur. m. -ci). medie. che
radiocromomètrico, agg. (plur. m. -ci). disus. rilevato
o rilevabile con il radiocromometro. m. ponzio, 1-149: si possono constatare
l'identità di ombra). m. ponzio, 1-149: il walter ed
un breve riassunto della partita). m. bucchi [« la repubblica »,
sm. e f. (plur. m. -t). giomal. autore
radiodèrmico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
sottoposta a irradiazioni rontgen. m. ponzio, 1-447: il fenomeno dell'
dalle condizioni fisiche dei tubi radioproduttori. m. ponzio, 1-447: la reazione cutanea
radiodiagnòstico, agp. (plur. m. -ci). medie.
radiodilettantìstico, agg. (plur. m. -ci). pro
rontgen, a scopo terapeutico. m. ponzio, 1-416: tali studi si
radioecològico, agg. (plur. m. -ci). che riguarda la
, radioisotopo. { { m. ponzio, 1-105: un radioelemento derivato
sm. e f. (plur. m. -i). radiotecn. marconista
radioelèttrico, agg. (plur. m. -ci). fis. che si
si forma in questo processo. m. ponzio, 1-103: l'emanazione di
radiestèsico), agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
sm. e f. (plur. m. -i). chi pratica la
radiestètico), agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
riferimento per i compagni di squadra. m. fossati [« la repubblica »,
i raggi x. _ m. ponzio, 1-3: radiofisica. generalità
radiofìsico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
che riguarda la radionsica. m. ponzio, 1-2: a superare l'
per mezzo della radio. m. cucco [« oggi », 8-1-1959
radiofònico1, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
radiofònico3, aeg. (plur. m. -ci). letter. che
radiogènico1, agg. (plur. m. -ci). atto a essere
radiogènico3, agg. (plur. m. -ci). fis. che ha
servono a confezionare preparati diversamente energici. m. ponzio, 1-54: le modificazioni costruttive
radiogeològico, agg. (plur. m. -ci). che si rife
, agg. (plur. m. -ci). radiotecn. che si
esplorare in modo esauriente. g. m. ricciardi [« stampa sera »,
radiogràfico, agg. (plur. m. -et). che si riferisce
radioimmunològico, agg. (plur. m. -ci). medie. che
che non emana radiazioni nucleari. m. ponzio, 1-100: il polonio si
radioisotòpico, agg. (plur. m. -ci). fis. che si
, provocata da radiazioni. m. ponzio, 1-517: radiolisi cellulare.
radiolìtico, agg. (plur. m. -ci). chim. che concerne
radiolisi. e e m. ponzio, 1-276: le questioni sull'
di vista della radiologia. m. ponzio, 1-274: l'azione radiologica
radiològico, agg. (plur. m. -ci). medie. che si
per quanto riguarda i morbi endo-addominali. m. ponzio, 1-274: l'azione
radiomanìaco, agg. (plur. m. -ci). maniaco delle
radiometeorològico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
per onde elettromagnetiche o sonore. m. ponzio, 1-174: radiometria quantitativa.
radiomètrico, agg. (plur. m. -ci). fis. che riguarda
radiometro dotato di elevata sensibilità. m. ponzio, 1-177: l'adams ha
radiomimètico, agg. (plur. m. -ci). chim. che
'radio-onda ': onda della radio. m. hach [« la stampa »
radiopaco), agg. (plur. m. -chi). radiol. opaco
sm. e f. (plur. m. -t). radioamatore che radiotrasmette
frammenti molecolari (radicali) di combinarsi m nuovi composti dannosi. = comp.
sm. e f. (plur. m. -i). tec
radiazioni da raggi x. m. ponzio, 1-359: non esiste una
in un tessuto organico). m. ponzio, 1-341: le questioni inerenti
radioscolàstico, agg. (plur. m. -ci). disus. re
radioscòpico, agg. (plur. m. -ci). medie. proprio
di essere sensibile alle radiazioni. m. ponzio, 1-299: furono dall'autore
con radiazioni un tessuto radioresistente. m. ponzio, 1-334: la radiosensibilizzazione a
le radiosorgenti si trovino a passarle sopra. m. hack [« la stampa »
. spettrometria delle radioemissioni. m. ponzio,. 1-32: i princìpi
radiostereofònico, agg. (plur. m. -ci). che si
tècnico), agg. (plur. m. -ci). che si riferisce
radiotelefònico, agg. (plur. m. -et). radiotecn.
sm. e f. (plur. m. -i). marinaio addetto a
radiotelefotogràfìco, agg. (plur. m. -ci). proprio della radiotelefotografia
radiotelegràfìco, agg. (plur. m. -ci). proprio della
sm. e f. (plur. m. -i). radiotecn. tecnico
radiotelemètrico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce,
radioterapèutico, agg. (plur. m. -et). medie. radioterapico
. medie. radioterapico. m. ponzio, 1-359: praticamente valgono per
radioteràpico, agg. (plur. m. -ci). medie. che si
sm. e f. (plur. m. -i). medie. medico
nel trattamento medico dei tumori. m. ponzio, 1-96: l'emanazione.
