to- gliessero il calarvi di presente. lupis, 262: godimenti tramezzati di spine
in grosso a sostentarci nel grado. lupis, 20: che felicità di quei tempi
in piede. -figur. lupis, 158: principiano i soldati con la
, sm. ant. gomitolo. lupis, 312: una conocchia allato, un
cortigiana... si troncavano. lupis, 348: senza scandagliar nella calamita
/ materia da cantar fole e canzone. lupis, 86: non può negarsi che
2. cibo prelibato, leccornia. lupis, 476: qui non arriva con profumati
l'olio; e quelli sono gragnuole. lupis, 289: dove tempestò con le
cavalli, / di gramaglie coverti. lupis, 82: il suo feretro non coverto
incontrato in qualche groppo di capanne. lupis, 502: una lastra di macigno
abbellimento; copertura, espediente. lupis, 182: si fanno tanti tulli!
cadono privi mezzo del moto e senso. lupis, 205: i codici malintesi
. sfiderebbe a battaglia il tempo. lupis, 219: i loro trofei con l'
armarsi-. - anche al figur. lupis, 145: non vi è capitano che
sconfiggere. -anche al figur. lupis, 374: quel cuore ove sudavano i
piastriccico di quella sua benedetta lettera. lupis, 95: una sottoscrizione a cifra
quell'altra, il mar s'imbruna. lupis, 120: s'imbruna la purità
ha tutti imbrunir d'italia i rai. lupis, 534: cominciò ad imbrunire con
fino a vedere imbrunito il giorno. lupis, 43: egli passeggia continuamente sotto
mia partenza / veder solennizzar questi imenei. lupis, 496: una donna,
e catulo contra loro fuoro mandati. lupis, 280: immorbidì quel cuore tra i
imitato; non spontaneo, artificioso. lupis, 496: una donna fatta moglie di
, un incalzando, vi muore. lupis, 154: ancorché la febre nemico,
medesimi che dall'incalzo de'nemici. lupis, 315: era appunto d'estate,
tutti in volto incastrati di finissime gemme. lupis, 372: si racchiudeva sovvente
: boria, alterigia. lupis, 486: muto a i saluti,
pre zioso suo peregrino. lupis, 191: ogni ora s'incontrareb-
intera, non per sanare l'infistolita. lupis, 299: infistolita e lorda elisabetta
, e ha estrema passione dentro. lupis, 266: amone s'infoca di un
vita oziosa, inetta; rammollirsi. lupis, 42: s'infracidisce tra le piùme
, né sa dove s'asconda. lupis, 550: ma quanto durano l'allegrezze
ingambare, per amore delle ricchezze. lupis, 340: nell'assedio di pamplona percosso
, come contraria all'essere ragionevole. lupis, 84: allora che pensò più
. ant. nitrire. lupis, 141: razze che non innitriscono nelle
la grifagna imperiale. -figur. lupis, 481: croci che non inquarta l'
agg. ant. irrigidito. lupis, 93: dritto più di una canna
da gli aumenti di questo stromento. lupis, 146: trasmuta quella ricca corona
/ a recusar di capitan l'onore. lupis, 116: non s'intumidì
e denari. -figur. lupis, intr.: simili letterati..
un discorso, ecc.). lupis, 442: non più lo riguarda con
si vide piena di questi concetti. lupis, 22: alla fine di queste
aduste carni, abbracciar l'irco. lupis, 269: nelle basiliche si scannano
dissegnando... compiscono una istoria. lupis, 69: alle sue tinte correvano
sm. ant. lampreda. lupis, 34: trionfi laureati di zuccaro,
è pien di morti e di languenti. lupis, 3-183: nell'ospedale degl'incurabili
lascivie il crine e 'l manto. lupis, 3-pref.: sarebbe troppo infelice
bellisari, le leggi a'treboniani. lupis, 3-329: suppliva sempre iddio a
dottor d'averno e consultor di pluto. lupis, 145: ogni uno cerca di
. illustre, celebre, glorioso. lupis, 256: stupii tra me stesso che
in grande aiuto e diminuzione del dolore. lupis, 3-261: un pugno di lente
troppo suo vituperio per poca lente. lupis, 61: un pugno di lupini e
trovai che era carico di lepra. lupis, 402: infracidito nelle scaglie di una
ulcerato su 'l letamaio de'dolori. lupis, 380: il povero pontefice..
