per ed autenticati verso lo stato, ed imitato poscia dalle altre
foco per sé, se facciano scrivere in lo libro delli focolari. processi ed investiture
sia messo a scripto al libro de lo specchio. -libro del tocco:
messer ludovico albinello, allora capitano, lo ha condennato, e la con- dennazione
riprodotte su bende lintee o, per lo più, su rotolo papiraceo, gli egizi
quel che patì il redentore e dal perché lo patì. vittorini, 5-215: sono
vita nova'. idem, xx-59: lo giorno che costei nel mondo venne,
che 'l preterito rassegna', cioè rappresenta lo passato, cioè della memoria mia, che
memoria mia, che come libro rappresenta lo passato. tasso, n-iii-721: e 'l
dallo stato embrionale, accrescendosi continuamente durante lo sviluppo primario della pianta e completando la
libro: eseguire un brano musicale seguendo lo spartito. castiglione, iii-95: bella
giurare a le sante dio guagniele, toccato lo libro, lo detto officio fare e
sante dio guagniele, toccato lo libro, lo detto officio fare e portare a buona
v.]: 'lasciare i libri', lo studio, darsi ad altra professione o
venderli, ma di vendere colle carte lo spirito che non c'è e l'onore
. moretti, iii-43: è per lo più gente ordinaria, e la buon'
nella memoria (con riferimento, per lo più, a benefici ricevuti o a
frequente, il parlarsi, l'appoggiarsi, lo studiar al libro dello specchio tutte le
codice aragonese [rezasco], 2-49: lo officio avite ad casa nostra de governare
? -dimin. (e per lo più spreg.). libèrcolo; libercolétto
questa, che son tre tomi e replicano lo stesso o ritrattano, se ne faccia
: l'antica liburnia.. per lo molto studio della navigazione, diede nome alle
d'una pelle di lupo, e lo fa quindi errare per la città e le
il demonio, secondo essi, non lo trasforma propriamente in lupo, ma gliene
frane fora l'aqua ben e poi lo pista ben e distempera con el bianco
tagliò la testa e fuora delle licce lo misse. andrea da barberino, i-189
. andrea da barberino, i-189: lo re adirato fece molto strignere la terra
lancetti, xii-3-282: 'liccia': lo stesso che 'lizza', cioè riparo, trincea
: sia tenuta la testrice di portare lo telo con liccio e col pettine alla
mento d'altra persona, che tuttavia lo riguarda. = deriv. da
mondo errante / licenza di combatter per lo seme / del qual ti fascian ventiquattro
titolare di un diritto civile (per lo più di natura patrimoniale) o di
dolersene al cardinale. subito intesolo, lo fece chiamare in sua presenzia, e cornandogli
era la casa sua, e come egli lo pasassi, pigliassi licenzia a sua posta
di allontanarsi, che, accompagnato per lo più da manifestazioni di stima e di
licenzia di partirti, ma lascia qui lo tuo cavallo, e per la via onde
: sdegnato il tiranno con mal viso lo riguardò: ed ebbe a dire che
cavaliere, prese possesso della città che lo riconobbe pel suo signore e padrone.
rinnovare il contratto alla prossima scadenza e lo invita a liberare e a riconsegnare l'
, consentendogli il compimento di atti o lo svolgimento di attività che altrimenti gli sarebbero
d'estrazione, di che vi pregai lo scorso ordinario, sieno tronche tutte le difficoltà
verace, per questa mia vittoria, tegna lo campo de la mente di coloro per
; novità di stile (giudicata per lo più negativa- mente, come ingiustificata e
il vocabolo del « lago » per lo vocabolo della « padule », usando la
del potere politico da parte di chi lo detiene. m. villani, 7-1
: cinque cose son quelle che domano lo popolo: la licenzia, lo pianto,
che domano lo popolo: la licenzia, lo pianto, la fame, la battaglia
, la fame, la battaglia e lo poco saper di molti. nannini [ammiano
. -in senso concreto (per lo più al plur.): atti
lussuria. -in senso concreto (per lo più al plur.): atti sregolati
offenda. buti, 2-139: usa lo colore che si chiama licenzia, che
si chiama licenzia, che l'usa lo retorico quando riprende li maggiori. varchi,
di dar licenza al dolore, non lo lasciava mai solo. giuglaris,
, xxviii-437: de celo deo venire lo rege de lo munno, se licenzia forse
de celo deo venire lo rege de lo munno, se licenzia forse a. tti
parlando: espressione familiare, e per lo più ironica, con la quale preventivamente
licenza di pescare a terranuova, era lo stesso che far loro dono di tre
altro. anonimo, xliii-461: fatto lo convito e finito, medea di licenzia
lui era seduta un'altra signora, lo presentò sottovoce per far intendere che sapeva
che, finanché viva io, nessuno lo possa stampare [l'orlando furioso] senza
, di quella porta in della quale lo ditto fuoco s'appigliasse, possano,
a farne ciò che piace loro; per lo quale licenziamento io veggio dare al detto
casi in cui il diritto del lavoro lo ammette, è dovuto alla libera e
responsabilità dei licenziamenti. levi, 3-75: lo sciopero cominciò. durò venti giorni,
; concedergliene la facoltà (ed è per lo più in relazione con una prop.
