ma dentro abbondavano di dolcezza spirituale. lorenzino, 92: s'egli avessi providenzia e
belle opere per la gara dell'ambizione. lorenzino, 206: non potevano però essere
non raccappezzarsi più. lorenzino, 1-3-5: nessun non sa in quant'
ad allargare quanto scrissi all'arcivescovo. lorenzino, 221: comunicarla [questa impresa
comunicare con altri, confidarsi. lorenzino, 221: io mi risolvetti a far
preda del primo che cerca rincatenarlo. lorenzino, 220: se questo consenso e questa
quelle fanfaluche che io disidero di sapere. lorenzino, 228: nessuno negherà che la
e quelli infiamma del suo gioco. lorenzino, 230: e che colpa è la
arido che la pomice: avarissimo. lorenzino, 69: aridosio chiamato, per essere
secco, breve, conciso. lorenzino, 89: queste sono molto asciutte risposte
più in qual mondo e'si fusse. lorenzino, 218: le leggi non solo
spenderne uno per cavarsi le voglie. lorenzino, 107: ve's'ei niega d'
e'la tenne a bada parecchi giorni. lorenzino, 88: vostro padre, tiberio
, e ne leva la spada. lorenzino, 163: ma lasciami andare e portar
al letto. / che discrezione! lorenzino, 138: ei son stati rinchiusi
segno di fede o di pietate. lorenzino, 123: tenete sù questa candela come
, che più non ve ne capivano. lorenzino, 139: io credo che [
di non si raccomandare all'imperatore. lorenzino, 149: io conosco, padre
quegli ogni volta che la rendeva. lorenzino, 145: -non tanto male?
galee sottili e quattro bastarde. lorenzino, 247: è ben vero che
dota a una sua figliuolina bastarda. lorenzino, 218: non ero io.
batteria e di poi l'assalto. lorenzino, 249: non voglio...
che le befane gne ne foreranno. lorenzino, 157: ah! s'tu fussi
che hanno bene spesso i fanciulli. lorenzino, 220: io vengo ora a
la cometa che ben le viene. lorenzino, 86: e tu n'andrai bene
. -ed essa vuole bene a lui? lorenzino, 88: almanco, non gli
perdonatemi, il mio uomo da bene. lorenzino, 201: gli uomini da bene
-accettare rassegnatamente, sopportare. lorenzino, 81: modo non si può trovare
di scrivervi dentro il nome suo. lorenzino, 127: aspettate. io vi legherò
non errare con la mente. lorenzino, 81: modo non si può
bisogno: espletare una faccenda. lorenzino, 182: ch'ho io a rispondere
né il loglio fuor si cribra. lorenzino, 76: mi replica che bisogna considerare
tu sarai dispensatore de'miei tesori. lorenzino, 245: io desidererei, e
non ho a che por bocca. lorenzino, 158: -dicevo ch'io trattavo meglio
dietro. lorenzino, 158: -dicevo ch'io trattavo meglio
buona quantità di ducati di camera. lorenzino, 76: e trovasi contanti,
. l'amica, l'amante. lorenzino, 90: e dove è tiberio?
a domandar perdon venir si degni. lorenzino, 165: ma, in qualunque modo
* squartare e fare una squartata '. lorenzino, 91: che cosa mi farà
uomo da per me a saperle finire. lorenzino, 85: ma dimmi: tu
, senza dar briga a nessuno. lorenzino, 101: guarda per chi tu l'
se salvestro del berretta dirà cose rare? lorenzino, 100: ed uno di voi
larga la briglia in sul collo. lorenzino, 74: pur, io ringrazio
dipoi il cane, il cavallo. lorenzino, 220: se... questa
un buon buono spazio di tempo. lorenzino, 80: ell'è de'cennami;
andasse là, ché buon per lui. lorenzino, 153: -tu..
