tempo, quale accecamento si richiegga a voler lodare un tal libro, del quale senza
surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno e l'
. idem, conv., i-11-7: lodare sé è da fuggire sì come male
cavalli] candidissimi per bellezza si sogliono lodare, e massime l'acchinee di brettagna
seneca volgar. [tommaseo]: lodare addiritto è ben dell'uno e dell'
, e quando non ebbe più chi lodare, lodò l'editore. carducci,
eo credo... sia da lodare [lui] e chi iusticia affetta.
collodi, 515: a sentirsi lodare dalle sorelle si ammansì un poco e
salvini, 6-158: piuttosto avrai occasione di lodare l'eru dizione e la
papa, 1-1-60: non posso abbastanza lodare l'avvedimento del dottissimo dottore curante,
lat. tardo allattare, comp. di lodare (cfr. lac lactis *
-dar la carne dell'allodola: lodare, adulare. firenzuola, 740:
pur m'invoglio / nel desio di lodare... / la bella virtù de
biasimare, ancora aitanto sapesse dicendo farsi lodare. machiavelli, 912: piglia
temperatamente biasima; però che 'l troppo lodare è altresì biasimato, come il troppo
. collodi, 515: a sentirsi lodare dalle sorelle [ella] si ammansì un
volgar., i-75: non dee lodare li rei con sue bugie, ma con
ammutiscano tutti quelli che si studiano di lodare altrui in faccia. caro,
. -ant. andare a lodi: lodare eccessivamente; adulare. bisticci,
il consiglio di plutarco che ne anima a lodare le nostre buone qualità quando ci troviamo
fiore: -ecco un prodigio di cui bisogna lodare il cielo. considerate...
di ciò benedetto molto onorato e lodare, appetendo più tosto l'aversità del
. 3. celebrare altamente, lodare vivamente, encomiare. frezzi, i-12-60
che non mi dà il cuore di lodare alcuno, né di applicar l'animo a
buona. buommattei, iv-214: sentendo lodare alcuno, entran subito in gelosia che
sensi, 1-12: quello re è da lodare, il quale s'assimiglia all'aquila
: alcuno fa e compone sua aringa per lodare o vero vituperare. ottimo,
vuol persuadere o commuovere: l'orazione lodare, esortare o riprendere. d'annunzio
., iii-iv-7: e così non dovemo lodare l'uomo per biltade che abbia da
fu elio di ciò fattore, ma dovemo lodare l'ar tefice, cioè
più importante articolo della quale era il lodare il fatto mio forse più che il dovere
dove ho compiuto gli studi e ho sentito lodare anche un mio opuscolo di cui non
poterlo assomigliare particolarmente ne la maniera del lodare. f. stellati, i-309: se
sensi, 1-12: quello re è da lodare, il quale s'assimiglia all'aquila
: l'uomo in certo caso si può lodare, cioè per attutare le lingue de'
. cardarelli, 6-68: mi sentii lodare come scrittore aulico e latineggiante.
virtù di quante l'abbiam testé uditi lodare dagli scrittori. idem, 3-362: è
: avvegna iddio che tu sia da lodare di molta bontà, nondimeno io,
di repubblica quindi tratta si può più lodare, che trovare o durare. marchetti,
rarissime volte, m'è avvenuto di sentirmi lodare con tanto gusto e giudizio, specie
», mi disse « prima di lodare l'ingegno del poeta, bada ad
guitare, a bestemmiare, a lodare. giusti, iii-155: noi
voi nessuno esaltare vogliate tanto col vostro lodare, ch'a voi possa essere vergogna
/ son di bellezze assai più da lodare / che e'non è la mia,
limitava, tutt'al più, a lodare le mie bellezze: -quanto sei bello,
benefattore. cavalca, 9-130: dobbiamo iddio lodare come sommo artefice, e benefattore per
varchi, v-144: quelli che presero a lodare la febbre quartana, e altri
si usano, non vi paiono da lodare? vasari, iii-709: sebbene la biacca
, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno e l'
arrighetto, 246: sie temperato in lodare, sie temperato in biasimare, largo
egregi, io non penso già a lodare, con gratitudine di bibliofilo, il buon
, 1-41: siccome l'assunto è il lodare, si deve essere impudentemente bugiardo come
qualcuno ha la bontà di accogliere e di lodare le cose che scrivo. carducci,
firenzuola, 578: omero, volendo lodare quelli [gli occhi] di giunone,
baldinucci, 2-6-597: né si può abbastanza lodare la persona di un buttero o capomandria
. francesco per invitare il creato a lodare il signore. d'annunzio, v-1-613
buono, che non si può tanto lodare questa divina opra che basti. muratori,
baldinucci, 2-6-597: né si può abbastanza lodare la persona di un buttero, o
un padre cappuccino che l'aveva sentito lodare a tanti per veramente buono. pascoli
i-497: io credo che si possa lodare dopo la morte ogni uomo, sanza carico
altra cosa nello amor si truova da non lodare per poche parole: quasi rende l'
7-37: nella sua infermità non cessava di lodare iddio. dominici, 1-20: si
più bene avventurata, o più da lodare è nella repubblica che abbondare in cavalieri
dante, conv., i-11-7: lodare sé è da fuggire sì come male per
come male per accidente, in quanto lodare non si può, che quella loda
a cielo, fino al cielo: lodare smisuratamente. -gridare, chiamare a cielo
; portare in cielo, al cielo: lodare, esaltare con entusiasmo, e a
, 9-132: gli antichi giudei usavano per lodare iddio organi, cimbali, ed altri
alcune rime d'amore, sì per lodare la mia donna, che per isfo-
di parere, che sia difficile materia a lodare un uomo privato e molto civile,
{ collàudo). ant. lodare, elogiare, encomiare; approvare ampiamente,
rimasta anche nell'italiana, per 4 lodare, encomiare ', non per
voce dotta, dal lat. collaudare 4 lodare ', comp. da cum 4
cum 4 con 'e laudare 4 lodare '. collaudato (part.
lingua ci dà lodo ', e lodare 'per sentenziare come 44 4
che porti un coltellino ed i ladroni lodare, come sono stato lodato io per aver
3. tr. disus. letter. lodare, celebrare; approvare (una persona
leopardi, 1003: altra cosa è lodare, comentare, difendere certe opinioni nelle
dei quali non mai abbastanza mi potrei lodare. foscolo, v-87: spiccasi,
la parte degli uomini più disposta a lodare quello che loro apparisce buono, come
, pronunciando espressioni di ossequio; lodare, congratularsi con qualcuno.
