: -come va? -benone! -vi risponde lui tirandosi i peli radi della barbetta mefistofelica
, 5-57: era morto finalmente anche lui, sull'aia di una cascina, dov'
: proposegli... come a lui conveniva più tosto nell'armi morir principe che
che per ambizione io abbia mendicato da lui il preconio e da voi la publicazione
obbrobrio, quanto sia quello che giustamente a lui tocca se egli riceve o mendica aiuti
poco da tutti, e sovranamente da lui? angiolini, xxiii-290: una nazione che
con giustissima indignazione degli strapazzi sofferti da lui e dal popolo; e ricevendo dal
a questo omo acorto / che con lui menase lo mazor amico, / ala sua
nemico, / e tutti tre insieme a lui sia condoto. / lo meso a
sia condoto. / lo meso a lui andò molto mendico / e recontoli quela tale
cento pittocchi che una sola fiata a lui, se bene avesse tre volte tanto
dante, par., 17-90: per lui fia trasmutata molta gente, / cambiando
, / che far no posso da lui partimento. / pensate ora fra vo'zò
fortuna, già fatta invidiosa / di lui e d'ogni suo piacer nimica, /
la considerazione di quella mendica povertà di lui, che dovea ritrarlo dalla conclusione di
non sia mendico, / che per lui bene l'otignerà la raxone.
: figura le virtù al pari di lui discacciate e mendiche rappresentarsi come a casa
giochi di un principino, riservando a lui le punizioni meritate dal fanciullo regale (
certamente importava a tiberio che dopo di lui rovinasse o poco durasse l'imperio.
ariosto, 1-61: quel che di lui non stimo già che vaglia / un
è dura, / e di sentir lui meno ho più paura. petrarca, 231-6
non si posson sapere meno che da lui. cicognani, 3-7: sano [beppino
debita pena, la qual par condannata da lui medesimo, perché fa meno del debito
bensì accertandovi ch'io compilerei meglio di lui il gazzettino del « bel mondo »
messo già per lo sentiero, / cercando lui tra questa gente sconcia, / con
io era uomo di lettere non lo era lui di meno, del chiaravalle ragionava.
più o meno peccatori che si fosser di lui, dice che con loro esser non
rame le figure del menologio greco da lui tradotto e gliene diede la commissione.
menomale * » gli chiesi, e lui: « sono contento che tu sia felice
sua camera anche quando non c'era lui, di toccare menomamente le sue robe
un poco. giordani, iii-43: lui elesse come nobilissimo domicilio la sapienza,
. c. arrighi, 3-53: anche lui la pensava come sua suocera: nel
alcun altro ufficiale si interessavano menomamente di lui. = comp. di menomo
grandezze d'iddio... sono in lui sanza nullo contrario o menimamento d'alcun
mai perciò non se ne menoma a lui una scintilla. mazza, 1-8: la
, se io saprò... a lui dirò. -ant. aver meno
lxxvii1- m-49: ongni caso avvenuto a lui apersi, / nulla cosa aggiunghiendo o
stesse, e poi, nell'ombre da lui fatte o corte o lunghe in terra
, se altra fa beffe e schernese di lui, che egli non ne sia dolente
che non si menomi l'amore tra lui e colui che fa beffe di lui.
tra lui e colui che fa beffe di lui. bembo, 1-116: né per
, né non menomava l'avarizia in lui per lo tempo cresciuto della sua
pronunzia conseguentemente la incarnazione essere a lui possibile, ma in tal modo che la
tempo quando, menomando la gioventù, a lui promet- tevasi vita più domestica e compagnia
generosa parte di sé, menomata per lui la bellezza della guerra. manzini,
tutte le nostre fatiche... lui [dio] per li suoi innumerabili benefizi
apprensione della morte vicina, va sacrificando a lui una parte decente delle sue rendite o
. i. frugoni, i-10-13: per lui non crescerà... / il bianco
è un sacerdote della mensa che per lui non è ima funzione fisiologica, ma un
, 247: da gl'influssi di lui l'anima ha vita: / egli la
la complessione di esso uomo, secondo che lui ha inclinazione a diverse cose. marino
picolo fazeti cresère; / e se a lui conporteré sto mensfato, / che son
accette alla mensurata memoria del duca di lui padre. idem, ii-38: so
: o per la sparuta forma di lui o per moltissima onestà di lei,.
.. mai gli occhi in verso lui tenea, ma, più tosto fuggendolo,
vivere il popolo non si accorgeva più di lui. -ingente somma di denaro;
.. / ma pur molti di lui tema non hanno, / eh'anco quanto
. tasso, 19-11: sovrasta a lui [tancredi] con l'alto capo e
vólto. petrarca, iv-2-45: con lui, mirando quinci e quindi fiso
che molto, / io ad amar lui con tutto il cor mi mossi. tasso
molto, / gitta 'l pasto ver'lui, tanto glien cale. idem,
. foscolo, xix-270: ottenni da lui... che le procac * -
e'sa molto dove e'si è lui: io voglio andare allo speziale a
momento d'ora non ti partisti da lui. ariosto, 123: se qualche a
. pirandello, 8-135: volle attender lui a tutte le cure, a tutte,
è un cattivo momento per discorrer con lui. pascoli, i-254: non vi
del fratello non poteva farsi senza la di lui indignazione, mentre tra di loro passavano
, nella loro separazione, sono da lui [hegel] detti 'momenti', con
non aveva alcun timore dal momento che lui non ne aveva. arbasino, 11-78:
qualche corriere con annunzi che scuotessero da lui ogn'inquietudine. -per momento
, 16-26: egli riman, ch'a lui non si concede / por orma o
che è quello che è 'serio'per lui. 34. prov.
, trovando un figliuolo, generato da lui prima di monacarsi, in atto di commetter
meno- rono all'abate, e con lui s'acconciò, e missegli una vesta
, il movimento primo dell'animo di lui si vede porgersi a riceverla per vera
(attraverso un governo che, da lui liberamente nominato e revocato, risponde esclusivamente
revocato, risponde esclusivamente di fronte a lui) o che, viceversa, sia
o che, viceversa, sia da lui esercitato solo in modo nominale, cioè
di dover rispondere solo di fronte a lui del modo in cui lo esercita; la
un delegato di un « ministro » di lui. idem, 5-475: l'uso
al fondo? ottimo, i-16: di lui [enea] doveano scendere li fondatori
seppe garibaldi al socialista che da lui si credè iniziato o abilitato, intorno
del cristianesimo. ojetti, 1-41: lui, il medico provinciale, gli aveva
dell'edifìcio sociale, statuivano necessariamente in lui dritti e poteri di re, autorità
a'piaceri, la quale conviene a lui come bruto; la politica, civile
civile o umana, la quale compete a lui come ragionevole; e la terza conviene
ad abboccarsi con tardione, compatì la di lui moncherìa e non dileggiò punto la di
moncherìa e non dileggiò punto la di lui strawol- tura. = deriv.
co'moncherini per gittarsi nel fiume con lui. landino, 170: moncherino si chiama
, quando fu presso al dittatore, a lui stese i monche rini,
memorie, forse la più interessante per lui, ma non per noi. carducci,
, un modo di assicurare intorno a lui le distanze. montale, 9-12: penso
mondane ne'luoghi sacri erano stimate da lui l'ultime diferenze costituite della mortalità viziata
sperare alcuna gioia mondana, divenne per lui la speranza dell'eterna contemplazione. 3
, si puose a giacere allato a lui, essendo elli grave di vino,
e le cerimonie. manzini, 18-28: lui riprese, con una vaga scioltezza mondana
renduto / lo più diritto nome è lui gaudente: / ché qual più aspramente
universale. boccaccio, i-524: crediamo lui dal principio aver creato di niente la
, 1-177: a mondar fichi a lui furon già otto / a san miniato
sbarbaro, 1-125: basciavan e ribasciavan lui; lo tiravano in grembo a spremerlo
venivano a cena. questa pelve fece lui fondere e formare una imagine d'uno idio
lista di non so che erroruzzi, da lui ripescati in una specchiatissima opera, fecegli
li conforta a prendere esempio da lui di mondificarsi il corpo e lo spirito
giordano, 5-336: volle iddio fare a lui [a s. giovanni] quello
del mondo e le delizie / placato lui, ch'il tutto regge, fenno;
che a noi fanno noia, a lui né a suoi simili non dànno noia.
: in ogni luogo si sacrificcherà a lui una sola sorte di sacrificio, ma
che guarda e ci pensa, / lui, che un tempo era giovane, com'
negli spazii e nei soli / numerando di lui le meraviglie. ardigò, ii-106:
nissun imperatore romano fu più potente di lui [carlo v], le regioni del
del nuovo mondo compensando ciò che a lui era scemato dall'ampiezza dell'antico imperio
guerzoni, ii-1094: nel mezzo secolo da lui [garibaldi] vissuto nell'uno e
sarà di nuovo un mondo anche lui. c'è gente, dentro, che
e facendosi a credere che questo a lui basti, non si sollecita di migliorare
de l'universo, / noi pregheremmo lui de la tua pace, / poi c'
di morale me n'intendeva più di lui. d'annunzio, iii-1-1171: vuoi ch'
fanno sepolture grandissime e vi pongono con lui... grano, vino,
: in somma avere totalmente per esso lui cangiato faccia il mondo filosofico. genovesi
letto, sogna la pace; anche lui un caffè, una sigaretta e, porco
si vantava d'aver idee larghe, lui, aveva girato il mondo, lui
lui, aveva girato il mondo, lui. jahier, 125: braccianti, muratori
, poi!... guai a lui! perché mi avrebbe pigliata me se
i giudici postumi, era pur sempre lui, pazzo pazzi. -rimettere al mondo
particolarmente favorevole la vita, suscitare in lui grandi speranze. ferd. martini,
; eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. così va spesso
d'altra parte per un medico come lui tutto il mondo è paese. capuana,
ad ogni monelleria nostra veniva sgridato anche lui che non sapeva sorvegliarci. -figur
a me, forse più sudicio di lui. pascoli, 934: rosetta nella dolce
brianza, e il ladro consumo che da lui e dal mo nello suo
o poliza di mano del principe, lui obbligante a render al presentatore tanta moneta
, benché non avesser nulla a sperar da lui, giacché un capuccino non toccava mai
è tipicamente suo, l'ha applicato lui. -essere logorato dall'uso, risultare
volesti levare il gusto di grazieggiare con lui, ora egli ti ripaga di quella
medici, 7-106: questa sarà con lui dopo la morte, / e messa
più per male tal cosa quanto che lui era quello che era andato a monirgli,
. bocchelli, 2-67: bakùnin e lui concludevano ogni progetto ed ogni discussione,
* aliter 'procede- rassi contra di lui. guicciardini, 11-47: publicò [il
mamiani, 3-343: la fuga di lui [il papa] dava principio ad
vergognò di confessare d'avere imparato da lui ciò che di buono sapeva. campofregoso
, imperoché, sanza quello, di lui prima la esercitarono ardice corinzio e telefane
. soldati, 2-73: scendeva con lui verso villa della regina...
