. idem, 2 (11): lodò lo 'mperadore, e disse che era
e noiosa divenne cortigianesca e adulatrice; lodò gli artisti, lodò i mecenati,
e adulatrice; lodò gli artisti, lodò i mecenati, lodò i disegnatori, lodò
gli artisti, lodò i mecenati, lodò i disegnatori, lodò gl'incisori, e
lodò i mecenati, lodò i disegnatori, lodò gl'incisori, e quando non ebbe
quando non ebbe più chi lodare, lodò l'editore. carducci, 157:
al diavolo, quando tribolato e percosso lodò dio, che non fece lo diavolo
inglese. sarpi, ii-192: lodò e magnificò le azioni del re, della
provare meraviglia. machiavelli, 267: lodò fabrizio il luogo come dilettevole; e
letterati pel loro parere. chi la lodò, chi la biasimò di troppa fedeltà;
l'assemblea con lieto scoppiettar con mano lodò questa buona creanza. crudeli, 1-19
le vendo. varchi, v-161: lodò solamente un poco il petrarca, non per
davanzati, ii-80: in pieno parlamento lodò valente e cecina, e fe'sederlisi allato
e molto il giovine tra sé ne lodò. varchi, 18-2-213: era messer emilio
, che suc- cedé imperatore, la lodò in ringhiera. bocchelli, 5-200:
livio volgar. [crusca]: lodò il legato e li cavalieri, li quali
, bottiglietta. moretti, 17-234: lodò pure la magnifica lampada a petrolio,
casti, 5-71: quei primi il re lodò bozzi d'ingegno / nel
incognito a quel divino michela- gniolo, lodò tanto questa mia opera. campanella, i-67
voltosi alli ambasdadori, [cesare] lodò a deio 'questo allievo di roma'. salvini
concisi, i periodi. 5-443: il lodò nell'allocuzione al concistoro; ma il god
tubbia orefice, il quale molto la lodò. galileo, 375: così mi
di buon luogo che il boccaccio metaforicamente lodò l'atto del fornaio e non la bontà
. croce, ii-u-34: hegel approvò e lodò il jacobi per avere sostenuto con ogni
. mattioli [dioscoride], 763: lodò in ciò avicenna tutte le calide confezioni
mattioli [dioscoride], 763: lodò in ciò avicenna tutte le calide confezioni
republica che meritava favori e grazie, lodò la generosità e risoluzione di difendere la propria
e par tutto malizia, / né mai lodò un ver questa tristizia, / tant'
f. buonarroti, 1-166: diocleziano lodò quel preside che impiegò a rifar le
di selezione. pavese, 6-236: lodò la fantasia del mio abito. disse
mattioli [dioscoride], 198: lodò mesue il loro olio [degli scorpioni
novellino, 2 (11): lodò lo 'mperadore, e disse che era
pontefice presente, essendogli riferita, la lodò in se stessa, dicendo però che
parer mio di alcune cose, mi lodò, e mi fece mostrare alcuni specchi
luogo un po'scorticato, e vi lodò assai. leopardi, 20-48: la rondinella
fiamme la francesca da rimini, e lodò l'altra come più conforme alla idea
ampie finestre. baldi, i-51: lodò vitruvio, il nobile architetto, /
e par tutto malizia, / né mai lodò un ver questa tristizia, / tant'
b. davanzali, i-407: egli la lodò in ringhiera dall'essere stata bella,
marmellata di frambògia, e molto lodò la mescolanza. = forma italianizzata del
, che di frittura è lieve / lodò il piantar dell'ellera, con dire /
cose di fuoco. crudeli, 1-54: lodò la regia branca [del leone]
.). domenichi, 5-18: lodò più che gli altri consalvo...
celebrò, il cardinale... lodò le geste de'due scorsi giorni.
