o endotermici: macchine motrici che hanno lo scopo di trasformare in lavoro meccanico l'
due facce di uno stantuffo, provocandone lo spostamento in un verso e nell'altro.
un lato in modo tale che non lo sentiva punto e se gli sarebbe potuto tagliar
era un chiasso che cacciava nel sottofondo lo scampanellare delle biciclette, il fracasso delle
poche macchine, si udiva ogni tanto lo strazio di un motorino. pavese, i-105
per articolare la parola corrispondente, non lo pronuncia; logoplegia. 3. figur
.; in marina, marinaio (per lo più sottufficiale) incaricato del funzionamento di
-aeron. militare o civile, per lo più membro dell'equipaggio, preposto al
, amministrativo e giuridico, connesse con lo sviluppo dell'impiego dei mezzi di trasporto
era percorsa da convogli costituiti, per lo più, da automotrici termiche (e
sbancamento e di livellamento di terreni per lo più pianeggianti e di media consistenza.
. gruppo per saldatura elettrica, per lo più montato su un
esterno [entrofuoribordo) dello scafo; lo scafo può essere di legno, di
crociera, di grandi dimensioni, per lo più cabinato o semicabinato e, talvolta,
di motore a propulsione endotermica, per lo più a scoppio o diesel o, anche
motore per il lancio dei siluri. lo stesso che 'mas '.
sf. tipo di slitta, dotata per lo più di carenatura, con sistema di
allungo la mano, prendo un sasso e lo butto nell'acqua. il sasso fa
alla sua famiglia. viani, 10-330: lo sciagurato si arribbisciava sulla terra,.
nico, costituito da un motore, per lo più elettrico, asincrono trifase, accoppiato
piccola unità, da guerra, armata per lo più di lanciamissili, mitragliere pesanti e
trasmissione a cinghia, con un motore per lo più elettrico o a combustione interna.
pontone semovente di dimensioni ridotte e per lo più munito di un dispositivo di sollevamento,
non direttamente utilizzabile (e, per lo più, è usata come mezzodi propulsione
la testa ed affrancarsi ed emergere, lo scherniva, gli dava in testa,
, gli dava in testa, e lo calcava, ancora, giù, nella motriglia
lutulento. papini, 27-77: lo stupore del nuovo fa sembrare abitabile
da 'muovere '... ma lo scoscendimento può essere più della 'motta
, anche, di fango, per lo più alquanto compatto e di notevoli dimensioni;
6. stor. associazione politica formata per lo più da categorie di commercianti, artigiani
'motta 'milanese del medioevo, diventato lo sgorbio nei bresciani. rezasco, 640
longobardico, gruppo di persone (per lo più uomini d'arme) al servizio
, per la vita licenziosa, per lo spirito beffardo e motteggevole e comico, si
-che esprime arguzia, vivace malizia (lo sguardo). boine, ii-36
la questione di trovarne un fedele. lo indovinello, lvii-34: stando un dì la
ch'io fossi sì folle che per lo dire che mi fecie mottegiando, io mi
2-170: se il peccato fosse quale se lo dipingono i peccatori, un male da
da giubbilarsene, credete voi che dio lo punirebbe nell'inferno con tanti strazi?
c., 30-8-4: in nel convito lo motteggiare d'altrui e le parole gittate
1-62: tacciono l'allegria clamorosa e lo spensierato motteg giare delle brigate
estens. discorrere, argomentare, per lo più aspramente, in modo critico e polemico
san paolo che cristo nel giudizio riformerà lo nostro corpo vile, configurato alla chiarità
una vedova] e ognuno supra de ciò lo mut- tiggiava. ariosto, 20-113:
dalle case nostre. goldoni, xii-972: lo disprezza ciascun, ciascun col riso /
bernari, 6-21: peppino dall'alto lo motteggiava: « vuoi proprio rubarmi il
dell'uno e dell'altro insieme, per lo lasciar che aveva fatto i dei,
, il trassero giù dall'altare, lo svisarono e ruppero con mille strazi di
in forma breve e sentenziosa (per lo più in relazione con una prop.
e a petizione di uno rio uomo lo cominciò a motteggiare per inducerlo a peccare
or questa or quello, rivoltatasi ad emilio lo graziò d'un sorriso.
. g. gozzi, 3-5-60: per lo più sono [i ghiotti] persone
per la baldanza che preso avea contra lo marito e non curava a chi ella
, sm. il motteggiare. -per lo più in senso concreto: motto, facezia
per la fanciulla. stuparich, 1-101: lo rimproverava quand'egli pronunciava parole turpi,
, ma d'amaro che medica, lo contiene [l'uomo] nel cerchio delle
, proverbiale; modo di dire per lo più di contenuto polemico e mordace.
11-131: è molto differente il motteggio e lo spasso che si piglia l'uomo libero
, iii-12-47: la novella, per lo più burlevole e motteggiosa, non di rado
una sentenza, un proverbio di significato per lo più oscuro, talvolta di argomento amoroso
. anticamente significava una composizione toscana per lo più di pochi versi in rima contenente
annunzio, iii-1-622: - allo sparvier lo becco non si rade; / ma tonditure
un unico testo liturgico latino, per lo più parafrasato dal vecchio o dal nuovo
ve', che non par che luca / lo raggio da sinistra a quel di sotto
zia parlando, / dizendo: ognomo ascolta lo mio moto, / che questo za
basta dir per dechiarare / ca da lo poco parlare / se nde sol pigliar
3. comunicazione orale o scritta, per lo più breve, che richiede una quantità
con una prop. subordinata e per lo più nelle espressioni accennare, dare,
analisi, di osservazione (e per lo più è di origine popolare); proverbio
sentenziosa, di senso compiuto, per lo più inserita in un testo dal quale
, una valutazione, un giudizio per lo più moraleggiante; detto memorabile, citato
moraleggiante; detto memorabile, citato per lo più in funzione didascalica o ammonitoria.
brievemente e si intendevolmente e sì apertamente lo ci noma ed ispone. seneca volgar.
e di significato allusivo, tratta per lo più da opere di autori classici latini
e stemmi araldici, in fascia sotto lo scudo (e, in uso già
, che cadde sul tappeto. andrea lo raccolse, e guardò le due giarrettiere
sul corpo (e ha, per lo più, un significato propiziatorio o di
le strade con dimesso, o lo avevano espulso, ed era diventato anar
aveva il motto d'ordine e lo comunicava agli altri. arlia, 359:
dinanzi da. llei diomedes, ella lo contraria di parole e di (anche della
). glier mia, siei con lo animo quieto, peroché assai hai c.
il piacere 'e tato da'malevoli che lo calunniano,... ingannato da'da
motto dell'indovinello vista degli umani difetti lo accende [dante] di collera e è
-strofetta o stornello di ispirazione per lo ultime due voci possono essere prese per una
cale vocale (e si contrappone per lo più a che odievoli motti
detto almeno il suo motto sul petrarca. lo più di una composizione a programma per
. parola o frase sentenziosa latina, per lo più di difficile interpretazione o anche in
farsi o da credersi, e che senta lo sproposito che ci è stato detto.
, fate motto'si usano popolarmente per lo stesso che 'senti 'o 'sentite
faccia motto: come esortazione, per lo più minacciosa, al silenzio. boccaccio
ai proverbi, di facezie, per lo più con intendimento didascalico (un componimento
giamboni, 8-ii-309: tu non dèi contare lo fatto tutto a motto a motto insieme
: e'fu ne'patti, e non lo abbiate a motto, / che gli
d'ordine: « ciò che si chiama lo scopo finale... è niente
motto con gli amici di partenza per lo seguente mattutino. -d'un motto
nievo, 9-231: stanchi, disordinati / lo attorniano talora / lo stringono i soldati
, disordinati / lo attorniano talora / lo stringono i soldati: / d'un motto
parlare? » nessun si leva. grida lo stesso più volte: nessun fa motto
6: vorria c'or avvenisse / a lo meo cor ch'escisse / come 'ncarnato
gli capilli, e bottatolo a terra, lo cominciò fieramente a percotere con tanti pugni
senza farne moto a polidoro, la sera lo chiamò alla sua presenza, gli aperse
accoglienza o incontro lieto, caloroso (per lo più nelle espressioni fare un mottozzo
: fattosi acconciare il motoproprio il papa lo risegnò. varchi, 18-2-426: ogn'ora
di san pietro. condivi, 2-137: lo volevano privare di quella autorità che da
e presolo, di sua mano subito lo segnò; poi datolo a lui, disse
: i lodatori esclusivi della pratica sono per lo più uomini che presero parte ai governi
buona fama del vescovo di bologna, lo fece motu proprio cardinale. carducci,
arditi segretario del magistrato del commercio, lo nominò di moto proprio e senza la precedente
iniziativa ', che veniva usata per lo più come formula introduttiva di documenti.
e dicono conquisicanno il core / e lo core risponde con tormento: / non ci
s. degli arienti, 173: existendo lo imperatore a roma a prendere la corona
. bonagiunta, 650: chi giudica lo pome ne lo fiore / e non
, 650: chi giudica lo pome ne lo fiore / e non sa di che
, / prendesti il foco nanti a lo sprendore. vita di cola di rienzo,
forte; / ond'io morir sento lo mio sanare. meditazione sulla vita di
ciò si faccia nansi tutta la compagnia lo die. bartolomeo da s. c.
ninfa dei boschi e delle selve (per lo più identificata con la driade)
uccide l'uomo. pulci, 25-112: lo stagnon ella triaca aprìe, /
una colpa per chi 10 commette o lo accetta, ovvero un dolore, un
un affanno, un'angoscia per chi lo subisce. campofregoso, iii-33: talor
cortigiane è il veleno, il napello e lo arsenico che guasta, corrompe e uccide
-senti bambino mio, se tu lo serberai e me lo farai trovare,
mio, se tu lo serberai e me lo farai trovare, la prima volta che
, 5-112: qui, se le signore lo permettono, si sta scollati, e
napolitanamente. caro, 9-1-49: se [lo dite] per napoletaneria (che noi
sospetti. caro, 9-1-49: se [lo dite] per napoletaneria (che noi
e stilemi letterari o a vocaboli per lo più entrati nell'uso della lingua nazionale)
. lloro natura li meglio omene de lo. mmundo. collenuccio, n: è
de bottis, 50: dunque tutto lo spazio occupato dalle basi de'detti monticelli
ammazzato un carabiniere, uno dei tanti che lo assediavano. una palla in piena fronte
2. dialetto napoletano (per lo più nell'espressione parlare napurièllo).
