, ora candido come la neve che lo ricuopre, vedesi un ammirabile esempio della
già cominciato a pemiciare, ma noi lo abbiamo scosso un poco, gli abbiamo dato
si trovassero, non è da domandare se lo teneva caro. = acer,
che mi trasporta ad amare uno che non lo merita, sono quasi forzata ad arrendermi
di evitare le occasioni'; qui, lo stesso dà alle fiamme le 'perniciose letture'.
letto un libro di benedetto croce; lo giudicava un pernicioso agitatore comunista. -con
, fosco. pindemonte, 11-23: lo sfavillante d'or sole non guarda /
infondate o di abitudini mentali negative per lo sviluppo intellettuale di una persona o,
artistica. battista, ii-195: lo 'nsegnamento dee sbandirsi da tutte le lingue
, prese il germe della febbre perniciosa che lo distrusse in due giorni. pirandello,
: quella gente, il cibo, se lo mangiava con un gusto ch'io non
sm. organo di accoppiamento, per lo più di forma cilindrica o tronco-conica,
metallica o anche di legno, per lo più con un ingrossamento terminale, usata
capi del perno in su che figura lo cielo. barbaro, 367: questi cardini
dall'uno all'altro cardine passa per lo centro del mondo, è detta asse o
gira la terra, e, come dio lo impose, / giriam con lei sull'
di un paese, e ne favorisce lo sviluppo o ne costituisce l'aspetto peculiare
inducesse / or la gola, or lo interesse. / questo è appunto il doppio
re dee consistere in quella intrepidezza che lo renda come il perno dell'esercito ne'
eloquenza e la buona fede degli ascoltatori lo rendevano il pernio del caffè. pirandello,
parassito / di grecia, se io lo scorgo di lontano. / per dio,
la notte in un determinato luogo per lo più non corrispondente alla propria usuale abitazio
sul conto e senza dubbio il conto lo avrebbe già pagato lei. p. levi
a. cocchi, regolamenti manoscritti per lo spedale di s. maria nuova.
gio e riposo e per dormire per lo più durante un viaggio in un
; trascorrere la notte (per lo più in un albergo).
pernotta, / guardando perché fiera non lo sperga. cavalca, 9-195: cristo.
borgese, 1-16: federico... lo conduceva su e giù lungo la spalliera
acquosa. marcello, 105: staranno per lo più in scena con la virtuosa,
martini, i-322: e1 noce e lo pero a fare intagli sono attissimi e
2-96: sapeva bene che spettacolo lacerante lo attendeva, e però se ne andava malinconico
tuoni, perché, quando se n'ode lo strepito, il pericolo è già passato
): convenesi ch'eo dica / lo tuo fallar d'onni torto tortoso, /
gran duol mi prese al cor quando lo 'ntesi, / però che gente di
con il romper degli oimei e con lo strepito dei passi rivolse a sé i bellissimi
faenza, 32-6: ch'a similgliante de lo bono sengnore / quand'omo, a
0. targioni tozzetti, i-426: lo stipite ('stipes') appartiene alle felci
l'astore, 73: quant l'ausel lo tocia, el flaira fori achei
sommessa. idem, 9-391: « lo sviluppo fisico di questo figliolo è stato troppo
, peroro). sostenere o difendere per lo più a voce con entusiasmo e convinzione
iii-263: perorò il bracmano, per lo corso di quattro decine di giorni,
milizia, 1-86: l''aria'è lo sviluppo d'una situazione interessante: è
voce sola accompagnata dagli stromenti. ella è lo sviluppo di una situazione interessante ed è
stabili, solidi e vengono usati per lo più come sbiancanti. perossicarbonico,
qualità di acido. arbasino, 7-427: lo stesso procedimento di décapage al perossido che
a quanto male ch'avere / mi fa lo nom savere! che crediate ch'
! che crediate ch'ancora / lo core mio, sì come fa perpene,
animale che per la dolce esca lo occulto dolo non perpen de
armannino, xliii-545: deidamia per cenni lo ripren dea e poneagli piede
). ant. archipenzo lo, filo a piombo. piccolomtni,
. fr. colonna, 2-15: lo allamento de'quali monti aequato era perpendicularmente
acciò che sia arrecata a niente, e lo perpendicolo, cioè lo regulo del muratore
niente, e lo perpendicolo, cioè lo regulo del muratore, per desolazione. alberti
colpo di vento subitaneo,... lo stormo si levò con un gran frullo
letto mi promettevano di crescere non poco lo strazio mio. -minacciosamente, pericolosamente
le schianterà che m'à mise a lo core, / e solo purpenzànnome la dia
bisogna, / ché per mercé amor fura lo core / ed entravi sì come agna
amore la travaia e la pena, / lo gaudio e la leticia, corno se
raina. matazone da caligano, xxxv-1-793: lo vilan pur se rampogna, / perch'
io conquiso / mi tengno, perpensando lo mio danno. -avere nel pensiero
generico: moneta alquanto pregiata, per lo più d'oro. cielo d
. bandi lucchesi, 274: malfattore, lo quale commettesse, ordinasse, pensasse,
la causa dell'attentato, né chi lo perpetrava. ghislanzoni, 18-190: vi par
severa e debita punizion che se convien a lo atrocissimo e nefandissimo delieto perpetrato da castellana
. sermone gallo-italico, v-21-42: lo mal angel per sa folia si perdé
morire, per la cagione di colui per lo quale e'non perisce, perocché neuna
li malvagi uomini d'italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano,
italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano, dico che la
., vii-84: perché è fatto lo mio dolore perpetuale e la mia piaga si
perseveranza. giamboni, 8-ii-197: lo settimo [ufficio dell'amicizia] è
l'animo scaricato dalle opprimenti libidini per lo naturale vigore si levasse nelle cose eternali
perpetuamente. boiardo, 1-12: sperava lo stato a lui et a'suoi descendenti
volere della donna trovò uno segretario per lo quale l'uno potesse manifestare lo suo volere
per lo quale l'uno potesse manifestare lo suo volere all'altro chiusamente e per
suo volere all'altro chiusamente e per lo quale amore si possa tra loro perpetuamente
sannazaro, iv-389: vostra signoria mi mostra lo amore che mi porta, e la
? b. fioretti, 2-5-329: lo alloro, corona de'poeti, serbando le
non puoco dare, sì che per lo so uxo [deu'acquavite] la vita
e grado che avevano avuto el padre e lo avolo. -divulgare, diffondere
o. intr. per lo più con la particella pronom. esistere
, ha veduto che la natura glie lo ha vietato, mossa da questo cotale
come se tutte queste cose, cioè lo amore dello essere e del perpetuarsi e
estate, senza sospettare il disastro che lo distruggerà nell'evoluzione dell'inverno. 2
sì come è amare il vivere, amare lo intendere, amare la perpetuagióne di se
(un'opera letteraria o pittorica, lo stile o un genere letterario). -
viva: / ma più e più lo induro e più l'immarmo. lomazzi,
perfetto corteggiano iudico io che debba essere lo instituire e far buono e virtuoso quel
mezzo barbara. l'italiana romanzesca: lo scolastichesimo aveva guastato tutti i miei studi
bocchelli, 12-121: se non fosse per lo strepito, -disse antonio che teneva non
non poco, specie fino a che non lo polì e lo lisciò cleopatra, del
fino a che non lo polì e lo lisciò cleopatra, del discolo e del soldataccio
, perciò che la notte ch'ella lo attendeva, tutta si poliva per parergli
classica, sistema politico ellenico in cui lo stato era basato sulla partecipazione di tutti
. « gni tirò un colpo che se lo uccava, / non conto polisate,
uccava, / non conto polisate, lo sventrava ». = voce lucch
famiglia rodomelacee, comprendente 150 specie per lo più viventi lungo le coste marine.
una radice, ecc., e per lo più si riferisce a vocaboli con più
da venti insino a mille stami. lo stesso che poliandro. lessona, 1167:
stami eccede tre volte quello de'petali. lo stesso che poliandria. =
nostrane monoginiche; i maschi hanno per lo più antenne ricurve.
a fondo cieco); sono per lo più ermafroditi con apparato riproduttore di struttura
apparecchiato assai più politamente che usata per lo passato non era, mostrandosi assai più
, mostrandosi assai più lieta che per lo passato non usava di fare. cristoforo
didimo per zacinto con la chiave; ma lo ravvolgerai politamente in una carta e lo
lo ravvolgerai politamente in una carta e lo sigillerai. -in calligrafia, in
scrittore era, in un foglio politamente lo trascrisse. 3. con raffinatezza
eccessivo e troppo esattamente raso, per lo sgheriglio interno troppo politamente sgusciato, per
il carattere didattico della morale positivista, lo spirito 'scolastico', di vecchio allievo e
politecnico, il professore di matematica, lo studioso di broussais e di montesquieu,
, 21-104: un inno ai patriarchi politecnici lo voglio scrivere davvero però, una volta
(e proprio su queste idee avvenne lo scontro fra vittorini e togliatti, conclusosi
e la spontaneità ch'era in lui: lo sottrassero a un panteismo che lo opprimeva
: lo sottrassero a un panteismo che lo opprimeva. carducci, iii-24-95: mi
e condotto dal gran cerimoniere, / lo stesso aurelio imperador romano / accompagnato dal
s. v.]: 'politeo': lo stesso che politeista. = voce
pubblica basata sulla concessione di privilegi per lo più formali e di attestazioni onorifiche a
con certe voci profumate, / l'idol lo chiama de la politezza, / anzi
la fede la patria la repubblica e se lo stato è prodotto della religione la religione
filosofica e quando, con hegel, lo stato fu considerato come 'il dio reale'
, rettor., 46-14: dicerà [lo sponitore] tanto d'essa prima parte
bisognano a la comunitade delli omini, nonperquanto lo mastro non s'intramette se di ciò
zanon, 2-xix266: non sarà inutile lo spiegare la differenza che passa tra queste
procedere per via di teoremi assoluti. lo aveva ricordato egli stesso il 3 novembre
nella storia rese nel secolo scorso alla politica lo stesso servizio dell'astronomia alla filosofìa del
ragionevoli e morali, che è lo scopo della politica, se non si
i due partiti estremi, di mantenere lo statuto, nulla più dello statuto, ma
[vediamo] avere tante coscienze quanti per lo meno i ministri in un governo,
. borgese, 1-37: essi pure lo cercavano poco, perché erano molto diversi da
tutelare le persone, la comunità e lo stato dai comportamenti considerati dannosi per essi
stato nel resto degli uomini, essi lo stimano difettoso, pieno d'imperfezzioni.
