colorato o trasparente, che trova per lo più impiego, convenientemente forata, in
ii-1-307: i signori in frak, lo sparato della camicia con le perline per bottoni
opera letteraria; parola, frase (per lo più ariscente, ma di scarso valore
per soffitti o pareti). - per lo più sostant. a. del
cristalli di ferrite e cementite e contenente lo 0, 87 % di carbonio:
nomi d'azione. perloché { per lo che, perlocché), cong. ant
morisse. grazzini, 9-315: per lo che mona mea con brevità li disse
l'eredità. vico, 4-i-819: per lo che è affatto da rifiutarsi l'interpetrazione
= comp. da per, lo e che1 (v.).
). perloméno (più frequente per lo méno), aw. almeno,
albero naccio che, per lo meno, arrezzasse i quattro terzi della
bambino, gli erano pagati per lo meno 100 scudi l'uno. carducci,
quel mese stesso un'altra settantina per lo meno. montale, 3-75:
mercato è man care per lo meno di carità, di solidarietà umana.
del carmine sia ragionevole. per lo meno lo dice il nunzio apostolico.
sia ragionevole. per lo meno lo dice il nunzio apostolico. cesari
miracoli degli apostoli, e per lo meno mettea alla gente in sospetto le
italia e nelle stazioni alpestri, per lo meno, non fa buon tempo
= comp. da per, lo e meno (v.).
2. figur. persona (per lo più giovane) fatua, scioperata,
omo non pò sperare; / vedem per lo peccato la vite stermenare, / la
per tale ordinamento dato è sentenzia per lo re artus: la quale sentenzia non si
franzosi, non farebe novitate alcuna o se lo facesseno cum lumbardi lo perlongasseno in altro
alcuna o se lo facesseno cum lumbardi lo perlongasseno in altro giorno, quanto che
traparola, lft-260: quanto più nel fondo lo perlongo, / tanto più mi compiaccio
di la perlongazion. idem, lviii-371: lo episcopo di faenza è venuto a questa
questa maestà per la perlongazion di lo aboccamento. = nome d'azione da
. di perla1. perlopiù (per lo più, perloppiù), aw. nella
generazione i rossi, secondo che per lo più si dice. bembo, 5-10:
contrada detto carpione, un piè, per lo più, lungo. soderini, iii-401
. soderini, iii-401: amano per lo più i fichi i paesi e terreni
si concepiscano di quelle cose che avvengono per lo più, lasciando alla prudenza de'maestrati
2-264: sotto i portici popolani per lo più italiani. e il popolo dei paria
de'16 di gennaro in raccomandazione per lo più di messer jacomo corbinegli.
= comp. da per, lo e più (v.).
: fansi perlucenti [gli smeraldi] con lo smeriglio. 2
di fiducia a perlu strare lo stradale di porlezza. ferd. martini,
visitarlo con curiosità e circospezione; spingere lo sguardo fino agli aspetti più intimi e
rovistarlo da cima a fondo, per lo più in cerca di qualcuno o qualcosa
investigato, ecc. bemari, 1-168: lo sciopero dei metallurgici ha provocato dei disordini
[in ceria, 131]: eccitate lo zelo de'ricettatori, de'perlustratoli e
un quartiere all'altro, per esaminare lo stato delle truppe. -indagine,
di polizia in luoghi sospetti o dovunque lo impongano motivi di sicurezza e di ordine
. osservazione attenta, indagine accurata compiuta con lo sguardo. sbarbaro, 1-94: massiccio
ma immissa da perversi spiriti invidiosi, lo cui nome appare sprendido e suona bene,
balenò a paolo un sospetto; ma lo scacciò subito, accusandosi di permalosità.
risentirsi col prossimo, in maniera per lo più sproporzionata alle circostanze, ai fatti
lei tra scherzosa e spaventata, -non lo dite; che non ci senta quella
: or l'arresta uno sterpo, or lo ferisce / la permalosa urtica ed il
, 1-67: la mattina si poneva lo specchio sul davanzale della finestra, e si
cesariano, 1-130: quando in lo corpo intrano e per le vene permanando
un lungo periodo di tempo, per lo più senza andare incontro a trasformazioni o
). leonardo, 7-i-38: ancora lo scultore se fa di terra o cera
ch'egli esperimentasse l'aderenza materiale con lo strato infimo della sua razza, con
ii-13-124: sono del consiglio superiore. lo dicono. ma chi comanda è la commissione
-ondulazione, arricciatura permanente (per lo più solo permanente, sf.)
nell'operare e nel coraggio, poiché variando lo stato di loro temperamento e le cause
14. bot. che ha raggiunto lo stadio definitivo del proprio sviluppo, con
ferrov. biglietto, tessera permanente (per lo più solo, come espressione gerg.
lui dove l'estro e la fantasia lo avrebbero condotto per i suoi versatili svaghi
dall'azione del campo magnetico esterno che lo ha magnetizzato, e riesce a mantenerla
settore produttivo e il padronato, per lo più sfociante in una serie di lotte e
della destra. -anche sostant. (per lo più al plur.).
. coltura permanente: coltura (per lo più di tipo arboreo) che non presenta
. f. galiani, 4-118: lo stato di neutralità non è né può essere
[oro],... per lo suo molto temperamento e per la sua
della verità d'un pensiero è come lo svolgimento del pensiero stesso, il suo permanere
spezie. pico della mirandola, 29: lo essere verde non è altro che permanere
grazioso al mio re, quanto per lo suo amore io permarrò più costante nei
dietro a quelle fingendosele ferme perché esse lo attraggono sempre nel futuro..
veraci beni e permanevoli, che posson lo cuor satollare ed empiere. seneca volgar
ch'era ostinatissimo in non volere che lo star permanevole degli stranieri in corte si
che è presente. l'altra per lo cuore ch'è permanevole. =
dona che tien dui drui, lo bon perde perniano. bonvesin da la
la riva, xxxv-1-686: misericordia giama lo sancto cristian: / de zo k'
suolo, ed è molto importante per lo sviluppo delle piante coltivate. p.
giorni cccxm e retoma in epso signo in lo quale in ante xii anni era
, descrivere (nell'espressione permere con lo stilo). a. degli
-anche: il documento scritto che per lo più viene rilasciato per attestare la concessione
poggiavo i piedi. piovene, 143: lo riscosse un urto contro l'uscio,
disse: -oh, io il valzer non lo voglio perdere. con permesso, -e
più tosto non contradicente che permettente, lo imbasciadore del re d'aragona. bottari
permictesse e defendesse li sia levato lo pigno... cascarà alla
rosso, 58: con tutto che e'lo avesse giudicato suo nemico e ribelle
di potere andare a trovar lo. pallavicino, 11-48: giacché ora mi
è commodo. ghislanzoni, 18-111: lo spagnuolo, nel fervor della danza, si
vera né finta, perocché non me lo permetteva la prudenza. botta, 5-299
. fortis, xxiii469: l'usanza lo permetteva come permette in codesta vostra isola
palude allato al letame, perché matura per lo caldo... e per la
da dio permessivamente, il quale fa regnare lo ipocrite falso per punire i peccati del
tolleranza (e vi è connessa per lo più l'idea di un certo rilassamento
, uniti insieme; mischiato (per lo più confusamente). livio volgar
cangiante. ristoro, 1-18: troviamo lo secondo cielo nel quale è una stella
. frugoni, iv-482: chiudeasi l'orecchie lo straniere, perché l'assordavano quelle permiste
essendo venuto in alexandria, de poi lo dì de tessalia e de poi la
poi la morte de pompeo, permosso per lo dubiuso mormorio de lo turbato populazzo,
, permosso per lo dubiuso mormorio de lo turbato populazzo, se lege che egli vi
i-21-87: se non vale, a valere lo permove; e s'el vale,
cadde sopra la corsia, e abbandonò lo scudo'. più licenzioso permutamento, secondo
, e se io avessi vino, io lo permutavo con teco a grano o in
figura veramente di importanzia non piccola per lo scambiare e permutare che ella fa di
, sì come 7 a 9 così lo quadrangulo b d si'al triangulo k a
, sì è come 9 a 7 così lo triangulo kad si è al quadrilante abed
ricercano, vorrebbe ora da vostra signoria lo stabilimento di detta permutazione. nannini [
e gabelle che rompono o scemano notabilmente lo spaccio, il trasporto e la permutazione
prelato ecclesiastico che ne abbia autoritade, lo quale è vicario di dio in terra
col papato de far permutazione, che lo castellano de la roca d'orvieto avesse
usando permutazione, ponendo 'li diti'per lo ingegno e lo 'nodo'per la malagevilezza
ponendo 'li diti'per lo ingegno e lo 'nodo'per la malagevilezza del dubbio.
= var. masch. (per lo più di area napol.) di pernacchia
con la punta sottilissima che debbe reggere lo ago. crescenzio, 3-1-2: le
loro. -l'asticciola, per lo più metallica, a cui sono fissati
uno luogo dove era copia di pemisi, lo sparveratore del re che lo avea in
pemisi, lo sparveratore del re che lo avea in mano gittò questo sparvero a
questo sparvero a una pemise, e lo sparvero la prese. m. savonarola,
261: il prurito de'suoi vecchi lo pizzica ancora.. vedetelo, che fa
che per altro. carducci, ii-14-92: lo zendrini non fu altro che un impotente
folklore, tra tevere e bifemo, più lo pizzicava dicendo pizzicarolo e guaglione, più
le dita d'ambe le mani, per lo più stando il sonatore seduto e tenendola
l'archetto, ne trasse lunghe note, lo pizzicò, lo grattò dai più gravi
ne trasse lunghe note, lo pizzicò, lo grattò dai più gravi salendo ai più
pratesi, 5-16: non udivasi che lo scorrere remoto dell'acqua e, di
, luciano, qualche volta aveva commesso lo sproposito di pizzicare la cetra. rebora,
del carretto, 4-14: la pizzica de lo stizzoso e del levantino. aretino,
sciolto pallino. zena, 1-632: lo spirito gallicano, che pizzica più
francese e assai facilmente suscita in lui lo scandalo del peccato dove peccato non esiste
pizzicaròlo e pizzicaruòlo, v. pizzicaiuo- lo. pizzicata (piccicata),
il proprio fucile dalla bocca pestandovi dentro lo stoppaccio, chi, avendolo già caricato
insieme di piccoli confetti zuccherati, per lo più costituiti da un seme di anice.
esopo, volgar., 5-88: lo corbo così ispogliato e pizzicato fuggì tra
istrumentale. fogazzaro, vi-104: l'amaro lo accompagnava con un pizzicato di contrabbasso.
