si mangiano arrostiti come tanti san lorenzi, e conditi col pepe, olio
2. per simil. potare. lorenzi, 3-18: tra questi studi l'ultimo
sfrondare (alberi, piante). lorenzi, 2-87: io debbo ora mostrar siccome
brani. -per simil. lorenzi, 1-110: taccio le falde di pendice
annoso / frutto de'suoi sudori. lorenzi, 4-52: de'gemini martelli a i
sm. cannone di media gittata. lorenzi [tommaseo]: volle mandare le bombarde
. tralcio vecchio della vite. lorenzi, 2-81: se cortese è il terren
veleni e al mal del fegato. lorenzi, 2-93: primule, elleborine, alme
2. scorza, corteccia. lorenzi, 4-126: raro vedrai quando l'autunno
coi piedi storti edere e viti erranti. lorenzi, 1-109: né men giova il
che nero, l'evonimo o fusaggine. lorenzi, 2-91: lieto...
taglia oceani d'ariste il falciatore. lorenzi, 1-131: tratti fuore / gli erranti
de'due signori abbia quivi giurisdizione. lorenzi, 1-110: taccio le falde di
poterono giungere a portarlo a costantinopoli. lorenzi, 1-85: che dirò de l'avomio
mediante il calore naturale o artificiale. lorenzi, 2-117: voi, verginelle, presso
la quale stavano imprigionati vermi cucurbitini. lorenzi, 1-55: la fistola è ornai
la base ed il sostegno. lorenzi, 1-24: non è il sale un
3. dimin. frassinèlla. lorenzi, 3-76: gli oppietti e i frassinei
e grossi quanto una penna da scrivere. lorenzi, 1-28: se qualcuna di voi
. di colore chiaro, biancheggiante. lorenzi, 2-100: mira il galatic'orzo,
braccio, e si sciupò un gallone. lorenzi, 4-44: che qualcuno la falce
di una ruota; gavio. lorenzi, 1-79: la noce no, che
van disfogando il lor cocente ardore? lorenzi, 4-57: sotto il guazzo bollente
negli antichi edifici greci e romani. lorenzi, 2-58: altri scosse da l'
dagli ortolani è detto zuccaiuola. lorenzi, 1-101: qui d'elmo
sobrietà gli preparavano gli angeli nel paradiso. lorenzi, 4-52: la tartarica gromma se
/ d'impiombate mostrò palle omicide. lorenzi, 3-113: impiombato martel, dov'
cabeo a uno o due giorni. lorenzi, 1-43: dietro la corda orizontal
si mostri ovunque ascenda o cali. lorenzi, 3-117: angoli ed archi /
di sotto d'una donna maritata. lorenzi, 1-54: quasi tarlo, che l'
caldo tirante il tenue in suso. lorenzi, 3-145: tace orrida notte, e
cui signor s'arma d'orgoglio. lorenzi, 1-11: a i fianchi più
pendice che va fino al mare. lorenzi, 1-2: né invidiosa cura il cor
bocchelli, 1-ii-128: il parco inselvava. lorenzi, 3-62: perché a la vite
voi d'intempestivo il feste eterno. lorenzi, 2-23: sol piaccia a dio che
una pianta, un ramo). lorenzi, 2-17: così fa la rubrica in
è quel legno intruso dentro la spuola. lorenzi, 4-58: giova il dolio tentar
quale in egitto si chiama cicorio. lorenzi, 1-113: umbel liferi
suoi fiori produce solo di luglio. lorenzi, 1-123: quell'erbe che vanno a
ha il fior bianco e foglioso. lorenzi, 1-113: ombrelliferi carvi, intube amare
quale metterete subito mano. b. lorenzi, 4-iii-140: mi ha detto..