e gliene serbava rancore, solo che lo teneva chiuso in sé, perocché non
l'intreccio e cristiana la forma più che lo spirito, e tutte le politicaggini melense
molta maraviglia del gatto e del cane che lo guardavano attenti, il gatto aprendo e
garibaldi dall'america, i politicanti che lo seguivano ora nell'esilio, non erano
: una delle cose che più meravigliano lo straniero in russia è il constatare come nei
in migliorini s. v.]: lo cerchiamo tutti [lo stato ideale]
v.]: lo cerchiamo tutti [lo stato ideale], filosofando o politicando
popolo italiano da sei secoli in qua lo incuorarono alla guerra di indipendenza e alla
perché molti di essi recano nel sangue lo stesso politicismo che è nei loro avversari
titolo ('la resistenza impura') me lo conferma. -profondamente impegnato nell'attività
in una precisa direzione ideologica (per lo più si sinistra) o a essa
bobbio non è presente a questo festival (lo incontrerò a milano per il convegno del
che una relazione fra l'azione e lo stato vario della società, può variare
sue politiche fatiche. foscolo, xiii-1-3: lo stato politico d'una nazione è più
sua aperta professione di fede repubblicana, lo sdegno feroce per tutti gli atti della meschina
da pisa, 1-13: come iano fu lo primo uomo di cui procedette in italia
reverivano la prima materia della quale dio fece lo mondo. gherardi, 2-i-11: o
parte nel governo, colle occasioni di assottigliare lo spirito nel trattare di grandi affari e
bemari, 3-190: quattropiani, tu lo sai, come capo della polizia politica
cui portatovisi aristotile, osservò -come egli lo scrisse poi ne''libri politici'-che
s'intende dove egli prenda la forza che lo inspira... istessamente il sacerdote
la dittatura capitalistica o quella proletaria, lo dica apertamente; o, se non vuol
critico; che vi si dedica con lo studio, con scritti, con analisi
per grazia di dio il mondo e lo riconosco pieno d'ostentazioni d'apparenza con
avvenire, cosa che, non che lo spirituale, toccava il politico. calvino,
gianni, xviii-3-1060: si doveva formare lo stato di tutti gli impieghi pertinenti al servizio
del vin, comare -, e non lo temperare ». così è nel codice
pubblica e, anche, privata, per lo più traendone vantaggi e raggiungendo gli scopi
ma è la spada., che non lo difende un fico secco »).
con una mano strofinava avanti e indietro lo spigolo orizzontale, ben smussato e polito
destramente pe 'l mezo, con tutto lo albume; serbate il rosso intiero nel
rosso intiero nel suo mezo guscio; masticate lo albume con un mezo bicchiere di latte
dall'aia il grano scelto e polito e lo ripongono nei loro cavernosi granari.
aver polito 'l volto? / porrassece lo scorteco, che 'l coio vecchio n'ha
e. zani, 121: e [lo zar alessio] di statura giusta, di
la note scura trapasoe, / vene lo zomo chiaro e polito. bandello, ii-1102
marito, / co iace en està fece lo tuo volto polito? petrarca, 202-1
! storia di stefano, 15-87: lo tuo fiolo zentile e polito / ozi
che a così chiaro oggetto potrà regger lo sguardo, assicurisi pure d'aver mirato
col rosato, accioché con questi se facesse lo color carmisino. -fastoso, sfarzoso
, anche, pittorica o plastica, lo stile, ecc.); puro,
simintendi, 3-91: più sicura cosa è lo contendere con polite parole che combattere colle
, 413: che questo sia vero lo dimostra la bellezza de'sepolcri che si
. marino, 1-4-3: statua da lo scarpel punta e ferita / ne diventa più
dicendo: ritrovar conviene / un che lo sappia far presto e polito. /
1492-1556) pubblicato nel 1525, sotto lo pseudonimo di adriano franci, per confutare
? romoli, lxv1-1-350: vuole essere lo spenditore giovane, polito e pratico,
. simone litta, lxxiv-196: monsignor lo gran maistro / de lo re locotenente
: monsignor lo gran maistro / de lo re locotenente / par che fusse ben provisto
, giusto. iacopone, 2-31: lo monno n'è stupito: concéper per
stupito: concéper per audito, / lo corpo star polito a non esser toccata!
! idem, 27-40: gravame forte lo balestrire, / lo qual voi ferire a
27-40: gravame forte lo balestrire, / lo qual voi ferire a l'alma polita
, 'n francesco for è escito / lo balsamo polito che '1 corpo ha penetrato.
crede originario di più luoghi, per lo più alquanto distanti (una specie di
pietro ispano volgar. [crusca]: lo politrico pesto giova molto. landino (
landino (plinio], 493: alcuni lo chiamano [l'adianto] calitricon,
mattioli [dioscoride], 597: lo adianto, overo politrico, produce le
il quale [vaso] dalle litere verso lo orificio era polytrito.
furbo, scaltro, accorto (per lo più come epiteto omerico di odisseo)
se imbattevasi in qualche plebeo voriferante, lo castigava con lo scettro. -sm
qualche plebeo voriferante, lo castigava con lo scettro. -sm. nel teatro
di cera, serviva per scrivervi con lo stilo. a. cocchi, 5-2-255
ultra la tripolina politura, le ungeno con lo molle intestino de le noce. della
. rucellai, 2-14-2-301: ciò ne lo dimostra chiaro la differenza di lustro e
. l. bellini, 5-2-307: né lo smeriglio taglia i porfidi e i cristalli
s. v.]: 'poliuresi': lo stesso che poliuria. = voce dotta
universale, come la chiesa), per lo più considerata in quanto diretta a soddisfare
policia. anonimo fiorentino, iii-249: lo secondo fine [del matrimonio] si
, imperò che, sì come dice lo filosofo nella sua 'politica', l'uomo sì
il quale [più ampio potere] è lo stato, cioè la polizia, che
. chi non potesse colle sue braccia, lo farebbe colla sua borsa. galanti,
frisi, xviii-3-325: si dovrà dire lo stesso della esteriore polizia degli ordini monastici
delle leggi..., uomini per lo più d'ogni polizia e civiltà lontanissimi
diritto entrasse effettivamente nella vita sociale, lo mostreranno gli 'statuti bolognesi'dei quali il socio
veruno. gioia, 1-ii-382: qual è lo scopo principale della polizia? prevenire i
o della regolarità di qualcosa, per lo più svolta con eccessiva meticolosità e pedanteria
questa perennità di mie processioni a occupare lo spazio pubblico impacciando la circolazione della buona
di uno di tali organismi (per lo più considerato nell'esercizio delle sue funzioni
alla polizia sarda per una lettera che lo portava, che veniva dal piemonte e che
di conversazioni, ecc.) per lo svolgimento di tale attività; la disciplina che
quadro storico universale della 'inquisizione'. quindi lo distribuiremo nei tre ultimi articoli, ripigliando
. non spiavano malignamente pappà e catuzza) lo passavano sul balcone... le
mio compagno parimenti studente di lingua greca lo ha ricompensato con un regalo di non poca
(1454-1494), la sua opera, lo stile, il linguaggio.
10-119: su ciò si è fondato lo stato poliziesco fascista e poi, senza
poi, senza soluzione di continuità, lo stato poliziesco democristiano. -che
del colpevole di un crimine, per lo più di un omicidio (un romanzo
i combattenti. einaudi, 640: lo stato con i poliziotti, i giudici
-cane poliziotto: cane (per lo più di razza pastore tedesco) opportunamente
o della regolarità di qualcosa, per lo più con eccessiva meticolosità e pedanteria.
da molte zone biancastre. lamethrie dà lo stesso nome ad una varietà di schisto
maso, interclusa nella mia, per lo primo capitolo a quella si fa risposta
mi ci trovasse, mi potrei per lo manco aspettare la terza frustatura. astolfi
d'una poliza, ho fatto parlargli per lo padre bondinari, cinque o sei volte
, lasciò una poliza in camera come lo legeva cardinale. vasari, iv-149: scoprendosi
o da suo padre che già è lo stesso; e là ti daranno una medicina
che veniva affìsso o collocato, per lo più in luoghi pubblici, per divulgare fatti
uscio? ceccherelli, 67: lo consigliò che se ne andasse al duca e
. 4. scritto, per lo più anonimo, di accusa e di
in detta borsa quelli che aranno obtenuto lo squittino e partito, come gli altri
. tommaso di silvestro, 355: lo martedì di carnasciale... fu
ventura che erano le polizii, ciò è lo numero che avivano pagati 2077 ad uno
quei del cerchio le andavano avanti per lo detto loro, o per la poliza
solo alguazile con una polizza del re lo condusse prigione. gritti, li-1-509: non
casatico, non importa: anci io lo avevo notato. idem, 3-i-1-632: il
firo di mano del camarlingo scritte co. lo suo suggello. libro di iacopo coiaio
.. sia tenuto restituirgli de'denari de lo imbottato. sansovino, 6-37: questi
timo, con un'obbligazione (per lo più un debito pecuniario) del
mano di chi la sottoscrive o per lo meno è necessario che questi alla sua
re dal primo (e ha per lo più anche valore di documento di
loro (ed essi si determineranno durante lo svolgimento del rapporto assicurativo, a mano
fa. ammirato, ii-6-53: né passò lo spazio d'un mese che, avendo
quanto di cortesia incontrò in quella città fu lo sborso di sei mila doppie rimessegli per
: lettera di cambio, cambiale (per lo più nell'espressione polizza di cambiò)
s'era annunziato, dicendogli che non lo si conosceva. 2. etichetta
disse di non ne avere »; e lo mostrò al papa ed egli disse:
fece un polesino, che da sua parte lo portasse ad uno delli officiali della città
\ 2. bigliettino, per lo più decorato con immagini sacre o brani
; e io non gli chiederò né meno lo specchietto della questura o il polizzino pasquale
fucini, 180: cominciai a sentire lo scroscio d'una cascata d'acqua lontana
petrus de l'astore, 70: lo ters iors prenes una perita pollecta e
bisogno frequente di orinare, determinato per lo più da calcolosi o infezione vescicale,
di notte i volatili di cortile, per lo più attiguo a uno spiazzo recintato in
un pollaio. aretino, 20-39: lo sventurato venne in tanto sfinimento in sul
volta era retto dispoticamente dalla badessa che lo lasciava liberissimo gallo nel pollaio. carducci
triangoli simili deduce dalla graduazione del piuolo lo scarto in gittata. 7.
/ perché paia più fresco a chi lo compra. a. pucci, 4-268:
nessuno. cantoni, 21: che lo scialle sia logoro o che gli abiti
: bisognami trovare uno mamffino che me lo governi. 5. agg.
paese gli vendono a staia, empiendo lo staio d'essi. forteguerri, 30-26:
, 2-196: 'pollanca': in più luoghi lo stesso che capponessa. fanfani, 1-75
g. averani, iii-53: sentite lo stravolto gusto di questo signore paragonante l'
figur. scherz. ragazza piacente, per lo più ingenua e arrendevole ai desideri maschili
. ragazza fiorente e appetitosa, per lo più ingenua e arrendevole ai desideri maschili
. bonsanti, 3-i-301: allorché parlò lo fece per chiedere, accennando alle effigi
figur. scherz. ragazza piacente, per lo più ingenua e arrendevole ai desideri maschili
. figur. scherz. uomo, per lo più giovane, ingenuo e sprovveduto,
del rosso, 260: a tavola lo servivano [nerone] quante meretrici,
, io mi sento morire. quando tu lo vedi in porta, fa'di modo
-al figur.: uomo, per lo più giovane, grande e grosso ma
1-4-60: questo notaio è un pollebbro: lo vorrei più desto in certe cose a
che toro è fango: né da sé lo spazzola, / anzi con tal fervor
spazzola, / anzi con tal fervor lo palpa e razzola / che si fa rosso
ciarle e fandonie insieme ammazzola, / lo fa sol per buscar qualche pollezzoia, /
] è dura et è grossa come lo deto police e nasse nelli campi.
. [altieri biagi], iv-4: lo primo vien dito duodeno perché è longo
dei mestieri, è tutta americana, come lo è per le misure: si parla
. con uso enfatico, in espressioni per lo più negative: piccolissima distanza, quantità
, 1-78: quella semplice schiera adunata lo seguisce non leggiadramente ordinati, ma come
governa con colombina o pollina, che lo fa resistere a'diacci. lastri,
si chiama così: noi inurbati non lo sapevamo, né sapevamo che, sempre per
fanerogame, con aspetto di polvere per lo più gialla o arancione (ma anche
titolo, insino a tanto ch'egli lo sotterrino, li pollintori, nella
: quando il pollo è fresco, lo si cucina alla diavola; quando è 'passato'
cucina alla diavola; quando è 'passato', lo si ammannisce alla cacciatora. vittorini,
d'un pollo. aretino, 20-80: lo fece venire in tanta collera che la
aventò dispettoso, e con furore / lo ghermì come un pollo, e a spento
lazzaro, come fosse un pollo, lo scannarono e fuggirono. c. e.
polli. anonimo fiorentino, iii-448: lo pelicano risuscita gli suoi polli collo proprio
e questo, come dicono, è lo struzzo. -animale appena nato.
abitualmente commisti. galileo, 5-292: lo stil dell'invenzione è molto vario; /
a farci tirare il collo, e ce lo tira il governo. ed ecco mi
. -fare il pollo: fare lo sciocco. -anche: fare il galante
piante legnose da una gemma avventizia, per lo più intorno ai cercini di cicatrizzazioni di
come in postura di attenti, se lo piantò su la panza fisso, a
, e a mezza costa si vedeva lo sbarramento scuro della macchia. non gli
restava che prendere attraverso il polloneto. per lo meno lì sotto il terreno era pulito
mente polluta dallo spiritato: lo spiritato l'era imperial mente
uomo avrà conoscimento di lei quando avrà lo flusso menstruale, sarà immondo per sette
e, a pugni e a calci, lo acconciò in modo da lasciarlo privo di
per cibo, leva la sete e retien lo flusso della umidità spermatica e vale alla
bibbia volgar., vti-117: dice lo signore delli eserciti ai profeti: ecco
prenes un polmo de vedel e mettes lo en l'aiga tebesa, e fac lo
lo en l'aiga tebesa, e fac lo star tucta la nuoc. niccolò del
, nello stesso tempo che non permetteva lo sviluppo degli animali polmonari.
la fittissima rete di capillari, avviene lo scambio gassoso fra l'aria (che
grossa, el ventre enfiato; / lo polmone sia piagato con gran tossa e
et ora tinta di rosso, che per lo più riempie la
insegna quando vuole l'orario e non quando lo scolare è più disposto ad attendere e
niccolò del rosso, 191-10: plance lo cor che 'l risico conosse / e
cor che 'l risico conosse / e lo polmone parla: « é1 me despla ^
non fosse ». foscolo, 1-285: lo stampatore oggi fallì col vate. /
, di qualità molto scadente e per lo più data come cibo agli animali domestici
147: -se mi chiedessi il cuore, lo cavarei dal petto e te ne farei
poi passa in polmonia è un voler far lo astrologo, essendo che questi confusi e
che caratterizza la polmonite è causata per lo più da un'infezione (stabilitasi in
poli fermi, quanto a sé; e lo nono li ha fermi e fissi e non
tutta la discoperta terra celato, cioè lo meridionale. idem, par.,
orione e l'astro brillante di sirio lo guidavano verso il polo di canopo.
campanella, 5-22: la calamita tira lo stupido insensato ferro, et essa sempre al
vibrazione va cessando ritorna dove la natura lo tira. graf, 5-18: neha
, genericamente, stella). -per lo più al figur.: punto di orientamento
è il polo cui dovete ognor fissar lo sguardo; essa l'egida di vostra autorità
di stehe né 11 polo lucido per lo splendore dehe stehe, ma nuvole erano
sopra le stelle altero e solo, / lo sguardo suo vèr voi lieto ha rivolto
termine, di orazio e di giovenale, lo scherzo e la chiacchiera da una parte
cui sviluppo globale può favorire e incoraggiare lo sviluppo economico della regione circostante; elemento
espansione) capace di stimolare e alimentare lo sviluppo economico di un paese (con
xix da alcuni ufficiali inglesi, che lo avevano appreso nel punjab. pòlo3
. fanfani, i-141: 'polo': lo dicono i pastori del senese a significare
cristallina; la sua valenza è per lo più 4, le sue proprietà sono
, patria di m. curie, che lo scoprì nel 1898. polemizzare,
già sian le polpe e tosse / e lo vedere manchi a li occhi miei.
un naso così galante ch'ei non lo aveva così prima; e dicemi che questo
nervi, polpe e ossa / per lo frequente errar corre a mina. la spagna
prima colpa, / che c'infettò lo spirito e la polpa. scalvini, 1-322
4-i-51: bisogna ricucir brano per brano [lo stivale]; / ripulir le pillacchere
buccia e al nocciolo): per lo più è costituita dal mesocarpo. -anche:
de coloquintida numero sette, mescola e con lo sopradicto siropo fanne pillole nove. a
. l. pascoli, iv-1-38: lo scriver loro è tutto polpa e sugo.
limbo / sgusci il pensiero e se lo cangi in polpa, / onde, se
al cuore. buzzi, 60: lo sguardo obliquo lungo che ne resta /
le gravi colpe, / secondo che lo cielo mi dimostra, / conducerawi nelle
le polpe / entrando tanno con lo triste mese. pulci, 16-84: al
teneva alzata la tenda. il marchese lo seguì, battendosi i polpacci con la
, / non guarda se di lì altri lo scacci, / non teme il carrettiere
petto, delle spalle, del sedere, lo straordinario modellato delle gambe e dei polpacci
-polpaccino. capuana, 12-314: aperto lo sportello della gabbia, l'uccellino addomesticato
cutanee. bencivenni, 7-26: lo impiastro [di centaurea] vai alle
bolognino, che gli era messo innanzi, lo toccava con quel dito, onde la
umidissima: usasi mangiar arrosto e per lo più in polpette. tanara, 410
emiliani-giudici, 1-361: -non aver paura, lo accomoderò io per le feste quel birbone
la gnene dia una per me, la lo sorbotti bene; la ne faccia polpette
polpettóne, sm. grossa polpetta, per lo più oblunga, di carne tritata o
insensibile. guerrazzi, 1-151: già lo dissi altrove, e qui ripeto,
, fradicio. viani, 19-292: lo pescarono polpo d'acqua e lo portarono
19-292: lo pescarono polpo d'acqua e lo portarono tegghio nel casone.
parole ch'altri in venti? / non lo scarno, il polposo fa bellezza.
le donne, le polpute massaie: lo scialle scuro o verde erba, una spilla
polputo / gli si fé innanzi e lo sfidò a duello. f. f.
leggieri, nel polputo gentile e ne lo iscarico frizzante. 5. figur
forza vitale. campailla, 14-64: lo spirto animale e il nerveo umore,
solo quello esterno è grosso, per lo più di metallo pregiato e variamente decorato
: il polso delle vene, ciò è lo spirito, si sente meglio nelle estremità
ciò che dice il loro cuore, lo udireste batter frequente, ma con un
pulsazioni sono strette e deboli; quasi lo stesso che vuoto, ma con questo divario
, 4-6: esendo agionto de ipocras lo nepote, / a l'amalato andò,
se scuote. / a quelo tocò lo ponso, e poi l'orina / lo
lo ponso, e poi l'orina / lo savio medico sì volse védere. del
medici tolsono dell'acqua rosa e bagnarongli lo volto e le polsora, e tanto
tramortiti tutti e tre. e quando lo conte vide questo, fece accendere uno
antènore figliuolo e valoroso / combattitore; lo ferì sul polso / della tempia,
vita nuova, 2-4 (8): lo core cominciò a tremare sì fortemente che
la virtù del cuore nel quale è lo spirito vitale. landino, 11:
e senza polzo. -impietrito per lo sbalordimento. marino, 1-2-109: vinto
ben forte. pulci, 20-102: quivi lo pose a giacere in sul letto /
delle prammatiche in tal contingenza e condotte per lo polso al riflesso de'lampadari di cristallo
gagliardo un braccialetto d'oro bellissimo e lo scagliò con ira, disprezzo e odio dietro
caviglia. erbolario volgare, 1-2: lo aurotano pisto con sale e olio commune
per mezzo di un cinghietto (per lo più un orologio). piovene,
6. gradazione alcolica (per lo più alta) del vino.
quattrocento, lxiv-97: taupino, ca lo pulso me è manca to! /
me è manca to! / vidi lo confessore che è venuto! / non vide
(i-617): le giaciture di messer lo dottore non avevano la lena nel polso
de roberto, 16-76: al passeggio, lo si vedeva sugli 'stages'di questo
m. villani, 9-51: per lo poco polso e per la poca forza e
polso e credito presso a'fiamminghi per lo scoramento universale. f. f. frugoni
passione). montale, 1-35: lo guarda il triste artiere che al lavoro
male in corpo. verga, 3-170: lo zio crocifisso... andava a
lor polso e lena, / tuo fu lo spirto. -di poco polso,
la rossa è entrata avanti! e non lo dissi io che era di maggior polso
malgradite razioni di cibo già cotto e per lo più in polti e minestre farinate.
più o meno molliccio di materie per lo più farinose o polverose miste con acqua o
dell'acqua, con la gola e lo stomaco incendiati da quella pappa infernale bocchelli
sbadatamente a emettere sterco: tanto che lo stesso premuroso epistola una volta si era
volta si era fermato a guardar bene sia lo sfintere che la poltìglia emessa.
la schiena dalla poltìglia del muro, e lo stangone del suo corpo stregato tremolò tutto
perché per guidare ci vogliono gli occhiali. lo stradone era tutto una poltìglia.
un letto di terra alto due decimetri, lo inzuppa talmente che lo rende poltiglioso e
due decimetri, lo inzuppa talmente che lo rende poltiglioso e liquido. -figur
altri casi, smascherano il sistema e lo stato, mostrandone tutta la violenza e
luciano], iii-2-317: come videro che lo schiavo era un asino, davan la
filebo: non è schiavo questo ma lo sposo che ti hai menato a casa per
daniello, 156: poltre si piglia per lo letto. = var. di
. saccenti, 1-2-239: il camerier lo mena con creanza / su sopra certi palchi
di quel poltriccio un solco, che pareva lo stampo d'una statua di gesso.
del sonno. -anche: dormire, per lo più pesantemente e a lungo.
quel castello arriva: / passa dentro, lo gira e si stupisce / che quivi
cesarotti, 1-xx-124: la celebrità e lo splendore non s'acquistano poltrendo nell'ozio
non terrommi / di rampognar lo... /... e
una squisita educazione in pochissimi uomini per lo più di nobili o egregi casati e
educazione delle nobili fanciulle italiane è per lo più sì frivola, sfaccendata e poltra,
ampia sedia munita di braccioli, per lo più imbottiti al pari del sedile e dello
la foggia, la funzione particolare, lo stile costruttivo o il materiale di rivestimento
-in poltrona: stando seduto, per lo più comodamente, su tale sedile.
ciascuno degli ampi ili, per lo più con schienale reclinabile per consentire il
delfico, iii-302: l'inerzia sembra essere lo stato naturale dell'uomo e quello è
dati, 2-1020: tolse [cesare] lo scudo di mano ad uno che si
amoreggiando le speranze future, e per lo più si parla di moglie. ghislanzoni,
fa del bravo, senza altro refrusto lo refrusta. tassoni, 12-50: fra tanti
che filippo misurasse fin dove potesse giungere lo splendore della sua spada. d azeglio,
poltroncione coi bracciuoli, il sedile basso e lo schienale imbottito altissimo. =
che non la lontananza dell'oggetto, ma lo scorciamento dello strumento era causa di minore
ed ora, villan poltrone, tu lo voi insegnare a me. batacchi,
da poltron, / in grand dispresiamento lo corp met a bandon. novellino, vi-98
a bandon. novellino, vi-98: andando lo 'mperadore federigo a una caccia,
e poltrone. pancrazi, 2-168: lo portò tra gli altri asini e gli
mani a dosso, sì perché lo conoscevano valente e sì ancora perché lo
perché lo conoscevano valente e sì ancora perché lo vedevano benissimo accompagnato. roseo, v-170
palazzeschi, 1-573: tanto ardire io non lo troverò giammai, lo so, codardo
ardire io non lo troverò giammai, lo so, codardo, poltrone, timido,
proprio figlio per punizione d'aver gettato lo scudo in battaglia... non potea
poltrona, il re di lui rise e lo schernì, come uomo vile et incostante
pose la bocca a un fiasco e lo tracannò tutto. alamanni, 7-ii-349:
prima d'aprire buono spazio di tempo lo trattenne. de luca, 1-15-2-223: atteso
vede confuso; / vergogna e tema lo fan dubitare. marini, iii-34: poltronàccio
l'ozio e la pigrizia, significando lo s, nelle composizioni delle nostre parole,
che, se volete pur ch'io ve lo dica, / me l'ha insegnato
continenzia e dell'equità ci ha sopragiunti lo sfrenato appetito e la superbia. caro,
(v-223): colui dicea ch'a lo studio si dava; / colui ch'
sangue. -atteggiamento intellettuale che rifiuta lo sforzo di riflessione, di ricerca,
giustizia o per poltroneria, avidamente abbracciato lo scetticismo per mettersi a coverto della loro
del lume e splendor vostro, non lo sforfantaste o spoltronaste prima o non lo spoltronate
lo sforfantaste o spoltronaste prima o non lo spoltronate e sforfantate al presente, o
e sforfantate al presente, o almeno appresso lo vegnate a purgar della forfantesca poltronaria,
, vi usarono mille poltronerie, perché lo strascinarono senza niuna pietà ora ad una
castiglione, 4-28: ha bisogno de chi lo guardi ch'el non caschi e si
-in senso concreto: il poltrire, lo stare in ozio. roberti,
poca discrezion e grande ingiuria di chi lo sopporta. -espressione ingiuriosa, villania
sozzo poltroniere! sercambi, 2-ii-17: lo nostro re è astulfo e non se'
di codardi ed abbietti poltronieri ha [lo stato] di bisogno. 3
e le poltronissime avranno per di più lo zampillo sul sedile. = deriv.
volgar.], 10-13: per lo poltrùccio dell'asino salvatico s'intende ogni
conficava nel petto del disprezzatore delle genti e lo rovesciava nella polve. -pista
borrana sì è buona a color che hanno lo stomaco debole. fausto da longiano,
polve. graf, 5-162: prete, lo so meglio di te: siam polve
[s. v.]: non lo vedi che polveraccio fai? cassieri,
squarciato che s'ebbeno li panni, tutto lo capo si polverarono secondo la consuetudine che
, lascia però d'esser luce, siccome lo zampillo che, risolvendosi in gocciole,
e precoce; il suo piumaggio è per lo più nero, ma si conoscono sottorazze
felon compar. anonimo, i-480: lo vento / la polver fa levare. latini
. anonimo romano, 27: lo callo era granne, la polvere sì granne
: amiche de l'opinione, de lo strepito e de l'applauso del volgo sono
lungo abbandono e di oblio (per lo più in espressioni come cavare, trarre
3. per simil. quantità per lo più ingente di oggetti o di materiali
ritornerai. rinaldeschi, 1-165: uscirà lo spirito suo, cioè l'anima di ciascheduno
oscura. colletta, iv-25: qui lo attendea la fortuna per dare al mondo
tarpati i vanni al mio disio, / lo glorioso tuo fratei cantiamo, / che
, meschia con aceto e mettila in lo luoco amalato e fia guarito. gaiucci [
i-303: sono [gli stami] per lo più della figura di un filo terminato
. v.]: 'polvere seminale': lo stesso che 'polline'. -necrosi
lotario diacono volgar., i-197: torrà lo spirito loro e mancheranno e ritomerannosi
polveri di popoli e di fedi, lo speco cumano sembra custodirle, come spore
quelle piante che afferrano un insetto, lo nascondono un poco, e poi aprendo
: queste malvagie usanze... lo conducono alla polvere della morte.
: ki è questa, ke sala de lo deserto, come colonni de forno,
la sciita puolvere rosse e ponegli sopra lo empiastro. ibidem, 13: facto questo
cirenaica a far gli acquisti. d'inverno lo prepariamo: decotti, impiastri, beveroni
, e lavativi. malerba, 1-9: lo hanno visto metterci dentro le uova vere
prende diversi nomi o dalle cose che lo compongono... o dalle virtù che
prende diversi nomi o dalle cose che lo compongono... o dal nome
prende diversi nomi o dalle cose che lo compongono... o dal nome
prende diversi nomi o dalle cose che lo compongono... o dal nome
prende diversi nomi o dalle cose che lo compongono... o dal nome
di alcune bevande analcooliche: sono per lo più costituite da miscugli di bicarbonato di
ché boia non hanno, ma tutti lo lapidano o brugiano, facendo che esso s'
un raggio di luce) vi rimangono per lo più sospesi, inquinando l'ambiente circostante
minio aderisce ai corpi elettrizzati negativamente e lo zolfo a quelli elettrizzati positivamente).
suscettive di reagire sull'oro ed offuscarne lo splendore ossidandolo o solforandolo. 24
nome di svariate sostanze deflagranti (per lo più suddivise in granuli per agevolare l'
modi. biringuccio, i-179: serve [lo zolfo] al servizio umano in medicina
tubi di bronzo vomita la morte e lo sterminio, rovescia le torri e le
ma in fila sottili e pieghevoli: per lo più, miscela di nitrocellulosio che,
la gioieleria, dove sarà., lo smeriglio, il tripolo, la polvere di
11 tasso. de amicis, xii-123: lo vidi andar con la famiglia al teatro
faccia gli imi gli altri e farsi poi lo sgambetto, per imbrogliarsi gli uni gli
, 9-463: bench'ei vegga ch'ella lo 'nfinocchi, / vuol darsi della
e si sfida l'awersario a fare lo stesso. tommaseo [s. v
che la tucia sia bianca o rossa, lo muta in color d'oro.
