ira..., come s'ella lo avesse ingannato e tradito per abbandonarsi a
... sì come sprona / lo tempo verso me, per colpo darmi
vita, ed aspro a forza / tra lo stuol de'malevoli divengo. mazzini,
di un circo / prima o dopo lo spettacolo. idem, viii-23: grido e
naufraghi nel vuoto. idem, 1-259: lo presi ancora addosso con le braccia che
canapè con le mani abbandonate in grembo e lo sguardo fisso sul pavimento. buzzaii,
segneri, ii-315: ma quando poi lo mirarono su l'arena abbandonato ed ansante
e che l'abbandono ultimo fosse indeprecabile lo sapeva bene. baldini, 4-146: fu
poi venuti in abbandono, se e'vorrà lo uso dei più, ritorneranno nella medesima
. boiardo, 1-3-53: con fronde lo batte e minaccia, / e per la
vita in abbandono, / ognun fuggia lo spaventoso suono. della casa,
nave o dell'aeromobile per combattere contro lo stato; abbandono della difesa dell'imputato;
principi, co'papi, solo perché questi lo vollero, secondo il loro debito,
gli assaglia. idem, 22-86: lo scudo non pur lor gli occhi abbarbaglia,
, 465: ei sì diceva, e lo dicea per modo
v-141: stupefatto e quasi cieco per lo udito tuono, di paura ripieno, si
abbarbicare, intr. (per lo più con la parti- cella pronom.
seppero contenere la commozione: piansero, lo baciarono..., lo strinsero
, lo baciarono..., lo strinsero, e alla freschezza del suo corpo
dominare, il più de le volte lo guida ad odio più tosto che ad
ammucchiato. paoletti, 1-2-24: se lo scasso già fatto somministri abbondanza di sassi
vista e certi scatti repentini dei polsi lo conturbavano assai. palazzeschi, 4-193:
di tale vittoria,... per lo abbassamento degl'infedeli. colletta, i-146
contegno avevano acquistato, senza che lui lo sapesse, un non so che di più
uno stanzino s'era abbassato sette gradi sotto lo zero. deledda, ii-117: che
verso terra. -abbassare il capo, lo sguardo, gli occhi: in segno
comisso, 12-38: si metteva a fissare lo sguardo in quello dell'aquila fino a
quando bisognava aspettare che l'uno abbassasse lo sguardo per godere del viso, della
il mio entusiasmo si sarà abbassato, lo dirò schietto. 4. figur
da voi se offendo troppo, o con lo esaltare o con lo abbassare le cose
, o con lo esaltare o con lo abbassare le cose. ariosto, 12-57:
iv-74: quegli popoli risentitisi potentemente, lo cacciorono del suo stato e acquistato che
cacciorono del suo stato e acquistato che lo ebbono lo venderono a cesare, desideroso
suo stato e acquistato che lo ebbono lo venderono a cesare, desideroso di abbassare
vizio l'invase. deledda, ii-61: lo conduceva di qua e di là,
del corso del fiume, che per lo detto ringorgamento era tenuta, abbassò,
questa sconfitta abbassò molto l'onore e lo stato e la fama dell'antica
parte della città sarebbe allagata: ma per lo diluvio il letto d'arno era abbassato
impedire la guerra! abbasso crispi! viva lo sciopero! moretti, 32-154: gridassero
nessuno. silone, 5-224: sopra lo sportello del bigliettaio... scrisse col
può dire abbastanza dell'effetto che [lo spettacolo] produce sull'animo. manzoni
: la sicurezza con la quale avevano operato lo diceva abbastanza. tozzi, i-245:
l'abatte. idem, 152: ma lo garzon di tal voler l'afferra,
solo, fondo e diritto, il quale lo tocchi nella spina o nell'aorta o
aorta o nel cuore, e di schianto lo abbatta. alvaro, 9-265: una
d'università è stato abbattuto, perocché lo ingrato popolo mai non rende altri meriti
francesco da barberino, 3: madonna, lo sprendore e questo odor che dite /
piova, il gran- dinar frequente / lo stanca e abbatte. manzoni, pr.
più rispondere. idem, i-185: lo assalivano mille tristezze, che lo abbattevano.
i-185: lo assalivano mille tristezze, che lo abbattevano. 5. rifl. cadere
ch'abbia sembiante / d'esser come lo vuol. bandello, 1-45 (i-540)
.. villoso egli era. intento io lo guatai. idem, iv-2-1336: a
novellino, 48 (80): quando lo re currado fallava, li maestri che
che li erano dati a guardia, non lo batteano, ma batteano questi garzoni,
l'animo. tozzi, i-322: allora lo prese un grande abbattimento doloroso, e
alcuna di quelle cose, non sarebbe per lo sogno, ma per altra cagione,
bastimento alla vela, se il vento lo ha di faccia e lo arresta, deve
se il vento lo ha di faccia e lo arresta, deve fare un'abbattuta per
. e. cecchi, 6-107: è lo scibile messo a disposizione d'ognuno,
, ii-528: soffrir non posson li occhi lo splendore, / né 'l cor po'
traverso a un velo di poesia, che lo allontana e lo abbella. viani,
di poesia, che lo allontana e lo abbella. viani, 14-384: l'edificio
; armoniosi archi e pilastri di arenaria lo abbellano sullo sfondo vellutato delle gradevoli colline
4. intr. (e per lo più impers.). piacere, far
è per così dire, il grado per lo quale si condiziona l'ingegno umano ad
. guittone [crusca]: per lo nuovo vestito suo molto abbellito. dante
. però se a qualcuno piace, se lo confetti a suo senno, e tutti
imbevere; dissetare (l'anima, lo spirito); inebriare; saziare.
; saziare. arrighetto, ii-1-171: lo male m'abevera lo dì e la notte
arrighetto, ii-1-171: lo male m'abevera lo dì e la notte d'amari beveraggi
bene abbeverata di piombo, e tu lo conoscerai, che quando ne fia abbeverata
, che quando ne fia abbeverata, lo piombo andrà riposato nella coppella.
ovvero a bi ci, gli aretini lo dicono abbeccè, e vale lo stesso
gli aretini lo dicono abbeccè, e vale lo stesso che alfabeto. l'antica pronunzia
aretini; imperocché i latini l'alfabeto lo dicevano abecedarium. salvini [p. viani
, dicevansi abbienti, e taluni affettatamente lo dicono tuttavia. svevo, 4-912: la
per l'acconciatura del capo e per lo abbigliamento de'panni. abbigliare, tr
717: questo nome bindo è forse lo stesso che bindolo, in significato di aggiratore
abbiosciate, intr., per lo più con la particella pronom. [
monti, i-417: un grande, voi lo sapete, abbisogna di molte virtù per
nell'inferno; perché sulla terra pochi oggi lo intendono, e nessuno ne abbisogna.
2-122: tutto quanto abbisogna nel mondo, lo si fa: e si fa anche
atarono, alli quali per avventura, per lo lor senno o per la loro
., 1-12: metti nella tua magione lo povero abbi- sognoso, e quando
sognoso, e quando tu vedrai lo ignudo, cuoprilo. alfieri,
e distendere i canali, e facilitare lo scambievole loro abboccamento. 4. disus
sciame di pesci giganteschi 1'abboccava e lo traeva nelle spelonche verdi occultandolo tra le
idem, 738: una sola volta che lo attore si abbocchi col reo alla presenza
. goldoni, iv-110: quando il tempo lo permetterà, io vi farò abboccare insieme
abboccaticcio! idem, 7-16: lo schizzignoso diventa abboccaticcio. -quel che
aveva infiocinato un pesce grattale, e lo teneva per le garge lo tirò in
grattale, e lo teneva per le garge lo tirò in terra dove s'abboddì.
2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
, acquietarsi. galileo, 1-2-45: lo farò se la instante inquietudine s'abbonaccerà
veniva spedito per posta agli abbonati, lo recapitava alle case una vecchietta nanerottola,
abbondante grazia ond'io presunsi / ficcar lo viso per la luce etterna, / tanto
tenebre delle fallaci affezioni, possi cognoscere lo splendore della luce verace. g.
cose, tanto l'affezion del figliuol lo strinse, che egli non pose l'animo
frate s'accorse di lui, e lo salutò in un modo ch'esprimeva un'
cose di affezione: il calendario e lo scendiletto. 3. ant. desiderio
del vel: cioè la voluntà e lo desiderio della religione monacale, che è significata
religione monacale, che è significata per lo velo. boccaccio, iv-61: le cose
sapere. berni, 35: io ve lo dico per affezione, / per.
sotto la pancia l'animale, se lo fe'addosso cadere; e dal grave carco
intesa; educare altri ad eseguire insieme lo stesso lavoro, ad attendere alla medesima
nacque rozza, quando già era spento lo spirito eroico, e si perfezionò affiatandosi
dell'ora, l'affiatarsi degli invitati e lo stabilirsi delle piccole simpatie. papini,
che una notizia, in un minuto tutto lo invade. tozzi, ii-325: dopo
ii-325: dopo il bagno facevamo, per lo più affiancati insieme, un'altra corsa
affibbiar da mano, ch'elli mettesse lo filo nella cruna dell'ago. dante
nel guadagno, e in ritenere lo guadagno. = » lat.