letto matrimoniale) con grosse entrate. lupis, 3-19: il repudio di caterina d'
ut ait plinius, canes nati ex lupis et canibus, cum inter se forte
seni / altra gioia invisibile divieni. lupis, 3-141: uno di quegli empi sfodra
vista. -successione cronologica. lupis, 310: se la fronte s'increspa
assoggettarsi a un destino ineluttabile. lupis, 470: tutte le felicità pagano il
virtù li più scandalosi suoi vizi. lupis, 438: con la medesima livrea
. -colore di un fiore. lupis, 286: strisciata di cremosi, d'
degli orfani e divoratore delle vedove. lupis, 175: la sua falce sega con
le toglie alle nobili e alle degne. lupis, 153: non schiva [l'
me qui depongo elmo e lorica. lupis, 42: soleva in mezo gli ostri
macchie e carca de fango e luto. lupis, 515: i pesci d'acqua
per li campanil lumiere e fuochi. lupis, 3-322: attorniò il suo palazzo
dello stomaco e provocano l'appetito. lupis, 61: un pugno di lupini
fior de'suoi più verdi lustri. lupis, 313: non si arrossisce di mostrar
e l'ale macchiate di scuro. lupis, 3-27: due guancie non altrimenti
sopportazione delle sofferenze fisiche e morali. lupis, 201: felice a lei [l'
sol aspira alla maggioranza del principato. lupis, 3-217: voleva medicare l'errore,
ancora contro déagean che lo maneggia. lupis, 3-203: visto che si ebbe,
de'libri e di cose ecclesiastiche. lupis, 3-44: aveva perduto il maneggio
bel lezza dell'amata. lupis, 3-168: allora egli tra le fiamme
e s'accomodan a tutti visi. lupis, 228: che rara prerogativa del
co 'l manto del zelo publico. lupis, 265: che manti ingegnosi trama
che è opera divina). lupis, 3-62: triplicate porte di fortissimi roveri
possa conoscere di qual razza sono. lupis, 172: una marca che lo
co'piedi le gemme e le margarite. lupis, 3-121: le circondava la gola
carceri de'casnà de'monarchi orientali. lupis, 19: ben si potevano chiamar d'
de'giansenisti, che godo aver conosciuto. lupis, 3-51: aprirono un forziere.
o, anche, con leggerezza. lupis, 490: potevo far il matto in
fanno delle nozze, e trionfarete. lupis, 3-124: perché febo incominciava medemamente
, no-tit.: risposta del medemo. lupis, 3- 210: con queste
oneste gli confessava di essere milensissimo. lupis, 194: melenzo nelle operazioni,
quand'è menato da grande vento. lupis, 3-291: una donna faceva segno
mendica / spelonca mi condusse lacrimando. lupis, 3-294: una cella che confina
avenire perché savia molto la cagnoscea. lupis, 3-204: lui, stupido e pensieroso
quanti ad altri mai teser la rete. lupis, 3-142: dalle sue angosce altro
vie più dell'occhio approssimò la mano. lupis, 384: l'omicida [teodorico
). - anche al figur. lupis, 3-312: gionta al tempio, strepitano
scarso valore, di poco pregio. lupis, 58: che cosa gli vuol togliere
al specchio, di me tremo. lupis, 311: non si levarà [
meschiato qualche parola e sentenza lattina. lupis, 3-200: avreste visto nella cerimonia
ant. perversità di un vizio. lupis, 3-200: seppe così dolcemente ferire la
de'sacri studi amo e vagheggio. lupis, 3-113: questa accusa fu
e con la sferza dura / mortificarvi. lupis, 267: davide...