prima 'monofisiti 'e poscia da lui denominaronsi 'giacobiti ': consisteva nel
fatto nomi di poeti ispanici che secondo lui varrebbe la pena di tradurre o monografare
. brignetti, 3-166: toh, lui diceva di buonumore, ke- renskismo,
con una persona che stesse chiusa con lui dentro la sua camera e che, però
: tutto ciò è stato rivelato da lui in un lungo monologo. carducci, ii-8-74
misuri le ore, lasci parlare solo lui; rimani attaccato a quella bocca; ma
che non an- asse a'tempi di lui. 12. dimin.
tipodi giacca. prisco, 5-320: lui pure indossava un monopetto scuro con gli
tutta la settimana scambiai pochi monosillabi con lui. cassola, 3-193: continuò quella specie
d'unione delle due nature che sono in lui, la divina e l'umana.
« monsignore, dio ci chiama a lui », e se n'uscì fuggendo per
incominciata / l'avea, che toccò a lui sì degna cosa. scambrilla, lxxxviii-n-466
alternato », confisso -o chi per lui, e attraverso lui -racconta i due
confisso -o chi per lui, e attraverso lui -racconta i due diversi destini.
7-72: aveva venti anni più di lui, la moglie, e pareva una
di montagna! ». così pensava lui. « sono andato per sonare; ed
per mano: / la più piccina a lui toccò la mazza. / egli teneva
dal fuoco. pavese, 9-94: lui mi attese ai piedi della scaletta fissando
, par., 31-99: veder lui t'acconcerà lo sguardo / più al
rigagnolo, montando contro il corso di lui, si misero i due, virgilio
macchina e, dice, ci sistemerà lui. calvino, 1-146: i poliziotti montavano
don abbondio, e l'aiutò anche lui a montare: « oh che degnazione
, / la dama el volto a lui ebe signato / una fiata. landino [
con quelle stelle / ch'eran con lui quando l'amor divino / mosse da
luoghi bassi. sanudo, x-440: lui fato tagli su po e l'adexe per
, è fuggito. i capitali da lui lasciati in roma tra mobili e stabili non
debitore de bona somma e che per lui me daresti li denati che montano le legne
inferiore come suo padre, poiché con lui si era trionfato. serra, ii-124:
più grande impresa, che rese il di lui [di hamidal nome strepitoso in tutte
lo fai? baldini, 6-124: lui comincia a montarsi e a farmi un
articoli di fondo molto rumorosi (dice lui) declamava di tanto in tanto agli
da anni e anni architettando intorno a lui, e con un crescendo tanto impressionante,
: puah? -è una montatura anche lui, peggio che gli altri. y
, 1-76 (181): noi e lui eravamo un monte di asini. v
sacerdozio di cristo e la chiesa di lui, la quale ebbe ivi, per così
pagato in contanti; solo n'uscì lui sanza ignuna altra cosa. ber.
disse che per l'amore sviscerato che a lui figliuolo dilettissimo portava, quantunque la sede
così dolcemente su dal duca, di lui dicesse un monte di male.
e cassa in comune per dividere con lui la roba e i danari che non
non per questo che tu ami più lui che me? -interrompere l'attuazione
che nora e basso potessero frammettersi tra lui e la donna, e in qualche
quello con voi che io desideravo fare con lui, per ve dere se
f. frugoni, 3-ii-253: ella di lui valevasi come di maggior monterò. giannone
innalzarono molti di quegli uffici dipendenti da lui, e da essere riputati almeno de'maggiori
partire del paese e il duca a lui dovesse dare in tre anni cento venti migliaia
ferì el cavalere per da rera, che lui e '1 cavallo misse morto in uno
, gigantesco. marotta, 5-164: lui [il clown] porta invece una
solo ti fa la corte (a lui costa poco) ma te la fa allegramente
in germania, non senza una qualità a lui propria di monumentalità magniloquente e di realismo
diatessaron volgar., 237: vennero a lui due indemoniati, i quali uscivano de'
suo: la generazione venuta su con lui non si può così d'un tratto
cento son 1'opere che rimangon di lui. g. capponi, 1-i-143: bene
ah! umiliati a dio e a lui adora / e agli altri signor china la
: le nuove che mi venivano di lui fdi leopardi]... troncarono in
ha scritto la protesta che ho firmato con lui, all'eden a cordell hull e
pagare, i protesti in riguardo a lui sono inutili per far correre contro di
sono inutili per far correre contro di lui gl'interessi. oriani, x-20-146: con
otto, che maggior diletto danno a lui, che i bacili a coloro che alle
medesima, fu poco tempo appresso di lui, il quale (essendo il nome di
una pistola a lucilio,... lui, e per conseguente noi tutti,
lxxxviii- n-633: moral canzona, a lui ne sara''ndata, / di'che non
ii-3-26: quelle cose che s'assegnano da lui come cagioni di dannosa influenza sugl'italiani
2-422: proprio da un tipo come lui doveva sentirsi fare la morale. -non
a tutto il medioevo non si parlò di lui [plutarco] che come d'un
, se tu sarai buono e confiditi in lui. gelli, 15ii- 12: questo
e nel parlare ch'io farò con lui e voi, v'attaccate alle parole
da far ganimede, dee ricercare in lui nervi e robustità da sansone. loredano,
il suo consolato era spoglia acquistata da lui con la virtù, contra la morbidezza de'
goldoni, xiii-466: deh specchiatevi in lui, morbide genti / che gli agi,
3-ii-571: giungeva di rincalzo l'affermazione che lui si era sempre ritrovato nel morbido.
via / una tazza, eh'a lui pareva d'oro, / se n'andò
vati, almen parecchi, / con lui tengono uno stile / gaio, morbido
, giungeva di rincalzo l'affermazione che lui si era sempre ritrovato nel morbido. «
varchi della traspirazione, sgrava il di lui corpo dal sopraccarico degli umori stagnanti e
sperna; / avanti che s'apiglia a lui, dicerna / sua costumanza e no
, se loro volevano, piglierebbe la cura lui degli ammalati di morbo solo. caporali
/ morbo del sangue principesco invase / lui pure e il persuase / che re il
: tuttavia era affezionato, sia a lui sia a elena, morbosamente. idem
spirito, stringendolo contro la natura di lui sottile. magalotti, 19-37: alle
villani, 4-19: il calor anco in lui si sta mal vivo; / in
si sta mal vivo; / in lui, che per l'età di morchia è
, i-183: allora l'invidia contra di lui... comincia a parlare senza
buonafede, i-18: tutta la di lui vantata urbanità non altro spira che lo
1-46: nel primo congresso fu da lui mordacemente ripreso che, senza colpo di
mazione dell'animo bene affetto verso di lui,... che la sua
ella / ponsi a vantare la di lui bellezza, / tu vanta l'altra:
sputolla in faccia di quella meretrice che lui impudicamente baciava. petrarca, 323-8:
letto, si mise bocconi su di lui, cominciò a baciarlo, a succhiarlo,
ave lo cominciano a pungere, onde lui lascia il mele e corre alla vendetta
1-viii-172: né dubitava, quando da lui alcuna cosa gli era negata, con parole
! e io ero ricascato sotto di lui, io sentivo scricchiolare il mio petto sotto
rovani, 1-221: a [cesare] lui mordeva di trovarsi fra quei cinque o
il discorso, ma questa volta era lui che non ci mordeva. 28
economista! ma io più furbo di lui! non mordo all'amo; a napoli
sua carne e mordicace calore che per lui passa e addolcisce. = deriv
v-2-269: zaccagna, mezzo disteso vicino a lui nella boraccina, teneva d'occhio lo
mordimenti e col dire e scriver mal di lui, lo aveva fatto migliore di costumi
il suo. saba, 362: di lui fu sorte ammalarsi... /.
sapevano moresco, gli parlavano, ma lui non rispondeva nulla, percioché non gli intendeva
more. fenoglio, 1-162: lui si fermò da un moreto e le do
sedendo al macao. manzini, 10-179: lui portava sopra la testa, appoggiata sui
, dalle lontananze, per respirare anche lui l'aure di cotesto paradiso. -agg
iii15- 203: fu lodato, di lui [rezzonico] il 'carme secolare
, ma pur moricce o segni alcuni di lui. b. davanzati, i-43:
metterlo periodicamente in compagnia di scrittori come lui giovani ma di lui più maturi,
di scrittori come lui giovani ma di lui più maturi, che avevan la forza di
e la morte non averà signoria in lui più. ché quando egli fu morto
una volta (per il peccato), lui morì per il peccato; ma ora
. fra giordano, 1-32: va'a lui e digli che si morrà, e
un'altra. essa lionora poi ama lui e, non essendo da lui amata,
poi ama lui e, non essendo da lui amata, si muore. p.
pieno di malanni, nessuno s'occupò di lui. gadda conti, 1-526: gli
. machiavelli, 696: la voglia che lui e lei hanno di avere figliuoli che
, che era un morire sotto di lui. — essere travagliato o tormentato da
alle cose terrene, le quali a lui tornano di peso e noia infinita.
sovra tacque del dolor. / senza lui moriam la vita: / tu,
suo'mai pensieri, / fidandomi di lui, io fossi preso / e poscia morto
ad ercole ancor fanciullo, fu da lui con la lira percosso e morto.
