dico il vero, meffesì che lo dico, da che si godeva di sì
della medesima; ma necessario era che lo comperasse, per così dire, dal
ragazzino, vestito tra il contadino e lo sciatore, con una vivida stella rossa
popolare tedesco del secolo xvi e rappresentatoper lo più in costume di cavaliere spagnolo e
dei cornetti inargentati... mefistofele salutò lo scarso pubblico, che non gli badava
viaggia, mentre io scrivo, verso lo scioa. è un nemico acerrimo degli italiani
di comprendere la vita e di raggiungerne lo scopo. 5. estremamente molesto
soltanto uno, riuscire a chiavare, lo palesa ogni loro discorso indiretto, o allusione
di un ambiente), provocato per lo più da esalazioni mefitiche (o malsane
di pressione multiplo della baria, usata per lo più nelle misure barometriche, equivalente press'
mendica, / convenesi ch'eo dica / lo tuo fallar d'onni torto tortoso,
mendico, dava gli ultimi dossi per lo vicino avvento della primavera. sacchetti,
ch'io sia di virtù mendico / per lo famoso suon che va volando / del
, iv-297: quando andrò limosinando per lo mondo, o giacerò in uno spedale mendico
mendico. mazza, iv-102: ecco lo schiavo, cui l'obbrobrio atterra, /
che di gire sparta o per lo mondo lerciata, povera e mendicosa.
t'ha per soccorso noi dato / lo nostro orrato -signore. passavanti, 99
, sua dignitate offendo, / che non lo agguagliarla lingua latina. / non alterato
cristiana è inesplicabile, se non si considera lo scopo terreno del cristianesimo. il disegno
. guittone, ix-58: no lo cor meo degna -aver ardire / de
mendosamente, imperzò ch'el beato grigolo in lo registro so, quando el parla a
fiorentino ti sei ricordato di mene, lo dici tene ». méne2,
intese. panzini, i-282: semilli lo lasciò parlare nel suo meneghino sorridendo a
. nievo, 555: buttò via lo schioppo, l'olio, gli stoppacci;
per ferlo ritornar baté esso borgese e lo mandoe a star in certa ixola, mia
essere l'esito normale di minus, lo mostra il lombardo menescredente 4 miscredente';
chirurgi. lomazzi, 4-i-228: leva lo sentimento a quela parte dove la pesta
se l'è preso in tasca, ce lo tenga. (di male voluto).
si usò aggiungerlo ai palazzi, per lo più di legno con vetrate, per
parti, la corolla imbutiforme irsuta, lo stimma bilobo e la capsola uniloculare bivalve
son mangiata una gallina e bevetti anche lo sciaquarello del brodo. = dal
epicureismo della mia nota. ma tu lo chiami menimpipismo. « deriv. da
tecchi, 5-12: riccardo è sempre lo stesso: indifferente in fondo a tutto
si sviluppa dalla lepto- meninge, per lo più lungo il corso del seno longitudinale
infiammatoria e di origine allergica, per lo più di lieve entità e di breve durata
meningi che circondano il midollo spinale e lo stesso midollo spinale. = voce
popolari. ceffi, 1-34: pietosamente lo pregano che, per parole maestrevoli o
sia stato tenuto da varrone, egli lo mostra in fatti, non con parole
dei menischi del ginocchio, causata per lo più da bruschi movimenti della gamba ruotata
bot. famiglia di piante tropicali per lo più lianose, che comprende una settantina
bocca e le menne / de lo petto le cercai, / fra le mie
de'menni. tozzi, iv-230: lo sapevo che quel menno lì avrebbe compromesso
signor fellone. dante, xlix-56: perché lo meo dire util vi sia, /
: voi chiamate principio esterno, e anco lo chiamerete preternaturale e violento, quello che
interno e naturale, che quello che lo muove in giù. g. gozzi,
avvenne che l'abate... sentì lo schiamazzìo che costoro insieme faceano. s
conperamo nel tenpo che ci venne messere lo duca di calavra:... costaro
maestro torrigiano, 316: s'eo lo tacesse, lo velen non caccio /
, 316: s'eo lo tacesse, lo velen non caccio / de la buscìa
io la credesse, / che non avrei lo tando, / ché sovente mi doglio
. giacomo da lentini, 12: lo zaffiro assai più vale / ed à
ii-45: e1 non è mica di vertù lo meno / darsi regul'alcuna, /
morovelli, xxxv-1-377: pur a l'inoia lo fa angosciare, / no li vuol
d'amare: / però mal pare / lo troppo fare / quanto lo mino.
pare / lo troppo fare / quanto lo mino. 11. somma o
bere un altro bicchierino... lo presero al banco perché costava meno.
che si deve rifare quel meno tra lo speso ed il migliorato, quando [i
, / io sarei messo già per lo sentiero, / cercando lui tra questa
due o tremila lire? ». chi lo sente risponde: « anche meno »
, 1-30: al per meno si riposi lo capo tuo santissimo sopra il mio dorso
che s'io era uomo di lettere non lo era lui di meno, del chiaravalle
penerebbe a passare un anno; ma per lo minore luogo si pena lo meno a
ma per lo minore luogo si pena lo meno a trapassare un mese. trattato
trattato de'falconi, 24: quando lo sparvieri ha 'l male delle tignuole,
utile, non le volle nominare per lo proprio nome, cioè femine. iacopo
meno: no assolutamente (e per lo più esprime una negazione o un rifiuto
con me, potete stare tranquilli, irma lo sa. non dirò niente a nessuno
pietà tosto si pogna / non pur per lo sonar de le parole, / ma
aveva dello straordinario; il ritorno non lo era meno. codèmo, 319
sempre di carattere generico. -per lo meno: v. perlomeno. -più
. considerazioni sulle stimmate, 185: per lo quale toccare quelle mani sacrate, frate
: come medicinalmente vivere non fa per lo corpo, così, e molto meno,
xxviii-393: romulus, che avea occiso lo fratre, molto meno l'era de occidere
(che accada un fatto, per lo più luttuoso). giamboni, 10-10
. idem, conv., i-xi-19: lo pusillanime... sempre si tiene
; e il batticuore e il timore lo faranno forse parere da meno di quello
qualcosa: farne senza, rinunciarvi (per lo piùvolentieri e senza alcun rimpianto).
alte, senza soccorso di esempio che lo agevolasse. manzoni, pr. sp
disviati, / che n'escon de lo cor, che trovan meno, / non
riduzione. ristoro, 3-3: lo veleno, che uccide, impertanto è utile
conoscente la bontà del suo contrario, lo quale contraddice alla morte; e se
, non sarebbe il suo contrario, lo quale sarebbe mènomamento di meno operazione nel
14: se ti togli sangue lo quinto dì del mese, sappi che
dì del mese, sappi che apparirà lo menomamento del sangue e del suo spirito.
affronto. cavalca, 20-396: sì lo mi di'con veritade, / se tu
tu l'hai in cuore o vuo'lo fare, / d'adorare dio veramente /
l'altra nostra gente, / ch'io lo mi tegno in gran menomanza / che
trattati di virtù morali, 13: lo biasimo delle malvage genti mi vale per
suo successore, non per la sua morte lo 'mperio patisse menomanza di stato, e
come questa è bellezza d'onestade, così lo suo contrario è turpezza e menomanza de
, penuria. ristoro, ii-100: lo regno è bene fornito e non ha alcuna
la dilungazione del sole, che indebolisce lo calore nell'aere e nelle terra. bencivenni
cantare dell'ucelletti menomasse 0 crescesse per lo suo sonare. marini, i-62: tigrinda
che parrà a loro più utile per lo detto ospitale. marsilio da padova volgar
vostro piacere, con poche parole ve lo intendo di dimostrare. iacopo del pecora,
virgo, viene menomando il die, lo quale è caldo, e crescendo la
, ii-13: e così si passa lo dì per capricornio, per acquario e per
radrice,... perché ebbe lo comune onore con molti, pare avere
povertade, né nessun altra cosa che lo potesse corrucciare, né che li potesse menomare
non menomava l'avarizia in lui per lo tempo cresciuto della sua etade.
menomavano la forza e il morale, ce lo fecero disprezzare oltremodo. 11
lo impero quando ella parve venisse ad affrancarci da
si studia di salire, e a lo scendere raffrena, però che lo caldo
e a lo scendere raffrena, però che lo caldo naturale è menomato e puote poco
abito, un piastrino di riconoscimento che lo certifica nevrastenico, anormale, psicastenico, allucinato
della bocca ed apertura dell'andito, seguitava lo lato destro della porta insino ad essa
essa; e di là da lei, lo lato sinistro e l'altra cortina,
lato sinistro e l'altra cortina, con lo stesso ordine, componimento e modo in
disiosi cavalli del sole, caldi per lo diurno affanno, si bagnavano nelle marine acque
veramente stimabile, ma che il tiranno lo stima. foscolo, xv-213: la signora
menomo commento; solo, alla fine lo abbracciava in silenzio. -molto breve
ne'quali chiara è la legge o lo statuto. -con litote. non menomo
vuolseo, il fastidio di caterina, lo struggimento d'anna bolena lo facevano ad
di caterina, lo struggimento d'anna bolena lo facevano ad ogni menoma occasione ripensarvi.
senza mostrare il menomo stupore, né lo spavento che in una tale accolta l'apparizione
la menoma difficoltà di domandarmi se io lo trovassi vestito all'ultimo gusto di francia
medicina, 62: quando sarà certo che lo stomaco sarà mundificato e le parti di
crescenzi volgar., 5-10: se troverà lo stomaco mondificato e voto d'umori,
l. bellini, v-180: sentirete anco lo stato e l'acquisto del signor conte
monte di letame,... lo ricoperse con cannuccie e altre mondiglie che
mondiglia qui, d'ogni adultero / lo spirito divien libero e schietto. lubrano,
che alcune però, toltolo, se lo reggevano a mano. tutto il battaglione
, anche, nel comportamento, per lo più unite con sobrietà e con discrezione
, perché el sudiciume e il loto lo estimavano un ornamento, purché continuamente egli
le mondizie femminili non gli avessero attirato lo sguardo e '1 riso del pubblico.