è detto anche 'niton '. m. g. raffele [« la stampa
un'erba alta sino a 1 m, annua o biennale, con fusto
raffaellésco, agg. (plur. m. -chi). che si riferisce
sm. e f. (plur. m. -i). letter. seguace
o a lui attribuita. a. m. ortese, 7-189: vidi un '
corporal bellezza ch'abbiamo. g. m. cecchi, 1-1-34: io pongo mente
esse il meglio che seppe. g. m. cecchi, 1-1- 3:
scrive essere pagato in questa ultima rafferma. m. dayala, 1-242: '
di tempo la ferma militare. m. d'ayala, 1-242: 'ringaggiato
letto a riposo, dipoi fattosi portare m una lettiera, tantoché ieri si condusse in
taglio e alle circostanze. g. m. casaregi, 2-122: se sarà raffigurabile
non possono alterare, che degli antichi m questo raffinamento ci abbandoni l'autorità,
esecutori d'ordini di s. m. cattolica caduti in mano dei ribelli,
di spirito non do- vea esser quella m ossian per osservare in un secolo barbaro
, raffinata in tanti cimenti? f. m. bonini, 1-i-34: sovente dalla
è perduto il vecchio raffio. a. m. ortese, 7-31: 11 daddo
diametro che misura fino a 1 m di ampiezza), spesso di odore
: ora le cose sono raffreddate. m. adriani, v-165: la congiura
che dopo sono andate in dissuetudine. m. adriani, v-176: sdegnati maggiormente
. - anche con uso impers. m. pitti, 4-i-157: mi parto di
le pernacchie a raganella che il commendator m. tira nel letto coniugale.
raganèllico, agg. (plur. m. -ci). scherz. proprio
di vita che lavoravano per lei. m. neirotti [« la stampa »,
... venne acclamato. f. m. zanotti, 1-9-200: che nuove
ragazzésco, agg. (plur. m. -chi). che è proprio
ragazétto che è lì, vorei che la m. v. lo facesse andare alla
ragazzinésco, agg. (plur. m. -chi). che è proprio
servizi più umili; valletto. m. villani, 10-74: scopersesi questo trattato
mi tolse la risposta di bocca. m. adriani, iii-100: per la porta
così e quanto ne le membra vive. m. palmieri, 3-6-6: per questa
15-17: il re mago indiano porta m testa una corona di penne a raggiera.
gran numero di raggi e ai fascine. m. ricci, i-65: due o
giravolta fatta per una via e raggiramento. m. adriani, 3-4-16: circa essi
guerra il vento / o picciol legno m mezzo al mar sonante / la donna
divenivano fuori di se medesime. f. m. zanotti, 1-9-133: io vi
di dio e con offendere s. m., ci trovaremo ingannati?
di forza della pittura futurista. m. de micheli, 6-247: il radiantismo
qualità una persona. f. m. zanotti, 1-8-26: signor che.
atura, sf. corrugamento, increspatura m una superficie; ruga della pelle.
