, 1-266: vennero rondini: e con lo sterco, che gli cadde da alto
, 886: ne'paesi coperti per lo più di nevi, io sono stato per
quando il fiume sia soverchiamente grosso, lo diramano; e quando si spanda da
di troia, accecatore di me, lo quale uccise cotanti tuoi fratelli, hae
sue falangi ordina in schiere, / lo smeriglio e 'l terzuol seguon l'acceggia,
montato stamattina alle cinque sull'accelerato; lo scellerato, dico io, e siamo arrivati
del re]... e si lo strangolarono. boccaccio, dee.,
fine). giamboni, 125: lo mangiare e il bere accendono a giuoco
accende, / così s'avampa di ruggier lo sdegno / al primo motto che di
., ii-v-13: uno ardore virtuoso per lo quale le anime di qua giuso s'
idoli. simintendi, 1-197: allora lo popolo s'accende in grandissime ire. boccaccio
: se onorato fosse chi bene fa per lo suo comune, gli animi degli altri
: frate, si m'hai sbagutito co lo tuo bon parlamento, / che nel
il mondo appuzza! / sì cominciò lo mio duca a parlarmi; / e accennale
295: -teseo, teseo -iterando alza lo strido, / e perché lena d'arrivar
; / se il capo accenni, trema lo imiverso; / se il braccio innalzi
tutt'uno) che vide, accennò che lo seguissero. [ediz. 1827 (
che incontrò, egli fe'cenno che lo seguissero]. [sostituito] idem,
scivola lieve: tra le uberi / sponde lo splendido fiume devolvesi: / trascorrono de'
nuovo sentir fortemente la mano con cui lo teneva, lo tirò appiè del covile,
la mano con cui lo teneva, lo tirò appiè del covile, e, stesavi
: quando accennai di andarmene non me lo permisero. saba, 238: lieve accennar
ghirlande / dei carpini che accennano / lo spumoso confine dei marosi. vittorini,
che più ampi sono li termini de lo 'ngegno... a parlare che ad
episodio importante, e per non tediare lo accennerò velocemente. 6. abbozzare
un passo di danza. -dare lo spunto, il motivo di una composizione
e potenza. anguillara, 5-122: lo strai si scorda, / e contra il
signore in toilette da sera, con lo strascico e accenni di décolleté più o meno
, le accomodò sullo strale, e lo strale vibrò da una casa di contro nella
nervosità delle dita, ove le nocche hanno lo spessore di una noce. calvino,
il padre entrava in corte, le megere lo accerchiavano squacquerando: -una presa, una
infiniti bisogni. getti, 14-134: lo sforza,... accerchiato dalla paura
di urgenza, prima del giudizio, lo stato di luoghi o la qualità o
, i-32: ma tutto questo non lo posso accertare a me stesso per l'
cotrione sano via dal paese non ce lo riporterebbe. romani, i-34: accertare
.. sentì sopra di sé fisso lo sguardo della madre. 2.
ant. cogliere nel segno, raggiungere lo scopo; trovare, indovinare. castiglione
1-568: ciò che rileva, è lo accertare i colpi; / né loco v'
segno; compiuto in modo da raggiungere lo scopo; riuscito. 0.
). pasolini, 1-189: con lo sterno in avanti, era tutto una
lei / il monarca del del volge lo sguardo / che di tanta bellezza acceso ed
: sappiate che gli arabi dicono, che lo dì comincia a quell'ora, quando
(185): in altri momenti, lo stesso orrore per il chiostro, per
di collera un suo caro balocco, e lo fa in pezzi. nievo, 75:
berchet, conc., i-171: lo studio della lingua greca... è
se il colpo non è assestato a dovere lo ripercuotono nel braccio con tale dolore da
2-193: guardava il ferro dell'accetta e lo lisciava con una mano: il ferro
porta e la mostravano alle figlie come lo strumento del giustiziere che le avrebbe colpite
per riverenza del suo signore messer lo re luigi, senza licenza non volle
fioretti, xxi-894 (2): sì lo invitò la sera a cena e albergo
fatica a l'ozio, l'accettò lo invito. tasso, 6-7: e perch'
tanto pregò giovanni che per suo figliuolo lo ricevesse, che giovanni non si potè sì
non si potè sì scuotere che non lo accettasse. nardi, 4-1-112: avendo esso
che giustamente accetto e la eredità e lo stato. codice civile, 470:
falsa e usurpata. deledda, ii-36: lo perseguitava con la sua amicizia subita più
diversa, ma avente, in sostanza, lo stesso significato. accettatóre (
fattosi accettatóre di tutti i nuovi vocaboli che lo contentano, la lingua si spande in
loro confronti. cavalca, 16-2-55: lo quale è veracemente profeta di dio,
accettevole. idem, 11-6-23: comunemente lo brieve dire è più accettevole.
, nel diritto romano: era per lo più verbale. = voce dotta
disegno loro,... e massime lo potrà intendere da quello scalengo, perché
2. ant. accezióne di persone: lo stesso che accettazione di persone; parzialità
ritenne. monti, 1-278: « frena lo sdegno », / la dea rispose
convien che la madre che in quel punto lo mette al mondo, lo consoli,
quel punto lo mette al mondo, lo consoli, accheti il suo pianto, e
1 acchetato ', ognun vede non essere lo stesso che * quieto 'o '
stradicciuola, che si vide comparire da lontano lo zio masi, l'acchiappaporci, col
il pollame scappava schiamazzando, come se lo conoscesse. idem, i-276: le
: potendo acchiappare un bianco, se lo mangiano vivo immediatamente. idem, iii-24:
chiuse, ma alla prima fame dell'inverno lo avevano acchiappato di notte vicino alle prime
va in fascio, e il principato te lo acchiappa qualche catilina. idem, ii-152
rigutini, 1838: acchiappare vale, per lo più, pigliar con inganno improvviso,
acchiocciato sopra una solitudine di monti sotto lo schienale della grande pania. acchiocciolaménto,
parti, che venivano a incrociarsi per lo spazio di dieci passi. l.
landino [plinio], 27-5: lo aspleno da alcuni è chiamato emionon.
mattioli [dioscoride], i-525: lo aspleno chiamano alcuni scolopendrio... produce
ecc. compagni, 2-30: allora lo pose alla colla, e accomandò la
di sua madre? deledda, ii-29: lo fissò bene, e credendolo un mendicante
quali contra i crudeli osti, per lo bene della città, s'apparecchiavano con
asperamente. tasso, 3-41: e poi lo stuol, ch'è da dudon condotto
bencivenni [crusca]: se ne produce lo aspreggiamento del malore, e non la
, st., 2-11: pur mo'lo vidi sì feroce in caccia, /
con asprezza. pavese, 113: lo sguardo dell'uomo / e l'asprezza
ogni dì si escusava, ora con lo allegare l'asprezza della stagione ora col
. boccaccio, i-141: affannati per lo perduto sonno, vaghi di riposarsi,
piacciono l'asprezze in guerra, perché lo muovono [lo spirito] ad ira contro
in guerra, perché lo muovono [lo spirito] ad ira contro il nemico e
, dissonante. bembo, 2-19: lo aggiungere la i nel principio di moltissime
non si fa sempre; ma fassi per lo più quando la voce, che dinanzi
ii-387: come più in lui si accentuava lo stato di perfetta beatitudine più diventava asprigna
guido da pisa, 1-225: dice lo maestro... che 'l ranno è
affettazione. della casa, 552: lo stridere e lo stropicciar pietre aspre e
della casa, 552: lo stridere e lo stropicciar pietre aspre e il fregar ferro
: la parte concava è tutta per lo più, ma non sempre, incrostata,
. che ha un animo fiero (e lo dimostra con gli atti, col portamento
addivenire a quelli che stanno solitari per lo diserto, aspro e rigido, né
vita; ed aspro a forza / tra lo stuol de'malevoli divengo. giusti,
, o aspro di punte come lo spinoso; perché ho visto che i
, i-166: ed in pazienzia porto / lo ingiusto esilio e la sorte aspra e
grave molestia. viani, 19-494: lo strumento che nei giorni della settimana di
volgar., 7-4: le prove e lo assaggiaménto delle cose che awegnono di tempo
319: i quali [prosciutti] per lo male non ho ancora assaggiati. redi
di s. a. s. lo assaggiarono, e parve buonissimo, e il
; / non cade mai en tristizia lo cor che t'ha assaiato. /
, i-237: non si può conoscere lo bene pienamente, se l'uomo prima del
è dolce, pare amara a noi per lo nostro sapore e non per quello di
prendendo di quello lattovaro con uno cucchiaio lo diede allo 'nfermo. il quale, sì
invitarà te, potrai agevolmente non accettare lo 'nvito... ringraziandolo, o
l'uomo non vede cogli occhi, per lo solo audito non le desidera molto d'
quella cacciata ben tosto,... lo rifuggito vonone fanno re. d'azeglio
sperimentare le forze del nemico (per lo più in scaramucce, in piccoli scontri
uno squadrone di cavalli, sì per assaggiare lo esercito vandalo, e sì per comprendere
assaiato, per dar conforto; / e lo peiore che per me sia stato,
che per me sia stato, / lo qual m'ha guidato ad un mal porto
savete ch'è il cenaeoi dilettoso? / lo gusto co l'assaggio savoroso. cassiano
nelle grandi, e dato a noi lo assaggio del loro bene, ci hanno ingenerato
poi volle mangiare col volpe, assai lo invitasse. seneca volgar., 3-335
e due bufali e la semenza per lo primo anno. foscolo, v-347:
, grande quantità, ricchezza. -per lo più al plur., di persone
nella repubblica. goldoni, iii-367: lo dirò a mia confusione, ella mi assomiglia
amava a dismisura un altro giovane, lo quale amava anche lei, ma non tanto
2-82: e non è sì pesante [lo stmzzolo], che un buon cavallo
. scala del paradiso, 463: lo principio dell'orazione è questo: gli assalimenti
6-8: ma prodezza si è a tenere lo mezzo tra ardimento e paura, ché
da quella parte che era meno guardata lo assalirono. tasso, 3-58: guarda
, / col cane assaglia, o con lo strai saetti / anitra opima. g
, 107: come sua rabbia e ferità lo sprona, / furtivo assale il lupo
gruppo di scogli, piccole onde spumose lo assalivano senza tregua, ma dolci e
(14-9): ed io da lo su'amor son assalito / con sì fera
. fiore, 25-6: vergogna fortemente lo sgridava; / paura d'altra parte sì
dubbio: come posson queste membra / da lo spirito lor viver lontane? idem,
: un flutto quasi doloroso di memorie lo assalì alla rinfusa. paolieri, 2-106
: ecco dolori orrendi di gotta che lo assalirono, e gittatolo su l'arena,
, e gittatolo su l'arena, quivi lo inchiodarono. redi, 16-iv-406: dalla
e de'greci fue il primo assalitore lo re filippo. m. adriani, 3-5-309
il gagliardo assalitore, / e terribil lo folgora a le schiene? verga,
, 1-330: due soldati non visti lo assaltano di fianco, gli scaricano due
onde sfuggire alla furia del vento che lo assaltava d'ogni parte. soffici,
et assalterovvi aù'improvista, che non ve lo penserete. grazzini, 2-3: credendosi
cielo, i... i cui lo cielo ama, cui taira serve, /
sforzo assaltò il nimico; fabio solamente lo sostenne, giudicando lo assalto lento essere più
; fabio solamente lo sostenne, giudicando lo assalto lento essere più utile. idem
, 4-79: il bronzo... lo raffigura in atto di snudare furiosamente la
. d'annunzio, iv-1-130: lo sperelli... provocò l'avversario,
; e una folla quasi in tumulto lo prende d'assalto. -prendere d'
futuro male. baruffaldi, 50: chi lo fiuta secco secco / ne assapora poco
fior rugiada /... / assavora'lo quando innamorai. machiavelli, 20:
, i-216: così il risentimento de lo schiaffo ch'io gli diedi, come il
e questo morire assassinato mi pareva lo sfregio definitivo e più grande che
stava come 'l frate che confessa / lo perfido assassin. buti, 1-499 unf-> 19-50
deledda, ii-335: un impulso cieco lo spingeva: egli ritornava nella casa..