di iesù e, levandolo di croce, lo involtò in un panno mondo e puoselo
più netta tenere / la mente contra lo desio carnale. bibbia volgar., i-513
in quello modo la macola, e lo capillo nero sarà, sappi che l'
che l'uomo è sanato, e sicuramente lo pronunci mondo. pontano, 95:
materia purulenta. dolce, xxvi-1-367: lo sputo è bianco ancor, lo sputo
xxvi-1-367: lo sputo è bianco ancor, lo sputo è mondo / siano banditi certi
fondo, / e 'nfracidare in su lo scuro suolo, / ove di carne ogn'
-privo di capelli, calvo (per lo più con valore scherz.).
estranee. boccamazza, i-1-489: se lo uccello ha manasione, piglia bono arminio
parte, e fanne polvere e pascine lo ucello con carne tre dì; e
madonna). guittone, xxvi-18: lo pietoso padre me sovegna / di tal
il male die ha fatto, non lo rifà da capo. scala dei claustrali
in sé dalli vizi debbe esser quelli lo qualle vuole correggere altrui. panziera, 2
magno volgar., 141: lo vecchio rispuose: « se tu se'mondo
perché desideri le bruttezze del mondo? lo immondo mondo quali cose monde ti darà
à e mostra lor [ai nemici] lo fondo, / se 'l fuggir non
raggiungere pienamente i propri scopi, per lo più con mezzi discutibili; passarla liscia
luce d'ogne mondo, / di fin lo ciel di sopra ed in profondo.
il luogo degli spiriti beati] è lo soprano edificio del mondo, nel quale
edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s'inchiude e di fuori dal
tutto di scintille in giro / per lo voto seren brillare il mondo. gioberti,
lira. b. croce, i-4-296: lo spirito, che è il mondo,
spirito, che è il mondo, è lo spirito che si svolge, e perciò
uomini nell'età del mondo, in cui lo spirito loro era ancor giovane, prima
idem, conv., iii-v-3: per lo mondo io non intendo qui tutto '1
sino. -elemento naturale (per lo più con un agg. che lo
lo più con un agg. che lo determina). -in partic. mondo ondoso
grandezi remembrando, / e mo pe lo mundu vao gattivandu. giamboni, 10-99:
., 31-78: questi è nembrotto per lo cui mal coto / pur un linguaggio
. paesaggio naturale, spazio geografico per lo più delimitato. carducci, ii-20-294:
paese più o meno vasto (per lo più con un agg. o con una
donne? e per le gioie loro lo spandere i nostri tesori per le mondora strane
sappiamo noi... che sotto lo equinozziale... vi sono ancora gli
, inf., 24-13: lo villanello... /...
tutto '1 mondo se nne dole / de lo mal che n'è scuntrato! dante
che ciascun ben si mova / per lo qual si travaglia il mondo tutto. idem
, ma alla patria e a tutto lo mondo nato esser credea. idem,
quattrocento, lxiv-54: lassarò scritto a lo mundo / la toa gran crodelitate.
[di matrimonio] ». « se lo dico; il mondo non vuol finire
muore infra otto giorni, e non lo camperebbe el mondo. -tutti
manità; categoria o gruppo di persone per lo più indeterminato, sia qualitativamente sia
e di deo. iacopone, 1-32-59: lo mondo n'è stopito / conceper per
è stopito / conceper per audito, / lo corpo star polito / ad non esser
, / secondo che richiede e vuol lo mondo. dante, convv i-ix-5:
vita a frusto a frusto, / assai lo loda, e più lo loderebbe.
/ assai lo loda, e più lo loderebbe. idem, par., 8-1
par., 8-1: solea creder lo mondo in suo periclo / che la bella
il prefetto in presenza dell'altro che lo avrebbe poi raccontato al. mondo. landolfi
2-96: apostolo della polvere, il mondo lo misconosceva. -moltitudine di persone radunate per
un determinato scopo (e ha per lo più valore iperbolico); folla.
andare a combattere. perché tieni tu lo mondo qui? pulci, 26-11:
g. cavalcanti, i-125: tutto lo mondo canti / (po'che lo tempo
tutto lo mondo canti / (po'che lo tempo vene). dante, infi
50-24: la mensa ingombra [lo zappador1 / di povere vivande, /
grande quantità di gente (e ha per lo più valore iperbolico). cavalca
postutto / e regnar non dovria / lo mondo, poi faria -radice dura. dante
164: dagli uomini di mondo domanda che lo credano uomo amabile. manzoni, pr
, lontano / oggi da noi, che lo lambisce appena, / come un'onda
?: come domanda retorica per esprimere lo stupore che provocano l'ignoranza, l'
buono che aver si potesse, me lo compriate e mandiate, costi ciò che
americano). pratolini, 10-281: lo mandavano a tenere i comizi nei paesi
par., 12-82: non per lo mondo, per cui mo s'affanna /
mondo errante / licenza di combatter per lo seme / del qual ti fa- scian
tanta altezza. chiaro davanzati, x-18: lo tormento in esto mondo avere / è
sp., 3 (55): lo sposo se n'andò, col cuore
è un dramma eterno, in cui lo spirito si dibatte tra l'essere e
, 7-58: mal dare e mal tener lo mondo pulcro / ha tolto loro,
8-108: qui m'attendi, e lo spirto lasso / conforta e ciba di
era a virgilio congiunto / su per lo monte che l'anime cura / e
par., 17-112: giù per lo mondo sanza fine amaro. idem, par
sanctis, 11-7: l'altro mondo per lo scrittore è qualche cosa di serio,
la cagione dello sforzamento della forma per lo più suole avvenire dal non essere imbossolata
dottrina, di una classificazione (e per lo più precisato da una determinazione).
, vi-132: il mondo del pensiero è lo specchio esattissimo del mondo della natura.
suo mondo deve continua- mente ampliarsi. lo scienziato che è pure un cattivo soggetto
l'innovare opportunamente nel metodo, come lo sco prir nuove attinenze nel
del mondo che io non so se me lo saprò dire. idem, 16-v-274:
/ a gilio e fiorismondo: / lo lor ditto fals'agio, / e chi
àn mondo, / vedran da lor lo sagio. goldoni, viii-439: signora,
: verificarsi un'immane sciagura (per lo più con valore iperbolico).
che recavano nel volgare, pur mentre lo mettevano al mondo, un'arcaica eco lungamente
. idem, 4-102: quando mai lo forzassero /... eh'una pic-
settembrini, 1-3: lasciatemi prima rinfrescare lo spirito con le memorie dei miei primi
. sp„ 38 (660): non lo vedremo più andare in giro con quegli
'il mondo è tutto suo 'dicesi per lo più di persona vana, contenta del
dante, conv., iv-xni-n: ben lo sanno li miseri mercatanti che per lo
lo sanno li miseri mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie che
baco, / questa gran tempo per lo mondo gìo. petrarca, 214-16:
andata tapinando in forma d'uom per lo mondo. cantari cavallereschi, 92:
compiuta donzella, xxxv-1-435: lasciar vorria lo mondo e dio servire / e dipartirmi
. -morire al mondo: abbandonare lo stato secolare, entrare in un ordine
al mondo; e se il padron lo vuole, / al messo, all'esattore
dante, xxxi-1: parole mie che per lo mondo siete, / voi che nasceste
. pananti, i-93: il mondo se lo pi- glian come viene / e si
tornasse al mondo. -abbandonare lo stato religioso, sfratarsi. fioretti,
volgar., ii-9: « debbe lo 'mperadore uscire del mondo giacendo in terra
vene. dante, xx-57: lo giorno che costei nel mondo venne,
mondo prima di voi; e il mondo lo conosco un poco. carducci, ii-2-244
47: il mondo è di chi lo sa canzonare. ibidem, 85: il
-il mondo è di chi se lo prende o se lo piglia: per
è di chi se lo prende o se lo piglia: per avere fortuna nella vita
il mondo esser di quel che se lo piglia, / vi ponean su la man
ed il mondo è di chi se lo piglia. b. croce, ii-10-97:
il proverbio volgare, è di chi se lo prende. -il mondo è fatto
rovescio: le vicende umane procedono per lo più al contrario di come dovrebbero andare
; e le lacrime strisciavano giù 'per lo fesso '. e ben sarebbe più
calvino, 6-12: pascà, mondoboia, lo sapete quanto costa il sapone? idem
tra loro. bacchetti, 6-331: lo ridestò il sapor dei baci e l'illusione
albo che è addirittura una monellata. lo chiama il 'bétisier ', e vi
non disgiunta da un certo gusto per lo scherzo e la burla. -anche:
mancanza non grave, di carattere per lo più dispettoso e impertinente, compiuta talvolta
4. ant. moina infantile che ha lo scopo di attirare la simpatia e la
far mille monellerie 'si dice per lo più d'un ragazzo che con briosa semplicità
il castigo che quello sciagurato merita e lo dipinge in un quadro di monellesca fantasia
fratta landra in brocco / se tone lo volesse passingare. michieli, 5: la
perché? -il dove e il perché lo sapranno poi. ve lo voglio dar io
il perché lo sapranno poi. ve lo voglio dar io, l'ar
degli occhi, subito la ragione arcigna lo cacciava via a pedate. linati,
4-148: ci sono certi che il lavoro lo pagano metà subito e metà alla pubblicazione
realmente non ha valore intrinseco, ma lo ha nell'estrinseco sempre ad un modo
-moneta-merce: bene materiale (per lo più metallo prezioso) che può essere
. piastrina di metallo, di forma per lo più circolare, che ha lega,
moneta iano fece fare da uno lato lo volto suo e dall'altro lato la
da vinegiae a'sei della moneta per lo detto comune e ànnogli ravuti in asengnamento
necessario che si ficchi / uno spiedo per lo corpo o che s'impicchi. dante
fattamente il nome di conte palatino che lo troviamo ridotto ad un misera- bil fumo
passavano zitti accanto al padre cristoforo, lo guardavano pietosamente, e, benché non
-in partic. somma di denaro (per lo più esigua). pellico,
caro d'o- gni vittuaglia e valse lo staio del grano alla misura rasa soldi
del mese di iu- gno; e lo seguente anno fo levata la moneta. bandello
. perché quantunque sieno monete condegne per lo valore, non sono però condegne per
e solo l'amore è la moneta che lo può valere. moretti, ii-463:
, questo eroe popolare della rivolta contro lo stato, sarà ancora la mafia a servirsene
r. longhi, 521: lo zoppo è un rampollo del botte- gone
ristesso suggetto. monti, xii-6-120: lo senti di che moneta questo crudele paga la
alla bilancia dell'oro... lo scorpione delle panzane. -area monetaria',
esprime cupidigia e avidità di denaro (lo sguardo). pratesi, 3-156:
conia monete senza regolare permesso, per lo più adulterate nella lega o nel peso
b. davanzati, ii-450: lo mal monetiere dice a signorso: « da
ebbe [si- non greco] contra lo idropico maestro adamo, falso monetiere.