coloro che di fuori stanno ad assedio. m. villani, 9-87: di fatto
col piccolo e 'l ricco col povero. m. palmieri, 1-16- 25:
lor segreto ottimamente ragguagliato. g. m. cecchi, 18-35: s'egli
resistenza e gagliardia. g. m. casaregi, 2-84: se avrà tenuta
raguaglo vi adviserò. g. m. cecchi, 18-18: che vada a
del raguaglio vi adviserò. g. m. cecchi, 18-18: che vada a
scienza sì necessaria e ragguardevole. f. m. zanotti, 1-5- 265:
/ e ciò che li disagia / dimenano m gran ragia / per erro o per
rottami, relitto. g. m. casaregi, 2-128: se, viaggiando
. raggio1); cfr. a. m. alcover-fr. de b. moli,
conosce dai suoi ragionamenti. f. m. zanotti, 1-4-99: noi chiameremo
8-7 * 7.: i ragionamenti di m. pietro aretino. idem, 20-tit
, cori ed uscite nominiamle. f. m. zanotti, 1-6-171: avendo finquì
signori di quel paese ten- nono ragionamento m fare un castello appresso a questa caduta
chitarra, vi-634 (6-14): e m giù letame ed in alto for
lamenti, ciò faccia cantando. f. m. zanotti, 1-6-61: la tragedia
caldeggiare una tesi, una proposta. m. soriano, lii-4-127: poiché mancò quella
ufficio o insieme degli addetti che, m qualsiasi tipo di azienda o di ente
f f a. m. ortese, 7-92: il capo della
trattativa. f f m. villani, 8-73: con sollecitudine procedea
demonio e suo consigliere e ragionatore. m. palmieri, iv- 96:
-anche: pensatore, dotto. m. villani, 10-95: io non mi
per vantagio d'onore, / ché m alto a tutte l'ore / mira per
ed essa poi la perfeziona. f. m. zanotti, 1-4-328: la quistion
seguito aristotele e le sue ragioni. m. adriani, ii-267: quella [
d'accordo sarete oggi con noi. m. soriano, lii-4-123: non è
della pulitezza e civiltà romana. a. m. bandini, 159: impiegava il
la ragione commette lo suo governo. m. villani, 9-93: in corte di
liberamente lasciò al fratello, e sen venne m atene a filosofare. de luca,
con amplissimi titoli la loro fortuna. m. cavalli, lii-3-92: ha il re
colpe e i novi errori. g. m. casaregi, 1-104: si ributta il
porto una nuova ragione. g. m. casaregi, i-viii: quando li soci
autorità giudiziaria, rendere giustizia. m. palmieri, 5-15: tutti gli uffici
, un tipo di condotta). m. adriani, iv-294: il quale accidente
. -pensare, riflettere. m. adriani, v-157: poi facendo seco
rasone da per loro. g. m. cecchi, 1-1-213: noi siamo in
, di ogni ragione: ingiustamente. m. frescobaldi, 1-87: fuor di ragione
d'insalata. -inopportuno. m. cavalli, lii-3-102: non saria forse
di sé, delle proprie azioni. m. leopardi, 4-99: finché le influenze
secondo giustizia, legalmente. g. m. cecchi, 1-1-26: adagio col oravare
dice) sindacati da altri. m. adriani, 3-4-253: voler esser portato
rivoltare i panni. g. m. cecchi, 17-66: usa alcuno,
quei tempi », per poter avere adito m qualche ragioneria o amministrazione di case feudali
sm. e f. (plur. m. -t). studioso o esperto
per ben loro. f. m. zanotti, 1-4-201: l'ultimo fine
da ragionevol giudicio considerati. g. m. casaregi, 2-51: non può
misurando gli altri con la bontà loro. m. cavalli, lii-12-288: ogni altro
la peste. -spiegabile. m. giustinian, lii-1-189: si mette in
l'istoria non sieno soggetti di poesia. m. cavalli, lii-1-269: avendosi mò
dunque le utilità sì evidenti. f. m. anotti, 1-4-166: l'amicizia
il risultato di un'operazione). m. membri, 48: il califfa ha
ragionierésco, agg. (plur. m. -chi). che si riferisce
ragionerìstico), agg. (plur. m. -ci). cne si riferisce
la ragna da se medesimo. g. m. cecchi, 355: il dubitare
o con l'inganno. g. m. cecchi, 7-3-2: che c'è
per gli insetti, in forme e m posizioni varie: regolari, irregolari, imbutiformi
ragnatelésco, agg. (plur. m. -chi). letter. proprio
perdersi per un nonnulla. g. m. ceccni, 19-n: non vi dicn'
. 8. prov. m. adriani, i-180: anacarsi si rise
ragn ésco, agg. (plur. m. -chi). di ragno, proprio
non desiderano di ricevere il vero frutto m quel premio eterno. 5.
-concentrare, far convergere. m. palmieri, 1-33-29: orni graveza giunta
, ragunaronvisi di loro grande moltitudine. m. villani, 1-47: del mese di
letter. riunito, congregato, raccolto m un luogo (più persone, un esercito
ragunato ci si vede. g. m. cecchi, 19-18: -messer alfonso,
un nucleo, una comunità. m. palmieri, i-62: da così facta
sangue de'suoi sudditi si sieno consumate. m. palmieri, i-142: si diviene
originario. - anche sostant. m. cavalli, lii-12-276: mi pareva troppa
al mondo sia cosi fatta gente. m. zane, lii-14-436: gli ambasciatori
, la torpedine e altri simili. m. fiorio, 531: i pesci che
dal padrone, detto 'reis '. m. membri, 14: quel giorno
più ampio, ampliare. m. villani, 7-41: come fu loro
di gioia, di compiacimento. m. villani, n-15: giunse il 6
piace al re e alla reina. m. adriani, 3-5-26: il convito altro
rallegrarsi e non ridere ciascuno. m. zane, lii-14-424: né gli osta
-rendere meno strette determinate relazioni. m. zane, lii-14-423: questo particolare.
