se un corpo inciampa in altro, a lui dar suole / parte del moto,
movimento dice che il mio / convienti esser lui tale / e vo'che tu 'l comporti
i-206: se forse più bellezza in lui che in me ti move, certo questo
del ballare, la quale è in lui, come il corpo da l'anima.
spirito dalle entità contingenti che sopra di lui agiscono. -ciascun movimento ciclico, periodico
signore son prese le sue sustanzie e da lui agitate e governate nel cuore dell'uomo
seppe che il mordini stava per farla lui. arlia, 2-67: nel nostro parlamento
che il capo non li sia mozzo a lui. leggenda aurea volgar., 359
che la testa / ad orrigille e a lui rimarrà mozza, / se tutto il
son due passi » rispondo. e lui: « senti mozzo » mi richiama.
nato mucchio di noci; e lui li mena su in granaio. ma
in forma di una sferetta serve a lui di nutrimento quando noi diciamo che è
speranza che si mutasse un giorno per lui il triste scenario. 2.
la porta della muda, dicendo a lui: andate! marradi, 391: i
alla preghiera. pascoli, 1021: per lui, girando attorno al minareto, /
dei brogliacci. pavese, 5-107: lui faceva passare quei libri, li sbatteva per
si schierò dalla parte dei figli di lui e fu sconfitta ed esiliata dagli avversari
fatto suo sforzo e venne contro a lui con tremilacinquecento cavalieri catalani e con moltitudine
spesa e provvedimenti che contra a lui noi potessimo fare. = deriv
del mare, / 10 dissi a lui, calpestator dei flutti, / e vienne
... tutta si trasforma in lui, e senza lui muore di pena,
si trasforma in lui, e senza lui muore di pena, muglia e
testa, lo sfilatino cadde in terra, lui cacciò un muglio. 4
certo qualche toscano lo avrà detto a lui. = var., di
chiudendo le labbra come se cantasse anche lui, o emettere, tutt'al più
, in fondo. la mia superiorità lui la subiva, facendomela poi scontare in
): giovanni bonsi è stato anche lui a gran pericolo di morire, che
l'urta a mezo del camino, / lui cadde sotto, sopra è la sua
, gli guastava il pranzo facendogli, lui solo, mangiare tre quarti delle sue
cammelli, 75: di me che per lui sempre lavoro, / che gli son
tutte le idee gli si imbrogliavano e lui le rincorreva smarrendosi. -in
, inveleniti mulinavano di rovesciare sopra di lui i danni e gl'infortuni e di
col bastone. non aveva paura, lui. bernari, 1-52: maria fa mulinello
aro, 3-3-296: tra ferrara e lui corre un certo molinello, che se
e donne si confessaro e comunicaro da lui; nelle quali confessioni sempre acqua al
ginia? -gli dico... lui tira dritto come un mulo, e non
1-1-162: reo tristo e pessimo / e lui, mulàccio!
d'annunzio, iv-1-395: erano in lui tendenze d'ogni specie...
messi lì per illuminarlo e riflettere solo lui. 3. formato da persone
fesso in molte parti, chiamati da lui [aristotele] moltifidi. 2
peccato. selva, 2-94: da lui [dall'uomo loquace] come da un
. boine, ii-173: cominciò dentro di lui inerte, la multivaria storia della città
ridere, che non sa mai nemmeno lui se sia buono o cattivo, liberale o
morti e dentro il fetore della morte lui ci aveva già lesto il cavai bianco.
per elezione del padre... a lui s'appresenta colui che tiene il maggior
rende conto di tutte le cose da lui fino a quel giorno amministrate: e
che ho bisogno di curarmi perché per lui sono un cliente potenziale. una potenziale
conosce che il munìcipe e giudica da lui di coloro che non conosce. =
che quivi a caso si trovò, a lui la diede, a ciò che l'
: prima fu d'uopo / contro di lui [astiage] munirti. cesarotti,
2-108: fu nel mentre spirava intorno a lui questa aura favorevole che le ultime difese
di viatico sì prezioso, stette con lui ragionando del nulla di questo mondo.
è sempre malato di febbri malariche. per lui c'è suo figlio munito di regolare
a salamone tuto el tesauro e munizione che lui aveva apparechiato per fare el tempio.
in risposta d'una condoglienza fatta con lui, perché il suo re sovvenisse il duca
ultima volta, / presso, che a lui suscitò ne'nembosi ginocchi la forzar
la qual... sempre a lui ripugna. brusoni, 2-68: qualche gran
, 12-89: aveva forse quattro anni quando lui dette un nome alla nemica che lo
persona, / perch'elle son da lui state scacciate, / amando fraudolenza e crudeltate
, 8-67: il proposto con quelli che lui seguivano nel malvagio proponimento e consiglio,
era nimicissimo..., era istato lui quello che m'aveva portato quel diamante
è perniziosissimo e mi fa disperare di lui, se non si mutasse con la età
per non si fare nimico paese che a lui pare avere benivolo. busini, 1-165
; e diventano un guadagno. ma lui [don rodrigo]!...
e la femina non avien peccato contra lui per lor movimento, ma erano stati
, / ché il tossico con questa da lui sputa. / così fa l'alma
il tuo corpo, e ciò che a lui appartiene, sarà manomesso e saccheggiato da
crea, ecco risorgere innanzi a lui, dentro di lui, il nemico e
ecco risorgere innanzi a lui, dentro di lui, il nemico e il dolore e
carducci, iii-15-203: fu lodato, di lui, il 'carme secolare 'per l'
classicismo, altrimenti si potrebbe parlare, per lui, di neo-cubismo. ma potremmo parlare
aggrega il vico all'indirizzo neoevemeristico, da lui in verità non combattuto espressamente.
a fausto che senz'altro si sarebbe impegnato lui a diffondere le idee del partito d'
. albertazzi, 145: in lui... eran seguite la sfiducia della
crudeltà incarnata, talché scaricai su di lui i miei neonati istinti di ribellione.
tanto l'antico fuoco si riaccendeva in lui, è vero: un qualche suo scritto
quella volgarità hanno funzione di neo-sublime -in lui, erché sono applicate a notazioni
., riferito al gruppo di poeti da lui definiti anche poetae novi e cantores èuphorionis
senza compromessi, 'radicale ': cioè per lui questa idea era sbagliata...
fortunatamente un uomo con più ingegno ai lui riprende il tema 'neoveneziano': e se
pietro da cortona, si tratta di lui, vi aggiunge e mescola troppo spesso
. pallavicino, iii-567: ricevettero da lui questa gioconda novella, che fu per loro
, corrobora le generazioni venute dopo di lui -l'amore della natura. cicognani,
di oppiato inventato da teodoro zuingero e da lui creduto efficace a calmare qualunque dolore.
del predecessore, nepotista al par di lui. panzini, iv- 447:
maggior mai, / né pure a lui equale. d'annunzio, v-1-75:
uscì, prende sette spiriti nequiori di lui e se può sì vi entra e
nulla malicia, / e ben perché lui sua zente armasse / e trionfasse in
, / e tanti e tanti da lui ribellaro / nella prima del ciel santa milizia
tanta allegrezza e sì grande letizia empiè lui che, per diventare attratte le nerbora
di loro, si voltano contro di lui con ingiurie e minaccie. forteguerri,
. moretti, i-487: quanto a lui,... misura per la prima
e numeri spontanei s'affrettava a dire di lui in suono ben alto...
stuparich, 5-412: mi scaldo, ma lui risponde pacato, con un tono di
tasso, 9-2-117: quel che è in lui maraviglioso, la scelta delle voci e
a leggere gli altri poeti, questi a lui rassembreranno senza nerbo e senza sostanza.
dell'armata minerva si pone e con lui nerissimo merlo. dominici, 4-186: col
il soggetto al pessimismo, favorendo in lui sentimenti di colpa e di persecuzione (
, 10-124: solo il ricordo di lui era avvelenato, ed a lui si
ricordo di lui era avvelenato, ed a lui si rivolgeva in un momento di nero
dante, dopo che la gloria, lui vivente, l'ha incoronato, è andata
544: nel salotto di mezzo c'era lui, il gran cantù, il quale
prima del 1859. pavese, 5-140: lui diceva già allora che gli ignoranti saranno
iv-2-835: le nerebianche viaggiatrici palpitano su lui affaticate dal lungo volo.
celebrare il gareggiamento... che lui faceva chiamare le feste neronee.
aveva fatto pregar di venire a lui e perché non mancasse nulla a la
l'angelo gli apparve e combattè con lui e toccogli il nervo della parte generativa
da assalti di risa inestinguibili; da lui anche la gioia aveva l'aspetto di
60-36 (v-103): orlando ferì lui d'una percossa, / a cui non
ceccoli, vii-673 (11-5): per lui perdut'ho io le vene e i
vene e i nerve, / per lui messo me so'ad onne retaglio, /
me so'ad onne retaglio, / per lui perduto n'ho apollo e minerve.
i nervi. bozzati, 6-183: se lui insisteva per sapere, le venivano i
: li quali nervosamente impugnarono le ai lui fallaci posizioni. salvini, 1-i-219:
in europa s'è sollevato contro di lui e postosi alla lotta con la speranza
potenza coloristica descrittori che vennero dopo di lui, famosissimi, e che poterono usare
una burla, togliendogli, senza che lui se ne avvedesse, le lenti agli
corte, lo qual era nesciente persona appo lui, e avea avute sette robe.
dottrina: di che egli (nesciente lui) gli riempié roma e il suo palazzo
, 4-61: nessuno che andasse a lui per affari lo potè prendere mai alla
, né nissuno ho conosciuto che meglio di lui gli abbia condotti a perfezione.
farei divieto / che nessuno de'miei con lui giostrasse. mazzini, 32-320: nessun
di loro. pallavicino, ii-605: dover lui essere autore non di rispondere a cavillazoni
. tommaso di silvestro, 73: lui lo seppe meglio che nisciuno. caro,
, 144: era marciato innanzi a lui don francesco da este, capitano di
sorsero i nestoriani, morì prima di lui la sua lingua be- stemmiatrice. cattaneo
novità musicale; dopo aver imparato da lui e da'greci maestri, illustrati dall'
per risciacquare i piatti e che a lui, riarso, sarebbe parsa nettare deliziosissimo.