[dioscoriae], 419: conoscesi che lo smir- nio... corrisponde benissimo
. famil. scherz. naso, per lo più di dimensioni ragguardevoli. -anche,
, di soffioni e di raggi, ne lo impaurire con le sue fiaccole, col
fiocchetto ornamentale costituito da fili appaiati per lo più di seta o di lana,
tan'ke tu mange, no levar lo napo, / né no te purgare lo
lo napo, / né no te purgare lo naso sanza drapo. bonvesin da la
1-i-329: il ragazzo dall'anche molli lo mesceva [il vino] da una caraffa
suo nappo col quale elli bevesse. lo nappo del nostro signore sono le tribulazioni
: piccola nappa. si dice per lo più di fiocchetti riuniti a bottoni e ghiandoline
. nàppola, sf. (per lo più al plur.). region.
grosso, ed anche della persona che lo abbia. = acer, di
nostre erbe oliose, ond'elo è niente lo odor de la savina, de lo
lo odor de la savina, de lo rosmarin e de la menta e de le
viole e de le ruose e de lo comin e de le naranzie. anonimo veneziano
, invece, nella maggior parte dei casi lo detestano. 2. con
. con significato attenuato: atteggiamento per lo più abituale di eccessiva ammirazione per la
nell'acqua (e la passione vana lo condusse alla morte e alla trasformazione nel
ti duole, / e per leccar lo specchio di narcisso, / non vorresti a
, che niuno giovane e niuna fanciulla lo poteo toccare. luna [s. v
quale, sendo spregiata da esso, lo maledisse chi s'inva- ghessi di se
vagheggino (e il termine ha per lo più una connotazione iron.).
la belladonna, l'aconito, lo stramonio, il giusquiamo, l'op
. tipo di narco- analisi in cui lo stato di lieve narcosi è sfruttato prevalentemente
medie. metodo terapeutico, usato per lo più in psichiatria, che consiste nel
stato di semi-incoscienza e di torpore (lo sguardo); allucinato, assente.
rendono il senso stupido o dii tutto lo levano. g. del papa, 6-ii-40
. bencivenni, 5-64: aromatico nardino lo stomaco, il fegato e le budella
del morbido nardo e cennamo e mirra, lo pone sopra sé e finisce la vita
domenichi [plinio], 20-2: lo elaterio purga le donne, ma fa sconciare
messo in le narre del naso fa uscire lo sangue. g. c.
rappresentati antropomorficamente. cavalca, 20-23: lo prencipe maggiore [dei demoni],
. giamboni, 8-i-217: dee essere lo suo viso [dell'astore] come malinconico
due cagioni: la prima, perché lo vedeva zeloso al ben fare; secondo
conoscere, oralmente o per scritto, lo svolgersi di vicende o di fatti storici
amore a me narrando, / sparger lo vidi una lacrima sola. -con metonimia
., i-205: narroe... lo preposto de'servidori [a iosef]
preposto de'servidori [a iosef] lo sogno, dicendo: io vedeva innanzi a
uve maturarsi. buti, 3-552: lo nostro autore finge come la detta aquila
autore finge come la detta aquila continuò lo suo parlare, incominciato a narrare li regni
se m'avete inteso, / onde lo confessar vi de'piacere / che senza
quando narrai che non ebbe 'l secondo / lo ben che ne la quinta luce è
cieli mobili, che sono nove, e lo decimo annunzia essa unitade e stabilitade di
stabilitade di dio. e però dice lo salmista: « li cieli narrano la gloria
l'opere de le sue mani annunzia lo fermamento ». chiabrera, 1-i-382:
119: gli aviva dato e promesso lo detto rosato una sua figliuola per donna et
determinati fatti e avvenimenti, svolta per lo più in modo ordinato e approfondito,
-la maniera, la tecnica, lo stile con cui si svolge una narrazione
, contenuto o nne la narrazione, per lo più organica e ordinata, di fatti
di eventi fantastici o immaginari, per lo più in forma letteraria e con intenti
7-462: in alcuni [poemi] per lo contrario non s'introduce persona nessuna
tipicamente narrative (uno scrittore: e per lo più avvalendosi di uno stile piano,
un poeta narrativo è il semplice, lo spedito, dal quale potete innalzarvi a qualunque
, riferito sotto forma di narrazione per lo più organica e dettagliata, sia oralmente,
storica di eventi dei quali è per lo più stato testimone oculare; storico,
sorta di coscienza esterna (e per lo più tale figura esprime il punto di
.. fuoro narratori di tutto quasi lo mio stato. = dal lat
menti reali o immaginari, esposti per lo più secondo l'ordine cronologico.
. per estens. descrizione o esposizione per lo più oggettiva di un fatto, di
che rimane sì ha due membri: lo primo è la narrazione de l'oppinione
è la narrazione de l'oppinione de lo imperadore; lo secondo è la narrazione de
de l'oppinione de lo imperadore; lo secondo è la narrazione de l'oppi-
persuade, / perch'a lor modo lo 'ntelletto attuia. scala del paradiso, 128
l'avrei celato anche a voi stessa come lo taccio a tutti. -argomentazione.
per la quale si conta il fatto sopra lo quale si dee dire. trattateli di
pel brio delle sue narrazioni, per lo spirito inventivo delle sue celie. carducci,
il primo conceditore ed appresso chi altri lo confermasse senza propria assegnazione del tempo o
costituito da un portico esterno formato per lo più da un colonnato aperto (esonartece
re di omero è notissima, che lo teneva nella nartece, o vero cassettina
naso brutto e deforme (e per lo più di dimensioni notevoli).
/ ché il brando ne levò netto lo spicchio, / mandò giù la visiera
, di poveruomo che desidera che non lo guardino, con quel nasazzo al mezzo
musicale o a un apparecchio radio che lo produce). robbio di san
. tavola ritonda, 1-270: egli sì lo prende per lo nasale de l'elmo
, 1-270: egli sì lo prende per lo nasale de l'elmo e lievalo di
martella e fiacca il cercnio dell'elmo e lo nasale diruppe. d'annunzio, v-1-771
pronunciato o per influsso dei suoni che lo precedono o seguono (un fonema)
grandi e per la nascita e per lo posto, ancorché fossero anche grandi per
le testunie e le raie, in lo coito vanno da sopra; li polpi con
il sole del nascente marzo batte su lo zendado chermisino e ne trae un bagliore
deputazione allora nascente. cui ha origine lo sviluppo lineare e prospettico, -che si sta
; dizionalmente ritenuti tali) ed è per lo più ca 9. che
un artista, ecc.: per lo più nelle espressioni sole nascente, stella
che sopravviene, che si presenta per lo più in modo improvviso e inaspettato (
.. l'altro è della nascènza, lo terzo è della morte. marsilio da
che nasce che idio in quel punto comandi lo suo nascimento, anzi la sua nascènza
, anzi la sua nascènza è comandata da lo cominciamento del mondo.
. 2. il germogliare, lo spuntare o anche l'allignare (di
o di una famiglia (considerata, per lo più, in relazione con le origini
fenomeno, di una circostanza (per lo più suscettibili di ulteriore sviluppo).
. landino [plinio], 609: lo omento, cioè lo strigolo delle budella
], 609: lo omento, cioè lo strigolo delle budella, con oglio giova
appare negli organismi vegetali per cause per lo più patologiche; galla. crescenzi
crescenzi volgar., 11-12: per lo troppo umido e grasso letame la sostanza
giacomo da lentini, io: lo vostro amor, ch'è caro, /
, padre, tu sai / di quanto lo prevenne il nascer mio. g
finale o con un compì, per lo più di fine per indicare una dote,
li mettono sotto la sabbia; per lo gran caldo li crea. quando sono nasciuti
tra tutti il più nobile vi nasca lo ebano. pigafetta, 207: le isole
alba, mi sembra di partire per lo meno alla conquista del vello d'oro
a fior di terra, là dove lo sterpeto si radica, ma irrompere dal
di un oggetto o, anche, lo sviluppo lineare o prospettico di un elemento
-disiusa, / ch'è dentro a lo mi'cor, è nata / di voi
, i-5: il parlare e molto più lo scrivere di se stesso nasce senza alcun
culturalmente; iniziare un'attività, per lo più intellettuale, dando prova di grande
non valse. bonghi, 1-52: quando lo stile nasce, nasce insieme una
dal vocabolo 'filosofo ¦] nasce lo vocabulo del suo proprio atto. filosofia,
atto. filosofia, sì come de lo amico nasce lo vocabulo del suo proprio atto
, sì come de lo amico nasce lo vocabulo del suo proprio atto, cioè
anzi vaticinai ciò che sarebbe, quando lo fecero nascere. -iniziare a propagarsi,
18. sorgere, manifestarsi, per lo più improvvisamente e in modo violento (
fotino e per ancilla nacque discordia ne lo esercito de'cesari. stefani, 1-22
sveglierla. -espandersi, effondersi per lo più improvvisamente e in un determinato ambito
, / come il tralcio alla vite che lo nacque, / ma rattorciglio in me
albori di un periodo storico (per lo più nell'espressione sul nascere).
vedente / di ciascuno animale / e lo bene e lo male / e la
di ciascuno animale / e lo bene e lo male / e la lor condizione /
lor condizione / e la 'ngenerazione / e lo lor nascimento. erizzo, 1-160:
noi della casa del primo nostro parente (lo quale ricordiamo che fu nostro padre dal
sono venuti sopra l'umana generazione per lo peccato del primo uomo, e perciò
pianta, di un organismo vegetale; lo spuntare delle foglie; il fiorire,
loro nascimento d'aprile. 3. lo schiudersi di un uovo. spallanzani,
soggettate al fuoco e da quelle che non lo avevano provato. 4.
o della famiglia (considerata, per lo più, in relazione con le origini,
, xliii-445: quando coloro che v'erano lo videro [paride] nel tempio,
voti. frachetta, 564: per lo nascimento e per l'educazione sono [
contesa e di discordia che possa disunir lo squadrone. tanto è maggiore la forza
i-208: le stelle del cielo e lo splendore di quelle non ispanderanno 11 lume
la divina elezione del romano imperio per lo nascimento de la santa cittade che fu
jerusalem], nel dì del tuo nascimento lo tuo ombellico non fu tagliato e non
nacque la rovina, il nascimento e lo augumento di molte città. d.
legge che la madre senz'affanno / lo [mecenate] partorì. 10
in base a un processo geogenetico (per lo più vulcanico o tettonico).