. è anco ristretto con s. m. per il parentado, essendo figliuolo
negozio del maritaggio della infanta con s. m. cesarea. -intorpidito,
a lui e tomavansi a casa ralluminati. m. roncaglia, 3-12: dapoi che
la troppo lunga ritenere a freno. m. villani, 10-101: i pisani
pianura e in montagna fino a 1800 m, fa vita diurna, ha movimenti agili
famigli de'signori otto. g. m. cecchi. 380: -se'tu sergente
rambista, agg. (plur. m. -t). neol. aggressivo,
rambìstico, agg. (plur. m. -ci). neol. che è
la cassa della famosa lucrezia e rinvenuta m lamina di rame l'iscrizione latina già
scuro, ramezzata di macchie bianche. m. pieri, 1-452: d rosso giancuzzo
tipo di marmo siciliano. m. pieri, 1-452: il rameggiato bruno
ramèico, agg. (plur. m. -ci). chim. che contiene
disegnato, ma sempre andar avanti. m. f. fiorio, 86: se
robusto, che può raggiungere anche quattro m di altezza e dalla cui corteccia si
ràmico, agg. (plur. m. -ci). chim. disus.
di puntiglio, per poco che vadano m lungo, s'estendono, si ramificano,
ramifico, agg. (plur. m. -ci). ramifero. varano
dal sole e dalla fame. f. m. martini, 7-120: nel bosco
), agg. (plur. m. -ghi). che salta di ramo
padrino che diceva così bene e che m que'suoi esami pratici delle ore pomeridiane
e giustificazioni di dio sanza ramaricaménto. m. villani, 3-106: avvenne che
mescolando alle vere, di disputa- zione m quistione volsero il parlamento. = deriv
tempi ne'quali egli viveva. f. m. zanotti, 1-4-242: è stato
malvagio / invisibil signor di quel palagio. m. adriani, vi-18: si racconta
che l'esdiguiere coll'armi di s. m. fosse ostilmente entrato nello stato di
: / tutta la zuffa è m sé ramescolata. rammestare, tr.
oste, rammezzerebbono loro la via. m. adriani, v-256: s'incamminò contra
. ammogliarsi per la seconda volta. m. zane, llt-n-54: ha dimostrato il
rendere più gradevole, più comodo. m. nicoletti, lxx-228: mentre che.
arbusto spinoso, alto da 2 a 4 m., dalle foglie lucenti, verde
per estens.: fibra nervosa. m. savonarola, 1-35: queste vene.
una setta. f f m. soriano, lii-4-129: benché di tre
grandi, 3-89: se da qualsivoglia punto m di qualunque sezione conica si tiri alla
ed è di lunghezza superiore a io m, mentre può raggiungere la pendenza del
de'terrapieni per andare soprai medesimi. m. d'ayala, 1-230: 'rampa
rosso, fece il cane d'oro m campo azzurro. nota al malmantile, 70
formicolante, rampante su quei muri? m. rigoni stem [« la stampa
scrupoli nella scelta dei mezzi. m. pirani [« la stampa »,
-per estens. protervo, sfrontato. m. fuccillo [« la repubblica »,
moda. s. del pozzo e m. dini [« panorama », 7-xu-1986
. antiquariato, rampantismo, jazz. m. bono [« panorama », 24-i-1988
fachie a ranpin. pea, 1-302: m * e rimasto questo dito a rampino
con uno rampino fin in tevero. m. fiorio, 172: s'egli non
dì giocate di rampino. g. m. cecchi, 1-2-546: compagni, /
d'un pensier l'altro rampolla. m. adriani, ii-344: natura c'insegna
. -rampollino. g. m. lecchi, 1-i-36: -essendo morto /
le ripigliono riserbandosi sempre il veleno. m. fiorio, 539: a 1'
nell'espressione va'a ranare. m. corti, 222: « crincio,
nepa linearis ') è lunga oltre o m. 05; il suo corpo è giallo
elenco giornaliero dei militari che, divisi m gruppi, alternamente consumano i pasti.
ràncico, agg. (plur. m. -chi). tose. rancido.
