aver di un motore, per lo più a combustione interna; garbatamente
anche confusione mentale. tuito per lo più da una bobina o da un tamburozannoni
- specie di verricello, per lo più collocato su celere, come un
reti o, anche, per facilitarne lo scorri gue ballando.
co 'l lento, strascicato, e tutti lo ballavano assecondandone le suvero e piombo loro
suonare un tamburo, ecc. (per lo 21. per estens. movimento
d'acqua o d'aria, per lo più rapido, turbinello o fare mulinello
., 34 (604): se lo passaron [il fiasco] stretti,
, fino a uno che, votatolo, lo prese per il collo, e
e gli fece fare un mulinello, e lo scaglio a fracas presenza di
tra gli argini cretacei con un silenzio che lo rendeva più torvo. bacchetti, 1-iii-780
uno stollo da pagliaio. / -ella par lo speziale pananti, ii-53: 'gioiam se sul
sano, / van chioccolando, e visto lo zimbello / forman la cicognani,
alle gambe, tenute unite e tese, lo slancio necessario per passarvi sopra.
30. tipogr. movimento rapido con cui lo stampatore abbassa contemporaneamente la fraschetta e
, con un solo colpo di mano, lo stampatore torcoliere abbassa 'fraschetta 'e
situazione, circostanza o esperienza, per lo più intricata, rischiosa o pericolosa.
corre un certo molinello, che se lo danno l'uno all'altro: e ciascuno
una fonte inesauribile di idee, per lo più bizzarre e stravaganti (anche con
. del frumento; mulino, per lo più manovrato a forza di braccia,
2. piccolo mulino, per lo più a macina o a pestelli e
antichi, l'organo macinante era per lo più formato da due dischi di pietra
l'organo macinante è costituito, per lo più, da una o più
à dato madona moscada e mata- sala lo mulino di paternostro ad afìto a lo priore
sala lo mulino di paternostro ad afìto a lo priore di san vilio per vii mogia
di rienzo, 17: fu nato ne lo rione della reola; suo abitaggio fu
riposare. landino, 141: dimostra lo scendere di virgilio essere stato più veloce
trasportabile, era usato in passato per lo più nel corso di campagne militari.
conservare quella città. boterò, 6-145: lo spinola, fatta caricar sopra carri provigione
3. impianto meccanico, per lo più azionato da una ruota idraulica o
situazioni o problemi che in realtà non lo richiedono (con riferimento all'episodio del
filatura della seta, che veniva per lo più azionato da energia idraulica (mulino
fabbricazione della carta (ed era per lo più azionato da energia idraulica).
8. ruota a elica, per lo più azionata dall'acqua o dal vento
rotante dell'arcolaio (ed era per lo più azionato da una ruota a pedale
un rotore ad asse verticale, per lo più azionato a pedale, che serviva
o come organo della parola (per lo più con riferimento alla voracità, all'
-aguzzarsi il mulino a qualcuno', acuirglisi lo stimolo della fame. lippi,
. bambagiuoli, 62: a far lo ben comun son corte carte / perché
continuamente, in modo ininterrotto e per lo più fastidioso o, anche, con
ha all'uomo tratto questo occhio, lo mette come animale bruto al suo molino
vento: molto, ininterrottamente e per lo più in fretta; essere estremamente loquace
favorirne gli intenti, in modo per lo più non intenzionale. gramsci, 11-281
gagliardamente percosso un altro... 'lo scontrò in piazza; e di dove
avea fatte tante, ma una sera lo trovarono, e di dove vieni vengo dal
. volgarissima in tutti i campi; per lo più ha il fusto semplice, o
. tiberio per avari zia lo mandò a vendere in pescaria. serpetro,
il regno se ne fa grande uso per lo trasporto delle merci e delle derrate,
mulo è nato di cavallo e d'asina lo chiamano 'bardotto '.
, resistenza alla fatica, operosità per lo più meccanica, o anche perseveranza, ostinazione
... fece il gesto di rialzare lo sconosciuto. ma questi reagì esclamando:
forma che sempre fu nimico di chi gli lo disse. berni, 28-10 (iii-4
]... / ai barbari lo diè [il giglio di firenze],
cellini, 2-66 (418): lo vidi... in su un muluccio
di mele; e molti insieme cocendolo lo fanno; et è sano da usare
stessa e anzi senza che sia per lo più possibile stabilire l'esatta natura giuridica
giacché... i codici suddetti per lo più vogliono che il soddisfacimento sia uguale
magistrato e s'impone la multa a chi lo ricusa, benché all'animo virtuoso la
morti. -punizione, consistente per lo più nel pagamento di una modesta somma
mutevoli, talvolta contraddittori, ma per lo più con principi, con scopi, con
. d'annunzio, iv-1-515: lo sviluppo eccessivo della mia intelligenza e la
c. bini, 1-384: la rivoluzione lo cacciò co'suoi in inghilterra, e
co'suoi in inghilterra, e ritornato lo multò di pecunia e di prigione.
coefficienti di regressione (e, per lo più provocata da errori di campionamento,
una grande varietà di tinte, per lo più vivaci, sgargianti e, talvolta,
, incoerenti o mutevoli e, per lo più,
insieme composito di elementi differenti e per lo più numericamente ragguardevoli; molteplice,
di figliuoli] assai; e questi per lo più sono quelli ch'hanno il piè
, scopi o esiti vari, per lo più dissimili e numericamente ragguardevoli; che
che tu non l'oda o non lo veda, o psyche, / pan multiforme
che è la sustanza. che è lo ente, se vi trova la moltitudine,
che, per essere modo e moltiformità de lo ente, la quale viene a denominar
cosa, non fa per questo che lo ente sia più che uno, ma moltimodo
pluralità di aspetti (per lo più eterogenei); che si svolge in
incomoderà a rendergli la visita, e lo ha fatto annunziare nel suo moltilingue parlamento
. v.]: 'multilobato ': lo stesso che 'molti- loba '.
l'abitudine di parlare molto, per lo più in modo insistente e fastidioso;
proprietà di esprimere molti concetti, per lo più con un linguaggio denso e pregnante.
a parlare molto, ininterrottamente, per lo più a vanvera o in modo sciocco
anni, molto anziano (ha per lo più una connotazione scherz.). -anche
pasolini, 10-285: qual è invece lo sviluppo che questo potere vuole? se
trasmissione dei dati, che avviene per lo più con l'invio di segnali su
organi di commutazione telefonica (e per lo più si effettua col collegamento in derivazione)
elementi del soggetto e dell'attributo che lo compongono. onofri, 3-128: l'anima
fra sé cose insensate, un grido vero lo scosse, grido di gioia, scintillante
praticato per la stessa merce o per lo stesso servizio da un'impresa che domina
che producono, con qualche oscillazione, lo stesso carattere e le cui azioni si
multiplo: che presenta più eruzioni lungo lo stesso condotto. 17. inform.
punte acuminate e di una impugnatura per lo più rivestita di legno o di cuoio
equilibrio delle forme a e (3 che lo costituiscono; mutarotazione. = voce
latte. foscolo, 1-ii-193: lo stomaco si risentì questa notte, e
sciupato, macilento, sfiorito, per lo più segnate dalla vecchiaia e col viso
persona vestita di fattezze umane. non ricopriva lo scheletro più carne che se fusse stato
la balia trattò la bambina letizia con lo zelo di una balia che voglia segnalarsi.
. 4. persona, per lo più anziana, che mostra di avere
fatiche; -aspetteranno la sera, e non lo vedranno venire. oh! concepite voi
, si foggia su quello di coloro che lo nutrono, cioè comprano i suoi libri
: la gente minuta e quasi tutti per lo attraverso i luoghi disabitati,.
davanzati, 28-4: la salamandra vive ne lo foco / ed ogni altro animale ne
. adriani, 3-5-310: forse perché lo stare i domestici [cinghiali] sempre insieme
trovato fanciullo e a lei comanda che lo notrisca come il suo. boccaccio,
xxxv-n-196: e. lado ingenerare / e lo grave portare / e 'l parto doloroso
iacoòone, 1-7-8: lo corpo dice: « turbone d'esto che
; / nutrito so'en delicii, non lo porria patere ». testi fiorentini,
e fra superbe altere / infide selve lo conduce ardito. -figur. svezzare
uno o più animali, a scopi per lo più utilitaristici. anonimo, i-655:
fosse più ardito. novellino, vi-64: lo re mandò in ispa- gna ad invenire
notrire il capo- nero di nido, lo cibarete di cuor di castrone ben trito e
fin dall'infanzia o dalla giovinezza, per lo più innutre nel suo seno che dei mostri
noi, se pia la terra / che lo raccolse infante e lo nutriva /.
la terra / che lo raccolse infante e lo nutriva /... /.
zanotti, 1-8-52: due piante che lo stesso suolo / mise e lo stesso agricoltor
che lo stesso suolo / mise e lo stesso agricoltor nutrìo. guerrazzi, 7-196
tacque difende / di quel rio / che lo nutrì. arici, ii-186: fremono
da ignota fronte / il più famoso parrucchier lo tolga / e l'adatti al tuo
tuo capo / ripiegato l'afferri e lo sospenda [il crin] / con testugginei
bencivenni, 4-59: l'olio che nodrisce lo fuoco nella lampada. leonardo, 2-583
sole / e cantando in oriente / lo richiama a nutrir l'opre.