un po'di paglia accesa, e lo scoppio si ha da sentir fino a parigi
non risolveva,... il medico lo faceva risolver lui. gli dava
autentico, quello fatto con le polverine non lo è ». -polvere per preparare
: ogni soldato, avendo polverino, lo inescherà, e non avendo polverino,
inescherà, e non avendo polverino, lo inescherà con la bandoliera. a. cattaneo
hanno tolto un corno per polverino e lo portano appiccato al collo come fanno i
simile al nume pellegrino / ch'io lo vedo recante nella destra / non la
, 1-306: li troiani, come videno lo pulverino levare, chiuseno le porte,
spessa come fue quella, ché per lo corso de'cavalieri, che si combattieno insieme
molti arboscelli, non discoprendone la cagione, lo credettero un turbine di vento. manzoni
paesi schiantati dal terremoto del 1928 ripetono lo squallore de'villaggi dei profughi di guerra.
puoi averla già bella e abburattata. lo staccio è faticoso e infarina tutta la
listando obliquamente l'ombra, facevano scintillare lo sparso polverio. 2. massa
mammoni indiani, lor servia di supplemento lo strascico dell'ambiziosa arroganza con cui alzavano
anche l'opalle o girasole che chiamar lo vogliamo, e non si strugge se non
. oliva, 335: battete, per lo contrario, con mazze di ferro le
pestalo bene e cernilo e polverezza sopra lo luogo del male. mattioli [dioscoride]
. erbolario volgare, 1-73: contra lo cataro fredo et al cazer della ulula
pompa l'acqua dalla cisterna. toni dirige lo spruzzo potente che si polverizza nell'aria
un cuore, ha innanzi agli occhi lo spettacolo di un piccolo paese, florido
bellezza', che polverizzò col formidabile umorismo lo sconcio libercolo. 7. eliminare
. marinetti, 2-i-551: il tempo e lo spazio vengono polverizzati dalla fulminea constatazione
questa del gruogo polverezato, e ugni lo luogo fato bianco. trattato di falconeria
cumino, infuxo prima per octo ore in lo axeto, e poi quello torefare e
la pietra de'lumaconi polverizzata produce con lo spirito di vitriuolo quello stesso ribollimento che
che una sola associazione e si chiama lo stato. b. croce, ii-14-255:
combustibile liquido o fluido, apparecchio che lo suddivide in gocciole minute per mezzo del
. e. cecchi, 6-283: lo strascicare dei tronchi legati con catene alle
usato e pulito regolarmente o per denotare lo stato di abbandono e di incuria o
sp., 3 (44): lo fece entrare con sé nello studio.
24-101: poi abbiamo preso a camminare per lo stretto viale, all'ombra scherzosa dei
plinio la ragione perché sia quasi sempre lo stirace polveroso, dicendo che ne son
canicolari vi volano e, rodendolo, lo corrompono e fannolo polveroso. -costituito
che appannato e quasi untuoso: per lo che verisimilmente la pietra ha acquistato il nome
sua superficie, comunque sia rotto: per lo che nel maneggiarlo imbratta di polve bianca
sudiciume. calmeta, 41: per lo qual moto si genera un certo pulverulento
donna sorridente. piovene, 8-115: lo zafferano in ramicelli gialli piilverolenti da macinare
tira fuori. popini, 28-50: lo spazzino aveva sempre dinanzi a sé lo stesso
: lo spazzino aveva sempre dinanzi a sé lo stesso monticino di polverume e di foglie
cosa crudele. pirandello, 6-64: lo condusse innanzi alla mensola per mostrargli tutti
gocciola dell'acqua dell'infusione e serrano lo scatolino e dopo un giorno o due
scatolino e dopo un giorno o due lo pigliano..., e questo è
con questa del gruogo polverezato e ugni lo luogo fato bianco. = denom.
. f. doni, 10-118: verbigrazia lo stampatore ha bisogno di madre, di
con la polvere de le pome engranade cura lo panericio de le dede. anonimo veneziano
famiglia di pesci teleostei acantotterigi, per lo più tropicali, di piccole dimensioni
pomaro se pò incalmare in sé in lo peraro, in lo spino, in lo
incalmare in sé in lo peraro, in lo spino, in lo brugnaro, in
lo peraro, in lo spino, in lo brugnaro, in persico e in lo
lo brugnaro, in persico e in lo salexe. storia di stefano, 6-9:
o mare, caro, / del qual lo mio marito n'à tanto piazere.
morbidi i capelli, son fatte per lo più con grasso o midollo di bue liquefatto
, 2-384: e bravo anche princeps, lo schiavo che mi faceva la barba,
del vasto, don pietro di cordova e lo signor lope urtado: sono tutti grandi
di colore rosso prodotta da arbusti come lo spino cervino o l'olivello spinoso.
5-414: nessuna traccia della pazzia che lo travolse, nella effige di swift,
4 pomeridiane; un vento burrascoso non lo permise. monti, iv-125: il
ma a conti fatti e ad orario consultato lo preferì alla ferrovia che, tra gita
, tra gita, intervallo e ritorno, lo avrebbe costretto a sacrificare il convegno pomeridiano
religioso e militare, servendo a delimitare lo spazio organizzato della città dal mondo esterno
, / e dà l'incirconciso ancor lo scrocchio. 2. milit.
magi, 27: il pomerio, cioè lo spazio che si lascia fra la muraglia
fabbricare. chiamasi anche con questo nome lo spazio di terreno nudo che separa il
roma vegliavano altre volte gli auguri, lo stesso facevano in francia quei vecchi druidi
in tal guisa che non vi entri lo uomo né gli animali se non per
della cura delle malattie, 1-23: lo colore de'denti aliquante fiate è mutato per
le cose: in qual modo è lo pumice che da l'acqua si è
ciò che serve a raffinare, a polire lo stile. -anche: chi, con
1-120: 'pomiciatura':... per lo più intendesi di quel rosume di pomice
: germini la terra, erba verde facendo lo seme ed il legno pomifero facendo frutto
carducci, iii-1-391: se mai pomifero lo autunno florido / di nuove porpore giovin
reggi una borsetta, / nella borsa hai lo specchio; giovanetta / tu dai pomiferi
ai lunghi viaggi. panzini, iii-874: lo zampone era buono. che cosa non
buono. che cosa non è buono per lo stomaco del signor maggiore? ma era
. francesco da barberino, ii-250: lo fico senza fior ci porge il fructo,
tutto: / davanti al pome suo / lo buono amico tuo / senza fiorir di
/ uno ne piglia, e del capo lo scema / con la facilità che toma
.. è pomo de certo arborsello lo qual ancora si dimanda zucca alessandrina e
uomo... quando la sua donna lo indusse a mangiare il pomo vietato.
bramo / più che non ebe de lo pomo adamo. boccaccio, vii-220: l'
loredano, 1-23: viene èva e lo spiega a gustare di quel pomo, tanto
da lato di libia fu uno uomo lo qual fu gigante, astrologo, chiamato
nozze di thetis e di peleo per lo pomo della discordia, un'altra del
taglia: lassa freddare e da'a lo infermo. trissino, i-xi: 'veglio'
, quel 've'e quel 'me'sillabe hanno lo 'e'di voce più piccola e che
, iii-4-6: non può tutto tenere / lo pomo le sue frutte, ch'à
in un pomo persico, e poi lo fece portare alla fanciulla. -pomo
ne viti pome ingranade molto grose e lo so granelo iera groso corno nosie.
dante, inf., 16-61: lascio lo fele e vo per dolci pomi /
dolci pomi / promessi a me per lo verace duca. idem, purg.,
dond'è nato, / e posso giudicar lo pome e 'l fiore / ché son
. chiaro davanzati, 383: disidero lo pome ne lo fiore / perché conosco
davanzati, 383: disidero lo pome ne lo fiore / perché conosco l'albore ond'
del nome, / ed egli rispuose: lo bel gherardino. pagnini, xxii-735:
gli pongono il pomo imperiale nella destra, lo scettro nella sinistra e la corona in
consenziente over copritore di colui che ve lo rubò, over ch'io stesso vel
ha recevudo colpo / e per la presa lo pomo te fier in lo volto.
la presa lo pomo te fier in lo volto. andrea da barberino, iii-316:
ritto nel mezzo della sala, con lo sguardo a terra e il mento in aria
, difetto... che non lo impediva dall'appoggiarsi saldamente alla sua canna
corpo, cominciai pian piano a macerarmi lo stimolo. cicognani, 9-51: la
calvino, 3-9: finalmente ecco, lo scorsero che avanzava laggiù in fondo,
. pirandello, 7-552: la eccessiva magrezza lo rendeva ispido, e aveva il collo
. bonagiunta, 650: chi giudica lo pome ne lo fiore / e non
, 650: chi giudica lo pome ne lo fiore / e non sa di che
indiana. e pianta annua, che ha lo stelo sarmentoso; le foglie alterne,
s. bonaventura volgar., 4-33: lo odore del pomo granato manda la tua
: lasciato il libro e preso dal lusistain lo spadone, fece che l'elettore li
là dal monte. anche all'elba lo dicono. = voce di area
in cui lo stantuffo è cieco, e a doppio
il vapore senza bisogno di raffreddarsi, e lo ridusse così ad agente meccanico. g
è assorbito dal lucignolo, ma anzi lo copre. p. veronese, [«
», io-vn-1985], io: lo aspetta sotto casa con un fucile a
a pompa acquistato insieme alla moglie e lo ammazza. -in partic.:
. nelle pompe il comburente necessario per lo sviluppo del vapore è fornito da squamine
sotterranea. moravia, i-204: dirigeva lo zampillo di una pompa sopra le siepi
e lungo le siepi, con in mano lo schizzetto d'una pompa di solfato,
sostituire il mochi ad harar. io ce lo mandarci... per togliere
, il gusto, il compiacimento che lo determina e lo accompagna); esigenza,
, il compiacimento che lo determina e lo accompagna); esigenza, richiesta,
dalle spalle al suolo / lascia cader lo storiato peplo, / dell'ingegnosa mano opra
dicreto del senato con gran pompa faceva lo suo trionfo in presenza di frequente moltitudine
spelonche aperte da vulcano e ignoto / per lo mare intentato era quel regno, /
[in de roberto], 2-238: lo sfarfallio di tutte quelle bellezze, le
pompe funebri. sbarbaro, 5-104: con lo scalpellino, vi comparirà lo scavafosse,
: con lo scalpellino, vi comparirà lo scavafosse, il fabbricante di bare, qualchevolta
cavalca, 18-35: fu buona opera appetire lo vescovado quando la chiesa non avea ricchezze
si fa opaca, come si smorza lo splendore delle falene sorprese dal sole.
