onni rege, e promessa e legata è lui stretto. cavalca, 18-41: ha
, sì per ringraziarlo de'doni mandati a lui e alla signoria, e sì per
. borghini, 6-iv-349: riconoscere da lui que'beni che... hanno per
donno / sta libero voler; da lui divisi, / foran vizio e virtù moti
: e del rendere si fidava di lui, e questo fosse a ogni suo piacere
terra fosse sua, come piaceva a lui, libera e selvatica. -ant
quarantotti gambini, 4-201: è stato lui a offrirmi d'insegnarmi la lotta.
da cristo, manifestazione dello spirito da lui inviato e prefigurazione e inizio della futura
, allo stato di suoi figli e da lui chiamati alla comunione d'amore con dio
ad autorealizzarsi in base alle scelte da lui stesso compiute; e, corrispondentemente,
, 7-6: gran profitto sarebbe stato a lui, a'suoi sudditi la libertà del
a far di me quel ch'a lui parve, / dpnne mie, lungo fora
dare spazio di libertade, acciocché a lui e a'suoi agiatamente nelle loro fortezze
: lo hanno mandato a gaglianello, lui che era professore di seminario, per
tua libertà / più de podere parlare con lui. sanudo, lviii-392: [era
il tramonto dell'era napoleonica, da lui salutato come il castigo dell'orgoglio liberticida
, che conosceva me come io conoscevo lui, colse nel mio sguardo questo lampo
e schiavi, di vegliare su di lui. 2. schiavo negro delle
. alfieri, iii-1-171: la di lui pusillanime cittadinanza [di virgilio] lo
aveva capito come se io avessi con lui pattuito di far del sandron t 'editore'
t 'editore'; mentre ero rimasto con lui che comparirebbe come « libraio depositario »
, / e delle stelle erranti a lui d'intorno / librasti i globi in guisa
della luna, scoperta dal galilei e da lui chiamata 'titu- bazione ', per
in sua casa per studiare nella di lui libraria, non ci trovai se non libracci
connotati del portatore, esigendosi la di lui firma e quella del padrone. einaudi,
proprio cliente e attestante le somme da lui depositate, affinché egli possa disporne,
sempre librettucciacci; ma il genio di lui vinceva ogni ostacolo. de marchi, ii-1009
altre orazioni. della robbia, 94: lui, preso, con le manette,
e così, purtroppo... lui adesso si trovava nella penosa necessità di
soffici, v-5-532: quell'anima è per lui un libro chiuso, -far
nel proprio libro: non provare per lui alcuna 'simpatia. moretti, iii-43:
satira scritta da archi- loco contro di lui. licània, sf. bot
, oppure trasporta altrove il corpo di lui, e ne'luoghi che d'ordinario
alla bottega del mercadante, per tagliare presente lui. landino [plinio], 173
saputa e congedo del re, e a lui di chieder la licenza non sofferiva il
d'amore entrò, studia d'andare a lui ». b. pulci, xxxiv-447
dicasi quel che si voglia della teorica di lui, ella gli sarà da tutti perdonata
al cardinale sanfelice, mi recai da lui, dopo ottenutane licenza, una sera
ossequiarlo e salutarlo prima di allontanarsi da lui; accomiatarsi, congedarsi. sanudo,
al capitano e, tolta / da lui licenza, il cavalier s'invia.
, vi-13: poiché tra lei e lui era seduta un'altra signora, lo
cioè la protezione e 'l favore da lui mostrato verso i fuorusciti,...
al re di rivelargli ogni cosa, se lui gli licenziava e ren- devagli el padre
. pitti, 1-174: andai da lui [podestà], esaminomi e molto mi
ch'io tornassi l'altro dì a lui. boiardo, 1-12-74: con mente stordita
, 1-iii-1282: subito mi licenziai da lui, perché l'essere stato sua maestà
addu- cendo non esser conveniente che per lui solo si contundesse tutta la tranquillità del
. di nuovo poi comandò l'angiolo che lui licenziassi e timidi. il perché se
, e fece richiamo della ingiustizia a lui fatta, producendo anche in propria difesa
, 3-i-147: la buona volontà verso di lui non era ancora uscita da'loro petti
non erano quel che ci voleva per lui. vi si licenziò tanto, che
diavoli] entrare, se non da lui licenziati. a. pucci, cent.
... poi più volte con lui buon tempo e lieta vita si diede.
* gli 'overo per 'lui ',... e che in
disonesta. moneti, 28: la di lui sì licenziosa vita gli rinfacciò con aspra
di apollo in sicione, perché da lui liberata da'lupi che infestavano le sue
paolo, e divin spirto aprìo / a lui nel foro, e nel liceo la
francesco da barberino, i-75: mostran lui costante / 10 fermo star e costumato
. papini, iv-794: si sente in lui [mazzoni]... il
.. ottimamente fate. -a lui, a lei (ma solo in relazione
di esse (e corrisponde al sing. lui o lei). breve di montieri
di loro ', come 'il di lui. la di lui '. l'usano
come 'il di lui. la di lui '. l'usano burocraticamente, ma
v'erano, loro uccide e a lui è poi tagliata la testa. tasso,
folle / di nostra madre, che da lui si tolle / morte per morte,
, 33: si faceano beffe di lui quelli avversari della fede, contra quel servo
di questo terreno luto, a ragionare con lui. s. caterina da siena,
quarantotti gambini, 4-200: -è stato lui a offrirmi d'insegnarmi la lotta.
lo incoraggiano degli occhi, parteggiano per lui. ormai egli lotta in un anfiteatro
, però che dì e notte combatte con lui. salvini, 40-95: il tuo
sopraffatto da chi era più basso di lui imponevagli quell'atteggiamento ardito e sicuro,
, che con gli anni era diventata in lui una specie di tic, di vizio
mille fiorini, me ne rallegro e con lui e con voi. giovio, i-308
il foco agisce, / ogni asprezza da lui derade affatto: /...
sua magnanima eccellenza / di concedere a lui segreta udienza. fr. serafini, 83
cosa di voluttà, sapeva meglio di lui trovare la parola lubrica ma precisa e possente
conviene, ma alquanto si attacca a lui e trova cosa che non è ferma in
lucchesi, / e duemila cavalli avea con lui. foscolo, xviii-152: madama cicognara
. boiardo, i-16-25: pur a lui parve di veder le stelle, /
non pagar que'c'hanno aver da lui, / va tutto cenci in mantello e
mando. c. arrighi, 3-82: lui è capace di star chiuso nel suo
/ intere al fresco, uscendo con lui fuori / al lucciolìo dell'odorosa estate.
? tassoni, 1-54: gli anziani appo lui col lucco in dosso / seguivano a
, ravvolto nella porpora dogale e sotto a lui una piramide di lucchi, di toghe
20-144: così vince goffredo, ed a lui tanto / avanza ancora de la diurna
, / fortuna che noi tragge e lui conduce, / però ch'a pena al
e pregollo con grande piatade che a lui dovesse piacere di farli ritornare la luce
. tasso, 17-89: quel ch'a lui rivelò luce divina / e ch'egli
e di tobiolo, 1-17: a lui mi do e raccomando, ch'egli sia
ch'egli sia mio aiutatore: io lui priego ch'egli sia mio governatore e mio
morte dati alle stampe alcuni trattati da lui composti ripieni di questa ammucchiata e disordinata
popul tanto offese, / ch'ancor di lui è lagrimosa luce. condivi, 2-20
luce / maggior che non ottien da lui. lanzi, ii-355: per essergli stata
lucente, che non si disuna / da lui né da l'amor ch'a lor
: luce e amor d'un cerchio lui comprende, [il cielo] / sì
2-4-325: iddio, per pietà di lui e per consolazione di paolo, gl'inviò
preti / -la requie eterna dona a lui, signore, - / -e la luce
fogazzaro, 7-239: questi corse a lui, proprio lucente in viso di commozione
gozzi, i-21-116: se fosse a lui cara la gloria / maggior nel mondo e
lucente, che non si disuna / da lui né da l'amor ch'a lor
memoria. bellincioni, 1-37: laudando lui del bon saturno l'opra, /
ugieri apugliese, xxxv-1-897: cui de lui fa beff'o schema / com'a
suddette si vede quel ritmo ristampato da lui colle stesse parole che si leggono presso
appuntato dei carabinieri con una ragazza: lui si era tolto la lucerna e sbottonato
legata alla sua fronte gittava davanti a lui, sulla terra. -lucernina (
lucernaio. pirandello, 8-391: restò, lui solo, nell'incerto, afflitto lume
siena, v-408: tutti risusciteremo come lui, in quello tempo d'anni trentatré
e lo guardò come se piangesse per lui. cassola, 2-480: -signorina,
c'hanno tal forza / da disgombrar da lui pioggia e baleno. g. rucellai
fine ebbe il lucido splendore / che lui servava al solio reale; / cotal fine
, e alor l'anima, che in lui alberga, è accomodatissima alla speculazione.
fermato accanto a metello, e insieme a lui e al nipote considerava, sui lucidi
montale, 3-189: -marmotta io? -protestò lui passandosi una mano sugli spunzoni del cranio
lucife- riani, perché vorrebbero rivaleggiare con lui, sostituirsi a lui, presentare una
vorrebbero rivaleggiare con lui, sostituirsi a lui, presentare una loro artifiziata realtà nel posto
quello ch'io ho avuto sempre di lui. tommaseo [s. v.]