32-19: il crudel sa che per lui spasmo e moro. firenzuola, 667:
: ahi, com'è morto bene / lui ha, sì come me, in
che prevedessi quello che doveva seguitare di lui, di essere martire di cristo e
gli piace)... morirà anche lui! (di chi fa il superbo
ricchezze o potenza). morirà anche lui com'un minchione. (di chi si
.. minaccia lauso, dicendo contro lui: ove va'tu, morituro, ch'
non trovò luogo tra le poesie da lui raccolte di su'manoscritti da aloisio fantoni
discenderebbero dal popolo d'israele (da lui pubblicata nel 1830 col titolo di libro
così favoleggia lo smith nell'opera da lui stampata in america nel 1830 ed in
. con aldo manuzio, che a lui mormorante del soverchio prezzo a che il
or sì dolce mormorante, / sì lui preme soave chi piagato / ha me sì
non avesser cagione di mormorare contra di lui quando il monaco punisse, o di voler
piero soderini, fu mormorato contra di lui. costo, 1-153: mormoravasi delle
. è una gran bella coppia, lui moro e lei bionda. pancrazi, 1-165
. salvini, 16-265: di tutti a lui ciascuno / una pecora mora doneranno.
non deve dargliela al moroso, altrimenti lui la pianta. cassola, 2-500:
pedanteria. carducci, iii-16-87: in lui [tanzi]... ciò che
pietra. moravia, 18-45: tra lui e me, lo sento, avviene un
al buio con qualcuno: riporre in lui una fiducia illimitata. dolce, 10-3-1
con la congregazione aei morronesi, da lui fondata, se non sbaglio, una
con una frasca d'ornello allontanava da lui le mosche e i tafani.
/ quel che non v'è per lui apparecchiato. / ma pur se alcun per
io ieri, dopo essermi affaticato per lui, mi sono coricato con la febbre.
alla presenza di altri morsicati simili a lui. 2. sbocconcellato, mangiucchiato
e. cecchi, 5-227: se in lui [filippino lippi] non fosse qualcosa
fu l'unica morsicatura vanamente tentata in lui dalle rabbiose sanne della guerra civile. f
gar il mio antipatico genio alla di lui spezie scarda. = deriv. da
di becco, / che quazi senbra lui albore secco, / quale 'n cui
a un morso. moravia, ix-78: lui allora si appoggiò alla spalletta del ponte
e morse e mangiò lo pomo a lui vietato contra '1 comandamento di dio.
ebbe così atterrato, fremendo contra di lui, sì 'l morse sotto il bellico e
dove era uno morsone: mostra che cascò lui e lo morsone e cascoglie sulle gambe
, purché altrove sia divertito il di lui corso principale. linati, 18-112:
ma un carro di mortagghiadi innanzi a lui pareva che fussero e a ogni loro parola
zoccolo fuso in un sol pezzo con lui, secondo la predetta inclinazione.
o poi egli adempia il termine a lui prescritto del vivere? giannone, ii-139:
mortai fosse il mio cuore / di lui quanto vorrei darvi! — altro
fatturo / per lo regno mortai eh'a lui soggiace, / diventa in apparenza poco
immortale o comunque di più duraturo di lui stesso, se non a condizione che operi
/ ch'io mi comincio accordare or con lui, / però ch'io sono ogni
rammenta a dio il sangue che a lui costa / l'uomo sanato dal mortai veleno
appo di quella ch'ella sentiva per lui. leopardi, i-89: l'amore
di provocarlo core le di prender con lui pugna mortale. mazzini, 25-282: e
'l mortai corso sereni, / né di lui ch'a tal nodo mi distrigne.
ha ricetto. papi, 4-119: oh lui de'mortai tutti il più felice,
e fidi / compagni han presso a lui scelto il soggiorno. foscolo, 1-172
a principio del poema si compiange di lui, e alla fine gl'impetra la
: grande battaglia [fu] contra lui fatta... colla maggior mortalità
scipione, uscitogli incontro,... lui ferì mortalmente, abbattendolo al campo.
ciò che l'uomo ama più che lui o contra lui [dio], sì
l'uomo ama più che lui o contra lui [dio], sì pecca mortalmente
gentile, / che prese, per trar lui d'eternai morte, / umanitade e
l'onta sia consorte, / fece lui disdegnoso. passavanti, 2: furono
dante, purg., 15-109: lui vedea chinarsi, per la morte /
. dante, xlvi-56: così vedess'io lui fender per mezzo / lo core a
: sospicarà maritota che non sì de lui prena, / tal li verrà trestizia che
/... / ed oltraggio di lui ed a mia morte / ed a
quale colui che è assente senza che di lui si siano avute notizie da dieci anni
fosse morto al momento in cui di lui non si ebbero più notizie, al
di regolare i rapporti giuridici che a lui fanno capo (immissione dei suoi eredi
, poi eh'è fitto, / richiama lui per che la morte cessa. g
: 'nessuna causa di morte ritrovo in lui ': degna di morte.
levi, 1-20: l'arte medica per lui non è che un diritto, un
... sicch'io fossi morta con lui, acciocché a vita e a morte
a vita e a morte mai da lui non fossi partita. tavola ritonda,
1-536: sua gente giura d'essere con lui alla morte e la vita e di
cadesse accanto, / non verserei per lui stilla di pianto. -come chi
. piovene, 13: ebbi per lui momenti di affetto quasi fanatico, di
/ i'mi rimango in signoria di lui, / che mal mio grado a
o si raffrena / quel cieco impeto in lui ch'a morte il mena. idem
tal sorte, / che più tosto che lui vorria la morte. -essere
(571): renzo prese anche lui la peste, si curò da sé,
donazione, per tutto ciò che potesse di lui seguire in caso di morte. tommaseo
a morte con qualcuno: nutrire verso di lui un'avversione profonda, accanita, implacabile
qualcuno'. odiarlo implacabilmente, nutrire per lui un astio feroce. - anche con
della casa, ii-63: raffigurate in lui la sozza e mortifera faccia della orribile
maleodoranti prefiche / non osavi guardarle. lui stesso che ha mille occhi, /
preteso di mortificar ogn'altra autorità a lui gelosa o superiore. bar etti,
, attenuando le cose che fan per lui e ingrassando quelle che non gli giovano
vuole che l'aggiuto s'attendi da lui solo e mortifica tutti quelli che confidano in
eccitazione di tutti, come se fosse lui il responsabile di quella fuga verso le
meco il suo amore. lessi nel di lui volto la mortificazione, il dispiacere,
, purché altrove sia divertito il di lui corso principale e 'mortizza 'quando
/ ch'io domandava il mio duca di lui, / gridò: « qual io
figliuol vivo con moglie non convenevole a lui che morto senza alcuna. sercambi, i-ii-
e saette, / e tal morti da lui, tal presi e vivi. tavola
giovanni, duca di borgogna, morto da lui in sicurtà d'amico. marino,
morto dal cinghiale. cicognini, 98: lui nostro redentore, /...
ricevette dal veder l'uomo morto per lui, e l'uomo morto da lui
lui, e l'uomo morto da lui, fu nuova e indicibile. pascoli,
... su la cetra già da lui predata. -che non ha più
e non litterati siamo, a comparazion di lui e degli altri uomini scienziati, peggio
di là del cerchio delle gettate, anche lui è di nulla; d'una bianchezza
mettiamo in vicinanza dell'idrogeno sarà per lui l'unico valore nel mondo: il mondo
morto o futuro che gli pareva fatto per lui. savinio, 35: qui si
landolfi, 2-135: era un uomo coraggioso lui e se ne veniva verso il valico
i. nelli, ii-38: di lui volete saper nuove? ve le darò io
cose che sono senza vita caggiono in lui nel fondo. vento noi potè movere;
lo sapevo, e lo sapeva anche lui. -corpo umano privo di vita
aveva sposata una vedova più vecchia di lui e che si diceva avesse il morto
di poter dirìgere la partita; e lui stesso si astiene dal giuoco. tale
, 2-ix-227: certo costui mi pareva a lui affezionato, dove a pansa e ad
pestare nel mortaio? -o morto lui o morto io: per esprimere un
fatto tutti morto nell'africa, perché lui non ha confidenza con la penna, e
col fez rosso, lo presero per lui, sì, ma che ritornasse dagli
qualcuno: non contare più nulla per lui; essere abbandonato ©dimenticato definitivamente; disinteressarsene
v.]: 'son morto per lui; per me egli è morto':
.]: 'son morto per lui. è morto per me': da non
seppellire e'morti, e voi seguitate lui con ogni verità b. croce,
: va ciercando d'agaro e con lui congiunto raguna sbanditi morturieri fuggiti dinanzi a
, confortevolmente. guerrazzi, 7-165: lui non puniranno i rimorsi: questi non
andò a poco a poco della di lui professione innamorando, fino a che stabilì
dai libri della bibbia che vengono a lui attribuiti; istituito, fondato o affermato
, la maggior parte, che '1 di lui cadavere. tommaseo [s. v
capo. lippi, 6-85: se manca lui, quanti vi sono, / restati
, 31-26 (iii-78): tocca ben lui e di punta, e di
offendere chicchessia. silone, 153: lui parlava così, ma era incapace di
sul naso; e doveva avercela con lui. b. croce, ii-2-196: un
contratta con l'essere stata con lui. massaia, iv-98: vi sono pure
quei che lo vedranno avranno paura di lui, né gli potranno resistere.