, parla cristiano, in nome de lo tuo diavolo, ché t'intendiamo! -lui
avresti ceduto quel libro, ora me lo neghi '. sostituisci ad affidamento la voce
coraggio / all'intentato piano / de lo immenso oceàno? cuoco, 1-178: l'
ne affidava a me il manico perché lo girassi con buon metodo. linati, 30-
d'un tremolo d'argento / perché lo propalasse. baldini, 4-136: il
cantari, 46: al primo colpo lo fece giù ire, / questo breusse
- / e in quel luogo abbattuto lo lasciava. caro, 3-962: la sua
i parenti e gli amici non solo lo affidavano di un sicuro lavoro, ma
in guerra a dio, tornati; lo quale è nostro riposo se noi ci affidiamo
cote. e. cecchi, 1-33: lo spirito della satira portava a sottolineare,
/ amor, con mense stese fai star lo tuo affidato. pallavicino, 3-447:
simigliante, per affievolire i potenti e fortificarne lo stato. manzoni, pr. sp
dial. affiebolire), intr. per lo luoghi pubblici un breve stampato,
in una selva, e, stanca per lo viaggio, affievolita per lo dolore,
stanca per lo viaggio, affievolita per lo dolore, s'assise sopra un masso dirottamente
conficcare. -per simil. fissare con lo sguardo, piantare gli occhi addosso.
delle colonne volgar., 1-51: ma lo re castore, affiggendo fortemente la lancia
che tutto s'affige / per misurar lo cerchio, e non ritrova, / pensando
affigurarlo in quella tanta moltitudine; ma lo affiguraménto non ebbe effetto. tommaseo [
, 65-78: ben vegio c'ama figlio lo paté per natura, / e mate
m'affigura, che tutto en lui lo pona. speroni, 1-1-346: innanzi
. salvini, v-522: si vede lo sforzo de'giganti, affigurato colle voci
, e avvicinandosi a quei poveri figliuoli lo affilava sopra una lunga pietra. d'
l'hanno presa, e que'danno loro lo cuore per affilargli meglio un'altra volta
d'affilatissime spine. ojetti, i-399: lo spazio scenico tagliato da linee nette e
rifl. iscriversi a una società (per lo più segreta e di stretta osservanza)
detto ', ecc. la nuova crusca lo ha ricevuto; ma è voce
bonagiunta, ii-299: però volsi cantare / lo certo affinamento, / perché l'amor
, ii-325: e tutto ciò disia / lo mio cor, s'a voi piace
gentile, / e i pensieri affinai ne lo splendore / che mite diffondea sua
/ tosto baratto face, / ma lo puro e verace / allora monta e
: la storia politica mostra di continuo lo spettacolo di aristocrazie che, da forti che
il mio e tuo figliuolo io non lo uccisi affine di dargli morte, ma per
, 16-2-71: se se'ferro, per lo fuoco della tri- bulazione perderai la ruggine
ancora è vivo infino che v'è lo spirito. vita di s. girolamo [
congiuntoli per affinità di parentado, egli lo mandò a governo di tutte quelle terre.
del nesto con quelli della pianta che lo riceve. magalotti, v-89: la
affiocare e affiochire, intr. per lo più con la particella pronom. (
cime. beltramelli, iii-1067: -non lo dire!.... -ma la
, viii-1-182: suole l'uomo, per lo molto gridare, affiocare. landino,
che l'abbia a giorno e che lo renda a sera. / l'affioreremo.
2. disus. affisare gli occhi [lo sguardo, la vista): fissarli
tanto la veduta in lui, che lo conobbe. castiglione, 95: quegli uccelli
3. rifl. fissare con lo sguardo; guardare con occhi intenti (
ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene e 'l pensier volve e
/ t'affisi, tu per noi lo cogli e chiudi / in lucida parola e
verso. d'annunzio, iv-2-893: lo sguardo altrui non s'affisava ne'suoi
rivolto interamente (col pensiero, con lo spirito); fermo, saldo.
davanzati, i-338: stette [nerone] lo ri- magnente di quella notte affissato
molta affissazióne, è come quando lo scrittore scrive sì leggermente, che a
. 6. intento (con lo sguardo, col pensiero). caro
pato affisso o da affiggersi per lo più in luogo pubblico, per avviso
case. ma in questo senso per lo più nel plurale: * la casa ha
stargli punto punto a mano ch'egli non lo pigliasse in considerazione, podere affittabile ch'
in considerazione, podere affittabile ch'egli non lo visitasse. affittacàmere, sm.
un fondo deliberato all'asta ad uno che lo subaffitta e suddivide a'massai, e
, ii-753: quello che più attirava lo sguardo era un cartello bianco pendente sopra la
] la rendita di gericonte, dove nasceva lo balsimo. = deriv. da fitto
: como segno a saitta, / tutto lo monno a te affitta. =
; ma ttu mm'hai feruto / de lo dardo de l'auro.
affitto una proprietà altrui (oggi per lo più di proprietà terriere); fittavolo
fatto tuo largì da canto de renner lo mal acquistato. francesco da barberino,
/ che l'uomo aspetta e quasi lo indovina! scala del paradiso, 155:
, le quali come ereditarie del padre lo affliggevano, ma da gravissimi dolori di
/ e più l'afflige il caso e lo martira, / poi che gli accade
stesso. marino, 5-60: scende colà lo dio chiomato e biondo / dal suo
di dolor vien folle, / tal passione lo afflige e lo travaglia. zazzaroni,
folle, / tal passione lo afflige e lo travaglia. zazzaroni, iii-476: indarno
magalotti, 9-1-39: di esser compatito lo meritavo, non già per quel male
viani, 14-301: « chi glie lo ha detto che io sono afflitto dalla gotta
i-740: si capiva che pensieri molesti lo affliggevano e non aveva voglia di parlare
. marsilio ficino, 2-148: durante lo amore prima s'accendono dalla collera:
dio fosse capace d'affliggersi, più lo affliggerebbe uno d'essi [peccati] che
uno d'essi [peccati] che non lo rallegrerebbero tutte quelle buone opere. forteguerri
, che tu furiosa e corrente affiggi lo mio capo con crudeli battiture? palladio
percosso lodò dio, che non fece lo diavolo a lui quando l'afflisse. redi
cor agro, / tutte fiate ch'i'lo vedrò scritto / mi farà nuovo ogni
afflitte, che in quel punto par che lo spirito loro finisca. tasso, 10-7
ariosto, 9-18: ne la foce entrò lo stanco / nochier col legno afflitto,
la quale smarrita avea, e sì per lo non vedere, per le tenebre della
se medesimo sta chiuso, se non lo sforzi per di dentro l'impeto del sangue
ch'elli affoca / chiuder conviensi per lo forte acume. -per estens.
4. intr. (per lo più con la particella pronom.).
è altro che il vapore, che per lo calore del sole sta raccolto nella nuvola
avvampante. arrighetto, ii-1-211: ora lo caldo affogato, ora lo freddo gelato
ii-1-211: ora lo caldo affogato, ora lo freddo gelato. carducci, 934:
dissecca e arde le cose, perché lo suo calore è simile a quello del fuoco
2-46: e nella fonte sott'acqua lo tuffa; / calpesta e pigia e per
si sfoga, / tanto che tutto lo 'nfranse ed affoga. carletti, 27:
a lui deformi il volto, / e lo affoghi aspra tosse, e lo punisca
e lo affoghi aspra tosse, e lo punisca / di sua temerità! mazzoni,
quale cercavo di affogare il mio male lo aumentava. papini, 8-230: entro
, 9-239: le spine delle ricchezze affogano lo seme della parola di dio. bibbia
(non ha) di bisogno d'accattare lo splendore dalla dorata cornice, che traendo
che io affogo! -e questo era lo spavento del passato giorno. varchi,
o maria, co tacivi, quanno tu lo vidivi? / or co non te
troverete la lettera di paolo '. lo vedi, lettore, dove va a far
trapassar l'un l'altro, per lo pignere che faceano. tommaseo [s.
. fra giordano [crusca]: lo sorprese con grande affollamento di colpi,
arreca novelle. nievo, 185: lo schiamazzo cresceva sempre, e la sbirraglia cominciava
begli occhi, che morire intendo / per lo disio fervente che s'affolta / sì
rovina. dante, 56-20: lo peso che m'affonda / è tal che
118: non l'abbandonavo / con lo sguardo, ma sempre l'affondavo, /
. palazzeschi, 1-90: ho affondato lo sguardo nel bianco uniforme come sopra un
/... / noi lo faremmo affé trasecolare / in dirgli, come
senza memoria. calvino, 1-330: lo « slip », ridotto a uno
. nave destinata ad affondare, mediante lo speronamento, unità nemiche. affondatura,
. scherma. movimento con il quale lo schermitore vibra un colpo all'avversario,
cura delle malattie [tommaseo]: se lo stomaco è di duro e difficile chilifìcamento
mezzo di cicilia situata, chiara per lo ragguardevole luogo, e per lo naturale
chiara per lo ragguardevole luogo, e per lo naturale afforzaménto. cantari, 52:
have ordinato / con que'di fuora lo gran tradimento; / ed una delle
tico, laddove la religione lo serba, lo dilata, lo consolida
tico, laddove la religione lo serba, lo dilata, lo consolida e in esso
la religione lo serba, lo dilata, lo consolida e in esso si chiude e
non afforzata da pensiero comune, ritrae lo stato positivo, e materiale della società
un campo (a scopo protettivo, per lo scolo delle acque; per piantare le
sost. calvino, 1-487: allungava lo sguardo a spiare ogni giorno l'affossare
in picciol letto di toniti scogli / che lo sena e costrigna. manzoni, pr
.. e per assicurarsene basta che lo saggino colla punta d'un ferro, e
l'umbilico e insino all'affossatura sotto lo stemo. 2. agric.
[tristano] allo castello, siccome lo cavallo lo portava, ch'egli per sé
] allo castello, siccome lo cavallo lo portava, ch'egli per sé non si
per sé non si risentia, tanto lo dolore lo avea affralito. velluti [tommaseo
non si risentia, tanto lo dolore lo avea affralito. velluti [tommaseo]:
bisogna variare gli esercizi della mente acciò lo spirito non affralisca. = deriv
quale spirito affralito ed allentato fa che lo strumento del senso resta languido e terrestre.
ojetti, i-227: sudano al mare perché lo stesso sole... rinsaldi i
. b. croce, ii-9-315: lo storicismo... contiene in sé l'
chi sconta il diritto di affrancazione (e lo paga al « concedente »).
al lavoro / che in fervide gare lo spirito affranca. boccardo, i-39:
. pea, 7-19: se questo è lo scrupolo per cui sei sempre stata riluttante
classico. boccardo, i-40: per lo passato, chiunque volesse affrancare una lettera,
, e spesa a ciò necessaria. lo dicono delle lettere; ma sarebbe più
, il rendere libero (in particolare lo schiavo, il servo, in forza
v.]: affrancazione, per lo più non si dice che del liberare una
: non a tutte le ore sta aperto lo sportello postale, ed un cittadino un
, purg., 30-36: e lo spirito mio, che già cotanto / tempo
/ e pregai che rimuovine, / per lo mio amor, lo cor da tanto
rimuovine, / per lo mio amor, lo cor da tanto piangere, / se
i muscoli, affrange le ossa, dà lo spasimo. 2. locuz.
iacopone, 43-128: ante / per lo primo omo era semenato [il peccato
affranto / si rileva ondeggiando in su lo stelo. d'annunzio, iv-1-143:
avvilimento. iacopone, 12-10: lo ben non pò operare, ma li mali
/ accóncia te l'arme e tòite lo scuto: / en tanta viltate me
fra giordano [crusca]: per lo soverchio e non laudabile affratellamento, che
i-47: cesare gittò la prima zolla per lo sepolcro; gratissima pietà ai defunti,
: co la croce me signai / e lo ramo sì pigliai, / tutto lo
lo ramo sì pigliai, / tutto lo core ci affrattai, / sì che en
luoghi oscuri e freddi, e con affreddare lo corpo de l'occhio con l'acqua
battallia, e la sera veniva, affreddò lo furore, e vennersi ritraendo. boccaccio
inf., 26-21: e più lo 'ngegno affieno ch'i'non soglio.
, 1-5: per questa cavatura de'denti lo cavallo n'è più arrendevole e affienato
, / come spander, che per lo suo spavento / girando va l'affrena-
, sf. ant. fretta (per lo più precipitosa e inconsulta).
e va dinanzi / al pungolo che pur lo affretta e preme. [sostituito da
il passo verso l'uscita, o più lo rallentavano indugiando nell'attesa di maggiore oscurità
essendo già tardi e il nigromante aspettando lo spaccio e affrettandolo, venne un medico
de'miei calci; sì ch'io lo affrettai ad ordinarmi questa bella trappola per
, 364: quando furono presso, lo sensale mostrò al mercante la giovane che depanava
ne trova se non due, forse per lo affrettato suo fine. boccaccio, 8-115
con la spirante (fricativa) che ha lo stesso punto di articolazione.
: aveva inoltre un cèlebre cuoco e lo pagava per boria collo stipendio di un
. l'onore al padre, quando lo sente gravemente affrontare da una lingua strapazzatrice
esso il bene, che in perpetuo lo affronta e vince. 3.
,... ma che affrontano lo sdegno de'potenti. manzoni, pr.
spesa ', è metafora ardita per lo stile de'pubblici atti. tommaseo-rigutini,
grazia vuol che tu t'affronti / lo nostro imperadore, anzi la morte, /
morti all'affrontata prima fu piccolo, per lo poco reggere che fece l'oste de'
voglio esser condotto da ferrer. quello lo conosco, so che è un
questi due promontori. cellini, 599: lo affummerai con il lume di lucerna o
né la madre né alcuno degli altri lo conobbe. fatti di cesare,
nube scura dai bordi sfrangiati e affumati lo attraversava di sbieco. 3. ant
: nere quelle mura del tempio per lo antico affumicaménto del loro incenso.
è l'uomo a stare lungo lo fuoco, che non si affumichi. tici
ii-122: non dimenticherà [la memoria] lo storione lessato, le anguille affumicate.
figur. baldini, 4-118: ma lo splendore della loro parlata natale aveva
cavalca [tommaseo]: inganna affuscando lo cuore. = da offuscare,
antenne a parecchi articoli, sono per lo più àtteri (privi di ali),
ed esculapio gli son sopra [= lo precedono], / chiusi ch'a pena
andato a ripescare il socratico aforismo non lo so, certo che è veramente degno
] sono afrette e forteruzze, confortano lo stomaco. libro delle segrete cose delle
afrezza che hanno in loro, confortano lo stomaco e 'l cerebro. idem, 5-20
dell'africa. campanella, i-400: lo spagnuolo astuto, vantatore, simile agli
trattone alcuni pochissimi romani, sono per lo più parte stranieri, né d'italia sola
ha nome affrico, ma li marinari lo chiamano affricino. = deriv.
pugna naval, quando non spira / per lo piano del mare africo o noto,
l'àncore ed in secco; / per lo sforzo dell'africo che spinge.
, 1-3-3: euro si pone / per lo levante, e noto incontanente / scilocco
. sm. farmac. sostanza che eccita lo stimolo sessuale (cantaridina, cocaina,
guiana, che ci è pervenuta attraverso lo spagn. agami. agamìa, sf
funghi a cappello, con gambo per lo più centrale; l'imenio riveste
funghi carnosi, d'un tessuto per lo più fragile, dilicato, radamente spugnoso
grandezza, come sono tanti cristalli, per lo più esagoni, gli androdamanti, le
mi agazzi? / no, secondo che lo meo core avvisa. =
argento) in altro metallo (per lo più l'acciaio, preparato a solchi o
agente è veementemente amato e dove è lo amore non bisogna altro maestro. vellutello
piedi perché il suo agente di campagna lo aveva chiamato in disparte. palazzeschi,
più agenti nella stessa zona e per lo stesso ramo di attività. -agente
7-516: già gli agenti delle tasse lo avevano preso di mira, per quelle
ne concede l'esercizio, ad altri lo nega. -agente di custodia:
chi è tramite delle relazioni internazionali fra lo stato di appartenenza e uno stato straniero
la scaltrezza, non la forza ma lo stratagemma. panzini, ii-210: come
delitto compiuto da altri, o comunque lo asseconda per poterne informare l'autorità giudiziaria
., iii-xiv-4: è da sapere che lo primo agente, cioè dio, pinge
della durezza e l'altro dallo agente che lo conduce a fare el ferro tondo o
el ferro tondo o quadro, ma quanto lo agente è più forte e ha più
baio. intelligenza, 9: a lo sprendor di sua ricca bontate / ciascuna
, / né bono non mi sa lo manicare. guittone, 3-22: credo che
serie di operazioni per altrui conto, o lo faccia mercantilmente o per fine più alto
ricettario fiorentino, 38: quello [lo eupatorio] di mesue è quell'erba
la propria natura e sembianza, così come lo scaldare è fare altrui caldo similimente come
scala del paradiso, 37: lo signore dispensativamente agevola le battaglie agli cominciatori
machiavelli, 6-6-460: il papa non lo tratta ancora come prigione per la vita
la vita;... e così lo va agevolando, e cerca avere i
dove colui avesse a passare, che lo agevolassero di cavalli o di navi,
potest, onde viene a dir quasi lo stesso, come infatti agevole è sinonimo di
la ragazza gli avea fatto, quasi lo sdebitasse di ogni scrupolo tutto in una
egli era pazzo agevole e sollazzevole, lo lasciò andare per tutta la casa a
mi volgessi al primo che incontrassi, lo troverei cordiale. beltramelli, iii-769: era
e agevolezza alla scientia, ch'è sopra lo 'ntel- letto umano. =
ora accostando e ora rimovendoti dal luogo lo vedrai, e se sarà malagevole,
, con la diopta overo astrolabio agevolmente lo troverai. tasso, 2-73: quei
sp., 23 (391): lo guardò in viso, e vi scoprì
la terra visitando lontanissime contrade, poiché lo potevano fare agevolmente, per essere i
stanchezza ha intorpidito il mio conoscere, lo ha bendato di desideri lontani e spersi,
lago la millesima parte della mole che ora lo riempie, fra terra, acqua,
marotta, 1-74: dieci volte egli lo lasciava uscire dalla bottega e dieci volte
mesto sguardo e con una parola agganciante lo recuperava. agganciare, tr.
, la pressione della celluloide sul gonfiore lo costringeva a tener il capo chino.
figur. fagiuoli, 3-6-63: finché lo spirto al corpo mio s'agganghera,
forte con quegli denti aguzzi, che e'lo scannò. caro, 11-1179: l'
, 11-1179: l'aggavigna, e fuor lo tragge / del suo cavallo. soderini
ser giovanni, i-43: e così lo prese aggavignato, e tras- selo del
aggeggini era tenuto nel segreto, i nordamericani lo avrebbero « copiato » volentieri.
aggeli. viani, 19-379: la notte lo aggelò e lo ridusse un mostro
: la notte lo aggelò e lo ridusse un mostro di ghisa arroncigliato alle inferriate
. marotta, 1-238: aveva lo sberleffo che enunzia per sommi capi e
, 11-56: dillo tosto, disse lo inquisitore. alberto cominciò; e non
lingua. cavour, xi-23: io lo inviterò a leggerequell'orazione nell'originale inglese
è abbastanza appropriato, parlando del paese lo chiamò glorioso. ferd. martini,
ella tremò, ma gli sorrise quando lo vide nel vuoto, aggrappato con le
ma sentirmelo dire da lei mi fece lo stesso un effetto agghiacciante. agghiacciare
e sdrucciolar secure. idem, 20-104: lo stupor, di spavento e d'orror
agghiaccia il core e mi si chiude / lo spirto. idem, 6-i-61: già
bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo e infangati di loto. soderini
fredda, agghiacciata, di sepoltura: lo scetticismo errante fra le rovine. pavese
, 1-15: i santi uomini, ricevendo lo spirito di dio in loro sono rifrigerati
doventata tutta fredda e agghiacciata le cadde lo lavoro ch'ell'avea infra le mani
cosa quella misera femmina considerando, per lo grande stupore agghiadò... e cadde
passò molto / di tempo, che lo stolto / cane trovossi ad agghiadar di nuovo
discacciandone gli atomi caloriferi, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi. =
atomi caloriferi, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi. = voce toscana,
: il quale valletto [era] per lo freddo agghiadato, con le mani in
, si era tolto il cappello e lo portava in mano. = deriv
mezzo ai signori. marotta, 1-154: lo pettinano e lo agghindano come per
, 1-154: lo pettinano e lo agghindano come per la prima comunione. idem
volgar. [tommaseo]: ed eo lo quale scampai dallo agghiottiménto dello mare con
novecencinquantadue, o poca cosa meno, per lo aggio de'fiorini d'oro. targioni
., 2-113: tu divenuto ardito per lo mio ingegnoso ardimento, aggiogasti li tori
. davanzali, ii-227: ciò significare lo palafreno guemito, i buoi aggiogati,
, 4-215: stupisce ognun che ornai lo dio [il sole] non giunga
aggiorna. casti, 3-90: erra [lo sciacallo] la notte, e il
cuoco, 1-57: si vide lo stesso sovrano divenir agitatore: se avesse
m. cecchi, 19-14: s'io lo posso da discosto, sì che egli
gli aprì l'usbergo, e pria lo scudo aperse, / cui sette volte un
3-1 (249): ella tanto lo seppe aggirare e contaminarlo, che da
. 4. milit. girare lo schieramento del nemico per sorprenderlo a tergo
aveva attaccato di fronte il diritto: lo aveva aggirato con una manovra di cavalleria
si guarisce della malinconia di venezia notturna: lo sanno i due giovani, che la
, e anche alcuni buoni scrittori moderni lo adoperano. rigutini-cappuccini, 9: aggirarsi,
. croce, i-1-31: intuizione e concetto lo esauriscono [lo
i-1-31: intuizione e concetto lo esauriscono [lo
, voce familiare che dice, ora lo stupore, ora la abituale stupidità.
col beneficio del quarto meno del valore cui lo stabile era stato stimato. ojetti,
ii-721: fu aggiudicato per cinquecento lire lo scriviritto. 2. attribuire,
18-2-3: quando nella tribolazione s'aggiugne lo consolare degli amici, 1'animo non
novellino, 52 (85): lo cavallo, per la fame, aggiunse
. dante, conv., iv-xn-19: lo buono camminatore giugne a termine e a
giugne a termine e a posa; lo erroneo mai non l'aggiugne, ma
giamboni, 2-146: l'una, che lo aggiugniménto sia d'uomo con femmine.
merita la casa nespolesi, il restante ce lo aggiunterò io. tommaseo [s.
angosciosa che la tua: e io lo sento già, perciò che nova fiamma mi
usa per indicare un uffiziale, per lo più di stato maggiore, che presta
è proprio nome della cosa alla quale lo diamo, così s'aggiugne a quella per
dico: il tal vocabolo è aggettivo, lo riguardo in se stesso; quando lo
lo riguardo in se stesso; quando lo chiamo epiteto o aggiunto, lo riguardo in
quando lo chiamo epiteto o aggiunto, lo riguardo in rispetto al suo sostantivo.
dite un po': aggiunto non è quasi lo stesso che vobiettivo, e l'adiettivo
gidio [crusca]: acciocché seguir potesse lo aggiustamento tra l'un popolo e l'
2. atteggiamento, aspetto (di chi lo assume di proposito). alfieri
telescopio verso il sole, come se altri lo volesse rimirare; ed aggiustatolo e fermatolo
panno strappato che si lascia alla serva perché lo ricucisca. ojetti, ii-296: con
il vestito non ti torna bene, domani lo aggiusteremo. palazzeschi, 4-111: rimase
4-187: ancora non si può dire lo stile che avrà l'ankara di domani.
momento, senza parer di nulla, aggiustai lo specchietto in modo che adesso non vedevo
: colpire con precisione. - aggiustare lo stomaco, il cuore: ristorare,
. buonarroti il giovane, 9-373: e lo scotto aggiustar pagato scarso, / o
di fioretti della bibbia, 14: quando lo fatto fue pubblicato, che quelli di
quelli di gabaon s'erano aggiustati con lo popolo d'israel e fattoli signori, il
pugnatore per ischermirsi da tante difficoltà che lo cir condavano, par che
rispondenza. segneri, i-510: lo seppe fare... con tanto di
con quanta aggiu statezza ve lo potete immaginare voi che sapete per
dà maggior grazia all'animale, ma lo affatica. 3. milit.
questi agglomerati delle metallici, per lo più con la lima, per passarli
amministrach'egli esperimentasse l'aderenza materiale con lo strato tivo; liquidazione di una spettanza
su'libri. verga, i-347: ella lo picchiava con certi pugni sodi da
con certi pugni sodi da contadina che lo facevano aggob bire, e
curvò la testa, aggomitolandosi come fa lo spinoso. pratolini, 2-132: si aggomitola
, e così aggomi tolato lo faceva con un calcio ruzzolare. chiesa,
, 16-v-183: il favore si è lo aggradimento, che ella con la sua gentilissima
selvatico... credete voi che lo aggradiranno? leopardi, iii-834: faccia
. 1827 (63): disse che lo farebbe, lasciando che l'altro credesse
di sei forni,... / lo aggraffigna, e lo inghiotte, ahi
.. / lo aggraffigna, e lo inghiotte, ahi caso crudo! / col
con l'armi, e con lo scudo. = comp. di
ritrovato ancora il modo di trarlo [lo zucchero] dalle canne a forza di
e non sapeva muoversi, e geppetto lo conduceva per la mano per insegnargli a
misericordia recare. guittone, ii-225: e lo talento e l'ovra / ch'eo
, 1-10 (i-132): per lo spazio continovo di quaranta anni che regnò
, e mirabilmente aggrandì i termini de lo stato. vasari, i-100: mercé del
duca cosimo che non ha cura che maggiormente lo prema
cresceva il naso, e quei se lo toccavano spesso e lor pareva certo che
11-18: la bruttissima arpia, ch'entrar lo vede, / se gli scaglia e
muro. deledda, ii-639: eppure non lo lasciava, aggrappandosi a lui, nel
cui si scorgeva il porto e spinse lo sguardo lontano sul mare, navigando verso
la paranza, aggrappato all'albero, mentre lo scirocco sibilava a traverso le funi.
1-214: mungibello gli aggrava lo capo, sotto 'l quale arrivesciato getta
il suolo, e in questo caso lo sforzo ed impeto, contro il quale il
a tuo modo; ché se tu con lo spendere, io mi aiuterò con aggravare
non cerca quello che l'aggravi o lo scarichi. s. caterina de'
ognuno dei nostri piaceri aggravava in me lo scontento. -intr. con la particella
l'altro dì vedendosi aggravare, rimandò per lo sopradetto confessore et anco si riconfessò.
bibbia volgar., vi-87: aggraviamo lo povero giusto, e non perdoniamo alla vedova
membra che la notte aggrava, / così lo sguardo mio le facea scorta / la
2-180: sendo l'aria infetta, subito lo spirito s'aggrava, diventa languido e
così aggravato, / a piedi, con lo zaino affardellato, / vivendo d'elemosine
mangiato troppo, che si sentisse aggravato lo stomaco, che cosa ordinereste voi,
piango per usagio, / come fa lo malato, / che si sente aggravato /
assai è manifesta la mia aggravazióne senza lo mio parlare. = deriv.
. il quale aggravio... lo sopporterei come parte di ragionevol pena,
. settembrini, 1-313: questo pensiero lo fa stare in una lieta stupidità,
disposizione, per così dire, di chiunque lo voglia aggredire. -figur.
l'acido solforico aggredisce il marmo, quando lo scompone, sprigionandone l'acido carbonico,
comitiva. lambruschini, 1-58: iddio lo ha aggregato in certa maniera a sé,
]: cognosciuta l'unità, si cognosce lo nuovo aggregato che nasce quindi. galileo
grave] poserà sopra un corpo, che lo sostenga, non sarà mai possibile di
6. matem. insieme (per lo più finito). sinisgalli, 6-51
acqua e la terra, comunemente si chiama lo aggregato. aggregazióne, sf. riunione
più persone o cose (per lo più senza rapporto di dipendenza o connessione
. alvaro, 3-271: bisognava mantenere lo spirito aggressivo delle truppe, formatosi nei giorni
nei giorni della trincea, e che lo spettacolo della vita d'una città poteva
. aggressivo, se tanto tanto uno lo contraddiceva, lo investiva a gran velocità
se tanto tanto uno lo contraddiceva, lo investiva a gran velocità con una valanga di
fingeva pipistrello gli si aggrinfiava addosso e lo forava. = deriv. da
chiama sprecato / l'oro, che può lo stomaco aggrinzato / spianare a mille.
] chi sua lingua agroppa / per lo corrente parlar et inciampa. 2
. due tenevan le mani aggroppate sotto lo scialle, la terza aveva la corona
c. e. gadda, 6-86: lo avevano reso fronte, sopracciglia)
2. figur. grottesco. / lo spesso sangue ti ricuoce e aggruma. malaparte
canale degli alimenti,... e lo avvolge in più luoghi tanto invece
tanto invece pareva che questo disagio che lo teneva lì e lo circonda,
disagio che lo teneva lì e lo circonda, con si attacca, s'intreccia
da tipo. idem, ii-9-224: lo stesso è da dire dei partiti, che
dice, nello stomaco,... lo lasci risvegliar quanto vuole. [sostituito
, 5-126: cercò d'impedire che lo scompiglio del proprio spirito s'aggruppasse in
della virtù della terra si fanno per lo cavar della terra e per l'arare.
vi sarebbe agguaglianza. idem, 6-27: lo vigore della agguaglianza si sta fermo per
vigore della agguaglianza si sta fermo per lo osserva- mento della legge della cittade.
/ agguagliò 'l mare, e lo ripose in calma. soderini, i-443:
grandi corpi di cervi, acciò che lo numero d'essi aguagli co le navi.
; divenire, mostrarsi uguale; raggiungere lo stesso grado, un valore pari.
mio porrebbe. arrighetto, ii-4-180: lo semplice mescola tutte le vivande insieme, il
: agguaglia il dono che fai a lo stato tuo. sacchetti, ii-187: il
. o. rucellai, 2-6-4-275: lo vuoi chiamar provvidenza? ottimamente lo chiamerai
: lo vuoi chiamar provvidenza? ottimamente lo chiamerai; imperciocché per suo consiglio e
degli altri,... mi trovo lo essermene domandati insino alla somma di settantacinque
!) e con tutta la forza lo pianta nel ventre alla statua. idem,
: l'agguantai per la gola e lo spinsi violentemente verso le scale. papini,
me lo immagino, quando glielo regalarono: non lo
lo immagino, quando glielo regalarono: non lo prese, 10 agguantò, e la
: avevo un coltellino in tasca, lo strinsi, mi slanciai su di lui,
mi uberai con una scossa e poi lo agguantai a mia volta con una sola mano
sola mano, alla gola, e lo rovesciai indietro. pratolini, 2-62: scivolò
figur. iacopone, 3-36: ecco lo letto: pòsate, iace en esto graticcio
, iace en esto graticcio; / lo capezal aguardace, ch'è un poco de
. idem, 26-35: aguarda a lo mio lato eo per te me fo afflitto
, iii-5 (112): e volgiaremoli lo capo derietro per più significazione o
ispesse volte, ma brievemente; acciocché per lo troppo dimorarvi suso, il nemico agguatatóre
povero. machiavelli, 334: come lo agguato, non lo prevedendo, ti
, 334: come lo agguato, non lo prevedendo, ti rovina, così,
paolieri, 2-212: i corvi? lo sai bene: sono come persone; fiutano
, traboccante alla bocca riarsa. se lo sbrodolarono anche sulla giubba e i pantaloni.
filo aggiungere, come si fa ponendo lo filo dal gomito alla mano, o innaspando
l'armi, se un sentimento virtuoso lo ispiri e lo regga. agguerrire
, se un sentimento virtuoso lo ispiri e lo regga. agguerrire, tr.