., 7-9 (211): prestamente lui per un picciolo lucignolétto preso della sua
« candelina di percoraio » veniva a lui dai begli anni lontani della gioventù.
mette in serbo lucrando sulle fatiche di lui, fa sentir la sua voce e reclama
forse potrebbe e all'autore e a lui [il libraio] fruttar molto onore e
sacri. salvini, 6-5: a lui [bacco] gli scenici ludi e spettacoli
di scuola... era andato da lui per farsi visitare e sapere se proprio
cfr. rohlfs, 158. lui (ant. loi, lue),
de l'onta sia consorte, / fece lui disdegnoso. cavalca, i-5: mordendosi
tolla in faccia di quella meretrice che lui impudicamente baciava. boccaccio, vii-269:
avieno, / che ella sopraggiunse e lui ferio. ariosto, 1 -77:
che la morte; / ella amò lui: or han cangiato sorte. tasso,
sorte. tasso, 18-31: quella lui mira in un lieta e dolente: /
guardo appaion misti. manzoni, 42: lui folgorante in solio / vide il mio
carducci, 487: se dio lui sostenesse o s'ei sostenne / dio,
, i-2274: io vidi intorno lui / quattro donne valenti / tener sopra le
mi ricordasti / l'amor mi prese di lui. dante, vita nuova, 3-14
quasi lo principio de l'amistà tra lui e me, quando elli seppe che io
idem, xxviii-9: tal giace per lui nel letto tristo, / per tema non
prossimano / che 'l tradimento insieme con lui fece. petrarca, 35-14: ma pur
., 1-1 (68): a lui non andava per la memoria chi tanto
., 1-10: ah quante ninfe per lui sospirorno! tansillo, 1-149: ella
! tansillo, 1-149: ella di lui s'accese e lo dispose / con
aria scura: / ma fu colto da lui d'un colpo crudo, / che
sacro capo / del tuo parini? a lui non ombre pose / tra le sue
. manzoni, 34: intorno a lui per l'ampia / notte calati a
volo. carducci, 832: vèr lui dal seno de la madre adusta,
tutte le cose dell'esistenza esteriore avevano su lui un gran potere d'oblio, lo
del sogno era il signore che lottava con lui. ungaretti, ii-127: luna allusiva
, essendo madre, / che di lui e di sé non resti un giorno /
qual è iorno, et allumini noi per lui. dante, conv., iv-
ma vince lo nero, e da lui si dinomina. idem, purg.,
'l dir l'andar, né l'andar lui più lento / facea, ma ragionando
parte per diverse essenze, / da lui distratte e da lui contenute. idem
essenze, / da lui distratte e da lui contenute. idem, par.,
quello / sempre chi la giustizia e lui diparte. petrarca, 125-33: aver dentro
petrarca, 125-33: aver dentro a lui [il cuore] panne / un che
cor meco s'adira, et io con lui. ariosto, sat., 2-246
di cui la veccia / nata con lui, né il loglio fuor si cribra.
la gran porta del tempio, e di lui esce / la beffa sacerdote. carducci
affatto povera e che ha bisogno di lui [del sussidio] per andare innanzi,
: quanto posso pensare / è di lui ben servire, / e nullo mio affare
: si mette a la morte / per lui ubidire, e crede / ch'è
, 28-28: mentre che tutto in lui veder m'attacco, / guar- dommi
: fui mandato ad esso / per lui campare; e non lì era altra
e leve, / e 'l mio di lui sperar fallace e scemo. firenzuola,
firenzuola, 395: il menò nella di lui camera. fil. ugolini, 201
, p. es. 'il di lui padre, la di lei sorella,
de'buoni scrittori è di collocare 'di lui, di lei, di loro '
nome, dicendo: * il padre di lui, la sorella di lei, i
ad altrui / quello ke nno vói per lui. boccaccio, i-314: in sé
sé dubitava non questi si facesse beffe di lui. mamiani, ii-21-3: il sottoscritto
. à deliberato di convocare presso di lui una commissione particolare, composta di pochi
dir mal d'altrui, pensi prima di lui (cioè di sé).
di compì, di termine: a lui, gli. giacomo da lentini,
passo, / da poi la sua natura lui no è giunta. dante, vita
/ tu risomigli a la voce ben lui, / ma la figura ne par d'
largo fiume? », / rispuos'io lui con vergognosa fronte. idem, inf
gliel'apersi; / e cortesia fu lui esser villano. ariosto, 35-70: la
ariosto, 35-70: la donna disse lui: -tua villania / non vo'che men
, / e in mio nome dì lui: perché si cessa? / perché la
ha quelle leggi e quelle opinioni che lui sarebbero convenienti, ma bensì quelle del secolo
. ariosto, 3-73: con esso lui t'accaderà soggetto / di ragionar di
: non sete voi maninconoso con esso lui quando avete sotto gli occhi que'versi
alla croce a gorgo, assalironlo: lui cadde boccone, eglino smontati l'uccisono
l'uccisono. boccaccio, iv-176: lui si trasformò in giovenco e facendo atti
li montò addosso da pie', e lui subito la portò via e passò il mare
fare con lei. boiardo, 1-24-58: lui non indugia e pone a bocca il
terza suonata. collenuccio, 81: lui con la maggior parte de l'esercito
dipoi fattomi molte infinite carezze, e lui e la duchessa mi dimandorno dell'opere che
ugualmente in tutti. tasso, 1-59: lui ne la riva d'adige produsse /
dice altro da 'egli ': 'lui me lo disse '; o,
, più chiaro, 'me lo disse lui '; vale: egli stesso, non
non l'invento, chiedetene conto a lui, chiedetelo a lui... altro
chiedetene conto a lui, chiedetelo a lui... altro è dire 'e'ti
dire 'e'ti saluta'; altro 'lui ti saluta'. questo secondo vale: egli
o simili. pratesi, 1-56: lui le regalava [le monache] di qualche
agita, / ed uscendo farà che lui salga / su la cimba per l'esilio
esilio eterno. pavese, 9-64: lui mi disse -reso ardito dal buio -che
in tanto il somigliasse, che fosse creduto lui. pulci, 1-1: era iddio
era iddio il verbo, e 'l verbo lui. bembo, 1-232: felice lui
lui. bembo, 1-232: felice lui, ch'è sol conforme obbietto / a
707: chi s'innamora, oh poveretto lui. caro, 12-i-6z: accettatelo per
a me proprio, se io fossi lui. tasso, 10-23: o lui felice
fossi lui. tasso, 10-23: o lui felice, eletto a tanta lode!
papa, che dio lo conservi anche lui, ha prescritto, fin dal mese di
'egli '... è tutto lui a camminare, a discorrere...
a discorrere... è stato lui; l'ha detto lui; dio sa
è stato lui; l'ha detto lui; dio sa lui come andranno le
; l'ha detto lui; dio sa lui come andranno le cose. viani,
il nano, gli diceva: -ma lui là, è vostro figliolo? pavese,
giocano, ma quest'uomo vorrebbe / lui averlo un bambino e guardarlo giocare.
landolfi, 2-135: era un uomo coraggioso lui, e se ne veniva verso il
. francesco da barberino, i-io7: lui libero stando, / de la sua
eziandio la vita, che, morto lui, io non volea mezzo vivere. dante
più d'una ciocca, / latrando lui con li occhi in giù raccolti.
il quale negar non voglio essere possibile lui essere beato nella presenza di dio. ariosto
ariosto, 14-7: a'bulgari, lui preso, il giogo pone. grazzini,
, 2-152: il pilucca affermava esser lui disceso dalla schiatta di bacco. della
crebbe, / da voi, giudice lui, vinta sarebbe. d. bartoli,
gli mentiva un furto commesso, veggente lui medesimo. -dopo gli avv.
nemico, / tu ne fa'quanto lui, / e guàrdati di plui. cavalca
pure un male di capo, né lui, né sua famiglia. boccaccio, dee
. d'altra parte erano, siccome lui, maliziosi. burchiello, 94:
ma non poss'ire al forno come lui. pulci, 2-48: quel ch'io
che 'l sappi ognun, salvo che lui. berni, 5-26 (i-132):
i-132): se non hai, come lui, le voglie fiere. lippi,
. lippi, 2-76: non fu quanto lui dolce di sale. svevo, 5-20
5-20: se voleva partire solo, anche lui doveva insistere perché la madre restasse a
., 16-85: esce di mano a lui che la vagheggia / prima che sia
/ com'esser posso più, ringrazio lui / lo qual dal mortai mondo l'ha
275-12: morte biasmate, anzi laudate lui, / che lega e scioglie, e
dee., 1-1 (70): lui ne vedeva andare che suo sostegno e
, 1-53: gli altri sopporsi a lui concordi furo, / eh'avea più cose
/ fausta accogli la prole / di lui che la tirannica vigilia / t'accorciò
fratello minore] come un peso, lui che prendeva legge dal suo maggiore,
mio creatore: / io son da lui creata / e fui incominciata; /
., se non in quanto considera lui e mira lui per li suoi effetti.
se non in quanto considera lui e mira lui per li suoi effetti. petrarca,
mostro, / or nel volto di lui che tutto vede / vedi 'l mio amore
'nchiostro. boccaccio, i-523: crediamo lui di tutte le cose principio, e
e corporali. savonarola, i-35: lui visse poveramente, non cercare tu tante
ch'i nostri altari il mondo a lui converta? manzoni, 37: stanca del
del vile ossequio / la terra a lui ritorni. deledda, iv-346: gavina
pensò al terribile rivale che la colpiva come lui solo sa colpire. 5
ecc. arlia, 1-205: * lui 'e 'lei 'si usano quasi
checchesia, dirà: 'aspettiamo che torni lui ', cioè il marito. il
.]: * zitti, c'è lui! '. il superiore. montale,
il superiore. montale, 9-13: lui non fu mai veduto / la geldra però
saltimbocca. eppure / non una volta lui sporse cocca di manto o punta di
ghetto degli ebrei / ci è dipinto lui e lei; / gli ha il
ha il vestito di velluto; / lui e lei baron cornuto. carducci,
. carducci, 885: a lui dal volto placida raggiava / la maschia possa
[s. v.]: quando lui trovò lei... lui giovine
quando lui trovò lei... lui giovine e lei giovine; lui bello e
. lui giovine e lei giovine; lui bello e lei bella; erano due
. pratolini, 10-233: < (un lui per la verità c'era » ella
. giovanni in là nelle ciliege c'è lui », altrove dicon « c'è
rispondere a questa che s'era fatta lui stesso, o piuttosto quel nuovo * lui
lui stesso, o piuttosto quel nuovo * lui 'che cresciuto terribilmente a un tratto
il proprio orgoglio si svolgeva dentro un lui ogni giorno arricchito di uno sfondo più
moravia, 18 -tit.: io e lui. idem, 18-7: enorme,
cielo basso, e soffocante, « lui » si alza dal mio ventre quasi
. * non è vero? è verissimo lui '. = dal lat. tardo
di ille 'egli '. lui, sm. ornit. genere di uccelli
). = dimin. di lui. luigi ly sm. invar
. region. luì piccolo e lui verde. = deriv. dall'incontro
. luìssimo, pron. pers. lui inissimo: certamente, incontestabilmente colui di
giordano [tommaseo]: si accorse esser lui luis- simo. fagiuoli, 1-6-216:
le specie l'ho fresche, gli è lui luissimo. i. nelli,
non ci pensate, vi dico. era lui, luissimo. de amicis, xiii-232
. de amicis, xiii-232: è lui, luissimo. = deriv. dal
. = deriv. dal pron. lui, col suff. superi, -issimo.
