compito di assicurare la stabilità finanziaria, lo sviluppo economico degli stati membri e un
, nel dicembre del 1946, con lo scopo di risistemare oltre un milione di
oltre un milione di profughi provenienti per lo più dall'europa centrale e orientale;
apposito accordo in virtù del quale possiede lo 'status 'di istituzione specializzata,
agricola, di migliorare la produzione, lo scambio e la distribuzione dei prodotti alimentari
specializzati delle nazioni unite; ha lo scopo di promuovere il progresso scientifico
qualitativamente, sia quantitativamente. -anche: lo studio organizzato che si interessa dell'utilizzazione
. savonarola, ii- 297: lo intelletto non è congiunto ad alcuno organo
di medicina volgare, 33: ha lo organo degli organi el quale è la
nei registri della dolcezza. - non lo dire, di grazia; se non ci
, per vendicarsi, fa assalire abelardo e lo fa privare degli organi con i quali
veicolo a trazione elettrica, congegno che lo collega con la linea di alimentazione.
stessi si immedesimano e attraverso i quali lo stato o l'ente determinano la propria
fino a 800 volts; derivano per lo più da una trasformazione di fibre muscolari
fuoco, di varia foggia, poggianti per lo più su affusti di legno e costituite
22. prov. -il resto lo canta l'organo', per indicare che
ec. il resto, diciamo noi, lo canta l'organo. fagiuoli, 1-4-348
terzo colla zolfa maggiore, e il resto lo canterà l'organo. -la
differenziamento e la strutturazione degli organi durante lo sviluppo embrionale. = voce dotta
, è unito ad un metallo; lo 'zinco-etile ', il 'potassio-etile '
ove è necessario d'intervenire per agevolare lo sviluppo regolare dell'organismo.
opoterapia. svevo, 8-533: lo specifico -l'avrete già immaginato - appartiene
convulsivi, perché allora dal cerebro discende lo spiritoso liquore de'nervi costituito in un
la dimora straordinaria del sangue e quindi lo stimolo, doverà per necessità ivi nascere
culminante dell'eccitamento sessuale, caratterizzato per lo più nell'uomo dall'eiaculazione e nella
idem, iv-1-706: egli conosceva bene lo straordinario orgasmo che invade l'amante nell'
di quelle che si mettono a fare lo spogliarello, ragazze della alta società, tu
pletro. salvini, 23-181: per lo più infino a trecento orgie / la
supremo commiato, ci parve udire allora lo strido delle procellarie annunciante, nella tempesta
lodi orgiastiche alla procacità della futura nipote lo offesero. -frenetico, ossessivo.
lix-28: là ove non forza dura / lo poco valor vale, / e talfiata
tuttavia / c'omo s'orgoglia a chi lo 'ncontraria. paganino da serezano
ch'eo non porria orgogliare / inver lo suo piasere. cino, xxxv-11- 654
. guido delle colonne, 78: lo sole è alto, sì face lumera,
, 51: sì alta amanza à presa lo me'core, / chi mi disfido
core, / chi mi disfido de lo compimento; / ché in aguila gruera
secondo figliuolo di noè, e per lo suo orgoglio e forza si credette contrastare
l'amor m'à priso / inver lo grande orgoglio / che voi, bella
/ ed or mi mena orgoglio, / lo cor mi fende e taglia. anonimo
fende e taglia. anonimo, i-508: lo tempo e la stagione / mi conforta
bona donna, che è devenuto / lo compiuto -savere, / e l'altera
, e con grande orgollio montono sopra lo pallazio, e niente sallutono carlo. pulci
posta una sua medaglia e nel rovescio lo stemma delle famiglie verzi-leoni, in cera-lacca
. storia di stefano, 12-3: lo suo marito per lo gran dolore / che
, 12-3: lo suo marito per lo gran dolore / che l'ebe de la
deri, quegli che solo riceve lo sguardo e il sorriso della diva
no, sul mio onore, non lo darei. è il mio orgoglio, il
mano / abbassa, il tronca, e lo distende al piano. poerio, 3-54
da 27 a 32, disposte per lo più a raggiera alla base della consolle
-nel pianoforte, corta leva per lo più metallica posta al di sotto della
fa sentire il 'pedale 'e lo 'smorzo '. e. cecchi,
acceleratore era uno spazio in meno che lo separava da lei. -per sineddoche
/ o manico che dir ve lo vogliate, / grosso, forte ed uguale
energie, concentrarvi tutto l'impegno, lo sforzo. 1
premere, azionare i pedali, per lo più dell'organo. = denom
e nei velivoli odierni è sostituita per lo più da una coppia di pedali).
, sm. region. calza corta per lo più da uomo o da bambino;
pedana1, sf. predella, per lo più di legno, su cui poggia
-palcoscenico di un teatro, per lo più di ridotte dimensioni. e
alvaro, 20-77: guardava intorno a sé lo steccato verde che circondava la pedana del
: 'pedana 'chiamano un asse e per lo più una lastra di marmo o una
sf. piccolo gradino di legno, per lo più mobile. pasolini, 3-68
per la forma, alterato successivamente, per lo scambio di àne 'anatra 'con
sorveglianza; pedagogo (e ha per lo più connotazione in varia misura spreg.
, specialmente nella commedia, che lo fissò nei caratteri costanti del letterato semidotto
ante: utpote quia 'have lo incesso prosequitivo, col quale fa andare
volgarmente i pedanti di galba, i quali lo fecero divenire scelerato. 2
f. persona che a un'erudizione per lo più oziosa, formalistica e superficiale unisce
fatto di lingua e di stile, per lo più rifacendosi pedissequamente all'autorità degli antichi
cura con scrupolo eccessivo la lingua e lo stile; purista. zendrim, iii-221
critici moderni che parlano del secolo xvi lo chiamano pedante, gli rinfacciano d'esser
e perché stava in casa senza salario lo stimavate il più sufficiente uomo di roma.
ostentare con presunzione saccente un'erudizione per lo più vacua e farraginosa, soffermandosi a
con cavillosa ostinazione (e implica per lo più ristrettezza di mente o supina soggezione
2. essere oltremodo sciatto e inelegante (lo stile, la lingua di un autore
piovene, 10-159: qui entrano naturalmente lo spirito scientifico, la vita regolata pedantemente
il non men superbo che povero e lo ingrato come presuntuoso, scrivendo di voi
fanatica pedanteria. foscolo, xvi-500: lo stile dell'orazione è nutrito e abbondante;
provò il grossi per le contumelie onde lo ferì la livida pedanteria non gl'impedirono
-opera o testo sovraccarico di erudizione per lo più ostentata oppure oziosa e farraginosa.
non essendo conosciuto, una donna se lo tolse per raccomandato, come fanno queste
avv. con presuntuosa ostentazione (per lo più in ambito letterario e specialmente in
quattro; e pedantescamente / ad ogni passo lo vai comentando. lami, 3-378:
caratterizzato dalla presuntuosa ostentazione (per lo più in ambito letterario e specialmente in
in leggendola mi riempie di fastidio per lo continuo incontro di parole latine, che
vocabolo, una locuzione dotta, per lo più latina o latineggiante, o comunque
un innovare né la lingua poetica né lo stile né la forma. cicognani, v-1-83
che dalle persone, a cui per lo più si attribuisce, ha sortito il
per amor del cielo, non me lo tocchino, ché se il latino ne
anni. de roberto, 1-98: adesso lo studio pedantesco era smesso del tutto.
sua diffusa e minuziosa precisione, per lo meno stravagante. -per estens.
spunto o elemento formale o tematico (lo stile di un artista).
non avea camminato un trar di sasso che lo scalpito d'una pedata la sforzò a
piede, calcio (e indica per lo più una percossa rivolta contro persone o
dei calciatori). - anche: lo sport, l'attività, il mondo del
.. non doverrà lasciargli maravigliare s'egli lo ha imitato, avendolo egli preso per
del petrarca e sto per dire che lo raggiugne. a. cattaneo, i-439:
imitatori. foscolo, vi-308: quest'ambizione lo distraeva in appresso dalle pedate di siila
nando, fece sì che il senato lo creò consolo in età minore di trent'
; aver mangiato la minestra o lo stufato di fusi. -muovere qualcuno
bonvesin da la riva, xxxv-1-677: lo [viola] valio in
-regione, zona pedemontana: pianura, per lo più assai fertile e popolata, disposta
e casermiere. palazzeschi, 8-203: lo vedi quel giglio, / lì, al
e casta! / ah! ah! lo vedi? è un pederasta. piovene
. ant. opale di colore per lo più nero rossastro, di estrema lucentezza,
colori, i cui individui vivono per lo più lungo le rive dei corsi d'acqua
non solamente del diamante, de lo smaraldo, del carbuncolo, del
povero diciottesimo che in poco d'ora lo spacciarono. parini, giorno, i-573:
la sua pedestre par tenza lo seguimmo co'calessi. manzoni, pr.
a- scoltarmi. foscolo, iv-487: lo stile [dell'ortis], hanno
or poetico. leopardi, i-1158: lo stile della poesia francese non si diversifica
: a piedi, camminando (per lo più in relazione con un verbo di movimento
e tant'altri sieno iti pedestremente dietro lo stile di alcuno de'loro predecessori?
. scoreggiare. sannazaro, iv-264: lo piango el danno vostro in questa etate
si era occupato soprattutto di clemente, lo aveva seguito fin dalla nascita, curandolo
animali. boccamazza, i-1-505: quando lo ucello ha pidocchi o pidicelli, piglia
densa sostanza delle foglie e del pedicello che lo sostenta. vallisneri, iii-431: 'pedicello
agguanta il sacco per i pedicini e lo ricapovolge nell'arcone. 2.