fu questa notte il termin perentorio. lupis, 3-202: usciva poi il cipresso:
corpo assai più de'mosciolini del vino. lupis, 437: non saprei come chiamarla
sdegno; fatto abnorme, iniquo. lupis, 538: a che questo lungo vivere
si abbia a fare in qualunque moto. lupis, 3-50: il giusto è un
arsiccio, divenne mummia di penitenza. lupis, 377'. una mumia nei tratti
. ornamento, abbellimento morale. lupis, 461: con le murene delle virtù
diamanti e poma d'oro. lupis, 29: non dico de frutti,
2. disgustoso, nauseabondo. lupis, 3-183: nell'assistere agl'infermi professò
per mancamento della prova dell'attore. lupis, 3-267: fugge dagli applausi de
la persona e contra la parte sua. lupis, 3-133: figlio, diceva,
-manifestazione grandiosa del potere. lupis, 248: non è da stupir,
, i-d-vi: fiori di nenufarro. lupis, 251: gli riconcilia con i
un neo: assolutamente nulla. lupis, 354: un neo, un atomo
parte e contarne tanti de'pienamente felici. lupis, 3-18: peripezie che per stampa
un imitatore lodevole e niente più. lupis, 248: non è da stupir
avertisco a nettarsi ogn'om che parla. lupis, 3-330: non così tosto vi
3. nocchieruto, nocchioso. lupis, 3-68: aveva il carceriere..
oggetto di mercato, di commercio. lupis, 33: la medema aurora arrotò il
in preda a qualche vii pastore. lupis, 3-56: un'aurora, è
flagellare da ogni più obbrobriosa imprecazione. lupis, '3-101: pareva che effettivamente
denaro, n. 2). lupis, 467: va gridando per le piazze
eclissa e dice: buona sera. lupis, 3-190: fu mirabilissimo il suo
ch'offender la spada noi potea. lupis, 3-168: il tiro di un
lupis, 3-330: doppo guarito questo male dell'
al sacrificio. p p lupis, 489: i romani al veder inalberar
dei tuoi fatti e i carmi. lupis, 3-67: aveva il carceriere poco meno
neu'affissarsi nel volto della reina. lupis, 222: un calamaio che mai si
giudizio né un'oncia di sale. lupis, 524: egli non ha di sicuro
e per natura mi vengono raccomandati. lupis, 3-58: non permettete che alla di
o ciò che lo concilia). lupis, 76: per più notti perse il
-rendere precario, pericoloso. lupis, 3-24: tante spade con lampi di
. -quadrante di forma ovale. lupis, 18: or veda in che si
sm. ant. pagliericcio. lupis, 3-176: stendeva le carni sopra duro
metonimia: la morte sul patibolo. lupis, 3-109: rinovarò i palchi gloriosi della
un pallio di penne verde e oro. lupis, 232: senza pensare a'beni
la voce, un lamento). lupis, 3-43: poi fingeva di sentirsi qualche
panatièra dorata i fregi con tre scatolini. lupis, 37: vasi di porcellana e
pensiero o discorso vano; fola. lupis, 3-176: l'altro...
di dar nome papisti a'catolici. lupis, 3-22: tutto il giorno non rimbombavano
quando febre e quando molte altre. lupis, 3-123: con quel tremare artificioso
ant. sostenitore, seguace. lupis, 3-327: partitatorio degli eretici e ardentissimo
partito in qualcosa: esserne esperto. lupis, 3-174: le donne, o almeno
subito in seno. -custode. lupis, 3-186: la dama al contrario,
ant. beneficato, favorito. lupis, 126: fa un passaggio così stravagante
partic.: rivolgere una supplica. lupis, 3-329: di ciò ne passò moltissime
presto gli affari a disperatissimi passi. lupis, 3-29: gli affanni del parto ridussero
4. zolla di terra. lupis, 130: tutte le di lei grandezze
prima che mettano piede nell'animo. lupis, 101: quella promessa di deità
. -soffermarsi a considerare. lupis, 425: lettore, facciamo un poco
. -impaccio gravoso, carico. lupis, intr.: ho un gran pegno
a finire non si sa dove. lupis, 27: rami pendoloni di fichi.
