: i detti danari sono spesi per lo piato che si menò contr'a la magione
si menò contr'a la magione de lo spedale san giovanni di gerusalem. sanudo,
forma d'uomo ne'loro membri, lo sonno si partì. 5. caterina da
ha dal cielo col caldo e con lo spirito, i quali strumentalmente servono alla virtù
digerendo e dividendo e sottigliando, e lo spirito portando e menando la virtù. s
* distruggitore ', o perché lo stemperato caldo meni la peste, o perché
: ricchezza mena mali costumi e riempie lo mondo d'orgoglio.
siilo, 1-334: la molta gelosia lo sdegno mena, / lo qual non
la molta gelosia lo sdegno mena, / lo qual non ha rispetto né ritegno,
dicono male. iacopone, 23-17: lo tuo pensieri è cosa vana onne so-
el quale recusa satisfarlo e... lo va menando e detraciando in letigi.
, 53: chi vuole che i popoli lo seguano, dica dove li mena,
/ ed or mi mena orgolglio: / lo cor mi se 'nde taglia. guido
veramenti, / che crede fermamenti / pigliar lo sole ne l'acqua splendienti, /
acqua splendienti, / e stringere si crede lo splendore / de la candela ardenti,
donna, sparlare. iacopone, 12-47: lo peccato mena l'alma al sepolcro de
peccato mena l'alma al sepolcro de lo 'nferno. chiaro davanzati, xi-26:
suoi desideri e movimenti, li quali lo menerebbero a perdizione, se li seguitasse.
lxxviii-i-360: tutto che la ragione ancor lo mena. petrarca, 147-2: quando 'l
ove regnava viltà di cuore, che lo moveva a pensare tradimento; e làe ove
e làe ove regnava avarizia, che lo menava alla invidia. boccaccio, dee.
non menare la vecchiezza mia con dolore a lo 'nferno. cosmico, xxxix-11-271: quel
/... ti menavano ad amar lo bene / di là dal qual
. bocchineri, 1-334: io pure lo tenevo abbracciato e foravolo col coltellino, e
giusti, 4-i-44: son buono [parla lo stivale] a caccia e per menar
amore la travaia e la pena, / lo gaudio e la leticia, corno se
dante, conv., iv-xui-n: ben lo sanno li miseri mercanti che per lo
lo sanno li miseri mercanti che per lo mondo vanno, che le foglie che 'l
anche senza acqua sei giorni, menando lo vento de terra. ariosto, 13-15
, circondano il collo del nemico, lo cingono, tirano e gettano.
cielo è formata; / per lui lo sole si commuove e mena. pontano
39. intr. (per lo più con la particella pronom.).
né menare cum la man, né con lo dì, né levare la testa,
sue coscie erano sopra l'acqua, e lo miluogo stava nel mezzo dell'acqua fortemente
masso; e mena mena, / lo spezza sì che quasi fanne arena. sacchetti
picchia e mena, ho finito con lo spuntarla. papini, 39-53: alla
i capricci; dive nirne lo zimbello. buzzati, 6-155:
al guinzaglio da una ragazzina. lo zio! figurarsi se il portiere
di quelle disposizioni che sono ordinate a lo inteso fine. romanzo di tristano,
continuai il mio studio sul 'diritto'e lo lasciai lì senza menarlo a termine, impedito
messa di san gregorio per l'anima de lo spirito che sta in casa de la
! iacopone, 9-24: menarne a lo morire le cocine mal frumiate. dante
: ora, s'ivi voglio sfogar lo dolore, / che a poco a poco
, che, degenerato in etisia, lo menò alla tomba in alcuni mesi.
da la finestra a fiso, / entrar lo vidi in una barca vota, /
tu dormisti meco, 11 tale se lo menò in cantina. -menarsi
, percossa; colpo; movimento (per lo più rapido ed energico).
, / o manico che dir ve lo vogliate, / grosso, forte ed uguale
. allegri, 6-13: lasciato andar lo staccio, / userai da qui innanzi
spese commese stregnéme a furare; / lo biado sprecare en mala menata.
stringendolo due o tre volte, te lo rizza e, ritto che te lo ha
te lo rizza e, ritto che te lo ha, gli dà una menatina e
dalla corrente di un fiume (per lo più in seguito a un'alluvione)
, che, fingendosi suo parente, lo riscosse per quello che e'volle co 'l
porria mai cum penna scrivire quanto fosse lo mio ardente desio aspettando dalli bianchissime mano
menata, li accise faville spisso spisso percotendo lo dolente core, facea dal propie vene
core, facea dal propie vene abandonare lo robicundo sangue, sì che manifesti signali
robicundo sangue, sì che manifesti signali lo livido vulto demostrava. aretino, v-1-86
8. diretto, rivolto (lo sguardo). poerio, 3-262:
... e così gli fece menare lo smalto. salvini, 21-31: piglia
e fu tuo guidatore e menatóre per lo diserto e solitudine, grande e terribile.
volgar., ii-369: solo iddio fu lo suo guidatore e menatore.
dispesa, che demo, menatura de lo mulo. m. franco, 1-43:
menatura fra la coscia e 'l membro lo ferì. d. bartoli, 9-29-1-188:
: fame, fortuna, lo pegio che voi, / famme lo meglio
, lo pegio che voi, / famme lo meglio e lo pegio che sai
, / famme lo meglio e lo pegio che sai: / non fazo stima
, 15-92: il marito mencio, o lo infidele, le dà libero ogni ghiribizzo
al suolo,... lui lo raccolse, rificcò la radichetta mencia dentro al
. patecchio, xxxv-1-573: ki à lo bon amigo, anc aib-el qualqe menda
voler acompagnare con lu: / tosto avristu lo so mende imparare. niccolò del rosso
pubblicassi così perché ci ha molte mende per lo meno di dizione che bisognerebbe toglier via
proverbia super natura feminarum, xxxv-1-523: lo tesauro d'india quanto ch'à preste
del signor nostro dibonaire deo, / per lo spiacente, che fei, fallo e
no le rassegnerà, sia costretto per lo executore a restituzione o vero menda d'esse
rimprovero, biasimo; critica (per lo più severa). cennini, 91
chi seguita l'ombra e vuole prendere lo vento, così quelli che attende alli
verità, el diavolo è padrone de lo mendacio. niccolò da correggio, 1-391:
casa del ladro e di quello che giura lo mendacio e la bugia.
usa comunemente, e questo lor linguaggio lo chiamano mendai, come anco essi mendai
come anco essi mendai fra di loro per lo più si chiamano... che
mi gitto a voi davante: / lo meo fallire sono per mendare. abbracciavacca,
soferendo gran pene ed afanno, / lo bene n'è di ciò più savoroso
. cavalca, 21-48: fanno istimare lo cavallo che sia loro mendato se 'l
una gallina del prossimo suo, e no lo assolverà se prima non rende o non
mendare ', per rimendare i panni, lo dicono in qualche dialetto. dossi,
preti o diaconi sonno che giazono ne lo peccato de la fornicazione, vetamo et
. e. cecchi, 5-224: lo scalpiccio della folla, il lagno dei mendicanti
pocu manicava. / tuttu quantu sì lo dava. berni, 284: lasciamo stare
piede, / donna, cui fe'lo ciel povera e bella, / con fioca
persona. p. pallavicino, lx-1-197: lo licenziò, simulando con ogni possibile apparenza
licenziò, simulando con ogni possibile apparenza lo sdegno, per non darsi a vedere
ai fuochi. -cercare (per lo più con mezzi umilianti) di accaparrarsi
5. cercare di procurarsi, per lo più mediante espedienti poco decorosi o con
membri abbiano ad essere in un uomo mentre lo vuol dipingere, e in quali lochi
vita a frusto a frusto, / assai lo loda, e più lo loderebbe.
, / assai lo loda, e più lo loderebbe. buti, 3-218: 'mendicando
chiaramente può apparire a chi la considera, lo stesso effetto che il liscio e gli
sono per noi, alteramente perseverando, lo incominciato lavoro menare a fine.
alla chiesa e alla religione cattolica con lo studio delle sacre lettere,...
città ben regolate e non già per lo contrario accrescerla. cattaneo, ii-2-238:
, l'indegnità e la privazion de lo scrivere. oliva, i-1-463: abborriva ognun
della tonaca, la tenuità della supelletile, lo squallore del tugurio, la mendicità dello
quelli che ci possono atare a dare lo regno del cielo. boccaccio, dee
omo acorto / che con lui menase lo mazor amico, / ala sua presenzia
presenzia, che l'abia, e lo più scorto, / aconpagnato con lo
lo più scorto, / aconpagnato con lo suo nemico, / e tutti tre insieme
tre insieme a lui sia condoto. / lo meso a lui andò molto mendico /
si ridono di questo efimero avvilimento e lo fanno scontare a'poveri, ai più
. sm. piccola patta bianca, per lo più inamidata, che ricopre al di
lodi, gli onori, il lusso, lo sfarzo, evita ogni forma di presunzione
, così nella nostra terra assai state per lo ben publico a mantener la libertà,
la testa. monti, x-3-107: lo scritto è sì infame e disonesto /
molte volte e l'avarizia troppo più lo trasportavano che ad uomo civile e modesto
senso modesta, la sua sfolgorante irruenza lo aveva allora sconvolto come una improvvisa e
lume farfalla, ei si rivolse / a lo splendor de la beltà.
non era il bisogno di guadagnare che lo spingeva a lavorar sodo. per la
saggezza e da prudenza e ha, per lo più, un tono dimesso e contenuto
11. umile, poco elevato (lo stato, la condizione sociale o economica
molte coppie sedevano ai tavolini, per lo più ragazze e giovanotti di condizione modesta
giovani poetini gli andassero troppo dietro e lo pigliassero troppo per modello.
monachi, 37: hanno per nulla lo 'nforzato e 'l codico. / guadagnasi
correzioni fuori sequenza, che ne modificano lo svolgimento. = deverb. da modificare
pronta e piacevol risposta sé libera e fa lo statuto modificare. varchi, 18-2-8:
e l'immoralità delle scene romane, lo scrittore napoletano [scipione ammirato] ritocca
che amano di modificare i nomi, lo chiamarono [il padre del petrarca]
il contegno, la condizione esistenziale o lo stato psicologico di una persona o di
persuasione dell'intelletto si modifica diversamente secondo lo stato e l'indole di ciascuno.