il culto di creature che dinanzi a lui non erano e non potevano essere che
prima volta ch'ella sì abboccò con lui. f. < £ambra, xxi-11-64:
cino, iii-40-6: per servire a lui [amore], quella disservo /
non è punto fatto per riconciliarmi con lui. 6. locuz. alla
dal mio, ma bell'uomo anche lui, il signor avvocato: solido, asciutto
della crociata italica, mestamente sereno anche lui avanti i moschetti stranieri morire con gli
il re... aveva avanti lui posti tutti i soldati delle sue guardie
accolse con arzilla serenità, inconsueta in lui sempre moscio nell'aspetto e accasciato nella
dorina. carletto era moscio -sembrava che lui fosse uscito dal carcere. -con
g. belli, 258: la di lui salute zoppica e va moscia assai.
questa casa non c'insacca più di lui, no. manzoni, pr. sp„
quanto li ebrei / ve- evan lui verso la calda parte. bufi, 2-90
chiari, 1-ii-94: per quanto fossi da lui pregata mai riposare non volli, peroché
stati, pochi mesi innanzi, da lui vinti e cacciati. -per estens
è armonia e moto, operava in lui [francesco acri] quasi senza mezzo.
deliberazione del nunzio essere stata fatta da lui di suo proprio moto. segneri,
di battaglia '. buzzati, 6-81: lui mise in moto, c'era un
; / e quando ta'parole per lui mote / udiva barlaàm, sì gli
poiché strillavano radio, scoppiettavano motociclette, lui avrebbe regalato al figliolo come doni di
perfetto, / lo motor primo a lui si volge lieto / sovra tan- t'
nell'altra. e questo, secondo lui, è il cielo, ovvero il primo
legai l'astrea motrice / posta in lui, sede a'regi, e regia
francia, erano stati dipoi continuati senza lui. ramusio, iii-291: i principali
il motto. verga, 1-164: lui ch'è sempre allegro e motteggevole!
ombra alle sue case richiamò ciascuna e lui. minturno, 140: motteggevole narrazione
, e ch'era tenuta da lui poco conoscitrice dell'amor suo,
volendolo motteggevolmente toccare, si volse verso lui ridendo. minturno, 141:
vea, ponevano a cimento la di lui sofferenza e mansue tudine.
: la suora aveva sorriso cogli occhi a lui motteggiaci. -che è solito
. egli non era uomo da motteggiar con lui. bisticci, 1-i-560: quello cittadino
in un pensiero di voler motteggiare con lui. -in relazione con un compì,
catella insieme con loro, incominciarono con lui a motteggiare del suo novello amore,
il mi togliesse, che io a lui dessi mia spada, e che mai noi
e motteggiare con lei della affezione che lui le portava e giurando che non s'era
fassi amare, / e stava con lui molto a motteggiarsi. calmeta, 113:
che motteggia da'luogo, e da lui ti parti tosto. 6.
posesi a giacere, non men da lui motteggiata sul timore ch'ella dimostrava di
cospirava non poco all'incremento delle di lui frenesie il sentirsi con ironismo acrimonioso dar
vegendo 'l frate orare, accostossi a lui e per motteggio o vero strazio gli
s. degli arienti, 238: lui, excusandose, respondeva mottevolmente e cum
quelo astrolego molto doto / ali compagni lui zia parlando, / dizendo: ognomo ascolta
che noi mostrano quanto che sia di lui, ma non ci n'ha neuno sì
qualche motto con qualcuno: scambiare con lui qualche parola. brusoni, 7-212:
turba, / non disdegnan sovente entrar con lui / in festevoli motti allor ch'esposti
gli volsi fare motto perché inanzi che lui andassi a roma, spesso andavamo a
: la compagnia che doveva andare con lui [lorenzo] si partì e no gli
: se più questi o scaltri a lui simile, / a la sua patria,
mano subito lo segnò; poi datolo a lui, disse: « ora non c'
per le predette opinioni l'autor di lui [di democrito] « che 'l mondo
società sia tutta riposta e rinchiusa in lui. -in senso generico: commovente
... dal movente, di lui n'è una parte che muove e non
, e facendo abondanza di licori movibili per lui ne facesse valli fiumi e mari.
sosta e i periodi di movimento; lui invece si fa forte della regolarità che
cavaliere. soffici, v-1-33: secondo lui il movimento di una figura « non deve
marco e avendo una gran fede in lui, si mosse con bel modo e savie
, lii-10-308: è cosa certa che lui non vorrà essere il primo a muovere,
move e ferma, sì come a lui piace ed al suo possessore. groto,
ch'è desto dal piacevole e verso lui si muove a guisa di fiamma,
e nel ringrazio quanto posso, / ché lui è 'l primo ch'ha mossa la
nimico vincere e vergognandosi d'essere da lui sconfitto, mossegli l'usata battaglia che
: attese [nicola acciauoli] per lui alla muraglia di certosa. vasari,
modo il mare, e le acque di lui partì talmente che, entrati i figli
rossino muratore... ebbe da lui, per pagamento d'avergli mattonato alcune
sordo, la sordità aveva murato in lui il progresso del tempo. vecchio, senza
nel core, e fura - chi a lui s'apiglia. -invischiarsi in una
1-207: per quello poi che delle finestre lui profitta, casa murata. lo sorprendessi
potuto entrare in un'aperta comunicazione con lui. era murato in un dolore massiccio.
, 1-4-26: lo spirto io son di lui che sopra il suolo / miseramente insanguinato
in spazioso campo / passa dinanzi a lui schierato il campo. b. corsini,
che pochi conoscono ho un posto per lui [per il lago di garda] nel
odissea 'la prega solamente di narrare a lui le avventure di ulisse. gioberti,
in porto. boccaccio, vii-25: de lui presumo in questa mia confusa / e
, / porgendo, mi farà di lui cantare. pulci, vi-35: afflitto delle
congegnata. boiardo, 2-26-38: lui [il marito] dirà brontolando: «
lii-14-294: pigliando sua maestà gusto di lui, lo ha fatto suo musaipo, che
d'un tal guadagno un musco a lui parea. -orpello. bacchetti
il buon predicatore non facesse ancora a lui una romanzina di muschio.
rivo / e dei clivi odorosi a lui blandisce / le vaghe membra, e
enciclopedica. salvini, 41-481: a lui [magliabecchi]... più che
è stato sino al presente secolo chi di lui meglio e più eruditamente abbia scritto)
a me cara / talvolta, che per lui si è fatta, dentro / l'
bisogno di musicisti, aveva subito lavoro per lui. = deriv. da musica1.
, 1-i-252: platone, e avanti a lui pitagora, chiamarono musica la filosofia,
: essendo [un cane] tra lui e tra'priori, senti l'odore della
disteso e che cammina, il di lui muso conico, di colore fra il bigio
capire che il muso l'aveva con lui, che senza dir niente con nessuno s'
dopo un simile affronto, alloggiare da lui. io potrei benissimo, secondo te
che si pensa (soprattutto riguardo a lui stesso); apostrofarlo. carducci,
, sa cosa gli ha detto, lui? gliel'ha sbattuta sul muso!
governador di le cosse dii soldan e apresso lui ha gran grazia. idem, v-827
e l'organizzazione totalitaria dello stato da lui instaurato. ojetti, ii-339
, cioè la donnola, che uccide lui. fazio, v-17-56: sopra quanti animai
: sopra quanti animai, che a lui [al basilisco] fan guerra, /
in lui l'aristocrazia naturale. pascarella, 2-333:
fama del volume e della taglia di lui, tanto la muta gli andava larga.
anni in purgatorio, conviene che a lui questo numero sia pagato. 6
modo, e ora si accompagnava a lui. -capriccio, volubilità.
spesso avviene / che mutan tonde in lui costume e usanza. g. gozzi,
cavalca, 20-149: menollo alla cella e lui e gli altri tenne tre giorni e
non mutano mai la lor fede da lui. -sostituire l'obbligazione di un
alternativamente mutandosi non cessarono di orare per lui. -far decadere qualcuno da una
anche quando si vestiva per uscire con lui. -con partic. riferimento a
, tu di te, egli di lui, ella di lei. caro, i-92
a provinzano soldi xiiij. demoli per lui a guido borki, perché li mutasse termine
e turba e muta / e turbossi ver'lui villanamente. vita di cola di rienzo
bastelica 'o alcun altro dei drammi di lui lontanamente famosi; chi il diletto provato
e alle maniere per quello che a lui aveva servito di paggio, col quale erasi
nell'atto stesso d'accertarsi ch'era lui, dovette vedere quant'era mutato,
la mutazione della faccia non sarà in lui quando verrà a giudicare con la maiestà
ma in coloro che saranno giudicati da lui. g. m. cecchi, 1-1-271
avere la 'potenza soprannaturale 'creata in lui dalla grazia. 6. cambiamento
gentilezza del signor giovanni vincenzo? a lui sono intitolati libri in stampa...
torre per andare in cielo: per lui furono le mutazioni delle lingue.
,... l'animo buono di lui... fu impresso per modo
continuo seguitavano il ritirarsi. e perché lui stava ammirato di sì subita mutazione,
finestra, le cui mutazioni segnavano per lui il fluire del tempo. 21
dtjembo per dimandargli licenza, lamentandomi con lui dell'operato; il quale dava la colpa
iraconda... nel temperamento di lui [il corpo] ritrovasse spiriti flemmatici
o. rucellai, 2-8-12-356: predicando per lui oltre la carità e la dottrina le
mento de'commessari da nominarsi egualmente da lui e dal re. segneri, iv-358
o mutilate le statue bellissime che in lui si miravano,... consegnava
mutismo potesse nuocere alla giustizia e a lui stesso nell'animo dei giurati.
tosto avveduto / che meglio era per lui di nascer muto. brusoni, 4-i-5:
di dover morire e restò più felice ai lui. di giacomo, i-356: perdevo
muti sospiri e con guardi loquaci a lui, che ne dissimulava l'intendimento,
già moriva antìclo, / veniva a lui con mute orme di sogno / helena.