e glorioso. vasari, 4-i-371: lodò molto più il bell'animo vostro di
i lacedemoni, le cui leggi platone cotanto lodò ed imitò, avean per costume che
; fecero un componimento che il maestro lodò, come si fa a degli imparaticci
soliti passi impasticciati. borri, 310: lodò i suoi versi e recitò una sua
f. f. frugoni, iv-30: lodò lo spartano la moderata modestia del macedone
. gadda, 13-27: il capitano mi lodò e mi esonerò dalla istruzione per i
.. secondo il suo costume, lodò molto più... le bellezze di
., i-16: e 'l signore lodò il fattore della sua iniquizia, con ciò
, placò il maestro e insiememente il lodò. vico, 65: il divin
vino, della maulina, giosuè carducci lodò la gente, mau- lina terra di
salviati, 11-62: l'approvò, lo lodò, lo celebrò, con onestissime condizioni
e sovente. cialdini, lx-1-144: lodò lucidoro la risoluzione presa dal padre e
i lacedemoni, le cui leggi platone cotanto lodò ed imitò, avean per costume che
con laudabil prudenza propria da galantuomo, lodò il medesimo cicerone l'onestà di terenzia
landino [plinio], 298: lodò [apollodoro]... il vino
elia libertà sopra de'xx baroni, lodò e sentenziò che maccario stesse in prigione
padre. andrea da barberino, i-56: lodò e sentenziò... che gli
1-i-386: il priore... lodò il disegno. davila, 450: il
. galileo, 1-1-277: sommamente si lodò delle cortesie straordinarie ricevute dal medesimo signore
publiche esequie... egli la lodò in ringhiera dall'essere stata bella..
fue rimessa in bernardo. ed egli lodò la pace, e mandò in alismans
, e fugli mandato salvocondotto. appresso lodò bernardo la pace con tutti e'maganzesi.
e con l'altro, ch'egli lodò d'accordo un degnissimo lodo. bembo
uno signore e con l'altro ch'egli lodò d'accordo un degnissimo lodo. siri
mezzo con essi. fucini, 22: lodò il sistema toscano della mezzerìa e parlò
rapita. pellico, 2-135: ti lodò... come uomo degno di molto
] conte di saluzzo... ti lodò infinitamente, come uomo degno di molto
, 38 (665): il marchese lodò molto il suggerimento. mazzini, 28-74
gagliarda. mascheroni, 8-375: altri lodò la tosse e la morìa / con
. caporali, ii-125: quando il coppetta lodò noncovelle, / ebbe invero ragion più
gadda, 13-27: il capitano mi lodò e mi esonerò dalla istruzione per i
, numerò le specie dei frutti, lodò le più squisite nelle varie stagioni,
1-iv-257): conoscendola ricca molto, le lodò l'opera della carità e della limosina
o muoiono. pellico, 2-417: lodò [monti] senza restrizioni l'orditura,
l'ornò maravigliosamente. vasari, 4-i-371: lodò... il bell'animo vostro
quell'antico / favolatore ornato / che lodò la bellezza / della donna perfetta?
presenza dell'imperatore traiano, di cui lodò la politica filantropica e la cura per
: in pieno parlamento [vitellio] lodò valente e cecina e fé sederlisi allato
allo sbuffante lampredi l'altra sera e lo lodò benissimo: non so poi cosa ne
vita patriarcale. fucini, 22: lodò il sistema toscano della mezzerìa e parlò
. s. maffei, 5-2-291: lodò ancora la gran quantità del miglio,
quell'antico / favolatore ornato / che lodò la bellezza / della donna perfetta?
, i-112: né murena ancor ei sen lodò molto, / ché il capo gli
lacedemoni, le cui leggi platone cotanto lodò ed imitò, avean per costume che
di saluzzo, che parlando a lodovico ti lodò infinitamente come uomo degno di molto miglior
onore al vin pramno, il quale lodò omero. tassoni, iv-1-83: il prudente
vini abbia a bere... lodò in ponto il vino naspercenite...
