inghiaccia. latini, i-2923: e 'nanzi lui andai, / e feci mio saluto
: tanta baldanza prese, che palesemente lui, e la sua famiglia vendevano la
, che ora ricadeva tutta addosso a lui. comisso, 7-244: l'abete conquistava
, al re domandante, baldanzosamente verso lui rivolta, rispose. idem, dee
ottimo cittadino, non ostante che per lui si conoscesse, che più che per
sanza fare alcun dimostramento, / con lui fuor ve n'uscite baldanzoso, /
, pur confessò che lo stile di lui a'cervelli baldanzosi pareva troppo simplice,
, / lasciam pur, lasciam passare / lui che in numeri e in misure /
in alma, / tutta è in lui; e sì volem che sia, /
perché mi dicono che se stesse in lui, farebbe una santa baldoria anche dell'alfabeto
ce l'avesse avuta a morte con lui. dossi, 232: « avanti!
credo che profetasse (benché non intendesse lui medesmo la sua profezia) che il nolano
disse ad un di quegli li quali lui e'suoi compagni guardavano: -se io
questa credenza solo, / ma con lui tutto il barbaresco stuolo. marino,
aneliti di solinghe anime / che in lui si ricongiungono. d'annunzio, iii-
torrà la gloria a chi parrà a lui. machiavelli, 499: si vedrà come
capponi... [soggiunse] che lui sonerebbe le trombe, e noi le
e tanto si appresero all'animo di lui quelle barbare costumanze, che non bastò
con la spada in mano tornò verso lui. ariosto, 14-37: come lupo
): che nessuno a combatter con lui dura / tre giorni; e sia quanto
, 18-1-413: i quali si servon di lui come d'uomo audace, e che
deledda, iii-835: gabriele corre anche lui a cavallo, come un diavolo.
i-423: il ritratto d'agnolo fatto da lui medesimo si vede nella cappella degli alberti
. pirandello, 8-128: tuttavia per lui c'era sempre qualcuno... che
siete, s'el ve piace? -respose lui: -sono trinci, 1-93: per
non trovi uno più furbo o tristo di lui. savonarola, iii-68: ma tu
, iii-68: ma tu dirai: -se lui aveva fatto male, che bisogna farlo
rivederlo, ha spiccato un salto verso di lui con un guaito strozzato nella gola.
barbozzo bianco e la voce più grande di lui. barbùccia { barbuzza), sf
: ché veramente proveder bisogna / per lui, o per altrui, sì ch'a
occhio. la barchetta era piccola e lui per far presto e esser più sicuro lasciò
presso, li dia qualche cosa; lui promette di pagarlo, ma non gli dà
parenti? erano stati mai parenti per lui? tutti, tutti lo avevano guardato
per alcune male informazioni che di lui s'erano avute. bandello, 1-28 (
-questa! -indicando. palazzeschi, i-657: lui faceva trovar pronto di fianco alla porta
lodo »; / e ruinatto come lui beeva. bembo, 7-5-210: vi ringrazio
., 29 (5°4): lui andò a spillare una sua botticina. [
, padre? ero a barlume, lui di là e io di qua; lavoravo
ma, a differenza del padre, lui senza scrupoli. un barlume di coscienza
barlume dell'antica gioventù, che a lui dobbiamo, illumina la nostra giornata. ungaretti
allora, l'architetto emilio allemagna, anche lui con la barba bianca da doge.
orlando perduto era, / né avean di lui novella né messaggio. pallavicino, 3-1-174
il re di grandissima stima e da lui in tutti i maneggi de l'importanza degli
a sedere, ed i suoi baroni a lui d'intorno, mentre si spoglia appresso
a la baronia: / che davanti da lui ciaschedun sia / ad alcun priega e
firenzuola, 461: fu ricevuto da lui e da tutta la sua baronia con grandissimo
baronia. fagiuoli, 3-2-266: da lui guidato il palio a passeggiare, / a
stare davanti alla barriera con la bandiera quando lui passava? ». -per
, 7-441: quel fare servile, tra lui e i suoi contadini, metteva una
lo iudicarebbe quel che egli era; / lui questo abatte e quell'altro ribuffa,
la baruffa che vi è stata tra lui e me, ha deciso forse della nostra
qualche barzelletta detta da te sopra di lui. goldoni, i-676: mi difesi affa
capelli. moravia, i-588: anche lui era vestito alla moda sportiva, a scacchi
e, col ciel confinando, han lui per tetto. d. bartoli, xxix-1-34
era arrivato ai fastigi della celebrità. lui, il nipote, aveva avuto lina
la gente magagna; / come alessandro lui se pose a risco / per quella gente
della bassa corte e degli orti, a lui. = comp. da bassa
: bassò la lancia e punse contro a lui, e diegli sopra lo scudo uno
pindemonte, 409: si drizzò dunque a lui, che basso il capo / tenea
moglie donna di più basso sangue di lui, egli per questo non casca di grado
agli scolari. panzini, ii-625: lui però non era niente superbioso; e
. boccaccio, i-127: appressandoti a lui prestamente con forte braccio abbassa la tua
, 1-53: doveva dunque essere proprio lui, bob, a costringerle ginocchioni, le
1-116: improvviso, e quasi a lui stesso inatteso, vibrò a gianfranco,
della bassura, / se deo noi tragga lui ah'innorranza? d'annunzio, ii-468
, più aveduta e più savia di lui. ariosto, 43-84: or gran campo
guicciardini, 350: la cagione di ridursi lui a costantinopoli non so se fu el
all'altro ciò che voleva dinanzi a lui, ma fuora non se ne tenesse
.. trovai l'adito appresso di lui nella mia adoloscenza, e largo campo
bile palazzo, che dà campo a lui... di esporre dottamente le
da mettere in campo contro a di lui. b. segni, 112: si
italia meridionale. cassola, 2-295: lui non aveva avute vere e proprie noie,
/ e vedrem se il chirurgo a lui s'agguaglia. foscolo, v-60: chiesi
giorni era fuori. « ero con lui mezz'ora fa », le dissi,
del medesimo porta, pur lontano da lui quasi un terzo di miglio. l
fu sorpreso da una rimembranza arrivata a lui chi sa per quale sotterraneo canale:
ne conta pruove di maraviglia operate da lui medesimo: come a dire, semi
solea di nave, / e sovra lui co 'l capo aspro e ferrato / per
se lo pungesse curiosità del giuoco anche lui. -al figur. tasso
e tonde allettatrici / stendeansi piane a lui davanti; e ai grembi / fregiati d'
, 296: e perché burlomi / di lui talvolta, l'ha per male,
cancellandogli dalla mente il falso, priverebbe lui del diletto straordinario che ne ritrae.
primitiva, cancellar qualunque traccia che a lui potesse parere l'indizio d'un consentimento
sigillate col gran sigillo reale, però lui tiene el gran sigillo reale. bandello,
vide come per tanti cancelli la di lui vanissima ippocrisia. imbriani, 1-64: così
noi questo canchero, se conoscete il di lui carattere? c. gozzi,
toccasse poi il sottile e non a lui; e da questo si cominciorono a fare
malatia era divenuto così trasparente il di lui corpo, che a lume di candela
ii-239: il padre, cappellaio come lui, filosofo del pari e progressista, aveva
panzini, iii-681: questo lo sentiva anche lui e lo confessò con candidezza, diafana
ghirlandella. moschi, ix-189: co'lui [amore] starmi alla foresta /
altrui. monti, 10-545: a lui vid'io destrieri / di gran corpo ammirandi
: figlio d'un cane! anche lui mi dava addosso. brancoli, 4-166
il cane: e in bocca a lui si pone / l'empio sasso, che
insolenti / fèr rovinare, e lui cavarsi un occhio / col can ch'
tal buffone che era stato peggio verso lui che un cane arrabbiato. garzoni, 1-580
trova né can né gatta che abbai per lui. -ove can non abbaia:
foscolo che alzava le gambette ballerine anche lui. -cagnétto (v.)
/ che se tu a ragion di lui ti piangi, / sappiendo chi voi
in cui si cange, atteso che lui sia ogni cosa. galileo, 931:
diede la forza di ricomparire dinanzi a lui, quel giorno in cui don ferdinando
: baluginava nei piccoli occhi [di lui]... l'anima arrubinata di
di tutto il suo sangue acquistato da lui, dopo la morte di augusto passasse
l'una e l'altra fusse in lui canina) era stenuato. baretti,
, e meno le mani molto meglio di lui. = lat. caninus '
mattutini di giovedì santo in coro dietro di lui, colsi 11 destro del suo raccoglimento
mano diritta; e inginocchiavansi dinanzi a lui, e dicevano schernendolo: dio ti salvi
si attacca alla canna della schioppa perché lui non tiri. -non si ammazzano le
con la canna... mi mise lui la mano in tasca, tirò fuori
pirandello, 7-261: alto quasi quanto lui, ma secco e tentennante come una
tal artefice chiamiamo il gonfia. a lui dunque s'apparterrà di formar la palla
il cannello. magalotti, 21-12: a lui [artefice]... s'
i rocchetti ed i cannelli, / per lui checché facevano a'capelli. l.
fu allora che col cannocchiale / vide in lui quelle macchie il galileo. algarotti,
allorquando il gran galileo col cannocchiale da lui ritrovato osservava le stelle medicee, alcuni
10 vidi, e, corso a lui, gli missi le mani addosso. milizia
in egual mole è più leggiero di lui. 4. canna dell'organo.
gli occhiali, come se temessero di lui. 15. locuz. -far
aretino, 8-83: fatta compassionevole di lui, pensò seco istessa al gran danno
cannucce. masuccio, 137: quando lui me palesò tal fatto, ultre a
di ministro del capomastro, da lui incaricato di soprain- tendere al lavoro de'
canonicamente sanza altra intelligenza, e lasciarono lui. guicciardini, iii-119: sollecito che
bardi, per consiglio che volea da lui, e 'l detto calonaco ritornando per
mentre lo ricuopron coi mantelli, / lui colla tazza al viso fa coperchio.