possedeva in sommo grado l'arte di lodare il signore per far dispetto agli uomini
nel quale s'asemblava la comunanza a lodare alcuna persona ch'era degna d'avere
uomo essere creato... per ancora lodare idio insieme con tucta l'universa
mi fanno di buona voglia condescendere a lodare l'uso dell'antimonio. c.
cristo. 9. ant. lodare, celebrare, glorificare (special- mente
, e a che dovemo mirare volendo lodare o biasimare, e donde si derivi il
creato... per ancora lodare idio insieme con tucta l'iini-
cagioni contratti, sì fatte consuetudini son da lodare. cuoco, 1-120: riserbò la
non dee chi vuole essere degno amante lodare li rei con sue bugie, ma con
con eccesso di cortesia ineffabile discese a lodare non solamente la generosità de'suoi pensieri
più bene avventurata, o più da lodare è nella repubblica che abbondare in cavalieri
senso non cozzi con la ragione; lodare iddio con tutta l'anima e con
: ne'quali [uomini] si può lodare più l'animo di volersi che la
giudicare, questa virtù consisteva tanto nel lodare il buono, che nel biasimare il
albertano volgar., 137: non de'lodare l'amico tuo in sua presenza,
'l filosofo: che non si conviene lodare né danneggiare in sua presenza.
sicuramente vince senza dubbio è più da lodare, pur che questa vittoria così certa
vii-211: forse non si può decentemente lodare a tal modo un autore vivente.
! roberti, i-61: lasciando di lodare sì grande opera per la copia immensa
in palagio nel cospetto della signoria solevano lodare e magnificare la giustizia e la libertà
messer sperone pare a me che volesse lodare la lingua toscana, ma mi pare
adulazione di una sonnifera dedicatoria che il lodare i nemici sconfitti, e le gloriose
degni, e più volentieri ascoltali ancor lodare. casti, 3-75: degno,
... si capisce benissimo come possano lodare i romitaggi al monte e al lago
dico io, che tu non cesseresti di lodare, d'esclamare, d'applaudire.
da quello più tosto avrai occasione di lodare l'erudizione e la bontà di nobilissima donna
ma i candidissimi per bellezza si sogliono lodare, e massime l'acchinee di brettagna
grandissima né si può ciascuno saziare di lodare il vescovo, dicendo che in quello
(i-649): sentendosi da molti lodare e rincrescendogli la vita fratesca, lasciò
diverse pasquinate molto mordaci, chi con lodare li prelati congregati in trento d'aver fatto
iddio ordinata; cioè a orare, e lodare, e ringraziare iddio. boccaccio,
e de'santi, che non cessano di lodare il signore. simintendi, 1-135:
io ho udito più volte persone a lodare l'osteria sopra ogni altro diletto del mondo
però ch'a'poete s'apartiene di lodare e di vituperare altrui. -sillogismo
surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno e l'
giudicare, questa virtù consisteva tanto nel lodare il buono, che nel biasimare il cattivo
112: or l'arte del lodare, ancor essa ha lecito un tal suo
operar con la forza, incominciarono a lodare di partir l'esercito. goldoni, vii-1015
= comp. da dis-con valore privativo e lodare (v.). dislodato (
ragion di stato, si dovrà sommamente lodare e tener in pregio. malvezzi,
ditirambi. -al figur.: lodare, esaltare con enfasi, esageratamente.
per amare, adorare, abbellire, lodare, cantare, divinizzare l'oggetto dei
opporre, anzi v'è assai che lodare, perché quasi si divinizzano. rosmini,
vuole] il poeta nostro... lodare uno ritratto della sua madonna laura,
che lieto ti si mostra, puoi lodare: / or la tua ninfa scorgo e
doppio: al soldato non è concesso neanco lodare, la si figuri se riprendere.
erano molti che, di quello lo dovevano lodare, lo biasimavano, vedutolo ridotto dov'
surge, dico che peggio sta biasimare che lodare, awegna che l'uno e l'
da ex-con valore accrescitivo e laudare 'lodare '). elazióne, sf
nell'elmo per abbattere questa nostra concordia in lodare gli antichi. -figur.
elogiare, tr. (elògio). lodare, fare l'elogio di una persona
pazienzia. caro, 12-iii-284: nel lodare, ancoraché le lodi siano vere,
dalla evidenza del caso, non pensa a lodare ma sente cacciarglisi i brividi addosso.
encomiare, tr. [encòmio). lodare con solennità; tributare, fare encomio
ma i candidissimi per bellezza si sogliono lodare, e massime l'acchinee di bretagna,
e riferite, si stupiva di sentir lodare a regola d'arte certi partiti
ottavo. 3. onorare, lodare grandemente; celebrare; tributare gloria;
, nel quale ha il bellini voluto lodare l'anatomia con dicitura molto lontana dall'ordinaria
stelle', tributare la massima lode; lodare in modo esagerato, oltre i limiti
i-105: vostra signoria ha ragione a non lodare ne la spiegatura quella stanza che gli
che i lirici marinisti avevano escogitate per lodare la donna amata e descrivere gli incidenti
carducci, iii-n-194: escusandosi del gran lodare che avea fatto, cola parla sempre
distinta- mente, quello che si possa lodare o biasimare in ciascuna. dottori,
di celebrare, di esaltare, di lodare (un genere di poesia, un
, e forse lo incresceme lo facea lodare, senza aver data esperienza di sé
da ognuno, con pensiero che ognuno lodare il debba maravigliosamente. goldoni, iv-241
tutte le cose lo mezzano è da lodare, e l'estremitadi sono da biasimare.
tende, che si propone di celebrare, lodare, esaltare. b.
, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno e l'altro
a panfilo teodosii? -applaudire, lodare, elogiare. b. tasso,
sermone. caro, 12-iii-284: nel lodare, ancoraché le lodi siano vere,
come avevo cominciato, cioè continuai a lodare que'libri e quegli autori che trovai
più bene avventurata, o più da lodare, è nella repubblica che abbondare in
gli occhi dalla testa. -celebrare, lodare grandemente, esaltare qualcuno. rosaio
arte;... né si può lodare ima scuola francese o fiamminga o
: presero quindi materia i dicitori di lodare il principe, che gl'iddii non pure
savi] ne sanno iddio più amare e lodare e ringraziare ed onorare, temere e
è fitto ciapo? fagiuoli, 1-6-216: lodare i giovani alla mia figliuola, e
, 1-92: prodigo s'è mostrato nel lodare le di lui filettature, contorni,
è il signore, e molto da lodare; e non è fine alla sua grandezza
il vannetti,... ebbe a lodare il garbo dell'ironia e la leggiadria
, e con diversi fingimenti più a lodare quel reggimento e mordere il pontefice,
lo fabbro considera e limali e odegli lodare e non cessa però di limare e di
albertano volgar., 83: non lodare l'amico fino che tu non l'
, 15: bisognerà dunque vituperar per lodare, lodare per vituperare, dir villanie
: bisognerà dunque vituperar per lodare, lodare per vituperare, dir villanie per accattar
ocarine. 4. figur. lodare con entusiasmo esagerato. c. e
e poiché lo vidde goderne, cominciò a lodare il bello d'un focarone,
ramazzini, 86: non posso se non lodare l'uso della perucca, che servirà
esortare; raccomandare); caldamente (lodare); fervorosamente (pregare);
i-33: non posso fare opere da lodare nel mondo, se da forza d'
de marchi, i-103: devo però lodare in voi che non abbiate fatta pompa
quali [ecclesiastici] era sempre per lodare e regolare il loro zelo, per eccitare
, ebbe la consolazione di poterle apertamente lodare, anzi di trovarvi dentro dei capi
entrate. foscolo, xvi-486: il lodare è una bell'arte, e fruttifera.