i-1-4: l'altra [cagione] è lo difetto del luogo dove la persona è
, se non il petto, almen lo scrigno, aprendolo al pari dell'intelletto per
ha cima / perché natura al cor ciò lo nodrisce, / e puoi nudrito come
a esistere solo nella pelle nuda, lo sguardo si nutriva delle montagne che si
testa o giacomo da lentini, 4io: lo fin piacimento, / da cui l'
cui l'amor discende, / solo vista lo prende / ed in cor lo notrisce
vista lo prende / ed in cor lo notrisce. rinaldo d'aquino, 95:
solo di piacere nato, / piacere lo nodrisce e dà credenza. panziera, 1-67
certo di scemare, ma il tempo anzi lo nutre, e s'annunzia di quelli
la concorrenza. loredano, 2-i-46: lo struzzo avviva i suoi parti con gli
affetto. goldoni, ix-684: morto lo piangi, e in vita d'odio nutristi
platonici e gli stoici, spirito che dentro lo nutrisse, anima che l'informasse,
informasse, mente che con regolati moti lo governasse. arici, ii-287: sperduti si
o di idee; incrementarsi (per lo più in relazione con un compì, di
nutriva una segreta speranza che il principe lo raccogliesse e l'adoperasse, non fosse
cui è per gascerlo la impronta de lo intaglio mirabile che il animede in
un pensiero comune, se ne nutrisse e lo nutrisse con uno scambio continuo di sentimenti
forse tesser vicino alle predette città che lo nutriscono [il porto di liverpool]
ch'assai lavori invano / quei che lo serve umano: / e'senza gioia lo
lo serve umano: / e'senza gioia lo tene, / nodriscelo di pene.
caliditate, / e l'altra fredda lo calor repente. 28. locuz
provincia, coll'aver in prima notato lo stato attuale delle arti nutritive di ciascuna
rata; altri fanno invece esclusivo riferimento me lo negate. carducci, iii-19-222: tutta allora
. 11. figur. che favorisce lo sviluppo di un sentimento (e,
. -che favorisce la nascita e lo sviluppo di una lingua. manni
. a. cocchi, 4-2-79: lo scopo principale dovrebbe essere di scemare la
paglia fieno e biade, di quello che lo sia quando si nutron con erba.
animale). novellino, vi-175: lo re fu savio: comandò a uno suo
incontrò con filodemo / e così fieramente lo percosse / con la dura asta sua nutrita
. allevato dalla nascita (e, per lo più, fino alcondizione. completo sviluppo
greca. professionale (ed è per lo più accompagnato daimperiali, 2-39: la vita
. bellini, 490: io per napoli lo mando istrumentato con due corni,.
. b. croce, iii-9-164: lo pflaum espone, in tre nutriti capitoli,
uccelli. niccolini, i-271: se lo punge [il leoncino] / necessità di
santo protettore. cavalca, 19-228: lo nostro padre e nutritore messere s.
dimensioni di un favo, contenente per lo più miele puro o mescolato con sostanze
. trattati antichi, 98: quando lo sangue e tutto fuora, l'anima salta
e tutto fuora, l'anima salta come lo pesce che si truova sopra terra.
ha perduta la sua nudritura, altresì come lo pesce fuor d'acqua. crescertzi volgar
impinguare ranimo coll'astinenza che di gravare lo stomaco colla nodritura. roberti, viii-1-37
caligano, xxxv-1-791: ma no per lo so grato, / però che in vilania
della nutrizione e per la sottigliezza sua lo viene a trasmutar tutto [il nutrimento
generazione, mediante la quale noi acquistiamo lo essere, è ancora materia della nutrizione
. malattia degli equini, per lo più letale, causata dallo sporozoo nuttalia
nuvola di fumo che s'allargò per lo spazio di sette miglia. manzoni, pr
. bibbia volgar., i-323: lo signore andava innanzi loro a mostrare la
innanzi loro a mostrare la via per lo deserto, in colonna di nuvola per
deserto, in colonna di nuvola per lo die, e per la notte in colonna
o qualcosa oppure abbagliano e offuscano lo sguardo). manzoni, pr.
, turba la serenità dell'anima o lo stato dei rapporti interpersonali; cruccio,
m'ingegnerò fare ogni nuvola sparire che ve lo ricoprisse. cameroni, 198: noverando
ii-6-28: il vecchio e gravissimo mamiani chi lo séguita tra le grandi nuvole dorate?
connotazione di grazia e di candore: per lo più nell'espressione passo di nuvola)
11. gran numero, quantità per lo più cospicua; congerie, cumulo.
che si muovono in un liquido, per lo più nell'acqua. 14. fis
ampia distesa di nuvole sparse e per lo più minacciose. crusca, i
vapore, di un gas, per lo più tossico; nube venefica. volponi
targioni tozzetti, 12-2-104: volendo descrivere lo stato moderno dell'acque proprie del piano
annuvolamento. anonimo genovese, xxxv-1-745: lo sol non à daito splendor / per
scritto a grossi caratteri: « ecco lo scudo che usavo quand'ero euforbo e manelao
7. piccola macchia, per lo più biancastra, che offusca la lucentezza
rosseggiare. liburnio, 2-28: ponendo lo diminotivo non dirai nuvolétto né nuvoletta,
l'uno dall'altro quanto può essere lo intervallo de'salti fatti dal cavallo.
), sm. nuvola estesa, per lo più densa e minacciosa; nembo
montale, 5-70: ma il giorno io lo seppi / che ritrovai per te la
insino al cielo la superbia, e lo capo sua toccherà li nuvoli, sarà perduto
colli nuvoli del cielo e ogni occhio lo vedrà. leggenda aurea volgar., 480
i nùoli spezzati, rotti, dirizzarsi per lo corso del vento, accompagnati da l'
] convoca cristo alla disputa, facilmente lo convince d'essere, tra il nuvolo dorato
campi. 3. stormo per lo più ingente di uccelli; sciame di
astratte). novellino, iv-190: lo 'mperadore vidde il nuvolo de le spade
testimonianza e coll'efficacia della sua lingua lo sgombrar dal papa ogni nuvolo verso i
mai l'animo certificare, ma sempre lo tiene involto nel nuvilo e ne l'
della pianura, quando fu sotto, lo frangiò tutto di vivo oro. papini,
mani, spezzata in due, e lo gettò quasi a terra, immerso in un
vedeva quel nuvolone ammannirsegli addosso, sollecita lo imperatore con grande istanza a sovvenirlo.
la pioggia torrenziale dei compiti cretini, lo studente educa il suo cervello e il
nuvolone 'e 'nebbione 'abbian lo stesso significato di * vani
invar. insieme delle condizioni che caratterizzano lo stato di cielo nuvoloso. -anche:
copertura della superficie celeste, dovuta per lo più a perturbazioni cicloniche, all'umidità
quell'amabile diafano splendore. -annebbiato (lo sguardo). calvino, 1-147
nuvoloso pensiero. mazza, iii-12: lo spirto / da nuvolose visioni oppresso /
e quello male si fa veniale per lo bene nuziale. aretino, vi-339:
contratto nuziale previdi che sarebbe venuto anche lo sposo. carducci, ii-10-299: mattioli e
. procura / che il tuo sposo lo beva, e non s'avveda, /
della proprietà di secernere liquidi, per lo più zuccherini, utilizzati nell'impollinazione.
s s anonimo, i-629: lo dio d'amor, in ciò ben dicer
, e manco l'o dall'a non lo distingue. nieri, 2-127: certi
dante, par., 26-17: lo ben che fa contenta questa corte /
lettera n. 7. seguita per lo più dal punto fermo, serve per
il qual proverbio non solo per lo caso donde nacque si può dir bello,
bello, ma molto più per lo suo significato, che consiste nell'ambiguo,
sua scienzia, / o per strenger lo incanto oltra misura, / ebbe il garzone
più forte. manzoni, 27-467: lo difendeva o si proponeva di difenderlo.
savere / se 'l ciel li addolcia o lo 'nferno li attosca. boccaccio, dee
della compagnia dei boni, 470: lo quale quaderno volemo tuti in konkordia ke sia
tre giorni u più u meno, segondo lo costume de la citade, e s'
che voi mi facciate una cosa od io lo farò a sapere al vostro padre:
amore / che m'ha fatto cercar lo tuo volume. idem, inf.,
che rafforza una proposizione, usata per lo più in espressioni di meraviglia o stupore
adunque questo giusto? caro, i-61: lo stile non s'intende d'ogni sorte
ogni sorte di ragionare? e così lo scrivere e 'l ragionare di tutte le lor
finestra. -anche quest'anno hanno messo lo spauracchio dei piselli. -già -dico con
da poter essere raggiunta con pozzi, permette lo stabilirsi di forme di vegetazione e
stabilirsi di forme di vegetazione e favorisce lo stanziamento umano. -per estens.:
, nettamente distinto da tutto ciò che lo circonda materialmente o idealmente. pascarella
. momento, circostanza, periodo (per lo più breve e fuggevole) che offre
! tarchetti, 6-i-656: bouvard ha rivolto lo sguardo sul suo passato, e non
ogni volta la illuminavano e le permettevano lo scampo. 7. venat.
spiriti vostri e acordare / l'alma a lo core e 'l corpo a robidiente.
-anche: che si sottomette (per lo più con umiltà e rassegnazione) a
obediente a la giustizia quando fa pagar lo debito de la pena, e non più
, conv., i-vi-i: mostrato come lo presente co- mento non sarebbe stato subietto
a dare ad intendere che elli parla a lo adolescente. s. agostino volgar.
pizòlo da bologna, lxv-1-2: se cum lo vostro vai meo dire e solo,
andare nella provincia di provenza, per lo merito della santa obbedienza, e'gli
, se non solamente quelli li quali lo capitolo e 'l maestro della chiesa manderanno
documenti della milizia italiana, i-218: che lo illustre signore messer constanzio sforza se intenda
rienzo, 122: messere malatesta per ricomperare lo frate fece obbedienza al legato; rendéoli
a dare la obidienza al papa per lo suo re d'inghilterra. machiavelli,
la romagna, ma tutto el dominio loro lo ubbedisca: e vedete che hanno fatto
sottoposti (e il termine contiene per lo più l'idea di un determinato ordinamento
dotato d'una forza terribile e tutti lo obbediranno. 2. conformarsi a
: il rectore del detto osditale e lo so vicario e ciascuno di loro sieno tenuti
l'attore non obediva alla loro sentenza, lo punivano in tre dramme presente l'arconte
si risente d'ogni minimo disordine; lo strumento si guasta, non obedisce più.