di quelle piaghe [di giobbe] che lui le nettava e radeva con un pezzo
fante che nettava erba, la quale lui mandò via. messisburgo, lxvi-1-300:
a. manzini, 116: medaglie da lui stampate con forme di ferro, di
dire, il ritratto della immaginativa di lui, quale offre precisione di contorni! qual
tutto si dimostrava d'accatto, in lui; tranne, senza dubbio, la salute
. alvaro, 5-256: sorrideva verso di lui, mostrando i denti forti e i
anonimo asburniano, lxxviii-n-521: qual fece lui cingere e lavare / d'un giunco
si capì che non c'era stato per lui alcun movente di fare una cosa simile
invece, secondo quanto si diceva intorno di lui, sebbene non senza sarcasmo, '
a la vendetta / che facesti di lui sì bella e netta / de l'aguglin
per 10 netto delle cose che sotto lui sono, altresì netta e altresì pura
/ non v'è un palmo in lui di netto. -econ. rendita
di carrà, senza postulare che con lui si dice non di una semplice correzione
tondo che la clara s'era promessa a lui prima che a nessuno. carducci,
con quel brando che ben taglia / a lui ferisce ne la testa bassa, /
lo imperadore ci satisfà di milano o lui vorrà che noi ci oblighiamo a aiutarlo in
alle traversie di tutti i nimici di lui. sarpi, i-1-119: la repubblica sarà
tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime,
avute in prestito da varie parti finivano in lui col neutralizzarsi rendendolo timido e contraddittorio.
] in mano, per intendere che lui è omo neutro e sanza passione alcuna
a i neutri di collegarsi contro di lui. pellico, 2-127: qui non si
realtà dell'uomo figurato da dare di lui una specie di radiografia intellettuale. alvaro
critici e il pubblico se la prendono con lui [il romanzo], quasi che
], quasi che il colpevole sia proprio lui e non i insiemi di punti per i
la senese aveva detto guardando insieme con lui attraverso i vetri cader la neve mite come
v. colonna, 1-96: innanzi a lui non sian tante amorose mie basse parole
uno so nevodo si vene inanci de lui. bartolomeo di castel della pieve, 106
il dottore ch'è con giacomo è anche lui un nevrastenico e osserva: quest'imbecille
] un'immensa categoria di persone a lui estranee e incomprensibili: i pigri,
fantasie nevrasteniche si sentivano vivere perché anche lui le viveva in modo drammatico.
va in giro scrostando nevroticamente muri, lui va a portare la sua faccia mortificata in
le sue scoperte, le leggi da lui formulate; scoperto, formulato, teo
e f. dial. gli, a lui, a lei. p
uccello vile che da altri più deboli di lui suole essere vinto... il
non fa altro canto né si sente da lui altra voce che un certo fischio o
, e a quel segnetto / ella di lui l'intenzioni scorse / e andò a
farebbe un gran bene non tanto a lui, quanto agli studi e all'italia,
agli studi e all'italia, che da lui si possono promettere miracoli. manzoni,
, l'ufficio che ci vuole per lui. 'l'hanno fatto della polizia.
io dal mio carcere che non fa lui. pananti, i-362: bàgli e
opera d'uomo che alle teorie da lui esposte contro il libro del principe poteva
i caprizi e le vanità imprudenti del di lui genio si mostr'alieno dalla ser.
rimbomba. b. giambullari, 3-38: lui si raccolse in terra come un nicchio
di se stesso la dovete rinfondere in lui, conoscendo voi essere come quella cosa
. iacopone, 92-19: mozzato da lui tutto, / e nulla perde e
sai che quando il nido face / da lui [dallo spino] prende quei
calabroni. montale, 7-101: dà lui stesso l'esempio; incoraggiato da monsignor
d'infiniti mie guai, / quando per lui [enea] m'uccisi in tanto
'portava paglia al nido', come diceva lui: oggi un pezzetto di chiusa, domani
cuore / chiese al rivai sollecitar per lui. / dunque non dargli morte con un
al- tro; di più una casuccia lui, e un'altra la sposa: due
porte vi posi cristo, perché da lui con poco più di niente vi comperaste
e, se puoi far niente per lui, fallo. moravia, ix-375: ma
opinato. boccaccio, i-524: crediamo lui dal principio aver creato di niente la
d'aria. campanella, i-io: da lui, dio per lui e 'n lui
i-io: da lui, dio per lui e 'n lui vien stabilito / lo smisurato
lui, dio per lui e 'n lui vien stabilito / lo smisurato spazio e
due parpagliole, per dire come disse lui, che volle inferir niente. artale
noi che cognosciamo che siamo niente e lui fa in noi ogni cosa. s.
rilucente scudo le molte percosse, quasi lui poco o niente ferendo. p. cattaneo
tu l'amassi niente, piangeresti con lui. firenzuola, 230: la quale
da dio hanno l'essere, così da lui hanno ogni altro bene, e senza
di virtù: cioè che prima pareva in lui infermo e di niente. pallavicino
bene sparvier grifagno / ad artigliar ben lui, ed amendue / cadder nel mezzo del
della terra per niente sono riputati appo lui [iddio]. cellini, 1-96
adulta, se '1 volesse la fanciulla lui, overo s'e'la volesse lasciare a
altrettanta il papa, che lavora anche lui per mazzini e per il protestantismo, od
della sua opera, delle teorie da lui enunciate (v. nietzschianesimo).
nemicizia, / e avea contra di lui col bolognese / più volte unita già
: quella placidità della luna piglia per lui forma di nimicizia, quella indifferenza offende
amica del cuore, ninfa e devota a lui. -per estens. donna,
o maligno, ma ben formati per lui non son coloro che ninfeggian vezzosi, che
egli fosse in ninfèrno: pregò iddio per lui. f. scarlatti, lxxxviii-11-562
la ninna'. andare a letto con lui. aretino, 20-194: non dare
/ intere al fresco, uscendo con lui fuori / al lucciolìo dell'odorosa estate.
di suo marito e così lo ninnava. lui ci pigliava gusto ed era tutto felice
sulla strada, a trenta metri da lui, teneva il moschetto tra spalla e
farsi gli ossi e ad esser lui, e soltanto lui, non confondibile cogli
ad esser lui, e soltanto lui, non confondibile cogli altri.
369: come gli pareva duro a lui di dover lasciare i suoi ninnoli e i
vi era alcuno più propinquo che a lui, come a nipote cugin del morto,
, 1-65: nulla, nulla per lui, poteva avere la nitidezza dell'aria mattutina
e mesca onda natia, / tutto in lui che si aduna estranio corpo / calcareo
, 1-19: il gassendo et altri con lui hanno riferita la causa de venti alla
che volea dare guadagno più tosto a lui che a niuno altro. boccaccio, dee
, se, tra i bravi e lui, ci fosse qualche uscita di strada,
temendo no 'l più star crucciasse / lui che di poco star m'avea '
a monosillabi. pavese, 5-170: lui quel giorno non era tranquillo, le
per la reale selva di francia con lui e con molti altri cavalcando,.
acqua. patrizi, 2-17: nacquero di lui camillo e due altri figliuoli, de'
francesco da barberino, i-75: mostran lui costante / lo fermo star e costumato
donde non erano mai usciti i maggiori di lui. alfieri, 1-5: ardito umano
, e non vi è nulla per lui di nobile né di vile. cesarotti,
per me quell'ora che passo con lui. bacchelli, ii-535: la nobile
sovrano stesso. masuccio, 389: lui intendea con loro faore chiedere de gracia
). ugurgieri, 326: a lui aveva dato popologna seicento esperti giovani.
battersi, damiano poteva giuo- care con lui un mal giuoco. nievo, 27:
punto dalla burbanza che sfoggiava a petto a lui quella affamatissima nobilea, rammaricava seco stesso
gesù cristo e ad un uomo come lui per libero amore. -riscattare una
meglio compunta e seria di giorno con lui, e spesso in compagnia dei tristi
che più celebre e più prezioso da lui si parta. bibbia volgar., viii-558
così dire, il ritratto della immaginativa di lui, quale offre precisione di contorni!
dossi, 2-i-399: l'osteria per lui si nobilitava in un'aula di università
, non ostante che il padre di lui fosse lutifigolo, esso di tutti loro sia
conte galeotto de'conti guidi si rubellarono da lui, perocché lungamente gli avea male trattati
di carne. masuccio, 245: lui, essendo povero, estimava che altri lo
in pugno la nobiltà nuova fatta da lui, e luterana. l. priuli,
. giusti, 4-i-139: a lui d'intorno il nobilume e il clero /
di tutto il legno, e a lui aspetta di comandare a tutti gli altri
deve comandare a tutti, se bene sotto lui il capitano dell'infanteria comanda la soldatesca
pezzo, acconcio a rivolgersi dentro di lui. quindi il rigonfiamento dei beccucci o
nimico dell'una delle parti, parendo a lui ch'io vi dovessi andare io e
provveduto. non si tratta, per lui, di noccioli! ma a me dà
'chiavardello '. i di lui frutti o bacche, chiamate pur
/ iscomu- nicò ad alta boce / lui e castruccio e chi con lor tenesse,
erba nocente e ria / succo sparger in lui che l'avelene, / ma schiva
chiara voce che no li facea a lui nulla se perisse nocente o innocente, pur
sia in estrema miseria caduto, dicono lui esser giunto al verde... dicesi
: se la morte è quella che da lui [corpo] ci divide e da'
per la virtù discretiva ch'è in lui, conobbe la condizione e 'l movimento di
al giudice in modo nocivo, tra che lui c'è molto infiammato da sé,
vivanda a sé nociva / se a lui non piace. ariosto, 22-89:
, / o d'atroce emicrania a lui le tempia / trafigger anco. '
. dominici, 4-99: letto per lui non si drizzava nel mondo, della
, avrebbe fatto il lancio che fece lui sulla cattedra. 3. giuntura
bastato l'animo di sciogliere né a lui né a quanti altri avanti o dopo
a quanti altri avanti o dopo di lui ci si sono affaticati. russo, i-315
.. non ritorna mai alla verità da lui abbandonata, se non passando due volte
civile del 1640. moretti, i-556: lui ha come la sensazione che un nodo
nodo di sentimenti debba sciogliersi dentro di lui. moravia, 16-15: questo nodo [
froda el nodo. landino, 114: lui se la cigne [la corda]
me che sento non potrei stare senza di lui. il semplice legame affettivo è un
il nobil decretto di depositar nelle di lui mani le pret- tese della patria.