feracità e vigoria del terreno. lorenzi, 4-75: allor fatto minor l'usato
, del vetriuolo, dell'allume. lorenzi, 1-107: per acqua sciolto / l'
chiamandola sua diva, idolo e maga. lorenzi, 4-4: s'altri è pur
che può trovar rode e manuca. lorenzi, 2-8: dove il destina il suo
a salario di tanto il mese. lorenzi, 4-53: mori, castagni, roveri
. una staterà che pesa libbre xlvi. lorenzi, 4-81: chi poria misurar la
un fonte or sotto un faggio. lorenzi, 4-122: chi a la carretta e
-sostant. intonaco marmorizzato. lorenzi, 3-127: dar le fauci al camin
sapere chi di noi fosse meccanico. lorenzi, 2-146: qual meccanico industre o
un'ottimo medicarne, chiamato comageno. lorenzi, 3-29: null'altro medicarne a serbar
magalotti, 9-1-42: per parere del medico lorenzi, fece più e diversi medicamenti,
igieniche, con precetti salutistici. lorenzi, 4-141: non a te fia mestieri
consegnasse poi sicure da conta- gione. lorenzi, 4-108: pria che su 'l campo
e in miserabil metro il canto elice. lorenzi, 3-54: rinforza il grillo e
qualche mina, va', sappilo tu. lorenzi, 1-58: con ripetute mine insta
porre dove tu vuoi fare il moreto. lorenzi, 2-38: pur qualche alunno,
che tribbia le tue biade nell'aia. lorenzi, 3-73: vedrai che sciolto /
, arcolai, verticchi e oriuoli. lorenzi, 3-47: vostra cura esser de'tanto
acerbi, / maturano i lor parti. lorenzi, 2-61: gli animosi sambuchi e
, verso settentrione nitrose ed albuminose. lorenzi, 1-109: né men giova il nitroso
dal salnitro (un'efflorescenza). lorenzi, 3-47: vostra cura esser de'tanto
, figlia del sol, famosa maga. lorenzi, 1-35: ne [aell'olio
d'ocra e con valore aggettivale. lorenzi, 3-114: pietra son le pareti e
da lui donata al primo suo protettore. lorenzi, 1-113: ombelliferi carvi, intube
de la vigna il ricco onor. lorenzi, 2-130: si prende...
compariscono i capi tutti delle scienze. lorenzi, 2-63: lucido il taglio opri
e maritarli senza dote alle viti. lorenzi, 1-40: dolce è allora il veder
3. dimin. oppiétto. lorenzi, 3-76: gli oppietti e i frassinei
al luogo e alle figure dicevoli. lorenzi, 2-146: qual architetto mai pietra
, supponendolo della natura della cicerchia. lorenzi, 1-112: va l'orobo e 'l
ossame inaridito come rianimato. lorenzi, 4-22: peggio sia del poder che
nell'uve che in piccola quantità. lorenzi, 2-34: che gioverà che ritornando
spina dell'otre in man tenea. lorenzi, 1-35: empie un orciuolo o
palmina d'oro? -palmùccia. lorenzi, 2-66: aperto agevol varco / in
vigoroso di un albero, pollone. lorenzi, 2-26: volea la noce del bel
: i palombi e le rondini sagaci. lorenzi, 2-147: dove altissima quercia intesse
, ma pubblico, su la strada. lorenzi, 3-30: quando al vedovo seggio
d'anni non si debbono pelare. lorenzi, 3-27: al pelar chi del suo
or ranciato è di color dell'oro. lorenzi, 1-85: che dirò..