e spirituale (un'espressione). lupis, 3-295: erano queste ingiurie del volto
... sì sceleratamente cambiato. lupis, 3-20: passò questo perfido contaggio
. ant. limite, confine. lupis, 3-228: gionto alla fine agli ultimi
modo avvertibile il battito cardiaco. lupis, 3-55: per più ore stette tramortita
un parto. -tentazione. lupis, 3-147: la virtù combatte un pezzo
cattolica (una dottrina ereticale). lupis, 3-21: passò questo perfido contaggio parimente
dandoli fuoco, la rompe e fracassa. lupis, 389: qui, senza arrischiarsi
castigo che ben merita la tua petulanza. lupis, 3-49: qual petulanza la vostra
condite col grato piccante del pepe. lupis, 26: ti eligesti [diogene]
le porte de l'altrui liberalità. lupis, 3-209: gli incessanti sospiri con i
luminoso, modello di una virtù. lupis, 333: tralascio un'annia et una
sopra, dove sta il datario. lupis, 3-21: la chiesa anglicana si aveva
perché son miniere ricchissime delle scienze. lupis, 3-18: peripezie che per stampa
, non per miglioramento della vita. lupis, 365: non era settimana che non
/ per infettarne un poculo omicida. lupis, 112: poculi dannati stemprano i
studioso, uno scienziato). lupis, 545: paracelso, medico di gran
i più luminosi orizonti dell'innocenza. lupis, 3-25: io non voglio dilatarmi nei
da grande un schizzo d'ente? lupis, 443: ciò che pompeggia di magnificenza
del corpo come le rassomiglia ne'costumi. lupis, 3-103: essa entra in quella
e resti sicuro in ogni tempo. lupis, 3-199: unirsi tacite assemblee e sollevarsi
crollar la selva e batter la foresta. lupis, 3-55: la tenerezza...
nacque la nobilissima scienzia del contrapunto. lupis, 491: al contrario delle città,
un sentimento, un'emozione). lupis, 3-172: quando gionse alla madre la
... morì prigione e fastidito. lupis, 3-60: essendoli rifatto che un
procedura di savoia negli attentati contro genova. lupis, 3-213: la vita, che
ma più si converria dir feminile? lupis, 3-221: un capello che tirava al
dio disponeva d'avere di questo regno. lupis, 3-135: chi avrebbe detto che
senza mercantare propalare gli propri sentimenti. lupis, 3-150: non tardò troppo che
nascessero varietà di proposizioni e di sentenze. lupis, 3-146: l'aio, nel
. -umiliare, svilire. lupis, 480: quando poi entrò nella città
potè egli di straordinaria fortuna prowedere. lupis, 3-65: lo prega in tanto a
più bisogno di cavezzone che di pungiglione. lupis, 3-137: la sassonia,.