dolcezza delle lettere umane era stata in lui vinta dagli errori del tempo, e dalla
pallavicino, 3-467: diceva conoscer lui che il concilio aveva necessità di buoni ca
fra'santi a chi altro, come a lui [s. francesco borgia],
giustizia all'autore e all'ingegno di lui, dopo aver gustate e studiate le belle
gustate e studiate le belle cose da lui lasciate, dopo averlo canonizzato malgrado i
se non l'inizio d'una cantafèra da lui mal rimata a deridere crudamente i
, il cane del capitano, tra lui e la clara era un dialogo continuo
.. cantavo anch'io. poi lui m'ha tolta dalla scena.
lima cantare. pavese, 7-22: lui era di quelli che gli piace come
, 7-73: il motore non era più lui. cominciò a fare degli scherzi prima
: non era questione di sospetti. lui doveva semplicemente spiegarsi, dire quello che
che con gli anni era diventato in lui una specie di tic, di vizio,
per umili strade guidato. / a lui, che in aspromonte pugnava fra i
tu ritrovi amore, / e con lui vade a madonna davante, / sì
mutata che non si conosceva più nemmen lui. « sta zitto, che adesso non
nipote con la vendita dei buoi? lui non vedeva più un soldo per far cantare
. neol. chi canta canzoni da lui stesso scritte o musicate. montale
buonarroti il giovane, 10-977: seguitiam lui, ch'e'non se gli può torre
ribalda e con un leutaccio più scordato di lui. d. bartoli, 9-28-2-108:
che compose salomone, questo fu da lui, o dalla chiesa dopo lui, intitolato
da lui, o dalla chiesa dopo lui, intitolato per eccellenza cantico de'cantici
e di teseo. manzoni, 42: lui folgorante in solio / vide il mio
, me la tiene allegra, ed è lui che porta le legne in cucina,
di cera e di canti alla chiesa da lui prima, eletta anzi la morte n'
fratello, e anche l'amico indivisibile di lui. 3. composizione musicale per
era unito al canto, perché per lui la vita partigiana era un capitolo chiuso
chiaro davanzali, ii-356: così da lui lo corpo sta diviso, / piacegli
corte, e i senatori / con lui di simili abiti e colori, / e
. svevo, 3-646: sedetti a lui da canto, e senza guardare gli altri
de la madre, i quali sapendo lui esser incarcerato per aver fatto contra gli
, non ardivano parlare a favor di lui né pagar la condannagione per non rendersi al
a me, a te, a lui, ecc.). s.
466): se il non pensare a lui era impresa disperata, a pensarci meno
pulci, dicendogli, per quanto obrigo lui s'era vantato di avermi, non
la pasta della crostata, e con lui talmente lo maltrattò di bastonate, che
] si estese tanto negli edifizi da lui fabbricati, che le modanature delle comici
, xxiv-980: tal era la di lui stanza, in una parte an
/ guardando intorno per suspizlone. / a lui davanti, ne la mensa altiera /
contorto e poi gettato rabbiosamente lontano da lui, sotto una cantoniera.
, / ben parchi elogi accorda a lui la fama: / se hansi a cantar
un cantorùccio di chiese. meglio forse per lui. idem [s. v.
l'odor d'incenso è per lui. brancati, 4-94: d'un tratto
là dalla tenda, e vivere con lui baciandolo e facendogli cucina. 2.
e bianco, / non avea già de lui men pena al core, / anci
compatisco in taonte; il regio in lui / carattere rispetto. leopardi, 895:
, le strette di mano erano per lui arti di bugia, perché voltava le
fiato quella fumosa lampana. il di lui canzonar, così pronto come improvviso,
indovinasse il suo intimo pensiero prese anche lui un'aria canzonatrice. -figur.
del baretti, e sopravvivere anche a lui. rajberti, 2-198: come farei allora
): ogni volta che io andavo a lui, mi si faceva incontro ridendo,
nel nidio / dell'usignolo, a lui facendo insidia. / trovò soli i piccini
, 40-i-447: essendo... a lui ricorsi i mandarini,...
popolo, per una cena fatta da lui in luogo segreto, la quale da ciascuno
udienza, presero la strada dond'era lui venuto, e s'allontanarono cantando una
fuori, nei giorni di festa, lui gli andava dietro in mezzo ai monelli.
zonetta; ma intorno a lui fan gruppo i canzonettisti minori.
del caos avevo un assoluto bisogno di lui. 3. mitol. divinità
boti, 3-764: ogni cosa è a lui [a dio] presente, benché
padre e capace fatta del disegno di lui, promise di far quanto le era imposto
bruno, 3-50: rispose, che lui non gli arebbe possuto donar raggione alcuna,
; e non sapendo come potesse da lui essere inteso, temerebbe far come quei,
astratta. alvaro, 9-188: era stato lui a metterlo nella vita, e gli
). magalotti, 21-12: a lui dunque si apparterrà di formar la palla
me presentatagli, onde averne il di lui parere. cotest'uomo ha risposto che
, con dirizzare tutte le loro operazioni a lui, e, secondo che può capacitare
può capacitare la fragilità umana, unirsi a lui. = formazione dotta da capacità.
e quivi una si stea dentro con lui e l'altra faccia la guardia?.
cencio. l'avvocato, impaurito anche lui, cercava di darsi un contegno, ma
che erano loro a non volerlo, lui baffino come si permetteva? =
son certa che farà, e che lui non si partirà; ché sapete bene
, colle mani nei capelli, vociando anche lui. -non rimanere, non lasciare
i capelli! lippi, 8-47: per lui, checché, facevano a'capelli.
g. villani, 1-19: appresso lui regnò clodius, ovvero clodoveo il capelluto
? sannazaro, 4-81: quel che di lui [cervo] più ch'altro mi
del capestro / può l'arte in lui del domator maestro. panzini, i-656
esser fatto, prestamente un capestro da lui per ciò portato, faccendo vista di fare
il più pronto gli è addosso prima che lui possa far nulla. nievo, 1-97
pensando che quest'altra volta sarebbe toccato a lui di morire. de pisis, 139
neve; / e tanto spira in lui del suo furore, / che 'l petto
però mai capire quell'amarezza, che in lui dovette eccitarsi a quel primo sguardo?
cape. algarotti, 2-171: viene da lui [neuton] felicemente spiegato in ogni
del capo, / stettero immobili senza a lui fare parola o domanda. / bene
, ove mi scongiurava a pagar per lui lire 100. capisci!!!
. allegri, 29: da lui [il bisogno] son gli spedali /
a suon di tromba / publicato per lui dice lo scritto, / psiche degna
i nimici capitalissimi ad il re, a lui e a voi, e tolto via
purezza delle intenzioni, bisognava che in lui fosse un qualche capitale difetto. 3
e di riguardi e doni impromessi per lui, più di novecentomila fiorini d'oro.
il re dall'oste, ad avere da lui, tra di capitali e di provvisione
782: il solo libro adatto per lui [il proletario] sarebbe forse il catechismo
« è solamente concorrenza, * disse lui. intervenne luciano. « pablo vuol
bisogni sui / avrebbe fatto capitai di lui. foscolo, v-51: cognizioni e
facevamo con tuo padre nella bottega? lui diceva già allora che gli ignoranti saranno
pucci, cent., 40-21: e lui privò della capitananza. donato degli albanzani
g. villani, 8-61: rimessosi in lui, gli tolse la signoria del capitanato
altrui: il criterio della verità è per lui, non già la concordanza tra le
): la partenza fu trista per lui, come lo era la cagione. veniva
le reclute stesse: era stato anche lui militare, ed aveva raggiunto il grado di
da terra le operazioni; ma anche lui armato gli stinchi di falci dentate che
e a'cittadini consiglieri ch'erano con lui ch'andassono a sangimignano, e senza fare
fare e di disfare ciò che a lui piacesse. tasso, n-ii-77: i capitani
. non ho che far nulla con lui. verga, 4-177: bianca la sera
porto, giacché le notizie doveva saperle lui. capitano di mare, di nave
g. villani, 4-2: andando lui a una caccia nella contrada di bonsollazzo
a mio potere di ciò che da lui mi fu domandato. sacchetti, 34-26:
altra volta ». mio padre a lui: « io attenderò a ringraziare idio che
e altrettanto a messer lorenzo; ed a lui ho specificato per qual via, perché
quale ultimo caso avrebbe fatto qualche cosa lui. brancati, 4-132: si morse le
che fosse aiutata e forse provocata da lui la venuta in pisa delle sorelle del sacro
; per lo quale contratto capitolarono con lui di dargli cinquanta mila fiorini. guicciardini
4-140: sì, sì, da lui se lo lasciava dare un altro biscottino,
no, niente da quelle, ma da lui lo prendeva e lo buttava giù.
si pentiva delle capitolazioni, non perseguitasse lui col ferro. sassetti, 367
un capitolo di carlomagno, inserito da lui nelle leggi longobardiche, prescrive che l'
all'ali. borgese, 1-143: in lui, non diversamente da ciò che accadeva
entrare dicendo, quello era luogo maledetto per lui. vasari, i-690: avendo egli
. fece un giro e capitombolò anche lui. 2. figur. andare
sé quelle soperchierie come un segno secondo lui che la vera nobiltà mista di grandezza
subitamente venne alla riva del mare a lui tanta moltitudine di pesci,...