11. punto dal quale ha origine lo sviluppo lineare o prospettico di un elemento
208: da voi, madonna, fu lo nascimento / de la mia 'namoranza,
d'amore è 'l primo nascimento / de lo disio ch'è posto nascoso; /
il cavaliere errante e il campione e lo spasimante d'angelica fuggente diventa,..
in modo innato (e ha per lo più valore enfatico e iperbolico).
germogliare di una pianta, lo sbocciare dei fiori. -in senso concreto
panzini, ii-318: il cavaliere gerolimino che lo vedeva ad un tratto, se ne
concepimento, quali la continenza, per lo più periodica, l'uso di contraccettivi
specie viventi di animali superiori, per lo più con la pratica dell'aborto e
che, in mancanza, gli impone lo stesso ufficiale rogante) e del nome
moretti, i-679: ora s'annunzia addirittura lo stato civile. esso reca con sé
2. il germogliare di una pianta; lo spuntare delle foglie; il fiorire,
spuntare delle foglie; il fiorire, lo sbocciare di un fiore. - in
o della famiglia (considerata, per lo più, in relazione con le origini
naturale affetto dell'onore e, come lo chiama plinio, umanissima ambizione, ebbero
conforta questo: l'avere già innanzi tutto lo schema del volume nascituro e vagheggiarlo nella
gaia, 21: al primo colpo lo feze caire, / questo breus nasudo de
. figur. accaduto, sopravvenuto (per lo più improvvisamente o in modo brusco,
v.]: 'nascondaglia ': lo stesso che 'ascosa- glia '.
sfrata [tommaseo]: le nuvole sono lo suo nascondèllo e non considera le cose
riposto in luogo sicuro un oggetto per lo più prezioso, una somma di denaro,
o ambiente. giamboni, 8-i-219: lo terzo lignaggio son falconi montanini ed è
versaccio già formato sulla sua faccia, lo nascose, chinando profondamente la testa in
dalla vista con una costruzione, per lo più per fini strategici. c.
, come color torna per vetro; / lo qual di retro a sé piombo nasconde
o una serie di oggetti (per lo più preziosi) alla vista o alle ricerche
in mano e innel suo nido lo nascose. -per estens. tenere
/ prima che a me venir vide lo sposo; / e non l'attese che
con sì valoroso / braccio dietro nel capo lo percosse, / che gli levò la
parola. -tenere segregato, per lo più per gelosia. tasso, 12-22
dèi a colui, che sì nasconde / lo suo primo perché, che non lì
volgar., 1-10: chi nasconde lo suo peccato non sarà dirizzato, e
. v.]: 'non ve lo nascondo ', suona 've lo vo'
non ve lo nascondo ', suona 've lo vo'dire, e schietto '.
m'aresto / là u'il disio lo mio mal nasconde. saba, 7:
. metastasio, 1-ii-616: ah che lo sdegno / sotto placido aspetto / ha
: casandra et andromaca se nascusero ne lo tempio de dea minerva. dante,
casalicchio, 566: mezzo svenuti per lo gran timore, i poveri figliuoli s'
aumonio tagliarsi le orecchie, perché più non lo cerchino. -allontanarsi, tenersi
quella per cui son miso a lo morire, / ché ben d'amor
esopo volgar., 3-177: spiritualmente per lo cervio potiamo intendere ciascuno peccatore che si
, i-223: io dico che dio vede lo intrinseco del cuore; onde noi ci
stava sì in contento? / -e lo raffermo e allor mi si nascose / quanto
e a veder giocondo, / giunse lo spirto al suo principio cose / ch'io
al suo principio cose / ch'io non lo 'ntesi, sì parlò profondo; /
quali, per la lunga foga,] lo sol talvolta ad ogne uom si nasconde
sol si leva e si nasconde / lo porterà con le sua rapid'onde, /
con tue possenti e rapide onde / ma lo spirto ch'iv'entro si nasconde /
. luogo occulto, segreto, per lo più stretto e angusto, adatto a
accosto al suo nascondiglio le persone che lo cercavano. moravia, ix-59: quella
nessuno nascondiglio della natura, la riparerebbe lo onnipotente, donde li piacesse. pallavicino
il monte menalo, luogo orribile per lo nascondimento delle fiere salvati- che. boccaccio
. fortini, i-171: tutto adirato lo scioco sempriciastro non restava di cercare in
sé muovere, che vuol dire che lo savio uomo con lo strumento de la
che vuol dire che lo savio uomo con lo strumento de la sua voce faria mansuescere
pascoli, 694: era odisseo: lo riportava il mare / alla sua dea
il mare / alla sua dea: lo riportava morto / alla nasconditrice solitaria.
bibbia volgar., vi-398: lo tabernacolo adombra nel dì della state;
che egli nascosamente seco portato avea, lo diede nelle mani al figliuolo, e
gli porse la gola, perché egli quivi lo scannasse. g. bentivoglio, 4-1269
nascosamente fosse strangolato: e ciò fatto, lo fece imbalsamare e con tutti i vestimenti
tanto intorno l'albero che la fune lo tirò appresso il tronco. = comp
testa o giacomo da lentini, 411: lo foco /... finche sente
castello, e per nascose porte / lo togliea dentro l'infedel consorte. c
nascoso matricida all'odore del sangue ritrovando, lo circondavano mandando grida, fremiti di rabbia
avuto in capo filippo, che sempre lo tenne nascosissimo. niccolini, ii-24:
/ non per diritto, ma per lo traverso: / però le verità gli son
libro dei sette savi, 26: disse lo patre al figliuolo: truova ferramenti,
e romperemo la torre nascostamente e spenderemo lo tesoro di messere lo re là dove noi
nascostamente e spenderemo lo tesoro di messere lo re là dove noi vorremo. s
che soleva fare, ogni volta che lo potesse di nascosto a lui. [ediz
(439): ogni volta che lo potesse nascostamente da lui].
: sedendo suso tenea li piedi ne lo carro sotto nascosti. dante, inf.
bocca dalle mammelle di quella persona che lo dà, e ha origine detto latte dallo
, furtivamente. alfieri, 6-145: lo specchio, i'l'ho qua sotto:
sordello dimostra a virgilio et a dante lo re filippo di francia, lo quale fu
dante lo re filippo di francia, lo quale fu nasello, imperò che ebbe
muro o nella parete di una costruzione per lo sgorgo delle acque di scolo.
sottile, ma rigida mazza, per lo più di verzino (legno durissimo del brasile
dell'arco degli strumenti d'arco. lo stesso che 'bietta '.
sordello dimostra a virgilio et a dante lo re filippo di francia, lo quale
dante lo re filippo di francia, lo quale fu nasello, imperò che ebbe picculo
]: 'nasicare': parlar nel naso. lo dicono in qualche dialetto. =
/ e le labra vermiglia, / e lo naso affiato, / e lo dente
/ e lo naso affiato, / e lo dente argentato. dante, inf.
a menarlo piu forte e a prenderlo per lo naso e a tirarlo per la barba
competenza, cognizione, abilità (per lo più nelle espressioni avere buon naso,
hai naso; tu mi meni per lo naso... son tutti detti da
, vilmente consegnatogli dalla scaduta signoria, lo aveva messo in voce di galantuomo presso
barolo... -se il barolo lo bevono in tre, -disse linda, -beviamo
goldoni, vi-1027: si signora, lo conosco [il signor leonardo].
e che lei prega, / se lo ributta, vo'perdere il naso. guadagnali
, 1-i-94: vorrei, s'io lo negassi, in questo caso, / che
: come forma di esclamazione, per lo più scherzosa e benevola. guadagnali,
: col naso all'aria, per lo più con verbi di moto, dicesi familiarmente
quando certa gente gli dava del tu e lo chiamava compagno. -avere il
più pericolo. zendrini, iii-353: lo stesso giusti, se vivesse ancora, /
giusti! / ella che con tant'impeto lo ruota / badi a non dar del
peccatori, i quali il diavolo mena per lo naso di vizio in vizio e di
, io avrò preso un paolin per lo naso. a. bartolini, lxxxviii-1-209
loro, / uccellandol, menandol per lo naso, / e per far questo
/ ve l'ho io forse condotto per lo naso? bottari, 5-178: son
danno e con le beffe (per lo più nelle espressioni lasciare, rimanere,
bacco diè di naso / e lo chiamò lorda materia e sozza. monti
/ non vi parv'egli di pigliar lo scrofcchio? / e pur non siete pieno
occuparsi, immischiarsi, intromettersi (per lo più a sproposito e in faccende a
non hai naso; tu mi meni per lo naso; tu metti il naso per
dell'eccessiva secrezione in esso contenuta per lo più raccogliendo il muco in un fazzoletto
io napo, / né no te purgare lo naso sansa drapo. libello per conservare
per conservare la sanità, 1-2: netta lo tuo naso e il petto, spurgandoti
molto puzzolente, per la quale puzza lo romito si turò il naso. grazzini
è fatta come il naso, che dove lo tiri viene. p. petrocchi [
..; ma non si ricordò lo re carlo del proverbio del comune popolo,
: costei che prima, non vista, lo aveva già saettato d'una lunga occhiata
filo. iacopone, 1-57-122: como lo can c'à 'l raspo / le man'
e disser: « figlia, cui lo mondo onora, /... /
anche da zucchero caramellato, disposto per lo più a guarnizione di ciambelle.