. (plur. -chi). lo stringere fra le dita (in partic.
tecchi, 14-69: allora capirete che lo stesso gusto d'amarognolo è come un
. a. boito, iv-146: lo strumento a pizzico strillava sotto le dita
senso generico: piccola quantità (per lo più in relazione con un compì, partiti
poi di quella polvere prende un pizzico e lo versa addosso all'amante. verga
: per una minestra saporita, per lo stufatino con molti chiodi di garofano e
: alcuni mesi fa, quando incominciaste lo stesso avviamento contro il pacifico nome di romagnosi
una lingua ciarliera che non avrebbe ceduto lo staio a tre comari pettegole di camaldoli
]: 'far rientrare in un pizzico': lo dicono a siena quando, con minacce
-rimanere un pizzico: restare attonito per lo stupore. accademia senese degli intronati
quando uno ascolta una cosa che fortemente lo meravigli. b b
, 4-240: il gentiluomo, cui premeva lo scherzo, non saprei dirti insieme co'
dito indice bagnato di quell'acqua, lo tocchi nel viso ove vuole: e
al sedere del piattino la tinta, lo pizzicherà con quella, ordinando a tutti il
. prurito diffuso, prolungato, per lo più non intenso, avvertito in varie
la quale con importuno pizzicore giorno e notte lo consuma e lo tormenta. fagiuoli,
pizzicore giorno e notte lo consuma e lo tormenta. fagiuoli, xii-6: prego il
molte infermità de'cavalli è ultimo rimedio lo 'ncuocere: ma debbesi molto diligentemente guardare
ad alcuna cosa fregare, imperocché per lo troppo pizzicore il luogo co'denti infìno
del corpo per un'infiammazione, per lo sforzo di trattenere le lacrime, ecc
alla gola e un certo peso su lo stomaco, mi dicono che siano vermi
dice arricciarsi e pigliare il moscherino per lo pizzicor dell'ira, si è residenza
trovato ancor cosa migliore / (e questo lo confessan fin le donne), /
, egli è spedito, la puttanella lo sollecita, l'affattura, se lo fa
puttanella lo sollecita, l'affattura, se lo fa schiavo. siri, iv-2-660:
. ma lasciamo star questo. che cosa lo spinge a volere? -un pizzicore interno
genovesi, 2-216: se il pittore, lo scultore, il musico non desta solletico
caso una catinella d'acqua, immolla lo stozza). -che ti venga il pizzicore
corpo! dossi, iii-165: se lo sèrrano al seno e gli fanno il linguino
il linguino e il pizzicorino e lo mangiucchian di baci e carezze. deledda
pareva adesso che tutte le cose bianche lo guardassero con stupore, come se..
tratto il bernoccolo della matematica, e lo credetti tanto che ebbi l'audacia di
al frate si lascia cascare: / lo quale tanto il diavoletto tenta / che le
suo passaggio le donne, le megere lo maledicono, e si avvicinano per infliggergli
due o più dita ravvicinate (per lo più in relazione con un compì,
di zuccaro pisto e ben passato per lo sedazzo e oncia 1 di cannegla fina
. giambullari, ii-157: anco tu guadagnerai lo scotto, / non dubitar, tu
pizzicotto': d'una donna mingherlina. lo dirà anche una non mingherlina per modestia
monteleonesi non hanno ancora perdonato ai pizzitani lo scempio di gioacchino murati pizzo
tavolino? bemari, 6-275: « lo sapevo benissimo » disse bettina e infilò
splende la luna sul pizzo tornello; / lo sposo mio vuole darmi un anello.
. aveva sposato un professore di chimica: lo zio gigi con tanto di pizzo fluente
esser placabile e rimandi con esso voi lo fratello vostro, il quale tiene.
sacrificio e da quinci inanzi sie placabile per lo mio amore e purga e parti da
vita, ma quella che stempera sì guasta lo spirito, cioè che uccide spiritualmente e
bibbia volgar., ii-28: non conterà lo montone che offerse per la purgazione sua
serviranno a te; sarà offerta sopra lo placabile altare mio, e io glorificherò la
placabilità è una passion d'animo che lo intenerisce e raddolcisce l'ira. bruno,
7-4-186: ordinare in tutta la compagnia per lo spazio d'un mese parecchi opere di
: il papa, per quello se lo facessi non lo so, pigliò tutti
papa, per quello se lo facessi non lo so, pigliò tutti quegli brievi e
volsesi in verso il fuoco. papa pagolo lo domandò quello che facessi. rispuose:
lusinghe, affrontai tutto il suo sdegno e lo provocai ugualmente con discorsi e con scritti
per placare il dittatore, ma non lo rinvenne. pascoli, 350: canta:
fatto cenno, nonostante che l'argomento lo richieda assolutamente.
quelle mani incespicato, cadere; né lo placò il pericolo di tanto uomo.
re, quasi conquiso, / frenò lo sdegno e placò il fer sembiante.
nella notte, a poco a poco, lo placava. bacchelli, 1-i-187: riconobbe
prima per castità li piacciano, acciocché lo possano placare e riconcigliare ai peccatori.
tanto piacere e vale / che chi qui lo odiò lassù l'onora. / -tu
resto a dio: altrimenti facendo non lo placate, ma lo irritate. tansillo,
altrimenti facendo non lo placate, ma lo irritate. tansillo, 64: il
; reprimere, raffrenare (l'ira, lo sdegno; anche con uso enfatico)
, ch'erano fra loro, placarono lo sdegno della moltitudine. tasso, aminta
non usasse, non solamente per placare lo sdegno del re, ma per conciliarsi
quella strana onda di lirismo passatagli su lo spirito, nel nome di maria, aveva
pungente e ne era sodisfatto sapendo che lo avrebbe placato per bene. calvino,
placa la superba febbre del pensiero e lo sublima pago e tranquillo nel suo creatore
; / e già durato era tre dì lo sdegno, / né di placarsi ancor
pianto il suo silenzioso dispetto, io miravo lo squallido litorale, su cui il mare
ardirono di resistere, e per questo lo ricevettono placato come suggetti agevolmente. machiavelli
ultime lettere scrivemo in corte, ha richiamato lo 'mbasciadore nostro et è tucta pracata
: marco picotti si sentì placato. lo scopo della sua vita era raggiunto. tozzi
segreto e sentendosi quasi placata; e lo avrebbe sposato lo stesso. tornasi di
quasi placata; e lo avrebbe sposato lo stesso. tornasi di lampedusa, 56
. groto, 1-19: eolo spiri per lo mare aure felici, nettuno il serbi
di metallo o di altro materiale, per lo più limitata rispetto alla grandezza.
, di una condizione (ed è per lo più portato in vista da addetti a
-sì -ripresi io, a voce più alta lo si sarebbe autorizzato alla mendicità, lo
lo si sarebbe autorizzato alla mendicità, lo si sarebbe munito di apposita placca,
tunica blu sono uomini tozzi, tra lo stalliere e il bovaro: hanno una
di botto. -targhetta, per lo più di ottone, posta su determinati
[il colonnello] la divisa soltanto per lo statuto e san martino. i baffi
. parte inferiore del cranio che durante lo sviluppo si trasforma da membranosa in cartilaginea
presente sulla superficie dei denti, per lo più di origine alimentare, che agisce
cutaneo di forma rotondeggiante con superficie per lo più essudante, crostosa o vegetante.
grassa intimale di colore giallastro, per lo più erose o ulcerate con deposizioni trombotiche
-anche: parte di un orologio, per lo più a pendolo, che forma una
spoglie originarie dell'oratoria romantica, mentre lo scrittore non s'era ancora disciplinato e
d'oro e di platino prendono anche lo stesso nome. = fr. plaqué
corion, i villi penetrano in tutto lo spessore della mucosa uterina e giungono in
dell'ipotrofia dell'endometrio che non favorisce lo sviluppo del corion in profondità.
dalla placenta al feto e due arterie lo riportano dal feto alla placenta. lucini,
o cotiledoni o placenta, le quali per lo più formano la maggior parte del seme
, 197: platone fa comparacione intra lo medico e lo coquo, overo el maestro
platone fa comparacione intra lo medico e lo coquo, overo el maestro di far
, atto dell'autorità politica a cui lo stato subordinava la possibilità per le autorità
formula lat. non placet); lo stesso voto favorevole (o sfavorevole,
con equabil tenore fra l'innocenza e lo studio, lasciando commendevoli esempi di modestia
. borgese, 1-262: due circostanze lo incuriosivano in queste meditazioni. la prima
, con solo farvi de'ripari. lo trattiene egli per un poco, ma poscia
ma poscia tutto in un colpo se lo rovescia addosso e dove prima avrebbe placidamente
o la lingua, il sangue o lo inchiostro. malvezzi, 5-7: in un
saraceni] trattò, piuttosto volgarmente, lo stesso argomento nel quadro della sagrestia del
: nelle mediocri agitazioni penso potersi ridurre lo stato di quello che dee fare l'
sembiante / mostra valor guerriero. / lo manda in ciel straniero / gli allori a
di carattere, serenità d'animo (lo sguardo, il volto, l'aspetto)
volto placido e dimesso, / prima lo reverì, poscia ebbe pronte / le labbra
ne spira? molinari, 2-97: lo salutò con uno di quei lunghi sguardi così
superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. / mansuefece e raddolcìo
la mano. vivamente grida che non lo tocchi; ma non arretra; e non
e molle. tenca, 1-220: lo stile medesimo assumeva in questo libro quel
l'arte la dottrina e tutto a chi lo volesse, contento a restarmene in un
tago e volgendo i lenti passi verso lo stallage, esclamò sospirosamente con l'innamorata
affannato petto in un restaura / a lo spirar soave / di questa matutina e
sia formato da musico perfettissimo il quale lo faccia placido, grave, flebile ed
e calmi. palazzeschi, 1-505: lo scalzo bifolco andava lento sopra le zolle
continuato, così che il passato non lo perseguita e non lo preoccupa l'avvenire.
il passato non lo perseguita e non lo preoccupa l'avvenire. -che si
. b. corsini, 8-71: lo scettro ha nella destra e dal sembiante,
stati assoluti e del separatismo giurisdizionalistico, lo stato esercitava il proprio controllo preventivo sugli
cioè l'allume scissile, il rotondo, lo strongile, l'astragalote, il liquido
2. parere, opinione espressa per lo più in forma sintetica su un argomento
di un altro? buonafede, 5-179: lo stesso eumanno, difensore del bruno,
g. r. carli, 2-xiii-356: lo stesso costume si mantenne fra noi ne'
. lumiera fissata al soffitto, per lo più in forma di calotta, che non
. -gè). regione terrestre per lo più molto vasta o sconfinata e lontana
due plaghe d'italia il seme e lo sviluppo della più calda rivoluzione e della
cotesta maggior vena e più turgida, lo 'spirito'del fiume, per adoperare un sinonimo
letto matrimoniale. emiliani-giudici, 1-372: lo strozzino verso le ore dieci s'infilò
quindici stelle che 'n diverse plage / lo cielo awivan di tanto sereno / che soperchia
5. tempo, periodo per lo più ampio e indistinto nella memoria.
che ognun ne dice, nessuno poi lo crede. betteioni, iv-159: al caffè
ostentavano di ignorarlo, nonché nell'arte lo plagiavano nella vita. manifesti del futurismo,
. plagiare 'vendere un uomo libero o lo schiavo altrui'. plagiàrio, sm
, e ha contrastato con mezzo mondo che lo volea far credere un impostore, un
lat. plagiarius, propr. 'chi sequestra lo schiavo altrui', deriv. da plagium
delitto di chi comprava un uomo libero e lo teneva o vendeva per servo; o
come in ciascuna delle dimostrazioni... lo spazio d'una diatessaron. g.
di pesci con scheletro cartilagineo, per lo più di notevoli dimensioni e fomiti di
del to amor assaia, / ne lo cor sa que. ssaia: / dol
ibidem, 167: hae vertute [lo zaffiro], che, chi l'àe
della plancia-comando e per fortuna un marinaio lo aveva sorretto, altrimenti faceva un bel
talune imbarcazioni della marina militare, per lo sbarco di personale in spiaggia.
chi sa infine se la terra occuperà ancora lo stesso posto nel nostro sistema planetario.
male so'condutta / em manu de lo nemico ke m'ao strutta ».
lxxxiii-493: pianga la terra, pianga lo mare, / pianga lo pesce ke sa
, pianga lo mare, / pianga lo pesce ke sa notare. panfilo volgar
/ or planza el mondo tutto / lo importuno e fortunavil caso! -soffrire
alla superficie, misurando il piano per lo lungo e per il largo. garzoni,
, poco a valle del quale (scusate lo stile 'planimetrico') è indicato un ponte
contorno della figura da misurare; presso lo snodo si trova una rotella girevole intorno
istrumento notissimo fra gli astronomi matematici che lo chiamano ancor planisfèrio, e ne son
rette linee di quella longhezza e larghezza che lo sito e loco richiede, ponendo nell'
excavato, aciò che li gradi siano in lo descenso sesquipedali da li margini a la
. trovò la navicella da texere e lo plannolino da planare le asse.
platano o piantano, come il volgo lo chiama. zucchelli, 66: e opinione
delle vie piramidali si ha, con lo stesso stimolo, l'estensione dorsale dell'
del colonnello, all'uovo di marmo. lo prese, lo rigirò, beato.
uovo di marmo. lo prese, lo rigirò, beato... lo lisciava
lo rigirò, beato... lo lisciava, avendo perfino smesso quel suo
. panfilo volgar., 63: lo to pememento e lo to planamento no
., 63: lo to pememento e lo to planamento no guaagna a ti nigun
: k'el no me vai niente lo pianoro né 'l desbatro / k'eo no
mai ordena e consenti ben e plasentieramentre lo vostr'amor e la vostra pase l'un
negativi e particelle neutre, con proprietà che lo diversificano nettamente dai comuni stati fisici (
dio fosse plasmata, non temette di prendere lo cibo vietato, e per lo vizio
prendere lo cibo vietato, e per lo vizio della gola fu di paradiso cacciata
ben ti plasmò la constelazione: / lo sole ti donò quelo splendore / che di
, dei re e degli abati, e lo vedremo, consumando la vita sotto il
del grande, questa misteriosa potenza, lo ripeto, iddio non l'ha data che
imbriani, 7-152: si ha da sciropparseli lo stato i futuri cittadini:..
cecchi, 13-73: che cos'è fare lo scrittore, se non prendere la sostanza
adornamento alla faccia, questo, dico, lo veggono quelli occhi che sono trasformati in
ondulazioni della vampa, la fiammicella raffigurante lo spirito santo. soffici, v-1-34: l'
. formato intellettualmente o spiritualmente, per lo più in modo definitivo, dall'azione
plasmato all'altruismo,... lo difende e lo inalza. soffici, v-1-78
,... lo difende e lo inalza. soffici, v-1-78: ecco che
o con un'altra materia, per lo più a fini artistici. bacchelli,
plasmatore delle nostre due nature amanti. lo cercavamo per questo io e maddalena,
cercavamo per questo io e maddalena, lo cercavamo in alto, dov'era meno intorbidato
. neoplasia maligna che si localizza per lo più nel midollo osseo e ha come
possono separarsi (e di solito ha lo scopo di permettere la digestione di una
creta, la ceramica, il gesso, lo stucco, la cera e altre materie
; ricostruzione della superficie cutanea, per lo più a scopo estetico. pasolini
, il bello, il brutto, lo sdutto, il panciuto, e perché colui
. formare intellettualmente o spiritualmente, per lo più mediante l'azione educatrice. guerrazzi
maniera che fate; altri non ce lo trovano: voi siete contenti, scontentissimi
conveniente. cesariano, 1-137: sopra lo plasticato capo del cardine signato i sia
del cardine signato i sia sopra posito lo corobate quale in epso cardine sia incluso
insigne plasticatore. d'este, 47: lo scherzevole luciano ne'suoi dialoghi chiama prometei
126: 'plasticatore'... i latini lo pigliano anche per colui che fa vasi
fìsima d'esser moderni noi non amavamo lo stile del secolo scorso, la plasticità e
un tessuto a nutrirsi, a compiere lo sviluppo e a riprodursi o anche,
rendere attive ed energiche la nutrizione, lo sviluppo e riproduzione degli elementi anatomici e
dotato di virtù generativa e formatrice (per lo più con riferimento alla materia, al
di quell'aura seminale, e mediante lo spirito lapidifico, quasi identificato con essa
iv-2-577: voi riproducete talvolta in me lo stupor religioso di quello statuario che, avendo
cerebrale. b. croce, iv-12-54: lo storico non consiglia e non rimprovera,
il natalizio di roma. sul campidoglio lo celebrano i tedeschi archeologi. nelle sale
. nelle sale dell'ambasceria imperiale germanica lo solenneggiano le dame romane con le pose
corpo, lesi o malformati, per lo più con l'innesto di tessuti vivi
si ha tutto il tempo di studiarne lo spaccato geologico... si direbbe
. patrizi, 670: né meno lo stucco o il loto o la cera farà
piastroni, a me veniva in mente lo zucchetto prelatizio di fénelon. 2.
ampia cravatta con nodo fatto, che copre lo sparato (anche cravatta a piastrone)
robusta quercia e l'alto frassino e lo amenissimo piatano vi si distendono. agostino
bot. genere di orchidacee, per lo più note con il nome volgare di testicolo
dotata di poltrone disposte secondo file per lo più parallele, su un piano talora
cento di me più valenti, facendo lo stesso, potesse egli poi da molte
d'un guardo il mio dono e lo dà ad uno dei servi con gesto che
l'area e scendente ben due metri sotto lo spiccare de'muri. e. cecchi
, formano una veramente immensa città e lo spazio ch'egli comprende e che nell'ordinarie
della scena. cesariano, 1-84: lo portico de la platea quale è avante
degli uomini conceduti dal principe, per lo più con lor poderi e beni mobili
pausania duca... per lo platèaco prelio... lo portico persiano
. per lo platèaco prelio... lo portico persiano... per
persiano... per trofeo lo constituimo. = voce dotta,
brente, 61: venduto poi che lo ebbero, melzi prostrato che fu e
tarchetti, 6-i-237: non era precisamente lo stesso scompiglio, la stessa disapprovazione plateale
vocabolo troppo cattedratico o plateale, che è lo stesso.., adoro e taccio
nella mia natura essere geloso, tu lo sai. -sport. fallo plateale
inserite in doppia fila; sono diffuse per lo più nelle zone tropicali e vengono coltivate
... -sillabò gabriela lasciando scorrere lo sguardo sulle teste che aveva dinanzi a
o una porcellana. - anche: lo strato di platino. = nome d'
naso carnuto, tiene la testa bassa e lo guarda come impaurito di sui cerchietti di
almeno mi darai quello di platino, con lo zaffiro ». moravia, i-426:
fs. v.]: 'platometrìa': lo stesso che planimetria... arte
castelnuovo, 1-328: e di moda lo sdilinquirsi., platonicamente.. per
effigie del platonicismo italiano. e così lo domando, non perché la filosofia possa
fatto poi seco amicizia, dimandogli chi lo inviasse per la via di platone. tasso
dialettica di opinioni spesso contrarie, quale lo praticò platone (e si contrappone a quello
elementi drammatici). -anche, per lo più al plur.: gli scritti che
v'inclina. carducci, ii-10-249: lo spiritualismo qui diventa platonico; e il platonismo
brahms] una parafrasi del mondo quale lo concepiva platone... brahms è il
la dolcissima eloquenzia di platone, che lo iddio suo comandato gli avea; lo quale
che lo iddio suo comandato gli avea; lo quale, secondo che vuole il platonico
letto, sa che sono chiamati platonici per lo vocabolo derivato da platone dottore. tasso
nievo, 280: soltanto una pigrizia naturale lo aveva trattenuto dal togliere quell'amore alla
9: sul principio di questa istituzione lo sposo preferiva, dicesi, gli amanti platonici
tra il platonismo ed il peripatetismo, lo scrittore veneto fparuta] traeva l'ultima
del socratismo, aristotele del platonismo e lo stesso hegel del kantismo. 2
del concetto intellettualistico dell'arte, benché lo ripresentasse in forma ora platonizzante ora intuizionistica.