il ciel sempr'adirato e piove / a lo spesso ruggir degli aquiloni, / né
intere pagine sono filze di sentenze, per lo più idee comuni annunziate con molta pompa
signori, quando la lieta voce canterà lo triumfio e quando le grandi pompe visiteranno
gran pompe / andranno, tu serai lo onor supremo. caro, 8-1121: iva
e bellissimi tappeti acciocché il papa e lo imperatore passando in pompa fussino veduti senza
1-i-419: quello esercizio, quando pure lo fanno, lo fanno a pompa e non
esercizio, quando pure lo fanno, lo fanno a pompa e non per alcuna altra
casa, 5-iii-155: la vanità e lo spender per pompa sanza fine e sanza proposito
opere, usava metterle a mostra sopra lo sporto, non a pompa, perch'era
tua pompa, è tua gloria: io lo promisi. -fare pompa: figurare degnamente
-manifestare; far rifulgere in tutto lo splendore. cecco d \ ascoli,
. oggi fo pompa di proverbi, me lo perdoneranno coloro che avranno la pazienza
il meno musicabile, ché le note lo vestono male e ne sconciano l'armonia
la candeliera, faceva pompa di sé lo stemma gentilizio del conte suo padre,
da salotto, costituì la transizione fra lo stile luigi xv e il luigi xvi.
alla pompadour. secondo la moda, lo stile, le fogge tipiche di tale
forza il sangue dentro il cervello, ce lo spinge, ce lo stipa fino a
cervello, ce lo spinge, ce lo stipa fino a fartelo scoppiare.
insetti. govoni, 8-38: è lo stesso influsso ignoto, /...
, 6-6: era, per lei, lo 'statale distintissimo'lungamente sognato, preceduto da
eccessivo rispetto al valore reale (per lo più a fini commerciali: un'opera
-che appare in tutta l'imponenza, lo splendore. berto la, 65:
. 3. soverchiamente adorno (lo stile). b. fioretti,
6-iii-158: gli sfarzi, il pompeggiare, lo scialare di quelle feste d'armi era
giorni traeva l'esercito dallo steccato e lo schierava... scipione imitavalo opponendo
, se mestamente sopra l'uno riposava lo scheletro, sopra l'altro pompeggiava maestosamente
scostumatezza dei patriotti pompeggia ed il popolo lo vede e lo sente. cantù, 3-165
pompeggia ed il popolo lo vede e lo sente. cantù, 3-165: il lusso
, in una loggia che attraversava tutto lo stabile, sul cui soffitto erano figurate
1-239: tutti quelli ornati in cui lo stile del rinascimento si accoppia allo stil
irregolari d'ardesia accostate e, per lo più, non a contatto diretto fra
vacua esteriorità (e l'espressione ha per lo più conservato l'originaria connotazione spreg.
atteggiamento dell'artista e del pubblico che lo approva; l'opera che ne deriva.
. pompieristicaménte, aw. secondo lo stile pompiere; nell'ambito del pompierismo
due carrozze per strascicarsi pomposamente, è lo stesso crispi di quando, per nobile intento
verolengo. 2. in tutto lo splendore fisico, neua bellezza e maestà
di frondi né così delicato di odore come lo descrive platone. malipiero, lx-1-128:
dalle loro signorie, che avevano entrambe lo scilinguagnolo rotto assai bene. parini,
arezzo monaco pomposiano inventò il solfeggiamento e lo pubblicò nel suo 'micrologo'al 1022, come
, con la parrucca incipriata e con lo spadino al fianco. pirandello, 6-44
e l'intelletto di quel bene per lo qual egli lasciava ogni altro bene addietro.
molte piume, la lancia in mano, lo stocco al fianco e all'arcione l'
la parola); alto, elevato (lo stile, il contenuto); aulico
un'azione che è derivata forse da -chi lo sa? de sanctis, ii-200:
dà addosso a tutti gli scrittori che lo hanno preceduto, guardando con occhio di
realtà si scopriva subito come nient'altro che lo sfoggio di una pomposa fantasia pittorica meridionale
, ni: allora si toma a casa lo legato, uomo pomposo che cercava gloria
barbastrazzi di fronte al vanetta seduto, che lo fissava: ed egli sgonfiava, sgonfiava
genere loro sentono del pomposo, fermi lo stile in descrivere le operazioni o dettate
f. degli atti, 129: lo campo arrivò lì a li xvi d'agosto
di uso coloniale, in forma per lo più rettangolare, appeso al soffitto di
del ponce che ha davanti e se lo rovescia tutto addosso. carducci, iii-1-321
per schiarire la gola e per prepararsi lo stomaco a modo d'aperitivo. montale,
stupenda e ancor quasi ponchielliana 'voi lo sapete o mamma'fino all'aria della
. il leone gli disse: « me lo infilo ». -con riferimento
depone / e gli dà peso allor che lo dissolve? mamiani, 10-ii-402: nei
peso e tattilità, che il pittore lo scomporrà nei suoi piani, nelle sue linee
, la struttura storica del mondo che lo costruì, e l'immensità della fatica
partiti e governi. stuparich, 4-250: lo slataper aveva sollevato la questione dell'irredentismo
e ponderando con giustizia il delitto, lo punì con esilio. f. pona,
cesarotti, 1-xxxv-89: i primi saggi per lo più decidono della nostra fama futura:
permetteremo il furto, il bottino e lo stupro; ponderate bene. de roberto,
con argomentazioni, illustrare ampiamente (per lo più in relazione con un compì, di
pavia ho avuta spesso occasione di vedere lo studente martelli, di osservarne i costumi
i-591: ogni estimazione sarà ponderata con lo siclo dello santuario. lo siclo contiene xx
ponderata con lo siclo dello santuario. lo siclo contiene xx oboli. leonardo,
ponderare: pesare. cesariano, 1-146: lo auro ad saconia, in altri teseti
quale in le grande bilance si pondera lo auro aut argento. f. f
: non pensavano [i pisani] che lo sdegno dell'ingiuria ponderasse contro alla loro
sempre alla sicura, / i versi con lo spago gli misura. bonghi, 1-225
. l. pascoli, iv-1-25: lo dirò ancor senza dubbio nella ponderatissima propalazione
presuntuosa sua sacciutezza vada lontano dal vero, lo sa lo stampatore. bellegambi, xxxiv-1271
vada lontano dal vero, lo sa lo stampatore. bellegambi, xxxiv-1271: il tuo
grido sepolcrale colaggiù in fondo della vallea lo mandasse la strige: perché quello non
bacchetti, 1-i-453: un sicuro istinto lo avvertiva d'usar molta ponderazione in materia
qual modo in la staterà [fa] lo aequipondio, quando dal examine se ne
. pesare. ristoro, ii-8: lo cerchio del zodiaco troviamo diviso in dodeci
revolte le reni e le spalle enverso lo cielo, ch'è la più nobele cosa
piegato giù a terra, quasi a domandare lo pasto. -che batte o che
battaglia di ravenna, lxxiv-47: in lo segondo suo forte squadrone / de popul
l'onor perduto non ha cosa che lo rilevi, né fuor di sé premio che
rilevi, né fuor di sé premio che lo pareggi. la sua natura è così
. non si vergognarono d'esser su per lo lito di gaeta veduti ricogliere le piccole
le parti composte del parlare, lo rende presso, grave, risonante, ponderoso
di mio senno. boccaccio, viii-1-91: lo spirito santo è da commendare d'avere
, dopo el moto violento, per lo naturale della gravezza della pietra sua descendendo
anima e allo spirito (e per lo più nelle espressioni pondo mortale, terreno,
27-64: tu, fìgliuol, che per lo mortai pondo / ancor giù tornerai,
-figur. ciò che per la magnificenza o lo splendore risulta superiore alle capacità della
ritondo, / e ben so cui sosten lo fondo / e là 'nd'el
pondi d'oro. caviceo, 1-105: lo amico mio con novo ingegno tal grazia
bilancia. ristoro, ii-8: lo cerchio del zodiaco troviamo diviso in dodeci
/ dell'incomoda vecchiezza? / io lo sento questo pondo. betteioni, i-297
: solimano al pondo / duri, sinché lo puote, del dar le sorte al
il dominio della provincia... e lo mantenne col pondo di due novelli eserciti
ne deriva. monte, 1-39-7: lo mio comsilglio mettilo im perfondo, /
francesco da barberino, ii-64: absolver lo nocente / per che... /
al cui merito, come si era dovuto lo strignimento della lega...,
sia sia, li quali non sano lo pondo de le loro paraule. t.
11. medie. dissenteria (per lo più al plur. e
: si vede proprio che vi muove lo stomaco e vi desta il mal de'
mo'qui, mo'lì, malamente lo ardente et pondoso carro trahevano.
san brandano, 49: avendo compiuto lo digiuno di quaranta dì, e l'
rivolte a settentrione; e quelle per lo inverno a meriggie e ponente. ghirardacci,
di ponente furono presi e disfatti per lo prociesso e sentenzia che papa ghirigoro diede
arebbesi ella [l'italia] forse perduto lo stesso nome... se il
papa, lieti ne furono molto per lo acquisto delle smime e crucciosi della rotta
, 7: dal soggiorno il mare lo si udiva stemperato o conteso dall'agitarsi
un aculeo molto sviluppato; sono per lo più entomofaghe e alimentano le larve con
che il pompholige si fa lavando e lo spondio è cosa non lavata. ricettano
fiorentino, 1-l-ii: alcuni dicono [lo spodio] essere filiggine che si trova
a'mali di sesso sono ottimo rimedio lo esipo; alcuni v'aggiungono il ponfolige e
volte generare la cadmia, il pompholige, lo spodio da le vene de la rame
pongidi a cui appartengono il gorilla, lo scimpanzé e l'orango. =
tu lì vien cum forte tempo, abi lo prodexe aparechiado a darlo a terra,
il foglio appena formatosi sulla 'forma'e lo 'pone', comprimendolo leggermente, sul feltro
): elo vi'un ponto sota lo qua pasava un fiume neigro e caliginoso.
