150 specie, che hanno foglie per lo più semplici, alterne, raramente opposte
lodovico, dice è ben tre mesi lo vendè a uno linaiuolo; e il detto
è di colore variabile, per lo più grigio rossiccio, con o senza mac
-figur. perspicace, sagace, penetrante (lo sguardo interiore, l'intelletto, la
in opere pie,... lo briacò e lo spinse con cento astuzie e
pie,... lo briacò e lo spinse con cento astuzie e con cento
de filiis e jan heck, con lo scopo di studiare la natura e la realtà
liberandosi della tradizione aristotelica e sostituendovi lo studio positivo delle matematiche e delle scienze
lavorante si ribellò al padrone e lo colpì a morte, ma gli altri lavoranti
colpì a morte, ma gli altri lavoranti lo linciarono lì per lì '. lasciamo
legalità, si impadronisce del criminale, lo condanna e lo giustizia seduta stante.
impadronisce del criminale, lo condanna e lo giustizia seduta stante. il nome proviene
teatro italiano non esiste ». quando lo diceva ferdinando martini le cricche interessate a
erano inserti il sardonico, il topazio e lo smeraldo; nell'altro il carbonchio,
delicato. oddi, 2-74: perché lo spagnuolo sbuffava che io non ne facessi
ne facessi stima del suo tartufo, te lo piglio lindamente e, in meno che
fuoco, lampeggia e spara, te lo trabocco giù. -diligentemente, scrupolosamente
, che comprende quattordici specie, per lo più asiatiche; una di esse,
e gente linda e ben fatta, perché lo fanno per gusto loro, toltone quelle
ei trovi quel proceder strano, / lo dichiaran mattoide, o almen repubblicano. nencioni
teatro. de. roberto, 6-232: lo zola... ha preso per
soderini, iv-366: talora accapigliati insieme, lo smerlo con la lodola, sotto se
in terra; e tanto fanno con lo sparviere le mattoime. percoto, 133
mattone scagliato con violenza e, per lo più, di proposito. genovesi,
maestre strade erano pure matonate, per lo quale lavorio la cittade ne divenne più
e spazioso in giro, / che portava lo sguardo assai lontano, / tutto d'
a uscire fuori e a traboccare per lo mattonato di quel luogo dove stavano in
, 5-1-244: la qual opera per lo più, quando facevo il tessitore anch'io
partic., più sottile, usato per lo più per rivestimenti. leggenda
sm. prodotto laterizio, per lo più a forma di parallelepipedo retto,
uso di facciate o di intonachi che lo nascondano. nuovi testi fiorentini, 363
: dovunque e'[morgante] giunse, lo smalto e 'l mattone / fracassò tutto
voce e col tasto delle mani, subitamente lo risanò. d'annunzio, v-1-353:
chiese sono el suo abitacolo. -non lo credere che dio abiti in questi mattoni
cocciopesto. boccaccio, viii-3-10: è lo smalto, il quale oggi ne'pavimenti
dire: il rosso adrianopoli, lo schizzo di fuoco... il rosso
o, anche, di altri materiali per lo più pesanti e consistenti. vasari
pietra morta che chiamano il mattone e lo fanno rovente al fuoco; mettonci poi
degnamente, con perfetta corrispondenza (per lo più in senso iron.).
, dell'ordinario; ma dicesi anche per lo stesso che quadrone. = deriv
cm, a forma di poligono per lo più regolare (esagonale, quadrato, rettangolare
usato per la cucitura di stuoie per lo più a trama larga. garzoni,
di terracotta con buco, da infilarvi lo spago per attaccarle ai licci nel fare
leggiadra donnina? col soggetto principale, te lo confesso, c'entra di mattonella;
uccello non reale. 'passerotto mattùgio': lo stesso che mattugiolo. arlia,
a ciò che le mie lagrime sieno lo mio pane lo dì e la notte,
le mie lagrime sieno lo mio pane lo dì e la notte, sì ch'io
nel tuo cospetto, dio mio, per lo fuoco della compunzione, sacrificio mattutinale.
la prima dopo tante piovose e fredde, lo splendore della campagna, quella passeggiata mattutina
affannato petto in un restaura / a lo spirar soave / di questa matutina e
letture bibliche e agiografiche, suddivise per lo più in tre parti, dette rispettivamente
il mattutino e fece sue orazioni secondo lo suo uso. capitoli della compagnia del crocione
, 5: chi comodamente far lo può, dical in questo modo:
, dical in questo modo: per lo mattutino v pater nostre e v ave maria
ora del mattutino e, sentendo messer lo frate sonar la campana, si levò e
tua cena sia stata sì sobria che lo stomaco tuo non sia aggravato per lo
lo stomaco tuo non sia aggravato per lo soperchio del cibo non ismaltito. a.
qualche motto con gli amici di partenza per lo seguente mattutino. d'annunzio, iii-1-789
congiungersi carnalmente. parabosco, 4-18: lo frate, avendole fatto spogliare il saio
'matuffi': vivanda fatta con farinata per lo più di granturco assai densa, cavata
iscopo principale il non metter in avventura lo stato delle cose presenti. siri,
elemento popolare debole ancora cogli elementi che lo circondano, ma provvisoria, a tempo,
n'è solo il matura- mento e lo scoppio, ma sibbene il primo peccato nostro
pianta; rendere maturo e, per lo più, utilizzabile per l'alimentazione (
senza mura; / da puoie che lo frutto hacce appicciato, / conservalo,
gorgogli con le liete / spume a lo sguardo e giù nel sen si ferva /
, non maturano però il vino e non lo conducono a termine che il gustarlo sia
. s'affretta di maturare per fare lo vino. crescenzi volgar., 5-10:
di gravidanza, quanto è necessario per lo sviluppo del feto. dante, conv
d'opere e di sacrifici il momento quando lo avrebbero pregato di prendersela, tenendosi onorati
vita di cola di rienzo, 71: lo notaro del tribuno scrisse li confini del
. giambullari, i-118: pregheremo dio che lo mantenga [un figliuolo] sano,
1-i-221: ella maturava all'amore e lo imparava. -iperb. tose. bastonare
fa il prepotente, ma qualche volta lo maturano. 9. nel linguaggio dantesco
grande che non par che curi / lo 'ncendio e giace dispettoso e torto, /
cioè convien che diventi abile a sostenere lo nostro splendore. landino, 410
: la sua testa gli parve imponente, lo sguardo duro, insensibile, le guance
avviarsi lentamente verso la senescenza (per lo più in stato di detenzione o di
perché si purifichi e prenda corpo. 'lo lascio maturare un altro poco prima di
. 3. che favorisce lo sviluppo di esseri organici. redi,
: maturati perfettamente i buboni, per lo più né pure si rompono da per
: mi piace / il senno maturato, lo spirito procace. ungaretti, i-71:
vie respiratorie (che prelude, par lo più, alla guarigione). bencivenni
. scala del paradiso, 493: lo 'mpiastro è la sanazione e la maturazione
bibbia volgar., vi-477: lo fiore della sua allegrezza cadrà, lo
lo fiore della sua allegrezza cadrà, lo quale è sopra lo capo delle valli grasse
allegrezza cadrà, lo quale è sopra lo capo delle valli grasse, quasi come
che sta lungo la via, servare lo frutto suo fine in tenpo di maturitate.
esteriore di un vegetale che ne denoti lo stato di avvenuta maturazione. d'
concepibile, e dinanzi al quale molte abbassavano lo sguardo. 7. complesso
: dilettissimo figliuolo, ecco che io ne lo intendere come hai posto il piede de
/ liquore infiasca e tura, e star lo lascia / in tal confino, alle
riprese. pontano, 69: però circa lo statu se fanno dal sr. duca
: che ha acquisito le proprietà che lo rendono commestibile e nutriente (un frutto
da febo, il quale, per lo soperchio tempo mosso ad aspettare i non maturi
. idem, 3-18: poi che lo maturo ventre ebbe compiuti i suoi tempi,
sull'aia e li segue / con lo sguardo, poggiata allo stipite, affranta
da'granchi. -che ha raggiunto lo stadio larvale in cui inizia la produzione
4-22: pugliese prese un crogiuolo, lo pulì con uno straccio inzuppato nell'acido,
, quando sono mature (che è lo stato dell'ultima loro perfezione, poiché
l'anima, gl'insegnerà anco a limare lo stile; e nella scelta dei soggetti
democrazie. b. croce, iii-27-89: lo chateaubriand, visitando l'italia nel '29
: che letterati maturi facciano per professione lo stesso mestiere e vadano accattando plausi con
ascoltatrice brigata, ho gran paura che non lo possa digerire il satirico, che non
, comprendenti si può dir quasi tutto lo scibile del tempo, e le affisse
conosce nell'atto del corpo, per lo quale lo cuore dell'uomo nascoso è
nell'atto del corpo, per lo quale lo cuore dell'uomo nascoso è conosciuto,
5-ii-315: altro è... lo 'stil maturo'ed altro lo * stil
.. lo 'stil maturo'ed altro lo * stil fiorito'. il primo è
3-177: a farla bieve, quando lo stenografo ebbe empito una dozzina di pagine,
tempo, perché, aspettandosi più tempestivamente lo stendardo in firenze, si sarebbe voluto chiuder
erbe, / ch'a più matura vita lo. riserbe. tasso, 10-74
l'esperimento. tasso, 8-7: lo spingeva un desio d'apprender l'arte /
3-836: cioè de la quale parte lo fiore, cioè la rosa, è 'maturo'
è pieno: imperò che, come lo pomo maturo àe la sua perfezione,
il solito donativo e negato più fiate lo sborso di mature paghe. -con
vin nuovo che 'l vetusto, / e lo bee annacquato e lo bee mero.
, / e lo bee annacquato e lo bee mero. lastri, 1-4-209: si
cleopatra] nel mausoleo (così è chiamato lo sepolcro dei re). b.
