petrarca], i-56: guarda bene che lo lungo prolago non sia troppo grande al
e pietro mangiadore e pietro ispano, / lo qual giù luce in dodici libelli.
decisione del ripudio (e, per lo più, anche i motivi che lo
lo più, anche i motivi che lo giustificavano). bibbia volgar.,
, giudiziaria. iacopone, 5-11: lo gusto sì dà 'l libello, demostranno
storie pistoiesi, 1-339: ora comincia lo sindico a mandare gli suoi bandi,
. scritto, opuscolo, volumetto, per lo più breve e occasionale, talvolta anche anonimo
libelli famosi, chi avea fatto coniurazione de lo ammazzar non se curò. castiglione,
e lucia, 660: apertogli, lo accolse con quella cera che un uomo imbrattato
, i-43: gl'italiani, abbarbagliati per lo più dallo sfolgorio dell'elmo di scipio
e timido si fa, se tu lo scorgi. lambertucci, 48: e'ti
, 10-vii-429: buon costume è delle donne lo essere più tosto avarette che liberali,
sua condizione fosse meglio che la gente lo credesse parsimonioso e attento nello spendere.
pirandello, 7-714: lo spirito così diviso e frastornato si ricusa
e portelli sotto vento, affinché agevolare lo scolo dell'acqua che innondavaci in modo
bernari, 1-39: sulla mensola che regge lo specchio, c'è un pettine sdentato
sbarbaro, 1-51: mi salva dall'incubo lo scricciolo - forse 11 pezzetto di turchino
, mettendomi più vivamente a contatto con lo spirito di quell'artista, mi ha
strada almeno un mezzo piede per dare lo scolo alle acque interne e proibire l'ingresso
apertura di una porta, costituita per lo più da una lastra di pietra,
grandi edifici di troia, e abraccio lo limitare della porta scea. boccaccio, i-215
, i-215: ii luogo acconcio per lo suo riposo era il limitare della porta
l'illu- sion che spento / pur lo sofferma al limitar di dite? poerio
come ciascuna arte e officio umano da lo imperiale è a certi termini limitato, così
particella pronom. carducci, iii-24-98: lo studio della vita e dell'universo ci
tu hai limitato la lista nostra, e lo approviamo. a. serra, 1-i-119
gli si oppone, e opponendoglisi, lo limita: lo limita in questo senso
oppone, e opponendoglisi, lo limita: lo limita in questo senso appunto che gli
acquisita. d'annunzio, iv-1-130: lo sperelli non isviluppava alcuna azion decisa, limitandosi
i mezzi, le forze, come lo consentono i mezzi', ec. comisso,
cittadini pisani avessino acquistati o che per lo avvenire acquistassino da persone esenti limitatamente,
uso avverb. sacchetti, v-8: lo 'ntelletto intende limitato, e non può
. francesco da barberino, ii-84: lo stilo in rime non è limitato;
tozzetti, 10-n: credemmo essere di mestieri lo spegnere queste tali previe disposizioni morbose;
in repubbliche limitate ed econome, ove lo spendere licenziosamente non era permesso dalle pragmatiche
non ha limite. gentile, 1-117: lo spazio è indefinito, non infinito:
popolazioni l'avversione ed il disprezzo verso lo stato. gramsci, 4-49: tanto
circoscrizione del contenuto semantico della proposizione che lo esprime, o la coordinazione con altri
sia lecito seguire l'opinione meno probabile, lo dice con le opportune limitazioni, cioè
; contingentamento (in relazione, per lo più, col protezionismo e col proibizionismo)
preciso e ben definito, e per lo più circoscritto, entro il quale deve
.]: 'limite', divinità romana. lo stesso che 'termine '.
del mio solo corpo, qualche cosa che lo termini, giacché veramente niuna cosa è
e viene a confermare, per quanto lo permettono i limiti ristretti della scienza,
uscire dai limiti: trasgredire, per lo più in modo arbitrario e provocatorio,
. tarchetti, 6-i-656: ha rivolto lo sguardo sul suo passato, e non
allo spirito come diverso, e che lo spirito deve assimilarsi? -situazioni limite:
della realtà, e che ha per lo più il valore di formulazione di un'ipotesi
alla sfuggita, in quello sfondo che era lo sfondo stesso della poesia, riempiva l'
ad impedire una carestia da cui è minacciato lo stato, stante le grandi estrazioni segrete
il corpo del primo uomo insufflandovi poi lo spirito vitale; parte materiale dell'uomo
tenda a righe bianche e rosse, e lo zampillo. e. cecchi, 6-350
col poliziotto, col limonaio, con lo spazzino, pianamente e gravemente, come
fare 'il pollaio ', se lo si fa molto in macchina, o altrimenti
di limone diluito con acqua e per lo più zuccherato. benaglia,
anche questo. foscolo, xv-373: lo stomaco si risentì questa notte, e
: mise in tavola le tazze, lo zucchero e un piattino su cui erano già
frutto ne ha spremuto il succo, lo butta via. tronconi, 5-16: io
808: limoniate pare quel medesimo che lo smeraldo. dolce, 6-50: limoniate è
di inchiostro e la pelle limonina, lo potresti benissimo prendere per un piccolo turco
è certi, scavando, e superando lo strato di limonite il quale non va
pigioni, non puote offerire, offera per lo suo peccato la decina parte di una
; ed egli di tutto ne piglierà pieno lo pugno, e porrallo sopra l'altare
. poliziano, 2-52: raccomando ve lo; ché oltre all'interesso del baccio
. m. cecchi, 1-1-119: non lo volete credere, e credetelo? /
autom. berlina di lusso, per lo più usata come vettura di rappresentanza.
tasso, iv-297: quando andrò limosinando per lo mondo, o giacerò in uno
per estens. chiedere insistentemente, per lo più con tono basso e umile (doni
, 16-38: io non avrei mai piegato lo indomabile carattere a limosinare un soccorso.
di alessandria,... per lo soprannome è detto limosinario, perciocché ciò
. b. davanzati, 5-lxxi: lo cui volgare per lo più, quantunque
davanzati, 5-lxxi: lo cui volgare per lo più, quantunque regolato e ornato,
libro della cura delle malattie, 1-23: lo colore de'denti aliquante fiate è mutato
furore. jovine, 467: emma lo guardava limpidamente negli occhi.
occhio la limpidezza e la profondità che tanto lo attirano. 5. figur
limpidezza della neutralità. pascoli, i-41: lo studio deve essere diretto a togliere più
scienza sequestra l'intelligibile dal sensibile e lo rappresenta nella sua intrinseca limpidezza.
tutte le foglie che se gli mettevano sotto lo facevan fare un certo modo di lampeggiare
. g. averani, ii-119: è lo specchio di tersissimo cristallo: ed avvengaché
mente (l'aspetto, il volto, lo sguardo); fiorente di salute,
lussureggiando / nel limpido creato, / lo scotto ha mai pagato? -completo
.. faremo quel che si chiama lo studio della vita artistica di verdi. tornasi
l'incarnato marmoreo e rilassato insieme, lo sguardo irraggiungibile sotto palpebre gravi e sopracciglia
incapace di prendere iniziative (e per lo più è usato come epiteto iron.
non è, è della boemia. -è lo stesso! -si grida in mezzo ai
vo'vedere se quelle marmotte dell'ateneo lo stamperanno. verga, i-427: la
di caramandia, tanto più ch'avea lo strascico d'una gran coda,,
o assonnata, dormigliona (e per lo più è usato come epiteto affettuoso o
intorno e sentì per la prima volta lo spavento di una grande responsabilità. calandra
sparsa in un campo calcario o cretoso lo riduceva migliore. -assol.
che il popolo di quella necropoli sia lo stesso delle marniere parmensi,..
mozzo. = etimo incerto; alcuni lo fanno derivare dal gr. (xeopóg
e colori vivi e lucidissimi (per lo più rosso, giallo, verde)
». d'annunzio, iv-2-522: lo vedo ancora in arnese di erborista,
marovèlla), sf. (per lo più plur.). dial. ant
vidi i marosi sì 'nforzare / per lo vento a provenza che ventava. fazio
volgar., i-105: navigando per lo mare di soria,... l'
, 2-96: non persuadevano il sonno lo zufolio del vento pel sartiame, il
del monte. d'annunzio, iv-2-12: lo videro ancora su la cima bianca de'
ghirlande / dei carpini che accennano / lo spumoso confine dei marosi. -plur
le marre, inondando a folla, lo conducevano nel borgo loro come in trionfo.
madre non è sicuro, percioché ne lo strappano gli uomini con marra unghiuta abortivo.
5. milit. piccola zappa, per lo più costituita da un manico corto e
. vico, 5-197: in firenze per lo bollore turbolento di quell'acerrima nazione,
tempestosissima. frateili, 3-184: venne lo scossone della grande guerra e panzini,
e marosi. bencivenni, 1-6: lo malvagio aere è mischiato di fummi,
. g. bassani, 3-84: non lo avevo mai veduto, io, al
, detta comunemente marra o marrone, è lo strumento col quale la sarchiatura si compie
mal grado / e quasi a male stento lo comporto.