'pedicolare palustre ', pianta che ha lo stelo diritto, ramoso; le foglie
larga base; la bocca è grandissima, lo stomaco enorme, l'intestino breve:
, l'intestino breve: vivono per lo più nei mari equatoriali, qualche specie
se il carcioffolo sarà cotto, non lo potresti levare in alto, ma solo lo
lo potresti levare in alto, ma solo lo imbroccherai nella pedignone forcina
citolini, 484: or qui vedrete lo scacchiere, coi quadri suoi, gli
poteva, e mandava innanzi il re. lo inroccarsi non era cosa da lui,
piano; / ora il vibrar, lo sparpagliar, l'urtare, / il cozzar
un giuoco di scacchi; la società è lo scacchiere, e noi siamo le pedine
pedina del suo giuoco, e agitò lo spauracchio del mazzi- nianismo e della rivoluzione
e che tutto, per quel che lo riguarda, venga ridotto a pedina per comprendere
di pedina / alla sua schiavitù diede lo scacco. -essere come pedine:
giovine caminava gagliardamente, egli a fatica lo posseva pedinare. pananti, ii-24:
certe casucciacce, / la brava serva te lo pedinava / e gli stava a segnar
pedino io, se c'è nini te lo porto ». 2. tener
anche a voi rechi contento, / lo dican quei passeggi in vario metro,
. fucini, 640: quando lo vedevo sgambettare per quelle vie a passi rapidi
a passi rapidi e corti, lo paragonavo a una starna che pedinasse dinanzi
donne. fagiuoli, ii-58: aprasi lo sportello, il bel pedino / vi
]: 'pedionalgia':... lo stesso che pe- dialgia. lessona
. che esprime la greve concretezza, lo squallore, la banalità della realtà quotidiana
, corrivo. imbriani, 7-138: lo stendhal... non è fra gli
solino volgar. [tommaseo]: lo gangride, ultimo popolo d'india,
d'aglio, il ferro della pedivella contro lo stinco. -per estens. pedale
i-1-445: quando alcuno va allo ucello e lo ucello si volge a reverso tomo secondo
tenere sopra la stanga, sappi che lo uccello è pedognioso. = var
composizione chimica e le modificazioni biologiche che lo interessano, in rapporto con le possibilità
le possibilità di vita vegetale e con lo sfruttamento agronomico. = voce dotta
tavola ritonda, 1-36: monsignore lo re, questa pedona è mutata del
darò scaccomatto / colla pedona in mezzo lo scacchiere. domenichi, 2-13: signor gio
ogni pedona, dalla banda che guarda lo scalo, termina in quel gancio girevole.
piedi. bigiaretti, 11-85: ha lo stesso valore delle strisce pedonali in terra.
cronichetta lucchese, xxviii-903: distrussero lo borgo di brancalliana, ed erano
.. / qi a pedon me tol lo cavalero. bandello, ii-1174: spesso
campo avversario. calvino, 10-128: lo tratteneva a giocare interminabili partite a scacchi
, pedone egli stesso ordinandoli, come lo comportava il terreno e le forze.
pedone. misasi, 5-168: il guercio lo seguiva pedone. 9. locuz
una ùanta simigliante molto alla ferula, lo di cui pedone si eva alto da
quando a porto se'presso, / lo tuo pedotta adesso / ponga cura d'intrare
e sacrifici che facevano al diavolo, lo pedragiovano e diede la sua anima a
. archit. elemento di appoggio, per lo più costituito da un capitello pensile,
un capitello pensile, su cui insiste lo spigolo o la nervatura di una volta a
. genere di bovini a cui appartiene lo yak tibetano { poephagus o bos grunniens
volen esse contente de tal belleza / com'lo segnor g'à dao, inanze per
streggia e dà bere e il fieno a lo asino pegaseo: per la qual cosa
ninfe credute custodi delle fonti. lo stesso che naiadi. = voce
peggio raccoglie. muratori, 7-v-384: lo stesso vescovo landolfo operò poi peggio che
del vaiolo nero. povero biasce, quando lo seppe si sentì diacciare il sangue,
nde osa favellare, / ca tutte lo fanno fare. sti singnure. amari
g. ferrari, 411: lo ripeto, tutte le categorie della letteratura
tal avviso varcarono il fiume. fecero lo stesso i francesi e vennero alle mani
gran preio, / se non pure lo peio. a. pucci, cent.
ritornossi al frate. pulci, io-144: lo 'mperador possente e glorioso / mi dia
male si tu sai / e famme lo peio che poi, / ch'a lo
lo peio che poi, / ch'a lo fin tu perderai. ariosto, i-iv-
al marito che senza in- dusia lo dovesse far morire, inferendo che se così
sia contesa. d'aquino, iii-340: lo [specchio] ruppe in pezzi poi
[specchio] ruppe in pezzi poi lo sdegno fiero, / ma per mio peggio
gli avveniva ancora, perché quando fortuna lo avea una volta abbandonato, non potea
a tempo: darla a gambe, era lo stesso che dire, inseguitemi, o
461: era gimberuso e ventroso e, lo peio che avesse, era tanto tardo
in una lega da monete (per lo più in relazione con un numero che
servi di ferrara, 218: quando lo spre ^ uro è più greve..
; / e qual è peo, -più lo palesate. petrarca, 128-68: peggio
. petrarca, 128-68: peggio è lo strazio, al mio parer, che 'l
g. michiel, lii-4-387: apertamente lo sprezzavano e si burlavano di lui e del
, fingendo di non vederlo, non lo salutavano manco. baldi, 127:
a viso a viso con uno che lo guardava fisso, con un cipiglio peggio
grave disagio. ojetti, ii-107: lo stanzone o sala di fursy era incomoda
dimostrazione. alla peggio de'peggi ve lo do per un pensiero che, a
già tu non mel dài, che non lo aspetto, / perché ogni giorno vo
segnato male una volta, è più facile lo andare di male in peggio che ricorreggere
andare di male in peggio che ricorreggere lo errore. -persistere e aggravarsi in
81: madonna isotta vedea che tristano avea lo peggio de la battaglia. gir aldi
prova ne sia, che il proverbio lo han fatto gli uomini. tommaseo].
[delle monete]... e lo perdono quantunque volte le loro entrate risquotano
impe- radore il detto otto, troppo lo peggiorò, ché, se arrigo
che le loro apparenze abbiano secondato sempre lo stato civile delle nazioni e che,
814: astolfo li menò un colpo in lo peto a turchino, ma niente lo
lo peto a turchino, ma niente lo pezorò. 6. perdere o
denaro. sacchetti, 142-54: egli lo lasciò con questa gozzaia in quell'ora
gravi peccati. giamboni, 8-ii-m: lo savio non peggiora di riposare, anzi
dovevano megliorare con furia e per forza lo cavarono fuori della cella. -eccedere
sua maestà a far li tre contatori per lo maneggio delli denari della spagna e dell'
. bonfadini, 53: intervenne che lo grande conestabile... sempre andò
sua sig. avere a questa ora renduto lo spirito a dio. giovio, ii-io
50-7): forte me pónse [lo scorpione] el cor nella sua giónta /
s'era più tosto migliorato che peggiorato lo stato d'italia in questo anno medesimo
spese della cominciata guerra di fiandra, lo re di francia... fece peggiorare
peggiorativo, per mezzo del suffisso che lo indica. -anche: con significato spregiativo,
a risentire da re, centuplicato, lo strazio che aveva provato da giovane principe
funzione di superi, relativo, per lo più preceduto dall'art. determinativo)
agli iloti ub- briachi; e, lo dico con dolore, paiono i peggiori italiani
riescono, sono di persona grande e per lo più tonda e di piuma bruna;
d'esser divorato. pellico, 2-468: lo stato della solitudine è considerato il peggiore
la longa morte e la indignazione de lo stomaco, pegiore che la morte. liburnio
pensier; ma molto / più le lo preme e strugge in peggior guisa /
peggiore. erbolario volgare, 1-72: lo iusquiamo si è fredo e secco de
è fredo e secco de complessione e lo più peggiore e tristo si è lo negro
e lo più peggiore e tristo si è lo negro: da poi e lo rosso
è lo negro: da poi e lo rosso. -meno utile o proficuo
drapo sì fi avolupadho, / de lo pe9or q'ig pò s'el dé esser
] è nutrimento del corpo dell'uomo, lo quale
a'poveri popoli una volta, e lo perdono quantunque volte le lor entrate risquotano in
g. villani, 6-78: per lo popolo superbo e traccurato si vinse il
i-464: dio del ciel, tu che lo sai, / or mi dona il
toscani, xcvi-71: i'non vof per lo mio amore / che tu caggi in
seguirono fra di loro molte scaramuccie con lo peggiore però dei bavari.
lunardo del guallacca, 331: come lo pesce al lasso, / ch'è
e che de quella pace e de lo scambiamento de li prescioni erano li romani
benché il marito guadagnasse molto, ella lo costringeva sempre a indebitarsi. -fare
quindi un granito ove gli elementi che lo compongono formano specie di ammassi distinti,
/ « dona, vostr'è lo cor meo ». = denom
ticipa denaro su pegno, per lo più con interessi elevati. -anche
le sue maniglie alroste, per lo prezzo della disgraziata merenda. g. m
al padrone gli doveva una quindicina, e lo voleva mandare a spasso; poi
. 2. bene economico consistente per lo più in un oggetto prezioso (o
di modesto importo, concesso (per lo più a persone di precarie condizioni economiche
vuoli, se tu darai a me lo pegno, per fino a che mi
in pegno, allora si levò in siena lo ro- more. a. pucci,
/ sbarca sul lido, e me lo piantan qui. -per estens.
questo avendo stabelito, / zaschuna si pensava lo suo partito. ca'da mosto,
fallo e che mai alcun di loro non lo toccaria con alcuno delli suoi. leonardo
. il proponitore d'esso gioco, accettato lo 'nvito, impromutò più para di
i-336: ben è ver che ti largàr lo pegno / di che potrai l'anima
, pegno d'amore, / un pescatore lo pescherà. d'annunzio, ii-221:
vostro gran valor, diedivi pegno / lo cor: meco no 'l tegno. campofregoso
: caro pegno diserto, / come lo strinsi al seno! -con riferimento scherz
pegno [il cane]: lei se lo riprese, se lo accarezzò, gli
]: lei se lo riprese, se lo accarezzò, gli chiese scusa di averlo
., iii-50: quello suspenge ora lo nobile animo per tutte le difficultate..