889: un fierissimo vento... lo stese a terra e sopra gli edificò
in mezzo al fronte / liquido mausoleo lo dio tonante. = voce dotta,
.. l'idea della mazurka però lo spaventava un poco: questo ballo militare
regoio vien a la plaza / con lo scirupo e con la maza. cavalca
]: 'mazza ': mazza con lo stocco dentro. -mazza dell'ombrello:
or prende, / divenuto arator, lo dio bendato. 7. ciascuna
si attaccò alla detta carrozza, che lo tirò in modo nell'andare che ruppe due
mani, fornito di una o, per lo più, di due facce, per
dall'altra grossamente appuntato, fatto per lo più a spezzar massi e pietroni;
né il placido agnello sospetta che il ferro lo sveni. carducci, iii-4-96: van
acqua o il liquore tirando a sé lo stile che è nel mezzo, detto da
mazza, come achille contra cigno, e lo sconquassano e gittano. f. corsini
xvii, raffigurante filippo iv che tiene lo scettro (e da questo particolare trasse
ii-96: i'non vorre'fa'come fe'lo squacquera, che sailtò meno 'n giubbone
. fortini, iii-380: ohimè, non lo sai, livia? hanno ordinato d'
hanno ordinato d'amazar panfilo e tacito lo mena a la maza. passeroni,
... traditori!... lo vedo bene che m'avete tratto alla
confondevano col grigio dell'aria. e lo stesso, nel campo, le mazze
medesmi combactere con un monstro, peroché con lo fiato terribile [il polipo] anche
prendono uno dal gioco e te lo sbattono fuori, te » lo sbattono,
e te lo sbattono fuori, te » lo sbattono, una specie di decimazione
uno mazzafrusto in su l'elmo, che lo fece piegare. pulci, 17-40
forteguerri, 20-129: almerina, / quando lo seppe, ne sentì disgusto, /
stri- gnesse talvolta i marinari, che lo chiamano pur 'fri- soppo 'e
. soderini, i-435: allora con lo scarpello a pieno, dandovi sopra [
getti; e serve ancora per far lo stesso nell'alzare argini o far
zelanda. d'annunzio, v-1-626: lo sceicco di nazlet... ebbe dal
. che qualunque facesse consiglio d'occupare lo regno, fosse mazzato e sagrificato come ostia
/ [il tebro] soleva far lo squarcia e '1 mazzasette. = da
l'aria qui d'intorno a firenze lo dà. redi, 16-vii-167: la seconda
sf. percossa violenta, inferta per lo più con un corpo contundente (un
vivande, che messer bonaccorso apparecchiava per lo detto corredo, bramoso di mangiare di
una processioncella di mazzate gli avria renduto lo spirito. g. m. cecchi,
-anche: botta violenta assestata, per lo più con un martello di ferro,
a mazzata? machiavelli, 704: lo imbavaglieremo e a suon di mazzate 10
i piedi, cori una gran pietra che lo tiri a fondo (e, anticamente
vergl'incontra, con incredibil giocoso romore lo mazzerò troppo bene. tommaseo, 18-i-793
cerca di ristoro / e nella pegola lo mazzeranga! = denom. da
la mazzetta in mano, e tutti lo ammiravano. bettini, 1-359: la mazzetta
arte si domanda mazzetta); percuotera'lo tre o quattro volte il più, scambiando
stesso taglio, raccolti e legati insieme per lo più in numero di cento, verificati
8. gerg. sussidio quotidiano che lo stato versava a coloro che erano obbligati
9. figur. region. somma che lo sfruttatore riceve da una prostituta come compenso
sottili e leggeri, stretti per lo più con un laccio; fascetto
-serie di circostanze o situazioni (per lo più spiacevoli). p.
impicci. 4. bot. per lo più al plur. infiorescenza formata da
36: questo è uno oppio che lo farà sì forte dormire che, mazzicandolo
non gli fa il dovere un che lo mazzica, / giacché con tal mestier nulla
cantù, 195: il padrone lo mazzicò [l'asino] finché poteva portarne
: chi meco bazzica, / amor lo mazzica. 7. intr.
l. ugolini, 149: 'mazzicàre': lo sbatter dei denti del cinghiale incollerito.
autorità, accompagnava il proprio signore o lo precedeva, facendogli sgombrare la strada.
uscieri, mazzieri e valletti di monsignor lo re fosono istati, a volere chi fossono
mazza d'argento su cui era scolpito lo stemma del papa; di origine antichissima
a dì 4 di marzo e di nuovo lo fece citare [messer bernabò],
suoi mazzieri... questi primieramente lo spogliavano nudo... lo legavano al
primieramente lo spogliavano nudo... lo legavano al palo per quivi batterlo in
ramoscelli, ecc., raccolti e per lo più legati insieme per il gambo,
innamorata, a quella senza rispetto veruno lo donerà. berni, 118: tre
o secco: mazzo di fiori (per lo più di graminacee, di elicriso,
mezzo o a un'estremità, per lo più da un laccio. vasari,
il nome di quella donna a chi lo daranno. guerrazzi, 2-364: prese
5. piccolo gruppo di uccelli (per lo più in numero di sei) riuniti
mazzo de'miei salci, / ché lo star quivi mi parve disagio.
mazzo. targioni tozzetti, 11-2-560: lo stato pessimo nel quale s'era ridotta
mi perdoni il byron poeta, s'io lo metto a mazzo coi verseggiatori parigini.
sbiadito e annacquato come il sangue e lo stile di tutti i poeti italiani odierni presi
martello di legno o di ferro, per lo più di grandi dimensioni, usato nella
falla alesare, poi la bati con lo mazo. 3. martello grande
nelle mani, il tiranno per vendicarsi lo fece mettere in un sasso incavato e
grosso ceppo di legno duro, per lo più cerchiato di ferro, che serve
palo dall'altezza di quattro braccia, lo ficca in terra, v. g.
, venendo dall'altezza di due braccia, lo caccerà assai manco. -mazzo da
20-233: voltatasi al suo secretano, lo mandò via con un cenno, e
mandò via con un cenno, e lo scolare tolse su i mazzi e sbucò di
, sm. gerg. deretano (per lo più in senso scherz. e osceno
arrotondato all'altra estremità, usato per lo più come mezzo di offesa e di
incastonata di gemme preziose, portato per lo più in segno di dignità da persone
voler veder il mazzocchio suo ducale e lo fece porselo in testa. meliini,
burchiello, 87: scappucciato era per lo gran calore, / e 'ntorno al
(294): un'altra volta lo re mennone con grande mazzocchio di cavalieri corse
4-128: toro, detto bastone, altri lo dicono mazzocchio. c. bartoli,
altre erbe, che si mangia per lo più in insalata. soderini, ii-315
mazzolavano, e, dove possono, lo fan tuttora. 2. picchiare
picchiare qualcuno con oggetti contundenti, per lo più sacchetti pieni di sabbia, in
le stesse mazzolate;... lo minacciavano col bastone. 2
nello scavare diverse fosse parallele per facilitare lo smaltimento delle acque in eccesso e nel
freschi che soglion mandare o portare per lo più i villani alle loro dame ne'
lavoro. galeota, 6: lo to coiro che èi spilato, / è
per stallone; / or vattènde a lo mazzone, / che lo lupo te assecura
or vattènde a lo mazzone, / che lo lupo te assecura, / e,
gran piacere e diletto; e per lo simile, base, colonne, capitelli,
, guarendo, il detto messer maco lo aconceria per cardinale con un papa.
. sacchetti, 33 -tit.: lo vescovo marino scomunica messer dolcibene, e
.. / così della gran mazza ei lo raggiugne / con altro colpo, sì
raggiugne / con altro colpo, sì che lo consola. crudeli, 1-115: signor
'masuola ': il passamanaio adopera lo stesso strumento per torcere, ma è portabile
ma è portabile, e l'operaio lo tiene quasi sempre a mano. -piccolo
. amabile di continentia, 135: lo visconte si stava in caxia e tiegniva
solea figurare. garzoni, 7-442: tutto lo studio si pone... in
però tenero, nel lungo percuotere sopra lo scarpello di acciaio di dura tempera,
insistenti. govoni, 1078: già lo scultore di legno, il picchio rosso,
, grossetto, duro, anzi per lo più nocchiuto, in cui è piantato un
/ quando comincia batter stravaganze / e lo vuol rassettar qualcun che solo / abbia
tesa (e si usa, per lo più, per colpi della lunghezza di
a guisa di pina, scannellato per lo lungo in quattro canali: e in
affetto, / che mosse me a far lo somigliante. petrarca, 3-13: però
, della prop. o del periodo lo separano dal verbo reggente. dante,
99: e la grande abondanza / e lo gran bene, ch'eo ne trovo
atoni la, le, li, lo, gli (e talora induce una modificazione
in assisa. pascoli, 417: me lo ninnavo in collo le nottate / intere
io gliele mandassi. ariosto, 113: lo legaro in così stretti nodi / che
son, s'a snodar morte non lo viene. tasso, n-iv-6: doppo il
rispettive prep. dante, v-14: lo qual ti guido està pulcella nuda, /
: niente: ho altra voglia: lo so anch'io che tocca a pensarci a
: questo so io, che non lo sa persona altri che me. canti popolari
me medesimo se la copia del dicere e lo sommo studio della eloquenzia àe fatto più
cosa- è al postutto biasimevole a chi lo fae. idem, inf.,
bei stu pidi, -e lo fece passandomi davanti per entrare nella stalla
[s. v.]: lo so da me... come fò
] le forme accorciate: antico toscano lo mi figlio, 'l me core
fino allo strato roccioso sottostante e lo incide in modo che non si
in una struttura materiale, che per lo più si combinano e si intersecano in
di un edificio, in cui per lo più è difficile orientarsi, districarsi,
. 5. movimento, per lo più improvviso, a traiettoria curvilinea o
fan meandri e scorribande insane / per lo buio. 6. motivo ornamentale ininterrotto
da segmenti di linee che si incrociano per lo più ad angolo retto, si affiancano
ritrovare nelle sensazioni un sapore dissueto e lo inducesse a risalire fin nei meandri più remoti
trovata; pretesto, ripiego (per lo più sottile, astuto o, anche,
, 3-637: 'che ', cioè lo quale raggio del sole; 'puro',
ne spreme, ch'è il vino; lo che forse negli altri frutti non addiviene
pensier mei ', cioè scorra e vegna lo tuo pensieri ne la mia mente;
spazio vuoto, vano, cavità, per lo più naturale, talvolta sede di una
cattaneo, v-1-195: sarebbe mestieri che lo stillicidio degli attigui e non profondi mari avesse
fuoco non per azzione nemica, perché lo convertirebbe in acqua, ma per suffocazione
. eccessiva dilatazione del duodeno, per lo più di origine morbosa. =
acust. apparecchio acustico a forma per lo più di tubo troncoconico, con l'
brachimi, derivata dalla metazoea attraverso lo sviluppo delle appendici addominali. tramater
. vasta regione intensamente urbanizzata, per lo più costituita da centri appartenenti a diverse
delle sua composizioni et alcune traduzioni, lo pregò che traducessi polibio megalopolitano, di
.). medie. anomalia, per lo più congenita, che consiste nell'eccessivo
acuta o cronica, del sigma (eper lo più è associata col megaretto).