/ con quella man che stretto avea lo scettro. alfieri, iii- 1-304:
tra loro ordine d'andare a cercare lo tesoro di notte acciò che peuno se ne
. viani, 19-471: altri con lo stinco scheggiato, come rotto dal colpo
e l'opinione che l'accompagnava e lo provocava, che i discendenti di ebrei
, notifica aver processo con ordine di lo episcopo et inquisitor. sabba da castiglione
», rispose diego, « yo no lo conocistes », per morder colui d'
religione diversa dal cristianesimo (e per lo più si riferisce ai musulmani che opponevano
imparate volere bene alli italiani, perché lo meritano. bandello, ii-873: quando
mano / dà cristianesimo, per lo più per timore, coazione un
. che esprime perfidia o maliziosa intesa (lo sguardo, gli occhi).
gli occhiolin marrani / al cavaliere e lo saetta forte. 7. locuz.
i campi ombrati di viola, / lo squillar de'pennati sul marrèllo.
la doglia e '1 marriménto, / lo danno e 'l pensamento, / e l'
le pene / che la gente sostene / lo giorno e 'l mese e l'anno
vin novello / di sue bacche e lo scirpo. -marrobbio nero, bastardo o
overo marrobio nero, il quale per lo suo spiacevole odore chiamano ancora alcuni marrobio
. -per metonimia: oggetto (per lo più un abito, un tessuto)
con luciano, i suoi occhi marroni lo accarezzavano con espressione materna. 4
: la polvere del letame, ovvero lo sterco della capra, gitta con mano,
. mediatore, sensale, intermediario, per lo più di commercio abusivo. guerrazzi
e mi manda a veder s'io / lo trovo; che trovar lo possa il
io / lo trovo; che trovar lo possa il boia, / come suo marruffino
è poco pregiato (e per lo più assume una connotazione spreg.).
muoversi. beltramelli, i-498: mostardo lo guardò e scoppiò in una risata.
aspettando il segnale di « marsc'», lo sollevavano [il piede] un poco
; insieme con l'uniforme nuova, lo spadino e la feluca di ministro. pratolini
bianca. serao, i-14: carmela minino lo conosceva, ferdinando terzi: egli era
livrea. linati, 16-54: lo vediamo [lo scaccino] dileguare sor
linati, 16-54: lo vediamo [lo scaccino] dileguare sor ridendo
ramusio, iii-418: i francesi non lo chiamano delfino col suo vero nome,
l'assomigliano alla carne del porco, però lo chiamano merchevein, cioè porco di mare
terapia delle cisti da echinococco, con lo scopo di stabilire un drenaggio permanente
dal gr. p. apoótuov con lo stesso significato. marta, sf.
suole di sotto non starebbero attaccate, per lo peso, si è altri immaginato coperta
ne l'arme avolto, / marte lo stimi; amor, se scopre il volto
l'esercizio delle armi, la milizia; lo spirito guerresco, l'impeto, il
battaglia, fortuna dello scontro (per lo più nelle espressioni eguale, dubbio, incerto
dante, conv., ii-111-7: lo quinto [cielo] è quello di
alchimisti] saturno il piombo, giove lo stagno, marte il ferro, 11
, v-461: presso i chimici sole è lo stesso che oro; luna vuol dire
. invar. dial. martedì (per lo più nel proverbio né di venere
: il polverio era grande e calcato: lo scoppio delle lance e il martellamento delle
. ma quindi clizio partito e per lo strepito di martellanti fabri passato, nella
è liberato di tutte le parole di cui lo riempì la mar tellante passione
c. e. gadda, 14-19: lo stupendo sonetto 'solcata ho fronte, occhi
: fuoco insistente di artiglieria (per lo più in vista di un assalto successivo
: [agio veduto] e per lo foco e per lo martellare / lo forte
veduto] e per lo foco e per lo martellare / lo forte ferro stennere ancora
per lo foco e per lo martellare / lo forte ferro stennere ancora. bandello,
., 4-2 (92): quando lo re lo vidde abbattuto dinanzi da sé
(92): quando lo re lo vidde abbattuto dinanzi da sé in terra,
con molto vigore colla sua spada ignuda lo ritruova e colli spessi colpi il suo
animo non vinto non si crolla per lo santo nome, più ardente del fuoco
perché non può giungerlo all'elmetto, / lo percuote ne'fianchi acerbo e diro.
/ gli è satollo di vento: or lo martella / e 'l dabbudà su l'
piccoli tocchi rapidi e ripetuti (per lo più come manifestazione esteriore di nervosismo,
coccodrillo della siepe, / immobile tra lo spinoso intrico / a farsi martellar di sole
durezza, e vi martella tanto / che lo penetra infino a le midolle. giocosa
.). marinetti, iii-336: lo scricchiolìo dei tarli martella secondi.
16-66: penso che tu possa prendere lo esame richiesto in geometria, algebra,
martella in tal pensiero, / alfin lo scrolla e si rifà leggero. borgese,
/ tanto è il dolor che dentro lo martella. caiani, xxxix- i-116:
10 martella, ma una strettezza incomoda lo inquieta, lo umilia. prati,
, ma una strettezza incomoda lo inquieta, lo umilia. prati, 1-220: o
. verga, 1-78: quest'idea lo martellò a lungo. faldella, iv-161:
, 5-i-46: la risata sfuggitagli in chiesa lo martellava: conosceva d'aver mal fatto
postiglioni ch'ei potè guadagnare su chi lo precedeva più di mezza giornata. papini
ritmico e fortemente scandito. — per lo più sostant. fatti di alessandro magno
19. rintoccare; sonare (per lo più a martello: una campana)
giorno, ii-1175: ora il vibrar, lo sparpagliar, l'urtare, / il
cuore). cavalca, 20-435: lo cuore suo dentro martellava, e tremava
4-376: delle voci, degli scossoni lo facevano svegliare di soprassalto, in un mare
. marnioni, 9: il dolore e lo sdegno cominciano malgrado mio a martellarmi dentro
calamità che colpisce duramente e, per lo più, in modo repentino e inatteso
e martellati '. oliva, 145: lo stesso [metallo] poi, per
quelle dell'ariosto. carducci, iii-20-85: lo sciolto dell'idillio-elegia * ricordanze 'non
ottimo, i-494: adviene che alcune volte lo, maestro d'archimia per ignoranza pecca
percussore. bocchelli, 2-v-524: venne lo specialista: esaminò, interrogò, discusse
. componimento in versi martelliani, per lo più di scarso valore. baretti,
serve a formare nomi astratti, per lo più di valore negativo; cfr.
bolognese che nel tempo della letteratura academica lo rinovò su esempi stranieri, è tutt'
più languido ancora, [gozzi] lo scrisse in martelliani, contro i quali pure
arcadia un incognito indistinto ove non mancava lo sbattito de'martelliani. baldini, 9-164
tello (1665-1727), che lo introdusse nella versificazione italiana.
dentate. citolini, 498: con lo scoltore sarà la scoltura, lo scol-
: con lo scoltore sarà la scoltura, lo scol- tore, gli scalpelli e le
e in questa alzata la martellina inescava lo scodellino. dizionario militare italiano [1817
un conglomerato cementizio al fine di asportare lo strato superficiale di cemento e conferire un
io, il martellino bene; un mese lo averei tenuto a pivolo. g.
si chiama il vecchio, e gli antichi lo chiamavano mallo, cioè martellino.
passarvi un fiasco, il vinaio, aperto lo sportello, dà il fiasco del vino
carta con istile di piombo; cioè fatto lo stile due parti piombo e una parte
da una piccola mazza metallica, per lo più d'acciaio, variamente sagomata,
. dante, conv., i-xm-4: lo fuoco e 10 martello sono cagioni efficienti
e 10 martello sono cagioni efficienti de lo coltello, avvegna che massimamente è il
buono orafo dell'oro... lo affina e pruova col fuoco e colle
... fattosi dar da quello che lo seguiva, che per questi accidenti seco
costa. idem, 498: con lo scoltore sarà la scoltura, lo scoltore,
con lo scoltore sarà la scoltura, lo scoltore, gli scalpelli e le punte
che è un foro o apertura per lo più nel mezzo di esso, dove
dante, par., 2-128: lo moto e la virtù de'santi giri,
di martello: oggetto di metallo per lo più prezioso, ottenuto spianando o sbalzando
e a lavorarla col martello e con lo scalpello. 8. chi si
elementi, et eziandio le demonia, per lo comandamento di dio, sono flagella e
bacio; e parimente il suo assenzio, lo sdegno, la gelosia, il martello
batta su l'ancudine il suono e lo stampi con testa e rovescio, come si
contenente in parte acqua, impiegato, per lo più in esperienze di tipo didattico,
sul fianco diretto de'tedeschi, e lo schierò a martello nel fiume; con
dello stantuffo durante la corsa motrice, lo proietta violentemente nell'utensile; è destinato
nel calzare, bilanciato nell'aria, agitava lo zoccolo con la mascherina rossa, distaccato
tanto martello del cardinal ardinghelli che non lo potessi sopportare. -battere il
questa città. non so s'egli lo facesse per darmi martello, sapendo quanto 'io
v'amo o pure s'ei lo dicesse per esser così il vero. marino
a martello. aleandro, 1-113: vada lo stigliani, e legga gli autori,
. p. fortini, i-152: sapete lo essare comune usanza di noi donne,
essare comune usanza di noi donne, lo stare poco in uno volere,
. fortini, i-63: non restava lo scioco che de la fiamenga non si
dell'angolo di rotta rispettivamente. con lo stesso strumento si potevano calcolare anche le
, durante i combattimenti (e con lo stesso nome fu chiamata l'analoga campana
quanto è più carco, / e più lo sforzan martinelli e lieve. galileo,
pneumatici (o a vite, se lo scalo è destinato a piccoli bastimenti),
tenendolo a giusta ragione in giù, contro lo sforzo che fanno gli stragli corrispondenti a
bourbon e un martini che mai steeplechase / lo vide tra i battuti. e concludeva
. ser martino: uomo qualunque, per lo più goffo e presuntuoso. dante
alcun uomo o donna, e pone lo nome finito per lo infinito. landino,
, e pone lo nome finito per lo infinito. landino, 373: conchiude
140- 14): io sol conosco lo contrar del mèle, / che l'assaporo
ruote. d'annunzio, vi-323: lo sforzo delle leve, dei martini.
, che bisserò alcuni figliuoli: erano lo spasso di tutti, perché oltre al
229: pesci piani... sono lo stramazzo, il mantello,..
or fune or foco, or verga / lo martira e 'l tormenta, e nulla
e più l'affligge il caso e lo martira, / poi che gli accade in
ch'elle si veggiono in luogo lo quale non è convenevole alla sua
gli altri santi martiri e vergini, per lo suo nome, sono ancora tutto dì
il buonarroto / pel martirio che qui lo fece magro. bocchelli, 13-372: ditegli
muore o soffre per essa, ma chi lo fa, non per lucro né per
di angosce e di turbamenti, per lo più immaginari o comunque non gravi,
si strugge, si affligge, per lo più senza motivo (o porta le
quella casa il vero martire è lui. lo fanno martire! '.
relig. morte violenta, provocata per lo più da torture rivolte a estorcere l'
dei santi barlaam e giosafatte, 2: lo re... facevali morire per
2. per estens. morte violenta per lo più provocata da tormenti strazianti (anche
che con venia / porre un uom per lo popolo a'martìri. idem, purg
. idem, par., 10-128: lo corpo ond'ella fu cacciata giace /
la terra e li martiri, / lo mio maestro, e io dopo le spalle
borsa va montando / e a pegaso lo strame. pirandello, 8-61: ii
tosto m'ha condotto / a ber lo dolce assenzo d'i martìri / la nella
, nel secolo in cui viviamo, è lo stigmate precursore del martirio. nievo,
acuto, straziante (e, per lo più, incessante, prolungato).
e non provando, ma solamente vedendo lo strazio e i martìri che volontariamente si
e il martirio del coltello chirurgico che lo ha scarnificato, il povero vecchio ottenne
più orribile morbo che imaginare si possa lo tormentava, ché, se negli altri ci
i-300: presentiva... e sentì lo strale della morte. la morte doveva
di lavoro. e assentì a che lo strazio e il martirio crescesse, pur
, / ben vi do- vrite -infra lo cor doliri / de'mie'martiri, -se
site, -lontana, / sovrana, -de lo còre prossimana. giacomino pugliese, 194
partire, / e non faria se dio lo volesse; / ben mi porria adoblar
: chi porravi partire, / bella, lo mio co- ragio / dal vostro chiar
né danagio: / ché quest'è lo pedagio / d'amor, ciò m'este
chiaro davanzali, v-5: tant'è lo gran martiro ched io porto / ch'
soffersi ai tuoi tavoli il martirio, / lo soffersi a formarmi un cuore nuovo.
mille maniere di asprissima crudeltà quelli che lo confessano e lo servono? gozzano, i-1098
asprissima crudeltà quelli che lo confessano e lo servono? gozzano, i-1098: la torre
vederlo, quando così il suo interesse lo porti, spingere come tullia 11 carro
desciplina al so corpo solo per lo dolce amore de dio. giuglaris,
tozzi, v-266: certe giornate che lo avevano martirizzato erano finite così! e
di domani. botta, 5-395: lo sconsigliato melas se ne stava martirizzandosi contro
balia. nievo, 4-55: l'amore lo martirizzava sempre. oriani, x-25-21:
, 6-114: io andavo a vederlo: lo trovavo martirizzato dagli esperimenti fatti a sue
non è il mio martirizzatore, lo riconoscerei, anche se si somigliano
di altri animali maggiori; che pure lo hanno armato di un grande osso,
d'annunzio, iii-2-28: -imposto hai lo stirpatico / sopra le selve a beneficio
. m. frescobaldi, 1-57: lo spirto affannato si martora, / s'
un altro testimonio ». « bisogna che lo trovi 10 ah? io perché son
, i-453: uno stuolo di carnefici lo martoriava, uno stuolo di medici doveva
, ma questa tavola, che coloro lo martoriano e non lo lasciano vivere,
tavola, che coloro lo martoriano e non lo lasciano vivere, et egli ha promesso
iacopone, lxxxiii-624: vedendo l'alto paté lo so fillo / cusì marturiato. boccaccio
segreto tormento, dove solo questo pensiero lo racconsolava, il pensiero che conforta tutte
.. che scendeva al rio, lo sorpassava per un ponte senz'ale e procedeva
luce / allor concessa m'è quando lo sgherro / dal carcere al martorio mi
ruggerone da palermo, 165: ben agia lo martore, / ch'io per lei
, che umilissimamente pregò per coloro che lo lapidavano. sanudo, 129: qui
col pettine sporgendo anche la lingua per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci
sporgendo anche la lingua per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva.
volta che è contenta, e se lo tiene stretto [il marito] come un
marito] come un tesoro, se lo goda. purché lo martorizzi davvero! pratesi
tesoro, se lo goda. purché lo martorizzi davvero! pratesi, 2-84:
nievo, 308: il primo peccato lo ascriveva a superbia,...;
: quando io sperava questa notte empirmi lo stomaco a scorpacciate da taverna e scacciarmi
scioperata. bocchelli, 1-iii-189: -non lo sapete, -aggiunse...,
fra sé: « bestione, martufo lo » ed altri vocaboli del genere.
non appare chiaro. pasolini, 9-479: lo sperimentalismo, con l'inquietudine, l'
il ghermire e mangiar suo, e lo essere o nidaso o ramengo, o
: brandito il lucido coltellone... lo immerge nella pancia dolce della vittima marzapanina
borghini, 1-151: luogo generale per lo collegio delle arti musicali, miner- vali
capitani e le persone marziali sogliono per lo più essere iracondi. siri, i-55:
marciale e l'amoroso orgoglio / per lo innanzi sogetto al mio valore / poiché
marcuriali e lunari. tesauro, 7-180: lo scorpion peggiore, perché seccativo e marziale
connaturale alla terra, ma acquisitizio per lo più da mescolanza di croco marziale.
una specie di balestra. -anche: lo strumento usato per il lancio; il
po'di silice e di quarzo: / lo fondo; aspiro; e soffio poi
quando corre asciutto cotesto mese e favorisce lo sviluppo e la buona costituzione di coteste
sta accosciato e regge con una zampa lo stemma gigliato della città di firenze.
. e. gadda, 6-256: lo smorire alterno, di tra le nuvole marzoline
» ch'è testimoniata concordemente da quanti lo conobbero. 3. agric.
: / dammi el coltello ch'i'lo vo'tagliare. finiguerri, 8:
e marzolini / dee lor perere stran lo star in gabbia, / come c'hann'
marzolino sarà raviggiuolo '; e vale lo stesso che 'chi non è in forno
e le basi navali nemiche; aveva lo scafo di legno o misto di legno
, accompagnata da giochi sessuali (per lo più nella locuz. fare la masa
; scavano il nido nel terreno o lo costruiscono con fango, appeso a steli
mascagnanaménte, avv. letter. secondo lo stile musicale di pietro mascagni (1868-1945
nostro olio ci richiederanno. / prima lo gitterei giù per un cesso, / ch'
per un cesso, / ch'io lo mostrassi loro; / ma le mascagnie fieno
2-9: davanti alla mascalcia è accumulato lo sterco dei cavalli ferrati durante la giornata
magagna, difetto, mancamento. e lo stesso che 'guidalesco '; ma
, magagna (e vi è per lo più connessa una notazione scherz.).
et andò molto tempo mascalzo- nando per lo mondo. = denom. da
fa una mascalzonata a vent'anni! lo sa, lui che vuol dire cominciare
-per estens. scritto che ha lo scopo di malignare, di offendere,
, briccone, monello (e per lo più ha valore di rimprovero benevolo o
c. malespini, ii-92-295: ella lo volle alla fine iscalzare: or fattolo
. lalli, 2-15: con man legate lo tenean boccone, / gridando: dàlli
v-135: « vergognati » gli gridavo mentre lo battevo. « perché vivi? perché
. vergognati ». pratolini, 1-111: lo prese per i risvolti-della giacca, spingendolo
il suo cor era poltrone, / non lo seguia che qualche mascalzone. d'azeglio
fu tratto da due robusti mascalzoni che lo fecero salire nella camera del capitano.
: allor la maliarda per il naso / lo prende e dice: su, mascalzonaccio
gusto molto delicato; viene usato per lo più nella confezione di dolci.
bronzo. dossi, i-165: chi lo conobbe?... una mangia-dornii a
maselle erano de statura assai longe e lo suo collo eli'era tanto breve. machiavelli
improviso il forte stringimento delle mascelle ce lo dimostra spasmodico. carducci, iii-3-101:
bordo inferiore dell'osso mandibolare (per lo più nei quadrupedi). giamboni,
quadrupedi). giamboni, 8-i-55: lo nostro signore dio li dava grazia che
orca]. 3. per lo più al plur. parte interna della
un'abituale voracità e ingordigia (per lo più nell'espres- sioni: essere fornito
lavorare di mascelle: mangiare, per lo più voracemente; masticare concitatamente. sacchetti
che... / non meriti che lo tuo morso e 'l freno / per forza
premerle l'una contro l'altra, per lo più in segno d'ira, d'
percioché si trova nella masciella, fa chi lo porta non mai stanco.
ganascia grossa e pronunciata (e per lo più è detto in senso iron. e
una comunità; di rappresentare, dato lo scopo agreste e propiziatorio del carnevale,
20-131: a cinque ore di notte lo mandai a comprarmi un pen- nacchietto per
: e perché non era modanese, lo rimandai per una di quelle da modena
una di quelle da modena, poi lo feci andare per una dozzina di stringhe
un cappuccio, ecc.) che abbia lo scopo di coprire e di rendere irriconoscibile
. per estens. costume, che per lo più rappresenta un personaggio tipico di una
di feste) che si celebrano per lo più a carnevale con travestimenti e con
medievali, impersonando nelle loro precipue caratteristiche lo spirito popolare e certi aspetti sociali delle
ripetuta trenta sere. verdinois 98: lo scarpetta, spodestata che ebbe la maschera del
: bella cosa era una volta far lo studente a bologna. la fierezza delle
in un'opera di scultura (per lo più come ornamento di una struttura architettonica
senza espressione, una maschera; finché lo sguardo gli sbandava appena. bonsanti, 4-255
di donna usata, tramontata, che lo specchio ha inciso con maggior autorità di
) che vengono stesi sul viso (per lo più di una donna) per coprirne
la qual, se pur si acconcia, lo fa così parcamente, e così poco
una sagoma di materiale opaco (per lo più metallo, carta, tela nera
dixe al mercante: « già teni lo effecto de la mia promessa, peroché questi
; / ma el savio intende e ridene lo stolto. savonarola, 5-i-348: in
: quanto più frenetico e incomportabile sarà lo stoltiloquio di confondere gl'intelletti e depravare
depravare i costumi e avvilire gli dei con lo sproposito di nascondere le speculazioni, così
quello né per chi l'uomo se lo faccia. -realtà immaginaria, illusoria
d'uccello tarpato e roco; a lo scrivere ed al poetare, del volare e
discorsi fo da coper- nicista, e lo imito, quasi sua maschera.