su la paglia un anno. g. m. cecchi, 1-1-147: la povera /
-lontano una randa: molto vicino. m. membri, 21: alli quattro lati
spalle, asina!). g. m. cecchi, 1-1-19: oh tu
ranésco, agg. (plur. m. -schi). proprio o tipico
meritato, ma pure vi sono. m. gioia, 1-i-223: la stessa ricompensa
i ranghi: diminuire il personale. m. fuccillo [« la repubblica »,
cannoni: ciascuna delle batterie di cannoni m dotazione a un vascello. stratico,
sghemba: ciascuno dei due numeri interi m, n associabili a ogni punto p 0
desiderio smodato, sfrenato. g. m. cecchi, 17-62: chiamasi ancora rangola
. affannarsi, affaticarsi. g. m. cecchi, 17-62: rangolare si dice
sm. e f. (plur. m. -t). chi nuota a rana
angusti, inadeguati. g. m. cecchi, i-387: fu di bisogno
; accoccolarsi, raggomitolarsi. m. palmieri, 1-31-24: gran numero di
si rannicchia e china l'ali. m. adriani, 5-29: in guisa delle
per questa cagione non l'afforzano. m. adriani, vt-32: incon
(un esercito in battaglia). m. villani, 11-50: la prima schiera
-espressione di umore contrariato. a. m. ortese, 7-79: a questa spiegazione
], cil- v-704: né anco m spagna si rifiuta il mangiare delle ranocchie,
bombicci porta, 1-573: si chiama, m toscana, ranocchiaia una roccia serpentinosa,
, dànno indizio di acque assai. m. adriani, 3-5-305: la cicogna.
ranocchiésco, agg. (plur. m. -chi). scherz. proprio,
capacità di nuocere. g. m. cecchi, 736: il ranocchio non
, i-56: nel sentir come sagrano, m vedelli / con quell'aria che punto
velenosa, rizomatosa, alta fino a 1 m, con foglie basali palmatopartite a segmenti
diffuso sulle catene alpine fino a 4000 m (è la fanerogama trovata a maggiore
campi mennicando le rape e manicavannole. m. savonarola, 12: de le radice
starna o porco / selvaggio. g. m. cecchi, 1-2-500: i signori
-con riferimento ad animali mitologici. m. palmieri, 2-2-40: le misere arpie
insegne delle legioni rapace e italica. m. adriani, vi-250: due legioni sole
lxxx-3-763: questi [cosacchi] abitano m certe isolete del fiume nieper che sboca
selvaggia a scopo speculativo. m. cervi [« corriere della sera »
. senape selvatica. f. m. mazzuoli [in targioni tozzetti, 12-8-475
. ramolaccio selvatico. f. m. mazzuoli [in targioni tozzetti, 12-8-475
rosetta, fusto alto fino a 1 m, fiori azzurri riuniti in pannocchie; è
di quanto si potesse pensare; fatto m fretta, troppo velocemente, senza impiegare
fatto libero fuori d'ogni mio merito. m. cavalli, lii-3-132: a questa
lo stretto non toglie a nessuno. m. cavalli, lii-3-136: il re
quando diceva: « il quale essendo m forma di dio, non pensò rapina tessere
-ottenuto in modo fortunoso. m. sconcerti [« la repubblica »,
suoi componimenti s'incontrano. f. m. zanotti, 1-9-170: di napoli che
dio la mente è rapita alle cose m sopra contemplando iddio a faccia a faccia
, ce gli ha rapiti. f. m. zanotti, 1-4-70: tra le
o de'rintracciamenti della natura. f. m. zanotti, 1-9-119: le cerimonie
arbitrii de'più renitenti. f. m. zanotti, 1-4-213: questo desiderio dei
11. sottratto alla violenza altrui. m. adriani, v-78: ottavio solo si
. accomodare (una questione). m. villani, 8-87: la cosa fu
. riconciliato, rappacificato. m. adriani, iv-133: rappaciati lasciarono il
, con somma gloria sarae esaltato. m. adriani, v-330: dubitando di
. verga, i-480: alcuni si misero m mezzo a rappattumare due pezzi di giovanotti
che non si vede la rimendatura. m. soriano, lii-4- 109:
della volpe supplire e rappezzare bisognava. m. adriani, iii-129: ove non arriva
; calmo (il mare). m. palmieri, 3-27-42: farà quieti sol
, le tenne sempre. g. m. cecchi, 18-18: federigo l'ha
, un'offesa). g. m. cecchi, 1-1-302: sei giuli ogni
. rappattumarsi, riconciliarsi. g. m. cecchi, 1-2-273: trova mogliata,
e lui faceva gridare i polli. m. palmieri, ii-124: sempre quando siano
, dove li svizzeri furono rotti. m. aariani, iv-23: sertorio,.
