/ anime ciech'e grame. leandreide, lxxviii- ii-352: trovò gente assai, lieta
nostro ducale e la infula. leandreide, lxxviii- 11-416: marin michel, che l'
a tutte le cose contrarie. leandreide, lxxviii- 11-282: ch'io sia tuo non
sopra 'l pisan. iacopo del pecora, lxxviii- iii-59: veder potevi ancor tornato paio
malignità de'costumi. iacopo del pecora, lxxviii- iii-8: comprendo nondimeno che, come
pace il porte. iacopo del pecora, lxxviii- m-12: io, così in queste
ch'altro il viver mio! leandreide, lxxviii- 11-382: non può sentir piacer chi
senpre tra9a guay. jacopo del pecora, lxxviii- m-30: mi levai per fuggir li
sollecitudini delle operazioni temporali. leandreide, lxxviii- 11-389: cuossì ondegiata / era da
abondi nel saziamente. iacopo del pecora, lxxviii- iii-8: procederemo con più dengni esempi