considerare niente come secondario ed episodico in lui [giordano bruno], neppure la
, 1 dovunque passa, sempre di lui restano / come de la lumaca.
li stiamo intorno, e caviamo a lui il lume grande il quale solo stava ascosto
a quella creatura / che solo in lui vedere ha la sua pace. cavalca,
lume della profezia, si sforza ancora lui di fare ogni opposizione in contrario.
lume fanno, / chiusi per lui si stanno, / sì che gir ne
ma, non vedendo lume assai per lui, sollecitò egli medesimo l'elezzione di
candela a qualcuno: offrire per lui preghiere e opere di suffragio.
fra giordano, 1-266: venne a lui [tobia] l'angelo,.
.. il lumeggiare si vedevano in lui singolari. -disus. ravvivare le
allo lumeggiare di faci accese entrar a lui due donzelle spiranti di vezzi immondi.
machiavelli, 1-vii-496: ai privati non a lui quelle lumiere appartenevano, ma essere
chiunque avrebbe creduto che un uomo come lui chi sa qual dotto confessore avesse,
sega / di denti acuti a lui che in van combatte. idem, iv-2-310
, che portavano grandi luminarie intorno di lui. capitoli della compagnia della madonna dell'
g. villani, 9-59: morto lui [papa clemente] e lasciatolo la
: -non tra la folla, -pregò lui, vedendo in quest'altra ala della crociera
giosafatte, 125: eccoti venire incontra lui uno signore con una grandissima chiarezza e
ii-72: essa, quando era stata con lui, mi ritornava a casa tutta sossopra
miro talor com'ella / dinanzi a lui se 'n vola / senza fermarsi mai.
, ii-260: tanta è la rabbia contro lui conceputa da'suoi avversarii, cioè da
, e tutta grecia scorre / di lui cercando. leopardi, 15-24: son morta
mi faccio caso; è bambina; ma lui non è più ragazzo! si comincia
non si può ottenere nessun favore da lui. tommaseo, i-370: tu ha'
tu ha'le lune. se'stata da lui? panzini, iii-71: la signora
levante, luna calante... lui, pinco e la luna è tutt'uno
come per vedere qualcuno che somigliasse a lui, e alzava lungamente la sua faccia
miracoli, fate che messer bartolomeo la facci lui. = voce dotta,
bibbia volgar., ix-27: offerivano a lui tutti li infermi di varie infermità,
) non meglio adattar si potesse ch'a lui. battista, iii-146: a niuno
,... che sieno buone per lui e per la donna sua e per
in via con alcuno, se prima lui non conosci, e se a te in
tiranno; ma alla lontana, anche lui, perché se non aveva i bravi,
lunga. forteguerri, iv-37: io lui supplicherò con molti preghi, / io
poi finalmente al mondo, e vicino a lui, persone che egli conosceva ben bene
qualche scolare si giocava la mesata, lui pazientava anche tutto l'anno,..
. pirandello, 8-127: aveva anche lui, un tempo, una bella campagna
, 1-109: noi ci tenemo malcontenti di lui per le loro lungheze, per le
che il re procurerà d'avdrla ora a lui lunge le viole tingono / il sacro manto
., 31-23: tura come dice lui, andare a maritarsi dove andiamo a però
s'affissò in una 80-18: piacque a lui che mi produsse in vita / chiamarme
e avendo udito il nuovo riparo preso da lui, e quanto da lungi fatto si
altri; non avere occhi se non per lui. ariosto, 19-34: più lunge
giovinetto / la donna, né di lui potea saziarsi. -per lungi:
di sciagurate, che si accostano siccome lui ha frenato. -che continua a
lunghissime ciglia. buzzati, 6-342: lui seduto accanto sfiora con la pelle la
al braccio di una donna grande come lui. -com'è lunga! -disse angiolina
, se questo a lei piacea, a lui era molto a grado. malpighi,
. breve virgilio per le poche cose da lui dette, benché le dica con non
non li rivedrò più! e beveva anche lui lunghi sorsi di vino per scacciarlo.
l'adito, bisognava star lontano da lui quanto era il lungo di un vasto
, che conobbe che non era per lui di fronteggiare nella campagna, ma più tosto
del vin a pre'stefano sacich dico lui aver tolto a sua posta andagando a solazo
anni a far di me quel ch'a lui parve, / donne mie, lungo
/ far da me, ché di lui non si può uno / fidar quanto gli
donne incinte'. pratesi, 1-72: lui se la rideva tra sé sotto i
. forteguerri, 3-23: egli a lui: la storia è un po'lunghetta.
, e molto pochi / ritornano con lui; e van senz'arte / di
voi, dove avenevol sia / a lui di dire, a lei d'ascoltare.
in sé romita, / surse ver 'lui del loco ove pria stava'. fatti
: il fero turco, ancor ch'in lui mini / di pietre un nembo,
l'ambasciadore del primo luogo appresso di lui. forteguerri, iv-513: in movimento
, i-409: che avrebbe detto di lui il re che rimase, come in suo
forse intanto / alcun verrà che nova di lui rechi. guglielmini, 44: dalla
176: se non veggo nelle mani di lui la fessura de'chiodi e non metto
, 14-10 (ii-4): rinaldo a lui di sé rende ragione; / tal
che penetra tutte le cose, e 'n lui sono internamente tutte. ma dio,
signori non avean simel opinion, e lui bailo li rispose: le zoie hanno convenienzia
. - anche: andare d'accordo con lui. bernardo accolti, 1-50: contrari
giustizia e l'innocenza hanno loco appresso di lui, come non dovemo dubitare.
: risolse di continuare a servirsi di lui, tralasciando il mandar altri in luogo
esclulapio non varrebbe, / per sanità di lui, molto né poco.
, 160: giunti che furono a lui [a san francesco], sì gli
, era il doge, perché, senza lui o suo luogotenente o sostituto, non
tutta la sua autorità passò nella di lui persona. nievo, 18: i loro
dell'ordinanza di dio sanza moiano non più lui in luogo di dio porta, che
, ordinando che un luogotenente fatto da lui per lui vi si raunasse.
ordinando che un luogotenente fatto da lui per lui vi si raunasse. 3
lupa 'per osservare la fizione posta da lui nel primo canto de la prima cantica
720: cesare dittatore patì che a lui fosse dedicata una statua con la panciera:
tuo lupino a contrario, o perda lui o venca il partito. lippi, 6-108
mannaro, che serviva, ubbriaco già lui come una cucuzza. 7.
99: l'altre stelle men chiare a lui vicine [al centauro] / sono
, perché ora fa il morto. lui vorrebbe avere i denti da lupo, ma
consegue alcuna cosa ch'era destinata per lui. -se non fu lupo, fu
specie veggono in un medesimo luogo in lui. g. contarmi, lii-9-265:
. viani, 19-284: però, lui a esser cieco non ci pensava nemmeno
pavese, 4-286: mi disse che lui preferiva la luce del sole; nel
il cuore in petto come batte a lui che sta per accalappiarlo? 2
, in: con ben servir da lui [da amore] mercè se impetra /
180: tutta gerusalem si turbò con lui per tre cagioni; l'una, perché
che si mostrassero altressì turbati con esso lui [ecc.]. 7
quella notte giacesse nel letto con esso lui. nomi, 10-2: così vivendo in
maligno spirito d'averno, / ch'in lui strada sì larga aprir si vede,
. non requiò infino a tanto che lui [antonio] ebbe sospinto a muovere guerra
non trovarlo fu proprio una morte per lui. 2. per estens.
trasportarle in istoria, lasciando intera a lui la lode non meno del componimento che
ilia un bel giorno fosse cascata morta per lui, circuivala di tutte le più grossolane
. metastasio, 1-i-318: incontro a lui / lusinghiera m'offersi, onde con
e si consigli / d'esser a lui men cruda e men severa. giov.