spogliano il cadavere de'panni vecchi, lo vestono de ^ nuovi, e poi vi
come ispirata: forse perche la toccava lo sguardo obbligante della mamma, che, in
. calandra, 6-53: la giovane signora lo inter ruppe subito e lo
lo inter ruppe subito e lo esortò pacatamente, con maniera obbligante,
son sancio panza, / già lei non lo saprà. = part. pres
... alla pena de lo terzo e loro fosse accusata la dieta pena
e loro fosse accusata la dieta pena de lo actore, per favore de la
, promettono, obligano et obligando conduceno lo prefato signor costanzo a li servizi e
, operò tanto che l'obligò, con lo stato di bologna, a sé solo
, se prima con patto non se lo obbligava e gli prometteva d'essergli difensore
ché la mia anima ne sarebbe obligata a lo 'nferno. cavalca, iii-4:
iii-4: incorse [l'uomo] per lo peccato in tre grandi difetti. in
questa idea? ma non è tutto facoltativo lo studio? chi obbliga? pavese,
già obbligata. tarchetti, 6-ii-614: te lo giuro o carlotta, io mi obbligo
di fare un tempio a giove, lo edificò sulla cima del colle capitolino.
si trova obbligato con questa sospensione per lo trattato dell'anno passato. porzio,
l'ammenda', il soggetto che ha verso lo stato l'obbligo di pagare una somma
agire in un modo determinato, per lo più controvoglia; sottoposto a una costrizione
dal valore del figlio,... lo elessero e acclamarono re. chiari,
iii-13: l'uomo... per lo peccato commesso era obbligato a patire sempre
servigio ricevuto affrettan troppo / disobligar lo groppo / col qual eran legati a li
molto siamo tenuti ed obbligati per lo beneficio della creazione e della reden
farlo debbo, che sarei, / non lo facendo, il più d'ogn'
da quello solo che costa a chi te lo fa? se così è, sarai
nasce da riconoscenza e gratitudine (per lo più in espressioni di cortesia).
francesco da barberino, i-104: quasi pari lo minore / mostra d'averlo, ma
: una tal infiammazione che gli partorì lo spasimo e dipoi una grande e pericolosa
di firenze di censo di lucca, per lo debito obbligato a'fiorentini e per quello
quella gran sagrestia che per di più lo spartiva quasi in mezzo. 16
a baldini..., sempre lo rivedo come quando lo vidi a roma la
., sempre lo rivedo come quando lo vidi a roma la prima volta sul
nostre. ferd. martini, 4-28: lo pregarono di improvvisare un sonetto con rime
'o * clarinetto ', e per lo più vale quanto a dire concertato.
esterna. gramsci, 153: lo scritto 'regolamento universale'ecc; è un
probabilità). pareto, 345: lo scienziato deve essere il primo suo critico
dal pontefice la dispensa, si facesse lo sposalizio, con parole obbligatorie 'di presente
, 7-134: il realismo italiano, quale lo vedono i francesi, sta al realismo
all'osservazione compiuta nel laboratorio. essi lo trovano, a differenza del loro, privo
casa del suo servo. il servo lo ricevette volentieri e pregollo che 10 liberasse
amore, ma obligazione del ballo ve lo fece levare. pagliari dal bosco, 21
le vostre obbligazioni, c'è chi ve lo darà infallibilmente, quando glielo chiediate?
198: correva al servigio di chi lo ricercava e per ogni vilissima speranza spezzava
a niuna cosa essergli negata, parimente lo sfacciato et importuno di ogni grazia che
al suo contenuto, alla causa che lo fa sorgere, ecc., come
identità). - in partic.: lo stesso rapporto considerato dal punto di vista
statuimo et ordiniamo ch'el compagno per lo compagno e per lo contracto del compagno
el compagno per lo compagno e per lo contracto del compagno facto per la compagnia,
li gibillini de tode secretamente per levare lo amerino da tale obligazione. guicciardini,
s'obligò che se di tal malatia non lo guaria lui volea esser morto, né
ii-47: ben è vero che con lo stesso d. massimo non mi correva
d'ogne devito unde fussero tenuti per lo comune dell'arte et ogne condannagione,
11. dir. comm. per lo più al plur. obbligazioni di società
): titoli di credito, per lo più con reddito fisso, nominativi o
secondo un piano di ammortamento, per lo più a lunga scadenza, previsto dalla delibera
le carte con cui il commerciante e lo stato si obbliga di pagare una somma
voglio esser condotto da ferrer. quello lo conosco, so che e un galantuomo,
cose. romoli, 284: lo imperador nerone gli mangiava [i porri
, 12-135: è con il nascere e lo svilupparsi delle disuguaglianze che il carattere obbligatorio
o dal rappresentante degli obbligazionisti, quando lo ritengono necessario, o quando ne è
che egli era suo obrigo e non solamente lo voleva fare, ma durarne ogni fatica
avvisarono, poscia che l'obbligo e lo 'nteresse della cittadinanza, il quale è
e religiosa, oggi ha, anche, lo scopo di concordovere, per la persona
libro, giornale o altro stampato che lo stampatore ol'editore ha il dovere di consegnare
luglio 1910, n. 432), lo stampatore o l'editore è obbligato di
in tue mani l'obbligo che chiedi: lo mando per 10. 000 franchi,
capiterà alle mani. comunque di distribuire lo stampato stesso (si- merito, benemerenza.
? oddi, 1-43: sì, ma lo stillamento di cervello e l'invenzione è
tirava el sacramento della amicizia commune, lo obligo e lo stimolo conse- quente dello
della amicizia commune, lo obligo e lo stimolo conse- quente dello amore; da
: que'componitori che hanno per obbligo lo sparger dottrina e non ciance, nell'usar
ca- struccio dovessi aver obligo seco, lo andò a trovare. f. d'
in obbligo di dare l'allarme se lo vede insidiato. -correre a qualcuno
cerca, insegue, lo scandalo, l'abbiezione, l'obbrobrio per
sicilia i franchi, / e languirà lo sdegno, e non saranno / le tue
b. croce, iii-27-222: [lo czar nicola], tenendo obbrobrio della
uomo di cui parlo riferire a quali òbbrobri lo fece segno tra noi un livore municipale
pinamonii, 61: dopo aver ricevuto lo spirito santo, stimavano gran ventura l'
non sentene rammarico, / né se lo tiene punto a vituperio, / né,
vii-80: non ci dare in obbrobrio per lo tuo nome e non ci fare vergogna
il-n: perché hai tu voluto affliggere lo core di me, poverella tua serva
, non uò negarsi, ma per lo più son profittevoli. alfieri, 1-93:
il mento uno uncino e ignudo per lo loto vituperosamente convolgersi e tirare alle scale
en te si è anidato, / lo strovele, opprobrioso, brutto, puteglioso.
en te sì s'è anidato! / lo strobele, oprobrioso, / brutto,
ci libera del nostro adversario cotidiano, lo quale se vegliamo, obdormimo; o
a le mure de questa cità nostra e lo scopo dell'innalzamento (per lo più celebrade
nostra e lo scopo dell'innalzamento (per lo più celebrade padoa. tivo del giubileo
la cima, e per questo assottigliamento lo chiamavano obelisco, oggi aguglia. vasari
2. per estens. pilastro, per lo più di pietra, eretto a scopo
distanza tra l'aristocratico segno di picasso e lo spessore plebeo di tanta pittura grassa;
-assol. circostanza che impedisce lo svolgimento di documenti delle scienze fisiche
madre quand'egli diceva così, e lo guardava attraverso l'oc- chialetto di tartaruga
consenso che all'una piuttosto che all'altra lo obiettare (obbiettare; ant.
interponendo non so che mezzo ideale fra lo spirito creato e l'ente in cui tutte
paziente a un esame obiettivo per accertarne lo stato generale di salute. 3.
l'obiettività autoritaria non sia obiettiva) lo si ha in un pittore -in cézanne -
significarlo in lingua povera, nelle prime lo scrittore esercita l'arte sua nel ritrarre
mazzini, 8-225: la vita obbiettiva lo riconquistò, e l'indole sua intollerante
cose, delle vie di mezzo, lo spinse di seduzione in seduzione, di traviamento
, 23-265: si potrebbe ancora paragonare lo spirito dell'irrazionale all'obiettivo di un
o un 300 sulla stessa faccia, lo sperpero dello zum, coi suoi obbiettivi
, ritenuto da un soggetto conoscente che lo intenda come diverso e distinto da sé
/ dirò de l'occhi e de lo loro obietto, / dal qual s'offende
e tenta l'uman petto / pe lo venen de l'antico serpente. giovanni
la carne: el corre là. chi lo muove? muovelo la fantasia, che
le cose sieno seminate infra l'aria, lo esemplo si veda in molti specchi in
lontananza d'onde eran tratte, parte per lo obietto di que'materassi, facevan nessuno
1-15-1-155: a due altre regole o precetti lo scribente deve avvertire per far bene l'
, conv., iii-xiv-6: sì come lo divino amore è tutto etterno, così
tutto etterno, così conviene che sia etterno lo suo obietto di necessitate, sì che
. idem, purg., 17-95: lo naturale [amore] è sempre
seco non s'accorda, / ne lo sfrenato obietto vien perdendo, / e
106: ha [il popolo] tanto lo obietto a quella libertà che non si
della messa (ed è usato per lo più al = ^ oce dotta,
traversie [in bologna], che lo consigliarono a rendersi oblato prima fra '
nel principio del mese ai genaio per lo rectore e per lo camarlingo del detto
mese ai genaio per lo rectore e per lo camarlingo del detto ospitale sieno electe e
in una cùccuma..., lo zucchero in un disoccupato vaso del peptone
buoi, offerendo la oblazione; e se lo sacrifìcio sarà sua oblazione e sia maschio
fede e oblazione de'genitori, quando lo presentarono divotamente al divino servizio. muratori
ne faceva omaggio a un'autorità, e lo riceveva poi di ritorno come feudo da
principe, a un signore qualunque, e lo riceveva in seguito aalla sua mano sotto
poi che torna in sanare, / lo male c'à passato / e lo gran
/ lo male c'à passato / e lo gran travagliare / tutto mette in obria
idem, xlii-79: senza lei, àver lo mondo / ricco già no mi teria
ch'io fosse 'n obria / da lo suo viso giucondo. mocati o monaco da
disianza. anonimo, i-473: poi lo suo [di amore] gran valore
oblia, / paur'o di cercare / lo mondo che passo. monte, ii-381
li faccia oltre portare più agevolmente, colui lo sa che lo pruova.
più agevolmente, colui lo sa che lo pruova. = nome d'azione
blansa, / poi non sostene amor lo valimento / di quei eh''l
amici, 61: s'eo voglio tacere lo meo stato, / fallirò in ubrianza
. chiaro davanzati, v-6: tant'è lo gran martiro ched io porto / eh'
145: quando [l'uccello] lo verso vede sol venire / ben mette 'n
nulla altra cosa ho pensamento / che lo tornare, quando sia quella ora /
sia quella ora / ch'io raquisti lo tempo c'ho perduto / e metta
/ averagio per zo che non obria / lo ben servent'e merita a stagione
ha dato -tanto bene avire, / che lo sofiire -molta malenanza / agi'ubriato,
: quando si parte la mia gioia / lo cor mi fura e tutta la vertute
per girardo suo messo a fulcon feo sapere lo voler suo e co l'amava.
notrica / nel vostro dolce amor, lo qual disio / sì ch'on- n'
, / non ho ubliato d'amor lo mistero. bembo, 1-170: le mie
non fùivi sì luntano, / che lo meo amor v ubriasse. stefano protonotaro
d'amore, 21-2: madonna, lo parlar ch'ora mostrate / al tutto face
cor ubila / onne vano penserò, e lo fermate / ne la speranza dolce,
, abbandonare; lasciar perdere (per lo più per trascuratezza o negligenza).