un ingiuriar destramente e senza villanìa. lorenzino, 130: -gran disgrazia,
con una mano al viso molto graziatamente. lorenzino, 74: io mi maraviglio
d'ogni calamità pieno ogni loco. lorenzino, 210: egli apparirà difficile a giudicare
di tanto amore che vi porta. lorenzino, 93: quattro anni sono ch'io
a volere uscire di tanto travaglio. lorenzino, 230: e, se io me
quattro mazzi, che erano quaranta libbre. lorenzino, 123: ho bisogno che
possono capitare innanzi di sì rara bontà. lorenzino, 94: mio padre mi comandò
e portare quello che io avevo lavorato. lorenzino, 180: egli è stata
nulla, egli fu loro in capo. lorenzino, 22 7: però quelli
brandano ci tenga in capo la mano. lorenzino, 74: guarda tiberio come
altri che non l'avessero invitato. lorenzino, 87: ma ecco di qua erminio
tre pillole di pec'in un bocciuolo. lorenzino, 144: insegnatemi chi m'ha
tanta maggiore laude merita chi lo fa. lorenzino, 203: se io avessi pensato
carico d'altrui, fa villania. lorenzino, 79: in verità, che erminio
chiedere le limosine intorno alle chiese. lorenzino, 164: dice che sempre s'
egli è aperto: o di casa? lorenzino, 120: ma che bado io
di cascare in piedi come le gatte. lorenzino, 201: con qualche pericolo mi
bene indosso alla natura loro cattivissima. lorenzino, 72: la maggior parte de'costumi
dover esser sempre pianto da'fiorentini. lorenzino, 94: questa [risposta],
-a causa che: affinché. lorenzino, 107: potevam'egli accader cosa peggiore
petto di uomo rinchiuder si possa. lorenzino, 210: quelli che pensassino che alessandro
ne caverai calze e ciò che vorrai. lorenzino, 131: -credi tu che io
senza che egli n'abbia più cura. lorenzino, 76: e così vivono tutti
e con lamento la va cercando. lorenzino, 123: -cercate come mi batte il
modo alcuno la pratica di quella meretrice. lorenzino, 222: e questi tali
. ant. mollezze, raffinatezze. lorenzino, 143: va'innanzi, lucido,
, lui essere uscito di cervello. lorenzino, 154: quand'io mi ricordo
parole, / che il principe ferì. lorenzino, 93: quattro anni sono ch'
un sì gran mare di mezzo. lorenzino, 90: non ostante che ci
sapesse gramatica, appena sapea leggere. lorenzino, 224: non che io pubblicassi la
: è più chiaro che il sole. lorenzino, 212: ma, per non
, tu vuoi in duino asso. lorenzino, 101: dove diavol troverò io
non pare né bestia, né persona. lorenzino, 119: come s'io non
medico non ci arà che fare ». lorenzino, 89: tu hai un bel
non dette a l'antonia cicalaccia. lorenzino, 167: vattene, vecchia cicalaccia!
che mi fan proprio rinnegare iddio. lorenzino, 166: fanno [le monache]
gli accozzino e congiungano tra loro. lorenzino, 198: di quelle diligenzie che
promesso sposo della disputare a la banca. lorenzino, 161: i'ti so dire che
in ogni loco a seder vi porrete. lorenzino, 132: ma che farò io
, liberamente eletto o accettato. lorenzino, 207: alessandro...,
io l'origine son di tanto male. lorenzino, 106: -oh! 2-518:
messer no, gli rispose la colei. lorenzino, 180: egli è stata una
io non aveva usato alcun termine antico. lorenzino, 205: e, per
suo pure all'usato rende ». lorenzino, 91: vommi asimigliando a tantalo
gli arebbe finiti di rovinare afatto. lorenzino, 94: mio padre mi comandò
ti rincresca / il tuo dolore. lorenzino, 198: voi vi potete immaginare che
francia ad assaltare il regno di napoli. lorenzino, 223: dove avevo io
dalla quale sono nate tutte le mine. lorenzino, 80: conforta pure erminio
della principale e maggiore eccellenza ottenuto. lorenzino, 219: se questo consenso e
in città, contado e distretto. lorenzino, 244: e quando noi fussimo
conto di lui troppo è sicura. lorenzino, 93: pensai di addimandarla per
ma vivi rimaner non facciàn conto. lorenzino, 94: mio padre mi comandò
, ponga con loro diligentemente conto. lorenzino, 106: io vo'prima cavarmi questi
premio non contrappesa a il danno. lorenzino, 206: non è alcuno che
/ come ei richiede tua figliuola. lorenzino, 164: dice che sempre s'è
molto brutto e contra ogni civilità. lorenzino, 212: i costumi son quelli che
/ e di copiose lacrime lo bagna. lorenzino, 223: e questi tali,
corpo: dentro, all'interno. lorenzino, 227: arebbono un po'meglio considerato
che vi pongono su gli onghioni. lorenzino, 135: ti so dire ch'
-ant. ottenere il proprio effetto. lorenzino, 203: ella [lettera] arà
parte ti pregano che tu le acconci. lorenzino, 151: quel che ti par
rumore in gran fretta si mosse. lorenzino, 198: ma, sapendo io quanto
che le mie entrate mi saranno mandate. lorenzino, 230: e, se io
che la casa non vadia sottosopra. lorenzino, 106: so bene che la colpa
caro, o mio fedel compagno. lorenzino, 144: insegnatemi chi m'ha
è tenuto per ignorante o malo. lorenzino, 76: e così vivono tutti
10 ceni questa sera in casa sua. lorenzino, 101: meschino a me!