lusinghiere de'sensi / ritrar forme impudiche a lui non piacque. bùgnole sale, 6-86
risoluta- mente con la superstizione popolare a lui lusinghiera. pirandello, 5-100: dopo
che benedetto né i frati ch'erano co lui furono arditi di mettere lo piede
. vittorini, 5-208: ma in lui [autore americano], popolano che scrive
l'immagine ardita non è ardita, in lui. il traslato non è traslato;
lett. it., i-250: a lui [dante] pare che questo lusso
baldini, i-52: alcune cose che fer lui sono vere verissime non vogliono essere vere
allogato in una gabbia-termoforo espressamente costruita per lui, allo scopo di assicurargli una temperatura costante
, i-21: dai canestri / lussureggianti a lui versa di frutti / gran copia il
permette che l'albero lussureggi come a lui piace, se non dappoi che indarno egli
, fu in età [semiramis] con lui lussuriò, e ebbene uno figliuolo,
a beffare e ingannare il papa con lui d'accordo, e che tutte l'altre
contasto, piglia sette spiriti peggiori di lui e torna nel luogo dond'era uscito
. garisendi, xxxviii-300: a laudar lui [amore] sempre han le lingue
già l'aurata chioma / lustreggiava per lui, sì m'era presso. rinaldino da
il principe], ovvero chi opera per lui, di fare in maniera che s'
prestito da un corista più magro di lui un paio di maglie a lustrini, le
altro appena, il resto, secondo lui, è « volgarità ricoperta di lustrini »
cogli occhi e la faccia lustra, lui pallidastro e sbattuto. cassola, 2-402:
-impomatato. pratolini, 6-ii: lui era sbarbato e pettinato lustro. -di
. gli si accostò e si rallegrò con lui che era così benportante, lustro e
del villaggio e si facevan vanto di lui. 9. manifestazione rapida e
duca di saxonia, et avia con lui 4 excellentissimi doctori che predicavano a
, non ostante che il padre di lui fosse lutifigolo, esso di tutti loro
v. colonna, 1-10: a lui la grave salma / tolse un dolce e
alzò le ciglia, / ben dee da lui procedere ogne lutto. 6
: iddio, per insegnarci che da lui solo dipendono gli effetti delle nostre ideate fortune
3-i-240: il dialetto, che prima di lui [carlo porta] pareva scorrere lutulento
ve farò cutale signo, e per lui farie quello che per la mia persona
sì ben costumato, che di lui il divino iudicio e rumano igualmente consenta
paventa all'alta impresa, / né di lui, né di lei molto mi fido
fine di rubare et ingannare qualunca di lui si fiderà, ma che lui possa et
qualunca di lui si fiderà, ma che lui possa et altre degnità di frate non
: / ma sappia che l'entrar di lui si trova / serrato forte da quella
dal mìlio come una vera fortuna per lui. viani, 13-453: ma, ci
gisella? -mah, - dice lui, - non parla più. -sostant
! e io ero ricascato sotto di lui, io sentivo scricchiolare il mio petto
, e si pensa / che rilucan per lui: guardi piuttosto / che 'n
dante, inf., 19-86: dopo lui verrà di più laida opra, /
legge, / tal che convien che lui e me ricuopra. / nuovo iason sarà
: eccoti la più voluttuosa donna per lui. maccatura (macatura), sf
vergogni? vincenzo è tuo amico »; lui rispose: « macché amico. non
plauto. bernari, 3-45: ma lui non era contento: « e svegliati
che don rodolfo glie lo sparasse a lui, questa volta, lui gilberto gaudenzio -
sparasse a lui, questa volta, lui gilberto gaudenzio - per quanto sottovoce,
li chiari del suo peccato. lui, agli occhi sacerdotali, le due macchie
e da ovidio e d'altri poeti a lui m'atterrò, e nel pur dirne alcuna
sceso / di sisifo, nei frutti a lui simile, / mimiglianti faceva anche alla
nel chiaro ventre occulta, / vomitata da lui, sorge repente / e giganteggia,
. cassola, 3-78: era stato lui a fare quella fotografia che poi sante
, 4-232: di punto in bianco lui smetteva la lezione e usciva a raccontare
e con la campanella fu fermo da lui, e con arte fu condotto da
, e con arte fu condotto da lui nel fondo del burrone. -andare
senza indugio fedio con la ripregata spada lui che dormia, in quella parte ove lo
, di far il deserto in tomo a lui, contro a lui stesso si dirizzavano
deserto in tomo a lui, contro a lui stesso si dirizzavano a guerra. borgese
col pennello della lingua gli abiti di lui virtuosi,... i lumi delle
di rispetto / vedevi europa innanzi a lui tremar. -sciupato, guasto;
[gesù cristo], e che in lui non era aspetto né bellezza,.
la fantasia. gioberti, 15-305: a lui [a silvestro ii] si dee
e, col ciel confinando, han lui per tetto. brasavola, lvi-404: mentre
di mantova, pure si valse di lui e nelle nozze di francesco suo figliuolo
suo figliuolo il chiamò e lasciò a lui i pensieri di ordinar macchine e versi
andare in segietta, la machina della di lui persona mostrò gran pericolo di cadere
di martino, di non aver fatto di lui quel conto che meritava, di averlo
guadagnarlo benevole con qualch'altro capo di lui confidente, senza però che sapessero cosa
che sebastiano, per motivi noti a lui solo, avrebbe condiviso la sorte del
bianco e rosso, una meraviglia. lui era deciso, faceva sul serio, diceva
. cicognani, iii-2-83: neppur a lui essa aveva rivolto mai una parola:
mai una parola: alla scappellata di lui rispondeva col macchinale cenno del capo come
: la donna guardò da me a lui, guardò in mezzo, ci guardò entrambi
di motivi lirici -abbiamo le opere da lui lasciate inedite o incompiute.
. mamiani, 3-343: la fuga di lui [pio ix] dava principio ad
stati seguaci di ottone e occultamente con lui avevano macchinato di tórli il reame.
, il quale, macchinando sempre qualcosa lui, non poteva credere che non macchinasser
che questa sua matregna machinasse contro di lui qualche insidia de pecato. savonarola, 5-ii-283
il corpo. tecchi, 12-58: lui apriva subito la « macchinetta » dei
dopo il fatto cessi colla vita di lui l'occasione ancor di temere. casalicchio,
nostra. papini, ii-1396: ha anche lui [schopenhauer] idee fisse, trabocchetti
, x-6: lo zola ha più di lui un qualche cosa di grave, di
,..., furon da lui ornate di macchinose pitture. -sostant
. pulci, 24-100: drieto a lui molta gente si parte, / ed accostàrsi
mimmi e macellaretti del nazionalismo sbraitano a lui [d'annunzio]. =
è qualche bestia da squartare s'offre lui di farlo. macellarésco (region
dimensioni (bovini, ovini, suini, lui, il buono e garbato giovinotto. bocchelli
repentaglio. mercati, 75: a lui bastò aver messo il giovane al macello
tenendovelo, né il macerar che di lui fan gli scultori è macerare con l'acqua
più eminenti. monti, 1-567: lui [achille] quivi di bile / macerato
corona, fossero iti a scuola da lui ad apprendere come si avevano a disfare
c. e. gadda, 15-67: lui fece tutto un involto di patria di
a corromperla [la chiesa] è anche lui, priore machiavelleggiante. machiavelleggiare
chiesi gli otto giorni a tobia e lui non ci voleva credere, si fissò
la iattanza machiavellizzata del furbo, quando lui si sentì a cavallo, si rivolse dunque
duro di un macigno si volse al di lui compagno. divenni in pochi giorni
vede) dalla ignoranza che si trova in lui. saraceni, i-220: disse [
interesse per il genere umano, in lui: per questo studia medicina, perché sa
macinato tossa dal membro che lui morde. comanini, fracchia,
macinio, / macinando il grano a lui! 2. per estens.
boine, ii-104: questo... lui stesso macchina malfatta di muscoli e nervi
macolo e ulcerato, / qualche impiastro per lui si troverà. 3. andato a
vergine, bene accompagnata e ancora da lui dotata, al padre. g. morelli
, ii-147: così infestavano e tormentavano lui [scipione] con la 'nvidia, lo
cose non pensate che, quando bene lui avessi animo di maculare la pace, ci
. da dio nata, e da lui fatta tale che nessun difetto umano la sperge
assurdi e maculati pensieri, tuttavia lui era il possessore di una capacità che non
maculose / fussero 'n questo punto a lui sostegno; / se le membra del
.. e lo re tantosto a lui: come! torretemi voi madama in tal
anche iron. faldella, 7-173: lui ha paura di sporcare la sua laurea,
scheletrica, quella sana e forte di lui. e. cecchi, 2-226: l'
madido di vapore come se fosse uscito lui stesso dal caldaio. pratolini, 3-141
camino grande come tutta la parete. lui [il padre] vi scendeva madido di
fosco in ogni modo, e che da lui t'informi che ragionamento fu quel ch'
sperare alcuna gioia mondana, divenne per lui la speranza dell'etema contemplazione.
mai cascato. pratolini, 10-408: lui mi aveva messo le coma subito dopo il
figliuoli mademali e bastardi, che rimanesser dopo lui, non farà lo conto menzione se
e miseria;... di lui non rimase figliuolo neuno madornale, e
4-272: l'uomo aveva fame. anche lui era un figlio di madre.
. alamanni, 12-21: acerbamente a lui percusse / il cor l'invidia, che
si creda uomo, scemerà in lui quell'ambizione irrequieta, quella brama d'
quella brama d'agguagliarsi ai maggiori di lui, che è madre d'ogni sapere
madre d'orlando: prendersi gioco di lui, farne beffe (cfr. berta2
17-1-53: su la costante fama che di lui correva, consigliatosi a volerlo per la
il quale è bianchissimo, viene da lui attribuita, nel suo madrigalóne che comincia
ma di modelli estremi, ideali, da lui stesso fabbricati, diminuisce il doloroso stupore
, 3-368: 'la donna che per lui l'assenso diede ': cioè la
fronte, mantenendosi in rapporto epistolare con lui, inviandogli doni, ecc. alvaro
e tarchiato... che fosse lui il figlioccio di irene? -donna
con la sua maiestade, e pertanto a lui i domandava soa filiola per sposa.
malsana che tutti gli angeli suoi con lui, allora sederà sopra la sedia
: niuna parola feroce fu udita da lui, ma grande maestade e fede in tutte
de'avvilire la maestà elocutoria, a lui naturalissima e nel suggetto suo continua e generalissima
palazzeschi, 1-638: nulla sfugge a lui, del vostro abbigliamento;..