. 4. trasformare, per lo più in meglio, l'uomo,
da povero » si può dire rimasto lo stesso, in tutte le epoche e i
o al caravaggio. -intr. per lo più con la particella pronom. soderini
sf. processo di trasformazione, per lo più lenta e graduale, attraverso il
, la quale è grossissima, allargato lo spazio ancora più con l'aiuto d'
delicata, tratto squisito (per lo più al plur.).
, la modernità. barilli, i-22: lo si considera [debussy] come
: tra il medico, il chirurgo, lo speziale, / il parrucchier, la
giovani sarte e delle giovani modiste; che lo scialle sia logoro: o che gli
/ tossiva un poco... me lo scrisse tardi. e. cecchi,
modista... ti urta con lo scatolone dei cappelli. 2.
. oriani, x-26-6: questo cappellino lo tasta, la piega è sbagliata e la
modi, cioè del veduto e de lo udito, il signore... volse
medesima inclinazione, come dalle finestre lungo lo stradale d'una parata. tecchi,
, lavorava volentieri: anzi le difficoltà lo spronavano, gli davan lena. ed aveva
il medioevo come l'età in cui lo spirito è pensato in forma trascendente e perciò
irrompente. 2. per lo più al plur. maniera particolare di
fare). guittone, 90-1: lo modo de l'amante essere dia / tal
o di una collettività (che per lo più la tramanda da una generazione all'
e che modi devrà l'arengatore tenire in lo so arengare... no vole
schirnito, ma gradito e loldato de lo so dire, avere in sìe constanzia e
fare tutte queste cose conviene che tenga lo stile e modo romano. della casa,
e a'modi del suo giornale, me lo dirà liberissimamente: ché lo manderò alla
, me lo dirà liberissimamente: ché lo manderò alla 'rivista italiana'di torino.
quello discorrimento [della prima bontà] secondo lo modo de la sua vertù e de
modo de la sua vertù e de lo suo essere. fioravante, 87:
11 modi / che colui che governa / lo secolo in eterna, / mise 'n
ciò che ne scende, / ma pur lo modo sol semplicemente / corno po'faccia
cesare. andrea da barberino, i-4: lo ritenne otto dì insegnandoli alcuno modo dell'
., 636: è da sapere che lo spirito santo in due modi si manda
ne veggo il modo, maestro, ve lo giuro, non ne veggo il modo
sentivo che eravate ancora là, dietro lo schermo leggero; sentivo il vostro respiro
però che la mia intenzione è qui lo modo de li poeti seguitare, prendo
modo de li poeti seguitare, prendo lo senso allegorico, secondo che per li
vuole gentilissimamente; e di poi con lo scarpello a una tacca si viene a
.. non è in fondo che lo stesso modo tenuto dai nostri grandi..
benvogliente, / secondo el modo de lo tuo parlare, / intendendolo pur simplicemente.
che dice: 'chi nasce fortunato, se lo buttano in po, torna a galla
: passando per uno cammino, lungo lo quale sen già uno rivo chiaro molto,
di dire che io cominciai a pensare lo modo ch'io tenesse. idem, conv
', cioè lascierò stare, 'lo mio stilo 'cioè modo, 'soave
43: dico che il modo e lo stile, il quale usa il poeta in
così piena. cavalca, 18-40: lo quarto modo e spezie di peccato di
prende il cibo, sì che non lo benedice e non ne ringrazia iddio, ma
? attendi tu iscorta, / o pur lo modo usato t'ha ripriso? castiglione
chiamano « ius gentium », per lo quale assai oneste cose si servavano diligentemente
modi che sono forzati introdurre per fondare lo stato loro e la loro securtà.
poeti, che ritraggono in parte alcuna lo modo de'gentili e ne li sacrifici e
le cose, / schivando sempre tutto lo soverchio; / sempre nel mezzo tal virtù
, non istenderti in lato: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere 10
se non vuoi perdere 10 modo; lo luogo mezzano sicuro è, e 'l mezzo
, pigliando questa voce larghissimamente, secondo lo uso dei metafisici, per indicare tuttociò
delle scritture ponere il modo comandativo per lo disiderativo. bembo, 10-xi- 436
« non fare così », la madre lo interruppe. « che modo è questo
'direbbero i giusteschi), io lo do subito; e della miglior voglia
] più radi... fa lo suo splendore [della luna] uno filo
. dante, conv., iii-xiv-4: lo primo agente, cioè dio, pinge
caratteristiche individuali fortemente rimarcate (e per lo più insolite, strane, sconcertanti)
volendomi mettere la pala nel forno, lo refutava di nuovo. s.
1-256: gli menai una gotata e non lo giunsi bene a mio modo. pulci
/ se in luogo fermo a mio modo lo incontro. berni, 94:
fintemi nei canti del leopardi. chi te lo ha messo in testa? ma bada
diversa, differentemente, altrimenti (per lo più in correlazione o in contrapposizione con
un modo o in un altro, ce lo avrebbero fatto sapere. -in o per
, / ché in ogni modo non lo stimo un fico. berni, 50-43 (
qualsiasi evenienza. pulci, 13-11: lo scudier fia franco ad ogni modo, /
per nessuno modo dicessero o facessero cosa che lo facesse corrucciare. leggenda aurea volgar.
si puote speculare del figlio e de lo spirito santo: per che convengono essere
, ora? oh to'! non lo so il nome vero: lo chiaman tutti
! non lo so il nome vero: lo chiaman tutti a quel modo. moravia
moravia, 18-50: con i produttori, lo sai tu stesso, bisogna parlare in
crescenzi volgar., 9-102: se lo sciame subito si leverà, con istrepito di
-fino a tal punto (per lo più in fine di frase).
modo; allo, con o per lo stesso modo: medesimamente, similmente,
: come quando da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a l'
acqua o da lo specchio / salta lo raggio a l'opposita parte, / salendo
l'opposita parte, / salendo su per lo modo parecchio / a quel che scende
non son ladro », e ve lo credo. ma quando i vostri giovani
sì gravemente quel vostro giovane, perché non lo frustate ben bene? mazzini, 23-372
stesso modo che ieri, sonando, sentivo lo sguardo di lui, senza vederlo.
., iii-xiv-4: è da sapere che lo primo agente, cioè dio, pinge
, ma da quelle partecipata, per lo modo quasi che la natura del sole è
, / movere ed arrivar, ferir lo stuolo, / aprirlo e penetrar,
che vien di fori / per modo che lo stimin lor pastura, / sì vid'
: il mondo è eterno, ed è lo stesso dio sotto varia forma, in
ellittico. compagni, 1-20: non lo giugnendo, li gittarono de'sassi;
menti, gli dissi che se lui me lo aveva a dire più, che gli
certa somma e il maestro di addottrinar lo scolare, non si conviene propriamente né
monte, né io, con quella furia lo salse; di poi allo scendere traboccò
castellano aveva ogni anno certe infermità che lo traevano del cervello a fatto; e quando
toccata. -conciare, abburattare qualcuno per lo modo: maltrattarlo, strapazzarlo, tartassarlo
la donna addossoli, e abburattalo per lo modo. -dare, porgere,
solo / e l'ombra sua che lo seguiva nera. -fare a modo
383): cosa volete? non lo sapete anche voi altri, che fa sempre
banda. giorgio dati, 1-90: lo prese per la mano e intanto gli toccò
lungo che la terra, perocché per lo duramento della sua eternità esso trapassa il
questo ci ho pensato... lo affittiamo a giovanni, per modo di dire
.. e quando torniamo, lui ce lo rende tale e quale... »
... lieto oltre misura, con lo abate e con sua compagnia rientrò in
invano / io 'l volli; invan voi lo sperate. pindemonte, 10-573: modo
de quelli che avevano mantinuto lui ne lo stato. ariosto, 42-1: qual
io voglio venga pienamente fatto, tieni lo modo ch'io ti metto in mano
. sacchetti, 114-44: io ve lo raccomando, come che egli tiene modi
, che tu non hai fatto per lo tempo passato. ariosto, 7-69: usò
l'anno del giubileo, su per lo ponte / hanno a passar la gente
215: trovando, per far seguire lo effetto al suo pensiero, egli la via
principio della notte, il secondo lo chiamavano modora nel mezzo, il
e che imitava col movimento delle dita lo strimpellamento del colascione. niccolini, ii-25
solo la tenace e desolata volontà che lo modulava. pratolini, 3-81: quella
sorda. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
] espressivo, ironico, acuto. lo modulavo in tutti i modi.
. ci è carissimo; a lungo lo abbiamo serbato: e, come infinite volte
serbato: e, come infinite volte, lo si provoca al paragone delle cose.