con tucia alessandrina e terra sigillata. lupis, 3-200: seppe così dolcemente ferire
più di 6 mila ducati all'anno. lupis, 3-19: il repudio di caterina
saldamente nel terreno o nel pavimento. lupis, 3-46: margarita di gordon superò nella
ralimati e ratinati col suo giudicio. lupis, 243: euripide, all'ora che
su se stesso, ingobbito. lupis, 237: quanto più stitica e rampognata
brevissimo o che trascorre velocemente. lupis, 3-72: me lo diceva il cuore
da pozzolo, luogo ameno di lombardia. lupis, 234: ivi mai non
stridere contra la purità de'colombi. lupis, 3-37: peggiore di un bruto si
di vino e un poco di pane. lupis, 337: francesco petrarca, il
essere ingovernabile (il timone). lupis, 3-288: fischiano le sarte, si
ragioni addotte, delle rissoluzioni deliberate. lupis, 179: si proporrà un affare
la ricercai della cagione della sua mestizia. lupis, 3-304: la marchesa, in
degni ridotti di altri ancor vivi. lupis, 167: si racchiude in un piccolo
te ridutti. -portare vicino. lupis, 3-67: riduce un monte di paglia
.: mucchio di rimiti. lupis, 30: spolparsi un erario per darsi
nel tuo riflesso, ancorché splendesse! lupis, 3-27: non si servì giamai
e della ragione o ne deriva. lupis, 537: più tosto atto ai sillogismi
e disperossi tornando alla vita secolare. lupis, 3-44: io non parlo degli
d'ingiusta e la spaccerebbe d'iniqua. lupis, 3-52: la rinfacciarono con titolo
di bacco / piccante e dolce. lupis, 314: si era trasferita susanna nei
, in partic. una tirannia. lupis, 290: quanti rintuzzarono una tal tirannia
6. consolazione, conforto. lupis, 3-144: passava le settimane intiere con
te chiamasse, fa'qualche retinenzia. lupis, 265: che manti ingegnosi trama
prigione nel castello di pietra sisa. lupis, 3-235: incominciò pure un giorno
un provento, una rendita). lupis, 3-180: far vendere quelle gioie,
sm. ant. pellegrino. lupis, 464: prezzava più il baldacchino di
ritirata verso il suo romitorio. lupis, 464: aveva [diocleziano]
qualcheduna sopra la superficie delle acque. lupis, 3-210: non sbuffa così orgoglioso
-circostanza che favorisce incontri amorosi. lupis, 40: negar non si duo che
come da una rugiata celeste innafiata. lupis, 33: la me- dema
sangue ognor piu d'un ruscello. lupis, 3-57: nelle pupille non ho più
cercare inutilmente di estrarre acqua. lupis, 31: per formarsi il vaso di
, carico di artifizi, inventato dal lupis di fiume verso il 1860.
altrimenti vocate sandalia a la apostolica. lupis, 3-176: con un sandolo al piede
doveva per lei tagliar la tonica. lupis, 3-251: convenne etiandio di cuscire
da un inf.). lupis, 3-173: per i circoli, nei
fa dal talamo al tumulo passaggio. lupis, 3-127: non sei satolla di quel
il furore, l'ira). lupis, 3-56: non ancora si son saziati
gioia (un guadagno). lupis, 406: non lo sbalzano i guadagni
al cappello [cardinalizio] di sbalzo. lupis, 3-274: si levano di sbalzo
sboccata fuor di modo inserta in loro. lupis, 264: fedra, figlia
, far pesare i propri favori. lupis, 3-41: per fomentare più ardentemente i
. intr. borbottare, brontolare. lupis, 408: cadauno si tiene deluso alla
fatto oggetto di accuse infamanti. lupis, 3-281: che inumanità d'uomo,
vita, ecc.). lupis, 202: valentiniano, dato talmente alla
e pettini e scopette e ferra vecchi. lupis, 171: se arrotato [il
un oggetto 0 valutarne una qualità. lupis, 3-272: chi per curiosità gli toccava
tinto nel sangue, verso il cielo. lupis, 269: nelle basiliche si scannano
calando alla gola diede mostra di scaranzia. lupis, 322: trovarsi strangolata in una
dell'ingiustizia, ritirò la mano. lupis, 3-60: non so se ella sentisse
ponente. -rosicchiato, mordicchiato. lupis, 31: impoverir le cave della numidia
senza oro e con schettezza di panni. lupis, 135: non parla sotto i
medesimo duello, non dice tal sciapitézza. lupis, 537: più tosto atto ai
il primato in una competizione sportiva. lupis, 117: chi discacciò dal regno arsacide
che colposamente non si sieno avuti. lupis, 3-250: tirassi ancora dalle gambe quei
comunità, uno stato). lupis, 3-189: sapeva che nei rancori privati
decessi che, conoscendone sconcerto. lupis, 173: egli [il cavallo]
sconcie villane le cittadine più qualificate. lupis, 194: melenzo nelle operazioni,
nervoso cencostante / inevitabilmente essere scopo. lupis, 3-53: essa trale assai più potente
mi farebbono sbasire su le funi. lupis, 3-199: il ministro evangelico..