cotal sua maestranza discola, iscusare il di lui mai non destarsi dal sonno. g
maestrae / a quelli che la colpa lui 'mpregione! buti, 2-202: fingeno
, 1-i-196: s'egli avviene che con lui urtare ti convegna col petto del tuo
fossi già molto meglio a cavallo di lui, però che il danno potrebbe essere
scenografo fontana dipinintero il concetto, a lui lasciandolo da sviluppare e da geva maestrevolmente
maestria, / e muore incontenente chi lui sguarda, / tanto son quei colori
mastro che i piedi tuoi, come a lui pare, / guida e corregge.
dentro il bicchiere. bernari, 6-268: lui, il maestro, si occupa di
più caro che e'facessi un modello lui che sa tanto, che questi altri
. dante trasse questo, che di lui dice, dal proemio dell'opera sua.
il mastro, o un più di lui grosso monello / lo insegue in una lunga
, che si metta uno maestro che lui solo abbia cura de'tetti di palazzo
maestro di rodi, fu raccolto da lui amorevolissimamente e fattogli grandissimo onore. mellini
che si è detto ripetutamente di lui, essere egli stato maestro a se medesimo
serra, i-87: se farò di lui [carducci] il mio maestro di
.., / era il marchese di lui più maestro, / molto più accosto
tasso, 7-6-48: rinaldo intorno a lui si va girando, / tutto veloce
con molti baroni e inginocchiaronsi dinanzi da lui, cioè al gran cane. la
maestra. gadda conti, 1-538: lui rivede la vela maestra, quando se ne
mezzo di altri del medesimo sentire di lui. guerrini, 2-605: serpeggia intorno
, un camorrista, un manonera anche lui? pea, 7-556: quello di piantare
ella non l'avrà grazia dinanzi a lui e dinanzi alli suoi occhi per alcuna
e rassodare. verga, 3-77: lui lo sapeva dove erano le magagne,
molto più può la guerra nuocere a lui, che ella non può a noi.
debolezze umane diventa odioso e la di lui parola perde ogni efficacia anche quando s'
, / dimostrerà che la magagna è in lui. f. casini, i-400:
meco vedeva quegli esseri viventi accanto a lui e pensava ai loro difetti, alle loro
viso, mentre dà opera a cosa a lui indecente. salvini, v-391: nell'
bibbia volgar., iv-301: tolta da lui la pecunia, la qual era data
come appare, e non trovata da lui ed essendo magagnata in molte parti.
ma dove sia magagnato queiringegnoso argomento da lui prodotto in contrario. salvini, 6-133
xlv mila fiorini, sanza li magaluffi da lui, comeché s'onestò di volergli in
]: se gli offerivano danari, da lui non sarebbe mancato di prenderli; magari
non valeva la pena di concedersi pure lui il conforto di un buon bicchiere di
e lagnare le donne / non per lui, ma si pel pastore / magato da
onni schiatta e onni gente / conferman lui, destrutte altre credenze; / e non
ben c'è, disse, di lui più dotto e maggio. alfieri, 5-222
a scrivere, non una risposta a lui, ma un che di umoristico e critico
la autorità suprema, quando tornò a lui la volta, cedé volontariamente la maggioranza
livio volgar., ii-1-10: dopo lui regnò proca, il quale ingenerò numitore
pensiero della comune difesa, prevalendo a lui molto nell'eloquenza, oltre la superiorità
pagherà tosto; / ma ciò ch'a lui fin'or da voi si diede.
morti tre cape- tanei spagnoli apresso de lui, un sergente, un alfier ed
primo, e più volte ambasciatore per lui al pontefice, all'imperatore, al re
, lii-2-39: il maggiordomo maggiore ancora lui interviene in questo consiglio. f. soranzo
quel che fosse deliberato, andò con lui un maggiordomo dell'ammiraglio, chiamato salamanca
è affidato il carico della mensa. a lui far le spese nei diversi porti,
far le spese nei diversi porti, a lui la custodia delle argenterie e dei corredi
delle argenterie e dei corredi, a lui dare gli ordini al cuoco, a lui
lui dare gli ordini al cuoco, a lui riscuotere la tangente da ciascuno. insomma
gran nemico in testa, / ma quegli lui con maggior colpo atterra.
suo figliuolo maggiore, e disse a lui: figliuolo mio! il quale rispuose:
e vigore interamente de la terra in lui [anteo] resurgea. dominici, 1-135
tanta maggiore auttorità, quanto che in lui solo consiste quasi tutto il governo della città
precisione ora quegli otto giorni vissuti con lui e lo rivedeva tenero, ardente,
leonardo, 2-373: l'uomo ancor lui ha maggior somma di forza nelle gambe
/ che parve ben che morte / per lui in questo mondo giunta fosse: /
morte avemo, / che vendetta è di lui ch'a ciò ne mena, /
ragazzo / che beffe e strazio di lui non facesse. / per far di lui
lui non facesse. / per far di lui magior dilegione, / menarlo a machidante
e facendosi maggiore il veleno nel petto di lui per il cattivo operare della femmina,
seppe obbligarmi ad una segreta fuga con lui. manzoni, pr. sp.,
, / quello che portate / inver lui, e ode vostri cori. giamboni,
eminente, circondato da'suoi maggiori dopo lui, e a lato gli due interpreti,
fatti il fece il maggiore, molto di lui confidandosi. esopo volgar., 4-36
di goito, per la calma da lui dimostrata sul campo al suo fianco. comisso
in una piazza, avendo sopra di lui il governatore ed il comandante della piazza
tenere, bisogna dire che in lui la prima maggioreggiava assai più della seconda.
sue non erano, e da persone a lui maggiorenti si commettevano tuttodì allora. alvaro
dei cittadini che v'eran più virtuosi di lui. sercambi, ino: i regimento
voi dovete / vie maggiormente aver cura di lui. cavalca, 21-245: molto maggiormente
gliel concitarono maggiormente contra, incrudelendosi in lui l'ira e 'l dolore con la
codesta. de roberto, 7-97: lui fa lo zappatore; ma la aiuta anche
più vino, e meglio portarlo di lui. vico, 475: la magia,
quel magiadèro e lo fecesse ritornar da lui. quel bono uomo, credendosi che quel
: il mare non soltanto era per lui una delizia degli occhi, ma era
a pensare / come dentro la tore lui potesse andare. / e stando lui
lui potesse andare. / e stando lui in tal maginaménto / conprò una caxa apreso
di sopra narressemo, duoi fratelli contra di lui fecero congiurazione. erano costoro magi di
, ma che 'l signore aveva mandato lui ad ammaestrare il popolo. 2
per la sua misericordia, ché di lui ci ricordianno sì poco e della sua
, egli truovi la magione apparecchiata a lui in te. s. gerolamo volgar.
ospitarlo. imperiali, 4-74: a lui [il merlo] tarmi e l'esca
suo magisterio, il qual sino a lui fu preso casualmente. f. corsini,
] / è la materia che per lui s'avviva, / feconda in opre d'
. lticini, 4-16: noi avemmo da lui un magistero d'arte quale, per
d. bartoli, 6-5-8: con lui strettosi in amicizia che tutta era di
, / fanno quattro gran porte in lui l'entrata, / disposte per sì fatto
ingegno, nell'of- fizio magistrale a lui succedette siccome una stella diana.
primi giorni. cinelli, 1-185: anche lui era preso dalle maglie delle ristrettezze giornaliere
questo atto alquanto rigoroso feci, perché lui aveva dettomi che non conosceva possanza di
. e. gadda, 8-281: lui ne tolse di sua mano un corpetto a
di poter modificare, estenuare i di lui sentimenti... (scappata una
3-34: ci avrebbe senz'altro pensato lui, giulio meldolesi,... a
, è fatto dalla natura, acciocché in lui stia il sugo e riceva maggior digestione
i-449: mi ricordai d'una fotografia di lui in brache e maglione, mentre s'
in bicicletta, una domenica mattina, lui col maglione dalla chiusura lampo e i
lo sprone usa quando fugge, per lui tornare a lo loco onde fuggire vuole,
effetto, se augereau più animoso di lui non l'avesse impedita, confortandolo a rientrare
regno fu con decreto aggiunta al nome di lui [carlo alberto] l'appellazione di
ragazzo aveva fatto il magnano e viaggiavano lui e un padrone cercando lavoro nei cortili
. parini, 116: innanzi a lui stan cheti / gli splendidi magnati a
. e questa facoltà di superarli creò per lui il magnetico del popolo nel seguirlo e
ha quell'uomo! son uomini antichi lui e tommaseo, e vedrai che'si
un'omaccino stravolto, che 'l di lui viso svisato servia di spauracchio a fanciulli
, come vista o sentita da lui, fino allo scomparire della macchina verso
di spirito; e andò la fama di lui per tutta la contrada. ed egli
di quello; l'altra è a difendere lui. g. villani, 12-16
figliuoli d'israel, acciò che temessono lui. boccaccio, dee., 3-7 (
quanto eravate voi sopra ogn'altra donna da lui. donato degli albanzani, ii-509:
, il quale aveva così meritato di lui e della repubblica,... il
, i-x-7: mossimi prima per magnificare lui [lo nostre volgare]. e che
gravi di troppi amori, e troppo da lui magnificate nel sogno e destinate a deludere
(oltre alle cose magnificentissimamente operato da lui avanti) ha dato, nella sua
un altro non possa vedere più di lui? no: anco è di necessità,
magnificenzie. sarpi, i-1-55: a lui non è stata comunicata cosa segreta,
ogni parte con quella splendidezza che per lui si è potuto maggiore. nencioni, 2-59
animo, tra se stessa s'imaginò lui non esser persona vile, ma di
512: un oriuolo... lui cominciò al magnifico lorenzo de'medici.
di quella che si era guardata da lui. tasso, 6-18: la disfida
! cassola, 2-158: accadde che lui e il ragazzo ebbero carte magnifiche;
sia tosto cangiato / over perché di lui siane temente, / sì che ridotta del
baroni era desiderata d'averla, e a lui era stata richiesta da quelli stessi che
è dio sommo, e tu per lui tragrande, / e mister magno è ben
il mare intorno chiude; / e lui, ch'or ocean chiamat'è or vasto
/ e però questo molesta / che per lui de negra vesta / che bisogni ora
mi contenta. / erminion non vuol di lui mi lagni -; / e mostrò
e senza fate, cominciò a parlarmi di lui; e fattomi così oltre che capace
in qualche modo utile o caro a lui, in ogni modo lo farei!