, iii-627: una notte di grande luna lo svegliò una voce che gli parve venisse
là dentro c'era francesca, che lo chiamava. comisso, vi-65: una
d'accento, di intensità, per lo più armonioso e gradito all'orecchio,
uccelli, il roco gracidar delle rane e lo stridulo verso delle cicale. morante,
: « formalità... formalità » lo porse a gabriele. jahier, 3-164
-modulo lunare: veicolo impiegato per lo sbarco sulla luna e per il ritorno all'
e la giusta corrispondenza di proporzioni, lo che è effetto della simmetria. milizia
equina, -nell'arte (per lo più antica) e in anatomia,
canale per irrigazione (ed è per lo più conformata o modellata in modo da
o sia della bocca modellata, per lo più viene stabilito all'altezza di mezzo
più copie, i fogli sono per lo più compresi, a migliaia, in
'che vorrebbero trovare a roma tra lo stato e la chiesa. panzini, iv-430
jodopulchra ': bella, cioè, mercè lo jodio. = adattamento del fr
tutti sono, ebbero da'latini, per lo puzzolente odore che per lo più aver
, per lo puzzolente odore che per lo più aver essi sogliono, nome di mofete
appartamento ben chiuso e pieno di gente lo rendono mofètico e si smorzano da per
, che si trova in commercio per lo più col nome inglese di skunk (
di catena e molte trame, per lo più con colori contrastanti, usato per
e la larghezza delle sue assi, lo rendono pregiabile per infiniti usi e per
à dato madona moscada e ma- tasala lo mulino di paternostro ad afito a lo priore
tasala lo mulino di paternostro ad afito a lo priore di san vilio per vii mogia
dividersi il moggio in istaia 24 e lo staio in due mine di libbre 25 l'
mogia e, per coprire la forfantaria, lo ha riempito di zocchi. siri,
in primis 11 moggia di mosto; costa lo staio quindicid [enari].
cilindrico, avente tale capacità, per lo più costruito con doghe di legno e
eguali. giusto sia il moggio e lo staio eguale. capuana, 15-132:
. fibonacci volgar., 25: lo accogliere, cioè lo trovare della quantitade de'
, 25: lo accogliere, cioè lo trovare della quantitade de'pessi delle terre
adunque numero eccezionalmente cospicuo (e per lo più ha un valore enfatico o iperbolico
: il saltare, il vegetare, / lo scherzare, il crescere, / davan
dal banco. bruscamente, il censore lo afferrava per un braccio e se lo
lo afferrava per un braccio e se lo trascinava dietro come una seggiola.
di non accorgersi di qualcosa (per lo più per un secondo fine).
, devotamente fedele (e ha per lo più un valore iron. o scherz.
simintendi, 2-211: l'amore toccò lo rozzo petto d'amendue: ma la
non avere il frutto del matrimonio per lo quale si fanno 1 mogliazzi. del
xxviii-387: eneas con ascanio suo filio, lo quale avea de creusa soa molia,
cossi sotto l'arme adoperare, come a lo portare de'soverchi pisi in. spalla
uomini di quello che si facciano per lo più le mogli. a. cocchi,
, a fior.... per lo costo de le gioie e forzarino che
t'abbiano cosi guasto, voglio rompere / lo scilinguagnolo e dir che malissima- / mente
sia avanzando una richiesta ufficiale (per lo più al proprio figlio).
moglie una donna: sposarla (per lo più con la costrizione, con la violenza
frate et offerto del détto ospitale, lo quale ora sia o vero per innanzi serà
in proverbi: 'dàgli moglie e ha'lo giunto ', per denotare l'incomodo
il buon marito. la moglie, lo schioppo e il cane non si prestano
2-134: non vi dico se mi gonfiò lo stommaco, vedendo che colui faceva sì
lezioni, a largheggiare in suggerimenti, per lo più inopportuni. crusca,
sì, sì: il professor toti lo sa bene, e non si fa la
che non ha ancora ventisei anni, lo possa amare per se stesso. cassola,
farlo, ma bice si oppose: lo considerava un proprio diritto, di stirargli la
figliuoli. malispini, 180: per lo retaggio di sua moglièra, figliula che
et adam pianse lungo tempo la morte de lo suo figlio abel, e d'alora
peccato da la fornicacione, facza secundum lo dicto de lu apostolo. boccaccio, dee
.. de li mantisi e de lo ancogine di quella moiere che fu del rosso
, sia de restituirli la roba sia de lo afficto. ariosto, sai.,
sostanze medicamentose, ecc. (per lo più nelle forme avverb. a e
tu voi bon civiro, toi lo lepore o altra carne che siano lavate e
, e metilo a moglio in lo axeto. ventura rosetti, 1-12:
origine mongola dei moghul (per lo più nella forma gran mogol). -anche
secoli xvi e xvii, montato per lo più sulle galere. crescenzio,
che ogni cosa che fa e dice, lo fa con una moina e con una
il cane legato al laccio. la vecchia lo prese per il collare, e questa
, sf. letter. lusinga (per lo più affettata e leziosa); moina
iii-2-369: sembra che non possano distogliere lo sguardo dal volto di etra simile a quello
parlando l'omo là, / tanto lo 'mtende con fa petra mola. dante,
nel principio de l'ariete, quando lo sole va sotto lo mezzo cerchio de li
l'ariete, quando lo sole va sotto lo mezzo cerchio de li primi poli,
li primi poli, esso sole girar lo mondo intorno giù a la terra o
la quale non paia più che mezzo lo corpo suo. idem, par.,
sasso [arenario], si portano per lo fiume visurgi. galileo, 4-4-225:
di virtù movente. saraceni, i-25: lo rinchiusero in prigione: dove, acciò
, ma si guadagnasse il pane, lo facevano, versando una mola a mano,
ad acqua. iacopone, 1-57-102: lo naso sempre cola, / corno acqua
rotar cominciò', cioè incominciò a girare lo circulo in che erano, lo quale
a girare lo circulo in che erano, lo quale appella 'mola 'per similitudine
un disco di pietra arenaria mosso per lo più a mano, nelle moderne mole
gli vengono adattati gli sportelli, apposite squadre lo ripassano con la mola a smeriglio e
ripassano con la mola a smeriglio e lo rifiniscono per la verniciatura. bacchetti,
farina. -il malo ferro se lo mangia la mola: i disonesti prima
! » e « il malo ferro se lo mangia la mola ». =
benzoni, 1-67: le donne molandaie che lo macinano, pigliano una quantità di questo
e, macinato che l'hanno, lo mettono in acqua in certi vasi grandi.
ginocchio che riverso ei cadde / con lo scudo nel petto. 2.
crocifisso a capo, il cassettone con sopra lo specchio molato, lo scaffalino dei libri
cassettone con sopra lo specchio molato, lo scaffalino dei libri: mobili dell'antica sua
e dal collo, che proteso verso lo specchio spiccava agile e fresco, fino
a umido della cartaccia (ora per lo più effettuata dallo spap- polatore o dallo
d'alcuna cartiera; ma don zaccaria lo aveva fatto accorto essere elleno convertibili «
. svevo, i-370: come aggradevolmente lo molce va il pensiero che il giorno
provati, irrita il mio cuore e lo molce. poerio, 3-153: tutto di
50: un gran sollievo gli molceva lo spirito: quasi una liberazione dalla soffocante
reprimere, raffrenare (l'ira, lo sdegno). folengo, ii-9:
dolce / voce, così che in lui lo sdegno moke. bissati, 1-66:
solida, liquida o fluida, per lo più di peso, dimensioni e volume
al castello di marino, tutto depopularo lo suo terreno, tagliaro le vigne ed
. ordigno, congegno, macchina (per lo più da guerra), di notevoli
. 4. quantità, per lo più considerevole, di sostanze, materiali
punto di quell'altezza, che per lo peso di tutta l'acqua soprastante e f
entità, copia (con riferimento per lo più a realtà spirituali e intellettuali o a
, cadrà senza fallo alla caduta di chi lo sostiene. siri, 1-v-638: di
impresa, compito, incarico (per lo più di grande impegno e di alta
il ripeter qui l'opposizione che fa lo stigliani ad altro serve che a dar mole
diverse; ha le stesse proprietà e lo stesso peso di tutte le altre particelle minime
: voglio... adombrare appena lo studio d'una grande mente nell'atto
. -istol. strato molecolare: lo strato più esterno della corteccia cerebrale.
. savonarola, 39: per lo dolore,... per poveri,
-anche assol. cantini, 1-2-333: lo staio del grano che s'arà a macinare
sentii vivo in alcun luogo. egli lo spiega così: 'portar via una piccola
punge il volto, che quanto più lo scaccia, ei più sovente il ritorna a
molèsto). infastidire volontariamente, per lo più con compiacimento, con cattiveria,
1-3-26: stu ritrovi che primeramente fosse lo anglese da mi molestato. chiamomi il torto
lavorar l'acqua procuri, / che far lo può qual fu già cigno e achille
, iii-55: il seugio, sì come lo truova, va atorno abbaiando, morsecchiando
atorno abbaiando, morsecchiando e suggendo e tanto lo molesta che lo fa montar su 'l
e suggendo e tanto lo molesta che lo fa montar su 'l primo arbore che in
mediante un filo d'erba che ve lo molesti con delicatezza, senza ucciderlo né
: co'cavalli sferrati, colle genti per lo più disarmate, [i cattolici]
attaccare ripetutamente una formazione nemica (per lo più ai lati dello schieramento e alla
, / ed indi un drago salendo lo fiede. contenti, cominciò a battere la
allooffendersi. da porto, 1-48: lo re di francia e la gentegammo nella casa
molestato dalle genti che erano in verona, lo fortificorno con una fossa di opera memorabile
contendere, contrastare, disputare, per lo più con azioni belliche, il dominio di
48-29 (iv-153): brandimarte di nulla lo molesta [agricane], / né
imbiutare... e se le formiche lo molestassero, uccide- rannosi con rubrica distemperata
, / non ha sigillo alcun che lo moleste? botta, 5-115: al
un buon nervo di soldati, perché lo molestava alle spalle, acciocché lo quietasse
, perché lo molestava alle spalle, acciocché lo quietasse. 6. preoccupare,
mi tien, necessità mi sprona, / lo star mi piace, el partir mi
: tentare. cavalca, 20-18: lo nimico... molestavalo in mettendogli
così portandolo, molti dì andava per lo diserto. soldati, iii-170: la confessione
, che in quegli ultimi giorni tanto lo avevano molestato. -in relazione con
guadagnoli, 1-i-164: il puzzo di pipa lo molesta, né vuol che l'entrin
aveva nel corpo suo un demone che lo molestava e... questo demone aveva
cura delle febbri, 1-21: se lo paziente fosse troppo molestato da calore di
vari incomodi di salute... lo molestano. goldoni, xi-582: -vi
8. per estens. intralciare o interrompere lo svolgimento di un'azione, l'esercizio
stimolare in modo assillante (e per lo più è in relazione con una prop
andrea da barberino, iii-190: la reina lo cominciò ogni di a molestarlo di questo
egregi audace. bellori, iii-201: lo molestava a diminuire il prezzo di un
fu composta, / che sempre più lo fruga e lo molesta / per far danari
/ che sempre più lo fruga e lo molesta / per far danari, né gli
overo i maestri suoi non siano tenuti lo detto avere o cose reddere, né essere
interveniva a messer tristano, ché quando lo suo amore era più molestato, tanto
soi creditori e precipuamente certe sore, lo molestano a ferrara ne la possessione de
aggredito con azioni di guerra, per lo più ripetutamente, con schermaglie frequenti ed
sì tardi che non fu a tempo e lo strozzi, non solo non molestato,
difesa della molestata dignità aiutorio, non lo volle, o ch'elio il facesse per
nell'acqua e così tutti gli altri lo seguitarono. 8. ant.