de'tardigradi, di cui conservasi soltanto lo scheletro nel gabinetto di storia naturale di
: « ottima è l'idea », lo complimentò dando un colpetto alle cartoline megatoniche
2. per estens. donna, per lo più vecchia, brutta, sguaiata,
, tutto in fumo e in fuoco lo van sciogliendo. f. f. frugoni
il pie', portate la guerra, promovete lo sdegno, vegliate il disordine, provocate
! / non è senza travaglia per lo meio passare. idem, 38-58:
veiole viziose a tenire: / per lo megio transire non è don da iettare.
. boiardo, 2-23-60: il conte lo mirava di storzone, / ché sì
ritori con temperature elevate e per lo più costanti, superiori a 30° (
mazzini, 40-334: intende l'italiano, lo parla pochissimo; i ragazzi lo parlano
, lo parla pochissimo; i ragazzi lo parlano un po'meglio. d'annunzio,
, / per ch'ei provide a scalpitar lo suolo / con le sue schiere,
/ con le sue schiere, acciò che lo vapore / mei si stingueva mentre ch'
i galantuomini invocano quasi sempre inutilmente, lo servì meglio che non s'aspettava.
/ la buona spada, e me'lo scudo imbraccia. baldi, 86:
. di più, maggiormente (seguito per lo più da un compì, di paragone
gioi ritornasse -le gran pene / che lo meo cor sostene. b. croce,
, 6-1- 432: sogliono per lo più gli uomini parziali, umanissimi e
tutti i confini d'europa, per lo più sano e meglio assituato luogo che
a crescenza, si diceva. me lo ricordo. proprio brutto? ed era
no 'n lei per amanza, / ché lo meglio mi pare. cavalca,
perocché non sarebbe il loro meglio, come lo infermo quando dimanda le cose contrarie
riconfortai assaissimo di quell'incontro, e lo presi per ima promessa della provvidenza
vorace ch'egli è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con
andare o rimanere, / io non lo so. -persona che, di due
un paio de'meglio... lo sfregiato, e il tiradritto; e va
/ che l'abbia a giorno e che lo renda a sera. sbarbaro, 1-89
de lloro natura li meglio omene de lo mmundo. salvini, 22-10: spesso
ix-153: guai a quell'uomo, per lo quale il figliuolo dell'uomo sarà tradito
a domare e placare per virtù mentale lo sconvolgimento che avevano eccitato nei loro petti
sé, da pericoli, o di risparmiare lo scoppio di male peggiore. guerrazzi,
tutto il visibile e l'invisibile, lo sperabile e l'insperabile,...
fa forza al vero e la sintesi lo assicura e lo feconda; ecco quelle
al vero e la sintesi lo assicura e lo feconda; ecco quelle arti mentali su
arti mentali su cui sobriamente, come vuole lo spirito dei tempi, chiameremo l'attenzione
dell'uomo; che allieta o affligge lo spirito (una gioia, un dolore
quante pene mentali e corporali aveva per lo suo amore sostenuto,...
questo fa il demonio, perché noi perdiamo lo esercizio corporale e mentale della santa orazione
attuazione dell'essere mentale, perciò è lo stesso essere mentale, ma compito, ma
mascellare, sulla cui faccia anteriore lo si scorge. = * deriv
idealismo soggettivo del tipo berkeleyiano e lo psicologismo). = deriv.
vinzioni o di credenze, originate per lo più da esperienze o da pregiudizi
per l'allontanamento di ogni male, lo supplicava mentalmente di liberar venezia dai francesi
3-82: mentre ch'egli è sobrio [lo spirito], è da metterlo dinnanzi
da quella fontana eternale... nasce lo splendore eternale. scala del paradiso,
dimostrala a dio mentalmente, e dio lo certificherà secretamente e lo 'nchinerà a te,
, e dio lo certificherà secretamente e lo 'nchinerà a te, e farallo essere
meglio nel cervello le grandi visioni che lo abbagliavano. buzzati, 1-280: o
sermolino. piero da reggio, 215: lo mentastro è lo migliore dentelliere che sia
reggio, 215: lo mentastro è lo migliore dentelliere che sia. crescenzi volgar.
lingua per certo verria meno / per lo nostro sermone e per la mente /
cose di lei meco sovente, / che lo 'ntelletto sovr'esse disvia. idem
la mente umana, sì come dice lo filosofo nel secondo de la metafisica,
. cattaneo, iii-4-54: il generalissimo radetzki lo mandava a rilevare quale fosse la mente
parte... persi in soggetti per lo più inutili sotto ogni aspetto. bocchelli
signor ottavio per compiacervi, quando non lo avessi scoperto di poca mente e di peggiore
mia, che prima era ristretta, / lo 'ntento ral- largò sì come vaga.
. idem, inf., 2-6: lo giorno se n'andava, e l'
. bernari, 3-128: tutte e tre lo credevamo sano di mente, o forse
aulente / infra le donne apariri, / lo cor mi trae di martiri / e
grana / aiegra la mia mente co lo core. novellino, 1 (8)
ma più netta tenere / la mente contra lo desio carnale. dante, vita nuova
41): nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la
già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno
, ched eo porto, / consuma lo calor che mi sostene. lapo gianni
persona, uomo, individuo (e per lo più è accompagnato da aggettivi che ne
mente cieca, che non pò vedere / lo suo folle volere / che 'l numero
[il brunelleschi] sempre nella mente lo edificio di detta chiesa di firenze, se
di detta chiesa di firenze, se per lo passato v'aveva messo diligenza, ora
/ sì ch'ella il prese e lo legò ben forte / ad uno abete.
batte / e, quanto è lungo, lo distende in terra. -dire
a mente, pruova a farla sanza lo esemplo, e abbi lucidato sopra un
lucidato sopra un vetro sottile e piano lo esemplo tuo e porrailo sopra la cosa
sopra la cosa che hai fatta senza lo esemplo. tasso, n-iii-799: l'
. firenzuola, 548: non ve lo dimenticate di dire che e'fu platone
immaginarla, supporla (ed è per lo più in relazione con una prop.
di giudizi o di propositi (per lo più futili o fugaci). -anche in
guittone, 133-7: perduto aggio lo core con la mente. tasso,
cura / a cui ella de'dare lo suo amore. g. cavalcanti, i-
i-490: non avea miso mente / a lo viso piagente, / -e poi guardai
[alcune cose]... per lo senno a mente. galileo, 3-1-41
3-1-41: ci son molti che sanno per lo senno a mente tutta la poetica,
qualcuno o qualcosa: osservarli attentamente con lo sguardo o considerarli col pensiero; prestarvi
per sembianti / com'om c'a lo specchiare tene mente. dante, purg
. albertano volgar., ii-181: lo savio pon mente insieme lo cominciamento e la
ii-181: lo savio pon mente insieme lo cominciamento e la fine. nella fine
fine. nella fine delle cose è lo prò e 'l danno. pon mente lo
lo prò e 'l danno. pon mente lo 'ncominciamento delle parole, acciocché meglio
lino mi parve bello; ma non lo posi bene mente allora. pulci,
che è seguito? -io non vi lo so dire, perché, sbigottita dal grande
mente: affacciarglisi al pensiero, per lo più in modo imprevisto; presentarglisi come
le venne in mente che avrebbe potuto lo stesso andarsene fuori. -ridestarsi nella
più assai lodato da la gente / lo don ch'è fatto al pover vergognoso,
de'non soleciti padri, si va lo splendore delle più chiare famiglie oscurando.
dubbio crede saperlo: e per vero lo dice, se bene in effetto non è
. menzogner villano, / e te lo manterrò con questa in mano. c.
costui mente e m'inganna: ma lo sopporto e fremo. colletta, i-107
1-67: quando si comincia a mentire, lo si fa in modo sempre più sicuro
leonardo del guallacca, 331: se lo scritto non mente, / per femmina
è tenuta / mutare compagnia; / poi lo nome li mente, / non è
? / di parecchi anni mi mentì lo scritto. arrighetto, 239: ispesso la
può mancarci di mercede: / egli lo disse, e il dir suo mai non
/ che ancor vive tesèo. spento lo disse / cento volte la fama, /
le due cose belle: / amore non lo volle in sua coorte, / morte
/ di tor- mene segina, / lo dio d'amor mi mente. boccaccio,
mente: essa conosce il bene e lo disconosce, lo confessa e lo nega,
conosce il bene e lo disconosce, lo confessa e lo nega, dà l'essere
e lo disconosce, lo confessa e lo nega, dà l'essere a ciò che
essere a ciò che non è e lo toglie a ciò che è. carducci,
ingannevolmente. anonimo, i-610: perché lo fai, amore? e non ài cura
virtù la eufrosina allora; io te lo giuro. piovene, 1-27: mi si
2-5-372: niuno antico scrittore (se lo studio e la memoria non mentiscono a me
. d. bartoli, 1-7-m: ve lo attese indarno, ché il ribaldo mentì
col re cristianissimo, e soa maestà lo mentì ben tre fiate. ariosto, cinque
.. e mentisce coloro che stimano lo scettro civile più acconcio a divezzare gli
intervennono, quando s'andò a roma per lo cinquantesimo. giuglaris, 120: cerca
cecchi, 334: -la vecchia lo negava? -come diavolo! / e lo
lo negava? -come diavolo! / e lo mentiva per la gola. g.