1-354: ho telegrafato a federico. lui solo mi può salvare dal demonio. è
o ad altra opra maga / ridente a lui s'affaccia da la culla. gozzano
cioè di quelle terre, e indovina di lui » e ibidem, x-556: «
gli pareva di vedere i superiori di lui accomodati. niccolini, iii-229: non credo
; e se mai mai mancassi, lui stesso declinerebbe del trono suo nelle bocche
fare un'idea. bonsanti, 2-ii-273: lui di donne ne aveva conosciute mai tante
sua camera anche quando non c'era lui, di toccare menomamente le sue robe
se non iersera, ch'io mandai per lui, e cioè 10 pregai per una
fenoglio, 1-232: quando toccherà a lui come ora tocca a te, lui
lui come ora tocca a te, lui non saprà morire da uomo. e nemmeno
fica a colui che la facea a lui. -maidiò -disse quelli -non farò:
del giovinetto / la donna, né di lui potea saziarsi; / né, per
, / 11 suo disir sentia di lui satollo. b. tasso, i-237:
. pirandello, 5-548: anche lui, ogni qualvolta nei pensieri di silvia
più sodo e più maiuscolo / in lui ritrova che lo scettro stesso. s
trattava d'appresso, ma fatta da lui veder al mondo con lettere maiuscole.
/ qual d'agria molochia maturativa / col lui carneo colore e molochino / di pare
carneo colore e molochino / di pare al lui valor montando arriva? landino [plinio
5-131: ad alta voce dichiarava che lui agli specchiati cittadini e alle illibate donzelle
affare. palazzeschi, 5-30: per lui erano di malaffare anche quelli che giravano
malevolenza. caro, 9-1-263: lui medesimo confessò d'esser mal affetto verso
mal affetto gli animi di questi contro lui. = voce dotta, lat.
dramma per giorno. e poi io e lui dài mano alla sciampagna, e alla
, e di rum abbiamo bevuto io e lui, è cosa incredibile. pascoli,
per ciò che essa molto più di lui disiderava di poter con lui esser senza
molto più di lui disiderava di poter con lui esser senza sospetto. f. d'
eziandio i grandi che- rici correvano a lui per soluzioni di grandi quistioni e forti
soffici, v-1-80: il dissidio fra lui [rimbaud] e la vita casalinga a
quarantotto. sbarbaro, 1-92: quando lui la pigliava, a tradimento,.
un paio di volte di andare con lui, ragazzo dai pantaloni corti. ma
antichi scrittori, i quali molte cose di lui malamente
li traducevano svisandoli, con le parole di lui. -in modo approssimato, sommariamente.
, 26: malamente fu ricompensata la di lui virtù. carducci, ii-1-197: dallo
la verità; che c'è fra lui e quella malandata? malandrà (
più piacere, che si fosse sparsa di lui qualche novella malandrina. 7.
non accusi affa corte il delitto di lui. c. gozzi, 1-243: sotto
per sbaglio; e che un malandrino come lui lo manderei venti volte in galera,
rancore di stia moglie, contro di lui. bonsanti, 3-ii-26: in questi giorni
malannaggia che mi sono pure abbattuto in lui. capuana, 14-196: brancicava il foglio
cose che portava scritte fossero colpa di lui. pestava coi piedi ripetendo: -malannaggio!
stare 11 lamenti, e sperate in lui quel bene che si dee sperare,
nel mal anno metta iddio te e lui, -si levò in pié e distese il
conobbe che 'l nimico valeva più di lui e che gli avrebbe datto il malanno
micene; / ma nell'ottavo a lui venne in malanno / il divo oreste
altrui, di tre malanni gliene tocca lui. 9. dimin. malannino
ella via / e null'è che de lui aia pietanza! = deriv. da
salutato una donna dalla finestra dirimpetto, lui a malappena ha risposto. =
poco che non si malasse, onde per lui erano molti più i giorni di vacanza
da castello, perché facesse le di lui veci. ghislanzoni, 12-114: oh,
malare, per toccare il cuore anche a lui. baldini, 13-90: seguitò ancora
dietro alle lettere di leopardi che, lui malatosi, finì di curare il piergili
). vittorini, 2-38: con lui, guardando lui che mi guardava,
vittorini, 2-38: con lui, guardando lui che mi guardava, viaggiai e viaggiai
affanno. orioni, x-19-334: per lui il mondo non vale la francia,
a non celarsi, perché guai a lui, se, persistendo, la sua malattia
detto re che personalmente venisse dinanzi da lui. ma, impedito deiotaro da vecchiezza
malatia / a lei, che potè lui di ciò guerire. chiaro davanzali, xx-40
volevo un gran bene, e quando lui per sposarsi andò a stare a genova ci
cecco, è giù dalle spese anche lui. il colse quella malatietta di adesso,
: tu malaugurato, che offendi a lui [dio] e a noi..
! brancoli, 3-154: davanti a lui si drizzavano gli stivali, come dicendo
malaventura di lodargli quel libro, e lui si messe a leggermelo tutto.
... lo aveveno ridotto che lui, là pe uà, te spifferava tutte
apersonli le porte e misonlo nella città lui e sua gente. costo, 1-349
4-10: che se noi non aviamo da lui queste quattro preghiere, noi siamo morti
quelli. pindemonte, iii-496: malcauto lui, ch'ivi a non molto in mezzo
/ il mio regio sigillo, a lui concesso / da malcauto. prati, ii-243
dà a me da fare ed io a lui, e lo malconcio e lo stroppio
. salvini, 16-675: certo ei lui / del suo caro compagno al monumento /
e un altro diverso da questo; e lui me lo pagò l'uno e l'
n-i-338: celeri stracorridori, spediti da lui, avvisarono la signoria tenesse le galee
. e noi ci tenemo malcontenti di lui per le loro lungheze, per le quali
ragioni che mi avevano fatto malcontento di lui. foscolo, xvii-162: io sono
, 784: voleva parere malcontentissima di lui tanto per non dargli nulla, e tenere
ad acconsentire. noi lasciamo, come lui, la cosa in dubbio.
della marmitta sacra, e dietro di lui va un capitano con un gran cucchiaio.
capo, mal di capo, anche lui. e non è venuto. 2
signor che castiga quei che dicon mal di lui mostra d'aver gran dolore che ne
cavalca, 20-36: nullo giugneva a lui, né sì stanco quanto al corpo
i figliuo', ched ella avea / di lui, gli mise a morte, e
finalmente al mondo, e vicino a lui, persone che egli conosceva ben bene
stati liberi si colleghino fra loro senza lui, e vuole che si contentino di
: una parte di cittadini non confidarono in lui per esser mal naturato all'armi.
santa, voglio dire, il diavolo era lui; ma mi perdonerà se parlo male
quello / sempre chi la giustizia e lui diparte. dominici, 1-170: mal può
non risponde a la ventraia, / faceva lui tener le labbra aperte. piovene,
fugge credendosi / per cosa certa aver da lui a essere / richiesto. -e'par
a ghiado, e sta mal di lui. -stare male in punto:
l'alto effetto / ch'uscir dovea di lui, e 'l chi e 'l quale
affinché, partito dal nulla ove per lui non era né mal né bene, l'
cosa io non ho potuto servire né lui né altri, né manco ho saputo
de l'universo, / noi pregheremmo lui de la tua pace, / poi
violenta. vasari, ii-374: a lui venne un mal di febbre sì bestiale
il segnore, con molte lagrime oròe con lui e per lui agostino, e incontanente
molte lagrime oròe con lui e per lui agostino, e incontanente, sanza tagliatura veruna
fugli racconto ogni benificio fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità,
per colpa d'alcuno il quale à sopra lui forza e signoria. cuoco, 1-30
diomede al vecchio voglia male, / a lui s'inchina non con voglia buona.
-mal per me, per te, per lui; male e danno: come imprecazione
glielo toglieva delle branche, mal per lui. parabosco, 1-40: bisogna ch'io
venne questo andrea banchi, il quale ancora lui voleva bene alla detta francesca, e
s'ebbe a male del comportamento di lui. -cercare il male come i
conte d'aquilizia, ch'era male di lui, fu nel cammino assalito e morto
nessuno mi ha fatto tanto male quanto lui. -farsi male: procurarsi un danno
peccato, crede che tutti dicano male di lui. ibidem, 120: dal falso
, dicendogli che tu sparli maledettamente di lui. ferd. martini, 4-1 io
! / sì, ma intanto per lui vivo scontento. / o perfido giuocaccio!
i. frugoni, i-6-229: a lui dissero nemiche / quelle ninfe ciò che
« domani sarebbe troppo presto » fece lui con ironia « e poi ho da
abbia accennato che voi siate informato da lui de la maledetta causa che io ho
altrui? monti, 23-620: a lui cruccioso de'cretesi il sire: / malèdico
: eglino il maladissero e dissero a lui: tu sii suo discepolo, ché
e impotente avrai bisogno di un tozzo da lui, e non avrà l'ardire di
l'onore di nominarlo uomo, essendo lui stato tigre e liopardo, o se
fue, di tal piacere, a lui gradita. angiolieri, xxxv-n-388: maladetto
odia e maledice l'arroganza / di lui. caporali, ii-71: quell'io,
non perdona a chi non ritorna a lui, tosto mandò la sua maladizione e
madre averne gran dispiacere e gittar contra lui villane parole e maledizioni orribili, andò per
padre dovea riparare onestamente le malefatte di lui, più sventato che altro. saba,
si può. salvini, 16-251: di lui il cor si commosse nell'udire le
, ma un altro ch'avea in lui forza e signoria il costrinse a ffare quel
, ma egli per lo malifìcio da lui commesso, nel pensiero impedito, poco mangiò
provato nel piacere, erano ora per lui altrettanti segni di un maleficio.