.]: l'ambizione è in lui muta. muta in lui la pietà.
è in lui muta. muta in lui la pietà. la coscienza non mai
via. pavese, i-21: ma lui nemmeno di questa tirchieria del padrone,
artefice ebbe speranza nell'idolo lavorato da lui, acciò che facesse gl'idoli mutoli
fosse mutolo o più tosto egli appo lui sordo. 6. che non
m'elle nacquero, / e come a lui s'accostano; / però con lui
lui s'accostano; / però con lui s'adirino, / ch'adulator vorrebbono:
. giambullari, 5-158: dalla memoria di lui [saturno] sino a'dì nostri
e quasi che sonora, dove da lui innanzi è ella mutola, scura e
a dante o che vissero con esso lui o che rimasero nell'età del petrarca
centrale, se li curava forse, lui? marcava visita? si metteva in mutua
fuor compiute / al sacro fonte intra lui e la fede, / u'si
amico parimente ami te, come tu lui, perché se tu amassi sanza esser
scambio o in altro modo per conto di lui sino a quella somma che potrà importare
che vi vorrà per quella parte da lui promessa. galanti, 1-ii-195: oltre le
a nabissare e a vomitare contro di lui le più laide ingiurie. cicognani, 1-109
: on tutto era morto se di lui viveva ancora quel naccherino. -
sopra la testa e quello che è a lui contrapposto vengono ad esser come poli del
un determinato animale, associato a lui fin dalla nascita (e secondo alcuni cro
veva morire immediatamente l'uomo da lui pro tetto).
/ bevi, arianna, e tien da lui lontane / le chiomazzurre naiadi importune,
o colombe per aria: e lui subito corre dallo imperatore a insegnar
, 142: andò a finire che lui sposò un'altra, / ricca, più
, ma il mondo immiserito e corrotto in lui, la 'napoleoneità ', e
dalla sua personalità, le imprese da lui compiute, l'organizzazione e le forme
statali, amministrative e militari che a lui facevano capo, il complesso e l'apparato
e indipendenza alla nazione si richiedono in lui genio, energia napoleonica e somma virtù
angolo della scrivania, tra me e lui, era posata una guantiera di lacca
mare- chiaro. idem, 10-33: lui masino ha risposto che canta per niente
ombrello e infine quell'eterna lotta in lui fra coscienza e subcoscienza. bocchelli,
che il fascismo ha tanto vellicato in lui e anche se argomenta da giornali cattolici
di autoritratti è rembrandt... in lui, però, non v'è sospetto
forse, che corinna aveva provato per lui, gli pareva di essere lui a provarlo
provato per lui, gli pareva di essere lui a provarlo per elena: non desiderio
. molti giovani e molte fanciulle disiderano lui: ma egli ebbe sì crudele superbia
tragiche forbici colle tre fanciulle innamorate di lui. pananti, ii-8: tanto liscia non
moretti, i-427: e la voce di lui, del dottore? mimi tende
parecchie notti da solo a solo con lui a proporgli dei temi e delle rime e
si tiene schifiltosamente a qualche distanza da lui. = dal lat. tardo tiaricae
descritta dalla profetica lingua dell'indovinatore, da lui ne ricevette il sospirato raffetto. redi
cefalo, il quale per caso abbattutosi in lui, gli narrò la gran maraviglia del
carlyle ricostruiva scientificamente, per quanto anche lui sapesse narrarle da poeta. -in
'la prega solamente di narrare a lui le avventure di ulisse. 3.
ora / qui a ritrovarti, perché a lui cleone / rese col suo sapere e
, il fratellino minore, seduto accanto a lui, al buio, nell'autocarro che
d'un viaggio di scoperta fatto da lui nell'africa interiore, e l'altro
né con la dispositiva vantaggiarsi sopra di lui. siri, v-2-779: [fecero]
, continuasse a fare i conti con lui. vittorini, 7-10: oggi, la
narrate meritai a torto d'essere da lui odiato. giovan matteo di meglio,
. l'altra sera ho pranzato con lui da de marinis, e iersera i de
, e iersera i de marinis e lui hanno pranzato da me. croce è un
e lucia, 660: il rivedersi di lui e d'agnese, la gioia di
tutta l'arte possibile, studiava nel di lui volto progressi della mia naturale eloquenza.
senza fate, cominciò a parlarmi di lui. pirandello, 8-477: il dottor allais
così ben che in verità / cane di lui miglior al processo dell'articolazione di un fonema
subito appar, dal grado allor di lui / il tempo ne principian della vita,
ricorda in fine quel contrasto nel cuor di lui tra il nuovo amore nascente di pietà
morte minacciata da un avversario mortale anche lui; non si poteva rispingerla con armi
che la critica delimitasse i confini tra lui e i suoi diretti predecessori.
, non rispose: anche perché con lui non voleva che nascesse niente.
che sii stato ricevuto e pattuito con lui, ma purché da questo non nasca
colui che pensa! era meglio a lui il non esser nato mai.
, 7-51: figliuol, risponde a lui, dàtti conforto / e sappi cne
chiesa di gesù cristo, piantata da lui medesimo, cresciuta e sostenuta dalla fede e
dell'opera sua non ci puote apparire di lui pure il primiero suo nascimento.
l'assessore o il funzionario comunale da lui delegato); attesta, in conformità
di sua arte, / porsi ver'lui le guance lacrimose: / ivi mi
/ ma quanto vuol nasconda e guardi lui, / ch'io non veggia talor tanta
'aver male e nascosesi da lui. casalicchio, 566: con ogni
attendoli, lvi-73: il gran nome in lui cresce e ristaura, / che mentre
uno era complice e l'altro nasconditor di lui. pascoli, 694: era
di non dire a nessuno ch'è stato lui a guarirli; vuole che preghiere ed
de * libri, fabio nascosamente da lui e dalla madre teneva sotto il guanciale
. giuseppe flavio volgar., ii-305: lui comandò alli fanti a pie che tagliassino
, v-333-12: ragione ài bene se di lui ài pietate, / con tuoi senbianti
volta che lo potesse di nascosto a lui. [ediz. 1827 (439)
ogni volta che lo potesse nascostamente da lui]. -clandestinamente. visconti
la maiestà di dio fosse nascosta in lui, ed essendo vedova sì 'l prese
, non istette nascosta e occulta a lui [dante], anzi si accorse egli
superarlo, vincerlo, far meglio di lui. maggi, 127: vostr'alma
in qualcuno: entrare in rapporti con lui, cercare di guadagnarsene i favori (
naso, a vedere un po'anche lui che cosa succede a bergen. cassola
con confidenza, non potersi permettere con lui alcuna familiarità. pulci, 20-68:
il naso di qualcuno: molto vicino a lui, in prossimità di lui, ma
vicino a lui, in prossimità di lui, ma senza che si avveda o si
che insino in contado s'è sparlato di lui più bruttamente del mondo. -toccarsi
in nassa, / ni pos'fugir da lui [amore] né far defese?
. boccamazza, 1-1-483: quando lui [il falcone] recaccia le penne
recaccia le penne sue è segno che lui ha el ventre largo sì come hanno
elefante, con la mole della di lui ventraia tronfa, ed anco la sua
a l'altro, pier, che con lui canta, / onde puglia e proenza
natalizie in svizzera per praticare uno sport da lui inventato: quello del 'falso inglese '
fenicia e colonia delli romani, dove lui dimorò anco buon tempo a celebrare li natalizi
da zeus tramutatosi in toro e da lui trasportata a nuoto fino a creta.
che erano a nuotare lì prima di lui. -arald. pesci natanti:
/ e chi con color vari in lui dipinga / di peleo i furti, le
mutandine di corinna, gliele aveva tolte lui guardando poi nei tre specchi l'immagine ripetuta
il natio e proprio sangue contra di lui a tanta iniquità e a sì credei
nervi inteste sedi / a mondo. lui convenienti, e tosto irrita / le parti
al padrone, ch'era nativo anche lui dello stato di milano, e suo antico
alla imperiosa discrezione del mugnaio, da lui considerata come un diritto nativo e vantata
delle capre, de le quali lui era guardatore. p. cattaneo,
tutto la regolarità. cinelli, 11-298: lui con quattro parole melate crede di aver
. scambritta, lxxxviii-n-482: sappi da lui chi miglior bianco spilla, / comprand'
mio dimando », / rispuos'io lui, « voi non sareste ancora / de
piacere. collenuccio, 227: essendo lui in perosa, per opera de'fiorentini
attossicato da una femina, con la quale lui aveva commercio venereo, avendosi ella posti
passo, / da poi la sua natura lui no è giunta. 27
al contadino: oggi i profitti di lui non gli sono scarsi, perché a
non gli sono scarsi, perché a lui vengono direttamente ed in natura, così da
ma ben si valse della morte di lui che per natura moriva. -istituzionalmente.
di dio alcuna tale cosa che in lui si truovi e la cagione dell'essere e
appresso di voi in conto alcuno, leggete lui o vedrete che, seguendo pure i
fra le persone le quali favellano di lui sovente nasce quistione che l'una dirà:
di vacche, pensai di recarmi da lui, a fin di trovare e raccogliere,
se n'andò >er consiglio a lui. gelli, 7-155: un certo giusto
rozzo. carducci, ii-9-266: a lui non perdoneranno mai gli uomini regolamentari,
di quello; l'altra è a difendere lui. idem, conv., iv-xi11-7
da quel cada- vero, servendosi di lui per lo naturai di prometeo? idem,
uno di più sodo naturale di lui. grazzini, 2-20: il pedante,
naturale, fortemente apelle innamorato, a lui ne fece regalo. fagiuoli, xi-106:
naturalésimo, si vede, che opera in lui '. però mostra in chi parla
e insolito, e non a determinare in lui un approccio alla cosa in sé,
nencioni, 1-25: vi è in lui [petrarca] lotta e reazione reciproca di
della terra, che è, per lui, tutta terra romana. paragoniamo il
., ma conosce intimamente, anche lui, la sua natura, ossia quella natura
materno della terra, che è, per lui, tutta terra romana. = comp
se ne potrebbe avveder naio / e a lui vado, com'a la calamita /
: queste tre cose mi fecero prendere lui, cioè lo nostro volgare, lo qual
colla dolcezza inarrivabile della lingua ionica da lui così bene con tutte le grazie e finezze
appena l'avrò veduto e avrò parlato con lui. pavese, 9-77: chiesi a
, se una stilla dal cielo in lui non piove. 4. adattarsi
naturiamo nel nostro male che uscir di lui, eziandio potendo, non vogliamo.
una parte di cittadini non confidarono in lui per esser mal naturato all'armi.
i-672: ella si era rifiutata a lui, quella prima notte che avevano dormito ad
che gli stimolano la sensualità, a lui, e una volta stimolati i sensi
sensi li appaga fino alla nausea, lui. marotta, 6-90: arrivò il
appicco a simile sorte di negozio da lui nauseato. f. f. frugoni,
ad inghiottire le ingrate medicine, da lui per costume abborrite e nauseate cotanto.