mondo / del nobil chiostro, ove a lui fur contesti / i nodi de la
careri, 1-iii-209: mentre il boccone da lui preso andava giù, la mano di
voluto quela lanza; / ma a lui zerta mente non conportaro / tanta fatica
levare i suoi pugni nodosi sopra di lui. -ben rilevato, secondo una
sì la svolse a coloro che vengano doppo lui: dichiarando le figure e le cose
diverse circostanze, per questo i di lui seguaci furono chiamati * patripassiani '. pare
luna [s. v. con esso lui }: 'con esso lui 'i
esso lui }: 'con esso lui 'i e 'con esso lei * con
porta, / ché là entro co. lui / non andian già mai nui.
grazia fa'noi grazia che disvele / a lui la bocca tua. conti di antichi
massimo / fattor, che volle in lui / del creator suo spirito / più
boiardo, 1-12-64: essa da lui al fin fu scongiurata, / per quella
: né dubitava, quando da lui alcuna cosa gli era negata, con
lo riconobbe, e s'accompagnò con lui; e gli risparmiò così la noia di
avversità per cagione della moglie la quale lui grandissimamente amava. boiardo, 1-9-16:
in tedesco, di questa noia a lui fatta e della sventura che gli era occorsa
peleo e le minaccevoli noie dette a lui da telemaco. 10. ant
ix-202: decidemmo di andar su con lui [michele]... per
avesse appena un pochino di giudizio? lui ricco, lui giovine, lui rispettato,
pochino di giudizio? lui ricco, lui giovine, lui rispettato, lui corteggiato:
giudizio? lui ricco, lui giovine, lui rispettato, lui corteggiato: gli dà
ricco, lui giovine, lui rispettato, lui corteggiato: gli dà noia il bene
di fare raunare il chiericato contra di lui. pulci, 22-200: tu sai
piglias- selo con tanti cavalieri, essendo lui soletto, gli sarebbe vergognia. tasso
tanta felicità, quale m'era stata da lui concessa, che il voler tu da
del mare notando talvolta con grandissima paura di lui gli s'appressava, temendo non quella
contemplare l'ospite, così noioso per lui. leopardi, iii- 442:
dicesse di volermi bene, direi a lui come faccio a'poveri, quando sono troppo
noioso della faccenda era che parlavano di lui, rinaldo o rinaldino, come se
il quale ama tanto filippello ed elli lui quanto voi sapete. la qual cosa
io non potrò mai avere consolazione di lui. poliziano, 1-53°: o cruda
averà veduta la detta robba innanzi che lui la noleggiò e innanzi che lui facesse
che lui la noleggiò e innanzi che lui facesse la detta scritta, una o due
, sovratutto quando ebbe mandato, da lui accettato, di esigere rigorosamente dal caricatore
: mezz'ora dopo una carrozzella da lui noleggiata ci depose davanti alla roccaforte che
nolente, costringerla a venir via con lui. = voce dotta, lat
patita, spinosa e nolimetàngere che a lui, poveretto, faceva cascare le braccia
nave a nolo per quello tempo che a lui piacesse. sanudo, iii-693: dice
tavola zoppa da cucina a nolo -e lui aveva a nolo tutto: dalla catinella alle
, arturo rimbaud si sentì vinto. lui, l'eterno vagabondo, il nomade,
papini, rv-701: niente, in lui [carducci], del nomadismo d'
speroni, 1-4-66: andarò innanzi a lui / a pregar maca- reo, che
che noi mostrano quanto che sia di lui, ma non ci n'ha neuno
di franklin dono (e ancor da lui si noma) / l'alto trovato è
., 26-99: secondoché il libro di lui noma, / con parte ghibellina tenne
era un cotal giovinetto, già da lui convertito nella sua prima missione, nomato
fino allor ebbe, ed or, da lui nomato, / miseno è detto.
da mesopotamia di siria, e benedisse lui, dicendo: non sarai chiamato più
articoli da lutero, pur per essere stato lui il primo seduttore e seguitato dalli altri
/ fida al padron fui sempre. a lui parlai / dolce latrando. verdinois,
, 4-6: non solamente ha detto lui non essere bue, ma essere anzi
cominciata l'abbiamo [questa compagnia], lui in reverenza avendo, ne'nostri bisogni
sì pochi anni / ribellanti provincie a lui [a dio] sommesse, / e
per nome il re arrigo, e per lui due procuratori e la reina. forteguerri
omo, / che l'effetto di lui crede amoroso! dante, inf.,
anni... il quale, sebbene lui gli avesse dato il nome,.
: come agli altri l'industria, a lui dava nome la tracuranza. m.
nomi li renda la pace, quando però lui arà fatto quanto di sopra, ché
che vi nomina. / -nominerò ben lui, sì come e'merita, / pel
per mezzo degli infami raggiratori che per lui o sotto il di lui nome operavano.
che per lui o sotto il di lui nome operavano. -con l'apparenza
con castruccio, mostrando volere triegua con lui per certo tempo. machiavelli, 1-vi-404
di 'kifferls'? verga, i-221: lui quel nomaccio se lo meritava proprio,
.., sinistravano di scoprirsi per lui. giusti, 4-i-291: infilando la
il sangue dell'ucciso ricadesse tutto su di lui? pratolini, 9-728: lo so
accoglieva dovunque. cassola, 2-295: lui non aveva vere e proprie noie, ma
delle osservazioni storiche si andava in lui sviluppando da se stesso il genio fisico
d'incrudelirsi contra coloro eh'erano discordanti da lui con l'armi, li cittadini già
i compagni avevano usato un tempo chiamare lui stesso col nomignolo di 'venezia 'tanto
pezzo grosso al ministero (era a lui che doveva la nomina a cavaliere).
feditore, nominò se medesimo; e seguente lui, e'figliuoli e fratelli; e
] come un'impresa; nominarla da lui, come una conquista, o una scoperta
quasi ai contro alla spagna, e per lui nominiamo prima il grande monte ch'è
guido da pisa, 1-12: a lui [giano] è consecrato lo primo
lo primo mese dell'anno e da lui è nominato. boccaccio, dee.,
rischiarava d'improvviso: qualcuno presso di lui aveva nominato la romagna, ed egli
le scomuniche si affollarono sopra di lui, il vescovo desistè dal nominarlo.
di dura infirmitade, sofferse che a lui fossero nominati per ispesa trecento milia dinari
, nel primo caso, chi a lui piacerà de i quattro, e nel secondo
il padre nel suo testamento aveva nominato lui, il senato veneto, il cardinale suo
latini, rettor., 64-10: lui [ermagora] riprende tulio nominatamente perciò
predicatore giannotti e nominatamente la predica di lui su la visione d'ezechiele.
chiamarono il retto nominativo, perché per lui o con lui nominavano tutte le cose
retto nominativo, perché per lui o con lui nominavano tutte le cose. a.
avere] detto, fuori de'nominati da lui a consoli, niuno aver chiesto.
alta voce nomina quella tal persona ch'a lui pare che egli possa soccedere meritamente,
a'suoi parenti e alli nominati da lui. pallavicino, 6-1-401: fu concorso nel
per lo scoppio d'una macchina da lui inventata che stava provando. 8
fra dei ad apollo e aa lui nato pare. g. b. doni
per dua giorni io non seppi mai dóve lui si fussi. lomazzi, 275:
miseri amanti apparve. machiavelli, 9: lui non rima fu in milano che fece
'di me », gridai a lui / « qual che tu sii, od
di vero. boiardo, 2-6-3: ma lui destina o ver di esser sumerso,
gemiti non mettea sul trono, a lui sì spinoso, del vaticano! un san
che ruggiti non dava dagli orrori, a lui sì diletti, di chiara valle!
si sente altro che celebrare e pianger lui e detestare e aborrir l'insolenza e la
volto amato, / teme non contro lui sia forse irato. pindemonte, 9-482:
l'occhio ad non rompere, ragionandomi lui. -con uso pleonastico. guittone
, senz'altre parole / la donna da lui vinta esser s'intenda, / né
... che io amo molto più lui che egli non ama me.
mio acerbo dolore / non sian da lui le lagrime contese. boccaccio, i-560:
iii-1-403: la comnèna non si serve di lui se non come d'un pungolo,
passo d'arno / rimane ancor di lui alcuna vista, / que'cittadin..
non, ma voleva solamente che mercantandasse con lui e non con altri. aretino,
lo radunamento che si facea contro a lui, l'animo suo fu molto pieno
l'un sol si vede / quando a lui piace, e l'altro in
non abbandona / giammai chi spera in lui, suo difensore f la sera, a
, prevenendolo, a dolersi con esso lui che il suo cavallo fusse sferrato o
delle mascalcie, 1-245: nel tempo che lui mangia l'erba, non li dare
c. e. gadda, 15-69: lui, come lui, viceversa, del suo
. gadda, 15-69: lui, come lui, viceversa, del suo nonavere non
dimino / qualunche donna, ancora a lui nimica, / se la farà sì amica
sufficiente uccidere mille uomini, non che lui, solo e vecchio. b. davanzati
, 1-330: si affettava verso di lui una certa noncurante freddezza. 3.
stesso tiranno, all'ombra della di lui imbecillità o della di lui non curanza
ombra della di lui imbecillità o della di lui non curanza. manzoni, pr.