fa scorci di bocca e voci strane. lupis, 316: si difese per quanto
un rigoroso esame di coscienza. lupis, 3-170: poco importava l'espugnar le
a un'andatura più veloce. lupis, 357: un cavallarizzo, che paventi
/ perché la scrima niente valeva. lupis, 159: far il noviziato in una
uomini si scrutinasse per via dell'opere. lupis, 449: oh se si
in un contesto figur. lupis, 3-285: la valesi...
, dalché ne seguì tanto sdrucciolamento. lupis, 322: élla non dubita di segreti
, critiche, giudizi feroci. lupis, 3-183: con un occhio lontano segnava
con armata potente di rimettergli dentro. lupis, 3-31: l'esorta con diverse e
del trentino per vendergli in alemagna. lupis, 234: sempre varietà d'erbe moltiplicate
qualcuno: stordirlo, confonderlo. lupis, 3-182: tante volte convenivano i frati
-togliere la libertà a una persona. lupis, 454: un crine...
, isolarla dal consorzio umano. lupis, 3-138: lo sequestrò dalla conversazione e
alle mura e menati in servaggio. lupis, 3-287: il vascello, aiutato dal
ant. suscitare il sentimento amoroso. lupis, 3-179: un petto di neve,
-figur. trasgressione di una virtù. lupis, 3-123: non si davano [nei
di sgambata: traballare, oscillare. lupis, 25: un terremoto che nelle capriole
che nelle donne è però onesta. lupis, 207: un abito sgarbato guasta
: ero in galera che mi specializzavo a lupis, 530: una sgobbaide e un tamburro
girlanda non de querco o d'oppi. lupis, 3-292: un frate ivi
mauro e sguazzammo la senna due volte. lupis, 400: che vale un viandante
scenografia e per i disegni pubblicitari. lupis, 21: pitture non so se fatte
/ gli aurei monili in ruvide ritorte? lupis, 78: forti e virtuosi nelle
spiegato il motivo di inesplicabile affanno. lupis, 538: a che questo lungo vivere
cibo, un vino, il loro lupis, 3-60: imbattendosi in certo libro lasciato
rettitudine morale e rispetto di dio. lupis, 3-63: intrepida in tante calamità,
. metafora troppo ardita, iperbole. lupis, 362: dirà che il sole risplende
la vita di una persona). lupis, 415: una vita smembrata ai disastri
in una delle sue fasi). lupis, 362: dirà che il sole risplende
, si scordano tutte le cose famigliali. lupis, 3-220: intervenne al pranzo più
opposizioni gagliarde. -rimuginare. lupis, 3-180: ripone di nuovo il ritratto
fa le foglie maggiori del basilico. lupis, 251: a forza di alexifarmaci gli
nuove oppinioni contro a la santa chiesa. lupis, 3-160: le delizie e la
/ e lor diè cruda inaspettata morte. lupis, 303: inargentarsi la pelle di
anco d'alleggerir i fastidi del corpo. lupis, 3-185: sventurato, che s'
. -dichiarazione di sottomissione. lupis, 3-82: gli parve atto necessario e
. deporre al di sotto. lupis, 3-170: del cavallo, dell'armi
io assolutamente le approvo nella medicina. lupis, 336: suda la spargirica nei suoi
nel cospetto di tutta la corte. lupis, 323: marzia, figlia di var-
fanno rosse e quài gialle le guancie. lupis, 3-310: divulgatosi la voce della
. esprimere, proferire, manifestare. lupis, 26: o botte, che racchiudesti
sol ne vela dal cefiso al tago. lupis, 3-166: dominava quei paesi una
bolle / d'ossa spolpate il lido. lupis, 298: trucidati che l'aveva,
-dare alla luce, partorire. lupis, 3-131: essendo già venuto il tempo
