foglie rappresentano un disco sessile che circonda lo stelo in tutta la sua base. lessona
di cui i lobi inferiori, superando lo stelo, si saldano insieme dall'altro
stranezza / hanno di peso, sì che lo palmento / n'andrìa giù in perfondo
modo indelebile. monte, 1-39-5: lo meo consiglio mettilo im perfondo. =
un corpo o un materiale per lo più resistente; perfo razione
incidere un corpo, un materiale per lo più duro, consistente, di penetrarvi
in una superficie; bucare, per lo più passando da parte a parte;
. bibbia volgar., i-357: lo signore... perforerà le orecchie
punteruoli. 3. passare attraverso lo strato di un materiale. leonardo,
stabia un autobus vi porta -se ve lo siete meritato, e cioè se sapete
lassù. 9. penetrare con lo sguardo (anche con valore iperb.
il fuoco di quella maledetta lente che lo perforava. tobino, 5-61: la
membri ifiziali. erbolario volgare, 1-50: lo dittamo... si trova
., iii-37: sotto la fine de lo obscuro sentiero... c'è
se sparse da principio questa opinione de lo perforato monte. bandello, 1-49 (
per estens. ferito, trafitto, per lo più da un colpo d'arma da
si riferisce ai madreporari i quali presentano lo scheletro di ciascun polipo crivellato da numerose
terreno (e tale termine indica per lo più i macchinari usati per praticare fori di
due lati della pellicola cinematografica che permettono lo svolgimento di ogni quadretto avanti la luce di
li ingeniosissimi e maximi orologi e tuto lo corpo de la mondiale e sferale machina
: perché se perfozamo bene de mantenire lo frumento al predo de libbre rinque
frumento al predo de libbre rinque lo saco e fare ogni provisione che non cresca
per dimostrare quanto era vittoriosa / che lo suo perforzo andasse ap aregi andò.
due volte il giorno colla mano asciutta per lo spazio di circa mezza ora alle braccia
, 5-60: si debe far de sopra lo suo fumo: over se deba far
suffumigio. erbolario volgare, 1-67: lo perfùmego, fatto del vino dove sera
è manifesto che le cose misturate per lo caldo e la disposizione del luoco perfuocante e
sottile membrana di pelle animale (per lo più di agnello o, anche,
il tempo ricercava. marino, i-136: lo pregai... d'un disegnotto
ghiberti, 149: ancora sia di bisogno lo sperimentatore il pergameno, tre carticelle piccole
alla pergamena vegetale (ed è per lo più adoperata come materiale per imballaggio per
spesso riccamente ornata di sculture, posta per lo più all'interno di una chiesa,
e la mattina per tempo salìo in sue lo pergamo e cominciò questa sua canzonetta,
. buti, 2-562: pergamo è lo luogo alto dove stanno li predicatori ad annunziare
, mentre fuori il populo digiuno / lo aspetta che gli esponga gli evangeli;
gioia donatello, / fervendo il marmo sotto lo scalpello, / quando ornava le bianche
estens. tribuna, palco elevato, per lo più di legno, spesso provvisorio,
calicut] uno corridor o pergamo con lo quale era venuto dalla sua casa maggiore
menghinina che giudicava il suo paese e lo condannava aveva alcunché di solenne come la
guerzoni, ii-1104: i preti di sicilia lo annunziano [garibaldi] dai pergami come
che facesse intendere a tisafeme, ch'egli lo ringraziava molto che col pergiùrio sua s'
, / ed in su questa sicurtà lo spagna, / sta'a veder, m'
pergolato2, sm. pergola, per lo più ampia e lunga, allestita con
giardino avea dintorno da sé e per lo mezzo in assai parti vie ampissime,
pergolato di viti che largo e ombroso per lo mezzo in croce il dipartiva, una
parlargli, e i due si avviarono verso lo scheletrito pergolatino dietro la casa.
sconfitta di monteaperto, xxvili-940: misser lo vescovo salse in sul pergolo e disse
tempi dell'antica metrica greco-latina, con lo schema u — uuu, bontempi
tempi dell'antica metrica greco-latina, con lo schema u — u-. tenzoni
delimitata da cippi con iscrizioni e per lo più da un muro, entro la
reu matiche, che per lo più dà luogo a un essudato
s. v.]: 'pericarditide': lo stesso che pe ricardite.
pianta ha un color verdegial lo. i fiori sono capitati come nel periclimeno
et il periclitante stato della piazza, lo persuadeano a stabilire col sultano la resa
., 4-363: lasciata la provincia e lo esercito, senza legge senza senatoconsulto,
sono inimici hanno occasione di assaltare, lo fanno partigianamente, e quelli altri defendano
precipizio. cavalca [crusca]: lo cavallo punto si getta velocemente in ogni
cavalca, 20-96: forse per lo molto andare attorno mercatando pericoleremo o in
un fatto d'arme navale, pericolando lo imperadore di essere ucciso da'saracini entrati
mutate vita e costumi. se non lo farete, non vi maravigliate poi se
, non vi maravigliate poi se viene lo esterminio e se pericolerà ogni cosa. sanudo
venendo a interchiudere da opposti lati, lo stringevano così da fame...
avesse a diventare tale che possa far pericolare lo stesso sistema. nievo, 1-649:
viltà. -essere compromesso (lo stato di salute). foscolo,
rea ischiatta che dio fece pericolare per lo diluvio. ghirardacci, 3-315: ora
, / multa fiata per ^ ò tes lo bregagna, / fam fa l'omo
, le singulari persone, tanto quanto lo nuovo raunamento d'avere appo alcuno?
cielo et in una notte pericolò quasi tutto lo esercito suo, che era infinito.
riceve pericolo e tempesta, se non lo avesse avuto, sarebbe stata pericolata al
bocchelli, 1-i-269: quelli del magistrato lo avevano guardato come la gente, in
richiedere per una comparigione del parentorio per lo pericolator suo il giudice del difìcio. luna
perigoni), sm. possibilità, per lo più incombente e minacciosa, che si
conv., i-n-13: per necessarie cagioni lo parlare di sé è conceduto: e
monester descende'semper per l'aiga a lo lago, e speciarmento ché era gram
e speciarmento ché era gram perigo a lo descende'da lao lo monte chi monto pendea
gram perigo a lo descende'da lao lo monte chi monto pendea. idem,
): la nave in la qua era lo vesco, depoi moti perigoli,.
, par., 8-1: solea creder lo mondo in suo periclo / che la
imperò che non riconoscere la creatura ragionevile lo suo vero creatore non poteva essere senza suo
in un determinato territorio o in tutto lo stato e da giustificare la proclamazione dello
, possono dichiarare, con decreto, lo stato di pericolo pubblico. ant.
bonvesin da la riva, xxxv-1-689: lo castellan stremisce, pagura ghe fo montada
dato la volta e soccorsogli, certamente tutto lo esercito di cestio arebbe portato gran pericolo
da una palla nel petto, onde lo si diceva morto e fu lungamente in
. -mettere, porre a pencolo lo stato, la libertà, ecc.
3-201: il re, vedendo lo stato suo e la città in tanto pericolo
loccuolo li tolse la speranza, e lo tribuno disperato si mise a pericolo de la
stefano, 5-5: chi sta in pericolo lo dano sia d'elo. monosini,
.]: 'passato il pericolo, gabbato lo santo': quando uno non ha più
ha in sé la possibilità, per lo più incombente e minacciosa, di determinare o
, sommettendo ciò che promettono, apportano lo contrario. meditazioni sulla vita di gesù cristo
marcio e di catrame... lo tiravano pericolosamente in giù, nel pozzo delle
vizio [l'ira] fugga, lo quale così malvagiamente e pericolosamente fa l'
piagente / e li amorosi sembianti / lo cor m'allegra e la mente / quando
mio vivente, / ché morto m'à lo dolentoso audire / e lo sguardar vostra
m'à lo dolentoso audire / e lo sguardar vostra fazon plagiente. g. cavalcanti
gioe piagente, / c'agiano divisato lo colore, / ben va cercando qual più
: l'om ch'è piacentero / de lo canto piacente / si fa 'nver lei
446: qual è il più gaio / lo sai di tutti i giochi e il
e il più piacente. / e lo sa la tua amica, che ridente /
a quelli che canteranno / pietosamente de lo meo dolire. castelvetro, io-xi-no:
si disnodi. bencivenni, 4-41: se lo 'ntendimento di tuo cuore è puro e
per ch'io non fusse morto, / lo suo risagio altero / mi si mostra
fra altre (e tale concessione aveva lo scopo di rendere più agevoli le riscossioni
fedì [cotone] colla spada per lo corpo e a quello romore corse la sua
. lode eccessiva, complimentosa, per lo più falsa e lusingatrice; elogio pronunciato
ricevuta, con sue vane laudi offerono lo splendore della gloria. sacchetti, 3-89:
nel loro cospetto da piasentieri, se lo crederanno; costui, essendo valoroso, volle
.. all'attizzamento de'piacentieri che lo stimolano a mal fare. gioberti,
307: che sia amore, eo dicerò lo vero: / quand'om diven solicito
: l'om ch'è piacentero / de lo canto piacente / si fa 'nver lei
(1881-1964) o che ne ricorda lo stile, caratterizzato da aspetti retoricamente monumentali
ch'eo non porria orgogliare / inver lo suo piasere. buti, 2-421:
: piacènzia è disposizione che seguita per lo conforto de la virtù concupiscibile et è
da foco mi spegno / e moro per lo degno / amor, che m'à
che li piace di darmi tormento / i'lo riceverò con gran piagenza / tanto ch'
benvolenza / ed io sovr'ogni gioia lo n'ò caro / lo vostro amore,
sovr'ogni gioia lo n'ò caro / lo vostro amore, e far vostra piagenza
vizi e delle virtù [tommaseo]: lo quinto ramo di superbia si è vanagloria
meco 'n piagenza, / poi fineria lo mio dolor servendo. -parlare a
. ritmo laurenziano, xxxv-i-6: lo vescovo grimaldesco, cento cavalier'a desco
con sì contenta labbia sempre attese / lo suon de le parole vere espresse.
il 'manuelino'poco può piacermi e poco lo raccomanderei, con i suoi viluppi e ricami
. giacomo da lentini, 468: lo cor, che di zo è concipitore,
xcv-82: clara fontana che sorge a lo nittore, / sopro li altre posto
il solaio dimenar facea, intanto che lo marito sentendo sì dimenare il solaio e.
fanno compagnia / assa'mi piaccion per lo vostro amore. francesco da barberino,
tutti. chiabrera, 521: chi lo consigliò a por mano al verso sciolto?
. svevo, 6-82: come le piace lo sposo? che fortuna per carla!
dante, purg., 28-91: lo sommo ben, che solo esso a sé
spietata franchezza. non devono piacersi, lo intuisco dal modo come continuano a squadrarsi
. poesie bolognesi, xcv-11: mamma, lo temp'è venuto / ch'eo me
inclinatissimo a la libidine, come per lo più son tutti i turchi, e veggendo
vollio mostrare, / se. tte lo plaquesse de fare, / estu meu
. fiore [dante], i-13-9: lo dio d'amor ti manda ch'e'
) immaginarselo con la fronte alta, con lo sguardo sicuro, col petto rilevato,
sguardo sicuro, col petto rilevato, con lo scilinguagnolo bene sciolto. d'annunzio,
piace. di costanzo, 1-259: per lo primo patto volse che 'l re mandasse
o in formule di cortesia, per lo più interlocutorie, esortative o parentetiche,
, mia donna, piazzati che bene lo puoi fare. leggende dell'exultet barberiniano
davanzati, iv-20: tutto ciò disia / lo mio cor, s'a voi piace
che ai bolognixi piaxese de volere recevere lo corpo del nevodo a sepoltura. dante
valle / piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno. boccaccio, i-193: ma
. 9. intr. per lo più con la particella pronom. compiacersi
: e'[l'amore] ven de lo vedere e d'udienza, / de lo
lo vedere e d'udienza, / de lo pensiero ed ancor di saggiare: /
ancor di saggiare: / fermasi quando vene lo piaciare. g. cavalcanti, i-208
p p immantenente amor a me lo 'nvia, / di che mi fece molto
ho fatto e sarà press'a poco lo stesso, ma non proprio esattamente lo stesso
poco lo stesso, ma non proprio esattamente lo stesso ». nasce dal diverso nell'
di cristo, iii-53-6: se io amo lo spirito, ho piacere di pensare le
, ili-canzone, 56: cose appariscono ne lo suo aspetto / che mostran de'piacer
per quel sangue preciosissimo / avrem nui lo regno santissimo, / se nui farem
regno santissimo, / se nui farem lo so plaser / e 90 q'el ne
se fai di me partensa / da lo suo bel piacili, / già mai non
iacopone, 79-38: si creatura pete per lo mio amor avire, / vadane a
non ci aio che fare: ella ha lo possedire, / pò far lo suo
ella ha lo possedire, / pò far lo suo piacire, ché lo s'ha
pò far lo suo piacire, ché lo s'ha comparato. abbracciavacca, xxix-7:
nel concetto. baldi, i-72: è lo studio de'libri un dolce inferno,
il piacere mediatamente, cioè mostrando come ce lo possiamo proc curare: la poesia immediatamente
giudizio negativo datone dal cristianesimo, che lo ha ridotto a mero godimento sensuale e
il fondamento e il carattere biologico, lo rivalutava ed esaltava come libero movente delle
del dolore, ed è tanto maggiore quanto lo fu il dolore e più rapido l'
novella del grasso legnaiuolo, 4: per lo essere molto uso col grasso, l'
qual, presa per suo piacere, lo leva di sentimento. buonarroti il giovane
; ma questi non saranno quelli che lo faranno ingrassare. piave, xc-302:
piacere). iacopone, 5-21: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire,
lussurioso ce vergogna d'apparire, / lo deletto puteglioso lo vergogna profirire: / or
d'apparire, / lo deletto puteglioso lo vergogna profirire: / or vedete '
posa. pigafetta, 225: la notte lo re venne nella riva e volse vedere
e bombe da fuoco, del che lo re pigliò gran piacere. p. del
di piacere e di diletto nel quale lo sguardo si delizia, il petto soavemente
giorno m'è più doplicato, / riguardando lo vostro viso aperto / che passa ogne
e soave, tanto che ridicere non lo sapeano. idem, inf., 5-104
donna amore, / come nel sol lo raggio e 'n ciel la stella. petrarca
s'eo vegno e non veggo / lo splendiente viso / che sguarda con pietansa /
villani, 9-82: per sperienza vedemo che lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio
e robusti non estimano piaceri che con lo esercitare le forze del corpo. algarotti
-casa di piacere: piccola costruzione per lo più di campagna che veniva destinata,
con ingegno e con arte; / lo tuo piacere ornai prendi per duce;
uno ferro a dosso che non ce lo caveranno a nostro piacere. straparola,
: rispose nerino che egli credere non lo poteva che ella fosse più formosa della madre
receva li nostri lodi et oracione in lo sò piasere sanctissimo. c. dati
ve sia en piacire / de volere lo mio ditto ascoltare. pulci, 1-61:
, che flora e grana, / de lo 'namoramento. ricciardo da cortona, 84
una richiesta o una domanda (per lo più nell'espressione per piacere, o
guardia, piacevolissimo figliuolo alla madre e lo minore de'maschi. ser giovanni,
le suoe parolle. e fa. lo esser forto e fermo e piascevele a
1-8: egli pianamente girando la briglia, lo ridusse [il cavallo] al piacevole
padre con le lacrime a gli occhi lo baciò nel capo. -adatto.
opera dell'ingegno, un componimento per lo più di argomento giocoso, burlesco,
trovare od ordinare chi non sae ornare lo suo dire e mettere parole piacevoli e
: l'imperadore caligola, perché disprezzava lo stile piacevole e ornato, ancorché per altro
.. con tanta gentilezza ed acutezza lo stil piacevole e satirico fu sempre da me
. g. gozzi, 1-233: lo stile ha quel colore che più conviene
: basta: farò quanto potrò, e lo stesso pel suo palcani, il quale
alla beffa, che, mentre calandrino per lo fiume ne venne e poi per la
utile. pigafetta, 3-95: magellano lo rassicurò dicendogli che le nostre armi erano
eccitante, ributtante e piacevole sapore che lo faceva sputare contro il muro, e
uno die che san grigorio passava per lo mercato di roma, vidde alquanti garzoni
. catone volgar., 1-52: lo fiume, lo quale pare piacevole,
volgar., 1-52: lo fiume, lo quale pare piacevole, per avventura più
. frugoni, i-10-139: poc'anzi a lo spirar d'aura piacevole, / mentre
d'accento e ancora di spirito, riponendo lo spirito piacevole in luogo dell'aspro e
bel modo parlare con filenio e isponerli lo amore che sua madonna li portava.
xxi-506: io mi confortavo certamente per lo testimonio che in quella sua ultima infermità
: il dottor ferretti piacevoleggia; ha lo stile di carlo dossi, la pratica clinica
è spesso giovevole al figliuolo, e per lo contrario la piacevolezza sempre dannosa. i
soldatesca e gli scandoli che ne nascevano, lo persuase che gl'indiani si guadagnerebbono più
bastonare come un tappeto e baciare chi lo bastona. -con metonimia: atto
fisiche che rendono una persona (per lo più ima donna) gradita alla vista
vostre altezze / e le bellezze -de lo vostri viso; /... /
viso; /... / e lo gaio portamento e gentilezze / (piacevolezze
, i-133: quello amore e eletto lo quale prende suo nascimento solamente per piacevolezza
quando al catai seco era: / e lo chiamò per nome e non si tenne
per attestare che né la tarantella, né lo stesso 'cancan'possono dare il più lontano
. [tommaseo]: briseida recepìo lo cavallo con gran piacebolezza. n. franco
,... perde dentro lo stato della sua piacevolezza. -condizione
pareva che l'instituto della brigata fosse lo star solo sulle piacevolezze. gemelli careri
2-95: egli assai piacevolmente le espose lo animo suo. f. d'ambra,
161): al mio solito modo piacevolissimamente lo salutai. b. cavalcanti,
avete trovato in me? io davvero non lo so, pensate se voi! »
guai a lei se la sua padrona lo avessi saputo. così godetti piacevolmente quella
de la placibilità e diletto che genera lo spirito santo ne le mentì umane, la
prenda porto là ove si riposa / lo meo core a lo vostro insegnamento.
ove si riposa / lo meo core a lo vostro insegnamento. rinaldo daquino, 98
, i-558: per gioiosa baldanza / lo meo cor toma a vita / ed in
, xxxv-i-265: ne voglio cantare / lo certo affinamento, / per che l'amor
, / da scrivere me dài tuto lo fornimento. pulci, 15-18: per amor
che sono nello stato del mezzo è lo segno del piacimento divino lo cessamento degl'
del mezzo è lo segno del piacimento divino lo cessamento degl'impugnatori e delle battaglie.
. laude, v-519-76: tucto sì lo 'nsanguenaron, / e questo era lor piaceménto
: s'elli è distinato / moltipricar lo folle pensamento, / e la ventura li
la ventura li dà piacimento / de lo gran bene c'ha disiderato.
capriccio; desiderio, aspirazione (per lo più nella locuz. awerb. a
vento / ke femena tra ^ esì de lo so plaquimento. g. cavalcanti,
avemo; che non avviene del volgare, lo quale a piacimento artificiato si transmuta.
transmuta. m. villani, 9-105: lo re di francia... promise
. romanzo di tristano, 2: lo re meliadus, sì come fue piacimento del
come fue piacimento del nostro segnore, lo re si coricoe co la reina, sì
prima generan l'amore, / e lo core li da nutrigamento. guittone,
, 5-16: l'odorato sì demostra lo breve delettamento: / « d'oltramar venner
e'par che da verace piacimento / lo fino amor discenda / guardando quel ch'
lusinghe sue. dominici, 4-140: componsi lo sciloppo: lusingare l'anima e farle
non per due rispetti, cioè quando lo troppo bere o mangiare o il troppo
o giacomo da lentini, 410: lo fin piacimento, / da cui l'amor
l'amor discende, / solo vista lo prende / ed in cor lo notrisce.
vista lo prende / ed in cor lo notrisce. pannuccio del bagno, 1-v-1
sì grande gioia mi dona, / che lo me'cor s'adona / a le'
/ a piagimento, con fina leansa / lo mio cor s'umelìa, / e
sopra un 'testo'. fanzini, iii-355: lo tratteneva dal ripartirsi anche l'amore alle
. barbaro, ii-103: il seguente giorno lo ritrovai a sedere nel suo luogo usato
, e più diligentemente che lui potete lo mescolò con lo cresma apparechiato sopra la
diligentemente che lui potete lo mescolò con lo cresma apparechiato sopra la piatena per ungere
soluzione di continuità della cute, per lo più accompagnata da secrezione di pus o
rolando corno olditi, guarda e vide turpino lo qualle dessendeva della montagna, che era
è sanguinoso, / e cresce ognor lo assalto furioso. ariosto, 18-64:
le piaghe. monti, 5-221: lo coglie in testa, rompegli l'elmetto /
, 67: prenes de sendat e fa lo ardre; e prenes de poi vera
fiera diventa più furioso contro ad essa per lo dolore della piaga. catzelu [guevara
mi darai piaghe o tormenti, io abbo lo spirito santo per lo quale io disprezzo
, io abbo lo spirito santo per lo quale io disprezzo ogne cosa di mondo.
trattare / l'alta spada sua superba / lo colpì la piaga acerba / per voler
signore, percosse iob di piaghe pessime che lo coprirono dalla pianta de'piedi insino al
erisipela. erbolario volgare, 1-133: lo suo succo [della sempreviva] con
una coscia con l'altra e per lo continuo toccamente delle cosce si scorticherà a
asino piagato sul dorso attraversava un prato. lo vide un corvo che si calò su
parigi e della corte di francia. lo redatto, 12: quivi fu posto celardo
volta egli formò. jahier, 41: lo smalto vetrino delle cazzeruole s'è scheggiato
bibbia volgar., i-300: disse lo signore a moisè: domattina lèvati su e
e dirai a lui: queste cose dice lo signore iddio delli ebrei; lascia lo
lo signore iddio delli ebrei; lascia lo popolo mio, acciò ch'egli sacrifichi
e sopra li servi tuoi e sopra lo popolo tuo, acciò che tu sappi che
., vi-11 (75): per lo merito de'peccati è data la piaga
lasciasse andare il popolo di dio, lo feciono [il faraone] venire nell'
da pisa, 1-45: dio percosse lo egitto con più piaghe che con diece.
nostro paese...: lo hanno liberato dalla piaga terribile del militarismo
d'animo in una persona, per lo più come conseguenza di discorsi altrui)
leti, 5-i-3: quanto caro mi costa lo scrivere è così noto...
, ho parlato di me: tale è lo stato dell'anima mia; toma sempre
buonafede, 1-ii-195: qualunque cosa egli [lo scaligero] facesse e qualunque altra facessero
ispirituale armadura ricuopra il corpo; abbi lo scudo de la fede con lo quale tu
; abbi lo scudo de la fede con lo quale tu scacci la piaga.
cotidianamentre eresse a mi la plaga e lo dolore, ^ oè l'amor. neri
che inclinano sempre), non se lo staccan più. un partito onesto, ragionevole
291: come el corpo rimane squarciato per lo colpo datogli, così l'anima riceve
uguccione da lodi, v-151-171: poi lo ferì dal destro lato / d'una
/ d'una lan <; a per lo costato, / sì q'el n'ensì
una piaga'. verga, ii-380: lo portarono a casa su di una barella,
veddero distrutti in gran parte i capelli e lo spazio ad essi destinato occupato da un
volgar., 4: volete voi udire lo sposo nella cantica parlando della carità piagante
, / or che in sue man lo stesso clefi è preso, / or che
mare tempestoso / navica vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate. attribuito
ma per quello di che fu piagato lo egitto. prose e rime spirituali antiche
persona in questo modo, venne ancora lo dimonio dinanzi al signore. d. borghesi
. d. borghesi, lxv-113: lo mio giorno seren torbido farsi / già vidi
, egro, discemo / per piagar lo mio cor fortuna farsi. crudeli,
... nella parte, e lo dici tu stessa, la parte migliore ch'
/ ma non awien, se in campo lo conduco? ramusio, cii-i-441: li
guinizelli, xxxv-ii-451: di sì forte valor lo colpo venne / che gli occhi no
ma passò dentr'al cor, che lo sostenne / e sentési piagato duramente.
dormo'per necessità della natura, 'e lo core mio vegghia'per la moltitudine dell'
di cuore, arditamente si gettò dinanzi a lo 'mperadore. pantera, 1-268:
[la religione cristiana] vi furono per lo più indotte dal timore e dalla forza
da vecchiano il quale, se non lo aduli e noi piaggi, ti coprirà
facchinescamente di quel fango che t'ho detto lo impaccia ancora. graf, 5-489:
ne lusinga e che non cerca per lo più che d'ingannarci e d'indurci in
da imola volgar., i-138: lo grido delle donne e de'fanciulli che
nobiltà e di ricchezze, ma piagne per lo essere privato di moglie. guarini,
cadere minute gocce di pioggia (per lo più con riferimento all'atmosfera malinconica e
così diceva, il fine della morte lo ricoperse e l'anima volando fuor delle
, triste. simintendi, 2-96: lo piagnevole principio seguiterà migliore ventura. boccaccio
[tommaseo]: in quel tempo che lo piagnevole fiume allia fece insanguinato con le
comportamento, discorso che esprime, per lo più in modo lagnoso e molesto, dolore
, le morlacche usano d'andare, per lo meno ogni dì festivo, a fare
credere che stato fosse lazzaro, giacché cristo lo chiama suo amico? verga, 3-227
per estens. espressione di dolente e per lo più sterile rammarico, di recriminazione o
tanti non credono più (ma pochi lo confessano) a profondità di quel genere
pochino di piagnisteo, qualche retorica sentimentale lo avrebbe raccomandato. marinetti, ii-72:
/ e, benché donne debili, / lo faren piagnistridulo, / morticolor di cenere
che, un imprestato dolore fingendo, offerissero lo stesso apparente spettacolo. d'annunzio,
popolari, ii-102: tacete, sentite lo stracciarolo? ebbe, colui va in cerca
. che si lagna di continuo e per lo più per futili motivi; che esprime
simulando pena, afflizione (e ha per lo più una connotazione spreg.).
. 2. persona che, per lo più a pagamento, accompagna con pianti
lume di saturnia stella / dell'etra lo splendor con rai focosi / irraggierà alla
per estens. che si lagna, per lo più per futili motivi. - anche
piangere, gemere sommessamente e per lo più in modo insistente e fastidioso;
sonare in modo lamentoso e stridulo (per lo più per scarsa capacità).
in modo sommesso ma insistente, per lo più per motivi di poco conto.
.., a far sentire più vivo lo strisciar delle piale, il ronzare dei
discrezione redarguirai. carducci, iii-24-209: lo scrittore di gusto raschi d'attomo l'
sm. ciascuno dei listelli che costituiscono lo scarto di un tronco segato per ridurlo
o piallare. pascoli, i-145: lo imaginate voi il buon legnaiolo che ha
[tommaseo]: la lettiera dov'è lo cavallo a dormire sia cavata sotto terra
usata per abbattere il minerale (per lo più carbone). = femm
s. v.]: 'piallettare': lo dicono... i legnaiuoli quando
o di metallo, usata per lo più per lavorazioni minute o per
ultima grana ci vuol... lo smeriglio stracco o raffinatissimo e strofinarlo di
s. v.]: 'piallino': lo stesso che pialletto. 2
piana1, sf. pianura di estensione per lo più limitata, che interrompe una
s. v.]: 'piana': lo stesso che porca nel significato di quello
, 22]: fare piane per lo palco della sala grande. p. cattaneo
sono:... ne'reggimenti lo stato colonnello;... nelle compagnie
. libro dei sette savi, 17: lo pastore grande cominciò a gittare giuso delle
a gittare giuso delle pere pianamente perché lo porco mangiasse e partissesi pascio. testi
., iii-5 (4): portando lo vim un povem a lo vesco segundo
): portando lo vim un povem a lo vesco segundo l'usanza, lo re
a lo vesco segundo l'usanza, lo re planamenti steise la man e piglià
la man e piglià de man de lo dunpello lo goto de lo vim e porselo
e piglià de man de lo dunpello lo goto de lo vim e porselo a lo
de man de lo dunpello lo goto de lo vim e porselo a lo vesco.
lo goto de lo vim e porselo a lo vesco. boccaccio, viii-1-53: quelle
spiuma. leonardo, 2-51: dipoi gitta lo stagno nell'una delle teste che sie
pianamente si cuoceranno, mentre si cuoce lo arrosto. a. neri, 1-23
davanti alla cella di costui, sentio lo schiamazzio che costoro insieme faceano. sacchetti,
mio car, pur pianamente / se lo stil tocca il vivo, fa romore
egli, pianamente girando la briglia, lo ridusse [il cavallo] al piacevole
una grande commozione, fino allora sconosciuta, lo invase. alzò pianamente una striscia di
guerra: / l'altra a seconda per lo fiume invia, / che pianamente e
così ammazza la mestizia, perché allora lo spirito dentro pianamente si ritira, stimandosi
sia equale. machiavelli, 1-vi-439: lo erpice è un lavorio di legno quadro
. trovò la navicella da texere e lo plannolino da planare le asse. fiamma,
pianatolo, sm. cesello con punta per lo più quadrangolare, usato per levigare una
gli scalpelli e li siggelli, ciò è lo stozzo, la faguccia, tocchiollino,
impiantito di un locale, costituito per lo più da mattoni, mattonelle o assi di
tigre e l'antilope, per tutto lo spazio del 'ring', strisciando con le
. 3. strato superficiale, per lo più di malta mescolata con pietruzze,
poca discrezion e grande ingiuria di chi lo sopporta. poleni, 75: potrebbe forse
il calcagno, ed è usata per lo più in casa (e un tempo
elio portava, quando l'andava per lo mundo predegando. sacchetti, v-120:
degli uffizi, 4-iii-202: la fabrica lo servì di scudi 100 per scontarne ogni anno
scandola. filarete, 116: io lo domandai quello che fanno di quelle scorze
. tommaso di silvestro, 365: lo fece... legare in mezzo
1-67: d vascello che sarà, come lo chiamano, pianèllo e con poco
di sosta o intermedio quello, per lo più di ridotte dimensioni, situato fra
ristoro, ii-18: trovamo andare entro per lo cerchio del zodiaco sette stelle capetane,
zodiaco sette stelle capetane, e paiono per lo loro effetto uasi donne de l'altre
la terra e 'l sole non rendeo lo suo lume e tutte le pianete del cielo
-in relazione con un agg. che lo individua. monti, x-3-100: le
gelo / si mostra tutto a noi per lo grand'arco / nel qual ciascun di
pianete e grande altura / e ciascun'ha lo suo corpo formato, / celestial nomato
dante, purg., 1-19: lo bel pianeto che d'amar conforta / faceva
mi'pianeto ne meto ch'estingua / lo core et amore, che m'è sì
xxiii-31: ho ferma credenza / che lo mio nascimento / fosse in mala pianeta
. sorte, fato, destino (per lo più avverso). manzoni,
destri / vide un pianeto, per lo qual comprendea / che la imperarixe la
di abitudini o di usi (per lo più con connotazione iron., a
quali non ci assentivano fin qui che lo emisfero nostro patisse mai difetto di luce
, xliv-132: per ragione stimo che lo spagnuolo fosse nato sotto il pianeta del
il prete dopo l'altro paramento, significa lo vestimento della porpora, la quale fu
intorno a un pianeta principale (per lo più con riferimento ai satelliti di giove
. boccaccio, 1-i-370: cessino per lo tuo aiuto questi venti e manifestici la
abandona. albertano volgar., 1-30: lo 'ngegno si perde, se non
fra la pianezza, la gaietà e lo scintillare dei sensi e dei colori vivissimo
. lunardo del gualtacca, 331: lo profeta piacente, / pogo che nd'
a quella mangiatora la vergene matre e lo divino fanciullo piangente ne le cònola.
. imperiali, 4-131: per tentare / lo scampo non creduto, al ventre ondoso
onde va morte altera, / vedi lo scempio della gloria nostra, / ch'esser
a plettro piangente, / e per lo zio materno, or ch'egli giace,
avere). versare lacrime, per lo più unite a lamenti e suoni inarticolati,
morte de lor frai, piantando corsen a lo veneraber fortunao. boccaccio, dee.
, i-552: sì gran doglienza n'have lo meo core / che gli occhi mei
p p 205: lo core innamorato, / messere, si lamenta
quelli di sì duro cuore che udendo lo mio dire non si muova a pietade e
doglia m'è nel cor venuta, / lo qual mi fa doler e pianger forte
: piangendo gli occhi mei / mi bagnano lo viso. baldo da pasignano, xvti-269-2
luci mie sì inebriate, / che de lo stare a piangere eran vaghe. petrarca
. pea, 5-63: irregolare è lo scheletro, che tien su le viti,
, costernazione o preoccupazione e, per lo più, esternarle in modo contenuto,
95): veggendo come leggiero era lo suo durare [della vita], ancora
dante, inf., 19-45: lo buon maestro ancor de la sua anca
, di afflizione profonda (l'anima, lo spirito). latini, rettor.
mente dogliosa che mi mostra / sempre davanti lo su voler fero. tommaseo, 2-iii-32
, 2-iii-32: vo'maledirlo, e poi lo compiango: / e mi piangon le
tesoro / che s'acquistò piangendo ne lo essilio / di babillòn, ove si
. tr. versare, secernere (per lo più con il compì, dell'oggetto
giambullari, 133: era... lo spavento sì grande in tutta quella città
, battendo il bastone per terra. -non lo hai pianto la prima volta e lo
lo hai pianto la prima volta e lo piangi la seconda! 18.
, / et io piango d'ognun lo incerto detto. guicciardini, viii-228:
ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci amici
dolci amici addio; / e che lo novo peregrin d'amore / punge, se
l'avarizia, per purgarmi, / per lo contrario suo m'è incontrato.
pianto. anonimo, i-512: bagnandomi lo viso, / pianger mi toma riso
tosto m'ha condotto / a ber lo dolce assenzo d'i martiri / la
piangere e ascolta. buti, 2-760: lo seme del piangere sono le lagrime.
le lagrime...; e come lo seme produtto dall'erba, caduto in
in terra, produce simile erba, così lo piangere produce lagrime, e le lagrime
produce lagrime, e le lagrime produceno lo piangere. petrarca, 301-2: valle
nociano a li ochi: la polvere, lo piangere, el fuoco, el fumé
il cuore e con piena compassione d'animo lo piangevole caso. guido delle colonne volgar
: la voce piangevole di sua madre lo fece rabbrividire. -rigato di lacrime
viso indifferente e sereno,... lo atteggino invece a un'aria piangevole di
usava il re nelle sue azzioni e lo stato piangevole de'suoi affari non invitavano
viso che rida, schifare di non lo fare piuttosto piangioso che lieto?
di ferrara, 233: pianciti con lei lo sò dolce fiolo /..
. / per qui? udé che cridava lo stuolo / « or muora, muora
liberazione dura due giorni; per me lo sai quanto dura? ».
, senza falsa vergogna e senza lo stomachevole piangoléggio dei bisognosi, espose le
animale. lalli, 11-21: de lo stesso pallante un cavallone, / ed il
: le donne che sono al parturire per lo dolore e per la pena con voce
, nel mezzo d'una pianiera strada lo scaricarono a traverso, e lascioronlo
pianificata. bacchelli, 2-xix963: e lo squallore e il tedio degli incivilimenti prefabbricati
vostro serchio. pea, 7-44: lo sento di non avere addosso sangue di
in partic. economica (e ha per lo più una connotazione polemica).
. -in partic.: chi, per lo più per scopi professionali, esegue musica
fu dovuta al fatto- che pio ix lo rese obbligatorio in tutte le circostanze).
magna capitana, / là dov'è lo mio core nott'e dia. latini,
a destra. cavalca, 19-64: perché lo... monastero è posto in
agli animosi. forteguerri, 22-54: lo che quanto a ricciardo suo dolesse /
, i-467: ci voleva a suo tempo lo straripare di tutto il popolo, la
come nieve, col pelo piano per lo caldo luogo. boccaccio, viii-1-177:
il mortaio, e colla mano piana lo premi. -figur. privo di particolarismi
barche piane qua e là fatte per lo passo del fiume. varthema, 146
da intendere tutti, ma tutta volta lo sponitore dirae alcune parole per più chiarezza
/ plazati perdonare / al tuo supetto per lo gran dolere. boccaccio, viii-1-42:
: tre volte e quattro e sei lesse lo scritto / quello infelice, e pur
v'era scritto; / e sempre lo vedea più chiaro e piano. piccolomini
buxenara è piana per mezo mio. lo cavo de sardegna à nome cavo de viti
predicativa di valore awerb., per lo più in forma di endiadi. g
mai / chi fosser queste, non lo odendo dire; / ma io vi narrerò
narrazione, e talvolta per lunghi tratti, lo stile cammina ben più naturale e più
ogne mano / e tuttor serventese, / lo gentil baldo sovrano / di terra scarlinese
, sereno. compagni, 3-25: lo imperadore con piano animo tenne il consiglio
umele e piana: / « io te lo dirò, da poi che 'l voi
xxxv-i-791: sé tu que fa lo vilan / al so segnor chi è
colomba senza fele, / quella per cui lo spirito d'amore / in me discende
d'amore / in me discende da lo suo pianeto. i. alighieri, 100
quando se convene, per? ò che lo so dire serà piu ornato. poesie
. aw. adagio, lentamente (per lo più ripetuto con valore intensivo).
dante, inf., 23-71: per lo peso quella gente stanca / venia sì
piano, / perché 'l re dario no lo conoscesse, / con un'accesa facellina
uscio del giardin principale, e ne lo appressarmici veggo alcuni giovani...
usare con le femmine, loro medesime lo pigliano non in uno ordine e cominciano
cortesia / nullor grave li sia / lo soferir, donde poi tal gioi prende
; e sta'attento, ché io te lo vo'dir piano, acciocché, se
»: / per altro modo ancora lo proviano. ariosto, sat., 3-283
arcata. tacchinardi, 3-22: deve [lo scolare] basare i suoi princìpi sul
la testa sì grande e pesante colpo che lo fece andare in piana terra. offici
tale che 'l peso di detti frutti lo tirò diradicato e rotto alla piana terra.
giaceva sopra un pagliericcio a piana terra, lo fé levare e portare nel suo povero
s'io le dico alla piana che lo stare a detta non si conviene a'
vantaggio di poter... sollevar lo stile, che va per la piana,
, 29-12 (62): consiglio ognuno lo può fare, / che se dia
medicina, / se mai tomi a veder lo dolce piano / che da vercelli a
., 1-118: noi andavam per lo solingo piano / com'om che toma a
combattere ma vincergli, come si vide per lo esemplo da noi più volte allegato a
i voli che svariano sul passo. / lo chiedo invano al piano dove una bruma
anno, a dì 23 aprile, lo popolo di lucca andoe a guastare con grande
lucca andoe a guastare con grande esercito lo piano di fillungo e 'l piano di versiglia
a semicerchio era nel bel mezzo per lo stato maggiore e un dugento tavole disposte
: le macini pestano girando circolarmente per lo piano della mesa assai velocemente. marchetti
quando è bene incorporato, e tu lo gitta in uno canale un poco largo,
un alettone o a un timone per compensare lo sforzo che occorre a muoverlo.
(alettone o timone) per compensare lo sforzo occorrente a muoverlo.
a 12 di palla; e tira per lo piano, ovvero livello dell'anima,
l'unità fondamentale della vegetazione corrispondente per lo più a una variazione di altitudine e
nelle costruzioni civili, la superficie per lo più pianeggiante che delimita superiormente il terreno
regolamento: quello su cui viene posto lo strato di materiali che formano la massicciata
dalle rotaie, formanti il binario per lo scorrimento dei ponti mobili delle gru.
nella direzione dei loro piani sono per lo più depressi verso tramontana, e ciò è
che all'interno di una fortificazione definisce lo spazio defilato rispetto al tiro delle artiglierie
riscontro o di tracciatura: piattaforma, per lo più rettangolare o quadrata, di granito
dei liberi, xcii-ii-142: e'sono serpentino lo sovrano: / cum grande punte me
del suo vaso è arido, essa lo fugge, né si volendo accostare tiene
superiore ed accumulandolo alla inferiore, che lo ridurrebbe quasi in piano. fogazzaro,
aperti. b. davanzati, i-276: lo sterminio degli uspensi spaventò gli altri,
e'toco nel vero certamente: / prezzo lo vostro dir men ch'um pisano!
et udii un'aquila la quale volava per lo mezzo del cielo. -sommariamente.
discorso scritto o orale (integrato per lo più con l'ausilio di mezzi di
pubblica ben diretta e con energia prepara lo spirito e gli organi dell'uomo ad agire
(i piani quinquennali) e ipersublimata (lo stakanovismo di ogni specie); imperialismo
di tecnici e di economisti, per lo sviluppo dell'occupazione e del reddito in
programma, proposito (e il testo che lo contiene ed espone). - anche
giusta le circostanze e secondoché il bisogno lo ricerca. -ordinamento teleologico del creato
delle forze impegnate in operazioni militari e lo scritto che la contiene. -piano di
secondo il quale riuscir potessero a scacciare lo straniero. bettini, 1-385: e
ambito universitario, programma di studi che lo studente è tenuto a redigere all'inizio
comunità montane, ecc.) aventi lo scopo di indirizzare e controllare gli enti
sottofondo musicale eseguito dal vivo (per lo più da un pianista). -anche
la cui cassa, fatta appositamente per lo strumento, segue l'indicazione somministrata dalla
forma di pianoforte è molto usata. familiarmente lo dicono anco 'pianfòrte'che può tornar comodo
le piante ricevono il nutrimento dalla terra e lo pigliano mediante le loro radici, onde
bulbose. c. ridolfi, ii-198: lo zafferano ('crocus sativus') è una
, sono dette annue, quando dentro lo spazio di un anno nascono e periscono
2. figur. persona, per lo più celebre, considerata per l'eccellenza
.. ha conosciuto lodovico, non lo poteva conoscere; e mi duole che sia
/ quinci rotando intorno, / mirin lo 'nfausto nido ove l'acerba / pianta di
mondo errante / licenza di combatter per lo seme / del qual ti fascian ventiquattro
sede, / ch'esto disio tutto lo cor mi schianta. piccolomini, 1-507:
tenere reste, overo sarebbe ita per lo mezzo del mare sospesa nelle confiate onde
del piede, la cura sua è ogniere lo luoco con olio e con graso.
pianta. cino, iii-54-2: messer, lo mal che ne la mente siede /
siede / e pone e tien sopra lo cor la pianta, / poi ch'à
attende / tra i soffi d'aquilon lo stuol volante / ch'a la valle s'
disegno pianta, quasi che, come lo spazio che occupa la pianta del piede
così questa pianta sia fondamento di tutto lo edificio. p. cattaneo, 1-1:
un luogo senza muoversi più (per lo più per indicare chi impone ad altri
dovea esser schiuso or ora, non lo sarà più sino alla primavera. quell'
139: su, conducetelo via, né lo sospenderete se non a una pianta che
alle monacelle più giovani, che se lo mangiavano con gli occhi dalle grate,
pietro ispano volgar., 3-65: lo sugo di piantàgine o vero petacciula o
radice perenne, grossa, quasi carnosa; lo scapo peloso in tutta la sua lunghezza
, comprendente tre generi; sono per lo più erbe o arbusti incospicui, con
; hanno stelo di rado ramoso, per lo più semplice, nudo e scapiforme:
vigna e la inebbriazione del suo frutto e lo scoprimento del dormiente e l'altre cose
terreno, campo coltivato con piante per lo più dello stesso tipo. cesarotti,
alla coltivazione di piante industriali, per lo più dello stesso genere (con partic
mano d'opera importata, costituita per lo più da negri. = lat
solleva continuamente questioni ò obiezioni, per lo più cavillose e di poco conto;
senso concreto: insieme di piante per lo più dello stesso tipo, coltivate su un
sostegno di segnali ferroviari (ed è per lo più munita di attrezzature per il fissaggio
da fame risaltare i colori e facilitare lo scarto di fili difettosi o sporchi.
e stupido, della stessa maniera che lo hanno l'ostriche, le spugne e
barbate. erbolario volgare, 1-7: lo aglio se pianta e non si semina
orizzontalmente spaccandoli nel mezzo e sotterrandoli; lo che in alcuni luoghi chiaman 'piantare a
, 4-288: piantasi di seme [lo spincervino] che nasce dalle coccole che egli
state generalmente è mal piantare, per lo caldo e per lo secco, il quale
piantare, per lo caldo e per lo secco, il quale fa diventar vano
1-45: dionisio bacco... fu lo primo uomo che piantò vigna in grecia
. bibbia volgar., i-29: lo signore iddio avea piantato in verità il
vessillo, un'insegna, issandola per lo più in segno di vittoria o di
insegne sopra quella fortezza e sforzandosi per lo ponte di entrar dentro, i cristiani,
maggio, il pinolo, la fava, lo stendardo, ecc.). bandello
il baccelliere mi ebbe piantato due volte lo stendardo nella rocca e una nel rivellino
interrottamente parlava, gli trassi dal collo lo stile e glielo piantai nel core per
e ordinare le loggie, le quali per lo più si sogliono fare nella facciata dinanzi
oggetto in un determinato luogo, per lo più bene in evidenza e con gesti
che aveva fretta di giocare a 'poker', lo ascoltava restandosene in piedi e, lasciatolo
di tutti! baldini, i-309: lo scultore arturo martini, che aveva bisogno
a. cattaneo, ii-34: verrà lo spirito santo: pianterà tribunale e sedendo
, ii-724: la bottega ce la pianto lo stesso. fracchia, 933: il
mantenere saldamente la propria posizione (per lo più in relazione con un compì,
. gatto, 2-168: vettorre tremava per lo sdegno, non trovò la calma per
contratempi, or piantandosi, or saltando per lo dritto ed ora in volta, or
qualcuno con atteggiamento risoluto e, per lo più, minaccioso, di sfida.
l'interrogato, piantandosi davanti a chi lo interpellava. c. boito, 256
sul ventre enorme. pirandello, 7-128: lo scala con le enormi sopracciglia aggrottate si
si piantavano contro il graticcio, e lo scagnozzo urlava con voce fessa.
piantare penso si dia più grazia e per lo simile miglior fede a uno nel battesmo
che parlasse in maniera che coloro non lo potessero mai ascoltare. 20.
alessandro senza guardar l'omuncolo -il comunismo lo piantano i tuoi cari tedeschi. -imporre
di dotto, quando per verità intrinsecamente non lo è. muratori, 9-112: i
il nostro messer tiziano nel vedergli ne lo spedone e nel sentirgli col naso,
i tacchini e se ne venne su lo spiazzo davanti la villa a guardar
-lasciare la persona amata, per lo più in modo brusco e improvviso;
come ha fatto per el passato, lo piantano, chi pensa al profitto suo debbe
, i-228: perché quel cardinale non lo pianti / oppur quell'altro non ne
borghese risalito volle fargli il mecenate, lo piantò e lo tramandò in una lettera
volle fargli il mecenate, lo piantò e lo tramandò in una lettera ridicolo alla posterità
, piantandomi con mancamento di acqua per lo riempimento di terreno. porcacchi, i-349:
33. abbandonare un luogo, per lo più con urgenza, improvvisamente.
b. mancini, ci-199: si ricordi lo scolare di perfettamente piantare...
gli occhi: fissare intensamente; volgere lo sguardo. manzoni, pr. sp
quel vederli adattarsi i manali, impeciar lo spago, colla lesina e il piantastecchi
, il mettere a dimora, per lo più in modo regolare e secondo una
emilia, toscana e campania è per lo più costituito da viti maritate).
. posto, situato in un luogo per lo più eminente o frequentato o opportuno per
la testa, e si riferisce per lo più a persone robuste, vigorose).
una persona, il suo fisico, per lo più nell'espressione ben piantato).
dal pallone, con gentile e destro modo lo possano ricacciare contra gli avversari. carducci
14. fissato su qualcuno o qualcosa (lo sguardo). sbarbaro, 1-106:
le labbra strette... e teneva lo sguardo dritto piantato nell'altro.
antico dei ferrati marchesi portava questo fiore: lo porta quello ultimamente piantato dall'onorevole sella
bolognesi, xcv-95: séte, bella, lo fiore della contrata / che ne lo
lo fiore della contrata / che ne lo core mi séte piantata. 22
fitto il capo in sul piumaccio, se lo rodeva con la rabbia del martello che
lei capriccio, non trova aiuto quando lo chiede, non trova chi la consigli
piantatóio, sm. cavicchio, per lo più appuntito, con cui vengono praticati
piantazioni degli alberi e coll'annue semente, lo stagnamento deu'acque e il formarsi delle
un ciabattiere indiavolato, che faceagli impegolare lo spago,... e spesso
al pian terreno. nievo, 29: lo attendeva rispettosamente nella gran sala del pianterreno
palcoscenico). metastasio, 1-i-63: lo farei volentieri ma, senza i lumi,
modesta altezza, poco appariscente o con lo stelo esile e delicato (anche con
a dio è piaciuto, ma ancora lo ringrazio che, come che quella mia
mezzo, e il sopraccorpo, che lo ricopre. il piede è quello su
conosciamo che dentro è passione dolorosa per lo pianto, per lo percuotersi il petto,
passione dolorosa per lo pianto, per lo percuotersi il petto, per lo battersi
, per lo percuotersi il petto, per lo battersi a palme e per simili cose
diligentemente come fedelmente e divotamente lavorano per lo signore loro con pianto e con suspiri lo
lo signore loro con pianto e con suspiri lo meglio ch'elle sanno. s.