, infiammate concioni, lanterne magiche per lo svago, confessioni di anime travagliate.
e industriale ed è costituito, per lo pii, da una superfìcie di gomma
l'ordigno. dessi, 6-25: lo aveva accompagnato a cagliari, lo aveva visto
: lo aveva accompagnato a cagliari, lo aveva visto salire sulla nave col tascapane
metalli incandescenti; è costituito, per lo più, da una sagoma di legno
a scatola o di foratura, quando lo inviluppacompletamente). 28. medie.
, diffusa o a chiazze, per lo più associata a edema delle palpebre e
sull'addome delle donne incinte, per lo più a causa dell'aumento di secrezione
somministrazione di sostanze anestetiche, costituito per lo più da una coppa di gomma indurita
sul viso e sul collo (per lo più di una donna) per restringere
-anche: copertura facciale sagomata, per lo più di gomma, plastica, tela o
31. sport. dispositivo, per lo più di cuoio, usato dagli atleti
volessino / ballar, che 'l tempo me lo par richiedere; / e per questo
suo in maschera a compagnarla, e lo vestì da donna, facendolo andare innanzi
acconciò da fante e gli portava dietro lo strascico della cioppa. galileo, 3-4-155:
: e quel che deve avere, lo vuole '. -parlare con la
convenzionalismi, ecc. abbiano finito con lo stomacare e col togliere serietà a certi atteggiamenti
ghislanzoni, 18-99: le grida, lo sgambettio, i lazzi grossolani di queste
suo figlio vestito a femina? e lo perché cornelia a uomo? stupisco,
stati dipinti, pel mascheramento, come lo chiamavano. viani, 19-468: il
non è altramenti vile, come stima lo stigliani, veggendosi usata da poeti in
: la dama, accennato a fiorillo lo nascondersi dietro la porta della stanza ben
muro, mascherata la reità d'innocenza e lo spavento di sicurezza, uscì non punto
, reprimere. palazzeschi, 5-357: lo guardava, la donna, meditandolo e
amore... e se io te lo tacessi, se tentassi di mascherarne la
con accorgimenti stilistici, sottintendere (per lo più in componimenti letterari, opere artistiche
essi dicevano quello che dite voi, ma lo mascheravano con una certa malizietta e con
mascherò i difetti del greco, e lo fè più bello di molto. pellico,
la dissuetudine dello scrivere italiano avea portato lo stento; e la ricerca della peregrinità
della peregrinità nella imitazione de'classici, lo sforzo: i quali due vizi si
orrori della vita. soldati, 2-379: lo toccava lievemente sulla spalla e gli diceva
guardi, signore, si calmi: nun lo vede che la juve oggi nun gira
». -presentare sotto apparenze per lo più false, fallaci, ingannevoli;
di verità che seducesse gli sciocchi, lo spinoza l'abbigliò geometricamente. carducci,
loro s'era mascherato e, per lo essere sbarbato e di poca persona,
. presentarsi sotto determinate apparenze, per lo più false, fallaci, ingannevoli; assumere
carattere prevalentemente allegorico e caricaturale, per lo più durante il carnevale; corteo,
: conciossiaché si giudicò ch'egli non lo avesse già battuto per ubbriachezza, ma sibbene
degli abiti suoi, il trappola. lo interroga: non gli risponde. ecco volpino
, fatto poco serio, e, per lo più, degno di derisione, biasimo
la piaza che avesse a mente se lo andasse persone mascarate e stravestite, e
il dì di mercato, che è lo spasso de le mascare, e che già
carro allegorico. comisso, v-218: lo seppi giorni addietro quando andai al suo
su don jacopo e afferrandolo per le spalle lo rovesciarono. c. e. gadda
ogni rapporto col triste carro nero, lo smentisce il contegno. il parente l'
principe francese mascherato da italiano, noi lo subiremo. -che bada solo alle
forze che dio ha dato per difendere lo stato da tutte le violenze esterne.
sventolate sui combattenti della intesa per sorreggerne lo slancio eroico. g. bassani,
, per meglio assicurare il romito, lo servì con... ben mascherata
grosso maschereccio, acciò che, se lo uccel [artificiale] si voltassi sotto
. ant. disegno rappresentante, per lo più, un volto o una figura umana
piccola maschera; mezza maschera, per lo più di seta, velluto, raso
. per estens. persona mascherata (per lo più con riferimento a un bambino o
calzare, bilanciato nell'aria, agitava lo zoccolo con la mascherina rossa. savinio
mascherina rossa. savinio, 3-261: lo veste. calze di seta, scarpe di
sm. maschera grande e, per lo più, vistosamente grottesca, deforme,
bacchi, i venti: e per lo più si suole mettere alle fontane, per
ferma con le man sul tanche / e lo rimbecca con le labbra bianche: /
legno forniti di una cavità che permette lo scorrimento della scotta della randa; sono
perfetto, una miniatura. e lei lo sa, lo sa meglio di tutti,
una miniatura. e lei lo sa, lo sa meglio di tutti, com'è
il genere di femminile in maschile, lo che segue in « donnone, vedovone,
braccio alla greppia distese, / baiardo lo ciuffòe come un maschino / e in sulla
/ e in sulla spalla all'omero lo prese. leonardo, 2-228: se voli
pietro ispano volgar., 2-36: lo cuore di cornacchie maschie. fra giordano,
se tu sapessi, o uomo, lo dono che iddio ti ha fatto, che
o masgio o femina, ché io lo sento. s. bernardino da siena,
alla corona il ducato d'orliens e lo stato di milano. cellini, 1-3 (
e scoperto 1 panni coll'occhio vidde lo inaspettato figliuol mastio. sassetti, 156
et umana. citolini, 269: lo speziai di questi membri è diviso in
, / mostra vigor più che viril lo sguardo. zucchelli, 309: li prìncipi
trino, o voglian dire il pari e lo impari, insieme; e perché il
il pari si aplica alla femina, e lo impari, come più perfetto, maschio
si noma, per questo i pitagorici lo chiamarono numero matrimoniale. -composto di
canto? -che è per lo più svolto da uomini (unmestiere).
dall'ampia gola di bronzo, riempivano lo spazio tra le arcate della loggia di
di perfezione e commendatissime, sogliono per lo più gocciare o scorrere da terre dense,
questa testa. alfieri, 5-266: [lo stato] tutti i suoi maschi a
spesso intonato intorno ad alti roghi / lungo lo xanto; / ed i lor maschi
attributi fisici e le qualità psichiche che lo rendono attraente e desiderabile dalla donna.
genitali maschili. papini, x-1-889: lo fece mutilar bestialmente, facendogli strappare dai
che non è trapanata, e per lo più è terminata da un pallino. governi
stantuffo. leonardo, 3-428: vedi lo schizzatoio di sopra che, quando il
in ordine, che innanzi che esca lo autunno, d'avere gittato le due figure
asse oppure sviluppati in modo elicoidale per lo scarico dei trucioli (a seconda della
essere dentato, simile ai maschi che dànno lo oglio alle lumi d'ottone formate a
terrapieno. 19. involucro, per lo più cilindrico, riempito di polvere da
da le; e nel maschio ancora de lo [ecc.]. 21
o di aspetti tipicamente maschili (per lo più con riferimento a donna).
mangiar pernici / e giucar e voler lo mascolino, / sì come tu.
, e 'l mascunino e 'l feminino e lo singulare e 'l plurale. alberti
di esperimenti di caterina sforza, 146: lo masculo destemperato cum vino et unge li
, è di buon colore, per lo quale se comprende essere lei non freda
masenette. svevo, 5-274: tanto lo riconosceva figlio dellas laguna, che scherzosamente
riconosceva figlio dellas laguna, che scherzosamente lo chiamava 'masinetta'. -olivi, 53: in
pare che stimi overo conceda, né lo scrittore curi o ricerchi altro pregio che
amava tanto che elli [cesare] lo ritenne di masnada come figliuolo. trattati
condottieri. nomi, 5-12: maurizio lo spadon maneggia e taglia / quanto più può
un informatore, gli salterebbono addosso e lo condurrebbono in prigione. papi, 2-1-100
così vid'io quella masnada fresca / lasciar lo canto, e fuggir ver'la costa
. serdonati, 9-9: entrato poi per lo fiume all'insù, scoperse molti etiopi
, l'una o l'altra bottega lo vedeva coinvolto alla rumorosa masnada dei pittori
, sequela (e vi è per lo più connessa una notazione negativa).
in dosso l'abito del padre, per lo quale fu lasciato passare senza impedimento,
prezzo. galanti, 1-i-107: tale divenne lo stato delle nostre province, per difetto
dimensioni familiari, comprensiva di terreni per lo più adibiti ad allevamento del bestiame,
. moravia, 18-149: esibizionista! lo sapevo, guardone, sadico, masochista,
son deliberato mutare padrone, perché disse lo spagnolo che gli è meglio perdere che
ove d'imprimer passeggiando piacque / a lo spirito di dio tutte le forme.
calcagni. 5. quantità per lo più rilevante di sostanze, materiali,
tra via un oggetto idoneo, e lo circondano a tangenti, e lo vestono,
e lo circondano a tangenti, e lo vestono, indorandolo de'loro colori più
incolti, intricati come uno spineto, lo dicevano un degradato della famiglia umana.
6. quantità, numero (per lo più rilevante); abbondanza.
sunma. bencivenni, 4-41: se lo stendimento di tuo cuore è puro e
sino al fine orientale dell'italia terminano per lo più in vocali la massa delle lor
/ in basso e 'n alto segue lo piacere. 7. estensione nello
di piacere e di diletto nel quale lo sguardo si delizia, il petto soavemente respira
massa del sale. casalberti, i-41: lo comune di pisa mi de'dare,
più vasta di una società, per lo più priva di partecipazione reale al potere
di massa: fenomeno culturale tipico per lo più delle società con tecnologie avanzate e
giov. cavalcanti, io7: pregavano lo immortale che li riponesse...
principio in base al quale per battere lo schieramento nemico è necessario essere dotati di
producono effetto più vivo e più colpiscono lo spettatore. d. martelli, 74:
lotta coll'altre forze applicate a mutar lo stato del corpo;...
, giorno, ii-986: te con lo sguardo e con l'orecchio beva / la
fra due corpi fornisce egual peso: lo stesso volume somministra egual misura. foscolo
base di una materia plastica adatta per lo stampaggio a compressione o iniezione.