costituito da una specie di gabbia, per lo più di vimini, giunchi o fili
impegolata che l'ebbe, missovi dentro lo figliuolo e messelo nel fiume lungo la
filo della corrente noi portasse via con lo suo impeto troppo tosto. statuto della
insidia, un tranello; attrattiva per lo più ingannevole, esca. bonichi,
di vimini) per uccellagione, per lo più a forma di campana allungata e
da nassarare quale bolle forno operate per lo cielo del pergolo. = comp.
genti, che comprende forme a simmetria per lo più bilaterale, con la capsula
poi che battuto fu, que'compagnoni / lo rizzon su con ischerno e con
organi interessati (e, a seconda che lo stimolo sia rappresentato dalla luce, dal
di melangola conditi e pepe, e lo chiamano pan spec- ciale o pepato.
lettere e biglietti personali e privati, per lo più di contenuto amoroso). -al
decorazioni, le onorificenze conseguite e ha lo stesso colore del nastro che sostiene le
ferro a sezione appiattita, impiegata per lo più per la costruzione di grate,
confezio nato accuratamente, per lo più di seta, raso o velluto
b. croce, iii-10-18: pure lo studio dell'oggettivazione linguistica e della fantasia
ecc.). -fascia, per lo più di faglia, che circonda la
-nastro inaugurale: fettuccia, per lo più coi colori nazionali, tesa a
di una particolare onorificenza, costituita per lo più da un pezzo di seta o di
(e tale pratica attualmente è per lo più abolita o sostituita da altri metodi
inchiostri grassi e difficilmente essiccabili, per lo più divisa longitudinalmente in due striscie di
sezione molto larga di cotone, per lo più impregnato di resine, di gomma
da una struttura di sostegno, per lo più costituita da profilati metallici; elevatore
, allungata e talora sinuosa (per lo più con riferimento a un fenomeno ottico
(e il termine viene usato per lo più al plur.). p
parlare, ordinate ed introdotte per levar lo stento tedioso, che voi ed io
trazione sulle estremità (ed è per lo più celato in un involto a forma di
detto perché fa storcer la narice a chi lo fiuta,... fa il
s. v.]: 'nasturzio orientale lo stesso che arabide. 2
lungo tubo cefalico con all'apice lo sbocco del dotto della ghiandola frontale
il viso: e vi è per lo più connessa una notazione scherz.)
costor dunque col fiuto / e con lo intonar bene i contrabbassi, / e 'l
sarcastico e motteggiatore, in modo per lo più preconcetto e immotivato, nei propri
. letter. ant. natica (per lo più al plur.).
quali il riunirsi conviviale delle famiglie, lo scambio di auguri, visite, doni,
sai che presto el vignerà nadale. / lo tuo marito sempre è usato, e
di tale festività (e sono, per lo più, appesi ai rami o presentati
e dolciumi ai bambini (ed è per lo più rappresentato sotto l'aspetto di un
paolo. cavalca, 19-365: lo dì del natale degli apostoli, avendo
e che non passeranno sei mesi che io lo metterò nella compagnia di quegli eletti che
, prosapia (ed è usato per lo più al plur.). -anche:
'l duca di sidonia e mostra eguale / lo splendor del sembiante e del natale.
prima. lemene, ii-61: da lo 'ntelletto il figlio ha il suo natale
e pur procede / dal gran voler lo spirito immortale. -con riferimento all'
un santo (e coincide, per lo più, con la data della morte,
di numerose regioni dell'estremo oriente, per lo più nelle vicinanze di porti marini.
sognante, commosso (gli occhi, lo sguardo). monti,
. carducci, ii-n- 312: lo scorso lunedì, io non natavo in mare
colui farebbe il mare e i pesci che lo natano parimente. 7. locuz
vacua, sensuale, ciarliera, il goldoni lo seppe cogliere tutto. -natare
uno grande natatóre fu chiamato, el quale lo cavoe morto ed annegato. calmeta,
letter. vasca o piscina adibita per lo più all'esercizio del nuoto.
brasca, 82: non molto lontano è lo fonte sylloe, nel quale el nostro
sylloe, nel quale el nostro signore illuminò lo ceco nato, e chiamassi ditto fonte
volgar., 1-78: fece loto con lo sputo e frego- glielo agli occhi
fin sotto le pinne anteriori; e natatoria lo dissi, perché tal muscolo è quello
li occhi / le natiche bagnava per lo fesso. cavalca, ii-187: consiglia-
forse che le natiche / vi rompa lo staffil. bandello, 4-16 (ii-745)
/ o se il saluto rendegli, / lo fa con tanto scrupolo / che appena
i giudici / solo in quaranta lire lo condannano; / e chi ha speso si
le budella; e per questo a lo 'n su ci vagliamo de le mani,
ci vagliamo de le mani, e a lo 'n giù de le natiche.
imbriani, 6-178: gli s'inalberava lo scatapocchio allo aspetto od al tatto d'
e di farsi fotografare a pari con lo stivaluto nelle sue corse mattutino-energetico-sculettanti-naticanti verso
le piote e naticando indrieto da parer lo si vedere all'esecizio del gran dondolo
penne, di un perno, per lo più filettato, con il nàtica2
son ancor naticuto, e vedilo se non lo credi. marchetti, 5-182: è
3-69: l'erbose / rive natie de lo strimon lasciare / i cavalli di marte
, con riferimento all'ambiente lo più con un compì, d'origine)
assolda. 5. che coincide con lo stato originario, acquisito alla nascita;
riconosciuta insieme per cornacgorgamento nel paese che lo riceve ed una mancanza di chia
misterioso stelo / sol angelica mano a noi lo facoltà, una qualità, una disposizione dell'
patia di fioco, / né avean lo scilinguagnolo o la tosse, / ma
un colore, a cui è per lo più connessa un'idea di brillantezza e
con arte, ché così la natura lo produce, onde si chiama anco natio.
ebber consunto l'accattato cibo / che lo stento natio di nuovo apparve. c
, nel dipingere la natività sua, lo collocate nel mezzo dell'uno e dell'altro
persona o della famiglia (considerata per lo più in relazione con le origini,
male, il privilegio della natività toscana, lo dirò toscanamente, non fa né ficca
; per natura (e ha per lo più valore enfatico e iperbolico).
sono amanti del loro soggiorno nativo, e lo preferiscono con una specie d'ira a
tornati al luogo nativo, colla stessa ira lo pospongono a tutti gli altri dove sono
che vi risiede da lungo tempo (per lo più in relazione con un compì,
anna non piaceva, ritrovò alcuni che per lo vero baldo- ino il raccolsero e lo
lo vero baldo- ino il raccolsero e lo seguivano come loro vero nativo e proprio
sp., 26 (457): lo presentò sotto il nome d'antonio rivolta
nelle altre terre del duca di savoia lo stabilimento dell'assolutismo ebbe sin da principio
3. che corrisponde, che coincide con lo stato originario, acquisito alla nascita;
, e salendo le scale, chi lo squadra di dietro e chi lo squadra
, chi lo squadra di dietro e chi lo squadra dinanzi, ed egli ne la
, un colore, a cui è per lo più connessa un'idea di brillantezza e
minerale, una sostanza: e per lo più si contrappone ad artificiale). -anche
nativa purità. corticelli, 259: lo stesso dee dirsi de'preteriti che hanno l'
nel quale s'allevano i nati per lo più di copula illecita) stanno riserrate molte
. crescenzi volgar., 9-101: lo sciame uscir suole... quando
: cristo... collo sputo alluminò lo cieco nato. rime anonime napoletane del
morire, / pensando c'ho smaruto / lo più ricco aquistato, / ch'a
nata dalla terraferma di spagna corre per lo spazio di una lega da tramontana a
/ nato. 12. sorto per lo più improvvisamente e in modo violento (
13. che si è propagato per lo più in modo improvviso e violento (
e david re, / israèl con lo padre e co'suoi nati. idem,
i suoi nati gli uccide, / lo sanerebbe col suo sangue umano. leonardi
che 'l ponte tagliato, / passò lo fiume a nato. = deverb.
'il suo ingegno era nato fatto per lo studio delle umane lettere '.
comprende una settantina di specie, per lo più acquatiche, scarsamente mordaci e in
], 799: stas- sene per lo più l'idra nell'acqua, da cui
senso generico: cisti, tumore (per lo più benigno), foruncolo, bubbone
l'orecchio, ma i dottori non lo consigliano a farsela tagliare adesso. slataper
13-13: il sonno grave dalla testa me lo ruppe un ribollimento orribile e un rigonfiarsi
. burla, scherzo, beffa (per lo più nelle locuz. fare una natta
volte gli aveva fatto delle natte quando lo botò a'servi. f. d'ambra
di canne o di vimini usata per lo più come tappeto e giaciglio. -anche
catena e in trama ed è per lo più impiegato come armatura (ed in tale
ha influenzato profondamente il pensiero occidentale e lo stesso uso corrente del termine, soprattutto
, tanto ha giurisdizione quanto tutto lo mondo, dico lo cielo e la terra
quanto tutto lo mondo, dico lo cielo e la terra si stende: e
una sola parte, / come natura lo suo corso prende / dal divino
scienza, come la natura in genere lo è delle sue forme. d'
, che egli [giotto] con lo stile e con la penna o col pennello
dante, par., 10-28: lo ministro maggior de la natura, /
, / che del valor del ciel lo mondo imprenta / e col suo lume il
, vi-132: il mondo del pensiero è lo specchio esattissimo del mondo della natura.
natura inorganica o natura passiva, per lo più secondo le dottrine spiritualistiche e idealiste
o natura è l'uscita dall'infinito: lo spirito il ritorno all'infinito. b
dei distinti secondo i quali si articola lo spirito nel suo movimento. b.
sensi o sperimentabili nella coscienza (per lo più nelle specificazioni natura esteriore, fisica
di farle. cavalca, 11-99: lo detrattore è quasi come una bestia mostruosa
guatatura strana e torta, / tal che lo 'mperador n'ebbe paura, / ché
tutti gli uccelli, i quali perseguita [lo sparviere] per istinto di natura è
fra gli uomini soli, qualcuno che lo commette [l'atto dell'ucci- dersf
queste non si troverà niuno che non lo abbomini, se pur ne avrà notizia o
. fiore di virtù, 1-145: lo quarto peccato si è quando si fa
... e questo per invitare lo oxelazo a la via per la quale avesse
e il contrattualismo di rousseau (per lo più nell'espressione stato di natura).
loro nello stato di natura, come lo erano gli uomini prima della formazione delle
della natura ', sognarono taluni che fosse lo stato selvaggio; ma se l'uomo
(secondo la filosofia platonica, per lo più nell'espressione natura universale).