rappigliato insieme e premuto. t. m. alfani, 242: riscaldandosi il
sempre raportar vive bramosa. g. m. cecchi, 1-2-444: chi m'ha
ottenerne un giudizio o una valutazione. m. fiorio, 76: a questo vecchio
che vogliono essi significare. p. m. zanotti, 1-7-114: non è
perché troppo semplici o troppo macchinosi. m. borsa [« l'illustrazione italiana
che per vago ed odoroso che sia, m pochi momenti perde ogni bel lustro e
tolla all'abate e a'frati. m. villani, 1-30: il figliuolo fu
in partic. in un disegno, m una pittura, in una scultura, in
rappresentava orror, perigli e morte. m. adriani, ii-97: considera che siamo
nella grazia sua. f. m. zanotti, 1-4-26: allora è che
zenobio sua perfetta pudicizia virginale. f. m. bonini, 1-i-69: le congiure
'esso ', 'essa ', m ambe due i numeri et
sono onorato di rappresentare a v. m. i sentimenti di dolore e insieme di
un'opera teatrale. f. m. zanotti, 1-6-64: è chiaro che
vengano imputati al rappresentato. g. m. cesaregi, 1-186: chi agisce in
onesto da bologna, i-77: però. m rapresento a voi, 'fresca cera,
rappresentano et al turbulento s'assentano. m. adriani, i-309: pericle..
; ciò è, non può montarvi, m quanto l'autore conserva la sua persona
, ma rappresentativa-e figurativamente. f. m. zanotti, 1-5-159: egli è
suo principe se fosse presente. g. m. casaregi, 1-186: chi agisce
, essere stabile. f. m. zanotti, 1-6-61: la tragedia,
ferocità dell'animo giovanile. f. m. zanotti, 1-4-57: avviene spesse
? -acaua secca e rappresa. g. m. lecchi, 17-63: intirizzato:
rapsodico, agg. (plur. m. -ci). che si riferisce o
sm. e f. (plur. m. -i). scrittore che compone
del piacer son rare e corte. m. soriano, lii-4-124: non s'è
, con piume in testa e neri m viso, menelik, ras alula.
appresso di lui sarà ormeggiato. g. m. casaregi, 2-115: quel
dei 900 mt. s. l. m. e situati nei territori comunali di
unguenti spalmati su di essa. m. adriani, 3-2-76: 1 servi d'
e disecca tutti i cattivi umori. m. fiorio, 234: quando la forza
* rasclare (v. raschiare), m quanto prodotto con la scrematura del
scone 'e sono di larghezza m 4, 50 o m 4, 80
sono di larghezza m 4, 50 o m 4, 80 sul fondo ed a
80 sul fondo ed a bordo m. 5, 70. cattaneo, ii-2-300
senza toccarlo o senza fermarsi. m. adriani, i-318: non facendo i
più di quindici miglia rasente terra. m. adriani, v-233: 1 mmici stupirono
carta peggio poi loco si scrive. m. villani, 3-61: fu portata carta
si missero dentro li boschi folti. m. adriani, ii-174: era il luogo
per i battelli e caravelle rase. m. cavalli, lii-12-292: non portano
vada per fianco a raso la comella. m. membri, 35: per il
contemporaneamente due faccende. g. m. cecchi, 1-ii-275: -oh i'credo
241: item una rasoia d'arcile. m. fiorio, 264:
calcio, tiro teso e violento. m. galdi [« la gazzetta dello sport
si rada con rasoio il detto luogo. m. savonarola, 1-139: il barbiere
- anche: ladro. g. m. cecchi, 1-2-427: sarà ben anco
tor via tutta la feccia. m. garzoni, iii-62: si rasperà tanto
altro ingegno per neuno modo. m. intr. scavare. scoli,
-anche assol. g. m. cecchi, 7-4-10: non essendo stato
, 147: la rassegna della civica m piazza fu spettacolosissima. circa 3. 000
accertarne la presenza. g. m. cecchi, 1-1-508: e'm'è
2. rassegna dei soldati. m. villani, 6-72: a ogni rassegnamento
per adempiere a certi obblighi. m. villani, 5-22: molti de'suoi
carte e il loro passaporto, o m render conto all'ufficiale che comanda a
[la casa]. g. m. cecchi, 1-2-211: -che si faceva
masserizia molto ben rassetta. g. m. cecchi, 1-1-14: -a che proposito
rassettare la propria persona. g. m. cecchi, 28: i'ho maritata
e rassettando le cose fatte. f. m. zanotti, 1-9-148: il dover
di genova del mese di maggio. m. villani, 10-27: il re giovanni
ambiente). g. m. cecchi, i-276: non vogliono tener
corrispondente all'odierna serbia. m. zane, lii-14-394: in tempo di
fiducia (una persona). m. fazio [« la stampa »,
dalla solidificazione di un materiale. m. adriani, 3-4-46: anassagora e democrito
. ant. intirizzimento, congelamento. m. adriani, vi-84: l'eccesso del
o in un'alleanza. g. m. cecchi, 21-11: tornate su in
del santo vangelo. f. m. zanotti, 1-9-211: se l'instituto
passione, della tal patria, o m un uccello od altro animale della tal
è poema epopeo rassomigliativo de'piggiori. m. adriani, 3-5-140: avendo la
non sia in quelle rassomigliatore. m. adriani, 3-3-164: dicevano..