5-269: le quali condizioni essendo per lui migliori, non voleva esporsi al pericolo
di dante, solo tempio degno di lui. molte lunghe navate, sorrette da
seguitiamo cristo tutti insieme; passiamo con lui questo mare, passiamolo con la sua
e non men per essa che per lui. colletta, iv-70: fuggirono i due
generale di tutto il legno, e a lui aspetta di comandare a tutti gli altri
, i-483: il navighièro godeva anche lui, e di più si sfrego- lava
a galla per vedere la festa anche lui. bacchelli, 1-iii-125: paneperso restaurato,
: più tardi mi manda, dice lui, la colazione: uova sode, piccole
mai curiosi con dio e voler da lui sapere il perché d'ogni sua parola.
di navigazione e scoperta, e a lui si deve il progresso della conoscenza della
comandò che le mura di crescentino da lui desolate si rialzassero da terra.
e come e'vide il vento per lui giunto, / sùbito furon le vele gonfiate
, empiendo tutte le vele al di lui navile. -istituzione (considerata nelle difficoltà
e a taranto, l'ambasciator appo lui della repubblica fatto intendere al senato avea
); che è fondato in nome di lui, che a lui è ispirato (
fondato in nome di lui, che a lui è ispirato (un'istituzione).
sul capo di giuseppe, sul capo di lui nazareno tra'suoi fratelli. notgiuseppe è
i nemici di gesù cristo davano a lui per disprezzo il nome di nazareo, chiamandolo
cattedrale ottagonale; e il figlio di lui, gregorio nazianzeno junior, alquanto più
da adolf hitler e dal partito da lui fondato (nel 1920), che
nazioni e re de'popoli nasceranno di lui. panigarola, 2-151: o genti,
sua un garzone, / allevato da lui, d'umil nazione. pallavicino,
gente da ragione, però che da lui erano aiutati e difesi contra al torto
veleni, né manca chi dice aver lui fatta lega col diavolo, per carpirgli i
ventata. cristoforo armeno, 1-330: da lui tolta io licenza e di uno bel
, di quello, di esso, di lui, ecc. (di regola precede
., 5-13: sempre dinanzi a lui [minosse] ne [di anime]
-li aveva ella forse lasciati là per lui? -ma egli ne voleva uno solo
che lo sa, e come tu prieghi lui che li le dica; ed io,
dì l'angiolo di dio venne a lui. petrarca, i-2-171: vidi aci e
. come compì, d'agente: da lui. pascoli, i-685: conobbe [
che avesse da imparare qualche cosa da lui. tutto al più ne fu confermato
i-iv- 283): quando alquanto con lui dimorata fossi, io il farei avvedere
cui stato fosse e quello onore che a lui se ne convenisse ne gli farei.
lat. inde 'da ciò, da lui '. ne3 (con e chiusa
posizione enclitica. liburnio, 3-6: lui trangillo et io accortini dell'atto compassionevole
però crepa, / ché pari a lui non v'ha digeritore. pascoli, 260
boccaccio, vii-259: né dubitar di lui [l'unicorno], ché non
affanni / e de la gloria a lui séte consorti, / il favor di fortuna
modo nessuno dare alcuno impedimento né a lui, né alle sue genti, né
contado di perugia, né gli stati di lui, né de'suoi o arenti o
disposi a non voler più la dimestichezza di lui; e, per non averne cagione
; ma non v'avrà ne anche lui. io qui senza di voi, e
. io qui senza di voi, e lui a casa del... ».
, essendo madre, / che di lui e di sé non resti un giorno /
non aver mai scritto ne anco a lui. tassoni, iv-1-63: aggiungo ultimamente che
, vide la divota gente cavalcare verso di lui. sacchetti, 36-43: la folta
passato. buzzati, 6-183: se lui insisteva per sapere, le venivano i
morte dati alle stampe alcuni trattati da lui composti ripieni di questa ammucchiata e disordinata
nebuloso, e molti tuoni / e lampi lui percuotono. sacchetti, vi-30: il
conio, / o disprezzati giuri che lui fece, / vendicate la nece / che
per li suoi necessari, acciò che per lui si faccia similemente da'suoi. leggenda
'm balia tenete. liburnio, 3-6: lui trangillo e io accortini dell'atto compassionevole
attuale (e non provocato volontariamente da lui stesso) di un grave danno alla
danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile
giovane o altro, ed a lui senza alcuna vergogna ogni parte del corpo
., 3-4 (1-iv-271): con lui [puccio] in gran necessità vivea
delle necessitadi, che sono tra me e lui tuberone, in una casa allevati e
un signore l'a- vea gittato, lui e uno suo fratello, nell'acqua;
..., ci rende quasi a lui superiori, necessitandolo e facendogli forza con
dominici, 1-56: priega iddio per lui, e se il vedi necessitoso de'
21 d'aprile del 1364 la morte di lui. 3. disus. elenco dei
sai bene qual luogo trovasti nell'animo di lui e come ne fosti validamente ribattuto.
, 8-747: più nefandi peccatori per lui sono certo quegli altri che hanno osato
su? perché si sbatte: / per lui son tutti bravi, tutti dotti,
. pirandello, 8-239: si raccontavano di lui le più temerarie avventure ai tempi nefandi
cagione induce questo spurito a dolersi perché lui scrisse due opere, una delle pistole e
condusse, / di spegner tre con lui nati d'un seme! liburnio, 131
primo che ci apparisse di darmi a lui, che assai mi sarebbe di fuggire
miseria, spettro nefasto, si avvicinava a lui. 3. che provoca conseguenze dannose
, preso da quelli eh'erano con lui d'intorno, discorse al popolo ed a
ho. metastasio, 1-2-24: a lui, / lunga stagion già mio segreto
naturale di negarmi, per rispetto di lui e di me. 3.
): negar non voglio esser possibile lui esser beato nella presenza di dio.
e negava sé cotal grazia voler da lui. nardi, 100: ancora ch'
quanto incendio nella sua presenza e per di lui pensando; quanto negar di te per
potesse come promesso avea, prendessono di lui ria fidanza, e a poggi- bonzi
giuramenti miei non ebbero luogo alcuno presso di lui. cattaneo, ii-2-90: siccome nell'
io non posso riconoscere se non a lui u diritto di chiedere quel che voi
a capello la lode negativa che di lui fa mario equicola. b. croce
negativo che la donna ha detto di lui. bigiaretti, 8-281: quel che trovo
, per potere avere la dispensazione, a lui più volte negata. boccaccio, dee
in realtà è cieco, dunque in lui è la cecità. o. rucellai,
sapere quello che li altri sentono di lui, non solamente è di persona arrogante
, perché non fecondava veloce le di lui voglie affrettate. -che scorre lentamente o
mercé; e quella minacciante / negletta lui, e come, io non mi fido
starvi, gli serve per mostrarla. lui che se l'e fatta, per puntiglio
? i contemporanei invidiosi o da lui negletti o da lui guardati troppo alteramente
o da lui negletti o da lui guardati troppo alteramente potranno negarlo. de
negletto / tirside lasci, né de lui t'incresce. firenzuola, 929: il
amici porre / la gente già da lui negletta, in vece / di quei primi
un paio di volte di andare con lui, ragazzo dai pantaloni corti.