restino inferiori al pelo basso del fiume. lorenzi, 3-145: tace orrida notte e
termine d'otto giorni l'infirmità. lorenzi, 2-23: sol piaccia a dio che
cassola, 2-196: un tempo mario lorenzi era stato un bel giovane. alto
fonte / di lagrime versasti smisurato. lorenzi, 1-15: a te sol basta
, / solcano l'aria timidetti imbelli. lorenzi, 2-126: dal suo career rotto
prapara e fa brillare le mine. lorenzi, 1-63: il pirotecnista, allor che
de lino per cavarne poi l'oglio. lorenzi, 1-31: vorrei dir del pistrino
li hai assaggiati i pasticcini della de lorenzi..: tu non c'eri oggi
; non produce frutto né fiori. lorenzi, 2-78: popoli e salci / un
parere una dolosa dimenticanza delle passate. lorenzi, 4-100: il padron per bisogno
impiegame il prezzo negli usi cotidiani. lorenzi, 4-61: col numero de'vasi
in lui alcuna cosa di singolare. lorenzi, i-22: noci e roveri d'una
della provana. - anche sostant. lorenzi, 4-132: or giova il provanar:
albergo. -pidocchio pollino. lorenzi, 3-127: a questo proveder, por
vi solgono, rimangono feriti nelle piante. lorenzi, 2-88: o si fenda col
notabile e grandissima quantità di sieri. lorenzi, 4-60: così nuovo arzanà.
serrarti dove non sia entrato aere. lorenzi, 2-94: né rimena i bei
li misura. -quantità relativa. lorenzi, 4-61: col numero de'vasi il
2. rebbio di forchetta. lorenzi [fanfani]: era una forchettina di
afferrare rapacemente. -ingordamente. lorenzi, 136: quando [la terra]
che può rapprendersi; solidificabile. lorenzi, 1-62: un cilindro minor dentro sia
-dilatarsi. - anche sostant. lorenzi, 1-50: la negra polve dal carbon
facile a essere levi- gat°. lorenzi, 299: ad altri usi il facil
di pace, frutti, spiche. lorenzi, 4-21: impara da colui che brevi
che sia possibile lontani dall'occhio. lorenzi, 2-17: se vivo in cupa tomba
di farinata d'orzo ben rifrigerata. lorenzi, 4-144: primavere ridenti, ombre
alcuni pezzi dintorno a un marmo. lorenzi, 4-131: 1 peri, i meli
che consente il passaggio dell'aria. lorenzi, 1-63: opra la mina allor che
sopra l'asse intra due poli. lorenzi, 3-100: l'umor non langue /
tenga strettamente unite le doghe. lorenzi, 4-60: così nuovo arzanà lunge dal
de'ponti che sulla ripa d'arno. lorenzi, 4-122: chi a la carretta
anco un pulcino per un sol giorno. lorenzi, 1-2: né invidiosa cura il
che par mirabil cosa a immaginare. lorenzi, 4-116: al varco più angusto
piedi de'cavalli e degli uomini. lorenzi, 4-52: de'gemini martelli ai spessi
a san siro contro l'inter di lorenzi, nyers e amaaei, seppero essere all'
, danneggiato da una piena dell'adige. lorenzi, 4-24: più non s'indugi
ristoppare i tagli delle fenditure dei nesti. lorenzi, 4-60: convien che..
l raccolga, e con quest'arte. lorenzi, 3-68: né valse che a
/ splendano di lascivia alti trofei. lorenzi, 4-50: si riveggano i tini ed
emozionante, rompicollo, lacosimi e i lorenzi, né si curarono troppo di prose,
. invasi da erbe lussureggianti. lorenzi, 1-102: io di radere infranto il
e di altre maniere di selvatichi arboscelli. lorenzi, 4-21: tu l'uva su
un saltimbarca azzurro. n. lorenzi [fanfani): se non fussi che
in li mortari pistando se compara. lorenzi, 3-5: in su le estreme
s'eri figliastro buonfantini di buorgo sa lorenzi. chiaro avanzati, lxi-i: a
merci, oggetti. b. lorenzi, 4-iii-150: que tre pezzi di marmo
bacchetti, 2-xix-480: l'eccellente librettista lorenzi, tanto eccellente come librettista, di
-soddisfare un'esigenza fisica. lorenzi, 1-101: qui d'elmo il capo