ira, di sdegno; infuriato. lupis, 3-265: lo battevano le stole de'
escandescenza. - anche sostant. lupis, 3-241: sospeso il padre nella confusione
dei predecessori. e e lupis, 42: non più figlio et erede
. o per la sua libera lupis, 519: notar continui debiti nei squarciafogli
parte di loro rabbuffatamente scapegliate e scalze. lupis, 46: si erano ingegnati con
stampa: per essere reso noto. lupis, 3-18: peripezie che per stampa meritano
ma si spende quelli che sono stampati. lupis, 3-21: dei turri- boli e
, vivere in una determinata condizione. lupis, 3-234: ancorché giovanetto e fresco nella
le bastonate, perché dàn di piatto. lupis, 3-185: quello, che nei
mantenuta intatta la stella dell'innocenza. lupis, 215: pura nei suoi natali,
attonito, incapace di reagire. lupis, 291: ella in un'offesa così
a porte spalancate e corte andita. lupis, 94: si vedrà un sensuale che
io. sconciare, insozzare. lupis, 264: fedra, figlia di minos
ov'era in pulpito il predicante. lupis, 3-47: per strada la fece assalire
6. energico movimento, scotimento. lupis, 3-41: cominciava dal capo a farsi
longhi strascini, stettero molti giorni ritirati. lupis, 3-114: involta [la marchesa
. seguito di persone, codazzo. lupis, 121: girata la città con lo
la mansione del mozzo di stalla. lupis, 126: fa un passaggio così stravagante
o gli stucchi ornamentali. lupis, 37: cristalli di montagna, nappe
dell'affetto ci sarebbe perdonato. lupis, 486: muto ai saluti, torvo
la sua colera contro il suo favorito. lupis, 3-208: sospinta da un impetuoso
con uso iperb.). lupis, intr.: scrivo per la buona
, privi d'ogni capriccio sventato. lupis, 39: delle donne poi non serve
. incede semidue colpi si sventra. lupis, 462: una mattina allo spuntare del
oneri, preoccupazioni, ecc. lupis, 98: ha la tua tara delle
voglion la tara più che le rubiglie. lupis, 453: non v'è preggio
e campo de le virtudi e vizi. lupis, 3-45: una guglia inalzata nel
fatto per consiglio di un solo. lupis, 3-19: questa istessa [anna bo-
-papa; alto prelato. lupis, 238: quante mitre e tiare,
l'aspra tirannia del crudo verno. lupis, 3-167: il di lui corpo.
è di mescolarlo con l'altro. lupis, 3-221: un capello che tirava
, gli nemici che sopra vi montaranno. lupis, 199: si cuo- prono di
in vago narciso l'arrugginito plebeio. lupis, 3-205: o regno sfortunato di
per farli discendere con subitanea vertigine. lupis, 296: la sua libidine lo
emettere suoni vocali; proferire parole. lupis, 317: nel momento del suo passaggio
col riso, disanimava col guardo. lupis, 3-54: in tempo, che seguì
chi par la signoria lo esortava. lupis, 3-76: di questo mi dolgo,
, anche, personaggi mitologici. lupis, ypref.: ti promisi il 'sono
acque co 'l flusso del mare. lupis, 392: un torrente che non
e quattro bottoni grossi d'argento. lupis, 3-21: de i turriboli e de
colpi miei non po'valere isbergo. lupis, 281: né meno l'usbergo della
di colore, rugiadosi e grossi. lupis, 259: un pomo di sodoma,
badiale, e sotto a qualche verdura? lupis, 484: impriggionato in quella verdura
ch'io sappia, per anche vergine. lupis, 344: 1 negozi quanto
che conforta ed eleva lo spirito. lupis, 3-308: viene assoluta e catechizata da
. ant. zampillo, zampillio. lupis, 3-88: care acque, voi scherzate