, inf., 19-65: per che lo spirto tutti storse i piedi; /
noi come dobbiamo orare, ei (lo spirito santo] avvoca per noi con
da lentini, 29: con abundanza -de lo dolce pianto / lo bel visagio bagni
con abundanza -de lo dolce pianto / lo bel visagio bagni tutto quanto. francesco da
disposto tutto quanto / a riguardar ne lo scoperto fondo, / che si bagnava
/ oh! d'un pianto di stelle lo inondi / quest'atomo opaco del male
, i-151: io non pensava che lo cor giammai / avesse di sospir tormento
da pisa, 1-331: in quello che lo corpo di pallante si portava alla città
n. agostini, 6-7-94: in francia lo tornar senza martiro, / dove visser
si sien bolle né doglie, / lo sanno ben questi moderni amanti, / che
i-221: poi che co maggiore forza assalgo lo terzo piantone..., uno
.. gli alberi tagliati rinverdire per lo lietissimo lavorio e rabbellire per gli dilettevoli
il puledro alla vigna, cioè levando lo romano imperio alla chiesa di roma,
è a vedere che l'ulivo non faccia lo sterzo. = lat. mediev
ferd. martini, 1-iii-190: lo trovai, dopo molte peripezie toccategli
altrettanti magistrati, con questo freddo umido lo aspettare un'ora in marsina e cravatta
uniformemente orizzontale o lievemente ondulata, per lo più a poca altezza sul livello del
vico, 4-i-999: ne'monti per lo più si vedono piantate le terre forti e
buzzati, 4-532: stava per cominciare lo stacco, la selvaggia impennata con cui
'politico'o 'didascalico'o 'morale'; lo riducono a querele di cattolici e protestanti,
: como l'augel che pia, / lo me'cor piange e cria / per
drudo avere. cagnoli, vi-356: sento lo boscaiuola capinera / mesta piar sull'arco
o patate che mettono: 'non lo vedete che queste castagne piano? '.
di spessore abbastanza regolare, ricavato per lo più col martellamento di una massa di
: moisè scrisse in una piastra d'oro lo nome di dio. statuto della gabella
2-163: quando il sole, per lo eclipsi, rimane in forma lunare, piglia
de'tempi ed usanze non potendosi osservare lo statuto del 1580 interamente, si concede
medievali e rinascimentali, ed erano per lo più fucinate con ferro e acciaio (
e sozza, / se talor per lo pian stende le strisce, / e
sudetta parte, acciò che nell'aprire lo sportello cali da sé, né si
si formano spontaneamente e preservare dalla corrosione lo scafo stesso. dizionario di marina,
. ciascuno degli elementi ossei che formano lo scudo e il piastrone dei rettili testudinati.
, c'esortò a pigliarlo, dicendo che lo conosceva per uomo fidato; e però
. guerrazzi, ii-39: chi è lo sciagurato che si è preso tutti questi
sale nel generale trasparente, tralucono per lo più quelle cruste o piastrelle di sale simili
[al morso della vipera] lo sterco delle capre impiastrato co 'l vino e
g. b. ricciardi, 25: lo speziai tutte le spatole / può gettar
piastrino1, sm. placca sottile, per lo più di metallo. falconi
su inciso il nome, baptist kipp: lo aveva ricavato dal piastrino militare.
e temperato e crudo, / che lo passò, sì che il piastron gli ha
, / che [orlando] gli passò lo scudo, ch'era d'osso /
e appesa verticalmente contro cui si esercita lo schermidore. 3. per simil.
, il quale, se con piatà lo scriverà, farà gli uditori piangere dirottamente
piatanza, / volendo a. mme lo core e li occhi avrire, / alquanto
caso]: l'indiani piaitano quando trovan lo tesoro de chi deve essere o di
vendi, perché né uno né l'altro lo voleno accettare come robba non acquistata da
tu mi adempierai il libello. allora lo scoiaio il pagò e non volle piatire con
più. simone da cascina, 166: lo monaco piatitore... per lo
lo monaco piatitore... per lo piatire a molti dispiace. bellincioni,
che eri già fatto titolare o che lo saresti stato fra breve... lasciamo
1-189: era lì che sentiva male, lo disse come un bambino, piatendo che
disse come un bambino, piatendo che lo slegassero. 5. tr.
in matrimonio. anonimo, i-464: lo giorno che fui piatita / non foss'io
in su la bara, vorrà fare / lo spasimato e l'ammartellato / d'amore
cascina, 166: la sesta ambusione è lo monaco piatitóre, però che per lo
lo monaco piatitóre, però che per lo piatire a molti dispiace, di sé
di stare due giorni della settimana per lo predetto modo a udire gli piati e le
di loro; a te io hoe rivelato lo mio piato. masuccio, 93:
. io non entro in piato per lo tutto: ma mi pare aver delle
simil sembiante / e promettesse render lor lo stato / contro alla volontà del suo
finiguerri, 108: il terzio che lo segue a dire il vero / perde
ciò non vero stime: / per me lo credo e con lei prendo piato /
che quella meesema mare de misericordia aprovo lo fido per nu e per tufi i
domenega, la quale vegnerae seconda infra lo meze, una messa de consìo d'i
e cenere / quando gli apparse innanzi lo splendore / della fanciulla dalle membra tenere
che promette corrispondenza amorosa; dolce (lo sguardo). boccaccio, vii-24:
e confesso te padre e 'l figliuolo e lo spirito santo, in tre persone,
agostino volgar., 1-25: chi lo sottomise alle miserie nostre altro che la
ii-canzone, 32: trova contraro tal che lo distrugge / l'umil penserò, che
fausto da longiano, iv-156: soleva dire lo scelerato imperatore queste piatose parole: volessero
col mio signore, / tanto par lo dolore / per abbondanza che 'l mio
/ o divote e piatose, / drizzate lo 'ntelletto, ch'è 'n fastidio /
villani, 11-4: fecesi fare incontanente per lo comune certi ponticelli di legname sopra l'
barche, ovvero in piatte, che lo conducono dal porto a pisa, ogni
e secretamente si mossero con certe piacte per lo lago di montravente. sanudo, xiii-224
numero necessario e disponendole concatenate insieme per lo largo del fiume, per farvi sopra un
di servizio. montale, 3-243: lo vedevo solo io il pastello, di notte
(e poiché la moderna tecnologia consente lo sfruttamento di tale area, negli ultimi
marino, serve per l'ormeggio e lo scarico di grandi petroliere senza renderne necessario
'piattaforme rette'; le altre hanno per lo più due facce, come i bastioni
e ricompongono in un batter d'occhio lo sfondo dell'azione. arbasino, 7-31:
7-31: 'j. b. 'è lo spettacolo più noioso che si sia mai
1-266: milton sbirciò in basso canelli e lo vide meno distante di quanto calcolasse.
barboni, ii-1-917: emilio praga e lo strazza mangiavano di gran piattate di gamberi
: e che cosa? legna per lo. ffuoco, tavole, matre, vemecate
scudellini, quadri e molte altre cose per lo palazo. aretino, iv-4-184: io
; dà una mano nel piattello e lo spinge via da sé. -coppa,
goldoni, vi-1124: -e il deser non lo calcola? -qualche piattello assaggio.
; / poi tanto appena per ubbidire, lo mise da parte. tommaseo, 2-iii-cognominato 'piattello'
. desinare con tanti piatterellini che lasciano lo stomaco vuoto. = vezzegg.
, impolverate e ragnose, avean riveduto lo spolveraccio ed il sole. d'annunzio,
adesso! esclamò grotta, e angustina lo fissò senza battere ciglio, colpito,
-in partic.: nel dipanatoio, lo scodellino sul quale si appoggia il gomitolo
villani, 11-4: fecesi fare incontanente per lo comune certi ponticelli di legname sopra l'
. pantera, 1-52: avendosi a far lo sbarco dell'esercito in paese nemico,
a tutte le estati passate, non lo avevo mai veduto. parise, 11-11
una siepe di alberi, piatti contro lo sfondo del tramonto d'un vermiglio ricco.
piovene, 6-36: altri che non lo amava vi scorgeva soltanto il marchio di
sciabola si annoverano le parti seguenti: lo stile; il forte; il debole;
piatto del deserto, l'effetto che lo stelo dell'azzurro loto d'iside dirami
di piatto / e invece di stordirlo lo riscosse. guerrazzi, 3-330: percosso
pugnale in mano, dico che coloro che lo tengono di piatto con appoggiare il dito
e in nappi. pigafetta, 144: lo capitano... mandò...
pane sur un piatto d'argento, e lo presentò al padre. tommaseo [s
compagnia d'un trino grigio che con lo zampino bruciacchiato prendeva nigliarmente i gnocchi dal
brancati [plinio], 9-56: in lo medesmo paese de ponto se pigliamo in
medesmo paese de ponto se pigliamo in lo ghiaccio alcuni de pesci e maxime gobioni
confessano el moto vital se non con lo calor de li piacti. -coppa sacrificale
, 2-339: per giove, questo piatto lo devi insegnare al mio cuoco, solo
: concetta faceva... sempre lo stesso mangiare, quello che in ciociaria
costitutivo. foscolo, xv-471: viva lo spirito! freddo o caldo, è
creato e per un altro giovane che lo serviva. boterò, 6-196: questi [
spolverizzino dentro ad un piatto (come lo chiamiamo) di pietra, affinché l'
liquido si versa in un recipiente sottoposto. lo stesso per l'olio nei frantoi che
io che non gioco e preferisco fare lo 'scarafone'girando intorno al tavolo, arraffando
esprime come il cinese mangia: chi lo vede tra piatto e bocca il riso che
. albertano volgar., 1-10: lo secreto tuo consilio sia celato e piacto
. andi lucchesi, 50: che lo fiorino dell'oro, che fusse infra
anda, / a far rider le piattole lo manda. -mangiare le piattole:
della lama di un'arma bianca (per lo più spada o sciabola), per
lama di un'arma bianca (per lo più spada o sciabola), per contundere
. papi, 2-1-146: alcuni loro uffiziali lo incalzarono colla spada ignuda e gli crosciarono
e chi si buttasse a terra, lo farò gridare di più e levarsi in piedi
di matte piattonate con la persona ne lo spazzo. -manata inferta con il
lama di un'arma bianca (per lo più spada o sciabola). batacchi
lama di un'arma bianca (per lo più spada o sciabola).