ora così borrevolmente, come vedete, lo fo questa prima volta per vendicarmi in
, 31 (37): quando lo veglio vuole fare uccidere niuno uomo,
: obbedito e venerato dai grandi che lo circondavano come i paladini di carlomagno,
di menarlo al re; e poi lo uccisono. 4. chi fa
rotta l'asse sopra la quale messer lo giudice teneva i piedi, tanto che
preso tempo, mise la mano per lo rotto dell'asse. paolo da certaldo,
dicono che sono inutili il castagno, lo olmo e il frassino, perché si
asse spezzate e di schegge, se lo mise in ispalla. idem, pr.
798: oh! no; quieto non lo so pensare / tra le quattro
sopraviene, pigliano accrescimento; indi per lo più sono simili nella forma a tette de
: la linea diretta che passa per lo centro della spera, la quale accosta le
nella parabola. algarotti, 3-433: [lo specchio] concavo parabolico riunisce i raggi
specchio] concavo parabolico riunisce i raggi che lo feriscono paralleli all'asse nel foco della
. e. cecchi, 2-116: lo stecco... che il maestro passava
, che a ogni più lieve causa drizza lo scafo per prua fuori dell'acqua o
scafo per prua fuori dell'acqua o lo piega a dar di becco nel fondo
rajberti, 2-248: vi tocca consumare lo scarso asse paterno o la dote della moglie
buona fede / sull'asse ereditario, / lo scrupoloso erede / ci fa l'anniversario
altro, che per piacere a chi lo condusse, procurò di fame ritratti al
e la grazia con cui il caso asseconda lo svolgersi armonico della mia invenzione. palazzeschi
glie 'ncastellate, co so ententi a lo veghiare, / che da fore so assediate
latino benché morti nelle scritture, e lo deduco dallo spagnuolo sitio e sitiar (assedio
non era entrata nel molino? perché lo aveva abbandonato e dimenticato? palazzeschi,
532: ridussesi la cosa in termine che lo assediatóre era in maggiore pericolo che quelli
busone da gubbio, 112: dimora lo re con sua giente intorno alla città
novellino, 4 (15): stando lo re alessandro alla città di giadre con
, minacciosi nemici, strani mostri che lo stringevano d'assedio. -porre l'assedio
invaso le carceri ». « c'è lo stato d'assedio ». « tutti i
: [in modo che] l'assegnamento lo pigliasse in sulle più vive entrate che
mia simiglianza. idem, 88-125: lo terzo ramo mustrame ed assegna / nome de
[del diluvio] fu per lo corso celeste e forti congiunzioni di
mila di queste lire, onde non lo secchi di più e stia dove vuole.
pregherei i signori loro a volermi assegnare lo spoglio di uno dei tanti scrittori che
. m. villani, 9-103: lo re di francia per la detta con-
ritornare ne'loro beni, elli assegnerebbero lo re o vivo o morto. guido delle
. f. giambullari, 6: lo condusse vecchio, ammalato e solo a mendicare
171: intese le condizioni alle quali lo stremato assegno e gl'impegni presi col
non avrebbe dato niente di dote: lo diceva, che non avrebbe fatto nemmeno
gli altri uomini cotanto amano, per lo asseguimento delle quali si vede andare così
genti del nostro secolo e ad agevolar loro lo asseguimento delle greche lettere, maestri e
il giovane, 9-804: e soggiugneami poi lo stesso uranio, / che questo iniquo
, potrebbe stare assembraglia, per avere lo scrivente attaccata questa voce con la vocale della
sm. riunione di persone (per lo più all'aperto), per fare dimostrazioni
cielo d'alcamo, 8: lo mare potresti arompere, a'venti asemenare
dove ch'el senato s'assembrasse era lo campidoglio, però che quello fu fatto
25-33): ancor che sia gravezza / lo tormento d'amore, / ma ciò
digiunto da verità mi pare, / se lo pensare a lo parlare assembra. sacchetti
pare, / se lo pensare a lo parlare assembra. sacchetti, ii-ió: già
laudare / ed assembrargli la rosa e lo giglio. idem, iv-40 (25-24)
non a caso già essere stato vietato lo 'mpanio delle donne per li paesi amici o
. cielo d'alcamo, 7: lo mare potresti arompere, a'venti
98: non seco aggia persone / lo cu'mal far la potesse infamare, /
quando il popolo ha fatte queste cose, lo re si fa venire dinanzi a sé
del mondo, che eb- bono ne lo 'nteletto loro tanta scienza...,
nuovi testi fiorentini, 835: e cosìe lo scrivo per mio testamento di mia mano
dura alla sua penna tempra; / lo villanello... /...
, chi grida guerra, / che no lo spianti di 'sta mala vita / per
vagliono potentemente neirimitare, perché osserviamo per lo più trastullarsi in assemprare ciò che son
compositore. magalotti, 9-2-288: per lo contrario vedete da per tutto di assennatissimi
tempo. compagni, 1-16: lo consigliarono, che per cessare il furore
esercito, i viniziani non assaltassimo verona lo costringeva a lasciarla guardata. m.
, no: io fu'trovato in su lo specchio, per non avere pagato tre
conforto le manchi, e, mentre che lo suo marito è absente, non
. villani, 8-78: di certo morto lo avreb- bono, ché n'aveano il
riposo, e non ti assente / lo errar dintorno, come prima, il verno
i termini de'pagamenti già assentiti per lo detto re. 2. cauto
vadi assentito chi teme di morte / per lo cadere in terra del giumento, /
lucente. però puote parere così per lo mezzo che continuamente si transmuta. transmutasi
di mano, come alberico l'elmetto che lo rendeva invisibile. 4. medie
bene il ditto assenzio, subito me lo messe in sul petto, dove evidente
mattioli [dioscoride], i-424: lo assenzo è erba volgarissima e nota.
l'assenzio. dolce, 1-66: lo ascienzio è amaro, ma porge rimedio
allé infermità. significherà adunque che chi lo manda cerca rimedio e ristoro ai suoi
parole della scrittura, l'esperienza ce lo mostra chiaro. guiducci, i-270:
mani nelle ninfee e nelle giunchiglie che lo asserragliavano. 3. figur.
, serrato. sacchetti, 178-131: lo 'mbusto è tutto fatto a istret- toie
a istret- toie, le braccia con lo strascinìo del panno, il collo asserragliato
, ii-44: quella specie di asservimento che lo minacciava sempre più ed al quale ogni
a riposo. levi, 3-110: lo stesso spettacolo dappertutto:... nella
suo ventottenne figliolo (baffetti neri), lo speziale, il conciliatore, che so
a condennare. panciatichi, 38: lo vorrei proporre subito per assessore della compagnia
attacca in silenzio alla giacchetta, non lo abbandona né con gli occhi né con
, dalle seste; onde assestare, lo stesso che assettare, porre a'suoi luoghi
dieci di balia, 8-98: mandiamli lo aviso, che abbiamo di francia, della
286: ora è tempo a fare come lo assetato cervo al fiume. tasso,
dette da mangiare perché era affamato, lo rivestì perché era ignudo. sbarbaro,
; e tale assettamento esser proceduto perché lo stesso carlo... fece i due
... d'assettare e compor lo stato d'italia e di fare universalmente una
avesse piena facultà d'ordinare ed assettare lo stato. v. borghini, i-iv-4-76
paladin s'assetta / facendo orazion a lo dio marte. p. velluti, 322
come là tra li tedeschi lurchi / lo bivero s'assetta a far sua guerra.
ma assetatamente aguale e chiaro sia lo tuo pronunziare. = comp.
gli arnesi. palazzeschi, 3-22: lo scaldino non era assettato bene; lo sbirciava
: lo scaldino non era assettato bene; lo sbirciava, lo pendeva da tutte le
era assettato bene; lo sbirciava, lo pendeva da tutte le parti, ci soffiava
. girolamo volgar. [crusca]: lo studio di quegli cotali è..