ojetti, ii-228: le ragioni morali per lodare 11 tabacco da fumo dovrebbero essere almeno
ammirare i romani il quale ci fa poi lodare persino le più biasimevoli loro azioni.
/ sa ben che'non si debbe mai lodare / bella moglie, vin dolce e
[luciano], iii-1-105: per lodare il ballo si dice che ei nacque con
grandissima né si può ciascuno saziare di lodare il vescovo, dicendo che in quello
del piacente: fingersi sincero ammiratore, lodare sperticatamente, adulare. bonichi, ix-293
deledda, i-18: tosto cominciò a lodare anche la ragazza. una rosa, un
giovevolmente ascoltare, e anche gli stranieri lodare. c. e. gadda, 299
girata la coccola e venutomi capriccio di lodare così glorioso nome, ho composto in
giudizio. caro, 12-iii-284: nel lodare, ancoraché le doti sieno vere,
commestibili a forma di drupa giole: lodare, approvare incondizionatamente (e ovale.
, qualora vi venga in animo di lodare le cose della toscana, noi facciate
poema un sonetto solo non era da lodare, poiché tal nome non si suol
, onore; celebrare, magnificare; lodare. buti, 3-654: * a
-mettere in gloria: celebrare, lodare, esaltare. ariosto, 34-53:
. tr. ant. e letter. lodare, esaltare, magnificare, celebrare.
e con irrisione di coloro che odono, lodare sé; come faceva el soldato glorioso
, 1-ii-456: a questo ragguaglio si potrebbe lodare di liberi spiriti... il
, magnificamente (esaltare, onorare, lodare). latini, ii-97: certo
è il signore, e molto da lodare; e non è fine alla sua grandezza
, ingrandire. - anche: onorare, lodare, esaltare, magnificare.
buonarroti il giovane, i-287: lascio lodare a roma i suoi navoni, / e
4. ant. e letter. lodare, esaltare. calmeta, 21:
massimo volgar., i-240: è da lodare quella fidanza, la quale esamina con
signor direttore? la mia inesperienza a lodare i ministri è grossolana. panzini,
ed or poni / tu nome da lodare alla tua colpa? 3.
anche diburrare. -al figur.: lodare eccessivamente, il suono assiduo
dioso non si lasciò mai fuggire occasione di lodare il suo prototipo.
450: non esser però immoderato nel lodare: perché l'eccesso della lode toglie
v.]: 4 imparadisare ', lodare, esaltare a cielo, o
dante, conv., iii-iv-7: dovemo lodare l'artefice, cioè la natura umana
., iii-1-12: impresi dunque a lodare questa donna, e se non come si
incredi [gli adulatorij improbamente lodare 'in noi eziandio quelli bile,
magalotti, 7-133: in materia di lodare con sobrietà, voi siete un signore
, piaggiare (una persona); lodare eccessivamente, esaltare, celebrare, magnificare
. tributare onori, elogi o ossequi; lodare; adulare. savonarola, ii-240
volgar., 1-150: non ti lodare e non t'incolpare; perciocché questo
4-291: incombeva ai frequentatori della casa di lodare codesta opera d'arte con i termini
: io non sento con buon animo a lodare condé, zanobi da strata [s
vari discorsi, prese opportuna congiuntura di lodare l'indole, lo spirito e l'
ora. -favorire, compiacere; lodare, esaltare in modo esagerato; adulare
(no): poscia che udito ebbe lodare la 'ndustria di bergamino...
carducci, iii-25-290: la mia inesperienza a lodare i ministri è grossolana, quanto è
, i quali s'innamorano per sentir lodare da le fanti le lor padrone, e
biasmare questa scienzia per potere più di sicuro lodare e difendere. guittone, 101-1:
e vi essorto infin colà da'cieli a lodare dio. amari, 1-2-31: intanto
improvvisazioni bizzarre. 8. lodare, esaltare, celebrare. g.
e beato chi più te le può lodare: ne sposi una, e in pochi
vino. 4. figur. lodare; lusingare. -anche: adulare,
4. celebrare, magnificare, glorificare; lodare, esaltare. - anche sostant.
alle stelle, fino al cielo: lodare esageratamente. piccolomini, 1-303: sogliamo
e le loro opere trarre innanzi e lodare. boccaccio, 1-vi-682: « siati raccomandato
nondimeno ne abbiamo uomini che son da lodare e riverire. manzoni, pr. sp
. dossi, 2-i-525: ti senti lodare insipidissima roba, come i bozzetti del
respirazione. salvini, 41-315: tutti in lodare si versano quella, che tien loro
assicuri. foscolo, xvi-140: non posso lodare quella sua perpetua ed insultante umiltà.
complimento laudativo di chi non sa come ben lodare. 6. senso, significato
io dire... se non lodare insino al cielo l'èrcole, che ha
1-41: l'arte, degradandosi a lodare o satirizzare l'individuo, tradisce il suo
ad inveggiar ', cioè a manifestare e lodare, et è parlare lombardo.
versetto, come invito ai fedeli a lodare dio. c. fioretti,
adattamento dall'ebr. y5d. lodare, tr. (iòdo). chim
direi che qui la ipèrbaton fosse da lodare, rimanendo tanto confuso e pervertito l'
, trafisse, assai estimo più da lodare colui del quale... parlar debbo
, ix-164: [non] si può lodare d'uscir a forma di parole imperativa
walter, non finisce ancor oggi di lodare scioccamente se stessa per non trovarsi irretita
s. v.]: promettere, lodare irrisoriamente. carducci, iii-28-101: quei
, tanto ho voglia di cominciare a lodare. = deriv. da iscrizione
partic.: magnificare, esaltare, lodare. siri, 1-iv-499: veniamo ora
1-iv-119: se ho avuto qualche torto nel lodare e nel biasimare, si è di
(lauldare), tr. ant. lodare. cavalca [tommaseo]:
il lato buono ', dove si può lodare meritamente e in coscienza approvare. de
agg. verb. da laudare 1 lodare '. laudabilità, sf.
fìnem, locuz. lat. prima di lodare qualsiasi impresa aspetta di vedere come finisce
. lauda, imp. di laudare 4 lodare 'e finem, acc. sing
'ladano ') con laudare 4 lodare '(per le sorprendenti qualità di tale
). ant. e letter. lodare, esaltare con parole di encomio, elogiare
.. lasciar spirare il compromesso senza lodare. 5. portare a perfezione
= voce dotta, lat. laudare 'lodare '(denom. da laus laudis
laudis * lode '); cfr. lodare. laudàrio, sm.