testa sì grande e pesante colpo, che lo fece andare in piana terra. idem
spada in piattone sopra la testa che lo stordì. = acer, di
se oggi vuoi un piattone di spaghetti te lo fai abbondante. = acer,
comandò che li contestaboli da cavallo ferissino lo figlio piattoni con le spade là dal
tutto o in parte da costruzioni per lo più architettonicamente cospicue fra le quali figurano
torri e grandi palaza, / e lo bando già pe onni piaza: / «
stare. storia di stefano, 19-18: lo marito per andar in piaza se despolia
del populo e prexe le piace e lo palazo de pavia. niccolò da correggio,
: il re, su infiniti testimoni che lo han ravvisato, gli ha pronunciata sentenza
che si annoia / nel marmo che lo adùla goffamente. quasimodo, 1-41:
loro consellio. casalberti, i-19: lo comune di pisa volse la soprascritta casa
casa che 'l detto pacino conperò per lo detto lapo da buono guidi posta in sulla
buona voglia alle domande dei cronisti che lo cingono d'assedio ai piani alti di
gli argini. -terreno, per lo più ricavato in una radura di un
in cui si allestisce la carbonaia (per lo più nelle espressioni piazza di carbonaia,
marmo s'apre come un labbro; lo solleva, a volte lo stacca e lo
labbro; lo solleva, a volte lo stacca e lo tira giù in piazza.
lo solleva, a volte lo stacca e lo tira giù in piazza. -figur
. -vi è alcuno che non lo crede. -chi è che non lo crede
non lo crede. -chi è che non lo crede? -la piazza.
dov'è la lingua vera? quale è lo stile vivo?... chi
tipico degli ambienti conservatori e ha per lo più un'intenzione spregiativa o deprecativa)
delle campane... e con lo sparo di tutta la piazza e moschetteria
ciascuna parte, dentro il quale io metterò lo alloggiamento del colonnello. citolini, 462
speciale di un'opera di fortificazione per lo più scoperta, formata di due faccie
ascanio stava a dormì co loro. lo teneveno pe carità, in cambio d'un
pagare altro che il solo peso, qualora lo richiedano, e non la piazza.
ingrossarvisi per costà, perché il pepe lo vendono qui i contrattatori tanto quanto e'
vendono qui i contrattatori tanto quanto e'lo vendono costà. palescandolo, 115:
ancora degli antichi scrittori greci e latini lo evince. chiari, 2-i-120: quasi
si ragunano, che suol essere per lo più una piaza. quando si dice
in una certa località (e ha per lo più connotazione spreg., sottintendendo che
cose palpate e chiare alle nostre sentimenta che lo assai voto insieme, come dire a
a farsi ostacolo tra l'occhio e lo splendor primario... sì che
16-91: volle che il giovane allievo lo seguisse a gerusalemme, dove gli avrebbe
, e pur di difenderla, accetta anche lo scherzo che un tempo l'avrebbe fatto
piazze o campi, costui sopra ogni altro lo farà bello e bene ordinato. malvasia
loro fatta larga piazza d'intorno e lo stesso capitano di giustizia arrestovvisi spettatore.
e farvi piazza attorno, 10 non lo capisco. moretti, iii-804: nella sua
maraviglia del gatto e del cane che lo guardavano attenti. de amicis,
un guerrier ferrata mazza; / e rompendo lo stuol calcato e folto, / la
: ammazza, ammazza, / me lo trangugerò [il fico]: e a
v'è segreto nel gabinetto che non lo portino in piazza, ambiziosi sopramodo d'esser
fatti scabrosi. rovani, 1-68: lo faceva fremere soltanto l'idea che altri
che in pochi dì venne a meno lo staio soldi venticinque meno che non valeva
, 26: l'avventurare così scopertamente lo stato di tutta la famiglia reale e
il mercante di patate a londra, lo scrivano pubblico nel messico. tre paesi
o variamente lastricato, di forma per lo più irregolare, situata all'interno o ai
modo e in una certa posizione, per lo più con una funzione e con uno
sotto costo ». baldini, 13-115: lo si può perfino incaricare di passar parola
. rifl. ottenere una posizione (per lo più buona) in una classifica,
vinto l'ambrosiano? » sì che lo so, e glielo dico sapendo che ne
carrette il sasso [alluminoso] e lo portano sulla piazza, formandone una
è immancabile che la madre si prenda lo zoccolo in mano (o almeno il
: poi c'è anche un rio che lo percorre pel mezzo, il quale
modo e in una certa posizione, per lo più con una funzione e con
-puntato, diretto (gli occhi, lo sguardo). vittorini, 3-10:
. che ha ottenuto una posizione (per lo più buona) in una classifica,
parer gente di buon animo e chi lo fa e chi lo riceve.
animo e chi lo fa e chi lo riceve. = deriv. da
beffare per difetti del corpo, imitando lo zoppo, rifacendo il verso a chi balbetta
un fascista: porta il distintivo perché lo ritiene suo dovere, ma le commissioni
di un solo pezzo, ricavato per lo più da un tronco di pioppo,
di cui le piche misere sentirò / lo colpo tal che disperar perdono. bufi,
fa la pica: / non è facto lo spendere per l'omo che mendica.
, la difesa contro la storia e lo stato, e gli espedienti, le
il personaggio di don chisciotte rende possibile lo scontro e rincontro tra due linguaggi antitetici,
comico shakespeariano, il picaresco cervantino, lo humour stemiano. -che appartiene a
un villano, / se tu non lo sowien. lippi, 5-67: eglino gli
non arrivi, / con due calci lo fan levar di quivi. note al malmantile
solo dà buono odore, ma ancora lo ravviva e migliora. 2.
legno di lunghezza variabile (ma per lo più compresa fra 5 e 7 m
delle dame. salvini, 16-i-65: lo vide menelao diletto / di marte ch'
moravia, 12-41: tutt'intomo limitava lo sguardo il triste muro di cinta senza
cinta senza piante rampicanti o arbusti che lo mascherassero, coll'intonaco giallognolo già tutto
: giustiziare in modo sommario (per lo più in ambito militare). -con
, usa qualche sorta d'arbitrio in moderar lo statuto. vita di ferdinando di toscana
essere nata in me una picca, non lo nego! pavese, 7-66: ce
sue [del bassano] più antiche lo schema volutamente arcaico... è un
viso facendo a picca, quasi se lo facessero per dispetto, a chi se
facessero per dispetto, a chi se lo imbiancava meglio e di più.
ingegno pare loro d'aver imbevuto tutto lo spirito di quell'autore. malagotti,
nostro signore, / retom'a reto lo to forore, / e no guardati a
e scalda con meraviglia il palato e lo stomaco. f. f. frugoni
a biasimare, a criticare (per lo più con arguzia e con maliziosa finezza)
, ma di piccante, di straordinario: lo diresti l'artista del male. ghislanzoni
o stimola una curiosità maliziosa, per lo più riferendo o richiamando fatti, concetti
fuoco negli occhi. pananti, iii-158: lo spirito e il sentimento non sono ingredienti
di spagnuoli. 2. pungolare con lo sprone. -per estens.: montare
modo da maggiormente irritarlo, accesosi il prencipe lo prese per una gamba e, tiratolo
maestro imbratta voleva esentarsene, ma io lo piccai a tornare co 'l metterlo al
leva sul senso dell'onore (per lo più per indurre a un determinato comportamento
quanto ci piccano la curiosità col differircene lo snodamento. spallanzani, iii-263: un
ant. battere, picchiare (per lo più con colpi leggeri e frequenti)
. lauda escorialense, 15: lo to petu tu picasti, / esto fiolu
. -per estens. colpo dato con lo sprone. n. e l.
tartara, 2-126: fanno un pastìccio per lo più basso, ma ripieno delle
proprio da levarglisi il cappello! tutti lo dicono a tutto pasto: ce n'è
esperimenti di caterina sforza, 125: ancora lo
de l'ucello se chiama piccatura e sana lo dolore de li denti e de la
picche / sul tiranno dei fior corre e lo fere. ghislanzoni, 18-26: d
persona di poco conto (e per lo più saccente e presuntuosa). g
continuazione, motteggiare, rimbeccare (per lo più con uso recipr.). -anche
. picchettaggio di uno stabilimento durante lo sciopero. = nome d'azione da
di truppa fornito di armi, per lo più in servizio di ordine pubblico.
picchetto armato. bemari, 1-168: lo sciopero dei metallurgici ha provocato dei disordini
cordiale, di nome carlo morel, lo accompagnò attraverso il cuore della fortezza.
dal reparto suddetto o dall'ufficiale che lo comanda (anche nelle espressioni essere,
appartenga; se risponde: cattolico, lo mettono nei guai con le autorità ecclesiastiche
[tisbe] alquanto e ebbe conosciuto lo suo amante, percuote le non degne
. bencivenni, 7-61: ugni su lo luogo doglioso e strigni su e liga
sm. e f. (per lo più invar.; plur. anche
grazia di dio: l'uomo superbo non lo potrà patire e insidierallo chiamandolo ipocrito e
: noi non rideremmo, quando voi lo chiamate il gran pio, epiteto ironico
. gozzi, 1-66: quando alcuno lo visitava in sua casa, spesso si udìa
picchia? si rimise in dosso / lo scapolare. forse alla parete / dell'
alla voce e al modo del battere lo riconobbe e, preso un lume,
massicce. 2. figur. per lo più assol. rivolgere una richiesta con
druda sua. -assol. e per lo più intr. determinarsi o approssimarsi una
che gli picchiasse nella testa per entrare lo metteva in sospetto. r. sacchetti,
, 2-188: arnaldo era disoccupato, lo zio lo aveva messo fuori di casa
2-188: arnaldo era disoccupato, lo zio lo aveva messo fuori di casa, i
messo fuori di casa, i fascisti lo avevano picchiato, per questo si era
un agnello; ma al mi'fratello che lo picchiò ben bene un giorno, appena
picchiò ben bene un giorno, appena lo vede, s'impenna e comincia a tessere
tener di notte, a te picchiar lo scudo. giuliani, i-388: pericoli ponno
gozzi, 1-399: picchiar sol deggio lo strumento! or via, che più
14. impressionare un organo sensoriale, per lo più in modo fastidioso. - anche
serpe n'esce. sercambi, 2-i-111: lo prete disse: -io monterò in sul
metterò il mio compagnone e pisciando ucciderò lo 'ndivino. biringuccio, 2-45:
forato sasso, / dove s'ode lo strepito e rimbomba / de l'orribil
che, annoiato de'suoi sermoni, lo afferra, lo scaraventa tanto lontano che
annoiato de'suoi sermoni, lo afferra, lo scaraventa tanto lontano che va a picchiare
sempre di essere abbandonato da quel calore che lo possedeva, e sentendosi invece sempre più
picchia e mena, ho finito con lo spuntarla. montale, 21-34: dàgli e
parecchi buone bastonate. calandra, 4-67: lo scultore calò una picchiata e si curvò
vogliendo salire a cavallo, la mula lo scagliò a terra; ebbe una gran picchiata
donne. piuttosto. già. che lo perseguivano a sciami, a volo radente
comunicati ufficiali. moravia, ix-190: lo sapete che dicevano quegli sfollati che adesso piagnucolano
5-55: volle il popolo che, laddove lo staio era cresciuto per lo patriarca alla
, laddove lo staio era cresciuto per lo patriarca alla misura lieve, fosse alla
chi pratica abitualmente la violenza fisica, lo scontro diretto e l'intimidazione nei confronti
agenti provocatori mascherati da ultrasinistri è per lo meno ozioso. 3. sport.