: eglino sempre sono l'indugio, lo sconcio ed il disagio di tutta la compagnia
abbia speso per rimetterlo in assetto, lo sa tutta quella terra; e voi stesso
di guastargliele, né di dire che tu lo sai. -tenere in assetto:
;... giocoforza è che lo stato garantisca la buona fede nelle trascrizioni
la prima contentezza che seco ne porta lo assicuramento e lo stabilimento di loro chiarissime
contentezza che seco ne porta lo assicuramento e lo stabilimento di loro chiarissime stirpi, ma
si apprestavano applausi al suo valore per lo prospero riuscimento della restaurazione e assicuramento del
circospezione [col vestirlo di piombo] lo assicuravano. metastasio, 1-8-42: virtù
per l'uccello turchino. -chi me lo assicura dai cacciatori o dalle grinfie di qualche
ella spediente a sé, per assicurarsi lo scettro dell'inghilterra. baretti, ii-148:
. per meglio assicurare il romito, lo servì con tanta ben mascherata amorevolezza,
allora mi confortai molto, assicurandomi che lo mio secreto non era comunicato lo giorno
assicurandomi che lo mio secreto non era comunicato lo giorno altrui per mia vista. castiglione
quelli signori che in italia hanno perduto lo stato a'nostri tempi... si
non t'incresce di veder morire / lo cor che tu m'hai tolto, /
... venere coperse lui e lo compagno d'una sì fatta nebbia,
compagnia de'quali si assicurino a prender lo cibo. boiardo, 2-4-13: non sa
. sassetti, 73: e lo potete fare assicuratamente. 0. rucellai,
una parte (una società assicuratrice o lo stato), contro pagamento di un
via ottenuti? levi, 3-73: lo sciopero cominciò. durò venti giorni,
, 14-66: ma quando in lui fissò lo sguardo, e vide / come placido
stanca per 10 viaggio, affievolita per lo dolore, s'assise sopra un masso
cino, iv-192 (59-4): lo core meo che ne gli occhi si
dietro al nostro arrivo in roma, lo passai lavorando con costante assiduità. cattaneo
veg- ghiare, ripensare e orare; lo continuare delle quali e l'assiduo attendervi
assidue disputazioni. firenzuola, 555: lo assiduo muovere delle quali [palpebre]
insieme. della casa, 2-2-40: lo alleverò servitor di v. s. iuustr
. bontempelli, 6-152: girò attorno lo sguardo e il gesto ad abbracciare le file
aspettava le sue parole, un gran tremore lo colse. idem, iii-921: l'
cinque canti, 5-59: veggiàn, quando lo punge il fiero asilo, / cavallo
a un tratto / che l'assillo pungesse lo stallone / e gli ponesse in cuore
.. / per sua vertude fugge lo demonio, / da sé lo parte e
vertude fugge lo demonio, / da sé lo parte e mettelo in'assillo.
simile un suono a un altro che lo segue o precede. 3. fisiol
diritto di proprietà, e ognuno se lo assimila col suo organismo. deledda, ii-126
della pianta. baldini, 4-187: lo stile del momento è un po'quello della
di un suono a un altro che lo segue o precede. 4. fisiol
257: chi volesse... per lo cantare del corbo, o del
,... auguriare pronosticando, se lo 'nfermo dovesse guarire, o morire,
lugherin si lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. note al malmantile,
è un assiuolo che mi perseguita: lo sento tutte le notti quando rincaso.
da vero. giusti, i-293: lo tengo per sacrosanto quest'assioma soldatesco:
fine / l'apotegma ed il còlon e lo scolio, / e l'assioma bei
canti. intelligenza, 13: sì come lo rubino e lo cristallo, / così
, 13: sì come lo rubino e lo cristallo, / così nel viso assisi
22: e la settima pietra è lo smeraldo, / che ne la fronte dinanzi
assise a mezodie sono più infeme per lo mare e per li venti caldi che
buommattei, 1-96: il prete assistente lo incensa, facendo riverenza.
16-2-332: guai a me misero peccatore, lo quale indegnamente assisto al tuo santissimo altare
de'feri accenti / forme s'accalcan per lo sacro loco? / assistete, spirate
, per li cui presenti corrotto, lo esorta al prender lo scettro reale,
presenti corrotto, lo esorta al prender lo scettro reale, e al prenderlo,
... perché il buon dio lo assisterà con la sua santa grazia in
mia buona e cara fanciulla! tu lo meriti, perché hai il cuore ben fatto
19-425: spirò benedicente tutti quelli che lo assistevano nell'ora del trapasso. cassola
dei circhi si vedono incollati a guardare lo spettacolo dalle fenditure dell'assito. viani
dentro la sala da ballo, su lo stropicciato assito, la giovinezza salmastra di
g. villani, 1-7: lo più sano e meglio assituato luogo che
ii-74: in tre dadi si è tre lo minore numero che vi sia; e'
, v-387: il lascio in asso, lo lascio solo, senza compagnia, com'
un fatto... per il quale lo piantavano in asso [il lavoro]
asso; o se tra le sestine che lo compongono, è nato il malinteso che
. croce, ii-6-159: nella realtà, lo stato è la continua archia dell'anarchia
si associava al ricordo di virginia, lo restituì ai suoi funesti pensieri.
pagare per lui, ha poi dato lo stesso incarico a un altro. tommaseo-
sociale... nell'èra nostra lo spirito d'associazione è più potente,
che la successione dei piani mi mostri lo spazio interposto fra un oggetto e l'
idioma italiano e l'inglese; assoggettare lo stile alla lingua, anziché la lingua
scavano fossi per l'irrigazione o per lo scolo delle acque. = deriv
gl'intimarono il decreto del senato che lo costituiva reo d'aver composto e distribuito unguento
machiavelli, 17: lasciollo con lo stato di romagna solamente assolidato, con
glie ne invio una copia, acciò lo abbia assoluto e non tronco. panzini
quel vento. savonarola, iii-137: lo odio risguarda el male assolutamente. che vuol
, e piangeva e si disperava allorché lo coglieva la febbre. faldella, iii-55
: doveva dirgli assolutamente ancora qualcosa, lo pregava di trovarsi di nuovo alle dieci
, come notai con amarezza, avevano lo stesso tono assolutamente autentico delle altre tre
., ii-281: tutte le belle donne lo facevano delirare; ma la monotonia coniugale
esprimere né risentimento né nulla, solo lo spaesamento dei miopi e una assoluta lontananza
fiele e sangue. foscolo, ii-2-36: lo stile assoluto e sicuro del libro de'
che hanno buoni ordini, non danno lo imperio assoluto agli loro re se non nelli
sia nata qualche sentenza assolutoria. lo regge: come stare, correre, nascere
di tutti e di nessuno, come lo spazio, come la luce, come
che abbia servito al suo signore per lo tempo passato, non è però assoluto
è però assoluto di non servirlo per lo tempo presente e futuro. g. villani
non è mestieri tanto 10 potere assolvere lo impromesso, quanto lo volere. panzini
10 potere assolvere lo impromesso, quanto lo volere. panzini, ii-235: io
. c., 2-2-1: egli assomiglia lo naturale ingegno alla molle cera, la
i sua nati figlioli essere bianchi, per lo grande dolore si parte con tristo rammarico
il solio per farsi asso lo assomigliavano a tanti come lui, eppure in
aquila..., cioè che sempre lo suo cuore è signorevole. a
iii-2-443: questa intelligenzia adunque, cioè lo angelo che muove il cielo, è
. la stessa tranquillità... lo stesso abbarbagliamento di stelle. d'annunzio
assimiglia l'acqua pura, e poi non lo cambierebbe con dieci botti d'acqua.
assonanti, e non che consonanti; lo che segue sovente negl'improvvisanti di contado
il tuo lene / respiro nell'aria lo sento / assonare al ronzìo delle andrene
tal nome s'insignorisce di lui, lo richinava e facevaio timido al domandare,
sta per agg., e dice lo stato prolungato della sonnolenza, o la disposizione
di pensieri. deledda, ii-47: lo fecero coricare, ed egli si assopì
d'acqua del crescente lago, non lo lasciasse crescere in altezza. magalotti, 21-11
sentimenti). iacopone, 74-32: lo 'ntelletto, puoi che gusta lo sapor
74-32: lo 'ntelletto, puoi che gusta lo sapor de sapienza, / lo sapor
gusta lo sapor de sapienza, / lo sapor sì l'assorbisce ne la sua gran
come: * gli affari domestici lo assorbiscono, e non gli lasciano tempo
chi ben fiso 'l guarda, / ne lo sfrenato obietto vien perdendo, / e
d'annunzio, iv-2-837: sente d'improvviso lo stru mento assordirsi sotto le
più. quello, mezzo assordito, lo allontanò; prima con le braccia e
volte parlava. segneri, i-198: se lo capissi, oh come andresti estatico di
fluir de le perenni / vene principio lo scambiarsi eterno / dell'aria in acqua;
a una corda: l'una è lo scorciarla; l'altra, il tenderla più
leggere assottiglia l'animo e 'l poco lo 'ngrossa. trattato dei cinque sensi, 1-6
la veduta dello intendimento, e tira lo vero dal falso. a.
beltramelli, iu'559: occorrevano per lo meno due paia di buoi. dove
campanella, 2-243: chiaro è che lo spirito continuamente esala e ha bisogno di ristoro
. 10. intr. (per lo più con la particella pronom.).