. scavare in profondità il terreno. lorenzi, 1-110: taccio le falde di pendice
d'acqua ». « sciaguattata, lorenzi no ». = deriv. da
sentiero: discostandosi dalla norma. lorenzi, 2-90: pur l'usato sentiero avendo
si troverrà più facilmente chi servirà. lorenzi [fanfani]: a'dì 2
estens. pertica usata per bacchiare. lorenzi, 1-26: se pigro qualcun la sferza
la bocca principalmente e per altri luoghi. lorenzi, 3-2: nel tetto medesmo ove
uve] basteranno sino all'altre. lorenzi, i-102: la potatura estivafino a s
, congratulantisi eriamo. lorenzi, 3-149: l'innocente colono e d'
che si disferra o slaccia. lorenzi, 3-93: allor senza slacciar la spiga
1775 (libretto di g. b. lorenzi e f. galiani e mu
di duo re insieme le ricchezze sole. lorenzi, 3-2: sotto il tetto,
. composto a base di zolfo. lorenzi, 1-14: essa [acqua] i
si fa perché sdruccioli e scorra meglio. lorenzi, 4-60: colla pece / le
-macinare le olive. lorenzi, 1-31: vorrei dir del pistrino,
che fanno le spigolatrici e mietitrici. lorenzi, 3-84: ei regga de le
-per estens. eliminare un'incrostazione. lorenzi, 4-52: de'gemini martelli ai spessi
questa, riuscirebbe cattiva, cioè spossata. lorenzi, 1-107: né il raspo tacerò
in uno luogo gittasse. n. lorenzi [fanfani]: quelli ispruneggioli rimanevano
in ebollizione (la schiuma). lorenzi, 4-72: l'immonda vedi ridondar dal
riposare, si sfrutta e stancasi. lorenzi, 1-60: tal [terra] v'
, fitto nella stiva dell'aratolo. lorenzi, 1-59: l'ottuso dente il vomer
da pinger nova scena a frigie orchestre? lorenzi, 3-42: non lascierai già tu
essere libera per loro la navigazione. lorenzi, 3-62: duro esattor succiò te terre
loglio non sia pigliato per grano. lorenzi, 1-133: quelle [piante],
più ruotante intorno al proprio asse. lorenzi, 1-92: nei lassi tamburri informe nuota
riferisce al tartaro delle botti. lorenzi, 4-61: la tartarica gromma se ne
il fandango e parla con la spocchia di lorenzi ancor sorretto dal delirio tifoso di moratti
dove la vigna si dèe piantare. lorenzi, 2-44: se di secreto umor temi
bovi unicorni, bicorni e tricorni. lorenzi, 1-84: tutto a qualche uso è
carro per trasporto di materiale incoerente. lorenzi, 1-92: grave è talor di mal
, zazzere e portature disoneste. n. lorenzi [fanfani]: e'fanciugli levarono
rigonfie (un recipiente). lorenzi, 1-67: piena d'acqua talor zucca
del reno appena uno sarà vitriscibile. lorenzi, 2-112: vedrà se argilla (e
a cui protegga la viminea sponda. lorenzi, 1-22: chi vi spinge il giumento
noi quelle che essi dicevano viviradici. lorenzi, 1-137: così stanza s'appresta allor
poco non rimase d'incarnarsi. n. lorenzi [fanfani]: sopra el
dei rami e del tronco ancora. lorenzi, 1-64: dico la scorza che il
sm. bot. biancospino. lorenzi, 2-35: l'amerin selvaggio. idem
agg. che può essere calcato. lorenzi, 3-115: quinci sonoro il suol sotto
-ci). letter. calcareo. lorenzi, 3-127: calcarico alberese il foco squaglia
o olmo bianco o spaccasassi. lorenzi, 1-82: del color della cenere unapianta
coturnice e della pernice rossa. lorenzi, 1-122: or se hai di schioppo
e fronde pennate. b. lorenzi, 2-121: frega il cribro leggier,
gneiss. g. b. lorenzi, i-611: amico, / si vede
se ne esce per una pennellata forte di lorenzi al 17'minuto. stampasera [25-v-1981
pillola. g. b. lorenzi, i-660: or questo pillolo / io
. erba, n. 1. lorenzi, 2-96: all'aratro primier lieve seconda
vulcanologo. g. b. lorenzi, clxx-630: – il conte don grifone