el conte ugo di pepoli questa matina lo aveano licenziato l'andasse dove el volesse
non era furto; poiché le leggi lo licenziavano. 2. lasciare andare
da quel corpo fino a tanto che e'lo avessero condotto a tolosa. mercati,
non sendo il ladro; perché non lo facciamo liberare acciò egli insieme con esso
. p. fortini, i-54: lo stiavone... licensiò la gondola e
qualcuno la facoltà di partire (per lo più con manifestazioni di stima e di
via, invitarlo ad allontanarsi (per lo più con cortesia, con gentilezza)
.. abate trovandosi allato veg- ghiare lo suo discepolo, maravigliossi e disse: or
4. costringere qualcuno, per lo più con modi bruschi ed energici,
ingiuriarlo. f. pallavicino, lx-1-197: lo licenziò, simulando con ogni possibile apparenza
licenziò, simulando con ogni possibile apparenza lo sdegno, per non darsi a vedere
iersera! oriani, x-26-127: poiché lo volete ed andate ripetendo con tutti che io
ho deciso il padrone a licenziarvi, ve lo dirò apertamente. pirandello, 6-468:
. se continua a portarsele in cabina lo licenziano. -rimuovere da una carica
sigilli a pitt, e dal servigio lo licenziò. a. monti, 677:
in congedo (temporaneo o, per lo più, definitivo) un soldato o
; / ché, senza capitan, lo imperadore / si può dir quasi un uom
573: 'licenziare le monete': approvare lo spaccio delle monete, trovate giuste di peso
senza far venire il suo amante su per lo tetto, come vanno le gatte,
, i-39-111: com'male tue ài uzato lo licensato e sciolto libbito che 'l mio
.. di non puonere in licenziatura lo stipendio de'giudici, se prima [
parola 'chiasso 'solamente per significare lo strepito de'fanciulli giocanti fra loro o
a quelle obbligazioni in cui iddio signore lo aveva costituito governatore da se stesso.
in repubbliche limitate ed econome, ove lo spendere licenziosamente non era permesso dalle pragmatiche
casa entrando e, secondo che il vento lo portava, da questa parte della terra
davanzali, ii-93: sessanta mila armati lo seguitavano licenziosissimi, più numero di bagaglioni
peso. andrea da barberino, iii-146: lo re, perché non fusse dato loro
ch'era nel mondo solo; / lo splendente novello astro di guerra / giace
sposa, l'illustre egregio sposo, / lo splendor di due eccelse magnifiche magioni /
, / tanto mi dà baldanza, / lo meo core, ch'è stato sua
, / costringe a gli occhi a veder lo peccato / e colpa cui li piace
entrar de la mascione dui deta fo lo passaio / e lo deiettar che n'aio
mascione dui deta fo lo passaio / e lo deiettar che n'aio ce passò co
. iacopone, 34-42: avaro entennemento fa lo ben deguastare / e deturpa l'amare
dell'anima. salvini, 39-iii-214: lo che non va molto lungi dall'ipotesi
gli rimandò la deità superna, / per lo mar de l'eteria, alta magione
, e 2 cappellani al battesmo e per lo magi- scuolo. idem, 2-674 [
e 2 cappellani al battisterio e per lo magisculo. = deriv. dal
, il satanismo, il magismo, lo spiritismo; le tavole girano, e
maisteri ordinati dagli antichi, e quello sermone lo quale, secondo li costumi delli antichi
: l'anima... per lo magistèro del dolore incomincia a co- gnoscere
cotal nome, lassandolo e a chi / lo merita e a chi si stima forse
era stata innanzi moglie, mostrava lo giovine per la madre e con maravigliosa
maestà del re, servò quella e lo magisterio della milizia. floro volgar.,
io: questi ordinò [tullio ostilio] lo maisterio della milizia e l'arte di
sua santitade, cominciarono molti a lasciare lo mondo e sottomettersi al suo magisterio. cesari
aventura, e non per maestero, / lo tuo risposo. b. corsini,
maestro. -anche: manifestazione, per lo più ostentata e presuntuosa, di competenza
tutto d'un peso; ma l'uomo lo trattenne a carezze sulla testa: lascia
che s'impossessa già dell'uditorio e lo lega a sé invincibilmente. carducci, ii-3-32
. carducci, ii-3-32: trovai quassù lo stuard e lo lessi con tanto piacere che
ii-3-32: trovai quassù lo stuard e lo lessi con tanto piacere che non potei
il volgarizzamento. comisso, 17-130: lo stile di casanova... diventa
in molti casi questo suffisso -àtico esprime lo stato, la dignità o il rapporto
da montemagno il giovane, 2-29: lo insigne onore e potente magistrato del quale
di quattro scabini. nobilita quelli che lo esercitano, con facoltà ai loro
falliti si risentimo, e il magistrato lo citò: onde egli si fuggì.