14-7: apollodoro medico... lodò il nasperce nato in ponto, poi l'
casti, i-1-343: monsignor di vafrin lodò il pensiero, / che seppe con bugia
). pellico, 2-136: ti lodò minatamente come uomo degno di molto miglior
. donato degli albanzani, i-467: lodò di cavalieri... e primieramente
s. maffei, 6-207: molto lodò egli quel generale che non permise ad
., i-17: e 'l signore lodò il fattore della sua iniquizia, con ciò
mani, alle congratulazioni d'ognuno; lodò la puerpera. de roberto, 3-196
chi sia quel letterato che scrivendo al capurro lodò il cambiare la puntatura del guicciardini.
cosucce puttanesche. segneri, ii-503: lodò una povera vedova per due quattrinelli che
di tabacco, mutò discorso, mi lodò, mi accarezzo. me ne andai poco
): conoscendola ricca molto, le lodò l'opera della carità e della limosina,
a- delchi ', del quale ultimo lodò molto la parte lirica. ferd.
stampa periodica milanese, i-56: l'oratore lodò sopra tutto i nobili sforzi di questo
vedere l'udire e lo spirare; e lodò dio e il ringraziò che gli avea
. s. maffei, 6-207: molto lodò egli quel generale che non permise ad
ciò che raccontaro i suoi ambasciadori, lodò lo 'mperadore... rimandò li ambasciadori
d'arezzo. botta, 5-443: il lodò nell'allocuzione al concistoro; ma il
il levante, trovò presto chi la lodò in europa e la propose per bevanda
fiamme la 'francesca da rimini'e lodò l'altra come più conforme alla idea
38 (665): il marchese lodò molto il suggerimento; ringraziò don abbondio,
lampredi l'altra sera, e lo lodò benissimo. carducci, iii-17-44: arriverà
numero 20. aretino, 22-180: lodò sommamente [il principe] la sveltezza
e di sua maestà / la collera lodò. seriman, i-59: la femmina
, nobilissima fra le romane donzelle, lodò al marito la rara beltà del corpo di
qualche luogo un po'scorticato e vi lodò assai. - sostant.
, nobilissima fra le romane donzelle, lodò al marito la rara beltà del corpo di
, 1-66: col tempo, carlo lodò suo padre e della severa educazione e dell'
alle teorie sull'eredità. ne lodò la purezza adamantina, il cuore
): il re... mi lodò più smisuratamente che mai si lodassi uomo
. tasso, 11iii- 792: seneca lodò nerone, che nel sottoscriver la sentenza
, xxviii-800: allora [il re] lodò il greco d'oltremi- rabile senno e
/ per que'suoi versi in cui lodò la notte. g. ferretti, cxxxiii-674
. pratesi, 5-191: sul principio lodò le stelline d'oro e il manico
moltitudine delle figure,... lodò molto più... le bellezze di
38 (665): il marchese lodò molto il suggerimento; ringraziò don abbondio,
/ e di sua maestà / la collera lodò. giusti, 4-ii-373: segno ci
sveltezza delle colonne. aretino, 22-180: lodò sommamente [delle colonne] la sveltezza
sue opere al medesimo proposito degli screpoli lodò sommamente l'acqua. 4. locuz
ma dalle tarme. martello, 6-1-6io: lodò [femia] scrittori antiqui antiqui
/ e l'idra e l'ippotamo lodò. fenoglio, 5-ii-480: il colonnello osservò
, i-112: né murena ancor ei sen lodò molto, / ché il capo gli
, dissoluta e molle e lasciva solamente lodò la dorica, grave e guerriera.
casti, i-1-343: monsignor di vafrin lodò il pensiero, / che seppe con
, numerò le specie dei frutti, lodò le più squisite nelle varie stagioni, additò
morale, e filotopo; / e natura lodò che il suo famoso / poter mostri