. breve di montieri, v-51-130: lo signore e li consuli...
lotario diacono volgar., i-257: lo venerabile benedetto in altre contrade mutoe luogo
come l'oro, il quale per lo fuoco non menova, ma diventa pulito.
petrarca, 50-21: la mensa [lo zappador] ingombra / di povere vivande,
: l'ozio e la mensa sana lo rimisero presto in carne. -benedizione
da mensa: componimento conviviale, per lo più di genere encomiastico. carducci,
che non predispongono questo servizio corrispondono per lo più ai dipendenti un'indennità di mensa
pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane de li angeli si manucal idem
bevande saranno apparecchiate in questa mensa niuno lo sa; senza rivelazione è non pure
di venere, così [psiche] vinse lo innamorato amore, ch'egli..
. ed in su questa mensa si ponerà lo pane santo. bibbia volgar.,
il luogo dove fate la cena ben lo chiamate mensa, ma non altare. pacichelli
amor, con mense stese / fai star lo to affidato. -imbandire,
per un pasto; collocarvi, per lo più con una certa abbondanza, cibi
dita, fino a terminare, per lo più ramificandosi, in prossimità del monte
raggi meridiani di mese in mese, altri lo hanno chiamato 'miniacus ', che
conporteré sto mensfato, / che son lo vostro fiolo con suo potere, /
somma di danaro corrisposta mensilmente, per lo più come retribuzione per un lavoro compiuto
2-242: 'mensola': questo vocabulo significa lo piumacciuolo o lo capitello o lo scedone
: questo vocabulo significa lo piumacciuolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che
vocabulo significa lo piumacciuolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama,
volte s'intagliano in forma de uno uomo lo quale sostenga la trave. castiglione,
tanto in fuori senza modiglioni o mensole che lo regges- sino, fece que'lastroni,
a oggetti di piccole dimensioni, per lo più ornamentali, o a opere d'
poggia a una parete, sostenuto per lo più da due gambe elegantemente scolpite e
, astucci. moravia, xi-531: lo spogliatoio aveva la tenda aperta, dentro
specchio dalla mensola dell'armadio e se lo passò dietro la nuca. 4
sulla mensola. cassola, 6-86: lo zucchero era sopra la mensola del camino
mensola o sostegno scorre lungo il ramo e lo rende angolato... nel crescere
, 6-53: la menegazzi... lo aveva lasciato da cobianchi a san lorenzo
... e poi però miracolosamente lo ritrovò, su la mensolina de vetro
, su la mensolina de vetro de lo specchio der lavamano. 2.
di una scrivania ed estraibili, per lo più per mezzo di anelli, a sostegno
il guarda-fortificazioni se ne avvide, e lo partecipò all'impresario. manzoni, v-2-67
. p. venier, li-2-612: lo lusingava con promesse di puntualità ne'mensuali
di sostenere in questo paese la guerra, lo pose in necessità d'imporre allo stato
anonimo fiorentino, iii-614: sì come lo geometra, ciò è mensuratóre, quando
ignora in che parte della circumferenza è lo principio del misurare e non vi sa tornare
distillazione a corrente di vapore; ha per lo più colore giallo-verde; il componente principale
o infiorescenza di tale pianta (usati per lo più come alimento o medicina oppure in
tre oncie mattina e sera, corrobora lo stomaco, aiuta la concozzione, apre
menta richiede una dolce umidezza; per lo che ben si pone accanto d'una fontana
o essenza di menta. -anche: lo stesso sciroppo e l'essenza, impiegati per
di menta piperita, adoprati per confortare lo stomaco. tommaseo [s. v.
periodica: eruzione cutanea, localizzata per lo più nel viso, ricorrente in corrispondenza
mortai malinconia l'assale / senza chi lo conforta e lo consola. / in quella
l'assale / senza chi lo conforta e lo consola. / in quella densa oscurità
il piave mormorò: / non passa lo straniero! luzi, 2-21: «
se partino de qua, parlererano con lo imperatore, qual è lontano di qua
pettegolo. cavalca, ii-25: lo susurrone e mormoratore e bi- linguo è
malcontento, insoddisfazione, dissenso (per lo più non apertamente); che protesta
da mormorare; a testimonianza del fornacciari lo dicono nella campagna lucchese. =
, sf. maldicenza diffusa, per lo più nell'ambito privato e in modo
e con mormorazione, quasi come se lo facessono malvolentieri, e però poco meritano.
. lanzi, iii-60: tali mormorazioni lo misero per altra via. 6
in burrasca. simintendi, 2-185: lo scoglio... combatte tonda con
iscambio, a quel barlume, lo stroscio d'acqua dal mormorio della frittura
effetti e pronta a mutar di umore, lo accolse con un mormorio di ammirazione.
espressione di malcontento e disapprovazione, per lo più diffusa, che manifesta biasimo e
nelli modi suddetti, se ben erano per lo più ubidite, non però senza qualche
sua posta creare il meraviglioso mormorio che lo circondava. ungaretti, ii-31: ancella
v.]: 'mormorioso ': lo stesso che 'mormorevole'. bacchetti,
spopperà, converrebbe avere una ischiavetta che lo guardassi tuttavia, o veramente uno di
, condotto il moro a casa, lo sottomise a tutte le lavature, a tutte
. arabo, saraceno, musulmano (per lo più al plur., con partic
, come gli attori per tradizione perpetua lo rappresentano, un moro negro, anzi
1-2-241: finquì si son fatti per lo più in toscana i tini di castagno,
fermo più che '1 genovese moro / lo detto di cristofano in toscana. =
insalar pesci:... qui sarà lo scanale, la morena, la tonnina
brescia mi sia mostrato debitore moroso, lo sapete voi che avete ricevuta una cambiale
è diventata liquore alla nostra sete, e lo zaino è un armadio fornito; e
della commedia dell'arte, esprimendosi per lo più in lingua, e intorno alle
e conta a la mi'amata / lo mal che patit'aggio / per sua
. bruno, 3-301: questo non lo dimando per me, al quale la
quantità complessiva delle dita distese (per lo più nelle espressioni fare o giocare alla
che lo richiede) e mescendosi, or l'uno
azeglio, 6-19: non potevano impedire che lo strepitoso esercizio del giuocar a morra,
, 18-45: tra lui e me, lo sento, avviene un po'come nel
morra. grigli, 4-225: affermò lo stesso martelli che... andava
il sangue maggior momento di velocità per lo salasso del piede che dal succhiamento fatto
, morròite), sf. (per lo più al plur.). medie
xiii. -anche sostant. (per lo più al plur.). silone
ella m'afferrò il braccio e me lo strinse come in una morsa. di
m'afferrò, vivamente pel braccio, me lo strinse come in una morsa e,
e glielo strinse forte, che a lo sgranfia parve glielo stritolasse una morsa,
delle dita, stretta delle braccia per lo più vigorosa ed energica. - anche
caviglia, implacabile! venditti, 1-164: lo attanagliò con mani bianco-azzurre. /.
e guarrà. ojetti, 1-168: lo reggevano [il toro] in due,
, ma dopo mezzo minuto, quando lo scoppio dovrebbe avvenire, m'accorgo invece
carne, un vampiro insaziabile, che lo dissanguava, e col sangue ne suggeva
'soffocare nella morsa della volontà realizzatrice lo spasimo dell'idea 'o qualche cosa
di legno o di ferro, per lo più rivestiti di cuoio, opportunamente sagomati
a. pucci, 4-286: rifiutar dovrebbe lo 'nvitato / non che, senza invitar
spezzettate. bresciani, 6-x-270: lo strudel... è un biscione di
a spegnere l'appetito e a saturar lo stomaco. ci date degl'intingoli,
s anonimo veneziano, lxvi-1-97: toi lo capone e 'l lombolo del porco e
morselletti e meti queste cosse a soffrigger in lo songiazo fresco in quantità. m.
fa'che con un morselletto di carne lo ingiottisca. boccalini, i-13: gran spaccio
altro il fattore non potette vederla, lo rimando oggi, con scusa di mandargli
, il capresto e la mannaia / e lo squartare e l'essere impalato.
da ingoiarsi in una volta, per lo più in forma di pillola.
san pietro, veg- gendo che lo menavano, si prese uno suo morsellieri,
inghiottire. boccamazza, i-1-461: quando lo ucello ha vermi in la testa,
in piccole dosi, in forma per lo più di pillola. citolini, 474
per uso di legature volanti e per lo più tratto da vecchi canapi disfatti. dizionario
misurare il diametro dei fili metallici e lo spessore di lamine molto sottili.
letter. acuto, indagatore, penetrante (lo sguardo); affilato, tagliente (
volte; mordere, azzannare (e per lo più è riferito ad animali, in
. storia di stefano, 2-10: lo serpente lo livrier ebe morse- gato,
di stefano, 2-10: lo serpente lo livrier ebe morse- gato, / e
passacantando. -mordicchiare qualcosa, per lo più in segno di nervosismo, di
aricastela està vesta penosa, / tesséola lo diavolo de pili de spinosa; / onne
io dico male de'miei greci dove lo vuole la verità, onde posso anche
sotto al velo, vidi scoperto / lo volto ch'i'fui catto. boccaccio,
una materia, compiuto da animali, per lo più feroci o velenosi, per fare
, anche, da uomini, per lo più come forma immediata e particolarmente violenta
, ov'era corso: / e a lo stillar del sangue ivi dié un morso
in sé punio. buti, 2-816: lo morso de la pianta che fece
, quando prese e morse e mangiò lo pomo a lui vietato contra '1 comandamento
il giardino, e gli occhi dell'anima lo vedevano oltre il morso o sbocco dei
alternando i morsi delicati del dobitz (lo scalpello piatto) a quelli più profondi
a quelli più profondi del botter (lo scalpello a sgubbia), spuntarono fuori
d'orzo, impiastato sopra la bocca lo stomaco, tolle lo morso del core
impiastato sopra la bocca lo stomaco, tolle lo morso del core. cagna, 1-162
, 14- 300: -o non lo sente lei quel continuo morso di cane
rota delle ginocchia? -veramente un limio ce lo sento. ma io ritenevo si trattasse
il core gli rodevano e con fieri morsi lo trafiggevano. aretino, v-1-614: l'
13-414: un picciol morso della coscienza lo scosse, lo richiamò a usare della sua
picciol morso della coscienza lo scosse, lo richiamò a usare della sua volontà virile
tutti quei morsi / che posson far lo cor volgere a dio, / alla mia
315-3: o crudel morte, ov'è lo tu'morso? petrarca, 120-5:
di tutta quella lealtà e franchezza, che lo rendono tanto simpatico e temuto nel giornalismo
ci siamo. -e perché non ce lo avete detto subito? -e come potevo
, moccolo; cero votivo (per lo più nell'espressione portareil morso fiorito a santa
facile l'apertura del libro e a nascondere lo spessore del cartone della coperta.
questi si chiamano denti secondini, cioè lo primo morso. poi mutano li due
, che si chiamarono mezzani, cioè lo secondo morso. quel medesimo li altri
uinto, ha gittato e rimesso lo ultimo morso de'do- ici dinanzi
arma i denti (ed è per lo più riferito, al fìgur., alla
morsotto alla via del naso e me lo staccò di netto. = deriv.