, senza indugiar mi spoglio, aitandomi lui, e trattimi i panni sacrati,
si governa, / parbe vedere a lui molto lontana / una fissura in capo
. moretti, 17-162: le aprisse lui [le lettere], le leggesse per
le tenesse magari per sé! a lui, a lui, come al capo di
magari per sé! a lui, a lui, come al capo di casa, dovevano
essendo presentato l'ultimo loco, e lui pensando che là fusse il capo, per
tolomei d'aliana: aven conperato da lui uno pezo di tera posta in capo
bolognese, che io dovessi andar da lui, e portare quello che io avevo lavorato
dì su la finestra, facendo a lui di nuovi giuochi. crescenzi volgar.,
altra volta, ebbe il cardinale con lui colloquio molto longo sopra li capi della
. alvaro, 7-71: era depositato per lui un incartamento in cui la sua colpevolezza
se noi abbiamo veruna ragione in lui. leggenda di s. chiara, 67
della strada / per andar par di lui; ma il capo chino / tenea,
1-40: una cosa però disapprovo in lui assolutamente, e questa è lo stile suo
d'ambra, 15: io andrò con lui in capo del mondo. guarini,
. cecchi, 6-281: letteratura, lui non ne aveva pel capo. parlava,
sassetti, 29: sicurate voi e lui, scrivendoli per parte mia, che
del briccone pel capo, orò contro di lui. caro, 6-47: costoro scoppiavano
lo stato di milano, el quale lui acquistò sceleratamente, e per acquistarlo fu
mente a giovanni machiavelli... lui ne ha fatto un capo come una cesta
, perché sempre avea fatto capo a lui d'ogni marito avea cerco. alberti,
sue, dispongale in modo che a lui solo tutte facciano capo, et da lui
lui solo tutte facciano capo, et da lui s'adirizino et fermimi a più sicuri
che io non avevo fatto capo a lui, essendo pure uomo intelligente et in credito
del calendario ecclesiastico, facendosi capo a lui, come a grandissimo astronomo. redi
non vi entri uno forestiere potente quanto lui. guicciardini, 340: ha avuto
, e torcimenti, che, secondo lui, prende a fare la voce ne'ritorni
venisse, e non avrei ben con lui di questo anno. firenzuola, 679:
parte in tutto opposta, e di lui, e successivamente d'altri che in lui
lui, e successivamente d'altri che in lui metton capo, si forma un gran
confidare nella sua qualità, affidarsi a lui. lettere e istruzioni agli oratori
quei signori stavano attenti, veduto che lui scoteva il capo, aggrottava gli occhi
derivata, poco appresso sopra il capo di lui ritornò. va sari,
vino assai buono, non dava cura a lui che, ristrettosi in se stesso,
il capo con qualcuno: battersi con lui. berni, 18-40 (ii-109
capaccio come un corbello, et ancora lui mi dava la baia. parini, 671
detto che i bandisti fossero guerrieri e lui li portasse a conquistare, con un colpo
turba minuta degli altri ladri soggetti a lui. = = comp. da
l'autorità su altre che lavorano con lui; capo. collodi, 331:
ciurma. ojetti, i-37: a lui spetta ancóra di diritto uno dei pochi
scelto dal cavaliere mediatore de'patti tra lui e il sacchi. feci io da
i dipinti, gli edifizi creati da lui, è il suo capo d'opera »
vinto niente; ho poi saputo che per lui quel niente erano seimila lire. montale
nostri capi-lettigari scesero, si unirono a lui, cominciarono a discutere animatamente. gli
qual cosa capolevando questa tavola, con lui insieme se n'andò quindi giuso.
tornò a visitare zaccaria: non a lui solo, non a lui solo il proprio
: non a lui solo, non a lui solo il proprio interesse fa capolino allo
li mette per mezzo degli uomini a lui sottoposti in esecuzione. carena, 1-218
poi il sottile e non a lui. soderini, i-549: conservasi [l'
per istare sicuri e per difendersi da lui, uno foscherello da matelica, che era
mano al caporalaccio, assegnandone metà a lui, e metà da dividersi tra i suoi
pratolini, 9-379: si piccarono fosse lui il ragazzo col capo fasciato. ci
esistenza. bacchetti, 1-iii-492: secondo lui era pacifico ed assiomatico che lo sviluppo
doppio. ojetti, i-726: accanto a lui, un altro medico regge alto il
sposi a capotavola (lei diciott'anni e lui ventuno) erano raggianti. tutti parlavano
primo, di uomini tutti cappati apposta da lui in questa guisa. l. salviati
fatto alcuna cosa... meglio di lui. sassetti, 91: quando io
chiamare il cappellano che lo dicesse con lui. ariosto, 825: fra l'
che alla fine della sala che per lui si faceva, in ricompensa delle fatiche
fa ziro ziro, / e poi per lui va col cappello in giro. pavese
anticor ch'egli volea combattere con lui. 7. per simil.
fermi sotto il sole che picchiava, lui col suo cappellone e una barba di
il poeta arrembato, cappio! anco lui collo schioppo in ispalla! 4
al campo: e 'l conte a lui converso: / « padre, dicea,
i. pitti, 1-291: a lui basta mettersi dietro ad un fil di
, 8-187: compito il servigio rivientene a lui scarica d'ogni pena. e questa
tutte le genti saranno ratinate davanti a lui, ed egli separerà gli uomini gli uni
): fra gli altri diffetti che in lui abbondavano, questo fra gli altri era
, 3-79: che cosa ella voleva da lui? quali erano le sue intenzioni vere
; ca presente chi era lui, la sua salute, i suoi gusti
gambe caprigne / vengono saltellon dietro di lui. monti, 258: quando pioggia sarai
giudizio..., e se da lui come dagli altri non venisse quel solito
, talino faceva degli occhi che sembrava lui un caprone. 3. ant
ch'io esercitavo un fascino su di lui, fosse ch'egli possedeva la facoltà di
subcoscienza, fatto sta che nessuno come lui sapeva indovinare ogni mia intenzione ed ogni
diss'egli. panzini, i-116: lui vi scendeva madido di neve, con
esistenti in questo mondo, tuttoché da lui non mai veduti né conosciuti? fagiuoli
del mondo, e a bruno con lui altressì; ed essi si carapignavano,
fratello peppino,... a lui affidai la faccenda di trovare un calligrafo che
/ compatisco in taonte; il regio in lui / carattere rispetto. goldoni, vii-1165
si movevano nella testa erano svolte da lui con tanta chiarezza, sviscerate con tale
festa di ballo? è ambizione in lui lo starti sempre attaccato alla gonnella?
nell'imitare la natura de'caratteri da lui trovati, facendoli spiccare dalla parte del
sorella di giovanni, più vecchia di lui, ma di lui molto meno intelligente
, più vecchia di lui, ma di lui molto meno intelligente. aveva però qualche
e unità, invase con l'esercito di lui le marche e la romagna, e
fuoco ardette dalla sua faccia; da lui furono infiammati i carboni. passavanti, 37
. cavalca, 9-121: volò a lui [ad isaia] uno serafino, e
guardando intorno per suspizione. / a lui davanti, ne la mensa altiera,
ordenatamente gli ricontoe, concludendo in summa lui avere un carbuncolo supra de sé de
a suon di tromba / publicato per lui dice lo scritto, / psiche degna
saba, 115: io, se in lui mi ricordo, ben mi pare /
le foglie. imbriani, 2-53: secondo lui, s'era sbagliato, adoperando mezzi
. machiavelli, 585: apparse in lui tanta superbia e tanta ambizione che, non
e d'arrigo suoi fratelli minori, da lui medesimo assunti al cardinalato, e morti
. guicciardini, iii-132: inclinazione in lui non nuova ma cominciata insino nel cardinalato
morto il detto papa clemente che per lui avea mandato, e eletto papa celestino,
sapea leggere, volendo il detto cardinale di lui fare qualche cosa, gli fece fare
consentire al papato di quelli cardinali che lui avessi offesi, o che, diventati papi
papi, avessino ad avere paura di lui. ariosto, 3-56: quel ch'in
ci facesse cardinali; ma oramai per lui non c'è caso: brigherà per me
una o due volte all'anno, / lui solo romperà i ferri della vostra clausura
, 11-71: il fante, che a lui ne venne, vestì di scarlatto fino
3-575: anche la terra era per lui immobile e solidamente piantata su dei cardini
: ma sotto il cardatore lo troverete lui, e i cardi, e le ruote
faceva stare a segno, usando con lui, com'e'si suol dire, il
; perché madonna avea bisogno di lui, e per questo vi careggiava. morta
.., e se da lui come dagli altri non venisse quel solito caprino
alfio sorrideva come se gliele facessero a lui quelle carezze. d'annunzio, iv-2-760
d'annunzio, iv-2-760: eravi in lui sempre un ardore di vivere smisurato,
nessuno gliel'ha mai fatta prima di lui. bontempelli, 8-33: si chinò a
1-288: le pareva che qualche cosa di lui fluttuasse nell'ombra della stanza e le
, xxiv-982: questi, ricevuti da lui con abbracciamenti stretti, e quelle, dalla
, che sicuramente allargare mi potrò con lui, e narrargli come sta la cosa a
/ e si sedeva rim- petto a lui stesso che pur lagrimava: / lo carezzò
quando? caro, 10-990: da lui pur largamente / gli aitar molte fiate
insensibilmente gonfiate ebbero maggior forza per levare lui in alto, che non egli per tenerle
quel che io potessi fare contra di lui, presi un mio gerifalco che io avevo
biografìa caricandola: « come bontà è lui il primo ed io il quinto. è
anguillara, 12-147: e quel che lui ferì carica e preme, affinché prima
colpa? nessuno n'ha maggiore dispiacere di lui. e chi della parte contraria caricava
patriarca: / per che qual segue lui com'ei comanda / discemer puoi che
uberto dal lione / all'incontro di lui sia prima mosso; / e caricato dal
/ e poi mi fece intrare appresso lui; / e sol quand'io fui
legne, con un vetturale carico come lui. g. m. cecchi, 380
vino come solita sei, io appo lui rimarrò sempre vergognato. v. colonna,
licia, avanti agli occhi / di lui perì. d. bartoli, 40-i-315:
/ ché veramente proveder bisogna / per lui o per altrui, sì ch'a sua
ha pregato ch'io voglia esser con esso lui e dargli un carico di buone bastonate
, e 'l tuo onore è comune con lui; se si potessi salvarli la vita
. boccalini, i-202: il carico di lui solo... [era]
all'atto parole di tanta stima di lui e d'un tanto averne bisogno per quel
voi e vostro fratello; e a lui maggiormente, che non sia andato di là
, ii-102: par che vogliono / per lui testificar, e darti carico. b
gliene fo carico; ma dico che lui aveva ragione di vivere com'ha vissuto
io pensi che venga da altri che da lui, e tutto il carico del fatto
di tutto il suo sangue acquistato da lui, dopo la morte di augusto passasse
detto, mi par che voglino testificar per lui a carico. -e di che?
mondo, acciò che noi viviamo per lui. in questo è la carità; non
poveretto, fissandosi in pari tempo in lui con tale atto di carità e di preghiera
di preghiera da rattenere l'anima di lui anco se giunta al varco mortale.