; / e poi vene la morte e lo scompiglia. francesco da barberino, iii-394
diversi modi e vie da campare; e lo intelletto s'assottiglia a molte cose considerare
tenere. g. villani, 9-49: lo 'mperadore vagendosi così assottigliato e di gente
grossi, con il nome di laura lo inganneremo. assozzare, tr.
scrittura deposto il timore e la vergogna de lo scrivere, ed assuefatto me stesso a
assuefaceva ai discorsi della sua protettrice e lo sollevava dal senso sgradevole di essere in
il primo viaggio che faceva, e lo considerava con la pacata compiacenza che lascia
foscolo, v-173: i pochi a'quali lo lasciai leggere [il manoscritto] alle
m'era nemica la tua serenità, lo splendido dominio che avevi su'tuoi nervi
,... e que'che avevano lo assunto di venderla. varchi, 18-2-109
... si è pigliato egli lo assunto di mandare a v. s.
giudicava l'assunto troppo temerario, facessimo lo sforzo di rinunciare al conforto promessoci dal
, argomento. machiavelli, 875: lo assunto della sua prima predica in san
e storicamente importanti, fa d'uopo che lo stato od altro ente privato intervenga con
e in corpo di santa maria niuno lo afferma; perocché non se n'ha
cacciòe, / giù del destriero morto lo gittòe. leonardo, 1-230: dicesi che
, donde venivano a non potere fermare lo scudo. ariosto, 39-2: volteggiando con
e voi, se l'unno o se lo slavo invade, / eccovi, o
di lunghezza molto grande in rapporto con lo spessore e di materia diversa, che
panzini, i-400: a sei anni lo abbiamo assoggettato al giogo delle aste e
trazione: nei veicoli ferroviari, trasmette lo sforzo di trazipne al telaio per mezzo
posto; stabilirsi, prendere dimora (per lo più, degli animali).
appella, / il cerusico chiede, e lo speziale. note al malmantile, 613
era l'ètere e sordo / per lo stridor dei carri e per lo scroscio /
/ per lo stridor dei carri e per lo scroscio / delle selci su'clipei e
contenersi, raffrenarsi (e indica per lo più il prevalere della forza morale sulle
omini. guicciardini, 123: tra lo offendere e el beneficare, tra le opere
laudabile e biasimevole è mezzo: come lo astenere dal male, lo astenersi da
mezzo: come lo astenere dal male, lo astenersi da offendere. della casa,
[diosco- ride], i-630: lo aster attico è un gamboncello legnoso,
quei modi con cui sei solito di nettare lo specchio, che sono astergerlo, stropicciarlo
: questa [erba] le conforterà lo stomaco; e di più potrà con incredibile
. costole asternali: non articolate con lo sterno (dall'ottava costola alla dodicesima
trattato d'amore, 11-7: ora laudo lo bon astettare, / e la speranza
(192): e sì dee essere lo cavaliere astinente e digiunare il venerdì,
e casti, ch'avevano in sé lo spirito d'iddio, gli seppono interpretare
: e serai astinente / di salutar lo tuo coniunto spesso; / ma nel giugner
astenersi dai piaceri dei sensi (per lo più inteso come frutto di una costante
en scola a 'mprender sapienza, / lo viso ietta lacreme per la gravosa offenza,
lacreme per la gravosa offenza, / lo gusto entra en regula 'n ordenata astinenza,
sensi, 1-12: anche conviene che lo re abbia in sé astinènzia e discrezione,
delle malattie, 1-20: sia mundificato lo stomaco con vomito spesse volte, e
416: la madre dell'astinènzia è lo attento pensiero della morte. bisticci,
. cocchi, 8-278: veramente egli [lo scorbuto] è sempre e unicamente cagionato
errore massimo il lasciarvi troppo digiuni; più lo stomaco sta vuoto più s'avvilisce,
immacolata). iacopone, 38-39: lo deiunare piacerne, e far granne astinenza
gravenza / che dà la penetenza ne lo perseverare. boccaccio, dee.,
perché « se l'ha avuto lui lo voglio anch'io », colla logica dei
[gli angeli] astori, perocché lo astore è inimico del serpente. tommaseo,
, iii- 447: ella più lo desiderava, e più mostra vasi riservata,
landino [plinio], 26-8: lo astragalo ha foglie con molte fessure ritorte
mattioli [dioscoride], i-586: lo astragalo è una pianta poco alta da terra
l'allume scissile, il rotondo, lo strangile, l'astragalote. =
naturale, e astraendo dai muri che lo racchiudono,... forma un comune
. 4. rifl. concentrare lo spirito in un pensiero, un ragionamento
prescinde dalla complessità del reale (e lo riduce a un'astrazione).
poi che cosa veramente esso fosse e lo si lasciava indeterminato. e. cecchi
cavalca 16-1-106: entrando ad orare e fare lo suo officio, stava tutto vagabondo e
tutti alla fine artifiziosi sinonimi del « non lo so » uso sinceramente da socrate.
economica o sociale costante, né rispecchia lo specifico interesse al cui soddisfacimento le parti
specifico interesse al cui soddisfacimento le parti lo adibiscono (ad es., la cambiale
astrazioni recondite ed all'esercizio de'versi lo schiller congiunse molto studio di storia.
, ossia che manca di concretezza, lo si confuta nell'atto stesso, in
;... quando questi studi lo esigono si abituano a formare diversi gradi
famiglia di madrepore, che vivono per lo più in colonie. = voce dotta
a compiacersi e baciar que'legami che lo tengono sì fortemente astretto. alfieri, 30
de'ricci, 193: nondimeno lo affetto e desiderio debbe essere a lui
, onde tra spazio breve / riman lo sguardo dal piacer astretto. idem,
agro. ricettario fiorentino, 64: lo scordeo è un'erba che...
naturali, oppure tutte violente che fa lo stesso. viani, 19-353: una moltitudine
questo cielo australe, / troppi astri lo gremiscono, / troppi e, per noi
dilegua una cadente stella / mutò zona lo svevo astro e disparve. panzini,
serviva per infilarvi il pollice e tenere lo strumento in posizione verticale durante le osservazioni
f. villani, i-417: dimostrò che lo strumento dell'astrolabio, misurato secondo le
ora accostando e ora rimovendoti dal luogo lo vedrai, e se sarà malagevole,
l'uomo] mira non ode chi lo chiama, e per traguardo d'astrolabio mirando
balestra, serra l'un occhio, perché lo spirito si unisca tutto nell'altro.
e del corso de li sette pianeti per lo zodiaco. dante, conv.,
nel suo cerchio compiere, cioè ne lo apprendimento di quella, volge grandissimo spazio
cosa, che intenda ora, chiaramente lo dimostra per ragione astrologica. donato degli albanxani
. g. villani, 9-47: lo 'mperadore avea da'suoi astro- laghi,
cosa per facilitare un mio desiderio? non lo credo. e perché? indovinatelo voi
de li astrologi, vuole di tempo lo suo cerchio. g. villani, 11-2
complesso di studi ed esperimenti che hanno lo scopo di rendere possibile all'uomo la
i moti, e quel che non vede lo finge con epicicli et eccentrici, e
250: l'astronomia poi ce lo propone [il sagittario] / tra
tutti i confini d'europa, per lo più sano e meglio assituato luogo che
crescere da atomo a stella? ve lo dicano gli astronomi. b. croce,
nobile, astrusa e difficile, qual'è lo spirito? idem, iv-275: [
oro. de marchi, i-852: lo sposo aveva già regalato un bello astuccio di
o prolungare le fortificazioni della città, lo vollero mandare a ferrara. boine,
anzi avverria senza lunga dimura / che lo foco astutassi / o che l'aigua seccassi
che non oda 'l gridato de lo suo morganato. compagni, 1-21
, voce del gergo teatrale, con lo stesso significato di urbane (da urbs
de ferire. / pensete per astuzia lo monno dominare: / che ordene l'
l'alme oprar bisogna, / da lo dio de l'astuzie e de le prede
l'astuzie e de le prede / ne lo studio imparò de la menzogna. vallisneri
il sentimento de'suoi destinati, che lo si avesse l'ata- manno germàc,
, 2-8 (230): sentendosi per lo lungo esercizio più della persona atante che
la notte a campo stretti insieme per lo freddo, atandosi con grandi fuochi. idem
odio per il fischio. il fischio non lo poteva soffrire. doveva essere cagionato da
non è in buon concetto di quelli che lo conoscono in questa città, dove fu
(di cui, cioè, non risulta lo scopo). = voce scient.
viuzza buia e male aulente; e lo chiamavano niente meno che ateneo. barilli
vittorie della canaglia saranno eterne? se lo credessi, saresti un ateo e so che
chi avesse commesso colpe particolarmente gravi contro lo stato. = voce dotta, gr
movimento più strano così agevolmente, che lo fa sempre parere il più naturale anzi
, iii-367: il grande atleta: cioè lo grande campione: atleta è vocabulo grammaticale
è atmosfera. segneri, iv-443: lo ingrandisce alla nostra considerazione, come l'
profumi. pavese, i-138: nanni lo scrutava sempre di sottecchi [il reverendo]
bene; ma che farci? sfonda lo stomaco. la sua compagnia corrisponde regolarmente
come è silenzio pei minori insetti / lo scoppio della bomba atomica lei dolci tuoni
i-367: gli atomi infiniti sparsi per lo vacuo infinito, vennero molti di loro
.. / una grandezza infinita / che lo spirito intende. 2. frammento minutissimo
oh, d'un pianto di stelle lo inondi / quest'atomo opaco del male!
eruditi... non hanno per lo più un atomo di mente poetica, né
in una situazione anche peggiore, purché lo stato di atonia di tutte le parti
. privo d'espressione (l'occhio, lo sguardo, il viso, ecc.
1-268: balbettava a bocca aperta, con lo sguardo fisso in avanti, ma non
mattioli [dioscoride], i-817: lo atramento, con il quale scriviamo
mattioli [dioscoride], i-492: lo atrattile è una pianta spinosa,
si semina l'atrepice, se innacquare lo possiamo... vuoisi sempre con
. mattioli [dioscoride], i-330: lo atriplice è erba d'orto molto conosciuta
è vana opinione a credere che sia lo spinace; io tengo che sia quell'erba
vie della vecchia roma. ella spingeva lo sguardo nei vasti atrii trasformati col tempo
15-3-4) preferiva l'etimo latino, e lo collegava ad ater: « atrium magna
l'una più dell'altra acute, lo tenne per qualche tempo e l'esasperò.
come d'una costola rotta che dentro lo trafiggesse. pratolini, 2-172: la
l'atroce epigramma con cui il tommaseo lo saettò. manzini, 10-212:
talvolta atro cemente, ma lo sapeva quasi sempre nascondere. d'an
del caso non mi lascia dir altro per lo pianto. se gneri,
. b. davanzali, ii-449: lo stato ne cadrà in atrofia, idropisia
làchesi dipana sulla rocca, mentre cloto lo fila e atropo lo taglia: e
, mentre cloto lo fila e atropo lo taglia: e atropo simboleggia la morte.