1-3-436: s'egli era possibile, non lo volevo strappare; gli era il
, come volle la fortuna, lo sciolsi. tommaseo [s. v.
le sue falangi ordina in schiere, / lo smeriglio e 'l terzuol seguon l'
e quando elli si furono agiatamente assettati, lo re agamennone... proferse cotali
si allontana dal penoso travaglio della terra e lo confida a qualche altro più povero.
, 3-3: in piccolo tempo per lo buono sito e agiato luogo...
marsilio ficino, 2-75: e perché lo chiamò egli agile, e flessibile acciocché
la vetrata del soffitto; ed ecco, lo spirito agile dell'acqua parve penetrar nell'
, pronto, gagliardo, qual'è lo spirito. manzoni, 310: con l'
cuore tenero, il senso voluttuoso, e lo spirito agile e l'ingegno superiore.
/ già non saria giornata / che lo meo core gran gioi'non sentisse.
: la trista della golpe, come prima lo vide addormentato [l'istrice],
andò alla volta sua,... lo ammazzò, e mangiosselo a suo grande
ovidio volgar., 2-43: poiché tu lo mi dicesti, non fui ad agio
, 115: fu fatto l'agio per lo disagio. -ant. occorre agio e
sedersi dormendo in camicia bartolommeo, che lo credette certamente suo marito, che per
manzini, 10-210: la bella franchezza che lo assisteva quando si trattava di agire sui
si trattava di agire sui suoi simili, lo abbandonava di fronte agli animali.
2-722: e per tale agitamento si genera lo fuoco alcuna volta e la saetta,
. linati, 8-89: ci attrasse lo sguardo con le sue gambe opulenti e
il suo poco merito sia forse quello che lo agita e lo sbatte continuamente di cattiva
sia forse quello che lo agita e lo sbatte continuamente di cattiva casa in cattiva
suoi movimenti ariosi che parevano commuovere tutto lo spazio intorno a lei e aumentare la luce
, e scompigliar con l'ugna / lo studio di molt'ore in un momento.
seguire un moscone agitato tra il vetro e lo sportello. idem, ii-703: un
]: agitatore è quel congegno girante per lo più sopra un asse che è fissato
o assicelle che sbattono il liquido o lo tengono rimescolato. c. e.
casa] con un'agitazion d'animo che lo disponeva alla sincerità, non potè dissimulare
alle pareti / pende l'aglio mordente e lo scalogno,
, il latticinio, la lana e lo stallatico. = deriv. da
settembre, che ne comperoe agnelline conce lo soprascritto die, fiorini 20 d'oro
agnello, a uno fiume d'acqua, lo lupo istava di sopra e beeva,
fugge il lupo, la cerbia così fugge lo leone. fiore di virtù, 31
io stetti quasi come agnello mansueto, lo quale si porta a uccidere per sacrificio
è una testa: un agnello se nessun lo tocca, ma se uno vuol contraddirgli
che viene condotto al macello e non lo sa e lecca la mano che lo trascina
non lo sa e lecca la mano che lo trascina verso il coltello.
asinelio che l'hanno in custodia non lo perdono mai di vista. sinisgalli,
ultima parte [della commedia] è lo scioglimento del nodo, il quale si
), con foglie olivastre (che lo rendono simile al salcio) o
[tommaseo]: sia pertanto adunque lo giusto uomo in continua paura, e considerando
affibiar da mano, ch'elli mettesse lo filo nella cruna dell'ago. fra giordano
38-4-10: noi sapemo che piuttosto per lo foro dell'ago puote passare il cammello,
d'ago. idem, ii-279: lo pelegrino, quando si parte, si veste
aghi, involtino quadrangolare di carta per lo più turchina, nel quale il fabbricante pone
, 62: il bimbo dorme sopra lo sgabello, / tra le ginocchia, al
imputato... tutti gli sguardi lo trafiggevano ed egli pareva sentire sulla pelle
nel luogo della cruna, per infilarvi lo spago. d'annunzio, iii-2-274:
di ginepro. sluparich, 3-26: sopra lo strato degli aghi secchi, l'erba
da una lamina d'acciaio (per lo più a losanga o rombo), girevole
vanni da samminiato, ii-359: e allargate lo ventre vostro picciolo con varii artificii
quello ch'egli agogna, sì lo gravate troppo di cibi. poliziano, st
. idem, 19-15: fra lo sdegno... e la vergogna /
tosto si pogna, / non pur per lo sonar delle parole, / ma per
agone, / l'aspra tragedia de lo stato umano, / i vari assalti e
, v-245: a poco a poco / lo scoppio radioso ecco si acqueta / e
di sughero agonizza / andando alla deriva lo stoppino / nel lago d'olio di
che matura anche in regioni alte (per lo più a metà agosto): si
associa l'esercizio del ministero pastorale e lo studio delle dottrine agostiniane. negri
'. = così chiamato perché lo usarono nel 1467 gli stampatori sweinheim e
efficacia la bellezza d'un fanciullo, lo riprese agramente. firenzuola, 306:
. serristori, cono., ii-166: lo stabilimento agrario sarà situato in campagna.
agricoltura, e ogni progresso agrario sollecita lo smercio delle manifatture. tommaseo-rigutini, 838
mio canto ode, e festoso / da lo stillante speco esulta e applaude. fogazzaro
il sesto / ver ch'è dolce lo ben. leggende di santi, 4-401:
e l'aceto stillato, ma non già lo spirito di vitriuolo. carena, i-457
chiama agresto, e ne fanno sugo e lo vendono. moneti, 89:
dotato d'un certo agretto, che lo rende e più grato e più passante.
apostolo ne la sua pistola: « ecco lo agricola aspetta lo prezioso frutto de la
pistola: « ecco lo agricola aspetta lo prezioso frutto de la terra ». idem
/ lui solo è il sacerdote e lui lo agricola. caro, 10-1272: e
vicini i buoi che tornano a casa; lo stanco agricoltore li siegue appoggiato al suo
senza alternarli con radiche od erbe che lo spossano meno e che anzi ne riparano
l'agricoltore ripete senza fine e che appagano lo spirito di lui tardo ed angusto.
l'agricoltura... [benché] lo conoscere la vertù de l'erbe sia
infante; e benedetto l'agrifoglio per lo stesso atto cortese. chiesa, 4-238:
pietro ispano volgar., 2-51: tolga lo infermo nove di continovi a digiuno sugo
cor agro, / tutte fiate ch'i'lo vedrò scritto / mi farà nuovo ogni
sp., 13 (224): lo sventurato vicario stava, in quel momento
la dispogliò. nieri, 176: lo squadrò in cagnesco con un riso agro
silano, chi voglia vedersi innanzi rimesso lo spettacolo delle sacre primavere degl'itali antichi
. idem, iv-2- 412: lo spettacolo sublime dell'agro seminato delle più
e canneti. tombari, 2-57: lo conduceva là dove l'erba è più
terra risuona sul vuoto delle catacombe: lo ripuliva per bene, gli mostrava quali
casa, 614: è l'agrume e lo aloè della loro rustica natura ed aspera
13: assetatamente aguale e chiaro sia lo tuo pronunziare. marco polo volgar.,
scambiasse con * ago ', par che lo provino * agucchiare '...
colpo, e la palla ritornava per lo rimbalzo in mano al fanciullo. arrighetto
e simili. algarotti, 3-297: lo avranno visto [dùrer] incidere il
aprivasi la tazza della fontana; e lo zampillo e l'aguglia salivano alla luna
idem, 8-8: per il diritto de lo lungo, divisono la piazza in duoi
la cima, e per questo assottigliamento lo chiamavano obelisco, oggi aguglia. 4
3-34: questa veste penosa; / tesseola lo diavolo de pili de spinosa; /
il timone alla poppa e in parte lo sorregge. tommaseo [s.
non à quela ventura. / qa no lo defendrà né sorte né agura, /
cire gli affaticati archi e le loro corde lo spende. cennini, 35:
-aguzzare gli occhi, le ciglia, lo sguardo: appuntare, tendere lo sguardo
, lo sguardo: appuntare, tendere lo sguardo, la vista. -aguzzare
boccaccio, iv-19: quanto potei per lo lume gli occhi aguzzare tanto li pinsi avanti
anche lei verso quel punto, aguzzando lo sguardo, fino che scòrse qualche cosa di
., 1-3 (90): aguzzato lo 'ngegno, gli venne prestamente avanti quello
, io mi ricordo benissimo di non lo aver mangiato mai per dei se'mesi
per dei se'mesi continui, perché lo avea pattuito in iscambio di certe storie
4-209: sentiva il bisogno di uno che lo seguisse nelle proprie [iniziative] e
perché l'appetito se n'aguzza e lo stomaco se n'allevia. g. c
7-247: la secchezza aguzza il calore e lo fa più intenso. targioni tozzetti,
mostrar della tua deitade, / a che lo 'ngegno mio s'aguzza e sforza.