, / se tu puoi megliorare / lo dono in altro loco, / non ti
tigra nel suo gran aolore / solena ne lo speglio riguardando, / e vede figurato
speglio riguardando, / e vede figurato lo colore / de li suoi figli,
va cercando; / per quel diletto obria lo cacciatore. marino, 2-71: obliano
oblia / que'che '1 criò per lo su'gran riccore, / di che l'
. giacomo da lentini, 54: lo meo cor s'asigura / pensando tal
pier della vigna, 447: lo marinar s'obbria / che tene per tal
tene per tal via / che perir lo convene. guarini, lxv-144: mentr'io
, la dimenticanza di qualcosa (per lo più con riferimento a passioni dell'animo
di smarrimento della memoria (provocata per lo più dalla vivezza di un sentimento,
. caro, 4-672: se tu lo m'impetri, altro che morte /
/ riscopre amica. govoni, 115: lo so anch'io che qualche volta gioie
, 1-613: il buon narciso / de lo suo viso forte 'namorato, / e
forte 'namorato, / e 'n tanto che lo vide fue conquiso / e dismarito sì
blio. citolini, 11: da lo scordarsi nasce il non sapere, essendo
sacro dì, / quando su te lo spirito / rinnovator discese. idem, ii-
-come personificazione. ariosto, 14-94: lo smemorato oblio sta sulla porta: /
in avanti per sbilanciare in su tutto lo stanco corpo! montale, 1-61:
abonda, ch'io spenso / de lo penser ch'io faccio, / ogn'altro
, il sogno / dolce e dimenticato io lo risogno: / era la gloria.
fanzini, i-104: le piante, che lo avevano visto fanciullo, seguitavano la loro
contro luce, aggrotta le ciglia. lo fa ruotare nel bicchiere. e poi
fa ruotare nel bicchiere. e poi lo scruta di nuovo: e controluce, e
superficie. moravia, i-287: ella lo considerò, obliquamente, con lo sguardo valutativo
ella lo considerò, obliquamente, con lo sguardo valutativo che può avere un cuoco
setoletta nel lato perpendicolare del dente, lo muova. c. a. mancini,
aleandro, 1-298: mostra così obliquamente lo stigliani che questa descrizzione del nascimento di
il sole, che sempre va per lo diritto mezzo per la linea eclittica. d
monti e valli fino all'eusino per lo spazio di 20 miglia, è capace
meschino / polpo s'obliquan, né lo salva il senno / della petrosa maestria
/ dire debbo. pareva / che già lo difformasse / l'obliquità che poi ho
forma con l'equatore celeste (e ha lo stesso valore di quello dell'obliquità dell'
atterrar pò l'inimico / più con lo sguardo dritto o con l'oblico.
pindemonte, ii-284: qual modo allor terrà lo sbigottito / commensal gramo? giù mandar
/ che... / con obliqui lo spii fulminei sguardi. monti, 5-272
con quelle occhiate oblique e false, lo andò raccontando a tutti...,
a cenare. borgese, 1-244: essa lo misurò con uno sguardo obliquo, di
interruzione, al modo obliquo con cui lo guardava la donna, capì di essere stato
5-587: guardando cauto, obliquo, lo zoppetto cosimo zago balzò con la stampella
le pupille / travolte oblique e per lo sforzo quasi / fuor dell'orbita lor.
malevolenza del pasotti ma più mi afflisse lo sdegno tuo troppo forte. d'annunzio
belli, intr.: il camminare per lo sentiero diritto della religione è un torcer
del mirabile dimostrammo, ed ora per lo rivolgimento in altra specie, con oblichi
. cocchi, 8-5: qual fosse poi lo stato di pisa nel resto del medesimo
e sicure che qualche rara e sparsa per lo più ed obliqua menzione di questa città
ballo i più antichi armati, portando lo scudo oblico. salvini, 23-250:
-di animali. vittorini, 6-97: lo afferravo per la collottola [il gatto]
ch'egli [il sole] fa per lo zodiaco, avicinandosi a gli uomini e
/ de la varietà, che vuol lo stato / di questa buffa sfera, /
con cui si conquista lo stato e le crudeltà legate a tale
avverse (una disposizione tattica: per lo più nell'espressione ordine obliquo).
e in tal caso il pastorale è per lo più allungato e l'animale viene detto
3-30-43: con la virtù si face son lo oblire. = denom. da
superficie interna di un'arteria (per lo più riscontrabile negli arti inferiori) che
: l'umido muschio... oblitera lo stemma del portone. soffici, v-1-301
che molti di essi, per sfogare lo sdegno contro un lor malevole e per
errori rei. faldella, i-3-75: lo gratifica di un'intelligenza ristrettissima e di
o di un condotto, dovuto per lo più ad aderenze delle pareti. -per
ogni nuova generazione rifare il mondo, lo dannerebbe, se potesse, a perpetua
(con partic. riferimento ai reati contro lo stato). boiardo, 2-55
bene vogliono questa trasmutazione potersi fare quando lo basso stato de li antecessori corre in
, non dasse occasione ad alcuno che lo dovesse amare. g. b.
furono sepolte sotto una total oblivione per lo spazio di sei secoli. -perdonare
buti, 1-39: li apparve uno, lo quale non nomina, per mostrare l'
, il quale finge qui virgilio parlare, lo faccia parlare, non come oblivioso,
qua; e però iddio non te lo dà di là. e ài del nome
l'oblivioso uso degli alcool, non ottengono lo scopo, educano la gente alla menzogna
; è dotato di un vetro per lo più molto spesso montato in un telaio
. ant. divenir muto per lo sgomento o lo smarri mento
ant. divenir muto per lo sgomento o lo smarri mento; ammutolire.
volgar. [tommaseo]: guardando in lo specchio, lo obnubilano ed oscurano.
]: guardando in lo specchio, lo obnubilano ed oscurano. 3.
: el non è cosa che privi più lo uomo del lume dello intelletto che fa
il fuoco dentro, e intorbida e obnubila lo intelletto. e. cecchi, 9-91
parecchi casi avesse per effetto di obnubilare lo spirito critico. bacchelli, 1-ii-322:
son ravvolti nella sensualità torbidosa che non lo sentono più. bacchelli, 20-50:
valore di 8 caldi; coniato per lo più d'argento, ma talvolta anche
, appresso la misura del tempio. lo siclo sia xx oboli. la metà del
e temendo l'accrescimento di tiberio, lo schernivano in senato: e...
somma di denaro o moneta, per lo più di modesto valore, donata volontariamente,
del pensiero. pasolini, 7-100: niente lo turba, perché non è lui a
, anzi, è pagato, e ciò lo assolve / da ogni dovere verso se
provare quale sia l'oro purissimo, lo quale volgarmente è detto obrizo. domenichi
schiavo che provvedeva i viveri; lo spenditore. = voce dotta,
59: così il mezzo tondo, come lo guardi, subito l'occhio e
, in senso quasi e già obstupefacto lo intellecto e sopito l'appetito, niuna vir-
solerte architecto e industrioso, ad gratificare lo obiecto cum lo obtuto, pole licentemente
industrioso, ad gratificare lo obiecto cum lo obtuto, pole licentemente cum adiezione e detrazione
i-84: tu speravi... ne lo spandimelo de le sue penne, con
farà te anima salva dal demonio ne lo ricoprimento de le penne sue.
e nel linguaggio teologico e mistico indica lo spirito santo come artefice dell'incarnazione del
. bernardino da siena, v-133: « lo spirito santo verrà sopra di te,
» il padre e 'l figliuolo e lo spirito santo. padre mandante, figliuolo
nossi smarrito in prigione, / ché così lo guidava il suo peccato.
e infino a ch'io non veggio lo spirito santo obumbràre l'altare, non
l'angelo respose e disse a lei: lo spirito santo soprave- nerà in te e
s. bernardino da siena, 526: lo spirito santo sopraverrà in te, e
obbum- brerà. beicari, 4-105: lo spirito santo, il quale è don
rispondendo l'angelo disse a lei: lo spirito santo verrà in te e la potenza
più la luce del cielo, per lo ripiegamento della luce che siede ne'monti
specie ancora la cui origine cominciò da lo stomaco con alcune mormorazioni torbide e con
vengono attorniati e difesi da brattee per lo più spinose. = voce dotta,
.]: 'obvoluta': di 'fogliazione', lo stesso che 'avvolta '.
tuo mare d'opale? / lieta lo solca qualche vela bianca; / qualche
attenerci strettamente alla... frase, lo stato di spavento di un'oca?
troppo dura, e se proprio non lo avevo detto, dovevo averlo almeno pensato
ch'ei non vuol che il vin lo cuoca, / ma che chi lo trovò
vin lo cuoca, / ma che chi lo trovò non era un'oca. fagiuoli
di berthier (è napoleone che così lo chiama) non voleva parlar dell'italia in
commuova! / i tavolini zeppi / lo dicono abbastanza. montale, 9-95: 1
. -essere l'oca: essere lo zimbello di tutti. r.