e s'io campo (madonn'atropo lo voglia), chi sa che l'anno
viver atropo / presso è a troncar lo stame? = voce letter.,
il quale [canaletto] camminando per lo più a serpe a traverso del ventre
aspetto, tra il maestro di villaggio e lo scrivano. panzini, iii-577: «
invece di lasciarlo sull'attaccapanni dell'atrio lo portò su in mano fino alla camera
: onde avendo ben attaccata la scala a lo spago, non dopo molto la vide
ella in sé contenga, la fantasia e lo intelletto lucido e distinto, il
l'hai veduto; la pietà me lo attaccava al cuore; era diventato come
beato colui si riputava / che toccar lo potea [il missionario], stimando
l'attaccare eserciti, egli è bene che lo porti meco anche in questo buio della
quan- d'altri l'attacca e lo rimorchia, e gli fa romore sopra 'l
attaccare un po'di conversazione colle mani che lo servivano. verga, i-101: egli
.. quando attaccano a chiacchierare anche lo stufato si attacca nel fondo del tegame
questo che a volte / c'è lo sbronzo notturno che attacca discorsi / e racconta
quella bruttura gli si dovesse attaccare, lo dovesse macchiare. vittorini, 4-28:
quando si attaccano addosso a qualcuno non lo lasciano più. 15. intr
ebbe il pagano, / ma non che lo piegasse del de- stiero: / poi
tagliare a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi. una tina la
16-ix-217: qualche acido forestiero, che lo rende viziosamente pungitivo, e più del
che sia venuto ad uno de'due lo scorbuto; è male attaccaticcio, e
in quel modo, / come per mostra lo tenea attaccato. p. della valle
: allora sì la perfida [mosca] lo becca, / e attaccata gli sta
, grassa e bianca come il gesso, lo ricopre dall'attaccatura dei capelli alla gola
e allungate, e le bacche per lo più nascoste all'incavo tra il gambo
per sci: speciali dispositivi che fissano lo sci alle scarpe. 14. tecn
la cosa dura e grave / abbellisce lo cor e attalenta, / no gli è
volmente. cavalca, 4-2: lo meglio che io so e più attamente re
. l'attanagliare, l'afferrare, lo stringere con forza. 2.
abbrancò al collo [il giovane] e lo attanagliò come la morsa stringendo la viscida
sette volte più grande di lui, lo sollevò di peso nell'aria, lo stritolò
, lo sollevò di peso nell'aria, lo stritolò fra la morsa delle mandibole.
la vita, e la faccia, e lo stomaco s'attanagliano con tante canfore,
una volta soli, io, con lo slancio dell'inesperto che il sopraffiato attanaglia
diversi modi scempiati, non lasciano però lo male. g. villani, 12-8:
, l'attanagliare, il crocifiggere, lo squartare, sono strazi e morti..
giuocava, non s'attardava con loro; lo vedevano sparire e lo consideravano uno strano
con loro; lo vedevano sparire e lo consideravano uno strano. pavese, i-302:
fare e dire il pretore che lo attasentò e preso un sacchetto con alquanti fiorini
rifl. federico ii, v-107-23: lo reo penserò sì forte m'atassa, /
. storia di mosè, 14: lo fanciullo incominciò attecchire e a crescere maravigliosamente
cavalca, 16-1-49: né qualunque fatica lo poteva mai né perturbare, né attediare
le tue bianche torri / attediate per lo ciel piovomo / fosche con volo di sinistri
e molto attempato: e, benché lo coprissero di panni, non però si
ebbe in sé attemperamento: molto piangeva lo pericolo del suo comune, molto riprendeva
] -3-1: siccome si dee attemperare lo riso, così, e ancora più,
riso, così, e ancora più, lo parlare, saviamente tacendo. ottimo
giordano [crusca]: vedendo da lontano lo attendamento di quello esercito. libro di
ama, / poi sol da voi lo suo soccorso attende. idem, inf.
, 8-106: qui m'attendi, e lo spirito lasso / conforta e ciba di
ben sa- pev'ei che voleva dir lo muto; / e però non attese mia
pere di ben fare, tu sarai come lo villano, che attende a passare lo
lo villano, che attende a passare lo fiume tanto, che tutta l'acqua sia
cerca, altri l'attende, / un lo spinge, un l'inalza, altri
per farvi il caffè; e la comitiva lo attendeva in tinello continuando la conversazione.
promesse fur larghe e lunghe, ma lo attendere stretto e corto, ché di cosa
/ con sì contenta labbia sempre attese / lo suon delle parole vere espresse. idem
, 3-51 (i-75): e pur lo segue, e pur attènde a dire
lavori di lionardo e di mi- chelagnolo lo fecion attendere maggiormente agli studi. bruno
e'volgimenti del nero fumo attenebrar © lo die. buonarroti il giovane, i-440:
fra giordano [crusca \: non solamente lo conosceva di vista, ma era ancora
si voleva ancora tutta la piazza che lo circonda [il tempio di s. giovanni
g. villani, 6-16: per lo detto papa gregorio si richiese lo 'mperadore
per lo detto papa gregorio si richiese lo 'mperadore federigo che attenesse la promessa e sara-
. -... se tu non lo atterrai, e'non si disfarà il
ruina / porge pietoso il braccio e lo sostiene; / vana e folle pietà!
a cui noi ci doviamo attenere tuttavia lo primo anno, quando le patte sono
consiglio; avete bel tempo e non lo conoscete: uno prete, come e'cerca
detto il magnifico e tacevasi, quando lo strozza, che attentamente ascoltato l'avea,
strana fede ee fatto vano per lo merito dello imperadore, ch'era cri
n'ee da commendare, che lo imperiato non si disfece. =
dell'interessi, alli quali l'attentante o lo spo- gliatore o il ricorrente è
, 421: ora... lo feriva nel sentimento più forte di tutti gli
di re umberto: le carrozze che lo portavano quando passanante, poi acciarito, poi
il coraggio, l'audacia (per lo più nel costrutto negativo). -più
dentro da lui nacque uno dubio, lo quale non s'attentava di dire a beatrice
de luca, 1-15-1-465: se bene lo spoglio, o vero il furto,
me con un'intensività dolorosa, come lo sguardo d'un gatto morto. le loro
noi: un simile orgasmo non lo decifro. 2. diligente,
, attento, severo, e per lo più clemente. redi, 16-viii-108:
il vento cade: non rimane che lo scroscio della pioggia; ma attenuato,
in società, l'hanno sciolto e se lo vengono dividendo, un fiore per ciascuna
gente. silone, 5-48: la ragazza lo osservava con attenzione e sosteneva il suo
. rigatini-cappuccini, 21: attergare lo usano i burocratici per scrivere a tergo
. interramento. leonardo, 2-547: lo atterramento de'paduli saran fatti quando in
nostro rettor diviso il mondo / con lo dio che 'l divin folgore atterra.
cerca, altri l'attende, / un lo spinge, un l'inalza, altri
sorge d'improvviso all'orizzonte; e lo travolgeva, lo atterrava con la tempesta
all'orizzonte; e lo travolgeva, lo atterrava con la tempesta delle sue percosse
abbassare, chinare (il viso, lo sguardo). dante, purg.
d'atterrarlo, i vostri medesimi assalti lo sollevano e e 1'avvalorano. preti
s'atterra. leonardo, 2-367: usa lo spesso battimento d'alie l'uccello
tramortito all'improvviso / fulgor che tutto lo coverse, e vinto / dal forte
, chinato a terra (il viso, lo sguardo). manzoni, 41
froge pendule. linati, 8-70: con lo sguardo atterrato, inciampicavo su per quelle
terzo; golare grazia da dio non lo aiuta, il peccatore atterrato. raggiungere e
carla lengua ha posta en cielo, lo cor è atterrenato. darelli,
di atteso. dono e disinteresse non lo atterrissero minimamente. attesista, sm. e
brarono dei condannati, degli attesi cadaveri per lo strazio vita sia automatico, e,
: la inghiottì... o che lo renda più ammaestrato. dante, inf.
le medesime regule che son date per lo cortegiano, servon ancor alla donna. guicciardini
cosa; atteso che io di radissimo lo avea veduto. colletta, i-51:
si crede. pellico, ii-48: lo indussero ad attestare un'infame calunnia contro
, 637: il discreto e virtuoso maestro lo debbe aiutare [il suo lavoro]
colpo di martelletto, secondo che promette lo attestarsi bene insieme. c. bartoli
nella pineta, come sapevo, durante lo sbarco di anzio s'erano attestati gli
7-47: i discorsi per allora furono per lo più del gran concetto in che quella
1333: anche dopo introdotto in grecia lo studio dell'at ticismo ec
atticizzare, intr. e tr. imitare lo stile attico; parlare o scrivere con
si pone all'ordine dorico, che lo sporto è la quinta parte del diametro della
attillarsi. non le deridere se esagerano. lo fanno per te. =
davanzali, ii-478: comparì sulla piazza lo reggente magnifico degli alterati in farsettin dorè,
o accucciate, voltando il viso verso lo spettatore. malaparte, 10-129: avevan
, e al fuggitivo attimo presente congiunge lo spazio di secoli e secoli. nievo,
ii-8-59: ci furono anni nei quali lo sguardo più promettitore di donna non mi avrebbe
mi avrebbe distratto un attimo dal seguire lo splendore delle mie idee. d'annunzio
vaga attinenza con carolina, anche se lo aveva conosciuto come tutti gli altri.
? che ti fa a te perché lo lebbroso l'attinga? che ben vedi ch'
fante, attinto il vino, ritornando lo ritrovò dormire. varchi, 23-157:
attignesse. marsilio ficino, 2-62: lo audito... attinge le voci
arnese per attingere (fornito, per lo più, di lungo manico con una
alla quantità di calore necessaria a fondere lo spessore di 1 p di ghiaccio a
poi la riversa. panzini, iii-414: lo stile invece detto familiare dagli antichi maestri
attirare il giornale; s'arenava, lo scostava di nuovo. moravia, v-96
cavalca, 16-1-181: vedendo che 'l nemico lo induceva a questo per fargli perdere la
sguardo, quando egli andò via ella lo seguì e lo accompagnò fino al portone
quando egli andò via ella lo seguì e lo accompagnò fino al portone. montano,
: si attuavano esse cause per lo più verbalmente o con produzione di scritture e
[il modello], tutto glie lo guastò, attitudinandolo di nuovo, e risolvendolo
del puro sangue di nostra donna, e lo spirito santo attivamente il diede. pallavicino
così essi come altri prendevano per lo medesimo concorrere * attivamente 'e '
questi genitivi che rappresentano il possessore o lo agente, ma ancora, secondo che attiva
pericolose. non c'è spettacolo che lo spaventi. ma pippo non c'è.