in loco più crudel fosse commessa. lorenzino, 208: oltre alle crudeltà usate
scrive; ma non che s'osservi. lorenzino, in: io ti ricordo,
così la sua così dapoca rabbia. lorenzino, 73: tu sai quant'era
che siate ricevuto alla porta del popolo. lorenzino, 216: allora alessandro, non
, finché si rimette in arnese. lorenzino, 159: guarda s'ei si vergogna
, de'quali ne morirono assai. lorenzino, 211: essendo jerone di quella santità
tua luce eterna senza gran desio. lorenzino, 236: quanto più solco d'adria
che lo facevan talor dare al diavolo. lorenzino, 76: quel buon uomo,
diede il corpo e lo spirito suo? lorenzino, 112: pensate voi che io
in dispetto degli anni i cori agghiacciati. lorenzino, 78: e'par che
trassila fuora: e per quivi entrai. lorenzino, 115: quante volte ho
d'un palagio assai oscura e disagiata. lorenzino, 185: la mia è
discordia è questa / così repente? lorenzino, 222: i fuorusciti erano armati
non discorron le cose per il verso! lorenzino, 147: -dico bene che
luogo più incognito che pensare potevo. lorenzino, 103: se avete cara la vita
rispetto all'usanza di questa città. lorenzino, 104: bella discrezion,
.: frasi, parole sconvenienti. lorenzino, 161: allievo per le forche!
a un suon di vespro tutta uccisa. lorenzino, 227: era impossibile sollevare un
grossa, e con le doglie. lorenzino, 115: non è venuta, più
/ donando fede a lor parole false. lorenzino, 170: se voi sapete fare
2. figur. duplice inganno. lorenzino, 135: dov'e'm'hanno a
a dormicchiare doppo desinare con quel suo lorenzino, che poi l'amazzò. alfieri,
inconvenienti che in simili casi possono occorrere. lorenzino, 74: io mi dubito che
arse la cittade e rubò il tempio. lorenzino, 150: della religione non
ciò che lor bisognò, fecion raccorre. lorenzino, 248: quel che mi aveva
ancora escogitati i modi delle difese. lorenzino, i-285: lui medesimo escogitava nuove
dal principe offendono uno particulare. lorenzino, 250: io mi vo informando
nervo da sostenere il furore franzese. lorenzino, 249: dicono ancora che l'
e de l'esiglio ogni fatica. lorenzino, 209: si troverà in sì poco
un rimedio, un accorgimento. lorenzino, 109: adesso voglio andare dov'io
negoziare le cose del signor andrea. lorenzino, 242: vi prego di nuovo
esperienza; co'libri non mai. lorenzino, 151: lasciati consigliare e pensa
d'amor si trovò insieme liberato. lorenzino, 183: tu m'hai reso la
erano bruttamente rivoltate contro a lui. lorenzino, 209: i sei anni ch'egli
e con tanto disavvantaggio dalle vostre? lorenzino, 203: senz'altro dirvi, farò
-ant. becchino, necroforo. lorenzino, 223: avevo io dunque a levarmi
-semplicisticamente, con faciloneria. lorenzino, 227: quelli che discorrono ora così