né livor più, ma ben di lui più dura / la noncuranza avviene ai sommi
: nondimanco la diffidenza era divenuta in lui tanta che dava egli stesso il santo alle
nondimeno / èli, ma cela lui tesser profondo. cavalca, vii-35: pensiamo
e sacerdoti tutti ognuno mormorava di lui. campofregoso, i-76: povero, servo
corruzione si origina dal nonente e da lui deriva eziandio la materia quanto al suo
/ vinto di grata illusion lasciando / lui che già certo il non-futuro evento /
può egli insieme fissare ed opporre in lui, senza distruggere l'identità della coscienza,
/ che da'tempi non nati a lui salìa / fremito d'odio.
come sgrana, e per un fatto idropico lui dice ». -da nonno (
che l'avversario avea scritta contro di lui. -dare il tabacco del nonno
ficcatelo nel mozzo e spigneti inver lui tutta tutta; e qui ti ferma e
ho epilogate, ho disteso l'elogio di lui e, per corona, ho dovuto
all'astratto razionalismo cartesiano, ha ritrovato in lui quel pensiero dialettico e storico, che
altro parmi / cantar trivialmente: a lui la norma / ha data apollo e i
delle diverse norme igieniche e dietetiche da lui stabilite. 2. principio attivo fondamentale
rottura, a campo aperto / senza lui non s'ardisse o spiegar schiere / o
liquido sentier. / quella canna a lui fé gioco, / poiché all'impeto del
che avevano a seguitar la fabbrica dopo lui. montanari, ii-275: la
di tutta la corte e ne portasse a lui ogni giorno la norma.
, di modello; influire su di lui (con partic. riferimento al rapporto
ah, ci pensava sempre, lui, a quella sua povera moglie bale
in un legno tra le donne e lui in un altro. 2. sm
della nostra tavola. ha avuto anche lui troppo da fare: corse in città
, largamente e fervidamente condivise intorno a lui, donde la naturalezza del suo accento
tutte, ma dice bene che a lui vanno più a gusto quelle del paese
cane / incominciò et il cane a ubbidir lui / e far danze nostral, farne
. gadda, 15-101: l'anima di lui beata non dovrebbe dispiacersi se mi limito
re de l'universo, / noi pregheremmo lui de baldi, 28: america
, 7-108: parlammo un pezzo, e lui diceva che è così per tutti quanti
mia, che pareva ci avesse colpa lui se non riuscivo a guarire. -nota
di bianco, poiché fu chiamata da lui e richiesta della nota delle vivande,
col sistema della nota spese che per lui, come dirigente, non può essere
convane, 9-22: la cura a lui s'imponga / d'intertenerlo dotta
di farsi riconoscere, quando ha con lui que'segni che lo fanno manifesto e
e che paiono per questo effetto essere in lui come sono le note nelle bestie e
dioscoride, siccome per le note che in lui si trovano pare che si possa affermare
ente fornito di tutte le note a lui necessarie..., non è per
quest'uno notabile ve ne dico di lui. panziera, 1-60: non puote cristo
usare, però che non truova in lui follia di battere né difetto notabile da
notabile. bacchetti, 1-ii-98: fra lui e il capomastro del paese, erano riusciti
dante, par., 17-78: con lui vedrai colui che 'mpresso fue, /
e i nomi delle genti vinte da lui andassero innanzi. 4. che si
più debita e maggiore pena che a lui si convegna. s. agostino volgar.
menti, ecc.) da lui ricevuti su richiesta degli interessati (
consulenza a coloro che stipulano atti da lui ricevuti per assicurare che questi siano
scuotere i tributi che gravano sugli atti da lui compiuti (e in ogni ambito
, come era giunto ad alloggiar da lui un forestiero, che non aveva mai voluto
la volontà del papa, non potendo lui predicar, faceva predicar a doi altri
mancamenti di tutta corte e ne portasse a lui ogni giorno la norma. c.
.. e notando d'un propio marchio lui e la progenie sua, quasi razza
, con più attenta sollecitudine che a lui non apparteneva, non notasse le parole di
: paulo mandò per la madre che a lui venisse, notandole come aveva presa la
troppo maggiore / e più notato in lui vizio cotale. 4. tacciato
e della immagine concreta si unì in lui [zweig] al gusto dell'ap-
quattro volte restò a desinare. èra lui che teneva vivo il discorso, animandolo
silone, 80: da allora lui non scrisse più e poi venne la
sin- gnore questa maniera di sentenza per lui data o a donare, in questo
nostra potenzia in tutte le cose a lui grate offererete e la cagione della vostra
senza aprir gli occhi; -meglio per lui. -in partic.: comunicare
gnone a papa giovanni a notificare a lui e ai suoi cardinali la sua impresa
-dal supremo magistrato apuano - contro di lui. -a ssol. casti,
anima intuendo l'essere vede che tutto a lui s'identifica, e identificato coll'essere
notizia di dio per chiarità evidente a lui che non ha uno servo di dio per
. f. frugoni, 1-587: a lui sembravano larve tutti gli oggetti che non
abbia occasione di legger pubblicamente sarà a lui facilissimo l'applicargli alle lezioni più popolari
degli agazzari, 25-92: aveva avuto con lui molta notizia. meditazione sulla povertà di
, ii-65: furono poi messe da lui più ampiamente in iscritto le cose rappresentate
inf., 31-s1: così è a lui [a nembrot] ciascun linguaggio,
chese governatore, considerata la qualità a lui ben nota de'siti, comandò
? alberti, i-280: erano in lui alcuni vizi, e in prima quello uno
del danaio tanto che ogni cosa appresso di lui era da vendere. bandello, 1-15
rinaldo è noto; e qui di lui ^ lunga istoria di cose anco si
, 1-543: io sarei andato verso di lui e per lui tutto, con lui
sarei andato verso di lui e per lui tutto, con lui sempre e con lui
lui e per lui tutto, con lui sempre e con lui solo, all'uopo
lui tutto, con lui sempre e con lui solo, all'uopo di soccorrerlo nella
che... la verità diventa in lui cosa 'nota ', e il
chicchi, mi metto anch'io con lui a fantasticare. -sottoporre a una
questo sì) che lo amava, amava lui, lui: camillo, il suo
) che lo amava, amava lui, lui: camillo, il suo uomo,
, cent., 7-20: lascio di lui, per seguitar la storia / de'
nottate / intere al fresco, uscendo con lui fuori / al lucciolìo dell'odorosa estate
/ e la notte, che opposita a lui cerchia, / uscla di gange fuor
ne fece morire, / e condannò lui di perpetua notte. firenzuola, 365:
dimorò alquanto in sala con alcuni da lui al convito invitati, e già essendo
non gli pesa, / eh'a lui ne viene, c per nome l'appella
e notte un certo maestro cornelio che da lui fu oggidentro racchiuso. -giorno e notte
/ e a custodir colombe era a lui dato. -persona di scarso ingegno
oltre a modo, intanto che chi lui volea quasi a ogni ora notturna e diurna
: la ragazza era stata, con lui, molto generosa e molto simpatica:
, come infatti non venne; né a lui poteva sorridere l'idea di andare attorno
on- d'ei creda / che a lui dall'alto si rovescin sopra / tutti i
contemplare i cipressi chiusi e cupi come lui, più notturni della notte. linati,
emisperio di di, lo sole è in lui...; ma quando ariete
taccorto: / e l'occhio a lui chi trivellò notturno? boine, i-85
biade giovane inquieto e novatore, aspettando da lui qualche mina, e cenava alcuna
.. il qual se sopravviverà a lui ha da esser erede di tanti stati e
g. bassani, 4-25: mazzanti, lui, non esitava: dopo simili dimostrazioni
dante, par., 26-122: vidi lui tornare a tutt'i lumi / de
del sovrano che gli partecipò essere stato lui eletto al governo di una lontana provincia
mia nemica. pulci, 21-108: a lui ne veniva il romito / e dicegli
, per dio, uccidete me e lasciate lui. allora il cavaliere il fece anche
novella, / ché non potre'con lui, tant'è ardito, / se'milia
, e quali avevano goduto inanzi a lui. de luca, i-proem. - ^
dell'imperatore giustiniano, pubblicate alla di lui morte nel 566 in greco, e tradotte
è detto, porsi in novelle con lui. 14. prov.
d'annunzio, iv-1-252: nessuno meglio di lui sapeva raccontare una novelletta grassa, un
novellatore chiamare, il quale dinanzi a lui venuto, gli fu da uno de
catella insieme con loro, incominciarono con lui a motteggiare del suo novello amore, del
poich'egli è invecchiato ciascun fa beffe di lui. filippo degli agazzari, 61:
greggi, diva novella / e ben di lui dignissima sorella / che ne rimena ogni
io parto. e, come io sono lui, non muoio. bettini, 1-136
latini, rcttor., 64-11: lui [ermagora] riprende tulio nominatamente perciò
chiedendo quando mai si fosse prodotto, lui, in veste di moderno e d'uomo
. tavola ritonda, 1-72: di lui rimase uno piccolo figliuolo, al quale
morto di novello, e catone intorno lui, sì pensaro certamente che catone avesse
sa. il re sprona tosto sopra di lui, si ferma come gli è sopra
poeta e novera e loda le opere di lui, vi registra questi libri della volgare
misura. varchi, 23-129: appo lui [mercurio] è la ragione, il
, / come l'anima trista piange in lui, / e come uno spirto contra
ond'e'son vaghi, / volgendosi ver'lui non furon lenti. idem, purg
: corse [renzo] verso ai lui, con un fare ardito, e con
): ella similmente alcuna volta guardava lui, non già per riconoscenza alcuna che
quegli rispondono che non fu fatto contra lui poscia nulla novità. sarpi, vi-1-225
notizia del gran signore le ragioni da lui dedotte per distorlo da'pensieri novitosi.
ho detto di svegliarlo, perché voglio da lui la tunica da novizio.
sotto l'influsso che dal sepolcro esercitava su lui il consanguineo, egli si sentì avvolgere
, vi-191: tutto era nuovo per lui e i due primi giorni passarono senza
eran più dipinte sozze, / tanto a lui più pareva andar a nozze. oliva
. massaia, xii-56: era per lui un giorno di nozze se per caso capitava
, il suo velo trasparente: in lui [lamartine] è spesso una maschera
bozzati, 6-252: la fausta interrogata da lui era cascata dalle nubi mai aveva pregato
. salvini, 13-55: a lui sdegnato / forte sì disse il nubi-aduna
a questo vento e freme / da lui percossa e nessun altro teme.