non che a esercitare il magistrato, lo rendeva. -per estens. sede
città. c. dati, 3-159: lo chiamarono a'consiglieri, senza però farli
nella carriera della magistratura (e che lo abilita all'esercizio di determinate funzioni giudiziarie
): da inquisitore, inquisitorio (lo sguardo, l'atteggiamento).
esercizio di un incarico pubblico (per lo più per scadenza di termini).
magistrato fa manifesto il valore di chi lo esercita. piccolomini, 1-339: prudentissima
magistrature del boiardo è ricordato, che lo fa vedere di buon naturale, contrario
, ancorché alberto magno con magistrevole insegnamento lo neghi. buonafede, i-n: per
de cortesia e de grand umiltae. lo indovinello, lvii-36: altri che io non
quale egli teneva molto caro, sicché lo portava continuamente indosso. barbaro, lii-
dalla ruggine. lippi, 1-1: canto lo stocco e il batticul di maglia,
arici, iv-221: in mille guise lo ferì, ma colse / indarno sempre
de la toga, e in vece de lo arguire ne le dispute interviene il litigio
o indorati, o alcuna abottonatura che passi lo suo gomito. sacchetti, 145:
sul tavolino un pacchetto soffice. filippo lo svolse con circospezione. -oh! che pensiero
sillabe e di versi, e te lo rendo perché tu riviva le gioie della giovinezza
avvistamento: rete di postazioni (per lo più fornita di radar) collegate a
atto del lavoro; e dicesi per lo più delle calze. -cominciare a guastarsi
maglia, dopo tanti anni che non lo facevo più. sto facendo un golfino.
/ che stu non guardi, tu non lo vedresti. d. bartoli, 3-201
che confeziona indumenti di maglia, per lo più a domicilio; maglierista.
v.]: 4 magliare 'lo stesso che 4 ammagliare 'per legare balle
. magliettina. capuana, 14-40: lo sguardo di stefano errava dalla spilla con
di particolare finezza e morbidezza (per lo più per abiti femminili, camicette,
non cade il colpo, ed ei lo sbatte e fugge. lippi, 6-100:
piombo sopra il capo del palo, sì lo percuote, che in non molti colpi
percuote, che in non molti colpi lo ficca nel terreno. 4.
ed ecco il fabbro che l'avvia, lo frena, / lo sferra, arresta
l'avvia, lo frena, / lo sferra, arresta, mentre soffia il vento
ed è destinata a produrre effetti, per lo più deleteri, di importanza rilevante.
potano dalle viti,... sì lo ficcò in terra a modo come si
faringe. ma i magliotti ti faranno comodo lo stesso. = dimin. m
al movimento della ferrea crosta che lo conteneva. fenoglio, 1-94: le
panzini, iv-393: 'magna charta'. lo statuto costituzionale inglese, la 'gran
omini era tirato a basso per coadiuvar lo alzar alquanto la galia. = voce
figliuoli andanti alla guerra consegnavano magnanimamente lo scudo foscolo, xiv-344: non so chi
magnanimità, sf. disposizione (per lo più naturale ma anche acquisita) a
ha bisogno della magnanimità, che move lo spirito a seguir l'imprese grandi.
quanto di speranza essi ci donano, non lo colgono gli occhi e gli orecchi.
dante, conv., iv-xxvi-7: lo sprone usa quando fugge, per lui
quando fugge, per lui tornare a lo loco onde fuggire vuole, e questo
vero magnanimitade, la quale vertute mostra lo loco dove è da fermarsi e da pugnare
g. villani, 7-io: lo re veggendo la magnanimità di messer beltramo
romano assai efficace, che in que'dì lo campo, dove annibaie aveva l'oste
t'ho già chiesto perdono. non me lo puoi rifiutare. c'è una magnanimità
proprii originali. tavola ritonda, 1-96: lo re marco era costumato in quello reame
ove regnava viltà di cuore, che lo moveva a pensare tradimento; e làe
e làe ove regnava avarizia, che lo menava alla invidia: e per tale
alla invidia: e per tale, lo re non era vago né voleva vedere uomo
: esser proprio de gli uomini magnanimi lo stimar poco la vita per servigio publico
? senza dubbio, perché la magnanimità lo rende impavido dinanzi al pericolo, dinanzi alle
pericolo, dinanzi alle spese; non lo smuove se non per grandi imprese. b
dante, conv., i-xi-18: sempre lo magnanimo si magnifica in suo cuore,
magnifica in suo cuore, e così lo pusillanime; per contrario, sempre si
al favellar tardo. monti, x-2-205: lo statuto? il magnanimo riprese, /
suonò più che mortale. / lo statuto? ed ardisce alma francese / oggi
orribili coorte. ariosto, 37-28: lo spettacolo enorme e disonesto / l'una
benché oda cosa che li dispiaccia, come lo pusillanime. tasso, 7-113: non
alle spalle di carradine che, magnanimo, lo mantiene; è lo scroccone ingrato,
, magnanimo, lo mantiene; è lo scroccone ingrato, il parassita astioso.