è mo'd'andare innanzi, ve lo dico: si bada a rimbottar sulla feccia
. cecchi, 6-248: il salmo egli lo declamava a orecchio, storpiandolo, massacrandolo
, storpiandolo, massacrandolo; e funzionava lo stesso, anzi meglio. 7
nel parlamento a porre avanti al governo lo spettro sanguinoso di alcuni contadini massacrati in
sgomberatori. moravia, ix-194: non lo vidi, né vicino né lontano,
, estetico, sportivo (e per lo più si riferisce a persone provenienti da
, che consiste nel praticare, per lo più da parte di persone professionalmente qualificate
all'ingrasso dei polli... lo sanno le massaie, che per quest'uso
sanno le massaie, che per quest'uso lo adoprano volentieri. imbriani, 1-40:
sempre a raccolta le massaie incuriosite e lo stormo irrequieto dei fanciulli. c.
della conduzione di un fondo agricolo per lo più di vaste dimensioni (e nell'
-anche: possidente, proprietario terriero per lo più benestante; mezzadro; fitta- volo
di massaro rosario farsatore, il fattore lo colse quasi sul fatto, un pomeriggio
. bernardino da siena, v-29: vorre'lo onesto [il marito], e
è un buon massaio, se non ama lo spendio, è pel bene che vuole
anni siete di casa, e ancora lo conoscete così poco? o veramente tanti
: effetto e strumento dell'operosità è lo sparagno e il buon uso del tempo,
loro pare. sercambi, ii-392: lo comune di bologna e maximamente 11 massari
preposti a uffici pubblici con competenze per lo più di carattere tecnico o amministrativo (
creato consolo, né io d'aver lo accettato ci dobbiamo pentire giammai. ordini
massaióne. pratolini, 9-1188: te lo immagini, quasi trent'anni dopo,
me, al mio animo: ma lo vorrei veder prudente e massaio. -con
se sentendo cavare il mele troppo ingordamente lo mangiano, perché negli altri tempi sono
parti d'un fiorino d'oro. medesimamente lo stesso valore si truova e pratica nel
, vi-654: carpentier è disteso, quando lo massano. il mulatto è seduto come
particolarmente compatta e robusta, usata per lo più per la confezione di tute da lavoro
. blocco di metallo, per lo più a sezione circolare, con una svasatura
una successiva lavorazione plastica a caldo che lo trasformerà in un semilavorato (e un
bianco afferrò con le tanaglie / e lo domò col maglio e col martello.
di forma squadrata e regolare, per lo più di pietra, o talvolta anche
stelle: / batiasse 'l vixo, lo peto e li masselli. = var
fienili, magazzini, ecc., per lo più di vaste dimensioni, condotto o
casa, letto, massaria, / lo penser molto m'afferra, che so errato
è questa santa reliquia? e buccio lo menò a una cassa, dov'erano altre
degli vaselli della masserizia della casa sopra lo suo corpo ispesse volte gittavano, e
privarlo con giustizia / giove ammone ancor lo venne / degli orecchi. -eufem
a fine, ed oggi ancora serve [lo sferisterio] per magazzino di legnami ed
-per estens. quantità (per lo più grande); abbondanza.
. davanzali, i-298: piacque veleno che lo facesse uscir di se e morire adagio
spie. -patrimonio culturale, per lo più confuso, farraginoso e inutile.
se il vagello è buono, il tintore lo fa per masserizia, imperò che,
a pagar con masserizia; / io son lo spenditore, e degli scotti, /
vero miseria. gelli, 15-i-341: lo avaro... chiama sempre l'avarizia
andando 11 fanciullo fuori, il lupo lo prese. paolo da certaldo, 155:
di spessore, messo in opera per lo più come sottofondo di pavimentazioni e di
: quella massa di sassi messa per lo più per lo ritto nelle strade sterrate sopra
di sassi messa per lo più per lo ritto nelle strade sterrate sopra di cui
: quell'unione di sassi messi per lo ritto nelle strade sterrate dicesi 'massicciato
talvolta di notevoli dimensioni), per lo più di forma tozza e compatta e
: la robustezza massiccia, provata, lo spessore delle braccia, non ne calavano uno
: nel mezzo [del giardino] sia lo spazio per un pratello, entrovi una
uccelli. con tanta leggiadrig è incredibile lo sgarbo di quei gridi, di quel massiccio
essenziale, vigoroso (uno scrittore, lo stile di un'opera).
sue canzoni, sonetti e altri componimenti lo stile è sodo, massiccio, pieno
tempo urtato contro la durezza massiccia, lo schifo, la noia di una 'vera
i cieli, si trovò col piè su lo sdrucciolo per rovinar nell'inferno; in
pensatore. il suo pessimismo... lo fa pensoso della presente realtà, estraneo
rilievo, gruppo montuoso, costituito per lo più da terreni compatti, spesso imponente
, con una delimitazione periferica che lo distingue dagli altri rilievi circostanti dal punto
alcune terre e villaggi, fabricati sopra lo stesso monte etna, non abbiano punto
di forma squadrata e regolare, per lo più di pietra, o talvolta anche costituito
5. per estens. ampia zona per lo più in rilievo e distinta da quelle
. v.]: 1 massilico': lo stesso che 'massile'. = cfr.
che si ammette universalmente e che per lo più nasce da una lunga esperienza (
proposizioni prime che sono verissime, che lo filosofo le chiama 4 massime '. b
. -teoria, principio astratto (per lo più in contrapposizione alla pratica, ai
-nella maggior parte dei casi; per lo più, di solito; per principio
lui pusillanime cittadinanza [di virgilio] lo svela, anche più che le ardite sue
la fiducia di alcuni compagni; che lo avevano guardato sospettosi nei primi giorni del
ospitale, massima- mente se gli ospiti lo intrattengono in materia di poesia, ama
, conv., i-xii-6: questo è lo volgare proprio; lo quale è non
: questo è lo volgare proprio; lo quale è non prossimo, ma massimamente prossimo
la nostra salute, si mostra per lo santo evangelio. giuseppe flavio volgar.,
questioni di diritto controverse (e per lo più direttamente rilevanti ai fini della causa
cioè di regole giuridiche astratte (per lo più nella locuz. massimare una sentenza
che l'uomo sia largo e liberale per lo suo amore, e massime ch'egli
sparta la fama di sancta gulielma ne lo reame de franza e de ungaria,
che la terra col mare era bene lo mezzo di tutto, ma che 'l suo
a torno al suo centro, seguendo lo primo movimento del cielo; ma tarda
prodotti possibili. ghislanzoni, 1-39: lo stabilimento di educazione diretto dal signor racheli
che noi potea d'altri ch'ella per lo figliuolo suo, però il si recò
principio, dicendo che con lei iddio cominciò lo mondo e spezialmente lo movimento del cielo
lei iddio cominciò lo mondo e spezialmente lo movimento del cielo, lo quale tutte
mondo e spezialmente lo movimento del cielo, lo quale tutte le cose genera e dal
italia il massimo onore, quando io lo veggo in fantasia su l'alpi giube a
sente quel piacere altissimo di beatitudine, lo quale è massimo bene in paradiso.
aritmetiche, si può osservare che per lo più sarà la più comoda quella che
forzati al massimo, io sentivo per analogia lo sforzo che ci costava quella conversazione squinternata
al massimo! impossibile! sarà stato lo spirito santo. piovene, 1-228:
segno divertente. landolfi, 2-195: lo sguardo possedeva in grado massimo la mirifica
impeto / di rumorosa frana, / per lo scheggiato calle / precipitando a valle,
fornito l'immagine deteriore e per lo più riduttiva dell'associazione nei paesi
massoneria. carducci, iii-24-90: me lo ristamparono [l'inno a satana]
e mastacco, maccianghero e fatticcio vaglion lo stesso, ma inferiscono sproporzion di grossezza
. gemelli careri, 1-vi-191: per lo vento forte, si calò il mastellero
, avendo l'avvertimento di mettere per lo meno due volte il giorno l'acqua
a chi mastica il cibo che a chi lo gusta; e chi puramente contempla,
a chi gusta il cibo che a chi lo mastica. a. cocchi,
appetito, in una trattoria dove nessuno lo conosceva, con un giornale appoggiato su
un bicchiere come sopra un leggio; e lo andava leggendo mentre masticava di mala voglia
finocchio, anici, gherofani, perché lo stomaco se ne conforta, e faratti
uno boccale. zucchetti, 201: lo stesso dico della colla che serve per masticare
. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare / delle ruote e il nitrir
al pregadi. machiavelli, i-iii-1318: lo pregavo di tali domande e disegni sopra
delle case. -accennare (per lo più di mala grazia, come forzato
la mia rabbia. verga, 3-83: lo zio crocifisso,... quando
turf ', il 4 club ', lo 4 steeple-chase ferd. martini, 4-252
: e che sì, ch'io lo sdruco; / i la mastuco male,
. palazzeschi, 4-253: -come se lo è saputo accaparrare, disse carolina desolata,
in bocca senza essere inghiottito (per lo più a scopo curativo o voluttuario)
foglia dello alloro masticate e postole sopra lo umbilico della donna. c. manzini
cardello in nido, in tal maniera lo notrirete. mollificherete prima con acqua delle
v.]: 'masticatolo ': lo stesso che masticatorio. idem [s
: noce moscada intera... tenghila lo infermo nella parte offesa tre ore,
masticatura2, sf. l'incollare o lo stuccare oggetti con il mastice.
delle malattie, 1-34: sia mundificato lo stomaco con mele rosato, con acqua
giallo e poi rubicondo... lo stesso mastice masticato muove egregiamente la salivazione
guarda! il rimmel? eh, lo credo allora che ti bruciano!
mal mio... e mandatemi lo scatolino della manna calabrese e masticina.
preferisse a tutte il mastico o sia lo smalto (di cui in venezia più che
e provvisto di giogaia; pelle per lo più spessa e robusta, che forma
giamboni, 8-i-186: dee avere lo signore grandissimi mastini per guardia delle sue
là giù 'l buttò, e per lo scoglio duro / si volse; e mai
mastino sciolto / con tanta fretta a seguitar lo furo. folgore da san gimignano,
accucciati sotto l'albero intorno a lui, lo guardavano con occhi umidi. silone,
regni bui. -come ingiuria (per lo più rivolta, in passato, agli
ti commise un innocente popolo e tu lo lasciavi a dilaniare a lupi e mastini
prodotto dalla penetrazione di microbi (per lo più stafilococchi) venuti a contatto di
la statura de'suoi individui è per lo meno uguale a quella dell'elefante. le
regione, il giovio, il cesalpino, lo stensen ed altri naturalisti avevano osservato resti
goffa e sgraziata (e, per lo più, ottusa e priva di intelligenza
col rovinarti moralmente e materialmente, te lo dico io! carducci, ii-i 1-205
, la fragilità fuggitiva del ciclista, lo buttano alla zanella. 4. opera
vaste ed esagerate proporzioni (ma per lo più sgraziata, massiccia, diffìcilmente leggibile
i-661: rivedo i mastodontici portoni con lo stemma dipinto sulla volta del sonoro androne
, esteso (ma anche, per lo più, sproporzionato, sgraziato, eccessivamente
s. v.]: 'mastoflogosi': lo stesso che 'mastite '.