. / e se mai carità di lui mi strinse / a far ritorno, torse
, torse il passo errante / da lui fortuna, e queste membra inferme.
compartite, e assegnate la prima a lui, le seguenti alla duchessa sua moglie
porto, giacché le notizie doveva saperle lui. pavese, 4-269: qui fanno
delle carte, a laude e gloria di lui, che ci ha lasciato il ricordo
s'entrassi in un casotto / per lui, meco saria cesare e dario. /
ama, tu se'ingrato a non amare lui. = comp. di caritativo
lo visitava e in tutto ciò che per lui far si poteva gli dava aita
1-66: clemente quarto, che sedette ancor lui tre anni soli nella sedia di pietro
e quasi farsi uno strumento continuato con lui. 2. per simil. e
mezzi che 'l conducono alla cosa amata, lui li ama, ma tutte le cose
in contrario e lievanlo dal suo fine lui l'ha in odio. varchi, 22-47
, 65-42 (v-215): a lui son io carnai sorella nata. grazzini,
g. bassani, 1-57: sebbene lui gli avesse dato il suo nome;
di non essere che una cosa sola con lui: la stessa carne. 5
trovaro allora in corte, / mostrandosi di lui molto carnali. boccaccio, dee.
trattar seco amorevolmente,... ancora lui molto piacevolmente mi rispondeva; e in
fetido carname / vedi gli altari a lui fumanti alzarse. d'annunzio, iv-2-21:
subitamente gonfio, nero, orrido come lui. gozzano, 288: il nemico
grann'arsura: / si la concupiscenzia lui affragne / dàglie remedio ne la sua
cresciuta m'era, / fu'io a lui men cara e men gradita. idem
servi del peccato, tanto perfettamente da lui fummo amati, che egli non disdegnò l'
, finalmente è di carne e ossa anche lui. brancati, 4-153: si vede
pulci, 23-22: si difilava a lui come il falcone / quando ha veduto
si vedeva raffigurato al naturale. era lui, proprio lui in carne e in
al naturale. era lui, proprio lui in carne e in ossa; e
in che fu poco, / credette in lui che potea aiutarla. -troppa
, l'onor di dio oltraggiato da lui. alfieri, i-270: né abbandonai,
nobili giovani fiorentini molto grato, avendogli lui molto migliorato e d'invenzione e d'
allora s'erano dati, e che a lui pareva et nascon le setole, corto.
quelle parti, cacciatore di mestiere, e lui zitto zitto gli preparava la carniera all'
rovesciava il carniere pieno di selvaggina da lui cacciata. bocchelli, i-444: la
onta ad una organizzazione che annunzia in lui il carnivoro pretto. panzini, i-95
aprivano fauci gialle e occhiute contro di lui, strane ciambelle sbocciavano come fiori di
amavano e avevano caro, molto con lui si condolsero de la disgrazia sua.
12-1038: e chi mi resta / di lui più fido e più caro compagno?
a deo fai, / quanno en lui stai en tuo gentilire. compagni, x-21
, ii-590: ma, per servire a lui [amore], quella diservo /
a torto / in dicer ben di lui, / e per fare a colui /
madre sua. et essendone state a lui dimostrate molte, tutte come carogne a comparazione
vieni, come se uno più carogna di lui lo tenesse per il corno.
grottesche carovane, non c'è che lui il re. slataper, 1-131:
., 5 (82): « lui? » disse don rodrigo: «
ch'i'mi sforzai, carpando appresso lui, / tanto che il cinghio sotto
dopo il dispensiere il carpentiere, e con lui adopera nella medesima guisa. pascoli,
la testa alta, / che già per lui carpir si fa la ragna. anonimo
rubare questa grazia da que'che a lui parerà che la tenghino e da ciascun
, gli faceva fare, come faceva lui al suo cavallo. firenzuola, 212:
, 6-168: suo padre, lui specialmente, gliele dava tutte vinte,
la * carretta 'era gladulich, lui solo. 8. scherz.
): il nibbio entrò presto presto anche lui nella carrozza: lo sportello si chiuse
.. tutte le consolazioni piovano su lui. d'azeglio, 1-49: comunque sia
fuor che quelli che altri volle per lui e più tardi. alvaro, 7-175
, povero di ogni bene, e su lui si fissa. 4. disus.
dir d'una parola / di monsignor a lui, con due con esso, /
. pratolini, 9-15: giovanni, lui era di origine schiettamente minuta. solo
signore iddio. ariosto, 18-3: per lui sue genti a morte furon messe;
/ teneano in mano. innanzi a lui le trombe / del carroccio mandar gli
gli ultimi squilli, / innanzi a lui l'antenna del carroccio / inchinò il
e ad ora ad or percuota / lui sul carroccio dalla ferrea ruota. =
a due posti e pilotata da lui, era remo con la sposa..
. b. davanzali, i-102: lui se riconoscente e scontorcente carrucolò nelle forze
fuoco, la sua compagna appare meno di lui persuasa di potersi intonare all'allegria degli
di straccio. menzini, 5-226: per lui è il bellarmin carta da straccio.
cartapecora. beicari 3-4-145: andai a lui,... e mostrommelo [il
, 3-18: se fosse stato in lui ci avrebbe messo sempre delle cose allegre,
le cose, perché le carte le aveva lui, alla segreteria di aci castello.
; che per lo peccato era obbligato a lui: sì che stracciando la carta del
, 24-37: gismondo farebbe carte false per lui. b. corsini, 16-56
e che per carta si rimettessi in lui. ariosto, 37-21: se quanto dir
quell'alessio suo cugino: concertò con lui una risposta, che questo mise in
, se niuna differenza v'avesse in lui. -mettere le carte in tavola
l'arcano di quella, che a lui pareva mission divina. -senza richiedere
, né doversi arraffar le carte a lui per mescolarle noi. -succhiellare le
. giusti, ii-55: ricorra a lui liberamente che aggiusterà tutto: ma carta
moretti, 17-239: aveva radunato per lui in un gran foglio di cartastraccia diverse
al fratello di carteggiare direttamente con esso lui con tutta la libertà. foscolo,
che pervenuta gli fosse della morte di lui la notizia, in un anno massime
a due teste. pea, 3-67: lui le aveva vedute, sui cartelloni alla
all'esperienze, che con ragione furono da lui chiamate rivelazioni naturali. b. croce
si può vedere da certe cartine da lui incise. 5. foglietto di
avuto, per una costipazione, bisogno di lui? montale, 3-152: la signora
alle stravaganze moderne sia potuto entrare in lui tanto gusto dell'antico, al vedere come
libri. bisticci, 3-256: perché lui veniva ogni mattina da'cartolai, sempre
a titolo di livello i beni di lui. = voce dotta, deriv
ed era naturale se lo prendesse su lui che, vecchio com'era, poteva offrirglielo
ribellarsi. del resto, aveva anche lui, a sua volta, sotto di
fuoco, e un altro rispondesse a lui di sì, non saprei bene giudicare qual
, / una casa con esso a lui fa in testa; / perché passando l'
, che non ha veruna inclinazione per lui. - casa calda,
tesor, perché nessuno, / morto lui, de'suoi stenti trionfasse. i.
di quanto ho più volte fatto per lui,... vuol ora far meco
nievo, 1-27: le vecchie giuravano lui essere tutto di casa col diavolo,
, 3-137: volle andare a vedere anche lui, perché era di casa. pascoli
, che in ogni altro che fosse che lui, dubbiterei che non lo facesse dimentico
casa di qualcuno: abitare presso di lui, essere al suo servizio. leggende
cida spata, e a lui acconcio il castrono in spalla e un
: di coloro che amministrarono, come lui, i beni delle casate signorili intorno l'
signorili intorno l'ottocento, pochissimi come lui grattano il formaggio in cucina. carducci,
ella non avesse visto altro uomo che lui; e pure manteneva amori così sviscerati
potenza. forteguerri, 30-10: e lui vi pose per comun contento, /
. monti, 13-791: l'altro lui colse / nella fronte, o del naso
certo non lasseria cadere nessuno, perché lui è buono e può, se vuole,
un altro iacopone, 62-4: gienno a lui con fradolenza, e ca-calvino, 1-121:
padron 'ntoni, ci sarebbe cascato anche lui! panzini, ii-670: ci si faceva
per moglie donna di più basso sangue di lui, egli per questo non casca di
, per govemallo o toccarlo, o lui o suoi panni, di fatto cascare morti
mondo! è più malato degli altri, lui! comisso, 7-94: io voglio
! * gli diceva, mangiando insieme a lui, l'amico d'agata. «
io fui, / per ritrovarmi in lui. moravia, viii-154: vecchi casci
in marinara di cascimirra bianca, che a lui, re e salvatore del mondo,
eran tali che oltre a bastare a lui e ai suoi servi facevano anche il
sulla duchessina che sarebbe il casissimo per lui. = superi, di caso1.