e diligenza aiutatelo; e alsì per lo contrario s'aguzino gli accusanti. tasso
trovarla [la cagione], come lo stesso nome di curiosità dimostra, derivato
palladio volgar., 5-11: se lo sciame fusse in legno dentro cavato,
ad aguzzatóre de'peregrini ingegni, donando lo onore e la ghirlanda de la
iii-2-159: tu gridi forsennato / come lo schiavo di catena al banco / quando rombare
diceva allo sventurato rodrigo l'aguzzino che lo teneva appuntellato sul letto. tommaseo [
armi. caro, i-85: [lo spillo] assai più grosso di capo che
azzurrino. idem, 1048: via tra lo sdrucio de la nuvolaglia / erto,
, 4-186: il cavallino aguzzo che lo porta pare che ancora fiuti nel vento
di bottiglia. lombari, 2-71: lo scoiattolino invidioso, col musetto aguzzo.
occhietti aguzzi. idem, i-464: lo sguardo aguzzo tra le rughe. idem
... / ch'egli è nome lo qual si pò partire en a e mor
allor per non farli più tristi; / lo dì e l'altro stemmo tutti muti
! forse a tanto strazio / cadde lo spirto anelo, / e disperò. idem
l'attenzione (e denota, per lo più, risentimento, stizza, rimprovero
: « aòh, m'hai stufato, lo sai sì? ». =
con pendenza dal centro alla periferia per lo scolo delle acque), adibito alla
rappianato, ovvero in luogo ove per lo calpestare dell'unghia delle pecore e per lo
lo calpestare dell'unghia delle pecore e per lo mescolamento dell'acqua sia salda. c
pecore, il grugnito dei porci, lo schiamazzo delle galline e dei paperi.
rimasta sull'aia e li segue / con lo sguardo. idem, 3-124:
ciascuno in grandissima abbondanza; e vedevisi lo sventurato iacinto, la forma di aiace
., 8-2 (233): messer lo prete ne 'nvaghì sì forte, che
rito di opposizione, se l'aio'suo lo ripigliava di certi mancamenti. panzini,
di sostare. idem, 1-487: lo sguardo, giù per una aiolata discesa
aia... l'airale è lo strumento rozzo che scuotono i trebbiatori incappucciati
preso l'aire e adopera termini che per lo scritturale sono arabo. soffici, 6-15
procacciando si va tranquilla parte, / per lo sereno ciel ratto volando. segneri,
. sono tutti scarmigliati, disfatti. lo airone ha il becco roso dai tarli e
e non ha più la calottina, lo scocchetto da frate sopra il capo.
. hanno occhi chiari, abbacinanti come lo addome delle lucciole... e sopra
ismarrita: / ma dolze aita è lo conforto / membrando ch'èi te, bella
null'aita / e di nullo conforto / lo spietato dolor che la stracciava / ammollir
faticoso et alto / ritrarmi accortamente da lo strazio / del quale oggi vorrebbe,
ortaggi; piccola sezione di giardino (per lo più tracciata in varie forme geometriche)
come se parlando d'un uomo piccolo lo nominassimo pigmeo: e dante parlando della
ojetti, i-611: il luogo, lo sapete, è un incanto, tra il
ottenuto un posto di aiutante interramorti con lo stipendio fisso di lire cinquecento al mese
truppe di terra, ed è per lo più impiegato ne'comandi dei diversi governi
cui la ventura aiuta troppo, sì lo fa stolto. idem, 336: quegli
. c., proem., lo senno umano, sed egli non è aiutato
di medicina se ne prenda, conforterà lo stomaco, e aiuterà la virtù digestiva,
vincerai ogni superbo. alberti, 237: lo mirava ben fiso, et in tutto
, che mai ad animo riposato per lo dicitore si sarebber sapute trovare. idem,
uno aiutatore,... acciò che lo onnipotente iddio esaudisca lo mio desiderio.
. acciò che lo onnipotente iddio esaudisca lo mio desiderio. scala del paradiso,
è la tranquillità e l'orazione e lo stare remoto. imitazione di cristo, ii-
dite? che farò io? voi siete lo mio consiglio e lo mio aiuto.
? voi siete lo mio consiglio e lo mio aiuto. boccaccio, dee.,
sovvenzioni finanziarie. stefani, 1-26: lo tempio fu bello e nobile,..
, i-202: forte spaventato, sì per lo fiero aspetto dello spirito e sì perché
una state più calda ch'un'altra e lo verno più freddo ch'un altro.
. idem, i-179: negare non dovemo lo nostro aiutorio a quelli che 'l domandano
noi è buono aiutorio il ciliccio, lo giacere in terra, stare tutta notte a
. idem, 500: non può solo lo gubematore salvare la nave sanza l'aiutorio
/ casca nel collo, e'satiri lo rizono. machiavelli, 648: se
zampina e subito gli è sopra e lo addenta alla nuca. -locuz.
qualcuno a un'impresa in cui non lo si vuole seguire. buonarroti il
notaio: vorre'n'andassimo a letto: lo che disse stimando con una parola buona
e non s'attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala.
un altro a lui uscio. / lo mio maestro ancor non fece motto,
9. parte estrema, laterale, per lo più in forma allungata (di un
batti l'ali, / e per lo 'nfemo tuo nome si spande! idem,
giovine gli scappava da le mani che essi lo ammazzassero. speroni, 1-1-347: l'
]; et io con queste labbra / lo covrò, se vi par ch'io
covrò, se vi par ch'io lo riabbia. bandello, 1-5 (i-70)
tornio, con la mola, con lo scalpello) per colonnine, vasetti, statuine
giù si fece il plaustro, / lo scudo cristallin gli vidi in mano,
notte. idem, 8-20: ecco già lo videro compiuto e fresco, l'augello
messa dell'alba che si ascolta con lo spirito alacre, ringiovanito dal sonno, con
combattono. tenca, 1-86: lo spirito umano, invece di progredire alacremente sul
buon animo i soldati, che per lo più dipendono dalla cera del lor con-
/ era l'ètere e sordo / per lo stridor dei carri e per lo
lo stridor dei carri e per lo scroscio / delle selci su'clìpei e pel
parte e da un bottone (per lo più a forma di ghianda) sull'
posta sulla sorgente di calore (per lo più un fornello), e l'
pattuito. einaudi, 1-591: lo stesso mercato degli alani ha luogo nelle
la legna del camino (e anche lo spiedo per l'arrosto): spesso con
linati, 30-67: tu vi senti lo spirito del mattino fresco e giovine,
/ e'rusignolo vernare, / d'amor lo cor m'afina. domenichi [plinio
; la prima luce del mattino; lo schiarirsi del cielo prima dell'aurora (
giorno. intelligenza, 11: levasi a lo matin la donna mia, / ch'
, collinette e piagge, / caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della
nella coppa del tempo, ed improvviso lo sorprese la luce, e l'alba
/ quotidiano da nutrirsi, alcuno / lo pastura d'umor di poesia, /
., 38 (660): non lo vedremo più andare in giro con quegli
corbezzolo. mattioli, 1-291: lo arbuto, in toscana, ove per ogni
da calcina si chiama albazzano, perché per lo più è di color biancastro.
]: con la sua lancia ferio lo cavallo di messenzio; perché si alberò e
bossolo, poi di terracotta, per lo più a forma cilindrica, con la bocca
speziale, ma le semplici cose della natura lo hanno a a guarire. salvini [
piglialo in mano e, odoratolo, lo domanda in compera. redi, 16-iii-145
produce di questa fatta vini, che non lo fanno così gli alberesi, i calestri
un alberetto giovane,... e lo accomodi bene con la terra. targioni
en paradiso. iacopone, 7-45: lo cor vorrìa crepare, tant'ha albergate
albergate doglie! idem, 16-3: lo cielo sì m'ha bannito e lo 'nfemo
: lo cielo sì m'ha bannito e lo 'nfemo m'ha albergata. idem,
. idem, 66-17: è maiur che lo mare lo dolor c'ho albergato.
, 66-17: è maiur che lo mare lo dolor c'ho albergato. dante,
nel suo corpo prima dello spirito che lo animava al presente. viani, 14-325:
fra giordano [crusca] -. lo trovò poveramente albergato in quel castello.
pieno di malandrini? idem, ii-279: lo peregrino porta tre pericoli: il primo
compagni suoi noi tradiscano e uccidano; lo secondo, che l'albergatore non lo
lo secondo, che l'albergatore non lo tradisca e uccida. capellano volgar.,
ogni giornata. tavola ritonda, 58: lo sire della contrada facea fare, a
ella partorì il suo figliuolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a giacer
figliuolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a giacer nella mangiatoia, perciocché
, xxi-894 (2): e sì lo invitò la sera a cena e albergo
illuminato qua e là dalla lima; lo stesso scrosciar delle foglie secche che calpestava
ser giovanni, 8 7: il maestro lo confortò e disse: « non temere
fusto cilindrico di legno forte (per lo più di abete o pino) e recentemente
l'albero d'abete / levò, lo congegnò dentro la mastra, / e
di poppa; s'allarga e si restringe lo stormo, a pendolo pea, 3-108
agg. e sm. stor. per lo più al plur. albigési: eretici
a ragione ed a storia, quella che lo fa derivare da alibi natus
dio, il quale leggermente suole dare lo bene. ammaestramenti, 125: misera
, 301: ora aliava in terra tra lo sfagno, / ora volava in cima
sicuranza amor m'ha miso / in lo suo gran valore, / a cui son
ha cinto, / che 'l core da lo petto / pare che mi sia diviso
la bella disposizione de'rami e per lo menare de'frutti. anonimo fiorentino, iii-235
splendore / come la ragia albore, a lo sguardare. guinizelli, iv-31 (14-2
: vedi l'albor, che per lo fummo raia, / già biancheggiare, e
ma di loro apparisce quello albore, lo quale noi chiamiamo galassia. sacchetti,
nell'aria. machiavelli, 722: lo menai in una dispensa... dove
15-3: tra le chiuse imposte / per lo balcone insinuava il sole / nella mia
metterà in alborotto; ma se io non lo credessi opportunissimo, non lo avrei
non lo credessi opportunissimo, non lo avrei proposto. = spagnolismo del
deplorevole... che qualche volta lo stomaco umano reclami l'albumina animale.
