sbalzi, e certi altri di fiacca lungaggine, potrebbersi per celia dire * discorrimenti
, sf. letter. aggiunta; lungaggine, prolissità. equicola, 70:
da suscitare noia, tedio; con lungaggine monotona. -anche: con turbolenza,
). alfieri, i-190: quella lungaggine e fiacchezza di stile, ch'io
4. locuz. -giulebbe lungo: lungaggine. g. m. cecchi,
procedono prolissi, impacciati, anelanti nella lungaggine, saltellanti nella leggerezza, senza coesione
masticamento. 2. prolissità, lungaggine. _ vannetti, xix-4-779: credo
tiritera *, piem. landa 'lungaggine, noia ', calabr. lejenna '
5. ant. indugio, lungaggine; dilazione. aretino, iv-3-195:
cecchi, 8-121: non c'era lungaggine che stancasse quelli spet -mandare
lungo foglio ella non leggerà niun'altra lungaggine mia. carducci, iii-10-209: l'autore
giusti, i-558: se ho peccato di lungaggine, non ho peccato d'ingratitudine.
ingratitudine. massaia, iv-179: quella lungaggine ch'è il carattere distintivo delle popolazioni
. lungagna, sf. region. lungaggine, tirata; lagna. cantiì
o rappresentazione troppo lunga e noiosa; lungaggine; sproloquio, tirata.
po'tardi che il chiederle scusa della lungaggine è stato quasi un chiederle il permesso
algarotti, 1-iv-83: quanto mai la lungaggine del senso causata dall'obbligazione della rima
perdono delle tante citazioni e della fastidiosa lungaggine, senza pentirmene. papini, iv-248
: benché sia stimato il maestro della lungaggine, [il boccaccio] sa essere,
sul teatro moderno comporta anzitutto sfrondare la lungaggine del testo e stringere in più raccolto
al verso, e fa sentir la lungaggine e lentezza del notare ogni cosa ogni cosa
. lungagnola2, sf. lungagnata, lungaggine; sproloquio, tirata.
. lungàgnolo, sm. ant. lungaggine. g. m.
lungàia, sf. ant. lungaggine, prolissità. fagiuoli [d'
e pare non dovere aver fine; lungaggine (nel fare, nel- l'agire
di uno scritto; verbosità eccessiva, lungaggine molesta, stiracchiatura sforzata. faba,
d'idee. - anche: ridondanza, lungaggine. marino, i-180: io
oppure a letto. -tergiversazione, lungaggine interminabile. g. bassani, 3-197
-interruppe adele, a cui la manierata lungaggine del rossani riusciva ormai insoffribile. ojetti
. 9. complessità, complicazione, lungaggine, prolissità di un discorso, di
prolissità, di eccessiva verbosità, di lungaggine). -anche: importanza, ponderosità
é é. chiacchiera inconcludente, lungaggine. andi, 68: - e
lungo foglio ella non leggerà niun'altra lungaggine mia, tranne l'epistola che le
; fastidiosità, molestia; prolissità, lungaggine, mancanza di interesse, pedanteria.
delle pedanterie revisorie. -impaccio, lungaggine, cavillo. visconti venosta, 409
boccaccio] sia stimato il maestro della lungaggine, sa essere, quando occorre, plasticamente
che, in senso concreto: lungaggine che appesanti sce un testo
x. ant. dilazione, indugio; lungaggine. pellipari, 15: or seguita
scialacquare. scialacquerìa, sf. lungaggine. flaiano, i-79: 'rose
), agg. { sciaplanti nella lungaggine, saltellanti nella leggerezza, senza tato,
sul teatro moderno comporta anzitutto sfrondare la lungaggine del testo. -assol.
spaccato il piatto per protestare contro la lungaggine del servizio e si sprofonda in scuse.
stanchéggio, sm. disus. lungaggine, indugio, perdita di tempo in
nausea o noia e fastidio; con lungaggine monotona, con affettazione irritante.
2. affettato giro di parole, fastidiosa lungaggine in un discorso, in uno scritto
collo al verso, e fa sentir la lungaggine e lentezza del notare...
lentocrazìa, sf. nel linguaggio giornalistico, lungaggine procedurale che rallenta l'espletamento delle formalità
r lungagna, sf. region. lungaggine. baretti, ii-320: credevo che
deriv. da nero, sul modello di lungaggine. rna neraménte, avv. letter