abati ed alcuni giuristi / facean presso a lui dispu- tazione / sopra a'beni di
no 'l so dir, da lui fu dispiccato. s. degli arienti,
dice che ne pensiate una, e lui poi ve la indovinerà; ma le ha
4-53: don filippo margarone, anche lui, gli lasciava cadere dall'alto del
, come il caso in quella dinanzi a lui intervenisse. alberti, 365: et
(34): e1 maggior desiderio che lui [mio padre] aveva al mondo
ima vostra lettera, che è diritta a lui, dove dite di casi miei,
accetti la sentenza, e disputano con lui fin tanto che esso, convinto, dica
. / e se mai carità di lui mi strinse / a far ritorno, torse
, torse il passo errante / da lui fortuna, e queste membra inferme.
savonarola, iii-71: adunque appare che lui è quello che fa queste cose e
quello che fa queste cose e che lui governa el mondo e questi parti- culare
dà degli occhi in un libro a lui vicino, / che forse non a caso
che aveva fatto de'patemi consigli di lui. pellico, ii-53: s'io fossi
severo, che incontanente venisse a lui. boccaccio, dee., 1-1 (
. goldoni, vii-1160: il signor lui in caso obbliquo, è il signor egli
hic, egli, genitivo huius, di lui. leopardi, iii-378: come riceve
il magistrato delle acque, preso anche lui alla sprovvista, disponeva le guardie al fiume
sia preso / o quivi in braccio a lui di vita casso. d. bartoli,
(78): lo pregavo che lui fusi contento di pigliare una certa buona
delle lettere se vi era qualcosa per lui. non vi era nulla.
come tanti altri produttori più franchi di lui, egli parlasse di cassetta: il profitto
cassetta: il profitto, che per lui non era meno importante che per gli
fiato, / e che quella per lui è una ricetta, / che il guadagno
di conti [manuzzi]: demmone per lui 4 fiorini d'oro...
aretino, 8-342: è parso a lui per esser giostratore, saltatore, cantore
g. rucellai, 940: ponendo sotto lui popoli e salci, / e sopra
ed in sembianza; / e, da lui vinta in amorosa guerra, / seguirci
/ non de'blasmar signore chi 'n lui à spene, / né per conpianto
i suoi procuratori, / non potean per lui far doman- dagione. m. villani
per questa o per quella casta. per lui, tutti i principii erano buoni
e con le castagne calde si rappattumò con lui, e più volte insieme fecer poi
per il castagno, poiché le frutte di lui in tutti quelli paesi o alpestri o
la riguardavano, ebbene tanto peggio per lui. -comprare noci per castagne:
spaesato e uniforme, s'animavano in lui radicate ai ricordi più remoti.
si spezzasse la spina dorsale, e andò lui e la sedia a gambe all'aria
di pensare e di dir male di lui, come se alcibiade, giovane formosissimo
al castellano, e 'nginocchiaronsi dinanzi da lui, e dissono: « messere,
f enita, / donna siete di lui ed egli è la mia vita. dante
la dottanza del nostro signore, e a lui... rifugge il giusto,
tutti ad affollarsi a poppa rivolti a lui. d'annunzio, ii-873: lungo la
; / avante che s'apigli a lui, dicerna / sua costumansa e no li
effetto della scomunica alcuni dei sudditi di lui rimettessero della divozione e fedeltà loro,
quell'ingiusto giudizio sarebbe un gastigo per lui. nievo, 588: odiar le dittature
fremere al contatto con la mano di lui. 4. essere in castigo
castità dell'anima, erano frequenti a lui. fanzini, ii-125: questa infanzia mi
di un anello. e con lui passarono i suoni e le faci e i
, acciò che e'cacciatori abbiano da lui quello che vogliono, ed egli rimanga in
/ che sa che non ricerca altro da lui. mattioli [dioscoride], i-245
grazzini, 2-90: si pigliavano di lui piacere e delle sue castronerie. piccolomini,
diavolo le sa certamente; sì che a lui non sono le cose casuali, e
animai grande, e noi star intra lui, come i vermi nel nostro corpo;
con beatitudine la mano di poli e lui, casuale, discorreva con pieretto.
, 9-2-32: ho casualmente osservato in lui un talento non ordinario per le mattematiche
607): temendo d'essere anche lui messo fuori in quella maniera, si cacciò
cataclisma e un vuoto si aprirebbe tra lui e la realtà circostante e precedente? deledda
chiarezza per eccitar dolore per la di lui perdita, e mestizia. guerrazzi,
tirata da quattro cavalli, sulla quale stava lui, il bennati, olimpicamente in piedi
superiore. panzini, iii-833: con lui sono altri soldati catalettici, ammutoliti,
. non le rimase che seguire con lui, insieme al ciaccolaio dei curiosi, il
a chicchi, mi metto anch'io con lui a fantasticare, si vuotano i forzieri
anni, e sulle poche opere da lui lasciate. -per simil.
avèa saputo il defunto perpetuare la di lui gelosìa. da dieci anni lo mangiava la
, che bindo d'andrea comperò da lui per suo ardere. piovano arlotto,
dicendomi che se anche fossimo ricorsi a lui prima, la sua scienza avrebbe potuto
: catechizzare io enrico, convertire io lui alla vera vita. a quella che io
io credevo vera vita; e come lui aveva accennato alle soddisfazioni della messa,
messa, così volli io dire a lui qualcosa della mia vita, presentargli anch'
strettezza delle tariffe; le quali, secondo lui, proibivano assolutamente l'entrata del paradiso
perciò il principio della ragion pratica da lui formulato, l'imperativo categorico, sospeso
bracchetto, e mai non si partiva da lui. francesco di vannozzo, ix-199:
pugnò; né più novella / di lui s'intese. o di catene è
per iterati contraccolpi dentro le meningi di lui) fra tanti e così malvagi petardi.
la distruzione con ostinazione catoniana, salvo esser lui venanzio ottima pasta d'uomo incapace di
lo ha cavato di tasca per davvero, lui, sotto sotto. -bello! -gli
palazzeschi, 4-218: ad un giovane come lui era indispensabile ima bella macchina, era
che s'è seduta a due passi da lui... gli sorride con
per quello che crede che sia a lui di piacere, per cattare benivolenzia. g
allato, / e non è come lui castrone affatto, / e dice: or
tal cosa, non è tanto finta da lui per far verisimile la favola,.
ne prendeva, né altro effetto in lui cagionò l'ascoltare sì spesso il suo nome
tenere la cattedra in suo luogo dopo di lui. boccaccio, 14-14: sedente papa
che lor fece nel cuore il vedersi da lui scoperte e rappresentate nella loro infallibil certezza
un altro combattente un po'meno cattedrabile di lui. cattedrale, agg.
.. sì tenne santo zanobi con lui un gran tempo per cherico, e poscia
così cattivamente morì, sanza rimanere di lui figliuoli. sacchetti, 155-130: comprò
sì che io dicessi una volta mal di lui alli parenti della moglie, sì gran
4-247: che cosa si poteva fare per lui? « niente » bisbigliavamo, «
, era avarissimo e cattivo, con lui compose di dovergli dare cinquecento fiorin d'
utero un cattivo liquore inabile al di lui crescimento. lastri, 1-1-223: ne ottengono
critici superficiali e ripetitori l'accusarlo imitatore, lui originalissimo e che deve agli antecessori suoi
cosa era condotta in cattivo termine per lui, si messe a volere tentare di nuovo
-; e il cancelliere dietro a lui ripeteva: -tempo cattivo e tutti soggiungevano
il cattivo animo che dimostravano contra di lui, cominciò a fabbricare un forte,
vorrà fare il bell'umore, saprà ben lui farlo rigar diritto con le buone,
difendendo, e diceva che quell'orefice lui l'aveva pagato, e che non era
, v-49: se si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare
simulacro d'asino, ed appresso essendo lui vittorioso sopra de loro, ed avendoseli fatti
divino. sua moglie, venuta per lui dal protestantesimo a un cattolicismo assetato di
dante, par., 12-104: di lui si fecer poi diversi rivi /
271: il sentimento politico era in lui [il paruta] contrastato dal sentimento
da ferdinando v d'aragona e da lui trasmesso ai suoi successori).
portar se ne fa via con esso lui. note al malmantile, 4-81: si
non sarebbe stato sì facile il catturar lui senza qualche gran chiasso. calvino, 1-92
bartoli, 39-36: e dietro a lui in cotta e scoperto, facendo seco ufficio
carrozzata a due posti e pilotata da lui, era remo con la sposa..
bellezza, e per el grande amore che lui portava a me, avvenne, che
da doversi trattar con dio, a lui ricorse, pregandolo di porvi egli in opera
questo fine ad un principe savio, come lui; il quale, voluto far suo
i causidici e gli avvocati, per esser lui persona tanto paziente,...
gradi che lo disgiungevano da quella a lui dovuta sommità..., ma cautissimamente
acutissimo, e con orecchie sottili, lui nell'altra parte del nostro letto rivolto
frugoni, xxiv-980: tal era la di lui stanza, in una parte angolare della
1-496: caisotti si rivelò abile, venne lui, direttamente dall'avvocato, come a
gio. paolo vedranno di trarre da lui quella lettera, per la quale vi
conseglio del pontefice e la via da lui proposta unica; la quale era risoluto d'
che mai non suol fraudar chi in lui fede have. idem, cinque catui,
. tassoni, 1-27: uccise appresso a lui mastro galasso, / cavadenti perfetto e
e polvere e braghieri: / meglio per lui non barattar mestieri. manzoni, pr
come costume è de'camminanti, con lui cominciò ad entrare in ragionamento. ser
socrate... essere sconvenevole a lui... con li suoi piccoli figliuoli
el fanciullo lo cavalcava e giucava con lui. malispini, 2: fue lo primo
sammzaro, 4-81: quel che di lui [cervo] più ch'altro mi
moglie? pratolini, 9-448: con lui per esempio, cavalco sempre io,
esempio, cavalco sempre io, perché lui è soltanto un finocchio. 7.