, / piagnendo, per la gola lo mentia, / dicendogli ch'egli era
: / credome en sua lianza, che lo mentir non gli è sano. francesco
bibbia volgar., viii-140: allegronno lo re per la loro malizia e con
che è; alterato artificiosamente, per lo più a scopo d'inganno o di
: io in alcun atto occuperò sì lo re che la tua mentita forma per sua
per tutto il giorno seguente; e lo sarebbe stato ancora fino all'arrivo nostro a
identità o per farsi credere, per lo più fraudolente- mente, un'altra persona
/ ma favoloso è del mio sen lo 'mpaccio / e dell'anima mia mentito
sottigliezze e furbeschi rigiri della legge acquistar lo stato d'un mio vicino o pur levargli
. ariosto, 45-55: a sé lo chiama, e 'l caso gli discorre,
volto del cavaliere e quindi sulla mano lo riconduce. ravvisa in quello occhi veraci e
insultando, a turno s'appresenta, / lo provoca e 10 sfida. n.
che mente (occasionalmente o, per lo più, abitualmente, con piena coscienza
natura e... per conseguenza chi lo professa è un vano millantatore, che
ingegnosa mentitrice: / è un sonaglio chi lo crede: / se ne mente chi
crede: / se ne mente chi lo dice. 3. figur.
troppo sollecita. segneri, iii-2-111: lo ricompensa con una prosperità apparente e non
e le cosce / e le mammelle e lo mento, / e fella arrostire com'
volesse alcun dir 'come? '/ lo mento a guisa d'orbo in sù
ballare al mento ': mangiare. è lo stesso che 'dare il portante a'
tanto redolento / ke millo meia e piu lo so odor se sento, f
costituito da una lista di stoffa per lo più ricamata o, anche, ornata con
carena, 2-51: le barbine per lo più sono due, una per parte
. d'este, 56: tali elogi lo misero in sospetto, onde appena usciti
è maggiore che quello della città, lo maestro dice che pace è l'affare di
altrimenti detto casa del diavolo, vai lo stesso che un palagio. bettola,
con dire che, se potesse, lo trarrebbe dall'avello per divorarlo. s
una materia da mentovar la cosa per lo suo nome, e non girsi ravvolgendo.
troppo difettosa e confusa, mischiando insieme lo stato felice de'tempi romani con lo scaduto
insieme lo stato felice de'tempi romani con lo scaduto de'secoli barbarici. casti,
una i mazzetti di bianchi fiori e lo scarlatto dei frutti. 2.
specchio se non quelli che stanno avanti lo specchio medesimo. botta, 4-143: fatte
a pena ne le librarie e ne lo studio d'alcun letterato si ritrova.
. boccamazza, i-1-480: quando lo ucello viene paralitico,..
menar de le calcagna, / colei lo caccia al bosco e alla campagna.
ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene, / la donna in
della contesa america, / onde vinta lo fugge, e mesta appare / la sorte
e al gesto / risponde. poi lo vince anche nei lazzi. ungaretti, i-26
. giacomo da lentini, 5: lo cor mi fa sentire / che già
è chito / mentr'eo non posso trar lo so sentore. ruggerone da palermo,
, / ancor che fame e sete / lo corpo meo tormenti. iacopone, 1-30-93
fonda- menta non appoggiavano sul sodo. lo scontro de'due treni accadde,
a'medesimi frati che, essendo aggravato lo spedale dal ricevere in esso le suore,
che bel vocabolario sarà quello che pretende lo stigliani di darci, mentre si vede
accostasse dacché egli era solo. e lo guardò con affetto, mentre il cane arretrò
gadda, 18-6: noto il fatto e lo giustifico naturalisticamente e storicisticamente per ciò che
cavalca, 16-2-291: in questo mentre lo 'mperadore di roma e 'l popolo.
una mona che mastica il boccone inanzi che lo abbia in bocca. p. f
tuccia, come noi altri? - non lo so. fr. leonardi, lxvi
, non sapendo che i nostri vecchi lo dicevano 'lista 'o 'minuta '
purg., 15-45: che volse dir lo spirto di romagna / e '
boiardo, 1-23: così ebbe fine lo stato di memneni in lidia: la
di menzione, eccetto che le minere de lo oro. muratori, 7-ii-24: non
una persona nell'ambito di attivici per lo più di pubblico vantaggio, o,
/ per che viva in diporto / lo core inamorato. g. villani
di conversazione; nominarlo, parlarne per lo più per elogiarlo e approvarlo; attestarne
il comportamento, le azioni (per lo più quelle degne, meritevoli, memorabili
d'inferno. stuparich, 4-149: lo spirito bizzarro di vittorio imbriani fu il
far menzione di federico hebbel. naturalmente ce lo spacciò con due stoccate.
-fare menzione di qualcosa: parlarne per lo più sommariamente, accennarvi appena; citarla
: narrarla, raccontarla, descriverla per lo più in modo conciso e compendioso.
attestare, documentare, trattare (per lo più sommariamente). dante, conv
« nell'italia meridionale non è chiaro lo sviluppo di medius. si possono distinguere
danno al prossimo; anzi, qualora lo richiedano serie ragioni di necessità o di
la quale ne la presenza si discorda lo imperfetto giudicio, che non secondo ragione
: l'ottavo comandamento: non darai contra lo tuo prossimo falsa testimonianza. e nota
satana. diodati, 2-41: 'lo sgridò ', rifiutando ogni testimonianza del
dante, ii-10: poi piacevi saver lo meo coraggio, / e io 'l vi
spargere menzogne: mentire abitualmente, per lo più con spudorata sfacciataggine. compagni
agg. che occasionalmente o, per lo più, abitualmente ricorre alla menzogna con
, menzogner villano, / e te lo manterrò con questa in mano. candido,
voleva la pappa e mai letto, lo tacciano di menzognero. poi mangiò
anche il mestolino. (di chi faceva lo schiz -fare menzognero qualcuno:
serve di sostegno e di fondamento a tutto lo sperone. titore', fr.
v.]: i veneziani lo chiamano gorgiera. dizionario di marina,
2. disus. sottile sbarra che sosteneva lo spetudine di dir menzogne. mendace poi
. e bugiardo, che servono a sostenere lo sperone delle galee. quando è sostantivo
voce venez. è aggettivo, e lo stesso che mendace ». meònide, sf
l'ospite desioso / dove giaccia colui per lo cui verso / il meonio cantor non
letter. essenzialmente, esclusivamente (per lo più con valore limitativo).
e improvvisa sensazione di sorpresa, per lo più piacevole e grata, in presenza
la meraviglia è quel sentimento che prova lo spirito nell'apprender oggetti che, per
notaio aprì la lettera, vi rivolse lo sguardo e diede in una esclamazione di
-in una prop. interrogativa (per lo più retorica). petrarca, 90-8
vanna e monna bice / venire inver lo loco là 'v'io era, / l'
fatto che colpisce profondamente l'animo, lo impressiona, lo turba.
profondamente l'animo, lo impressiona, lo turba.
odi maraviglia ch'el disia: / lo spirito fedito li perdona, / vedendo che
poi che la terra, fangosa per lo ricente diluvio, si riscaldò per gli caldi
, / madre de l'onnipotente. / lo signor per maraviglia / de te fece
conosciuto da un che mi prese / per lo lembo e gridò: qual maraviglia!
punta di sarcasmo, la propria sorpresa per lo stupore altrui. p. petrocchi
maraviglie di dio, che tu dici lo vero, che non reconosciamo le gambe l'
b. davanzati, 3-12: per lo congiugnersi l'aria col fuoco e con l'
. de mori, 49: che siate lo splendor del secol nostro, / che
stupore, ammirazione, entusiasmo (per lo più in forma di prop. consecutiva
machine cristiane. nievo, 1-32: sì lo dico e lo sostengo, che basilio
, 1-32: sì lo dico e lo sostengo, che basilio ha fatto una maraviglia
.. è manifesto che, avvegnaché lo innestare che si fa in simiglianti piante
farete la maraviglia che farei io ne lo avere una carta vostra. cellini,
sconcertato. -anche: manifestare stupore con lo sguardo o con l'aspetto; dimostrare
. sercambi, i-ii- 641: lo re molto si meraviglia, dicendo al mastro
, / non se ne maravigli chi lo 'ntende, / poi me c'à vinto
, / poi sopra 'l vero ancor lo piè non fida, / ma te rivolve
si fuor di me accorte, / per lo spirare, ch'i'era ancor vivo
giornale allo zi'carta, che ora lo comprava ogni giorno, e voleva le notizie
, conoscendo la persona... lo dite voi, sarà vero, ma non
che mi maraviglia. pascoli, i-982: lo studioso si sentirà più attratto alla
è forte, quando la essecuzione de lo etterno consiglio tanto manifesto procede con la
sire, / sì che dolce disire / lo giunse di chiamar tanta salute. gherardi
, maravigliato che l'intruglio dello speziale lo avesse liberato dai dolori alla schiena.
la fanciulla, tuttora leggermente imporporata, lo guardava con aria fresca ed ingenua e
quello zelo maraveievole / ke tuto lo fogo del mondo non ge sarave
... / de bono ge sa lo fiato de odore maravelievole. leggenda
cioè che in alcuno altro numero non sofferse lo nome de la mia donna stare,
mia donna stare, se non in su lo nove, tra li nomi di queste
ricchezze, modo di vivere e fortuna, lo feciono a firenze da'cittadini temere e
, nel raggrinzarsi ch'elle fanno per lo sguainar de'denti, gemono una certa roba
novellino, 84 (144): lo 'mperadore trasse la sua [spada] del
questo ufficio della predicazione... lo faceva maravigliosamente. celimi, 1-23 (64
forma, cioè la sua anima, che lo conduce sì come
la cosa meravigliosa. che il suo tenente lo ha visto e si avvicina. che
difendendo il maraviglioso ponte ond'egli chiuse lo scalde, generosamente persisteva in faccia di
bandello, 1-2 (i-19): lo scudo era meraviglioso e forte, che
di tristano, 276: lucanos lo grande fue di sì meravigliosa forza.