quel giovane sospeso stava aspettando, egli lo pregò, per lo scambievole amore e per
aspettando, egli lo pregò, per lo scambievole amore e per li pegni d'
. varano, 1-159: or tu lo prendi / pegno d'invitta fede, ed
sbarbaro, 1-277: nel quaderno in cui lo riposi non fui più a cercarlo.
né più caro pegno / have parnaso de lo studio vostro. c. bini,
rezasco], 1045: de non contrariare lo pegno al messo. ibidem, 1045
assistere in casa, e aveva puntualmente pagato lo speziale e ricompensato il medico senza far
ò el pegno / ciascun d'esser lo più breve; / la lor delettanza leve
vita: e quella femina dicea tutto lo contrario; e disse: mettiamo uno pegno
: mettiamo uno pegno ched io lo farò cadere in peccato. valerio massimo volgar
femmina d'attena, ch'ella non lo potrebbe fare cadere seco carnalemente. burchiello,
teco che ella con una occhiatina sola lo tirerà a fare pace seco. leopardi
g. m. casaregi, 21: lo scrivano può prender pegno da ogni mercante
fiorino, venite a me: ché ve lo impresterò e ve lo lasserò tenere un
me: ché ve lo impresterò e ve lo lasserò tenere un dì intero, e
animo d'uno vecchio, e'domandavanle lo gaggio ch'e'li avevano vinto,
ch'e'li avevano vinto, secondo lo patto. a'quali ella rispuose:
virtù de consumar lassar e dissolver; lo unguento fatto con questa e litargirio et
, ditto tenasmone, fatto per fredo prendi lo fumo de colofonia, cioè pegola spagna
parte dove per l'aquitrino o per lo scolare di poc'acqua imputridiva una gora.
c. gozzi, 4-314: feci per lo passato il mio possibile / per sostener
ecc., caratterizzate da larve per lo più fitofaghe e assai dannose per le
capelli, essere calvo (ed è per lo più riferito a una donna).
. gioberti, 4-184: misterioso è lo scopo delle grotte persiane dette mitriache.
battesimo, venivano a mettere in discussione lo stesso valore della redenzione operata da cristo
. guglielmotti, 634: 'pelagio': lo stesso che pelagico. tramater [s
par., 19-62: com'occhio per lo mare... / che, ben
. proverbia pseudoiacoponici, 103: contra vento lo pallio, l'osbergo contra guerra:
circondarono me infino all'anima mia; lo abisso affondò me dintorno, coperse di
d'un fiume basso e profondo, per lo quale l'agnello possa andare e telefante
mani nelle ninfee e nelle giunchiglie che lo asserragliavano. -stagnazione. lami
era il pelago del metallo distrutto e lo fece mezzo congelare. guglielmotti [s.
diversi tribunali, così parimente sembrerà strano lo scorgere che in un pelago sì vasto
fui chiamata margherita, ma per fuggire lo pelago de'peccati e de'pericoli del
. scala del paradiso, 5: trapassò lo grave, profondo e lo crudel pelago
: trapassò lo grave, profondo e lo crudel pelago della vita tempestosa. niccolò
gli scogli sparsi qua e là per lo pelago della vita. monti, v-359
iii-13-171: l'a- mor del padre lo ritraeva... dal pelago della poesia
dante, conv., i-ix-7: lo dono veramente di quésto comento è la
a vertù, sì come si vedrà per lo pelago del loro trattato. bandello,
d'eloquenza o pur perché la conscienza lo rimordeva di ciò che gli veniva apposto,
esopo volgar., 6-142: tenuto per lo pede, prega lo lavoratore che lo
6-142: tenuto per lo pede, prega lo lavoratore che lo assoglia e lasselo andare
lo pede, prega lo lavoratore che lo assoglia e lasselo andare, actento non è
grue né oca ma pelagro, qual è lo più piatoso de tucti ucelli, il
limosina, e fare il pelamantelli e lo stradiere. -con uso aggett.
... vedendolo sì piloso, lo menò a uno barbiere e fegli levare que'
, carattere di una persona (per lo più considerato negativamente). pirandello,
pelame: avere la stessa indole, lo stesso carattere, la stessa natura o
misi le mani in capo, e tutto lo pelai. caro] i-205: -ah
dato il mio corpq a quelli che lo percuotevano e le mie gote a quelli
pelandosi li suoi biondi capelli e squarciandosi lo suo bel volto rosato. leggenda di
alla bocca, / tanto il punse lo sdegno atroce e rio, / di
i peli superflui del corpo umano, per lo più a scopo di cosmesi.
, i capelli, i peli (per lo più di fenomeni atmosferici). -
falconeria volgar., i-1-112: quando lo tuo falcone o sia altro tuo uccello
cangiossi in uccellino: / il vecchio lo conobbe e mancò poco / non lo
vecchio lo conobbe e mancò poco / non lo pelasse e l'arrostisse al foco.
è un uccello, prima di mangiarlo lo pelano. tozzi, vii-99: piuttosto,
e straccia. boccamazza, i-1-471: quando lo ucello si pela il ventre,.
col secondo cappone, che cavato avea, lo ripose. 7. sfrondare,
l'ebbe tra le mani, se lo mise in bocca. 10.
da pellare il liberale / lasciando a me lo avar. buonaparte, 2-5-30: se
come un buon figliolo colla bigietta, che lo pela a tutto andare. nievo,
cava disperatamente e che i suoi amici lo pelavano a tutto pelare, con carte
questua pei fucili!... lui lo mettevano in capo lista, lo tassavano
lui lo mettevano in capo lista, lo tassavano il doppio degli altri. r.
. 16. intr. per lo più con la particella pronom. perdere
. caro, 8-84: in atto pratico lo trovo spesso verissimo quando, per così
o palmato-lobate o palmato- sette, per lo più opposte, spesso fortemente odorose;
di molti nomi, per- cioché alcuni lo chiamano pelasgo, altri eupetalo, altri
pellata), sf. il pelare, lo spellare, lo spennare.
. il pelare, lo spellare, lo spennare. tommaseo [s.
collo, gli diede una pelata e lo cosse arrosto. stiacciò il capo a
lesso / da quel fervido umor che lo rimonda, / fugge lo sciagurato.
fervido umor che lo rimonda, / fugge lo sciagurato. carducci, iii-1-273: peccato
chi non vuol mangiar l'agnello lattinato lo mangierà saporito e buono quando sia mangiato
stropicciava le spalle una notte, e lo speziale mi faceva le fregagioni un'altra.
in spese eccessive e inutili, per lo più a vantaggio di profittatori e imbroglioni
? ve'poter del fato! / me lo mandano via sempre pelato. fogazzaro,
ancella che il segreto non ignora, / lo specchio consiglier di donna amante, /
, sf. asportazione, strappo, per lo più violento, di peli, di
l'una, ora l'altra; e lo suo capo così pelato; e vedeva
. mattioli [dioscoride], 473: lo edisaro, il quale chiamano i latini
peliaca antenna / da parte a parte lo [scudo] passò. =
colpisce prevalentemente bambini e adolescenti, per lo più di sesso femminile. =
e di ardore, a cui succede lo screpolamento della cuticola, per cui cadendo
bacchelli, 1-iii-170: consigliavan questi dotti lo svago e la vita animata,
bacchelli, 1-iii-170: consigliavan questi dotti lo svago e la vita animata, con
era uno ranieri pellaio e cartaio, lo quale avea una sua donna bellissima e
proverbi toscani, 367: lo trattò come un pellaio, =
; imbroglione, furfante (e per lo più ha valore di rimprovero benevolo o
, integrità fisica, sopravvivenza (per lo più nelle locuz. lasciare, rimetterci
la pelle, darai il piombo e lo stagno per la pelle, darai anco i
, 28-80: che farebbe egli, quando lo pregasse / o desse premio a lui
i-5-255: il distributore- capo pretendeva per lo meno diecimila copie per poter contentare tutti
nervi, canali che portano dal cervello lo spirito animale in tutto il corpo,
l'insieme dei peli e dei crini che lo ricoprono; il mantello di un animale
se è un uccello, prima di mangiarlo lo pelano, e se è un quadrupede
pelano, e se è un quadrupede lo spellano con la massima destrezza e lascian
di peli o no, sottoposto per lo più a diversi trattamenti di conservazione e
alla pelle da pelliccia, ricavata per lo più da animali di piccola taglia con pelo
cuoio e d'osso, e venir da lo specchio / la donna sua sanza 'l
anonimo, xcii-1-335: ne la cintura lo torace si de'coniungere cum una certa
van sotto una pelle ': cioè lo prelato e lo palafreno vanno coperti d'
una pelle ': cioè lo prelato e lo palafreno vanno coperti d'uno ammanto.
': sono appunto due pelli, per lo più di capra, ma non conce
la tensione di una superficie (per lo più nell'espressione come una pelle di
privarsi de le foglie, le quali lo difendevano dai cocenti razzi del sole,
13. superficie esterna (e anche lo strato più superficiale) di un materiale
pelle men aspra sarà più da maneggiarsi con lo scarpello. d. bartoli, 4-3-30
detto tripolo una sola pelle, io lo lasciavo seccare. idem, 2-101 (481
. barilli, i-205: chi non lo conosce [alfredo casella] immagina ch'
, 6-213: i suoi compagni che lo videro partire dicono ch'era ridotto pelle
come mi disse un altro); poi lo squartarono. verga, i-263: gli
ghiottone! ». bersezio, 1-86: lo zio gerolamo guardava fisso la povera giovanna
uno scoppietto dei nimici e dirieto nel capo lo passò pelle pelle. -superficialmente
questi per virtù toccativa e palpa- tiva lo corpo suo, e in caldo e in
nel secreto del mio intendimento. - lo foracchio pelle pelle. -sul punto
servizio del duca di portella, come lo chiamate voi. -mula 0 pelle'
tentativo di immedesimarsi nella condizione, per lo più problematica e penosa, di altri)
sanctis, 9-259: nell'esilio spesso lo vedevo triste di cosa che a me
: lattanzio,... accortosi a lo sfavillare degli occhi de la sua
, arrecandogli perdite o svantaggi, per lo più al fine di ottenerne un utile
dell'abitudine, barilli ch'entra in scena lo tira in pelle, lo fa cantare
in scena lo tira in pelle, lo fa cantare. -ungere la pelle
:... cornelio celso in latino lo chiama pellecio e murallio.
par- tic.: mantellina, per lo più di uso femminile, indossata sopra
quello di salamone. cavalca, 20-591: lo vescovo d'ascesi ito era in pellegrinaggio
animali, xxviii-306: digiunando, affliggendo lo corpo in pelegrinàio. guido da pisa,
fo questo viaggio; / o dico che lo fo per devozione, / tornando adesso
non consentiremo all'avida curiosità dei profani lo spettacolo di queste prime, ineffabili gioie
accettò tregua dagli affanni, finché non rivide lo smarrito giesù. foscolo, ix-1-191:
. in senso generico: viaggio (per lo più lungo e travagliato).