buoi / ma l'oche, e già lo 'ncastro aveva tolto. aretino,
e tener l'oche in pastura 'hanno lo stesso significato di 'trattenere con vane
non domandar, ch'io non te lo direi: / s'io ti dicessi
fondo sono più ocherella che rondine. lo confesso. e poi tu lo dici chiaro
rondine. lo confesso. e poi tu lo dici chiaro. -ochétta (v
timbro, a quellimodo non intenzionale e per lo più con una del flauto dolce (
condizione determi nata, per lo più di breve durata (e si contrappone
accadimento antecedente non che potrebbe occasionar lo scandolo d'una tal bestemè legato al
nullo unque usò de'vescovi alquno intorno lo stato delle chiese primaie, com'anche di
. si ritirarono, allorché poterono aver lo sfogo per il mare egeo: e nel
), sf. circostanza, per lo più fortuita e di breve durata, che
. ma nel tempo della mia assenza lo prestarono qui a una bestia di forestiere
si compra un capo nuovo, non lo si mette subito da tutti i giorni,
nuovo / conveniente al grado in ch'io lo trovo. vasari, iii-97: tornato
: hanno... grande autorità per lo maneggio di cose importanti o per lo
lo maneggio di cose importanti o per lo valore mostrato in diverse occasioni o di
di un'azione libera (e per lo più si contrappone a causa, in quanto
rimaneva tra le forbici del 'non lo disse il petrarca 'in eterno. caro
averci fatti sì segnalati servigi, lo ha indotto a non voler qui
e non della susseguente età, fosse invenzione lo microscopio. e. cecchi, 2-47
e cominciarono a tenere con violenza lo stato e farsi satelliti della gioventù nobile.
de pisis, 3-47: il marchesino lo confortò con parole d'occasione. pasolini,
augura sempre che passi l'occasione che lo ha costretto a fare politica attiva.
occasione. -costituire il motivo o lo stimolo (o anche l'argomento o
stimolo (o anche l'argomento o lo spunto) di uno scritto. astolfì
emi- nenza,... per lo sito vantaggioso ha dato occasione nel- l'
levare l'occasione a non pochi, che lo tenevano per profeta e per santo,
ser giovanni, 37: la priora lo disse al re. ed egli finalmente
per uscire a testa libera, la donna lo chiamò indietro e gli consigliò che per
: in una determinata circostanza, per lo più concomitante con altre, così da
filli, di luce orbo rimaso / a lo sparir di tua beltà serena, /
dio, mentr'anco hai tempo, / lo strabocchevol guerra e, vando
è più sottoposta al transito e a lo occaso. aretino, iv-4-13: certo che
il resto avea perduto intorno, / lo fé con simil colpo ire all'occaso.
fare noi, in cui è refrigerato lo fervore de la grazia e de l'amore
giustizia mancato? alberti, i-7: cominciò lo imperio latino a debilitarsi e inanire,
varthema, 117: ha [bisinagar] lo più bello sito et el più bel
da cazare molto belli e da occellare lo simile, in modo che pare un
bene. ma quelli che non lo credano, se tu guardi bene, o
machiavelli, 1-vii-518: con tanto studio lo percosse che, obcecato da quel furore che
percosse che, obcecato da quel furore che lo consenso. portava, se
i-1-105: quando vedi che l'occello apre lo becco e la gola e batte li
le ale, dei sapere ch'ae lo male che si chiama agro. boiardo,
. idem, 2-19-10: per lo più costituito da un'oca) in cambio
2-425: -voi mi parete torbo. -e lo sono, disse il frate agguantando il
occhiaia il trave, / e da sé lo scagliò di sangue lordo, / furiando
non è necessario che veniate ogni giorno. lo sappiamo che non volete fuggire. faceva
nutrizione con soli cibi solidi (e per lo più è usato al plur.)
ad un occhialaio. sconcertandolo, la domanda lo ferma. = deriv
tutte le altre nostre merci, ma più lo ferro e li occhiali. paolucci,
de rafaele. vasari, iv-142: lo veggo a cavallo... con l'
, 16-96: a lo sguardo accostò debile e corto / d'un
sta davanti, seduta (per lo più in relazione con un compì, di
chiamansi... l'abrame, lo sparo, la perca. 6
strumento (e anche gli occhi o lo sguardo che le sono tipici).
, ecc., e che ha lo scopo di mantenerle davanti agli occhi assicurandone
agli occhi assicurandone la stabilità, per lo più anche per mezzo di stanghette appoggiate
pupilla. berchet, 1-69: per lo più i viaggiatori prima di visitare un
stanghetta di ferro del portinaio che tirava lo spago. saba, 474: dietro gli
vedova, -è che, se tutti lo conoscono, non l'abbiano tenuto dentro
4-169: ci guardò: o meglio fissò lo sguardo nei suoi occhiali.
opere d'arte, ecc. (per lo più in relazione con un agg.
egli abbia conseguito il suo fine, lo vede chiaramente ciascheduno che di falsi occhiali
anni in cui vive: non lo vedono i contemporanei, che portano gli
degli occhiali, per ogni sorta uno, lo saprete. 8. con valore
qualcosa che richiama improvvisamente l'attenzione, lo sguardo; dare occhiate frequenti e avide
, quando mi veniva bene, facevo lo spasimante. ulloa [guevara], iii-43
. ochiata), sf. sguardo per lo più rapido, improvviso o,
alle prime occhiate di un amante: lo perderai per sempre. manzoni, pr.
spazio; colpo d'occhio. -anche: lo spazio visto, quello compreso dalla facoltà
a. f. doni, 10-416: lo ho una spelonca la quale è un'
-veduta panoramica, bella vista (per lo più in unione con un agg.
di un luogo, prospetto; per lo più accompagnato da qualche aggiunto, come
, esame o indagine o ricerca per lo più frettolosa o sintetica (per lo
lo più frettolosa o sintetica (per lo più nelle locuz. dare, arrecare
altra batteria non è ancora resoluto, perché lo vogliono [i capitani] vedere e
, datogli un'occhiatina sotto coperta, lo ricoglie con due risa mascoline. dolce,
incontrandoti l'amante, come se a caso lo facessi, levandoti il velo dal volto
facessi, levandoti il velo dal volto, lo lasci vedere, accompagnando con tale atto
un'occhiatina, quando con onor tuo lo possi fare. allegri, 36: e'
li occhi di quel colore ch'è lo grifone. = nome d'azione da
. cavalca, iv-44: subitamente lo circonfuse una luce dal cielo, per
con l'intento di attirare l'attenzione o lo sguardo di qualcuno. papini
(occhieggio). guardare qualcuno per lo più insistentemente, con compiacimento, con
occhiate brevi e insistenti che denotano per lo più attenzione, curiosità, interesse.
occhieggiando qua e là, ma con lo sguardo distratto, senza scopo: ero tutto
dopo l'acquazzone, grondando che già lo stellato le occhieggia sopra, simula l'abetaia
: le sere d'estate, con lo zio e le cugine, indugiavamo sul torrente
il sole] e occhieggia / a lo specchio in un canto ed a la bionda
. balducci pegolotti, i-341: lo colore si mette nelle coppelle sì per
mette nelle coppelle sì per fare venire lo saggio dell'argento smerato e bello e
forma allungata o arrotondata, per lo più rinforzata da un'orlatura o da
che termina con un anello, per lo più fissato a coppie, in cui viene
. 4. ferita provocata per lo più da un'arma da taglio o
? tarchetti, 6-1-163: giacché io sono lo sfidato e sta a me la scelta
ordine nuovo e non tutte comprese sotto lo stesso titolo che ora fa da occhiello
piglia per l'occhiello l'autore e lo mette a sedere su la panca e gli
. occhio piccolo e grazioso. -per lo più (e spesso al plur.)
anche di ottusità mentale (e per lo più è proprio del linguaggio familiare
anche te giunto. goldoni, xii-120: lo so ch'io non merito / sì
che termina con un anello, per lo più fissato a coppie, in cui viene
un occhietto giallo, il quale era lo zecchino. carducci, iii-4- 112
indirizzo del destinatario che si scrive per lo più in alto a sinistra. tommaseo
tiepido bagno: / bimba! ché non lo sapeva che lui, ben lontano da
occhimoaèsto, agg. letter. che ha lo sguardo che esprime modestia, umiltà,
unione che è fra el padre e lo spirito santo, e se stesso essere in
cose, ma le forme loro -per lo mezzo diafano, non realmente ma intenzionalmente.
figura grossi, / occhi veloci con lo sbatter fermo, / son matti e falsi
, della testa, ecc., per lo più con valore enfatico o in contrapposizione
che ne indica la direzione, e per lo più al plur.).
c'à morte mi mise, / come lo badalisco / c'ancide che gli è
de'sommi, 23: l'occhio de lo spettatore, che pur vedeva quel sciocco
sentimento, un'intenzione (e per lo più è usato al plur.).
la mente in tanta pena / per lo mirar che contra del cor fanno. petrarca
l'occhio del gatto: -e questo qui lo conosci ancora? -mal d'
manico o per agganciarli; anello per lo più metallico o chiodo che termina con
materiale o la parte dello strumento che lo forma. biringuccio, 1-29: con
b. in quello dell'a se metterà lo stroppo, che ha di tener ferma
un vuole. -foro, per lo più di dimensioni ridotte, praticato in
o meno circolare, tondeggiante, per lo più risaltante in un contrasto; qualsiasi
e luminosa, del sole (per lo più nelle espressioni occhio del sole,
sugo tutto bollente di carne arrosta e lo chiude ermeticamente in una boccia. dopo
sole si mette a diligentemente osservarlo e lo trova tutto coperto di animaletti microscopici.