. trattato delle mascalcie, 154: lo morso del freno è posto a modo
posto a modo d'anello fabbricato, lo quale è più forte e più da
. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e il nitrir degli
[ai liberti] un morso che lo temano. tasso, 4-53: confortando
del vizio, il morso o lo sprone. chiesa, 1-42: di sé
dante, 4-355: non meriti che lo tuo morso e 'l freno / per
m'allenti il morso, / amor lo stringe e per mio mal diviene /
de roberto, 197: gli ostacoli lo eccitavano, lo rendevano smanioso e restio
, 197: gli ostacoli lo eccitavano, lo rendevano smanioso e restio come un puledro
si illustre donna al corso / spronate ormai lo stil, né il tenga a morso
selva amorosa è ormai trascorso / tanto lo stil che a disusata strada / mal
uno morsone: mostra che cascò lui e lo morsone e cascoglie sulle gambe, e
costantinopoli, 1-179: a la morsura de lo scorpione la radice de la piantaggine,
stomaco, quando si sente drento mordere lo stomaco alle interiora. pasta, 394:
veleno di peccato, il quale chi lo isguardasse e ripensasse con l'occhio dell'amore
insaccato di fegato e carne, per lo più di suino, ridotti a pasta
il fegato del porco e lessalo: poi lo cava e tritalo sulla taola col coltello
: se tu voi fare mortadelle, toi lo figato del porco e lo suo reta
, toi lo figato del porco e lo suo reta over raixella, toi lo figato
e lo suo reta over raixella, toi lo figato e falò alessare e quando è
e sale tanto che basta, e toi lo figato e queste cosse e bati ben
in quattro il cranio spacca / e per lo squarto la lingua gli svelle, /
, 224: voltava l'intriso per lo mortaio con quelle sue manine biancoline e
, i-118: ora, volendo mostrare come lo stucco s'impasti, si fa con
partic., degli ulivi) per impedire lo scorrimento e la dispersione dell'acqua o
quello fuso in un blocco unico con lo zoccolo, die ne determina l'inclinazione
mortaio elettrico: strumento usato per evidenziare lo sviluppo di calore dovuto ad una scarica
: tutti capirono che darmi consigli era lo stesso che pestare racqua nel mortaio.
brancati, 4-98: quello lì, me lo figuro, notte e giorno pesta nel
suo liquor perfetto, / nel nostro mortaiétto lo pestiamo. -mortaìno.
bere, i mortarelli dove si pista lo smiride. -mortarétto, mortariétto (v
sposo. anonimo veneziano, lxvi-1-77: toi lo batuto e li polastri che tu hai
nostra speranza fosse vana, maggiore sarebbe lo nostro difetto che di nullo altro mortale
mortai corpo di terra, / lo mio fermo desir vien da le stelle.
immortale, e in espressioni, per lo più letter., che dell'elemento
27-64: tu, figliuol, che per lo mortai pondo / ancor giù tornerai,
. gozzi, i11- 67: voi lo testificaste e suggellaste allora con le vite
a estinguersi con la vita fisica (lo spirito). tasso, n-iii-821:
, eternità, attualità perfetta che lo rendono parte della divinità; che appartiene
, è limite dello spirito, e lo signoreggia; onde lo spirito non può
dello spirito, e lo signoreggia; onde lo spirito non può vedere né pur se
comune a tutta l'umanità, che lo manifesta ed esprime (i sentimenti, i
che dal ciel prometeo tolse / per dar lo spirto all'uom caduco e frale
prima e poi era fatturo / per lo regno mortai eh'a lui soggiace, /
cause de deu et a cercar que sea lo celo: cum so sea causa qe
la vita terrena dell'uomo, per lo più in contrapposizione a quella eterna:
e là saltella / vid'io lo minotauro far cotale. idem, purg.
il dolore. boccalini, ii-ii: lo spagnuolo, trafitto da due mortalissime pugnalate
acuta, veemente e mortale, o per lo più ettica purulenta, che fa quella
provi, / poi non sa qual lo trovi. petrarca, 202-11: morte,
matteo correggiaio, 18: oimè, lo bel desio,... / o
. bandello, 4-10 (ii-709): lo sdegno e la còlerà che la donna
mortale / muove ratto a ferir chi lo calpesta. spolverini, xxx1- 110:
guido da pisa, 1-259: vedemmo lo edificio di quello mortale cavallo, che
). ariosto, 3-67: ha lo scudo mortai che, come pria / sì
le definizioni del concilio di trento, lo distingue dal peccato veniale). -i
, /... / peio lo vostro aspetto fa l'aneme perdire.
core del povero amante, che miseramente lo trafiggevano. aretino, v-1-781: io,
odio inestinguibile o invincibile ripugnanza (per lo piùnell'espressione nemico mortale). latini
. ed entrato in questo ufficio, lo trovò pieno di quistioni mortali. bandello,
un'offesa, un'ingiuria). -per lo più con valore iperbolico: molto grave
. -vittoria mortale: conseguita con lo sterminio di un gran numero di nemici
, / grave a la terra per lo mortai gelo. attribuito a petrarca, xlvii-239
chiabrera, 1-iv-35: a che tien per lo crin (spettacol fiero!) /
ecc.]. chiari, 5-118: lo ritrovò... col volto coperto
dal tuo letargo mortale. -che accompagna lo spegnersi di una civiltà. pascoli,
, iii-1-224: nel silenzio mortale s'ode lo strepito dell'acqua e il soffio intermesso
inno aveva un'energia macabra, / pareva lo scampanìo spettrale / di un continente sommerso
, / per amor di galvan, lo misliale, / per l'alto dio li
-che accompagna l'approsimarsi della morte (lo scorrere del tempo). b.
debolezza, fragilità, infelicità esistenziale, lo stato di limitatezza e imperfezione o,
invidierà l'illusion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite? leopardi
, ove sovente / delle vaghe mortali amor lo prese. 40. ant
mortale a patir caldo e verno, / lo dèi stimar per un momento breve /
chi poi ne ha sofferta una sola, lo chiamano 'pestello '; e chi
della gravidanza (e sono attribuibili per lo più a traumi sofferti dalla madre)
gruppi di persone scelte secondo il sesso, lo stato civile, l'età, la
tempo considerato è l'unità (per lo più tanno). -tavola di mortalità
xxxii-i], 26: mortale uno con lo pisaturo. ventura rosetti, 1-206:
a quello registrato normalmente e riconducibile per lo più a fatti morbosi epidemici, a
caldo, primavera umida, autunno ventoso, lo grano né vile né caro, puoco
, 4-1: che dobbiamo noi per lo giorno della natività intendere, se non
dell'arte', nel sistema hegeliano, lo sviluppo dialettico dei presupposti che determinano l'
b. croce, ii-7-151: se anche lo hegel non avesse espressamente enunciato la mortalità
che in altra parte esercitate o fate lo atto matrimoniale e carnale, sempre peccate mortalissimamente
umore mortalmente peccante, e pur lo punto con affetto dolente di contrizione verace
4. in modo non vitale, senza lo svolgimento delle funzioni biologiche. segneri
, come derivato da 'morto', esprime lo stato di colui che non è più vivo
come derivato da 'mortale ', esprime lo stato di colui ch'è soggetto a
avere -mi par vedere son- nando / lo giorno quando -vorrei fossimo in loco, /
di feste e di celebrazioni. -anche: lo sparo prodotto. cervio, lxvi-2-114
canta, folleggia e fa l'amore fra lo stridore degli zufoli, il tintinnio dei
, i-270: finalmente si udì raddoppiare lo scampanio... e i mortaletti che
tippe-tappe, e dall'uno all'altro se lo trovavano fra le gambe.
sf. incavo di sezione per * lo più quadrata o rettangolare, operato nello
della prova terrena concessa all'uomo e lo sottopone al giudizio divino individuale (morte
morte tolle al corpo la bellezza e lo colore, / e la forma è sì
disio tanto soave, / che mi tramuta lo color nel viso. idem, conv
grazia vuol che tu t'affronti / lo nostro imperadore, anzi la morte, /
ora della morte, poich'ebbe recevuto lo colpo della spada nel petto, s'
del mistero che gli incombe, come lo spettacolo di una morte. labriola,
. giamboni, 10-36: discese a lo 'nfemo, e al terzo dì risuscitò
sesta quando morio, che è a dire lo colmo del die. idem, par
posteri. x per lo più al plur. grande numero di decessi
: rabbrividii così, come chi ascolti / lo stridulo sogghigno della morte. cardarelli,
vi sedeva la morte e ché tinferno lo seguitava. vasari, iii-544: con
: titolo di opere pittoriche (per lo più affreschi di grandi dimensioni) che
immagine della morte, avvivando e incielando lo scheletro: l'angelo della morte.
ombrìa pigliando, / di quello amor lo prese morte strana. dante, inf
ne'suo'belli occhi, / sendo lo spirto già da lei diviso, / era
pezzi. d. bartoli, 2-2-121: lo sciaurato,... con un
, 31 (534): morti per lo più celeri, violente, non di
moriraio eo? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte
naturali, ma è procurata, per lo più volontariamente (ma, anche, talvolta
, 31 (534): morti per lo più celeri, violente, non di
ecc.) che costituisce la causa o lo strumento che provoca un decesso.
ne va, sembra che porte / lo spavento ne gli occhi, e in
o della vergine, che, fissato per lo più presuntivamente o in base a credenze
-anche: ricorrenza commemorativa, per lo più annuale, di un decesso.
di decadenza, di disfacimento, per lo più lento e irreversibile, di uno
fosse quello. 'l'anguilla su lo spiedo, i calama- retti fritti,
vedess'io lui fender per mezzo / lo core a la crudele che 'l mio squatra
sì decantata morte degli amanti si debba per lo più intendere una morte amorosa alla platonica
peccato originale. iacopone, 1-11-44: lo satisfare parerne iustizia en so atto;
della mente, che demonstra a vedere lo criatore nostro e le suoe virtude.