. magalotti, 21-12: come per lo contrario, la massima attività de'raggi
questi tre amori pigliano tre nomi: lo amore del contemplativo si chiama divino:
più recente aveva pugnalato il maresciallo che lo aveva schiaffeggiato in carcere, il giorno
. cavalca, 17-ii-82: come lo bastone, col quale s'attizza 11
, sempre dal fuoco si consuma, così lo timore di dio come consuma gli vizi
dio come consuma gli vizi, così consuma lo corpo e disseccalo. bruno, 74
è, adesso anche le pietre della via lo sanno. d'annunzio, iv-2-705:
, i-394: andai al fornello, lo attizzai. luzi, 48: requie dei
/ casca nel collo, e'satiri lo rizono. pallavicino, 1-361: se poi
o di quello, che non lo appiccichino subito a me, e così
parte, che si mostra nel tener volto lo viso in quella; atto sforzato è
sincerità tra timida e altera, che lo faceva quasi pentire della sua diffidenza.
c'apre tutte le porte, entra ne lo 'nfinito. gentile, 2-56: il
fai fare tutto questo, e fa'lo per istraziarmi. buonarroti il giovane,
, 3-5 (112): e volgiaremoli lo capo derietro per più significazione e per
idem, 14-66: in lui fissò lo sguardo, e vide / come placido in
, 4-79: il bronzo... lo raffigura in atto di snudare furiosamente la
e officio ecclesiastico, e al tutto lo lasciò al modo secolare. boccaccio, dee
da s. c., 3-1-1: lo primo atto d'acquistare virtù si è
dante, conv., ii-vn-4: lo pensiero è proprio atto de la ragione
necessario; un fatto che è fare, lo stesso fare del pensiero da cui è
tutti nulli; con la minaccia di impugnarli lo faremo rigar diritto. panzini, ii-326
che papà teneva nel suo cassettone, lo sfoglio e me ne casca fuori una lettera
, e mettere in atti ciò che per lo detto consiglio fie stanziato e ordinato.
. recare a comune volgare e chiaro lo devoto libro degli atti degli apostoli. g
forbirmene) il primo atto, lo mandai al benigno padre paciaudi,
padre paciaudi, perch'egli me lo spilluzzicasse. tommaseo, iii-479: pare
noi sono apte a guadagnare l'industria, lo 'ngegno e simili virtù. bisticci,
l'ingegno speculativo a considerare quale tutto lo emispero
leopardi, ii-1033: intendendo che lo stomaco... era molto debilitato
attondarlo. pirandello, 5-272: non lo sai, buffone, che se ti afferro
resta goffredo a i detti, a lo splendore, / d'occhi abbagliato, attonito
si aggira attonita per le sale ammirandone lo splendore e la ricchezza degli arredamenti.
» disse con voce tremante, fissando lo sguardo attonito in viso alla vecchia.
piangere. verga, i-44: ella lo lasciava fare, e lo guardava con occhi
i-44: ella lo lasciava fare, e lo guardava con occhi attoniti, quasi avesse
ed antica. alvaro, 9-371: ella lo riconobbe e lo guardò come il cane
, 9-371: ella lo riconobbe e lo guardò come il cane guarda chi lo ha
lo guardò come il cane guarda chi lo ha picchiato, con una muta e
passavanti, 275: l'osservare e lo 'nterpretare de'sogni,...
o niun avanzamento del giovane... lo scorag- giscono, lo rendono attonito,
... lo scorag- giscono, lo rendono attonito, lo sviano da quel buon
scorag- giscono, lo rendono attonito, lo sviano da quel buon indirizzo che avevano
apre il suo fazzoletto bianco, poi lo attorce, senza addarsene, a guisa
del papa, 4-84: così asciutto [lo spago] misurai di qual lunghezza egli
tirò fuori di nuovo il fazzoletto e lo attorcigliò in lungo formandone una specie di corda
sgonfia. menzini, 5-185: io non lo stimo degno / se non d'
alla vita, dal pelame arsiccio scattava con lo schienale e il torso di un
, i-383: alle volte, quando lo assaliva la dolce mestizia di quelle memorie,
li cori attoma? - messere, è lo piager che li 'nnamora. 2
di mura. simintendi, 1-55: lo scorpione piegante le crudele braccia con lungo
cristo comanda il digiuno..., lo regola, ne leva l'ipocrita ruvidezza
il mugghiare continuo. alvaro, 9-189: lo si distingueva ancora fra la folla come
distingueva ancora fra la folla come se lo attorniasse un alone di luce e fosse
una donna che gli giri attorno e lo rallegri un poco. -guardarsi attorno
, o la materia, che attorno attorno lo rincalzava. vallisneri, i-201: ripiegano
gli occhi. algarotti, 3-57: lo attortigliano [il mantello] e lo
lo attortigliano [il mantello] e lo passano dall'una spalla all'un de'fianchi
non moversi dal muro contro cui lo avevano addossato. = deriv.
rietro, insieme attorti, / diventaron lo membro che l'uom cela. petrarca,
, che porta alato / in man lo scettro e di due serpi attorto.
ii- i5_i33: tanto il peccato [lo] attosca, / che non vergogna
/ se 'l ciel li addolcia, o lo 'nfemo li attosca. ariosto, 20-129
il vero, / onde sa che lo 'ncende e che l'attosca.
bencivenni \ crusca \: grande si è lo attossicaménto che viene agli uomini per la
velenose che attos- sicherebbono un uomo con lo sputargli addosso, così come le ammorbano
: i capelli castani e il sorriso, lo facevano giovane: patito, ma sano
spesso illuminato da un fuoco interno che lo rendeva attraente agli occhi delle donne.
1-454: non solamente vegghiare in aguatare lo sonno de'mariti vivi; ma ancora per
, come calamita il ferro, per lo fisso sguardo, il quale con lamentevole canto
rigore la grazia e con l'attrattiva lo spavento, dimostrarsi sempre, quanto amabile
parroco, officiando,... lo considerava attratto dalla sua persona. silone
, e per la stracchezza e per lo attraversamento di una fossa dove gli fallirono
l'unica volta in cui ella lo attraversò. barilli, 2-301: tutto ricopre
2-128: un lampo gli attraversa lo sguardo di faina. calvino, 4-121:
di mio zio ondeggiò, e il vento lo gonfiava, lo tendeva come una
ondeggiò, e il vento lo gonfiava, lo tendeva come una vela e si
isola di lesbo cacciando, e per lo bosco delle ninfe attraversando mi si scoperse
, 1-8: metteravvi dattorno tavole per lo lungo, e attraverseravi puntelli, sì che
, attra- versandosigli fra i piedi, lo sbatte giù a gambe levate. della
, la fede che m'ha non lo potrebbe salvar più né ora né mai.
nella gioventù che interpreta il pensiero, e lo commette all'azione, nella plebe,
uomini, il passo, non te lo attraversino. 6. intr. ant
che al petto s'attraversa, / lo spirto e il sangue doloroso versa. marino
ariosto, 21-5: per insegna ha ne lo scudo nero / attraversata una vermiglia banda
? busone da gubbio, 130: lo re d'erminia sue terre fomiscie di gienti
acque con gran fossi, attraversati per lo paese. esopo volgar., 1-42
per un asino e a traverso ve lo legorono su, non sanza grandissima fatica.
signore a tradigione, e così armato lo levare da destriere e mìserolo a traverso
le feccie melanconiche, l'ingrossa e lo rifà viscoso e ventoso. bruno,
impaurirsi. iacopone, 62-28: lo nemico s'atremìo, vedenno lui se
bene dò un calcio all'attrezzista e lo rifaccio da me. 2.
, sm. strumento, arnese. -per lo più al plur.: strumenti da
pecca per malizia si chiama peccare contra lo spirito santo, perché pecca contra la
ed ingiuria del privilegiato; né per lo contrario attribuire senza scherno, a chi
arbori particolari. bruno, 70: lo argento vivo si attribuisce a mercurio particolarmente
faldella, iii-97: egli vagolò con lo sguardo sui banchi per cercare subito quella
campeador, e... alcuni lo attribuiscono a pietro cantore della chiesa di
. borgese, 3-126: il ricordo lo colse a un tratto, per strada,
a un tratto, per strada, e lo fece rabbrividire. fermatosi un attimo,
12-84: aveva avuto un bambino e lo attribuiva a me. 3.
oltre le spese condecenti e solite, perché lo doveva spendere in servizio della chiesa romana
di diritti... la nuova crusca lo ha ammesso sull'autorità dell'uso,
/ e ghigne 'l tempo che perder lo face, / che 'n tutt'i suoi
peregrino. d'annunzio, iv-2-1223: fissando lo sguardo torbido verso qualcosa che vedeva egli
5. caterina de'ricci, 206: lo vediamo attristato nell'agonia della morte;
3. tr. rendere sterile, impedire lo sviluppo. vettori, 56: il
veleno attristisce l'ulivo, e non lo lascia venir su fresco e rigoglioso.
e necessariamente la gara degli ingegni, lo sviluppo dei vizi e delle virtù,
/ crudel d'un paventoso tauro sciolse / lo attrito giogo, e 'ntorno al mio
pascoli, 424: si bruniva attrito / lo scabro e roggio vomere. d'annunzio
e morto / parmi che 'l mar già lo ricuo- pra e asconda. machiavelli,
il quale viene da servile timore, per lo quale l'uomo teme pena, o
albero sul pedale, per provocare lo sviluppo di molti polloni.
viani, 19-161: quando sua madre ignota lo mise nella « ruota »,
una legge provvisoria dichiarandoli reati contro lo stato e da disperderli subito con
suo stato attuale, mostrai qual sia lo spirito dominante del secolo rispetto ad essa
chiese a mia madre alcune notizie su lo stato attuale della villa, sul giardino.
la pace di questa donna non fa lo studio sentire se non ne l'atto
sede nel pen siero che lo pensa. e. cecchi, 1-12:
di farla. buti, 2-735: lo movimento dell'amore, che radicalmente sta
.. vi sono però alcuni che lo difendono con esempii di autori, ma nel
stessa acqua forte non le attua, e lo stesso fuoco di fornace, e lo
lo stesso fuoco di fornace, e lo stesso zolfo ardente né meno le attua.
della registrazione delle operazioni militari; anche lo scrivano che raccoglieva gli atti pubblici del
come abbattuto al libro del notaio, come lo chiamano, attuario della corte, dove
sulla vita o di previdenza sociale, lo specialista incaricato di studiarne l'ordinamento tecnico
dossi, 491: questo studio lo ammobiglierai di scaffali o 10 tappezzerai di
giovanni da samminiato, i-130: e lo rubatore abbraccia prima colui ch'egli vuole
d'occidente. idem, 39-56: lo fa lavar astolfo sette volte, / e
proprio fonte. bruno, 3-593: lo spirto predestinato ad incorporarsi in pesce, bisogna
et attute. boccaccio, v-136: per lo gallico prencipe carlo magno furono..
poi che furon di stupore scarche, / lo qual nelli alti cuor tosto s'attuta
orno mentre avanza, / che cela lo procaccio e stanne muto / non s'atutasse
per dimo- stramento, / eo non lo celeraggio. bartolomeo da s. c.