, perciò la parte prodotta dallo sterno lo chiamarono 'sterno-mastoideo ', quella poi derivata
battito all'orecchio, e si risolve per lo più chirurgicamente. panzini,
di volume; è successivo per lo più all'allattamento. = voce dotta
scassa l'albero d'abete / levò, lo congegnò dentro la mastra, / e
e poi di là da mai. lo asserì il mastrante che nell'altra stanza
codice aragonese [rezasco], 3-259: lo ufficio della dieta mastrodactia debbia essere de
porzio, 3-278: entrate del re per lo regno... le mastro- dattie
la medaglia e col pennacchio. e lo fece sì gentilmente che 'l cuffiotto e
v.]: 'mastuprazióne ': lo stesso che onanismo. =
essendo in provenza e non più intra lo ellesponto l'armata turchesca parata a chiarire
mai masturbato, fino allora. quando lo seppe, luciano se ne meravigliò altamente.
al di fuori dell'accoppiamento, per lo più mediante manipolazione degli organi genitali (
spagnuola masvigliacca: / che non ve lo dicevo l'altro giorno, / senza
voleva il suo bel pezzo di matamà per lo stufato, se non fu invece il
e i mata- mori vigliaccheria è, lo ripeto, un attributo dell'amicizia più
riferimento a metallo prezioso filato, per lo più in similitudini letterarie, per indicare
buono spazio sudasse. -mitol. lo stame della vita umana, filato dalle
con un piede da quello istesso che lo suona, e ne seca continuamente col
esistenziali; mescolanza o convergenza, per lo più inspiegabile e indefinibile di pensieri o
impresa, questione, problema (per lo più nelle espressioni matassa arruffata, scompigliata
pensier d'anime basse / in vizio lo riduce, ognuno grida / che i balli
altra dilazione di altri trenta giorni per lo meno, nel quale intervallo la matassa
interrompere la continuità di un racconto, lo svolgimento di una narrazione. manzoni
cecchi, 1-1-322: adopera / un po'lo ingegno,... e trova
] vanno alla guerra, egli [lo stregone] dispensa ai soldati le corde di
codardia e libertinaggio, i giovani per lo più impareranno ciò che adesca più e
, 2-494: addestrandoli a ben comprendere lo scambievole commerzio che passa fra le discipline
quale leggiadrissima e matematica azione è per lo tempo un poco a vedere. considerar©
stato un cane (certi giorni se lo sentiva, nella pelle). pressoché
, fate luce a tale errore! lo spirito non ha voce, perché dov'è
speculativo e fa la sua operazione con lo 'ntelletto, che può le forme, per
si fa riconoscere dai nostri mattematici se lo sbasso di terreno di detto stato, per
nieri, 3-121: dicono 'mateo'anche lo scheletro della barca: carena e costole
, 469: quanti signori sonno per lo mondo che non dorjnono in letto, ma
non senta il cerebro, perché galeno lo fa razionale, non che sensitivo, ma
nella natura si considerano tre gradi, lo primo è nella mente di dio;
primo è nella mente di dio; lo secondo è nel cielo, ch'è strumento
, ch'è strumento di dio; lo terzo è la materia preadiacente: però ogni
l'autore è sommo buono, e lo strumento, ch'è 'l cielo, non
quanto certe cose si affermano essere che lo intelletto nostro guardare non può, cioè
si spoglia di tutte le sue forme che lo determinano, allora egli non è più
accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare proprio. leonardo, 2-59: la
magalotti, 23-220: quando voi dite lo spirito umano è materia, fate voi
il quale ha già precedentemente per termine lo spazio, ossia l'estensione (che è
. -per indicare genericamente, e per lo più con intento polemico o spreg.
una guerra: guerra d'emancipazione per lo spirito imprigionato nella materia. de sanctis,
, ii-n-77: sul terreno cristiano, lo spirito non è d'accordo con la
condannata a subire la materia, di cui lo viene a sciogliere la morte
corpi o realtà sensibili, appartenenti per lo più all'ambito naturale. latini
, o, sì come comparte / lo grasso e 'l magro un corpo, così
cangerebbe carte. intelligenza, 54: chi lo scalda al foco [l'abiscito]
, è di matera / che sette giorni lo calor v'è intero. nardi,
a torno al suo centro, seguendo lo primo movimento del cielo; ma tarda
dell'incendiario, va dove il vento lo spinge, e si trattiene a divorare dove
, e l'altro a fare / per lo perfetto loco onde si preme; /
ed il proprio cuore, spingendo materia, lo spiega e lo riempie. -materia
cuore, spingendo materia, lo spiega e lo riempie. -materia spinale: midollo
. redi, ié-ix-339: i mestrui per lo più sono pochi, scoloriti e simili
che d'essere, e per fuggir lo contrario, cioè di non esser tenuti,
de l'arte apparecchiata o vero a lo strumento. idem, par., 1-129
: il marmo è la materia nella quale lo scultore sculpise quella forma e figura che
compiuto di meraviglioso sopra la terra, lo sforzo suo tenace e costante per ridurre
. -materia prima o greggia (per lo più al plur. con valore generico
il lavorarle, trasportarle a'forestieri; lo impiegare nella cultura della terra, nelle
nella nazione, tenda ad impoverire relativamente lo stato. beccaria, i- 384
mancando la materia del legname in chiudere lo steccato, con ordinanza di cadavere de'
de lo steccato ch'elli desiderava. palladio volgar.
. c. battoli, 1-95: sotto lo ammattonato o smalto 10 veggo esservi posta
doni e la materia e l'artificio / lo facean prezioso e venerando. / mura
industriale (che è anche, per lo più, oggetto di scambio commerciale)
longa materia sòl generar fastidia; / lo longo abbriviare sòie l'om deiettare.
fare qualche sua leggiadra vendetta. chi lo volea occupato a turbare 1 consigli de'
'materie d'obbligo ': quello che lo scolaro è obbligato a studiare, acciocché
beccaria [caffè], 16: alcuni lo biasimono [il giuoco] colla fiducia
., 18 (319): lo conosco anch'io il signor don rodrigo;
virtude. ammaestramenti, 8: lo savio uomo ama d'avere amico, non
.. e credette ch'egli non lo avesse bene inteso, però che li parea
tutti questi siti, li cattolici pongono lo cielo empireo, che è a dire
e più importante materia delle marchiate è lo stare l'una squadra così poco disunita
questo adiviene per la penuria e per lo paramento delle materie delle tentazioni. pallavicino
proposizioni, fondate in quello che per lo più accade, e (per dir così
, poi che fu facto papa, idio lo riempiè [eugenio iii] di molta
fare alcune volte i matti, stimò lo bagnare le sue pelli non esser topi
materia. soldati, 2-455: scherzando, lo aveva perfino confessato a elena: «
dinanzi da l'avversario se ragiona, lo rettorico dee molta cautela usare nel suo
de la mente e sì ne cava lo cervello, cioè che li tolle la
. di che si può veder chiaramente lo esemplo ne gli elementi in fra i quali
faccia, che cosa si faccia, chi lo faccia, perché si faccia. piccolomini
, 1-1-45: molto è più forte lo fuoco di cristo... che 'l
, se v'è alcuna cosa che lo scuri, la faccia umana non vi
del senso intimo la base di tutto lo scibile, conducono necessariamente alla negazione di
si debbe fare se non come suona lo suo vocabolo, cioè oratorio. leggenda aurea
analogia dell'opera e del suo operaio lo vuole. bocchelli, 1-ii-546: il corpo
senso, distinta da quelle che ne riceve lo spirito: e talvolta l'una è
426: nella tensione dello studio, lo coglievano come degli accessi di furore materiale
operazioni corporee. nievo, 314: lo scrivere in cancelleria è lavoro troppo materiale;
lavoro piacevole. borgese, 1-93: quello lo afferrò per il collo e lo spinse
quello lo afferrò per il collo e lo spinse avanti, senz'altra violenza,
proprio vantaggio, come l'istinto naturale lo sospinge, tutta la forza materiale onde dispone
nondimeno vostra signoria che quel vittorio era lo stampatore del loro collegio, uno delli
nelle relazioni che la materia ha con lo spirito, come agente sovr'esso in realtà
con la stessa placida indifferenza, con lo stesso gergo materiale e gagliardo, le
gli indiani cuocono poi la terra con lo sterco e ne fanno un lor sale
senza modo. sacchetti, 195-88: lo re, come savio, intese il
dié comprendere. tasso, 11-ii-370: per lo più sono e debbono essere d'ingegno
mestier vile ed atto soltanto a coloro lo spirito de'quali comparisce tanto torpido e
. sacchetti, v-78: perché per lo detto peccato rimanemo grossi e materiali nel
d'ogn'altra: di maniera che lo stesso movimento materiale e meccanico degli organi
precederli e di farsi fotografare a pari con lo stivaluto nelle sue corse mattutino-energetico-sculettanti-naticanti verso
il più delle volte questo principio, e lo ha tirato a conseguenze troppo frivole e
senza data del secolo xv; con lo stesso numero di carte e di figure
ideale a cui lruomo aspira, per lo più non giunge a conseguirla se non
non afforzata da pensiero comune, ritrae lo stato positivo e materiale delle società,
terialone ': anche il goffo, lo sgarbato, il pedante. 4 materialaccio
. tornasi di lampedusa, 254: lo scalone era di modesto materiale ma di
assalto in caso di conflitto (per lo più nell'espressione materiale umano).