). sermone gallo-italico, v-21-43: lo mal angel per sa folia si perdé
. cavalca, 9-151: molto più è lo beneficio della redenzione, per la quale
, inf., 1-117: io per lo tuo me'penso e discerno / che
a questa città di dio, per lo contrario sarà la miseria sempiterna, che
ufficiale e sui giornali, che hanno lo scopo di ottenere notizie dello scomparso (
eseguita con determinate formalità (e per lo più in pubblico, onde l'espressione
di un giudizio di condanna (per lo più in espressioni come condanna, condannato
della vita per esecuzione un tempo per lo più in forma pubblica (e,
ogni parte del mondo, degli uomini che lo riterranno il più giusto, il più
delle funzioni vitali, che sopravviene per lo più in seguito ad assideramento, a
funzione liturgica, pratica ascetica che ha lo scopo di aiutare i fedeli a rivolgere
'mostro 'al generale garibaldi e lo rendeva in colpa del non essere stato
: so bene che, s'elli lo potesse sapere, ch'elli questa mia
malata a morte, per darle consolazione lo re in sua presenza la face fare
.. essere affogati: altri, per lo disagio continuato dì e notte, ammalati
gracci, / gridando a morte, allorché lo sparviere / pre- veggiano venire,.
essa, incontenente fo preso a morte de lo amore de elena. guido da pisa
: miso, quando si vide senza lo compagno ch'era campato, addolorato a
pagata. chiaro davanzali, 27-3: lo lunicorno... si prende / a
malattie, scampato a pericoli (per lo più in non integre condizioni fìsiche e
cuore quando ti ho incontrato, e lo stesso devo aver riso come una stupida
! '. panzini, i-369: lo voleva battere a morte. pratolini,
a morte. pratolini, 10-124: lo colpii. ci picchiammo a morte.
/ come già molti fanno / per lo campar over sua morte o briga.
farne strazio peggio che morte. 'lo volevano a morte '. carducci,
(224): udì le voci che lo chiedevano a morte]. -come
sofferenze. dante, xxi-2: lo doloroso amor che mi conduce / a
di morte per piacer di quella / che lo mio cor solea tener gioioso, /
c'a morte mi mise, / come lo ba- dalisco / c'ancide che gli
): ora, s'i'voglio sfogar lo dolore, / che a poco a
. una infermità che quasi alla morte lo condusse. de jennaro, 152:
la mia misera mente, / a lo sparir de la vital mia luce, /
v.]: la malatti a che lo trasse alla morte. rapini, 20-378
e signore, tradito dal loro condiscepolo, lo vider menare alla morte a modo di
. pulci, 1-8: gan traditor lo condusse alla morte / in roncisvalle,
poi che fo omo, a morte lo desti, / e la sua carne a
nella fede del figliuolo di dio, lo quale m'amò e diede se medesimo
-che ha espressione gelida e crudele (lo sguardo). vittorini, 9-76
cavalca, 18-35: quando... lo principale rispetto non è della salute dell'
che con la morte... lo amò sino alla morte. v'amerò per
li andava per le belle membra e lo capo li cascò insù le spalle.
guido da pisa, 1-324: tanto lo strinse la pietà paternale, che per
la pietà paternale, che per defendere lo padre si misse alla morte. bibbia
passati, sì come piacque al glorioso sire lo quale non negoe la morte a sé
risultato probabilmente avverso di un affare, lo sviluppo prevedibilmente dannoso di una situazione.
che mi toccherà e prepararmici in tempo. lo dice chi è nel dubbio di sventura
come va a finire questa faccenda. lo dice chi è nel dubbio di sventure
/ che si comincia in punta de lo stelo / a cui la prima rota
costui che sanza morte / va per lo regno de la morta gente?
cavaliere e chi è elli che cosie lo disonorate villanamente? -ed elli rispuosero:
, / molto più m'entra ne lo core amara. g. villani, 7-66
. g. villani, 7-66: come lo re carlo ebbe la detta risposta,
/ e di due morti in un punto lo sfida. -condurre in fin di
/ se la tocca [una dama] lo sposo, si scapiglia / e le
molti, che, domandandomelo e non lo avendo, mi vo- levono mal di
bacche, foglie di mirto, per lo più impiegata come cosmetico. pratesi,
come cosmetico. pratesi, 1-393: lo metteva ora supino, ora di fianco,
]: 'mortella salvatica 'vale lo stesso che lentisco o lentischio.
': mortella di foglia grande. lo stesso che 'mortella romana '.
linguaggio puerile 'la morte secca'è lo scheletro. e. cecchi, 3-118:
soccorrerà al morticino la tutela sociale che lo scordò vivo. pascoli, 14: il
brillante, / e benché donne debili / lo faren pia- gnistridulo / morticolor di
elisire, / di propria man ve lo volessi dare? cattaneo, v-1-197:
mortifere! e. cecchi, 3-152: lo stato di durango formicola come non mai
., 2-83: quando io a troia lo mandai per difendere la grecia, io
difendere la grecia, io sapevo che io lo mandavo nella mortifera guerra e non al
/ del mortifero dio delle saette / aureo lo scettro. bacchelli, 18-ii-95: levai
gli argini cretacei con un silenzio che lo rendeva più torvo. 9.
latina. mazzini, 25-175: vidi lo scetticismo, il freddo mortifero scetticismo,
all'aria libera da quell'onda mortifera che lo sommergeva e l'annegava. montano,
affetto mortifero. moretti, 130: lo so bene che non m'ami, /
so bene che non m'ami, / lo so bene che mi fuggi, /
capo al regno dei morti, che lo circonda e ne costituisce il confine (
1-26: per la mira dobbiamo intendere lo mortificaménto della carne. patrizi, 1-51
riunirsi che noi facciam con dio per lo mezo della contemplazione. alla quale vera
degli affetti e della concupiscenza, per lo mortificaménto'che di loro avranno fatto le
. martini, 4-55: ah! lo odo, lo veggo ancora il buon
, 4-55: ah! lo odo, lo veggo ancora il buon professore..
cauterio... ancora è bono lo empiastro facto di scabiosa: conciosiacosa che
spiriti infraliscono e vengon meno: per lo quale infralimento si mortificano le membra.
la sospensione dell'attività vegetativa; mutare lo sviluppo. soderini, ii-340: quando
? chiose sopra dante, 1-397: lo sole, quando è presso al dì
] molto vicino,... lo smorziamo con le acque, lo mortifichiamo
.. lo smorziamo con le acque, lo mortifichiamo sotto la cenere.
., i-1-108: quando vedi che lo tuo uccello hae pidocchi, fali questa medicina
con sputo di omo e con cenere lo mortifica. trattati dell'arte del vetro
dell'arte del vetro, 137: se lo vuoi mortificare [il mercurio],
vuoi mortificare [il mercurio], lo mortifica con atramento e sale comune e so-
servi. scala del paradiso, 485: lo verbo di dio, ch'è una
è una sustanzia col padre, per lo suo avvenimento nell'anima fa perfetta la
morte, la quale essendo mortificata, lo discepolo della teologia diventa alluminato. pascoli
il conte per il rancore interno che lo rodeva; il nello per fabricare la sua
inspirazione letteraria. capuana, 15-235: lo studiare come e fin dove l'influsso di
spazio. pavese, 4-116: per lo meno all'inizio, la cella mortifica,
future. cavalca, 19-311: se lo spirito incorporeo... è tenuto
.. è tenuto nel corpo vivo lo quale vivifica, perché è contra ragione
ma eziandio mortificare tutti e sensi, lo udire, il gusto, el tatto
... bandisce il fratricida assalone, lo detesta per parto delle sue viscere e
detesta per parto delle sue viscere e lo esclude dal possesso della grazia reale e
, doppo averlo mortificato un pezzo, lo ammette di nuovo all'antica benevolenza.
. - anche: ricondurre, per lo più bruscamente, una persona alla consapevolezza
ha parlato. malvezzi, 4-25: lo supplicò umilmente, quando lo voleva mortificare
4-25: lo supplicò umilmente, quando lo voleva mortificare, a non lo mortificare in
quando lo voleva mortificare, a non lo mortificare in presenza de'suoi emuli.
xiii-166: la brusca risposta della ragazza non lo aveva né mortificato né sorpreso. pavese
il quale risparmia le forze e appura lo spirito. = comp. di
due mesi dell'anno, quando per lo freddo e altre cagioni sono [i
-per estens. estinto o venuto meno (lo spirito vitale, la forza).
4. reso inattivo con altre sostanze che lo riducono allo stato solido o semisolido (
con sputo di omo e con cenere lo mortifica: poscia mortificato) rendi songia vecchia
sua potenza con riscaldare molto bene e lo stomaco e le viscere e tutto 'l corpo
virtù). iacopone, 1-36-82: lo terzo celo è de piu altura, /
come avevan fatto di ottavio contro tiberio, lo indussero a fabbricar alla plebe nuovi malanni
molin, lxxx-4-83: il padre, che lo vedeva più spiritoso di quello comportava il
assoggettato a una dura disciplina (lo spirito, la volontà, l'
dolore, contrizione (l'espressione, lo sguardo, l'atteggiamento, il comportamento
g. rosso, 1-18: lo segno della mortifìcatura della fistola è questo
a dio. costo, 1-56: lo stato vedovile, che in altre suol
ma, considerando la mia inabilità e lo stato nel quale mi trovava, mi
virtù temperativa, per modo che per lo suo temperamento ristri gne le membra dissolute
specialmente quando si fanno in mortidio, lo sterco loro è cibo de l'omo?
violento, è stata sospesa, e lo sarà sempre, perché i bisogni dello
poscia, guardando nella camara, vide lo serpente morto. lorenzo de'medici,
faccia. -tornato nel nulla (lo spirito, l'anima).
iv-xxvi-13: enea rege, per onorare lo corpo di miseno morto,...
la scure ad aiutare tagliare le legne per lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto
legne per lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto. boccaccio, dee.,
ancora viva, o presente, per lo più allo scopo di trarre un guadagno
dolze spera, / che ne lo scuro mi donò lumera: / ohmè,
ritonda, 1-51: la reina, trovando lo suo figliolo morto, divenne la più
. eneide volgar., 78: lo ditto ellinor, vedendosi giunto al partito
, ched eo porto, / consuma lo color, che mi sostene, / sì
desio, / menò volando al ciel lo spirto mio, / lasciando le mie membra
5-56: se non fussi che [lo strale] giunse al calcagno / quanto potè
insufficiente. -inespressivo, languido (lo sguardo). pindemonte, ii-13:
che è tutto morto; ma se noi lo facciamo rinascere e lo mettiamo in vicinanza
ma se noi lo facciamo rinascere e lo mettiamo in vicinanza dell'idrogeno sarà per
, parassitario. bandmi, 2-i-117: lo stato di siena era tenuto per la
. leopardi, 1-97: v'attendea lo scuro / tartaro, e l'onda
una cosa non si trovò mai chi lo sapesse imitare, cioè in una vernice
dietro una morta luce argentea, cresceva lo squallido del luogo dove infine si giunse
la spagna sopravvive a se stessa fra lo scenario lacerato dell'impero di carlo v
esopo volgar., 4-153: per lo ventre esso servigio [di dio]
colore. bonghi, 1-93: ora lo studio de'classici produce stanchezza di mente
, se pure, a fame riprodurre lo stile in un modo meccanico e morto
esopo volgar., 4-65: per lo serpente s'intende le crudeli pene dell'inferno
xx-26: ora quasi morto / vede lo core a cui era sposata, / e
cino, iii-23-5: resta di pianger lo cor morto / entro in quell'ora l'
. libro di sentenze, 1-62: lo piccolo uomo è morto dalla 'nvidia.
paglia accesa, due occhi fissi morti che lo guardavano. pirandello, 8-845: costernatissimo
94: il vecchio, dicendo che lo suo corpo era morto al mondo, pur
le tribolazioni con allegrezza, alli quali lo mondo è morto. segneri, i-32
ciel montare. iacopone, 1-62-19: lo magnare e lo bere / è stato 'l
iacopone, 1-62-19: lo magnare e lo bere / è stato 'l meo deletto
e posare e gaudere / e dormire a lo letto; / non credeva potere /
sa pere che veramente morto lo malvagio uomo dire si puote e massimamente
., vi-419: non vi piegate sotto lo legame, però che voi caggerete con
connotati di queste persone. / ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene,
morti i preti hanno sempre ragione. io lo sapevo, e lo sapeva anche lui
ragione. io lo sapevo, e lo sapeva anche lui. -corpo umano
., 3-12: se 'l tronco o lo stipite della vite fusse cavato o per
meno legittima, che si tiene per lo più gelosamente occultata. -anche: bottino
per vedere se c'era il morto. lo trovò: e pensando...
presente ed è chiamato il morto (per lo più nella locuz. giocare col morto
il ferrucci, già gravemente ferito, lo volle finire di propria mano o,
secondo altri, gli inferse una pugnalata e lo fece finire dai suoi soldati).
questi, vedendoselo ormai venire addosso, lo guarda in volto e sorridendo gli dice:
fecesi [in firenze] comandamento per lo comune, che neuno morto si dovesse bandire
]: morto o vivo ordinò che glie lo consegnassero. « morto o vivo?
giacomino da verona, xxxv-1-651: lo mal conduce a morto cun quel angel
a morto cun quel angel perdù / e lo ben dona vita en cel con 'l
tela gialla e col fez rosso, lo presero per lui, sì, ma che
. eneide volgar., 78: lo ditto ellinor, vedendosi giunto al partito
al passato. pratolini, 8-384: lo sciopero era finito per tutti, e
4-ii-360: il suo cervel, dio lo risposi, / in tutt'altre faccende
trovarsi guarito da una malattia che per lo più ha esito letale; ritornare da
: chi era creduto morto, e lo vediamo da una malattia o da un viaggio
morto da burla fino a che la vecchia lo farà sul serio. de amicis,
placido non sapeva il perché, no non lo sapeva e non sapeva neppure perché l'
: 'fanno prima il morto e poi lo piangono ': lacrime di coccodrilli.
fare venir voglia ai morti (per lo più in costrutto ipotetico): esser
, si dice di cosa, per lo più da bere o da mangiare,
fargli vomitare il morto, e così lo cacciarono via nudo e crudo.
mercatanti e stancandosi loro il cammello, lo lasciarono in su la strada per morto.
brenta solchi con tal trionfo e si vóti lo scrigno? ma parli a'morti.
: * parlare ai morti ': lo stesso che al deserto. a chi non
rimanere morto: morire improvvisamente, per lo più di morte violenta. g.
reina belisea, e cate- lina non lo volea se non per uomo morto.
esclamò con voce fioca don abbondio. « lo voglio sapere ». « chi v'
morto? gli levate questo guadagno? lo volete morto '. baldini, i-794:
, veri idoli del suo cuore, tu lo rovini, tu lo vuoi morto.
cuore, tu lo rovini, tu lo vuoi morto. -volere uno vivo 0
poveraccio, miserabile (e ha per lo più una connotazione spreg. e ingiuriosa)
accompagnare alla sepoltura un defunto, per lo più con particolare solennità e sfarzo;
... le lbr. 29 per lo mortuoro di tegghiai suo padre. luca
mortorio, la macchina del mausoleo, lo strascino delle gramaglie, e banderuole della
intanto il mortoro andava oltre; noi lo seguitavamo ed arrivàmo al sepolcro. carducci,
fucini, 292: qualche mese dopo, lo rividi in una città di questo mondo
i-1307: ho goduto dal mio tavolino lo spettacolo dei mortori che sfilavano in fondo
- nel mortorio del venerdì santo e lo scioglimento ir- ruento del sabato, quando
città pentagona talora, quando meno se lo aspetta, riserba delle improvvisate al pellegrino
« dài, giacché ci siamo. non lo vedi, come ha detto sabrina:
istessa ingenuità d'essere, per lo più, le comete fiaccole da
bibbia volgar. [tommaseoj: sarae lo mortorio di que- sto_populo in cibo agli
, xxxv-1-817: andà', bu- snardo lo criaor, / sì me'l metì in
arbasino, 11- 135: lei lo odia anche molto, perché sospetta che stia
allo improvviso mi venne esclamato: almeno lo avessi io veduto morto! ed egli
xiv-22: che così fosse... lo riconoscevo dalla sensazione mortuaria che provavo ogni
, che l'aveva preso per aiutar lo scaccino ma soprattutto per fare il mortuario
bembo, 10-v-321: sapete bene che per lo vacante e mortuario solo niuno sì poco
mai premio niuno... per lo vacante e mortuorio della commenda di bologna
gastrula, dopo i quali ha inizio lo sviluppo embrionale). -anche: tipo
due sieno le realità individue, dove lo sforzo invadente dividersi in due sforzi,
usate di vivere morvidamente, andavano per lo mondo sviandosi. =
, morbido. simintendi, 3-226: lo corallo fue sotto tacque mor- vida erba
[i levrieri di malta] per lo lungo e morvido pelo. -finissimo,
prò aver polito volto? / porràsece lo scorteco, ch'el coi'vecchio n'
vecchio n'à tolto; / armette lo coi'morvedo, parrà ti- tula molto
partic. nel volto (e per lo più è usato al plur.).
che le si scolò e perdé irrimediabilmente lo occhio sinistro. f. f. frugoni
, plagiate da diverse fonti, per lo più senza arte e coesione.
che quello che noi volessimo per noi lo facciamo ad altrui. che altro predica
: vedea il buon apostolo [paolo] lo scandalo che quegli ebrei si prendevano del
: l'estetico enrico avrà, quand'io lo vegga, la tua ambasciata: ora
composti di stelle al modo musaico, lo quale è conosciuto da'sottili dipintori. storia
volgar., 5-2 (117): lo spazzo [della sala di priamo]
elementi estranei o eterogenei (ma per lo più con l'intenzione di ottenere un
uno schizzo riportato sulla superficie, per lo più a cominciare dall'esterno delle singole
, essendo quelli minori, potessero per lo campo e piano con essi rigirare in
; e dal commettere insieme questi pezzi lo dimandarono musaico e nei pavimenti di molte
misture diverse, le quali col tempo lo fanno tanto indurire che l'opera,
: i mosaici,... con lo scintillio degli ori e con le tessere
molto intelligente dell'arte, e ciò lo dimostrano... l'opere di musaica
di varie sorte, col quale per lo più s'adornano grotte e fontane.
che nel fondersi scoppia alcuno de'vasi che lo tengono. questi si commetton con bell'
in modo da formare un disegno per lo più geometrico, armonizzando i colori del
da diverse fonti (e risulta per lo più farraginosa, confusa, priva di
, malattia provocata da virus, per lo più trasmessi da insetti, in numerose
stampa a più colori usato, per lo più, nella preparazione di fondi per
di diverso colore, diffuse e per lo più alquanto fitte; con incisioni fitte
-misto, composito, vario (lo stile). mazzini, 14-52:
. coltivazione di pianticelle ornamentali, per lo più nane e di lento sviluppo,
patriarchi preparano il mosaismo, i profeti lo sviluppano e lo perfezionano, e questo
mosaismo, i profeti lo sviluppano e lo perfezionano, e questo doppio processo si
/ angustie granne con vita penosa; / lo iomo le mosche dentorno spavalde, /
ordura e carogna di bestie morte, per lo grande caldo v'appario diversa quantità di
fermaglio, borchia di metallo, per lo più prezioso, in forma di tale
. 4. neo artificiale, per lo più di taffetà nero, un tempo
pongono a campeggiare quasi sulla faccia per lo più bianchissima, pare che abbia del
con un piccolo punto verticale (e lo schema ricorda in modo approssimato la figura
del millimetro o del centimetro, per lo più associata a numerose altre in un
altro materiale plastico, usata per verificare lo spessore delle varie parti di una forma
, il quale, com'è detto, lo simigliava come mosca a mosca.
gli caccin le mosche da dosso': lo bastonino. c. arrighi, 1-205:
numero, in gran quantità (per lo più nell'espressione morire come le mosche
tutto contento, mi basciava dicendomi: « lo aspettarlo è un pizzico di mosca;
al naso al buon direttore -come se lo si volesse minchionare. bocchelli, 18-i-128
ho mai fatto passar la mosca per lo naso né torcermi un pelo d'adosso.
: non passava una mosca che ei non lo sapesse. -non posarsi le
una scuffia così piacevole che con essa lo mandò a dormire di sorte che non si
naso più per la vergogna che per lo dolore. g. gozzi, 1-339:
s'anche il ciel l'abbandoni e lo danni / è sempre in caso / di
svegliati, / non poco gusto a chi lo gusta arreca. moniglia, 1-iii-438:
19-31: -cosa vuoi, moscaio, non lo vedi che reggi l'anima coi denti
: ciascuno di certi fa- scetti per lo più di felci, appiccati al solaio,
ornamenti di ciondoli o cordicelle, per lo più rossi, che i contadini mettono
alcuni moscardini molto efficaci per corroborare lo stomaco e rendere odorifero il fiato di certi
detto comunemente moschetto: anticamente indicava per lo più lo sparvieremaschio). matteo
moschetto: anticamente indicava per lo più lo sparvieremaschio). matteo di marchione
fratei gagliardo. citolini, 224: appresso lo sparviere e poi il moscardo e lo
lo sparviere e poi il moscardo e lo smeriglio e 'l gheppio. bresciani,
le mele rose moscadellate si fanno con lo studio dell'industria dell'arte dell'inse-
botaselo, / ché tanto gli arde lo so canuncelo / che tuto di botto
e lamporecchio / chi ne vuol, lo beva a secchio. rovani, i-337:
che dicono purgare le flemme e colere de lo stomaco. lancerio, lxvi-1-318: il
stare una notte, la mattina non lo distinguerete da un granello di moscadello.
a por ben ben alla berlina per lo collo qualche moscate! novizio, sotto spezie
/ d'ambra e di moscato; lo sapore / è d'ogni altro megliore
con tutto il cuoio, e quello è lo moscado, di che viene grande olore
olore. boiardo, 2-28-46: or ne lo odor de algalia e di moscato /
del suo odore, e se chi lo portassi adosso mille miglia, mille miglia
, 8-6: anche è un modo per lo quale si fa l'uva triaca
. accuratamente recise un grappolo e me lo porse. cinelli, n- 275
aggravò in maniera s. a. lo stomaco che '1 calore naturale non potendo digerire
col detto olio, tutti quei che lo vedranno avranno paura di lui, né gli
, baluginio (ed è usato per lo più al plur.). g
dove i moscherini rimangono e i mosconi lo sfondano. papini, 27-86: come può
mi fece montare il moscerino quando me lo vidi innanzi vestito da vedova.
architettonica dell'edificio; ha pianta per lo più centrale, comprende vasti cortili e
: tentativi di stabilire un'amicizia colla russia lo avevano avuto giudice severo fin da quando
nel '76 dicendo: -né la mezzaluna né lo knut, né il giannizzero né il
chi sortirà minor punto: con che batticuore lo gettano, con che ansia, con
). milizia, vi-394: lo spettacolo dell'aurora, del na
con bracciale alquanto ampio, che avevano lo scopo specifico di proteggerlo e di scortarlo
', artista e amatore, quale lo sognano le zitelle inglesi. -barba o
ecco la nostra vecchia bicocca » disse lo zio saverio, entrando alla moschettiera.
, da altre truppe speciali, per lo più non specificamente impegnate in azioni di
polvere e delle palle davanti; dietro lo zaino. pisacane, iv-58: il
carabini. segneri, 3-499: seguiva lo squadrone di fanteria, tutto composto di
riferimento alla specie accipiternisus; anticamente indicava per lo più lo sparviere maschio).
specie accipiternisus; anticamente indicava per lo più lo sparviere maschio). =
le paludi, dove si pastura per lo più in tempo di notte. la sua
foltissime macchie nere lineari e ramose, che lo fanno comparire simile al granito orientale.
19-623: è nato leopoldo, tu lo vedessi; pare un angelo, non
staccherebbe mai, l'aiuto col giulebbe e lo succhia come un moscino.
valore intensivo. palazzeschi, 1-587: lo sguardo, lo guardo in estasi con
palazzeschi, 1-587: lo sguardo, lo guardo in estasi con la sua faccia
moscio: « va bene, non lo ripeto, ma adesso lasciami ».
antenne oscure. conti, 35: lo spazio immenso tra la terra e il
dintorno molti moscioloni: / ànnote tolto lo manto reale / et ànnolo partuto a
moscioni che copriranno la terra di tutto lo egitto. sercambi, 1-i-14: vedendo
da fano, lxii-2-iii-13: il muschio lo porta sotto l'um- bellico, ove
, / ché tu provi veneri ne lo muscone, / e conosi che pizole faville
2. figur. corteggiatore, spasimante per lo più insistente e fastidioso. aretino
s'egli se gli lascia tórre; se lo fa, lascialo fare e svalisciàtelo de
milano, signora, mi figuro che sarà lo stesso. -eccome! si figuri che
domenica passata, cinquanta denunzie. -se lo dico; il mondo non vuol finire
che uno di più uno di meno non lo sgomentava per nulla. zena, 1-283
certamente una grande anima che non meritava lo strazio che ne hanno fatto gli elefantissimi
, dove i moscherini rimangono e i mosconi lo sfondano. proverbi toscani, 70:
ritornando sopra se stesso... alcuni lo chiamano anche 'moto alternativo 'o
aveva dato freno al moto perpetuo che lo rodeva. -moto relativo: variazione
la velocità andasse crescendo secondo che cresce lo spazio che si va passando.
ora / che de l'instabil mar lo stato alterna. ann. romei, 3-483
tutti gli altri mezzi necessari a procurare lo scolo libero alle acque mancanti di moto essenziale
verifica in presenza di un elemento che lo ostacola (ed è contrapposto a moto
l'aiuto dell'aria rinchiusa che per lo primo moto che le dia il fuoco.
naval, quando non spira / per lo piano del mare africo o noto, /
. e tutti i moti e lo eclissar della luna; però faulosamente
terreno o s'alza in su o per lo contrario avvalla; il terzo è il
più solito nei terremoti, e per lo più da oriente verso occidente andava.
dante, par., 2-127: lo moto e la virtù d'i santi giri
le piante / di complession potenziata tira / lo raggio e '1 moto de le luci
i ceppi. a gran ventura / lo colsi allor ch'ei si movea coll'opra
, -ispirarsi, basarsi, prendere lo spunto, l'avmettendo da parte,
vi apparisse, rattri stava lo sguardo e il pensiero. [ediz.
uomo che vi si movesse, contristava lo sguardo e il pensiero.].
mento morale o psicologico (per lo più in rela gentile,
mi mossi al volgare comento e lasciai lo latino. idem, par., 5-73
fattoli contro e per il tempo determinato lo citarono a la dieta, non si mosse
idem, purg., 30-38: lo spirito mio, che già cotanto / tempo
nel nuovo cammino, dicendo che * ne lo statuire le nuove cose evidente ragione dee
governa la volontà, non è già lo speculativo, ma il pratico; il quale
muove intorno al suo subietto, lo quale essa non muove, però
, però che nulla scienza dimostra lo proprio subietto, ma suppone quello
sì che tra 'l punto e lo cerchio sì come tra principio e fine si
i-536: canzonetta novella, / moveti a lo palese / e vanne a la donzella
attirarsi i plebei, poiché i grandi lo spregiavano. serra, ii-450: anche
tentazione. cavalca, 20-18: vedendosi lo nimico vincere e vergognandosi d'essere da
, n. 6. -muovere lo stomaco: v. stomaco. -muovere
che faceva, gli fu mostro che lo ingannava di buona somma... venne
solitaria; rudere, rovina, per lo più di interesse archeologico. leonardo
muraie e forteze dii contado, ducati lo. guicciardini, ii-313: l'esercito.
a danno della società o istituzione stessa che lo fa er creduta guarentigia. panzini,
, entrati i figli d'israelle per lo secco, di qua e di là
le chiuse grammaticali. papini, ii-27: lo spazio e il tempo sono muraglie
. -ostacolo, impedimento (per lo più di natura morale, spirituale)
il procuratore di muraglia, un po'lo scrivano pubblico. 12. locuz.
parte superiore dell'astuccio corneo che costituisce lo zoccolo del cavallo. -muraglia cava:
per le mura; ea è per lo più aggiunto di diversi uccelli, che s'
. così i bambini che perduto un dente lo ripongono nel buco di qualche muro.
elementari e di basso costo, per lo più con effetti cartellonistici (ed è
un castello o intorno a esse, per lo più nel corso di un assedio,
vii-352: in la bataglia murale è morto lo signor carlo. tasso, 11-41:
il materiale usato per costruire (per lo più insetti, aracnidi, molluschi,
], 484: cornelio celso in latino lo chiama [il partenio] pellecio e
altri tannaco. e celso in latino lo chiama perdicio e muralio.
porta [il grano], perché non lo mangino, [si spendono] den
dispese fino al mulino, e di murare lo petorale a le mie dispese. fra
orazione nella cella sua, alla quale apparve lo nemico quasi minacciandolo, e disse come
] sono un edificio, / che chi lo vuol tirare infino al tetto / arà
. malispini, 58: poi che lo imperatore arrigo terzo venne a oste a
tu, giudiziosa, / dio non lo nominavi neppure con la minuscola.
. carducci, iii-3-221: io non lo dissi a voi vigili stelle / a
della nave da guerra esplorano in giro lo spazio ostile e irraggiano l'avanzare cauto della
quelle della capra...; lo fece polifago, cioè capace e dedito
volgar.], 7-28: per lo nome dell'onocentàuro che intenderemo noi se non
e questi sono immondi: l'aquila, lo uccello grifone,... l'
: i contrassegni che se ne dànno lo caratterizzano per un onocrotalo. questo è
del suo nome o delle lettere che lo compongono. citolini, 541:
. ramo della linguistica storica che comprende lo studio dei nomi propri di persona (
cui cade la festività del santo avente lo stesso nome di una determinata persona;
onomastico del re udimmo una voce che lo malediva. cinelli, 11-211: fra
3. indice, lessico onomastico (per lo più semplicemente onomastico, sm.)
v.]: 'onomatomanzia ': lo stesso che onomanzia. = voce dotta
questa: che i vocaboli, per lo più, non siano altro che tante
che emettono tutti i bambini e che sono lo stato larvale del linguaggio.
lo onopordo, fanno suono di ventre. zannoni
. cavalca, 6-1-489: sia onorabile lo matrimonio e lo letto immacolato.
, 6-1-489: sia onorabile lo matrimonio e lo letto immacolato. -che può
follie de'giovani debbono essere onorate per lo consiglio de'vecchi. c. ghiberti
latini, rettor., 156-21: dee lo dettatore nominare lo ricevente e la sua
., 156-21: dee lo dettatore nominare lo ricevente e la sua dignitade con parole
nella realtà, e l'altro ve lo immergeva solo in parte. -stor.
alcuni luoghi, al parroco, per lo più in occasione di determinate festività.
, / ca per confortamento / a lo meo partimento / non fosse di sturbanza.
di sturbanza. anonino, i-573: lo primo fior gioioso ch'eo piagliai / mi
onoranza e montati in alto stato per lo bello parlare. iacopone, 1-30-99: o
ne dolemo dele vostre aversi- tade, lo bene e altro, quando a vui appare
in onorare li valenti uomini che passavano per lo cammino francesco, e molti ne rimise
tributare le esequie a un defunto, per lo più con particolare solennità. dante
., iv-xxvi-13: enea rege per onorare lo corpo di miseno morto...
scure ad aiutare tagliare le legne per lo fuoco. boccaccio, dee.,
: ha usato quella rabbia nel dire che lo spinse a voler amazzar me, ch'
bibbia volgar., i-354: onora lo padre tuo e la madre tua, acciò
lungamente sopra la terra, la quale lo signore iddio darà a te. a
iddei l'imprese altere / troppo indegno è lo stil d'umana voce / scolpir narrando
liber- tate aurea ripara, / per lo cui senno sollevarsi impara / italia,
italia, quasi al traboccar vicina, / lo sguardo volse, e tra'più forti
giorno seguente, onorato il corriere, lo licenziò. della porta, 4-18: l'
egli ne fece un'avventura mirabile; lo onorò con tutta la vita. -degnarsi
festa, / donne gentili, lo bel viso adorno? / perché non fu
destinato alla cappella nostra per onorarla, lo vendo mal volentieri. baldi, 261
/ che 1 primo mal onora / lo vendicante se ragion actende. 14
. ca'da mosto, 1-168: lo cavo de san marco è bon porto
p. cattaneo, 8-intr.: se lo architetto non serà prospettivo, non potrà
baia dove fosse giunto naviglio che issava lo stendardo reale. 4. stor.
vocabulo d'onorario, perché da'clienti lo ricavono per onore della tutela che prendono
meritavano. de luca, 1-15-3-393: per lo stile circa la mercede,..
pochi celebri e preponderanti, e per lo più con maggiori emolumenti sì d'onorario
de'molti di poca fama, e per lo più combattenti con la miseria del loro
onorario al medico, all'avvocato; lo stipendio all'impiegato; una pensione al
essi giudici. cesari, 12-29: lo creò, con orrevolissimi decreti ed onorario
tra le braccia della contessa. ed ella lo fece onoratamente seppellire nella magione del tempio
alli bisogni comuni di quelli soldati che lo avevano con la loro virtù e con li
, facendosene grado co'fiorentini, onoratissimamente lo licenziò. m. zane, lii-8-334
. goldoni, v-403: anch'io lo stimo infinitamente [il signor pantaleone]
a una donna, ne indica per lo più l'onestà di costumi, la
anima sia più corrotta di quanto io lo temessi. g. raimondi, 4-31:
onorata per buono signore, e non lo signore per la sua bona magione.
formula di cortesia e di rispetto (per lo più in espressioni epistolari).
uomini vili e codardi, che per lo zelo dell'onor loro e della repubblica
si giudicò molto vantaggiosa et onorata per lo re federico. cesarotti, 1-xxvi-198: se
siete entrato per sorpresa. rimarrete. lo so. so codest'arte. non iscacciato
nel guardarlo affogato nel fiume d'albula, lo fece per l'avvenire onorato del suo
nacque il vostro fleto, / per lo giusto disdegno che v'ha morti / e
come plebei, e domandando loro se lo conoscevano. g. michiel, lii-4-348:
superbo / il tebro, quando pria dentro lo chiude roma, / piu eh'altrove
per la riputazione e prudenza sua e per lo ingegno attissimo a tutte le cose onorate
/ né i pastor né le belve / lo deviàr dall'onorato segno. guerrazzi,
nessuna, non prezzo turpe per cui lo promette, per cui lo riceve turpissimo
turpe per cui lo promette, per cui lo riceve turpissimo, suscita la storia onorata
che fa fede del valore di chi lo ha conquistato (un trofeo);
. giambullari, 39: costoro, oltra lo essere persone nobili e di riputazione e
di onore, di elezione per chi lo riceve; che colloca in una posizione
. b. adriani, 1-ii-47: lo avevan fatto generai della cavalleria, grado
di quel destro e onorato barcaiuolo che lo stesso signor de lue raccomanda ai viaggiatori
alla qualità del servizio fornito da chi lo riceve (uno stipendio).
, a un legame stabilito; che lo onora, lo rispetta. livio volgar
legame stabilito; che lo onora, lo rispetta. livio volgar., 4-62
: cusì, donna d'aunore, / lo meo gran sospirare / vi porria certa
, 8-41: quel codice d'onore è lo stesso che sopravvive in qualche parte d'
/ a ciascun gentil core -innamorato. / lo primo, che. ccortese in ciascun
d'onore: campo di battaglia (per lo più nella locuz. morire sul campo
il comando della casa, / dopo lo sterminio dei nemici nella reggia.
guido da pisa, 1-8: hanno lasciato lo esercizio dell'arme e non curano più
e costituisce quella forza di coesione che lo rende impenetrabile agli sforzi nemici. pascoli
già non ristringe freno / per soccorrer lo servo quando '1 chiama, / che non
. de mori, 162: giunto lo sciagurato remigio a ferrara...
far cosa grata al pontefice che ne lo stimolava, e sì ancora per certo odio
. chiaro davanzati, 102-4: lo vostro disinore io no 'l diletto /
io no 'l diletto / e no lo dilettai al mio vivente; / ché sempre
per vergogna ti ho celata finora e adesso lo sprone della necessità, mi costringe a
e di riverenza sopra gli altri vescovi lo tramutarono in potestà. manzoni, pr.
. chiaro davanzati, xliii-62: lo don le sia più chesto, /
s'adona, / più gentil cor lo 'nvita. dante, vita nuova, 8-5
quando è invitata o combattuta di perdere lo suo onore. boccaccio, 1-i-437: e'
tolto. aretino, 20-72: gittatosi lo onore nelle scarpette, divenne femina del popolo
famiglia. tavola ritonda, 1-179: lo re allora rispose e disse: io mi
m'hae troppo offeso e hammi tolto lo mio onore. marco polo volgar.
vergogna di sua fama commessi per lo stesso movente dell'infanticidio oscura,
cagione, il di percosse commesso per lo stesso moventemosse il zelo / non del terren
il primo modo per giustizia entra per lo più in quell'omicidio o percossa che seguisse
9. fama, celebrità, gloria per lo più conferita dalle opere d'ingegno,
un movimento d'animo disordinato, per lo quale si muove l'uomo a volere quello
l'animo vizioso e disordinato, quando lo incende a'uno calore pessimo della rolia
onore matrimoniale. fagiuoli, xii-65: lo zelante di mira almo pastore, / cheto
o commerciale. pascoli, 1-746: lo zanichelli che si vede piombar nell'abisso
hanne onore, / e la gente lo tien più grazioso. dante, xxix-20:
cittadini a domandare merzé, però che lo imperadore volea onore. dante, vita
amata da parte dell'amante (per lo più con riferimento ai moduli della poesia
avviene). -al plur. per lo più con riferimento a un apparato rituale
: lu core de alesili santu / lo non recepia né tantu / de questo onore
volse a sansonetto /... e lo raccolse col debito onore. ramusio,
cento fiate insieme... e lo re marco, avendo veduta la crudele
veduta la crudele battaglia e poi vedendo lo grande onore che gli cavalieri insieme si
di lode, di encomio (per lo più al plur.). nardi
. paggio. ariosto, 11-62: lo conoscea, perch'era stato infante /
non restavano pene mentali e corporali aveva per lo suo onore soste che i
-piazza, gnintorno il grido che voleva lo onore di dio, in lui solo
ai santi della chiesa (per lo più nelle locuz. acce
durò lungamente, perocché catuno voleva mantenere lo onore del campo. bambagiuoli, xxxvii-32
. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-38: lo tempio santo àbbero desirtato, / ke
, par., 8-4: solea creder lo mondo in suo periclo / che la
sonatore al termine della rappresentazione (per lo più al plur. e nella locuz.
riguardanti una salma; esequie (per lo più nelle espressioni onori funebri, estremi
, opera che conferisce merito (per lo più al plur.). di
vedendo venire fiora- vante, l'uno lo mostrò all'altro e dissono: « non
mostrò all'altro e dissono: « non lo lasciamo andare, acciò ch'egli non
cosa fallito sono contenta che prendi tue lo primo onore ». poliziano, i-206:
: non parlo -in senso generico (per lo più in proposizionidell'onore di preminenza, ond'
fierezza, di stima di sé (per lo de prexo e d'onore /
contegno e quando gli disse che monsignore lo attendeva per le ore ventidue e mezzo
tanti e tali frutti fruttificava, s'accorse lo salmista... dicendo: «
l'uomo, che tu, dio, lo visiti? tu l'hai fatto poco
angelico. a. martini, i-10-33: lo hai fatto per alcun poco inferiore agli
fatto per alcun poco inferiore agli angeli, lo hai coronato di gloria e di onore
di onore. 24. per lo più al plur. secondo l'uso latino
, politica, accademica, ecclesiastica per lo più elevata; onorificenza, titolo,
guerrazzi, 1-376: martino... lo fece decano del sacro collegio e gli
grande amore / che m'ha fatto cercar lo tuo volume. idem, purg.
o, genericamente, abbellimento (per lo più nelle espressioni metaforiche proprie dello stile
mento. -per estens., per lo più al plur.: insieme degli
risguarderai e l'abito del populo e lo sito de lo loco e lo onore de
abito del populo e lo sito de lo loco e lo onore de li edifizi.
populo e lo sito de lo loco e lo onore de li edifizi. 30
. / al vostro onore l'è conpito lo segondo cantare. g. m
tommaseo [s. v.]: lo dico a onore del vero. panzini,
io aveva già in onore, io lo ringrazierei se già non dovessi a lei
per alcuna altra cagione se non perché era lo più sofficiente di tutti per consiglio di
): al quale [anello] per lo suo valore e per la sua bellezza
, inf., 1-87: tu se'lo mio maestro e 'l mio autore,
se'solo colui de cu'io tolsi / lo bello stilo che m'ha fatto onore
esce alcuna volta di gua- loppo / lo cavalier di schiera che cavalchi, / e
fiorini e che con quelli e con lo aiuto del suocero tu potessi farti onore
tante grandi spese, / volle almeno lo zio farsene onore. tommaseo [s.
di voi e di vostra corona e per lo pregio grande che lo vostro reame porta
corona e per lo pregio grande che lo vostro reame porta, che voi mi'doniate
udir richeggi / ad ascoltar la mente e lo 'ntelletto. romanzo di tristano, 84
quasi un inno a lei detto. io lo debbo dire, e voi ascoltarmi.
37: l'onore va dietro a chi lo fugge. ibidem, 54: il
. -l'onore è di chi se lo fa', la volontà è il fondamento
fondamento dell'eccellenza. -l'onore non lo vende lo speziale. tommaseo [s
eccellenza. -l'onore non lo vende lo speziale. tommaseo [s. v
. v.]: 'l'onore non lo vende lo speziale ': non è
.]: 'l'onore non lo vende lo speziale ': non è droga né
il decameron, 133: quasi che e'lo dovesse anch'egli invitare a carezzare qualche
veramente stimabile, ma che il tiranno lo stima. = voce dotta
di eccellenza, elevata reputazione a chi lo esercita, a chi ne è detentore,
chi ne è detentore, a chi lo ricopre (una carica, una dignità,
noi eravamo coloro che a lui togliavamo lo stato, e di noi a grande torto
truovo bello, onorevole e sano / lo starmi sempre con le man in mano.
onorevoli parole. machiavelli, 1-i-360: lo usare parole contro al nimico poco onorevoli
la presenza di una persona: per lo più nelle espressioni di cortesia, di
apparato bellissimo, il vostro sofficiente credenziere lo farà onorevole, se egli in una testa
e domandatori de le condizioni onorevoli de lo rege. boccaccio, dee., 1-3
sdegnata che una in chiesa aveva pigliato lo sgabello più onorevole. 20.
incontanente d'assemplare queste cose, e lo esemplo sia dato a ionata, e
8-272: 11 vescovo corner nel 1731 lo richiama [il forcellinfj con stipendio onorevole
il decoro, la rispettabilità di chi lo accetta o lo contrae (un patto
la rispettabilità di chi lo accetta o lo contrae (un patto, una proposta
io (168): « ah! lo capite anche voi, » riprese incontanente
: ritenersi onorato, privilegiato (per lo più in espressioni di cortesia, per
: veramente che castruccio pa- rea essere lo signore di tutti, sì per l'onorevolezza
onore, privilegio, bene mondano (per lo più al plur.: in contrapposizione
. p. tiepolo, lxxx-3-192: lo raccomanderò con grand'affetto d'animo alla
* tutto barbarani 'può occupare onorevolmente lo spazio libero. 3. in
all'estero che all'interno, e lo condussero ad essere poco onorevolmente sbalzato dal
onorare li valenti uomini che passavano per lo cammino france- sco, e molti ne
decoroso. cavalca, 20-212: vide lo principe delle demonia sedere molto onorevolmente.
iona..., nella quale onorificamente lo sepelli- rono. del mazza,
onorare; adorare, venerare (per lo più nel significato religioso proprio del linguaggio
negli onorificati il costume, ma che lo discuoprono. onorificatóre, agg. e
e let- ter. riconoscimento, per lo più pubblico, per meriti particolari
che conferisce elevato valore sociale a chi lo esercita o lo ricopre (un
sociale a chi lo esercita o lo ricopre (un compito, una profes
guerriero negl'italiani. cesarotti, 1-ix-181: lo stratagemma del cavallo... è
fosse 'padre 'dell'estetica, e lo si è additato di solito in platone
2-22: sarebbe onorifico all'italia il veder lo zelo de'buoni cittadini supplire all'incuranza
-che conferisce autorevolezza, rispettabilità a chi lo indossa, in quanto rappresenta l'autorità
/ spedi, con cui ervo-caval lo noma. foscolo, xvi-79: posso assicurarvi
. milizia, iv-198: il re alfonso lo compianse [giuliano] assai e volle
di cesare, 113: se cesare lo dispoglia, ciò fia sua ontia, ché
che gran dubbio è stato / de lo avvenirmi disonore et onte. tasso,
tonte, / sì la sua feritate oltra lo sprona. marino, 12-73: spera
3. il danno, il discredito, lo svilimento arrecato a un'attività, a
. m. villani, 10-95: lo re di francia, infiammato d'onta
mise a rischio di morte per scampare lo popolo, e sì l'uccise mentre ch'
que'che gli dispiasce / che chi serve lo 'ngrato a dio fa onta.
vessazione. -anche: la ferita, lo strazio o, in genere, il danno
un'arma ha in fronte / che lo scansa da mille onte. tommaseo,
vendicare e gerusalemme conquistare, se dio lo vuole. -violenza carnale, stupro
velenosi / strinser gioiendo; e da lo stesso fonte / de la vita succhiar
tu me menasti tor quel fiore / che lo disio piu en pa$e se cunta?
ricchezza. d'annunzio, v-1-317: lo scontento e il corruccio degli anni imbelli
egli era proprio lì lì per raggiungere lo scopo..., sempre il caso
.., sempre il caso, con lo scatto improvviso d'un saltamartino, s'
o a meglio dire i suoi legati lo convocarono in onta di lui. carducci,
-all'insaputa di qualcuno, senza che questi lo sappia o se ne accorga.
che partisse, imperoche gli esclusi se lo recavano ad onta e li proveduti non istima-
pagine inferiori, e il legname per lo più viene usato come combustibile; vontano
che paulo amoni- sce noi che non lo misteri nostro vitoperiamo! ché chi meglio
schiatte e delli individui. scoprì che lo sviluppo delli esseri più perfetti su la terra
v-1-58: togliete [a romagnosi] lo strascico ontologico della scuola leibniziana, e
). gioberti, 11-iii-9: lo schietto ontologismo non consi ste
ste nell'inventare di pianta o altrimenti tutto lo scibile, ma nel rappresentarlo com'è
iv-134: ritornò in cesaria, e poi lo seguente dì che vi fu giunto sedette
? ». / così tornavan per lo cerchio tetro / da ogne mano a l'
imperadrice sofia, savia solamente di nome, lo richiamò con termini a lui ontosi più
ontiosi. la fisiognomia, 25: se lo colore è chiaro e rosso, spezialmente
chiaro e rosso, spezialmente quando uom lo mira, sì è segno d'uomo
altra vuole che sia l'astrazione quella che lo produce: ma i primi dànno per
(un uomo, un animale: per lo più in relazione con un compì,
campo). selva, 3-205: lo sguardo al legno alzò di frutti onusto.
baruffaldi, i-90: or su via facciam lo schizzo / del poetico stravizzo, /
d'anni, anziano, vecchio (per lo più nell'espressione onusto d'anni)
bestia mala e perigolosa: / cercare poi lo segolo, notrovi pe9or cosa; /
ant. once, oince (da cui lo spagn. onza, portogli, onga
v.]: 'onza ': lo stesso, in marineria, parlandosi di
di nave, che si dice in architettura lo spaccato d'una fabbrica. dizionario di
questi si chiamano seste o garbi. lo spaccato della nave, invece, almeno
ooapogamìa, sf. embriol. lo sviluppo per oria di un'oosfera
fecondate sono incubate e portano a compimento lo sviluppo embrionale; ovi ^ ella.
caracee, che non rassomigliano né per lo sviluppo, né per la forma definitiva
rivestimento esterno stratificato e concentrico, per lo più di carbonato di calcio, o
genere di araneidi caratterizzati da colorazioni per lo più molto vivaci e rintracciabili spesso in
di minuscole dimensioni, che vivono per lo più sotto terra. = voce dotta
v.]: 'ooscopia ': lo stesso che oomanzia. = voce dotta
di citoplasma; si forma, per lo più isolatamente, entro particolari organi sessuali
partic. quello del cavallo o di chi lo monta. pirandello, 8-691
, le quali si chiamavano ope, e lo spacio che era tra una testa e
ii-343: una nave s'appressa per lo stagno livido. fiammeggiano da essa, come
l'oro solare crivellato dalla fronda ella lo vide venire svelto. 8.
confondersi insieme da'lodatori l'opacità e lo splendore e versarsi ovunque ugual dose di
a quest'opera alcune pagine in cui lo straordinario acume è come sincopato da attimi
al fine di permetterne la visione e lo studio all'analisi radiologica e radioscopica.
gialli, / quando palla mi diè lo scudo in mano, / dicendo:
oh! d'un pianto di stelle lo inondi / quest'atomo opaco del male!
, 10-597: marco... fissava lo sguardo sulle fronde di un alloro,
c. e. gadda, 17-112: lo si vedeva spesso a ora perduta rotolar
-che ha perduto la lucentezza, lo splendore, la levigatezza; che manca
, 1-ii-222: né già per altra causa lo sciampagna di trasparente diventa opaco, quando
della strada, / volò, con lo stridìo d'una falena, / ranima d'
8-792: no, è che proprio non lo sa che cosa sia precisamente né donde
quella idea, con un arresto improvviso che lo tiene sospeso e assorto in una opaca
3-151: la maggior sorella sostenne tranquillamente lo sguardo opaco e insieme pungente della vedova
, opaco, di amarla come lei lo amava. -incurante, indifferente (
rosso, vii-448 (1-37): soprabolle lo fervido sangue; / e 'l vii
verità che a taluno di voi -io lo so -sembra opaca e inerte come una
l'opalle, o girasole che chiamar lo vogliamo, e non si strugge se non
rada e trasparenze giallo-azzurrine, impiegato per lo più nella confezione di biancheria da donna
un semplice rapporto visuale e suggestivo fra lo spettatore e l'oggetto artistico, creato
. letter. ant. ricchezze (per lo più al figur., con riferimento
faccendo o, per negli- genzia, lo bene che dovea fare non faccendo. boccaccio
libro di sydrac, 95: se lo malvagio è preso in alcuna malvagia opera
gigli, 2-27: in questo variano per lo più i sanesi con i fiorentini
nella sua opera. montale, 2-43: lo sai: debbo riperderti e non
/ ogni opera, ogni grido e anche lo spiro / salino che straripa /
-atto, attività sessuale (per lo più nelle espressioni opera coniugale, della
sufficiente a le opere veneree, come lo sfrenato appetito de la regina aria voluto.
, disse a lei: ecco, lo signore mio ogni cosa m'hae dato;
-in partic.: azione meritoria (per lo più secondo un criterio di valutazione di
ge nosa, / o sia per lo fato o per dito o per ovra.
, 1-617: farò l'ovra a lo penser seguire / quanto porragio, e del
chiama l'amato ferro e a sé lo tira. -fenomeno naturale.
all'anima sua oggetto, e qui lo stabili va d'accordo: dante per
quali fu augusto, se non per lo nome, per le opere, che più
(e tale espressione, usata per lo più al plur. e nata durante il
-opera pubblica: cosa (per lo più una costruzione), servizio o
5. intervento diretto e, per lo più, personale ai fini di aiutare
giuliano suo fratello, nondimeno molte cose lo facevano sospetto al re. tiepolo,
suo, senz'opra mia / il reo lo crederà. foscolo, viii-298: gli
che fòra impossibile che altro che io lo legessi. g. m. cecchi,
vi fu opera o ingegno che quindi ne lo potesse spiccare. botta, 6-i-551:
. -tentativo, sforzo (per lo più nella locuz. fare ogni opera
lavoro, attività, prestazione lavorativa per lo più faticosa e manuale; esercizio di un'
e generoe uno figliuolo. e chiamò lo suo nome noè, dicendo: costui
; e l'espressione è usata per lo più al plur.). cavalca
vari tipi di contratto, detti per lo più di locazione d'opera, con
francesco da barberino, ii-248: vediam lo lin per lontane ovre in drappi.
il sole del nascente marzo batte su lo zendalo chermisino e ne trae un bagliore
portare a termine il lavoro (per lo più nelle locuz. andare, condurre
del contadino. baldelli, 2-2-41: lo ritrovò in un giardino, che cavava a
de'conti, dove troverete voi che lo torni a rendere al padrone ingannato?
per l'esecuzione di determinati lavori per lo più agricoli; giornaliero, bracciante.
tempo che si chiamano li ufficiali de lo spedale sia chiamato uno de'frati de lo
lo spedale sia chiamato uno de'frati de lo spedale idoneo e sufficiente. varchi,
guardando con ripugnanza, e quasi offeso, lo sconosciuto. -è una delle mie
dante, conv., ii-v-12: dice lo salmista: « li cieli
l'opere de le sue mani annunzia lo firmamento ». cavalca, 21-78: ben
). savonarola, 7-ii-177: quando lo uomo è buono, egli è la
: nobile donna di corona degna / per lo valor unde siete fornita, / ché
siete fornita, / ché tutte l'altre lo me'cor isdegna / considerando vostr'ovra
di un oggetto (ed è per lo più presente una connotazione elogiativa).
-archit. stile, ordine architettonico (per lo più in relazione con un agg.
ventidue anni prima che una commissione francese lo adottasse, dichiarando le opere dell'intelletto
i-129: voglio... adombrare appena lo studio d'una grande mente nell'atto
... egli fu quello che lo ragguagliò delle opere e dei professori del
degli affreschi brancacci. -opera tedesca: lo stile gotico (ed è presente una
storica o scientifica (ed è per lo più presente una connotazione di ampiezza e
lassù -mi disse -al quart'ordine. lo vedi quel vecchietto? è il guadagnoli.
parte di essa (ed è per lo più presente una connotazione di imponenza e
la cità con ingegnose opre di legname lo obelisco di roma, lo anfiteatro,
opre di legname lo obelisco di roma, lo anfiteatro, archi triunfali e statue equestre
della muraglia esser depresso e calcato tra lo alveo della fossa e fatto di quella grossezza
un esercito nemico; fortificazione (per lo più in relazione con un agg. o
livello della campagna, e sono per lo più nel fosso, come i barbacani,
. 22. istituzione, per lo più di carattere ecclesiastico e comunque con
o gruppi sociali particolarmente bisognosi (per lo più nelle espressioni opera di bene,
, 4-23: anco dietro alla chiesa lo spedale con titolo di s. giovanni e
gli rappresenta la vera specie, cioè con lo scafo, e con l'altro,
valore aggettivale): operato, per lo più riccamente (un tessuto, un abito
processo; aggravare una situazione (per lo più con una connotazione scherz.);
, 9-534: se qua per di verso lo spedale / gente è che suoni o
necessario; valere la pena (per lo più in relazione con una prop. subordinata
bibbia volgar., vii-598: questo dice lo signore iddio: la porta del cammino
intento, impegnato in un lavoro per lo più manuale e faticoso; affaccendato,
? - sì... io lo lasciai dianzi in opera. d. bartoli
1-16: tal arco riesce in opera qual lo predicava il galileo. s. maffei
galileo. s. maffei, 5-5-180: lo scamozi, che lavorò altresì di sua
sorte e mattoni e pietre grandissime per lo più state prima in opera.
rettor., 6-4: ora àe detto lo sponitore che è rettorica e del suo
diversa cagione. metastasio, 1-iv-623: lo sarei [gratissimo] anche di vantaggio
il modello] e commessomi che io lo mettessi in opera, fu un medesimo tempo
l'invidia de'suoi concittadini, non lo volle mettere in opera. -stampare
, 7-62: tu il senno sol, lo scettro solo adopra: / ponga altri
, a compiere un lavoro, per lo più con impegno e con diligenza,
opra / di volervi oggi far veder lo spirito. -mettere in mostra.
-porre attenzione, aver cura (per lo più in relazione con una prop.
/ sì fa reo fallo, se lo fa sperare / in attendere ciò che li
cavalca, 9-98: per le creature lo dobbiamo [iddio] lodare, come
... e... lo dobbiamo lodare secondo quel proverbio che dice
sa, lo dice il proverbio: « chi ha del
il nome dell'onnipotente iddio, con lo 'ngegno ch'e't'ha prestato,
mio star sempre in casa e con tutto lo studiare a tutta possa, quanto più
. teatro in cui vengono rappresentate per lo più opere liriche o che a tale
, in operaio del porto di pisa, lo cui offizio dell'operaiate duri tutto lo
lo cui offizio dell'operaiate duri tutto lo tempo de la vita del preditto operaio
mercede e oggi salario) commisurata per lo più a tempo, cioè alle ore
in questo che quando l'uomo niega lo salario al lavoratore, sì l'induce
piccolezza della vigna ovvero la fa- cultà lo permette dell'operaio. da porto, 1-33
attribuite a tale genere di lavoratori e lo sviluppo del movimento sindacale tendono a ren
dalla celebrità dei fatti argomentar si volesse lo stato della cristianità ne'primi due secoli
nel 1600 dal venerabile carlo carata con lo scopo di organizzare le missioni popolari,
se stesso. pratesi, 1-367: lo spirito partigiano era tanto ed era così