, lat. laudativus (da laudare 4 lodare '); cfr. fr.
, nome d'agente da laudare 'lodare '. laudatòrio) agg.
, nome d'azione da laudare * lodare '; cfr. ingl. laudation.
recitano all'alba; è diretta per lodare e ringraziare dio per il dono della
. dal tema di laudare * lodare 'e da cena 'cena '.
, 2-28: chi sarà che possa lodare la lealtà in amore? il quale
vezzeggiare, blandire, lusingare, viziare; lodare, adulare, esaltare servilmente. -anche
, dico che peggio sta biasimare che lodare, avvegna che l'uno e l'altro
istare ginocchioni, colle mani levate a lodare iddio. caro, 12-iii-136: il rito
leopardi, iii-162: io non per lodare, ma per mia propria consolazione e
agg. verb. da laudare * lodare '. lodabilità, sf. l'
nel 1150), da laudare * lodare '. lèdano, v. ladano1
la rettorica] per potere più di sicuro lodare e difendere. guidotto da bologna,
leopardi, iii-162: io non per lodare, ma per mia propria consolazione e
volgar., 143: molto è da lodare la virtù della conoscenza, et è
ti sento, o lidia, / lodare il roseo volto, le candide / braccia
iii-1-12: impresi... a lodare questa donna, e se non come si
, / che io ho tolto aristotele a lodare. pallavicino, 10-i-189: sant'ambrogio
libro di sentenze, 1-13: lo lodare delle cose oneste è in loro medesimo.
irrefrenabile e santa gaiezza « che pareva lodare il signore ». 3
tra voi; e non posso che lodare. 5. raccomandare, calorosamente
catone volgar., xxviii-193: non ti lodare e non ti incolpare, che questo
si lodi, io me ne posso poco lodare io. pulci, 15-61
da riuscire! quanto v'avete da lodare della fortuna vostra! g. m.
tommaseo [s. v.]: lodare la statua dall'ombra. dalla morte
la statua dall'ombra. dalla morte lodare tutta la vita. -lodare qualcuno di
= voce semidotta, lat. laudare 1 lodare ', denom. da laus laudis
qualunque causa non lodassi o non potesse lodare; l'altro, se nel lodare
lodare; l'altro, se nel lodare e'lo aggiudicassi [montepulciano] alle signorie
dovesse o lasciare spirare il compromesso senza lodare,... o, lodando,
... o, lodando, 'lodare in suo favore. -deliberare
imperadore, di doversi fra tanto tempo lodare da lui, se si doveva restituire alla
agg. verb. da laudare * lodare '; cfr. laudativo.
, nome d'agente da laudare 1 lodare '; cfr. laudatore.
visione beatifica, quindi in grado di lodare dio meno indegnamente. dante, inf
. bacchelli, 1-ii-163: soltanto nel lodare il caffè aveva lasciato cadere una parola
, rendere lode; fare le lodi: lodare, elogiare, celebrare. dante
3. locuz. -dar lodo: lodare, approvare. inghilfredi, 383:
tr. (làido). ant. lodare. cantari cavallereschi, 118:
altri, onde non fa mai altro che lodare sé,... riprendere senza
tanto luogo sopra la terra, debbono lodare la volubile temerità de la sorte,
detrazione, bene certo via- peggio è lodare il male per lusingheria e mala intenzione.
]: un contadino toscano, per lodare l'aria sana de'suoi luoghi:
, conv., i-n-7 : lodare sé è da fuggire sì come male per
male per accidente, in quanto lodare non si può, che quella loda non
per farmi dispetto seguitò lunga pezza a lodare e magnificare i buoni portamenti e il
lodi della retorica, alla quale degnamente lodare non bastarebbe a pena la sua istessa
cristo... è benedetto e da lodare sopra tutte le cose per mai sempre
/ che io ho tolto aristotele a lodare. giuglaris, 1-100: un seminario
che egli fa, del quale il doverebbe lodare. allegri, 41: spira
a riprendere i nostri diletti e a lodare gli animi casti e'mangiari sobri e
. del papa, 6-i-97: non posso lodare bastantemente la savia condotta dei dottissimi professori
da cuore nobile e conoscente procedere, lodare il bene e riconoscere lo benefattore:
cazzuola colla martellina / fa l'opera lodare, / e ben l'un sasso all'
dichiarazione di questo primo terzetto [di'lodare il mellone avea pensato / quando febo
lo mattino, e dicendolo, a lodare 'lo sposo. ', cioè iddio
cavalca, vii-160: non posso eccessivamente lodare un medico di grande e molta scienza
/ occupata sempre ella era / in lodare il primo sposo / come un uom miracoloso
poss'io dire... se non lodare insino al cielo l'èrcole, che
1-133: poiché ho un'occasione di lodare il giordani, non voglio lasciarla passare
, 10-102: se avesse finto di lodare la bellezza che la povertà non possedeva,
favorevole; ammirare, apprezzare grandemente; lodare, elogiare, celebrare, esaltare.
grandezza d'animo, ma non da lodare di sanità di sapienza. machiavelli, 1-i-162
so che soe versesse, dove il volea lodare, se avesse saputo, dimandandogli in
e trasfigurarsi in angeli di luce e lodare lo studio e la perseveranza nostra,
, 6-iii-26: 10 soglio talvolta motteggiando lodare gli antichi di cortesia, che non
, 208: certe persone, udendo lodare ed approvare dalle genti le buone opere
panciatichi, 49: il motivo di lodare la frittura nacque dall'essere stato minchionato
se dove non sarei sufficiente a lodare parrò divenuto come difensore.
mirabilia alla sorella. -magnificare, lodare entusiasticamente. guerrazzi, 2-303: un
: parlare in tono altamente elogiativo, lodare, esaltare. macinghi strozzi, 1-255
mutare. -gridare al miracolo: lodare con eccessivo entusiasmo; esaltare esageratamente.