: de dentro de la nieve esce lo foco j... i e quella
poderoso, / co'l'aigua per lo foco, / torna tosto a naturale
aquino o anonimo, 455: lo bascilisco a lo specchio lucente / traggi a
, 455: lo bascilisco a lo specchio lucente / traggi a morire cum
traggi a morire cum isbaldimento; / lo cesne canta piu gioiosamente / quand'è
gioiosamente / quand'è piu presso a lo so finimento; /... /
, anche, a dio stesso (per lo più seguito da un aggettivo o da
l'ore / mira per dimostrare / lo suo nobile affare. chiaro davanzati,
può appunto perché la nostra natura non ce lo consente. varchi, 7-17: all'
adam, primo parente, / che lo compuose iddio con propria mano / per
. genere, tipo, sorta (per lo più seguito da un agg. qualificativo
d'obietti. machiavelli, 1-iii-1133: lo stato e la città di milano non
. leggenda aurea volgar., 1600: lo 'ncenso... ha la virtù
malato ed elli riguardasse il malato per lo viso, sì scampava il malato di quella
1-7: in mano e'medici per lo più non istà il trattenere, che la
tempo chiaro, / però che la tempesta lo spaura. guinizelli, xxxv-11-453: la
signori di sì asinina natura che comandano lo contrario di quello che vogliono. idem
chiara ven l'aire scura, / lo vii ausel sovrasaglie il falcone, /
che si mette a l'arsura / per lo chiaror del foco a la stagione.
prodiga e però il francese robberia con lo alito per mangiarselo e mandarlo male e
male e goderselo con colui a chi lo ha robbato: natura contraria a la
l'opera della natura e uno leone lo assaltò. sanudo, li-609: il
modificazione accaduta negli organi lesi, ossia lo stato organico insolito che nuoce in vario
della mentalità di una persona (per lo più nelle locuz. diventare, farsi,
il buono esempio, negli altri che lo conobbero memoria buona. il resto, era
, come la vulva, la vagina e lo stesso utero). - anche:
volgar., 168 (240): lo leonfante giace colla lionfantessa, come fa
i panni dinnanzi e sguainato il battisteo lo mise sul tagliere e...
. giacomo da lentini, 43: lo giglio quand'è colto tost'è passo
, o per natura grave; / ma lo intronare era sempre la chiave. pazzi
già nell'arte ellenistica e romana per lo più come elemento decorativo di mosaici e
11-203: beh! volete del virtuosismo, lo so: volete che vi dipinga le
chiaro davanzati, xxxvii-33: donna, lo 'namorare / natura ave del foco.
, / infin che quella cosa / che lo fa tempestare / non si parte da
mancare agli impegni presi... io lo sapeva... volli credere che
, solo all'uomo è dato a guardar lo cielo e le celestiali cose contemplare e
, perché tutti gli animali di natura lo desiderano. -per costituzione fisica,
leggendo intende la scrittura, / come lo 'mperador li vuol dar moglie, / non
dall'acqua santa. volponi, 4-13: lo sapeva bene il nano che aveva sempre
è sì duro che il fuoco no lo incenda e rechilo a sua natura?
dirian mille atene e mille rome: lo studio senza la disposizione naturale non è
v.]: a chi natura non lo volle dire / noi dirian mille atene
sien solide, compatte e indivisibili, per lo meno per alcuna forza od arte finita
vegetativa del corpo umano in particolare (lo spirito o le categorie di spiriti che
vita nuova, 2-6 (8): lo spirito naturale, lo quale dimora in
(8): lo spirito naturale, lo quale dimora in quella parte ove si
quale dimora in quella parte ove si ministra lo nutrimento nostro, cominciò a piangere.
che 'de facto 'la natura non lo fa, talché il farlo verrebbe ad
. che ha come oggetto l'indagine e lo studio del mondo fisico e dei suoi
storico naturale; e vi sarà chi lo riputerà aritmetico e geografo e medico e
. filosofia o scienza che ha come oggetto lo studio del mondo fisico e dei suoi
corpo si consumino e disecchino tuttavia per lo calore naturale, sì fa bisogno di
vigore / di tentar ogni via per lo suo scampo. allegri, 124: l'
organi riproduttivi maschili o femminili, per lo più nelle espressioni eufemistiche parti naturali,
(la taglia, la dimensione, lo sviluppo corporeo). varchi, 8-2-228
e più maraviglioso e più bello che lo accidentale e artificiale. leonardo, 2-81
benignità naturale, che nessuno altro quasi lo avanza. tommaseo [s. v.
dannosi per l'organismo, adoperati per lo più nella confezione di prodotti alimentari,
: v. siepe. -grezzo (lo stato di una sostanza, di un
contrapposizione ad acqua, gassata, per lo più con riferimento alle acque oligominerali confezionate
color naturai bianco e vermiglio / come lo fior di grana fiore inversa, / è
17-191: adesso si prepara a passare lo smalto. « di che colore? »
la testa e le gote, che lo fece ogniuno, pastose e naturali, come
e a tale concetto si associa per lo più una connotazione positiva di saggezza innata
alla costituzione della società civile (per lo più nell'espressione stato naturale', cfr
-e non fia grave / quello -che lo cor crede, / che amor farà
, perché non aveva bisogno d'acquistare lo stato per questa via, avendolo naturale
da lungo tempo (una persona; per lo più in relazione con un compì,
facile e naturale. muratori, 8-ii-137: lo stil puro e naturale, che spiega
, e talvolta per lunghi tratti, lo stile cammina ben più naturale e più
sospetta dall'arte. carducci, iii-6-129: lo stile naturale, disinvolto, breve,
. mazzeo di ricco, 208: lo bon pingitore / in tanto è da
, gloria de l'arte, / a lo specchio involò, diede a le carte
cecero divene, / che termina cantando lo spiacere. 15. intrinseco,
: che non sia il solo bello naturale lo scopo delle belle arti vedesi in tutti
in genere, ecc.: per lo più in relazione o in contrapposizione con
. dante, conv., i-x-6: lo naturale amore principalmente muove l'amatore a
; e tu 'l sai. / lo naturale è sempre sanza errore, / ma
dante, par., 21-34: per lo naturai costume, / le pole insieme
: trovò marco tullio e ordinò per lo suo grande ingegno naturale questa scienza di
prontezza di liberalitade; la terza da lo naturale amore a propria loquela. idem,
così... al professore italiano che lo invocava magnanimo. - è, austriacamente
o di esperienza (una persona: per lo più con riferimento ad attività intellettuali o
810: poco cristiano alle parole, lo era poi scrupolosamente nei fatti in tutte
e il pensiero cristiano vi attribuisce per lo più un valore limitativo); che
donna sì alta valenza / che spesse volte lo suo saver monta / di sovra la
se si considera poi la rivelazione come lo svelamento sovrannaturale di verità recondite, ella
un problema, di un argomento per lo più di carattere metafisico: in contrapposizione
che strisciano, la natura loro non è lo strisciare.
. giacomo da lertiini, 3: lo core meo / more spesso e più
voler provare / là dove posa e chi lo fa creare. -che esiste realmente
vide el papa naturale, / con reverenzia lo 'nchina e saluta. leggi, bandi
.]. ottimo, ii-42: lo re manfredi, figliuolo secondo di federigo
dante, conv., iv-xxiv-7: lo tempo de la naturale vita. petrarca
! scala del paradiso, 28: lo dispregiamento e lo lasciamento del mondo si è
paradiso, 28: lo dispregiamento e lo lasciamento del mondo si è avere in
ciel vicino, / breve a salir quando lo sposo invita. / ma già mi
la sembianza del sole. -normale (lo stato di una sostanza). g
o, per estens., per lo svolgimento di determinate funzioni (un luogo
per che fuor fatti da dio, e lo loro luogo naturale e stanziale.
, le entità e i fenomeni che lo compongono, il sistema di relazioni costanti
relazioni costanti e di nessi causali che lo regolano (in contrapposizione a ciò che
ricercando d'ogn'altro naturale / quanto lo 'ngegno tuo capace fia. savonarola, 7-ii-187
paese; indigeno, nativo (per lo più al plur.). -anche
cada- vero, servendosi di lui per lo naturai di prometeo? idem, 172
bellissima nelle mammelle e nel seno, per lo qual disegnare a lei venivan molti pittori
sua, alla quale conveniva di fare lo suo naturale, siccome fanno l'altre
si potea comprendere, e sì per lo studio e sì pello suo buono naturale,
suo, fu trovato da'savi legislatori lo sprone e la briglia, cioè il
, x-644: abbiam lisaura ed io / lo stesso naturale. foscolo, xiv-343:
misterio de la trinitade, cioè con lo naturale, col ragionevole e col morale
megliora o gli guasta: ma quando lo accidentale si riscontra col naturale buono,
putta; quando furo in camera ed elli lo mostrò e per grande alegrezza la donna
opera di santa reparata fu fatto per lo comune maestro giotto nostro cittadino, il
a bevande, ad alimenti, per lo più conservati, a cosmetici, a
serebe bono ad ogni altro modo che lo cocissi. -fuori del naturale:
far grazia di stare al naturale per lo discepolo traditore. salvini, 39-v -72
cosa. vittorini, 7-187: con lo straniamento si vuol condurre il soggetto che
rispetto all'essere sopramondano e causante che lo produce è strettamente sovrannaturale, e.
gli altri fatti dello stesso tenore che lo precedono, lo accompagnano e lo seguono
dello stesso tenore che lo precedono, lo accompagnano e lo seguono.
tenore che lo precedono, lo accompagnano e lo seguono. -per estens.
indole, carattere, temperamento (per lo più nelle locuz. avverb. di
detta cura delle malattie [crusca]: lo zinepro di sua naturalezza si è caldo
occhio ignudo ed anco di sua naturalezza debole lo può [il cuore delle chiocciole]
tiene un braccio intorno alle spalle; lo tira giù tenendola per un gomito, con
un gomito, con naturalezza; glie lo rimette sulle spalle. 8.
che guarda il suo eroismo e se lo gode come un oggetto nuovo, comprato in
ischerzo, perché non è di mia naturalezza lo scherzare. = deriv. da naturale'
99: i 'malavoglia'... rappresentano lo svolgimento naturalista, sotto la forma del
3-30: concepire naturalisticamente la realtà è lo stesso che abbandonare come illusorio e inconsistente
: la novella,... per lo più burlevole e motteggiosa, non di
. b. croce, iii-9-12: lo schlosser consente con me nel rigettare.
, com'a la calamita / va lo ferro, che è naturaltade: / amor
la battuta strata medesma me condusse a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco
a chi le riprende: « voi ve lo beccate ». varchi, v-498:
, la protezione, l'amicizia, lo spirito di sacrificio. pirandello, ii1-
quella, si può dir priva de lo spirito. panigarola, 3-ii-801: ove introduciamo
quello idealistico di 'costruzione 'che lo spirito umano fa della realtà, atteggiandola
. vittorini, 7-11: in effetti lo schema è più complesso -vi sono coesistenze
ha molto effetto 'naturalizzante '-o che lo ha via via e a piccole dosi
mulo. -intr. per lo più con la particella pronom. attecchire
oggettivi, sensibili, materiali, per lo più secondo i princìpi del naturalismo filosofico
il requisito primario: ciò servirà quando dio lo conceda a rendere, per così dire
sensibili, materiali, oggettivi, per lo più secondo i princìpi del naturalismo filosofico
tuttavia / c'omo s'orgoglia a chi lo 'ncontraria. anonimo, i-579: servut'
cose mi fecero prendere lui, cioè lo nostro volgare, lo qual naturalmente e
prendere lui, cioè lo nostro volgare, lo qual naturalmente e accidentalmente amo e ho
naturali, debbon aver significato naturalmente. lo che è facile osservare nella lingua volgar
poco appariscente. alvaro, 20-7: lo stesso colore della sua veste, rosso,
lentini, 648: gli ogli representan a lo core / d'onni cosa che veden
uomo ha vissuto finora. io che lo so, son sicuro che mi spiegherò tutto
d'origine, favorendone l'adattamento e lo sviluppo; naturalizzare. botta, 5-483
, ecc. (ed è per lo più seguito da una specificazione qualitativa).
loro operazione, connaturale ad essi, cioè lo movimento di quello cielo.
dond'è nato, / e posso giudicar lo pome e 'l fiore / che sono
: l'uomo tiene con gli enti che lo circondano queste simiglianze ch'egli è al
simplici hanno amore naturato in sé a lo luogo proprio, e però la terra
la terra sempre discende al centro; lo fuoco ha amore a la circunferenza di
a la circunferenza di sopra, lungo lo cielo de la luna, e però
64): sempre vive in noi lo affetto del mangiare e de'cibi, seconda-
che non lavorava, e quando per lo fiume con sue canneraie; e ciò che
di sempre rapportarsi all'avviso altrui, lo rese per tutta la sua vita irresoluto.
, 9-297: in fine dei conti, lo scugnizzo non è che l'armoniosa e
e di un senso della metafora che lo rende riconoscibile tra mille. = dal
porto. -languido, smarrito (lo sguardo). d'annunzio, 4-i-175
. essere; anche avere, per lo più con soggetto di persona).
; distruggersi, perdersi e, per lo più, affondare, sia in alto mare
più non torna il navigante / a lo scoglio ascoso in mar, / dove
alta chiesa, lo prendeva uno smarrimento soffice e profondo,
5-26: il grassone sapeva difendersi, quando lo stimasse conveniente, con risposte che partite
. pirata appartenente a bande attive per lo più nei secoli xviii e xix sulle
a sinistri aerei e aeromarittimi (per lo più nelle locuz. fare, subire,
trattato di pace, v-204-31: de lo naufragio, vel roppi- mento. cavalca
iacopone, 1-8-45: li doni de lo spirito clamano 'n alta voce: /
alta divina luce! / aguara'a lo naufragio che patem 'n està foce; /
era un dolore nell'aria fosca; lo si vedeva avanzare sporco e tempestoso, verso
che l'angoscia, il naufragio, lo scacco. aveva chiesto se valesse la
esulta la pianura verde, / ove lo sguardo naufrago si perde, / e
ad portare dicti mori et mercanzie secundo lo nauliza- mento preso. =
alcuna cosa essere tolta di meso diricto de lo naulo de la nave. cavalca,
. cavalca, 20-46: volendo barione pagare lo naulo per sé e per gazano lo
lo naulo per sé e per gazano lo padrone, vedendogli così poveri, per
tarsi, e diede loro cioè alli nocchieri lo naulo e iscese nella nave con loro
vaticane, ma condannano ai lavori forzati lo scabellario che dice « t'infilo un dito
destinato a tale spettacolo, costituito per lo più da un'arena particolarmente ampia e
della metamorfosi di molti crostacei, per lo più marini, che presenta un occhio
al massimo! impossibile! sarà stato lo spirito santo. moravia, i-672: ella
? un uomo proprio da nulla. lo vedo e sento vivissimamente, e questo
: a suo paese quando la tristezza lo pigliava e gli uomini gli erano a
, ii-625: dice non sia a nausea lo mio scriver estetiche che si ritengono
perché l'amor, fede e carità sviserata lo sprona a scri ne vorrà
, e dà poco gusto a chi lo pratica, anzi viene a nausea a tutti
la plebaglia degli scrittori sino alla nausea lo ripete. dossi, 1-i-346: fu una
; schifiltoso. esti, 1-178: lo stomaco del signor duca è nauseante e
: questo stucchevole e non cristiano complimento lo nauseò. chiari, 2-ii-98: l'abbondanza
la colpa degli scrittorelli scim- miottatori che lo nauseano con le sdolcinature e le inezie
de'cibi di questa terra, e lo stomaco li nausea già tutti. g.
anche con la particella pronom. (per lo più in relazione con un compì,
afosissima, e sono tornato a sorrento con lo stomaco nauseato e prostrato di forze.
in cui vivono, ne ritorcono nauseati lo sguardo. fogazzaro, 11-106: si era
convulsione / sepelire a discrezione / ne lo scrigno odoratorio? baretti, 6-71: di
loro invidia. cattaneo, v-1-41: lo spirito di calunnia... mira a
periodici popolari, ii-188: io non lo cercherò certamente [garibaldi] nell'autore
difficili a rappresentarsi, specialmente per isfuggire lo smaccato nauseoso e per condurre il dolce
: al giovane nauta italiano... lo stretto di messina, veduto per la
un istituto nautico. bernari, 3-305: lo metto all'istituto nautico appena comincia a
qual lodevole stratagemma approviamo noi ancora e lo proponiamo agli altri studiosi della milizia nautica
, tutte pagano gabella li navaiuli, e lo mercante per balla denari 6. patrizi
naval, quando non spira / per lo piano del mare africo o noto, /
e terra, anche fino al mare, lo riconoscon i navalestri più vecchi. crusca
di una nazione, in rapporto per lo più con disegni egemonici di grande potenza
flotta presso gli antichi greci, per lo più nei secoli v e iv a.
ah, sii il navarca, lo stratega, il despota! -per
su candido letto, / ella attenda lo straniero / opulento, il navarca /
breve: / ch'i'vo'portar de lo tuo cor le chiavi, / ed
asperitade del... vento, lo quale gitò più volte la nave a terra
cenò e steteno quella nocte per fugire lo pericolo, al quale erano subiecti per la
dell'edificio (e il termine viene per lo più riferito allo spazio interno, compreso
quelle situate ai fianchi della principale, per lo più con altezza minore; di navata
montale, 8-182: il corpo dell'istituto lo si vedeva attraverso i vetri della cappella
grandezza e capacità (con dislocamento per lo più convenzionalmente fissato come superiore a
galleggianti, adatta alla navigazione (per lo più in mare) e adibita al trasporto
romani chiamata pretoria, la qual porta lo stendardo generale. dudleo, iii-16: nel
ruolo del naviglio ausiliario, da cui lo stato requisisce, in tempo di guerra,
destinato all'alloggio di militari, per lo più di marina, per i quali
meteorologica: attrezzata con particolari apparecchi per lo studio delle perturbazioni atmosferiche, delle correnti
linea su brevi tratti di mare, per lo più trasportando, oltre alle persone,
il navilio andarebbe a grandissimo periglio per lo impeto del fiume. ariosto, 32-62
viniziani. tavola ritonda, 1-515: lo re amoroldo fa fare molti navili da battaglia
cominciorno per esperienza a sentire qual fusse lo stato de la nave, che senza
considerata nella sua individualità in rapporto con lo svolgimento della sua esistenza attraverso le vicissitudini
la doglia i'porti grave / per lo sospiro, ché di me fa lome /
sospiro, ché di me fa lome / lo core ardendo in la disfatta nave.
proemialmente ragionando, me ministro, è lo mio pane ne lo precedente trattato con
me ministro, è lo mio pane ne lo precedente trattato con sufficienza preparato, lo
lo precedente trattato con sufficienza preparato, lo tempo chiama e domanda la mia nave
che non è dalla nostra; e chi lo spogliasse del centauro e della nave d'
centauro e della nave d'argo, lo lascerebbe quasi ignudo. baldi, 94
ingegnerò di portare altrui in nave per lo piovoso. bandello, 1-6 (i-90)
: sì ho ferma credenza / che lo mio nascimento / fosse in mala pianeta,
'l galeone / si consuma di far lo compagnia [parla d'una chiesa in
le cime si accostano e s'intrecciano. lo spazio sottoposto resta come partito in più
errante,... appellato sagris lo pitetto,... era lì venuto
estremità di una linea ferroviaria (per lo più poste agli sbocchi di una galleria)
navicella per andare nell'isoletta ove era lo tosone. dante, inf., 17-100
2. come simbolo della chiesa (per lo più nelle espressioni navicella di pietro,
formata da un'armatura che fa corpo con lo scheletro del 'pallone '. alcuni
fusoliera 'nei primi tipi di aeroplani e lo è tut- t'ora quando questa è
di bitume e di pece e posevi dentro lo fanciullo. -ciascuna delle due
gozzi, 1-160: prendete un maschio e lo mettete nei primi anni ad un telaio
complimento esagerato e impudente è stato sempre lo scoglio nel quale tutte le femmine,
a'vetturali. sassetti, 7-38: lo consegnarono, avendolo lasciato per dimenticanza,
quelle conchiglie? oh se ella me lo negasse, io vorrei mandarlene tre o
. [tommaseo]: io, uomo lo quale non ho ancora retto nel lago
pe'capelli e, aiutato dai navichièri, lo tira in nave. rovani, 4-1-121
la cura è sintomatica e consiste per lo più nella nevrectomia plantare.
: nella magna tra queste due gente corre lo danubio, che è uno grande fiume
breve cammin. cesari, 1-2-208: per lo verno non era navigabile il mare.
attestante tale idoneità. 2. lo stato di un corso d'acqua o di
al navicamènto di quella nave a passar lo fiume. valerio massimo
ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci amici
tre e mezzo per miglio, come è lo stato attuale di questo navigante, credete
degli sborritori o non produrranno alcun effetto o lo produrranno insensibile. 6.
. frescobaldi, 2-6: navicando per lo fiume po, per la via di chioggia
pisa, 1-135: nettuno fu chiamato lo dio del mare, perché si diede al
speculato meno. 2. percorrere lo spazio sostenendosi sull'acqua; procedere,
osservatore posto sulla terra); attraversare lo spazio cosmico (con partic. riferimento
ambiente fisico non acquatico (ma per lo più vasto e indefinito).
mare tempestoso / navica vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate. boccaccio
. scala del paradiso, 391: lo cuore diritto e libero dalla varietà delle cose
mondo tutta la terra: la patria lo inseguiva anche colà co'suoi fantasmi.
poscia esperto. simintendi, 3-27: lo mare era navicato mezzo o meno che mezzo
l'acqua ': cioè del mare, lo quale navigava quella navetta, 'nulla
ferraresi, pratici del po, e che lo navigano tutto giorno. carducci, iii-20-13
silenzio... / che navighi lo spazio / come un mulino.
. -per simil. percorrere con lo sguardo, scrutare. carducci, iii-4-77
sassetti, 312: i mori che lo navigano [il pepe] a mecca,
[il pepe] a mecca, se lo cavano di questa costa...
cavano di questa costa... lo comprano del vecchio e lo nettano.
... lo comprano del vecchio e lo nettano. -figur. volgere, indirizzare
galantuom? -oh, oh, non lo trovarebbe la carta da navigar. lippi,
(secondo plutarco) ai marinai che lo dissuadevano a salpare per roma durante una
francesco da barberino, iii-140: tenga per lo mar alto / e diverse levi alto
a navigadori. simintendi, 3-26: lo navicatóre volse dal lato gli pendenti remi
ascesi religiosa, della marineria. -per lo più iron. e in un contesto
sui navigatori, quel mare avea avuto lo spettacolo di simil tenzone con opposto riuscimento
, società di navigazione: costituita con lo scopo di effettuare con mezzi propri il
quello di arrivo, le miglia percorse, lo scopo della navigazione compiuta, le esercitazioni
-navigazione libera o irregolare: compiuta per lo più con navi anziane e tecnicamente mediocri,
popolo non ha di grande davvero che lo sviluppo industriale, meccanico: strade,
la nave è lontana dalle coste e lo stato del cielo e dell'orizzonte consente le
); attività intrapresa o situazione per lo più diffìcile, complessa, piena di pericolo
, il transito marittimo o fluviale, lo sbocco al mare. brusoni, 170
volgar., ii-203: subito condotto lo navigio, perseguitoe loro che s'erano partiti
caratteristiche comuni e attrezzate e impiegate per lo stesso scopo. -anche: flotta militare
degli anni cinquanta) per l'imbarco e lo stivaggio dei containers. -naviglio silurante
, struttura, destinazione, ma per lo più grande, solida e fornita di
afondarono. tavola ritonda, 1-515: lo re amoroldo fa fare molti navili da
. s. maffei, 356: quaranta lo seguian navigli neri. metastasio, 1-i-432
, dove fosse giunto naviglio che issava lo stendardo reale. -naviglio da gabbia',
20-270: se tu hai di che pagare lo navilio e di che fare le spese
navigabile che si chiama il naviglio e lo condusse a milano facendo vicino a pavia
marin. apparecchio usato un tempo per lo studio sperimentale del rollio delle navi,
, tutte pagano gabella li navaiuli, e lo mercante per balla denari 6.
sua mano, istimando con quello pagare lo navolo. leggenda di s. maria
xxi-1137: se tu hai di che pagare lo navolo e di che fare le spese
gli altri per terra. il liotasio certi lo chiamano tracio, eh'è pazientissimo del
rasa in occasione del sacrifizio che accompagnava lo scioglimento del voto. di qui capelli
che richiama o ricorda gesù (lo sguardo, l'espressione del viso)
scrisse di più pilato un cartello e lo pose sopra la croce. ed eravi scritto
rosa di gesù nazareno, e perché lo stesso istituto è posto sotto la protezione del
ingegnasse a cavarne, nel 1875-79, lo * storico civile 'bonazzi nella sua
sua storia di perugia, dove palesemente aleggia lo spirito quasi 'nazareno 'del famoso
nazireo. cavalca, 6-2-224: daniele lo chiama [gesù] santo delli
ebioniti). cavalca, 6-1-457: lo primo [errore] si è di cerinto
nazareth ', e che perciò vale lo stesso che nazzareno. è voce con
si richiama come suoi peculiari, che lo definiscono distinguendolo dagli altri popoli.
egli ricevette ma quella che egli crea, lo scrittore non appartiene a una nazione soltanto
culturale e politica della propria nazione e lo lega a essa rendendolo geloso e orgoglioso
la costituisce. tenca, 1-246: lo sviluppo delle lettere doveva seguire naturalmente le
! b. croce, ii-9-159: mancava lo studio del particolare e la compenetrazione spirituale
- è l'alito del popolo, lo specchio in cui si riflette, più che
nazione. gioberti, 9-i-118: quando lo stato è piccolo per difetto d'integrità
, tanto è lungi che la ristrettezza lo ritiri dall'estrinsecarsi, che anzi ne accresce
del segretario giuseppe la farina, con lo scopo di riunire tutti i
da un biglietto da visita, che lo qualificava * segretario nazionale sindacato decorati
gl'infermi, un giorno intero) assunsero lo stato, si dissero permanenti sino a
: dalla abolizione dello spirito patrio è insorto lo spirito nazionale, il quale ha ingigantito
subito adottato il miglior dialetto, e lo avrebbe renduto celebre e autorevole colla frequenza
dovere nazionale. einaudi, 1-110: lo strumento di una tariffa doganale è..
la nazionale, sf., per lo più seguito dalla specificazione delia città nella
fatti loro schiavi armati, sono diventati lo strumento di cui si servono per opprimere i
favella qui l'autore come fa valerio, lo quale ciascuno titolo divide in esempli nazionali
la nazionalità particolare, in contrasto con lo spirito sovranazionale ed ecclesiale doveroso nell'uomo
esistenziale e ideologico, si richiama per lo più a concezioni ed emozioni irrazionaliste e
caratteri propri della cultura nazionale (per lo più in antagonismo con altre culture effettivamente
. e. cecchi, 5-436: non lo ripeto per far del nazionalismo estetico a
mettere il 'si può ', lo vedremo poi ». diffìcilmente si porrà:
politicamente quanti si ispirano al nazionalismo e lo propugnano (un partito, un movimento
vittorini che esaltavano i miti americani contro lo strapaese della nostra letteratura. =
improntato al nazionalismo (e indica per lo più la vaghezza di un atteggiamento non
, diventata nazionalistica tutta l'italia e lo stesso giolitti, parve che di un
è possibile delineare e interpretare unitariamente lo sviluppo storico, anche al di là di
ben distinta etnicamente e culturalmente, per lo più ben collocabile geograficamente, ma non
la nazione come entità etnica e storica e lo stato come organizzazione politico-giuridica; si
, l'armeno, il caldeo, lo slavo, tutti si disputano la primogenitura fra
varie ', giacché, se uno è lo stato davvero, non ci possono essere
etnico. soldati, 2-253: così lo consolava anche 'la stampa ',
nazionalizzate, di cui unico cliente è lo stato. montale, 7-39: la
della terra. gramsci, 7-96: lo scotto che si paga oggi non eviterà di
degno ammonimento, un vóto solenne per lo svolgimento delle vittorie pacifiche della civiltà.
comunità umana etnico-lin- guistica. -per lo più al plur., e non di
[sara] ti darò uno figliuolo; lo quale io benediceroe, e sarà sopra
secolo xviii, salvo occasionali e per lo più solo apparenti anticipazioni del moderno significato
., 2-8 (1-iv-185): essendo lo 'mperi. o di roma da'franceschi
nel loro reame, e. ssotto andò lo 'nperio a gienti di strane nazione
che non è la nostra '; ma lo dicevano senza dispregio. -comunità
a cacciare questo sentimento di debolezza che lo stato attuale dell'europa ha gittato negli animi
l'arte viene a ripugnar la natura e lo stato è intrinseca mente vizioso
subordinate). romagnosi, 19-540: lo stato di famiglia, quello di tribù
doganale o economica in genere, obbliga lo stato contraente che concede tale clausola a
nella materia che è oggetto di accordo, lo stato concedente già riserva o riserverà in
l'indipendenza di tutti i popoli, lo sviluppo della cooperazione tra gli stati nel
del consiglio economico e sociale, con lo scopo di assicurare i mezzi finanziari necessari
di assistenza tecnica considerati fondamentali per promuovere lo sviluppo economico, sociale, tecnico e
, commissione per le riparazioni) e lo scopo di mantenere la pace e incrementare
8. insieme delle persone (per lo più mercanti o studenti) provenienti da
che rappresenta. iacopone, 1-34-48: lo diavol ci areca mala tentazione: /
* 1 piccinino e 'l carmagnola e lo sforza di contado erano o d'infima
, xxxv-i-372: vorria, come leone / lo figlio a sua nazione / face di
un anno, senza difetto, per lo peccato, ed un montone senza difetto per
dante, inf., 2-1: lo giorno se n'andava, e l'aere
sì se ne rise, / che lo splendor de li occhi suoi ridenti / mia
pron. di terza persona (il, lo, la, gli, li,
i-85: li fece certi doni e ne lo rimandò alla stanza. -ant.
non mi bisogna né talenta tanto / lo tuo mestiere, ch'io ne sia vogliosa
/ di doralice, et in furor lo spinge. lippi, 1-76: poi vende
bussò alla porta di un contadino, e lo destò domandandogli dell'acqua, e ne
guance ne li diè tanti colpi che lo sparvieri e le guance di borra tutte si
so se v'è contato / ch'eo lo faccio per arti, / che voi
mità, e ne lo amarono per l'affezione che dimostrò d'
: il notaio ne fu vinto e lo fornì di tutti quegli schiarimenti che furono chiesti
: di ciò chiama testimonio colui che lo sa, e come tu prieghi lui che
stesso; il volume del collo ne lo impediva. saba, 14: d'un
tenuto [il figlio], per lo beneficio che n'ha ricevuto. pascoli,
compì, ogg. o neutro: lo, la, li, le.
4-119: me ne vuol sempre perché non lo prendo troppo sul serio. =
sposa di dio surge, / a mattinar lo sposo perché l'ami. niccolò del
, vii-479 (23-8): vedrete zà lo nobele tesoro / ch'amor ni presta
morti salvo l'interprete. ne pregò molto lo dovessemo rescattare con qualche marcadanzia. bandello
delectamo, / tutt'a quella binja lo trobamo, / e. ppuru de
e fare alcuno prologo, certo noi lo potemo bene, non per acquistare benivolenza
/ ne per altra intendanza / lo vostro cor non faccia fallimento. dante,
espressione interrogativa o affermativa, per lo più con una sfumatura di ironia o di
ella non potesse farvi, e forse lo farà prima che sia giorno...
] -imbriani, 6-6: « chéh! lo squillacciotti, così franco, così leale
ammazzarsi quando si sa di dover morire lo stesso, un giorno o l'altro,
giacomo da lentini, 4: lo meo namoramento /... / cor
/... / cor no lo penzaria né diria lingua. rustico, vi-1-140
. chiaro davanzati, xxvii-124: dire non lo poria / ned istimar con core.
duoli né mi credea / che risaper tu lo dovessi. imbriani, 6-58: questi
gusto i maschi. casti, 23-125: lo struzzo è assai maggior, sì forte
però che né voi né io vorreste tórre lo sudore a persona. giusto de'conti
lei, né un giorno, invan lo speri. nievo, 621: lo scilocco
invan lo speri. nievo, 621: lo scilocco della sera prima aveva lasciato le
la chiesa si trovasse; né io lo sapevo. 6. con uso disgiuntivo
di maritaggio, 19: quando lo tuo marito sarà affaticato per malattìa o
fatiche e dormirassi, guarda che tu no lo desti subitamente ned in fretta. boiardo
dalla particella negativa pleonastica non, che lo segue immediatamente. latini, rettor.
sereno; né freddo o caldo mai non lo tormenta. -in relazione con
. chiaro davanzati, xi-22: se lo cor more, morire io non voglio
negativo a una frase, per lo più riprendendo e rafforzando una negazione espressa
sospetto, ma tanto orribile che non lo dico nemmeno a me stesso, e
sendo fatte tre schiere di noi, lo re fecie spiegare una bandiera che la
levasi de la rena d'etiopia / lo vento peregrin che l'aere turba, /
sera innanzi. bonsanti, 5-5: lo sciacquio si andò allontanando...,
ultime nebbie del dormiveglia di colei che lo era venuta ascoltando. -espressione astratta,
che è netto per noi tutti questi altri lo piglian per nebbia! bacchelli, 1-ii-353
l'ultimo vostro foglio, scritto su lo spirar dell'anno scorso, ha avuta la
né gelo. mazza, iv-27: lo spirito, / come fior, si dischiude
immenso, / se d'ozio vii nebbia lo tocchi e offeso / al suol ne
avea distesa una nebbia, la quale lo giorno li copria dal sole e tenevali
monterà, insino a'cieli monterà e lo capo suo toccherà le nebbie e alla
perché è dal suo, e non lo vorrebbe scoprire: ché vi so dire
il tempo che trova: per indicare lo scarso influsso da essa esercitato sulle condizioni
sottile sottile. fogazzaro, 5-462: lo zio piero si piantò a quella finestra
privo di limpidezza (l'occhio, lo sguardo!. dossi, i-25:
pioere, o vien la bufera che lo trebbia o certi nebbionacci che ghi dànno
: coglieva su un marrone, nebbiosamente lo sgusciava, se lo portava alla bocca.
marrone, nebbiosamente lo sgusciava, se lo portava alla bocca. = comp
alba stavo attento per accorgermi dove finiva lo stradone e cominciavano i palazzi e c'era
di sapienza e di libertà! bel lo spirito tuo era allora più sparuto e più
cristo ad arimane. molineri, 1-96: lo scosse una vampa un turbine gli girò
quella porpora. menzini, i-237: due lo reggon sulle braccia / e gli ciondola
. fr. colonna, 2-168: lo ultimo [pilastro era] di preziosa nebride
dell'ignoranza... e per lo caldo, il furor dell'iracundo nel qual
nella nebula, perché li nimici avessono lo sole nella fronte. boine, i-95
mila nebule o macchie albeggianti, per lo più lentiformi. calvino, 10-157:
): io imaginava di guardare verso lo cielo, e pareami vedere moltitudine d'angeli
volta celeste in forma di nebbia, per lo più debolmente luminosa. -nebulose anagalattiche o
eccita il gas (e rappresentano per lo più resti di stelle novae). -nebulose
materia luminosa e fosforescente ond'è ripieno lo spazio. de amicis, i-772:
che avvolgono un astro e ne offuscano lo splendore. tommaseo [s.
nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo, / io non
alcali, quale impedisce il cristallo e lo fa oscuro e nebuloso. -incapace di
che una nebulosa rimembranza delle antiche attitudini lo guidasse vagamente in questa rinascita. gramsci
molto adornano l'ubbidienza. e così per lo contrario la faccia nebulosa e torbida e
fiorio, per la futura speranza che lo 'ngannava, lieta vita, la non
maestro alberto [tommaseo]: ercule lo prese da capo e poco meno necandolo
necessariamente in quella [filosofia] termina lo suo viso e con più fervore,
e dolcorazione dei sughi, e queste per lo più sono glandole. chiari, i-65
fu violento, sì superbo; e lo offendono tutti i peccatori, i quali sono
alla mala volontà, si viene a prendere lo male in usanza e a farsi l'
usanza e a farsi l'abito, mediante lo quale poi si fa male quasi necessariamente
. targioni pozzetti, 12-8-297: per lo smisurato sbassamento del pelo dell'acqua d'
imperioso della medesima. foscolo, viii-166: lo stato d'impoverimento a cui gran parte
etade quattro cose, necessarie a lo entrare ne la cittade del bene vivere
d'annunzio, v-i- 317: lo scontento e il corruccio degli anni imbelli,
bibbia volgar., ix-363: per lo fermo una cosa è necessaria. maria ha
stasera di sorte che differirò a domani lo scrivere altro che el necessarissimo. manzoni
questo mondo, di questa storia vivo lo strettamente necessario. -sm.
della necessità (e si contrappone per lo più a contingente). piccolomini
tale stato di cose che rende impossibile lo stato contrario. rosmini, ix-363:
i-38: la materia è contingente, lo spazio è necessario; e la contingenza non
di volontà; e così, per lo converso, quello che non è di
sì come sarebbe a dire, se lo freddo è generativo de l'acqua, e
vedemo li nuvoli generare acqua, che lo freddo è generativo de li nuvoli;
4-i-68: un giudizio è necessario quando lo spirito è nell 'impossibilità di formarne un
necessario che si ficchi / uno spiedo per lo corpo o che s'impicchi, /
: item demo nela paglia segalecia per lo neciessario d-xxij... item demo nele
orafo ammazzato, il gittaro giù per lo necessario. ser giovanni, 3-210: ricciardo
ebbelo morto, e gittòllo giù per lo nicissario, e serrò l'uscio. fr
loro le cose che aveano necessarie per lo cammino. passavanti, 231: fecesi [
ebraica, la quale aveva necessaria per lo traslatare della scrittura santa. tortora,
ma quantunqu'a deu petite / tuttu lo 'm balia tenete. liburnio, 3-6:
e che sia proporzionato al pericolo che lo ha determinato, e salvo l'obbligo
... si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall'altrui
fondamento delle sanzioni. galluppi, 1-ii-199: lo spazio è... una rappresentazione
sistema, appare esplicitamente dalla nota tesi che lo sviluppo storico sarà caratterizzato a un certo
: il così detto irrazionale, se lo si consideri positivamente, si discopre necessità
spiacevole, dannoso, funesto (e anche lo stesso evento ineluttabile, l'occasione inevitabile
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-115: lo tempo se nde va e la morte vene
la vita tiranna e brutale... lo riafferrava colle sue necessità. borgese,
: soprattutto [quella piccola somma] lo preservava dall'ansia di doversi rivolgere, per