degli animali, xxviii-308: uno dragone lo quale ha nome vipra, che non
maschio vole ingenerare, sì vae e mette lo capo in bocca a la femena,
riguardaron tedaldo. boiardo, 1-14-22: lo annel meraviglioso aveva in dito, /
quale [caso] a ognuno che lo intendeva, pareva, siccome egli era,
mi sopragiunse uno soave sonno, ne lo quale m'apparve una maravigliosa visione:
cosa, / sonne maravigliosa / forte che lo dicete. girone il cortese volgar.
con la nostra * alma mater 'lo commemoriamo [il carducci], vorremmo
costassù che fate i maravigliosi, e lo dicea anche i'macchiavelli: per progredire
girolamo volgar. [tommaseo]: maravigliasi lo spirito santo, però che fa ciascuno
2. figur. trattare (per lo più in modo gretto, interessato,
di milano: questo è un accrescere lo stato, con giustizia commutativa.
sudditi. sarpi, vi-1-200: il padavino lo consolò, dicendo... esser
a. mocenigo, li-1-615: lo spinola, che mercantò sempre il posto
. procurarsi, conseguire, ottenere (per lo più a proprio danno).
suoi servizi, se il suo commercio lo faceva agli occhi nostri spregevole. panzini
fingere di non aver capito; fare lo gnorri, non darsi per inteso.
mercanteggiare; contrattazione commerciale, per lo più prolungata oltre il normale.
trattativa, laborioso negoziato condotto, per lo più, in modo spregiudicato o abietto
con grande utile. foscolo, xvii-140: lo svizzero marito della sorella d'odoardo,
e tolse in moglie la donna che lo seppe far palpitare di amore. massaia,
mercanteggiare. -cedere o annettersi, per lo più in modo cinico e spregiudicato,
signore, ella intende a rendere con lo esercizio proficuo delle proprie facoltà quella indipendenza
mie parole in senso cattivo. te lo dico semplicemente, in senso buono,
particolari piace d'ammaestrare il popolo, lo facciano per mezzo della stampa, che
un modo di pensare e di agire, lo spirito, la mentalità, il comportamento
ha caratteristiche improntate ai gusti, per lo più pratici e utilitaristici, degli ambienti
investiti in attività commerciali (e per lo più è superiore all'interesse ordinario)
parte d'italia: elemento importante, che lo diventerebbe più sempre se l'italia fosse
la pece, il canape non lavorato e lo sparto, essendo manifesto farsene magior consumo
mercantile: attrezzato per il carico e lo scarico delle merci. guglielmotti, 678
a levar qualunque divieto di pratica fra lo stato ecclesiastico ed il regno, senza
economico). gramsci, 4-41: lo stato informe e disorganico in cui le
7-174: non mi commuove il disinteresse, lo vedo ancora più umile e abbietto dell'
gioco. b. segni, 18: lo con trario confortò filippo a
e muto. sercambi, i-16: lo dì di santo frediano e consoli de'
cosa, ancorché incorporea, come * lo studiare è una certa mercanzia '. malpighi
5. bernardino da siena, 171: lo scarafaggio non usa mai altra mercanzia che
fisiche sia morali (e contiene per lo più una connotazione di pungente sarcasmo)
vista di fuori, ma dio vede lo cuore; però dico che la più oscura
indie al merito dell'oro? / lo crederei se in spagna vi fosse carestia /
le iettare che tu ne mandasti per lo messo de la mercanzia de la sopra
egli capitano,... egli lo giudice di mercanzia. cellini, 4-543:
porta ottomana: i quali ministeri per lo innanzi appartenevano tutti a'consoli de'mercanti
, 1-ii-514: tornò fallerà col vino: lo prete già levato, tomasa ri verta
o questo che vuol dire? » lo prete disse: « ella m'ha voluto
... facendo mercanzia di quadri, lo faceva del continuo lavorar per sé e
-'la bandiera copre la mercanzia'. lo stato al quale appartiene la nave e il
medesima nazione inglese, quali parimente avevano lo stesso oggetto di mercare schiavi per l'
. -barattare popoli e nazioni, per lo più a loro danno e a proprio
mortale. 4. procurarsi, per lo più consapevolmente e colpevolmente, un danno
, 8-137: creda al contrario chi lo allor vuol corre, / ché in laudar
mercatabili, è nell'istesso tempo come lo spirito e l'anima d'ogni industria
è massimamente doppio peccato mortale quando per lo mercatantare tu ne perdi la messa e
commerciale, contrattare, mercanteggiare (per lo più tirando sul prezzo). -
palagi. iacopone, 67-18: amor, lo mercatante, che è molto preiato,
, conv., iv-xiii-ii: ben lo sanno li miseri mercatanti che per lo
lo sanno li miseri mercatanti che per lo mondo vanno, che le foglie che 'l
dio. 5. chi, per lo più con spregiudicata abilità affaristica, sa
governi. boccalini, i-io: grande è lo spaccio che quei mercatanti politici fanno di
rezasco], 231: legere faroe pubblicamente lo càpi- tulo... lo die
pubblicamente lo càpi- tulo... lo die che si fa la lectione dei consoli
fare finta di non sentire, fare lo gnorri. sacchetti, 81-38: borghese
molti che vogliono mercatantigiare la grazia de lo spirito sancto, donando essi lo prezzo
de lo spirito sancto, donando essi lo prezzo per ricevere la dignità de l'ordine
, 52: diede ordine e opera per lo discarico della gravosa nave e altre sue
, alle consuetudini, agli usi che lo regolano; mercantile. statuto dei
che trova sapienza, che più vale lo richerimento della sapienza che neuna mercatanzia d'
determinato. testi fiorentini, 72: lo timore di dio sia la tua mercatanzia
, che, credendo comperare uno uomo per lo beneficio, mille e mille ne sono
ogni atto di mercatanzia, conviene esser lo dono non domandato. s. gregorio magno
si pagò all'oficiale della mercatanzia per lo richiamo che si fece di lui. deliberazioni
2-102 (482): egli me lo vendeva [il podere] per entrata:
, ii-5: terzo dì nacque caino, lo quale fue bestemmiato e però non fare
. bonagiunta, 652: accatt'a lo mercato molto caro / l'om che
mercatar non à intendanza, / ca per lo dolze compera l'amaro. latini,
ti porterai. bencivenni, 4-43: lo borghese guarda a mercatare e a guadagnare
nessun giudichi mai il suo fratello / perché lo veggia in abito mondano / o perché
colle città. tommaseo, 11-265: lo ricomperò con quant'oro ell'aveva portato
sarriano a prendere quantunque legni mercatassero per lo golfo e all'entrar di settembre, spintosi
, accettare compromessi o discutere, per lo più in modo interessato e gretto o
par di costui e questo nostro cardinale lo vuole mercatare come se ei fusse una soma
prerogativa politica, ecc., per lo più per conseguire un vantaggio personale.
. m. palmieri, 2-18-29: lo 'rifinito è di sì levato costo, /
poca levata: appena le toccai de lo « ha ben ragione di adorarvi e di
: 'mercato':... per lo 1 rezzo della cosa mercatata. leggi di
mercatino1, sm. piccolo mercato (per lo più con riferimento a quelli che
del mercatino delle pulci raccatta, come fa lo scrittore, tutto ciò che trova »
dei produttori, dei commercianti e, per lo più, anche dei privati cittadini,
in periodi di tempo predeterminati (per lo più, un dato giorno della settimana
al mercato dei pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento,
xxviii-432: chello ène templum palladis e lo mercato de iulio cesare, e templum iani
buolongnini ke i demmo a bolongna per lo mercato san brocoli. boccaccio, dee.
2. libera e, per lo più, affollata e chiassosa riunione di
periodicamente e in giorni stabiliti (per lo più, in un determinato giorno della
aragonese [rezasco], 3-156: in lo offizio de mastro de mercato..
cicognani, 9-154: ogni sera « lo metteva al corrente della situazione », infatuandosi
due o più persone; trattativa per lo più complicata, accordo anche laborioso;
esto mercato. monte, xvii-864-28: lo campione è bene apa- rechiato, /
rechiato, / sì che farà parer lo stato reo: / chi sì fia folle
a mercato. iacopone, 1-11-38: per lo temor escacciase quella malvascia schera, /
neise per la vergogna vera, / per lo dolor perdonaise l'offesa de deo fera
: ben è ver che ti largàr lo pegno / di che potrai l'anima salvare
1-73: trovando la materia disposta per lo bisogno del re e della reina,
fiorin delle coste / si trasser per lo re, c'ho nominato, / perch'
aveva un brigantino, fe'seco mercato che lo levasse quindi segretamente co'suoi denari.
ve n'era niuno tanto ardito che lo pigliasse: none per tanto ch'ella era
, ma migliore mercato ne volevano, se lo conte sua figliuola voleva maritare. sanudo
gente infino a napoli, e per lo paese dintorno d'ogni parte, e tutti
provedevano al campo il mercato, né lo sovvenivano, se non per forza di cosa
1-71-66: voglioce gire (e mo e'lo tento), / ch'eo pózza
simone, in breve: egli volea comperar lo spirito santo, per poi rivenderlo con
italiani... vadano a cercare lo spirito in francia, dove se ne trova
di tutti i giovani di quella terra -e lo lasciarono stupito di essersi commosso a così
mercato. bartolini, 15-231: ero, lo ripeto, molto povero. non soltanto
, 4-1-161: vi assicuro che non lo so: se lo sapessi ve lo direi
assicuro che non lo so: se lo sapessi ve lo direi per uscirmene subito
non lo so: se lo sapessi ve lo direi per uscirmene subito a buon mercato
a questo lunedì che viene, che lo torrò in ogni modo, e farò
nei contorni, si dilatava in tutto lo stato romano, ed ogni sostanza sì
italia, francia e spagna, che lo godono i privati gentiluomini per piccioli feudi
imbriani, 4-360: l'obbrobrio è per lo schiavo mercato, non per chi vende
scende a patti e accetta compromessi per lo più in modo gretto, interessato e
, per la strada, ai gaglioffi che lo seguivano. 3. ant.