, non poter generare equivoci. lorenzino, 164: ell'è bionda, ha
fame, e mangiar un poco. lorenzino, 133: -venite stasera a cena
di farla col foco si delibra. lorenzino, 70: lui dice che non
curiosamente come la facessero i compagnoni. lorenzino, 85: ma dimmi: tu
teneva lo stato con una balìa. lorenzino, 206: per cominciarmi dalle cose
, la roba e la salute nostra. lorenzino, 74: io ringrazio dio
avuto potestà di stabilirle tutte bene. lorenzino, 73: se ben lui ha
-tener femmine: aver amanti. lorenzino, 152: quant'era meglio, in
sue téma, inospitale e cruda. lorenzino, 217: per ima sua innata
lui, sempre è provveduta da lui. lorenzino, 244: quando noi fussimo certi
ferri e manette, subito, legato lorenzino e lucrezia, li racchiuse in cantina
alcun freno e troppo liberamente transcorso. lorenzino, 74: io mi dubito che,
le mura e presero la terra. lorenzino, io7: da poi che nessuno non
fare profitto, ed a finirlo! lorenzino, 225: io confesserei facilmente d'avere
un vento che disseccherà ogni cosa. lorenzino, 199: le cose di cesare
le sue vittoriose e sacre foglie. lorenzino, 238: lo strozza giace qui,
detto di colei, ghiotto da forche. lorenzino, 161: allievo per le forche
il mese, voglio essere crocifisso. lorenzino, 94: la qual, oggimai
una parola: prestarvi attenzione. lorenzino, 171: io non so tante cose
legictimamente e di ragione electo. lorenzino, 74: io mi dubito che,
la scienza o la saggezza. lorenzino, 180: egli è meglio un'oncia
era alla sua armata venire nell'isola. lorenzino, 247: le forze sua saranno
fiato. -perdutamente innamorato. lorenzino, 78: erminio... si
altrui da tua rota son franti! lorenzino, 149: in tutte le altre cose
una persona o un animale). lorenzino, 99: va appoggiandosi e par che
i scelerati, son fratei germani. lorenzino, 236: quand'io veggio uscir
, cominciai a scoprirla pian piano. lorenzino, 90: tu hai una gran cura
muine, che ve lo condussero. lorenzino, 245: io veggo che non ha
pur di fuora il tuo volto sereno. lorenzino, 120: voglio rivedere anche una
una medicina, una cura). lorenzino, 202: io ho speranza che un
. le galeotte, le galee bastarde. lorenzino, 247: arà fra palandre e
notazione di affettuosa familiarità). lorenzino, 70: ècci chi dice anche che
gatta cieca e a nasconnerella col signor lorenzino. [sostituito da] manzoni,
del ciel fra le dannate genti. lorenzino, 239: sol di tanto è diversa
gentiluomo: sul proprio onore. lorenzino, 83: io ti prometto da vero
è forza che ci vada tempo. lorenzino, 173: -saprestici tu insegnare dove sia
seppe alcun de la sua gita. lorenzino, 78: adesso mi manda a vedere
egli ancora mostrò che gnene dispiaceva. lorenzino, 88: almanco non li volessi io
tanto che non andò gozzia a male. lorenzino, 91: tantalo...