: ella intese che le braccia di lui l'avvinghiavano tenacemente mentre il respiro caldo
ad azzannare il lupo dietro la nuca, lui strangolando e liberando il fanciullo. tramater
spogliasse e tradisse 1'esistenza entro di lui ai una testa, un grugno, un
per sconsigliata negligenza, le carte di lui andarono quasi tutte disperse: un nucleo di
fausto che senz'altro si sarebbe impegnato lui a diffondere le idee del partito d'
, siate contento fare o persuadere a lui che faccia relazioni del vero. della
uomo all'immaginar aiscoperta dagli altri in lui tale ontosa minaccia... che se
, pregò teodoro, che era con lui, che si partisse da lui e andasse
era con lui, che si partisse da lui e andasse a passare [il fiume
che i meriti e la nudità di lui si possano paragonare colla sollecitudine che tu
mondo, erano però molto rari in lui. -esame morale assolutamente sincero.
affannate. pavese, 1-21: ma lui nemmeno di questa tirchieria del padrone,
olé e versò vino, e anche lui beveva, e sotto la volta cupa non
che non è la camixa. / cun lui me staria tutta nuda / né mai
, giorno, ii-546: in van per lui / fu pregato e promesso; ei
, 18: niente valse a lui durar affanni, / ché quando questi
: fu cretese sotade, e di lui strabona scrive: « che fu il
andrea rideva, confessando candidamente che lui e il padre mangiavano sul tavolo nudo
non cale l'istinto e le di lui convinzioni e spregia superbamente le nude cognizioni
cui lo intedea dare quasi come per lui fatto, vidi che povero mi parea lo
: la pittura... per lui, voleva dire soprattutto il nudo femminile.
e di un corpo, 1-120: a lui [all'erede] gli par mill'
speroni, 577: il sofista, secondo lui [cicerone], non uomo vano
... di memorie lugubri suscitate in lui dalla menoma novità di nugoloni colorati.
, 98-8: non sospirate: a lui non si può torre / suo pregio,
abbiamo dunque noi di fervente ricorso a lui, prima risolverci a nulla? algarotti
padroncino poi piglia fuoco per poco ve'lui. nulla, nulla che gli vada a
caso di tanta mutazione, si rise di lui come di intemperante. boiardo, 1-21-59
dalla fede onde priamo si era tutto a lui affidato, nulla commosso dalle molte e
se nulla / ami la madre placido a lui parla. pindemonte, ii-329: temira
vaga ninfa, / andarmi allor da lui luntan mi astrinse. varchi, 8-1-350
di prescia: c'aveva da fare, lui, mica come quei due nullafacienti senza
ministri delle tre potenze accreditati presso di lui. tecchi, 2-84: una signora.
alfieri, iii-1-166: i diciannove versi da lui consecrati ad eternare la nudità di un
e della nullità delle consecra- zioni da lui fatte di poi l'anatema.
lotta quanto fosse ridicola, indegna di lui, la gelosia per quell'essere nullo,
o più tosto un corpo con lui, non poteva fare quel sacramento senza volontà
alto ti guarda: / ma solo a lui non fumé / incenso o vittim'arda
il poeta, ma i numi per lui. giannone, ii-332: appresso i cristiani
nume più che ad ogni vivente di lui coetaneo. -assenso, volontà,
momento; il nume s'è impossessato di lui [del cantastorie], lui s'
di lui [del cantastorie], lui s'è impossessato del senso comune e
ii-269: si guardava e si pensava a lui [carducci], dai giovani come
nettuno, / nominò lei matuta e lui portuno. = comp. da nume
stessa. calvino, 1-415: se lui ci avesse parlato di formiche,.
numerante ', e'si potrebbe numerar con lui l'altre cose. salvini, 41-124
ultime ore che io ho passato vicino a lui. montale, 2-89: isole del
inventariato, perché lo restituissi tutto a lui. 5. censire una popolazione
; e come sono sguizari, numerati per lui e per il suo posto numerato
fatto david, deliberò iddio di punir lui e il paese suo. gemelli careri,
cosa d'onorevole, / che tosto a lui dal puntual giudeo / fu pagato in
tavole corrisponde alboccaccio / viii-2-72: essendo da lui [talete] compresi ivalore di una funzione
gli predisse. monti, x-2-9: lui che primiero dell'intatto urano / co'numeri
3. lei scendeva alla penultima fermata, lui al capolinea. -numero civico (anche
dello aggregato, fa quello numero che lui dice delle miglia ventimila quattrocento. ariosto
facesse d'arme nela pititta brettagna quanto lui, e non è neuno uomo lo
numero uno, promette ora di dirci lui « che cosa è il bello ».
: tra le armonie mestissime / di lui che da catania / nuova di casti numeri
g. bassani, 5-196: allora lui, sciagura, fosse stato il vino,
accadderebbe quando, non facendo menzione di lui, non ramemorassi all'ecc. mo
il servizio comendabile in tutti i numeri da lui reso per tutto il corso della ambasciata
con quel numeroso e scelto uditorio che a lui più volte fu conceduto e nella carcere
/ s'io dovea un numo, e lui pagò un talento. domenichi [plinio
pien senato / con ottomila nummi han lui rimunerato. rovani, 5-103: i caratteri
rosso, 107: erano alcuni giorni da lui osservati ne'quali non andava fuora in
mandoe a roma lelio, fedelissimo a lui, a nunziaré la vettoria. pulci,
richiedendolo se avesse voluto dir messa per lui all'altare della nunziata. a.
pontefice derivata sin dal tempo della di lui nonciatura in vienna. metastasio, 1-iv-501
noto. landino, 342: vogliono che lui [hermes] sia nuncio de gli
parte del messaggero; il monologo da lui recitato. metastasio, 1-ii-1126: nulladimeno
nocersi. carducci, iii-23-248: in lui l'uomo sopraffaceva l'artista, o forse
che molto più può la guerra nuocere a lui che ella non può a noi.
degnamente e giustamente alcuno uomo che da lui possa essere offeso e nociuto? f
abitanti, e venire in processione davanti a lui con il parroco alla testa e con
e che gli nuotava addosso, a lui che era sempre stato magro.
se io non gli porto buona nova, lui si donarà la morte. nardi,
, nuova mente fatto da lui cavaliere. boccaccio, dee., 8-7
ogne abito destro / fatto averebbe in lui mirabil prova. petrarca, 119-23: tutta
discreta e ragionata scelta dell'empietà filosofica di lui e dell'epoca. g. bassani
ti han tolto il tempo di rispondere a lui e di scrivere a me. moravia
pigliandosi in parte diletto del cervello di lui che le parea nuovo, l'ascoltava
pascoli, i-699: perché catullo andò con lui? ne era stato invitato forse con
tutte veterane, a moreau confermato da lui al governo dei renani, il quale
cristoforo armeno, 1-275: quanto a lui fusse piacciuto sollazzandosi, da nuovo nel
glia ', imperò che è nata di lui [adamo], * e nuro '
di colui che è anco nato di lui. = voce dotta, lat
perde 'l so, e no retorna en lui. cavalca, iii-19: grande fu
e cria, / veggendomi in ver lui isconoscente / del lume che m'avea dato
figliol per ispirito santo, / e partoristi lui con dolzor tanto, / e nove
dolce petto il nutrigasti, / e lui crescesti in gioco riso e canto.
figliuol dell'abate, nella moglie di lui generato. ponzela gaia, 35: la
: turacano era il duce: a lui non fora / sembiante orso o leon,
animo suo, tanto si potrà aver di lui alcuna speranza. b. giambullari,
dolor d'ogni morte; / chi più lui cred'e più vi s'afatica /
bella, / cangiar proposta e farti a lui amica! v. colonna, 1-44
il nostro amore cresca e nutrichi in lui. 20. locuz. non
il quale per fede conosco e tengo lui [gesù cristo] non solamente per fattore
, / ben fu rabbiosa tigre a lui nutrice. mascardi, 1-186: quella gran
invia / per tal che portò a lui triste novelle. /... /
l'ippopotamo [ferito] sospirava anche lui; ma d'un sospiro sempre più profondo
eglino senza qualche ragione a creder di lui ch'e'fosse principio negli animali e
essere che nudrisca in etto contra di lui una naturale avversione e antipatia,
mendico. a. monti, 26: lui nutriva una segreta speranza che il principe
che nudrivano gli spa- gnuoli verso di lui. -ispirare, suscitare.
al ventre, con le parti in lui contenute. dovete adunque cielo per cagione della
parlava de! gran numero di poveri da lui nudriti quotidianamente nella città. codemo,
dall'umor suo sempre nudrito, j a lui riconoscente indi l'ombreggia / col capo
vero desiderio di piacere in tutto a lui e nutrita dall'orazione e da altri onesti
maestro di dante, virgilio, più di lui squisito e fino il sentire di ciascuna
. lancia, i-170: venus involse lui e '1 compagno in una nuvoletta.
minutamente scorgere, compiutamente apprendere la di lui chiarezza e splendore. 10
nuvola. petrarca, 115-13: a lui la faccia lagrimosa e trista / un
. pregava il cardinale efficacissimamente d'interporre lui... presso li ministri svetesi
tazza nel capo ad attalo, offeso da lui per certe parole. chiari, 1-ii-47
principio e fine, / che drizzi a lui nostre vite tapine. luna [s
due o tre o quattro rampe sotto di lui. 6. indica un'opposizione
pirandello, 8-891: pazza lei o pazzo lui; non c'è via di mezzo
vi guardiate di non favellare più con lui. tassoni, 1-47: lotto aldrovandi e
storia della nostra colonia. il di lui albergo e una oasi nel deserto.
linati, 18-239: egi era per lui come un'oasi deliziosa a cui si
del bisogno del suo signore e a lui non è obediente. boccaccio, dee.
