pugliese, ii-135: io non fuivi sì luntano / che meo amore v'ubriasse.
penso che partir me degio / e luntano da te fornir miei anni, / io
di far, qualunque foss'presso o luntano: / al suo volere, ch'
per uno misfatto / si perde un luntano ben servire. 2. incondizionatamente
da lontano. lontano (ant. luntano), agg. (superi, lonta
, / immaginando, quando m'è luntano, / lo to vedere. boccaccio,
per fiate a suo segnore, / meo luntano servire. chiaro davanzali, xx-10:
. di speransa d'aver gioi', luntano. guittone, 75-1: lontano son de
molte città abbiamo confinanti e molte da luntano. -stando a distanza, senza
. dial. di lusingare. luntano e deriv., v. lontano e
me strinze, zentil donna, / sendo luntano, ch'ai cor non mi luze
: per uno misfatto / si perde un luntano ben servire. latini, rettor.
, 210-4: da ch'eo ti fui luntano, zentil pola, / amor m'
cavallo, dietro ad uno cespuglio non guari luntano dalla compagnia delle donne si nascose.
, 427: io non fùivi sì luntano, / che lo meo amor v ubriasse
per uno misfatto / si perde un luntano ben servire. dante, purg.
, 210-1: da ch'eo ti fui luntano, pentii pola, / amor m'
di far, qualunque foss'presso o luntano, / al suo volere, ch'
cavallo, dietro ad uno cespuglio non guari luntano dalla compagnia delle donne si nascose.
, / d'amestate antica, anche luntano / fatio vostro voler cum mente lieta.
... descaza la tenpesta da luntano e gli spiriti et onne febre calda e
ème grave che el mi convene / luntano, partito, quasi rechiuso, / penare
per fiate a suo segnore, / meo luntano servire. dante, vita nuova,
3: da ch'eo ti fui luntano, gentil pola, / amor m'à
landò, 3-174: questo popolo è luntano da l'utopia cinquanta miglia verso oriente
, 1-210-7: da ch'eo ti fui luntano, gentil pola, / amor m'
nel 1149), che voglio luntano / e farmine salvagio, / averla in
di far, qualunque foss'presso o luntano, / al suo volere, ch'ella
e. ddi speransa d'aver gioi luntano, / ma non istrano di doglia 'nfinita
, / e fumar l'alte ville di luntano. caviceo, 1-204: al tardo
, 1-210-8: da ch'eo ti fui luntano, gentil po- la, / amor
d'ogn'altra intendanza / esser voglio luntano / e farmine salvalo, / averla in
citade o reame, et era tre giornate luntano eia ungaria. bibbiena, 1-61: