? e. cecchi, 5-508: lo conferma la scritta: « orango (simia
: vi era [nel museo] lo scheletro dell'orangoutan. tommaseo, 12-86
il clima e la zona ne determinano lo sviluppo e la forza, le sue passioni
bonaventura volgar., 1-145: considera ora lo signore così orante e considera lo suo
ora lo signore così orante e considera lo suo zelo alla salute dell'anime.
con l'elevazione della mente e, per lo più, con la recita devota di
a quanta perfezion di consiglio credete voi lo conducesse il saper che da un cesare,
\: 'orrezza': nome e verbo; lo giardino orezza, cioè dà odore.
orezzo. -in partic.: lo stormire delle foglie sotto la brezza.
12-1: partì la fata e andossene a lo speco / posto di tutto il suo
. d'annunzio, iii-1-476: - lo spigo aulisce e giardino non veggio!
pupillo della fede, senza che alcuno lo ammaestri nelle scienze dell'anima e nei
uno o entrambi i genitori (per lo più con riferimento a una persona giovane,
grappoli rimasi dietro a te: sieno per lo forestiere, per l'orfano e per
dall'indicazione degli eventi che hanno determinato lo stato di orfanezza: orfano di guerra
pregarò il padre, ch'egli vi darà lo spirito paraclito, acciò che sia con
aleandro, 1-283: tanto amico del riso lo stigliani che ridicola stima ogni metafora non
voi, collinette e piagge, / caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della
[si pigliano] la morena e lo orfo, lo congro, le perce e
] la morena e lo orfo, lo congro, le perce e tucti pesci de
communi) il torsione, l'orfo, lo scorpion marino. 2. specie
: al terzo assalto ssbracciarono: bovetto lo [camireo] gittò di sotto e
commercio dell'avorio ridotto a monopolio, lo scioglimento delle compagnie, l'instaurazione delle
una condizione:... che lo spirito del bracciante si renda, mercé
a lui solo. pareto, 140: lo spencer nota egregiamente come non meno dell'
. carducci, ii-2-150: per evitare lo stile oratorio, in cui riesco,
pochissimi studi,... ho scelto lo stile dis- sertativo e storico. idem
particella pronom. settembrini, 171: lo stato cominciava a mutare il suo organismo
, iii-26-30: l'uomo, oltre lo spirito intelligente e sue facoltà, ha ricevuto
alla sua esistenza individua e incomunicabile e lo rinserra nella sua materia organata. idem
umana per la boce organata e per lo moto del corpo, che fendea quello aere
che sola conserva il pegno celeste come lo ha ricevuto. settembrini, v-21:
starà con noi come vivo e organato lo spirito democratico di tutte le genti. idem
ideale modello. padula, 417: lo spettacolo delle sacre primavere degl'itali antichi
malcontento. b. croce, ii-6-307: lo stato moderno, di unità sintetica e
grandi inalza l'imperadore tebano epaminonda, lo quale sapeva dare voce concordevole ai dolci
che pigliano il lume dal cortile e lo danno, non solo alla detta cappella,
resta superficiale e l'ironia nasce per lo più da un sovrapposto gioco di parole invece
: è obbligato alla falsità organicamente: lo ha dimostrato dalla sua più tenera giovanezza.
carbonio e da idrogeno, presenti per lo più negli animali e nei vegetali.
parti organiche ed inorganiche che prima non lo erano. filangieri, ii-336: tra le
alfabeto quel compimento e quella regolarità che lo rese universale e costante. c.
ereditaria). carducci, iii-18-322: lo salvò dal disinganno la morte; ché
, 600: i giornaletti arrabbiati lo mordevano tenacemente con l'accusa di muffosità
questo: l'avere già innanzi tutto lo schema del volume nascituro e vagheggiarlo nella
stuparich, 4-26: i conferenzieri per lo più non venivano a tenere un discorsetto
fra un ufficio e il soggetto che lo ricopre, rendendo così attuale un organo
pieni poteri e di approvare il regolamento che lo ap plica. s.
cattolico: regolamento esecutivo del concordato fra lo stato francese e la chiesa cattolica stipulato
del personale di un'amministrazione (per lo più riportata in apposite tabelle organiche del
il ritardo del consiglio superiore sviato dietro lo studio dei nuovi organici), per
al disegno dei particolari, anche attraverso lo studio della fisiologia umana (e tali
è sentenza di asclepiade... per lo canto armonioso e accenti organici li frenetici
e che dà occasione di vilipenderlo [lo stile monodico] a questi nostri contrappuntisti
-anche: strumento portatile montato per lo più su un carretto con due ruote,
. d'annunzio, vii-161: nella notte lo sgocciolio della cannella che ha cinque o
direttiva impartitagli. carducci, iii-24-133: lo sciagurato ha da essere necessariamente un.
riferito al corpo vivente in ciò che lo distingue specificamente da quello non vivente;
speculazioni della filosofia romantica, pur prendendo lo spunto dai concetti kantiani, tendono
prima all'intero universo; hegel non lo considera nei suoi tratti specifici ma semplicemente
totalità delle sue parti e relazioni: ma lo sanno rappresentare una parte dopo l'altra
bufi, 2-80: compiuto d'organizzare lo feto nel ventre de la madre e
, ciascuna nel suo essere e per lo suo modo,... ragione di
, penso che ti potranno essere utili lo stesso. penserai tu a organizzarle per
età. -favorire in modo sistematico lo sviluppo di un fenomeno. baritti
tedesca era il portarci via autocarri, lo scacciarci da baracche o da alloggiamenti, lo
lo scacciarci da baracche o da alloggiamenti, lo spogliarci della nostra parte di bottino di
questa denominazione, ma in generale tutto lo strato sociale che esercita funzioni organizzative in
congiunse e come sottilmente armoniato conviene esser lo corpo suo, a cotal forma essendo organizzato
secondo proporzioni perfettamente sviluppate (per lo più in relazione con un avv. di
giovinil sereno / ne va veloce, e lo spendete in pianti! / che valse
, sarà forse possibile, ma non lo scherno perdio! b. croce,
, hegel passa al termine opposto che lo nega, vi passa fatalmente, la contraddizione
dilettantistico. più che uno sport, lo considero una specie di assassinio legale. pura
6. unito, consociato (per lo più per la difesa dei propri interessi
partic. riferimento ai processi connessi con lo sviluppo embrionale). - centro organizzatore
più persone o per la vita e lo sviluppo di un partito o di un
: perché il medico non solo conserva lo stato naturale, ma anche leva gl'impedimenti
2-90: prima base del poter nostro è lo stato fisico della nostra organizzazione. lanzi
presente grave offesa..., non lo possono certamente in altri, quali sono
ente, un istituto, la società, lo stato, una classe o una categoria
e gl'imprenditori: il collegamento con lo stato era funzione delle organizzazioni sindacali e
, attraverso forme di fattiva cooperazione, lo sviluppo economico, sociale e culturale dei
, sur un mucchio di giornali, per lo più moderati, suo pasto notturno.
animo me basta, e, per benché lo pasto e cibo delli prìncipi sia la
bario in sospensione liquida o semiliquida per lo studio radiologico dell'apparato digerente.
. aretino, 20-185: le cortigiane lo fuggivano, come i villani la piova
crusca]: così fatto vino artemisiato lo prendano a tutto pasto. -dare
a voi, autorità alli nemici, dentro lo reame adiongono sospizione, respecti e
poiché gli altri furo apparecchiati, / lo 'mperador cavalcò per un pasto / con quattromila
/ in pasto il tegno e tuttavia lo nerbo, / ché verrà or con via
molto colorite (e ha, per lo più, una connotazione spreg.)
le pastoie. d'annunzio, v-1-369: lo impastoiavo [il cavallo] con le
. mescolanza di cibi eterogenei, per lo più in grande quantità, ma scadente.
, 165: stacciò [rosa]: lo staccio, come avesse tale, /
poco raffinati, rozzi e grossolani (per lo più con una connotazione spreg.)
, sempre da indi innanzi per dafni lo chiamarono. serdonati, 9-32: con
xviii-5-451: le due poppe che nudriscono lo stato sono l'agricoltura e la pastorale
'prìncipi cristiani, perché così richiedeva lo ufficio pastorale. p. priuli,
cosa diè loro. buti, 2-381: lo pastorale significa lo bastone che tiene lo
buti, 2-381: lo pastorale significa lo bastone che tiene lo pastore per correggere
lo pastorale significa lo bastone che tiene lo pastore per correggere le sue pecore con
genitale maschile. -anche: oggetto che lo riproduce. sercambi, 2-i-191: ordinò
al muro della camera, pontando contra lo smisurato pastorale, se lo avea riposto
, pontando contra lo smisurato pastorale, se lo avea riposto nel corpo come si ripongono
la spada o lo scettro con il pastorale', insignire di
con tutti gli altri che, per aggiungere lo scettro al pastorale, si confederarono a
del pastorale dello scettro e della spada lo condannarono a cavalcare una mula a rovescio
mente e della quiete perduta e per lo pericolo nel quale gli pareva di esser posto
gli urge [ad alvaro] annotare lo spunto mitologico, l'immagine pastorale.
ecloghe con giovanni del virgilio, rinnovò lo stile, le immagini e l'allegorismo
contemplativa, idillica, amorosa, per lo più anche come i portavoce e le
tale denominazione è dovuta al fatto che lo strumento derivò dall'antico flauto a condotto
tuoi votivi altari. 2. secondo lo stile della poesia pastorale. savonarola,
a quella mangiatora la vergene matre e lo divino fanciullo piangente ne le cònola e
ne le cònola e li angeli cantanti da lo cielo e li pasturi per la gran
reggitore mondano puote essere perfetto pastore per lo difetto della sapienzia. giov. cavalcanti
come la gallina, che facceva maggiore lo schiamazzo che l'uovo; e che se
delle pecore. pigafetta, 3-113: molto lo pregammo [il capitano] di non
con tutto il suo consilglio consentìo / de lo re carlo esser difenditore. fra giordano
persona. b. davanzati, ii-374: lo vicario generale, lo stesso arrigo teneva
davanzati, ii-374: lo vicario generale, lo stesso arrigo teneva, contro a'suoi
, 1-174: allora disse la madre: lo maestro buono e fedele pastore è partito
il pastorcello si riposasse anch'egli, se lo fece colcare a piedi.
di origine francese, in cui, per lo più, si narra di un contrasto
] cominciò ben presto, probabilmente su lo scorcio del secolo decimosecondo, nella francia
opera poetica di ambiente pastorale (per lo più affettata, sdolcinata, leziosa,
della dama in abiti pastorali che offrirà lo spunto e l'esempio a due secoli
presepe che rappresenta un pastore (per lo più diretto o posto dinanzi alla grotta
. nieri, 2-271: scimunitaggini che né lo zappi né il lemene con tutta l'
rivoluzionaria è meno arcade e pastorello di chi lo suona per una politica reazionaria o conservatrice
sermone, trascesa ogni umiltà pastoria, lo avaro petto non solamente e gli occhi,
con il bestiame che cambia, per lo più stagionalmente, la sede, anche
, non ancora pastorizzato,... lo zio volle attaccare la radio.
, birra e vino (ed è per lo più costituito da un contenitore di lamiera
corpo animale. spallanzani, 4-v-139: lo scopritore stenta a comprendere come possa aver
quella guisa spinosa di favellare che per lo passato fu l'ordinario linguaggio de'critici
quella stessa molliccia pastosità di carattere che lo rendeva a tutti piacente.
). varthema, 202: lo arboro che produce questo pepe lo produce
202: lo arboro che produce questo pepe lo produce longo, ma ha le vite
masticazione e di gusto gradevole, per lo più per una quantità rilevante di grasso
. martini, 1-6-2: debbono usare tutto lo studio per render le loro fughe pastose
di ampio bavero e di foggia per lo più grossolana. b. corsini
qual di spettro emerge / la pallidezza de lo scarno volto. ferd. martini,
: filippo, che aveva un pastranèllo, lo cavò. mezzanotte, 66: vestiva
sono il pastricciano, la nepitella, lo spigo. ricettario fiorentino, 20: le
landino [plinio], 428: lo ibisco, ciò è pastricciano, è
fosse per aventura reputato da quelli che lo conoscono. a. f.
: non sai l'inglese? se oggidì lo studia e lo parla ogni buon pastricciano
inglese? se oggidì lo studia e lo parla ogni buon pastricciano! linati, 13-215
scadente. leopardi, 749: lo sciocco stuolo / se i difetti non sa
. palpare, accarezzare (per lo più come manifestazione erotica).
da svariati ingredienti e, per lo più, cucinata in un involu
. anonimo veneziano, lxvi-1-77: toi lo figato e queste cosse e bati ben
in luogo che io non vedeva se non lo cielo e la terra, incominciai sospirando
grano che l'abbrucciarono: e per lo contrario corbulone di- volgò che a'parti
che vien di fori / per modo che lo sti- min lor pastura. detto del
gone. battista, iv-90: lascia lo speco suo la belva irsuta / e
1-347: anche insegnano alcuni d'impinguar lo stallone alla foggia stessa de'muli,
pastura. -ciò che eleva lo spirito e l'intelletto sviluppandone le facoltà
se al corpo non può dar pastura / lo dà a la mente. patrizi,
o dell'animo (e ciò che lo consente o ne costituisce la ragione o la
tutte adunate, parrebber niente / ver'lo piacer divin che mi refulse, / quando
, che era verde per lui tutto lo anno. salviani, 16: infino al
umilmente per questo chiamasi pastura... lo sterco loro. ottonelli, 131:
non è da tacersi che siffatto animale [lo struzzo] si addimestica facilmente e che
/ quotidiano da nutrirsi, alcuno / lo pastura d'umor di poesia. 7
sf. tipo di pesca attuato mediante lo spargimento in acqua di mangime o di
267: che nullo forestieri compera in lo iorno de lo iovidì grano, orgio,
nullo forestieri compera in lo iorno de lo iovidì grano, orgio, fave,
secolo a diverse monete, inizialmente per lo più di grosso modulo e d'argento.
il nuovo si spendesse per no, lo stesso pregio dandosi a ragguaglio sì alle
pattacca, /... per bargello lo palesa. comisso, 12-43: dopo
premio trova, / e non ha chi lo stimi una patacca. pananti, ii-44
. dizionario di marina, 622: lo jal registra le varianti [di 'petaccio
per 'pataccia'. ibidem, 622: lo jal registra le varianti...
3-25 (ii-394): il parrocchiano non lo vuol seppellire se non lo paga,
parrocchiano non lo vuol seppellire se non lo paga, ma... ella non
pacichelli, 1-276: il pataccone è lo stesso che il ducatene. pascoli,
antiche mine, le quali sono per lo più pezzi assai grandi di metallo,
1-191: baba... era sempre lo stesso, col cappello calato sugli occhi
dall'una e l'altra parte sopra lo stomaco. = voce dotta,
sinistra dello stretto era bassa. chiamammo lo stretto: patagonico. pascarella, 2-172
di baciarla, in fede mia che se lo pensava non lo potè fare; tiro
fede mia che se lo pensava non lo potè fare; tiro, patapaffe! il
nella seconda metà del secolo xi con lo scopo di opporsi alla corruzione del clero
. -per estens.: eretico. -per lo più sostant. (femm. -a
publici paterini. per loro fu trovato lo 'nquisitore della resia. giamboni, 10-75
, ed è nocivo alla salute. lo spirito od alcole, fatto con cereali,
tagliata in piccoli pezzi e cucinata per lo più fritta. carducci, ii-14-7
e figlia, non voglio altro, lo giuro, potessi morire se non è
liturg. piatto circolare (per lo più d'oro o d'argento)
. fra galgano, 1-82: lo coperchio del calice, il quale s'
il quale s'appella patena, significa lo coperchio del sepolcro. j. alighieri
: dove sarebbe quell'occhio? glie lo dirò io. sarà...,
cattedrante, che pretende, come ne lo patenta la 'rassegna ', d'insegnare
li sia algun tramezo, ma rimanga lo addito aperto e patente. savonarola, ii-113
. caterina da siena, 44: lo stato del primo visir ed ogn'
non serrato. carrer, 2-228: lo scrigno serrato al pezzente / alla mima
. cecchi, 29-14: quando muore o lo imperatore o il re de'romani,
dir. pubblico documento, munito per lo più del sigillo dello stato, che contiene
non è stato mandato la patente de lo offizio al iudice da le vituaglie. fontano
160: circa la patente declarativa per lo illustrissimo signore marchese la excellenza vostra ha
insemi con la onorazione de la patente lo onorarimo eziam de la governazione del exercito
che questo padre aveva recate da roma lo constituivano prefetto nelle missioni del congo.
compagnia tenesse solamente quattro cavalli, per lo capitano e per l'alfiere due, gli
, dove il vantaggio era, per lo meno, quanto gl'inconvenienti. ciascuna
. pubblica fama universalmente riconosciuta (per lo più con riferimento a caratteri negativi!
. g. contarini, lii-2-72: lo ringraziammo della patente fattane e del gentiluomo
stata ispedita con tal forma che per lo partirsi del sole la battaglia non si
ombrone in giù si sia ripieno, lo riconobbi patentemente dal primo ponte d'ombrone
e, dopo essersi assicurato che nessuno lo spiava d'intorno, si prostrava ginocchioni
svasati, larga e molto bassa, per lo più d'argento o d'oro e
, patto nuziale (e ha per lo più una connotazione scherz.). -in
intrighi, compromessi, opportunismi, per lo più in ambito politico (e ha
, che chiamano addietro all'albero e lo tengono contro i venti larghi; di
. francesco da barberino, ii-351: lo documento primo / ch'ella [la
trovò con frusberta la mano, / e lo incanto gli fé del mal del
la visita, perché un patereccio dolorosissimo lo costringe a restarsene in casa. moretti,
guido da pisa, 1-324: tanto lo strinse la pietà paternale che per defendere
strinse la pietà paternale che per defendere lo padre si misse alla morte. dominici
spaventato e sconvolto chiedere il riposarsi sotto lo scudo dei paternali governi. bacchetti,
e affettuoso rabbuffo; consiglio pronunciato per lo più da un superiore di grado o
il superiore gli fece una paternale che lo fece piangere. verga, 8-414: in
tale termine ha assunto una connotazione per lo più spreg., soprattutto nel linguaggio
. cesarotti, 1-xxxiv-184: il pontefice lo accolse paternamente. foscolo, xvi-507:
or ella paternamente, ed io fraternamente lo assolveremo. verga, i-258: le
nievo, 79: i signori inquisitori lo tenevano paternamente d'occhio.
divina. iacopone, 1-23-22: 'n lo quarto modo [amor] apareme come
amorositate, / sente la redetate de lo suo paternato. = deriv.
molte uve produce e vin grosso per lo verno dilettevole: ma la state non
umelmente la vostra paternità e'preo che lo vostro animo compy e perfeto degne di
ficino, 6-179: essendo il papa e lo imperadore quello che sono per alcune relazioni
perché sono tali pel paato e per lo impero, che sono relazioni, e l'
riservato a persone autorevoli e, per lo più, anziane. sacchetti, v-184
'padre 'dell'estetica, e lo si è additato di solito in platone,
iacopone, 1-23-6: en cinque modi apareme lo signor 'nn està vita; /
vita; / altissima salita, chine a lo quito è entrato! / lo primo
a lo quito è entrato! / lo primo modo clàmolo estato temoroso, / lo
lo primo modo clàmolo estato temoroso, / lo secondo parerne amor medecaroso, / lo
lo secondo parerne amor medecaroso, / lo terzo modo parerne vivateco amoroso, /
terzo modo parerne vivateco amoroso, / lo quarto è patern'oso, lo quinto
, / lo quarto è patern'oso, lo quinto è desponsato. dante, conv
espressione casa paterna, e ha per lo più una connotazione affettiva). p
molti secoli hanno il governo, ma lo debbono alla loro paterna amministrazione.
). d'annunzio, v-1-470: lo splendore della bellezza s'irradiava dalla basilica
tutto il solaio dimenar facea, intanto che lo marito sentendo sì dimenare il solaio e
, pallottola di materiale vario, per lo più forata in centro e usata per
tuo padrone sappi cerimoniare d'intorno a lo squinterna pater nostri. mamiani, 11-118:
governo civile. savonarola, i-117: lo stato non si regge coi paternostri.
paternostro, / e '1 bianco per lo nero non ti mostro. -togliere
pateticamente. landolfi, 2-186: antonio lo sportaro... farneticava senza dar noia
struggimento, di malinconica tristezza, per lo più suscitando commozione, pena, commiserazione
patetico proseguire più oltre, ma io lo interruppi dicendo: ho deciso, don
sfuggita la perspicacia del mio signor diodati lo provano ad evidenza le sue a me
aiuterà? ». piovene, 14-197: lo stato d'animo patetico della bancarotta.
uno scritto, ecc., per lo più caratterizzati dalla presenza di elementi drammatici
di paolo... portò innanzi lo stesso vecchio spirito, urtato, grottesco
patetiche e le lagrime di semplicia non lo intenerirono. -lacrimevole, eccessivamente sdolcinato
moderna. leopardi, 1-21: vuole lo scrittore, come tutti i romantici,
appena sospetto di patetismo e lui bruscamente lo respingeva. 2. elemento tematico
calore, impeto (ed è per lo più unito con una connotazione di retoricità
patire. -anche sostant., per lo più nell'espressione patire il patibile,
a morte. rosa, 105: lo spolpato mondo, ancorché oppresso, / per
f. f. frugoni, iv-344: lo scappino, di cui ti ragiono,
balbi, lxii-4-163: chi non lo facesse sarebbe tenuto uomo vile e,
quello che appar in questa particella, non lo concede e non lo proibisce. d
particella, non lo concede e non lo proibisce. d. bartoli, 2-4-392:
d'annunzio, iv-1-722: la madre lo aveva chiamato in disparte... per
di cristo], 2-12-rifl.: volgete lo sguardo a gesù, all'autore e
persona afflitta da miseria e tribolazione; lo spettacolo desolante che offre. manzoni,
malessere); la causa stessa che lo determina. -anche: particolare sintomo doloroso
cose sode che empiono e calde per lo più che dilatino. t. alberti,
della sua; vogliamo anche l'imprecazione e lo sdegno, ma non quello che solletica
di leghe, come i bronzi, che lo contengono. d'annunzio, v-2-49:
. per estens. qualsiasi strato, per lo più sottile, che ricopre una superfìcie
alle guance una lanuggine da caprone, lo deformate di una orribile parrucca. viani
letterario (che, in partic., lo fa riconoscere come attribuibile al passato)
, 320: alcuni si gittavano nella faccia lo sterco e la mota; altri a
e la mota; altri a piena voce lo chiamavano incendiario e patinario (cioè appicca
. è piovuto qui stasera e noi lo accogliamo così, scagliandogli contro riviste di
, col berretto alla spagnola e sul berretto lo stemma borbonico, e si baciava le
, per uso delle scarpe. e chi lo fa dicesi patinatore. 3
deriva. -in senso concreto: lo strato costituito da una miscela di pigmenti
buon dio l'assista, / è lo spirto gentil del patinista. / egli è
/ ed agente di cambio patentato / lo vedi viaggiar sera e mattina / carico
v. patinata (carta)]: lo strato patinoso è impartito alla superficie della
, e l'altro a fare / per lo perfetto loco onde si preme. s
: la fantasia opera e patisce per lo cuore, come per suo proprio stormento
non tutte le cose dalle quali paté lo spirito sente neltanimale, ma quelle sole che
b. croce, ii-9- 321: lo stigma di malsania, che è impresso sui
, patendo gravi viltà di persecuzioni per lo nome di cristo, si poterono ricordare
diventare compagni a simigliane scelleratezze o patire lo stupro. trissino, i-14: dante
senza che duri la causa del giusto timore lo ratifichi [il matrimonio], in
in balìa d'una persona, per lo più per dedizione amorosa. ovidio volgar
iacopone, 51-45: li doni de lo spirito clamano 'n alta vuce: /
alta divina luce; / aguarda a lo naufragio che patem 'n està fuce: /
par- tesse con la colonna sua e lo navilio patesse naufragio o perdesse qualunque
naufragio o perdesse qualunque modo, lo predetto navilio se deve vendere. masuccio
debbono compatire e, s'uom lo voglia, lodare, ma non giammai
quali... deploravano se stessi e lo stato infelice nel quale eransi ridotte le
, 75: la mia gran pena e lo gravoso affanno, / c'ho lungiamente
lungiamente per amor patuto, / madonna lo m'ha 'n gioia ritornato. iacopone,
soperchianza ch'avesse patuta, / pagar lo hanno non era en usanza, / e
. g. bassani, 5-133: lo zio... avrebbe evitato di chiedere
, 7-v-5: gl'ingiusti concorrevano a far lo stesso per isperanza di non patire i
a un lento supplizio, che già lo pativa? mazzini, 51-249: dal
tornare / e per so- frenza vincer lo tormento / ch'aggio patuto e pato per
cesari, iii-428: mi fa ridere lo sformato travisamento che da copisti patì questa
i-397: in quel paese... lo incivilimento patisce un ritardo di parecchi secoli
tempo. iacopone, 1-7-78: lassam lo vino e l'acqua per nostra sanetate
, 10-16: questo vi faccio per lo vostro peccato: che... patiate
sufficienza, venirne a mancare. -per lo più con connotazione iron.: essere
e questo li caverà la sete e lo rinfrescarà. b. del bene,
. essere affetto da una malattia, per lo più da un periodo alquanto lungo di
patire nella vista. borgese, 1-23: lo spasimo alla gola di cui da un
in obbligo di dare l'allarme se lo vede insidiato. né di uno scandalo
: e quando levavano la radice subito lo putto pativa questo morbo [mal caduco
se patisse inganno, -fora strutto / lo ben d'amor, che tanto è conservato
il prencipe ritrova esser fulminate censure contro lo stato suo, la sua autorità o
medesimo può offendere e la famiglia e lo stato, e le persone e le cose
, 2-232: questa istoria è contra lo superbo che non paté suo pari: imperò
orrata de voi nobilitate grande; né lo core vostro pata in viltà vii
dubbiar mio / lì quasi vetro a lo color ch'el veste, / tempo aspettar
la tocchi. guerrazzi, 175: lo ufficio dell'amico consiste nel non patire
infin che l'uomo vada a riconciliare lo suo prossimo, noi di tanta benignità non
voi tanta disperazione come mostrate, non lo stimo per cosa d'uomo savio.
sono un diaccio; guai a ingollarle! lo stomaco si torce, ché non le
solo esclo da la porta, li soldati lo seguitaro, tale armato, tale no
armato, tale no, secondo che lo tempo pativa. boccaccio, vili-1-262:
ed io, mentre che 'l tempo lo pativa, ne sono stato contento ch'egli
forte perocché la natura del sito non lo patisce, ma vago e dilettevole molto
ad osmano ch'incontanente che la stagion lo patisse, passasse a'danni di mehemetho
, e la mia coscienzia non me lo patiscie. alberti, i-233: vuoisi,
. -offrire il destro, lo spunto, l'appiglio. machiavelli,
, come il tempo e la occasione lo patissi, ne farebbe evidente demostrazione.
quel che ho. ma quanto pato lo so io sola. slataper, 2-248:
attività liberarmi da quel patire e non lo sentire punto. ma il * ci '
tenesse in testa per non farlo patire, lo baciò sopra la sommità della medesima.
). guicciardini, 11-10: come lo imperio di roma cominciò a spezarsi,
lunghezze, quello che aggiunse al busto lo leva la corrente moda alle maniche.
petrocchi [s. v.]: lo fa patir com'un cane quel poveraccio
ed energica. guicciardini, 9-46: lo stato di milano cammina tuttavia et è
ve ne arò obligo, ché non lo posso patire. g. michiel, lxxx-3-365
mai voluto disperar quel giovanne, ma lo ha tenuto sempre in speranza et è andato
che li avea l'imperatore che non lo voleva patire a modo alcuno. siri,
a ridosso la regina regnante che non lo poteva patire. pindemonte, ii-284: mal
che viveva sul suo e che non lo poteva patire. nieri, 345: sempre
. quando perpetua vide questo, non lo volle patire. « come?, un
veniva appresso, appresso, e che lo guardava sbalordita con tanto d'occhi. patì
, 321: come fu orrendo / non lo so dire; / tanto patire,
della cura delle malattie, 1-28: suole lo stomaco dolere tale fiata per caldo e
volgar., 5-10: se troverà lo stomaco mondificato e voto d'umori, si
mano l'arpa o la lira, lo faceva giocare di spadone e di ronca,
.. come insegnò galeno, raffredda lo stomaco, impedisce il padire, scema
in questi ultimi giorni patita, ho lo 'splen 'indosso, pel silenzio universale
vita generalmente squaglia il carattere umano o lo petrifica. c. e. gadda
fatto dai penitenti,... se lo facesti tu solo, egli è 'mo-
, 4-159: il frocetto... lo guarda di sguincio, due tre volte
e, a napoli, così era designato lo spettatore dell'opera dei pupi che si
più caldo ammiratore del guerriero, e lo chiamavano, per quel suo entusiasmo spinto
malattie; dottrina delle leggi che regolano lo sviluppo ed i legami de'fenomeni morbosi.
una condizione morbosa (un batterio: per lo più nell'espressione agente patogeno) '
l'autopsia del cadavere e continuata con lo studio delle alterazioni anatomiche determinate dalle varie
.. dovrebbe esser seguita, come lo è infatti nella medica istituzione de'moderni
: quella di cui l'oggetto è lo studio comparativo dei fenomeni patologici che si
molecole costituenti le cellule stesse, ha lo scopo di scoprire le alterazioni molecolari che
-patologia vegetale: fitopatologia (e per lo più il campo di essa s'intende limitato
, ed essendo oggetto dell'entomologia agraria lo studio delle malattie causate da insetti)
. -patologia veterinaria: ha per oggetto lo studio dei morbi degli animali che vivono
nome del fondatore, alfonso gallo) e lo scopo di studiare le alterazioni a cui
, conservato in vasi di vetro per lo studio e l'osservazione. -gabinetto, museo
società, presa nel suo complesso, lo stato entra in condizione patologica. b.
letter. languido, svenevolmente estatico (lo sguardo). n. villani
, i quali non esendo fiorentini e per lo più parlare di volgo, non vi
su candido letto, / ella attendea lo straniero / opulento, il navarca /
e delle condizioni politiche, ma per lo più individuato da particolari caratteristiche fisico-geografiche o
la patria; dove, e'non lo sa per ora. e. cecchi,
, ma a la patria e a tutto lo mondo nato esser credea. petrarca,
, ii- 221: prima di cristo lo stato si chiamava la patria; e
attuarsi in ben definite forme istituzionali per lo svolgimento dell'implicito destino storico (per
svolgimento dell'implicito destino storico (per lo più conculcato da una condizione preliminare di
pupille della mia fronte breve e con lo sguardo dell'infinito genere, io cercai
fisica e nella peculiarità delle caratteristiche che lo individuano, in contrapposizione dialettica (ed
il senato, oltre agli altri titoli, lo chiamasse figliuolo di augusto e di livia
civiltà. onde et egli stesso et altri lo dissero di arpino e romano, come
4-i-991: minerva... ha lo scudo caricato del teschio di medusa..
nostri [compagni], li quali con lo nobile sangue loro questa patria ci anno
cinque milia anni, e nessuno per lo peccato del primo uomo potesse salire alla patria
a far parte nel 1420 (per lo più nell'espressione patria del friuli).
dar ordine di strozzare lentulo e cetego lo avevano [cicerone] 'costretto gli avvenimenti
e david re, / israèl con lo padre e co'suoi nati / e con
l'umanità. lacopone, 92-99: lo patriarca sì voi demorare / entro ne
2. per estens. persona (per lo più membro più anziano di una grande
comunità formatasi intorno a essa (per lo più con riferimento a società arcaiche agricolo-pa-
di antiochia e di gerusalemme; dopo lo scisma della chiesa d'oriente sorsero altri
la giexia. bisticci, 3-25: venne lo 'mperadore in persona e il patriarca de'
patriarca romano. rapini, 27-681: lo vedon sempre [carlo magno], da
più deposto dai suoi successori, che lo mantengono tuttora (anche se non vi
deserta vastità, lo squallore e la solitudine che ora vi
estesa. pagano, ii-63: ecco lo stato delle famiglie separate e selvagge:
. molineri, 1-86: a vecchiaia lo aveva indotto a considerare le cose con
: il patriarcalismo era finito, e nulla lo poteva risuscitare. piovene, 10-389:
dal conquisto musulmano; ma nell'isola piccina lo si racconciò patriarcalmente con una riforma.
altri antiochia esser tenuta la prima e lo capo de lo patriarcato de siria,
esser tenuta la prima e lo capo de lo patriarcato de siria,...
el trono e tutto el dominato / e lo patriarcato, ché tanto su è menato
il patriarca concesse loro che potessero aprir lo avello ove elena era stata sepellita. saraceni
con somma festa e allegrezza ricevutolo, lo menarono sul bucintoro in patriarcato. massaia
contrapposizione a matriarcato: oggi, per lo piu, nel linguaggio dell'etnologia).
fame. andrea da barberino, 1-3: lo re carlo mangno...,
g. villani, 12-112: per lo peccato dell'invidia e covi- digia della
. fatti di cesare, 304: lo giorno che cesare fu morto fu appellato
territorio del gruppo sociale a cui appartiene lo sposo o prendere la residenza presso
voce dotta, lat. patrimus (per lo più nell'espressione al plur. patrimi
, / scampando da le forche a lo spedale. de luca, 271
si.): quella, stabilita per lo più in casi eccezionali, che colpisce
rivoluzione francese, in base alla quale lo stato è considerato non come un ente pubblico
patrimonio che appartiene al sovrano il quale lo governa e ne dispone con criteri privatistici
. liburnio, 3-91: tu miri lo d'altrui bene poblicato, gli padrimoni rubbati
, 8-56: mi era stato annunciato lo spettacolo dei signorotti del mondo arabo,
pubblici di un determinato paese (per lo più nell'espressione patrimonio pubblico, in
o a un altro ente ecclesiastico con lo specifico obbligo di destinarne i proventi per
a coloro che, in comune, lo possiedono). -dir. canon.
cui il sovrano tendeva a identificarsi con lo stato, e i beni pubblici e quelli
che più lor preme, che è lo sgravar il regno delle tante e (secondo
e il conio / ad arnolfo, lo qual non fu de'veri / che redi-
italia) e passato poi a indicare lo stato della chiesa, sorto nel sec.
e con uno cavaliere che era quivi per lo re di francia e con la sua
alcuno... messo de messer lo papa... overo rettore del
giunto mesere donato a roma, il cardinale lo fece fare governatore del patrimonio. gigli
colletta, 2-ii- 316: soccorrete lo scarso patrimonio dell'italiana letteratura. lucini
bonsanti, 5-281: non era, se lo ricordasse bene, uno di quei vecchietti
. b. croce, i-4-180: lo spirito moderno indaga come si siano via
]: alanso..., per lo amore patrino, si pose in
dalla abolizione dello spirito patrio è insorto lo spirito nazionale, il quale ha ingigantito gli
d'annunzio, i-502: gioisce a lo spettacolo / di tanta preda il cuore
si appartiene, di tale comunità costituendo lo strumento espressivo ai vari livelli di comunicazione
tale nome li ponesse, parendo secondo lo idioma patrio turpe molto, non si sa
ma un dialetto italiano altro dal suo non lo potrà dire natio. giuliani, i-4
o le sue vicende storiche (per lo più nell'espressione storia patria).
i documenti. ghislanzoni, 4-17: lo sai... mamma, che io
scialacquatori. filangeri, ii-302: lo studio delle patrie leggi...
/ voglio, sarà: su questo cor lo giuro, / ara di pa
: per onor della sua schiatta / lo conforta alle leggi, ed a bologna /
/ dal patrio nido in un balen lo sfratta. forteguerri, 11-88: il
fu piena la casa di pitt, lo fu il dì appresso di gente che
questa: che i tuoi * patrioti 'lo ingannarono... -i miei?
ridendo. -i tuoi, quelli che lo spinsero a fare la rivoluzione del sessanta,
sarà mai patriota. quando certe leggi lo vincolano, ne trionfa con la frode
15-152: certe patriottesse e taluni moraioni lo hanno dunque in uggia e in dispregio.
il primo fosse a far vela e lo conducesse in ogni altro luogo, ove non
... come volete redimervi, cacciar lo straniero... indegni di libertà
: ciascuna di quelle istituzioni, per lo più di ambito regionale, sorte nei
nel 1776 dall'imperatrice maria teresa con lo scopo di incoraggiare 'l'agricoltura, le
il patriotticume superfluo, il libero pensiero, lo sport, i circoli mandolinistici..
uomo prova pel luogo ove nacque e che lo spinge a difenderlo a rischio della vita
difenderlo a rischio della vita, e lo anima a renderlo sempre più florido,
tutti gli altri popoli, ai tedeschi lo restringeva e lo immeschiniva. saba, 1-38
popoli, ai tedeschi lo restringeva e lo immeschiniva. saba, 1-38: patriottismo
, i quali insegnavano dio onnipossente essere lo stesso che gesù cristo, incarnatosi e crocifisso
sorgere, con la diffusione, con lo sviluppo dottrinale e pratico, con la
molti scaffali pieni di vecchi libri, per lo piu volumi di patristica, almanacchi e
2. disciplina che ha per oggetto lo studio delle opere dei padri della chiesa
la dignità politica e onorifica, per lo più ottenibile solo per via ereditaria,
aristocrazia, nobiltà (e ha per lo più una lieve sfumatura aulica).
o gode di determinati privilegi, per lo più economici. oriani, x-13-368:
del patriziato stesso, che finì con lo scomparire nel iii secolo d. c
niceta patrizio, signore d'alessandria per lo imperadore, udendo la smisurata larghezza del
o del comune, e la dispensò lo stesso senato romano liberamente, finché i
496: divi esseri mastro notaro de lo patrizio. pacichelli, 5-71: sei
: la vetusta patrizia, ella e lo sposo / ambo di regi favolosa stirpe,
o collettività (e gode, per lo più, di determinate prerogative e diritti
antica, che ne e membro o che lo costituisce. s. girolamo volgar.
30-69: il fogliame delle piante che lo fiancheggiano, puntuali e patrizie, e
e virtù naturali, i figli per lo più padrizzano. alfieri, 12-248: oh
: non è chi si curi di patrocinare lo stato e la provvidenza del nostro comune
culturale, di opere o manifestazioni per lo più di interesse pubblico o, anche
qualche tempo l'alta corte di giustizia lo condannò per le troppe tenerezze usate con
mente, questa prontezza di volontà non lo abbandona ancora. ghislanzoni, 16-103:
volse / bruttar l'altiere mani e lo disciolse. bandello, 2-41 (ii-64)
quanto a taluno degli uomini potenti che lo soccorsero di patrocinio. manzoni, pr.
: associazione costituita da persone (per lo più benestanti) interessate ai problemi sociali
causa per la quale era venuto, lo pregò a voler prendere il patrocinio delle
della deserta casa e sanza erede, sotto lo patrocinio de'quali [motivi] alcuna
istituita nel 1850 da pio ix per lo stato pontificio ed estesa a tutta la
sia alla disciplina che ha per oggetto lo studio di tali opere).
nazione sotto il patronato del papa per cacciare lo straniero d'italia. carducci,
e organizzate dallo stato, che hanno lo scopo di assistere gratuitamente i lavoratori (
che quando fosse a 'spasso 'lo sapeva anche lei che c'era un patronato
patronéssa, sf. donna (per lo più sposata o vedova) che protegge
cognome: fra i greci era per lo più formato aggiungendo al nome del padre
ii-321: benché avesse nome ottavio e lo padre gaio, per cagione che fu
una persona. savinio, 2-46: lo stesso patronimico le fu ridotto per esigenze
promuove e tutela manifestazioni o attività per lo più culturali. donato degli albanzani,
su detti i fatti passati e avenire lo 'nviluppamento de'mali adaprire e disciernere;
seria tenuto alla pena predicta e se lo patrono volesse dare o concordare ad altro
usarela, quello la pigliarà come fosse lo patrono. = voce dotta,
, in una votazione; per lo più nelle locuz. essere o fare patta
fra giordano [crusca]: per lo sacrilego patteggiamento che fatto avea col dimonio
impegnarsi in trattative politiche o diplomatiche con lo scopo di stipulare un accordo, un
dovesse succedere. storie pistoiesi, 1-323: lo comune di siena patteggiò con loro perché
luchino visconti: co 'l quale patteggiò lo aiutasse a cacciare gli scaligeri da parma
libro degli stromati... pienissimamente lo insegna. 2. trattare, discutere
. foscolo, vi-308: quest'ambizione lo distraeva in appresso dalle pedate di siila
per la fatica, chiamarono; e andò lo grido loro a dio per le fatiche
dio per le fatiche. e vidde lo pianto loro e ricordatos'è del patto
pegolotti, i-313: e'provenzali bene lo sanno, che tutti i loro na-
che fusse l'ultimo a mangiarla pagasse lo scotto. candido, 99: patteggiò
dedizione con que'capitoli onorevoli che per lo più si costumano ne'patteggi di riguardo
dietro con le 'patine 'che lo spinge. = forma femm.
o di rotelle su una superficie per lo più di cemento [pattinaggio su rotelle
altro sci per imprimere una spinta (per lo più su un piano o su una
dell'indifferenza su cui * pattina 'lo scetticismo e l'egoismo, il sangue
con pattini con rotelle, detti per lo più, impropriamente, pattini a rotelle,
svelto, sul marciapiedi. bambini coi pattini lo rasenta vano. buzzati,
vano. buzzati, 6-241: stava attraversando lo spiazzo dove c'è la pista di
... gli zoccoli del mulo, lo strisciare dei pattini, i campanelli della
di panno o di feltro, per lo più di forma ovale o rettangolare,
ala o di estremità', applicato per lo più alle ali di alianti e di
una superficie o in una scanalatura per lo più fissa: può provocare un attrito
prometteva la dote e poscia si facea lo sposalizio, con patti penali in caso di
li patti de li antichi letti, dammi lo nome solo del maritaggio »..
avesse veruna di siffatte convenzioni coll'altro, lo stato di neutralità le lascerà sussistere nel
egli. di costanzo, 1-259: per lo primo patto volse che 'l re mandasse
mastice solo però, -mise per patto lo zirafa, -non mi fido. ci
a questo patto / per contar tutto lo fatto / come areca 'l grande acatto
/ ka fao rumpere la lie e lo patto. giamboni, 10-95: affermato il
qui la gente esser presaga, / per lo patto che dio con noè puose,
. bibbia volgar., i-56: disse lo signore a noè ed a'suoi figliuoli
figliuoli queste cose: ecco, io fermeroe lo patto mio con voi e col seme
quelle che vennero dell'arca. statuirò lo patto mio con esso voi, ch'io
sacerdotale in sempiterno, imperciò che amò lo suo iddio e levò la mia indignazione
mentire né ingannare. fiamma, 1-382: lo spirito santo,... venendo
disse: signor mio iddio, per lo tuo nome voglio ricevere questo così grave
. considera il patto... lo quale tu promettesti... però che
obbligato al diavolo e alla morte per lo peccato, cristo lo conficcò in croce
e alla morte per lo peccato, cristo lo conficcò in croce e stracciolla.
] un assurdo che piacque: e lo chiamò 'patto sociale '. questo patto
'patto sociale '. questo patto sociale lo fondò sopra la 'libertà umana '
ché nel bene e nel male / lo troverai leale. chiaro davanzali, 16-11
sua avventura aveva fatto chiasso; dunque lo volevano a qualunque patto; chi sa
g. villani, 12-8: per lo detto accordo dal duca a'pisani tornàro
cosa scrivesse volé fare patto, sempre lo rimitteva, nella conscienza di chi gli
tutte le conseguenze della violenza (e lo stesso accade quando incominciano avversità o malattie
): tiratogli per dare al viso, lo spavento che lui ebbe li fece volger
li fece volger la faccia, dove io lo punsi appunto sotto l'orecchio e quivi
la bocca. soffici, v-6-222: tutti lo sentivano: dai camerieri apostrofati dall'alto
sul molle. pananti, i-218: lo solo io son che non mi feci male
.. / 'pu tu pum 'lo dicevo? che pattone! giacosa,
, percossa. nieri, 139: lo misero alla porta e gli fecero baciare il
lì la 'apitale, / nun te lo vorre 'di', batte 'n
bibbia volgar., vii-160: questo sarà lo patto ch'io pattovirò con la casa
. bartoli, 7-4-171: la città rivocò lo stipendio del publico maestro, già assegnatoci
da porto, 1-161: giudicato per lo duca ogni cosa sua essere a buon
. quasi al niente venute erano per lo maraviglioso valore di giunone, la quale
si chiama pattuglia. montecuccoli, i-352: lo stile del turco è di tenere guardie
: c'era il suo capitano che lo sfotteva e lo mandava più spesso che gli
il suo capitano che lo sfotteva e lo mandava più spesso che gli altri, la
magna domus. -raggruppamento, per lo più alquanto esiguo, di persone legate
a mettere il naso fuori dopo il coprifuoco lo arrestavano. = denom.
elevato del solito e adibita per lo più a servizi di ordine pubblico
benché e'faventini sostenessino da principio ostinatamente lo impeto suo [del valentino],
resa. de luca, 1-15-3-393: per lo stile circa la mercede,..
sm. materiale di rifiuto, per lo più urbano o domestico, raccolto per
ostia portavano il grano a roma per lo tevere, fece [nerone] portare
vendono sotto nome d'osservazione, per lo più, un cotal pattume donde non trarresti
maggiormente diventerà [roma] scema per lo spulezzare di tanti scarafaggi forestieri usi a
della licenza. dossi, 11-88: lo specchio dell'animo suo, snebbiato da ogni
.. li antiqui uno tempio, lo quale significava due diverse cose, cioè
di credere ogni cosa, e se lo patulla con maliziose interrogazioni. -blandire
né odio... se potessi, lo compererei; e me lo patullerei a
se potessi, lo compererei; e me lo patullerei a biscotti nel naso per vedere
. pascoli, 415: io me lo tenea lontano, / lo patullavo in
: io me lo tenea lontano, / lo patullavo in alto d'in ginocchio,
, ricadevà; e il cavallo se lo patullava con un'altra musata.
strattonare. soffici, v-2-714: lo acciuffano [i policemen] con mano
mano ferrea per la pistagna, se lo spingono innanzi magari sollevandolo da terra come
sollevandolo da terra come un fantoccio, lo consegnano al prossimo collega che lo patulla
, lo consegnano al prossimo collega che lo patulla nello stesso modo finch'egli finisce
pronto; / ma è confitto, e lo patulla il vento! -muovere dolcemente
nostro colloquio. il proposto delle sièpole lo annunziò a occhi chiusi...
occhi chiusi... e se lo patullò per due minuti buoni, finché
patulla chi si compiace in godere er lo più agiato e inerte, e negli atti
malinconia o di rabbia, provocato per lo più da un'alterazione improvvisa e immotivata
è proprio del linguaggio familiare, per lo più al plur. e spesso nelle locuz
colla istruzione e coll'educazione suddetta gratuita, lo stato sarebbe sollevato da quei grandiosi sacrifici
miseria accidentale di un individuo, ma lo stato permanente di una classe più o meno
animale ed insensibile, / che vuoi lo 'ncerto altrui mostrar visibile, / ma tua
una femmina vecchia, pauperella, con lo marito suo. = voce dotta,
grave a me. aretino, vi-75: lo acerrimus virtutum ac vitiorum demonstrator disse bene
che, mentre la sua natia liberalitate lo spoglia nudo, in cotal atto riluce
minaccia (e si manifesta, per lo più, con reazioni fìsiche, come
. sacchetti, 166-16: -ché non te lo [il dente] fai tu cavare
tu cavare?... -io lo farei volentieri, ma io ho troppo gran
gli apparecchia, e ch'a trovar lo viene, / tanta paura, quanta mai
come, / e so di lor lo nome: / paura e disianza, /
paura in- cancherata / e fitta ne lo spirito e ne tossa. ghislanzoni,
tossa. ghislanzoni, 1-120: lanciare lo strale e nascondere la mano è prova
e non si ritiene, ma eziandio lo 'mperio, per metter paura, si
fu uno ladro di nome cu- pin lo quale di continuo di dì e di notte
io paura / non ho di perder mai lo suo disio. dante, conv.,
preseli sì granne dolore de pagura de lo marito che cadde in terra colle blazza
dolore trasse altanimo di maria, quando intendé lo partimento dello suo amante figliuolo, dello
: che le cose del paese e lo slancio che il governo pare disposto finalmente
contendenti, io non so: tu lo vedrai: non rileggo né pure, per
andare a cristo e tutto questo per lo falso amore terreno e poco fervore di dio
come spauracchio soprattutto ai bambini (per lo più al plur.). fanfani
delle altre sue minaccie e sentenze crediamo lo simile. bacchelli, 1-iii-584: ca-
barbarigo, lii-14-157: mette paura a chi lo guarda in faccia ed ha la faccia
per la pagura s'è fugito / da lo castello. firenzuola, 2-140: il
, 5-3: quel popolaccio ha aggiunto e lo ritiene / dal fuggir via con tanta
, posta addosso a un fanciullo, lo rende senza paura, in guisa che vo'
, il bau e l'orco, che lo vedreste sviva- gnar la bocca dalle risa
di natura d'orso: / quando om lo batte e tenelo in paura, /
in o con paura, la paura lo fa cantare: v. minacciare, n
94: morti non sono, lo giurerei, ma una gran pauraccia l'
metamorfosi incompleta che nello stadio adulto frequentano lo stesso ambiente dei giovani (e si
1° coni'uomo pauroso / ritornai ver'lo romito. anonimo, lxxviii-n-503: qui
. mazzeo di ricco, xxxv-1-153: lo gran valore e lo presio amoroso /
ricco, xxxv-1-153: lo gran valore e lo presio amoroso / ch'è 'n voi
[s. v.]: lo spavento può essere d'un momento; 'pauroso
molineri, 1-77: un pauroso tentennamento lo avrebbe reso ridicolo e spregiato presso quanti cavalieri
e paurosa e quasi disegnando gli occhi e lo sguardo tutto di lupo. b.
campo giallo un drago nero / ne lo stendardo, pauroso e fiero. granucci,
gola, poscia a tuo bell'agio lo finirai d'uccidere, se lena alcuna li
: l'argomento è pauroso ma non lo posso, non lo voglio evitare.
è pauroso ma non lo posso, non lo voglio evitare. serra, i-41:
espettare overo saltem fare tanta pausa che lo assalti lo inimico cum lo ordine turbato
saltem fare tanta pausa che lo assalti lo inimico cum lo ordine turbato. ariosto
tanta pausa che lo assalti lo inimico cum lo ordine turbato. ariosto, 26-19:
indugio e pausa / fende ogn'elmo o lo schiaccia come un uovo. piccolomini,
della decima corporazione. borgese, 1-41: lo ridestò un'ora dopo la campanella della
attività o di un discorso (per lo più nell'espressione fare pausa).
di binda era una pausa breve tra lo scendere e il salire. 7
non '. è un verso, se lo consideriamo e pronunziamo ritmicamente, dall'andar
durata di un'intera battuta, per lo più di 4 / 4 (anche
corrispondente a una mezza battuta, per lo più di 4 / 4. tevo
avere). interrompere, cessare temporaneamente lo svolgimento di un'attività; sospendere un'
dante, par., 32-61: lo rege per cui questo regno pausa /
quest'animale [il bradipo] sta per lo più sugli alberi ed ivi vi dimora
indiani si chiama pavame et i francesi lo chiamano sassafras. = voce di
una 'suite 'era per lo più abbinata col saltarello e con la
, pavoneggiarsi. govoni, 516: lo mio amore... /..
trepidazione. bonagiunta monaco, xi-1-114: lo dolce membra- mento / che spesso al
in tal paventamento / in quel punto lo tene, / che sta in mene e
del duca di guisa, e però lo paventavano estremamente. morando, i-286:
da ciel te fo mandato; / lo cor fo paventato de la sua annunziata.
ancor del danno suo paventa e trema / lo stuol che de'suoi tronchi il rodan
nostra immortale, voi non dovete, lo ripetiamo, paventare per quanto concerne le
del giovine imbonati preso dal vaiuolo, lo zio bicetti, quando un ben altro
praga, 4-86: bazzetta... lo trascinò verso un angolo della cucina e
, l'una o l'altra bottega lo vedeva coinvolto alla rumorosa masnada dei pittori
busone da gubbio, no: per lo paventevole grido e suoni l'oste istordita
mio la- vor sì doppio / tra lo stil de'moderni e 'l sermon prisco,
, / infin a roma n'udirai lo scoppio. jv. morandi, lxxxviii-11-164:
volte chiamai il mio servitore, che me lo levassi di sotto il letto perché e'
3-42: assai paventosi essendo i galli per lo tumulto che dinanti agli occhi loro aveano
a cose. ugurgieri, 176: lo navigio corre per via sicura, non
portato. poliziano, 1-348: pur mo lo vidi sì feroce in caccia, /
cavalla se gli fé all'incontro, e lo salì d'un terribile e paventoso
. [tommaseo]: quello fuoco, lo quale dividerà li santi eletti dalli dannati
. garzoni, 7-442: tutto lo studio si pone in piantar nidi da
palvesata, si cuoprono di maniera tutti sotto lo scudo che non vi resta alcun luogo
, i-122: s'è ancora visto che lo stare in corsia, come faceano li
poi la donna si parte e va a lo spedale
là, e le donne passano per lo mezzo. = deriv. da
i-120: li tiri di don ugo amazorono lo comito del conte e ferirno in la
del conte e ferirno in la cossa lo patron; e poco danno fecero,
soavità! levi, 3-96: incrociamo lo 'scilla ', la nave-traghetto che
carducci, iii-4-260: l'imperator, fatto lo stuolo in como, / move l'
estens. scudo in genere (ma per lo più di forma rettangolare e di ampie
. monti, 7-269: palpitonne / lo stesso ettòr; ma né schivar per
: dove, come la bandiera porta lo scudo principale, così le banderuole portano emblemi
avvento / dell'autunno, ha segnato lo sgomento / di cento e cento coppie
considerato, gianni colonna subito s'imbraccia lo pavesotto con una lancia a la coscia
una lancia a la coscia, spronò lo suo destriero adorno come barone, e
selva di libia ispetta il leone, lo quale niente di manco da pavidezze s'
pieno di timore (il viso, lo sguardo, un gesto); che nasce
/ gira pavidi i lumi di chi lo mira in faccia, / dubita in ogni
da campo, di vaste dimensioni e per lo più addobbata riccamente, che, in
817: terdris de er- dena, lo qualle voleva portare a rolando la seconda im-
la seconda im- bandisone, perché era lo scudere, insì fora del pavione.
morto: in mezzo de la casa sta lo morto in una cassa: intorno la
atti a consentire il passaggio pedonale o lo scorrimento del traffico. -per estens.
, purg., 12-49: mostrava ancor lo duro pavimento / come almeon a sua
almeon a sua madre fé caro / parer lo sventurato addornamento. cavalca, 20-551:
più da le superbe cime / che lo spazio d'un'asta era divisa: /
connotare il peso, la miseria, lo squallore della condizione umana, della vita
: l'anima mia s'è congiunta con lo spazzo, fammi vivo secondo la parola
. dove nota che 'l pavimento è lo spazzo di terra, di pietra, o
a cheti passi / del ciel su lo stellato pavimento. 4. cerchio,
più. cesari, ii-353: tutto lo spazzo del pavimento era occupato di que'
di una formazione anatomica che ne costituisce lo strato, la parete, la faccia,
, accioché quando gocciola la terra non lo succi. -far parte della pavimentazione
tromba ci vorria dello spavento. / lo scuote, lo rimpinza e con chi
vorria dello spavento. / lo scuote, lo rimpinza e con chi parlo? /
se il teatro suole aver proporzione con lo spettacolo, discorrete ora voi qual sarà più
cose e macinate distemperate e passate per lo settezzo, poi mettila in una cazza stagnata
, 159: le pavone per lo più partoriscono di notte stando sopra te
aquino o anonimo: 455: lo paon turba, istando piu gaudente, /
più ma- raviglioso e più bello che lo accidentale e artificiale. landino [plinio
ipoteche... girò la persona verso lo specchio, si tirò i solini fino
d'oro. pigafetta, 182: lo giorno seguente, a nove de luglio,
giorno seguente, a nove de luglio, lo re de questa isola ne mandò uno
ocelli con cui terminano le penne costituenti lo strascico dell'uccello. leonardo,
eb- bono il lesso, venne davanti lo arrosto: ciò era grue e paoni
corpo... /... lo farò contento / di starne e di fagiani
, / ma non lasciava già però lo crai. ceredi, 53: io spero
53: io spero che... lo pu- blicherà in nome suo: perché
: fu per affogar dalla gran voga / lo stampatore: oggi fallì col vate.
paoneggiare, pavonegiare), intr. per lo più con la particella pronom. [
molta fortuna con le donne. non che lo dicesse, ma lo si vedeva dalla
. non che lo dicesse, ma lo si vedeva dalla sua disinvoltura e dal suo
ch'ei s'avveggia / ch'altri lo stimi bello o ch'egli ancora / non
andare a cheren o a adi ugri-1° che lo presi a malincuore perdo la pazienza e
gli fo una pavonèra che mi pare lo abbia rimesso a posto. =
venerabile ludovico pavoni (1784-1849) con lo scopo di fornire assistenza e istruzione tecnica
de la sua agonia, quando per lo pavore de la morte contendeva lo senso
per lo pavore de la morte contendeva lo senso con la ragione, e confortollo.
. io pazientavo, ma in fondo lo odiavo anch'io e non potevo più
, che pur troppo m'avevano riempito lo stomaco e 'l ventre di flati, per
, anzi buono, che più volte lo trovai sulla terrazza a lavar dalla polvere
saraceni, ii- 664: era lo strozzi d'ingegno terribile, inquieto, spiritoso
i-336: ben è ver che ti largàr lo pegno / di che potrai l'animo
. libro di sentenze, 1-20: lo 'nfermo che non è paziente fa inasprire
'nfermo che non è paziente fa inasprire lo medico. landino, 82: molto dole
1-3-26: stu ritrovi che primeramente / fosse lo anglese da mi molestato, / chiamomi
quante volte... no'lo veggiamo bastonare [l'asino] a più
-che rivela mitezza, mansuetudine (lo sguardo). carducci, iii-3-172
sostenga. cavalca, 20-583: egli lo liberrebbe di quella tentazione, ovvero lo
egli lo liberrebbe di quella tentazione, ovvero lo farebbe forte a portarla paziente e senza
, ignobile e brutta l'ecciterà [lo stallone] a libidine, perché,
libidine, perché, quando cavato fuor lo stallone comincierà a fargli carezze et a
si svolge con lentezza, mantenendo sempre lo stesso ritmo monotono (un canto).
, melograni. alvaro, 9-27: lo specchio rifletteva ora la stanza vuota e
fasciculo di medicina volgare, 23: lo agente et el paciente debono essere ben
. dante, conv., iv-11-10: lo agricola aspetta lo prezioso frutto de la
., iv-11-10: lo agricola aspetta lo prezioso frutto de la terra, pazientemente
terra, pazientemente sostenendo infino che riceva lo temporaneo e lo serotino. cavalca,
sostenendo infino che riceva lo temporaneo e lo serotino. cavalca, 19-362: non
piace di darmi tormento / ed io lo pato con gran paciènza, / tanto c'
di eaco] senno, che a pazienza lo tenne e a dio tornare lo fece
pazienza lo tenne e a dio tornare lo fece, lo suo popolo ristorato li fu
e a dio tornare lo fece, lo suo popolo ristorato li fu maggiore che
questa immaculata e santissima vita, dio lo volse provare per darlo a noi in
di frenarsi, di contenere l'ira, lo sdegno, l'insofferenza o anche la
(i-23): lasciatosi vincer da lo sdegno, perse il freno de la sua
benevola, tollerante; cortesia (per lo più con uso retorico e in espressioni
mi ringraziasse della pazienza con la quale io lo accompagnava. leopardi, iii-175: io
maggiori cose la pazienza e moderazione che lo impeto e la precipitazione. sarpi,
de'pericoli ebbe [catone] quasi lo corpo di ferro. g. capodilista,
g. capodilista, 192: lo angelo... gli apparse confortandolo a
cui ritenere le proprie passioni, specialmente lo sdegno. pea, 7-260: il
.]: fu detto 'pazienza 'lo scapolare e l'abitino della vergine,
per amore di don gesualdo che se lo meritava, in verità! bozzati,
costo, 1-612: bisognò ch'ella se lo recasse in pazienza, perché lo sfrenato
se lo recasse in pazienza, perché lo sfrenato amante, fattole metter dattorno i
il cuor mio vuole squarciarsi, e io lo grido: / cuor mio, prendi
molto lentamente. oriani, x-13-9: lo sviluppo dei tipi rudimentari nella famiglia e
non c'è non c'entri ': lo dice chi è in una condizione diffìcile
di là era uscita per disperazione e per lo gran romore che faceasi giorno e notte
per questo però egli cessava di parere lo stento e la quaresima oscura, venuta
pazzerello di suo padre, allora mutava lo stato. gottifredi, xliv-263: pazzarella,
, x-3: -a me deve piacere [lo sposo] e non a voi.
poveraccio o il tapino, o magari lo scroccone, di poirino. -al plur
, egli è spedito, la puttanella lo sollecita, l'affattura, se lo fa
lo sollecita, l'affattura, se lo fa schiavo; e spogliandolo nel medesimo
sostanziali applicazioni, farnetico e mendico o lo caccia a'pazzarelli o lo rinunzia
o lo caccia a'pazzarelli o lo rinunzia allo spedale. fagiuoli, i-37:
pazzarello non sia? grazzini, 561: lo lascio andare i pazzi alla sanese,
si sa che nome dargli, e alcuni lo chiamano il briachino, altri il pazzerello
, altri il pazzerello, ma i più lo chiamano il passerotto. 7
tra di pazzarellone e di retore, che lo trae a sgrammaticare con lieta spavalderia.
blagues,... il pittore e lo scultore italiano è sempre stato un *
(190): il duca, che lo teneva quando per pazzericcio e quando per
: perdita della ragione, associata per lo più con comportamenti difformi dalla norma,
tempo che non possa pensarvi, talora lo guarisce dalla pazzia. campanella,
inghilfredi, 382: eo veo saglir lo non sagio in mon- tanza / e
del capo. michelstaedter, 377: se lo scuoti e lo palesi, / marzo
michelstaedter, 377: se lo scuoti e lo palesi, / marzo, giovane pazzìa
, da esasperazione (e ha per lo più valore di eufem., per
faccio qualche pazzia!... lo sento, lo sento. moravia, vii-14
!... lo sento, lo sento. moravia, vii-14: domandò con
è questa pazzia di scusare l'uomo lo suo peccato per esempio di chi fa quello
ii-1-221: ultimo inganno che mi resti, lo studiar letteratura: trovar conforto nello scrivere
pazzia. firenzuola, 670: -i'lo so ben io, voleva farvi diventare un
, e perdene l'uomo il senno e lo 'nten- dimento. pontano, 1-41:
schioc- che. caro, 11-116: lo sciarra mi dice che fiche pazze son
. ti dài ora a miagolare, poi lo lasci correre e lo ripigli, di
miagolare, poi lo lasci correre e lo ripigli, di là con una zampa lo
lo ripigli, di là con una zampa lo fai balzare all'altra, e fai
). uscire di senno (per lo più, con valore iperb., per
: salina, tu vo'pazziare; lo sai che a caserta sei come a
la perdita de'suoi denari e sì per lo 'nganno, di malanconia divenne passo
, 8-121: un marito simile non ve lo manda neppure san giuseppe padre della provvidenza
una casa di salute; e tanto lo disse che quasi finì per crederci. non
tommaseo [s. v.]: lo spedale de'pazzi; andar ne'pazzi
, / come cerca un parrucchiero / che lo copra per pietà. g. gozzi
donna onesta il ridere, abbondando per lo più solamente nella bocca delle donne impudiche
sconvolto; eccitato, invasato (per lo più seguito da compì, di causa
. d'annunzio, 8-141: ella lo respinse. pazzo di dolore e d'
xvi-217: m'affatico dì e notte con lo stampatore, ma ad ogni minuto il
riusciva a comprendere; gli occhi conservavano lo spavento pazzo di prima. moravia, 17-167
, iv-22: accesi di pazzo zelo, lo prencipe de'sacerdoti e quegli che seguitavano
a guardare né allora né poi se lo avesse potuto fare senza traccia di pazza
pregustando già una pazza cavalcata notturna che lo conducesse verso la donna. -vertiginoso
. dàgli una percossa così pazza / che lo disgamba in men d'un batter d'
molto severamente l'averti e parte come fratello lo confortò che si dovesse rimanere da così
sicché quand'era l'ora di pagare lo scotto, la principessa si pentiva delle follie
v-2- 1-17: un brodo senza sale lo diciamo un'acqua pazza. fagiuoli,
, 7-173: quello che s'avvera, lo prova aristotele dalla sperienza di cheremone,
io le pongo la branca adosso, per lo verace corpo di cristo, che io
, i-473: paur'ò di cercare / lo mondo come passo. cavalca, 20-42
farne vendetta da pazi e da prudenti lo estimarle poco. marchetti, 5-110: anzi
n. 9. -pazzo chi lo crede: per indicare che si ritiene
savio. fagiuoli, 1-2-361: che non lo sai che la fortuna de'pazzi ha
beni sia la ispensa; il savio lo crede, il pazzo non ci pensa.
281: pazzo chi perde il volo per lo sbalzo. ibidem, 295: ai
vita di s. petronio, 13: lo sancto papa se levòe in pèi
/ entro li cogiuni el fiero cum lo pè drito. gualdi, xxxix-1-226: io
matteio la region si trova; / lo lapidare non ne pon più rova.
10-72: passa lenta una pèata / e lo sciacquio del remo.
triviale. -caratteristica (per lo più negativa) di un animale.
tale. bondie dietaiuti, 296: lo core risponde con tormento: / non
g. m. cecchi, 15-71: lo avere il peccadiglio, e sentir che
a fornire il ragionamento vostro vi riman lo peccadiglio dell'ispagnuollo, riposto da lui
stesse disposizioni naturali peccaminose anch'esse lo disponevano, così l'iracondia e l'
: egli si rivoltava contro quei pensieri che lo assalivano, simili ai pensieri peccaminosi che
simili ai pensieri peccaminosi che un tempo lo avevano inquietato nel collegio dei preti proprio
, 1-78: sì come al magnifico fu lo stil freddo vicino, così ancora all'
vicino, così ancora all'ornato è vicino lo stil peccante. peccao, v.
chiaro davanzati, ii-16: l'onesto schifa lo pecar talvolta. dante, purg.
268: l'amor pecao forte / ca lo cor mi 'n- tramise / là ov'
presto che altri faccia ene per lo vostro. machiavelli, 1-iii-92: non avendo
portatosi sinistramente inverso di quella, lo voglia fare liberare senza pagamento di
1-iv-82: così (d'amor poriano aver lo pondo!) / nom pechin più
pure pigliassi errore per immaginamento, i'lo piglierò piuttosto contro a me che contro
dice ch'el fu assai bello lo asonto, / chi la textura poi non
soverchia intralciatura di stile, il che lo fa dare alcuna volta in qualche oscurità
l'amor pecò ed i'pecai, / lo core è messo che sempre v'adora
, 6-56: sì pietosamente e misericordiosamente lo trattò che uno degli abitatori della città
pieno di sospensione. felice ancora in generale lo stile, e di facile emendazione ove
bernardino da siena, 452: ha 'lo udito che a arca uperta il giusto
peccao t'afani de levar e'te lo dorò devotamenti e volun- tera. s
attendeva ad altro, come quello per lo quale mezo l'ompotente idio voleva istirpare
se considerate il peccato con quello che lo fa, non è dubbio che 'l peccato
dalla necessità o non sono peccati o per lo meno sono più remissibili
al cielo vendetta. -peccati contro lo spirito santo', quelli opposti agli effetti
verità conosciuta deve essere un peccato contro lo spirito per tutti gli uomini di ragione
sarebbe un'offesa a dio in chi lo ignora (e tale dottrina, sostenuta con
sacramenti è il battesimo, per purificare lo uomo dal peccato originale e dargli la
essendone cagione la natura nostra corrotta per lo peccato de'nostri primi parenti, la
èva iddio aveva decretato che s'incarnasse lo spirito santo. leopardi, i-360: dopo
di bugia secondo la mia coscienza per lo dire della verità. f. d'ambra
giacomo da lentini, 49: no lo dico a tale intendimento / perch'io
volesse fare, / se non veder lo suo bel portamento, / lo bel viso
veder lo suo bel portamento, / lo bel viso e lo morbido sguardare.
bel portamento, / lo bel viso e lo morbido sguardare. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-40
sguardare. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-40: lo frate fue tradato / ad una puttana
/ nonn-este di pecato, / e de lo pecato este / voler tal donna che
bibbia volgar., i-91: disse lo signore ad abraam: lo clamore di
i-91: disse lo signore ad abraam: lo clamore di sodoma e gomorra multiplicato è
anonimo, i-609: credo ben che lo dio d'amor lo vole / di
: credo ben che lo dio d'amor lo vole / di darmi pena, e
. cino, iii-120-11: ai! quanto lo tacere, amato, è forte /
che il sole porta in terra non lo risvegliassero e lo rimettessero a letto augurandogli
porta in terra non lo risvegliassero e lo rimettessero a letto augurandogli in versi il
peccato avete colpa anche voi che me lo diceste. cesarotti, 1-xxxix-79: le
! » fece il marchese. « lo sappiamo tutti che il figlio non ce l'
dal crescimbeni. borgese, 1-134: lo punzecchiavano per la negligenza del vestiario e
, 163: non ignora, / lo scaltro vecchio, che la vita è un
: -il suo peccato [di carolina] lo trovo nella schiena. - tutti risero
, vi fa talora certe giunte che ingrandendolo lo infievoliscono, e talora devia egli pure
roma, vien voglia di dolersi che lo stato non possa e non debba punire
? tocci, 2-19: ha peccato lo stampatore qui ancora, e il peccato
, vi-854: esultò che la moglie lo sapesse così subito capire, proteggendolo quasi
il peccatore: riferire un fatto per lo più biasimevole tacendo il nome del protagonista
., 30 (523): -se lo dico -rispondeva perpetua, -che lei si
ora riposava il morto, e insidiosamente lo vinceva un'improvvisa dolcezza al pensiero che
[s. v.]: * lo tiene per un peccato mortale ':
vi trovate ne'più intimi abbracciamenti con lo sposo, fate memoria di me vile
ha commesso uno o più peccati per lo più di una certa gravità; che
: quando l'uomo buono a chi lo loda di virtù grande, dice: «
.]: 'vecchio peccatore ': per lo più in- tendesi di peccati di carne
obediente a la giustizia quando fa pagar lo debito de la pena, e non più
pec chie, e secondo lo loro pigliare elle sono di molto com
di molto com battimento: lo loro re sanza pungiglione è. fiore di
la pecchia porta il mele in bocca e lo pungolo nella coda. navigazione di
pecchia gli rimase adosso, el tintore lo scuote alla caviglia innanzi lo metta in
el tintore lo scuote alla caviglia innanzi lo metta in nero. 2.
che erano state a pecchiare tornarono e lo videro li, gli si avventarono senza
ansa chiamato l'un, l'altro lo sciopra. = deriv. da
fucini, 42: mi gioco anco lo schioppo, risponderei, che la fatta
[altieri biagi], iii-21: abia lo restaura- dor in la man soa una
del cavallo..., fendi lo luogo infiato e priemi bene di fino che
. giov. cavalcanti, 356: lo scaltrito niccolò approvvedu- tamente i legni assalì
.. laggiù!... lo citerò in giudizio!... una
la pece. pioverle, 140: lo tormentava la consuetudine, ormai inveterata,
un attimo di sosta dell'uragano, lo sentì singhiozzare. -corvino, bruno
'pece di borgogna ': è lo stesso che la pece bianca.
per calafatare le navi, per incatramare lo spago dei calzolai e le manovre navali
al fuoco per imbiancarli: gli dà lo spermaceto (grasso di pece) per farli
figur. colpa, vizio morale (per lo più nell'espressione essere macchiati, tinti
« sai dov'è dio? ». lo sapevo / e glielo'dissi. scosse
bartolomeo da s. c„ 21-3-4: per lo vivere insieme si formano i costumi,
la seggetta. brancati, ii-39: lo zio edmondo con una pecetta sulla tempia
cuoio o di altro materiale, per lo più rettangolare e di dimensioni ridotte,
elementi del soggetto fotografato (e per lo più è usata dalla censura per coprire
bene esaminarlo, avrà mille pecette che lo renderanno degno di quest'onore.
con 1'affermarsi dell'industria nucleare, lo sfruttamento dei giacimenti ha ricevuto un impulso
), sm. piccolo vaso, per lo più di latta e provvisto di beccuccio
carena, 1-200: 'peciaiolo': vasetto per lo più di latta, con beccuccio,
, 1-143: quando le peccore mangiano lo serpillio, urinano sangue. soderini, iv-3
stessa passione [dei pratesi] golosa per lo stufato di pecora. -ant.
che 'l peccato / accieca tomo e sì lo fa finire, / e vive come
ii-87: essi sono stati considerati per lo più come branchi di pecore e d'
l'altro senza né sapere né curarsi sapere lo perché. leoni, 432: i
come la gallina, che faceva maggiore lo schiamazzo che l'uovo; e che
pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane de li angeli si manuca! e
trappola. giacosa, 1-196: supponi che lo spettatore... sia cosi pecora
, xvi-6 (195): per lo quale amore, per speziale segnacolo,
: persona buona e virtuosa (per lo più in contrapposizione al mondo malvagio e
dare, / per insino alle pecore lo mordano. -essere pecora da pastura:
tempo in chiacchiere o in rammarichi inutili. lo dicono anco di chi, a tavola
nieri, 450: spero di non assassinarti lo stomaco con salacche, cicerbite, pecoraccia
), si. stupidità unita per lo più con codardia e continui timori;
stoltezza, scempiaggine, ottusità (per lo più al plur.). castiglione
scarfoglio, 50: non è egli lo spirito d'un poeta antico tenuto a
1-132: questa sua annotazione ha lo stigliani ingemmata con un verso da pecoraio
. massa di pecore (e ha per lo più una connotazione spreg.).
altro popolo in cui sia cosi vivo lo spirito degli antichi padri etruschi, gran mangiatori
], 1-iii-186: 'pecorea ': lo stesso che preda, busca fatto a
7-232: improvvisamente un finto intervallo: lo spettacolo continua a sipario chiuso, ridotto
piccole dimensioni (e ha per lo più una connotazione affettiva).
arresta, / semplici e quete, e lo 'mperché non sanno. cavalca,
.. / hatte visto essaudir, per lo suo amore, / e prieghi d'
mie pecorelle. -peccatore (per lo più nell'espressione pecorella smarrita, con
della persa pecorella. firenzuola, 2-233: lo accorse molto allegramente, credendosi avere guadagnato
. verga, 8-349: quando finalmente lo zio marchese condusse dai genitori la pecorella
, il fraticelli adotta con giudizio per lo più fino delle diverse lezioni quelle che
. ovile. buti, 2-653: lo guardiano de la mandria de le pecore.
, 158: spande-lla ogne die in lo pegorille, e gli abonda el late.
] se la pecorilità atavica delle plebi non lo ali mentasse con la sua
il desiderio di... avere lo sguardo di questo raffaello un po'pecorino.
morte propria è, che d'uom lo cangia in bruto, / e i suoi
esistono diverse varietà, con sapore per lo più forte e piccante.
colonne volgar. [tommaseo]: como lo re peleo di tessaglia indusse jasone ad
con gran curiosità il contadino che faceva lo gnorri. 3. marito tradito
, ignorante, sciocca (e per lo più presuntuosa e saccente); babbeo
incontrò col nimico, il quale tosto che lo vidde fece atto di por mano alla
grida tutti gridano e corrono, e lo perché non sanno. giordani, vi-53
col pecorume abietto e malefico, essi lo tenevano in continuo sospetto. barboni,
zioni possono formare geli con lo zucchero; sono usati nell'industria
, che si trova, per lo più in aggregati fibroso-raggiati, di
perlaceo nella frattura recente; durezza media fra lo spato fluore ed il feldspato.
.]: 'pecuàrio ': lo stesso che pecoraio. = voce dotta
. pen. delitto patrimoniale contro lo stato (o comunque la pubblica istituzione
(peculato per appropriazione), oppure lo destina a un uso diverso da quello
una determinata cosa o persona (per lo più nel confronto con altre);
della libertà. bacchetti, 2-xxii-189: lo attendono [le donne dell'harem],
s. v.]: 'divorzo': lo spartimento e maxime quello dalla moglier con
denaro o di altri beni, per lo più modesta, di cui si dispone
che amministrasse il peculio sociale, cioè lo stipendio toccato in comune e il bottino
. ho il cuore così generoso per lo sprezzo dell'interesse, come l'ingegno
pernotta, / guardando perché fiera non lo sperga. daniello, 432: il guar-
(e nell'uso moderno ha per lo più una connotazione scherz.).
che per molto poca pecunia mi offerse lo spettacolo di tal tuffo nella sua propria persona
scempiezza sola una calcatina, ché, per lo scempio da lui fatto dei poverelli,
il voglio. -eccomi pronto a fargli lo sborso in pecunia numerata! conta pur
., ii- 200: lo giudice dee far vendetta, punendo gli uomini
materia pecuniaria. guicciardini, 2-1-165: lo interesse suo... reputano che sempre
ricompensano i letterati dai prìncipi è per lo più con provvisioni pecuniarie, che chiudono
le tante condannagioni pecuniarie ch'avea fatte lo 'nquisitore. boccaccio, viii-2- 173:
quegli algerini sdegnavano. una di queste lo assistette la notte in cui fu preso da
. baiducei pegolotti, 1-216: per lo pedaggio di monte topoli soldi i.
né danagio: / ché quest'è lo pedagio / d'amor, ciò m'este
qualche pedagnio overo novellone piccolo, per lo quale non bene ad essere dampnificato lo
lo quale non bene ad essere dampnificato lo arbore. = cfr. pedagna1
spirito non s'intende se non appunto lo svolgimento, la formazione, l'educazione,
quella che negli ultimi decenni ha sviluppato lo studio dei fenomeni dell'apprendimento e dei
. b. croce, ii-6-281: lo storico invece si volge a ricercare il
buonarroti il giovane, i-566: così lo significavano l'abito e la fisonomia pedagogica
scuole e a tutto, in generale, lo svolgimento dello spirito. 3
discorso; e un discorso io non lo faccio: non lo faccio perché io
un discorso io non lo faccio: non lo faccio perché io non sono un pedagogista
unitaria. gobetti, 1-77: sotto lo storico avverti il pedagogista che considera «
il pedagogista che considera « dovere morale lo studio dei pochi che abbiano avuto nella
cari figliuoli, acciò che non cresca lo sfrenato e il già duro o appena si
454: o montanine belle, / lo vedrete il maestro di latino! / sì
il maestro di latino! / sì, lo vedrete il pedagogo imbelle! d'annunzio
-stor. nell'antica grecia, schiavo per lo più anziano che aveva il compito di
non contento d'avere con tormento morto lo scelerato servo, eziandio la fanciulla uccise
. verri, ii-112: vive ancora, lo spero, quassù la memoria della nostra
certamente pedagogo, anzi, come aristofane lo chiamava..., ^ uxayojyó ^
: baccio emanuele maineri... lo conosce a milano in casa del povero rocco
cardarelli, 1114: il croce disprezza lo scrittore non laureato quando non s'adatti a
i pedali di un veicolo (per lo più una bicicletta) mosso da energia
respiro, sforzo tre o quattro pedalate, lo raggiungo e mi abbino daccapo senza volerlo
non ne pózzo dir mesura; / lo pedale en derittura / era tutto esdenodato