guai. giamboni, 4-490: tutto lo spazio della sua vita molestato diede e
, che assilla, che disturba per lo più con compiacimento e malignità, in
, x-vi-346: mi avete levato da lo animo infinite molestie, con leggere e
potuto rompere i torpidi invisibili fili che lo stringevano alla vita di roma e superare
a madonna tormentare / mi fai corno lo mare, / quando, di gran
darmi gioia e festa / di tutto lo meo danno. cavalca, 19-396: [
disagi della grande cittade: di lungi è lo tempio, di lungi è lo mercato
è lo tempio, di lungi è lo mercato,... sono di lungi
e l'età e l'altre occupazioni ne lo dovreb- bono scusare. cattaneo, v-1-73
i fiorentini padroni del borgo, ma perché lo alloggiarvi, per la continua molestia de'
e vasselli di questa serma repca per lo spazio di ottanta e più anni,
la molestia j del grasso e de lo schifo, / vorrei pigliare il cuor
denunciare le molestie al creditore, acciò lo sappia per poterle rimuovere. codice civile
crescenzi volgar., 5-19: quando lo vorrai usare [un ferro],
vorrai usare [un ferro], lo forbirai e sarà più bello e la ruggine
mazzini, iii-1-273: la liberalità del boccaccio lo pose in molestie:...
:... tutti i suoi amici lo abbandonarono fuorché il petrarca, che
abbandonarono fuorché il petrarca, che lo sovvenne di danaro, libri e conforti.
, xxviii-424: fo tranquillo omo da lo principio de la soa sinioria et a
la mosca volatile vile e molesto, lo quale comunemente corre a cose corrotte e fetide
per cristo? mannelli, 69: lo popolo e tutta la patria di lacedemonia sì
, feciongli disonore e danno e finalmente lo cacciarono della signoria e fe- cionlo rubello
molesti. monti, x-4-239: sai che lo stato combattuto è sempre / da molesti
indisponente; che è volto, per lo più volontariamente, a beffare, a
presenza di quella donna gli era molesta, lo turbava, gli suscitava quasi un vago
16-3-6: f'abio verrucoso diceva che lo beneficio dato duramente e con asprezza si era
asprezza si era come pane petroso, lo quale ricevere all'affamato è per necessitade
la bocca,... ella lo intendeva, né mai v'era tra loro
gusto, offendono nondimeno poscia tanto più lo stomaco, fanno il contrario le parti
molesta. mascheroni, 8-196: perché lo studio di lingua è molesto, /
: la sua lagna, fastidiosa come lo stridere perenne d'una molesta carrucola rugginosa
! quanto mi fu già caro / lo sole, tanto or mi sarà molesto.
orazione la quale non è ripulita con lo stilo della propria mano, con- ciossiacosa
tacere. varthema, 223: con lo mio compagno deliberando ritornare, quello che
aver riguardo che gli altri, che lo precedono e si rappresentano al popolo in
per la qual cosa paris, udendo lo suo molesto, andò allei con umili
un cilindro di metallo dolce (per lo più rame) il disegno da stampare
a latte il suo fiore: / moly lo chiamano i numi. -per simil
morte che l'oppio; e alcuni lo domandano morio, alcuni altri moli.
lassado. / deu, con'fresosamentre lo mestier fi can- tado! / portai'
grappolo di colore violetto e usate per lo più a scopo ornamentale. =
allorché la sollecitazione cessa; formato per lo più di metallo (in par- tic
in posizione organi o parti, sfruttando lo svilupparsi dell'energia potenziale accumulata, o
e avrà sonato perché né allora né poi lo rinvenni mai guasto. verdinois, 201
panciotto, ne fece scattar la molla, lo aprì, vi depose rapidamente l'insetto
retta che unisce i punti fissi. lo sforzo che fa la corda per istorcersi
per istorcersi si comunica al bastone e lo fa girare; quest'azione talvolta s'
costituita da una lamina metallica, per lo più a sezione rettangolare, alquanto lunga
ancoraggio al bariletto e alla scatola che lo contiene. giuseppe da capriglia,
si stringerà intorno all'albero, riempiendo lo spazio che era vuoto nel centro e
, e da staffe laterali che evitano lo scorrimento delle foglie (e la lamina
congegnate in diverse maniere; ma per lo più sono lame d'acciaio, sottili
cigolarono di nuovo, e stavolta con lo zelo abituale. -robusta cinghia
, avvolto a elica cilindrica, per lo più a passo costante, in cui
maestra'e 'mollettone'è quella che comanda lo scatto delle batterie. -molla
quale sfrutta la compressibilità), per lo più usata come sospensione di veicoli pesanti
in seguito a urti, potrebbe provocare lo sganciamento del secchio); molletta del
han vita. mazzini, 1-131: lo spettacolo dell'universo... è
ogni governo ha le sue molle particolari che lo fanno agire, ma quelle che lo
lo fanno agire, ma quelle che lo fanno agire in un tempo, lo
che lo fanno agire in un tempo, lo lasciano nell'inazione in un altro.
o comportamento individuale o collettivo o che lo suscita, lo indirizza e lo determina
individuale o collettivo o che lo suscita, lo indirizza e lo determina (per motivi
che lo suscita, lo indirizza e lo determina (per motivi ideali etici psicologici
sopra di noi esige... che lo abbandoniamo [un pregiudizio]. pindemonte
potrebbe irrigidir sulle pene, senza dichiarare lo stato militare una società barbara, la
vita morale? pavese, 8-279: lo stupore è la molla di ogni scoperta.
come adiettivo, verrebbe bagnato, laddove lo strumento così chiamato è sempre asciutto,
le cosce di dietro e temendo per lo fuoco del castello del legname ch'avieno
la gente non avea farina, / lo re diceva: - mangiate mollame.
alberigo] prese una daga, che jach lo brich avea a lato, e con
innel mollame per tal forza che molto lo innaverò. n. villani, 1-359
si ri- chiugghino, io veramente non lo so, né per saperlo io voglio
per saperlo io voglio provare. provilo lo stigliani, se ha talento di saperlo
[tommaseo]: altro non è [lo zucchero] che quel sale che trovasi
a mano: allentare una corda controllandone lo scorrimento con la mano, in modo
la nave (e che vengono per lo più sostituiti, in attesa della partenza
in modo da ripartire ugualmente fra tutti lo sforzo che sopportano. dizionario di marina
adempiono allo stesso scopo, in maniera che lo sforzo sia ripartito ugualmente su di essi
bandi, 299: in quel mentre, lo sgarallino, peritissimo nelle cose di mare
. cassola, 3-73: quelli mollarono lo sportello e bube lo tirò a sé
3-73: quelli mollarono lo sportello e bube lo tirò a sé richiudendolo con forza.
finché l'automo bile non lo trasse via per schiacciarlo. cassieri, 1-178
in possesso o in uso, per lo più a malincuore e in seguito a reiterate
. per quattordici e cinquanta. dove lo trova quello che glielo molla?
6. sborsare, pagare (per lo più con grande stento, a malincuore
pietroma- gro l'ha acciuffato e non lo molla; quando è stanco di picchiarlo
molla; quando è stanco di picchiarlo lo lascia in bottega e s'infila all'osteria
povero quantulumcumque gli stava dietro, non lo mollava quando il ragazzo batteva la campagna
io ti amo, testone bello, lo capisci che ti amo? mannaggia a questo
. 15. intr. per lo più con la particella pro- nom.
volevo esser buono per essere salvo. lo capii così bene che un giorno mollai
atteggiamento o da un comportamento, per lo più fastidioso e irritante. -molla
non ti inibisca, te il tuo pudore lo molli in tanta malorsega: e buona
. viani, 19-266: l'infermità lo colse in seminario proprio quand'era in
i'no fosse penato; / ne lo segondo d'« aire » m'à sconfiato
per cagione di giarda, fa radere lo loco del male, e lo rafrega
fa radere lo loco del male, e lo rafrega fortemente col ferro, a ciò
ciò ch'elio molla; e poscia lo cuoci con la cera e con la grascia
le penne e mantenerle; allora pasci lo ucello di colombo giovene e di passare
estrattiva, operaio che predispone e sorveglia lo svolgersi delle funi alle quali è assicurato
monto mole, / ma sì fa rompir lo dosso / per usar mate parole.
mattioli [dioscoride], 219: lo uovo molle e tenero più nutrisce che
duri. 2. che, per lo più rammollito e in parte liquefatto con
. c., 2-2-1: egli assomiglia lo naturale ingegno alla molle cera. cassiano
frondi. bonghi, 1-92: ora lo studio de'classici produce stanchezza di mente
stanchezza di mente, e invece d'improntare lo spirito d'un suggello qualunque, lo
lo spirito d'un suggello qualunque, lo lascia come una cera molle, pronto
abito). iacopone, 1-11-52: lo tatto ponescese de soi delet- taminti,
lino e la scialiva che è glutinosa lo rinserra maggiormente. -che non è
proverbia super natura feminarum, xxxv-i-542: lo risso è peloso de peli qe non è
può agevolmente intrecciare (una pianta, lo stelo, le radici, i rami,
, 5-4: di sua generazione è anche lo sermollino colla foglia molle e colla fronda
. cecco d'ascoli, 812: lo spirito del padre, che nel sperma
carne molle che se chiama naso / supra lo schifo et al girar di torno,
, l'epidermide, le membra, lo stato generale del corpo); atrofizzato
, lui la scavalca. lei glie lo piglia in bocca ancora un momentino,
5-13: l'acqua di melagrana infastidisce lo stomaco e indebolisce e rendelo molle.
dei molluschi (un animale, per lo più acquatico). -anche: che
[plinio], 9-28: molle son lo calamaro, la seccia, lo pulpo
son lo calamaro, la seccia, lo pulpo e li altri de quella generazione.