trice di cose spaventevoli e compassionevoli. m. adriani, 3-1-123: ritireremo il
le virtù e i meriti di v. m., di amarla e di osservarla
che lo caratterizza). m. l. giulietti [« ciao 2001
le mani della moltitudine de'guastatori. m. fiorio, 242: le scaglie de'
176: montò in tutto a soldi m lo staiore de la rastoppiatìccia. =
della borsa, incetta di titoli. m. fabbri [« la repubblica »,
borromeo ha menato il rastrello. g. m. cecchi, 7-1-1-: egli ha
11. dimin. rastrellètto. m. florio, 393: raffreddati che siano
fianchi, che sono alti solo 29 m, esso lascerebbe uno spazio libero di
esso lascerebbe uno spazio libero di 30 m, ma sotto la massa torreggiante dei capocroci
a poco più della metà (17 m). -con riferimento alla forma
maria era la palma d'esso. m. fiorio, 270: in quest'asse
rataplanèsco, agg. (plur. m. -chi.) che ostenta un
sm. e f. (plur. m. -t). chi pratica la
ràtico, agg. (plur. m. -ci), ant. erratico,
termine).?? m. villani, 9-47: i tarlati d'
già sottoscritti e ratificati. g. m. casaregi, 1-195: non si può
si facci sopra tal cosa. g. m. della porta [in michelangelo,
senato che rata e santa fosse. m. dandolo, lii-4-32: quanto è terminato
della figura con la rata parte. m. fiorio, 72: sicome quei che
scarpe e chi fa mestole. g. m. cecchi, i-31: le fé rattacconare
. tommaseo, 2-ii-39: la sorella m quelrire tenaci infonde qualche parola d'amore:
corso d'acqua entro argini). m. fiorio, 368: i mantici in
dolore e non si sente poi. m. c. bentivoglio, 2-450: sol
-confiscare, sequestrare. g. m. cecchi, 19-16: dove mi sono
mai e fu suo erede. g. m. cecchi, 32: io / stetti
riaccendere, attizzare. g. m. cecchi, 1-ii-317: padrone, deh
ratticida, agg. (plur. m. -1). topicida. - anche
presto presto e accanto accanto. g. m. cecchi, 17-114: andatevene tutte
ver l'albergo di lei. g. m. cecchi, ii-24: va'ratto,
, con valore superi. g. m. cecchi, 1-1-20: l'è venuto
improprio: rammendare. g. m. cecchi, 17-59: tu hai le
roba e senz'affanni, / ogni cosa m caffo e 'panni / tutti rotti
correzioni (uno scritto). m. franco, 1-128: tu suogli pure
dall'acqua, el quale, tornando m su, distende le prime parti, cioè
danno le femmine rattrista. f. m. zanotti, 1-4-252: paragona egli
voce).?? m. savonarola, 1-178: quanto tu entendi
-sommesso. f f m. lamberti, lxvi: un che a
. mortificato, umiliato; avvilito. m. adriani, ii-81: marzio..
terra di più armonie. f. m. zanotti, 1-6-121: il coro,
ad una. -affluire. m. fiorio, 370: questo metallo si
sm. ant. ravanello. m. savonarola, 12: de le radice
ravastina di lunghezza non superiore ai 100 m. dizionario di marina [s.
sm. invar. tamburino. m. membri, 41: passato questo,
); sono alte fino a io m e hanno enormi foglie (lunghe più
enormi foglie (lunghe più di 4 m) disposte a ventaglio all'estremità del
acque di un torrente. m. apollonio, 93: e lui si
ha rinunciato; pentito. m. villani, 10-67: il popolo di
non letterata, così copiosa in francia, m inghilterra e in germania, la quale
vuoi tu? -che tu stia la notte m casa. da qui innanzi tocca a
resistere, di reagire. m. villani, 3-39: messer niccolò.
di eventi, ai situazioni. m. villani, 10-23: in questo fortunoso
e servi che vedevano gli andamenti. m. adriani, vi-80: distribuì a'
-coprirsi, vestirsi alla meno peggio. m. aariani, v-7: agide..