. d'annunzio, iv-2-809: misurò lo spazio che la divideva dal canale,
/ a lei ch'auzide e sana / lo meo core sovente. idem,
, bella gioia, sento / tant'a lo cor, che de dolzor m'
; / l'altre soletto, per lo dio verace, / voglio mandare in pezzi
tal pensiero mi piace, / e lo spero felice: / che venere
mondo falso adora / co 'l verso audace lo schiaffeggerò. d'annunzio, iv-1-220
5-23: al suon di queste voci arde lo sdegno / e cresce in lui quasi
e nessuno con più audacia combatte che lo amante per lo amato. machiavelli,
più audacia combatte che lo amante per lo amato. machiavelli, 456: dove la
presa bologna. tasso, 20-88: lo stuol ch'inanzi osava tanto, or
la salamandra audivi / ca ntra lo foco vivi -stando sana. mazzeo di ricco
. guittone, 34-96: e m'adolza lo cor sovente audire / la fermezza e
meo vivente: / ché morto m'ha lo dilettoso audire / a lo sguardar
ha lo dilettoso audire / a lo sguardar vostra fazon piacente. iacopone, 3-1
che non aude / quando gli chier lo povero il denaro. idem, ii-173:
entra en scola a 'mprender sapienza, / lo viso ietta lacreme per la gravosa offenza
lacreme per la gravosa offenza, / lo gusto entra en regula 'n orde- nata
nel cuore. marsilio ficino, 2-62: lo audito... attinge le voci
imitazione di cristo i-1-2: molti per lo continuo audito dell'evangelio sentono poco desiderio
poco desiderio di esso, perché non hanno lo spirito di cristo. castiglione, 127
73-7: ostopisco de l'audito: / lo verbo de deo enfenito / darse a
occidente, da ogni parte sarà audito sopra lo audito. = voce dotta,
quale, avendolo chiamato a roma, lo fece subito auditor di rota.
: como l'augel che pia, / lo meo cor piange e cria. latini
purga l'augella d'ogni macula per lo diletto. idem, 224: l'uova
vedere a poco a poco / turbar lo sole e apparir la stella, /
verso. carducci, 884: per lo ciel piovomo / fosche con volo di sinistri
: quando apar l'aulente fiore, / lo tempo dolze e serino, / gli
addietro per forza, ma il salame non lo lasciava. viani, 19-485: il
rivelto sul culo della cassa. quattro lo augnarono per le zampe lo scosciarono in
. quattro lo augnarono per le zampe lo scosciarono in giù, quello che gli aveva
che gli aveva accappiato il naso glie lo stiracchiò forte verso la terra. 2
si può vedere che que'venti che lo producono, e vanno in esso scaricando l'
il rame, ma incorporandosi seco, lo augumenta assai di peso; la quale augumentazióne
ebbe da fiesole il principio e dalle colonie lo augu- mento. ariosto, 3-44:
più dissipabili. viviani, i-581: ora lo straordinario auguménto di questi dannosi effetti fa
caro, 3-316: sola cassandra / lo previde e 'l predisse. ella al mio
esempio di ricchezze, innanzi che i libertini lo facessero povero. caro, 15-ii-160:
i tritoni / pur con le braccia lo spingean più forte; / e da le
augurio il simbolo ed il fato / che lo tuo regno segna in terra e in
negro augurio durante la guerra, qui lo ritrovo intero e angosciante. dessi, 7-14
non pò sperare; / vedem per lo peccato la vita stermenare, / la morte
grano e, a una a una, lo spargevano su la sposa, pronunziando una
: messa dell'alba che si ascolta con lo spirito alacre, ringiovanito dal sonno,
due radici. buti, 3-846: come lo imperadore si chiama augusto e la imperadrice
maria, che hanno accresciuto ed accrescono lo regno di vita eterna. =
non ancora chiamato augusto,... lo 'mperio di roma reggeva. tasso,
grazie vuol che tu t'affronti / lo nostro imperadore, anzi la morte, /
: mi sforzo ognora di servire / lo bianco fiore auliso, pome aulente, /
nova ciascuno anno / la grande beltate e lo gaio avenire. gallo da pisa,
gallo da pisa, v-234-44: io lo [il fiore] tegno bon comin-
, aulico, e, come egli lo chiama, curiale, cioè cortese, ma
si pruovano. idem, ii-250: lo fico senza flor ci porge il frutto:
l'asfodelo si lacera ed aulisce / sotto lo schianto di colui che cade. idem
essenze degli elementi entravano nell'occulto lavoro e lo aumentavano di suoni, di linee,
., 1-2 (84): amichevolmente lo 'ncominciò a pregare che egli lasciasse gli
come tra gli ebrei non sollevossi per lo meno un daniele a scoprir sì alte
viso aggionto la chiarezza che li dà lo splendore de l'aria; per la
, perché al piccolo numero di voi, lo quale ha più tosto d'aumento
egli si andòe ad akusallo a lo ree marco, e disse: -messer lo
lo ree marco, e disse: -messer lo ree, tristano sì v'auniscie di
meritato; / non si poria contare / lo gran bene e l'aunore. compagnetto
io / la mia angosciosa vita: / lo mio aunore ne desio. guido delle
aura poetica: nella narrativa contemporanea, lo stile che si affida a mezzi liricoevocativi,
pistoia [tommaseo]: così amor questa lo intesaura / sì altamente, e
dorato; che ha il colore, lo splendore dell'oro. ugurgieri,
gio, / portò il foglio e lo scudo, e l'aurea verga. stigliani
. dorato; che ha il colore e lo splendore dell'oro; luminoso.
? poliziano, st., 1-43: lo inanellato crin dall'aurea testa / scende
parlava mentalmente all'immagine aureolata, con lo stesso abbandono e la stessa confidenza con
orefice. ottimo, i-458: lo aurifice... per sua sottile immaginazione
cui ventre era uno usciuolo, per lo quale si mettesse il malfattore degno di
. buti, 3-177: trovando lo corpo del padre nella via morto,
la carretta allora l'auriga, perch'ella lo vedesse. beicari, 3-4-173: quando
mustrare: / corno l'auro a lo foco se fa paragonare. ristoro,
l'auro passa ogne metallo, / e lo raggio del sol tutti splendori; /
crin d'auro / scherzon nel petto per lo vento avverso. idem, st.
armava tutto, / e tutto fiammeggiar lo facea d'auro. tasso, 4-29:
, incominciò tutto soletto ad andare per lo misero piano. idem, dee.,
lebbroso, con grande fervore di carità sì lo prese, e puoselsi in sulla spalla
, / de l'indico orizzonte / lo stellato balcone aprir volea. tortoletti,
indi un gran nembo / di coribanti per lo ciel trascorse / di ver l'aurora
al mondo. palazzeschi, 3-163: lo ascoltavano [le donne] trasognate in
come lui,... che lo avevano conosciuto, e desiderato forse, sull'
, inf., ii-ii: lo nostro scender con vien esser tardo, /
alla diagnosi; fare l'ascoltazione (per lo più mediante lo stetoscopio e il fonendoscopio
l'ascoltazione (per lo più mediante lo stetoscopio e il fonendoscopio).
in reparti particolari, con compiti per lo più assistenziali, amministrativi, tecnici.
7. sm., per lo più plur. stor. milizie romane
dante, par., 32-63: lo rege per cui questo regno pausa /
pèltasti, / poggiati il ginocchio a lo scudo, / aspettanti con l'aste
giovanni dalle celle, 4-2-14: fassi [lo indovinamento] in molti modi:.
buon umore quando qualche amarezza d'animo lo bistratta: e queste qualità sono qualità
uno e l'altro animale / che lo amoroso love in piume ascose. leonardo,
questo cielo australe, / troppi astri lo gremiscono, / troppi e, per
suoi occhi, se tanti sovrumani privilegi lo autentican per grande in cospetto dell'altissimo?
aver raccontato della persona di guglielmo borsiere lo stesso boccaccio fuor di novella,.
novella,... autentica maggiormente lo stesso fatto. algarotti, 2-137:
, e fu allora errore il non lo cavare in forma valida. galileo, 1-2-164
a difendersene, subito che è fatto lo instrumento o la scrittura; farsi fare copia
parole, come notai con amarezza, avevano lo stesso tono assolutamente autentico delle altre tre
« àuto, abbreviazione familiare, per lo più femm. = automobile. dall'
autoambulanza della mise ricordia e lo portarono di corsa allo spedale. stuparich,
borgese, 1-23: il pensiero della morte lo ricondusse all'autobiografia, all'obbligo di
croce, ii-10-184: al pari dell'autobiografo lo storico, che, narrando la vita
bersaglieri e i fanti, avanzavano lungo lo stradale; protetti dalle autoblinde, affrontavano
! b. croce, ii-13-40: lo spirito non è coscienza e conoscenza,
dell'autodidatta. rigutini-cappuccini, 175: lo registrò il tommaseo portando l'esempio:
, nelle questioni nelle quali la legge lo consenta loro, e che si esplica con
forse il primo a favorire il declino sarebbe lo stesso lord
sia contrario all'interesse pubblico e che lo stato non debba favorire con una sottotassazione
di metallo identico in modo che raggiungano lo stato pastoso e, fortemente compressi,
chi agisce senza rendersene conto (per lo più in forma di similitudine),
che un moto perpetuo del cuore, per lo quale l'animale, quale automato nobilissimo
, vettura a trazione meccanica (per lo più nei linguaggio militare).