. idem, 10-156: facce [lo spirito santo] per via delle virtudi tutte
57: questa è la vita che lo spirito santo per bocca del giusto giob
è. lunga e, per lo più, accurata trattazione di un determinato
venga a quel luogo nel quale si congiunge lo cielo colla terra... e
tiene, piangendo, agli ultimi / tetti lo sguardo immoto. corazzini, 4-101:
a un altro (ed è seguito per lo più da un compì, di luogo
parti, acciò che io pellegrinando vada per lo mondo. bibbia volgar., iv-526
studio ponendo perché dov'egli era nessun lo sapesse. pindemonte, 5-356: dieci
bergomo. 2. viaggio per lo più lungo e travagliato e, in
divide in quattro: cioè nel tempo de lo sviamento, nel tempo del rinnovellamento,
v.]: 'pellegrinità ': lo stato di chi non ha domicilio stabile
.. / io son piangendo per lo mondo gito / sdegnato del morir come
vite, 128: fue pellegrino in disprezzare lo mondo. 6. nato
, troppo confidato nel pelago e ne lo sereno cielo, tu giacerai inudo in terra
che di giorno in giorno intendo prestarvisi ne lo studio de la pellegrina dottrina de l'
va'a farti impiccare spacciatamente, ma lo volle dire con maniera pellegrina e poetica
dominante, e per la materia e per lo stro- mento. leopardi, iii-324:
il lettore e di tratto in tratto lo sforzano a rileggere qualche periodo, volendo
boccaccio, viii-1-203: non bastando solo lo 'ngegno, per la cui forza le
in tutti i continenti dove vive per lo più in zone montuose e boscose e
). giamboni, 8-i-219: lo secondo lignaggio [dei falconi] son
pellegrini, perché persona non può trovare lo loro nido, anzi son presi, siccome
pellegrino o falcone de marina, lo cui colore sia negro traente a rossezza
, nella tradizione iconografica cristiana, per lo più è caratterizzato da abiti dimessi e
gatto lupesco, xxv-11-291: colà è lo cammino / onde va catuno pele- grinoj
, v-165: la prima cosa che fa lo pellegrino, quando si parte, si
all'affamato, bere all'assetato, vestire lo ignudo, ricevere il pellegrino. giovio
suo studio ammiccando per quanto il rispetto lo permettesse loro, orgogliosi di aver penetrato
precisa o una direzione particolare, per lo più in località, regioni o territori
. doria o semprebene, 434: lo pellegrino, ca securo andava, /
andava, / per l'alegreza de lo giorno bello, / diventa fello -
. maestro francesco, 306: amore è lo traito viandante, / ca benvoglienza mostra
pellegrino / perché s'affidi, poi lo mette in pregione. dante, purg.
città pentagona talora, quando meno se lo aspetta, riserba delle improvvisate al pellegrino
: povera madre del pellegrinetto tobia! lo aveva ella consegnato in man ad un angelo
essere della razza de ligniperdi, et io lo direi pelleperdi, mentre si mette addosso
molto ridotti di numero, vivono eer lo più in riserve che il governo degli u
-che ha tratti somatici caratterizzati, per lo più, da zigomi pronunciati, naso
tanto dov'è la pelletteria armida tutti lo sanno. = dal fr.
di prodotti polverulenti in granuli, per lo più sferici (e ciò avviene inviando
ordine pellicaniformi, che si trova per lo più nell'europa sudorientale o nelle regioni
per amor di lor glien cale / che lo suo lato fino al cor discerpe.
ucciello, molto vario di penne, lo quale girava d'intorno a uno grande
appellato pulicano. buti, 3-681: lo pellicano è un uccello che nasce nell'egitto
che nasce nell'egitto, bianco, lo quale poi che àe allevato li figliuoli.
figliuoli... si levano contra lo padre e la madre. pulci, 14-51
la grazia l'uomo che, per lo insurgere contra iddio, era morto e dannato
iddio, era morto e dannato a lo inferno, sicché bene si conviene la similitudine
la frode e l'astuzia, e per lo più smascherato e punito. p
di coibenza del calore (e per lo più è usata nella confezione di indumenti
con le pellicce cassato il soldo per lo verno. citolini, 431: tagliare o
. 2. indumento, per lo più in forma di giaccone, soprabito
donato degli albanzani, ii-157: già veniva lo inverno, e così fu impacciato
: si usa fra gli orrori del verno lo scaldino all'altare: vestonsi le
, 2-35: la reazione si avvia: lo zinco si risveglia, si ricopre di
cappotto, confezionato con pellicce, per lo più di fattura poco raffinata ed
: dè dare 1 fiorino d'oro per lo pelliccione de la burnetta sua. cavalca
vie. moravia, 17-135: ho aperto lo scatolone, ne ho tratto la pelliccia
un bel gatto, grande grosso, lo chiamano 'un bel pelliccione ',
. pelliccia poco ampia, confezionata per lo più con pelli di animali di scarso
, fumava meditativamente. -giubbotto, per lo più di pelle, foderato di pelliccia
nervi, canali che portano dal cervello lo spirito animale in tutto il corpo,
nel latte. -membrana, per lo più sottile ed elastica, che riveste
e facendo mostra de orinare e squassando lo membro, suonano con quelli sonagli.
: una pellicina di belletta... lo rendeva più pericoloso. = dimin.
1-33: è questo paniculo diviso ne lo suo uscir di l'omblico da una
membranosi d'onde si partecipa alla trachea lo sputo sanguigno. baruffaldi, iii-62:
: scarto di carne macellata, per lo più costituita da membrane e parti fibrose
della pellicola bianca. -velo che appanna lo sguardo. d'annunzio, iv-2-166:
si rimosse, torse la bocca per lo spasimo, aprì gli occhi in alto;
una specie di pellicola umida gli copriva lo sguardo. 3. strato superficiale
e saltuarie di una pellicola guasta sopra lo schermo di un cinematografo. e. cecchi
]: 'pellicola galvanica': così denominasi lo strato di rame deposto per azione di corrente
fatale che i due sventurati finissero con lo scivolar sulla pellicola. = voce
distribuirsi uniforme- mente ma ad addensarsi per lo più verso la periferia del conduttore che
si è lu vas- siello, e lo vassiello de la sange è lu corpo,
fraelo pi9em incorse m la infirmitae de lo morbo elanfantico e, 5a seandoge calte
una mano sotto la canottiera di lana lo accarezzò per un attimo, golosamente,
1-1-28: -io, per me, non lo conosco. -come è egli grande?
la qual riuscirà ragionevolmente più candida per lo stile, che esce da'peli bianchi
in buono castigliano si direbbe 'en lo demàs ', noi ci stiamo con un
a pelo. viani, 19-396: isaia lo addestrò alla cavalcatura a pelo.
brancati [plinio], 9-47: in lo mar nostro è pestilente la offa,
epidermiche, mono o pluricellulari, per lo più di forma allungata, con struttura
seconda dell'uso, che viene per lo più impiegato nella fabbricazione del tulle.
di brocco: filo di seta, per lo più annodato, che viene usato nell'
in contado. cassola, 6-76: lei lo amava... e affondò il
capra o di camelidi (e viene per lo più usata, a tale scopo,
di un sottile strato peloso, per lo più raso, orientato in una determinata
di una roccia (e, per lo più, si differenziano tre piani di frattura
con barbacani. temanza, 442: lo scamozzi uscì ben presto d'impaccio,
il marmo aveva un pelo il quale lo scemava un braccio. montecuccoli, i-129:
person comportamento morale o sociale (per lo più con (per lo
per lo più con (per lo una connotazione negativa: anche nell'espres
., 3 (52): lo scapestrato aveva invitato alcuni suoi amici dello
rideva de'frati. guerrazzi, 1-297: lo dirò perché vie più la gente apprenda
d'uomini di più rilevato pelo biasimava lo iniquo tradimento. 10.
rigide presenti nelle cellule auditive, per lo più in numero di una ventina,
/ se l'uso e la prononzia lo consente. / né vanno 'l pel cercando
e 'l furioso come si trova. lo vedete drizzare il pelo, infocar gli
s'allunga e la ventraia, che lo impiccia, / sotto il curvato dosso
non ci scatta un pelo, - esclamò lo sconosciuto, avvicinandosi allegramente ai due viaggiatori
me. fagiuoli, 1-4-90: óra che lo sa il potestà, e'pigghierà pelo
o morale (ed è usato per lo più in forma negativa). pegolotti
l'alba, sporchicela di umori, lo avrebbe colto nel bagno sotto una doccia gelata
citolini, 194: la pelosella, lo sparganio; la tormentilla. dalla croce,
v.]: 'pelosina ': lo stesso che 'pelosella '.