splendente, tremolante; stella (per lo più nell'espressione occhio di o delle
... è quello svernatolo attaccato per lo più al caudice ascendente, cioè al
ai rami, coperto di squamme per lo più caduche. giuliani, ii-342: si
, lampada, lucerna, faro per lo più di forma circolare (anche nell'espressione
8-233: ci sarà sempre -ora lo sappiamo -un occhio virtuale che lo seguirà
sempre -ora lo sappiamo -un occhio virtuale che lo seguirà: una invisibile macchina da presa
ricordare, di provare sentimento (per lo più nelle espressioni occhio della mente, per
ì'arismetrica: che l'occhio de lo 'ntelletto noi può mirare; però che '1
libro di sentenze, 1-49: quando lo cuore è commosso per alcuno turbamento,
bei colori / natura senza altra arte lo depinge. nardi, 1: rivòlgerò
, « che aveva cercato di imitare lo spirito dell'antico senza imitarne le forme
-persona (o insieme di persone, per lo più al plur. o con valore
, da una particolare capacità (per lo più in relazione con un agg.
elena di zeusi], restò sbalordito per lo stupore: accostossegli un certo goffo e
e di serbarlo a'tempi che loro lo possino vendere un occhio di uomo?
xxvii-6-65: hassegli mai sempre a convertire lo fiore più albeggiante di nostra farina in
di finestra rotonda o ovata, che per lo più si suol porre nelle facciate delle
o apertura di un edifìcio, per lo più circolare o ellittica. serlio,
alcuni di piombo. corte, 47: lo strame deve stare sopra la stalla,
con dui occhi però da gettar a basso lo strame nella corsia per il mangiare e
di quelle aperture o spiragli, per lo più rotondi, che servono come finestre
cycloconium oleaginum, vivente parassiticamente per lo più nella cuticola delle foglie (ma anche
. 25. idraul. apertura per lo scarico o per il convogliamento dell'acqua
alla estremità di uno straglio, per passarvi lo stesso, e abbracciare la testata d'
medesimo sia accompagnato da certa chiaranzana che lo indica sull'orizzonte. 30
ne'monti di lugo, di colore per lo più bigio, il quale, invece
a. adimari, 1-109: dio ve lo rimeriti a occhi aperti. -da sveglio
vista, vedendo di persona (e per lo più ha valore- enfatico o pleonastico)
cose che si fanno a occhio per lo più non tornano mai adeguatamente ed a
vittoria: ma senta, senta come me lo son sognata. mi pareva d'
che gli vegga lume, noi non lo sappiamo, né chi possa esser colui che
sarete sì come iddìi, sapiendo lo bene e lo male. -avere
iddìi, sapiendo lo bene e lo male. -avere davanti, dinanzi
gli occhi ci pare muffato e non lo curiamo. manzoni, pr. sp.
qualche ribaldi o malandrini occultamente non lo assaliscono. savonarola, 5-i-381: li
allo uomo cristiano... avere sempre lo occhio saldo lassù a dio e non
occhio saldo lassù a dio e non lo spiccare da lui. firenzuola,
-osservare con particolare attenzione, fissare lo sguardo su qualcuno o su qualcosa, per
sguardo su qualcuno o su qualcosa, per lo più per ragioni di sorveglianza.
in espressione negativa per indicare, per lo più iron., un'età estremamente giovane
vasari, che, alla precisione con cui lo cita, ben mostra di averlo avuto
all'estremità dei telai, tiene sott'occhio lo schema riassuntivo del lavoro con i numeri
, 17-23: c'è bisogno che altri lo dica? basta aver gli occhi per
, di persona (e ha per lo più valore enfatico). petrarca,
altri a pena avria potuto; / ma lo credette a fiordiligi bella /..
ben di dio,... se lo divorava con gli occhi. -d'occhio
livio volgar., 5-181: i messi lo stimolavano, e già la nebbia avea
che è dinanzi a li occhi, cioè lo presente. idem, purg.,
. g. capponi, 1-i-373: lo spettro recente della schiavitù legale era sempre
certa, / la prima volta che lo va a mirare, / bisogna che rimanga
manco 1 o 'dall a 'non lo distingue. non ci vuol far l'
farglieli spalancare per la meraviglia, per lo stupore. groto, 3-20:
, / sì che la verità par che lo sparga, / che stretta via a
: se e'non hanno cagione, e'lo fanno per levargli dinanzi agli occhi degli
specchi, / se morte ria ce lo levò dagli occhi, / francesco ce
n. 3. -lo vedrebbe, lo scorgerebbe chi ha gli occhi di feltro
malmantile, 2-670: si dice anche: lo vedrebbe cimabue, che nacque cieco e
'1 pensiero sopra ser gianni caracciolo e lo fé gran siniscalco. i. nelli,
suo cuore. -guardare o leggere per lo più rapidamente, di sfuggita.
un bigliettino. penso sia un appuntamento, lo raccolgo, vi butto rapidamente l'occhio
o in qualcuno: rivolgere o fissare lo sguardo su di lui. dante,
. baldini, 9-222: non potrai lo stesso negare che non m'hai levato
tal mezzo aspetta, / per non lo perder d'occhio. tarchetti, 6-ii-384:
gli porse da poppar tanto che sazio lo vedesse. c. e. gadda,
tal mezzo aspetta, / per non lo perder d'occhio e chrei le manchi,
vista con la lettura continua, con lo studio eccessivo. giuliani, i-357:
. davanzali, ii-475: voi lo vedete colà com'egli ha il viso morto
aperto. caro, 3-3-308: io lo fo noto a voi, acciocché stiate
perman entrambi li nalfagior / tenen a ogio lo monego e ghe volen fà dexnor.
. giuliani, i-517: io non lo lasciai, lo tenevo d'occhio nella
, i-517: io non lo lasciai, lo tenevo d'occhio nella folla della gente
via... da un anno che lo tengo d'occhio e quando posso ci
luigi; faceva per fintaggine, e me lo diceva con un sogghignetto più pestifero di
piuttosto a carnovale / che per l'opre lo serba, esce degli occhi. note
(2-4): e1 mi rincresce sì lo star di fuore / dai mura de
eb brezza (e per lo più è proprio del linguaggio familiare e
bene, che questa mostra di non lo credere, ma ghigna e fa due
g. belli, 283: messer lo calonaco pareva andare in visibilio, tante
spioncino. savinio, 3-49: tirai lo spago annunciatore, e dietro l'uscio
brillò uno scampanio festoso... spento lo scampanio festoso, incrociai le braccia e
è duro ne'fagiuoli nostrali. altri lo chiamano 'l'occhiolino '.
gli scalpelli e li siggelli, ciò è lo stozzo, la faguccia, l'occhiollino
che vedete laggiù... come lo si farebbe ad un'amante.
fissare con molta attenzione; seguire con lo sguardo. b. giambullari, iii-319
avean fitta la testa / quasi sotto lo scudo e l'occhiolino / al ferro de
anche grazioso, o sguardo (per lo piu al plur.) che esprime vivacità
, di ebbrezza (e ha per lo più una connotazione affettiva o iron.
con ogni astuzia si ingeiava di ingannare lo occhiuto argo. anguillara, 1-185:
. bonini, 1-i-69: l'egitto consegnava lo scettro occhiuto al principe, non al
e da grande impegno investigativo (o lo dimostra). nievo, 456:
o meno tondeggiante, circolare, e per lo più risalta, in un contrasto di
trassi un disco dalla sua busta occhiuta, lo posai con i dovuti accorgimenti sul tondo
di cui l'occhiuto volto / è lo stellante olimpo / e 'l petto l'aria
papini, iii-1040: rimane... lo sconcertante contrasto tra il poeta platonico e
tindaro rivolta, disse: -occi! ben lo diceva io. sacchetti, 151
un'arte non che dovesse menare lo smalto quando gli era detto,
e costanzo augusti furono i primi che lo partirono. pascoli, i-550:
. pigafetta, 269: per cavalcare lo capo de bona speranza stesserne sovra questo
nove settimane con le vele ammainate per lo vento occidentale e maestrale per prora e con
miracole de roma, xxviii-433: ne lo tempo de li consoli e de li
alli romani et alli senatori quelli de lo conte de suave et altri occidentali populi
rimaneva scoperto) come, diremo, lo zendado d'una danzatrice orientale, o piuttosto
fatto sempre per occidente e ritornato a lo stesso luogo, come fa il sole
maschera dell'oriente. piovene, 8-73: lo scenario delle 'mille e una notte
delle 'mille e una notte 'come lo pensa l'occidente. -impero
hanno un'economia di mercato e per lo più (almeno apparentemente) istituzioni politiche
: dovunque. savonarola, 7-ii-151: lo uomo è animale gulosissimo e va cercando
, 7-223: nel fondo, e traverso lo specchio, si scorge un cielo occiduo
il sole non arrivava all'occiduo lo aveva elevato alla dignità d'uno stipendio.
le temporali e in basso anteriormente con lo sfenoide. -protuberanza occipitale esterna: sporgenza
forame omonimo si divide in due rami per lo più plessiformi, che raggiungono il plesso
veramente, osservandoli con attenzione, trovai che lo sviluppo occipitale di questi ultimi era più
; / e l'oste, che lo stima un. bel poltrone, / gli
che oggi sarebbe in tutto perduta senza lo studio degli antiquari. carducci, iii-9-5
interrompendo un flusso (ed è per lo più usato nella terminologia scientifica).
nella penna ad occludere... lo sfogo tanto necessario al mio ricambio interno
dovuto a contrattura che si localizza per lo più in corrispondenza della giunzione rettosigmoidea.
in quantità anche notevole (ed è per lo piùcelestial farfalla. c. e. gadda
anche: la perturbazione -sostant. (per lo più seguito da un compì, o
ostruito, otturato (ed è per lo piu usato nellaterminologia scientifica).
maestro alberto [tommaseo]: siccome lo sonniante pensa le fantasime occurrenti in lo
lo sonniante pensa le fantasime occurrenti in lo sonno esser vere.. ant.
mite. a. cocchi, 5-1-io: lo scopo di tutta la fìsica è il
necessita. fontano, 51: per lo quale vinculo so non solamente da loro
umane. aretino, v-1-313: altro è lo scrivere gli accidenti di cupido che l'
di pace; e che negoziatore per lo impero fosse il marchese del gallo.
di ricordare le particularità che facessero per lo negocio. brusoni, 1-231: montati
brusoni, 1-231: montati insieme su lo schifo benissimo proveduto per ogni occorrenza,
conservar la giurisdizione temporale più che per lo passato. 7. commerc.
liturg. concorso di due feste che cadono lo stesso giorno. tramater [s
amaretta. 2. offrirsi per lo più casualmente alla vista, alla contemplazione
prese il messale,... sì lo aperse nel nome del nostro signore gesù
significandoli che se non li occorrea elli lo darebbono la terra per necessità al comune
uso impers. (ed è seguito per lo più da una prop. soggettiva esplicita
occorson fra loro, se bene io lo so, non facendo professione di scrivere
qua le occorre qualcosa, alla buona lo avvisi. algarotti, 1-vi-81: in somma
iii-64: il manoscritto non occorre che lo renda allo stella, il quale non
di cortesia, di uso comune, per lo più seguita o preceduta da grazie,
subito intorisce, e pensa ail malanno che lo cogga. tommaseo [s. v
cavalca, 19-116: turbandosi molto, lo nemico non per sogno e occultamente lo
lo nemico non per sogno e occultamente lo molestava, ma palesemente ve- nivagli insino
strata qualche ribaldi o malandrini occultamente non lo assaliscono. 5. in modo
provedenza, che del tutto l'angelico e lo umano accorgimento soperchia, occultamente a noi
, 5-iii-367: le spese minute, per lo continuare, occultamente consumano lo avere.
, per lo continuare, occultamente consumano lo avere. marchetti, 5-16: a
una terribile figliolanza che ha da infettare lo spirito d'ogni femmina. parini, xx-46
guido da pisa, 1-135: per lo... occultamento [di giove]
] col ridurre in ordine di versi lo strepito che fecero col rame per occultare
scopre; e 'l resto le nebbie lo occultano. sarfn, vii-li: son elleno
occulta. pascoli, 41: morte, lo squillo acuto del tuo riso / unico
ogni scampanellata, loro colpevoli abbracciamenti, lo studio inquieto che mettono nel dissimularsi e
magagne? 8. intr. per lo più con la particella pronom. restare
le condizioni ambientali; non percepibile con lo del paziente. s. maffei
appena cominciato a salire, che udii lo stridore dei freni dell'autocarro fermato dalle
fermato dalle macerie; mi volsi e lo vidi enorme, privo di vita,
7-239: si è avuto... lo strano caso, possibile soltanto in francia
carte da gioco, l'ipnotismo, lo spiritismo, lo studio dei fenomeni medianici,
, l'ipnotismo, lo spiritismo, lo studio dei fenomeni medianici, l'antroposofia
, il satanismo, il magismo, lo spiritismo. b. croce, ii-8-59
inferno ', ma dal modo come lo faceva e dai significati mistici, esoterici,
fuori da la 'ntenzione truova oro, lo quale occulta cagione presenta, non forse
: colui che volse il sesto / a lo stremo del mondo, e dentro ad
si addomestica col nostro spirito o che lo direste trasparenza e tuttavia non gli manca
e l'altra langue, / seguendo lo giudicio di costei, / che è occulto
segneri, i-176: come parla [lo spirito santo]? con un linguaggio
ii-63: chiaro e aperto si mostra lo oculto intelletto delli antichi poeti. ariosto
innazi di saperlo, il sangue me lo diceva. pea, 3-173: da
e celo. ghirardacci, 3-176: lo scelerato servo, che per occulta via
apparente). pirandello, 7-316: lo sostenne, di fatti, il vizio occulto
nume il debil occhio mio, / ben lo veggon duo ciechi, amore e fede
popolo. brusoni, 36: venne [lo spinola] ad accrescere il concetto universale
avea in podere e occulto, io lo fo avere in atto e palese ne
careri, 2-ii-251: io credo già che lo scrivere sia un vero e naturalissimo ritratto
occulto rènno a deo, / e lo cor 'n serrato à. ll'uscio,
è l'ingordigia di regnare, e per lo più è necessario che l'occupamento
sarno... i suoi occupanti portavano lo stendardo del municipio. 4
. prendere possesso, immettersi (per lo più con l'intenzione di impadronirsene stabilmente
nel linguaggio comune il termine ha per lo più l'idea di illegittimità, implicando
usurpare. guittone, i-37-21: prodico lo su'strugie, poi necessità 10 costringie
danni di camerino, si volse verso lo stato dtjrbino ed occupò uno stato in
con la forza, sottraendolo a chi lo detiene, o in modo pacifico, per
, che per parole maestrevoli o per lo loro avere o per loro potenza non
. g. morelli, 492: lo invidioso nimico, affritto nella mia orazione
esercitare una carica o un ufficio per lo più pubblico. botta, 5-263:
, x-4-119: nell'alzar degli occhi ecco lo spettro / starmi d'incontro ed occupar
. di brente, ii-249: condotto esse lo avevano ad occupare insieme un balcone,
edificio impedendone l'uso ad altri, per lo più con azione di massa e a
guerrazzi occupa un posto a sé, lo occupa per la singolarità e per la
ch'era riboccato sicché occupava, eccetto lo letto suo, ben un miglio di terra
giorno essa sanza luce passa per lo nostro emisperio, il sole specchiato nell'
tempo, quando di così belle varietadi lo studierai d'occupare. zanobi da sfrata [
antologia 'è angelo somazzi. ce lo porta il secolo seguente, che la
.. evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove
: io in alcun atto occuperò sì lo re che la tua mentita forma per sua
[il tiranno]... lo occupa [il popolo] in spettacoli e
al fascino di un ritmo iniziale che lo occupa al punto da ossessionarlo. vittorini
tra per le risa, tra per lo levarsi ognun in piedi, parve che il
fremiti di voluttuoso compiacimento. -attrarre lo sguardo. campailla, 8-1: tempo
morte). cavalca, 20-152: lo re... l'ammoniva molte volte
: la lingua volgare si ampliò durante lo 'mperio romano nella sua grandezza e occupò
: posto che siamo molto reprensibili per lo tempo perduto, non ci occupiamo troppo
alla materiale disponibilità di qualcuno che per lo più ha l'intenzione di impadronirsene stabilmente
seconda che è a, e con essa lo notano al suo luogo nella rosa o
e posta la lancia innanzi al tucul lo chiude e chi s'è visto s'è
come il cibo corporale, quando truova lo stomaco occupato da umori viziosi, esso
biasimato comunemente e non ha persona che lo ami. pananti, ii-407: quel
tene occupato: / quale aver soglio lo pogo cherire. bartolomeo da s. c
da s. c., 3-4-7: lo 'ngegno nostro non dee essere occupato
aviamo e di molte adornezze fregiato, lo quale..., mentre l'orecchie
della propria vita. -ottenebrato (lo sguardo e, al figur., la
. che occupa un bene, per lo più con l'intenzione di impadronirsene stabilmente
ordinamenti di giustizia, 1-55: messer lo capitano abbia ed avere debbia pieno arbitrio
occupatori dell'altrui terre, si fu lo re belo e da costui cominciarono gli
sminuisce una qualità positiva; che impedisce lo sviluppo di una facoltà. boccaccio
occupare, il prendere possesso (per lo più stabilmente e con l'intenzione di
provvedimento definitivo di espropriazione), per lo più in base ad un apposito provvedimento
eguale il paese. leonardo, 2-501: lo spirito non ha voce, perché dov'
durevolmente, cioè fino a quando dura lo stato di guerra; comporta l'esercizio
, che consiste nella definitiva acquisizione -per lo più in forza di un trattato internazionale
duca di pomerania passasse di concerto con lo sueco. birago, 778: fomentò li
stato che occupa un territorio determinato o lo amministra militarmente. monelli, 2-459:
ebbe lettere dal commissario di cagli che lo avvisava dell'occupazione di quella città. t
l'uso ad altri o rendere impossibile lo svolgimento regolare dell'attività, a scopo
terra: invasione di terreni altrui per lo più abbandonati o incolti, allo scopo di
per l'occupazione delle ricolte e per lo disordinato caldo. vito da cortona volgar
cedere al negozio che ora vi travaglia ne lo uffizio, da che le occupazioni di
publiche occupazioni de la chiesa apostolica a lo studio de le scienze. loredano,
7. lavoro retribuito, per lo più con carattere di stabilità e di
nel gran vuoto fino allora sentito, lo scopo, l'occupazione unica della sua vita
]: face uno colore rettorico, lo quale si chiama occupazione; ed è quando
saré andato, ma l'occupazione del polverella lo fé riprendere. 14.
x-4-73: le oceanidi venivano a frotte sotto lo scoglio, i capelli verdi fluenti sulle
cavo speco. carducci, iii-3-295: da lo scitico mare in lunghi manti / le
alti comandi oceanini perdono ogni controllo e lo stesso nettuno fa aggiogare i delfìni al suo
oceano ha comunicazione col mediterraneo), lo quale, entrando per lo stretto di
mediterraneo), lo quale, entrando per lo stretto di zibilterra, fa quasi un
tassoni, 2-43: girò [giove] lo sguardo intorno, onde sereno / si
numero di persone, di genti (per lo più riunite in un unico agglomerato
di razza, un'affinità di tribù lo trascina al nord; ma che farebb'egli
quando ignoriamo i dati, l'ordine, lo scopo, in una parola, il
., onde il re per acquetarli lo creò generai dell'oceano con soddisfazione universale
disseminazione passiva di piante acquatiche, per lo più litorali, avente come agente di
-istituto oceanografico: istituto superiore per lo studio scientifico del mare e per l'insegnamento
istituto oceano- grafico ': istituto per lo studio scientifico del mare, e per
, 1-44: oltre agli ocelli, lo scarafaggio ha occhi composti molto sviluppati che
di origine azteca (ocelotl), attraverso lo spagn. ocelote e il fr.
indica genericamente il gabbiano, falcione, lo smergo, ecc.).