fanno di varie figure e per lo più intagliate e dorate con specchio nel
mezzo a'fiori. papini, x-2-527: lo stesso popolo, in cent'anni (
plaudente. rovani, 3-i-4: alfieri e lo stesso parini non sarebbero che seguaci plaudenti
sopraggiunto l'inverno, è plausibile diligenza lo spargere alquanti sterpi di spino nero sulle
di genio che rende veramente lieto e plausibile lo stato coniugale. p. neri,
: io ho di già detto, e lo tomo a dire, che quando ho
quali, riuscito plausibilmente, si tenne lo stesso cesare obbligato a trovarli ricompensa.
mani, 0 lanciare i cappelli, lo sventolar delle bandiere facevano uno spettacolo misto
a sedar tanto scompiglio. immensi plausi lo colsero. tramater [s. v.
romano con due ruote piene, per lo più munito di un'armatura per le
per estens. carro agricolo, destinato per lo più al trasporto di merci.
ei [priamo] vada, né verun lo scorti / de'teucri, eccetto un
era stata dirubata in prima una volta per lo peccato d'adamo, e come poi
, e come poi, quando cristo legò lo plaustro, cioè la chiesa ad essa
ingiù si fece il plaustro, / lo scudo cristallin gli vidi in mano, /
]: ursa è uno signo appresso lo polo settentrionale, lo quale noi vulgaremente
uno signo appresso lo polo settentrionale, lo quale noi vulgaremente lo chiamiamo plaustro cioè
polo settentrionale, lo quale noi vulgaremente lo chiamiamo plaustro cioè carro. ariosto, 19-78
voci. plautinaménte, aw. secondo lo stile e il modo espressivo di plauto
la plebaglia degli scrittori sino alla nausea lo ripete. nievo, 313: distraendo la
fino quasi a costituire uno stato entro lo stato e, attraverso una lotta politica durata
romana, e la mia voce / lo sveglierà: vedrai. solaro della margarita,
egli favorisce in ogni modo e che lo vuol redivivo dopo la sua morte. pisacane
riti di quella. 3. lo strato o l'insieme degli strati inferiori
di una comunità (e comporta per lo più connotazioni culturali e anche morali negative
, palleggiato il corpo del conservadore, lo lanciarono di botto giù per la ringhiera
insieme dei soldati di fanteria (per lo più di estrazione popolare).
. / e tu concili l'italo e lo slavo, / a tarda notte,
forma linguistica di origine popolare (e per lo più grossolana e triviale alle orecchie dei
per la plebeità del soggetto, sì per lo pericolo in cui ella si mette.
trae le proprie origini (e ha per lo più una connotazione fortemente spreg. e
l'un piaccia rovesciar dal carro / lo suo rivale, o rovesciato anch'esso
servire. m. soriano, lii-4-113: lo stato del popolo comprende gli uomini di
f. d. vasco, 474: lo stesso delitto commesso da un nobile è
l'asta / del santo iconoclasta / e lo schiaffo plebeo / del porco epicureo.
, ii-432: sarebbe stata goffaggine plebea lo schernire. 5. trascorso senza
modestia); basso, comico (lo stile). venuti, lxxxviii-ii-730:
plebeo e ribobolo. leopardi, i-1158: lo stile della poesia francese non si diversifica
gente plebaccia. segneri, ii-320: lo aveva egli di plebaccio, di sordido
scelta costituzionale di fondamentale importanza riguardante lo stato. = denom. da
progresso nelle leggi costitutive dello stato. lo statuto è una barriera per non tornare
leggi volanti o temporarie, essendo per lo più promosse per occasioni particolari.
fisso: si chiama il plebiscito e lo statuto. s. spaventa, 1-354:
, di non assalire con inconsulti impeti lo stato del plebiscito. faldella, i-4-67:
a scelte istituzionali di fondamentale importanza riguardanti lo stato stesso (ma l'esperienza storica
(plìade), sf. (per lo più al plur.; anche invar
, intenti e ricerche (e per lo più si distinguono per doti eccelse e
lotta con l'imitazione italiana e con lo spirito gallese puro al tempo di francesco primo
quelli danari, per le degnità e per lo stato potere avere ogni cosa plenariamente,
: ampio e fiduciario potere (per lo più documentalmente attestato) conferito da un
) a tutti i componenti, per lo più al fine di trattare affari di
collegiale e, per meton., anche lo stesso organo, assemblea plenaria, corte
plenicòmo, agg. (per lo più al plur.). zool.
che avviene durante il plenilunio, che lo accompagna o ne è tipica manifestazione.
ride tra le ninfe etteme / che dipingon lo ciel per tutti i seni, /
di città. piovene, 6-289: lo accompagnai verso il collegio. nella piazza
e diplomatici); il documento che lo contiene e lo attesta.
; il documento che lo contiene e lo attesta. sarpi, ix-193:
all'assemblea. carducci, iii-16-64: lo sterne..., quando del 61
investito dal sovrano e dallo stato che lo invia dei pieni poteri per trattare determinati
livrea di un plenipotenziario, anzi offeso lo zar nella livrea del suo ambasciatore.
nessun luogo del mondo mi sarà impedito lo stamparlo. monti, vi-145: ti
d'alcuno liquore abbia alcuno foro per lo quale esca o trapeli di questo cotale
deve essere, e serotina quando richiede lo tempo, la plenitudine della ricolta annuale
degli angeli che nell'empireo dantesco occupano lo spazio fra dio e l'assemblea dei
plenitudine volante / impediva la vista e lo splendore. de sanctis, 11-433: il
e gl'illustri poeti. questo ancora testimonia lo scriba della mansuetudine di cristo; ed
significato sotto il nome delle figliuole, lo dice appresso distintamente sotto nomi d'animali
ne le possessioni dei sudditi, avenga che lo astenersi di ciò è clarità d'intendimento
chiesa in libero stato. che se roma lo nega e respinge, basterà che lo
lo nega e respinge, basterà che lo accetti come necessità salda e ineluttabile de'
dello amore ogni cortesia procede e per lo magisterio di quello ogni buon fatto cominciamento
leopardi s'arma a disperata difesa contro lo struggente, esaminante, verberante tormento della
di potere: pienezza dell'autorità (per lo più con riferimento all'autorità della chiesa
le possibilità. savonarola, iv-554: lo insufflò per dimostrare che è spirito e
, abbondanza. iacopone, 1-26-9: lo peccato piu ca morte sì fa sua firita
tolte deo e corrumpei so natura; / lo ben non pò operare, ma li
... può aiutare eziandio considerevolmente lo studio micro-petrografico delle rocce.
aggiunte concettualmente o grammaticalmente superflue (per lo più aggettivi, particelle avverbiali o pronominali
per portarla sulla strania donna che in braccio lo reca? tommaseo, 15-406: negl'
, l'amore del numero, conducono lo scrittore a sinonimie, pleonasmi, perifrasi
, senza commettere un pleonasmo, perché lo spirito è esso medesimo storia, come
pleonasmo per i valorosi alpini, ma che lo fanno per far piacere al corpo d'
quello era un duca, voi non lo siete nemmeno. lucini, 11-427: la
perché l'atto è uno, quale noi lo cogliamo in quel momento supremo della coscienza
sottospecie di spinel li: lo spinello 'rubino'e lo spinello 'pleonasto'. lessona
li: lo spinello 'rubino'e lo spinello 'pleonasto'. lessona, 1154:
cresce lentamente tra la colonna vertebrale e lo stomaco premendo sul plesso solare.
questi albori iera pleti inver tera per lo gran peso de la uva. =
anche nell'amadeo la facoltà di sopprimere lo struttivo. = voce dotta,
metaboliche e alle affezioni circolatorie; per lo più nelle espressioni corpo, costituzione,
costruzione pletorica e passatista che si chiama lo stato maggiore. gobetti, 1-i-889: i
-unità di misura di superficie, per lo più agraria, equivalente a 10.
arbustacee, con circa 120 specie per lo più tropicali e subtropicali, che presentano
comi lunanti / tesse l'aragna ne lo spazio vacuo. gadda conti, 1-445
si suonano con tale arnese, per lo più per l'esecuzione di musiche popolari
modo che un plettro il quale formi lo spirito vocale; e quindi essere opportuno il
intagli de la mia colonna / spuntai lo strai, ruppi la falce a morte.
. frugoni, i-1-96: grecia, lo so, chiara ten vai pel suono /
un carme, / vaticinò ch'egli lo spirto, e varia / daranno a'vati
/ l'onor che degli onori ottien lo scettro. bracciolini, 6-252: mi ritraggo
nomi, 13-75: di piè presso lo segue con aguati / e nella pleura
di sanare il mal dell'unghie e lo lattume dei fanciulli e lassassero la cura
di fibrina sulle superfici pleuriche, che induce lo sfregamento delle stesse e una prevalente soluzione
. v.]: 'pleurite': lo stesso che pleurisia. c. arrighi,
landino [plinio], 441: filistione lo cuoce [lo stafilino] nel latte
], 441: filistione lo cuoce [lo stafilino] nel latte, e contro
, sm. medie. ernia, per lo più di origine traumatica, della pleura
. v.]: 'pleurodine': lo stesso che pleurodinia. lessona, 1156:
facoltà di ritirare lateralmente il capo fra lo scudo e il piastrone piegando il collo
s. v.]: 'pleuropneumonia': lo stesso che 'pleuroperipneumonia'. 2
lati della faccia o della bocca, per lo più a carico dell'osso mascellare o
legname, privi di piede o con lo stesso attaccato al lato del cappello;
i nomi volgari di cardarel lo, fungo dell * olivo, gelone,
creduto manifestazione di una malattia (per lo più nell'espressione plica polonica, per
cute che viene meccanicamente sollevata per misurarne lo spessore. 7. mus
allertano volgar., 2-65: lo studio è uno plicaménto cioè pensamento dell'
, curvo. lacopone, 1-57-126: lo vecchio dilommato, / corno arco plecato
la fractura a la pligadura se cognosce per lo tocar, quando xe aldi lo sono
per lo tocar, quando xe aldi lo sono in lo luogo ofeso.
tocar, quando xe aldi lo sono in lo luogo ofeso. = voce dotta
s. r nostro e faccia dare lo incluso plico a m. r pietroiacobo.
artificiata in guisa che, al taglio de lo spago che circonda le lettere, si
. strumento per la plicometria, per lo più simile a un compasso. pliculaménto
'l vide mai..., lo fa ignorante delle sue [cose] propie
di plinto o di plinti (per lo più in araldica). plintèrie
, 706: il vero alume liquido, lo scissile, il tondo, il placite
performare la sua spira tuta integra con lo plinto. lomazzi, 4-ii-76: la
2. edil. blocco, per lo più in forma di piramide tronca,
landino [plinio], 441: lo ibisco è simile alla pastinaca. e
più di 150 specie, diffuse per lo più in asia e africa e caratterizzate dall'
arrivava. cardarelli, 819: e lo spirito travolgente della vecchia russia, come
spirito travolgente della vecchia russia, come lo sentite venir su lento, plorante, ma
lapo gianni, xxxv-ii-571: sempre tene lo viso covertov / e gli occhi suoi
fuor mostro allegranza / e dentro da lo core struggo e ploro. cino,
cui -per vui se adora; / lo cor mi plora -che vede altrui / tenire
muier e i parenti de grand vertù lo plura [il morto]: / tal
en la soa portadura, / s'el lo pò abandonar, asai poco n'à
prati, ii-54: lungo un plorato lo seguì alla negra / ripa d'avemo.
lutto; mostreggiatura di lutto (per lo più al plur.).