. 14. radunarsi. m. villani, 9-79: il perché ne
memoria, far ricordare. f. m. bonini, 1-i-159: l'occasione opportuna
; ammodernare. { { m. piazza, ii-511: quanto più presto
filo che si ravvolge intorno all'asse m d e dall'altro capo sostiene il
mancanza di tradizioni militari. a. m. ortese, 7-16: non si
sm. e f. (plur. m. -i). seguace, assertore
razionalìstico, agg. (plur. m. -ci). che è proprio,
. -categoria, classe sociale. m. zane, lii-14-304: vi è bene
svizzera. -razzina. m. franco, 1-36: pulci e pulcini
gico). f. m. pasanisi [« bollettino della società geografica
razzista, agg. (plur. m. -i). che professa teorie
razzìstico, agg. (plur. m. -ci). ispirato, impron
, immortale e felice. g. m. cecchi, ii-352: spregiando i grandi
razzi delle ruote torti verso i poli. m. fiorio, 159: i razzi
un becco lo vedrai. g. m. cecchi, 1 -88: qui l'
erano in grado di raggiungere i 2000 m di gittata (anche nell'espressione razzi
a quote variabili da 1000 a 2000 m dal suolo, in modo da impedire
zion che mi chiedete dell'epistola di m. tullio a quinto suo fratello;
, fare il mestatore. g. m. cecchi, 17-62: 'razzolare '
quando uno comincia una volta a finire m prigione, non ci si leva più.
gallina convien che razzoli. g. m. cecchi, 7-4-12: in fatti /
; non sei che coronata polve. m. leopardi, 1-115: il re è
o di culture non occidentali. m. membri, 40: il re manza
l'alfino e rocco nel nero. m. colombo, 3-229: il movimento del
io. dimin. reìno. m. adriani, iv-64: gli efori,
è più ideologia che pensiero scientifico-economico. m. caprara [« l'illustrazione italiana »
], sm. e f. (m. plur. -i). seguace,
: morì di cirrosi epatica. dire che m. n. fu disperato sarebbe
reai genitor de'vostri giorni. a. m. bandini, 158: lo pregai
dolorosamente dopo un'illusione di vita) m un godimento tranquillo. -immettere di
possono raggiungere altezze dai 2000 ai 3000 m. -con signif. generico: sporgenza
professionisti, industriali, commessi, umiliati m un'eleganza modica, ebdomadaria, abbrutiti
con riferimento al palcoscenico). m. adriani, i-17: minos fu sempre
nelle prime stanze del re, e loro m mezzo, sopra un maestoso rialto,
altri fa che il numero pare maggiore. m. adriani, 11-68: cominio,
grazie agli iddii, come si conveniva m tanto grande prosperità. atti del primo
g, h, k, l, m, n, si fermino su 'l piano
che ne è causa o effetto. m. panara [« la repubblica »,
rialzìstico, agg. (plur. m. -ci). che tende al
lavoro; si riammalò peggio che m prima. = comp. dal
; replicare con un rimprovero. m. adriani, 3-1-373: per niun partito
diventare più morbido o fluido. m. puccini [« l'illustrazione italiana »
ritornato (in partic. in sogno o m visione). tommaseo [
riarmista, agg. (plur. m. -i). che sostiene la
se'per entrare in casa. g. m. cecchi, 1-ii-172: va'insino
semplici, razionali e funzionali. m. ruini, [in cronache sociali,
sm. rafferma di soldati. m. d'ayala, 1-242: 'ringaggio
un ulteriore periodo, raffermato. m. d'ayala, 1-242: 'ringaggiato
è coniazione impropria). m. bardano [« il giorno »,
langue o che è stata interrotta. m. barbaro, lii-15-403: il bassà di
corpo eccessivamente rilassata e libera. m. apollonio, 80: vito d'aniello
fluidamente (il sangue). m. puccini [« l'illustrazione italiana »
riaccese, la tela in opera. m. morasso [« l'illustrazione italiana »
un comportamento un tempo consueto. m. apollonio, 165: già smetto di
un motore, una macchina). m. corti, 44: riavvia il motore