, / occupata sempre ella era / in lodare il primo sposo, / come un
/ silenziosa. 7. ammirare; lodare, esaltare, celebrare. - anche
ant. esaltare, magnificare, lodare. girolamo da empoli, i-29
uccise, ma in ciò è da lodare, che riconobbe la miseria sua in
compatire, ma non si dee già lodare. carducci, ii-2-318: quando ella
di terreno, / chi ti può mai lodare a tua misura? -a
2-179: dopo cena costui cominciò a lodare con grandissime esaggerazioni il granduca e 'l
sa ben che'non si debbe mai lodare / bella moglie, vin dolce e
festa / e l " andrienne'si sentì lodare, / questo le basta a uscir
. 34. esaltare, apprezzare, lodare. guittone, xlv-4: omo saccente
al piano ', maniera proverbiale che significa lodare una cosa, un pensiero o simili
lo spirito gentil sempre si tene / lodare altrui e con aperta fronte; /
converso e tornato a dio, a lodare esso iddio del beneficio a dio ricevuto
monti, v-219: non ti so lodare della tanta lima che adoperi nella correzione
scien- zia per potere più di sicuro lodare e difendere. giamboni, 10-107:
un motto speciale, che ripeteva continuamente per lodare le virtù di maria vergine.
tono elogiativo, celebrare; esaltare, lodare. beicari, 6-176: se l'
genere umano, biasimando le cose presenti, lodare le passate, così la più parte
priorato, 10-iv-68: in ciò devesi lodare il buon naturale de i francesi, i
: però di tutte l'opere si doverebbe lodare l'autore e dolersi di quel che
, oltre la nauseosa deformità assurdissima di lodare se stesso per bocca d'altri. foscolo
cesari, iii-362: non so come degnamente lodare questo pensiero di dante, salvo dicendo
forse ciò che potrete essere; e nel lodare non guardano la virtù che in voi
de'nemici del trecento potesse non altamente lodare questo scrivere e questa evidenza. carducci
a cercare la verità, pronto a lodare o condannare. manzoni, pr. sp„
il fatto di colui non possiamo già lodare, che abbia così messo mano nelle
che alle lingue degli uomini piace di lodare o di biasimare. -privo di
e sicuro. -magnificare, lodare, esaltare una virtù, un'azione
la vogliano assaggiare, ancorché la sentano lodare ad altri. -prendere in antipatia
cavaliere il soldano, perché lo udivano lodare come prencipe cortese e magnifico. nievo
: deve il critico... lodare e proporre que'libri che con la dolcezza
16. locuz. -alzare alle nuvole: lodare, elogiare, esaltare con toni esagerati
il mio sguardo inebriato. te voglio lodare, in te rapirmi, obliarmi in
terra vita celestiale, vacava pure a lodare e contemplare iddio, lasciando ogni altra
ha solamente un'ode che si possa lodare per ogni parte. anonimo [in
dar troppo nell'occhio, si potrebbero lodare e mostrare i loro costumi, paragonandoli
alli fedeli suoi che non era da lodare l'offerta volontaria al tempio, quando
: volendo non solamente la sua isposa lodare i bene olezzanti sermoni, ma ancora
, con grande desiderio bramo di te lodare. fioretti, 2-3 (io):
vuole onorare? botta, 5-173: debbonsi lodare i vincitori che con ogni più cortese
; accrescere la fama; elogiare, lodare, esaltare. rinaldo d'aquino,
per esaltare, per celebrare, per lodare; per festeggiare. -anche con riferimento
quelli è vergognoso e fa molto da lodare. casti, ii-5-110: bassò gli occhi
le creature lo dobbiamo [iddio] lodare, come sommo artefice che le fece.
. e... lo dobbiamo lodare secondo quel proverbio che dice: l'opera
, e prodigo s'è mostrato nel lodare le di lui filettature, contorni, piani
grazie onde s'orna. 5. lodare, celebrare, esaltare (in partic.
de la stanza meglio non si poteva lodare. -decorazione di un piatto,
modo orre- volissimo è con l'armi lodare. m. c. bentivoglio, 3-59
, 1-104: non è se non da lodare questo capitano il quale, come buon
di levarsi in su la meza notte a lodare e pre gare iddio.
sì soavi membra. -esaltare, lodare eccessivamente. guasti, iii-225: alcuni
-dare parole in pago: elogiare, lodare. boiardo, 2-146: a fabio
: tenere nella più alta considerazione, lodare, esaltare; prediligere. - anche
ingrandito di cento palmi, cominciò a lodare e a magnificare nanà in tutti i
'l core. -descrivere e lodare in funzione lasciva, per una seduzione
ai miei colleghi, si mette a lodare 'pan '. = voce
: lodi panegiricamente abbondevole non sarebbe un lodare siffatte lodi. = comp. di
,... si potrebbero mostrare e lodare i loro costumi, paragonandoli coi nostri
posso nel vero se non ammirare, lodare e commendare tacutezza de l'ingegno del
di parere che sia difficile materia a lodare un uomo privato. marino, 12-230:
pareggiare; più tosto amar, che lodare. g. b. andreini,
, 5-2-67: ha il bellini voluto lodare l'anatomia con dicitura molto lontana dall'
, 86: non posso se non lodare l'uso della perucca che servirà per
compatire e, s'uom lo voglia, lodare, ma non giammai imitare.
ammirato, 1-i-191: io sento spesso lodare alcuni ministri che sono utili a'prìncipi perché
surge, dico che peggio sta biasimare che lodare. casti, 16-115: peggio saria
morde e chi riprende, / ma il lodare non par che vegna a pelo.
leggi] più l'una che l'altre lodare. leggenda di s. ieronimo,
iii-172: quale paurosa audacia in quel lodare e ringraziare dio, -colui che s'
achillini, ii-215: non si sazia di lodare i concetti, le forme, la
sono atti a destare ogni cuore a lodare il lor fattore. non sono né elementi
., i-85: non più da lodare sarà uomo che perfettamente da se istesso
17: candaulo... solea lodare la moglie ad ogni uomo, nella quale
di virtù, 1-116: non è da lodare chi comincia, ma chi persevera.
adriani, 3-4-311: essendo tu usato di lodare altamente pindaro, hai spesso in bocca
salvini, 41-161: venivami in capo di lodare quel che i nostri antichi chiamavano pesceduovo
piacere, né facevagli preferenze né volevalo lodare. 12. prov.
l'uomo non dee essere presuntuoso a lodare altrui, non ponendo bene prima mente
gli altri in uno nel quale, per lodare covertamente madonna laura, s'era messo
madonna laura, s'era messo a lodare il lauro e tutte le sue virtù.