. cavalca, iv-72: e lo vangelio si predicava pubicamente per tutta
: tremò la terra, scurò lo sole... e fessesi lo velo
scurò lo sole... e fessesi lo velo del tempio di sopra e
s. alessio, 9: allora lo guardiano incontanente se n'andò a lui
], e menollo into la chiesa. lo quale fue plobicato a tutte genti.
sardo, 190: in quindici dì che lo arcivescovo o vescovo di quella terra arà
carte piubeche le quali ora apertengono e per lo tempo che dìa venire aperterrano al detto
cavalca, iv-23: accesi di pazzo zelo lo prencipe de'sacerdoti e quegli che seguivano
bibbia volgar. [tommaseo]: lo quale fu artefice nobile di legni e
.. e piumario, cioè fue maestro lo quale sapeva fare lavori nobilissimi con ago
. e plumbàgine, che è vizio de lo smaraldo. idem, 284:
in fila, pendule, lucenti su lo sfondo plumbeo del cielo. govoni, 2-203
cielo bianco, un'acquerugiola delicata, lo prendeva una malinconia sconsolata invincibile.
tonfo del ferro gettato sobbolliva di spume lo sterminato plumbeo. -grigio, scuro
e incaloriate di nero,... lo fiancheggiava. 4. pesante,
senso / ti accusi, e beffi lo stranier superbo? -profondo e torbido (
, 689: una pesantezza plumbea lo aveva abbattuto sul sedile. caproni,
, 2-xxii-44: ribalenerebbe l'entusiasmo che lo scosse fuori della sua plumbea affettazione e
fa parere l'uomo mascherato, ce lo mostra sulla sua corsa a traverso i
miner. microlite contenente piombo, per lo più in masse di colore giallastro.
'l mascunino e 'l feminino, e lo singulare e 'l plurale, e la prima
singolare e plurale. d singolare noi lo chiamiamo numero minore o del meno, e
o del meno, e il plurale lo domandiamo numero maggiore o del più.
detto al padrone: -portami un ponce -varese lo riprese: - potevi ordinare anche al
numero. bufi, 2-558: pone lo singulari per lo plorali. rinaldeschi,
bufi, 2-558: pone lo singulari per lo plorali. rinaldeschi, 1-181: il
corporativa dei poteri nella civiltà medioevale) lo stato non è l'organizzazione politico-istituzionale sovrana
, professionali, ecc.) che lo stato dovrebbe limitarsi a coordinare affinché coesistano
ultimi decenni, dal pensiero democraticoliberale, lo stato, quale organizzazione sovrana di una
), e incoraggiarne la vita, lo sviluppo e la dinamica (con l'
altra sostanza, per lui, che lo spirito ma pluralista è nel suo modo
chiari, 6-105: a lei che sola lo può, decidere io lascio se la
femminei. savinio, 2-89: i dubbi lo torturavano, l'incertezza lo straziava,
i dubbi lo torturavano, l'incertezza lo straziava, la pluralità delle soluzioni che
che gli si offrivano in qualunque circostanza lo condannava a una inazione perpetua. calvino
proposte al re..., lo fecero risolvere di non opponersi per l'
avvenire niuno potesse avere né prendere su lo stato pensioni volontarie maggiori di cinquanta lire
rispondono. aleandro, 2-231: afferma lo stigliani che questi nomi significanti i cavalli
pluri-disciplinare, o meglio pluri-analitico di cui lo storico-sociale fosse poi sintesi interpretata da più
di coscienza. vittorini, 7-29: lo scrittore non ha più una parte sua,
a veglia che non le costringano, con lo sboccare da qualunque cantone, a stimar
la maggioranza è ariostesca: ama cioè lo « stile piccolo », che non faccia
s. v.]: 'plurimi': lo dice il volgo fiorentino, ed anche
, 13-60: era... lo zio dei cavalli, del cane e delle
e obiettivo. vittorini, 7-29: lo scrittore non ha più una parte sua,
obiettivo. vittorini, 7-29: lo scrittore non ha più una parte sua,
, in base allo schema legale che lo prevede, la compartecipazione di più persone
so già, ma prusor prove / a lo contrar di voi mi dan fermezza /
. miracole de roma, xxviii-436: lo quale [cavaliere] cavalcao ne lo
: lo quale [cavaliere] cavalcao ne lo cavallo senza sella, e tulze la
. panfilo volgar., 37: lo omo sì à molte cause le quale no
, i-4 (47): intrando lo fante inter lo prao e trovando pusoi chi
(47): intrando lo fante inter lo prao e trovando pusoi chi segavam,
prao e trovando pusoi chi segavam, lo fante spià qual era equicio. boccaccio,
m. savonarola, 26: quando indi lo infirmo debile... dorma,
gie fa bene, anche che nuoce sa lo intelligente: e spesso sia guardato che
aw. ant. generalmente, per lo più. marsilio da padova volgar.
:... aumento (per lo più stabile) di valore. cassieri,
prodotto e la remunerazione della forza-lavoro che lo produce (e tale differenza, che
non potrano tropo patire ne ancora devenustare lo pluteale zoforo. pluteato,
, elemento parallelepipedo, lastra, per lo più marmorea ma anche lignea o metallica
e invidia. moretti, ii-917: lo divertiva molto l'idea di lasciare i
perciò nemico del panindustrialismo, in quanto lo spirito macchinistico è cagione di abbrutimento,
industriali (e il termine ha per lo più una connotazione polemica o spreg.)
la parola plutocrazia per definire il sospetto e lo sdegno, pure ipocritamente rispettoso e cortigiano
1-193: pluto pone qui l'autore per lo demonio che ha a tentare e punire
nel centro della terra si finge essere lo inferno. ottimo, i-107: pluton
mezzo, e con la destra / sostien lo scettro ruvido e pesante. marino,
1-1-69: v'è di pallade ancor lo scudo e l'asta, /..
opaco emerge / del grigio fondo, invian lo sguardo intanto / avido di scoperta.
qui presso alla siepe e mi fissa con lo sguardo plutonio dei cavalli di paolo uccello
dal d. e. i. che lo attesta nel sec. xix, cfr.
s. v.]: 'plutonista': lo stesso che plutoniano. = deriv.
instigano il sangue e più spedito lo rendono a'suoi uffici, lo plutonizza
più spedito lo rendono a'suoi uffici, lo plutonizza ancor meglio il bacio, senapismo
e meschia con acqua pluviale e pascine lo ucello piccolo. erbolario volgare, 1-84
lui più affini..., per lo che mi son trovato costretto a formare
un collettore dell'acqua cadente, per lo più in forma d'imbuto, e da
, e da cui una così sterminata distanza lo allontanava, come agisse un pluviometro o
di una precipitazione piovosa, costituito per lo più da un cilindro rotante, rivestito
petto dell'individuo sul quale si fa lo sperimento, mercé un tubo di cautciù
parte più elevata dell'anima o lo spirito divino, e, fra i seguaci
il potere sovrumano di cui è dotato lo gnostico. 2. mus.
due popoli rivali, coll'ampiezza e lo splendore delle formidabili scariche elettriche interplanetari.
dire il potere sovrumano di cui è dotato lo gnostico.. di qui la loro
/ per gli uomini pneumatici e lui lo sa.
. -copertura pneumatica: quella, per lo più temporanea, costituita da un involucro
meraviglia da parte del negoziante che ve lo vende e del meccanico che ve lo
lo vende e del meccanico che ve lo monta. = dall'ingl.
s. v.]: 'pneumatochimica': lo stesso che chimica pneumatica. =
e azione esercitata da questi (per lo più modificazioni o alterazioni chimiche) sulle
. malattia cronica dei polmoni, per lo più di carattere professionale, provocata dall'
mezzo della valutazione dei risultati ottenuti con lo pneumodografo. = deriv. da
. pneumonoftoe]: 'pneumonoftoe': lo stesso che pneumoftoe. = voce dotta
si riferisce alla pneumografìa; eseguito con lo pneumografo (un accertamento medico).
. tracciato dei movimenti respiratori ottenuto con lo pneumografo. -immagine radiografica ottenuta mediante
. medie. calcolosi polmonare, per lo più in seguito ad affezioni tubercolari.
. v.]: 'pneumonite': lo stesso che pneumonia. ibidem [s
s. v.]: 'pneumonitide': lo stesso che pneumonia. c. arrighi
s. v.]: 'pneumopleurisia': lo stesso che pleuropneumonia e pleuroperipneumonia.
s. v.]: 'pneumopleuritide': lo stesso che pleuropneumonia e pleuroperipneumonia. ibidem
. v.]: 'pneumonopleuritide': lo stesso che pleuropneumonia e pleuroperipneumonia.
. v. j: 'pneumonorragià': lo stesso che pneumorragia. -emottisi.
s. v.]: 'pneumonorrea': lo stesso che pneumorragia. lessona, 1159
pneumotacografìa, sf. medie. metodo per lo studio e la valutazione dei componenti e
funzione respiratoria per mezzo del lo pneumotacografo. = deriv. da
un fluido aeriforme nelle pleure. per lo più è formato dall'aria atmosferica, che
graminacee comprendente circa 200 specie, per lo più buone foraggere, caratterizzate da foglie
ha dato, / onde poco anzi lo fece cadere. baldi, 199: mira
s. v.]: 'pocciatoio': lo stesso che 'poppatoio'. è voce
denaro). forteguerri, 15-104: lo scricca intanto con olio pietrino / (
piaga del vago giovinetto, / che lo guarì prestissimo in effetto. faldella, 3-322
tuto se chiamava mal franeexe; altri lo chiamavanno poche. = cfr.
o in famiglia, per passatempo, per lo più con poste minime. panzini
combinazione formata da carte che hanno tutte lo stesso valore. = deriv.
tu ch'io con alcune pochette domande lo stato della tua mente cognosca. carducci
entità o per importanza (e per lo più insufficiente, inadeguato). patecchio
un agg. indef., e per lo più in relazione con un compì,
quello, che ancora un pochétto de lo stordito teneva, diligentemente a domandare come
alla gola, e alquanto un pochétto lo pugnevo, sempre con paventose parole.
come sta, bisogna che la rima lo trasportasse un pochétto. g. gozzi,
. buzzati, 4-231: l'eremita lo guarda e scuote il capo: «
de li ragi del corpo luminoso apresso lo viso, co'elli s'è, è
importanza o influenza (ed è per lo più usato in formule di cortesia epistolare
a quello morale e intellettuale, per lo più con connotazione negativa, per indicare
modo che il ragno si scaglia a lo animaletto dato ne le sue reti;
di corporatura. tommaseo, 18-i-808: lo trovo sbigottito; sbigottito non di paura
entità o per importanza (e per lo più insufficiente, inadeguato). k
da un agg. indef. e per lo più in relazione con un compì,
delle dolcezze sue qualche pochino, / lo vorreste tener sempre vicino. de sanctis
qualsiasi capriccio del suo signore, che lo teme un pochino e la cui felicità
con tanta poca misura che el timore lo strigne a volersi più tosto privare della
, né fu opera di pocco momento lo spogliarli della prottezione che godevano in corte
ebbe allora poco nome; e oggi chi lo ricorda? imbriani, 3-15: galantuomo
dante, xlv-57: se mi giunge lo tuo forte tempo / in tale stato
. cocchi, 4-1-11: si crede opportuno lo scegliere quei cibi... quali
noi dimandar, lettor, ch'i'non lo scrivo, / però ch'ogne parlar
abassa e veggiolo cadere, / e lo poco valere - e far potente.
caro, 12-i-223: se non fosse lo scrivere..., ci restringeremmo a
pace, pace. segneri, 1-118: lo citi a testo finito, non a
e l'ultima lettera dei bandiera me lo imponeva: bisogna ch'io scriva poche
: in breve superò la distanza che lo divideva dalla ca'di abit e quando
non vo'dire che roba sia: lo ha detto il chiarini con quella conoscenza
pochissimi. pirandello, 8-718: pochissimi lo sanno: i più, quasi tutti,
, i-501: dica pure il tassinari che lo fo per quei pochi. ghislanzoni,
... il vevere libero e lo stato popolare, ma un governo di pochi
aristocrazia. b. segni, 4-76: lo stato de'pochi governa per l'utile
latini, rettor., 148-20: lo sponitore isforzerà lo suo poco ingegno in
rettor., 148-20: lo sponitore isforzerà lo suo poco ingegno in dire tanto e
per poco senno pene, / ed èi lo pruno e non colsi la rosa.
lingua per certo venia meno / per lo nostro sermone e per la mente / c'
-incerto, tiepido (la fede, per lo più con riferimento a matteo 14,
inobbediente e di poca fede, ed ancora lo riprese e ammontilo che imparasse di avere
fuggì ne li suoi e disse come lo volsero mangiare, mostrandoli el segnale de
che fare, / ma volle dimostrar lo suo potere: / sì strana cosa
15-37: non meno delle voci improprie deve lo scrittore evitare le inutili, specialmente gli
e di quattro colpi che feci, tre lo presi quasi nel centro. se tu
vidi 'n sul braccio destro esser rivolto / lo iorioso essercito, e tornarsi / col
. aretino, 20-202: il tavoliere e lo scacchiere ti omino la tavola, e
relazione con un compì, partitivo per lo più espresso, spesso nella forma tronca po'
fosse passato da molte ferite, tuttavia lo conobbe, ch'ancora aveva qualche poco
prezzi! pascarella, 1-64: basta gittare lo sguardo su tanti quadri, per vedere
cose, e che so io? me lo volti un po'in volgare ora.
bernabò un poco turbatetto disse che non lo 'mperadore ma idio...
: il signore sconosciuto... aguzzando lo sguardo disotto alle lenti e gettandosi un
più, un po'meno, dice lo stesso. tarchetti, 6-ii-137: con un
. dante, conv., i-xi-20: lo pusillanime sempre le sue cose crede valere
animo e nobiltà. gobetti, 1-i-297: lo sciopero antifascista del piemonte e della
colpi dati e del fango et anco per lo pogo aver mangiato, l'acino convenne
quali e in sogno e altrimenti / lo rivocai: sì poco a lui ne calse
la sua possanza e le ricchezze sue, lo avea puoco estimato. lorenzo de'medici
beltramelli, ii-677: tale pensiero poco lo preoccupò. -imperfettamente. petrarca
xxxv-i-272: de dentro da la nieve esce lo foco, / adimorando ne la sua
ne la sua gialura, / e vincela lo sole a poco a poco. latini
, ii-67: altretal ti redico / de lo ritroso amico, / ched a la
tocchi tutti unitamente. bettinelli, 1-i-10: lo zelo di questi, tutto rivolto a'
dell'eminenza ai vescovi; poi lo vorranno gli abati, poi i proposti
che di poco il braccio con tutto lo scudo gli mandò a terra.
bene vedutolo e tentatogli la rottura, lo fecero spacciato, dicendo che lo facessero
rottura, lo fecero spacciato, dicendo che lo facessero confessare, ché ve ne era
in relazione con una prop. per lo più negativa, con riferimento a un fatto
/ la lingua mea com'è vostro lo core: / per poco non ven fore
per poco non ven fore / a direve lo so coral desire. dante, inf
, / che fé fallir daviso, / lo profeta piagente; / pogo non fo
la perdita del ferro, anzi me lo pare avere speso troppo bene.
possono a mala pena difendere la nobiltà e lo antico nome loro. -venire
. donna sciocca, balorda (per lo più come soprannome burlesco).
prestare un pocolino / a questa penna lo stancato dito. s. bernardo volgar
e dirai: signore, almeno posate voi lo vostro capo sopra di me un pocolino
. con meton.: bevanda (per lo più con riferimento a un filtro magico
potrage), sf. gotta (per lo più con riferimento a quella localizzata nell'
: quando vedrai che l'uccello àe infiato lo piede e l'occhio, dèi sapere
e una pianta perenne, che ha lo stelo diritto, liscio, alto poco più
il vigor scemato avea, / ma non lo spirto altero e bellicoso. stigliani,
alla parte inferiore del feto (per lo più nelle espressioni presentazione, estrazione,
podere ed è abitato dai contadini che lo coltivano (una costruzione rustica).
comprendente di solito vari campi per lo più adiacenti e una casa colonica,
.., avendo un podere, lo vendette e ne diede il prezzo agli
metafora sessuale: organo genitale { per lo più femminile). - anche al plur
coltivazione di un fondo altrui, per lo più in base a un contratto di
: coltivare un fondo altrui, per lo più in base a un contratto di
su don jacopo e afferrandolo per le spalle lo rovesciarono. -con sviluppo fisico
quali uscirò da parte delli greci poterosamente lo re protenore. siri, 1-ii-484:
a fucina, / se martel poderoso / lo batte, ben s'affina. bruni
argomento poderoso, / co'l'aigua per lo foco, / toma tosto a naturale
altro. furo insieme a la battaglia: lo più poderoso perdeo. marco polo volgar
di terre e d'avere, perché lo loro padre fu molto poderoso. simone
. in pochi dì non solamente ricuperò lo stato suo, ma occupò alcune castella
tranbedue istavano abracciati / quando li trovò lo poderoso, / che dolzemente egli erano
, 2-3-375: motteggiandolo... per lo lasciar che avea fatto i dèi,
don carlos. serra, ii-541: lo stesso gibbon,... inglese e
solitudine. -solenne, altisonante (lo stile, le parole). pallavicino
ne nella sua mano poderoso e sicuro lo stile. 15. che ha
è poderoso, / ciò è lo mio volere. chiaro davanzati, xvii-25
cagion de'poderosi e gran dolori / che lo conducerebbero alla morte, / propinquo parmi
, in condizione (in relazione per lo più con un compì, o con una
polo volgar., 3-169: rispuose lo re: « messer, sempre conobbi
a germinare. storie pistoiesi, 1-329: lo signore di bologna... non
miraglio ed amoroso, / sì per lo primo sguardo / vi 'maginai, ond'ardo
detti famiglia; la carica era per lo più monocratica, aveva durata limitata (
monocratica, aveva durata limitata (per lo più annuale o semestrale), era
la camera de la loza de mesero lo podestado. gir. priuli, i-116
fosse patrizio d'un'altra repubblica; e lo chiamò 'podestà', perché appunto rappresentava la
in male talento di coloro medesmo che lo allesserò. ordinamenti di giustizia, 2-341
, a missere la podestà et a missere lo capitano del comune e popolo di siena
i-532: la podestà, el capitano e lo executore delli ordinamenti della iustizia e catuno
. diatessaron volgar., 349: lo menarono legato alla corte e presentarlo a
: deh, per dio, misser lo podestate, dàtti questo procuratore al mio adversario
v. j: « 'podestaressa': lo scrisse il bembo per 'podestessa'o moglie del
quanto alla potestarìa di rubiera, seguirò lo ordine suo. sozzini, 30: tutte
dra vergene maria / per li nostri peccai lo mondo abissaria: / beata quella
quella camicia... lasciava libero lo squarcio della bocca, gli occhi,
rincasare, queste, fin da prima che lo stangermann fosse per venire al podio,
francese, 'podisme'. cicognani, v-2-21: lo sport all'aria libera, il
sport all'aria libera, il respirare violentemente lo spazio m'attirava... di
di mettere in circolazione gli umori durante lo sviluppo. = voce dotta, comp
che unisce le parti molli del piede con lo zoccolo degli ungulati; è formato da
. composizione letteraria in versi, per lo più di carattere narrativo o didascalico e
figurando il paradiso, / convien saltar lo sacrato poema, / come chi trova suo
che allora si componesse in volgare non lo deve aver letto? pascoli, i-37:
comprende composizioni di argomento e inspirazione per lo più classica. pascoli, 615
scritta in forma narrativa in prosa, per lo più breve o frammentaria. montale
livio, avendo preso dagli antichi storici lo scheletro della romana storia informe, mancante e
., si svolge intorno al santo e lo lambe soavemente e serpeggia a'suoi piedi
soavemente e serpeggia a'suoi piedi e lo stringe inesorabile. 4.