firenze, ognuno nel grado si potrà. lorenzino, 203: in questo grado ch'
più già grandi e usavanla rade volte. lorenzino, 76: quella povera figliuola,
che ecceder la ragionevol misura in grandezza. lorenzino, 216: io non vorrei
animo de la sua fortuna si contenta. lorenzino, 216: ancora ch'egli fusse
venne voglia, essendo di lei grossa. lorenzino, 115: non è venuta
infusa, / io mi sforzai guardarla. lorenzino, 136: se ben l'ha
cani, e torgli feroci e pronti. lorenzino, 80: se ben la
uno arnese e chi l'elmo. lorenzino, 102: oimè! che vuol dir
, non essendo però guasta di lui. lorenzino, 78: si è innamorato di
letta tutti i nomi dei miei guasti. lorenzino, 95: gli è 11 guasto
al ss. sacramento, portate via. lorenzino, 155: ha il nome del
invaghì di sorte che non trovava luoco. lorenzino, 91: oh! almanco fussi
quella donna non andava a gusto. lorenzino, 160: non aspetterei tanti fischi
non molto grande e quasi disabitata. lorenzino, xxv-2-130: io ringrazio dio che,
o tu ti pigli strani impacci. lorenzino, xxv-2-153: non vi date impaccio
. con pranghe di rame impiombate. lorenzino, xxv-2-156: quante volte ho io
e vien correndo a più poter. lorenzino, xxv-2-131: a questi tempi, mettersi
o vedete quante belle cose vi manda lorenzino vostro. l'imprimante cosa vi regala l'
, 1- in camera. lorenzino, xxv-2-130: o infelici donne, le
(una malattia). lorenzino, i-281: nondimeno io ho speranza che
quel proprio / modo che noi disegnammo. lorenzino, xxv-2-178: in tali lacci mi
fare oggetto di possessione diabolica. lorenzino, xxv-2-148: -cotesta casa è piena di
maggiore la indiscrezione della sua pratica. lorenzino, xxv-2-195: oh! gran cosa,
infino alle bestie conoscono i benefizi. lorenzino, 1-1-1: quel buon uomo con
un fesso d'una casaccia vecchia. lorenzino, xxv-2-131: e quel buon uomo
a combinare un matrimonio conveniente. lorenzino, 76: non fo mai altro che
quella città era a posta sua. lorenzino, i-285: è oppenione che [l'
, 313: questa ripa di s. lorenzino così direttamente investita dal filone dell'acqua
/ e lasciato in farsetto assai vilmente. lorenzino, 177: la trovai più
e metti drento tutte queste cose. lorenzino, xxv-2-145: facciam levar quel letto
gelat'acque puonti levar la sete. lorenzino, xxv-2-141: vedi a quel che io
in me non han più loco! lorenzino, xxv-2-131: gli è necessario che
che non andiamo all'altra vita. lorenzino, 85: -addio. -oh
chi possiede un mal fondato impero! lorenzino, 228: se noi fussimo tornati
aveva domandato quel pazzo malinconico filosofo di lorenzino. varchi, v-593: gl'invidiosi.
a quest'arte ho buona mano. lorenzino, xxv-2-197: pure proverrò, oggi
mangiarsi le mani per rabbia '. lorenzino, 156: si morde le mani,
d'uno uomo o di donna. lorenzino, 164: lui m'ha dato i
cosa che non resti a martello. lorenzino, 96: truovon certi loro arzigogoli
quando altrui ne ha di bisogno. lorenzino, xxv-2-143: forse anche per fare più
l'ordine tutto di questa matassa. lorenzino, xxv-2-148: ancor non intendo io
mondo. lorenzino, xxv-2-174: voglio ritrovare questa matassa
di tordi la mattina all'alba. lorenzino, xxv-2-157: hammi detto che io
gusto nel cane e altri golosi animali. lorenzino, i-281: sapete che le medicine
strinati, 130: coll'aiuto di lorenzino cavalcanti, che fu ferito nel braccio
che lo'conduceno in periculo di morte. lorenzino, xxv-2-129: lui cominciò a diventare
fortunata. - anche per antifrasi. lorenzino, 163: va'fidati poi tu di
anzi s'appica come una mignatta. lorenzino, xxv-2-173: quando ei s'appicca
: era misero, accumulava denari. lorenzino, xxv-2-138: tant'è la rabbia di
. carducci, iii-6-374: alessandro e lorenzino sono i due caratteri del tiranno e
mondo a trovarmi in queste faccende. lorenzino, xxv-2-131: quando si duol meco
vede di bronzo, di vostra eccellenzia. lorenzino, 4-5: va'poi e fidati
se non omiciatti e donnicciuole deboli. lorenzino, 69: se voi arete pazienzia,