udire novelle da'nostri politici, né lodare poesie de'letterati da mensa. d'azeglio
antipatro che il suo alessandro si dovea lodare... perché adorava gli dii
amore. getti, ii-143: non lodare più che si convenga i tempi ne'
cavalca, 6-2-179: lo ringraziare e il lodare dio è significato e figurato per quella
e pistor più d'un prese a lodare. cesari, 6-63: ebbe [teresa
grande, a un giovane, non lodare tutto... corri piuttosto, censurando
piaudite. 2. per estens. lodare calorosamente, accogliere o valutare con pieno
volgari persone e plebee, deono potersi lodare, quando da que'sì fatti uditori
però ch'a'poete s'appartiene di lodare e di vituperare altrui. dante, vita
: poffario! e's'intende di lodare, ma poi quel metter così sul
[anna] fu che cominciò a lodare il signore, al vedere portato cristo nel
, che gli architetti non si stancavano di lodare, si entra adesso per una portuncula
, 16-ix-305: non mi sento inclinato a lodare il metter la mattina nel latte qualche
voi meglio e più acconciamente che veruno altro lodare in rima la vostra fabbrica medesima e
genere umano, biasimando le cose presenti, lodare le passate, così la più parte
essa [anna] fu che cominciò a lodare il signore, al vedere portato cristo
giornalisti ed i dotti hanno un ben lodare: canto di cicala che crepa. mazzini
posso nel vero se non ammirare, lodare e commentare l'acutezza de l'ingegno
, 10-102: se avesse finto di lodare la bellezza che la poveretta non possedeva
niuno difetto, intendendo a pregare e lodare il signore iddio. mamiani, 4-271
i-12: più ragionevolmente si sarebbe potuto lodare, se egli stesso non fusse stato
di apprezzamento, con tono entusiastico; lodare, encomiare, magnificare, esaltare.
. praedicàre 'far noto, celebrare, lodare 'e nel lat. tardo eccles
forte. 2. esaltare, lodare, encomiare; celebrare, onorare.
è di verace umile d'altrui presgiare e lodare e mettere innanzi e onorare e presgiare
mettere innanzi e onorare e presgiare e lodare di parole e di opere onor portare
n. franco, 6-49: si dee lodare l'industria del cacciatore, mentre ne
'l prenditore della parte soprana è più da lodare che quello della parte sottana. castelvetro
121: l'uomo presente non si conviene lodare. dondi, 269: io ò
di questo nasce quistione, se sia da lodare o da vituperare. e questa quistione
chi parla o scrive nel volere o lodare o biasimare alcuna o cosa o fatto o
buonafede, 2-iii-199: quella medesima voglia di lodare o di biasimare a talento si
dèe essere presun tuoso a lodare altrui, non ponendo bene prima mente s'
. manzoni, iv-363: principiò dal lodare a cielo la condotta cauta, moderata,
le cose... ci invitano a lodare e benedire iddio, cominciando principalmente dalli
le divine. -ant. lodare, elogiare, encomiare. fazio,
borsa. poerio, 3-152: dovrei lodare il rigido costume / di cui tu desti
, i-5-212: spesso si ebbe a lodare in questi primogeniti della libertà statutaria l'
comune alle altre schiere della gerarchia di lodare e benedire dio, ha quello specifico di
amministrazione di giustizia criminale non si può lodare in toscana altro che quando cade nelle
uso. -esaltare, celebrare; lodare. delfico, 11-86: come rispondere
, dove anzi sono stato proclivissimo a lodare. d'annunzio, iv-1-861: la sua
/ ch'a tutti ben dispiace, / lodare om sua bontade, / e prodezza
conoscitore profondo e certamente non prodigo nel lodare. foscolo, xv-223: mia tenera
, conv., iii-iv-7: non dovemo lodare l'uomo per biltade che abbia da
fu elio di ciò fattore, ma dovemo lodare l'artefice, cioè la natura umana
amicizia, e il soverchio desiderio di sentir lodare da tutta la sua condotta mi ha
, ii-227: io non so scrivere senza lodare il gran merito di lei né so
d'una donna io noi torrei a lodare in quanto al colore, che quanto
libidine o prurito di lingua così nel lodare come nel vituperare, nel quale è difficile
dubitare che giordani abbia avuto intenzione di lodare le porcellane, non tanto dal lato della
sole righe per dirti che non ti so lodare della tanta lima che adoperi nella correzione
dante, conv., i-ii-7: lodare sé è da fuggire sì come male
come male per accidente, in quanto lodare non si può, che quella loda
non e da vituperare e manco da lodare, percioché in simil cose, se ben
sì bene chiarezza e purità da doversi lodare. marino, xii-123: egli solo [
. idem, conv., i-ii-7: lodare sé è da fuggire sì come male
come male per accidente, jn quanto lodare non si può, che quella loda
mesto nasce quistióne, se sia da lodare o da vituperare. fra giordano, 183
genere di medicamenti, anzi intendo di lodare sommamente i rimedi dotati di facoltà uietativa
. pa-pini, 27- 1180: dovevo lodare in versi... le divine bellezze
i propri affari. -ant. lodare. bibbia volgar., v-198:
/ ch'a tutti ben dispiace, / lodare om sua bontade, / e prodezza
visconti, 17 not.: nel lodare tali forme e tali ordinate col- locazioni
vostro artifizio di biasimare in molto e lodare in poco non è artifizio sì nuovo
il mio sguardo inebriato. te voglio lodare, in te rapirmi, obliarmi in te
, quando balante da capo cominciò a lodare lo re agolante e a biasimare lo
per provare essere i pastori capaci di lodare sia troppo raziocinato, e però non
. locuz. -reddere gloria, laude: lodare, esaltare, glorificare. laude
forse perché meno degli altri ho saputo lodare queu'infame tumulto del 20 aprile.
i padri nostri... voller lodare il regolato uso della ragione. botta,
di questa nostra privata accademia impresero a lodare il settembre passato due antichi poeti:
: da cuore nobile e conoscente procede lodare il bene e riconoscere lo bene fattore
picciol cerchio, hanno forza di farsi lodare al riguardante. f. f.