oro nella conserva d'alchermes; lo rendono tutto nelle feccie senza un
persiano kirm 4 verme ': lo stesso etimo di chermes, cremisi, car
è primero / e poi l'arte lo segue e lo dirima; / e sa
e poi l'arte lo segue e lo dirima; / e sa più d'arte
ariento: e questi sono prodotti secondo lo intelletto della natura; gli altri sono
, ma che alcun mai con verità lo vedesse, ancor che molti d'aveme veduto
alchemico. e. cecchi, 1-21: lo versarono [il colore], sostanza
corpo metallico, o d'altra cosa, lo spirito suo radicale. aretino, 3-296
in cui un'impalcatura scheletrica, per lo più arborescente, sorregge molti piccoli animali,
era dibattuto: ora era lui che lo portava in spalla fino a casa. leggi
v.]: « alcole, lo stesso che alcoole. i chimici moderni cominciano
sostanze aromatiche (con funzione, per lo più, eccitante: alcoolati di cannella,
suo peso in centigrammi e se non lo porta ve la incide il laboratorio metrico dell'
lenta distruzione della persona, per eufemismo lo addimandano alcoolismo. fanzini, ii-336:
macometto volse / avere al suo poter lo 'ntendimento. / poi di ciascuna più
alcorano. redi, 16-ix-430: per lo spazio di quindici anni fu solenne maestro dell'
non erano discosti dal fuoco, e lo sporto del camminetto da un lato, e
era fatta. d'annunzio, iv-1-312: lo punse il tormento dell'incertezza e lo
lo punse il tormento dell'incertezza e lo turbò l'imagine della voluttà ch'egli
. idem, 5 (19): lo padre adunò filosofi e maestri di grande
parla a lei. dante, 11-4: lo meo servente core / vi raccomandi amor
testa bionda di fantolina) che non me lo permette. gentile, 3-257: le
vita nuova, 3 (46): lo verace giudicio del detto sogno non fue
e nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo, / io non
vogli'arme più verace. / lo 'mperador vede quel che facea: / disse
1-112 (262): se voi lo liberate, egli ve ne farà delle
vino che ha preso il forte, lo spunto); sono fortemente riducenti tendendo
spazio; un paio di remote nebulose lo contengono agevolmente. piovene, 2-244: mi
dio è fatto. e appresso: lo disio de'poveri dio aidio.
male a male. idem, 3-12: lo figliuolo di dio disiando essa [la
che i capitani i quali fiano per lo temporale debbiano alleg- gere e chiamare,
e ulixes. ammaestramenti, 7: lo savio uomo è contento di sé medesimo,
tombari, 2-61: le anitre volteggiavano sopra lo stagno, poi ad una ad ima
e nella sua attività: questo è lo spirito che aleggia in tutte le opere del
però a raggiungere il sonno; sebbene lo sentissi aleggiare intorno ai miei pensieri,
cristo, s'egli avesse vittoria per lo suo nome, si farebbe egli e
, il quale in quel tempo per lo comune era capitano in mugello. idem
: non si può... seguitare lo spezzamento della marca aleramica in tanti marchesati
di casato, gli aleramici di oddone se lo tirarono dietro, lo prolungarono, lo
di oddone se lo tirarono dietro, lo prolungarono, lo estesero, lo impressero su
lo tirarono dietro, lo prolungarono, lo estesero, lo impressero su la faccia
, lo prolungarono, lo estesero, lo impressero su la faccia del paese che
in cima ripetuto per tutta la lunghezza lo scudo degli ateleta e un alerióne, alterni
carducci, i-970: raccolto di su lo strascico della tra dizione popolare
poeti del romanticismo francese... lo fratturarono per renderlo moderno e sermonatore.
latina. firenzuola, 15: dice lo ebreo alef, lo arabo alif, lo
, 15: dice lo ebreo alef, lo arabo alif, lo greco dice alfa
lo ebreo alef, lo arabo alif, lo greco dice alfa. soffici, ii-350
dante, par., 26-17: lo ben che fa contenta questa corte,
alfabetàrio, sm. tabella (per lo più murale) che contiene le lettere
adottarono però l'alfabeto straniero o adottatolo lo vennero appoco appoco perfezionando, cioè accomodando
per guerra ch'ebbe co'pisani per lo fatto di lucca, si trovò avere
: monotono il cantilenare dei carrettieri, lo scampanellare delle affane stanche, in quella
vidi già dritto e veloce / correr lo mar per tutto suo cammino, / perire
, 20: doppo molte precie, veduto lo re non voleva restare, gli donò
e covertolo d'alache marine, de quale lo paese è abunde- vole molto.
, 3-270: al casello... lo si attendeva [il treno] con
, accoglie i più severi correttivi. lo spostamento algolagnico è una prima, e
cui opere tradotte rinnovarono nella cultura occidentale lo studio dell'aritmetica; la voce spagn.
come un odore di fieno falciato. lo senti? -è l'odore dei banchi algosi
/ forse tritone dalla curva tromba / lo squillò sotto il verde algoso ammanto.
il corpo è affusolato, le ali dicono lo sforzo ingegnoso per emulare, con uno
propria condotta con ragioni speciose (per lo più: àlibi morale).
i-3-46: quel falso vedere essi se lo sono foggiato coi loro sofismi, con
in piedi davanti a noi, ché lo sperone pare sia un promontorio rinomato nel
intemperanza e non sapersi vincere, per lo diletto che ha delle donzelle dimentica la
grembo; e i cacciatori in talmodo lo pigliano. 2. medie.
carena, i-453: frutte alide, lo stesso che passe, cioè per mancanza
la farà molt'alida. / bartolo lo direda. = dall'agg. lat
e, col petto fendendo l'acqua, lo rapisce... gli alieti non
cala, e fendendo col petto l'acqua lo piglia. = lat. haliaeetus
. bencivenni [crusca]: per lo allenamento dalle buone regole, che
morto gli diede una subitanea sollevazione e lo alienò d'un tratto dalle cose che fino
dalle cose che fino a quel punto lo avevano occupato. 3. rifl.
: colui che ama è allato a lo impazare e alienare. ciaperelli, 1-10:
tutta la contea di ponthieu, salvo lo alienato per lo re d'inghilterra ad altri
di ponthieu, salvo lo alienato per lo re d'inghilterra ad altri. 2
, 16-1-218: per queste diaboliche suggestioni lo misero tolomeo ingannato e occupato in furia,
più alte barriere,... ve lo cacciai di carriera; ma essendo io
. bocchelli, ii-396: soddisfece molto lo scienziato, confermando le sue teorie sui
liberano il pupillo dalla tutela, e lo sottopongono soltanto al curatore, che..
più duramente, se l'interprete latino lo avessi potuto dire come dice in lingua
. e quanto è più disposto lo intelletto, tanto più vedrai; e allora
poco di civiltà... sono per lo più alieni dal fare ad altri nocumento
, / aligero folletto, e tu lo ignori. 2. per simil
senza contrarietà mi hanno condannato che io lo debba alimentare. 3.
. panzini, ii-538: se proprio lo stato vuole lui alimentare le scuole,
. 4. figur. favorire lo sviluppo, la continuazione, la persistenza
/ nostro alimento. tassoni, i-103: lo scaligero... allega l'esempio
/ non sia senza il piacer che lo rinfranchi, / onde questo con quel
sia il principale nutrimento, o per lo meno il veicolo dell'alimento di tutti
materno, e quelli che servono per lo svezzamento. 2. per simil
, e sarà d'alimento al fuoco che lo infiamma. cesarotti, i-96: quale
vene. b. croce, i-3-27: lo storico come tale è contemplatore, non
altresì tutto 'l mondo / dal ciel fin lo profondo / è di quattro alimenti
alimenti, / quando vi fece a lo 'ncominciamento. torini, 247:
da la acqua la sange, da lo eyro l'animo, da lo foco lo
da lo eyro l'animo, da lo foco lo calore. de rosa, v-591-48
lo eyro l'animo, da lo foco lo calore. de rosa, v-591-48:
l'alimo un arbuscello nel modo che lo descrive dioscoride, e chi un'erba di
panzini, iv-18: « il fanfani lo taccia di provenienza francese; cosa più
alisèo, agg. e sm. per lo più al plur. alisèi (o
: il vento aliseo che sopra mendoza lo fermò come un muro. pea, 5-193
s'inoltrò contrariato dal vento aliseo che lo costrinse seguire, stretto di bolina sulla
aletando tale odore rende, / ne lo paese no remane fera, / che non
, se non quanto si po'ritenere lo alitare. idem, 2-287: se tomo
lui cresce e discresce ogni sei ore per lo alitare del mondo. savonarola, iv-15
avedute che si furon l'anime per lo spirare, cioè, per lo alitare,
anime per lo spirare, cioè, per lo alitare, che dante era ancora vivo
., i-181: il concetto dantesco, lo spirito che alita per entro al suo
tirando l'uomo a sé l'alito sì lo rifrigera, e quando il getta
d'una sottilissima rugiada di sciliva: perché lo alito che da la sciliva vola fuori
, 734: il franzese ruberia con lo alito, per mangiarselo, e mandarlo
male, e goderselo con colui a chi lo ha rubato. gr azzini, 4-343
s'appasta. simintendi, 1-109: lo nero alito, ch'esce dalla bocca stigia
mortifero alito, dannoso a quelli che lo avevano a rimaneggiare nel lavarlo. montanari
sbadigliava il suo alito caldo al cielo e lo sfilacciava sui rami dei gelsi. palazzeschi
servirgli come di passaporto là dentro; lo prese... e se lo
lo prese... e se lo legò come usa van quelli. [ediz
. 18 2 7 (628): lo ricolse... e se l'
amor, che sì m'abbraccia tolleme lo parlare, / volere ed operare. cavalca
8-131: cercan fuggire amore, e pur lo abbracciano: / se questa è vita
testa, d'una piega del vestito lo prendeva e l'allacciava, come una
2-125: altri vasi vengono allacciati con lo spago di porco. 8. tecn
2-121: [la sutura] che allaccerà lo stomaco all'ansa del tenue.
era allacciato con una più piccola che lo cingeva al petto e sotto le ascelle
... rovinosi a precipizio giù per lo pendìo, e per le falde del
dante, par., 12-18: per lo patto che dio con noè pose /
intisichire. collodi, 137: tutti lo chiamavano lucignolo per via del suo personalino
terracotta si posò sul bianco e lo pertugiò con un ferro acuminato. idem,
che, immature, hanno per lo più sapore afro, lazzo, ostichissimo,
e serra quel forame, e lo stringe e lo allarga. salvini, 34-83
quel forame, e lo stringe e lo allarga. salvini, 34-83:
: la banca inglese coll'agevolare lo sconto e allargare il credito alle sue
. idem, i-376: si aperse lo stretto come un fiume turchino, e al
, 135: se è molte volte inutile lo allargarsi nel parlare etiam cogli amici.