edilìzio nuovo. metastasio, 1-v-338: lo spettacolo del portentoso progresso che han costì
, il romanziere moderno fa precisamente come lo scienziato moderno. b. croce
teatro, se non sono con tutto lo studio impossessate e nell'azione e nei
, 1-xxxi-67: siccome la parola è lo strumento generale d'ogni discorso, così
produzione della vita materiale determina in generale lo sviluppo della vita sociale, politica,
spirito; colla miscredenza il materialismo, lo scetticismo epicureo, la negazione della coscienza
il movimento e lo communica ad altra materia, attribuisce alla
che muoia tutto e intero per sempre lo schah di persia, per esempio, e
di marmo. montale, 9-65: lo storicismo dialettico / materialista / autofago /
oggetto dell'occhio della mente, che lo intelletto si è, la cui vista eziandio
e la staél, il rémusat e lo schimdt, si fermano troppo alla tragica materialità
, e cerchiamo, non ciò che lo scrittore ha creduto di pensare, ma ciò
, la santità e il peccato, lo sfinimento ascetico e la materialità grossolana. alvaro
in quel suo albore la letteratura ha lo stesso carattere che mostra nella decadenza la
è affrancata da ogni materialità meccanica come lo spirito si affranca dalla materia. pavese,
reato; c'è un delitto contro lo spirito, che supera la lettera del fatto
non mancherebbe forse fortuna; ma non lo cerchi il lettore nelle nostre pagine, perché
che è stato offeso o di chi lo rappresenta. contro codesto materializzamento [contro
[contro le indulgenze] si ribellò lo spirito etico della riforma, prima restituzione
giudicar materiale, come: 'materializzare lo spirito umano, le operazioni dell'anima '
non sostanza, non si può confondere con lo spirito di cui parlava il vecchio spiritualismo
, che, contrapponendolo alla materia, lo materializzava già quando l'intendeva come sostanza
dall'esterno. gramsci, 1-68: lo studio dell'origine lin- guistico-culturale di una
l'errore dell'estetico è di voler dare lo spirito di un'opera implicato nella percezione
dell'opera stessa, di esprimere cioè lo spirito di un poeta con la stessa oggettività
. g. ferrari, i-63: lo stesso cristianesimo costituì la dualità del vero
. nel linguaggio della metapsichica, evocare lo spirito di un / trapassato facendogli assumere
nel mondo il nostro destino, e lo confida alle nostre sensazioni, al nostro benessere
coscienza umana, che mi doveva aprire lo spiraglio mera viglioso sulla veduta
, all'italia, che, non lo nego, incomincio ad amare anche materialmente
vivere materialmente nel grembo della terra, lo spirito pesante dovrà agitarsi tuttavia e vivere
impedimenti o per insuperabili difficoltà (per lo più di ordine pratico).
compensati esuberantemente. carducci, ii-2-254: lo faccio in brevissimo, quando mi sia accomodato
, clovis ', che è materialmente lo stesso che * lovis '. tommaseo [
materiati,... mancano per lo più di determinazione del concetto nella forma
tellettualisticamente o da estetizzante, ma il sistema lo voglio in me, più cieco,
culturale o da aspetti esistenziali, per lo più essenziali. dante, conv.
? « mentre che in me fu lo sangue », cioè la gioventute,
dalla parte dei greci si trasse innanti lo re xantippo, desiderando di vendicare la
fra giordano [crusca]: lo allevava maternamente con affetto grande. caviceo
dai suoi occhi di cui non avvertiva lo sguardo cambiato; e maternamente impudica,
impudica, pareva ad agostino che quasi lo provocasse e lo ricercasse. 2
pareva ad agostino che quasi lo provocasse e lo ricercasse. 2. ant.
2. dir. civ. lo stato o la qualità di madre di
carattere peculiare del loro stato (per lo più in rapporto con i loro doveri
tutela sia fisica sia economica (per lo più nell'espressione essere in maternità)
-congedo per maternità: periodo (per lo più di sei mesi) durante il
, / della bimba, che non lo sa: / sua sola, laggiù,
virginal così avea salvo, / come se lo portò del materno alvo. bandello,
lieve, / stima, ch'io lo proponga al voler mio? /..
materno ed alcuni fratelli e cugini, lo zio... negavasi di ricevermi
la madre al fanciullo, e però lo chiama 'materno '. boccaccio,
. tarchetti, 6-ii- 174: lo amava però intensamente, di quell'affetto pio
cui egli si avvicinò a lei con lo stesso tremore, con lo stesso orgasmo di
lei con lo stesso tremore, con lo stesso orgasmo di quando aveva conosciuto per
la prima volta la donna ed ella lo accolse materna, quasi... per
. pollone del castagno, usato per lo più per fare mastelli o pali delle viti
e altre tele perché gli uccelli non lo becchino e caccia cotali corbacchioni o ghiandaie o
estens.: qualsiasi ciondolo che abbia lo stesso uso. caro, 12-i-96:
che servono a gli altri, se lo fece venire appresso con un materozzolo,
pignola, che sottilizza eccessivamente e per lo più con eccesso di artificio.
frequenti in puglia e lucania, per lo più di origine pliocenica, caratterizzati da
originariamente costituito da un bastoncino per lo più cilindrico composto di grafite o di
vasari, ii-751: già maneggiava destramente lo stile e la penna e la matita
matita e 'l gesso, / e lo scalpro e 'l pennel. par ini,
, 133: magene seu matra da fare lo pane. gaiucci [acosta],
gaiucci [acosta], 49: lo stilo... è il mettersi in
matràccio, sm. recipiente, per lo più di vetro, di forma approssimativamente
e posta la lancia innanzi al tucul lo chiude e chi s'è visto s'è
secco, e di sua natura conforta lo stomaco e dona appetito di mangiare.
giovamento, / de gli dei diventato lo speziale, / verrai 'n grembiule e farà'
: madrigale. specie di pianta. lo stesso che partenio. 2.
concavitade della matrice, alla quale si getta lo spermo, 10 quale dalla matrice ricevuto
sovvenire alla femmina e alla matrice anzi lo parto e dopo il parto. quando
-di ammali. giamboni, 8-i-241: lo leone ingenera la prima volta cinque figliuoli
madre. boccamazza, i-1-453: quando lo ucello ha catarro incluso,...
può egli [il cubebe] confortare lo stomaco, mondificare il petto da i grossi
maggiori [vespe] sieno femmine, lo mostrò aristotele,... quando disse
della scienza, come la natura in genere lo è delle sue forme. b.
si trovi in tali congiunture, fu sempre lo stabilirle per sempre al corso presente.
parrocchia (chiesa filiale), riservandosi per lo più taluni diritti di natura giurisdizionale o
12. ciascuno dei moduli, per lo più riuniti in un registro o bollettario
flusso completo di schede perforate; per lo più è sistemata in testa al pacchetto
. e dice che le fece parere caro lo sventurato adornamento: e bene fu sventurato
vendicator del padre. marino, xiii-245: lo scettro e la vita / diedi in
hai? nievo, 768: reo lo sono e pur troppo, e d'un
giurano per dio e per cristo e per lo spirito santo e per la maiestà dello
annunzio, v-2-232: tra noi convittori lo sguazzalotro, figliuolo d'un ben fornito
matricole o del foglio di iscrizione, lo studente potrà supplire presentando le note de'
. v.]: 'matricola': per lo più ora intendesi degli studenti ammessi alpuniversità
velocità. -per estens. rinfresco che lo studente da poco iscritto all'università doveva
dalla matricula del paese, per passar lo stesso ufficio col zrini. =
fe'quei prima il ritroso e poi lo tolse; / ma la prega a tener
più del chiacchierone che del poeta, quale lo ci descrisse il doni nel suo comento
facessi il medico chirurgo; anch'io lo farei certamente, non potendomi dare a
, / per questa scimitarra e per lo mio / di già matricolato pulcellaggio,
annunzio, v-2-232: tra noi convittori lo sguazzalotro, figliuolo d'un ben fornito
: nell'università di pisa così addimandasi lo scolaro che si « matricola per fare
. panzini, iv-410: 'matricolino': lo studente universitario appena iscritto allo studio:
studente universitario appena iscritto allo studio: lo studente del primo anno obbligato a tributo
sarebbono nate le discordie fra la chiesa e lo 'mperio. serafino aquilano, 64:
pane a'suoi figli, e a tal lo dona / stranier cui meglio si darla
aretino, 20-199: così dicendo, lo vedrai storcere come un che vorria fare
degli sposi novelli deve stabilirsi (per lo più temporaneamente) nel territorio del gruppo
. che serve o è destinato a indicare lo stato di una persona sposata; che
volgar., 31-1 (505): lo suo matrimoniale letto aveva [clitennestra]
, o voglian dire il pari e lo impari, insieme; e perché il pari
il pari si aplica alla femina e lo impari, come più perfetto, maschio
maschio si noma, per questo i pitagorici lo chiamarono numero matrimoniale. 5
contratte. anonimo fiorentino, iii-53: lo imperadore federigo avea solo uno figliuolo legittimo
federigo avea solo uno figliuolo legittimo, lo quale avea nome lo re corrado: vogliendo
figliuolo legittimo, lo quale avea nome lo re corrado: vogliendo accompagnare questo suo
più sposa. voleva, e ciò (lo confesso) per consiglio mio e di
s. caterina da siena, i-188: lo stato nel quale voi siete del matrimonio
del pastore. panigarola, 155: già lo dicemmo davanti che de i sacramenti altri
quanto tali leggi prescrivono e avente per lo più valore solo di fronte allo stato
a un suo ministro e avente per lo più valore solo di fronte ad essa
francesco redi che voglio credere ch'ei lo serva [il genio del secolo]
che più essere sottoposta a matrimonio carnale, lo quale si comincia con allegrezza e termina
unione, commistione, rapporto, per lo più stretto e intimo, fra due elementi
concreto sia spirituale), destinato per lo più a generare o a produrre un
. -entrare in matrimonio: abbracciare lo stato coniugale, sposarsi. s
a famiglia di cittadini liberi e per lo più di nobile casato (e il
famiglia, padrona di casa, per lo più di nobile casato, di censo cospicuo
timidezza e i matamori vigliaccheria è, lo ripeto, un attributo dell'amicizia più
antiche basiliche cristiane, consistente, per lo più, in una galleria o in uh
quanto un vuole insino in dieci. per lo più ella è un sette o un
] bastino, la matta, lo stratto, la liena e 'l guanciale.