, iii-22-340: egli [rainero] è lo stipite dei marchesi più veramente degni di
iaceva. dossi, 1-i-245: si vedeva lo storpio riavere uso delle proprie gambe e
tondi a fior di pelle, con lo sguardo tranquillo del buon monferrino che a
, fondata in francia nel 1705 con lo scopo di incrementare l'attività missionaria interna
, 30: di rimpetto v'era lo storico 'lepri ',...
cinque miglia e più per infino entro lo mare. fra giordano, 3-197: quello
continuo in un mongibèllo di fuoco, lo conducevano con passi veloci alla morte.
e la sofferenza o la passione che lo turbano e angosciano). campofregoso,
iii-75: quel cuore sì osceno, chi lo cangiò in un mon- gibello di amor
di ben fare e dato il nome per lo re carlo a'suoi, * mongioia
, * mongioia cavalieri ', e per lo re manfredi
e gli orientali ne fanno molto uso e lo chiamano mug o mog, e lo
lo chiamano mug o mog, e lo dànno anche per biada ai cavalli.
la sposa, povera pupa, arrivò con lo sposo, preceduti da una panza come
altrimenti un giorno o l'altro ve lo spianano a calci, e sgonfiano la mongolfiera
zigomi, un po'mongoloide, [lo zio peppe] celebrava in famiglia la
decorativi o di pietre preziose, per lo più di fattura massiccia e sontuosa,
guido da pisa, 1-256: lo quarto [dono di enea a didone
/ e il vel, che lo copria, seco traendo, / questanaura d'
ife isolate nella parte terminale e per lo più libere per tutta la loro lunghezza
, dotati di apparato filamentoso, per lo più del genere candida (e il
ipoplasia moniliforme: anomalia congenita, per lo più ereditaria, che produce ingrossamenti e
iacobi e maria salomé andaro per trovare lo salvatore al moniménto, e quello non trovare
avere nella sua mente e pensare come lo corpo di cristo fu messo nel moniménto
, / colui ch'è dentro assetta lo scoppietto / e stava al bu- colin
osso, da una membrana squamosa che lo ricopre parzialmente. = voce dotta
. papini, ii- 421: lo stato d'animo monistico, che tende a
e governatore de la sensualità, come è lo padre del fìlliuolo. achillini, ii-204
prendere in carrozza quel grazioso bambino e lo conduco co'miei allievi alla scuola di
costume, ecc.) improntato per lo più a spiriti democratici e radicali,
la guerra. ojetti, i-294: lo conduciamo [pierre loti] sui «
: strumento che indica in modo continuo lo scarto fra una frequenza e il suo
apparecchio usato in sala operatoria per controllare lo stato del paziente sotto anestesia.
3. inform. dispositivo che registra lo stato di un sistema allo scopo di
.. a narvaez, in cui lo ammoniva che... presentasse la
savonarola, iv-277: innanzi che si facci lo interdetto si fanno prima li monitori.
ludovico de atti. sanudo, lii-439: lo impera- tor ha mandato il monitorio al
non ha scusa l'iterare le colpe e lo sprezzare la storia, consiglio di dio
avendo enno suo gliolo adottato, lo trattò benignamente e con tali munizioni studiose
trattò benignamente e con tali munizioni studiose lo reprendea. sannazaro, iv-330: non
anticamente al nome di donne, per lo più giovani, di nobile o di
dei boni, 471: questo este lo kapitale di monna cerna. dante,
, 535: io non ho fatto per lo mio alcuna cosa, perché son in
tutto tenero e rugiadoso: / son lo sposo novello di monna giustizia. gozzano
diritto di un tessuto, e per lo più arricchito da altri ricami delicatamente colorati
mona, che mastica il boccone inanzi che lo abbia in bocca. boterò, 6-238
molto gl'importi / che il popolo lo chiami monnerino / o torcimanno o in
, e vanne un sì terribile / che lo flagella e mandalo in visibile.
, 3-170: se egli a coloro che lo visitavano avesse dato due monnini, sarebbe
: dicesi di chi parlando con alcuno lo mette al punto di dir parola che
barga, / e voi, messer, lo mi gittate in occhio, / e
pedali, dalla forza muscolare di chi lo usa (ed è impiegato dagli equilibristi
: chi vuol camminare ad occhi chiusi lo può fare; ma non può lagnarsi del
applicato a un solo occhio (per lo più nell'espressione fasciatura, bendaggio a
per un solo occhio, priva per lo più di montatura, che si porta
una classe agiata e oggi, per lo più, un atteggiamento esibizionistico);
gli immutabili gesti dell'uomo, dietro lo stanco monocolorismo dello stile.
per diversi anni (e presenta per lo più gravi svantaggi rispetto all'avvicendamento delle
finirebbe con essere 'orribile 'o per lo meno noiosa a'lettori.
esprimere le proprie idee, ribattendo con lo stesso tono e nello stesso modo usato
chiusi a disposizione sparsa, foglie per lo più parallelinervie, talvolta penninervie, fiori
di ventose, variamente conformato e per lo più munito di uncini marginali.
in seguito come pittura autonoma per lo più in funzione decorativa e di arredamento;
monodèlfo1, agg. zool. che presenta lo sviluppo del feto compiuto interamente nell'utero
lirico sulla scena da un personaggio per lo più femminile o dal corifeo, in
, i-382: dico monodia, non per lo canto di un solo de'coreuti,
recitata a una sola voce, per lo più con accompagnamento di strumenti a corda
s. v.]: 'monodone': lo stesso che 'lio corno di
polpa, aromatici, che hanno lo stesso uso della noce moscata.
forma di spettacolo teatrale, appartenente per lo più al genere del melologo, con
fiori ermafroditi ed unisessuali si trovano sopra lo stesso individuo. quando poi nella monoècia
d. e. i., che lo fa risalire a un lat. scient.
d. e. i., che lo fa risalire a un lat. scient.
che ha un solo occhio, per lo più per malformazione congenita; monocolo.
si è sposato una seconda volta dopo lo scioglimento del primo matrimonio per morte dell'
* monogamia '. balbo, 1-108: lo stato nuziale fu fin da principio,
sempre un monogamo virtuoso che poteva sopportare lo sguardo sincero della moglie.
anche eterocotilei e polistomidi), per lo più ectoparassiti di animali d'acqua dolce
sostanza de'vani corpi. 'monogenico': lo svolgersi cosiffatto della creazione.
, i-509: 'monoginia ', perché lo stimma è unico senza stile; dunque
monografia. balbo, 1-11: continuiamo lo studio nostro, così piccino al paragone
, aw. procedendo persingoli argomenti, incentrando lo studio su un solo soggetto per volta
, scritti, elaborazioni monografiche, per lo più senza inquadrarli in un contesto più
gruppo di lettere intrecciate, usato per lo più come firma o come cifra,
o insieme di segni o traccia (per lo più contorta a linee sforzate o a
un solo blocco di pietra, per lo più di eccezio nali dimensioni
opere di sinan, monolitiche, fatte con lo stesso principio di chi taglia una pietra
è mascherato. sinisgalli, 6-150: lo scalone era imponente coi suoi larghi e
forma allungata infissa nel terreno, per lo più di notevoli dimensioni).
nei primi del novecento), per lo più di carattere comico, più raramente
come opera a sé stante. -anche: lo scritto, in versi o in prosa
ho mandato; ma, siccome non lo reciterà, lo trascrivo qui. gozzano,
ma, siccome non lo reciterà, lo trascrivo qui. gozzano, i-480: l'
folla si fende e si vede ritornare lo scomparso, sano e salvo, non si
si dibatte tra il cuore e lo spirito della desolata? cantoni, 814:
monologo. vittorini, 5-34: lo stesso monologo di ro- xana ha
. ferrari, 25: il pensiero puro lo attrae [s. tommaso d'aquino
s. tommaso d'aquino], lo inspira, lo innalza, lo isola,
d'aquino], lo inspira, lo innalza, lo isola, lo piomba
], lo inspira, lo innalza, lo isola, lo piomba in un sonnambulismo
inspira, lo innalza, lo isola, lo piomba in un sonnambulismo, nel quale
favoriva il monologhètto della giovane cameriera, lo gonfiava come una cerbottana. =
fra due gladiatori che si concludeva per lo più con la morte di uno degli
è affetto da monomania. - per lo più sostant. g. ferrari
, in un metodo. - per lo più sostant. balbo, 5-90:
-monomania intellettuale: se condo lo psichiatra francese j. e. d.