,... vedendolo sì piloso, lo menò a uno barbiere e fegli levare
.. profumarsi la pelosa barba con lo spigonardo. -coperchio peloso: v
proverbia super natura feminarum, xxxv-1-542: lo ù90 è peloso de peli qe no
': segale canaiola, spigolina. lo chiamano anche * paleo ', ma è
e non molto delicate, burlandolo, lo chiamava braca pilosa. marino, viii-29
bazzicaria lor molto per casa, anzi lo tratteriano come merita. g. de'
lì, fisso... accusando lo stomaco peloso dei trao, che vi chiudevano
alcune cose da mangiare cotte la sera, lo posero in capo della fante; e
chiquito de cambo! bìanciardi, 4-18: lo spettatore competente anche a occhi chiusi potrebbe
secca e insistente; al solito, ormai lo sapevo, era aldezabal, il basco
noi, fu abbandonato dall'ufficiale che lo comandava. correnti, 99: venivano per
, mentre un secondo pelottone ci dà lo scambio nel servizio di lassù. socci,
. imbriani, 6-101: sennacheribbo te lo spartisce [lo squadrone] in tante
, 6-101: sennacheribbo te lo spartisce [lo squadrone] in tante pattuglie in tanti
da spada, giavellotto e pelta (per lo più negli eserciti traci o in formazioni
stame). santi, i-146: lo stilo è peloso, come pure lo stigma
: lo stilo è peloso, come pure lo stigma, che è rotondo, pervio
organo quando è inserito nella parte che lo sostiene dalla sua faccia inferiore e non
ed alcuni scanni. montanari, ii-377: lo stagno e piombo,...
e feltro. bufi, 1-46: per lo peltro che è una specie di metallo
peluria morbida e sottile che cresce per lo più sul volto degli adolescenti o,
noce intarsiata con un filo d'ottone, lo specchietto rettangolare che alla prima pelurie mi
sm.]. stoffa, per lo più di seta e simile al velluto,
cecchi, 5-80: il germinare e lo sbocciare dei peluzzi sul collo alla ragazza.
gratta sulla carta, è lui che lo fa impuntare e riempirsi di peluzzi. moravia
di panno morbido, peloso e, per lo più, pregiato e raffinato.
traeva il peluzzo e il sottile, per lo suo bene, con molta fede che
. v.]: 'pelviano ': lo stesso che pelvino. = deriv
gini? segneri, iii-2-181: voglio che lo confessiate anche ??
ombre] ra l'altre che non lo conoscono punto da sé e vengono scherniti
: ma tu chi se'che 'n su lo scoglio muse, / forse per indugiar
queste pene. sercambi, 2-i-240: lo conte perseverando in nel male e da
modificare la mia sorte, come ricevereste lo sfogo di un'anima in pena.
non ridondante più come prima, perché lo spartano così avea voluto, sotto pena
pilizaro da bologna, xcv-59: ma no lo dico perché valer me deza, /
uomo ha vedute opposte, o per lo meno diverse. jahier, 142: è
tutte. b. pitti, 1-66: lo re mandò il bando che ciascuno cittadino
. d. vasco, 474: lo scopo della pena non è di far soffrire
la metà del riso vestito (risone lo dicevano qui, e lo dicono tuttora
vestito (risone lo dicevano qui, e lo dicono tuttora), che ognuno possegga
del dopio. la pena data, lo contrato tenere fermo. testi fiorentini, 14
ogni nuovo successore del feudo, dentro lo spazio d'un anno e di un
oltra per tre ior- nate darasso, lo dica ad tucti li mastri, overo ad
ipse e l'autre frateile pregano dio chi lo mande sano e salvo, ad pena
ch'eo sia diviso / di vedere lo bel viso / per cui peno e sto
poi saccio c'à me vene / lo viso del cristallo, / e sarò fuor
che non feràe / lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura.
prima pare gioco, / ma chi lo tocca ha pene. g. cavalcanti,
e la sostene, / onde riman lo cor, ch'è pien di pene,
., iv-44 (26): lo ominpotente dee, perciò ch'el è pietoso
sette gliene ruppe. libaroc per la pena lo lasciò cadere e posesi le mani alla
tutti, perch'io vi amo teneramente e lo starmi sì lungamente lontano da voi mi
la morte. cavalca, ii-101: lo detrattore è simile alla nottola, cioè
me n'à tolta la forza e lo podere. latini, rettor., 25-7
luoghi ed i tempi ed altre cota'circostanze lo concedevano. sassetti, 117: particularmente
capita, senza fatica, occasione, lo manderete. svevo, 6-750: si figuri
7-125: -ecco, figlio mio: ve lo faccio vedere, -rispose senza scomporsi il
s'era presa la pena di confrontare lo stato civile della ragazza sul comune.
, 7-159: -linda, non sono più lo stesso, - dissi forte. -finirà
533: a gran pena può lo scudo e la spada reggere. giov.
lingue, mentre che avevan la vita e lo spirito della propria lor pronunzia, e
sofferenze sia fisiche sia morali (per lo più con riferimento alle pene inflitte ai
prospera sanitate -e bona pa9e, / a lo pena9e -drago tór badia. passavanti
, sentendo alle spalle il fuoco penace per lo sollione, domandorono messer ridolfo che cagione
metta pena al trasgressore e dall'altra lo voglia obligare a la colpa, ché
la prestazione che dovrà eseguire (per lo più, la somma che dovrà pagare
prometteva la dote e poscia si facea lo sposalizio, con patti penali in caso
[s. v.]: per lo più si usa parlando di pena pecuniaria
mezz'ora prima di lui dell'eredità, lo induce a firmare un contratto, in
penale castità..., segnò lo scatto di un altro dato del problema.
tutti i beni per l'amore, così lo suo spartimento è cagione di tutti i
sente vita, supplichiamo a lo altissimo iddio che ci voglia scampar e
restai come fuori di me stesso per lo stupore, considerando la forte animalesca complessione
beatitudine o vero a dannazione, secondo lo suo merito o vero demerito. puòsi
ed argento. torti, xix-4-898: lo spettacolo degli esseri penanti perseguitati dai rigori
una forza arcana, d'oltre tomba, lo tenesse in piedi: l'anima penante
penare. rugieri d'amici, xvii-19-4: lo mio core si stava / in gram
per sua cortesia / si rimembri de lo suo servidore, / quelli che per
aquino, 97: nullo core no lo penseria / ched io pensando fosse sì penato
. anonimo, i-526: donato à lo suo core in altr'amanza. / ben
dello amore / che in tanta doglia lo facea penare. b. giambuttari, 7-73
e poi fu maschio, / et i'lo so, ché mel ponesti in mano
la mia / ch'ella non paia per lo mio penare. stefano protonotaro, 134
466: eo voglio soffrire / tutto lo meo penare, / per ch'e'
.. e la madre e 'l padre lo mandavano cercando, e talora penavano buon
abracciò le reni. machiavelli, 1-i-268: lo avere il moto loro tardo farà che
monte, 1-x-66: veggio eh', a lo viso, s'òn perfascia, /
pena. esopo volgar., 5-144: lo donzello penava a dire la cagione.
un determinato periodo di tempo, per lo più considerato eccessivamente lungo a malgrado di
tutto l'impegno che ci si mette e lo sforzo che si impiega, o per
attesa che si verifichi un evento (per lo più in relazione con un compì,
uno sforzo fìsico, in un lavoro per lo più manuale o in un'azione faticosa
dure, cere. piccoli penati che lo seguivano di camera in camera, di città
essendo un dì soli e penati, lo prete e l'altro diliberonno d'andare a
che 'l penato / ed infermar con lo 'nfermo e a morire / per l'
in corsica a mòre; / ch'era lo vostro penato. pencolaménto, sm.
del 'manuelino ', i portoghesi lo hanno nel sangue. lo ritrovate a tavola
i portoghesi lo hanno nel sangue. lo ritrovate a tavola, nei pencolanti tortiglioni
mentre li avete splendidamente neri e non lo farete. baldini, 9-248: la
la disperazione »... « lo so » egli disse. « ma anche
5. volgere verso una situazione (per lo più critica, incerta, precaria,
piccolo e, talvolta, prezioso, per lo più metallico, applicato o appeso,
a tutti. pirandello, 7-164: con lo scialle di seta appuntato con gli spilli
grande pendaglio rosso sul cappello, nessuno lo saluta. -festone. tramater
fratello. 4. correggia, per lo più doppia, di cuoio o di
bentivoglio, 9-1032: che grato udir lo strepito con cui / la vagina, il
sospese il brando / per lo pendaglio all'omero. monti, 11-38
di stoffa o di metallo, per lo più in forma di anello, che,
. mattone di grandi dimensioni usato per lo più a scopo decorativo. targioni pozzetti
uve mature. pantera, 1-192: se lo capitano mostrarà una bandiera pendente a meza
9-47: la donna, presomi per lo mantello pendente dal braccio sinistro, mi
. giamboni, 8-i-217: dee essere lo suo viso [dell'astore] come
la sponda de '1 letto e sparsa per lo dolore la chioma qua e là fuor
in partic.: crocifìsso (per lo più nelle espressioni pendente in croce,
2-72: hannoci riferito quelle sirene essere lo stesso che le muse, sortendo elle
pendente. -carico pendente (per lo più al plur.): l'insieme
: chi non sia, come non è lo scrivente, addentro nei misteri della terminologia
. -inchinato, chino (per lo più in segno di servilismo).
una foresta, ecc.; per lo più con una connotazione di pericolo,
io per vari impicci che non me lo permessero, fu la parte, ch'era
. inclinazione, attrazione, passione (per lo più nella locuz. avere un pendente
monte. guiniforto, 273: per lo gran terremoto che fu per lo universo
: per lo gran terremoto che fu per lo universo mondo, cascò un pezzo di
due punti presi in esame (per lo più con riferimento a un terreno,
del fondo ogni dì più, è venuto lo inconveniente al segno che si vede con
-inclinazione rispetto alla linea verticale (per lo più con riferimento a un edificio, a
il braccio adagio adagio, cioè non lo rimoviamo dalla sua pendenza mettendolo come in
pendenza del verno..., per lo più incerta per la soverchia bassezza dell'
qual si scorge alcun'operazion già passata, lo di- ciam pendente. -in pendenza
-situazione, occorrenza, circostanza, per lo più pericolosa, in cui si trova
.: questione, controversia (per lo più di natura giuridica, economica o
la somma dovuta (ed è per lo più usato al plur.).
: la delicatezza stessa della sua coscienza lo aiutava a notare le prime quasi indiscernibili
palladio volgar., 7-7: quando lo sciame esce e pende in alcuna fronda
doni spirituali. beicari, 4-105: lo spirto santo, il quale è don perfetto
: per me ora s'entra a distrigare lo testo perfettamente secondo la sentenza che esso
la sua congregazione, la quale perfettamente lo conoscea, lo elesse prima a procuratore
, la quale perfettamente lo conoscea, lo elesse prima a procuratore generale appresso la
dante, conv., ii-xm-27: lo cerchio per lo suo arco è impossibile
conv., ii-xm-27: lo cerchio per lo suo arco è impossibile a quadrare perfettamente
, imitate essendo perfettamente, che è lo stesso che dire parendo vere, dovessero
tutto (e nell'uso moderno ha per lo più valore genericamente rafforzativo e superlativo)
poi son de to convento, / perfetta lo meo cor di gran gioi'larga
uomo fisico dotato delle potenze sensibili che lo rendono suscettibile di quella perfettibilità maggiore.
che sente d'essere capace di dare lo sviluppamento possibile ad ogni sua facoltà.
perfezionare; che mira, che ha lo scopo di rendere assolutamente o relativamente perfetto
. campanella, 1056: s'unisce lo spirito di grosso ferro e vince la
, insolenti ed insopportabili, essend'egli per lo contrario persona qualificata e di buoni costumi
modo le pene di alessandro e di aristobulo lo perseguitorono. cristoforo armeno, 1-315:
.). aretino, 20-334: lo spirito d'un mio amoroso poverello impiccatosi
ha passato, quando gli altri per lo fiume sono sceverati, e colui che
santo giordano. del tuppo, 529: lo esoce, pisce grossissimo, abitatore in
un animale che, allontanatisi quelli che lo perseguitavano, s'attenta a muoversi dentro
qualcosa. lastri, v-208: qualora lo sciame indugiasse ad abbassarsi, si getti
perché volestù fuggire, ch'io non lo sapessi e non me 'l dicesti, acciò
li lavorìi del detto padule fare e lo buono stato d'esso padule perseguitare si
22): ammaèstrati di quello senno lo quale tu, perseguitando, assai copiosamente e
pio sesto, il prigioniero di napoleone, lo spodestato e perseguitato da colui che sarebbe
se non credevono ad santa chiesa, lo aspettassino nimico e loro acerrimo perseguitatóre.
e antioco, i quali volendo torre lo regno l'uno all'altro, lasciarono
, 11-61: seguendo quanto mi sarà possibile lo scrivere di matteo villani mio padre,
né che con più stretta e veloce perseguitazióne lo abbiano travagliato alle spalle.
,... fuggendo... lo ingiusto perseguito di saul, usò parole
-inseguimento. del tuppo, 529: lo esoce, pisce grossissimo, abitatore
schifare li continui travagli e stimuli de lo storione, per fuggire da una tempesta grande
fuggire da una tempesta grande fo costretto lo esoce allo persequito dello storione de trovarese
giustino volgar., 406: lo senato... mandò in africa
e comandolli secretamente, s'ello potesse, lo facesse uccidere alli suoi perseguitoli. vita
] -. molti perseguitoli e molti detrattori lo perseguitarono. varchi, 6-12: o
profezie di daniello e della sibilla eritrea che lo avvento d'anticristo e perseguizióne della chiesa
cesariano, 1-43: la perseminazióne crescendo in lo corpo detrae in si lo alimento de
crescendo in lo corpo detrae in si lo alimento de ogni potestà del cibo.
la extremità dii calamo naturale, in lo quale l'uomo tal dilecto persente.
trovati in una cassettina che giù per lo fiume scorreva. = voce dotta
accidente l'acquista,... lo dimostrano infiniti esempli. ariosto, 20-133
valerio massimo volgar., i-311: preso lo cumano per lo perseveramento del domandare di
., i-311: preso lo cumano per lo perseveramento del domandare di lelio, stette
laudabile intra 'l soperchio dell'ira e lo menimamento, e così è malinconia,
determinato comportamento o atteggiamento (per lo più buono o produttivo di risultati positivi)
fatto, a simiglianza del corpo, sottilissimo lo spirito. 4. ant.
in che, madonna? » « ne lo ben servire ». garzo, 19:
con perseveranzia... e sarawi aperto lo 'ntendimento della scienzia divina. boccaccio,
. sannazzaro, iv-111: ingegnaraiti per lo avvenire quel che nel fine del tuo
racconto]. ma fa'ch'io lo vegga. pasolini, 7-112: io,
ritiri per gli esercizi spirituali, avevano lo scopo di favorire la pratica religiosa e
opinione pubblica era negativa, o per lo meno passiva, o scettica e indifferente.
riprovevole). giamboni, 8-i-18: lo terzo [peccato] si è nella perseveranza
374: andando quegli immantanente a messere lo papa con molta perseveranza e preghiere,
aveva piegate verso il colle, ombreggiavano lo spiazzo. -saldezza, durata (
la civile educazione e istruzione di chi lo scrive. fogazzaro, 13-174: lettore assiduo
splendor -che di calore, / onde lo cor gentil ne prende usanza / che
fatica promette il premio e la perseveranza lo porge. = voce dotta,
vanità e il peso di antichi ricordi lo spingevano a perseverare. -sostant.
durante il bisogno e, cessato, lo depose. idem, 2-iv-6: altri
li cattolici si separassero dal suo consorzio e lo scommunicassero. buonafede, 2-vi-191: le
, perseverando per circa quindici giorni, lo ridusse debolissimo e di estrema emaciazione.
di gran gente venire, / ché tal lo pò sentire / che 'l male c'
traporto / in prefondo di mar co lo suo porto! 3. prodotto
dire che la muraglia facciasi principalmente per lo sostento della terra... et
distrutto quelle carte o per paura di chi lo inseguiva o per altra urgente cagione.
della corrente, con lunghissimo cavo che lo rattiene, lasciandogli solamente libero il movimento
v-238: regina prese un calice ricolmo e lo portò al cognato; un profumo squisito
; sciolse la guardia civica e pose lo stato d'assedio. abolì il porto-franco
donne del re e de li suoi (lo re u disse più volte non facessero
che avemo trovato in questo arcipelago regna lo mal de san iop, e più quivi
che in altro luogo, e lo chiamano for franchi, cioè mal portoghese.
spalle del duca di savoia. non lo aggravate troppo, se non che la duchessa
e infra ogni due rocchi ligatela forte con lo spago, che vi sia ben ferma
del tutto simile all'antecedente, meno lo zucchero bruciato. dunque anche per questo
gr. 25 a fuoco. nel 1610 lo stesso si praticò nel governo di don
li mastri razionali. sanudo, lviii-614: lo portolano, veduto la frota di mercadanti
1-i-141: l'ufficio di questo portolano è lo stesso che quello dell'edile presso i
che tu tieni così ben custodito sopra lo strapunto. -se tu non fossi marinaro
, ecc. e si chiamano per lo più portolanoti. = dimin.
: voce di antichi rematori nelle galere; lo stesso che vogavanti.
di magnini era poco lontano. maggiorelli lo aspettò in fondo al portone. dopo
scatole di biscotti wafer, non lo erano altrettanto nella computisteria, poveracci.
-lavoratori portuali (e, per lo più, in partic. nel linguaggio
bot. genere di erbe, per lo più annue, della famiglia portulacacee,
: portunato è uno schiavo che guida lo schifo e ne ha cura.
'portunato': il caicco stesso o lo schifo. = etimo incerto:
uomo; porzione superiore o intellettuale: lo spirito, l'intelletto. delminio,
rilucente. bruno, 3-328: perché lo essere porzione, parte, membro.
per la sustanza, nell'uno e circa lo ente, come modi, raggioni e
ora tinta di rosso, che per lo più riempie la gran cavità del petto.
meno una porzione tanto minima, quanto lo intelletto possa immaginare. benivieni, 77
di dio. mamiani, 10-ii-966: lo spirito, a così domandarlo, d'ogni
. cocchi, 4-1-11: si crede opportuno lo scegliere quei cibi... quali
papa, 3-91: dopo essere stato cavato lo spirito dal vetriolo, rimane come un
ha i nativi suoi reggimenti, e lo stato dà agli uffiziali una casa e
toscana]. papi, 1-2-147: lo re sardo,... dopo avere
compiere qui in pavia in maggio, lo compierò a reggio in giugno ed in
o economica, ecc.) che lo rende precisamente individuabile, o accomunato da
come la città stessa di roma apertamente lo ci dimostra, la cui porzione maggiore
al restante umano genere ogni avere, lo spogliò anche per così dire di se stesso
pascoli, ii-366: colla stessa facilità che lo riceveva spendendolo, non pensava a mettere
vi dispensino le sue beneficenze, come lo seppe fare nella vostra patria, servendosi della
. s'aiutano e aiuterannosi maggiormente con lo spezzare gli studi e ciascuno dedicarsi a
appalto della pesca del lago], lo conducevano piccolo [il pesce] di
piccola dose. serpetro, 199: lo scaligero esperimento per quaranta e più anni
soccorso. bestiario moralizzato, 1-153: lo pesscio ke se nomina balena / a la
agio. iacopone, 3-34: da lo 'nfemo rimastela questa veste penosa; /
rimastela questa veste penosa; / tesseola lo diavolo de pili de spinosa; / onne
, / infin che quella cosa / che lo fa tempestare / non si parte da
moto, / che ben supplir potrebbe / lo sconcerto del ciel tanta armonia. pallavicino
penare spero posa, / com pigliar lo prun pungente / per cogliere poi la rosa
la rosa. monte, 1-i-26: lo mio cor tempesta ongne stagione, / in
/ breve tempo [o morte] lo fai viver giocondo. cino, iii-119-1:
allora il braccio in collo e sì lo strinse a sé per tale virtù che tristano
non si potè partire; e sì lo comincia a baciare, sì come quella che
dante, conv., iv-iv-4: lo quale monarca tutto possedendo e più desiderare
molta letizia / or fa'che reggi lo reame in posa. dell'uva, 5
5-422: questi [i francesi] facevano lo stesso per impedire, come protestavano,
. comisso, v-204: fu stabilito con lo scultore sarebbe venuto nei pomeriggi in cui
il suo lettore con le pose, lo abbaglia con le immagini. -ostentata
chi è amato ed ama in posa / lo mondo à da lo suo lato.
in posa / lo mondo à da lo suo lato. -da fermo,
per poco senno pene, / ed èi lo pruno e non colsi la rosa.
disse federigo è vero, che quando lo vedi hai sì grande la rabia al
caldo è grande, a bere / lo porai rattenere [il cavallo] / vie
alcuni s'allegravano stare in posa per lo rincrescimento di lunga milizia. esopo volgar.