/ e verso orlando furioso viene; / lui con quel ramo de olmo, verde
. guicciardini, i-261: attribuivano a lui, che '1 bentivoglio...
e reggenti della terra; e con lui cavalcò messer geri spini. a. pucci
e fatto questo al padre sentire, con lui ordinò d'avere ad una ora ciò
quale era molto domestico. e a lui domandando una cavalcatura fino a vaiverde,
, purg., 10-79: intorno a lui parea calcato e pieno / di cavalieri
anime belle in bianche stole / incontran lui, che, su la bianca nube,
, colla spada presa dalle mani di lui, dicendo: « esto probus miles »
licenza, volete voi che io facci lui cavaliere bagnato sì come merita?
e ha piantato me per attaccarsi a lui. bar etti, 1-332: bisognerà che
un suo corredo andorono a mangiar con lui molti notabili cittadini cavalieri, tra'quali fu
affetti si componesse in parte ugual la di lui gioia. manzoni, pr. sp
ordini. giusti, 2-74: a lui d'intoro il nobilume e il clero,
, 3-7 (333): e da lui partitosi, se n'andò alla signoria
milizia abbracciato con il cavalierotto, a lui più che fratello e più che amico.
uscio della scrittrice. pasolini, 3-317: lui e un altro, un vecchio '
fece crescere la stizza, fu che lui s'era vantato in questo modo dicendo:
non depone in favore dei sentimenti cavallereschi di lui. tornasi di lampedusa, 200:
quale era sostenuta e quasi accresciuta da lui, vita cavalleresca tenendo, con bello
ariosto, 21-8: zerbin cortesemente a lui risponde / che gli è desir di
alcuna al mondo umano. sotto a lui sta il grammatico, il logico, il
bimbo sul cavallo bianco / e a lui dintorno in ressa il popolo / s'
, la qual fate che intorno a lui paia cessata. -cavallo salvatico,
botta, 6-i-473: là si congiungeva con lui la seconda schiera dei lanzi essiani e
socrate... essere sconvenevole a lui... con gli suoi piccioli figliuoli
di carte, non più viste da lui, dice a chi si sia: toglietene
per cicilia,... e con lui s'andava a spasso una sua bellissima
ulcera! -sono sicuro che parlavano di lui... no? dici di no
che era un cavallo senza gambe; lui lo sapeva dove erano le magagne,
reclute fu lui che le mise a cavallo. disgraziatamente
da niccolò detto, dice che a lui udì dire, aspettarglisi essere uomo di mezzo
contro uno più forte o potente di lui. 28. dimin. cavallino (
michela- gniolo, che fu cavato per lui. caro, 12-i-4: noi andremo
che cavasse lì dov'era il confine tra lui e la donna. costui cominciò a
giova [il ficodindia]: da lui è tanto se guanti e coltelluccio cavano
: cavatogli telmo, ella era sola con lui, e gittòglisi al collo, e
, 11-66: era tanta la furia di lui che faceva, e del papa,
tu meritavi mille volte lo inferno, e lui non solamente ti ha cavato dello inferno
le lacrime con gran sospiri ogni volta che lui mi sentiva; e bene spesso per
consiglio, / ché a te e lui caverò la pazzia *. / rinaldo indietro
] certo più così quando dovette ridursi lui nella sua villa a confino.
dir male d'uno o scrivere contro di lui; il che si dice cavar
che gliela rubassero, andava gridando per lui, colle mani in aria, nera
di capo, e pigliava licenza da lui. -cavarsi di cappello: scamparla
): mio padre non volse che lui mi dessi salario, come si usa agli
finalmente al mondo, e vicino a lui, persone ch'egli conosceva ben bene
umore lungamente represso, e cavarsi anche lui la voglia d'essere un po'fantastico
dati, ii-21: essendo ieri da lui, vidi fra gli scritti di esso
lume si governa, / parbe vedere a lui molto lontana / una fissura in capo
fedeli. varano, 146: svelando a lui qual nelle sue riceve / la vastissima
, sudori, per essere aiutato da lui. berni, 13-9 (i-332):
cavezza, mi voleva tirare in ver lui. anguillara, 2-320: ella [
stalla dell'osteria; e mentre lui metteva la cavezza al ciuco e gli
cavezza? bracciolini, 1-3-44: rivolgendosi a lui, grida: cavezza, / levamiti
spiegò la sua arte e la passione di lui, che, in manco di un
censura e cavilla tutte le azioni di lui. pallavicino, 3-1-34: non voglio imitare
, 3-1-34: non voglio imitare in lui quel che riprendo in lui, cioè la
imitare in lui quel che riprendo in lui, cioè la poca sincerità di cavillare
: più spesso ancora, altri citavano lui, che, nella fretta del contrattare e
cavitario: che e opachi gli occhi di lui nelle orbite cave. si ascolta in
caval lereschi, 101: lui se misse con la sua compagna / in
a me importa un mazzo di cavoli di lui e degli altri! bocchelli, ii-359
errori, un giorno o l'altro anche lui sarebbe finito col diventare...
voi siate voi, e non lui; sì sì, io aveva preso e
] si truova costì, raccomandatemi a lui, e ditegli che io mi dolgo solo
, trovassero un giorno da dire con lui, e finissero per cazzottarlo lì sulla
: ella ingrata, non avendo pensiero di lui e meno del suo onore, si
permise che questa cecazióne ne avvenisse a lui, acciò che si desse assemplo di
soltanto nel sapere che altri, come lui, aveva fatto cecca in qualche impresa
, che perse la vista, ma lui conoscendo la cagione di sua cecità (
errore induce l'uomo, che da lui ingombrato si ritruova, questo concupiscibile e
nostro pianto. sannazaro, 9-144: lui noi volea cedere / al cantar mio,
, 3-61: oh quanto di sembianti a lui somiglia! / se ben alquanto di
, perch'altri non regni più assolutamente di lui, non perdonerà né a trame,
parlo ardisce, / balza respinto; e lui, / del suo manchevol impeto,
sua sembrava che la festa fosse per lui: donna marianna parlandogli di questo e di
gli avesse simili parole risposte, nondimeno a lui pareva questa cosa ovunque fosse saputa cedergli
fusse più creduto a plauziano che a lui, gli chiese una cedola di sua mano
, / di salomone; e fu per lui già fatto / di cedri e d'
: discesi dal tavolaccio, venni a lui e gli dissi: « se volete che
sua scimitarra e la sua targa / per lui si prese, armi onorate e conte
caso è acerbo), / perché lui si partì alla celata / da sua città
371: tra il padre contro a lui di verga armato, / e la madre
del mistero che si è celebrato in lui, esita bene spesso a porvi mano
ad alcuno, il quale celebri per lui. sacchetti, 33-53: dovendo dire
. vico, 87: incominciò in lui, senz'avvertirlo, a destarsi il pensiero
il suo servizio / favelli ognor di lui celebratóre. redi, 16-viii-159:
acciò che più celebre e più prezioso da lui si parta. f. villani
porto, di molta considerazione, fu da lui, benché con difficoltà e con
. gadda, 2-129: palese, a lui [al chirurgo] ed ai suoi
addietro andar usato / pe'cieli aperti a lui splendienti, / i lumi dicernea del
corsini, 8-3: e forse perché a lui di discontento / tal cognome non fu
volea un po'parlare da sé e lui in luogo secreto. juccio, quasi sospettando
'l silenzio eterna cella, / a lui non ride pur, non pur favella,
non pur favella, / ma in lui di baci una tempesta fiocca. prati,
la sacra cella un'altra volta / da lui si prenda il volontario voto. milizia
fiume, faccendo porre cura quello che di lui seguiva, e finalmente capitò alle mani
al cellulare, / un'angoscia per lui dentro mi serra. palazzeschi, al
, e sotto ciascun integumento, è da lui quasi sempre fatta soggetto e base di
qual duo tigri guidono; / e con lui par che l'alta rena veniva
per compassione di far all'amore con lui, gli risponderesti di sì! dossi,
pagar que * che hanno aver da lui, / va tutto cenci in mantello e
viani, 10-226: mi sacrifico per lui là che è ridotto un cencio su
passo d'arno / rimane ancor di lui alcuna vista, / que'cittadin che
/ sulla deserta coltrice / accanto a lui posò. leopardi, 3-61: eran
mirando fiso, / che rispondesse a lui cennò col viso. caro, i-332:
, 5-5 (48): compose con lui che, quando un certo cenno facesse
cenno, per invitarlo a entrar con lui in un andito buio. nievo, 9
e sacro in vaticano / t'offerse a lui, che regge il cielo a cenno
purg., 21-15: virgilio / rendè lui 'l cenno ch'a ciò si conface
tabaccheria. pavese, 5-94: lui era venuto a cercare un ferro per suo
lasquaz, l'usciere, soleva dire di lui: è un censimento. =
ogni minimo tocco possa accennare a lui. 7. giudice severo di
degli uomini che non si regolavan come lui, quando però la censura potesse esercitarsi
scusa addur potrai delle gravi censure a lui fatte da te? cesarotti, i-167
degli uomini che non si regolavan come lui, quando però la censura potesse esercitarsi
censura e cavilla tutte le azioni di lui. galileo, 256: se la nostre
. convenne riscaldarlo; e, poi, lui e la radegonda sei sorbillarono,
firenze. firenze non è teatro per lui, e di livorno, può contare,
verga, 3-24: don silvestro, lui, si divertiva a vedere come si guastavano
suoi lunghi risparmi: queste erano da lui state date in prestito ad alcuni suoi
due tari per barile,... lui a buon conto se n'era riservati
una vitaccia di stenti, essendo gaia per lui quando si buscava pochi centini con il
età di tre anni in circa, e lui passava li cento anni. diodati [
settantacinque per cento dei benefici mentre a lui non toccava che il residuo. pirandello,
cento. bacchelli, ii-176: a lui infatti dovevano ricorrere per aver un po'di
ogni cosa, che l'uomo per lui lassa, [gesù cristo] promette.