-sostant. fenoglio, 1-22: lo sposo caricò in fretta i suoi stracci
tornarono. -alto, spesso (lo strame, la lettiera di animali).
. soave, dolce, teneramente affettuoso (lo sguardo, il sorriso, l'espressione
contemplavo lisaveta leggendo nel suo molle sguardo lo stesso pensiero. bigiaretti, 11-209:
è umida, la state secca, lo autunno molle e 'l verno aspro. aleardi
aggrappò con le due braccia e girò lo sguardo intorno: dalle due sponde i
: rapiva la beltà d'intorno / lo sguardo a rimirar le molli rive / e
3-61: non voleva che alcuna cosa lo strappasse a quel molle torpore, a
/ la sera coi suoi molli / silenzi lo stupito / mio sguardo ti rivela?
da'molli / ondulamenti de'colli / lo specchio del trasimeno. campana, 11
fiacco, pigro, la personalità effeminata, lo spirito torpido, l'animo imbelle e
gli ebri e folli / dì che lo vider da la grave soma / scarco,
: di tal sorte voglio io che sia lo aspetto del nostro cortegiano, non così
animi e di negozi, sembrava che almeno lo studio non dovesse rimettersi ed ammollirsi.
per molti in molte circostanze mollissimo ancora lo studiare. '-inutile,
ed in particolare su quelli che interessano lo stato coniugale. leopardi, 29-58:
frugoni, 1-232: internatevi nelle spine che lo trafissero, accioché vi sia molle ogni
ch'è lungo, non mi tolle / lo rimembrar, diciassette anni tenne / lo
lo rimembrar, diciassette anni tenne / lo mio signor l'onor, ch'è or
ingegno vivace e di maniere rispettose, lo fece a caterina così caro che,
ingrato, / che gli contrasta, lo raffredda e impetra. tasso, aminta,
vago oggetto / molle l'orgoglio e placido lo sdegno. marini, i-314: sovvenendo
13-67: aveva indosso maria un manto de lo azurro del cielo, sparto di stelle
che [la donna] si fermò ne lo spogliarsi, la camicia, già tutta
, la camicia, già tutta da lo stillato sudore molle, se le venne
due uomini; la quale, con lo smeriglio ridotto in polvere e con l'acqua
che continuamente la tenga molle, finalmente pur lo ricide. -intriso, inzuppato
tumido che gli è contrario, tanto che lo discaccia. ramusio, iii-320: per
per voi sofferto; / ed or pur lo vedete e nudo e aperto, /
pianto e nel suo lutto immerso / lo sorprende l'aurora. gnoli, i-288
occhi molli filippino... -chi lo avrebbe detto che saremmo venuti a questo
4-29: era già l'alba; e lo scirocco la faceva umida e molle.
lito molle / di barcellona, ove lo tolser prima. tasso, 15-3: gli
albor altera incrina dolce vento / e lo diamante rompe a tutte l'ore / de
a tutte l'ore / de lacreme lo molle scendimento. dante, inf.,
innanzi. ariosto, 189: lieto arno lo riga e fende [il piano]
reso... molto più difficile lo scriver, bene italiano che latino..
dirò così, aspro, e radoppiata lo ha molle... e si sente
attacco vocalico non aspirato; dolce (lo spirito). citolini, 513:
guglielmotti, 549: 'mare molle': lo stato medio del mare, quando resta
dito che palpa, in rapporto con lo stato della parete arteriosa (e si
sostanza o un corpo solido (per lo più coi verbi lasciare, mandare,
dal fuoco così cotta a bastanza, con lo stare assai in molle si risolva e
. g. gozzi, 1-162: tu lo vedi, risponde: la camicia mia
b. giambullari, 7-32: messer lo podestà, i'l'ho atato /
un atteggiamento ostentatamente (e, per lo più, falsamente) contrito, sottomesso
, neh, ma quest'avvocato chi lo paga per spendere tanto danaro?
., 6-52: tu, del qual lo studio è tutto umano / e son
ogni costo la propria opinione (per lo più con atteggiamento presuntuoso e petulante)
il fuoco, ond'egli era divorato, lo aveva ridotto una pasta molle, a
20-82: torniamo al converso. egli lo fece due volte alla biasi, ma-tutte
ambientato nelle regioni mediterranee e utilizzato per lo più a scopo ornamentale (ed è
fanno vino gli indiani. nel messico lo chiamano arbore dal perù, perché venne
orzo molleato. idem, 1-225: tolle lo luto molleato nell'aceto e ponilo nello
marco effigiato, secondo una stilizzazione che lo rendeva simile al cancer moenas in muta
elastico il peso del corpo (e per lo più viene effettuato nel corso di esercizi
alterno in due sensi opposti (per lo più dall'alto in basso e con componente
: o contessina, questi molleggiamenti de lo scirocco, che paiono soffii di bocche innamorate
con movimenti ritmati, morbidi e per lo più in direzione verticale (un veicolo
beccheggiare ritmicamente (un'imbarcazione, per lo più leggera e di piccole dimensioni)
particella pronom. camminare ritmicamente e per lo più con un ondeggiamento, più o
il peso del corpo, per lo più per effettuare un esercizio ginnico.
54: 'scilp': i passeri neri su lo spalto / corrono molleggiando. idem,
comunemente, col piede per verificare che lo stato di tensione non arrivi a limiti
sulle sospensioni di un veicolo (per lo più in marcia). parise,
di catellina saranno spaventati; se voi lo fate folle- mente e mollemente, voi
egina e in tresene, e quando rivolgeva lo sguardo verso l'attica, piangeva con
terreno / sovra il sofà, com'è lo stil d'italia. pananti, i-5
che per vivere mollemente, voi non seconderete lo scopo di queste arti, le profanerete
, remissivamente. cavalca, 21-57: lo primo rimedio contra l'ira altrui contra
veli azzurri. pirandello, 7-86: lo scialle, che s'era aperto al
alito della notte, fra quei suoni che lo cullano mollemente. soffici, v-2-437:
2. elemento elastico, per lo più di dimensioni ridotte e di filo
centro da una molla, usato per lo più per assicurare il bucato alla corda
: « chiara cosa è che il re lo può fare, e che il re
pezzo tagliano i cartoni nel muro e lo disegnano su lo stucco calcando, finché
i cartoni nel muro e lo disegnano su lo stucco calcando, finché poi con certe
usate in diverse lavorazioni artigianali, per lo più per compiere operazioni delicate: in
, per afferrare pezzi di metallo per lo più incandescente e per manovrare recipienti nei
colla spugna. cellini, 563: lo lasciai freddare [il mastice] tenendolo
fatto in lavoro con le mollette e lo rinfuocoli a ragione, acciò faccia marezzi,
ammirare... le mollette per lo zucchero della pulcella d'hilversum? moravia,
nelle tazze e aggiungendovi con le mollette lo zucchero. -pinzette di uso estetico
qualche giorno gli fu tratto fuori [lo stecco] con un par di mollette.
la bocca, prese il filo e lo trasse alquanto a sé. =
. tara molle, che consiste per lo più in una depilazione locale, in
v. 'lampredotto']: 'lampredotto': lo 'ntestino delle vitelle e d'altri
e le foglie e le frutte e lo colore e l'odore e lo sapore e
e lo colore e l'odore e lo sapore e la grandezza e la piccolezza
si po- trebbono ammollire le pietre e lo ferro convertissi in mollezza di piombo,
ritrarre l'animo di questa fanciulla da lo intendimento de'cristiani. gemelli careri,
la mollezza e contribuì a far cessare lo sciocco costume de'cavalieri serventi. fogazzaro
], iii-1-111: il filosofo demonatte lo motteggiava di quella mollezza nel dolore.
: la mollezza del suo carattere e lo scetticismo del suo spirito, come gli scemarono
: possedeva la forza e la grazia, lo slancio e la mollezza. fogazzaro,
... tanto che, per lo scotimento cagionato da esempi stranieri, corsero
consistenza al tatto, provocando, per lo più, una sensazione di mollezza e
l'abuso del cerone, delle creme per lo strucco. -sm. flaccidità
soderini, ii-398: a cimentare se [lo zafferano] gli è sincero, è
quella stessa molliccia pastosità di carattere che lo rendeva a tutti piacente. papini,
agg-. carducci, iii-27-6: lo stile in cui tu sfoggi 'lo tuo
avanza biasci alo per te, non lo dare a noi. = deriv.
g. rosso, 1-15: nota che lo detto mollificaménto vale molto a tutte enfiature
1-32: nota che 'l pavimento è lo spazzo... che co'piedi si
è bisogno d'un altro olio che lo mollifichi e a sé l'incorpori per similitudine
e amicizia. -intr. per lo più con particella pronom. leonardo,
, decongestionare; rilassare la tensione o lo spasimo di un organo. mattioli
le parieti. -intr. per lo più con la particella pronom. leggenda
cotidiano alimento. 5. debilitare lo stomaco rallentando la funzione digestiva e l'
medicina, però che... invincidiscono lo stomaco e mollificano e riempiono e fanno
cibo è molto nutribile e grosso e mollifica lo stomaco. -indebolire, infradiciare
percussione e quando viene per umiditade mollificante lo nervo del dente. 6
. siri, 1-iii-130: per mollificare lo sdegno del governatore si dispose il duca
oglio e sugo d'erbe, lo fece levar in piedi. mattioli [dioscoride
1-15: poi si faccia questo mollificatone, lo quale vale contro le indegnazioni e enfiature
crepati, ma pareno crepati, per lo pontare che fanno le budelle per la
corpo assai più deboli de gli uomini lo mostra varrone, il qual dice che
che alcuna faccia sì lungo vestimento che lo strascini per terra. landino, 134
vi farete eguale a lei e macularete lo splendido nome della virtù, la quale
peccati di mollizie. -per lo più al plur. il complesso degli agi
amore in versi esprimere. ma perché lo stile alla età corrispondesse, non lo
lo stile alla età corrispondesse, non lo vedrai piangere effeminato né con mollicie.