essere un poltrone e noi lo sappiamo con lui, le parole sono accompagnate da un
deliberazione presero la materia prossima i di lui malevoli di dar il moto alle macchine
vangelo di nicodemo volgar., 46: lui è quello il quale avversario è stato
parte di roberto (ce l'aveva con lui: di non averla subito « difesa
: che-sse serpente e sete malfacia / lui [catone] ed a'suoi, come
tiene in mano; noi non possiamo di lui malfare. 4. commettere
ferd. martini, 4-7: secondo lui, napoleone non s'era ingannato mai;
suo valor condenso e pregno / su lui scendesse. -privo di stabilità politica
uccide, / col felice commuta, e lui sot- tiglia. manzoni, 314:
quanto mal fondata è la lode da lui data ai concetti soprammentovati, altrettanto è
poco lontana da casa mia; ma lui ha obbiettato...: meglio il
. si difendeva gagliardamente non pur da lui, il quale, essendo pieno di
e non custodisce adeguatamente animali pericolosi da lui posseduti; o, in luoghi aperti
, / i'mi rimango in signoria di lui, / che mal mio grado a
crollo; / ma, malgrado di lui, da lui si scinse. marino,
/ ma, malgrado di lui, da lui si scinse. marino, 1-214:
ch'inanzi sale; / che 'l terzo lui montar fa suo mal grado. caro
forse martina può fare qualche medicamento per lui e scioglierlo dalla malìa con cui zampredu
riponessi il libro e m'allontanassi da lui perché ricominciassi ad avvertire la singolarità del
. e parevano create, inventate proprio da lui, giovannino. rebora, 24:
la piuma, erano (al di lui detto) maliate e indemoniate. addocchiava
gastigare chi con astuzia o malignamente da lui fosse trovato a fare alcuna cosa.
vi-216: la paura s'aveva di lui ed el desiderio che e'non avessi a
accreditata e fortunata... la di lui figlia... malignava con imprudenza
vede) della ignoranza che si trova in lui. passeroni, iv-202: sì topica
già nel governo come s'era portato lui; imperocché e'non fu niuna spezie di
qualcuno che abbi voluto far male a lui. birago, 149: cagionò la chiamata
la sterilità e seccaggine ch'è in lui. sansovino, 2-193: non vedrai
del manzoni, che si sviarono dietro lui, ma per motivi tut- t'altro
maligno spirito d'averno, / che 'n lui strada sì larga aprir si vede,
han colorita. bocchelli, 14-85: secondo lui, spiriti maligni abitavano in vortici e
: / mai più quel giorno sorgerà per lui. -proprio deltincantesimo, del maleficio,
nocente e ria / succo sparger in lui che l'awelene, / ma schiva
. i. frugoni, i-10-136: per lui deposero / metalli e marmi, che
maligno è ridotto a niente inanzi a lui, e iddio glorifica colui che il teme
egli ha lasciato il maligno impadronirsi di lui novamente, sotto la specie della brama
al maligno con qualcuno: comportarsi con lui duramente, con malva- gità.
sangue] è grosso, per predominare in lui la malen- colia la quale è fredda
lo dispone al pessimismo e favorisce in lui sentimenti di colpa, di indegnità,
e quando le soffre non conviene trattar con lui. brusoni, 2-174: stavasi quella
costei, e conobbe non esser a lui possibile levarsela di mente, anzi che pareva
66-57: deliberarono di non andare più a lui per allora, ma di tornarvi la
trova, pensa che altri ami e di lui non si contenti. bisticci, 3-235
rallegrava, e molte volte, sendo con lui a tavola, ne'pensieri s'astraeva
di messer marsilio, ed onorato da lui ne'libri suoi, per quello ingegno melancolico
varini erano da molto tempo innamorati di lui... varini, come conveniva al
giorno, desinando messer cane, davanti da lui assai nella vista malinconoso. buti,
, ii-291: essendo, mentre che lui caminava, pervenuto a ierosolima, cominciò agguagliare
agguagliare la maninconosa solitudine, la quale lui allora vedeva quivi con l'antico splendore
... annoiarsi alquanto, cosa a lui nuova, non spiacevole, benché inquietante
, annoiato di quella vita, per lui troppo malinconiosa e scontento per qualche castigo
d. battoli, 4-3-233: preso lui, inviarono altri ufficiali a legar nisci
uno spiacevole titolo vai di sentenza, che lui e l'autor suo con generai rifiuto
a un'ora / precipita. per lui dovrò lasciarti, / mia città così aspra
, incauta. pirandello, 8-943: lui per riparare in certo qual modo ai
abusa del pensiero che mi dò di lui e per lui, sa che me n'
che mi dò di lui e per lui, sa che me n'angustio, e
, 1-1 (60): da lui [dal gioco] diriva ciascuna malizia /
malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne. giuseppe flavio volgar.
nastri di vivaci colori, invano volgeva a lui la testa e invano sorrideva con gli
io era uomo di lettere non lo era lui di meno, del chiaravalle ragionava;
, e tutto giorno dice che di lui è grande dannaggio: di che la
: di che la reina pensa di lui confortare, tantoché elli sia guarito.
, 3-91: -ti amo, -fece lui spazientito. -oh, no bubino,
del mal fare quando alcuno viene sopra lui. tommaseo [s. v.]
triegua che essi maliziosamente avevan fatta con lui. segneri, iv-591: badate bene di
d'altra parte erano sì come lui maliziosi,... tiraron via il
dell'arca sostenea, e, fuggendosi, lui dentro dall'arca lasciaron racchiuso.
poco a poco di mostrargli che di lui gl'increscesse. straparola, 1-4: li
. cecchi, 2-141: c'è in lui qualcosa d'un confessore magari malizioso,
, vi-223: vedi ch'egisto a lui l'ultima cena / togliendoli la vita
togliendoli la vita dà, ingannato / lui col vestir malizioso e fallace, / nel
sotto la piuma, erano (al di lui detto) maliate e indemoniate. addocchiava
e gli altri sarebbero andati a prendere lui [il marito]. borsi, 2-178
bosco, / i quali contro a lui preso avean gara. livio volgar.,
e maliziuta, / e stava con lui sempre a tu per tu, /
opere, o alla corrente letteraria da lui derivata. moretti, ii-440:
di voi impari a far sì che in lui sia rispettata ed amata la patria.
non perseguitarlo col governatore, volendo da lui pace e malevadore, e questi furono
diciate che vi entro malle- vadora per lui; con questo inteso, che, se
mai più ragionacene, né stare ad udire lui. g. p. maffei,
, per niun conto voleva fidarsi di lui, se non s'intrometteva per mallevadore
necessarie. e io entro mallevadore per lui, che 'l patto della pace egli
popolani gli perdonò la vita e prese da lui mallevadoria di fiorini diecimila d'oro.
parola a favore di qualcuno; rispondere per lui. bresciani, 6-xiii-328: io mi
, per una malleveria ch'entrò per lui, fiorini 30. paolo da certaldo,
li diciate che vi entro mallevadora per lui; con questo inteso, che se
più ragionacene, né stare ad udire lui. e così vi prometto; e sotto
che gli lasciò il malloppo, anche lui... batte il mare. ma
barelli, 1-304: tanto peggio per lui che vuol pure continuar stamparla, quantunque
non volle altrimenti soffrire gli scherzi di lui, lo ributtò, lo malmenò. tarchetti
. -cercano il fratello, -dice lui. -questa volta è mal messo.
da bologna, lxv-1-17: ancor me per lui [amore] chiamo mal nato,
saverio, entrato in pensiero che perdendo lui egli perderebbe il pane, fosse in
era malissima fe- mena, e che lui, più forzato che voluntario, l'avea
mal fabbro biasima lo ferro appresentato a lui, e lo malo citarista biasima la cetera
suo'mai pensieri, / fidandomi di lui, io fossi preso / e poscia morto
disdetta / di mala fama ch'altri di lui suona. paolo da certaldo, 59
nasconder sua mala volontà conceputa contra di lui per questo amore. guiniforto, 495
sdegno e di mala mente verso di lui [alcibiade]. boccalini, iii-11:
« un garzone come noi si fusse con lui cimentato ». 11. contrario
scaldata cera, / gridando il padre a lui « mala via tieni! ».
poi avenire, / ch'a te né lui dio non l'à giurato. f
chi l'ha buona, ben per lui, e chi l'ha mala, mal
e chi l'ha mala, mal per lui! = voce dotta, lat
girasoli più vistosi, e buttare a lui il malocchio, e contro il malocchio di
il malocchio, e contro il malocchio di lui tener molta ruta, e guardare che
e de soperchio / cne di mal ochio lui iera guardato. guarini, 97:
di malocchio il matrimonio perché consolina per lui era un capitale e lui sapeva che
perché consolina per lui era un capitale e lui sapeva che sarebbe stato difficile, poi
d'agria molochia maturativa / col lui carneo colore e maiochino / di
e maiochino / di pare al lui valor montando arriva? lan
della malora. buzzati, 6-81: lui mise in moto, c'era un traffico
, tolsi la rosta per cacciare da lui le mosche. giannone, i-357:
, 219: un gran signore come lui aveva tutto da perdere...
ha sprone ». guardomi, e a lui con malpiglio rivolto: « come
nome l'aver detto nelle pistole da lui impresse che niuno che n'abbia composte
, ma fecegli malprò, tanto a lui che a'suoi discendenti in infinito.