], x: in qualunque luogo a lui suddito e obbediente. sanudo, xx-269
. zanotti, 1-8-42: pel sommo di lui valor ben fia / che giunta a
d'annunzio, v-1-136: a lui [il comandante] è dovuta obbedienza
l'addusse al fine, / di lui destando invidia e meraviglia / tra le
di ritirarsi dalle zone del trentino da lui occupate (e il testo completo del
al suo fattor sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore. tasso
fattor sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore. tasso, n-iii-991:
de la tarda risposta. quanto a lui,... la fede ch'ella
o poliza di mano del principe, lui obbligante a render al presentatore tanta moneta
machiavelli, i-vi-37: omni volta che lui de facto vi insignorissi liberamente di pisa
831: rallegrato cristofano, obbligossi a lui in servo perpetuale e ricevettelo per suo
obbligarsi la futura etade, / altri per lui di simulacri ed archi / e d'
8-x-374: perché mi trovo obligato per lui, e esso non si trova in facoltà
debito, è forza che sottentri io per lui. de luca, 1-8-189: entrandovi
pagata con buona fede allo scrivente la di lui valuta, resti obbligato quello che l'
... quello eh'essa dovea verso lui magnificamente fare, non avendolo fatto,
per mio ben mandato, / e lui per me ve ne renda buon merto /
rinunziava perfino ai motti, in presenza di lui, per evitargli la fatica d'un
creditore, si possa convenire e di lui essare facto richiamo sopra a quelle cose e
infame, ogni atto, ogni obbligazione da lui [fallito] firmata, si
cittadino chiamato otto sapiti, e per lui fece il sodamento e l'obbligazione..
che se di tal malatia non lo guaria lui volea esser morto, né altro premio
di nozze; ma le nozze mie seco lui pareano richiedersi dalla convenienza nostra, da'
maggiore ad altrui che a'luogotenenti di lui, i quali sono i prencipi nostri.
. non ho che far nulla con lui. giacche mi si fa quest'affronto
che gli uomini possono aver contratto con lui? 3. dir. dovere
, io non compensi / né sciolga verso lui gli oblighi immensi. cellini, 772
picco col capitano che ha l'obbligo, lui, di non abbandonare la nave.
, più chiara assai che li di lui talenti de'quali poco obbligo egli tiene
i miei versi infermi / dican di lui tanto obbrobrio e male? bandello,
3-400: la nobiltà di versailles, da lui creata, fu l'obbrobrio dell'europa
e saggio, / non si vedesse in lui di virtù raggio. panigarola, 2-270
. bassani, 3-162: alberto, anche lui stava zitto, naturalmontagne russe, lancio
: tutta queiraltedeschi: i quali a lui dànno grande lode dell'aver egli tra
gli è esterno o esiste indipendentemente da lui; la realtà fenomenica in quanto considerata
c'è critico che abbia rinunciato come lui agli elementi obbiettivi per abbandonarsi, con
) scema, / e quasi resto a lui simile obietto. n. franco,
ora sarà levato questo obietto, sendo lui venuto costaggiù. de luca, 1-15-1-155
/ al cor misero giova / interrogar di lui tutto il creato. g. chiarini
risponde alla medesima obbiezzione, restretta da lui solamente alla compassione. torricelli, ii-4-199
che fosse dal sacerdote, servisse a lui per la comunione. -per estens
la porzione de'beni che ad esso lui appartengono. 3. denominazione comune
della testimonianza, a pacificar iddio verso lui. s. gregorio magno volgar.
aalla sua mano sotto condizione di tenerlo da lui a titolo di feudo.
annoverano molte altre eccellenti azioni fatte da lui parimente e dall'altezza vostra, tuttavia
. anseimo da ferrara, xi-2-130: pregatel lui, ma ben piatosamente, / e
10-60: sì tutto 'l mio amore in lui [in dio] si mise,
, i-12-104: molta ancor ferve in lui parte del dio: / me quella
senza vendicarsi in alcun modo le da lui ricevute offese mettere in oblio. goldoni
] cercò l'aedo / per dire a lui: terpiade femio, il sogno /
della tenebra densa che si obliqua su ai lui. 7. tr. rendere
/ che poi l'abbraccia, quando a lui reverte. / perché ti parti ed
di parlare: la qual figura da lui è detta 7rxayiaqx6 ^, e da'latini
, 1-62: la parca / sedea con lui [alarico] su la fuggente biga
i. frugoni, i-8-75: vennero a lui da l'istro i cari bronzi /
de le stagioni doveva esser presa da lui [il tempo] e anno esser detto
sempre nel caso retto, e 'lui 'e 'lei 'sempre ne gli
. boiardo, 3-169: alor comenciò lui suo canto a ordire / cum tal
obliterate dalle parole di giocosa tenerezza che lui le mormorava all'orecchio. 3
spese non bastava e la parsimonia da lui usata nel proprio sostentamento e la pienissima
obblivione le tante rimostranze e attestazioni a lui date dal senato? -dare,
obliviosi, poiché sempre ho domandato di lui e desiderato che avesse i miei saluti
: pochissime ed incerte notizie rimangono di lui per l'astio de'contemporanei che egli
c. e. gadda, 6-293: lui... poteva spiare a tutto comodo
niente lo turba, perché non è lui a dover pagare l'obolo / alla
7-74: sief giallo, descripzione pure di lui, utile a doglie smisurate de obtalmia
drances d'ira pieno, e dice lui solo essere chiamato, solo turno esser
turno, el nome grande della reina lui obombra, la molta fama d'acquistati onori
i-x-n: mossimi ancora per difendere lui [volgare] da molti suoi accusatori,
a fine che egli, o altri per lui, non vi risponda e vi faccia
ghi soltanto quando chiedono od occasionano a lui qualst'ultimo non ammette altra causa agente
occasionare overo ritractare presumerà, essere a lui contrario con tutto nostro potere senza fraude
crusca]: affermò che da quel tempo lui avere cerca questa occasione. lorenzo de'
., 18 (312): lui povero frate non si dimenticherebbe certamente di
le mani de'curiosi alcune poesie da lui composte a diverse occasioni, o per dir
dopo il fatto cessi colla vita eli lui l'occasione ancor di temere e che prima
retto e piano di vita percorso da lui fin allora, non s'era mai
sue voglie altrove intese / e starne lui quasi al pugnar restio, / prende
prestavano occasione spesso che seguivano contra di lui cose molto reprensibili. bandello, 1-4
corda, e si sapeva che andando con lui non si facevano soltanto giochi da ragazzi
minima occasioncèlla di vederlo o d'esser con lui. -occasionacela. r.
sol l'occaso, / lor di lui privi, e t cor d \)
cava abbassano la voce quando parlano di lui nel sotterraneo, ché hanno paura di
il colonnello pallavicino aveva le occhiaie anche lui. 4. per simil. e
parise, 5-139: mi sono seduto, lui ha tirato fuori dal taschino della giacca
ojetti, ii-175: doveva capitare proprio a lui simoni: un merlo stupendo, colore
pirandello, 5-279: nessuno prima di lui s'era curato di sapere, almeno all'
sono sparsi per tutto gli scritti di lui [descartes] e la dissertazione del
nero in quella casa si riconosceva in lui alla prima occhiata l'uomo povero.
1-406: di partir mi tarda, a lui rispose / l'occhicerulea diva. fantoni
da nuovi: ora, addosso a lui, intignato, consunto ai gomiti,
li cacciava nell'occhiello della giacca di lui. cassola, 2-210: amilcare e
). carducci, 11-5-32: a lui consegnerò... i manoscritti delle
cassa, sotto al viluppo vicino a lui si fora il piano della tavola e
bimba! ché non lo sapeva che lui, ben lontano da bagni, / sotto
salvini [tramater]: or lui / prendendo tocchigrandi augusta giuno.
, / che ciascuno visagio / da lui avess'e veduta. latini, rettor.
che a cavallo il vide, riguardando lui con torto occhio, tacita se ne tornò
salto e ne passava qualcuno sullo stradone, lui gli diceva con l'occhio del gatto
si accavallava sul fratellino di poco a lui maggiore. -gerg. occhio di
tribunale ebbe un occhio di riguardo per lui, poiché era uomo di lettere.
sopra de'giusti e le orecchie di lui tese alle loro orazioni. niccolini, ii-31
, generato, allevato e tenuto da lui per unico occhio della sua vita. vasari
corpo 2 su 3 punti) da lui inciso sull'acciaio e col quale i fratelli
suoi occhi veggenti la moglie, e lui si può dire in uno instante medesimo morto
, 1-46: non fosse altro bene di lui se non quello che voi vi vedete
lassù a dio e non lo spiccare da lui. firenzuola, 326: io
: è necessaria una particolarissima cognizione di lui per poter trattar seco con grande destrezza
occhi: credergli ciecamente, riporre in lui fiducia assoluta. manzoni, fermo e
obbediva, bastava che fosse conosciuto da lui. segneri, iii-1-176: chi corregge non
rivolgere o fissare lo sguardo su di lui. dante, purg., 30-122
volto: / mostrando li occhi giovanetti a lui, / meco il menava in dritta
uno ', detto di cosa a lui cara che gli venga tolta o di cosa
e così sott'occhi guardar pure inverso lui. b. davanzali, ii-475:
ii-149): il cavalier, di lui molto più esperto, / voltava intorno e
lettera, mi rallegrarci ancora con esso lui. -tra occhio e occhio: furtivamente
: la cavia aveva alzato su di lui gli occhiolini rosso fuoco, fissandolo senza
del tuo amico studente, quel biondone, lui sì che era bello, più di
aprivano fauci gialle e occhiute contro di lui. -tessuto con maglie alquanto larghe
quelle parti né ferro né cognizione alcuna di lui, e che andavano tutti nudi.