]: 'mollo'in certi luoghi lo dicono di terreno non sodo:
di propria bocca i cultori del fuoco lo confessino all'acqua inferiore e soggetto.
che si direbbero fatte di lardo -compensando lo spasso con il mollo di pane che
, 20-82: egli [il converso] lo fece due volte... sanza
], tenuto a mollo nel latte per lo spazio di cinque in sei ore,
all'imboccatura di un porto (per lo più fluviale), per di
fisse nell'onde. montale, 2-43: lo sai: debbo riperderti e non posso
ogni opera, ogni grido, e anche lo spiro / salino che straripa / dai
: si vuole da'providi architetti accompagnare lo sbocco per entro l'alveo stesso del
, a cui venivano immolate vittime per lo più umane, calandole nel ventre infocato
minori (u vj_______) e vedrete che lo scambio non può farsi.
aspetti e con esiti vari e per lo più dissimili ma sempre numericamente ragguardevoli (
se non esser cosa di divina possanza lo scoprirci la monarchia di dio e liberarci
plur. alquanto numerosi, molti (per lo piu si contrappone a uno, unico
gli multiplici benefìci verso di sé, lo cominciò a ringraziar con allegrezza. viaggi
aspetti e con esiti vari e per lo più differenti, ma sempre numerosi,
un componimento di varietà e novità, lo rendono per la loro moltiplicità cattivo e
che è la sustanza, che è lo ente, se vi trova la moltitudine,
che, per essere modo e moltiformità de lo ente, la quale viene a denominar
cosa, non fa per questo che lo ente sia * più che uno, ma
, se tutti dovessero essere misurati con lo stesso regolo e tirati per la medesima filiera
che è la sustanza, che è lo ente, se vi trova la moltitudine,
che, per essere modo e moltiformità de lo ente, la quale viene a denominar
cosa, non fa per questo che lo ente sia più che uno, ma moltimodo
]: 'moltipetala': aggiunto di corolla, lo stesso che polipetala. = voce
, moltipliche e sottrazioni, oh quanto lo facevano almanaccare ora e sudare! dossi,
mento di luce in quelle e ne lo loro aspetto, rendono a li altri
tristizia. ottimo, ii-540: lo moltiplicaménto dello ammonimento dimostra l'utilitade di
. aumentare o far aumentare, per lo più notevolmente, nella quantità, nella
pervenire in gran loco, / se lo sape avanzare, / multiprica 10 poco
bibbia volgar., vii-460: questo è lo coltello di grande uccisione, lo quale
è lo coltello di grande uccisione, lo quale li farà tutti smarrire nell'animo,
, 20-433: io gli promisi di moltiplicare lo seme suo. storia dei santi barlaam
-far riprodurre, favorire la nascita e lo sviluppo di una pianta. -in partic
se li è destinato, / multiplica lo folle pensamento / e la ventura li
la ventura li dà piacimento / de lo gran bene c'à disiderato. intelligenza
dante, conv., ii-xrv-4: per lo mille significa lo movimento del crescere;
., ii-xrv-4: per lo mille significa lo movimento del crescere; ché in nome
x; se questa si moltiplichi per lo stesso elemento aa = ds, e si
ben la vergogna è assai, ma più lo sdegno / che ella ha, da
vien moltiplicando. tasso, n-iv-109: lo splendore è cagionato per lo ripercotimento de'
, n-iv-109: lo splendore è cagionato per lo ripercotimento de'raggi... e
dato ambito materiale o morale, per lo più in notevole misura e intensità o
per molto poco mancò che egli non lo manomettesse. — divulgarsi, propalarsi
fatto di offesa a ser pepo lui lo rimetterebbe, e moltiplicata- mente, nella
moltiplicativo di se medesimo: l'innesto lo conferma, mentre pochissimi atomi di veleno
). aumentato o accresciuto, per lo più notevolmente, di quantità, di
dante, conv., iii-1-4: come lo multiplicato incendio pur vuole di fuori mostrarsi
. leonardo, 2-56: rimaso lo elemento de l'acqua rin
grossezza che stava fra la acqua e lo elemento del fuoco, rimanga molto ristretta
nel pontefice. brusoni, 4-ii-122: lo sparo di tutte l'artiglieria della piazza
superba cosa che si possa vedere per lo moltiplicato riverbero de'fuochi. a. giustinian
unitate. scala del paradiso, 291: lo demonio della desperazione si rallegra, vedendo
; frequente (ed è usato per lo più al plur.). boccaccio
. se non la gravità moltiplicata per lo spazio della caduta. agnesi, 1-2-517
civiltà cittadina. piovene, 7-442: lo stesso è avvenuto con la cultura »
nelle piante la generazione si fa mediante lo sviluppo de'semi, la moltiplicazione si
fuori. tavola ritonda, 1-4: per lo campo giostravano moltitudine di cavalieri. boccaccio
la moltitudine de'feriti... lo impedirono dal seguitar la vittoria. montale,
): io imaginava di guardare verso lo cielo, e pareami vedere moltitudine d'angeli
moltitudine volante / impediva la vita e lo splendore. cavalca, 162- 64:
. cavalca, 162- 64: vide lo predetto frate moltitudine di demonia venire.
cercavano, e quasi per la moltitudine lo spignevano e toccavano, e non lo
lo spignevano e toccavano, e non lo potevano vedere né conoscere. boccaccio, v-163
tanta moltitudine apparire agli occhi degli uomini lo splendore della pompa sua. tannini [
abraam, conoscendolo pietoso, acciocché egli lo pregasse per loro, come poi fece,
immaginari, i possessori di terre che non lo vendevano tutto in un giorno, i
rivoluzione dall'anarchia tollerabile, se mai lo può essere, alla mostruosa tirannide della
7. consistenza numerica, numero per lo più cospicuo ed elevato. crescenzi
varie, che la sola moltitudine e inaspettatezza lo sorprende e il confonde. zanon,
1-23: moise... guidò lo populo d'egitto insino in etiopia e
de'cavalli in pochissimi dì consumò tutto lo strame. domenichi [plinio], 32-2
tecte s'enfiano per la moltitudine de lo lacte, pone dentro la fava trita cum
offende per la moltitudine o pure per lo mancamento. -lunga durata (di
scolastici). castelvetro, 4-99: lo spazio, al più di dodici ore,
quale nel singolare accenna moltitudine: come lo esercito, la gente, il popolo,
lui. bibbia volgar., i-251: lo angelo, che campò me da tutti
muratori, iii-251: si oppone per lo più a così nobile speranza la memoria
tentazioni e necessità di corpo e freddò lo fervore. -in relazione con un
l'anno del giubileo, su per lo ponte / hanno a passar la gente
-audivi a molta gente, / che lo leone este di tale usato, / che
le luci mie sì inebriate / che de lo stare a pianger eran vaghe.
essere sublimissimo e semplicissimo, e però lo vedranno, qual è, fatt'uomo.
alla porta di un contadino, e lo destò domandandogli dell'acqua, e ne
citerea... /... lo ravvolse [paride] / di molta
colletta, iv-28: fu scelta per lo imbarco spiaggia recondita e molta notte.
jacopone, 1-42-n: eo vo lassai lo molto lavore. dante, xi-6: però
morte. leggende di santi, 4-226: lo compagno di beato francesco...
coi propri destini già corsi, talento lo prese di seguirne pure i recenti esempi
dal dito un anello di molto valore e lo fece passare nel dito di rosen.
di rosen. gozzano, i-50: giungeva lo zio, signore virtuoso di molto riguardo
fede, e con molta spirituale allegrezza lo battezzarono. petrarca, iii-2-144: tu
pio e calisto e urbano / sparser lo sangue dopo molto fleto. imbriani, 2-45
o falso amor propio, c'ài tutto lo contraro! / multa recepi eniuria,
detto davanti, sì sine trapassa lo sponitore breve mente, dicendo
dante, par., 27-74: lo viso mi seguiva i suoi sembianti /
e seguì fin ch'el mezzo, per lo molto, / ti tolse il trapassar
più avanti. buti, 3-719: 'per lo molto': cioè per l'eccessiva distanzia
apellano dietate / per c'om visibolmente lo comprende. chiaro davanzati, i-24:
che parli assai. mazzini, 20-167: lo scritto che m'ha occupato nell'ultimo
di superi, (e di norma lo precede, mentre lo segue in costruzione
e di norma lo precede, mentre lo segue in costruzione enfatica).
nuova, 8-1 (49): appresso lo partire di questa gentile donna fue piacere
nobile e gentile. sanudo, lviii-100: lo reverendo advocato fiscale tenga multo speciale pen-
de la salute, da quale m'avea lo giorno dinanzi degnato di salutare. petrarca
: come medicinalmente vivere non fa per lo corpo, così e molto meno fa
servita, / molto più m'entra ne lo core amara. idem, conv.
saba, 1 io: molto meno amo lo specchio / celeste, se mi riflette
santi barlaam e giosafatte, 6: lo re fu molto corucciato e pensò di
me medesimo se ila copia del dicere e lo sommo studio della eloquenzia àe fatto più
andò cercando. pulci, 1-30: molto lo squadra di drieto e davante. berni
allora mi confortai molto, assicurandomi che lo mio secreto non era comunicato.
da intendere tutti, ma tutta volta lo sponitore dirae alcune parole per più
mai tanto riparare che ogni pugno non lo investisse ne le tempie. gemelli caren
pane in saccoccia; so molto io dove lo è andato a pigliare].
dell'aria e dell'anima, distinto, lo stridio d'un tarlo. e il
) del problema psicologico che ne è lo spirito impedirono al romanzo del manzoni di
enfatico. bisticci, 3-50: lo pregava,... che conoscesse questa
f. alberti, lxxxv1ii-1-126: chi lo voi lesso e chi lo vuole arosto
lxxxv1ii-1-126: chi lo voi lesso e chi lo vuole arosto, /...
istinguerlo con minor lor danno che se lo ricevessero con materia più dura e volessero
iute illusorio. sbarbaro, 4-21: lo tenevo d'occhio e quando franava lo
lo tenevo d'occhio e quando franava lo imboccavo sollecito d'una 'popolare'...
: momento è quello istante indivisibile per lo quale lo momento ch'ha da
è quello istante indivisibile per lo quale lo momento ch'ha da venire si
da venire si con giunge con lo preterito. buti, 3-725: l'ora
estens. periodo o tratto di tempo per lo più breve e ben determinato, avvertito
a patir caldo e verno, / lo dèi stimar per un momento breve /
pochi jnomenti ci vollero per la sorpresa, lo scompiglio e l'affanno, perciocché l'
6. periodo di tempo, per lo più di breve durata, o circostanza
due scrittori possono rappresentare (esprimere) lo stesso momento storico-sociale, ma uno può
novelle: col momento magico, quando lo studio e la logica non servono a niente
identifica in una determinata parte, per lo più connessa con la sua condizione personale
sì, la farò io la giustizia: lo libererò io, il paese: quanta
, è tuttora aperto al punto in cui lo lasciarono il manzoni e il leopardi.
di piccola mole, tornò a battere lo stesso chiodo; e sciorinò una sua storietta
stuparich, 9-112: due momenti favorirono lo sforzo intenso che fecero i cechi per
le moderne letterature...: lo sviluppo dell'intellettuali- smo e la conoscenza
11. importanza, rilievo (per lo più in espressioni di valore attributivo o
, ove un guscio d'ostrica ha lo stesso momento scientifico della più ammirata gemma
fingendo di colpire dorarne nel volto, lo ferì nel fianco, che, infuriato,
o di un gruppo sociale, per lo più connessi con la capacità e col
grave e pernicioso momento al reame che lo riempié d'innumerabili calamità.
stato suo, che la parte guelfa mantenesse lo stato d: toscana. guicciardini,
le distese sono il miglio, lo stadio,... il punto,
dolori. serdini, 1-82: tu ve'lo spirto nostro or dentro or fora /
tende che a liberarsi... lo vediamo specie da « riviere »: in
principalmente alle forze e il cui valore per lo più si trova moltiplicando la misura di
quali posano o che li sostengono; lo stesso che peso... dicesi
è il primo momento per cui discorre lo spirito, quando dall'idea di causa assoluta
nota o pausa di minor valore che lo compone, rappresenterà la durata di un
e postromantica, composizione strumentale, per lo più solistica (pianistica) e di
-quando? -disse il meccanico. -quando lo reclamerà il tribunale, -intervenne gaetano.
momenti gronderà dal mio corpo io te lo offro. pirandello, ii-1-1160: -da
volubilmente. casti, 220: iò lo so che nel tuo core / per me
tra'sacramenti. carducci, ii-7-177: lo sa mia moglie,... e
mia moglie,... e non lo dice a nessuno, sta'certa,
,... ma pur troppo lo ridice sempre a me in tante guise
dentro, e di momento in momento lo spettacolo si dilatava. palazzeschi, 1-528
padre cristoforo. pascoli, i-490: me lo ricordo fanciulletto, questo figlio: a
poco prima. bersezio, 359: lo dicevo momenti sono che alla terra ci
potevano stare, e si facessero ritoccare lo zazzerino, rinfrescare le onde. moravia
anima vostra ». « penso che lo voglio sapere subito, sul momento »
impernio. spallanzani, 4-v-231: lo scoprire che i pipistrelli acciecati operano non
che, salvo i proclami speciali, lo stesso proclama generale sia diffuso simultaneamente per
aggettivale): che appartiene, per lo più in forma effimera o occasionale o
si stufano presto; / e malgrado lo spirito ed il talento, / tutto perde
della sua mente, e come intenda lo 'spirito'e cosa gli paia la 'grazia',
quando un sagrato gorgoglia nella gola, lo rimandan giù. baldini, 9-117:
monache. castiglione, 281: il vescovo lo fece pigliare ed esso subito confessò,
era consacrata a una divinità pagana, per lo più con funzioni di sacerdotessa.
filia de munitore la fece monaca de lo tempio de dea veste. simintendi,
per guardarlo del venire sopra troia, lo rinchiuse in un monisterio di donne:
ai monaci o alle monache; che riguarda lo stato e la condizione monastica;
affezion del vel'; cioè la voluntà e lo desiderio della religione monacale, che è
della religione monacale, che è significata per lo velo. ottimo, iii-62: dice
5-iii-31: liberatolo da quella prigione monacale lo restituirono nella sua pristina dignità carducci,
nell'altra di « socialismo », che lo temperava, gli toglieva l'astrattezza,
variabile in rapporto con l'ambiente, per lo più verdastro o bruno e rivestito di
un monastero (e si dice per lo più del padre o del tutore,
. 2. rifl. abbracciare lo stato e la vita monastica; entrare
bel monasterio con una ornatissima chiesa, lo appro- piò e volle che ei servisse
monacato e nel matrimonio, eziandio che lo 'nganno dia causa al contratto, nondimeno
nondimeno tiene e nota che chi allega lo 'nganno dee lo 'nganno provare. buti,
nota che chi allega lo 'nganno dee lo 'nganno provare. buti, 3-120:
papi del medioevo, mettendo ai suoi servigi lo stesso monacato, e non accolse mai
-anche: il rito (compiuto per lo piùdall'abate) della vestizione dell'abito mo-
umana. pirandello, 6-43: -perché lo fa? -riprese, ponendosi davanti la
di aspetto fragile e debole (per lo più vi è connessa un'idea di
: specie di funghi mangiabili, che hanno lo stipite bianco ed il cappello a foggia
d'aspetto fragile e debole (e per lo più vi è inclusa una connotazione affettiva
monasteri la meditazione, la preghiera, lo studio, il lavoro, in forme
la massima fioritura nel medioevo, per lo più in forma cenobitica, ed ebbe
por le corna ai monisteri, stava a lo stillato per amore d'una monichétta graziosina
gracile o debole (e vi è per lo più inclusa una notazione affettiva o di
di gomma per l'acqua calda, lo scaldino, il monachetto. = dimin
monachile. andrea da barberino, iii-470: lo meno- rono all'abate, e con
. d. bartoli, 2-3-146: lo ritiratissimo vivere de le donne cinesi poco men
aspetto gracile e fragile (e per lo più vi è inclusa una notazione di
. -anche semplicemente: monaca (per lo più da poco). 5
larga e cupola bassa, annodato per lo più sotto il mento con nastri;
traeva dalla tasca un pezzo di carta, lo accendeva alla lucernina (i fiammiferi erano
per il n. 5, cfr. lo spagn. monjas.
diventare monaco (e vi è per lo più inclusa una notazione di affettuosa familiarità
, che- rico, e appresso / lo disperato dal papa calonico. boccaccio,
e vostri antecessori; altrimenti se non lo farete volentieri, verrà tempo che lo
lo farete volentieri, verrà tempo che lo farete per forza. ariosto, 14-79
de'frati e de'monachi rinchiusi / lo può trovare in chiese e in monasteri.
inclinati e sorregge alla base, per lo più mediante staffe in ferro, la catena
per le belle arti, 2-142: lo che non si potrebbe fare che in
, atto a regolare il deflusso e lo scarico delle acque di superficie o di
color dà credito e reputazione a chi lo porta, perché l'uomo fa nobile l'
19 (327): vorrei crederlo: lo dico di cuore: vorrei crederlo;
quando un bimbo è malato, lo votano a san france sco
sco: quando risana, lo vestono da monacello, con una
ma che! v. s. illustrissima lo pigli per un semplice mio scrupolettucciaccio da
3. bot. ant. per lo più al plur. fiore del gladiolo
. visione culturale alquanto limitata e per lo più ristretta a un solo argomento o
, 2-i-85: non pure... lo spiritualismo dualistico,... ma
governo è la monarchia (e per lo più si riferisce al capo di una monarchia
: d'un monarca in man pesa lo scettro. giordani, iii-53: alcuni
per vera; se di veruna cosa lo preghi, subito s'inclina a fartene
di popolo dalla rivoluzione del 1848 che lo rimandò in esilio. -con riferimento
all'uomo, per la perfezione che lo distingue fra tutte le creature terrestri e
, senza grazia, senza privilegio, lo fa monarca del gusto, del tatto
del dire, dell'andare e de lo star suo...; il furfante
sono il monarca, l'imperatore, lo czar di tutti gli imbecilli?
-padrone, proprietario, imprenditore che per lo più esercita un potere autoritario sui propri
monarchia. mamiani, 3-370: che lo spirito monarcale di quella provincia non sia
del suo diritto monarcale sugli esseri che lo corteggiano. = deriv. da
mia monarchéssa, / tutto vi dono / lo scettro e il cor. -scherz
sola (monarca o sovrano), che lo consegue generalmente per via ereditaria, lo
lo consegue generalmente per via ereditaria, lo detiene in modo permanente (a vita
, è limitato dal fatto stesso che lo stato non è l'unica istituzione della
in via di successione ereditaria (per lo più da un primogenito all'altro)
di fronte a lui del modo in cui lo esercita; la monarchia illuminata, tipica
(cice rone] ripigliò lo studio delle lettere. carletti, 1-2-165:
osservarle, se è vero che lo possa, sarà despota. pagano, iii-179
forza ed autorità effettiva eguale eer lo meno a quella del monarca. galluppi,
dove sia un principe ereditario o per lo meno a vita, sia esso assoluto
, 4-i-203: in piemonte... lo stato serba oggi ancora quel carattere di
consiglio civile, il quale adempie moralmente lo stesso ufficio che nei governi rappresentativi viene
liberali o, ciò che noi crediamo lo stesso, lo statuto con tutte le modificazioni
ciò che noi crediamo lo stesso, lo statuto con tutte le modificazioni progressive volute
più importanti organi costituzionali (e cioè lo stesso ufficio di capo dello stato,
e con la propria autorità, per lo più con un atteggiamento fazioso, esclusivo
, governato con una monarchia (per lo più con un regime accentratore e assolutista)
e meno efficace. d'altra parte lo stato monarchico è più conforme al 'wille'
pallavicino, 1-382: particolarmente la quiete e lo studio delle professioni più tranquille ed ingenue
dei dottrinari e scrittori politici, per lo più coinvolti nelle guerre civili francesi del
regolari o monache), costituita per lo più da un complesso di costruzioni,
e al ricovero di ammalati, per lo più nettamente separati dal nucleo principale)
servire iddio... allora dice lo cavaliere che la menerà a uno monistèrio
/ non domandar, ch'io non te lo direi: /... /
a lasciare la vita secolare e sottomettere lo collo al soave giogo di gesù cristo
: si pose [l'imperatore] con lo esercito suo al monistero di san salvi
,... condottisi giù per lo fiume tutti ubbriachi a sollazzarsi e matteggiare
da s. c., 40-12-4: lo riposo del muni- stero, lo quale
: lo riposo del muni- stero, lo quale io avendo non tenni forte, perdendolo
, oh, questo no. / ve lo provo: in monastero / v'è
/ perdonate, senza ingiuria / non lo stimo un dolor vero. goldoni, xiii-
, per guardarlo del venire sopra troia, lo rinchiuse in un monisterio di donne:
avendo figli non avrebbe permesso ad alcuno lo straziarli tanto barbaramente. come tenne il
dei riformatori. 4. che richiama lo stile semplice e disadorno, l'atmosfera
atmosfera di solitudine e di raccoglimento, lo spirito di povertà evangelica che ordinariamente aleggia
di cerio, lantanio e, per lo più, torio, che cristallizza nel
v.]: 'monchino': lo stesso che moncherino, specialmente soprannome d'
: 'monchini ': sono guanti per lo più di grosso panno lano, i
prendendo il figliuolino in braccio, / lo vedrai monco e con mezzo mostaccio.
fiacchezza generale della sirena, prima che lo sguardo altrui la vivifichi.
tutti fuggissero questo, non so se me lo debba chiamar ministerio o principato, sarebbe
un lavoro); che non consegue lo scopo prefìsso e desiderato (un'iniziativa
o parte di arto asportato per lo più traumaticamente. pulci, 3-5:
articolazione immediatamente prossima, che è per lo più utilizzato come di appoggio dell'apparecchio
erba. vittorini, 5-103: « lo vedo », il croato disse. «
; termine pisano. 'moncone ': lo stocco del granturco, levate le pannocchie
chimico era compiuta a mano, per lo più da personale femminile).
la 'pulitura delle risaie 'mediante lo sterpamento (scerpatura) delle erbe.
volendo il medico introdurre la sanità e lo stuffaiuolo la mondezza, il corpo umano ha
: ricercare facili avventure amorose, per lo più con prostitute. l. salriati
se io vengo tardi, vi sarà stato lo scrittore.. spreg. mondanàccia
da ogni trascendenza (che comporta per lo più un'accentuata tendenza ai piaceri del
raffinati, eleganti, e, per lo più, frivoli e anche ostentatamente esibizionistici
povero e povero di senno, e lo spirito suole essere furioso. cavalca, 9-181
i vostri vespri vi bastano e vai più lo spasso che vi dà l'orto
così stando, quelle parole rivolto lo 'ntendimento. carducci, iii-10-329:
, anche, frivolo e superficiale, per lo più tipico di ambienti socialmente elevati;
vita spensierata, gaudente e, per lo più, superficiale, frivola; l'
, 1-159: la filosofia della prassi è lo storicismo assoluto, la mondanizzazione e terrestrità
valori temporali e materiali, considerati per lo più estranei ai valori trascendenti e alla
civiltà confessionale (e si contrappone per lo più a celeste, divino, eterno
dalla condizione dell'uomo, considerato per lo più nella sua imperfezione e nella sua
e può avere una connotazione negativa per lo più in contrapposizione ai valori spirituali)
un dio che resta sempre beato, lo sperare colla sua grazia di possederlo in
chiesa ti rende questa compagna, non lo fa per procurarti una consolazione temporale e
perché generalmente ogni desiderio di mondo, lo quale spenga lo desiderio di dio,
desiderio di mondo, lo quale spenga lo desiderio di dio, è peccato mortale.
scalda del tuo foco ognora, / lo quale in carità tanto sfavilla / ch'
ai. piaceri carnali, conducendo per lo più una vita frivola e dissipata,
il suo tempo agitando davanti alla suocera lo spauracchio di una nuora mondana e leggiera,
, disimpegnato, di evasione, per lo più ambientate nell'alta società.
studiata e, ancora di più, lo stile * flou 'del famoso fotografo
le sodi- sfazioni della vanità, prima lo riempivano. d'annunzio, iv-1-280:
soldati, 2-92: al regio, lo spettacolo d'opera aveva sempre qualche cosa
ambienti dell'alta società (e per lo più ostenta una vuota e pretenziosa raffinatezza
1-228: quella torre dovea cadere per lo primo tuono che veniva alla fine del mondo
giudichi mai il suo fratello / perché lo veggi a in abito mondano. aretino,
natura, i suoi fenomeni (per lo più in contrapposizione ad astratto o a
prole: il genere umano (per lo più considerato come essere imperfetto, mortale
xxxii-110: ogn'omo a dio renduto / lo più diritto nome è lui gaudente:
mondana / del camin manco e seguitar lo destro. s. bonaventura volgar.
giva ricordando i meriti suoi e chi lo aveva a tal morte condannato;.
-sostant. bambagiuoli, xxxvii-16: lo mondan saggio vive con stasgione / e
vicende umane (e ha, per lo più, una connotazione pessimistica e negativa
vennemi desiderio di sapere quando io terminerei lo esilio mondano e tornerei alla patria beata
galileo, 3-1-401: chi vorrà dire che lo spazio, che costoro chiamano troppo vasto
. fis. ant. spazio mondano: lo spazio vuoto. grandi [tramater
con chierica, a esser buono in lo spirito, in la mente e nel cuore
dal guscio, dal torsolo, per lo più con un coltello, con un
in questa disperazione, vollelsi ficcare per lo petto. anonimo toscano, lxvi-1-21:
pera moscatelle, quei due grand'uomini non lo pote- ron soffrire e dissongli: -che
. viani, 14-21: più lo confortava la fumea del « me- tato
: scelse uno [carciofo], lo mondò dell'involucro e senz'altro lo ammorsò
lo mondò dell'involucro e senz'altro lo ammorsò. -sostant. francesco
: presto presto accappiano quel legno, / lo mondano, lo fendono, l'adattano
quel legno, / lo mondano, lo fendono, l'adattano. milizia, vi-63
, un uomo a colpi di roncola lo mondava dei cespi di foglie ingiallite e
il terreno dove fu il rogo, lo spazza e lo monda. alvaro, 8-283
fu il rogo, lo spazza e lo monda. alvaro, 8-283: è una
, 1-125: basciavan e ribasciavan lui; lo tiravano in grembo a spremerlo, a
e della polvere e del grumo / lo monderai con lo strigi le d'oro
polvere e del grumo / lo monderai con lo strigi le d'oro. -rifl
si mondava di fuori dalla lepra per lo lavamento dell'acqua, l'anima si
è così salsa e pungente, però monda lo ventre. crescenzi volgar., 4-1
-separare semi o frutti raccolti, per lo più manualmente, da altri guasti o
. gallo da pisa, 327: lo vostro amor mi 'ncura, / di
gioia nel tutto t'aprende, / lo mio consilglio mettilo in profondo, /
coloro, li quali senza essere stati per lo lavacro del battesimo mondati dal peccato originale
/ che tira l'uomo più verso lo spirito / e lo cerca spiccar da
l'uomo più verso lo spirito / e lo cerca spiccar da questa terra, /
/ e mondarlo dai vizi, e lo sollecita /... / all'opre
.. e darallo al prete che lo offeri a dio e pregherà per lei;
.. gréso, poi che legittimamente lo ebbe mondato, lo adimàndò chi egli
poi che legittimamente lo ebbe mondato, lo adimàndò chi egli fosse e di quale
intorno denso fumo e tardo / tutto lo copre e gli spirti circonda. pascoli,
ài mondo! /... / lo tempo m'à'sottratto. -tormentare
, rodere. bronzino, 1-164: lo sdegno... /...
anche sostant. pascoli, ii-343: lo sfogliarsi e il mondarsi d'un ramo
« da'un po'qui, te lo sbuccio io » mi venne in soccorso
pensato... che le mondatrici lo avrebbero riveduto [il carrettiere] in
a bruno cimatore, cimatura e mondatura lo soprascritto panno. -tess. operazione
allora,... purgata per lo giudicio ultimo e mondati per fuoco quelli
volendo il medico introdurre la sanità e lo stuffaiuolo la mondezza, il corpo umano
giudice inclinato a procedere contro la vita, lo pregava... che desistesse dalla
... e quando anco io lo traesse in fiume, come una cesta
oliva, 244: voleva poi, con lo stesso strumento [una paletta d'oro
che la corruzione la quale ora lo sfama dovrà cessare, o sazia
vi esiste o che vi appartiene, che lo costituisce, che si trova sulla sua
veramente, non col voltaire ma con lo herder. sbarbaro, 1-218: ora
cavalca, 21-126: come gli corpi per lo nitro, che è cosa che mondifica
sanità, 1-2: mondifica e netta lo tuo naso e il petto spurgandoti.
delle malattie, 1-34: sia mundificato lo stomaco con mele rosato, con acqua
animali. boccamozza, i-1-494: se lo uccello ha questa infìr- mità, piglia
da lui di mondificarsi il corpo e lo spirito. fra cherubino, 3-98: [
virtù di purificare l'anima, per lo più con una cerimonia appropriata o con
mondificativa. idem, 6-16: per lo suo odore [il basilico] ha virtù
-in partic.: sgombro del cibo (lo stomaco). fiori di