. fracchia, 980: togliendo lo schioppo dalla rastrelliera: -andiamo a tirare
landino [plinio], 450: lo ocimo, ciò è bassilico, molto
mattioli [dioscoride], 516: lo ocimoide, il qual chiamano alcuni fileterio
], 24-15: il clinopodio alcuni lo chiamano cleonico, alcuni zopito e alcuni
: 'ocimoide ': pianta che ha lo stelo molto ramoso; le foglie lanceolate
proprie istanze immediate e incontrollate, per lo più con una forte spinta emozionale,
, l'omo là / tanto lo 'ntende con'fa petra mola. c.
ocotl * legno resinoso ', attraverso lo spagn. ocote (nel 1532).
simile a quello dell'ocra (per lo più giallo bruno o giallo ruggine)
s. v.]: 'ottàstilo': lo stesso che octostilo. p.
, solitamente riuniti in cormi per lo più eretti e spesso simili ad arboscelli
sua disinvoltura e oculatezza ha saputo conquistarsi lo 'sportello reclami '. 2.
in relazione con un complemento, per lo più di limitazione, o con una
disposto. leopardi, v-6: avendo lo spirito più svegliato, sono più capaci
: il cieco andatore, che porta lo illuminato, è la natura, la
/ degli oculati pugili già pronto / lo scatto di fischiante arco di tasso.
le cose. pirandello, 7-1053: lo aveva fatto visitare dai più illustri oculisti
nella deviazione tonica dei globi oculari per lo più verso l'alto, ma anche
, sf. patol. infiammazione, per lo più catarrale, della congiuntiva e della
, età e patria, ed anche lo stipendio quotidiano che a ciascuno vien dato
invidiate. ma lucilio un cotal piacere non lo permetteva a nessuna di loro. era
. medie. prurito gengivale che precede lo spuntare dei denti. -anche: il mordersi
-oddio oddio amico mio! -insorse antonio lo sportaro parendo tirare a sé le sillabe con
componimenti nei quali il poeta intendeva riprodurre lo schema formale e metrico delle odi
nel serto magnifico de l'oda / lo ricompone per l'eternità. 2.
esso si riferiscono; che ha lo scopo di raccogliere informazioni, di
odiatore. ottimo, iii-206: palesò lo incominciato trattato a messer alamo d'alentino
la veritade e odiare li seguitatori de lo errore e de la falsitade, co-
la cosa odiata spenta del tutto, lo perseguita sempre. renieri, x30cvi-
c., 7-2-9: odievole uomo fa lo riso e superbo e chiaro. n
. deglutizione dolorosa, causata per lo più da processi infiammatori
partorire, e per questo per altro nome lo chiamono odinolionte. lomazzi, 4-i-210:
altri e ci si attira, per lo più a causa delle proprie azioni,
si scosta / per volontà che mal lo stima e ingrato, / la di
stato, / perché il suo proprio amor lo prende a schivo / che incongruo il
espressione del viso, atteggiamento, atto che lo rivela. dante, inf.
i dubbi; anzi lo sguardo col quale lo fissava, ben lo
anzi lo sguardo col quale lo fissava, ben lo sentiva, era
lo sguardo col quale lo fissava, ben lo sentiva, era acceso di un odio
miraculi de inimicizie e de concordia. lo cefalo e lo lupo ardeno de comune
inimicizie e de concordia. lo cefalo e lo lupo ardeno de comune odio. ariosto
de troia e de roma, xxviii-388: lo quale ascanius ebbe molto in odio.
/ piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno, / venti contrari a la vita
in odio a tutti gli uomini per lo nome mio: ma colui che persevererà
che aveva fatte, [lodovico sforza] lo liberò da una parte delle gravezze.
almeno bernardo ne sospetta), che lo mettono male presso la sua donna, la
la sua donna, la quale non lo richiama a sé. il poeta dell'amore
qualcosa. petrarca, 128-64: lo parlo per ver dire, / non per
per 10 che postogli maggior odio, lo tenne sempre in pensieri e travagliato tanto
come e quanto è reo e detestabile lo vizio dell'ira e della impazienza,
delle colonne volgar. [tommaseo]: lo principe eneas e lo principe aias
]: lo principe eneas e lo principe aias con le lance impugnate odiosa
ogni tanto le accennava un sorriso che lo rendeva odiosamente sicuro di sé.
g. capponi, 1-i-418: né lo spaventò l'odiosità delle denunzie, l'arbitrio
utilità. primieramente libera per ogni tempo lo scrittore da qualunque odiosità. 4
quegli che si crucciano volontieri debbono avere lo viso odioso. machiavelli, 16: iudicò
ai quali la possanza degli elvezi e lo appetito del signoreggiare era odioso e sospetto
sp., 17 (293): lo stesso scroscio delle foglie secche che calpestava
e chi ha provato che cosa è lo scrivere e massimamente dove si hanno a
tassi una narrazione del mendozza che durò lo spazio di due ore, tutta legale,
in sostanza che manifestare quanto si aveva lo spirito occupato da pregiudizi o indicare meno pre-
, da fatti e da situazioni per lo più negative. mazzini, 5-245:
sequela di fatti o di avvenimenti per lo più infausti e dolorosi. tarchetti,
leggermente rugoso che, fatta scorrere con lo strumento perpendicolare al disegno, trasmette
indice girevole su un quadrante che per lo più ha diverse gradazioni, in modo
delle strade. 2. lo studio dei nomi delle strade (e tale
cagione prossima lo spasmo nervoso, la cagione reuma
v.]: 'odontico ': lo stesso che 'odontalgico = voce dotta,
pitico in cui il suono del flauto imitava lo stridore dei denti del drago ucciso da
tacei che comprende le numerose specie, per lo più marine (delfino, focena,
un ingranaggio dentato (ed è per lo più adottata l'evolvente di cerchio)
'occidentale. è così detto in commercio lo smalto di grossi mammiferi fossili, colorato
v.]: 'odontolitiasi ': lo stesso che 'odontolite \
per carattere il labbro superiore dentato e lo scudo dorsale armato di spine.
odontotecnia arte del dentista, di cui lo scopo è la cura delle malattie dei denti
laude cortonesi, xxxv-n-43: chi non sente lo tu'odoraménto, / od illi è
. che emana un odore intenso e per lo più gradevole; odoroso, profumato.
[delle imprese] nelle vostre mani, lo farò: con questo che in favor de'
-conoscere, sperimentare superficialmente. scienziati lo capiscono appena ed i più savi, solamente
dell'amato e, senza cercar altro, lo seguita e lo seconda. -avere
, senza cercar altro, lo seguita e lo seconda. -avere esperienza concreta di
, rettor., 38-13: sanza fallo lo porco salvatico avanza l'uomo d'udire
il 4. avvicinarsi, per lo più con l'intuito, senzataglio più odora
8. intr. emanare un odore per lo più gradevole; spandere profumo (per
più gradevole; spandere profumo (per lo più in relazione con un compì,
inducono o suggeriscono giudizi intuitivi, per lo più sfavorevoli). - in partic
chiarezza una caratteristica morale o intellettuale per lo più negativa o, anche, la propria
-indurre in una persona un giudizio, per lo più negativo. carrer, 2-226
la morte nell'anima, ciò sono lo vedere, l'udire, lo toccare,
ciò sono lo vedere, l'udire, lo toccare, l'odorare e * 1
b. segni, 7-101: lo strumento odorativo è in potenza all'odore
soderini, ii-398: vuole essere [lo zafferano] di color d'oro, odoratissimo
augei ai frunda in frunda / e lo odorato vento per li fiori. alamanni,
accentuata che quasi sembra una mostruosità e lo fa privo d'odorato. -con
. / seppellire a discrezione / ne lo scrigno odoratorio, / nel tesoro fiutatorio?
del suo odore, e se chi lo portassi adosso mille miglia, mille miglia di
un certo odor di broda / che tutto lo conforta e lo ravviva, / entra
broda / che tutto lo conforta e lo ravviva, / entra di punta, perché
che illuminavano, tutto involto fra tenebre lo lasciano di più tutto ingombrato di mal
determinate condizioni meteorologiche o ambientali (per lo più nelle espressioni odore di sole,
a quelli che va a lei per lo suo odore rende quello, ma eziandio a
. ricciardo da cortona, 1-54: lo 'ncenso non rende tanto odore, essendo
gli intestini siano feriti, o n'esce lo sterco o si sente il suo odore
vicina. sercambi, 1-1-443: tu lo dèi pur avere veduto quel giovano che
li buon magiore / e più lontan lo dilecto e l'odore. s. bernardo
, suggestione. pascoli, 234: lo spigo buono /... sa di
festa. -manifestazione esteriore, per lo più involontaria, della condizione economica o
, da un determinato atteggiamento (per lo più nelle espressioni dare buono o cattivo
la sua gloria sarà come l'ulivo e lo suo odore come quello dello libano.
della consanguineità di una persona (per lo più nelle espressioni odore del sangue,
. 9. presenza, per lo più percepita intuitivamente, di un determinato
dell'olfatto. iacopone, 1-11-50: lo gusto entra en regula 'n ordenata astinenza
. masuccio, 54: posta messere lo frate la santa reliquia in più viluppi
227: il trarre e il gittare e lo scagliare dall'una parte e dall'altra
e versi bisogna a chi non se lo vuol menare a l'odore di costei e
piede, / per piu netto lasciar lo scuro ostello. / così fu fatto e
o della sostanza o del corpo che lo emette. -pomo odorifero: v. pomo
cavalca, 21-80: santo agostino assimiglia lo cuore paziente a uno bussolo d'unguento
: il bassilico, sì per lo lungo e continuo studio, sì per la
cavalca, 20-54: mandavagli ogni dì per lo suo angiolo un pane bianchissimo e odorifero
a poco, le fortune in comune, lo sapevo. ma non sapevo che c'
, di ammirazione (un nome, lo sguardo). s. degli arienti
odorifico et aceto e, posto sopra lo stomaco, provoca l'apetito.
arde odorosamente. panzini, iii-355: lo tratteneva dal dipartirsi... il
. che emana un odore percepito per lo più come gradevole (una sostanza)
le diverse varietà di legni, per lo più di origine tropicale, che emanano un
detti ambrette. chiari, 2-i-36: lo trovai che... stava innaffiando de'
. d'annunzio, iv-1-797: limitava lo spiazzo un parapetto anche di pietra,
misto di pianto almo sorriso, / lo si raccolse all'odoroso seno. foscolo