. nievo, 1-316: a lui che era uomo di cuore non si
questa, già fatte e da fare con lui, fossero note o d'imminente notificazione
altro, sarebbe stato più contento anche lui, se nella soddisfazione di aver apprezzata
maestro, gli guastava il pranzo facendogli, lui solo, mangiare tre quarti delle sue
quanto voi m'affliggete, malservente a lui. malservire, tr. (
tosto dal gran bisogno che avea di lui, accettò il carico. g. b
om qe trata mal d'amigo q'en lui s'enfìa. uguccione da lodi
23-79: ben penso, se con lui posso accozzarme, / fargli il mal tolto
per certi mal- trattamenti usati verso di lui. -dir. 'pen. maltrattamenti
persona sottoposta alla propria autorità o a lui affidata (per ragioni di custodia,
e che aveano invidia e maltrattamento contra lui. nota che invidia è dolore dell'altrui
legato, perché erano maltrattati da lui e dalla gente sua. sanudo, liii-
, 14-149: le ore di riposo di lui erano state maltrattate dalla sua solitudine e
malfranzese,... dall'elettuario di lui era... stato guarito.
con qualcuno: mettersi in conflitto con lui, entrare in attrito. palazzeschi,
malvaggine, in un tratto cattò benivolenza da lui. -come appellativo di biasimo.
19: nessuno frate li servienti ad lui commessi percuota o batta per alcuna malvagia
tanto doloroso che neuno altro più di lui. boccaccio, dee., conci
rubatore splendiente e terribile, ragguardoro in lui quelli malvagi e le schiere infernali spaventate
gòffan coperse / per non aver da lui malvagi torti. b. de'rossi,
di malvagia condizione a non volere che di lui né de'suoi antenati rimanesse alcuna scrittura
delle male operazioni, s'accostavano a lui. boccaccio, dee., 3-7 (
la delusione recente, ch'era per lui una prova del disamore e della malvagità
, scopertasi la malvagità del proceder di lui e l'artificio e infedeltà con la qual
moravia, ix-227: il sergente, lui, la guerra la faceva con zelo e
al par con serpentino, / dando a lui malvagia per dolce vino.
, che sempre sospettano di udirsi da lui trasforar la testa, temendo una goccia
quando una si marita, e col lui carneo colore e maiochino, / di pare
colore e maiochino, / di pare al lui valor colui la piglia per avere la robba
malvestido. cavalca, 20-170: venne a lui fra gli altri una femmina molto malvestita
ma non vi ha più posto per lui, che ebbe il malvezzo di ammalare:
inanzi profumato ringraziandolo della prefettura che da lui aveva ottenuto, con mal viso gli
: spiccava tra questi, ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto,
compagnia della porro, m'arresi alla di lui preghiera. pratesi, 1-56: il
, per essere spezzate e per non guadagnar lui nulla, è causa che s'è
: la mamma anzi l'aveva ammazzata lui, nascendo, in una notte d'
. de marchi, iii-1-226: anche lui non è senza torti, lo sa
, i-1-23: eccovi la nuora di lui, a cui nel tumulto della sconfìtta scoppiò
/ e del puledrino già cresciuto / che lui stesso ha visto nascere, il passato
. salvini, 39-iv-83: disse di lui [omero] il sovrano nostro poeta
inaffiato ancora da quel liquore tanto da lui commendato, che degli antichi uomini, come
ricchezze. papi, i-63: appresso lui / così parlò mammon: o a tór
. capriata, 1-22: in lui una natura copiosa si vede, una
là c'era anche suo fratello, anche lui giocatore e allenatore. abbracci, manate
: io gli passai davanti per uscire e lui allora, nel momento che passavo,
quelle genti, che erano venute con lui, al mancamento di quelle quattro legioni che
il rosa più volte in roma avvertito da lui di qualche mancamento in materia di lingua
, 40: non era altro mancamento in lui, se non che le sue statue
], e quelli mali seguitano da lui, seria impossibile, essendo infiniti. sanudo
, le paghe facendo spesso mancamento a lui come agli altri capitani della lega.
1-ii-44: sposi non mancheranno eguali a lui / in beltade, in ricchezza ed
mancanza del nilo e mancando alla di lui crescenza. 8. numism.
boiardo, 1-3-73: certo se crede lui, senza mancanza, / che 'l
voce di molta arroganza, / a lui rivolto, subito gli parla.
lo tirorono fuori della porta, dove lui, avendo perduto ogni speranza, gli pregava
,... cominciano a impatronirsi di lui, gridando dicono que'versi di virgilio
, mancando il re senza figliuoli, a lui si dovesse di ragione il possesso della
sotterra / e 'l gran nome di lui manca e s'annulla / sotto 'l
langue, / ma le piagate membra in lui rinfranca / quasi in vece di spirito
non mancava in cosa alcuna la quale a lui s'appartenesse. brusoni, 359:
li manca, / e quel gittò lui morto in mezzo il sorco. pulci,
nel mio animo, ed in lui avete scorti minutamente tutti que'pensieri senza
. etc. to'! ci mancava anche lui! p. petrocchi [s.
compia', dipendere o non dipendere da lui; accadere o compiersi indipendentemente, o
. machiavelli, 1-viii-220: né per lui mancò che lo stato de'medici non stessi
che perpetuamente intendeva d'essere, se da lui non mancava, pregandolo che egli volesse
come già ella era determinata esser eternamente di lui. galileo, 8-vi-302: perché l'
dante; né sarebbe certo mancato per lui che il poeta non fosse canonizzato.
lettera, che lasciò scritta, dicea esser lui annoiato di questa vita. moravia,
pure avenissi che egli ricascassi -che dio lui e noi ne guardi, -fa'che e'
ordine e movimento concorde ch'è in lui, tanto manca ch'e'renda mobile
, trattosi avanti tra'suoi cavalieri, lui ferì con una grossa lancia nel petto
leggerezza viene meno alla fiducia riposta in lui (per lo più nelle espressioni mancatore di
battaglia non si appresenti, si procederà contro lui come contro contumance e mancatore.
monti, iv-113: se i codici da lui consultati sono manchevoli, questa non è
, 1-4-220: essendo i piaceri di lui [vizioso] caduchi e manchevoli e
ne serva per quello che tocca a lui. i. neri, 3-55: voi
. salvini, 16-483: allato a lui, boccone / su 'l morto cadde;
a proposito di dante e del poema di lui, che quando ve lo dirò,
, ch'era imperadore, / ebber da lui la medesima mancia. allegri, 20
manciata / di verbena, e a lui fame un letticciuolo. guerrazzi, 2-236:
, siccome vedesi da molti libri da lui scritti e disegnati alla mancina. cattaneo
principio religioso e morale aveva generato in lui quella audacia, anch'essa così umana,
lei medesima co 'l perfetto giudicio di lui: né sarà perfetto in chi pretende manciparsi
vilissima mancipia ai privati e futili interessi di lui. 4. chi è dominato
cosa che quegli il quale sa più di lui. cenne da la chitarra, xxxv-11-423
lesto se non al più fortunato che lui. 10. che costituisce la
all'orecchio manco e in silenzio a lui parlò. bibbia volgar., ii-554:
: se ne stava in disparte, lui solo senza curiosità, col berretto di pelo
manca. monti, 1-663: innanzi a lui [giove] / la dea s'
mano manca, e tutti veniano a lui, e elli il benedicea. pulci,
ma, come soltanto potevan piacere a lui, amici subordinati, che si riconoscessero
il ferro, e 'l manco è in lui la tema. sarpi, i-2-72:
può far con manco / ch'uccider lui, vuol essa morir anco. della casa
ubidendo, / quand'esso l'ha da lui in mandamento. g. villani,
, perché dubita, e noi a lui non manderemmo, però che contrari sono alla
e carolina come aveva protetto e beneficato lui. -accompagnato da un compì,
che lo savesse / ch'io per lui sono al morire, / o c'a
donna s'avenesse: / manderia a lui a dire / che lo suo amor mi
, 3-27: giulio cesare avea mandato per lui [cicerone] e avevaio ricevuto alla
volendolo a firenze, mandò subito per lui filippo buondelmonti. -mandare per qualcosa
anonimo, i-496: drudo mio, da lui mi parte / e trami de sta
è piaciuto mandare in scritto ciò che lui in tal notte parlò,...
se a voi convene / ad iscampo di lui mai fare impresa, / piacciavi di
/ dal padre delle genti: a lui mandolla / dio per compagna e per
istromentale, e che erra solo da lui, ben manda agli occhi anche de'meno
ariosto, 20-126: ella in guisa a lui toccò l'elmetto, / che stordito
favilla. graf, 5-82: a lui da canto, sulla bruna terra, /
. carducci, iii-4-262: innanzi a lui le trombe / del carroccio mandar gli ultimi
, il quale il verbo che depende da lui, suole... mandare al
del conte per arrestarlo; ma non trovando lui, prima le rubar tutte e appresso
lo mando a dir dietro; lamentatevi di lui e non di me che, per
per sua immaginazione o per mandata a lui fatta di qua, credendosi tenere loro danno
tua mandata è per la lettera che lui à scritta ad messer vincenzio, di che
ad messer vincenzio, di che ieri lui ci dette notizia. prima guerra punica volgar
sovrano o persona potente), da lui investito di mansioni fiduciarie; servitore.
alte ambasciate / recan da solimano a lui mandate. -nell'espressione mandato a
ci vengono siffatti flagelli, mandati da lui che non vuole già rovina, ma emendazione
, i-1052: alvise sagudino, subito lui zonto, era partito per siena iusta li
ottenuto in rota il mandato contro di lui e suoi beni. g. m.
anno. era stato spiccato contro di lui un mandato di cattura, ma senza
che l'imputato si presenti dinanzi a lui; col mandato di cattura e col
ingaggiatori con mandato di levar soldati per lui. -volontà e mandato: incarico vincolante
g. villani, 6-61: giunto lui in arezzo colla detta cavalleria, sanza
buonarroti il giovane, i-87: pietoso di lui ch'era innocente, / non potendo
in questo caso, io anderò da lui, a fare un atto di dovere.
si deve sempre intendere essere stato da lui fatto in virtù del precedente mandato ricevuto
, con pieno mandato d'ubbidire a lui, sì come a lor signore. g
. villani, 7-69: vennero a lui [al re] con messer gianni di