dati, 8-23: con discorsi ameni la lusingò [l'accademia], con poesie
era, e tanto il prigionier lusingò che egli la lasciò a ruggieri favellare.
sperare? ah! no: mi lusingò fallace / mille volte la speme, e
/ sperare? ah! no: mi lusingò fallace / mille volte la speme,
più d'ogni conquista cittadina / mi lusingò quel tuo voler piacermi! -per simil
compagnia e coabitazione della femmina che lo lusingò, trapassò 11 comandamento di dio e
più d'ogni conquista cittadina / mi lusingò quel tuo voler piacermi! alvaro,
/ maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano! arrighetto, 224:
contrastare; né poi più oltre non la lusingò né non la consigliò che ritornasse a'
iersera non ci eravate, tanto mi lusingò che io in casa vostra nella mia
dati, 8-23: con discorsi ameni la lusingò;... e non s'
lambruschini, 4-217: un ingannevole miglioramento lusingò fino a mezzo giugno gli animi angosciati
tutto pentito, tutto divozione, allettò, lusingò, tese insidie e poscia intimorì,
a nulla. fagiuoli, ii-53: ti lusingò uno sguardo, un ghigno, un
il serpe che andò alla donna e la lusingò e sedusse. -affrettare
era, e tanto il prigio- nier lusingò che egli la lasciò a ruggieri favellare.
albanzani, ii-245: sollecito del fatto, lusingò un cavaliere gallico, con grandi promissioni
xlix-79: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano; / maladetto lo
xlix-78: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano; / maladetto lo
tetrastico settenario alternato di sdruccioli e piani lusingò l'orecchie infranciosate con una reminiscenza di
tetrastico settenario alternato di sdruccioli e piani lusingò l'orecchie infranciosate con una reminiscenza di
balordi. fagiuoli, ii-53: ti lusingò uno sguardo, un ghigno, un
trovai qualche tozzolino di pane rancido che lusingò, ma non attiepidì la mia fame
qualche tozzolino di pane rancido, che lusingò, ma non attiepidì la mia fame.
xlix-80: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano; / maladetto lo
adulatori. siri, xii-142: si lusingò [mazzarino] di far trionfare in
pentito, tutto divozione, allettò, lusingò, tese insidie, e poscia intimorì,
di nausea. fagiuoli, ii-53: ti lusingò uno sguardo, un ghigno, un
lo indovinello, lvii-40: tanto la lusingò a poco a poco / ch'andò in
bella immago / della nobile adunanza / lusingò la mia speranza, / oltre l'ebro
serpe che andò alla donna e la lusingò e sedusse. -corrompere.
serpe che andò alla donna e la lusingò e sedusse. moravia, iv-191: il
serpe che andò alla donna e la lusingò e sedusse. saba, 5-424: