cioè 'auieo e chi ben guarda lui, ne la sua prima voce apertamente
di pronunziare né a né ba che lui aveva riavviato l'alternatore. 3.
ella sta dinanzi: sì come è lui, che allui si dice, e ciò
loro fatta, gli sconfisse, e lui ferì mortalmente abbattendolo al campo. idem
priego che tu mi lasci tornare a lui. fioretti, xxi-970 (38):
lungo tempo in cicilia col padre di lui, e poi a perugia dimorata era.
stesso, se, tra i bravi e lui, ci fosse qualche uscita di strada
la vita condotto avea, dissi a lui: « perché semo noi venuti a queste
sé, ma a colui che morì per lui. g. villani, 5-132
229-45: lo pistoja rispose, a lui parere gran fatto; ma, dovendovi
7-419: dava il buon esempio proprio lui che non sapeva parlare a garbo. idem
mancava. tasso, 5-53: come lui vede, alza la voce: / -guelfo
l'autore, credendo vedere diversificazione da lui [s. giovanni] alli altri.
la buona femina... con lui ordinò quello che a fare o a dire
.. di avere a ubbidire a lui. ariosto, 10-52: e sofrosina casta
ii-29: era molto più stolido di lui un merlottissimo abbatucolo, che da alba
non andrete abbacando per far dire a lui quel che non dice. idem, 8-50
i quattro suoi figli abbacinati / son con lui. idem, iii-2-79: andrai /
d'un tratto fiorì stagliata lucida in lui l'immagine di liguria, ov'era
in errore, gli altri, contro di lui, misero un clamore basso che pareva
bertola, '135: debbo a lui d'essermi chiarito di molti abbagli presi
luna. barilli, 3-69: contro lui, una muta di cagnazzi aizzati [
scosse / colla robusta mano, e lui tre volte / la forza abbandonò. foscolo
imperciocché neuna pianta può essere mutata in lui da salvatichezza a conveniente proprietà di pianta
della cornice della finestra, e sopra lui abbandonato il petto e quasi il resto
23 (387): abbracciò anche lui il cardinale, e abbandonò sull'omero di
il cardinale, e abbandonò sull'omero di lui il suo volto tremante e mutato.
da montelupo, iscultore, che anco lui abbandonato s'era messo in un canto
stuparich, 2-588: nessun sussulto in lui, ma come un'attenzione tesa a
dono / del ciel salubre e 'n contra lui t'adiri? / misero, dove
colletta, i-146: stando nell'animo di lui e nella mente del suo ministro tanucci
suo contegno avevano acquistato, senza che lui lo sapesse, un non so che di
morì. idem, i-127: appressandoti a lui pre stamente con forte braccio
rabbassi, / qualunque volta, di lui sazia, farlo / voglia minore,
ma non si abbassava mai a giocare con lui. idem, ii-138: io la
evviva e abbasso ai crocicchi, ma lui non parteggiava per nessuno. silone,
abbastanza conto di quel che volessero da lui. palazzeschi, 4-327: teneva il
gola, che quella ruppe, e lui miseramente abbatté nel campo. idem,
man giusta e forte, / e lui che tanto il tuo gran nome offese,
chiabrera, 4-3-253: io certamente a lui davanti, in terra / m'abbatterei
d'un abate cisterciense, che di lui fu rivelato a una devota persona,
... sappia de certo che lui se abbecca il cervello. =
pirandello, 8-239: si raccontavano di lui le più temerarie avventure ai tempi nefandi
selvatici dapprincipio, s'intesero benissimo con lui con quel muto ed espressivo linguaggio.
alle mani del corrispondente, che anche lui non abbia pratica dell'abbiccì, la
. beltramelli, i-101: [dietro di lui] si ridestaron giganteggiando ombre enormi che
, maledicendo. pea, 7-468: per lui, abbindolare le donne era ormai,
schietta non è probabile che facessero per lui e pe'suoi abbindolati progetti.
. papini, 20-538: era lui il re della festa, questo abbindolatore
non fece alcun atto che avvicinasse a lui quel povero fanciullo abbisognante di soccorso e
forestiere, da'discorsi che s'udranno da lui ne'primi abboccamenti. giusti, i-279
stata sorpresa in un abboccamento segreto con lui. svevo, 2-526: gli si aperse
parini, giorno, iii-337: a lui nel seno / la conoscenza del suo merto
: quello che l'autore dice di lui... è un abbozzo anzi che
vigorosamente. salvini, 15-4-239: e lui indarno abbracciante l'ombre, e molte
, ma tenendoti ben forte lascia affannar lui. idem, i-412: sospirando lo incominciò
braccia distese. boiardo, ii-18-62: lui fiordelisa corse ad abrac- ciare, /
stretto stretto e si mise a piangere anche lui. svevo, 2-479: l'abbracciò
sua fortuna. botta, 4-18: a lui convenirsi il non inclinare più a questa
, 39-25 (iii-275): vassene a lui [il dragone] e lo scudo
abbreviare le parte di quelle cose che lui fa professione di darne integrai notizia,
professione di darne integrai notizia, che lui lasci indirieto la maggior parte delle cose
quell'incertezza erano allora così penosi per lui, che non desiderava altro che d'abbreviarli
più. svevo, 3-296: tacque anche lui presto ed era sorprendente abbreviasse una predica
per aver falsificato un breve, essendo lui abbreviatóre di parco maioris. manni,
e festelli variopinti per far festa a lui. = deriv. da abbrigliare
abbrivo e poi cominciò a girare anche lui intorno all'ordigno. fracchia, 545:
. manzini, 1-81: di solito era lui che le si metteva dinanzi, allorché
papini, 20-539: non era anche lui tra quelli che non sanno quel che
abburattato tra due o più forze avverse a lui, e forse anco tra idee
, lo salutava e si intratteneva con lui. palazzeschi, 260: nel
disorbitanze. lastri, 1-3-186: dice di lui [del bufalo] non esser troppo
quale salvocondotto si era partito, oltre a lui, giuliano de'medici con grave
. credo che el popolo ne abiliterà anche lui, e forse non minore numero.
suo mondo oramai era tutto dentro di lui, negli abissi dei suoi peccati e
atto, fu quella di rendere abitabile per lui un casotto su di un baluardo delle
abitanza, ch'avea ciò che bisognava a lui e a sua gente. boccaccio,
una notte si mossono per venire a lui. boccaccio, i-495: che contrarietà di
del suo volto, e in forma di lui pienamente trasformato vanne colli detti presenti dinanzi
abituale febbretta. botta, 4-1046: in lui [paoli] l'operare procedeva piuttosto
aveva perduta quella serenità tanto abituale in lui, anche in momenti difficili. cardarelli,
più volte gli avevo detto, che lui mi accomodassi delle mie stanze, perché
e. cecchi, 6-88: è in lui vivo il bisogno e il desiderio del
di quintali due libre trentotto e a lui diciemo a perpignano il vendesse.
or- delaffi] con la gente a lui accomandata si ricolse a lugo. stefani
, e gli altri baroni appresso tutti da lui s'accommiatarono. cantari, 41:
modo che dopo la sua morte quanto lui potè realizzare bastò appena per pagare i
c'è nascosto qualcuno, tanto peggio per lui. ora raccomodo io!
il re de la buona openione che di lui teneva. cellini, 2-53 (393
questa fosse stata fabbricata su misura per lui, i piedi bene poggiati a terra,
alcuno de'sopradetti luoghi o beni a lui contigui, sia tenuto [ecc.]
bacchetti, 1-iii-556: suonare, per lui significava intromettere a guisa d'accompagnamento,
/ ché forse non è bon sanza lui gire; / però ché quella che ti
di me adirata: / se tu di lui non fossi accompagnata, / leggeramente ti
voglio che noi torniamo uno dì a lui, se forse iddio gli toccasse il cuore
arnese essendo in cosa alcuna meglio di lui, si come vecchi, a pian
chi gli era avanti, s'accompagnava con lui. panzini, ii-615: il giovane
caffè, e beatus si accompagnò con lui. idem, iii-280: si accompagnò
la testa alta, / che già per lui carpir si fa la ragna.
currado malaspina si mise per famigliare, lui assai acconciamente ed a grado servendo.
., 7-7 (72): con lui si mise a giucare a scacchi;
per questo giardino; / ché veder lui t'acconcerà lo sguardo / più al
.. andrea sciarpelloni acconciò con esso lui, acciò imparasse quel mestiero, lorenzo
parole ciascuno si trasse adietro quanto a lui piacque, acconciandosi ciascuno per offendere l'altro
quale, entrata in parole, con lui s'acconciò per servidore. sacchetti, 62-25
nemico alle mani, e combattere con lui, quando per alcun modo la battaglia
se'nelle mani di dio, e lui ti può condannare allo inferno se '
ricciardo, veg- gendo paganino, con lui s'accontò e fece in poca d'ora
: poiché no 'l poter fare, con lui s'accontarono
carducci, ii-9-4: ora vorrei sapere da lui se dentro gennaio può darmi, o
ella mi disse che aveva paura di lui; paura che una volta o l'altra
che fu fatto, che, essendo lui cacciato da una signoria, poi ne venne
altra sua amica, e richiamollo; ma lui poi che fu tornato, gli seppe
alvaro, 2-132: si ricordavano di lui e della sua durezza con una specie
. stuparich, 2-362: anche in lui s'avvertiva un senso d'accorato pes
, 318: io l'accorcio, ma lui quando la ricontava [la burla]
vivo o morto giugurta, sarebbe a lui in contraccambio accordata dal senato la intera
: 1 fiorentini non fidandosi di lui [del visconti] perché era antico nimico
nimico, non si vollono accordare con lui. m. villani, 4-58: il
bartoli, 24-87: come si accorda in lui, il tanto ben che ci vuole
1-1 (81): e sperando per lui domenedio dovere molti miracoli dimostrare, persuadette
? cercate d'andar d'accordo con lui, perché in fatto d'agricoltura è
più questi, o s'altri a lui simile, / a la sua patria,
accordo, si richiamava, lasciate fare a lui, alla lettera dello stipulato.
cecco d'a scoli, 2484: di lui s'accorge il naso ed anche il
è chi tesser me'bellico frodo / di lui sapesse, o sia latino o franco
egli non dovea ignorare che l'azione da lui commessa si riguardava dalla religione come un
accorgimento feminino gli atti e i detti di lui apparivano quali erano. palazzeschi, 4-18
vita d'uno uomo, e fare lui lungamente vivare. anguillara, 14-
conobbe, costui non solamente aver più di lui saputo, ma veduto ciò che esso
, / rispuose il mio maestro a lui, « pur dianzi / ne disse:
da loro si scostava, tanto più a lui amorosamente s'accostavano. idem, i-205
): l'angelo s'accosta a lui, e toccando gli saldò perfettamente tutti
né di accostarsi ha caro: / per lui non fa lasciar venirsi adosso / un
3-36: trovando 1 ghibellini che con lui s'accostavano di buona volontà, mutò
la quale potemo contemplare, e accostarci a lui per simiglianza in virtudi, in castità
detto re federigo, s'accostò a lui e diventò ribello della chiesa e apostatò
alunno e convivere un poco con lui. 6. rifl. figur
lo re tenendo messer ugo accostato a lui, e il braccio in collo per
molto di lungi che ne accozzò con lui otto, o più. idem, ii-136
a tarocchi. jahier, 72: lui che non sapeva accozzar tre parole,
de'fiorentini venne a castracelo, e con lui s'accozzò, e furono circa a
: e guai al primo, che con lui s'accozza / ch'ei vuol dargli
di terra o una ceppaia, anche lui s'accucciava placido seguendo moscerini e farfalle
giudicai questa guerra dover esser saltò con lui dentro al fosso che fiancheggiava la strada;
si trovano più frasi e modi figurati in lui che in dieci antichi greci tutti insieme
io di provar con questa mano / a lui ch'a torto in falsa accusa il
xxi-940 all'accusato il fatto delittuoso a lui attribuito. (23): un dì
egli lo potesse accusare e vendicarsi di lui. leonardo, 2-613: a torto si
del pensiero ch'egli avea avuto inverso di lui. s. bernardino da siena,
, i-x-n: mossimi ancora per difendere lui [il volgare] da molti suoi accusatori
settembrini, 1-97: il commessario vedendo lui smarrito, e me sdegnato mi diede su
annunzio, iv-1-96: alcune stampe di lui,... rivelavano manifestamente l'influenza
/ tal savio il vide, e a lui ne presagìa / cose che or
guicciardini, i-5: morte acerba a lui per l'età, perché morì non finiti
e l'acerbo / di due anni a lui dissi, a lui soltanto. baldini
due anni a lui dissi, a lui soltanto. baldini, 4-126: in viso
alcuna era seguita, non era nata da lui, ma dalla acerba natura del ministro
di chirone, trovò l'erba da lui denominata achillea, con la quale medicava
, ii-251: il bel faccione di lui era fiorito di punti, di acni
facilissimo pertanto trovai l'adito appresso di lui nella mia adolescenza, e largo campo
era buono / tutto era bello per lui, / il dentifricio, l'acqua
chiamatolo a me, lo pregai che lui mi levassi di peso e mi portassi
tue pupille / d'acquamarina guardano per lui. fratolini, 5-129: fissai i
segno del capricorno: poniamo a. lato lui per ordine lo suo compagno com'è
, e ponendo ogni cosa innanzi a lui. soffici, 1-22: teneva sospeso
chiamatolo a me, lo pregai che lui mi levassi di peso e mi
d'annunzio, iv-1-780: rimaneva per lui inesplicabile quella quasi completa acquiescenza del suo
/ per bontà, per eccesso in lui d'amore! 2. dir
ch'io fui, / ch'or da lui [il primo vero] pendo,
vero] pendo, e mi rivolgo a lui, / e in lui m'acqueto.
mi rivolgo a lui, / e in lui m'acqueto. marino, 10-10:
nell'anima, s'acquieta presso di lui in un dolce fantasticare. d'annunzio
fra le braccia, sul petto di lui, dopo le carezze, ella sentiva dentro
l. alamanni, 6-49: risponde a lui boorte: a quel che s'abbia
tenca, 1-79: lo scoramento in lui è tanto più forte, in quanto
per la sua parte, e quetamo lui del tuto. g. villani, 8-112
altrui. ottimo, i-84: in lui conoscevano ch'era conceduto, per grazia acquisita
canti novelli; / facean acquistaménto / per lui de tau- pinelli. fra giordano,
al suo fattor sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore, /
fattor sempre sottana, / lui obedisce e lui acquista onore, / donne, tanto
sono le città e i luoghi da lui acquistati e aggiunti al cattolico impero.
238: io « sapevo » che lui avrebbe letto le mie lettere con la
e annacquato, quasi arrivassero fino a lui gli spruzzi acrobatici delle ondate. idem
nievo, 496: l'indole di lui si scopriva intieramente colle sue buone doti,
mordente. tasso, 11-54: a lui venne una saetta a volo / e ne
53: l'altro, che intentamente in lui l'acuto / sguardo figgeva, parlò
ella non solamente farà la vita di lui gloriosa ed utile negli affari umani, ma
, / ecco qui stazio; e io lui chiamo e prego / che sia or
.. poi adagio adagio cominciò anche lui a commuoversi. idem, 116: un
, il cuore desiderava si conservassino in lui e durassino a guisa della durezza d'
piede avrà rivolto, / vuo'ch'a lui vi scopriate, e d'adamante /
1 terso / adamantino scudo ha in lui converso. marino, 4-246: la costanza
tutta l'umana generazione, ché da lui a li moderni non si puote trovare per
dell'umana natura, la quale da lui, per seminale generazione discende, il peccato
nullo è animo d'andare contra a lui col ferro ignudo: dalla lunga con giavellotti
furioso cinghiale, / non ha di lui chi più leggiero o forte / la destra
però che quella s'adà a lui, non a te. 4
quello zero in più potè essere a lui addebitato. palazzeschi, 3-230: no
: le « istituzioni che vengono attribuite a lui, e molte delle quali erano ancora
, i-56: si divertiva ad intrigarla lui, alla sua volta, lasciandole supporre che
nuotare. ojetti, ii-261: è lui che ha addestrato giorno e notte per
, 10-7: del tutto avea rovesciato in lui il governo di sé e di tutto
che l'altre femine per addietro da lui vedute, dubitava non fosse alcuna dea.
si vede [donne], sole da lui disiderate foste, sole addomandate, solo
spazio di libertade, acciocché a lui li addimandati soccorsi con gli altri aiuti
uno ponte, menando l'addomandatore con lui, mostrando l'ombre de'buoi nell'
addio tu che sei andato prima di lui! addio tu che verrai dopo di lui
lui! addio tu che verrai dopo di lui, e te ne andrai come lui
lui, e te ne andrai come lui se n'è andato, addio! idem
e senno. lambruschini, 1-306: a lui può solamente addirsi la imparziale inflessibilità d'
di volerlo scusar con monsignore; ché lui doveva tornare alla parrocchia addirittura, per
fattore m'aveva raccomandato di addrizzarmi a lui per mandar quella scritta. 4
, ii-984: si parlava spesso di lui, in casa, con ammirazione un po'
è un messo; / non vedi lui? non odi i detti suoi? /
addolorata. tommaseo, 4-447: vedendo lui corrucciarsi addoloratamente di questa parola, soggiunse
, i-370: i giovani che vanno con lui [ojetti] fanno fatica a tenergli
. deledda, ii-249: intorno a lui anche la terra taceva, addormentata, in
satagli da un altr'uomo simile a lui. nido eritreo, i-102: da
a fare gazzarra. vittorini, 3-5: lui porta in casa, ogni sera di
: grida: -menti -e a dosso a lui si spinge / e nudo ne la
3-193: figlio d'un cane! anche lui mi dava addosso. = comp
senza toglierei il cappotto, intanto che lui levava la roba dalla sporta. poi
culla. pascoli, 625: e lui su le tue lievi orme adducevi / all'
fino da bambino adempisse al pari di lui, senza mai restare, l'uffizio datogli
altro, sentita annunziare in nome di lui, non gli era parsa che odiosa
: la gran maggioranza del collegio era per lui e nel coro degli adepti le voci
su adepto più sottomesso e zelante di lui. = voce dotta, lat.
; e non altro era sorto in lui se non un senso d'invincibile orrore
, a mille miglia, competer con lui, di nome, di ricchezze,
averlo di tal maniera adescato che di lui a modo suo potesse disporre. tasso,
, i-42: c'era sempre stato in lui il sospetto che tutte quelle gentilezze fossero
e adiposo al punto che qualcuno disse di lui: « si circonda da ogni lato
o colui / che si rivolge a lui / o fa contesa o s'adira con
l'adirato, e crucciarsi contro di lui, non è altro che adirarlo più
e curiccioso, chi volesse acquistare da lui pace così subitamente per poche et aperte
., v-723: elli era a lui molto adirato per li suoi misfatti. arrighetto
aspersa / il vincitor, né sovra lui più bada; / ma si rivolge
facilissimo pertanto trovai l'adito appresso di lui nella mia adolescenza, e largo campo mi
a la mente lume fanno / chiusi per lui si stanno, / sì che gir
pindemonte, 8-124: alcinoo sol di lui s'avvide, / e l'adocchiò,
facilissimo pertanto trovai l'adito appresso di lui nella mia adolescenza, e largo campo mi
/ e d'eccelso e d'illustre in lui risplende, / tutto adombrando con mal'
. v.]: l'onore di lui ricevè da quelle di cerie
: si è fatta la parola di lui eterna con l'adombrazione dello spirito santo
, ix-658: ogni gente che in lui crede e teme e adopera giustizia, gli
un impegno... doveva anche lui adoperar raggiri e violenze, che la sua
difendeva un'eredità che presto doveva passare a lui e al fratello? b. croce
seconda. dio è prima causa, ergo lui opera più in ogni effetto che ogni
con grande discrezione; e iddio per lui adoperò molti miracoli. s. bernardino
per altro temesse tanto quei giudizi di lui, più adorabili che scrutabili. idem
tu adorerai il signore tuo e a lui solo servirai. boccaccio, i-48: io
i-109: delle imagini e luoghi per lui [germanico] adorare non si raccorrebbe il
, 15-iii-30: quelli che tenevano da lui, l'adorarono: li altri vedendo
ottimo, ii-146: ultimamente si adora a lui ch'elli sovvenga a'suoi famuli,
di graziosa piacevolezza tutti coloro che di lui si vestono. sacchetti, 175-36:
e 'l bel sembiante / mostra ridente a lui che l'innamora, / e sol
precedenza sui genitori legittimi o naturali di lui. il figlio adottivo deve gli alimenti
amici di dio, ma spezialmente siete da lui in figliuoli adottati. galileo, 359
. g. villani, 1-39: appresso lui fu otta viano augusto suo
i'son pieno / quanti press'a lui nascon par ch'adugge. lorenzo de'medici
pirandello, 6-225: l'infanzia di lui e la prima giovinezza erano state aduggiate
; cosicché tutti si mostravano servizievoli per lui e lo adulavano. bacchelli, 1-iii-145:
, se lode / cerchi e fama appo lui, ma fedelmente / adulando ubbidir.
al padrone dimenando la coda e strofinandosi a lui); cfr. ovidio, mei
ritrovi, sempre in quella lascia a lui l'eccellenza. tasso, n-ii-849: però
/ possa il cerèbro distillarsi, a lui / ed a'suoi figli, al par
27-1215: anch'io, al par di lui, fui corteggiatore indiscreto e adultero impunito
, che non si disuna / da lui né dall'amor ch'a lor s'intrea
gregge d'ogni parte aduna, / e lui garrendo, ed incitando i cani /
ugurgieri, 186: adunque tutti intorno a lui piangevano. idem, 367: adunqua
tutto e non si muove foglia che lui non la muova prima. poliziano,
vico] perfino un caso di afasia da lui osservato in napoli in persona di '
piglia almanco un garzone, e di lui serviti; / e non ti affacchinar così
un'educazione dispendiosa e leziosa, che disperi lui, e perda loro. imbriani,
414): si sa che anche lui vive da pover'uomo, e si leva
, / sulla deserta coltrice / accanto a lui posò. leopardi, 883: infinite
non trovai mai uomo di tanta umiltà quanto lui, e sempre affannarsi a far della
ei da la spera che più in lui s'indìa / mandi benigno un raggio
fece alla finestra e pregògli che suso a lui dovessero andare. crescenzi volgar.,
io-7 (449): poi che di lui, amor, fu'innamorata, /
è sottile et i vapori dentro a lui ingenerati hanno facil essito et non dànno
11-66: per lo soperchio affanno da lui durato nell'aspre cavalcate... era
, ii-43: mi prese tal compassione di lui, tale affanno di non poterlo redimere
virtuosa, laudevole e miracolosa vita di lui, l'affannosa e vituperosa fine, e
, e pare- vami di conoscere in lui un non so che di gentile e di
scrivo scrivo. panzini, ii-95: anche lui non ne sapeva che poco intorno all'
a uno che non s'afà a lui, sarebbe bene fatto. alberti, 379
, tanto che col suo buon giudizio lui cognosca qual sia quella che s'affaccia
i-746: seppe assimilarsi quel che a lui si affaceva. -tr. fare
racconto ogni beneficio fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità e appresso
ma ci ha i suoi affaretti anche lui. tommaseo-rigutini, 1655: affaretto,
per lo suo vestimento poche donne a lui tanto congiunte di parentado; ma tu
, né disciorre, / né marsilio con lui, sa questo intrico. guicciardini,
non speri che loro si affatichino per lui in un suo pericolo o bisogno.
berni, 160: sto con lui come dir a credenza, / mangio 'l
trepido piè dell'uscio tratto, / lui con man dubitosa a sé tirando / socchiuso
donne anche quando si prendevano giuoco di lui, non lo era poi niente affatto verso
poteva firmare se no il responsabile diventava lui. ma niente affatto! lui il bagarino
diventava lui. ma niente affatto! lui il bagarino poteva firmare e mettersi al
non è a dire quanto l'indole di lui s'era cambiata sotto l'impero della
volle per molti miracoli, che per lui fece, affermare e chiarificare ad affermamento di
morelli, 424: allora ci accordammo con lui e lasciammo quel traditore del signore di
sono per li nomi affermativi, sono in lui sanza nullo contrario, o menimamento d'
figli di dusnamo occise: / inverso di lui sprona l'aferrante. pulci, 22-49
sp., 8 (131): lui in vece caccia un urlo: uno
... sia da lodare [lui] e chi iusticia affetta. ottimo,
affetto. idem, 18-31: quella lui mira in un lieta e dolente: /
fosse atto ad affezionar più la gente a lui. 2. intr. con
a noi donati, dobbiamo noi verso di lui essere affezionati! alberti, 135:
: ed io ero così sicura di lui! un uomo serio, già quasi vecchio
] è affezionato, le dodici tavole lui vietano essere signore delle cose sue.
: con grandissima affezione la persona di lui e i suoi costumi considerando, d'occulto
considerando, d'occulto amore ferventemente di lui s'accese. idem, dee.,
): ii frate s'accorse di lui, e lo salutò in un modo ch'
a perfezione. idem, 3-131: lui vuole vada a passare questi ultimi otto giorni
oratore] quelle partite che sono a lui più utili e più contrarie all'aversario
nostro riposo se noi ci affidiamo a lui. metastasio, 1-3-332: chi alla virtù
premura di ricercare il testamento olografo a lui di propria mano affidato dalla « compianta *
, 8-82: sedia d'argento borchiettata a lui / pose, = deriv. da
aduna / un vario stuolo, e in lui le ciglia affige. monti, 162
de la quartana del marito apprende / affetto lui di lento emitriteo / il medico verboso
negri, / tanto allo star di lui, nape, t'allegri, / quanto
memoria del falso corpo, per adietro da lui sepellito, non gli lasciava credere ciò
non m'affigura, che tutto en lui lo pona. speroni, 1-1-346:
rifino / ma senza speme affino / ca lui servendo gio'm'è la travaglia.
argento. compagni, 1-21: con lui era uno figliuolo d'uno affina- tore
la necessità, affinché l'acquisto fatto per lui pigliasse più fermezza, acconsenti. bisticci
re d'araona affine di combattersi con lui. seneca volgar., 2-67: il
: dante affisò tanto la veduta in lui, che lo conobbe. castiglione, 95
alfieri, 81: già di affisare in lui miei sguardi il casto / febo mi
volve e gira; / la donna in lui s'affissa e dal suo volto /
opere create, / ti sovvenga di lui che fece il tutto. idem, 8-7-93
iii-723: stava in contemplazione muta di lui, affissa con due pupille lattee,
quando gli affitta tori, sdegnosamente a lui rivolti, dissero che nominasse il mallevadore,
: t'è duopo staccarti intieramente da lui; altrimenti non n'avrai che danno e
negri, / tanto allo star di lui, nape, t'allegri, / quanto
furono, acerbissimamente afflitti e perseguitati da lui. magalotti, 9-2-73: la seconda
, che non fece lo diavolo a lui quando l'afflisse. redi, 16-iv-49:
abondanzia, ed affluenzia che viene da lui. imperocché sempre crea cose nuove, e
: questa [pusillanimità] partorisce in lui potenzia forte d'accidia, nella qual gusta
da'precordii, violenta / convulsione a lui deformi il volto, / e lo affoghi
capitan rinoceronte / con molta guardia a lui subordinata. cesarotti, i-61: tal
ella aveva inconsciamente esaltata nello spirito di lui la nuova imagine,...
razi, quanto più s'allontanano da lui, più si vadino aprendo. =
: spiccava tra questi, ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto,
grann'arsura: / si la concupiscenzia lui affragne, / dàglie remedio ne la sua
[crusca]: atti fare soleva con lui di affratellamento. fra giordano [crusca
] tosto ad affratellarsi talmente con esso lui [il corpo], che niente al
/ ch'imita insieme e 'nsieme in lui s'ammira / cetra, flauto,
/ furioso cinghiale, / non ha di lui chi più leggiero o forte / la
non ho che far nulla con lui. giacché mi si fa quest'affronto ingiustamente
dardo, che volando / venia ver lui, per l'aria affusolato. cellini,
si volse, e milon contro a lui, e ferironsi delle lance. idem,
, 3-22: credo che piacesse a lui di poner vo'tra noi per fare meravigliare
aspra via / l'alta destra di lui ch'or là t'invia. galileo,
, e cerca avere i contrassegni da lui, per via d'accordo.
cognome che erano caduti in mente a lui o alla cuoca. panzini, ii-123
occhio di una persona più importante di lui e, una volta fatto l'aggancio
gola. viani, 19-533: lui là va in cerca di giubbilei e trova
abbrivo e poi cominciò a girare anche lui intorno all'ordigno, sì che pareva un
e affaticato molto, tanto poterono in lui, che perdere gli fecero le forze corporali
campiello. deledda, iii-206: è lui che le si aggira attorno come la
mari fino all'ultima ora di vita, lui oggi ha vinto. linati, 8-42
non accompagnato da nessuno: così voleva lui. dove s'aggirava, quella povera
alcuno indugio da trovare era modo come lui morto si traesse di casa. idem,
se una giovane di reai sangue fosse da lui amata, certo per matrimonio gliela aggiugnerei
frate, sì 'l prendiamo insieme con lui. sacchetti, 189-27: e'mi
28: abbassa l'asta e inver'di lui procura, / e co'la lancia
la miseria del cuore è questa: che lui sempre desidera quello che e'non poss
quell'effetto e fine, il quale lui più brama e disia. leonardo,
sue reti incappate, in breve da lui [non] si trovassero aggiunte.
papa, col fine di venirne con lui ad un aggiustamento in materia religiosa.
col cibo, /... a lui parlando / proruppe in questi alati accenti
le interroga zioni dirette a lui, e sapeva rispondervi o divertirle così
conigli / minor caterva / intorno a lui [il re] s'agglomera. de
], se quell'acqua sempre non piovesse lui sopra, mentre si arruota; essendo
davano dei cattivi sogni la notte, diceva lui. viani, 4-43: uomini
è fatigato sì che non vuole né agrada lui d'intendere le nostre parole. guittone
4-81: ma quel, che di lui più ch'altro mi aggrada, è
riportando. svevo, 1-139: non rideva lui; era sorpreso poco aggradevolmente.
2-8 (230): e trovò lui essere maliscalco e gran signore, e
eppure non lo lasciava, aggrappandosi a lui, nel suo naufragio, come ad
sarebbe un negozio molto aggravante la di lui coscienza. leggi di toscana, 6-160
, ix-352: coloro ch'erano con lui, erano aggravati dal sonno; e
donne di questa terra erano innamorati di lui. e non ci venne mai in
come un galletto. moravia, vii-170: lui non sa di abitare in una villa
. d. bartoli, 34-158: con lui fanno una composizione per aggregamento di particelle
m'avea comandato, / porsila a lui aggroppata e ravvolta. landino [
, 2-44 (380): lui scoteva il capo, aggrottava gli occhi,
serrò le ciglia malamente inverso di lui, e gli altri serrato le bocche et
et agrottato gli occhi inverso di lui. l. bellini, i-152: e
14-151: e gli occhi di lui impietrati s'aggrottavano sotto le ciglia nere.
al figur. moravia, xi-268: lui mi ascoltava con tutta la fronte soderini,
tema agguaglia / questa ch'oggi per lui l'alma mi stringe. marino, 328
fra le braccia, sul petto di lui, dopo le carezze, ella sentiva dentro
, lo strinsi, mi slanciai su di lui, l'agguantai al petto e feci
per menare. idem, vii-410: subito lui mi venne sotto e mi agguantò al
, 27-56: la buona notte a lui pregar di cuore / i giovanetti; e
, 384: rifiorì l'agiatezza a lui d'intorno, / creata ancor dalle sue
baretti, ii-157: volevo sapere da lui dove avremmo potuto trovare i più nobili
se lode / cerchi e fama appo lui, ma fedelmente / adulando ubbidir:
, e flessibile acciocché tu intenda essere lui atto a tutti i movimenti e pronto.
pratolini, 2-47: v'è in lui l'agilità e la destrezza del giavellottista e
di terra; / quivi, secondo lui, si posa ad agio, / quivi
di aiutarlo, di far qualcosa per lui. ché di piacerti mi sarà sempre
la loquacità... agiscono su lui come una iniezione corroborante. manzini,
): spiccava tra questi, ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto
2-99: la tranquillità aveva ceduto in lui a una tensione, a un'agitazione
volte degli agli, che non ha lui ne'cibi delicati ne'quali è infastidito.
lupo, ubbidiente, se ne va con lui come uno agnello mansueto. di che
fra giordano [crusca]: donò a lui per gran cosa un agnellaccio magro e
d'agnina sucida che ne comperammo da lui. giochino [in nuovi testi fiorentini
nulla. fazio, i-14-37: con lui non s'accorda d'un ago. ottimo
arrestò;... / ma domò lui di ferire / agognante. d'
si lamenta e si duol che per lui sia / timida sempre, e piena d'
le piume / e per pietà di lui già tutto esangue, / ricever le
n'ebbero pietà e pregavano per lui. = lat. tardo agonotheta
bel colle e del sorgente pastino / lui solo è il sacerdote e lui lo
pastino / lui solo è il sacerdote e lui lo agricola. caro, 10-1272:
imperciocché neuna pianta può esser mutata in lui da salvatichezza a conveniente proprietà di pianta
fine e che appagano lo spirito di lui tardo ed angusto. stuparich, 5-135:
e si prevale in qualunque modo di lui. garzoni, 1-501: l'origine dell
valle, i-334: [il frutto del lui] di sapore è agro e non
repens, diceva... [lui] che si preparava alla nuova residenza
pareggiare. masuccio, 355: a lui parve niun'altra averne vista mai,
1-112: non vive più lungamente di lui, e caccia fuori la vita la
, 1-196: la moglie presso di lui agucchiava un maglione per l'autunno.
ottimo, iii-12: quella fugge davanti a lui, come l'agnella il lupo
, purg., 10-80: intorno a lui parea calcato e pieno / di cavalieri
bimbo sul cavallo bianco / e a lui dintorno in ressa il popolo / s'
imperadore di roma e tutto sire di lui e dello 'mperio. g. villani,
, 1-10: ah quante ninfe per lui sospiromo! tasso, x-167: volete,
idem, i-637: si volse a lui di scatto: -dimenticare l'amore:
ahi me, ahi sé, ahi lui, ecc.). cicognani,
: un vicino di camera che -ahi lui, e ahi me, -aveva la passione
in modo da scostare il braccio che lui mi teneva intorno le spalle e incominciai
un'immagine che gli somiglia, somiglia a lui, alle sue inclinazioni, a suoi
aita! » trovandosi in casa sola con lui. = deverb. da aitare.
aitatrice. idem, 16-612: di lui, / là lontano dagli altri, aitatóre
berto a bere di quel vino con lui. idem, 173-125: e quando era
come di uno aiutante; diversa valersi di lui, come di un supplimento. deledda
.. alla porta della casa di lui nel portò. idem, dee.,
quivi tutto el tuo desiderio, perché lui solo è quello che ti può aiutare
, i-128: niuno rumore o di lui o del circustante popolo ti sgomenti, ma
aiutato e governato, ogni ragion vuol lui dovere essere ubidiente e subietto e reverente
nido e di capo vana, che con lui erano che partire se ne dovessero.
l'aiuto invisibile vicino / non mancò lui di quel superno messo, / che
, 1-20: inanimò molti giovani contro a lui, i quali gli promisono essere in
suo pavido / pungon col tirso; e lui [sileno] con le man tumide
, i-494: mille d'intorno a lui volano odori, / che a le varie
sogno. saba, 475: o lui [il passero] / tra i beati
a poco a poco un altro a lui uscio. / lo mio maestro ancor non
discende, / l'ali dorate in verso lui distende. idem, aminta, 972
tevero s'insala, / benignamente fu'da lui ricolto. / a quella foce ha
, 22-115: disse [alichin] a lui: « se tu ti cali,
/ ch'io mi comincio accordare or con lui, / però ch'io sono ogni
legno assale, / cresce o tarpa di lui le candide ale. b. croce
fate luogo al capitano di giustizia » grida lui e gli alabardieri. idem, pr
ucciso otone ». e galba a lui: « compagno, chi te l'ha
d'un alambicco esercitava sempre su di lui una specie di magnetismo. =
/ contra il cinghiai, perché di lui si lagni. marino, 19-222: a
da un capezzale - / et io a lui: -voi non mi ci correte /
si dice arte. da quando albeggia in lui la coscienza, per tutta la vita
], 788: era venuta a lui una donna, avendo un alberello d'olio
mento, / el diavol fa en lui albergamento. = deriv. da
di pellegrini, e iddio era con lui. g. villani, 1 -77:
accettò, e cenò la sera con lui e albergò. poliziano, st.,
presente nume. idem, 457: in lui l'ira e 'l dispetto / albergo
rimettono, ridendo, nell'albitrio di lui che gli comandi come gli pare,
, e poco albore, perché in lui penetra la oscurità della notte che si mostra
(fico che / fu poi di lui, né 'l dolce e vago amore /
in cui si era dibattuto: ora era lui che lo portava in spalla fino a
più o meno tolse, / come a lui piacque, e quello, appresso,
dir vero, e non senza, anche lui, alcunché di sospetto. moretti,
per colpa d'alcuno il quale à sopra lui forza e signoria. idem,
o vendetta verso d'alcuno, / induca lui a temperar suo voglia / e a
,... e con alcune parole lui confortare non poteva. idem, i-329
amici, alcuni sono strani ed alieni da lui, alcuni sono awersarii. alberti,
idem, 1-72 (112): lui sapeva bene che quello atto di
: quell'aura canagliesca aleggiante intorno a lui aveva un suo fascino. palazzeschi, 1-97
3-5: in poco tempo dall'elettuario di lui era non solamente stato guarito, ma
le permette di nominare frequentemente (a lui) gli alettoni, il pattino di
imparare da uno contadino? -, lui rispose che aveva imparato molto bene greco
ed anco un madrigale / fatto da lui mentre vendea l'alice. targioni pozzetti,
universale per quest'ultima insolenzia alienatosi da lui. castiglione, 440: fingendo novi suspetti
accennano volersi in ogni modo alienar da lui. guicciardini, 128: interviene spesso che
dispiacere l'animo mio s'alienò da lui, ritornerà con mia molta contentezza a
aver tanto dolore della vostra alienazion da lui, che non si possa temperare di
idem, 628: io mi parti'da lui, al tutto alieno da il
ne sarebbe alieno, è farne capo a lui e famelo, come dire,
ii-538: se proprio lo stato vuole lui alimentare le scuole, non alimenti almeno
11 (208): viveva anche lui in quell'opinione o in quella passione comune
. anche la voce femminile diveniva per lui un naturale alimento di rinascenza e come
e dar baci e si stringeva [a lui] alitante di desiderio 2.
il suo oceano mare il quale ancora lui cresce e discresce ogni sei ore per lo
sacchetti, 81-9: stando dinanzi a lui in ginocchioni, e dicendo sue novelle
sforzo repentino, faceva prigione il collo di lui fra le sue braccia, l'allacciava
segno è, che non aveva in lui l'appetito guadagnata la mano.
monno sirò accompagnata, / de lui giraio enfacennata: / che eo non sia
umor che da que'fonti a lui procede. cattaneo, ii-2-372: la banca
cominciato a ridere e a chiacchierare anche lui. -allargare il freno: allentarlo
i-369: e vedendo manifestamente che tra lui e la fine del suo disio era questo
bene. d'annunzio, iv-1-37: in lui la curiosità diveniva più acuta come più
idem, iii-267: gli occhi di lui si allargarono terribilmente fissi nella vastità.
il padrone] troppo tosto allargare / in lui [il servo] troppo onorare,
d. bartoli, 40-ii-394: ella a lui salirebbe in cielo coll'anima senza pericolo
accesosi, non ispaventato dal ricente peccato da lui commesso, con le mani ancor sanguinose
senta. idem, i-143: a lui pareva, così dormendo,...
3-48: un saracin, che ancor lui fame avea, / allato a lui a
ancor lui fame avea, / allato a lui a mangiar si ponea. ariosto,
, 14-5: un cavaliere in contra a lui venia, / e 'n suono,
piena informazione de'fatti allegabili o da lui o da me in nostra reciproca offesa
a ciò allegante, per naturale debito a lui obbligata. e quegli che a me
di ribi minore, e più allegava per lui. capellano volgar., 87
innanzi a cesare, o allegate da lui medesimo, gitteranno in terra tutte le altre
di due parole, che farai a lui stesso allegierare la pena sua.
: quando la gente passava vicina a lui alleggeriva il peso dei passi. ma egli
leggiatore. guittone, 1-15: conosco lui solo alleggiatóre de'miei mali. ottimo
39-v-222: la sapienza, che i n lui ercole] viene figurata (siccome nota
così io non avrò né pena per lui a vederlo spendere ahegramente, né
madonna lucrezia, e parimente allegrarsi con lui [col marito] e col suocero di
, 21-13: e non vi disviate da lui [amore] punto, / ch'
49): cristo benedetto si rivolge inverso lui e ragguarda col viso allegro e grazioso
/ grido, o le turbe intorno a lui più folte, / se vinto l'
fiore, 5-6: e solo a lui servir la mia credenza / è ferma,
allentando le troppo tirate, come a lui piace. petrarca, 90-14: piaga per
e l'pnde allettatici / stendeansi piane a lui davanti. foscolo, sep.,
foscolo, sep., 74: a lui [parini] non ombre pose /
., 10-10 (313): lui con essa [fanciulla] ne mandò a
aggiunge nell'allevare ciò che fu da lui seminato. salvini, 23-1-2: il
, 3-9 (352): e con lui altri fanciulli della sua età s'allevavano
i preti / -la requie eterna dona a lui, signore, - / -e la
che malsani e inverecondi desideri allignino in lui. bocchelli, 10-64: non credeva che
de'tiranni / pugnale onde melpomene / lui fra gl'itali spirti unico armò.
mio tesoro, e ho allogata a lui tutta la mia fede e speranza.
: come era giunto ad alloggiar da lui un forestiero, che non aveva mai
.. come era giunto ad albergare da lui un forestiere,...]
ed altre cagioni, allontanavano pure da lui le vendette della forza pubblica. [ediz
... cagioni, stornavano pure da lui...]. g. b
un pezo invano, / e che da lui più sempre se alontana / (già
uno uccello, / e che sempre da lui più s'allontana. tasso, 15-14
dargli udienza, presero la strada dond'era lui venuto, e s'allontanarono, cantando
a marsilia allore / que mandàr vecchi a lui i più assennati. idem, 297
chiamiamo. tasso, 19-115: non seguì lui, perché non volse allora. muscettola
, la quale fu sì tosto a lui disponsata. idem, 40-12: e 'n
lei non aveva voluto prenderlo; ma lui baciandola le aveva detto: « via
ma come rimase allorché, domandando di lui, si sentì rispondere che non c'era
sa (sì luminosa face / arde in lui di virtù gemina e doppia) /
e la curata, / mostrandosi di lui cotanto cruda, / ch'e'mi sia
. per ima condanascione fatta contro di lui, di lib. cento, la
d'annunzio, iv-1-931: non era in lui se non un senso confuso della realtà
non aver mai fine, prolungato in lui da un'allucinazione dell'udito. idem
amorosa convivenza con il fantasma visibile a lui solo, che egli accompagnava per le
, / lo ciel, che sol di lui prima s'accende, / subitamente si
te che per me priegh'iddio / che lui mi sani ciascun occhio mio,
/ la ricevuta luce, / e illustrò lui col di lui proprio lume.
/ e illustrò lui col di lui proprio lume. = deriv. da
; e perciò ai privati, non a lui, quelle allumiere appartenevano. mattioli
lo quale ionia, et allumini per lui. idem, 18: laudato si,
cognani, 2-194: il lavoro di lui consisteva nell'alluminare (ahimè!
tubo di scarico. panzini, ii-736: lui aveva tutti i suoi piatti, tutte
sarebbe breve. moravia, vii-157: lui si rizzò a sedere e domandò: «
suo nome allungatamente perché giungesse fino a lui. = comp. di allungato
. anguillara, 6-376: e a lui, che madre chiama, e la conforta
in alma, / tutta è in lui. cino, iv-158 (18-11):
. tasso, 8-10: e invitò lui ch'egli volesse al manco / de
finga almeno. monti, 9-388: se lui sempre e i suoi presenti abboni,
degli uomini che non si regolavan come lui, quando però la censura potesse esercitarsi senza
. poliziano, st., 1-116: lui [polifemo] guata il mar che
. volere o non volere amarlo come lui intendeva essere amato. altalena durata fino
; / poi seguirò sì come a lui ne 'ncrebbe / troppo altamente, e
sì altamente di quella beatitudine che in lui scorge, che
l'ha di dote, e dotala lui in aitanti. cellini, 1-9 (41
verità e dell'onore di dio, lui ti dà sempre adiutorio a ritornare al
.. monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona fede, è punito
s. caterina de'ricci, 23: lui è malissimo contento verso di voi,
. croce, ii2- 66: per lui [vico] le favole non sono alterazioni
alternamente fiede. idem, 16-6: vedresti lui, simil ad uom che freme /
or fa negra, ora indora a lui la fronte. monti, 252: veggo
del signor conte. s'alzava con lui, sedeva con lui, e le
. s'alzava con lui, sedeva con lui, e le loro gambe s'alternavano
discorsi. mazzini, ii-43: erano in lui alterno. due esseri combattenti, vincenti
: parecchi mesi passarono, sì per lui che per me, in queste alternative
di pronunziare né a né ba che lui aveva riavviato l'alternatore. = deriv
divenuta fortissima, virilmente si difese, lui con villane parole e altiere ributtando indietro
lino / candido siede. avanti a lui lo specchio / altero sembra di raccòr
noi servi del peccato, tanto perfettamente da lui fummo amati, che egli non disdegnò
prendi più fede ed amore inverso di lui, allora... la virtù dell'
machiavelli, 778: quelli che con lui hanno peccato, con le parole sue sperino
., 10-3 (422): e lui con ogni ingegno e saper confortò nel
condiscendesse alla dota, la quale a lui pareva troppo alta. caro, 1-762:
adunque, possedendo, fa quello che a lui s'appartiene, fa bene; ma
ch'egli voleva dare la figliuola [di lui] a un suo scudiere,.
egli piangeva, e stava ora a lui presso un'altocinta vergine ricciuta. d'annunzio
, 19-145: dopo una mezz'ora, lui e l'adolescente vestita di nero con
e 'l pensieri vostro tutto sia consolato in lui servire, acciocché voi siate in della
la cosa che io ucciderei altressì tosto lui, come egli me. idem, dee
quale trovai altretanto di me quanto io di lui essere innamorato. leonardo, 2-401:
, 1-12: era tanto ardito che lui difendeva quelle cose, che altri abbandonava.
alla vista, / ch'altri che lui il pregio non acquista. foscolo,
da chirone a schiro / tra- fuggò lui dormendo in le sue braccia. m.
chi egli si fosse altramenti che da lui udito avesse, s'era proposta di doverla
che non posson portare, e che lui non toccherebbe con un dito. idem,
e quella gente / ch'eran con lui parevan sì contenti, / come a nessun
. nieri, 245: e intanto lui attendeva a altro. pascoli, 57:
di chi la casa sia, / a lui s'accosta. speroni, 1:
né aveva mai avuto che far con lui, altro che di toccare il petto col
altrove è contrario ed opposito, in lui è uno e medesimo, ed ogni cosa
uno e medesimo, ed ogni cosa in lui è medesima. idem, 379:
el presupporsi che tu ti confidi di lui. tasso, 2-23: -non volsi far
, 8-80: veramente proveder bisogna / per lui, o per altrui, sì ch'
, 275-14: morte biasmate; anzi laudate lui [iddio] / che lega e
class, altèri), formato su lui, e analogo a cui, l'uso
in sua presenza, / e puose lui in ricca e magna altura, / facendo
cielo. idem, i-191: di lui si curava poco, anzi sospirando vergognosa
, senza già mai alzarla per rimirare lui. pulci, 3-2: alzava con due
e umanamente / con occhi di pietate in lui rimira. idem, 8-27: alzo
contemplare l'ospite così noioso per lui, alzandogli il lume sul viso, e
alzò le ciglia, / ben dee da lui procedere ogni lutto. m. villani
mente vengono tosto ad unirsi con esso lui. idem, ii-96: egli [sansone
togliere a garibaldi la dittatura e assumerla lui gridato dal popolo. 3
variata, che pochi davano piacere quanto lui soltanto ad udirli parlare. idem, 484
ed amabile con tutti, ma con lui era cambiata. idem, i-114: dolce
della vecchia aristocrazia piemontese, ma di lui più fine nell'ingegno e più avventuroso
vanel- monzio... afferma aver lui fatto una spezie di amalgama, che
ch'esse non amano né possan amar lui suo creatore. carducci, 17: se
'l bel sembiante / mostra ridente a lui che l'innamora, / e sol
boccaccio, iv-109: questo paese a lui male grazioso, non gli potè concedere per
soave amaraco, spirando odore, riceve lui fra'fiori nella dolce ombra. alamanni,
bel sembiante / mostra ridente a lui che l'innamora, / e sol per
figurandosi che non amasse ora trovarsi con lui. panzini, i-23: queste, forse
la vita medesima alla... da lui talora amareggiata soldatesca confida. manzoni,
misantropia, si era venuto impossessando di lui. viani, 19-80: mia madre
è [pane], ed a lui sempre / la forte bile sopra il naso
calice nel gozzo. pavese, 5-68: lui si grattò dietro l'orecchio, guardò
fa tutt'il contrario, ché a lui pare l'amaro dolce, e 'l dolce
diventa quasi l'amato, trasformasi in lui per virtù dell'amore. marsilio ficino
quello, l'altra è a difendere lui. idem, conv., iii-xn-13:
panzini, iii-316: si diceva di lui [del frate] che un gran signore
, gli aveva proposto di andare con lui nel mondo profano. b. croce
né la nostra volontà ama secondo che lui è degno d'essere amato, ma
, ma quanto si può estendere in lui ne l'atto amatorio. guicciardini,
maestro manfurio gli ha composta, che lui vuole inviare non so a chi sua
de la quartana del marito apprende / affetto lui di lento emitriteo / il medico verboso
bene accostumato. / e quando se'con lui un poco stato, / anche 'l
ruggier con molto gaudio, et ella lui; / e ad abbracciarsi...
che 'n mar vorrìa che fosse con lui in nave, / per ch'am-
la meraviglia, e 'l duolo / a lui che ambia di sì bei raggi ornarse
giovane e « immaturo ». né lui vi ambiva. = lat.
usare ambiziosamente quello che virtuosamente da lui fusse stato usato. tommaseo [
cielo ambe le mani, / ringrazio lui, che'giusti preghi umani /
che le sorelle di fetonte, piangendo lui morto di saetta dal cielo, si convertirono
di fragranti scollati...: lui, napoleone terzo, in culottes di raso
, nuo- v'aquila fatto, a lui s'offerse: / ma vicine a i
la sua propria bianchezza al desiderio di lui. tutte le cose bianche intorno,
un tal palazzo, dove entrato anche lui, con la compagnia, aveva trovato
: i mesi che passai presso di lui furon privi di qualsiasi amenità, se non
viani, 14-216: si recava spesso da lui, per divagarlo con la lettura di
il suo contributo di denaro, faceva tutto lui. = lat. tardo amicdlis
trionfo, che disponesse l'animo di lui a intendersela con gli awer- sarii amicamente
uomo fidare. compagni, 3-4: a lui [essi] si mostravano amichevoli.
f. bertini, 7-16: favellaste con lui all'amichevole, senza farli punto di
ricci, 302: andremo sollecitando, che lui paghi li fitti più d'accordo
la vita, ché, morto lui, io non volea mezzo vivere. idem
per il sentimento di essere dappiù di lui. -ant. amico di bonaccia:
sua amica per dilettazione, e quella ama lui per utilità, non ama l'uno
re dell'universo, / noi pregheremmo lui della tua pace. g. villani,
fue quasi lo principio de l'amistà tra lui e me, quando elli seppe che
ritenir vostra amistia, / risaluto vo''n lui per cui difranco. albertano volgar.
, 7-79: e mi ammaestra, lui che ha il doppio della mia età.
di qualunque strumento, quantunque io sapessi lui se non in uno essere ammaestrato,
, che si fa fare un figlio da lui e pretende poi di essere sposata e
e goffo, ammansito...; lui che guardando uno del proprio sesso pareva
, 11 (208): viveva anche lui in quell'opinione o in quella passione
gli guastava il pranzo, facendogli, lui solo, mangiare tre quarti delle sue
: la mamma anzi l'aveva ammazzata lui, nascendo. b. croce, i-2-29
l'animo / d'ammaz- zarti con lui? sassetti, 4-485: ebbevi differenza con
la grammatica. moravia, v-82: per lui il mio fidanzamento non era che un
avevan fatto ad ogni ammenda che a lui piacesse di prendere. idem, dee
di mettersi al lavoro, leggeva, lui il carducci, alcune pagine d'un classico
, le strette di mano erano per lui arti di bugia, perché voltava le spalle
a leggere, e guardava il libro e lui in aria sospettosa, stando ad ascoltare
suo grembiule, ma al moto di lui prontamente volgeva anche lei il viso a
, 8-50: gli ammiccavano, e lui scuoteva la testa, sorrideva, stava allo
repubblica essere amministrata da molti inferiori a lui. bandello, 1-7 (i-98):
si lagna degli amministrati che essi di lui: nella sua impazienza è rimorso.
e li muta e varia come pare a lui. targioni tozzetti, 7-94: l'
6-32: l'amministrazione comunale impersonata da lui fu sempre detta « l'amministrazione del tarlo
[del vitelli], perché sopra di lui s'appoggiava in quel tempo..
fedeltà da noi dovutagli, e da lui comandataci nell'amministrazione de'suoi sacramenti?
fatto s'amminora, / né papa a lui porria giammai levarlo. =
del possente re di babilonia, e per lui tutto quel paese sotto pacifico stato si
potentissimo correggitore di babilonia, e a lui ogni dieci anni una volta per tributo
, iv-1-67: e nell'animo di lui, insieme con l'ammirazione per la cosa
ha fatto ammirazione, ancora, che lui non c'è? = voce
: non si è mai potuto avere da lui un libro in prestito. se fosse
e che nessuno avesse a lagnarsi di lui. ammollificare, tr. [
, 18-23: e sovra e intorno a lui la selva annosa / tutte parea ringiovenir
l'acerba durezza della bella pietra da lui infino all'estremo dolore amata. bembo
temendo no 'l più star crucciasse / lui che di poco star m'avea 'mmonito.
capitano albani in disparte, si rifugiò con lui nel vano di una finestra, lo
,... divenire in breve anche lui putrido e puzzolente al pari di quell'
l. salviati, 10-19: a lui [a dio] rivolgendoci, siamo da'
può ancora essere, che il di lui seme sia dotato de'suddetti spiriti,
idem, 20-106: quante scintille in lui sorgon d'ardire, / tante un secreto
453: per invisibil forza / in lui l'ira s'ammorza, / se gli
respiravano la voluttà deila vita intorno a lui, gli blandivano la superficie dell'anima;
e ammazzorno il sergente maggiore mandato da lui [dal borbone] a quietargli.
: alato [è] il di lui [di mercurio] caduceo, con cui
, 453: per invisibil forza / in lui l'ira s'ammorza, / se
, il napoleone della musica e di lui non meno egoista, viveva a parigi ammutolito
carlo, e pubblicassero in nome di lui amnistia generale. magalotti, ii-117: vi
ad altri. moravia, xi-23: secondo lui, c'erano due generi d'imbrogli
, 16-93: esce di mano a lui [il creatore] che la vagheggia /
quante sono le anime che soggiacciono a lui. per dettarne praticamente un trattato completo
occhi le mie primavere / perdute. in lui ricerco amor non vile. -personificazione
anima, la quale fu sì tosto a lui dispensata. idem, vita nuova,
ragionando con meco, e io con lui. idem, 126-52: qual fior cadea
: amor, più ch'uom non puote lui servire / in tutto tempo, e
rende 'n un giorno: perch'a lui m'appiglio. lorenzo de'medici, ii-3
amore, / poi che non piange lui, che m'ha ferita / sì,
lunga tratta errassero coloro, che di lui sentirono a sinistro. goldoni, iii-201
là per vederlo e per pigliare con lui dimestichezza, considerando avere da lui o
con lui dimestichezza, considerando avere da lui o consiglio o aiuto come potesse entrare in
osservi in qualunque modo la legge a lui dilettissima, ma l'adempi. manzoni,
ad ogni ragione, per non dipartirvi da lui. guerrazzi, 4-695: egli [
provato gli antichi padroni più mansueti di lui; per ultimo, amore di contraddizione
don saverio! e, per amore di lui, in che soavità di virtù vive
206): ed ho tanto amore in lui posto, che io non sento mai
tanto quanto io il veggio o di lui penso. lorenzo de'medici, ii-153:
su con quelle stelle / ch'eran con lui quando l'amor divino / mosse di
. marmitta, ix-297: quivi a lui fanno satiri festosi / e ninfe in cui
fiorentini di sì amorevole uffizio, e lui di averlo con tanta diligenza e celerità
poco di tempo che qui stata son con lui, che in tutto l'altro rimanente
. morelli, 274: consigliati con lui, se non lo truovi viziato, dimostragli
io lo levavo, ogni volta che lui veniva a firenze, d'in su la
amorevolone com'egli è, credo a lui più che a certi affettatori di gentilezza squisita
di colpo le sue radici entro di lui. 2. sm. fiammifero con
sì amorosamente, / che tomi a lui; ma tu li stai pur dura,
è in dio, però che in lui è somma sapienza e sommo amore e
amorose... hanno ricevuto da lui [caramba] con un costume lucido e
aveva riempiuta l'ampiezza del fatto cerchio da lui. buonarroti il giovane, 9-147:
il palazzo levavasi d'in- nanzi a lui, ampio come una reggia. pirandello,
virtuosa, laudevole e miracolosa vita di lui, l'affannosa e vituperosa fine, e
di vino. bontempelli, 9-123: lui tornava a casa ogni notte...
recuperazione della borgogna, desiderata sommamente da lui, per la amplificazione della sua gloria.
tacito in corbulone osservò del solo comparir lui... per vane ciance di elevata
lignaggio, non però era possente inver lui. idem, 152: e dico,
un poco a rossezza, e dentro a lui si è una cosa simile al sangue
quella ciurma di trafficanti e riflette che lui sarebbe più nato ad essere anacoreta che
c. gozzi, i-38: il di lui verseggiare e rimare improvvisamente e lungamente,
italia, integrò l'equazione che da lui, ancora oggi, si intitola.
del signor manfredi fu con approvazione di lui medesimo mutato e migliorato in qualche parte
5-2- 40: non perché a lui non fosse ben noto il metodo opposto
. d'azeglio, 1-74: parlerò di lui più innanzi; poiché la natura sua
egli mi scrive, e che io a lui scrivo, resterebbe una anatomia di strazi
: « maestro », diss'io lui, « or mi di'anche ».
barberino, 140: poi si rivolge a lui: -o tu ti parti o
dolore doverebbe fare. io malgrado di lui e di morte che non mi vogliono ancidere
o in un altro deve campare anco lui, povero cristiano! e deve anco
, povero cristiano! e deve anco lui far ballare il mento. pascoli, 213
tasso, 6-23: pur molti di lui tema non hanno, / ch'anco
salute, e destreggiava e si ostinava anche lui. d'annunzio, iv-1-142: dentro
d'annunzio, iv-1-142: dentro di lui non restava che un freddo abisso vacuo
ancor vicino scorse / un destrier ch'a lui volse errante il passo; / tosto
piacque al duce mogol, che in lui rinvenne / valor guerriero e militar talento
, i-225: poi che l'andante cavallo lui carico di pensieri ebbe tanto avanti trasportato
pur presa: - / lieto a lui vanne destro ed avveduto. idem, ii-32
tutto questo; che non va a lui. 3. raggiungere un dato punto
: né molto andò, che a lui col suono / mancò lo spirto. fogazzaro
denari se n'eran andati prima che partisse lui, e non esisteva speranza che ritornassero
che e'non mancò chi dubitasse in lui di veleno assai più che per altro
andare alla confidenza. idem, xi-39: lui poveretto, credeva che jole volesse parlare
greca e qualcuna di loro andava con lui alle volte. -locuz. -vado
talino aveva le scarpe rotte, ma lui magari andava scalzo. 32. unito
gli andavano tanto larghi adesso - né lui, era chiaro, doveva aver fatto niente
i-200: io anderei a vivere con lui a roma. -andare a (
e privati, non posso andare con lui. b. davanzali, i-207. noi
andrà attorno col carro dell'asino, e lui resterà in casa ad allevare i figliuoli
egli è molto più ricca la repubblica di lui [cosimo]. -potere andar
rosa, 199: molti uomini da lui di varie classi / chiari in arte e
con dirgli la grande confidenza abbiamo in lui, e che ora ne va il tutto
andarono a male, o prese pur da lui, o divise fra di loro da
alcuno [t'accosti], poco con lui puoi sostenere, se esso a
e gli altri baroni appresso tutti da lui s'accomiatarono. machiavelli, 648: orsù
edifizio], la quale fu divisa da lui [dal gaddi] in quattro spicchi
portasse; così era divenuto il tempo per lui: prima i minuti gli parevan
un petto umano, e respirava anche lui, così, al ricordo delle sue vicende
di giostrare... giostrò anco lui. idem, 88-15: questo mondo corre
non so s'io dica da lui a cagione del grande scapito di forze
penosamente, e voltava la testa verso di lui, che si udiva l'anelito rotto
di sommersi / simili all'uomo o a lui vicini pure / nel nome.
gli aneliti di solinghe anime / che in lui si ricongiungono. d'annunzio,
prendi e guardalo, perciò che in lui questa mirabile virtù troverai: che a qualunque
e postegli certe anella in mano, a lui non recu- sante di farlo, fece
così e non altrimenti ma quale in lui sia il principio movente, è
: / la falsa imago anelo / lui tragge ove più stride il verno e
non fosse scoppiato come la folgore portando via lui, lo champagne e miss sarah.
4-1-195: perciocché gli amfizioni persuasi da lui, mossero guerra a'cirrei. =
e spiagge, di trasportare per esso lui, in tempo di guerra, soldati
, che lo divertiva dalle cose proprie a lui. = lat. angaria, *
un'angelina. cantari, 34: e lui li disse: -o bel viso amoroso
cicognani, 9-104: una creatura che a lui parve avesse serbato...
natura. boccaccio, i-524: crediamo lui dal principio aver creato di mente la
[par., 32-89]: e lui guardando vide piovere sopra di lei allegrezza
, al duol indegno / mosso di lui colse dittamo in ida. nievo, 438
pace al concilio intimato per l'inanzi da lui in trento. papini, 20-85:
/ onne lengua è en defetto che de lui ha parlato: / si è lengua
chiesa anglicana. panzini, ii-420: lui, uomo e italiano, soffriva a stare
/ non m'impedì l'andare a lui. idem, 63-28: l'angoscia,
iv-2-794: si sentiva più forte di lui che tutte le fortune avevano prediletto fin
rio gelato / fugga, e con lui fuggan le nevi, e mora / il
e quella della lepre in salmi, lui pensava che la morte del sole ha
il bel concetto dell'ammarinato awerebbe a lui causata grande spesa, ed alla fabbrica
medesimo uccise. savonarola, iii-101: se lui va alla vita larga, non ha
fine e che appagano lo spirito di lui tardo ed angusto. idem, iv-2-
i-143: e meglio sarebbe stato per lui che fosse morto in quel giorno; prima
anima, la quale fu sì tosto a lui dispensata. idem, 46-18: feremi
tenendo sempre l'anima nelle mani di lui. tommaseo, iii-252: come a
, 16-88: esce'di mano a lui che la vagheggia /... /
tremando in ascolto se l'anima di lui, ritornando, avesse chiesto del bene
ma verrà la sua ora anche per lui... ». idem, pr
vitellini] si allungavano spesso verso di lui alitandogli la calda anima. -nei fiori
9-conci. (402): parlomi con lui, / e com'io so,
di sentimenti. verga, i-50: lui e l'altro erano due buoni e bravi
è generale, però che di sotto lui sono uomini e bestie. guittone, i-14-18
il re dell'universo, / noi pregheremmo lui della tua pace, / poi c'
ne distingue per gli ideali che in lui risplendono e per il potere creativo che
; atto nel quale non participa nulla lui, è atto segondo ragione e discressione »
conoscendo in poche di volte che con lui stato era, questo medico essere uno
medico essere uno animale, cominciò di lui ad avere il più bel tempo del
né forma non hanno né alcuna qualità senza lui. ariosto, 8-79: già in
un solo momento dal viso di lui, come fanno col padrone certi cani affezionati
, iii-465: neppur l'amore in lui stimolava questa non ignobile inerzia: che nella
., 23 (382): « lui! * disse il cardinale, con
non aveva bisogno abraham di legge: lui era la legge animata. tasso, ii-23
voglia / ben, perché fermi in lui tutto il tuo animo. -avere vanimo
alcuna era seguita, non era nata da lui. -prov. tanti uomini,
, 6-62: messer giovanni mandò per lui e avendolo in camera, li rammentò
quello che a dio piacea di fare di lui. -all * animo: nell'
le sue sorelline erano tutte minori di lui. forse che mi son perduta di animo
araona, per la nimistà presa contro a lui per lo re carlo,..
vorrai senza animosità giudicare, tu dirai lui nobilissimo e questi tuoi nobili tutti esser
con la spada in mano tornò verso lui. leggenda di s. chiara, 41
/ mi pinser tra le sepulture a lui. m. villani, 9-86: la
bambini spargevano chicchi di granone dappertutto, lui spennellava di vischio i parapetti, i
e annacquato, quasi arrivassero fino a lui gli spruzzi acrobatici delle ondate. baldini
un cane forestiere, tutti vanno a lui, e annasanlo, e al naso cognoscono
prendono i fumi e le palpitazioni a lui pure [il sole]. pavese,
, 7-21: le regole ben tutte a lui son note, / che insegnò,
. nievo, 161: mosse verso di lui un tacito e impotente gesto di preghiera
le mani per impedirle di arrivare a lui. c. e. gadda, 2-30
di opaco... l'arte di lui fu ridurre il principal lume ad un
eravamo entrati [in albergo], e lui disse: -vogliamo assaggiare che vino hanno
quando ricevette dall'angelo quella rotta a lui sì ferale, che annientogli l'esercito.
239: quello mio amico, anche lui si sente carico d'anni et di povertà
quanto a quello di un altro eroe a lui... comparabile ma soccombente.
hai se dici anni e lui quarantotto: morrà bene trent'anni prima
mani. pallavicino, 6-1-262: con lui [ferdinando giordano] ritentarono i colonnesi
annoiava, perché nessuno aveva più bisogno di lui. soffici, 6-62: il mio
egli è invecchiato, ciascun fa beffe di lui. landino, 373: dite
slataper, 1-74: quando c'era lui si davano annoiata- mente i resoconti di
18-23: e sovra e intorno a lui la selva annosa / tutte parea ringiovenir
, xviii-271: i cari studi a lui compagni annosi. idem, giorno, i-634
lo amore, annovera 1 benefizii da lui conceduti alla generazione umana. tasso,
e fare annullare il processo fatto contro a lui. boccaccio, 15-81: ma il
e che il popolo giustamente diffidava di lui. deledda, iii-76: ci siamo quindi
unione per riconosciuto vizio organico costituzionale di lui. codice penale, 556: se il
; questa ogni scusa che meco di lui faceva, quasi consapevole de'suoi fatti,
rettor dell'oriente / dall'ignavia di lui anco annullati. 5. privo.
unico sentimento: dall'odio contro di lui. 3. perdita dell'autorità
su cento, di incontrare i pericoli che lui ci aveva annunziato. vittorini, 4-26
384): [la] speranza da lui concepita al primo annunzio d'una tal
nel confronto dei nati legittimi, fanno di lui un anomalo, un parricida, un
desiderio della celestiale patria, ansiando a lui con sospiri piangevoli. beicari, 3-3-118
ha sete, a quello ansia, in lui sospira. 3. tr. angosciare
trovò di tideo il figlio, / lui tredicesmo della dolce vita / dispogliò palpitante
: io che tante volte di fronte a lui, negli uffici dell'ente, sfogavo
mancando alcuni de'superiori e antecedenti a lui, la corona può pervenire in lui.
a lui, la corona può pervenire in lui. 3. teol. volontà
. cavalcanti, 377: non tanto lui quanto i suoi antenati, sempre furono
repubblica. carducci, 1076: innanzi a lui le trombe / del carroccio mandàr gli
gli ultimi squilli, / innanzi a lui l'antenna del carroccio / inchinò il gonfalone
1-2-201: quando si trovasse che le da lui antenotate distanze s'accordassero con quelle che
. e certo si vuole antipónere a lui, quando di tale percussione riprende el
aranguez e il gran versaglie / appresso lui sfasciumi ed anticaglie. goldoni, vi-1026:
signori aspettava il re nell'anticamera di lui. condivi, 1-20: un'altra
fissava con precisione le ore disponibili per lui. non mi fece fare anticamera. mi
antichità e santità quello, che di lui mi dicono, così conviene credere, come
4-157: la povertà aveva anticipato in lui il senno, e fra i coetanei benestanti
, i-226: né rilascerò i fogli a lui o ad altro libraio, se non
vedrà la gente, risvegliatasi prima di lui, che corre affannosa e lo sorpassa
non son l'antico, ma di lui discesi. idem, purg., 9-1
che li studiava fu al dire di lui la scintilla elettrica onde si accese nel suo
corpo dannato d'anticristo, e per lui signoreggerà a'dannati. s. bernardino
dell'anticristo, allorché avevano da spartire con lui, e non si faceva scrupolo
tutti i mascalzoni dei dintorni, per lui, che da trenta anni lo serviva fedele
di zoccoli: « quando si muove lui pare l'anticristo a cavallo ».
. beltramelli, iii-617: i discorsi di lui avevano stordito rumile signora...
gli passarono accanto guardando con provocazione perfino lui, il piccolo magro innocuo adolescente,
ma proprio per il solo fatto che lui era vivo e che voleva avere una vita
avere una vita a modo suo, lui era diventato antifascista. bilenchi, 4-83:
dire: fa fa ti; bisogna far lui chi vuole che altri faccia.
gli dispiaceva tanto di non esser ricco lui per fare a meno della dote.
il rosso volto a quello scarno [di lui] riprese l'antifona: -dove
. silone, 5-20: nel frattempo lui è stato messo fuori dalle ferrovie per
urban, figliuol di dio, da lui spirato, / ha seco rintegrato / sua
di civiltà, s'aggrava sopra di lui. nievo, 592: colla solita
si riscontravano in altri che in lui. de marchi, 417: minuto lavoro
o 'l magno atlante, / ch'anzi lui non paresse un picciol colle.
/ né guidato è dal caso, anzi lui guida. machiavelli, 748: credo
): ci sono perciò che dicono lui [cesare] non aver occupata la patria
avendolo ingiustamente ingiuriato, perché non è lui quel che parla, anzi è la voce
l'uomo dallo stato che per lui è il più insopportabile di tutti,
il parere. nieri, 424: lui poi era assai più anziano di lei.
] otton, ch'è dietro a lui, / col vago suo stendardo al vento
, ii-51: molti ancora amavano in lui la libertà della natura auena dall'ipocrisia
[schiere] aperte, tu disordini lui ed esso non disordina te. mcmtecuccoli,
la quartana del marito apprende / affetto lui di lento emitriteoj il medico verboso.
l'apertura dell'anno francescano venne da lui solennizzata nel modo più pio, con un
fatta al negozio, non raffreddò in lui punto l'ardore voltato all'armi.
! deledda, ii-722: e intorno a lui il paesaggio di fuoco, l'orizzonte
calvino, i-519: affare edilizio che lui aveva apologizzato ed esaltato dentro di sé
quali erano tutti pagani, per prendere lui [ilarione] ed esichio suo discepolo,
, appartenente al gruppo dei dodici da lui scelti come suoi collaboratori e continuatori della
era veramente effetto di vino in lui, e lo appaciar le guerre era atto
voleva per appacificarci con dio che a lui rendere le gratitudini. livio volgar.
. morelli, i-25: andossi a lui, facemmo scusa, e di nuovo ci
, 6-178: dopo l'armistizio, lui ha avuto la bella pensata di comperare
non pagano? bocchelli, i-300: per lui e il suo modo di vedere,
o lascia che gli appaltoni operino per lui, rassomiglia al soldato che sul cimento
soave abbandono, specialmente quelle mature come lui, o appannate del tutto. ungaretti,
. cellini, 560: e quando lui vidde quei tanti begli apparati che io
araona fece apparecchiamento d'arme contro a lui. idem, 6-43: [il
riputando... che iddio a lui e per lui l'avesse apparecchiato e serbato
. che iddio a lui e per lui l'avesse apparecchiato e serbato, rimase
, che il conte mangiava. anche a lui fu apparecchiato ed in copia, ma
cosa. bruno, 3-911: a lui è morta la moglie, e sta su
antica / del padre mio, di lui prima mi calse / e del suo scampo
, come usava, avesse cercato sbarazzarsi di lui. = lat. volgar. *
dismontò a una casa detta saona, per lui riccamente e alla reale apparecchiata. boiardo
fosse il primo, lei tutta apparecchiata, lui che entrava, la abbracciava.
interamente l'ardore del gerbino apertole, lui e le sue cose a'suoi comandamenti
ch'era apparecchiato sostenere / che verso lui fe'sempre il suo dovere. berni
cose che si fanno pelli teatri, appa-di lui che d'alcun de gli altri metalli,
, e di coloro che si apparentarono con lui. 4. che sembra, ma non
che mai. negri, 2-886: per lui soltanto si scioglie dal gelo dell'apparente
latine. emanuelli, 1-31: in lui colpiva l'apparenza sana, invogliante alla
le nobili apparenze, che dinanzi a lui si debbono discoprire tra poco. pellico
erasi dileguata..., risorgeva in lui. beltramelli, ii-692: il borghese
bar etti, ii-157: volevo sapere da lui dove avremmo
ch'ella doveva occupare in casa di lui. fil. ugolini, 32: appartamento
verso abbastanza melenso, e poco degno di lui, dicendo di « semiramis..
tavolino appartato e sedette di faccia a lui; sembrava stanca e commossa. pascoli
me solo. moravia, ix-99: lui non voleva dare le lenzuola dicendo che,
, 1-107: cosa gli importava, a lui, di sapere a chi quei nomi
appartenerle: io mi aspetto di rinvenire in lui quanto v'ha di eccellente nell'ordine
arte,... ma apartiensi a lui in tutte guise parlare secondo li 'nsegnamenti
[alla festa] magnificamente come a lui s'appartenea. trattato dei cinque sensi
quegli defunto, fosse perdita che a lui niente s'appartenesse. di capua, i-510
è mercenaio e non s'appartiene a lui delle pecore. passavanti, in: quelle
addietro suo fratello, per la metà a lui s'appartiene e aspetta. bisticci,
artefice chiamiamo 'il gonfia '. a lui dunque si apparterrà di formar la palla
mi faceva piacere a levarmisi dinanzi; e lui giurò con grandissima passione di non mai
: da alcuni appassionati, che da lui vorrebbono forse più di quello che meritano
e quando fosse tentato cosa contro di lui indebita, averebbe appellato al concilio. campanella
appellatorio esprimere il nome del quartiere dove lui abita. = lat. tardo
appello all'onore e alla delicatezza di lui per farle dimenticare il suo errore, e
, come se, invece del fucile, lui mi avesse spianato contro il mestolo per
, 4-118: poscia / ch'a lui fui giunto, alzò la testa appena.
non potreste appena tanto incrudelire verso di lui, che egli debitamente punito fosse. ovidio
teneva lontana e sembrava più appenata per lui che per la morte del padrone.
al braccio del papà, che conduceva lui la bicicletta a mano. moravia, vii-331
di molte cose intanto ragionava / con lui sovente... /...
avesse avuta la debolezza di darsi a lui, è certo che l'avrebbe appestata
gli avea, e... di lui fidare non si potea, che venendo
fiorentina è un soave zeffiro appetto a lui. leopardi, i-1135: ho lodato l'
a poco a poco tornò appetto a lui nella solita indifferenza. soffici, ii-203:
appiattare. de marchi, 541: era lui, che, appiattandosi, cercava di
se quei due si fossero accorti di lui. a uno a uno...
s'appicchino nel populo, bisogna che lui abbia el lume sopranaturale. aretino,
è vero che mi pare esser vendicato di lui con il supplizio d'una moglie,
appicca i suoi mali a chi a lui s'appressa. g. villani, 12-84
: se diliberò più volte andare e lui medesmo appiccarsi per la gola. savonarola
quegli altri che erano stati capi con lui ad uccidere il suo signore, e con
appiccare a cosa del mondo, perché lui vuole uomini spiccati da ogni cosa terrena
, ch'io l'ho appiccata a lui », dicendo: -siedi e gambetta,
per annoverare, / ché nulla a lui se n'abbia ad appiccare.
xi-276: eravamo proprio indivisibili o meglio lui non si staccava mai da me,
gelsi. cardarelli, 6-97: spesso fra lui e i suoi appigionanti non esisteva nemmeno
dinanzi all'uno, e tutto a lui s'appiglia. idem, purg.,
, 7-15: e umilmente ritornò ver lui / e abbracciòl là 've 'l minor
suo pavido / pungon col tirso, e lui [sileno] con le man tumide
3-76: e nel modo medesmo a lui s'appiglia, / e di trarlo di
/ e vedrai che 'l gran savio in lui dimostra, / che amore a un
. viani, 14-258: vicino a lui è seduto un signore obeso dal naso adunco
che i servizi più fastidiosi son per lui delle ambite prove di zelo.
e non gli merca, / e lui cercan gli applausi, ei non gli cerca
1-83: con allegro viso accostandosi a lui, quasi per segno di amicizia applicò