ferrovia e la rampa a cavallo del mugnone lo spiazzo s'è allargato. calvino,
pharaone. -con usi antonomastici determinati per lo più dall'unicità o dall'importanza del
l'anno del giubileo, su per lo ponte / hanno a passar la gente modo
quel signore dello stato d'urbino, benché lo avamo inteso di là dal ponte ad
. 2. passerella per lo più di legno che serve di accesso
suo asse di rotazione da un capo, lo tiene alla metà della sua lunghezza ov'
.. raggiungono il ponte girevole, lo percorrono. dizionario di marina [s.
un braccio di mare: costruita per lo più in periodo bellico, permette l'
strignere la cupola da sommo (per lo che fare erano forzati fare i ponti,
. consisteva in sostanza nell'interporre tra lo schema e la realtà storica, quasi
. in francese 'pont aux ànes'ha lo stesso senso che in italiano e dal
egli fiacca e disfa quel ponte per lo quale ha a passare necessariamente, se
, che la strada si ruppe, per lo peccato e disobedienzia d'adam, per
ime <; o de la fronte / lo quale è forte, de splendore repleto
gli elettrodi di una cella elettrolitica per lo più allo scopo di ridurre il potenziale
arcata di roccia, che sovrasta per lo più corsi d'acqua, formatasi per
. 19. marin. struttura per lo più lignea che ricopre o divide orizzontalmente
più lignea che ricopre o divide orizzontalmente lo scafo di un'imbarcazione (e se
i-749: dio salvi l'ammiraglio! dio lo salvi! la morte, / che
fra un'imbarcazione e la banchina per lo scalo (anche ponte di pratica o
: questo porto ha un ponte che lo congiunge alla città, la quale è
: serve a dare maggior comodo per lo stabilimento di varie stanze di provvigioni e
628: 'passavanti':... alcuni lo chiamano ponte di comando. barilli,
2 caratelli calafatati bene, per aumentare lo spostamento d'acqua, e coperto da
ponte di legno...; scardassar lo stame; grattar la tigna. salvini
acqua era passata sotto i ponti dopo lo spegnersi della girandola finale di tante diagnosi
uovo. c. dati, 3-46: lo tenne in ponte più d'un anno
-gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe: per indicare che il ghiaccio
: gennaio fa 'l ponte / e febbraio lo rompe. proverbi toscani, 184:
: 'gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe'. gennaio mette il diaccio e febbraio
rompe'. gennaio mette il diaccio e febbraio lo dimoia. - le acque
adeguato numero di sostegni intermedi, consente lo scorrimento delle acque di un canale o
o di muro o di legname, per lo quale si porti da una ripa all'
'botte sotterranea'. grandi, 319: lo sbocco dell'anconella... dovrà essere
piante della famiglia pontederiacee, diffuse per lo più nelle zone palustri tropicali e temperate
pontificio, il termine indicava anche estensivamente lo stato pontificio e la volontà e l'
tanto vilissima / colla divinità apparentòe: / lo spirito santo di ciò fu artefice,
essere visitato nel cuore, altro è visitare lo cuore per la mente principante e per
cuore per la mente principante e per lo principe pontìfice, lo quale offera l'
mente principante e per lo principe pontìfice, lo quale offera l'ostìe razionali a cristo
: « io vendicherò la 'ngiuria de lo iddio mio ». boiardo, 1-46:
per l'italia il fuoco mazziniano. lo attizzava da malta il modenese nicola fabrizi
commedia abbia una sua suggestione predicatoria, lo dimostra il disagio che lascia, la
a critica buona vuoisi ascetismo) te lo interdicon di subito. serra, ii-429:
la registrazione annuale degli eventi che interessavano lo stato e l'elencazione dei magistrati eletti
.): impudente, sfrontato (lo sguardo). aretino, 20-74:
) [rezasco], 1-3: lo pigliato... sia posto e messo
villani, 11-4: fecesi fare incontanente per lo comune certi ponticelli di legname sopra l'
esaro, che si ruppe; per lo quale fu termine e franchigia che i nostri
44: soldi dispesi a minuto per lo ponticello del fondaco. ghirardacci, 3-256:
modificare collegamenti; è costitui ta per lo più da lamine metalliche poste fra
il ponticello, la punta della lama, lo spacco del manico, il triangolo o
qualche virtù di confortarlo; ma perché lo conforti, bisogna che non sia eccessiva ponticità
della rosa. erbolario volgare, 3-24: lo reupontico si è caldo e secco:
se la digestione è comenciata di poco, lo stitico e 'l pontico che altri chiamano
de'contrari sai la temperanza. / fa lo stato morboso al corpo umano / di
è poi odore stitico che quasi vela lo spirito e pontico che lo penetra alquanto et
quasi vela lo spirito e pontico che lo penetra alquanto et acetoso che lo punge
che lo penetra alquanto et acetoso che lo punge e dolce che l'agguaglia.
del quale aveva il titolo, con lo inchinarsegli qualunche il vide. c.
, maestoso, solenne (e ha per lo più connotazione iron.).
: dio mi riconduce a milano; io lo ringrazierò con una messa; ma lo
lo ringrazierò con una messa; ma lo ringrazierei con un pontificale se mi riconducesse
ulloa [guevara], iv-159: lo smeraldo che mi mandaste... io
nerina, pontificava: « è alì, lo stallone. un orientale. è una
. bisticci, 3-8: andando per lo chiostro, questo eremita
, 117: gli ornamenti della prelatura, lo splendore del pontificato, la maestà delle
il pontificato di gregorio xm erasi riempiuto lo stato ecclesiastico di ribaldi e traditori.
croniche, e aron con inganno se lo usurpò. baldelli, 5-1-22: appresso gli
, pontificiamente parato, dimostrandoli come doppo lo orare se dovea pigliare riposso e poi
secoli precedenti la diplomazia italiana era stata lo strumento inseparabile delle superiori arti pontificie.
più di tre anni da zuffe per lo più senza sangue e castellucci tolti e
contan fra 'veneti... lo stesso vuol dirsi dei pontifici. pratesi,
l'accesso di persone e il carico e lo scarico di merci, costituita da un
sta compiendo il rifornimento della benzina. lo vediamo torreggiare sul pontile, nella sua
traghetto, che consente l'imbarco e lo sbarco dei veicoli. pirandello,
rada e uscì dal porto, passato lo stordimento per il trambusto e il rimescolio
l'altra [scala] andava oltre per lo detto pontile e per questa via s'
partic. nell'agro pontino (per lo più nell'espressione industria pontiniana).
, popolata e messa a coltura (per lo più nelle espressioni paludi pontine e agro
maggiori sono ponza e ventotene (per lo più nell'espressione isole pontine).
i-343: rispose il brettone: « per lo ponte voglio passare lo fiume ».
: « per lo ponte voglio passare lo fiume ». e 'l pontonaio gli disse
, larga, tozza e robusta, per lo più pontata e priva di mezzi di
stesso istante, un sobbalzo del pontone lo fece traballare. reggendosi all'asta,
i lavori di carenaggio (e per lo più era costituito da un vascello in
cattaneo, iii-2-184: erano forestieri lo stato-maggiore, le amministrazioni, il genio
l'almirante. 2. per lo più al plur. venditore ambulante di
. immerso in riflessioni interminabili, per lo più vacue e inconcludenti (e ha
: mentr'ei se la discorre con lo specchio, / ecco arriva ponzando il
riflettere, studiare a lungo, per lo più con insistenza, gravità e minuzia
dopo lunga riflessione un'idea, per lo più con risultati meschini e deludenti.
, ei ponza, il vate, / lo stil nuovo latino. imbriani, 7-153
note essi capiscono il grande veggente e lo fanno capire agli italiani. c.
solito sprofondarsi in meditazioni interminabili e per lo più vacue e inconcludenti.
metà degli anni cinquanta già designate con lo stesso termine), caratterizzato dal continuo
caratterizzato dal continuo riferirsi in modo per lo più critico e ironico alla realtà visiva della
! / chi?.. ma lo chiamano piccolo / padre. e parla;
populazo, populazzo), sm. lo strato o l'insieme degli strati sociali
, miseri e numerosi (e per lo più ha connotazione spreg., indicando
io te voglio avere ditto, azoché con lo populazzo tu non sia ingannato. tolomei
e primitiva (un tipo di poesia per lo più orale). bersezio,
nato in pisa dai nobili e popolani sopra lo governo e reggimento di lucca, e
qualità, erano però meno ricchi per lo più e meno nobili di quegli altri e
delle anime che tutti li popolani assai lo laudavano. bandello, 2-2 (i-671)
volte con uno tamburello, sonando per lo popolo suo, chiamando i suoi popolani
raccolse al senno e al dire suo tutto lo popolo d'attena. domenichi, 5-71
e nella professione del bene da chi spiegò lo stendardo della vera fede sul viso de'
le femmine, e vennero a vedere lo santissimo isaac. g. villani, 9-76
merzenari. colombini, 94: missere lo vescovo... narrò che 'l signor
commedia antichissima; o favoloso, secondo lo stile della commedia nuova: il qual
456: bolliva... tuttavia lo spirito della sedizione per le città del
non l'ha! -e vuoi che te lo stronchi io? beltramelli, i-72:
stato. neri di donato, 209: lo 'mperadore riformò luca a populare, e
gettata a terra la monarchia doviamo abracciar lo stato publico e popolar, perché, trovandosi
et è pazzia imitarlo in quelle che lo fanno odioso e non in quelle che
: usciti che furono i medici, lo stato della città si ridusse a republica
le repubbliche antiche, perché erano per lo più popolari... e perciò
escono giornalmente in luce formano agli uomini lo spirito, come i sartori formano la
spontanei, naturali e quotidiani, per lo più di uso comune fra il popolo e
e tanto più il concorso degli scrittori lo arricchì variamente di forme o create di
16. diffuso fra la gente comune che lo accetta e lo condivide per lo più
la gente comune che lo accetta e lo condivide per lo più senza spirito critico,
che lo accetta e lo condivide per lo più senza spirito critico, per credulità
s'uom dotto ha seco, occupato non lo tenga in ogni altro basso e popolare
altro basso e popolare esercizio più tosto che lo voglia vedere ozioso in quello eccellente ed
si tratti di portare il 'frac'o lo 'smoking'. sbarbaro, 1-135: qualcuno
, 3-269: quante volte il suo comune lo elesse consigliere o sindaco o conciliatore,
idonei per incarichi nelle scuole elementari; lo scopo di tale istituzione è quello di
di una popolazione (e vi è per lo più connesso un giudizio negativo, di
dopoguerra. sbarbaro, 4-21: lo tenevo d'occhio [ravà] e quando
occhio [ravà] e quando franava lo imboccavo sollecito d'una 'popolare'...