, però ch'elleno s'affaticavano e lo corpo stavane in posa. pulci,
cosa / cad io vi degia dir lo convenente / di quei che di trovar
si dipartono mai né s'allontanano né lo scompongono. -instancabilmente. baldi
ottavia sorprendendolo che si premeva la fronte con lo spigolo d'un posacarte di ghisa.
della gamba..., per lo cui moto ne partiamo da loco a
i posamenti a'luoghi loro, ove lo spirito di chi legge rispira. gigli
i-527: però tutt'or m'avanza / lo gravoso tormento, / tant'à compiacimento
posanza, / poi c'ò perduto lo bel piacimento. guittone, 1-2:
priso ed incarnato tutto, / ed a lo core di sé fa posanza. attribuito
, 1-27-2: da doglia e da rancura lo meo core / veggio partire; in
che velava i suoi posapiano ed ella lo ornava di tutte le doti che gli mancavano
ganglioso di sostanza e soltanto permette che lo si liberi dalle forme più servili a
da attività faticose o oziando, per lo più restando fermo, seduto oppure sdraiato
/ ch'egli in un solo punto / lo volesse compière, / com'egli avea
si posavano, che li miei ne lo abitaculo del mio amore fisamente miravano!
tempo, pensò a rifare di nuovo lo esercito. caro, 2-1199: restai
. -stare a riposo, per lo più in posizione accucciata (un animale
di quel grande / che, temprando lo scettro a'regnatori, / gli allor ne
quando furono andati a posare, e lo forestiero si tomoe a la sua dama
vidi unque uno sì befio cavaliere com'è lo cavaliere lo quale venne co l'amorat
uno sì befio cavaliere com'è lo cavaliere lo quale venne co l'amorat. petrarca
andate tribulando. iacopone, 20-7: lo magnare e lo bere è stato 'l mio
iacopone, 20-7: lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto,
/ e posare e gaudere e dormire a lo letto. patrizi, 2-53: di
dante, conv., iv-rv-4: lo quale [imperatore universale], tutto
la porta per posarm'enn audire, / lo sòno e que significa? representa te
o disaventu- rato marito, quando posa lo spirito suo e dorme il corpo,
d'amanza, / ché m'à tolto lo posare. -stare tranquillo, vivere
carne dice: « eo ardo, no lo pozzo portare; / satisfan'me està
. balbo, ii-69: il popolo lo seppellì [masaniello] con tardi onori,
vostri e acordare / l'alma e lo core e 'l corpo a l'ubidiente.
pisana, 1048: venne in pisa lo re di cipri,... e
. iacopone, 22-24: l'acqua lo vento posa: la lengua nequitosa /
. cessare, smettere; desistere (per lo più in relazione con un compì,
voi peccate. anonimo, i-522: lo die che mi sta ascosa / non mi
mi par veder chiarore, / però lo mio cor non posa / di pianger lo
lo mio cor non posa / di pianger lo nostro amore / tomo a la gente
ne gli atti ed amorosa, / tanto lo imaginar, che non si posa,
il nemico. bertola, xxii-746: lo spruzzo lieve / balza d'un antro appiè
9: puoi domannao: « dove posa lo duca? posa in santa croce?
posa in santa croce? ». respuse lo cavalieri e disse: « no.
lucer luna né stelle, / devria lo sol freddare e non calire, / l'
io mi dimoro / fra me medesmo lo giorno pensoso, / si tragge in vèr
giorno pensoso, / si tragge in vèr lo loco ov'i mi poso, /
: io anderò a cabello e domanderogli lo tuo tesoro; ed io sono certo che
tuo tesoro; ed io sono certo che lo ti manderà, e tu sì ti
passione). latini, i-1576: lo cavaler valente / si mosse isnella- mente
. abbracciavacca, lxiii-16: nente ragion lo vole che lo 'ntelletto posi ned
, lxiii-16: nente ragion lo vole che lo 'ntelletto posi ned aggia affetto u'
morte? fogazzaro, 2-408: forse lo spirito, deposti gli uffici del moto e
] non posa bene: altri che lo stinco della gamba manca è corto. idem
a. f. doni, 47: lo stato di milano è la chiave d'italia
una salita. loria, 5-105: lo spettacolo che gli altri godono è per
vocate, / o'nostra umanetate perfece lo suo stato. / como l'uscio
. / como l'uscio posase ne lo suo cardenile, / cusì la vita umana
di matematica, le quali, tutto che lo 'ntelletto le consideri nude e senza
pellegrina, / per vie tranquille varcando lo mare, / sul suo loreto verrassi a
mare. -appuntarsi, affisarsi (lo sguardo). marini, iii-131:
oggetto, adagiare un corpo, per lo più con cura e delicatezza. dante
intrata aperta. cavalca, 20-133: lo prete addirato posò lo legno e prese costui
, 20-133: lo prete addirato posò lo legno e prese costui e tanto gli
prese costui e tanto gli diede che lo lasciò per morto. boccaccio, dee.
morto / era, sì come per lo vangel provo, / presso a la croce
posando l'altra mano al petto sopra lo scapulare. algarotti, 1-i-16: ella posava
il tuo bel piè percote / o lo pieghi o l'inoltri o lo ritiri
/ o lo pieghi o l'inoltri o lo ritiri / o lo sollevi o lo
l'inoltri o lo ritiri / o lo sollevi o lo sospenda o posi / fior
lo ritiri / o lo sollevi o lo sospenda o posi / fior ch'a gara
insegna ove le dita / dee posar su lo spinette. -accostare le labbra
26. rivolgere, appuntare, affisare lo sguardo. pallavicino, 1-18: posiamo
poco, dopo tanti immaginari viaggi, lo sguardo in roma. -proiettare la
tinte in modo che, senza conoscervisi lo stento, le fece apparire fatte coll'alito
lippi, 2-77: egli tanto poi lo persuade / che lega i cani e
passione. iacopone, 1-58-148: stanco lo iomo, gimmene al letto, /
tutti mie guai / e per farmi lo star da voi lontano, / donna,
, su qualcosa; guardarlo, per lo più con interesse e attenzione.
occhio grigio brillava una nuova luce quando lo posava sullo scultore. fracchia, 87:
da prete,... ma poi lo posò, e se n'andò in
fila, infra l'occhio tuo e lo nudo che ritrai. vasari, ii-148:
sf. ciascuno degli utensili, per lo più di metallo, che si usano
mentre le donne mettevano la posata, lo spacca si sfogava in tenerezze coll'amico.
fagiuoli, 1-2-139: il podestà non lo vorrà credere, bench'egli pure abbia
credere, bench'egli pure abbia fatto lo stesso di due posatuccie consumate che aveva
. ranieri sardo, 162: missere lo imperadore entrò in lucca: fatto suo palio
anche il luogo su cui si posa, lo stormo che si è posato).
fermo e sicuro a quel parare, lo aiuterete al tener con la voce e a
bisogna spingerlo a tutta fuga quanto è lo spazio d'una rimessa fermandolo pe 'l
, va vèr desso, / e per lo scudo el ferro gli ebe messo.
agevolissimamente se ne invaghiscono, perché posatamente lo mirano a parte a parte, laddove
sfuggita non rimane preso, anzi talvolta lo sprezza. muratori, xiii-238: questa nobil
che per più bello d'ogn'altro lo vi dipinsero. galanti, 1-i-384: h
: dubito molto che possa essere buona speculazione lo stampare. ma bisognerà pensarvi e parlarne
la civile educazione e istruzione di chi lo scrive. 3. caratteristica di
. -per simil. rivolto (lo sguardo, gli occhi). moiineri
, posata per la quiete e per lo mancamento del moto, fa sedimento e arrenamento
su un dito e con l'altra mano lo imbecca di pezzi di rognone rosso sangue
dolore ch'eglino avevano auto dinanzi, lo re anibai li fece muovare d'inde.
a francesco per lui, perché se lo traesse di casa, perché 'l vedea buono
, come u francese, l'italiano, lo spagnolo, ri siano più soggetti dei
tommaso di silvestro, 391-30: piovette tutto lo mer- cordì cussi posato adeo che macerò
intenzione ma piuttosto di negligenza, o lo son d'affettazione e di leziosità.
: nuovo genere. baldini, 9-150: lo stesso periodare così posato del manzoni piglia
questo offizio a posat'animo, e lo farò com'io debbo fare. bottari,
liquido sul fondo di un recipiente che lo contiene; feccia, fondo, fondiglio
in nostra lingua il giallo, per lo tingerlo che fa in tal colore non la
gatta in un pozzo, onde, per lo ribrezzo che si avea dell'usare l'
a. gilio, l-ii-95: se voi lo mirate in quella posatura, voi considerate
nella penultima. panigarola, 3-i-64: lo splendor maggiore di lui [di un passo
dua fiada u trea dè l'omo rechedere lo soe amigo; e s'ello no
/ e dileguarsi / poscia in aere lo vidi. -in correlazione con altri
intuì il benefico effetto dapprima soggettivamente e lo constatò poscia oggettivamente verificando la diminuzio
: famme veder quel loco, per lo sacro / vincol de carità ch'ivi sospeso
, ciii-120: signori miei, per lo fatto di meo da cana e anco di
novità, poscia, che furono tentate contro lo stesso galba, non ostante ch'egli
non in maniera de'concetti de'moderni invaghir lo 'ngegno, che, abbagliato dal
che li resta a receive'posa a lo dì de lo iudicio? testi non toscani
a receive'posa a lo dì de lo iudicio? testi non toscani del quattrocento,
vari pensamenti, paerando a lor che lo remedio de la observanzia se troverà, non
foco benedetto / alla mia donna dirizzò lo spiro, / che favellò così com'i'
, ha veduto che la natura glie lo ha vietato..., si è
più l'uccel di dio / ne lo stremo d'europa si ritenne, / vicino
, / lingua non è che dicer lo sapesse. crescenti volgar., 6-21:
agg. letter. ant. che ha lo scopo di ottenere denaro (uno scritto
l'or, eh, chente vuo', lo smalto; / mantegnendolo bene, può
s. v.]: 'poscola': lo stesso che acetosella. = voce
voce dotta, lat. post scriptum 'dopo lo scritto'. poscrivere, tr. (
lettere a l'abbate vassallo, secondo lo ordine. machiavelli, 14-ii-357: dixe.
uso sostant. alfieri, xiv-2-116: lo incaricai di dirle tante cose per me
sp., 23 (382): lo zelo fa de'nemici, monsignore;
che meditava far nel suo regno e lo chiamò alla corte; e se ne
198: il cosiddetto irrazionale, se lo si consideri positiva- mente, si discopre
compito mentre il 43, 10 % lo giudica positivamente. 7. elettr
esteso a tutti i campi di indagine, lo sperimentalismo programmatico, la subordinazione dell'
meri miti e simboli); quello lo subordina. il razionalismo è superficiale,
i fatti importano: il positivismo dà lo sgambetto alla metafisica. b. croce
fatto, indipendente da ogni rapporto con lo spirito che la studia. popini,
spirito si è sviluppato col secolo e lo trovate teologo al principio del movimento romantico
e le figliazioni. faldella, i-5-20: lo stesso minghetti, che ha tesaurizzato nel
, i quali raddoppiano il fatto e lo chiamano legge. gozzano, i-233: positivista
della morale positivista, lo spirito 'scolastico', di vecchio allievo e
francesi hanno un fondo positivista: e lo studioso francese si distingue subito perché sa
. leopardi, i-189: è piacevole lo stupore cagionato dall'oppio (anche relativamente
ii-317: papa giulio secondo, per lo ben pubblico di fermar tra cotali regni la
la sua proibizione oblighi ad astenersene. lo stesso vale nella legge positiva divina:
legislatori umani ed è promulgata non già per lo senso interno, ma per gli esterni
. b. croce, 1-3-392: lo hegel ammetteva che l'affermazione del jaco-
studiare il consorzio umano e le leggi che lo governano e i fini ai quali tende
date certe, che già per sé dimostra lo spirito positivo e sobrio di quella nazione
parere negativo; se, invece, non lo vedeva, un suo parere positivo non
son vivo. guicciardini, 2-1-108: lo ingegno più che mediocre è dato agli
, 169: non ostante che per lo gran prezzo de'suoi lavori fosse verisimilmente
. catalizzatore positivo: catalizzatore che accelera lo svolgersi di una reazione chimica. -elettrodo
avere il comparativo naturalmente, o per lo adverbio 'più', si chiamano assoluti, principali
francesi, che, per ispiegarlo, aggiungono lo 'tre'al positivo. corticelli, 11
o per lato, non gli riuscirebbe lo stare a galla senza muoversi. baluda,
a vedere o a udir cosa che lo paghi di molte ore d'uniforme andare delle
ore d'uniforme andare delle bestie che lo tirano e sino d'uniforme positura di corpo
quel piede della positura dove si trova e lo conduce sopra un'altra, e per
conduce sopra un'altra, e per lo suo mezzo, lasciato un de'piedi a
del volo. -in partic.: lo stare disteso o coricato; giacitura.
preso dalla mensa d'un re maomettano, lo restituisce a'genitori. algarotti, 1-iii-190
). 6. luogo per lo più di valore strategico occupato da truppe
9. insieme di circostanze che determinano lo svolgimento di fatti o la loro previsione
questa positura, dico, trovò maometto lo stato politico dell'oriente. f.
che ha come vertici l'astro, lo zenit e il polo celeste al di sopra
rispetto a specifici elementi geografici (per lo più nell'espressione posizione geografica).
senso di piacere e di diletto nel quale lo sguardo si delizia, il petto soavemente
anche in relazione con un agg. che lo specifica, come nelle espressioni posizione distesa
né parmenide, né il kant né lo hegel, ma solamente le posizioni mentali di
si ha un bel dirsi scettici, ma lo scetticismo è una posizione troppo arida,
non è quasi mai simpatica, non lo è appunto per la sua posizione di
. moretti, 393: quando lo conobbi, subito dopo la guerra,.
aiuto e senz'alcuna posizione ormai? lo dica lei! no: questo matrimonio si
rivoluzioni dei pianeti, solo si prolungasse lo spazio e il tempo della diurna illuminazione
d'alcuna petizione nel consiglio di messere lo capitano del popolo. 15
il singolo assicurato e il fascicolo che lo riguarda). jahier, 2-13:
, 3-47: porre un fatto egli è lo stesso che affermare la reale esistenza.
sillaba in cui si trova (per lo più nelle espressioni breve, lungo per posizione
perfino di errori, o, per lo meno, di eccessi arbitrari nel giudizio e
, 2-33: non si può dire che lo 'ntelletto sia luogo, se non traslativamente
, /... / segue lo tradimento: / in ciò ferma talento /
maio poso non avere / perfim che lo sentien el core / così aliso e
'nzende piu che foco, / e lo so amor me 'nflamma / sì che n'
francesco da barberino, 266: lo basso stilo che nell'o- vra siede
, costituito da una correggia che sostiene lo straccale fissandolo alla sella o al basto
'posola': quel sovatto che sostiene lo stracale. tommaseo [s. v
'posola': quel sovatto che, per sostener lo straccale, s'infila ne'buchi delle
o morale (ed è di uso per lo più colloquiale, con valore enfatico)
dorso deù'asino; tolse il corvo e lo appese per i piedi al posolino della
amor di dio era mia luce / lo qual unisce l'anima a dio padre,
posponete niuno articolo di dottrina appartenente a lo insegnare, a lo imparare, a
di dottrina appartenente a lo insegnare, a lo imparare, a lo ascoltare e al
insegnare, a lo imparare, a lo ascoltare e al parlare...,
di me combattuto, posposti essi, lo diedi a te. bellori, 2-444:
, che dà ragione del suo detto e lo conferma con l'autorità di storici più
ferd. martini, 5-97: non lo avrebbe afflitto tesser loro posposto; lo sdegnava
non lo avrebbe afflitto tesser loro posposto; lo sdegnava tessere dimenticato, come diceva,
odio e l'amore di dio pospone per lo proprio amore. niccolo del rosso,
niccolo del rosso, 303-12: chi postpone lo dritto a la voglia / fermando cotal
avrò in sì lieve / stima ch'io lo posponga al voler mio? da porto
sono amanti del loro soggiorno nativo e lo preferiscono con una specie d'ira a
al luogo nativo, colla stessa ira lo pospongono a tutti gli altri dove sono
carducci, iii-6-20: come poeta, lo cita spesso nel 'volgare eloquio'..
quelle espurgazioni sanguigne... per lo più posticipavano tre o quattro giorni, ancorché
elemento al quale è posposta, per lo più in posizione enclitica, e gli
altri o ad altro (per lo più in relazione con un termine di confronto
cui è dotato l'uomo (per lo più con riferimento alle attività spirituali e
in me si trova / son cum lo ingegno al tuo comando e tosse. p
o ingegno accoglitore / di quanto sparso per lo mondo splende, / la sacra itala
: energia, spirito vitale (per lo più nella forma del plur.
posse. giraldi cinzio, iii-7-107: per lo duol mancò al giovane la possa.
g. gozzi, i-23-38: manca lo spirto in quel bollore, e manco /
m'avanzerebbe di questo bastone. / però lo schiva con tutta sua possa / e
in dui bocconi con terribil possa / lo divorò con furia, in carne e in
, senza metter tutta la loro possa, lo tenevano incalciato. cesarotti, 1-viii-38:
fortuna / né brando né tiranno né lo stesso / onnipossente non ha possa alcuna.
una [l'anima di traiano] de lo 'nfemo, u'non si riede
può far famoso e chiaro / chi lo prende con grazia e leggiadria. pellico,
tutto quello ch'egli possono, che lo padre guarda e salva lo figlio.
, che lo padre guarda e salva lo figlio. 6. potenza di
mio star sempre in casa e con tutto lo studiare a tutta possa, quanto più
grande vigoria..., impugnòe lo suo brando con mal talento e sie
brando con mal talento e sie fiere lo amoroldo di tutta sua possa e forza sopra
statuto dello spedale di siena, 18: lo rectore... sia tenuto e
m'è l'aiuto; / ciascun lo senta c'à suo gran podere, /
omo no 'l segue, ma segue lo avere. cavalca, 19-374: il settimo
, 5-11: cresce al tiranno colla possanza lo spavento, et a quanti più comanda
, ai quali la possanza degli elvezi e lo appetito del signoreggiare era odioso e sospetto
sparta per italia e roma abbandonata e lo stato delle cose molto diverso da quello
di leanza / e. lla città che lo singno- reggiava / era d'una grandissima
-donna non creo che partire / potesse lo mio cor di sua possanza, /
: se tu savisi, bella, lo meo volere, / quanto eo t'amo
legislativo dello stato; l'organismo che lo detiene. bocalosi, ii-23: siccome
: la persona o le persone, lo stato, la nazione, l'istituzione in
in cui risiede il potere e che lo esercita. dante, par.,
volgar., 1ii-29 (7): lo vesco arrian vene cum gram multitudem per
che n'apre il cielo e che lo 'nfemo serra. campailla, 10-4: questi
che la posam- za no coresponda a lo voler. antonio da ferrara, 64:
-scherz. baruffaldi, i-13: ben lo sa la gente lanza, / che per
sua possanza. bel gherardino, 2-37: lo bel gherar- din molto sdegnosse, /
arditamente, / e per sì gran possanza lo percosse / che morir crede quando il
al segno ch'io marco / va stridendo lo strale / da la cocca fatale.
animali. chiaro davanzati, iv-64: lo leon per grida / cresce in vita
la possanza del suo valoroso destriere che lo portò in mezzo del campo de'fiorentini
da poi che cade giuso, / lo leofante, ch'è di gran possanza.
infernale. cantari antichi, lxxxv-163: lo primo nome [dell'inferno] è
, chi ago è annomae; / lo fogo è grande e de gran posan ^
lor possanza, sapore e odore, per lo star lungamente nelli magazzini di lisbona,
. erbolario volgar., 1-50: lo dittamo... si trova primeramente nelli