forza delle lor armi come per lo studio della mercatura, dilatarono la lor
ignorante, e la legislazione che per lo più a ciò non ha badato, come
disonesti, illeciti e interessati, per lo più su questioni di carattere morale o
e, divenuti ministri delle oppressioni, lo vendono a'tiranni. -bene morale o
un valore estrinseco, convenzionale, per lo più superiore al loro eventuale valore intrin
permutati, ed ha per fine di agevolare lo scambio di tutte le altre merci e
bestiame (e * i carri che lo compongono si dicono carri merci o vagoni
le rocce. pavese, 4-301: sentii lo stantuffo del treno. passò adagio,
spettacolo, ecc.), considerato per lo più come semplice oggetto commerciabile e di
mai; una merce ignota in america è lo scetticismo. -fare merce di qualcosa
da traffico, ei [il ferrucci] lo consecrò tutto alla patria.
di mia vita senza falsare e attendarò lo vostro volere e la vostra merciè,
ogni grazia, sì voglio mandare per lo più caro tesoro ch'io abbia,
, / s'io ritorno a compier lo cammin corto / di quella vita ch'
la vedovella e subito se mise a lo experimento de decta polvere. ariosto,
varano, 1-302: creder tu non lo dei schivo poi tanto / a un empio
fine nella sua mano poderoso e sicuro lo stile. algarotti, 1-ii-72: a voi
loro curiosità. tommaseo, 15-318: mercé lo studio del cuore, il poeta viene
, i-40: il poeta, mercé lo studio, è riuscito a ritiovare la sua
, con bel sovra, / poi lo cor suo d'amar far non voi sovro
, ch'i'non pensava / perder lo stato, ch'or da me si spoglia
, 440: ca, s'eo lo taccio, pero / e, s'eo
taccio, pero / e, s'eo lo dico, ò dottansa, / non
pria che si levi, e gli lo slaccia: / ma quel, che non
, / sono disciolto e legato / lo core e la mente. cino, iii-100-30
/ smonta dal suo cavallo / e con lo stocco in mano / corre addosso alla
: l'impeto d'una guasta natura lo trarrà fuora d'ogni virtù e, ingolfato
di suo buon grado e pirro ne lo merciodò molto. cicerchia, xliii-364: ella
patrizi del comune. ariosto, 31-3: lo stare in servitù senza mercede / (
i costi e le spese generali con lo scopo di diminuire i prezzi e aumentare
offerisse la tomba, o vegliata, per lo spazio di secoli che non hanno fine
gesù cristo! il ricevere, per lo servigio rendutogli e per la fedeltà nel procacciar
ovvero, che peggio è, con essa lo vitupera. bibbia volgar., ix-29
, bella gioia, sento / tant'a lo cor, che de
non può mancarci di mercede: / egli lo disse, e il dir suo mai
il re verace adora, / e lo ringrazia di tanta mercede. lenimento
poi che le piacque di negarlo [lo saluto] a me, lo mio segnore
negarlo [lo saluto] a me, lo mio segnore amore, la sua merzede
vita nuova, 19-7 (70): lo cielo, che non have altro difetto
prol. \ mastro alfonso a caso lo medicò et egli, poscia che fu guarito
tiranno] ancora la mercede a chi lo serve in casa, come merita,
che rende cristo a chi tanto lealmente lo serve. -per antifrasi.
, per non metterlo in mani mercenarie lo nutrisce con il sagù e lo salva,
mercenarie lo nutrisce con il sagù e lo salva, mentre malato temeva di perderlo
ministri mercenari non si vagliono, sono per lo più rub- bati e nsl maneggio de
diamo vista di servire cristo e di cercare lo regno del cielo. caraccio, 20-92
mercenaria e lasciate il posto a chi lo merita più di voi. 7
. guicciardini, iv- 315: lo dissuase [cesare] dicendo che l'onore
o di una parte del corpo, per lo più di breve estensione, rapido e
de sanctis, 9-238: negli ultimi tempi lo vedevi [il d'azeglio] andar
del labbro superiore sui denti che lo scopriva tutto. -movimento più o
mossa. l. bellini, 5-2-319: lo sforzo... contornò il sole
beneficenza di tito pretende che dalla sua lo ricevano i nostri. seguitino a scuoterci
. g. villani, 9-46: lo 'mperadore... si prese la via
dovea essere a dì ventidua d'aprile lo dì di san giorgio. machiavelli,
far la guerra al papa. era lo scopo di alvinzi, nell'ordi- nar
famiglia. 8. per lo più al plur. partenza dei concorrenti
li malvagi uomini d'italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano
italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano, dico che la loro
dell'austria. stuparich, 4-250: lo slataper aveva sollevato la questione dell'irredentismo
le diverse chiamate e mosse che lor diede lo
11. pensiero o immagine che costituisce lo spunto di un componimento letterario o ne
abbastanza scaltro e, per esempio, lo scolio ha qualche mossa felice.
periodi, le successioni delle immagini, lo schieramento delle idee. -strofe iniziale
cominciare dal bianco, e che ha lo scopo di infliggere lo scacco matto all'
, e che ha lo scopo di infliggere lo scacco matto all'avversario (e,
. lanzi, v-164: due prerogative lo facean forte [il fucini]: una
via. sercambi, 1-i-86: lo spazza, fattosi in sulla strada con
te diede mossa, / sol per lo stincto naturai che viene / de l'
dell'acqua, le aveva abbassato davanti lo scalettino, in attesa del primo cliente
quel ch'egli han desio, / lo voglion giunto al palio in un momento.
. -darsi la mossa: prendere lo slancio, spiccare un salto.
stando a veder correre il palio, per lo gran desiderio che hanno di vedere arrivare
più lungo. alfieri, 7-127: lo farò ma lo voglio far bene a
. alfieri, 7-127: lo farò ma lo voglio far bene a animo pacato,
partire da roma appena la salute me lo vorrà concedere. tarchetti, 6-i-387: ho
fece mossa / barlaam e partissi a lo scoperto. luca pulci, ii-83:
fiorindo si perderà di coraggio: io lo metto alle mosse, tocca a lui
pali, che, essendo tenuti per lo freno da'loro stalloni al luogo, donde
e stupri di plebi. -prender lo slancio (per spiccare un salto).
corda alla mia lira. -prendere lo spunto; iniziare un discorso. carducci
di escogitare e trovare qualche espediente che lo dispensi da forti studi ed ostinati sopra
sanità, la sanità allo studio, lo studio alla scienza, la scienza al
stanco / torna a le mosse a lo spirar degli anni. 22. di
dipinto sui pomelli,... lo chiamava, gli faceva un vezzo una
che esprime ingenua malizia ed è per lo più diretto ad attirare l'interesse,
segna « mare mosso »; ma lo fa soprattutto a tener desto un po'
: i mosaici,... con lo scintillio degli ori e con le tessere
vel lodo, perché non paia ch'io lo faccia mosso da voi. amari,
d'aura celeste a parlar prende / lo stuol di cristo; ed una voce sola
monte, xxxv-1-450: l'arma e lo core n'è compreso e mosso,
e fa sentire il 'pedale 'e lo 'smorzo '. mòsso2, sm
ferto con la mano aperta, per lo più al viso; schiaffo (e
, 13 (233): alcuni facevan lo stesso dalle due parti della carrozza,
della volontà o la qualità, per lo più negativa, dell * indole; aspetto
. frugoni, i-5-167: vuoi, lo so, farmi morire, / non la
la vuoi tu mai finire: / te lo leggo in sul mostaccio, / vuoi
artefice e fingitor di figure e però lo farei in atto di figurare maschere di
li do del « signor » per lo mostaccio. soldani, 1-56: vedi all'
il mostaccio. nieri, 196: te lo laverei io il mostaccio a suon di
certamente la verga de l'asino per lo mostaccio. -mostrare il mostaccio in
donna il prese per la camiscia e lo tirò sì ruvidamente che gliela stracciò indosso
/ quando l'imperador degli sgrugnoni / lo colse in guisa sì bestiale e rea
senza la quale io non porrei mangiar lo rosto stamani. maestro martino, lxvi-1-156
condito con vari ingredienti di sapore per lo più piccante (ed è tipico della
pruovato egli; se tu 'l provassi ben lo vedresti tu.. scherz.
medicina come rimedio per l'idropisia e lo scorbuto; erba pepe; peperella.
pieno di mosto o, viceversa, lo stesso scherzo di una ragazza a un giovanotto
donna col viso cleri, / a lo mostero vènnonci e rennomi com- fleri.
se dare mi ti degnano, menami a lo mosteri / e sposami davanti da la
uva fresca o leggermente appassita; per lo più viene trasformato in vino con la
e anche da quello commerciale, è lo zucchero invertito, miscela di destrosio e
di pane e di vino: valse lo staio del grano in firenze soldi otto e
il fiore, / roducendo nel vin lo spirto ardente. c. i. frugoni
semplicità vengono poi. il vino schietto lo portano la ragione e gli anni.
aggravata i grani dell'uva, e lo scolo che n'esce si condisce con farina
in carso? / fresco e frizzante, lo bevemmo in sosta, / di macchina
trae succo con le strettoie: là lo chiamano mosto e lo bevono.
strettoie: là lo chiamano mosto e lo bevono. -letter. nettare.
mosto / venire al naso, e sì lo sdegno ingrossa. 7. prov
pubblico; esposizione, presentazione (per lo più nelle espressioni a o alla mostra
, esibizione (e sottolinea per lo più la vanità oppure l'intenzione di
blico, e, rigirato ver galba lo sguardo, soggiunse: tu ridi a
su chi l'osserva; figura (per lo più nelle espressioni con o in bella
mostra: e per questo hanno forse lo stesso valore? fagiuoli, iii-101:
visuale, angolo di vista (per lo più nell'espressione fare mostra, venire
trasse da quella cassetta il grembiulino e lo stese su la panca come un tappeto
di determinate caratteristiche o qualità (per lo più nell'espressione mettere in mostra o
tello gli cedeva il passo per godersi lo spettacolo di quell'uomo carnoso, addentato
messo in mostra dai violentissimi cuoi che lo cingevano. -sembiante, aspetto,
parvenza; finzione, simulazione (per lo più nelle espressioni con, in,
, facendo mostra de orinare e squassando lo membro, suonano con quegli sonagli.