, 48-80: il senso di lotta contro lo straniero dovrebbe diventare una febbre, un
che è secondo il corpo o sistema lo spiegano i metrici. nella poesia monometra
artefatta, una modestia simulata (per lo più nelle locuz. fare alla mononèsta
monopàttino, sm. veicolo, usato per lo più dai bambini come giocattolo, costituito
corona... e la corona, lo stato, sarà loro strumento nel tentativo
ricavarne più utile dalla vendita. noi lo diciamo 'monopolio ', male non
al pubblico. alvaro, n-144: lo sanno anche i doganieri che esse fanno
atteggiamento di chi si considera, per lo più in modo velleitario e ingiustificato,
offrono maggior lucro ai proprietari perché diano lo sfratto agli antichi inquilini e appigionino ad
essere il solo venditore, gli manca lo stimolo per far bene; e come alcune
figur. persona che si considera, per lo più in modo velleitario e ingiustificato,
; arrogare a sé il diritto, per lo più in modo velleitario e ingiustificato,
sola fila di colonne esterne e, per lo più, una struttura circolare con colonnato
più raramente, di vertebrati (per lo più di pecore) e di uccelli.
è il monoscopio, e basterà che lo guardi un istante, per rendersi conto
noto a parigi e in francia sotto lo pseudonimo di curnonsky, due parole latine
'e 'qui ', che per lo più or si scrivono senza accento.
petrarca. d'annunzio, iv-1-250: -chi lo sa! -sospirò ella, dando un'
fra monosillabi e 830 — lo sbadigliare. foscolo, xvii-400: la signora
ma scrivimi. fucini, 203: lo scoraggiamento,... la pietà,
centro-italiana. idem, 9-214: [lo] schema metrico della poesia popolare monostrofica
tenere in considerazione un unico interesse per lo più con la convinzione della sua assoluta
indeterminato, vago, slegato, per lo stile. ma il concetto è uno
esercitato da una sola persona, per lo più in modo autoritario e dispotico.
incasella nella testa un endecasillabo, e lo rimastico monotonamente: « venne il dì
: la voce di ruggero aveva assunto lo stridore e la monotonia d'un disco
. -per estens. uniformità, per lo più sgradevole e noiosa, del ritmo
2. ripetizione uniforme, per lo più fastidiosa e sgradevole, di ritmi
/... / la sera per lo più mi fermo all'ussero. leopardi
ricevuta, dal temperamento, che per lo più rivela grettezza e meschinità e che
2-i-321: il matrimonio scoraggia e soffoca lo sviluppo del figlio, tronca la gioventù e
monòtono, agg. che mantiene sempre lo stesso tono o si ripete a intervalli
è... /... lo scroscio monotono e angoscioso / di pioggia
privo di varietà e vivacità e, per lo più, noioso e sgradevole (un
. 2. caratterizzato da uniformità per lo più fastidiosa e sgradevole; che ripete
, sempre nello stesso modo, per lo
dalle scaglie alterne e distinte che ne cuoprono lo stelo e fanno le veci di foglie
la corolla di altrettanti petali solcati, lo stimma peltato e la capsola di quattro a
l'altra del genere * scombro 'con lo stesso carattere; entrambe trovansi nel mediterraneo
del vermenagna, il ta- naro e lo spartiacque piemontese-ligure. = deriv. dal
[parte] disse sia di monsignore lo re e l'altra di madonna la reina
parte, disse, sia di monsignor lo re e l'altra di madama la reina
in loro paese e lo'farà levare lo sedio. romanzo di tristano, 217:
tavola ritonda, i-iii: mon signor lo re artus... e nobilità di
2-8 (228): se monsignore lo re, il quale è giovane cavaliere,
gliele tu? sacchetti, 2-25: lo re... disse: ser
suo famigliare, [l'ammiraglio] lo interrogò che strepito fosse quello. rispose
moglie dal signore perché gl'impre- stasse lo staio. -che bisogno avete del mio staio
rinaldo degli albizzi, i-48: messer lo tesaurerio ha fatto questa impresa di comandamento
fatto questa impresa di comandamento di monsignore lo legato e monsignore ha fatto questo comandamento
questo comandamento per comandamento di nostro signore lo papa. giovanni di cino calzaiuolo,
spazio di tempo il duca d'urbino, lo 'm- basciadore veneto e monsignore di pavia
sotto la porta stava monsignore / con lo spruzzetto in man da l'acqua santa /
: non che sia tenero di monsignor lo papa o di me, che sono suo
guicciardini, iv-190: mosso per lo sdegno conce- puto, perché pochi mesi
rango elevato o a gentiluomini, per lo più di origine francese o comunque legati
che è la ragione perché fra noi lo chiamiamo monsù raspa. forteguerri, 10-44
-in un compì, vocativo (per lo più iron.). crudeli,
vesti] à opulento sartor cui su lo scudo / serpe intrecciato a forbici eleganti /
accoppiamento fra animali domestici, per lo più bovini, equini e ovini,
, con vette elevate e forme per lo più aspre e scoscese, ca
savoia. g. villani, 9-9: lo 'mpe- radore si partì da losanna con
overo della montagna fiorentina, recevente per lo detto comune. de rosa, v-591-41
, prima di rivoli, i genitori lo avevano portato al mare, ad alassio,
culto e della pratica devozionale, per lo più venerato come sede di un dio
monsignore a sentir più molesto che mai lo scilocco. -di, della montagna
enotrio,... nel '57, lo paragonavi a gilbert; e avevi ragione
1-iii-322: non importa dire come giudicava lo sfasciarsi della sinistra storica, cioè del radicalismo
. fedeli, lii-7-329: è diviso lo stato di siena nella montagna copiosissima,
di sotto non starebbono ataccate, per lo peso, si è altri immaginato coperte,
montagnola, qualche schioppettata di cacciatore, lo slamar d'una frana. socci,
che elli intenda del montaménto mentale, lo quale è subito, anco subitissimo, imperò
fare onor qual omo s'aprendesse / lo suo presgio de'stare in montaménto, /
, una popolazione; e vi è per lo più connessa un'idea di sanità fisica
., 26-68: stupido si turba / lo montanaro, e rimirando ammuta, /
(destro). il braccio me lo salvò il parapioggia col fusto robusto, il
li quali gli uomini hanno carissimi per lo lor ben cantare, e, quando
o montanello, / tu gli apri lo sportello, / ma temi ch'e'
gheppio. giamboni, 8-i-219: lo terzo lignaggio son falconi montanini, ed
aria montanina. baldini, i-758: quando lo sciame luminoso delle onde trascorrerà con la
: e1 resto delli cavalieri distese dopo lo spazio del muro per li luoghi montani,
mare scoprir sotto a girona / ne lo smontar giù dei montani dorsi. alamanni
/ di rumorosa frana, / per lo scheggiato calle / precipitando a valle /
grandi montagne. bocchelli, 1-iii-780: lo sforzo lo scaldava, anzi il sangue
. bocchelli, 1-iii-780: lo sforzo lo scaldava, anzi il sangue reagiva,
bembo, 10-iii-258: fuggendo, per lo non saper le vie, a mano
stessa zona di montagna, costituita con lo scopo di tutelarne gli interessi e promuoverne
scopo di tutelarne gli interessi e promuoverne lo sviluppo. la stampa [17-1-1978]
giunge a pagare il terzo dell'oglio per lo montano. = dal lat.
leva in volo e si allontana, per lo più notevolmente, dal punto di partenza
ixole de romasei, zoè in mezo lo monego, corre la montante fra grego e
in fondo nereggiava, ponendo su 'l cielo lo stesso ondeggiamento montante che hanno i dorsi
sostiene la parte superiore della poppa e lo stilo per la bandiera. tramater [
averlo innalzato per una ventina di centimetri lo sganciò tramortito. -nella scherma
. inghilfredi, 382: eo veo saglir lo non sagio in montanza / e sovrastar
punto o un luogo elevato (per lo più erto, scosceso, come la
citade, desmuntando da cavalo, muntòno suxo lo palaxio del papa. compagni,
mi parea troppo più lieve / che per lo pian non mi parea davanti. idem
uscio aperto, e vaghezza di novità lo spinge a salire le scale e a
: questi che vien meco, per lo 'ncarco / de la carne d'adamo onde
., 31-99: veder lui t'acconcerà lo sguardo / più al montar per lo
lo sguardo / più al montar per lo raggio divino. ottimo, ii-56: lo
lo raggio divino. ottimo, ii-56: lo stato della beatitudine è così connaturale al
poesie anonime, v-334-5: or [lo sparviero] è montato e salito sì
dice che fue quello si mone lebbroso, lo quale il signore curòe de la lebra
signori. dante, inf, 18-110: lo fondo è cupo sì, che non
al dosso / de l'arco, ove lo scoglio più sovrasta. idem, inf
a la seguente tomba / montati de lo scoglio in quella parte / eh'a punto
gertrude, la principessa e il principino lo seguirono; scesero tutti le scale,
a cavallo, credendo che il popolo lo seguisse. dante, inf., 17-83
civiltà in offerirglielo,... lo prese per una gamba e, tiratolo
quela, a cavalo montava / e lo suo amore tutto li donava. /
li donava. / compiuto ch'ebe lo so dolze lavoro, / la dama
: a ragione potrebbero gli uomini invidiare lo stato de'bruti e desiderare l'autorità
dino da firenze [tommaseo]: lo stallone, el quale è dato all'
bizoni, 54: per tutto lo stato veneziano i cavalli delle campagne sono
ili-v-15: quando queste rote sono compiute, lo suo montare è a maria quasi tanto
mattina per tempo, perciocché, come lo sole montava, così disparsa e disfa-
cantare dell'ucelletti menomasse o crescesse per lo suo sonare. tansillo, xxx-10-259:
et era intorno nubiloso e scuro / lo ciel. buonarroti il giovane, i-343
ciech'era '1 mondo: tu fai lo visare, /... / sceso
.. / sceso a inferno: fai lo a ciel montare. cavalca, 20-587
anima del mondo. gentile, 3-299: lo spirito circola eterno; ma circolando dal
brevemente avegna, / darà riposo a lo mi'cor, e montra, / eh'
d'amore. pucciandone, lxiii-190: lo primo isguardo di voi, donna
valore, / a compimento contar lo poria / lingua che parli. giamboni,
montando in tal mainera, / come fa lo 'intelletto / che di gioi'
,... per farne lo sconto a dio, si legò le ginocchia
69-14: s'ello pur guardar voi lo passaggio, / e l'om de
di tanto amaro / si può trarre lo dolce che si conta / che so-
li altri, e noi stessi procurassero lo utile loro e la vergogna nostra.
, per facoltà, per virtù (per lo più in espressioni come montare in alto
onoranza e montati in alto stato per lo bello parlare ch'usavano secondo li comandamenti
: il papa e'cardinali, ch'amavano lo stato di santa chiesa, n'ebbono
fiorentini e sì perché di ciò montava lo stato e podere di manfredi, nimico
colonne, 76: mille mercé n'agia lo male / che m'ave fatto in
che mi convien for voglia -di mostrare / lo mal che gioi mi sfoglia / e
peggiorando l'una e l'altra moneta per lo modo che diremo appresso, acciocché 'l
d'un fiorino d'oro e più lo staio. aretino, vi-45: le montano
, una spesa, eco.: per lo più in relazione con un compì,
vi staia d'orzo a trenta denari lo staio, monta quindici soldi; e sei
staia di spelda, contiate vinti denari lo staio, monta sete soldi tra l'
pucci, ii-9: così è ripieno lo zodiaco di gradi, che ve n'
recasi a quaranta e sei d. lo staio dell'orzo; monta in grano sette
in grano sette staia. e anco lo vino a quatordici d. lo staio,
e anco lo vino a quatordici d. lo staio, sono xxx staia; montano
grano, a quaranta e sei d. lo staio del grano, monta vili staia
, domattina nel primo isquitino e noi lo pubblicaremo ». selva, 5-87: -ti
montava a me a nulla, imperò lo poteva fare a sua posta di metterli
, 2-25 (i-924): messer lo geloso... di rabbia e di
. f. frugoni, ii-103: non lo sapete, soggiunse lo spartano, esser
, ii-103: non lo sapete, soggiunse lo spartano, esser proprietà de vermi 'l
riferimento a persone, e ha per lo più valore fortemente osceno o scherz.
uno esser calvaccata, / troverà insembla lo gallo / e serà da dui montata
. -caricare un congegno, per lo più avvolgendo la molla che lo mette
per lo più avvolgendo la molla che lo mette in moto. ghislanzoni, 18-154
montai in un baleno, e aspettato che lo cosacco mi fosse proprio adosso gliela scaricai
montale, 4-56: alcuni iensano che lo spettacolo (cinema e teatro spettaco- are
nostro tempo e che colui che monta lo spettacolo prendendo a pretesto ficelles o opere
un'azione in modo clamoroso, per lo più al fine di richiamare su di
praticello zozzo »,... abbozza lo schema di uelle che nel momento
realtà dei fatti, deformandone, per lo più con secondi fini, la natura
di vivere, di agire, per lo più in modo spregiudicato e subdolo e
avere... ingrossa la memoria e lo intendimento e monta in vanagloria. termometro
in fermento, au- tosuggesttonarsi, per lo più in modo eccessivo e forzato,
sei ridicolo a montarti cosi? per chi lo fai? baldini, 6-124: lui
la penna si muta nella sferza, se lo scherno le monta sulle labbra, su
scanno; / ma pur la fata lo ritenne e pronta / disse: qui lo
lo ritenne e pronta / disse: qui lo star forte il tutto or monta.
b. pitti, 1-131: lo 'mperadore montò in mare con galee che
, i-iii- 651: quando il tempo lo servirà, [il duca valentino]
ferito e morto in un monterozzolo canto lo muro de la cit- tade drento la
invar. disus. sentiero, per lo più lastricato, che veniva costruito sugli
cammino, itinerario in salita, per lo più alquanto ripida; pendio, erta
2. movimento che si compie, per lo più con difficoltà e fatica, per
le sponde di questo fiume sono per lo più alte e sassose... e
118: il menomo calore o azione lo pone in moto [il mercurio],
un reparto, ecc.: per lo più nelle espressioni ben montato, mal
cortese volgar., 306: lo scudier facea suo mestier, ma il nano
i baffi. cassieri, 7: lo spazio riservato anni addietro al pianoforte era
una tranvia. pirandello, 8-74: lo squallor crudo della prima luce, nell'
a. monti, 528: per papà lo sciopero generale di quel settembre novecentoquattro non
e modellata dall'erosione e caratterizzata per lo più da rigidità dei pendìi alquanto accentuata
i monti altissimi li quali sono sotto lo cielo. petrarca, 50-17: il sole
nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de'suoi più familiari.
, conv., iv-xi-8: io vidi lo luogo, ne le coste d'un
chiama falterona, in toscana, dove lo più vile villano di tutta la contrada,
ne'monti di luni, dove ronca / lo carrarese... / ebbe tra'
è una regola a misurare monte murello per lo suo ampio, senza nullo toccamente del
del monte bianco e del monte rosa, lo si deve soltanto alla forma del suo
, come cosa che cada, / tremar lo monte; onde mi prese un gelo
campania prese ad ardere uno monte, lo quale hao nome vexubius. buti, 3-263
molto alto in mezzo dei sudetti, lo quale soleva gittare sassi accesi, li
piagge. bottari, 4-38: per lo più questo segue in vicinanza de'monti ardenti
- anche: regione montuosa (per lo più considerata per le condizioni ambientali,
purg., 14-92: non pur lo suo sangue è fatto brullo, / tra
. b. davanzati, ii-489: chi lo vuol buono [il vino],
, / tanno del giubileo, su per lo ponte / hanno a passar la gente
più o meno grande e di forma per lo più tozza, compatta o approssimatamente piramidale
materiali o di oggetti (e ha per lo più valore iperbolico). novellino
di figure. vasari, iii-457: lo ritrasse di naturale... nello inferno
farei atomo un monte di uomini che lo reverissino. -monte dei secoli:
è... quando l'estro lo porti di volo sul monte dei secoli.
municipali, in cui è rappresentata per lo più scorciata, con un numero variabile
un fondo di oblazioni volontarie e aveva lo scopo di arginare l'usura dei prestatori
e ogni donna da bene dovria pigliare lo essempio da te. nannini, 1-183:
la 'corrente lingua italiana 'sarebbe lo 'scriver moderno ': sicché a
così, a suon di parole, lo 'scriver moderno ^ e la corrente lingua
). campofregoso, 1-63: vorrebbe lo infelice voluntieri / che nulla fusse e
lì che inclinano sempre), non se lo staccan più. un partito onesto,
discorrevi. -placarsi, calmarsi (lo sdegno). b. corsini,
: quando su te [o chiesa] lo spirito / rinnovator discese, / e
. -urtare con una carrozza contro lo spigolo di un muro o di un
di muro o di portone, e lo sbocconcella. es.: « il p
. gallo da pisa, 326: lo vostro amor, che colpa / a
, lett. it., i-183: lo riducono [il poema dantesco] a
, 1-385: abbatté agravano, e lo re artus, con tutto il cavallo
artus, con tutto il cavallo, lo mandòe in uno monte. ariosto, 31-69
giuoco non riesce a modo loro, lo mandano a monte. panzini, iv-434:
: gemeva che bisognava mandar a monte lo spettacolo. moravia, i-329: aveva
il latino, [si diede] a lo spagnuolo e al cortigiano. r.
106: a granello a granello s'empie lo staio e si fa il monte.
, sm. gastron. dolce, per lo più di forma conica, costituito da
dante, conv., iv-xxvin-8: lo cavaliere lancelotto non volse entrare con le
volse entrare con le vele alte, né lo nobilissimo nostro latino guido montefeltrano. carducci
'1 vostro serventese, / a voi lo dica in cantando. montenegrino,
sieme dei premi, per lo più costituiti da una somma di
disus. che si ispira o riecheggia lo stile e la poetica di vincenzo monti
, volti a favorire la manifestazione e lo sviluppo delle risorse fìsiche e intellettuali proprie
prevaricazioni il rapporto del bambino con quanto lo circonda; indirizzo pedagogico che si ispira
o, anche, costruito artificialmente per lo più per accumulo di terra e sassi
feltro piangono gli sciti, dipoi di terra lo ricoprono facendo la grandezza del monticèllo sopra
di oggetti o di materiale, per lo più omogeneo; cumulo, ammasso.
di veder crescere quel suo tesoretto e lo visitava spesso... bisognò starsene
-niente, niente, signor, lo dico anch'io, / anzi grazia
di oggetti o di materiale per lo più eterogeneo. magazzini, 50:
e del burro. papini, 28-50: lo spazzino aveva sempre dinanzi a sé lo
lo spazzino aveva sempre dinanzi a sé lo stesso monticino di polverume e di foglie
dell'accademia della crusca,... lo puoi concepire? con uella testicciuola da
pecora d'uno anno senza macula per lo peccato e uno montone immaculato per oblazione
non crederai, tu non puoi credere, lo stacco, lo strappo, che sento
non puoi credere, lo stacco, lo strappo, che sento a dividermi dagli studenti
di qualità amatorie (e ha per lo più un valore scherz.).
modellato dall'azione dei ghiacciai (per lo più nelle espressioni dorso di montone,
montone il salto. moniglia, 1-iii-116: lo sprono, intorno gira /..
un'estremità di una testa metallica per lo più a foggia d'ariete, ed
tuti loro vide chiaro e aperto / lo gran montone de questi ducati. fatti
in uno montono. ibidem, 844: lo danese... vide sotto uno
71: l'argento vivo così fuso lo mettono in montonina, perché in cuoio si
una montagna, per un pendio per lo più erto, scosceso, ripido (un
accidentato. ristoro, 6-3: se lo suggello, ch'è montuoso e valloso,
: li vedevo sfilare, gravi sotto lo zaino, insaccati nelle monture distribuite in
montura kaki. de pisis, 3-81: lo chauf- feur dell'autocarro aveva una montura
, fuori del normale, ostentato per lo più in occasioni particolari (talora nelle
come uno schiavo »... lo spirito nazionale si sveglia, ma « la
'(nel 1368), attraverso lo spagn. montura * guarnì mento
portano [le statue] tutte quante lo stampo del genio cinese: quello stile o
come segni monumentali, da cui indurre lo stato della lingua parlata a que'tempi.
materiali). nievo, 822: lo si invitava a scrivere di statistica e
guai al vinto! non sorprendiamo mai lo scrittore [thiers] anelante ed esultante dinanzi
grandi dimensioni. lucini, 6-196: lo inchinerà, decretando monumentale la sua poesia
civico senso di latino, di preferenza lo volgono verso le civiltà e strutture sociali a
storia basata sulla ricostruzione dei fatti attraverso lo studio dei monumenti e dei referti archeologici
. bocchelli, 16-157: era [lo scultore] un robusto ingegno e razionale
, 20-75: chiamò ad alta voce lo nome d'un frate lo quale po
ad alta voce lo nome d'un frate lo quale po chi dì dinanzi
chi dì dinanzi era stato sepolto: lo quale rispondendogli dal sepolcro, incontanente li
la gente ch'erano d'intorno apersero lo monumento e trasser- nelo fuori. bibbia
.. gesù là dove era lazaro, lo trovò ch'egli era stato nel monumento
di quel grande / che, temprando lo scettro a'regnatori, / gli allor ne
obelisco, cippo, lapide), per lo più di notevole valore artistico, posta
storico di eccezionale importanza (e per lo più reca un'iscrizione, un'epigrafe
punto di vista archeologico), per lo più di particolare valore artistico o di
, a venezia. « (non lo conosci? ». risposi di no
fede. delfico, 97: egli [lo storico sincero non intraprese la sua storia
segni i monumenti della nostra grandezza passata lo avrebbero distolto dalla crudele e premeditata indifferenza
un tristo monumento, la narva, lo blenheim dei prussiani, che ben faranno
sine, acciocché a questa campagna ne lo portasse? ». f. donato
europea. libro, monumento, come lo ha chiamato thomas mann, di cui
da shakespeare per ricondurre a modestia plebea lo spettacolo dopo lo scenone barocco di porzia
ricondurre a modestia plebea lo spettacolo dopo lo scenone barocco di porzia e il principe di
: un gentiluomo per quel suo muso nero lo chiamò 'carlin ', ricordandogli la
tal nome colà gli rimase. noi lo chiamiamo 'mops ', voce tedesca.
in ciaschedun podere si dovesse coltivare per lo meno cinque pedali di mori gelsi bianchi
di poi ei tenta questa faccenda, lo trova più discosto dal farlo che gennaio
che friggeva ancora, in una scodella e lo fecero leccare a laido ch'era nero
, iv-11-257: nelle more della colazione, lo sforza ha scritto la protesta che ho
antico 'mora ', che è lo stesso che il latino * moles ',
, alberi e talora liane, per lo più tropicali; sono piante
. ulivo moraiolo (anche semplicemente morato lo, sm.): specie di ulivo
nel piacere de la morale dottrina: lo quale appetito ne diparte eziandio da li
di giacomo leopardi, di argomento per lo più inerente alla condizione e al destino
volgare. buti, 1-9: fu ancora lo prefato nostro autore passionato nella giovanezza sua
-sostant. (per lo più femm.). sercambi,
. sercambi, iii-33: consideri per lo imfrascripto morale quanto sta bene a ugni
. dante, conv. ii-1-5: lo terzo senso si chiama morale, e
col paragonarsi con tutti gli esseri che lo circondano. rosmini, 5-1-26: come
di esseri ragionevoli e morali, che è lo scopo della politica, se non si
perché il freddo la fa morire? lo stesso loro, i caratteri, i personaggi
virtù proprie dell'uomo, secondo ancora lo stato suo naturale, non elevato.
15-152: certe patriottesse e taluni moraioni lo hanno dunque in uggia e in dispregio.
o tribù... nella mezza civiltà lo straniero è ancora nemico, 'hostis
, sordo alle voci della ragione che lo sgrida,... fabbrica una morale
la morale politica... hanno lo stesso fondamento nell'ordine etico universale.
misterio de la trinitade, cioè con lo naturale, col ragionevole e col morale
morale ciò che accadde nel naturale, lo sa il basso, lo sanno le valli
nel naturale, lo sa il basso, lo sanno le valli, lo sanno i
basso, lo sanno le valli, lo sanno i poveri e gl'infimi, sopra
discepoli... veniva meno anco lo studio e la voglia di procurarla.
creduto brutto nel fisico, passi -me lo dico io stesso, quantunque, a
. sm. e f. (per lo più al plur.). disus.
propone finalità morali o moralistiche (per lo più con intento spreg., per indicare
è quale l'han voluto; o per lo meno che l'hanno aiutato potentemente a
borgese, 6-17: non intendo dire che lo scrittore debba farsi sermoneggiatore didascalico, il
o propensione alla riflessione morale, per lo più in relazione con le ragioni e
aspetto di un insegnamento morale, darle lo scopo di appurare le passioni, di
nuova. praga, 4-182: io lo avevo sorpreso colle 'confessioni 'di
della morale (e vi è per lo più connessa l'idea di un atteggiamento
7-21: è un dopoguerra moralistico. lo dimostrano anche alcune reazioni al film '
810: poco cristiano alle parole, lo era poi scrupolosamente nei fatti in tutte
come stato etico, come storia, con lo stato politico e ne derivasse quindi
moralità la volontà, abdicando, aveva ceduto lo scettro agli istinti; il senso estetico
2-670: per questo modo àe insegnato lo nostro autore ai suoi lettori con molte
eterna beatitudine. sercambi, 1-i-153: lo preposto... comandò a l'altore
carme dice da sé, a chi lo sappia leggere, ch'ei non è già
questa moralitade per aristotile terminata fue, lo nome de li academici si spense,
popolari, ii-623: istruite l'operaio e lo moralizzerete: ch'ei conosca coll'istruzione
ma moralizza ogni altro sapere, moralizzando lo spirito che ne viene in possesso.
, onde cento milioni al presente occupano lo spazio che distribuivasi allora fra quattrocento,
dell'onestà, della rettitudine, per lo più allo scopo di reprimere, eliminare
dilunga dal mezzo. guinigi, 1-282: lo spirito gentil sempre si tene / lodare
e con pietà cristiana, così rese lo spirito a dio. salvini, 30-2-15:
solo in camera, il maestro ce lo sminuzza grammaticalmente; ed io poi passeggiando
moralemente ciò vo- lemo esponere, volse lo nostro segnore in ciò mostrare che la
materiale,... si è litteralmente lo stato dell'anime dopo la separazione dal
corpo ed allegoricamente o vero moralmente è lo premio o vero la pena a che
tre versi l'auttore, pregando dio che lo liberi alle catene delle colpe, viene
come quelle del moraro e lo chiamano luli. ulloa [f. colombo
con tesoro / che tomi salvo per lo gran cammino, / onde ciascun s'affretta
morata, giovani e romantici quanto esige lo stile dell'epoca, hanno passato la
fondo che faccia, a chi non ben lo riguarda, quasi mostra di morato,
. tasso, 12- 395: lo stile del lirico poi, se bene non
, l'« eterno giovine », quale lo cantarono e lo descrissero morbidamente muliebre nella
giovine », quale lo cantarono e lo descrissero morbidamente muliebre nella sua viril gagliardia
di voi, subito si moverà per lo bene che vi vuole. caro, 5-219
, morbidamente e delicatamente filosofando, non lo riconoscono per maiordomo della natura. g.
senza opporsi al primo e fondamentale, lo complicavano morbidamente. = comp.
letti ritraendolo [il corpo], lo mantieni dell'intelletto vivace e in tutto
, xxvi-2-137: non prima alla bocca se lo pose [il vino], /
, sentita sì strana morbidezza, / lo sputò. -per estens. panneggio
: il quale [oro], per lo sforzo dell'acqua, mercé della sua
quella guisa che, per esser battuto lo stagno e l'argento e l'oro si
boccaccio, iv-145: le guancie per lo lagrimare divenute aspre si ritornarono nella pristina
la disposizione del corpo..., lo splendore de gli occhi, la morbidezza
sacrifici e di impegni, accompagnato per lo più da mancanza di forza morale,
-oggetto raro, ricercato, per lo più di notevole pregio e raffinatezza o
delle comodità, dei lussi che, per lo più eletti a sistema di vita,
ai linea nei suoi marmi rappresentanti per lo piùdonne. -mancanza di spi golosità,
qualche verso, ma non è lieve lo scrivere con tanta spontaneità d'espressione.
stesse bene; nondimeno mi rimetteva che lo facessero morbido per cagion di potere ordire
un abito, ecc.: e per lo più vi è annessa l'idea di
masticazione e di gusto gradevole, per lo più per il grado di cottura,
cose loro. velluti, 82: lo sci arra fu uno bello uomo o vero
è fatto morbido come la cera per lo tuo parlare. nardi, 454
bene assai grosso di legname, non lo so capire, se non per farfallone.
vivere, con le lascivie, con lo spregio d'ogni venerabile cosa; ma con
. -raffinato, voluttuario e per lo più di pregevole fattura (un oggetto
michelangelo, dell'alfieri mi piace e lo stimo dote preziosa in tempi morbidi. cardarelli
la particular maniera del colorito, con lo studio di più vera bellezza [tiziano
ec., ricavando con maniera più morbida lo stesso originale, finì di copiarlo anche
cagna, 3-391: il discorso inaugurale lo avrebbe tenuto il de-ramboldi sul tema «
, strepitanti. lenzoni, 126: lo u vocale è di spirito acuto e
ucciellatore prende l'au- giello e siccome lo pescie è preso dall'amo. dominici,
-che esprime tenero affetto o seduzione (lo sguardo, gli occhi).
giacomo da lentini, 49: no lo dico a tale intendimento / perch'io
veder 10 suo bel portamento, / lo bel viso e lo morbido sguardare
bel portamento, / lo bel viso e lo morbido sguardare. gnoli, 1-291
po'morbida e bizantina, che non lo aiuta a esser energico, ma piuttosto lo
lo aiuta a esser energico, ma piuttosto lo snerva. 24. locuz.
. avevo il morbillo. -per lo più al plur. ant. pustola del
di mala sorte. sanudo, l-309: lo octavo di se li scoprirono le petechie
di scherzare, di divertirsi (per lo più come minaccia rivolta a chi pensa
/ non dica d'amor fallo e no lo sperna; / avanti che s'apiglia
malattia, affezione, infermità, per lo più alquanto grave (ed è termine proprio
e distrugga. arrighetto, 213: rintropichisce lo 'nfermo e il morbo si fae
sa, contro a quel terribile morbo [lo scorbuto]. parini, 133:
, forse già minacciato dal morbo che lo tormentò atrocemente e lo spense cinque anni
dal morbo che lo tormentò atrocemente e lo spense cinque anni dopo, i medici
burger: malattia arteriosa che colpisce per lo più soggetti giovani. -morbo di hodgkin
e noia / servono all'orco a riempiere lo staio. fucini, 7-350: '
colpendo il giudice o l'imputato, lo svolgimento degli affari giudiziali.
. cocchi, 4-2-206: febbre maligna per lo più mortale, che nei libri di
qualsiasi malattia contagiosa e di esito per lo più letale. storia de troia e
. fagiuoli, iv-7: l'ira e lo sdegno, eh'è il più acuto
de'falconi, 18: noi sottigliare [lo sparviere] con piccoli polli, imperciocché
, evento o successione di eventi che lo determinano). campiglia, 1-198:
lxxxviii-11-674: voluntaria speranza ognor governa / lo spirto con l'inferma carne unito, /
come fa troppo frequentemente, non me lo lascio accostare, perché il morbo non mi
morbo non mi s'appicchi, ma lo consiglio con un po'd'aggrotta- mento
più orribile morbo che imaginare si possa lo tormentava, ché... il
non vedesti, e nondimeno subito che lo vedi ti dispiace come il morbo e
quella del fanciullo verso la vita che lo circonda e non conosce ancora, e
: malattia, affezione morbosa, per lo più grave e di carattere permanente.
può ingravidare, e così non è lo pericolo della morbosità e infezione della creatura
campailla, 17- 116: fa lo stato morboso al corpo umano / di una
il medico a liberarlo dello strettoio che lo premeva ai lati del capo. e
insino costà, è grande morìa per lo diritto camino. -caratterizzato da gravi
. disus. affetto da una malattia per lo più grave o infettiva; ammalato,
: m'era pur fisso in capo che lo spavento incussomi da que * suoi accessi
leonardo del riccio, 2-112: questo riguarda lo stato morboso e non il sano di
che stringe i meati della lingua et aggrava lo spirito, stringendolo contro la natura di
puro sugo. sergardi, 69: lo stomaco si lava con l'aceto /
e stivali. giusti, 2-41: lo spagnolo mi portò [parla lo stivale]
2-41: lo spagnolo mi portò [parla lo stivale] malissimo: / m'insafardò
. brancati [plinio], 9-30: lo assaltarno [il polpo] intorneandolo de
una saliva tanto accesa e mordace che lo ac- cieca. redi, 16-v-68:
2-23: odi, mordace lingua; lo mio signore iesu cristo lo sa.
mordace lingua; lo mio signore iesu cristo lo sa. s. bernardo volgar
e mordace, compensato da molte virtù che lo rendevano compatibile almeno, se non iscusabile
lui vantata urbanità non altro spira che lo spiacente e l'amaro, e i suoi
. d. bartoli, 2-3-219: lo scin s'ardì fino a chiamare, in
la satira mordace. bettinelli, i-i-190: lo stil mordace era secondo l'indole sua
null'aita / e di nullo conforto / lo spietato dolor che la stracciava / ammollir
zia mordace / (l'acqua, lo vento posa) de stimolar non tace
, ma per la freddezza e mordacità lo rompa. redi, 16-ix-136: i medicamenti
5. figur. inclinazione, per lo più malvagia, maliziosa o perfida,
singhiozzo. soffici, v-1-133: lo stile di verlaine s'arricchiva dei sughi
mordente, che è la maestra che lo tiene, si fa di colori seccaticci
la violenza. santi, 8-20: lo scandalo sembrò perdere il mordente.
si fecer quelle facce lorde / de lo demonio cerbero. idem, inf.,
un fanciullo addosso a un altro, lo percuote con la sferza di maniera che
maniera che il povero putto, per lo gran duolo menando le gambe, pare
tenti mordere un orecchio a colui che lo tiene. tasso, 20-38: il destrier
la bocca con la mano. ella lo morse divertita. -figur.
/ come un bambino la mammella / lo spazio / ora son ubriaco / d'universo
gemiti spaventevoli tuttavia mordendosi e perseguitando chi lo feriva, [il serpente] cadde
anche assol. iacopone, 1-58-143: lo iorno le mosche d'entorno spavalde,
bernardino da siena, 142: [lo] scorpione...,..
per torre loro il mele, esse ave lo cominciano a pungere, onde lui lascia
vendetta; e volendosi con tutte quelle che lo mordano vendicare, con nessuna si vendica
vói, mettendo poi di mordente di sopra lo stagno; e, quando morde un
tutta la stanza, e il ragazzo lo sentì mordere alle narici. -assol
esalazione e calda e amara e fan lo spirito amaro e lo mordono e lacerano
e amara e fan lo spirito amaro e lo mordono e lacerano. cesari, ii-508
ma il tempo è cambiato. io lo sento prima del barometro » ché mi
ira / di iosuè qui par eh'ancor lo morda. petrarca, 29-17: quanto
il sangue ch'ai cor, quando lo morse / prima il dolor, fu tratto
. contarini, lxxx-3-624: la collera lo morde fino al cuore, e bene
saliva a morderlo. fogazzaro, 7-310: lo morse la memoria viva del ritorno da
al cuore. pirandello, 8-1157: lo morse la vergogna d'esser poi sorpreso e
un particolare modo di agire (per lo più pubblicamente, con discorsi pronunciati in
bestiario moralizzato, xxxv-11-318: non morde lo nemico emprimamente: / lecca e losinga
faceva che incitare nubili a farsi valere, lo rimproverava di non saper mordere. pavese
muro non suo, che i villani / lo rincorrono e vogliono morderlo, sotto il
, 1-20: intorno a sé ella vede lo spettacolo della felicità altrui, senza speranza
volte all'affratellante pomo dei vizi, lo trattava sempre con una certa riservatezza sdegnosa
dare, / per insino alle pecore lo mordano. g. m. cecchi,
uom ch'è sgraziato insin le pecore lo mordono e le chiocciole lo cozzano?
le pecore lo mordono e le chiocciole lo cozzano? -mordere all'amo-,
-mordere all'amo-, abboccare (per lo più al figur.).
consumare, uccidere. -mordere con lo sguardo: v. sguardo. -mordere
. pirandello, 7-421: -tu non lo sai, è vero? -gli gridava
[discorso] fu un aceto mordicante che lo destò dal letargo dell'ira impostagli.
: i pignoli... mordicano lo stomaco, se prima che si mangino non
lingua e scalda con meraviglia il palato e lo stomaco. lettere inedite, ii-106:
olio e vino, acciocché le fedite per lo vino tossono mordicate e per l'olio
lui nella boraccina, teneva d'occhio lo stesso punto mordicchiando o un filo d'
pietro ispano volgar., 3-64: lo succo dell'erba, che si chiama
, che si chiama mordigallina, con lo succo delle cime de'pruni, toglie
succo delle cime de'pruni, toglie lo sangue et albugine [agli occhi].
sé di quello che si faccia per lo succio, ma perché raccordatosi che egli
ironico, aspro, pungente e, per lo più, malevolo; allusione mordace,
col dire e scriver mal di lui, lo aveva fatto migliore di costumi e di
: critico rigido, esigentissimo e, per lo più, malevolo. boccaccio,
'non in tendendo 'lo stile nel modo del suo parlare poetico,
colori o riflessi cangianti, ottenuti per lo più mediante lavorazione alla calandra (un
del l'africa, per lo più provviste di bulbo tuberoso o rizoma
fronte. crescenzi volgar., 6-103: lo strigio, solatro e morella è una
la pertica, su la quale stae lo tuo uccello. a. bonciani,
.. cinque cavalli principali... lo secondo fue morello e fue appellato passabrunello
a circa cento metri dalla mèta, radeva lo steccato, avanti, avanti, lasciando
tra sé e la morella del caligàro lo spazio di dieci « lunghezze ». guglielminetti
olmi o aceri e costituisce, per lo più, sezione di avvicendamento delle colture
modo tradizionale (e l'espressione è per lo più usata per affermare la validità di
, sabbia, ecc.), per lo più incoerente, trasportato da un ghiacciaio
ai loro lati. pascoli, 757: lo squillo delle... diane /
morèna2, sf. (per lo più al plur.). dial.
ca- xuone per le quale se proibisse lo exito dii feto. e tu frontosa
sf. ant. catenella, per lo più d'oro o d'altro metallo prezioso
-di animali. simintendi, 3-174: lo moriente cecine canta i versi della morte
sì morente, / non prende fine lo male ch'io sento, / ma
giganti dell'evo medio, che per lo spazio di sei o otto secoli si
o melodica, si eseguiva per lo più collettiva mente (in
. aht. manifestazione festosa (per lo più con danze sfrenate e vorticose),
dove e'si sia? - io non lo so anch'io; deh, cercane tu
xvi, caratterizzata da una struttura per lo più isoritmica, con prevalenza della voce
commesse e benissimo inchiodate, accioché per lo morescarvi sopra non vengano a schiodarsi,
letter. spreg. imitazione, per lo più manierata, ostentata ed eccessiva,
domenichi, 5-27: con molte parole lo fece avertito che si volesse aver cura
f. giambullari, 341: ricorse a lo imperadore di costantinopoli, suo parente,
tradizioni dei mori (ed era per lo più caratterizzata da un gusto rappresentativo ricco
sovrapposti a un impianto architettonico per lo più rigoroso e lineare; costruito,
policroma, a intarsi e, per lo più, tortile. tommaseo [s
, le abitudini, le mode, lo stile proprio dei mori. tavola
danze alla moresca. -costruito secondo lo stile architettonico e decorativo tipico della civiltà
del n. n è da riconnettersi con lo spagn. morisco. morésco2
al solito, come sempre (per lo più con connotazione spreg. o scherz
il solito costume ', e per lo più si dice del ripetersi di
tommaso di silvestro, 135: lo detto misser pro spero.
3. piccola maschera, per lo più nera, che veniva usata per
. -anche: ragazza bruna (per lo più per sottolinearne la bellezza).
di un appartamento, statua, per lo più di legno dipinto, raffigurante un
e i moretti reggenti i lampadari lungo lo scalone di marmo. nel linguaggio
e un piglio tra il guerriero e lo scanzonato. 2. sm.
il cavallo più rustico, ma non lo fa peggiore in operazione. trattato
di sonno. carducci, iii-19-298: quando lo vidi l'ultima volta a roma sollevato
2-489: le sofferenze di piero, lo sapeva, erano sempre più atroci: per
mie mani errando intorno al suo capo lo morfinizzano di santità = denom. da
sf. parte della grammaticache ha per oggetto lo studio della struttura grammaticale delle parole,
viventi; che ne studia l'origine, lo sviluppo, le manifestazioni, le caratteristiche
: 'morga'è quella stanza per lo più annessa a uno spedale, dove si
1-294: uno bellissimo castello e forte, lo quale era tutto murato d'uno bianco
tale matrimonio erano legittimi, ma acquistavano lo stato giuridico- sociale del genitore di rango
: malvolentieri, potendo istare altrove, lo manderei a londra, perché sento v'è
): votatolo [il fiasco], lo prese per il collo, e gli
e gli fece fare un mulinello, e lo scagliò a fracassarsi sulle lastre, gridando
, 8-143: per reagire appunto contro lo spavento della morìa, il giovane se
morìa non altrimenti che un attossicato pesce per lo pelago facci, in una montagnuola del
fra giordano [crusca ^: per lo aiuto in quello estremo punto de'moribondi
codici austriaci. piovene, 7-7: lo sfruttamento commerciale, spregiudicato d'una filosofia
moribonda scintilla. fogazzaro, 5-236: lo zio... rimase solo con il
siliqua; comprende dieci specie, per lo più ornamentali, ambientate nell'area del
. ant. emorroide (e per lo più è usato al plur.).
delle morici. burchiello, 61: lo 'mperador de'greci, udendo questo, /
tintura di girasole; l'aria non lo altera, sciogliesi facilmente coll'acqua e
molto s'afficcano nel guadagno e in ritenere lo guadagno. = deriv.
. calcolo moriforme: calcolo, per lo più ossalico, che presenta una superficie
la musica] aveva forza di morigerare lo spirito maligno di saule, che era un
vostro marito perpetuo il segreto marescalco de lo eccellentissimo et illustrissimo signor duca federico,
acqua, canapiglia (anas streperà). lo dicono pure cicalone.
al povero morino affricano che, correggendole lo strascico, se ne stava lì impalato
morte, e alcuni morion, alcuni moli lo chiamano. = voce dotta,
buffone, giocoliere, pagliaccio (per lo più di complessione deforme).
palermo, 431: sì come fa lo cesne quando more, / che la sua
, 205: morio in quelfoste lo detto lodovico di francia e gianni tristano
e si credevano più sicuri dal pericolo con lo star ritirati, morirono di pestilenza.
un ragazzo di diciott'anni e poi lo lasciò morire dissanguato nella vigna.
., iv-xxm-10: ottimamente naturato fue lo nostro salvatore cristo, lo quale volle
naturato fue lo nostro salvatore cristo, lo quale volle morire nel trentaquattresimo anno de
: so bene che, s'elli lo potesse sapere, ch'elli questa mia
, gentil donna mia, / raccomando lo spirito che more. idem, conv.
vói'pentere / fin che vene a lo morire. maestro francesco, x. lviii-57
maestro francesco, x. lviii-57: lo morire non è altra cosa / che l'
stare! -egli gridò disperato. -non lo vedi? muoio. pavese, 7-8
riso, tutto gioia, e per lo più muore di cuore rotto. tarchetti,
decadenza e di di- sfacimento, per lo più lento e irreversibile (un'istituzione
... /... che lo novo peregrin d'amore / punge, se
in un dato modo (ed è per lo più in relazione con un aw.
all'uso perso. pascoli, 574: lo riportavi tra il morir del sole /
innanzi da l'ardore, / per lo papiro suso, un color bruno / che
quelle [perle] invecchiareno e morir lo lor colore. dottori, 3-54:
pensosa / che vegna per veder morir lo core. dante, xlvii-90: s'io
tanto acuta / l'invidia mor e lo stupor isviene? forteguerri, 7-71: conte
lanza / e fammi trangosciare / sì lo core, moragio / se più faccio
pensai / sì forte mi parisse / lo dipartire da madonna mia; / da
, / donna, c'aisì mi perderà lo sdiaccio e 'l diporto. guittone,
del quattrocento, lxiv-108: se curri a lo tuo amante che se more / per
tuo amante che se more / per lo tuo amore in tanta jelo- sia,
t'aio amata tanto, e tu lo sai. ariosto, 325: o bella
ii-8-99: tu sai bene, tu lo sai, feroce bella, quanto io
che, se esser potesse, quivi non lo lasciasse di freddo la notte morire.
nei riguardi dei beni terreni (per lo più nell'espressione morire al mondo)
partita, dichiarandosi sconfitto oppure aspettando che lo svolgimento del gioco consenta di parteciparvi di
e con qual armi / fia che lo scampi? awenterassi in mezzo / de'nemici
cielo < £alcamo, 104: « deo lo volesse, vitama -ca te fosse mortto
[cesare] nel quinto anno de lo 'mperio suo dai sanatori del consiglio con
uno garzone nel reame il quale amava lo suo padre, sì come natura comanda
ebbelo morto, e gittòllo giù per lo nicissario, e serrò l'uscio. bisticci
3-182: loro erano consapevoli di chi lo aveva morto. -con riferimento alla morte
comenzo el corrotto; / figlio, lo meo deporto, / figlio, chi me
conv., ii-v-2: uomo vero, lo quale fu morto da noi, per
quale aperse la bocca sua e ricevette lo sangue suo, cioè del fratello tuo,
causa, l'occasione, il pretesto, lo strumento, tarma. giacomino pugliese
, ond'io mi doglio? / lo fior de le belleze mort'ài in terra
ài in terra, / per che lo mondo non amo, né voglio. guittone
che nacque il vostro fleto, / per lo giusto disdegno che v'ha morti /
non vi poteva entrare; / per lo peccato fu la strada morta, /
el cor del petto fora. / mora lo scellerato, mora mora! manzoni,
occide om col vedi re, / lo viso envenonato sì fa el corpo morire.
. j 'far morire ': per lo più con deliberata volontà di togliere ad
, 15-236: berto è un diavolo, lo so, mi fa morire, lo
lo so, mi fa morire, lo so, ma almeno è franco..
tutti domani a casa sua e non lo dice a me e a un altro neanche
: se l'ha pronto, ditegli che lo metta fuori, che non se lo
lo metta fuori, che non se lo lasci morire in mano. arlia, 1-214
xi-18: serrato l'amore ave / lo cor con forte chiave /...
: non riuscire a esprimersi, per lo più in conseguenza di un'intensa emozione
709: voi se l'unno o se lo slavo invade, / eccovi, figli
noi dimandar, lettor, ch'i'non lo scrivo, / però ch'ogne parlar
stupidi di così si more... lo sai che differenza passa tra un soldato
mora: / vo'morir, chi lo mette in una cesta, / s'in
non muor si rivede, io già lo so; / ma tal dettato ora non
». « nessuno more »: lo stesso che 'non è nulla '.
mercante in persia, ii-84: anche lo spedale, over moristano, è
, una stagione: e vi è per lo più espressa una connotazione di lieve malinconia
— 915 — ria lo spettacolo d'un fiammeo pomeriggio dell'estate
gruppo etnico e alla sua regione. -per lo più sostant. (femm. -a
: egli, senza rispetto, soggiunse che lo arrossare così facilmente, mangiando e beendosi
la sua gloriosa risurrezione. così favoleggia lo smith nell'opera da lui stampata in
generò... uno mormoramento, lo quale 'si formò e sillabò 'ad
diceria, chiacchiera, voce corrente (per lo più maligna). pulci,
ch'ella se pò bastare / a lo mormoramento c'aio voluto fare.
quale maggiore, quale minore, per lo percuotere di quelle genera un suono e
che critica, che biasima, per lo più malignamente, con insinuazioni malevole;
. bonaventura volgar ^ 1-148: quando lo signore difese la maddalena, disse al
ramoscello, un sasso / quasi arrestar lo fa. fantoni, i-43: recami
il tepore del corpo di lei / è lo stesso del sangue che mormora in noi
fruscio, un suono sibilante (per lo più leggero e gradevole). brancati
dante, in /., 26-86: lo maggior corno della fiamma antica / cominciò
dafne il cor disciolse, e a lei lo strinse, / muse, narrate.
esopo volgar., 5-52: quando lo cagniuolo vedeva lo signore sì li si
., 5-52: quando lo cagniuolo vedeva lo signore sì li si faceva incontro mormorando
e dire tanta villania a costui, lo quale per cristo è diventato tuo servo
di quella, senza riflettere che per lo più se secca il ramo dell'albero
ricciardo da cortona, 35: per lo mormorare che 'l popolo fece contra di
erano partiti d'egitto, venne loro meno lo pane che aviano portato con loro,
ricchezze delle particulari cittadi, ma per lo mormorare di tutte. tasso, 10-36:
ma non so come, / giovandomi lo 'nganno, iò noi credea. pascoli
afferrò, vivamente, pel braccio, me lo strinse come in una morsa e,