si muove per forza propria (per lo più meccanica). borgese, 1-32
autostrada nella notte. moravia, vii-153: lo iettatore danneggia senza motivo, a caso
il nome perché in quel ritrovo tutti lo chiamavano « il commendatore ». per
amore / che m'ha fatto cercar lo tuo volume. / tu se'lo
lo tuo volume. / tu se'lo mio maestro e 'l mio autore; /
solo colui da cu'10 tolsi / lo bello stile che m'ha fatto onore.
che l'animo è cresciuto, questo amore lo stimola d'ardentissimo desiderio di insegnare e
divieta, / accredita l'autor chi lo castiga. salvini, 40-168: quanto si
: si loda il libro dell'autore che lo regala, e si accusa spesso con
uno mi domandasse a che cosa giova lo studio degli autori classici così lontani da
potenza de canonica autoritade ch'io non lo tegna ecclesiastica colonna, se mi si
fra pochi giorni, di propria autorità lo seguitorono. p. f. giambullari,
2. potere di chi dirige o amministra lo stato e, in genere, di
do copiosa / al preite, che lo deia ministrare [il perdono dei peccati]
/ né vo'ch'alcun d'autorità lo scemi. corticelli, 2-209: e ora
4. complesso di organismi attraverso i quali lo stato (o altro ente sovrano)
ne fanno parte e come tali rappresentano lo stato. manzoni, pr. sp
libro, acciocch'egli con la sua autorità lo divulghi per tutto il paese. nievo
grande autorità ch'egli aveva in sé, lo potesse guatare. castiglione, 105:
disputa allegando l'autorità, non adopera lo 'ngegno, ma più tosto la memoria.
scrittori accreditati, infinite altre che meriterebbero lo stesso nome, e sono della stessa
ne porriano scrivere infinite, ma brevità ce lo contende. g. villani, 9-136
autorizza l'uomo a tutto ciò che lo tenta e ch'egli può conseguire. rigutini-cappuccini
esaminò i riflessi rotulari e pupillari, lo autorizzò a rivestirsi e a rimettersi in
di orologeria, atto a comandare automaticamente lo scatto degli otturatori nelle macchine fotografiche.
lascio in pace; / tengasi autun con lo suo dio bibace, / resti a
, 1-78: autunno. già lo sentimmo venire / nel vento d'agosto,
figurato la primavera, la state, lo autunno e l'invemo. 2
; / li cieli son stainati, / lo lor silere me face gridare: /
g. villani, 7-94: onde lo re carlo... ebbe grande dolore
fece l'avacciare, e molto tolse lo 'ndugiare. francesco da barberino, iii-403:
che si avacci. tommaseo, iii-571: lo scrittore e la donna, per poveretti
, 6-29: la solerzia è senso per lo quale si giudica avacciatamente in diritto
è ricoverata! laude, v-519-92: gridando lo popolo a remore: / sia vaccio
arabia produce, / vaccio si rompe come lo cristallo. fiori di filosofi, v-539-40
non posso al gran desio, / lo quale è 'n me da poi / ch'
, come un buon villeggiante, che riposa lo spirito dopo un gran lavoro. di
giovani dai 14 ai 17 anni, e lo spirito che avrebbe dovuto informare l'educazione
tempo dai negozianti cristiani del levante, per lo più sotto pretesto di false contravvenzioni.
uova, / vengono a galla fuggendo lo scuro. ottonaio, 1-371: qualunque
/ piglia qualche mal granchio, che lo segna. buonarroti il giovane, 9-287
con lui. pascoli, 246: io lo sento, tra le voci erranti,
libro del mistero. panzini, iii-486: lo sguardo di lei si perde in avanti
sera avanti non aveva potuto tener fermo lo sguardo. idem, pr. sp.
ci protestiamo d'essere del parere opposto; lo che suol dirsi mettere le mani avanti
avanti allo acquisto delle altre terre, se lo esercito che egli aveva non fusse stato
prima che. guittone, 90-2: lo modo de l'amante essere dia / tal
le- gnaggio. dante, 11-6: lo meo servente core / vi raccomandi amor
ch'ella si partisse di firenze, lo fe trascrivere. papini, 1-168: uno
1-168: uno dei vostri anni ve lo renderò a poco a poco, giorno per
5-138: galeotto fu il libro e chi lo scrisse: / quel giorno più non
brama che venga la morte, che lo sciolga dal corpo, e il faccia viver
avanti, e non si rivolge a chi lo può e vuole dirigere e sostenere?
il moto di una spola (anche: lo stento con cui si avanza).
. deledda, ii-700: ieri mattina me lo ritrovo nello stradone...;
ch'elli mandare alquante coorti per lo fodere, senza avantiguardia. =
panzini, ii-134: ti pasci lo spirito delle notizie che ti offre il
/ pervenire in gran loco / se lo sape avanzare / moltipricar lo poco -c'à
/ se lo sape avanzare / moltipricar lo poco -c'à quistato. bonichi,
il tempo da avanzare, e per riposo lo indugia, tardi il racquista. boccaccio
questo campo è tanto vasto che qui lo spazio non consente di avanzarci il piede.
penser l'avanza [l'amore] e lo cresce e rinova / e vallo sempre
duri, / poi che in mal far lo seme tuo avanzi? ammaestramenti, 103
: uno alto monte,... lo quale hae nome parnaso, e avanza
quello che gli è avanzato e non lo provochi, non ti darà noia alcuna.
, venne a tale ch'ella voleva che lo sposasse, pure dandogli di que'frutti
/ s'hanno unto da sua posta lo stivale. idem, 32-28 (iii-103)
agnar tempo. sacchetti, 4-17: lo abate, ciò udendo, cominciò a sospirare
. redi, 16-viii-62: sentendo che lo staffiere partirà tra poco... mi
? idem, 7-37: e benché [lo sperma] si chiami superfluo e avanzaticci©
acerba / piacer non pensi, ancor che lo mostri ella. baretti, ii-26:
la somma ti parà esorbitante, ch'io lo so meglio di te; ma so
-figur.: con significato per lo più spregiativo. palazzeschi, 3-100:
o non piuttosto una concubina? chi lo sa. non era forse roba di
9. marin. avanzo dell'elica: lo spazio percorso in un giro dall'elica
una fabbrica d'alcole, nella quale ricavava lo spirito e dalle vinacce...
gli uomini santi fuggono sempre e'danari e lo oro come uno serpente, e per
che abbino paura de l'oro e che lo fugghino, non si farà mai frutto
ii-676: il suo istinto paesano lo salvava sempre dalle cadute troppo pericolose:
diffidenza e anche un po'd'avarizia spirituale lo aiutavano. baldini, 4-184: e
avaro. ottimo, ii-333: lo fornicatore alcuna volta non fornica se non
latini, i-5: ad ogn'altro lo nego [il mio tesoro], /
ed a voi faccio prego / che lo tegniate caro / e che ne siate
: certo l'amico avaro, / come lo gioco- laro, / mi loda grandemente
che non è la terra là dove lo tesoro è nascosto. idem, inf.
machiavelli, 445: non solamente quegli che lo meritavano, ammonivano, ma qualunque pareva
, 33-99: e chi accatta caro / lo mal, non certo avaro / ad
, non certo avaro / ad acquistar lo bene essere dia. iacopone, 26-33:
achillini, iii-171: donna, cui fe'lo ciel povera e bella, / con
= lat. avarus, che ha lo stesso tema di avidus 'avido '.
augurio. iacopone, 43-145: cusì lo patre dolce pietoso / santo gabriel
, che stava ascoso, / per lo concepemento annunziare. / « ave, piena
. d'annunzio, iii-1-823: cércati lo scapolare in seno, / digli tre
altre accompa gnare e corteggiare lo re. = variante di ape
fune e la nave avelta rapisce per lo rivolto mare. avemarìa (avemmaria
a l'assempro del gabriello arcangelo, lo quale quando mandato fue da dio a
scrittura, o quel ricordo, che lo sa come l'avemaria. pananti,
va: questo mestiere / costui lo sa come l'avemmaria. -dire
: se per caso hai qualche difetto, lo senti sotto sotto dire l'avemmaria deila
venuta la sera, sempre l'avemaria lo trovava in casa. aretino, iii-147:
avena, / che al bèr spesso lo adeschi, e lo ricrei / di nuove
che al bèr spesso lo adeschi, e lo ricrei / di nuove forze. d'
. / « ed eo li do lo mio corpo avvenante, / e 'l sangue
en sacramento stante, / che da lo preite sirà consecrato ». francesco da barberino
nuova, 19 (70): lo cielo, che non have altro difetto /
fior l'inghirlandava, il pettinava, / lo lavava sovente. idem, 5-496:
l'amore di piue avere: onde lo proverbio: chi piue ha, più vuole
sono grosse tre braccia e mezzo senza lo spazio 10 quale occupano i barbacani,
del sale] vuole esser quello, per lo quale il nostro / comune lo soleva
per lo quale il nostro / comune lo soleva per l'adrieto avere. bisticci,
hai, sì m'è gito / lo tuo dolzore dentro dal core. boccaccio,
dante, conv., i-v-16: lo latino molte cose manifesta concepute ne la mente
pace, o troppi amatori della guerra, lo faranno errare. cellini, 1-38
io mi vo'provare / di dir lo mal ch'i'aggio. bonagiunta, xi-1-522
quello arà conquistato; e mentre che lo terrà, vi arà, dentro, infinite
quanto può, interamente hae ad amare lo suo prossimo. fioretti, xxi- 937
su la riva, / e per pietà lo volse sotterrare. bembo, 1-237:
de'goti. idem, 7-103: lo re piero tornato a villafranca, non avendo
ant. e letter. esserci (per lo più nell'uso impersonale).
ponendo ancora il singulare di avere per lo plurale di essere. parini, giorno,
dall'inutilissimo egli, non è forse lo stessissimo idiotismo francese il y a des
v'hanno nei quali... lo spirito si sente solo e freddo.
vita nuova, 41 (119): lo mio penserò sale ne la qualitade di