(i-iv-137): tu hai molto a lodare idio che quel caso ti venne che
rifinire non sapeva di meravigliarmi e di lodare il suo talento rarissimo. milizia, vii
quelle terzine colle quali egli pretendeva di lodare il cavaliere da lui esaltato e di
pindaro e da altri greci fu stesa a lodare i semidei, cioè gli uomini singolarmente
ultime [saggine] non finiremo mai di lodare l''holcus bicolori, che e
rigiulebbare, tr. (rigiulèbbo). lodare, celebrare con tono adulatorio in cambio
divina, ella se ne dèe sempre lodare, e ringraziare e pregarla che ci
non ebbe concetto che non si possa lodare. landolfi, 19-51: era un
loro rilevatamente edificato, più sono da lodare che da biasimare. -con magnificenza,
rilodare, tr. (rilòdo). lodare nuovamente. esopo volgar. [manuzzi
v.]: 'loda, toma a lodare e poi riloda', diceva la strega
, con valore iter., e da lodare (v.); cfr.
insegnar con la dolcezza della poesia a lodare il signore si vede osservata anticamente nel
., 1-44: udendosi lo corbo così lodare, tutto ne rimbaldì d'allegrezza.
egli fa all'accademia, ha da lodare il re vivente, il cardinale di richelieu
di parere che sia difficile materia a lodare un uomo privato e molto civile, com'
di approvare r opinion di vostra signoria e lodare le ragioni e 1 luoghi dove le
ammirare e, per estens., lodare, celebrare. monte, 1-16-9:
2-179: dopo cena costui cominciò a lodare con grandissime esaggerazioni il granduca, e
. bacchelli, 9-386: esempio da lodare, non sono stati incuranti e trascurati
a esser tempo che io ti possa lodare di qualche altra cosa. sai che
odo molti fanti che vi si trovarono lodare molto il popolo di cividale, le
a esser tempo che io ti possa lodare di qualche altra cosa. sai che
per celebrarlo), un grido; lodare dio, esaltare un personaggio degno,
idem, iii-162: io, non per lodare, ma per mia propria consolazione e
è cerimonia o riverenza quella che fa lodare universalmente il petrarca, ma la sua inimitabile
. i. -rivolgere la punta in lodare: dedicarsi a scrivere le lodi.
spettacolosi, in cui non saprei se dovebbesi lodare di più rabito o il monaco.
persone o cose c'è poco da lodare o da contentarsene aell'una più che dell'
donne si dilet- tan d * udire lodare sua persona e tutte cose che s'aparten-
profferirgli, senza fallo potremmo scusare e lodare ghirigoro più che gregorio, essendo più
canteo, 256: chi può lodare appieno i sumptuosi, / eterni monumenti,
le quali [orazioni] avendo saputo lodare la giustizia, la religione sacerdozia e la
de l'amor. -celebrare, lodare. - anche assol. aretino,
cesari, iii-362: non so come degnamente lodare questo pensiero di dante, salvo dicendo
fatto? perché approvare, sancire, lodare la giustizia di dio particolarmente per gli
studiava nelli suoi dolori iddio ringraziare e lodare, ed in questo e per questo modo
: non si può se non sommamente lodare il sapientissimo disegno di vostra serenità di
marsilio ficino, 6-29: virgilio, volendo lodare il secolo suo, nella 'bucolica'disse
5-17: poffario! e's'intende di lodare, ma poi quel metter così sul
zeusi: biasimare il buon e lodare il cattivo. fagiuoli, xii-
con ostentazione o zelo eccessivo, a lodare, applaudire, spiegare, discutere,
foscolo, vii-112: si sbraccia a lodare or l'uno or l'altro degli
profferirgli, senza fallo potremo scusare e lodare ghirigoro più che gregorio, essendo più
ti sento, o lidia, / lodare il roseo volto, le candide / braccia
, 10-102: se avesse finto di lodare la bellezza che la poveretta non possedeva
9-145: il critico cominciò finalmente a lodare rastelli il quale, inebriato di quell'omaggio
rime a sdrucciolo del sanazzaro debbe acconciamente lodare quelle del serafino. oddi, 2-86:
ch'è nata a comandare, / se lodare il servire ora mi sente, /
la campagna adagiata chiarezza e purità da doversi lodare. boccalini, ii-307: nesotto il
lodi di quello che non è da lodare, che così ti biasimerebbe di quello
cavaliero non conosciuto da me, che lodare. brusoni, 2-150: pregata..
a sdrucciolo del sannazzaro, debbe acconciamente lodare quelle del serafino. 2
1-153: nel far questi offici di lodare altri deve mostrarsi affettuoso et ardente,
seggio ascende. poerio, 3-152: dovrei lodare il rigido costume / di cui tu
una delle sue leggiadre canzoni, volendo lodare i vispi e scioltivillanelli della terra in cui
il baccelliere. -non si può lodare il dì se non la sera; il
e ancora aspetta cosa in te che possa lodare. mazzini, 23-327: non sono
(v.); la vocenecessario di lodare. foscolo, xv-558: trovo contrasti nella
con arguzia, si dèe molto più lodare che quella de la fredda e sfacciata
.. si trovaron d'accordo in lodare, mentre toscana tutta, toscana di calza
, iii-23: vi è pur molto da lodare in ciascuna figura: volti gravi e
, 1-44: udendosi lo corbo così lodare, tutto ne rimbaldì d'allegrezza e isforzossi
sensi, i-ii: quello re è da lodare il quale s'assimiglia all'aquila e
eccitamento al governo; ma non potrei lodare del pari la proposta colla quale egli
chi parla o scrive nel volere o lodare o biasimare alcuna o cosa o fatto
la sintomia... è quando nel lodare o biasimare si accumulano più nomi che
ex-, con valore privai, e da lodare (v.). ^
4. tr. esaltare, lodare qualcosa come degno di ammirazione. fagiuoli
altrimenti io non potrei né eleggere né lodare la suavità, ch'è nemica del
2. nel linguaggio giornalistico, lodare, esaltare qualmette in comunicazione due vetture
s. v.]: 'soffiettare': lodare con un soffietto. = denom
una luce favorevole o a esaltare e lodare eccessivamente o anche indebitamente una persona,
la naturai teologia disceme che sarebbe anche da lodare e venerare l'alto consiglio di dio
suoi soldonieri, così il dè l'uomo lodare. sercambi, i-38: l'anno
sole / ch'a noi s'avegna di lodare il giorno. petrarca, 22-2: a
sole / ch'a noi s'avegna di lodare il giorno. -avere, vedersi
il sole non entra il medico-, per lodare la salubrità di un'abitazione soleggiata o
tanta sonnolenza di governo se sia da lodare, niuno ha bisogno d'impararlo da me
5. intr. eccedere nel lodare. vita di s. girolamo,
-permanere a lungo nel ricordo. lodare che quello della parte sottana. agostino giustiniani
, facilissimo. memmo, 186: lodare è facile quanto prendere un sorbetto,
, dico che peggio sta biasimare che lodare. b. segni, 7-146: surge
: simigliantemente è da riprendere il troppo lodare come il troppo biasimare. la loda di
soprana [dell'amore] è più da lodare che quello della parte sottana.