dalle tribune dei signori, unanime tutto lo stadio scandiva il nome del campione più
», 22-11-1982], i: lo stopper vercellese... ha perso la
si prepari / di tue mense a lo splendor, / de'tuoi doni popolari /
... c'è rischio, lo comprendo bene, di farsi ridere in
vi scordate che chi vuol diventarlo non lo è; che per esserlo bisogna innalzarsi dal
, 1-42: la gente sfila per lo più contegnosa sotto gli occhi delle venditrici
invece uno dei più robusti. tutti lo sanno: dico tutti, perché lo scricciolo
tutti lo sanno: dico tutti, perché lo scricciolo è popolare. 25
6-93: « fesserie, avvocato egregio » lo interruppe il contadino ricco. « se
scorso. e. cecchi, 13-323: lo spettacolo della povertà non c'è più
g. villani, 12-96: lo re noi volle disfare [calais],
vedutolo [cam] incorreggibile in tutto, lo cacciò finalmente in italia, popolando la
. a. tiepolo, lii-5-211: per lo poco numero della gente [il re
. nulla disse al figliolo; se lo tenne serrato e così gli popolava la noia
c'era il giorno / dei viventi, lo vedi e pare immobile / nell'acqua
aiuto del sole e del caldo, come lo struzzolo. corticelli, 67:
. e. gadda, 18-280: lo stesso kant nella critica ha accenni in
una finzione popolaresca (il regresso dentro lo spirito di un popolano), ma
foscolo, xii-662: per quanta lode lo scrittore si meriti, non ottiene mai
trentamila, -avrebbe detto ribbentrop. non lo so, e spero che non sia vero
è che il novantanove per cento degl'italiani lo credono. il danno per la popolarità
il difetto delle idee popolari è per lo più quello di esser vaghe, senza
respingiamo la 'scuola della rassegnazione'e lo stile dilavato e barocco.
se si corrompe, diventa tirannide: lo stato degli ottimati, potenza di pochi,
sue esigenze. carducci, iii-24-73: lo a coteste prove di popolarizzare la poesia
la poesia non duravo a lungo, e lo piantavo: di che egli si aveva
arte popolare. ungaretti, xi-98: lo storico dell'arte, in questi lavori
fusseno in de la nave ut in de lo legno possano andare a lo luogo populato
in de lo legno possano andare a lo luogo populato ut vero in de lo quale
a lo luogo populato ut vero in de lo quale fusseno la gente. compagni,
nelle città popolate, dove, per lo più serpeggiante, il vizio s'abbarbica
ma le città sono floride, e lo sono in quanto che le arti si
la vigna. carducci, iii-7-264: lo smeraldo delle campagne popolate di cipressi.
di visioni (o che ne è lo spazio privilegiato). carducci, ii-8-267
non è neiente, se no secondo lo pensieri del popolato. 2.
conviventi sono materialmente la stessa cosa: ma lo sono forse formalmente? il nome complessivo
: queste populazioni furono quelle che destrussero lo imperio romano. g. f. morosini
origini etniche o nazionali (ed è per lo più al plur.).
intorno ai suoi altari e tutto se lo accaparrino con ansiose richieste di grazie.
(e si dice genetica delle popolazioni lo studio dei geni di tali comunità)
mutano le populazioni; e domandate perché lo facevano, per causa del suolo che
-sentito o condiviso dal popolo; che lo caratterizza dal punto di vista psicologico.
vezzoso tuo sdegno donnesco, / per lo quale apparien d'esserti vili / ogni appetito
città. castelvetro, 8-2-327: « lo 'mpossibile », accioché riceva la debita
donne sono state condotte a disonestade per lo leggiere andare e tornare a'luoghi popoleschi
servo condannato a battere, menato avesse per lo circo flaminio sotto la forca a tormentare
condennato a battere, menato avesse per lo circulo femineo sotto la ferza a ctormentare
(ant. popullino), sm. lo strato o l'insieme degli strati di
una popolazione socialmente meno progrediti, per lo più caratterizzati da una profonda arretratezza culturale
suo atteggiamento, non sua eccellenza baldasseroni lo chiamava, ma sua baldanza eccellenzoni.
circonvicini. d'annunzio, iv-2-21: io lo vidi passare sotto la mia finestra ammanettato
lvih di piccola moneta lucchese, e lo popolino per denari xxxii ditta piccola moneta.
e istituzioni sociali e che, per lo più, è caratterizzata dalla volontà di
vivono le leggi, là può vivere lo popolo. dante, inf., 23-117
che convenia / porre un uom per lo popolo a'martìri. petrarca, 28-58:
d'uomini dànno il 'carattere'e lo pongono nello stato di un popolo, ossia
rapporto è di rappresentanza, e avviene lo scambio di elementi individuali tra governati e
tarenate è la principale e, quando viveva lo suo re, signoreggiava quasi tutte le
., i-112: levossi abraam e adorò lo popolo della terra, cioè i figliuoli
costituita a siena nel 1369 per preservare lo stato popolare dei riformatori. 0
135: allora gli anziani elessero di loro lo spedito di porta san piero, uomo
degli abitanti insediati in un territorio per lo più con dimensioni limitate (a livello
: da po'ch'i'ò lasado lo puovolo e la citade vostra e mia,
: (^ ascauna festa principale che da lo povolo comunamente fi observaa. savonarola,
voleva altro se non un coltello, lo chiamò per vedere più cose.
dante, conv., iv-vi-18: amate lo lume de la sapienza, voi tutti
. guido da pisa, 1-16: lo re faraone, ragunato lo suo populo,
, 1-16: lo re faraone, ragunato lo suo populo, disse: lo populo
ragunato lo suo populo, disse: lo populo d'isdrael è bonamente più forte di
, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo
, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo. gozzano,
o organi fondamentali in cui si articolava lo stato (onde l'espressione il senato e
vero soggetto politico chiamato a identificarsi con lo stato (in contrapposizione, più o
omene, e anco 'de so'de lo puopolo assai. cronichetta d'incerto,
vale l'oppinione dei più, quivi sia lo stato del popolo. m. soriano
popolo. m. soriano, lii-4-113: lo stato del popolo comprende gli uomini di
senza fallo in parte ove sarà bello lo andare. mazzini, 31-4: popolo,
il popolo signore. 8. lo strato o l'insieme degli strati inferiori di
economicamente disagiate e intellettualmente arretrate, per lo più considerati come incapaci di occuparsi della
? panfilo volgar., 69: lo pi <; ol puovolo sì teme a
puovolo sì teme a fir soperclado per lo engegno de li posenti omini. ammaestramenti,
(83): crexando la fé de lo povo in elio, in semigeivi casi
elio, in semigeivi casi fuciam a lo so sepulcro, e elio li defendea.
sotto alla denominazione di pubblico, allorché lo si contempla come giudice di qualche materia
, dieci, o più magari; lo sciopero è il popolo. gramsci, 9-254
di armarsi, di potenziarsi e rovesciare lo stato. moravia, ix-243: proprio per
-ant. insieme di persone (per lo più mercanti) provenienti dallo stesso stato
se spaia per zenoeyse, chi è in lo povo chi ge appertene in lo terren
in lo povo chi ge appertene in lo terren de lo imperaó possa semenà,
chi ge appertene in lo terren de lo imperaó possa semenà, lo so bestiame
terren de lo imperaó possa semenà, lo so bestiame e le soe massarie possan andà
possan andà e eli pageran lambar de lo imperaó, e tufi li marcanti chi van
li marcanti chi van e vennen sun lo terren de lo imperaó seran seguii e a
van e vennen sun lo terren de lo imperaó seran seguii e a queli usannse
. ser giovanni, 3-529: fu lo re con più di vm cavalieri, tra
petronio, 5: segondo che recita lo nostro padre e signore excellentissimo doctore miser
miser sancto geronimo, manifestando a tuto lo puolo cristiano: « io sì digo
iordan se spera de 'nghiuttire, / lo popolo de cristo devorare. idem,
., i-296: disse... lo signore a moisè: lèvati per tempo
dirai a lui: queste cose dice lo signore: lascia lo popolo mio, acciò
queste cose dice lo signore: lascia lo popolo mio, acciò ch'egli sacrifichi
e chi t'elegge / per libertà e lo 'mperio aterrare. la spagna, 15-13
opra occupati. e debialo dire dinansi a lo populo suo: u acqua, u
. foua, gran massa di persone per lo più concorse e riunite in un determinato
la sua opinione, eziandio l'altra gente lo visiterebbe, e bisogno era che per
stagando in una plaza, avanti che fose lo diluvio, si predicava a lo puobolo
fose lo diluvio, si predicava a lo puobolo e diseva de la fin de lo
lo puobolo e diseva de la fin de lo mondo. boccaccio, dee.,
strettamente l'ò legato, / a lo 'nfemo con gran pina duramente l'ò menato
di dar licenza al dolore, non lo lasciava mai solo, acciò stando romito
prostituta. aretino, 20-72: gittatosi lo onore nelle scarpette, divenne femina del
cavaliere e, rimandandogli l'apologià, lo confortai e pregai a doverla stampare e far
che può, che non abbia superiore che lo gastighi severamente. monosini, 164:
, 244: chi vuol ben dal popolo lo tenga magro. idem, 287:
, 287: chi vuol ben dal popolo lo tenga scusso. proverbi toscani, 64
popoli. erbolario volgare, i-m: lo populo si è alboro el quale è
essendo egli già veduto sospeso né adomandare lo aiuto de'popoloti, il volgo,
12-7-131: pianura... coltivata per lo più a poponaie.
: eh cane in guarda posto a lo orto, /... non mangia
campo e recami un popone, / ma lo vorrei di tutta perfezione, / grosso
gobbo. viani, 10-226: me lo potessi far segacchiare io questo po'po'di
. n. villani, 2-54: lo avete voi per tanto balordo e per
annunzio, v-2-308: eh, cice, lo sai, predica e popone vuol la