-abbandonatamente. gnoli, 1-345: su lui fidata compagna / il capo abbandona negletto
qualche applicazione negligentata non farà presso di lui prediudizio alla teoria. foscolo, vi-91
: bestemmiò tacitamente sé, che a lui la guardia delle sue cose aveva commessa
pari o quelli che in virtù minori di lui fossero, ma infiammato di mirabile fervore
cosa non si truova che istorialmente di lui raccontar si possa. santa caterina da
], i quali giacevano presso a lui negligentemente fra le lancie e l'armi
quelli mercanti che averanno contrattati con esso lui [mercante fallito] negozi o lettere
quelle ragioni che erano state neglette da lui. galileo, 3-3-365: gran meraviglia è
che orrore / de'botanici sempre in lui destare / le velenose f rondi.
vaneggia ed erra, / rivolta a lui, della sì lunga guerra / d'italia
cugino e con tutti li ministri di lui di esser mal trattata e negletta da ogn'
corpuccio, ed ha proprietà il di lui canto di rallegrare gli spirti stanchi
ianni che regolava le spese di casa. lui che forniva i fondi al tenente giorgio
.. dui che negoziava le tratte, lui che si destreggiava con le polizze del
, famoso per il trattato di munster da lui negoziato con gli spagnuòli. -sm
lxxx-3-1005: poco doppo l'arrivo di lui segui l'essibi- zione de poteri suoi
e che l'ha tradito, fidandosi di lui come amico. vincenzo maria di s
di sopra espresse, si ha nel di lui carteggio col cav. belisario vinta
2-168: bernardo diaz e in fede di lui antonio de herrera vogliono che anche il
guicciardini, iii-41: essendo venuto a lui [al re di francia] per
è un grande pericolo a bazzicare con lui. = voce dotta, lat
il marchese del finale mandato propriamente da lui per questa negoziazione. ramusio, iii-286:
avuto seco negozio si sono doluti della di lui troppo severa e stringente negoziazione.
e li darà la introclusa diretta a lui. serafino aquilano, 255: fa-
rilevante (e spesso è in lui è, non desideri punto di uscire del
del capitano e dell'arte della guerra: lui che non aveva mai veduto la faccia
infruttuoso e la guerra era giudicata da lui poco onesta e troppo pericolosa.
io campagnuolo per lunghissima abitudine e di lui più avveduto nei negozi, poteva forse
in meglio si avanzasse il lavoro da lui ritrovato. non cesserà dunque per la
non cesserà dunque per la morte di lui il negozio; ma se n'è fatta
-avere negozio con qualcuno: trattare con lui. m. giustinian, li-5-180:
avuto seco negozio si sono doluti della di lui troppo severa e stringente negoziazione.
: ei ricco / otterrà guiderdone; a lui ciascuno / duce di nave recherà una
qual avea il cuor negro versso di lui ('moto moresco '), ma
piue..., avere a lui fabricar mala morte e fato negro?
la vecchia sua madre si rallegri in lui fatto altero di coscienza e di libertà
, / però lo lascio e più de lui non tratto. aretino, 20-23:
/ e ne la gran sala che lui arivava, / dove che '1 fanzulino in
/ accompagnato dal nemboso orrore / che lui coprendo in un gli agghiaccia il core
maleodoranti prefiche / non osavi guardarle. lui stesso che ha mille occhi, / li
n'eri certa. / l'onniveggente, lui... perché tu, giudiziosa,
'onorabilità borghese 'era sorta anche in lui,... forse anche
sono amici e nostri, appresso di lui, intercettori. 2. cerimonia
esso re di francia per capitular con lui, soggiornando egli ancora in signa, mentre
papa morto... ordinava per lui solenni esequie in valenza di delfinato.
dell'ordine, più che non parea a lui che portasse il merito suo. boccaccio
bellincioni, ii-241: ardo d'onorar lui d'ardente zelo, / che già con
col canto / l'alte lodi di lui. f. m. zanotti, 1-8-66
, ma più per irene che per lui. manzoni, pr. sp.,
carducci, iii-9-387: l'isabella moglie di lui s'invaghì a punto quel giorno di
eravate voi sopra ogni altra donna da lui. nardi, 22: essendo..
quella, per suo fine, fusse da lui [cosimo rucellai] stata esercitata.
ecc. j per l'attività da lui svolta a favore di un privato, per
ch'io sono pronto a dividere con lui i lauti onorari che ricaverò da questa pubblicazione
in corte che viva onoratamente come in lui, facendo sempre grandissima tavola e splendidissima
il diritto la legge l'avvenire è per lui e per la parte sua, per
. michiel, lii-4-302: resta ancor di lui questa seconda sua moglie,..
tago. erizzo, 186: a lui fu una statua d'oro nel più onorato
mai che 1 descriva / ma spesso a lui co la memoria torno. caro,
avrà studiato e a tutte le scienze da lui apprese daranno vita. bocchelli, i-206
, per l'amore ch'io porto a lui, non solo per la congiunzione,
la città salutato, rallegrandosi con esso lui della onorata dignità avuta dalli signori veneziani.
raccomanda ai viaggiatori e che servi a lui sì amorevolmente di guida. sbarbaro,
frutto dell'industria e della parsimonia di lui. 21. elegante, curato
trofei ed altri ornamenti che furono da lui fatti di carta pesta molto magnifici ed
a la vostra segnoria devotamente ke per lui e per deo e per vostro onore
, quello, perché non ho parlato; lui è 'uomo d'onore '. piovene
quando '1 chiama, / che non pur lui, ma suo onor difende. idem
fragilità della mia giovanezza, se a lui maritata fossi, cosa che fosse contra le
saviamente s'era da spegnere per onor di lui il male concetto fuoco. ariosto,
chi socorre un basso bisognoso / aquista lui a servo ed hanne onore, / e
concetto di persona che possa portar giovamento a lui ed al pubblico. gualdo priorato,
che voleva lo onore di dio, in lui solo piazze d'onore: v
piazza. si confidava e con lui voleva pace. solaro della marga
onor del campo e d'arme a lui si rende, / perché ben le dispone
per cui m'ài l conquisa di lui m'aiuta; / non t'è onor
; / non t'è onor s'a lui non vai, / combatti per la
d'onore l'hai coronato, e posto lui sopra l'opere de le mani tue
[rezasco], 57: da lui furono abbassati degli onori. guicciardini,
11-80: « oh! » diss'io lui, « non se'tu oderisi,
e giovenili onori / ch'ella stessa di lui madre gl'infuse. 28.
e acquistando vive con onore, e lui vituperoso si vive ». sermini, 13
i fratelli di giuda sono accennati con lui a titolo d'onore. -attribuire
da quelli che hanno invitato te e lui: da'questo luogo a costui; e
(1-iv-283): quando alquanto con lui dimorata fossi, io il farei avvedere con
fosse, e quello onore che a lui se ne convenisse ne gli farei.
vertute al suo fattor sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore. petrarca
fattor sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore. petrarca, i-4-42:
avversativa: 'antidannunziano 'non riguardo a lui 'persona ', ma a lui
lui 'persona ', ma a lui * indice 'e 'tendenza '.
panni, i panni fanno onore a lui. ibidem, 109: la gatta
a bruno e buffalmacco n'avevan da lui [calandrino] di buone merende e
ricevere l'ostia quelle due donne a lui infamate,... videle con volto
diciea che noi eravamo coloro che a lui togliavamo lo stato, e di noi a
neutro. ammirato, 1-i-25: a lui pareva onorevole che si dicesse d'aver
cittadini di quel tempo non curarono di lui né vivo né morto: della qual
qual cosa il boccaccio nella vita di lui ne rende largo testimonio e dice alcune
sarà cagionato dalle onorevoli testimonianze che di lui sono state fatte nella francia. muratori
panegirico che alla vita e bontà di lui con qualunque maggior lode potesse esser fatto.
.. di far cosa non meno a lui che a voi grata e agli eccellenti
cesare, e confermò tutti gli atti di lui e distribuì le provincie et onorevolezze che
chiunque onorifi- cherà me, io glorificherò lui. g. f. achillini, 54
, con lettera di partecipazione, per lui onorificentissima, del card. mezzofanti data
ed architettonici ', offre vari oggetti da lui disegnati o per uso sacro, alcuni
lusinghe e con rampogne / tutte in lui riversar le colpe e tonte. siri,
de l'onta sia consorte, / fece lui disdegnoso ». fatti di alessandro volgar
, anzi infinite con vituperevole viltà a lui fattene sosteneva, in tanto che chiunque
, in languide maniere / sol per lui combattendo il riso o 'l guardo, /
quante volte / -e questa ancora -per lui che nessuno / più sa, né intende
suo viaggio; e per onta di lui e del suo populo tanto il farò
suoi legati lo convocarono in onta di lui. carducci, iii-7-375: a onta
ami podere, / che ha nimico e lui ontalo adessa / poi ni vole ni
moglie del conte di caserta, onde da lui si tenea forte ontato. livio volgar
temendo di non essere seguito nella battaglia da lui né da'suoi cavalieri, si ritenne
nome, lo richiamò con termini a lui ontosi più che dannosi. d.
ebbi di gioia, / seguendo in lui voler fer'e ontozo, / né mai
guerra punica, 35: troppo avea con lui [annibaie] grande gente e grande
vennero a fine, ma s'accordarono con lui. = deriv. da onta'
, nella sperancia frusta, / la lui penelopè tanto serena, / che d'odio
singoli strumenti. savinio, 12-182: lui [stravinskij ha fatto rompere le fila
taft erano proprio i più lontani da lui per tendenze politiche e i più inclini
piacere a dio e di attestare a lui il nostro amore, la nostra ubbidienza e
e legata con dolcissimo cristo e in lui trasformarmi e lui amare e servire e
con dolcissimo cristo e in lui trasformarmi e lui amare e servire e onorare col desiderio
conosciuto, cominci a far ragione con lui dell'opere e de'dì. lettere familiari
chiari, 5-97: l'enorme delitto da lui commesso fu opera d'un amore impuro
1-i-231: e1 papa aveva promesso e a lui e a baccio d'àgnolo tutta l'
tutti i detti de'filosofi che fuoro davanti lui e dalla viva fonte del suo ingegno
teatri più cospicui l'opere stesse, da lui o dettate per la musica o adattate
terminata l'opera, rimontai con esso lui nella mia carrozza per restituirmi all'albergo.
a la vostra segnoria devotamente ke per lui e per deo e per vostro onore
, teresa rebora, passando davanti a lui, metteva in opera tutte le sue
essere per opera del pellegrino avvenuto, lui alla loro casa condussero per tanto quanto
sia l'idea che l'attività da lui prestata è di natura 'servile '
e ti mostrerà nel libro scritto da lui de'buoni operari, acciò che anco
costumi. salvini, 16-407: fattosi a lui presso, / dissegli da lontano oprante
diversamente operanti a salute ed ornamento di lui, move una sola discordia. torricelli
e ad esso solo ubbidivano e di lui solo gli ordini eseguivano tutti gli operanti
anni, e sulle poche opere da lui lasciate. avevo dinanzi la sua 'opera
(240): chi raccontava ciò che lui stesso aveva fatto. [ediz.