: dopo aver dato in questa guisa lo sfortunato una mostra a costantinopoli della più
condizioni della forza, oppure per ispezionare lo stato delle divise, dell'equipaggiamento,
del soldo; rivista militare (per lo più nelle espressioni fare, dare,
soldi. g. villani, 12-64: lo re di francia s'accampò fuori di
corpo e riscontro del numero di soldati che lo compongono o esame delle loro vesti menta
per eseguire manovre ed esercitazioni (per lo più nelle espressioni a o in mostra
cimiere inargentate, / e par che lo leon prender vogliate, / per firenze
di una categoria di persone che per lo più abbiano una posizione autorevole, ufficiale
illuminate. moravia, iv-130: non lo sai?... hanno anticipato il
esporla al pubblico e che era per lo più collocato fuori di una bottega.
ciascuno che vende panni oltramontani di ponere lo panno in sulla mostra overo banca,
di uno strumento di misurazione (per lo più di un orologio) che permette
: inchiude questa superbia due mali: lo spregio del prossimo e 'l fare mostra di
mostra per tutta roma, che le donne lo vedessero. b. davanzati, ii-146
testa o giacomo da lentini, 410: lo fin piacimento? / da cui l'
cui l'amor discende, / solo vista lo prende / ed in cor lo notrisce
vista lo prende / ed in cor lo notrisce / si che dentro s'acrisce /
lotto pisano, xxxv-1-315: sì forte lo mio cor immaginat'ha / l'alte vertù
capo veio 'l divin sacramento; / lo preite 'l me mustra a l'altare,
per sé, si faccia simile per lo mostramento de la buona volon- tade la
inde la sexta faite mostramento, / lo qual mi par che sia ben sentenzato
a- legranza, / la voglia e lo talento, / che 'nfra lo mio cor
voglia e lo talento, / che 'nfra lo mio cor sento, / m'ha
granire, / sì come fior che vento lo disvia. 3. aspetto esteriore
a michela- gniolo, e che ei lo aveva tanto lodato. g. m.
-all'imp. e in espressioni per lo più ellittiche, per significare un ordine
all'altro che rendesse, e non lo facevano, e andoronne tutti allo 'nferno.
. -scoprire, esibire, per lo più con atteggiamento provocante, impudico,
o questo che vuol dire? ». lo prete disse: « ella m'ha
sul predellino / nel porre il pie', lo mostra intero: oh pie'divino,
culto e alla venerazione dei fedeli per lo più con un solenne apparato. statuto
[ippolito] da'cavalli che mostravano lo suo carro e menavano, ombrati per lo
lo suo carro e menavano, ombrati per lo mostro marino, che mandò egeo,
, un oggetto, ecc., per lo più con un gesto o puntando il
balzo in balzo, / e di mostrar lo 'nferno a lui intendo.
roma solo l'altr'ieri. dice lo strabismo potere essere stato prodotto da cause
chiamavo il mio stioppo), io lo investirò in quel poco del capolino che
, conv., ii-xiv-2: dico che lo cielo stellato ci mostra molte stelle.
... / m'avea mostrato per lo suo forame / più lune già,
anche il più piccolo degli ordigni che lo compongono. 7. permettere di
mostrano l'oggetto grande, tanto più lo mostrano oscuro. idem, 8-xi-54:
, 8-xi-54: bisogna... che lo strumento [il cannocchiale] sia eccellente
trattato ccamore, 21-1: madonna, lo parlar ch'ora mostrate / al tutto
bartolomeo da s. c„ 4-4-4: lo vero pesare della vita è nella virtù
dirazo / a quelo cavalieto se io lo trovase? / altro male io non li
l'onore vostro. tasso, ii-iii-845: lo specchio rappresenta l'imagini de le cose
... apre lume che mostra lo bene e l'altro de la persona
scala del paradiso, 497: contrista lo 'nfermo per alcuno tempo, mostrandoli 10
non languisca molto tempo e muora per lo tuo silenzio maladetto. ariosto, 24-3:
soldati,... e io lo pingerei senza elmo; a mostrare il
mi sono rimaste nella memoria perché me lo mostrano al vivo. -citare,
; / ca me mostro, pria die lo spremento: / ch'avria più ch'
cosa te vollio mostrare, / se'tte lo pla- quesse de fare, / estu
vi-49: le quali cose sendo mostre per lo oratore, non feciono quello frutto che
certe ch'egli chiama bizzarrie d'ingegno, lo scorgerete in tutto e per tutto essere
parte della luigiana... mostrava lo heathcote non essere da fare gran caso
è d'aver vergogna / denante a lo preite meo, / ca d'averla po'
fegura desplanare, / ca poi, lo bollo pria mustrare. latini, rettor.
mostrare quattro ragioni per che di necessitade lo dono, acciò che in quello sia
, a quel che tu dimandi / terrai lo viso come tien lo dosso. cavalca
dimandi / terrai lo viso come tien lo dosso. cavalca, 9-212: la predicazione
amico, ch'io faggio mostrato, / lo qual mi sembla che sia dirittura
mi mossi al volgare comento e lasciai lo latino, l'ordine de la intera
io mostri come a ciò mi mossi per lo naturale amore de la propria loquela.
, in quanto con esso io entrai ne lo latino e con esso mi fu mostrato
26-21: state attenti, ed io ve lo mostreroe testeso [il trar sangue]
zanotti, 1-8-61: iacopo, che lo stil de'miglior tempi / risorger fai
vasari, i-118: volendo mostrare come lo stucco s'impasti, si fa con un
l'uomo di sapere, e sanza compiere lo desiderio beato essere non possa. petrarca
seguito i'aggio a ciascun core / lo su'voler, dicendo gioia e pene,
di questa vita, non saprebbe tenere lo buono cammino, se da li suoi maggiori
. m. zanotti, 1-6-387: lo stesso titolo ci ammonisce di mostrare a'
mostrata la vera via: perché non lo seguite su quella? -con riferimento a
. dante, conv., iv-xxvi-7: lo freno usa quando elli caccia, e
quello freno temperanza, la quale mostra lo termine infino al quale è da cacciare.
di qua vostra red- dita; / lo sol vi mosterrà, che surge ornai,
con allusioni o con gesti, per lo più in modo poco esplicito o, anche
tanto ne mostrai in poco tempo che lo mio secreto fue creduto sapere da le
più chiaramente qual fusse l'animo suo verso lo stabilimento delle cose del regno. tortora
ampiamente a voce o per scritto, per lo più con molta cura dei particolari,
ca t suo pregio 'nal- zando / lo suo viso mostrare / mi fa sovente stare
per tu. / ora tu me lo mostri un conigliaccio / ch'abbia paura dell'
, purg., 12-49: mostrava ancor lo duro pavimento / come almeon a sua
almeon a sua madre fé caro / parer lo sventurato addomamento. caporali, ii-40:
loro... per mostrare che lo stato loro d * innocenza si muta
machiavelli, 580: per mostrare con lo effetto quello che coi conforti aveva dimostro
9-121: [alcina] ama rinaldo e lo mostra quando n'è abbandonata.
pur dire che noi dobbiamo pur pagare lo trebuto, io l'appello ala battaglia e
per forza d'arme sì come noi no lo dobbiamo pagare. petrarca, 25-12:
in mia mano, / ch'io te lo renderò mirabilmente. i mostrar intendo quanto
. dante, conv., i-vn-5: lo latino è sovrano del volgare, come
favole fìnte dagli altri, che '1 padre lo diseredò..., par che
/ ché l'officio è sio, deo lo peccato esconta; / cà, s'
de la parte ne la qual parla lo pensiero nuovo avverso; e questa parte
e crudele. mazzini, 3-313: lo scrittore della storia invocata mostrerà come,
: come quando da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio a l'
acqua o da lo specchio / salta lo raggio a l'apposita parte, / salendo
l'apposita parte, / salendo su per lo modo parecchio / a quel che scende
per altri affari il mondo cercano non lo mostrasse, che nelle più fredde contrade,
la quale infamia si cessa, per lo presente di me parlare, interamente, lo
lo presente di me parlare, interamente, lo quale mostra che non passione ma vertù
; lasciar vedere o capire (per lo più attraverso segni e indizi).
. cione, xvii-774-12: la legie lo mostra im suo ditato, / la
fin all'ultima canutezza avesse impiegato e lo studio ne'libri di stato e l'
mostrò nulla cosa della sua divinità, lo nimico credette che fosse pure uomo.
più triste ancora sembra / a chi lo mira. -in relazione con una
, / né già mostra che tegna / lo suo tesoro caro om ch'à ladroni
tesoro caro om ch'à ladroni / lo mostri ed affazoni. iacopone, i_35
che tale mostra di fore / c'amore lo core e l'arma gli agua presa
spettatori mostravano di apprezzare il buono dove lo trovavano, voltando in ironia inoffensiva la
vita nuova, 15-5 (62): lo viso mostra lo color del core,
15-5 (62): lo viso mostra lo color del core, / che,
, / mostra vigor più che viril lo sguardo. -con riferimento a un
a un soggetto inanimato (e per lo più con uso enfatico). beccuti
: la lengua à porta en celo, lo cor è aterranato; / vilissimo mercato
da s. c., 11-7-7: lo predicatore dee se medesimo ritraggere e condiscendere
'1 portamento estrano / pagan mostràrlo, e lo scudier trascorse. carducci, iii-18-165:
. dovevano essere d'ispirazione montiana. lo fan. supporre due poemetti..
condizioni della * forza o per ispezionare lo stato dell'equipaggiamento. machiavelli, 1-iii-1012
, 24-4 (107): io mossi lo imponitore del nome a chiamarla così primavera
chiamarla così primavera, cioè prima verrà lo die che beatrice si mosterrà dopo la imagi-
e non si mostrava; m. raimondo lo fece chiedere di battaglia. ariosto,
effetti e pronta a mutar di umore, lo accolse con un mormorio di ammirazione.