scienza vilipendere con uno onesto modo. lorenzino, xxv-2- 157: -bisogna dirgnene
suo poema la tela di penelope. lorenzino, xxv-2-162: cotesta candela sarà prima logora
fare una palata o pignone da s. lorenzino segnata. zuliani, 104: il
de la rotura non ne pareva niente. lorenzino, no: per fargli maggior dispetto
in quella regione donde si partono. lorenzino, i-279: da poi che io
pecchie: tutto il buono piglino. lorenzino, 166: fanno un ronzio, un
15. dimin. pegnuzzo. lorenzino, 134: quando voi avete bisogno d'
una porta ed isso fatto morì. lorenzino, 129: menatemi, ché io non
mandata avea, a persuasione sì di lorenzino de medici..., sì
negative e desiderative). lorenzino, 136: ognun non sa in quant'
riuscito a leggere l'1 apologia'di lorenzino de'medici... vedete se questi
una palata o pignone da s. lorenzino segnata a, per caricare detta acqua
cavaliere che in quella corte praticasse. lorenzino, 130: obligata hai tu a
cosa si reggeva in quella sua polizia. lorenzino, i-283: se io avessi a
arido che la pomice: avarissimo. lorenzino, 69: aridosio chiamato per essere più
. o iron.). lorenzino, 82: questa è la mia possessione
da tristi umori la natura umana. lorenzino, 165: in qualunque modi si sia
con le maniche a gozzi. era di lorenzino istovi- gliaio, e per lui la
convinto della verità di un fatto. lorenzino, 155: forse sarà qui stasera o
mille battaglie per aspettare la cosa di lorenzino nostro, secondo il desiderio suo,
patron n'altro signor che cristo. lorenzino, 176: perché la non è ancor
bel quarte ruolo perché io lo cambi. lorenzino, 143: -ben: avevi
voi avete di là da ragione. lorenzino, 70: a mio iudizio, ha
traccia di realismo nei tipi fraterni di lorenzino e di giannetto, che sono lo
nobiltà dell'escedere ricoprire in gran parte. lorenzino, i-281: gli uomini da bene
o ale ripe del medesimo monte. lorenzino, xxv-2-173: fussi qui una ripa
a casa con un bicchier di vino. lorenzino, xx-2-158: ascolta. mandaci un
rispetto e da vero e fedele amico. lorenzino, 78: lui si è
uguale / ristorar ti poss'io? lorenzino, 183: o marcantonio mio, quanto
abbia l'alfieri idealeggiato nel carattere di lorenzino,... pur sembrami tal
in modo indistinto e confuso. lorenzino, 166: fanno un ronzio, un
domine, chi è? ». lorenzino, xxv-2-139: voi sapete come le son
. non sanno quello si dicono. lorenzino, xxv-2-143: egli è avaro, invidioso
. ant. scherz. esorcista. lorenzino, no: non vi date impaccio del
situazione o di un fatto. lorenzino, 138: -io so che in casa
. invar. ant. strozzino. lorenzino, 82: -mia sei, e non
un pezzo d'anticaglia rosa e scantonata. lorenzino, 139: un rubino in tavola
più che la mia vita amo? lorenzino, 91: 141: vedi a quel
ora una maggioranza di ascoltare. lorenzino, 179: non ha altra paura se
e anche spogliato, seminudo). lorenzino, 121: - avete fatto bene,
nostro padre, se iddio vi aiuti. lorenzino, in: orazioni e scongiuri,
. calmarsi, acquietarsi, sfogarsi. lorenzino, 91: così infuriati, dicono le
a la manifattura di questi scambia persone. lorenzino, 96: ecco ch'egli è
male, che le membra squarta. lorenzino, xxv-2-183: l'amor e taffete mi
prezzo pagato per l'acquisto. lorenzino, 105: subito la vò vendere,
/ canta con dolce e dilettoso stile. lorenzino, 73: mi son mantenuto con
maniche a gozzi. era di lorenzino istovigliaio. vasari [zibaldone], 5-147
il terzo dì da la sua partita. lorenzino, 115: non è venuta,
oh, udite che svarioni e'dice. lorenzino, xxv-2-174: se voi vedete che
. carducci, iii-6-374: alessandro e lorenzino sono i due caratteri del tiranno e
i-91: ed è mirabile com'egli [lorenzino]... abbia trasportata come
io troppo bene che è un tristo. lorenzino, xxv-2-142: li uomini, veggendo
che niente avrà bisogno l'ammalato. lorenzino, i-281: sapete che le medicine potenti
e l'avarizia fa trottare ogni uno. lorenzino, xxv-2-185: 10 andrò pure adagio
-fornito di velo monacale; monacato. lorenzino, xxv-2-133: oh! la non è