, elaborato, multiforme e, per lo più, mirabile, splendido, grandioso
arebbe auto caro ma che non se lo aspettava. buonarroti il giovane, i-347:
. bau belli, 2-xix-633: lo sfruttamento e la messa in opera del
semplice e di tono minore, per lo più caratterizzato dalla ricerca dell'eleganza e
i signori] ha privi / de lo 'ntelletto e loro offusca i lumi, /
e di representamento, come si fa per lo poeta, o se pur ciò sia
, egli è spedito, la puttanella lo sollecita, l'affattura, se lo fa
puttanella lo sollecita, l'affattura, se lo fa schiavo. loredano, 2-350:
del genio. leopardi, i-21: vuole lo scrittore (come tutti i romantici)
3. componimento in versi (per lo più alquanto breve, dotato di autonomia
politica, etica, ecc.) che lo riguardano (e coincide con il concetto
l'esigere dal flaubert e dallo zola lo spiritualismo ideale, la poesia, la purezza
indagini, perché l'effettuazione pratica che lo segue, in quel che ha di
piangendo innanzi al popolo di venezia e lo salutano solo potente su 'l mare; è
68: se fosse il mondo, come lo dipinsero alcuni, una tragica poesia di
... mille altre poesiaccie per lo più di giovani. = voce
, secondo alcuna proporzione... e lo primo che cominciò a dire sì come
idem, conv., ii-i-4: prendo lo senso allegorico secondo che per li poeti
amore / che m'ha fatto cercar lo tuo volume. idem, inf.,
sociale ne andrebbe men bene: per lo che, penso ancora, il poeta non
/ t'affisi, tu per noi lo cogli e chiudi / in lucida parola e
a trotto petrarchesco. giordani, x-40: lo spesseggiare in descrizioni di favole può sembrare
volta in lor vita, e sentito per lo meno cento volte ripetersi, che l'
quanti abbiano scritto da plauto in qua, lo spacciate per poetastro. tassoni, 309
ii-12-120: i poetastri hanno sciupato anche lo zanichelli; e quale ora per la
sepolcro che già ragiona / che dee coprir lo corpo poetale. poetana,
melodioso poeta. carducci, iii-17-145: ecco lo scolastico poetante che ricama i versi latini
fonte / converte poetando, io non lo 'nvidio. idem, purg., 21-98
guido da pisa, 1-179: poeteza lo grave pondo, lo quale macera lo
, 1-179: poeteza lo grave pondo, lo quale macera lo peccato nella superbia.
lo grave pondo, lo quale macera lo peccato nella superbia. carducci, iii-5-502:
3-1-41: ci son molti che sanno per lo senno a mente tetta la poetica,
ossia della mia 'poetica'cinematografica. non lo è affatto. arbasino, 8-53: la
canto [dante] poetica che dio lo inluminò a sua verace fede più di mille
-romanzo poetico: opera in versi (per lo più alquanto estesa) di carattere narrativo
eleganza. carducci, iii-5-470: filosofico chiaman lo stile di aristotile, oratorio quello di
soggetto isterico, diremmo noi che abbellisca lo spirituale ne le cose sacre e di
sotto le fresche pergole di pampini / con lo sfondo di roma imperiale. moravia
a la ciurma poetica, / se ben lo stil non è limato e terso.
talento del poeta (una persona, lo spirito, la mente). sacchetti
introdurre nell'arte componenti poetiche, per lo più decadenti e sentimentali. savinio,
di grande valore (ma per lo più con una connotazione iron. o
: il ricordo di quell'unica ora lo perseguita da per tutto, abbellito,
che poffardio? è uno spaccalegne che fa lo spaccamonti.. 10 gli sono amico
. foscolo, xvii-148: avrei desiderato che lo scultore si fosse contentato della sua testa
nave e logé ben la vela e lo albore e algun de vui vada a pope
vui vada a pope e tegna ben lo gropo de la pozia. libumio, 1-73
e per questo poggia dà ad intendere lo lato destro de la nave. daniello
sonzogno prendeva il poggiacarte di bronzo e lo colpiva sul capo una prima volta.
, sm. invar. mobiletto (per lo più di legno) sul quale
chiaro davanzati, lxi-30: ciò lo franca, -se davanti vede: /
mal poggiar la branca / e ne lo bene aver speranza e fede: / chi
la propria rondine. pavese, 6-42: lo vide poggiare
restai alla stiaccia, poverino! / lo 'mperador ce l'ha poggiate sode, /
vene, / come per fiato raviva lo foco. b. pulci, lxxxviii-
aspro monte. daniello, 4: virgilio lo conforta a poggiare il colle. siri
: nel silenzio si sentiva dalle scuderie lo zoccolo d'un cavallo e i palafrenieri che
da cui spira il vento (per lo più nelle locuz. approdare, ancorare,
per evitare il cattivo tempo (per lo più nelle
mira col collimatore. idem, i-175: lo spasimo della partenza gli fa cercare colla
. deledda, ii-1053: l'amore come lo si sogna a quindici anni! in
del terreno di modesta altitudine, per lo più inferiore a quella della collina e
secolo il prezzo de'vini, per lo spaccio che aveva nell'inghilterra quello della
qual è nel pogio di baroncieli verso lo ponente così confinata. boccaccio, dee
detto simifonte, il quale fo disfatto per lo comune di firenze. tommaso di silvestro
poggio della città di roma che per lo suo nome fu poi chiamato aventino.
mia, che prima era ristretta, / lo 'ntento rallargò, sì come vaga,
. gozzi, i-8-216: stanco per lo salir sul poggio siede / dante ed ammira
l'oste di castruccio era più forte per lo sito del terreno e dove avea più
a sedar tanto scompiglio. immensi plausi lo colsero. nievo, 1-vi-129: ho
pòggio3, sm. iber. sedile per lo più di pietra. ulloa [castagneda
adito. collenuccio, 199: la regina lo mandò [andrea] una notte a
non si ricorda più del suo figliuolo'. lo dicono per rimproverare chi troppo presto si
vorrebbe essere russo, se il russo lo esclude dall'università, lo chiama zid
il russo lo esclude dall'università, lo chiama zid, gli aizza contro i pogromisti
). rivolta popolare antisemita, per lo più incoraggiata dal potere centrale e accompagnata
/ proprio per me, mannaggia, / lo tenevate in serbo? =
anche nell'espressione di poi, scritta per lo più nella forma dipo, dipòi,
dio ebbe adamo ed èva, per lo peccato ch'aveano fatto, tratti di paradiso
1-30: orlando veggendo soletto, / molto lo squadra di dietro e davante; /
fegura desplanare, / ca poi, lo bollo pria mustrare. dante, par.
si quetaro quei lucenti incendi / de lo spirito santo ancor nel segno / che
esempio, l'età simile... lo spingeranno, lo sforzeranno a studiare un
simile... lo spingeranno, lo sforzeranno a studiare un po'...
mia collera. soffici, iii-11: non lo capii allora, né l'ho mai
veder poi. guicciardini, 2-1-304: recusando lo accordo,... noi abbiamo
403): andò alla lettiga, aprì lo sportello, e, con una certa
[s. v.]: ve lo dico e poi ve lo ripeto e poi
]: ve lo dico e poi ve lo ripeto e poi non lascerò di ridirvelo
voi! sapevo chi siete, a me lo diceva anche poco fa quel galantuomo della
, mi raccomando. -per indicare lo svilupparsi, il persistere, l'incrementarsi
aggiunzione di cosa a cosa, per lo più molesta: pagare e poi pagare
dei fatti è o si ritiene, per lo più apoditticamente, risolutiva.
una testa: un agnello se nessun lo tocca, ma se uno vuol contradirgli
dua fìada u tree de'l'omo rechedere lo soe amigo, e s'ello no
giacomo da lentini, 4: lo meo lavoro spica -e poi no '
il tuo 'bréloque', che po'poi non lo potrei mettere lo stesso, perché non
, che po'poi non lo potrei mettere lo stesso, perché non vorrei sembrar una
di questa donna entrò ne li occhi de lo 'ntelletto mio, la quale fu
armava tutto, / e tutto fiammeggiar lo facea d'auro. bandello, 1-2 (
di poi la presa di tunizi, lo imperatore per parigi d'accordo con il
di tal criatura. idem, 54: lo cor, che no à ciò che
cavalcanti, i-215: l'essere è quando lo voler è tanto / c'oltra misura
parte / poi dirgli che non parte / lo meo core da lui, poi sia
al postutto / e regnar non dovria / lo mondo, poi faria - radice dura
di lui,... sempre lo studio di far che sembri un discorso confidenziale
che tanto, quello ch'è all'incontro lo stillato di una meditazione ostinata e profonda
di rimandare una faccenda, unita, per lo più, alla scarsa propensione a occuparsene
stagionale e di passo; nidifica per lo più sugli alberi e caccia descrivendo larghe
alla porta calcezana, e fue fatto lo fosso delle poiane. 2.
puiane che, in picciol termine, lo cacciò alla stalla. = voce
acqua nòceme a la tua enfermetate / e lo vino noceme a la mia castitate.
premiato sia il mio amore non bisognia ve lo dimostri perché largamente ne li miei versi
li miei deboli omeri et in tutto saper lo vole, non posso mancare dirlovi.