cristina s'accorse che anche le tempie di lui s'erano impoverite in quegli ultimi mesi
tempi suoi. boccaccio, iii-11-33: a lui mostrando in quanto male involta /
renzo l'occorrente, e cercar con lui qualche mezzo... dio liberi!
per alcuna occorrenza. verga, i-440: lui e il suo avvocato giuravano che era
gambe larghe, per una impreveduta (a lui padrone) occorrenza. 5.
gran pericolo, marin contareno, di lui per sorella nepote e a cui era stato
malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne. cicerone, volgar.
dare, disse ch'ella tornasse a lui, fatta la seconda predica, dopo il
andare. savonarola, ii-118: a lui misuravano una tonaca e dicevangli la facevono
valor ch'ai primo occorso / sarà da lui questa opera finita. barilli,
incognita forza occultamente / incatenava e verso lui
e fu occultata dalle poderose braccia di lui. -mascherare con il trucco.
spagnolo, occultando la stretta intelligenza con lui, e mostrando disgusti e fìngendosi confidenti
occultare che i frati, che usavano con lui, non le vedessono. landino,
vigorosamente, allora non si può più da lui occultare. boccaccio, 1-2 n:
, i-7-76: cupido, ed io con lui, stava occultato. g. michiel
giuseppe flavio volgar., i-21: come lui [antigono] fu giunto al passo
scopritore e dimostratore di verità, perche lui è luce, scacciatore delle tenebre occultatrici
voleva che restasse occulta la relazione tra lui e palmirina. -dir. che
di guido... chiarivano in lui un testimonio occulto ma oculare del contratto
: per saciar quello toxico occulto che lui nel animo aveva, informato li giudici del
borgese, 1-33: non v'era in lui affetto, nemmeno quello per la madre
: queste sono tutte memorie che di lui ci han lasciate que'suoi più intimi
li suoi occulti, non seguitare poi lui. leonardo, 2-65: chiaro potiamo comprendere
protestanti le ricchezze del clero germano, lui con bona faccia potesse occupar roma. s
all'altro né occuparli li casi a lui spettanti, così cristo nella chiesa aveva
liberamente venire: commettendo loro che da lui ricevessono lettere bollate che non acquisterebbe contro
alcuni mesi doppo, occupatosi parimente da lui nel salone, nel già principiato camino
sacchetti, 4-58: giunto dinanzi da lui un poco al barlume, facendo reverenza
sole che le nubi erano maggior di lui, perche gli occupavano la luce spesso
sole specchiato nell'acqua occuperà tutte tacque da lui illuminate. vasari, ii-46: era
che pensi a sé e non a lui. ariosto, vi-256: mi stimula /
io medesimo la servirò sempre insieme con lui. g. m. cecchi, 3-prol
d'annunzio, iv-1-297: conveniva a lui occuparsi della carne che era ancóra divina
né quelli né altri che paressero occuparsi di lui. cantoni, 20: è
cosa diffìcilissima il poter frequentemente praticar con lui. goldoni, xiii-236: stese un di
presso ci dimostra / da gran labor lui essere ocupato, / com'è per uso
l'occupazione. massaia, ix-218: da lui finalmente ebbi qualche vaga ed incerta notizia
uffizio, da che le occupazioni di lui risultano in prò di quei miseri.
lunge ne la dolorosa notte / su lui piangean le ninfe oceanine. =
/ è la mia vita. a lui contrari venti / fan cruda guerra: io
fu scoperto e descritto da lamark e da lui collocato fra i polipai reticolati,
vestale rubria, in pelle di tigre lui, in ocelot lei. = voce
gadda, 15-58: elle videro in lui il portatore... del sublime acquisto
conciosiacosaché oculatissimo uomo fosse l'autore, lui non avere avuto riguardo alle parti che
della cattiva volontà del ministro verso di lui, andava assai oculato per non esser
8-1102: recitò un'odicina d'anacreonte da lui tradotta. -oderèlla.
che la morte; / ella amò lui: or han cangiato sorte. daniello,
nell'estrinseco amare il cardinale ed egli lui, ma nell'intrinseco si odiano. l
di quel ch'ha fatto patire a lui. e l'altro vorrebbe che l'
poi viene distinguendo quelle cose che a lui sono più amabili e meno, e
, con tre poesie che, da lui dipinte a fresco nel 'casino della viola
e dispregia di pregare iddio offeso da lui. cassiano volgar., xxi-14 (
disfacimento del nemico, anzi contr'a lui più s'infiamma quanto più il vede
i quali non s'erano spenti in lui neanche dopo di aver abbandonato il mestiere
santa, voglio dire, il diavolo era lui; ma mi perdonerà se parlo male
o di qualcuno: essere odiato da lui, essere oggetto della sua avversione, della
altro..., mandò per lui. manzoni, pr. sp.,
l'operare del console. i di lui andamenti rendevanlo odiosissimo al popolo. rajberti
da quella città e da que'luoghi a lui già fatti odiosi e funesti. monti
divenir torbide e scure / le di lui ciglia, ancor che da discreto / ei
quel ritorno, cioè dalla partita di lui da calipso. patrizi, 1-ii-136: la
gazzetta di lugano 'il nome di lui nella odissea lombarda della inoculazione.
portarsi, conforme all'ordine lasciato da lui, alla sua chiesa. 2
, all'accenno della rivolta venuta da lui, avevan rialzato il capo, odorando novità
nell'ombra odorata del duomo inalzavo a lui la mia preghiera. 3.
ariosto, 17-31: poco il veder lui cieco ne conforta, / quando,
per cui ritrae dalla madre è in lui così accentuata che quasi sembra una mostruosità
di prender moglie, me la trovi lui, che ha avuto un odorato sì
, i-491: mille d'intorno a lui volano odori / che a le varie
grande odore ch'erasi sparso della di lui sapienza. foscolo, ix-1-245: dante morì
: la cultura si sente bene in lui, e l'abito dello scrivere derivato
guardian chieg- gia la fede / da lui di non uscir, mentre che quello /
. parini, giorno, i-849: a lui contende / i primi onori d'odorifer'
volando delle sue opere sante, / lui per umiltà più si abbassava / quanto più
, bionda, odorosa, sola con lui. pratolini, 8-44: viola era digià
, quando il manzoni di certi versi da lui mandatigli scriveva, 'sono chicche '
, di perdere la stima di lui, la vergogna e il morale pudore le
, e però né la reverenza che a lui si dee non offendo. boccaccio,
prende / amor quest'alma, a lui fidata ancella, / ferro recide; e
xxxvi-373: empia era sì stirpe già di lui che peccando i figli offese,
, 5-187: mandava il senato appresso a lui i due savi del collegio..
essere offeso si può naturalmente difendere da lui. maestro francesco, 302: non mi
sono in luogo molto offendibile contro a lui. 3. offensivo (un'arma
fuorché per manifesta ribellione contra di lui. = agg. verb.
giovanni, 3-315: idio fece punire lui [papa bonifacio]...,
.., e poi l'onfeditore di lui punì, e non tanto per l'
dispensa / le grazie sue come a lui piace, volse / che sopra gli african
perciò che mai alcuna offensione / vèr lui non commettemmo. lorenzo de'medici,
alto effetto / che uscir dovea di lui 2. colpo, botta,
offensiva di un dialogo quasi platonico con lui: ecco il suo ideale. calvino,
sua madre, e tanto più in lui s'aizzava una smania d'uscire dalla
di essere l'offensore. - tocca a lui. 2. ant. che
come vitellozzo e di tanta gente quanto lui ha seco, e aveva più offensori che
ineffabile, anzi dell'adorazione che ha per lui l'offeritore. 2.
di gesù cristo e ancora nella nattivitade di lui e nella festa di san giovanni battista
gli effetti sfavorevoli che ciò comporta per lui: v. mora3, n.
debitore e gli effetti sfavorevoli che questa per lui comporta: v. mora3, n
, senza levare gli occhi su di lui. piovene, 7-501: non essendo
come se fosse un'offesa fatta a lui direttamente. cassola, 2-193: nel
, qualunque l'accusa che contro di lui portava l'offesa cristina...,
, ella non avrebbe potuto far morir lui senza prima sottoporlo, se non altro
svevo, 1-93: c'era in lui qualche cosa di offeso per quella lettera resa
in più luoghi, è stata da lui restituita alla sua prima bellezza.
/ di sisifo, nei frutti a lui simile, / mischiando il tuo da
vedrà di pari offeso / s'a lui di vagheggiar non ha conteso / del
personalità politiche, che sono state da lui officiate, hanno ricusato di formare un
dee., 4-4 (1-iv-387): lui e le sue cose a'suoi comandamenti
volgar., ix-27: offerivano a lui [a gesù] tutti li infermi di
benefizio io potei farla, e però a lui è dovuta, ed a lui l'
però a lui è dovuta, ed a lui l'offero e la consacro. saba
nella terra della visione e offerirà'qui lui in sacrificio sopra uno monte ch'io ti
la figliuola... fu da lui orribilmente offerta a dio in sacrifìcio.
abbino più care o delle quali vegghino lui più deiettarsi... desiderando io,
cristiani non are- bono a dubitare di lui. ariosto, 22-3: per una che
/ e, piena di letizia, a lui si offerse. chiabrera, 1-iv-256:
mi si offre per isposo, a lui mi fido. nievo, 710: la
. leti, 5-iii-85: pretese ancor lui la successione alla corona, sdegnando l'
e sì offuscarlo / sapea che da lui vinto era ogni greco. algarotti, 1-ii-125
, / troppo per lei, per lui fatt'è tenace / il legame d'amor
7-i-123: vegliava, ma la mente di lui era offuscata in un sol pensiero,
ligenti, immortali, scaturite da lui e si dispongono in gerarchia a
, cioè a ritornar presso di lui nella 'ogdoade ', nella 'dodecade
: una donna ipotetica, dannata come lui e sua vicina d'inferno, è questo
carducci, iii-25-358: l'oggettività in lui [shelley] è quanta in goethe
volgarità hanno funzione di neo-sublime, in lui, perché sono applicate a notazioni non
sarà trovata la differenza che è intra lui e la fantasia. bruno, 3-369:
e goduto e sofferto, avevano per lui acquistato qualche cosa della sua sensibilità.