trista, malgrado tutto, subito tra lui e mafalda che lo seguiva..
inferno tutti quegli angeli che peccarono con lui. paruta, 2-2-218: è posto questo
: d'ogni cosa che l'uom per lui lassa, promette e dà in questa
aveva reclinato il capo sulla spalla di lui. d'annunzio, iii- 1-1118:
alfieri, 1-331: or dianzi / con lui venirne a singoiar tenzone / volevi tu
toccasse poi il sottile e non a lui. la spagna, ix-904: orlando
, ix-904: orlando inver di lui con mente fiera / del brando in sulla
di cera e di canti alla chiesa da lui prima eletta anzi la morte n'era
udendo dire come voleva la licenza per lui e per il suo compagno, fu uno
: gran turba di villani avea con lui / con occhi stralunati e ciere brutte,
madre gli parevano iettatori erano stati da lui messi fuori. svevo, 2-390:
. pratolini, 2-474: fu su di lui ch'ella trattenne lo sguardo e le
ella trattenne lo sguardo e le sembrò che lui sorridesse ironicamente, con quei suoi baffi
ii-1-40: egli mangiarono e festeggiarono con lui con buona cera. anonimo, ix-499:
la ceraiuola. palazzeschi, 5-5: lui non era un ceraiolo,...
un gran bustone giallo ceralaccato; è lui che ha detto: « qui c'è
plutone, iddio dello 'nfemo, dicevano plutone lui aver posto alla porta dello 'nferno,
èrcole; per accennare alla favola di lui, che, incatenato, lo trasse alla
non era permesso di salire sino a lui, così ognuno favellava per una lunghissima
l'amico de'tribolati, che confidano in lui? nievo, 124: mi chiese
le porte della patria su 'l petto a lui, sangue romano, che per amor
lo avea creato e fatto, ed a lui servire. boccaccio, dee.,
veggendo che non tornava, cercarono per lui. alberti, 375: ma dissi:
vuol trattenersi in un paese nuovo per lui. nievo, 1-4: se ti pizzica
del penitente quel che avrei udito da lui. mi stancai presto. -peccati complicatissimi
pulci, dicendogli, per quant'obbrigo lui s'era vantato di avermi, non cercassi
bene cercare, peccato di fortuna fu in lui, e non crudeltà. leggende di
mi penso che nullo troverai maggiore di lui. fioretti, xxi-923 (16):
che la santa umilità che era in lui, non lo lasciava presumere di sé
cerca la verità, secondo che da lui è insegnata. marino, 11-35: l'
vedendo battuto lo esercito di niccolò e lui morto, né sperando molto negli aiuti
, 2-8 (224): e lui per lo braccio tenendo, in quella parte
stesso alfieri non conseguì quel tanto da lui pregiato e cercato stile, forse n'
più corretta. pavese, 5-16: lui che ha tre anni più di me sapeva
: e la notte, che opposita a lui cerchia, / uscìa di gange fuor
di delitti? verga, 4-115: lui seguitava a cercare, a frugare, e
saracino. tasso, 7-108: ma contra lui crescon le turbe e 'l serra /
vallava li abissi,... con lui e io era, disponente tutte le
occhi dolorosi che sembrava gli leggessero anche a lui il cruccio segreto in cuore. e
baroni del regno faceano cospirazione contro a lui. bisticci, 3-24: partitosi papa eugenio
settentrionale di una casa molto conosciuta da lui. beltramelli, ii-376: eri fuggita
/ che dounque io mi volgo io veggio lui, / e se voi noi vedete
, / e sparve, e novo in lui conforto infuse. manzoni, 190:
tanto disforme, quando tutti piegavano, lui diè indietro e si chiuse in sé.
. « sarà meglio! » acconsenti lui. « sono tre notti che non chiudo
dee prima purgare ciò che pare a lui che sia grave. angiolieri, 92-14
ambi gli atterra. verga, 3-22: lui è ricco come un maiale, mentre
ultimo, / in chiusa lì da lui. -fa', sta, / che l'
elli dimorava, e chiusamente andaro a lui, al suo albergo, e vennerlo
ii-360: e sì mi piace di lui dilettare, / in bella donna intender
non vi move ira o vergogna / contra lui che vi sgrida e vi rampogna!
fuggissono chiusi per non essere conosciuti da lui; ed in questo si manifesta la
l'orribile mercato, e non a lui / ma solo al grande che pietoso il
al grande che pietoso il chiuse / a lui solo il valor diè questo impero.
, / se la più dolce in lui fiamma riviene. 37. figur
e come, in campo vinto, a lui la vita / tolse e a'corpi
per loro sciagura, / presi da lui palemone e arcita / mostra, mettendo poi
agevolmente / mirtillo crederà che non per lui, / ma per diporto tuo ci sii
lo venivano a vedere. ce li portava lui in processione, il padrone giovane,
. -anche riferito a persona: con lui, con lei, con loro; su
con lei, con loro; su di lui, su di lei, su di
dialettale l'uso col valore di: a lui, a lei, a loro)
il segno della santa croce, andò a lui. andrea da barberino, 96:
la sua rete scocca / sopra di lui, la quale è fatta a croce.
accorgimento fece coloro rimanere scherniti, che lui... avevan creduto schernire. raccolta
e ad ora ad or percuota / lui sul carroccio dalla ferrea ruota. angelini,
pur crocifero, / il commissario cede a lui la destra, / privilegio accordato per
crocificcate lo figliuol mio, crocificcate me con lui. = comp. da croce
quando volle nascere sotto l'editto di lui. da questa ragione ne seguirebbe che
: 'l nostro vecchio uomo è stato con lui crocifisso. 2. figur.
e ringraziava dio d'averci dato ordine lui, mentre io non poteva provvederci per
crocifisso a me, e io a lui: cioè che esso ha in dispetto
ha in dispetto me, ed io lui. s. giovanni crisostomo volgar.,
è crocifisso a me ed io a lui, dà intendere e protesta d'avere morta
al detto giovanni gualberti, e a lui fece grazia di lasciare il secolo e
de'ricci, n: o non disse lui, essendo da'giudei crocifisso, tant'
'sequenze santi evangeli ', e lui a scialare e sguazzare per le taverne.
con questo riso gli circostanti stimassero che lui la intendeva bene, lui avea raggione
stimassero che lui la intendeva bene, lui avea raggione, e quell'altro dicea cose
di camillo all'ire generose / e di lui che crollò de'trenta il regno.
capo contro al detto messo, come con lui avea ordinato. boiardo, 2-7-20:
chiamava volterriano: ciò che provocava in lui un lieve sorriso e un crollar delle
, 10-55: ebbi soltanto pietà di lui, del suo orgoglio calpestato, di
malattia cronica; e temo molto di lui. manzoni, pr. sp.,
che in tutti i momenti felici di lui, o giovane o maturo, si trova
bravura e un calcolo che oramai sostituisce in lui quelferrico contenente anche magnesio e manganese;
chiazzature strane e singolari che suscitano in lui l'idea d'un quadro che poi esegue
o croste, di onest'uomini. e lui sdegnato non li riguarda.
desiderio di mostrarsi buono e protettivo con lui, ma da quell'immagine d'un
in tutto. pindemonte, 236: lui non speme o timor, desire o sdegno
non solo crucciatamente, ma crucciatissimamente a lui rispose. = comp. di
dolorosi che sembrava gli leggessero anche a lui il cruccio segreto in cuore. pascoli
xxiv-1007: vedendo il satrapo introdur altri a lui posteriori prima di lui, si rizza
introdur altri a lui posteriori prima di lui, si rizza cruccioso, ed appressandosi
de'vivi e de'morti, giudica tra lui e me, salvo che tu mi
dolore. pindemonte, ii-80: a lui sembra crudel, che tanto / si pensi
più crudele sarebbe a sé e a lui se crudele a lui non paresse.
a sé e a lui se crudele a lui non paresse. in questo senso anche
dispiacque molto al gran pagano / e crudelmente lui se ne crucciò. boiardo, 2-7-23
era seguita, non era nata da lui ma dalla acerba natura del ministro. ariosto
fratello, e che non avendo altro che lui, e lui non avendo altro che
che non avendo altro che lui, e lui non avendo altro che me, sarebbe
e la curata, / mostrandosi di lui cotanto cruda, / ch'e'mi sia
stato quel crudo / zeno- crate di lui più continente. sassetti, 411: una
, 1-110: il mio amore per lui non mi disponeva a indulgenza per quello di
: ma d'ora in ora a lui si fa più crudo / sentire il duol
mai risposta. tommaseo, i-96: in lui fa'ch'i'ti vegga, /
. pindemonte, 2-28: e a lui die'morte nel cavato speco / il ciclope
cosa io mi prepari / per lodar lui, che in vatican corusca. algarotti,
d'un imperatore] sono immediatamente con lui, come sono cubiculari, assessori,
sarebbe ribellata, non sarebbe andata. credeva lui che la cuccagna gli sarebbe continuata così
festa guizza sopra un velocipede fabbricato da lui, che guadagna sempre la coppia di
civetta, lo cuccava nella testa. lui allora si risentì e disse: « state
stette a guardarmi come mangiavo, mentre lui, dopo un paio di cucchiaiate scarse,
suola di scarpa più grande di tutto lui. stucco. getto come
la materia della cera. a lui ne fu venuta, / a que'ch'
crede avere sufficiente distanza fra me e lui, [il cane] fa dietro front
è trovo, n'è stato causa lui, vecchio cucco. pananti, ii-43:
. pananti, ii-43: le femmine per lui sono di stucco, / e dicon
là dalla tenda, e vivere con lui baciandolo e facendogli cucina. -uomo
-talino è mio amico, -fa lui -. siamo stati insieme soldati. gli
soldati. gli cucivano il letto e lui dormiva sopra le coperte. basta prenderlo per
da un pezzo, non aveva più per lui né rispetto né considerazione: s'era
doppio, / adoperi per me, a lui fingendosi / di far per lui.