cavato il cervello, e che per lo più mangiasi fritta. 'com
. della valle, 3-191: passando per lo bazar, in luogo dove era assai
esprimersi alla mattaccina, comporre sonetti con lo stile del caro (cfr. mattaccino1,
in terra in acqua o in aria chi lo pareggi, nella lontananza almeno, e
nella lontananza almeno, e poi mattaccina lo fa rivoltar avido gli occhi al cielo
e creta, e fitto per tutto lo produce il terreno. magazzini, 67:
: chi fugge quel pericolo che per lo suo comune dee pigliare, mattamente si porta
, provvidenzialmente. simintendi, 1-6: lo componitore del mondo permise a costoro no
pigliare terra per fare nuova cittade, lo re iarba,... vedendo tanta
venuti, per punta d'arnje contradisse loro lo descendere in terra. giovanni da samminiato
muovendosi generano 11 tempo e questi ruzzando lo perdono. salvini, 16-639: temenne
ha un cuor di leone; ma quando lo piglia la mattana, diventa tigre.
una tal quale cautela: don ciccio lo intuiva a naso, e il dottor fumi
grossi che vengon di lontano, tutte lo sapevano, alla pietà, che era stata
: -e che mal ha ella? -chi lo sa, par maninconia, più che
nieri, 3-122: 4 mattarano ': lo stesso che mattacchiano, pazzarone.
, giuro a 4 dios 'che lo matteremo ». e. cecchi, 6-331
. sono tori omicidi, o che per lo meno furono molto duri a farsi mattare
li carnefici vennero, e crudelmente mattarono lo corpo suo... « tu vedi
, / cui non mattasse in mezzo lo scacchiere, / di cortesia e di magnificenza
: una piccola folla sul greto attendeva lo sbarco dei passeggieri per l'ultimo scalo
e lavora da undici anni. i tecnici lo chiamano il più scientifico tra i matadori
crociera di ortopedia, osteopatologia e traumatologia lo ebbe trionfatore -e mattatore, come si diceva
del gioco di carte hombre, cioè lo spadiglio o asso di picche, il
sortoli, 2-2-180: condottisi giù per lo fiume tutti ubbriachi a sollazzarsi e matteggiare
, e ne facciamo un mattellino e lo riportiamo al setaiolo. = etimo
però ch'ell'apre lume che mostra lo bene e l'altro de la persona chiaramente
e disse allora tristano come dinadano era lo più disamorato cavaliere del mondo. leggenda
più di mei / quand'io cambiai lo senno a le matteze. / cad io
tutti senni, / ch'io diedi altrui lo senno e me lo tenni. latini
io diedi altrui lo senno e me lo tenni. latini, i-2012: ch'egli
matezza. capellano volgar., i-77: lo troppo ridere dimostra mattezza, e le
... / e fosser fatte a lo piacer meo fine / figlie e moglier
corrente con uno subito ispaventevole busso; per lo quale le disusate zinocchie forte ispaurirono.
gaie mattie, ho quasi sempre trovato lo scettico serio. tecchi, 12-19:
albertano volgar., 1-39: ischifèrai lo consiglio de'folli, perciò ch'e
bibbia volgar., i-24: chiamò iddio lo firmamento cielo; e fato è,
firmamento cielo; e fato è, tra lo vespro e la mattina, lo dì
tra lo vespro e la mattina, lo dì secondo. petrarca, 255-4: la
firenzuola, 45: perciocché la mattina lo ingegno suole essere più svegliato che di
. /... vidi parte ne lo stremo / vincer di lume tutta l'
periodo di tempo che si prevede per lo più fortunato; avviamento di eventi,
circostanze, situazioni che si presentano per lo più sotto felici auspici. 5.
, x-16-78: l'aspetto mattinale della città lo impressionò vivamente: tutti i negozi si
la sposa di dio surge / a mattinar lo sposo perché l'ami. buti,
3-327: 'a mattinar', cioè a dire lo mattino, e dicendolo, a lodare
mattino, e dicendolo, a lodare 'lo sposo. ', cioè iddio padre
selve di giustagnana e di terrinca, con lo schioppo a tracolla, insidiando quante volpi
le ore di luce antimeridiane (per lo più in funzione di compì, di
'a rivederci nella mattinata; nella mattinata lo farò '. massaia, v-37: verso
arare. nella mattinata / ci fu lo spruzzo d'una scosserella. tozzi, vi-437
anche: composizione lirica, costituita per lo più da un numero imprecisato di rispetti,
che si svolge nelle ore diurne, per lo più nel pomeriggio, talora anche di
in cui l'alba si fa per lo più al mezzodì, la vera 'mattinata
prime visite. borgese, 1-41: lo ridestò un'ora dopo la campanella della
pisis, 1-532: il mattiniero, che lo vede passare lungo le vie deserte,
solco dell'aratro lento; / e lo scoppiettìo trito senza fine / del pettirosso
veniva di qua, mattiniero, / lo strido di rondini folte; / di là
il risveglio fu così penoso, che lo fece saltar fuori dal letto prima che
prima che le sue stesse abitudini mattiniere ve lo invi tassero.
, 3-45: lege nove emponote perfine a lo mai- tino: / emprende esto camino
tra le chiuse imposte, / per lo balcone insinuava il sole / nella mia
. intelligenza, n: levasi a lo matin la donna mia, / ch'
non suo, che i villani / lo rincorrono e vogliono morderlo, sotto il gran
ellade / d'omero al canto e a lo scalpel di fidia / lieto sorgesse nel
. uguccione da lodi, xxxv-1-611: lo criator del cielo molto glorificar /.
letere e i quali no po avere lo dito ufficio, diga xii patre- nostri
per tutta la quaresima magiore e per lo advento e nelli dì di dominica ad ora
quaci non si mosera -se no aio de lo frutto, / lo quale staci ne
no aio de lo frutto, / lo quale staci ne lo tuo iardino: /
frutto, / lo quale staci ne lo tuo iardino: / disiolo la sera
iardino: / disiolo la sera e lo matino. g. cavalcanti, i-125:
cielo d'alcamo, 26: tu me lo lasci vivere -né sera né maitino.
. tavola ritonda, 1-181: essendo lo re per la sala bene mattino,
xxviii-193: mostrati d'essere stolto quando lo tempo e la cosa lo dimanda, che
stolto quando lo tempo e la cosa lo dimanda, che grande savere è in
quel tempo, universalmente amato: molti lo giudicavano una testa matta, un avventuriero
-sostant. bonagiunta, lxiii-83: lo saggio aprende pur senno dal matto;
, come credono i matti, ma dio lo governa. giannone, 1-88: non
la dona davanti la brigata, / lo suo marito pur sì la guardava; /
, né menare cum la man né con lo dì, né levare la testa né
prenze e di ciuriaci erano, per lo capestro tirò fuori ciuriaci. gherardi, iii-63
tempo che non possa pensarvi, talora lo guarisce dalla pazzia. di capua, 1-153
soldati, x-181: capiva benissimo che lo si trattava più da matto a non
per la testa a chi non lo sa e non lo crede. g.
testa a chi non lo sa e non lo crede. g. gozzi, i-2-95:
: de fare ami- state / certo lo tardare parerne matto. -con uso
chi ora non crede esser matta impresa lo scrivere distesamente una storia universale? guerrazzi,
-accanito, indefesso, frenetico (lo studio). leopardi, iii-127:
, e piu: sapendo che gli studi lo ammazzavano. papini, iv-495: il
papini, iv-495: il matto studio lo fece deforme, l'arido pensiero lo
lo fece deforme, l'arido pensiero lo fece scettico e pessimista. -incontenibile
di matte piattonate con la persona ne lo spazzo; altri giunto al mezzo si ferma
). viani, 10-226: me lo potessi far segacchiare io questo po'po'
nelle corse matte occorrevano in qualche uomo, lo stracciavano. boine, i-37: ma
/ finché un giramento di testa / lo smemora di tutti i mali / fra
e poco resistenti degli uccelli, per lo più nascoste dalle penne più grandi e
: chi [invidia] la sublimità e lo splendore de'fuochi matti, che guizzano
ai razzi matti che ricadono, dopo lo scoppio, spappolandosi in mille fuochi,
, ma imo che sapevo io non lo conosceva e fu felice di impararlo.
alla vesta, rispose: e io lo conosco alla bestia. manzoni, pr.
mi buttai sul motivo di prima e lo suonai come un matto. -con
matti. bontempelli, ii-1020: brunetta lo cacciò via burlandolo e ridendo come
perché volere a ogni patto / che lo sperar sia da matto / e che
ne la vasta fornace è liquefatto: / lo cavano indi e co i braccioni loro
crede il niego un bene, e non lo concede. tu lo credi un male
bene, e non lo concede. tu lo credi un male, e lo reputi
tu lo credi un male, e lo reputi aggressore. finalmente te lo accorda,
, e lo reputi aggressore. finalmente te lo accorda, e tu gioisci da matto
, e il mandolino, andando per lo stradone nel buio, lontano dalle case
al manicomio: per indicare, per lo più in senso iron., la dissennatezza
, 20-230: -che disse il barone quando lo seppe? -che era stata una mattacciuola
. mattàccio. sercambi, 121: lo senato, vedendo il senno di merlino
guerreri. nievo, 108: ma non lo sapete che è un mattaccio, e
1-38: aveva bisogno di rosai perché noi lo burlavamo dei suoi fiori scempi, e
.. d'oro son d'oro, lo ha. detto il ministro. il disegno
orefice si direbbe: a matto; lo che significa con più esattezza la cosa.