dei servi di ferrara, 219: lo septimo comandamento... sì è che
uomini, ch'erano nimici, diede lo figliuolo a morte, quanto maggiormente gli
c'a morte mi mise, / come lo badalisco / c'ancide che gli è
. (8): se dementega lo ben perduo e non se ne cura,
/ e ne diede 11 comando e lo stendardo / al figlio di rangon, detto
: de sua grave pesanza / sento 'leggiar lo core / puoiché voi strenge amor /
le rendite delli beni dedicati a queste, lo stato ecclesiastico eccede in grandezza ed è
bella, di pui / c'a lo verdero / ti vidi in primiero.
cui canto. anonimo, i-558: lo meo bene a diporto / vegio tuttor
. poiché certa séte che essi non lo saperanno. 5. prep.
alterazioni cutanee con disposizione reticolata, per lo più evidenti in corrispondenza del collo.
le cocine / da lodar sì, ben lo disnar perfetto, / rari i conviti
fami glia combretacee, per lo più rampicanti, con fiori muniti di
dante, par., 21-35: per lo naturai costume, / le pole insieme
l'inverno a scaldar le fredde piume con lo sbattimento dell'ali. sacchetti, 112-16
è uno uccello che, quando vede invecchiare lo padre e la madre sì che perdano
francesco di vannozzo, 80: per lo bisbigliar de l'altra cova, /
per san polinaro, / che può per lo paese muover penna, / vengono a
di galloni o di pelliccia e per lo più di alamari. tommaseo [
. gigli, 2-211: chi a confortar lo stomaco mi porta / o zuppa o
nomi polacchi, in russia termina per lo più gli aggettivi maschili. piovene, 15-52
: li pollachi non l'amano né lo stimano. n. sagredo e g.
e il sec. vi, composta per lo più di agricoltori; costituì il nucleo
celesti (e nella cultura europea è per lo più riferito a quello compreso nell'emisfero
fanno circolare dentro taglienti venti polari e lo riempiono di pinguini in frac.
-particolarmente gelido. montale, 5-123: lo zigzag degli stomi sui battifredi / nei
è il principio egeliano degli opposti. costituisce lo stato libero polare delle potenze dinamiche.
: ciascuno dei due triedri aventi lo stesso vertice e tali che ciascuno degli
fis. sezione dell'ottica che ha lo scopo di misurare il grado di polarizzazione
influsso ch'esercita sulla polarizzazione della luce lo zucchero cristallizzabile. ne fu inventore il
bene altrove. bocchelli, 2-v-409: lo trasse, gli mise in mano un
ha quando si designa a quel modo lo stato dello spirito o di una delle sue
: dopo a cortesi saluti e accarezzamenti lo creò polemarco nella città di tespi, cioè
il cui aspetto più vistoso è per lo più un'acerba polemica anticlericale.
badoglio mi ha detto che gli alleati lo vedono male [lo sforza], tanto
che gli alleati lo vedono male [lo sforza], tanto più che anche
finestre. 2. che ha lo scopo o l'intento di controbattere opinioni
polemico di necessità perciò che non avendo lo spazio di narrare ho dovuto non foss'
forse nel lavoro inutile e inosservato: lo stile ci verrà dal buon costume.
di alberto mario, gentiluomo, quale lo conobbi di persona. c. e.
istinto ad aiutarsi. piovene, 6-117: lo spronava il disprezzo per il vecchio ordine
s. v.]: 'polemologia': lo studio della guerra...,
. intendiamo i polemologi italiani, per lo più di estrazione universitaria, un gruppo ristretto
generi e circa 300 specie, per lo più erbacee annuali o perenni, poche
8: i ragazzi del vicinato, quando lo volevano [geppetto] far montare su
] far montare su tutte le furie, lo chiamavano col soprannome di polendina, a
sezione della geografia che ha come oggetto lo studio delle città. = voce
: cesare fece fare fossati per tutto lo campo, ne'quali scolò tutta l'acqua
rappresenta a le volte la bianchezza e figura lo sparto, che noi chiamiamo gineste,
sieri compatibili (e si verifica per lo più nel sangue conservato).
li pescatori; poleai seminano e colgono lo riso. sassetti, 7-437: ve n'
delle parti del fiore, dal perianzio per lo più costituito da numerose appendici petaloidi
da ciascun fiore; il gineceo è per lo più supero e i fiori sono ermafroditi
vari pezzi di archi di circolo, per lo che occorre successivamente collocare un compasso in
specialità. pirandello, 8-769: lo prendono per le spalle e per i
le spalle e per i piedi e lo trasportano fuori; lo adagiano su una vettura
i piedi e lo trasportano fuori; lo adagiano su una vettura e lo conducono
; lo adagiano su una vettura e lo conducono al policlinico. e. cecchi,
di attitudini. gentile, 3-5: lo spirito umano... è policorde e
tastatura può allungarsi e raccorciarsi per accordare lo strumento a piacere. =
arco ogivale e dell'arco tondo, lo spirito delle scolture gotiche e romantiche e
: deplorazione slavata, giornalistica. nemmeno lo psicologismo poliedrico uso keynes. -che ha
figura solida limitata da poligoni (per lo meno quattro), che si dice convessa
.]: dicesi 'angolo solido'o 'poliedro'lo spazio angolare compreso fra più di due
approfondire le radici del passato e gettare lo scandaglio nell'avvenire. gramsci, 6-138
poliennale: coltivazione agraria che occupa lo stesso terreno per più anni successivi.
argomento le sue vicende e in partic. lo sfortunato amore del ciclope per la ninfa
distinguibili fra loro e che risultano per lo più armonici, gradevoli o suggestivi all'
i pinnipedi nel loro complesso... lo studioso fa notare che 21 specie si
scoffetto', e per dio l'imparerà e lo scriverà per traverso e per lungo.
per cinque anni: so appena leggerlo e lo comprendo malissimo. mio nonno era poliglotta
tondo,... cominciava sempre lo spettacolo dei suoi burattini esemplari con numeri
e arbusti, raramente alberi, per lo più delle zone temperate dell'emisfero settentrionale
la prima abside era poligonale, come lo indicano le fondamenta. sbarbaro, 1-222:
case arabe, policroma, poligonale, lo specchio d'acqua ricoperto da una coltre
maniera da cotal circolo sia compresa o lo comprenda. 2. figur.
del topo, la lentecchia palustre, lo psillio, il liquore dell'uovo, l'
umano è un effetto della limitazione. ora lo spirito poligonizza e rompe l'oggetto,
e circoscritto a due circonferenze che hanno lo stesso centro). -poligoni simili:
cioè che abbia gli stessi angoli e lo stesso numero de'lati. manfredi, 2-23
era un ponte, come... lo mostra la forma di cunei che essi
a condurre l'arco, e come lo mostrano i poligoni irregolari di trachite,
è 2, e vi si adopera lo stesso procedimento della prima, si ottiene la
trattato delle mascalcie [crusca]: così lo cura... coll'erba sanguinaria
'del poligono, overo sanguinaria femina'. lo poligono, overo sanguinaria femina, è
e facilità su argomenti disparati, per lo più in modo dilettantesco e senza approfondimento.
moderna, ignota agli antichi occidentali, è lo studio delle lettere e degl'idiomi d'
di molti lati e angoli eguali. volgendo lo strumento dall'altra parte, ci si
malie una gioia fra queste che somiglia lo smeraldo et è cinta d'una linea
protozoi zooflagellati che comprende specie per lo più parassite o simbionti nell'intestino di
de quelle figure, che 'l figiovanni lo vedesse, e che lassasti far a la
il poliménto ricevuto oggi dalla poesia, lo sgombramento delle riempiture, de'tanti ornati
alla temperatura di 170° e oltre, che lo accosta a quella in cui può accendersi
della metallurgia, l'economia agricola, lo sviluppo della navigazione, l'organizzazione sociale
apoteto, gli elegi, il comarchio, lo schenione, il cepione, il dione
i coefficenti nella formula di leibniz per lo sviluppo della potenza di un polinomio.
maggiore, il salvatico minore. alcuni lo chiamano teucrion. le foglie sono simili
circa 2 m e muso appiattito, e lo psephurus gladius, lungo fino a 6
ling. uso di più parole per indicare lo stesso oggetto o concetto; esistenza di
levendal, a cui ne avea commesso lo assedio. per la quale inaspettata impresa
smisuratissimi elefanti, che agli arieti de lo stesso pirro poliorcetico starebbon saldi più che
, anche, di briozoi, per lo più di forma arborescente. - anche
struttura radiata polipiforme; o conveniva, lo che sarebbe stato ancora più naturale,
coralli e le madrepore). -per lo più, nel linguaggio comune: polpo
). simintenai, ii-4: lo pesce polipo tiene lo preso nemico sotto
simintenai, ii-4: lo pesce polipo tiene lo preso nemico sotto l'acqua. citolini
detta alternante. i polipi abbondano per lo più nei mari caldi e profondi. quelli
condito con peperone fortissimo: questo commercio lo fanno le donne, nella strada, con
del polipo..., vi è lo spettro feroce di una monarchia. d'
. [altieri biagi], i-17: lo pollipo è eminencia camoxa inllo naxo avente
ne'lumi loro e lega, con lo insensibil suo polipo, tutti i loro sensi
compromette colla ostentazione della sua assiduità, io lo credo un povero animale della specie dei
mondo, di bassa statura, per lo più dotate di rizoma strisciante e di
polipodio purga la collora. i latini lo chiamano filicula, perché è simile alla
imperatoria. erbolario volgare, 1-103: lo polipodio sì ha virtù dissolutiva, attrattiva e
verso il basso; le spore vengono per lo più proiettate verso il centro dei tubuli
è risplendentissimo non ha bisogno di chi lo polisca, anzi, se qualcuno lo liscia
chi lo polisca, anzi, se qualcuno lo liscia, s'offusca. milizia,
diamante stesso. d'annunzio, iii-2-5: lo scarpellatore polisce la pietra dell'altare non
opere di sinan, monolitiche, fatte con lo stesso principio di chi taglia una pietra
che ci si potea specchiare dentro sì ben lo avea polito l'arena, l'aceto
il polisce e terge / scabrosa lima e lo riduce in forma / che lorica e
veggendo quello uccello così bello, sì lo tolse e questo parea più dimestico in mano
dimestico in mano che sopra; questa lo poliva e elli si lasciava toccare e
rovinato e polisci d'ogni asprezza silvestre lo spazio tra la casa pubblica e il
idem, iii-369: polire quadri è quasi lo stesso che deformarli. senza una grande
la sementa, lanciandola nell'aria con lo staro; nuvole di loppa piovigginavano sull'