bibbia volgar., ix-449: disse a lui iesù: in verità ti dico che
in quel luogo ove fu la battaglia tra lui [alessandro] e porro re d'
individualità determinata e riconoscibile come se con lui avessimo lungamente spartito il nostro pane e
, e che tu faccia pace con lui. -e salardo disse: -come posso ogimai
se lode / cerchi e fama appo lui. carducci, iii-19-246: dopo manin,
ma i nostri poeti, più saggi di lui, non hanno fatto oglia putrida delle
li signori che sono nel paese a lui soggetto, ogn'anno da circa ducati
[cristo] beati chi rinunziassero per lui ogni loro sostanze. -ogni santi'
riguardo a dio, ma riguardo a lui una giusta retribuzione. d'annunzio,
più giorni sommamente onorò mitridanes, e lui con ogni ingegno e saper confortò nel
, che in germania c'era stato anche lui, ma in un'altra maniera:
, 3-9 (1-iv-330): sentendo lui il dì d'ognisanti in rossiglione dover
bandello, 1-18 (i-216): a lui quanto più la mirava [la fanciulla
., 4-1 (1-iv-355): di lui tacitamente, spesso vedendolo, fieramente s'
da barberino, i-75: 'ostran lui costante / lo fermo star e costumato e
purg., 5-94: e io a lui: « qual forza o qual ventura
: « oh! », diss'io lui, « non se'tu oderisi, /
oh! » gridò il giovine anche lui. -sostant. volponi,
! / sì, ma intanto per lui vivo scontento. seriman, i-302: si
oldendo... papa gianni dir di lui quel che non era, rispose a
gridò olé e versò vino, e anche lui beveva. 2. sm.
inerte, si stendeva di fronte a lui, inverosimilmente immobile ed appiattito.
di trafugargli quelle spoglie tanto dilette a lui e così lungamente incomode all'olfatto dei
nera, tutta lucida e oliata come tiene lui le armi. -al figur.
. g. bassani, 3-165: lui ne aveva conosciuti alcuni operai, anzi
guasti, iii-224: nessuno dichiarò meglio di lui l'importanza politica della parte guelfa,
6-12: più difficile è rimanere con lui fino agli arrivi, prudenti troppo,
l. gualdo, 1154: fu lui che pel primo sentì scemar nel petto
petto / il soffio ed il vigore -fu lui che la fortezza / aveva degli olimpici
olimpo. cassola, 5-141: per lui il fabre insieme a pochi altri scienziati
dipignere valeva assai,... da lui ne apparo la maniera del dipignere a
pesto et a l'olio santo per lui. -essere due cose come
gli rami di oliva e andarono incontra a lui. ceccoli, vii-680 (18-14)
duce invitto, / portando seco a lui pallida oliva. buonarroti il giovane, 9-832
olivetana: suo padre aveva la vocazione per lui. silone, 8-258: il papa
testi fiorentini, 185: aven konperato da lui uno pe? o di tera posta
la quale [colomba] ritornoe a lui al vespro, portante in becco uno
bianco velo, / perenne- mente a lui scendea la sposa, / per trarlo in
/ ma non il voto: e a lui più lutto ancora / preparando venia.
giovani loro. landino, 342: lui feci voto che se tornava vincitor offerirebbe
domandarsi se un tale atto significasse per lui un eterno addio alla letteratura o
, di quanto sono, offeriscono a lui [il principe] i vassalli un
interamente di pugno del testatore e da lui datato e sottoscritto. colletta,
in mezo accolto, / stendendo verso lui la destra mano, / gli dice:
veggo anche che molti, benché da lui [midia] caricati di gravissime ingiurie,
, indegnamente / la terra che a lui porse alti natali. cesarotti, i-xxvii-
i rimanenti, prendendo i servi di lui, li oltraggiarono e uccisero.
non credi ancora / che state siam da lui con modi indegni / tutte oltraggiate?
non vaglio, io non farei a lui sì fatto oltraggio per la vita
del soggetto stesso o mediante comunicazione a lui diretta. codice penale, 341:
un pubblico ufficiale, in presenza di lui e a causa o nell'esercizio delle
morto. chiari, 1-i-109: eccitata da lui ad arrendermi con le buone per evitare
infossati, essa era più forte di lui, gli graffiava il viso, lo
nefandezza. boiardo, 1-6-58: viene lui stesso, con basso visaggio, /
fu di tanta forza nel fratello che lui, con le sue terre, crebbe le
oltraggio / potrà, né avere in lui forza né impero. di costanzo, 38
quei va carco d'oltraggi, e lui la dura / calamitade su la terra
che quella / fiera d'egisto a lui fé il grand'oltraggio. -fare
ha dato l'abbia usato viziosamente e contra lui oltraggiosamente? 3. con
suoi princìpi, di ammirare e amar lui, con tutti i suoi difetti!
feciono, anzi providono afforzarsi con lui oltrarno. 2. sm.
l'innamora, / l'usato orgoglio in lui spegne et ammorza: / e ben
che i tre a'tre pugnar per lui ancora. leggenda della beata umiliarla de'
conte non sofferse, / ma contra lui se mosse a gran tempesta.
fattolo partecipe della vostra onnipotenza, in lui solo piovete... cotal chiarezza.
amo quant'oltre puossi; e per lui tremo. carducci, ii-7-253: per questo
numerose opere narrative, è indebitata con lui, in modo diretto o indiretto.
dai giovani una lusinghevole sommissione alla di lui autorità. giordani, vii-27: oltreché la
d'annunzio, iv-1-148: d'innanzi a lui certi fusti, diritti e digradanti come
. intelligenza, 187: dopo lui [pompeo] rimase il buon
limbo. moretti, i-826: anche lui, toni appacher, cioè colui che tornava
serbava tuttavia viva e fresca memoria di lui, e per altrui esempio ne parlava come
] sono assurde, i fatti da lui notati sono sempre veri e nel suo
. savonarola, 7-ii-49: andiamo a lui che è fine nostro, e se
qualche amorevol parola, et io a lui. grazzini, 300: cavalieri e
ma perché non s'è egli preso lui questa briga...? forse gli
di tenerle [certe possessioni] da lui e fargline omaggio. tavola ritonda,
... al suo signore. da lui riceveva ginocchioni, ponendo le mani nelle
cretesi, qui vengo, ed a lui / fede ed omaggio in lor nome
gli... castellodicastro riconoscere da lui, dandogline l'anno libbre duemila di
può sapere se la fortuna verso di lui cambierà viso e stile, salvo se
12-82: cogli anni cresciuti, a lui senza famiglia il celibato ornai pesava.
manine che forse incutono ribrezzo anche a lui, da quanto son gracili, e
salvini, 16-164: intorno a lui, battea i calcagni e 'l collo
è una raccolta d'erbe umbellifere da lui donata al primo suo protettore. lorenzi,
, sep., 72: a lui non ombre pose / tra le sue mura
: tu [fiume] vedi spesso lui, spesso l'intendi / e talor rendi
: « miserere di me » gridai a lui, / « qual che tu sii
l'amo / e sempre son con lui col core unita. gheri, 13-ii-294:
avere insidiato una minorenne, e beato lui se non gli toccano che sei mesi
si partì di quelli regni, lasciò lui come un'ombra di governatore. alfieri
con stefano e con le due sorelle di lui, già da un pezzo maritate.
-all'ombra di qualcuno: presso di lui (anche in ambito morale).
8: né maravigliar'vi dovete che di lui sia figliuola [la commedia] non
, o che veramente ombrasse o che a lui bastasse il pretesto, perché mal volentieri
non poco imbarazzo, ossia perplessità a lui [renato serra], se non
muletta, non curandomi punto dei di lui calci, poiché non ebbi mai paura
anguillara, 4-361: un color, che lui [cadmo trasformato in serpente] vago
suoi servi erano giovanotti che rimanevano con lui sino a che avevano la faccia ombrata dalla
[tommaseo]: interpose tra sé e lui nebbia formata a modo di donna,
: sarà il mio un ritratto di lui, anzi uno ombreggiamento e uno sbozzo
lxxx-4-633: conviene toccar passando le di lui qualità personali, il genio, il costume
e svolgeva con impeto le passioni da lui messe in scena. -rappresentare,
tanto fatto scomunicare tutti questi mandati da lui nella chiesa di s. paolo
la corona 'di lauro inaridita / per lui [filippo buonarroti] di nuovo ombreggia
confido ancor io che la virtù di lui, ne le mie parole se non espressa
. i pregi innumerabili e le bellezze di lui solo ombreggiate vi rappresenti.
parevano cascare a ombrello aperto su di lui. idem, 19-647: badatevi! -sentenziò
laido esser dovesse il quadro della di lui vita, mentre, per così dire
volevano bene, tutti si occupavano di lui, senza dargli molestia, rispettavano le
per gli ombrosissimi passeggi della vigna di lui. rolli, xxii-169: solitario bosco
e mobilissima fantasia del marito mostrandosi a lui sempre dentro la stessa cornice. fogazzaro,
ben forse vero che ne la di lui particolar lingua potran mostrare questi * omeghi
essendo papa, conoscendo che a lui e a ciascun che nella sedia
che 1 principio primo, / che da lui vien chiamato omeomeria, / altro non
malattia naturale. montale, 3-161: lui era un omeopatico piuttosto ricco.
costui vivo dicesti male; ed ora di lui morto scrivi male » ovvero quando terminano
omerichissimo, ma stesicoro ancora innanzi a lui ed archiloco. casti, xxiii-497:
quel giorno stava di avanguardia ai di lui ordini, sostenne una lotta omerica.