in confermazione di quanto è stato da lui saggiamente operato e proposto a sollievo della
date a alcuno non hanno potuto in lui adoperare, una parola molte volte per
gli altri, sperando che operasse in lui la sanità come negli altri. pananti
prestavano occasione spesso che seguivano contra di lui cose molto reprensibili e alla città di
ragione, operare contro quello che da lui è disegnato. -peccare, rendersi
a corona / e chi ben opra di lui mal si sona. compagni, ii-221
egli dovesse verso lui misericordiosamente operare. m. palmieri,
negare che galeno operasse, perciocché dice lui... che, curando uno
nella stessa maniera, crescerà la di lui velocità nella stessa proporzione in cui cresce
apostolico al re francesco, appresso a lui seppe sì saviamente operarsi che n'ottenne
, su quel modello ci formiamo, lui riguardiamo, e dalla stima e dalla
quella vita esteriore di recanati è a lui [leopardi] senza sapore e senza attrattiva
, era non pertanto assai più di lui pericoloso, perché aveva facile favella alla napoli-
egli d'ogni cosa autore ed essendo in lui principio il proprio intelletto operativo. romagnosi
che essa... ferventemente di lui s'innamorò. leone ebreo, 223:
secondo la varietà degli strumenti operati da lui. -composto, preparato (una pozione
stagni e chiuda / la ferita che a lui fervida sanna / di spumoso cinghiai lasciò
bruno, 3-394: se, dunque, lui * il primo principio 'è operatore
agisce per amore di dio, ispirato da lui; che mette in pratica i principi
troppo comodo alla direzione i venduti come lui ». 7. ant.
la pressione della cooperazione esterna interiorizzandosi in lui obbliga l'individuo a raggruppare le azioni
strenuo cittadino, e me appresso di lui, per ambasciadori alla vostra benivoglienza.
, conviene che le male operazioni seguino lui. fioretti, 2-45 (127):
potevasi ben conoscere qual fosse maggiore in lui o la vivacità dell'ingegno o il vigor
da dio proceda tutto / e senza lui nulla è, cioè il peccato,
, xxi-245: pur domane debbo fare per lui [nicco- lao martini] alcuna operazione
per tre o quattro operazioni uscite da lui, trovate molto strane da sua maestà.
seneca volgar., 3-262: per lui [il corpo] son fatti gli strumenti
', quasi che il narratore non fosse lui, il colto gadda, ma un
operazioni chirurgiche... crederei che a lui fosse per essere di gran giovamento aprire
che gli feceno lo venerdì sancto, lui emanò sangue miraculosamente. carducci, iii-24-235
in diversi tempi davanti in rima fatte da lui, maravigliosamente belle. giov. cavalcanti
credenza che vuole che si abbia in lui è tutta schietta, semplice e pura
in gran parte, / ma perché omero lui alza e sublima. n. villani
la palma aver si stima, / di lui si duol lo schermidor lombardo / e
egli e più opinabile uomo sono di lui. = voce dotta, lat
con qualcuno: essere d'accordo con lui, condividerne l'opinione. foscolo,
, chi volesse argomentare per quella parte a lui piacesse, liberamente potesse. g.
aveva trovato ignuno che gl'intendessi meglio di lui. ca'da mosto, 304:
mente degli elettori; il nepote di lui tempera l'opinione del manipolatore: le
nell'error suo persisteva, ma in lui vieppiù sempre s'internava, credendo costanza
in sogno che un altro molto migliore di lui abitava ne l'ermo e, cercandolo
signore messer lo duca che, perseverando lui in quella bona oppenione di pace la quale
in quella bona oppenione di pace la quale lui ci disse, era deliberato di mandare
e terrore de'nostri populi. ad lui cresce l'opinione, provedendo a poco e
in tutta la siria e offerivano a lui tutti li infermi di varie infermità.
l'opinione di qualcuno; parteggiare per lui, essergli favorevole, sostenerlo. storie
i-108: mi metto anch'io con lui a fantasticare, si vuotano i forzieri dei
molto di quell'acerbo che piace a lui più che alle donne oppilate. sergardi
re di spagna, mostrando diffidenze di lui, come verificava la procrastinazione dell'incam-
pagar decime. la religione, per lui, ha soprattutto la funzione d'una
., 1-1 (1-iv-33): a lui non andava per la memoria chi tanto
per opporre le loro ragioni dinanzi da lui. dante, conv., iv-xiii-7:
esempio de'simili o de'peggiori di lui. savonarola, 7-i-50: io ho iustificato
qual persona volesse domandare o opporre a lui [ad un vicario] o alla sua
alla sua famiglia, andasse dinanzi da lui. sanudo, lui-185: in questa matina
fronte / ambe, ed in prima a lui dolce inchinarsi, / poscia agli altri
chi 'l s'appropria e chi a lui s'oppone. boccaccio, i-124: forse
il mio figlio piange. / portami a lui! » né il demone s'oppose
a giano la congiura fatta contro a lui e mostra'li come lo faceano nimico del
parte di cotanto onore, / e lodar lui con voi e poi voi anco:
il pascià dell'inosservanza de'capitoli e lui non me li ha mai rinfacciati né negati
, voleva interrogar il fratello come in lui così opportunamente incontrato si fosse. ang
del duca d'urbino; e a lui solo si poteva attribuire questa gloria d'
non se l'era certo lasciata scappare, lui rali di gran virtù o per l'altezza
mezzo e amico comune fra ferdinando e lui, volesse più tosto seguitare l'esempio
vita. morando, 42: lui opportuna sopraggiunse violante, che rare volte
ma sapevo io bene che la lode sopra lui non cadeva, mentre operava affatto oppositamente
e la notte, che opposita a lui cerchia, / uscla di gange fuor
che quegli immaginati liquori non ammorzeranno in lui l'ardor della sete. 10
prova chiaramente il titolo della servitù da lui pretesa, sia luogo alla licenza di fabricare
, il segno che il vino per lui non ha misteri. 4.
(v -103): orlando ferì lui duna percossa, / a cui non ebbe
quanto ad orio vergani mi divide da lui un'opposizione netta di anima, stile
sopra l'uno e l'altro opposto a lui. p. f. giambullari,
monti, x-1-120: né pietà di lui sente altri che l'eco, /
se non quando ella è opposta a lui per diametro. tasso, 9-2-332:
dell'antico vigore si fosse ridestato in lui, notava che egli, non che
giustizia dell'uso bastarono per esaltare la di lui persona opposta da alcune personali qualità non
dell'arbore o ella sarà oppressata da lui. benvenuto da imola volgar.,
ha fatto lecito che ciascheduno oppressato a lui possa ricorrere e benignamente e graziosamente e
tanto peggio m'è fatto, e a lui quanto più male fa tanto più il
e la grande etna, posta sopra lui, espirare fiamma dalle fornaci arrupte.
43: un de questi giorni che lui andarà in prattica in contado, me fingerò
respiro oppresso. - ah! - fece lui - terribile! -con uso avverb
nel saio differente, / sebben egli era lui non esser esso. tasso, 7-1-5
fosse più bisogno davvero, neanche per lui, di tutte quelle cure opprimenti, di
, viii-2-66: finsero perissione, madre di lui [platone], essere stata oppressa
soldato / alla nostra padrona, fu da lui / oppressa a forza.
prodigio e strano!) / vider lui che, l'invidia oppressa e doma,
'e la spontaneità ch'era in lui: lo sottrassero a un panteismo che
questa una sì viva impressione nel di lui animo che... si lasciò così
possiamo tollerare che una sola delle di lui facoltà sia oppressa, inceppata, mutilata
, 5-113: il trionfo fu da lui tenuto / il più facile e men pericoloso
dalle accuse date al pietoso eroe formato da lui che, se tutte l'altre che
nevio] rigettato, dagli amici di lui non soccorso, da tutti i magistrati oppugnato
gusto d'arte oratoria forse era a lui naturale per la disposizione del suo ingegno
salvini, 48-23: se il sol con lui [marte] congiungasi, fa uomini
tanto opulente che avvanza l'obbligo da lui fatto. buonarroti il giovane, 9-520:
. dati, 7-9: trasferire in lui la pensione opulenta ch'egli godeva sopra
corto, sulle rotonde opulenze del di lui tipo anatomico. -foltezza e splendore
la parsimonia ne'ricchi, era in lui veramente stupenda. gioberti, 3-170: al
consente di scegliere se stipulare o no con lui un certo contratto (o altro negozio
. moretti, ii-659: ti faceva lui [un ebreo ungherese], sì,
, nel suo calare ti potrà ancor lui mostrare l'ore. pigafetta, 106:
9-1-3: iersera mi trattenni due ore da lui. gioia, 2-ii-319: la pettinatura
potente: / ond'è che ognun di lui più questa ha caro; / e
ora, prima che la poesia lasciasse lui, provvide lui [carducci] a
prima che la poesia lasciasse lui, provvide lui [carducci] a lasciarla definitivamente consacrando
/ ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace ».
e quello, anche cieco, ch'a lui s'appoggia vengano a mal fine.
, il duca si risolse di andare lui medesimo a questa impresa. montale, 1-91
allora /... / e con lui sparve il suo castello a un'ora.
e voi amate in buon'ora anche lui; ma se vi dà cartacce,
: questi sono, secondo aristotele e lui (è bell'e ora di a irlo
., 38 (668): per lui l'impiccio era ben più reale;
. nievo, 36: nessuno più di lui era capace di durare seduto le ore
parendole ancora ogni ora mille che con lui fosse [ecc.]. sanudo,
per mostrare che l'era stata da lui vinta e che ora in man sua
la guerra contro tutti, due iatture per lui e per il popolo abisanga, annunciò
apostolo pietro e che fu terzo pontefice dopo lui, fu avvertito da un nunzio celeste
noi quindi da unanime riverenza verso di lui [il gran sinodo della crusca],