2. segnale (dato per lo più con prolungati fischi di sirene)
, 1-82: io fuggo, e lascio lo spesso lito, e invano m'allasso
224: in questo tempo si fece per lo comune la loggia sopra la piazza
matici più recenti indica, per lo più, la funzione del moto
, iii-5 (112): e poremo lo segno del tauro, ch'è feminino
dante, inf., 22-46: lo duca mio li s'accostò a lato.
il paese e la provinciale appunto con lo scopo di avvertire appena spuntassero i primi
lamentanza / ch'eo facesse fallanza de lo legale amore. = etimo sconosciuto
d'argento,... perocché lo allegamento sarebbe fatto per se medesimo,.
ganze. idem, 9-156: e qui lo fanno in articolo, nel quale né
parte di metallo alla manica: di poi lo metti in fornace; e questo
: leggete margutte, che sapeva per lo senno a mente tutti i punti della gola
fosse perdonato. iacopone, 7-15: lo corpo mal vezato responne com'è uso:
/ « deo sì è piatuso, lo me porrà parcire ». / la veretà
allegate opere di donne, le quali per lo più son fuori d'ogni ragione.
lor monasteri. tassoni, i-97: lo scaligero vecchio tenne che la bianchezza fosse
., ii-xm-25: tolomeo dice, ne lo allegato libro, che giove è stella
peccato s'aggrava, e alleggia, secondo lo stato, l'officio e la condizione
consolazione della bramata salute, o per lo meno lo alleggerimento del male. leopardi
della bramata salute, o per lo meno lo alleggerimento del male. leopardi, i-1412
da s. c., 12-3-6: lo ripensare de'mali che debbono venire,
non però disegna de l'affanno / che lo distrugge alleggierir chi l'ama, /
quel punto 10 mette al mondo, lo consoli... e gli alleggerisca il
cuore fu così alleggerito del peso che più lo opprimeva. stuparich, 2-372: mentre
con la pratica quotidiana della virtù e lo sgravio dei propri errori. moravia,
. baretti, ii-300: uno d'essi lo tirò pianamente in un'osteria colla santa
gallie... ci erano obbligate per lo nuovo dono della cittadinanza romana, e
la ragazza gli avea fatto, quasi lo sdebitasse di ogni scrupolo tutto in una
mi sono alzato alleggerito dal pensiero quasi lo avessi lasciato a dormire l'ultimo sonnellino
/ merzè li chereria / c'a lo meo male desse alleggiamelo. cino,
/ dirla ciascun, et io ben lo vorria, / per alleggiar la maggior sorte
praticato nel fondo dell'imbarcazione (per lo scolo dell'acqua che eventualmente vi sia
per l'aere: il che dinota che lo 'ntelletto ha la cognizione degli
e proprio al quadro cominciato, onde lo chiude con l'appiccicatura di una riflessioncella
bene è mestiere che virgilio, che è lo 'ntel- letto nostro sia mosso da beatrice
consisteva in sostanza nell'inter- porre tra lo schema e la realtà storica, quasi ponte
la filosofia, figliuola di dio. lo studio del secolo è di allegorizzare e
a quelli occultissimo, o a tutti lo ricopra, sì che bisogni a tutti
, vi-1-192 (52-2): lo vostro dolze ed umile conforto / mi dà
cittade per regione: / cantase lo canto de alegranza. dante,
allegranza, / e dentro da lo core struggo e ploro. salvini,
piagente / e li amorosi sembianti / lo cor m'allegra e la mente, /
o di voce o di sono / lo meo core allegrar non può già mai,
/ e la primavera s'adoma / de lo bello tempo che toma, / che
, 9-10: i paesani, allegrandosi per lo grido della pace novella, non attendeano
tuo castigamento. iacopone, 7-37: lo cor perde la pace e perde l'
16: e ancora prega dio, lo quale mi donò le preditte cose così
; e poi si sparge per tutto lo corpo e muovelo, e chiamasi esultazione.
mal se dé'punire: / commise lo peccato, ben è ch'eo sia pagato
., 3-101: si può intendere per lo lupo i mali uomini, che perdono
non avete ragione di star allegro, lo so, quando perdete per morte qualche
anima. e credo, e lo credo in coscienza, che dio misericordioso
poca allegria. pratolini, 3-91: lo spumante si rovesciò sul vestito di maria
aligro, e de ti audire desidero lo sondante. petrarca, 225-3: dodici
per una certa umiltà e viltà, lo facesser più volentieri che verso il bianco
arridenti e del piave / ode basso lo strepito. dessi, 6-145: erano
di coni- mundo pieno di vino, lo fece presentare a rosismunda. 4
allenandomi. govoni, 2-129: come lo scalatore di montagne / si allena a
vi-1-177: amor, merzè, ch'alleni lo mio pianto. iacopone, 65-38:
. salvini, 22-441: tre volte lo piegò [l'arco], bramando
iacopone, 27-55: s'allento lo frino al corpo taupino, / so
, / per tema non traluca / lo mio penser di fuor sì che si scopra
. pasolini, 3-328: tommaso se lo filò per qualche momento... poi
periti / che alentano de gire a lo signore. michelangelo, ir5: per
, mi si cominciarono a volgere per lo capo. cellini, 670: vedendosi
pieni di così dolorosa rassegnazione che io lo credetti prossimo a ima santa fine e mi
/ che deza aver per vieto / lo pan de la mistura / con la
e a provarlo e a invigilare che lo skiff fosse allestito a regola d'arte,
de'villani, i quali alletamano con lo sterco. soderini, iii-234: se
resta confuso: / il vedere il demerito lo alletta / a far che sia il
quasi incauta e semplice fanciulla, / lo cui desir precipitoso e folle / corre
la gatta e misela nella madia perché lo pigliasse. boccaccio, i-63: non
ser giovanni, 71: e galgano allettò lo sparviere suo, e andòssi con dio
, deploravano l'avventatezza, l'intemperanza, lo spirito di sistema, il fare del
dice di mio marito, ve lo ricordate? è allettato, povero vecchio.
diviseremo quali nodrici loro conviene avere per lo fanciullo acresciere e allevare. boccaccio,
galline. appena usciva un uovo, lo portava al malato. vittorini,
): d'ogni gravor m'alleva / lo suo gentile aspetto vertudioso / che mi
del bestiame. piovene, 2-56: lo frequentano [quell'albergo] solo allevatori
corse. calvino, 1-176: e lo guardava con l'occhio amoroso dell'allevatore
mi 'mponga. sannazaro, 7-107: lo sfogare con parole ai miseri suole a le
e alleviandogli la fatica di camminare, lo mandava innanzi a spintoni. moravia,
tanto attivo, quanto neutro, ha lo stesso significato. = deriv
93-3: donna de paradiso, / lo tuo figliolo è priso, iesù cristo
la gente pallide: / credo che lo s'occide, tanto l'ò flagellato.
gli pareva pericolante all'esame, e lo difendeva con la commissione, gridando che
difendeva con la commissione, gridando che lo dovevan provare con un cavallo anziano, non
/ alquanto ammireresti che l'allinda [lo zerbino], / avendo egli in
aureo delle loro unità monetarie (per lo più è sinonimo di 'svalutazione '
, 5-56: la cera si distrugge per lo caldo: così il buono uomo si
ne la croce appiso: / morto lo ce lassamo, tutto battuto e alliso:
maio poso non avere / perfim che lo sentien el core / così aliso e
stava [cristo] tanto sfenestrato / e lo sangue en terra dare, / ch'
e de nero e d'altro, come lo nichilo, carcedonio, sardonio e altre
roma, 77: quando iasone allitao a lo porto de troia, per grande tempestate
de troia, per grande tempestate de lo mare. frezzi, ii-5-154: noi
crusca]: di qui nasce lo allividiménto delle carni. = deriv
petrarca, da vero barbaro allobrogo, lo buttai là, dicendo che non me n'
l'alfieri, e similmente il leopardi lo chiamò allòbrogo feroce, dando buono,
insegna, la gente, a spintoni, lo dipingeva contro i muri, egli chiedeva
allocco: rimanere immobile, intontito per lo stupore. pasolini, 3-257: tommaso
. discorso tenuto in pubblico (per lo più improntato a solennità, come comunicazione
si lagna, / col sagace fringuel lo storno ingordo. / l'allodetta la
e il viottolo che suonava gelato sotto lo zoccolo dei cavalli, e le allodole che
, 448: fuggendo si riscontrò [lo sparviere] in una allodolétta, e
c., 1-648: il disponimento e lo allogamento delle immagini è come la scrittura
anonime, v-128-23: tolto m'hai lo sollazzo e il gioco, / sì che
.. un posto su qualche panchetta lo troverai, e a dormire allo scoperto tu
del mare di pisa, 512: lo marinaio, lo quale se allogherà in
di pisa, 512: lo marinaio, lo quale se allogherà in alcuna nave,
è affrettata di allogare in tanti terreni, lo invitava a ritornare, se voleva,
la tavola, della cui allegagione lo stesso tommaso fece un ricordo. =
m'era accorto per loro ragionare, che lo alloggiamento non era lontano. cellini,
che parla una lingua diversa (per lo più straniera) da quella del paese
mazzeo di ricco, ii-188: lo core innamorato, / messere, si
/ da me este alungiato / e lo meo cor tormenta, / vegnendo a voi
prediche [crusca]: si èe necessario lo allontanamento da quelle male pratiche. galileo
, uomini ignudi / fian, per lo più, senza vigor, senza arte:
po ch'orlando per la selva piana / lo vede volar via com'uno uccello,
: giunto al luogo sperato, lo trovi allontanato per altrettante miglia.
: quando si parte da lei / lo suo marito, che va allontano, /
si fa l'omo clamare; / lo cor d'amore è appreso, che noi