a lui fingendosi / di far per lui. -cucire in tre doppi: trattare
piatto altrui / del patrimonio / pappato a lui. 5. locuz. -aver
e s'è partito, / quando di lui n'avevi più mestiere, / e
un mondo nuovo scoperto e appercetto da lui, e stimolare la sua facoltà inventiva
che in francia ha dato nome a lui, ai mariti ingannati e agli orologi
che, per merito delle cose che sotto lui sono, altresi netta ed altresì pura
lesso rinucci. fioravante, 36: appresso lui il seguirono due suoi cugini: l'
fìgliuol d'amone; / e come a lui, a me cugino ancora / siete
alcuno sì ben costumato, che di lui il divino iudicio e l'umano igualmente consenta
altra volta ». mio padre a lui: « io attenderò a ringraziare idio
m. adriani, 4-1-372: essere stato lui l'introduttore del mal uso di partire
a torto / in dicer ben di lui, / e per fare a colui /
196: allora alberto pensò, che a lui capitàvano tutte. fe'a larghi passi
occupando le chiese e mettendovi cui a lui piaceva, e non rispondendo del censo alla
in luce tenero et debolecto, a lui era necessario avere a cui governo et fede
ma che tutto ciò ella doveva a lui stesso. -sostant. rosa
che sia, si facesse beffe di lui. coletta, n: l'uno pazzo
salumi. nieri, 170: allora lui piantò un calcagno sulla corda e tirava
mentre con pietoso affetto / vagheggia in lui sé stessa, e 'l caro padre;
visitata in roma; così la di lui culla in sorrento, dove nell'ultimo
, quanto appunto si è lo averlo lui fatto a bella posta, avvertitamente e a
della vita si sentiva più forte di lui che tutte le fortune avevano prediletto fin
/ lei una brunetta pallida, / lui un impiegatine / che spinge avanti la
. / l'odor d'incenso è per lui. calvino, 1-392: quando gli
di tutte le sue virtù espressive -sta per lui in quella pausa: magari nella risata
caro orlando ». / dodon ardito per lui rispondea: / « che vuoi tu
come se il culo ce l'avesse solo lui! -la parte posteriore dei calzoni.
ingannarlo, imbrogliarlo, primeggiare su di lui con mezzi sleali. -nel gergo scolastico
gira; / onde si specchia in lui qual siasi e quanto / con delicato
popoli mostrando. leopardi, 19-63: lui delle vesti e delle chiome il culto /
d'annunzio, iv-1-37: lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall'alta cultura
ma anche dall'esperimento; e in lui la curiosità diveniva più acuta come più si
ancora, l'immagine è troppo favorevole a lui, perché fi prezzemolo nella salsa compie
. l. dati, 1-1-21: lui [il sole] adorando, e facendoli
messe. ma con un sorriso / a lui mostrò la sua panthide, e disse
un visetto, un po'camuso anche lui, si levò dagli stracci della sua cuna
nata in nobil cima, / di lui minor pur troppo. 4.
un soldato aveva raggiunto la strada sopra di lui. si buttò in una cunetta,
. e d'altre virtù, che in lui avanti che avesse pelo in barba rilussero
, talmente che sempre perdeva e a lui pareva d'acchiappare il più grasso castrone
, 7-73: il motore non era più lui. cominciò a fare degli scherzi prima
torre al ciel volesse gire, / in lui fondar si converrebbe il muro. poesie
giudice, ch'era anche giudice, e lui puose nel luogo del padre a giudicare
soffio di vento è prigioniero: / lui precorre leggiero / il giocato, mentr'
rammenta, e posso / promettermi da lui d'un grato core / anche prove più
a me, che ho fatto tanto per lui, che vede con che cuore,
. parini, giorno, ii-193: di lui non già, ma de le nozze
ed ha tormento / perché in ver lui sua donna ha fero core. lacopone,
sollecitare d'andar là a star con lui, che farei fortuna, com'ha
che farei fortuna, com'ha fatto lui: e se non gli ho mai dato
i-io: questi fenomeni amorosi sono a lui cosa nuova, che lo empiono di meraviglia
(258): per la qual cosa lui disse, ch'era disperato, e che
famiglia e il castigo si concentra in lui. 20. per anal.
come un fratello, e andare dove lui, e parlare a lui e,
e andare dove lui, e parlare a lui e, stare insieme cuore a cuore
, e fagli onore, e priega per lui. machiavelli, 3-321: guarda se
pentito. salvini, 22-221: io lui veggendo, / lagrimai, e di cuore
di patir quanto è in ciel di lui prescritto. -col cuore in gola
e di cuore si rivolsero contro a lui. ariosto, 24 * 111: tra
ed adempiè il giuro che di cuore lui a dio aveva fatto. della casa
per fargli sentire che sono da più di lui? lambruschini, 1-89: vi aprirò
io non ebbi cuore di prendermela con lui. d'annunzio, iv-1-29: tu
altro, non era un morire degno di lui. -avere in cuore di fare
la sua gente, che ha per lui gran core, / verso e lombardi
; e se roma si pigliava senza lui, non gli parendo aver parte e gloria
che il notaio volesse più bene a lui che a'birri, nè che prendesse tanto
(296): prima di ricever da lui il titolo di madre, n'aveva
bene, e se fosse stato in lui ci avrebbe messo sempre delle cose allegre
i-229: divenne [artabano] morto lui [germanico] superbo e tiranno;
x-21-212: la donna era sempre stata per lui come un simbolo egualmente invincibile nella impassibilità
a pregare quello che subito andassi a lui, perché gli aveva a parlare,
poi con varie arti tiberio sì che lui a tutti altri cupo, rendè a sé
dioneo, mio siniscalco, e a lui la cura e la sollecitudine di tutta la
all'universo alterni, / dando a lui peso, numero e misura. filicaia,
... la bella cura che di lui il maestro simone avea fatta, d'
buono, non dava cura a lui che, ristrettosi in se stesso, pareva
corpo, crede che dipenda soltanto da lui non deformarsi. -aver cura,
fautori non si facessi sì grande che lui avessi da temerne. c.
sp., 20 (343): lui prendeva la cura di tutto il resto,
così curatolo ottimamente io menai me e lui, amendue stracchi sì che appena ne
33 (571): renzo prese anche lui la peste, si curò da sé
quelli di colui che esercita su di lui la patria potestà o la tutela, l'
ma tanto reo, che le anime a lui commesse non ebbero a quei dì nimico
». d'annunzio, i-793: per lui ragli un requiem co 'l viso compunto
povero curatolo arcangelo guardava in aria anche lui, per capacitarsi che colpa avesse il suo
l'animo era in timore, ed in lui era tentata ogni curazióne. m.
esprimersi così ai senatori prosternati davanti a lui: « oh, homines ad
curia romana; altri che, come lui, si rivoltarono contro il gesuitismo morale
se bastavano le braccia a lavorarle. lui mi guardò curiosamente; discorreva alla larga e
morta nella sua mente, ma da lui conferita e discorsa con altri, per
annunzio, iv-1-37: lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall'alta cultura
ma anche dall'esperimento: e in lui la curiosità diveniva più acuta come più si
usurparlo ardisce, / balza respinto; e lui, / del suo man- chevol impeto
soprattutto a una singolare rassomiglianza fisica tra lui e il poeta recanatese. sbarbaro,
servì... di una curva da lui stesso inventata e che i greci chiamavano
bellezza in rustichezza; e con esso lui anderanno chi terrà sua parte, e
, e torcimenti, che, secondo lui, prende a fare la voce ne'ritorni
rammenta, e posso / promettermi da lui d'un grato core / anche prove
suo mestiere, ma non desidera neppure lui di fare cattivi incontri. -protettore
rubato dai musulmani... accanto a lui, riveriamo il vice custode, cortesissimo
ore, credeva fermamente che la via da lui battuta fosse proprio quella che conduce al
padrone della custodia biciclette se era stato lui a dipingere almeno qualcuna delle facciate delle
con sufficiente guardia collocato, lasciato con lui il capitano alarcone, il quale continuamente
sua gentilezza robusta. anni fa, era lui direttore di * casanova '; poi
di sommersi / simili all'uomo o a lui vicini pure / nel nome.
ma fino a oggi non ha importanza) lui prende nota delle cose accadute durante il
, tenere espansioni membranose, che servono a lui di cute e racchiuggono le sue viscere
innamorato in questa giovane / disuguale da lui. tasso, 6-iv-2-50: all'agnel
studia pure in dire le parole, di lui adiviene cotale frutto che, però che
medesimo che dice, conviene che di lui avegna male e danno a sé et
supplica / che non vogliate contro a lui procedere. g. bentivoglio, 4-300
della levatrice? pavese, 4-259: a lui la mamma aveva detto che cercasse di
: iersera mi trattenni due ore da lui; chiamò un terzo in conversazione per
. boiardo, 2-6-33: e sopra a lui pio- vean saette tante / e dardi
che nullo re in tezauro ebbe quanto lui, avante da lui. angiolieri, 8-13
tezauro ebbe quanto lui, avante da lui. angiolieri, 8-13: ed ho
chiama imo de'tuoi figliuoli da tee lui, e digli. storia nerbonese volgar.
ed egli gli disse da sé a lui chi egli era, e come era venuto
, dell'! /, consonante scritto da lui con questo nostro v, che s'
. caro, 12-i-161: conosco in lui quel da bene che mi muove in
compiacque e continuò a camminare tacendo a lui daccanto. cicognani, 13-358: in quel
baciògli i piedi, e dissegli che in lui si fidava, e daccapo gli raccomandò
a lei la falce, ed a lui posto il freno. imbriani, 1-62:
: / via più non tardare a lui de pervenire! fra giordano, 3-140:
-dacché li piacciono io li guarderò per lui. -sì si pensò d'imprunarlo e di