ogni lancio udiva / l'urlo e lo sforzo d'un simile lancio, /
l. bellini, 5-2-298: lo scultore in tutto questo lavoro non viene
giuliani, ii-340: chi vuol fare lo scarpellino, comincia dal picchiettare: i
qualche lieve gemito dell'infermo, egli lo palpò, lo rivoltò, lo picchiettò,
dell'infermo, egli lo palpò, lo rivoltò, lo picchiettò, l'ascoltò
, egli lo palpò, lo rivoltò, lo picchiettò, l'ascoltò, lo guardò
, lo picchiettò, l'ascoltò, lo guardò. fucini, 550: mi guardò
ascoltò. bocchelli, 2-v-524: venne lo specialista; esaminò, interrogò, discusse
, eseguire più note brevi e staccate con lo stesso colpo d'arco (e tale
2-25: più che l'anello e lo stemma, gli piacevano il legno, così
macchioline rossastre. moravia, i-567: lo zoccolo era di marmo nero, picchiettato
di buon cuore che coronerà mediante tintinnio lo srotolamento picchiettato dei lieti calici e della
picchini / agli uffici divini / e lo iscrivere e 'l leggere. mauro ricci,
solitario quando un picchio leggiero sulla spalla lo fece accorto di attilio. faldella, 7-52
, 1-461: aveva bisogno che i cardinali lo temessero, al quale intento promosse in
bello uomo, perocché non volse fare lo suo volere, lo convertitte in picchio
perocché non volse fare lo suo volere, lo convertitte in picchio. boccaccio, dee
[misure] distese sono il miglio, lo stadio, l'atto, o minimo
per bussare alla porta; è per lo più di metallo (ferro o bronzo
medievale, nell'architettura moderna è per lo più disusato). carena,
j: 'picchiotto': arnese, per lo più di ferro, pendente dalla porta,
bussare alla porta di casa, per lo più di metallo. fanfani, uso
, come prescrivono palladio e columella; lo che noi diciamo fare a picce.
di mele e simili, legati con lo spago e appesi al soffitto.
struttura. tozzi, vi-663: andarono lo stesso fino a santa regina, in
. lomazzi, 435: lo intendalo chi può: fatto a raligni /
: nell'affare del complimento scambiato tra lo scott e il manzoni gl'italiani..
li innocenti figlioli pizinini / sì fazo per lo mondo andar tapini. alberti, i-348
fanciullezza; bambino (e ha per lo più una connotazione vezzeggiativa, talora enfatica
/ nella figura pristina piccina / malagigi lo segue. -sostant. ariosto
: a chi li guarda de su lo monte [gli alberi] parem picene raveite
? ». « ma no: empoli lo conosco. quello più in là,
e da crè'che sea inanti a lo iudicio un fogo purgatorio per le corpe picene
suora era accorsa al grido del piccino, lo aveva trovato piangente. landolfi, 2-137
per le spalle questo piccino e te lo metto fuori, -disse l'uomo erculeo
. v.]: 'su piccino': lo diciamo ai cani, aizzandogli a dare
d'animo. grazzini, 9-217: lo scheggia, udito le colui parole,
un tronco di quercia sul capo, lo percosse tutto, piccinèllo! -piccinétto
de'letti. leopardi, v-1003: lo spettacolo imponente di tanti corpi luminosi e
al governo di un principe umano, lo stato potrebbe essere più florido che non si
vero, a vederlo in piedi, lo rende deforme. a. cattaneo, iii-287
il grande sforzo che fanno nel soffiare con lo sgonfio delle mascelle e la picciolézza degli
e soverchiare i tanti altri concorrenti per lo stesso mezzo ad una cosa stessa.
sua via / nel più securo picciol prun lo piglia / e sol quand'ello è
l'amore fé forza nel vostro corpose lo ristrinse nel cerchio d'un'ostia sacramentata.
ad alto vien ch'un picciol punto / lo può stimar chi da terra il mira
vi sono belle, smilze e picciole per lo più. -che ha dimensioni inferiori
fedele fra 'suoi vassalli, perché lo conservasse au'opportunità della vendetta. carducci
la selva un picciol fiumicello, / lo cui rossore ancor mi raccapriccia. de
mirerebbe in vasto spazio, l'anima lo rimira in un picciolissimo, ché tale
56-2: l'amore have natura de lo foco, / ch'ai pnmo par di
picciol paura, / ma di togliar lo mie ben s'asicura. fra giordano,
dante, conv., iii-1-1: lo quale amore poi... di picciolo
mia vertute ch'io potisse / distringer lo mio cor, ch'è su'signore,
omo per la soa arte e per lo so en . -umile, poco elevato (lo stato, la condizione sociale o economica . bellori, ii-181: quelli che lo chiamano in giudicio si vagliono ch'egli ti voglio crudo: / cotto ti bea lo scelerato volgo. / però dai luoghi la donzella e vedendola tanta leggiadra e lo suo bello viso adorno, cominciale , co picciolèllo pooei sì contenere / tutto lo tuo volere en tanta vilitate. intelligenza . g. villani, 10-192: valse lo staio del grano colmo soldi otto di quantità di sale a lire sei di piccioli lo staio e a lire quattro piccioli la credito. tozzi, vii-369: non lo sapete che la sua padrona dove ella
rispose lo zi'santi. -finché c'è salute!
! 3. locuz. -lasciare lo scudo se deve costare un picciolo:
cose alla mano e sicure e lascia lo scudo se dee costargli un picciolo.
del corpo della terra e porterallo su per lo pedone e su per li rami,
cene di quel curio mal pettinato, come lo chiamò orazio; è viva e comune
un'altra messaggi o piccoli oggetti (per lo più nell'espressione piccione viaggiatore).
, se il tempo e il vento lo consentono. ferd. martini, 1-ii-520:
al piccione... ». lo ha detto ieri a roma il ministro per
riesce a farsi buttare, e i fascisti lo ammazzeranno come un piccione. -avere
età; ragazzino (ed è per lo più epiteto affettuoso che i genitori dànno
braccio fisso o inclinabile, applicata per lo più agli alberi della nave onde permettere
, 12-1-173: essi [dirupi] per lo più hanno la forma di grandi anfiteatri
nell'occhio del coniglio e con l'altro lo stritola al petto. tornasi di lampedusa
. carducci, ii-17-83: trovo per lo più il tempo di andare la mattina
il n. 4 e 5, lo spagn. pico, per il n.
paletn. strumento di selce scheggiata, per lo più tronco a un'estremità e aguzzo
verso di lui un'emulazione sì grande che lo disfidò, per la prima battaglia che
o buono, o fa bene! io lo voglio pigliare un poco in mano.
tua sorella, com'è infervorata con lo sbiadito ». prisco, 5-19:
, la quale è chiamata saturno, e lo suo colore è terreo, scialbedo,
picolézza, / però ch'è ne lo cor lo suo podere. arrighetto, 252
/ però ch'è ne lo cor lo suo podere. arrighetto, 252: non
perché sieno laidi e piccoli, nei quali lo 'ngegno vale più che la piccolezza
e. cecchi, 6-150: tutti lo notavano, a cagione della sua stessa piccolezza
entità, povero, inadeguato (per lo più in espressioni complimentose di ostentata modestia
di stile. carducci, ii-2-253: lo stesso che tu penso della quasi perfetta
conto, bazzecola, quisquilia (per lo più al plur.). arlia
ironicamente gli disse: « eh! lo so! a queste piccolezze il governo
all'aria aperta e il mio dovere lo saprò fare. 8. intrinseca caducità
insufficiente abilità o preparazione culturale (per lo più in enfatiche espressioni di modestia)
piccolezza di pensieri conduca gli scrittori e lo scrittore dell'* elidano » a certe
sopra ad una barchetta piccolina / passò lo stretto. galileo, 3-4-249: prenda vostra
di chile, che quando di state lo sole entra nel segno di cancer è in
cristo, dove i dotti scribi e farisei lo perseguitorno. p. petrocchi [s
cor, ch'è piccolino, / che lo riceva più abbondosamente. savonarola, 7-ii-205
di squisito vino friulano e dell'uva che lo produce. = adattamento del dial.
convien parlare di gran fatto, sì lo dèi proferire mezzanamente e lo piccolo fatto
fatto, sì lo dèi proferire mezzanamente e lo piccolo fatto dèi profferire piccolamente. d
uccelli sono grossi come tordi, hanno lo capo piccolo con lo becco lungo. badoaro
tordi, hanno lo capo piccolo con lo becco lungo. badoaro, lii-12-367: è
. bocchelli, 2-xxiv-751: mi ghermisce lo spavento dalla radice dei capelli all'unghia
hai fatto regnare il tuo servo per lo mio padre david; e io sono
valore relativo: minore d'età (per lo più in contrapposizione a fratelli o compagni
tagliasse qualche pedagnio overo novellone piccolo per lo quale non bene ad essere dampnificato lo
lo quale non bene ad essere dampnificato lo arbore, quillo tale non sia tenuto