-farsi vedere fugacemente, fare capolino (per lo più per gioco). tornasi di
luce, farsi notare intenzionalmente, per lo più con ostentazione. bartolomeo da
. tommaso di sasso, 67: lo suo visagio altero / mi si mostra
, 9-56: volgiti 'n dietro e tien lo viso chiuso: / ché se '1
mostrarmi affannato del mio pericolo, me lo pigliai con disinvoltura. manzoni, pr
., 105: artaserse mandò per lo fratello, il quale si mostrava innocente
sapiente, e quelli del contado assai lo onoravano. tasso, 20-45: ecco
/ si mostra tutto a noi per lo grand'arco / nel qual ciascun di
idem, conv., iii-1-3: lo multiplicato incendio pur vuole di fuori mostrarsi,
rosa d'aprile o di maggio in su lo schiarir del giorno si mostra. tasso
de la freddura di saturno e de lo calore di marte;... intra
i'ho veduto tutto 'l verno prima / lo prun mostrarsi rigido e feroce, /
buona vita passata... per lo sovrano consentimento de'senatori, che si
, che si mostra nel tener volto lo viso in quella; atto sforzato è
mio cane il piede, se io lo chiamerò poi e mosterrògli begli sembianti,
lui. storie pistoiesi, 1-414: lo re mostrò loro buona cera, faccendo
dimostra gli anni che ha: per lo più di persone piccole e con un
. -per estens.: indicato per lo più con un gesto della mano o
fatto notare, additato, segnalato per lo più in un gruppo (una persona
, 9-82: per sperienza vedemo che lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio
del capo di vestiario, usato per lo più come segno distintivo di appartenenza a
che l'ingegnere ti compatisce e che lo secchi? 2. orologio (
2. orologio (ed è usato per lo più per indicare il pregio e la
preziosi o reliquie; vassoio, per lo più di velluto, sul quale, nelle
di ridottissime dimensioni, collocato, per lo più, all'interno della cassa degli
. immagine mitica, di valore per lo più simbolico, tipica delle culture arcaiche
figure terrificanti e ostili, considerate per lo più come esseri partecipi di due o più
. venga con suo mostro miracoloso, lo maggiore che possa essere, lo quale
, lo maggiore che possa essere, lo quale paia un mezzo di questi villani e
grande. buti, 2-815: ditto lo problema [la sfinge] volse combattere
del peccato, del male, per lo più nelle espressioni mostro infernale, tartareo
paurosa e quasi disegnando gli occhi e lo sguardo tutto di lupo. queste figure
o sia per difetto o sia per lo sito: come sarebbe, per essempio,
4. animale di grossa mole, per lo più feroce e selvaggio; belva,
] con un impeto-di ossequio, ma pasotti lo ridusse all'obbedienza,...
e le sottane a sua moglie, lo avrebbe strozzato con gioia. friend era infermo
e una cosa grossera, e cussi lo estimaro e essere uno ridicolo e uno
per grande ignoranza e stoltezza (per lo più nelle espressioni mostro d'uomo,
ingiurioso. gherardi, ii-41: vedea lo isfrenato e isfacciato gallicola, mostro putente
bella, / se sei mostro non lo so: / ma finor colla gonnella /
cassola, 2-106: quand'ero piccola, lo pensavo sempre, che tu fossi un
e altrettante faccie di vergini nuotano per lo mare, quante prima ferrate navi erano
quel difetto tanto enorme, esse non lo commettano. bandello, ii- 907
nome ch'io porto di dottore con lo speglio avanti delle mie opere e veggasi
letterati, artisti, filosofi: per lo più nelle espressioni mostro di natura o
276: che sia soffrire / lo seppi poi, quando un'idea improvvisa
limo, sollevata al fondo per lo impeto del moto, viene portata sem
mostro ed è come l'uomo conosce lo sconosciuto e può senz'occhi indovinare l'azzurro
materialismo,... il panteismo, lo scetticismo e gli altri mostri o ludibri
, rappresentato, individuato; ma, ove lo si scinda in concetto e giudizio individuale
natura della plebe, mostro, se lo scateni, orrendo, simile a sé,
mi è parso di trovar lì in agguato lo schifoso mostro detto borghesia, che volesse
del quadro. il mostro, invadendo lo spazio del suo gran cerchio, pareva
, congegno meccanico, meccanismo (per lo più come rappresentazione allegorica del progresso)
specchio senza macchia alcuna, ma l'uomo lo appanna col cattivo alito del mal esempio
col cattivo alito del mal esempio, e lo specchio così appannato, se mostruosamente rappresenta
nel capo [dal vaso] che lo scompose e schiacciò in maniera che affatto
accentuata che quasi sembra una mostruosità e lo fa privo d'odorato. landolfi,
parlare in modo che questo difetto (già lo chiamo difetto mentre non è un difetto
amore la ragion prima: l'affermazione e lo sviluppo della vita di là dai limiti
.. sta bene: e i classici lo fecero. gobetti, 1-i-532: è
le fosse occorsa non mi avrebbe, lo sapevo con certezza, minimamente turbato.
è mezzo che il capra voglia tener lo strumento altrimenti che a rovescio secondo l'
gusto. -anche: la degenerazione, lo scadimento stesso. 5. maffei,
il deforme. pascarella, 2-71: lo spirito di quell'arte lì dei primi
, 3-74: che occorre... lo scartabellare i protocolli delle cose antiche,
spaventoso, terrificante (e derivato, per lo più, dalla commistione di due o
due catene saltò là di ferro / e lo [il cacciatore] legò pel collo
occhi, l'orrido de le guance e lo schifo de la bocca. -sviluppato
, 204: avevano sì lungo e mostruoso lo strascico che la fante che gle lo
lo strascico che la fante che gle lo regeva di dietro a gran pena lo
lo regeva di dietro a gran pena lo poteva portare. soderini, ii-281: acconciandolo
achille ammirabile, egli [smimeo] lo fa mostruoso anche nella forma, poiché
tutto è smisurato. ovunque si posa lo sguardo si rimane presi da un senso di
ha voluto il signor dominico ch'io lo particolarizzassi; e dubito di farlo tanto che
, 2-515: è error sicurissimo e grave lo scrivere d'i, con l'apostrofo
rivoluzione dall'anarchia tollerabile, se mai lo può essere, alla mostruosa tirannide della
mangiò il quarto. tarchetti, 6-i-416: lo mi vedeva collocato nella società, tra
per la moltitudine de'suoi libri riprendendolo, lo chiama un mostruoso chiacchieratore.
se le genti... ne lo apparire de la cometa non meno empia
capanna d'accampare una pecora, nonché lo imperadore. berni, 49: l'anguilla
presero a riempire di pagliuzze e di mota lo spazio tra dito e dito, mescendo
aver ucciso, orribil angue, / per lo gallico cielo: alta carota / da
riconosciuto un lotto di terra inalienabile che lo stato assegnava agli spartiati (xx?
[g. acosta], 74: lo mangiano [il mais] comunemente cotto
del ritmo cardiaco, dovuta, per lo più, a forme nervose o a uno
e argomentazioni valide e plausibili (per lo più in relazione con una prop.
pareva uno sproposito marcio... lo scerre, in cambio di forbito e limato
anche, di una valutazione personale (per lo più in relazione con una prop.
a visitare il generale di malta, ma lo ricusò. magalotti, 7-143: sappiate
'. arlia, 359: il tommaseo lo riprende come goffo parlare e lo riprende
tommaseo lo riprende come goffo parlare e lo riprende anche quando 'motivato 'sta
della pubblica autorità esponendo le ragioni che lo hanno determinato; redigere la motivazione
disputare di un determinato argomento, per lo più in modo diffuso e articolato e
— menzionato, citato in precedenza, per lo più in modo diffuso e particolareggiato.
romagnosi, 4-1154: l'iniquità per lo contrario consiste neh'attribuire senza ragione un
'motivare 'specialmente una sentenza. lo dicono; ma non è bello,
motività, che è, a dirla con lo schopenhauer, la causalità guardata da dentro
il peso della nave, la gravità e lo sforzamento de'naviganti, il peso de'
dello intelletto. buti, 2-374: lo cielo... non è cagione
è la motiva: l'apprensiva è detta lo 'ntelletto speculativo; la motiva e detta
'ntelletto speculativo; la motiva e detta lo intelletto pratico. domenico da montecchiello,
nodrito in cilicia,... dimorando lo più del tempo in tarso, e
. 5. dir. (per lo più al plur.), le ragioni
reati, in partic. quelli che lo hanno spinto a commettere un determinato reato
idee, in modo da collegare strettamente lo svolgimento della musica con quello del testo
dicessi a lamberti o a robinet, se lo vedi, che, se vorranno mandarmi
pubblicano oggi che non ci s'intenda lo stile appunto a questa maniera, come un
. raimondi, 3-18: il motivo sessuale lo ossessiona, lo esalta. e amleto
3-18: il motivo sessuale lo ossessiona, lo esalta. e amleto grida: '
. e amleto grida: 'voi non lo potete chiamare amore, perché alla vostra
azione, reazione, intervento, per lo più di carattere militare; offensiva,
. roffia, 573: per quella notte lo strozzi non fece alcuno motivo o dimostrazione
colla spada alla mano v'andò, lo raccolse [un guanto] a pochi passi
, gli averebbe procurato una galea che lo servisse in quel cammino. 12
: pareva facile gioco / mutare in nulla lo spazio / che m'era aperto,
per la via ostiense. a intervalli lo scambio di qualche frase smozzata: la
,... la prima volta che lo considerai, mi ebbe a sbalordire per