, ch'egli non è sicura cosa lodare al compagno quello che tu ami, però
vi-15: certo una cosa volev'io lodare / ch'ora non mi sovviene, e
che gli uomini si ostinino tanto a lodare l'antico a spese del moderno, bisogna
ragione a non lodare ne la spiegatura quella stanza che gli mandai
essi l'amor di patria sta nel lodare la sveltezza o la forza delle gambe di
che nulla lo aveva irritato come sentirsi lodare per il suo bel portamento.
né udire novelle da'nostri politici, né lodare poesie de'letterati da mensa. ghislanzoni
celesti cuori de'beati spiri, a lodare e benedire dio. manzoni, ii-1-89:
, non per tanto non son da lodare coloro che dicono i saettoli esser buoni per
; cioè che piace e si fa lodare così a un tratto, ma che in
con questi officiuzzi di lodarvi e di farvi lodare per industria, che sono cose tanto
8-h-224: né già intendo io qui di lodare alcune istorie che da certi italiani nel
. muratori, 10-ii-52: son da lodare, son bene istituite tante compagnie,
e conseguentemente sia lecito e si debba lodare, così ancora si vede che fanno gli
, dico che peggio sta biasimare che lodare. boccaccio, dee., 2-1 (
batte nel discorso che non sta a me lodare. 56. essere connesso in una
locuz. -alzare, innalzare, levare, lodare, mandare, novellino, vi-64: era
'ntelletto mettere, portare alle stelle, lodare in modo incondizionato, entusiastico; esaltare
, 7-440: non incominciarci ora a lodare i cavalieri moderni, avendone altre fiate
e da altri greci fu stesa a lodare i semidei. varano, 1-159: poiché
essere amico di colui che vor- rìa lodare, non trovi materia per dargli lode con
, 5-17: e's'intende di lodare, ma poi quel metter così sul principio
... seguitò lunga pezza a lodare e magnificare i buoni portamenti e il
stralodare, tr. { stralodo). lodare in modo esagerato, con eccessiva enfasi
extra (v. extra) e da lodare (v.). straluccicante (
: i contadini e i fanciulli non sanno lodare ne'vestimenti che le tinte gaie e
3. locuz. -confettare gli stronzi: lodare o favorire chi non è degno.
: non però i zaffi toglie ella a lodare, / né i lor costumi,
studiava nelli suoi dolori iddio ringraziare e lodare ed in questo, e per quello
: suole avvenire d'aver spesse volte a lodare, così studiosamente come senza studio,
insegnar con la dolcezza della poesia a lodare il signore. -astuto, scaltro
, è dunque da scomunicare; bisogna lodare invece lo stupido sentimentalismo di 'le silence
3. celebrare, magnificare, esaltare, lodare, encomiare. serdini, 1-48:
... ci aveva trovato assai da lodare. papini, x-2-373: ha la
questi officiuzzi di lodarvi, e di farvi lodare per industria. patlavicino, ii-156:
sottoporre a regole umane il modo del lodare i lor falsi dei. bardo segni,
nostro signor abbate... volendo lodare questa svogliataggine di verso, e sforzandosi
: il tafferuglio è quel ch'io vò lodare, / dove si mangia e beve
. baretti, 2-56: continuai a lodare que'libri e quegli autori che trovai
tarmate; / et anime di far opre lodare / maggior di quelle ch'il soiaro
una bellezza maestosa, che io temerei di lodare per eccessiva. f. f.
, ma scrivere le odi barbare e lodare le strofe del cavallotti, gli è un
221: chi osa, per esempio, lodare il tenebrismo deitanta politica e tanto tenebrore fra
xiv-44-160]: così ho voluto lodare insino i nostri monti, così
mare e tienti alla terra: v. lodare, n. io. 33
fanfa- lughe non si sieno posti a lodare i fiadoni bresciani non però mai bastevolmente
quale pare che dimostri questo poeta di non lodare il color bruno. redi, 16-vii-44
parte della fabbrica e quasi sotterra è da lodare che si accomodino le cantine, i
parole e di non poca ingiuria e a lodare se medesima con grandi titoli e lode
d'invidioso, quindi è sforzato a lodare l'alighieri. -sciogliere un dubbio
nè poco, ma bensì mi debbo infinitamente lodare. goldoni, xi-291: oh ciel
ticino, 6-29: virgilio, volendo lodare il secolo suo, nella bucolica disse
cavalca, 9-134: chi non vuole lodare iddio nel transito di questo secolo,
più che dell'altro è, da lodare sua nobiltà. pallavicino, 1-427:
de'nemici del trecento potesse non altamente lodare questo scrivere, e questa evidenza. carducci
antichi illustri fregi. 5. lodare un'opera, farla oggetto di approvazione e
alto, sul mio vulgare o lodare, esaltare pubblicamente e con continuità,
in piazza, per farsi scorgere e lodare dalla gente. 8. denigrare,
mio poco sapere, abbiate cagione di lodare il mio molto amore e la mia
e qualche critico uricemico, trovava da lodare il nobile esempio di una sorta di
, 4-58: tal giovane è più da lodare che non è il vegliardo, che
. ammirato, 1-i-191: io sento spesso lodare alcuni ministri che sono utili a'principi
... chiamo janson e cominciollo a lodare della sua bellezza e valènzia. varchi
vantare). vantare, tr. lodare, ostentare o, anche, millantare
anche con scritti, con discorsi; lodare qualcuno con un giudizio autorevolmente positivo,
giambone, 8-ii-210: l'uomo dèe lodare grande vasellamento in picciola magione. balducci
indubitata cosa è... essere da lodare a roporzione delle città e delle popolazioni
4-58: tal giovane è più da lodare che non è il vegliardo, che mena
, personale o esclusivamente per asservire o lodare qualcuno (uno scrittore, un giornalista
teologia disceme, che sarebbe anche da lodare e venerare l'alto consiglio di dio,
ventiquattro carati, non mi saprai che lodare ». 3. con valore
, 1-xxiv-359: un tal uomo non può lodare se non ciò ch'egli ammira veracemente
, 8-ii-42: l'uomo veritiere è da lodare, e l'uomo bugiardo si è
de sanctis, i-n- 105: lodare per aver portato con zelo gli uffici dà
ch'a tutti ben dispiace, / lodare om sua bontade, / e prodezza chi
. -in paragoni per lodare la delicata bellezza di una donna.
questo nasce quistione, se sia da lodare o da vituperare. guidotto da bologna,
è la prima catena e maniera di lodare e vituperare alcuna persona secondo il suo
alli fedeli suoi che non era da lodare l'offerta volontaria al tempio, quando
loro e, scusandovi di non volerli lodare in presenza per non essere tenuto adulatore
gr. aùxó; 'da sé'e da lodare.
foscolo, vii-215: sono sì doppi da lodare in pubblico per poi sottoscriversi 'anticesarottiani'in