... al professore italiano, che lo invocava magnanimo. albertazzi, 230:
va', tien fidanza di servitori, io lo voglio scannare con un bastone; ladro
-sostant. iacopone, 20-7: lo magnare e lo bere è stato 'l mio
iacopone, 20-7: lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto /
/ e posare e gaudere e dormire a lo letto. -rifl. cornazano
tommaso di silvestro, 57: fu seppellita lo venardì... de po'manniare
se alcuno orsino volessi magnare, / lo colonnese non vo'star da canto.
dilapidare. caro, 12-iii-174: tutto lo scalpor che s'è fatto non è
una classe sociale elevata (ma per lo più non nobile), sia per l'
a'disegni delltmperadore cadeva per tanto che lo spruzzare speranze della scarcerazione del re,
. 4. stor. per lo più al plur. in età comunale,
stato. 5. stor. per lo più al plur. nobili proprietari terrieri
tuppo, 464: repensando che colloro che lo aveano accusato, era state li magnaturi
l'altra (in natura costituisce lo spinello), ed è usato,
color ferrugineo, che si trova per lo più nel mare indiano, e vi
/ e gli mostra ove il vento lo trabalzi, / se lo dilunghi o verso
ove il vento lo trabalzi, / se lo dilunghi o verso il plaustro lo alzi
se lo dilunghi o verso il plaustro lo alzi. c. e. gadda,
ojetti, iii-24: c'è anche lo sciopero dei ferrovieri. e un decreto
covava la fronte della sua figliuola con lo sguardo, come se ne volesse strappare magneticamente
a forte componente coercitiva, utilizzato per lo più per la registrazione dei suoni che
quest'antico incantesimo; ma la poesia lo ha interamente smarrito. invece della vasta
si estendesse il suo potere. egli lo aveva saputo superando tutti i limiti.
magnetici che mai. arbasino, 7-22: lo spettacolo è certamente magnetico, molto attraente
a porvi l'occhio per leggerne attenta lo scritto. mazzini, 23-360: devo
dove giunge la forza del sonnambulismo? lo ignoro; il solo fatto innegabile è
o più rapido o più risoluto, lo attraeva con una specie d'incantamento magnetico
3. ramo della fisica che comprende lo studio dei fenomeni associati con le proprietà
proprietà guaritrici (e poiché in precedenza lo stesso mesmer era convinto che tale influenza
artificiale, che con un vocabolo per lo meno temerario altri dicono del magnetismo animale
si trastullano vergognosamente col magnetismo, con lo spiritismo, con le tavole giranti e parlanti
... con due parole converte lo sposo: con due occhiate trasforma l'
dove giunge la forza del sonnambulismo? lo ignoro: il solo fatto innegabile è la
perché bello e di modi dolcissimi e lo stava ad ascoltare magnetizzata, fissandolo coi
lettera mia da mettersi sul petto, lo avrei caro e avrei caro di udire
della fisica che ha per oggetto lo studio del moto e delle proprietà di
innanzi alla magnificàggine / di ser lo podestà di san casciano: / e ringraziata
, spezialmente nelle omelie, ove per lo più i padri assumono la persona non
e provocandolo a pazienza e continenza, lo tosai e, vestito di abito monastico
e, vestito di abito monastico, lo rinchiusi in una spelonca nel monte,
imitarli, useremo queste voci solamente quando lo richieda la verità del discorso.
tr. (magnìfico, magnìfichi). lo dare con parole appropriate le
dante, conv., i-x-6: lo naturale amore principalmente muove l'amatore a
, 115: magnificando amore, / per lo tempo passato, / follemente ho parlato
e de'pagani si convertirono e magnificavano lo nome di cristo con uno santo timore
maddalena de'pazzi, ii-273: magnifica lo sposo della nostra virginità. cesari, 1-1-126
gente e bene diretti; e magnificherò lo nome tuo, e sarai benedetto. leggenda
o signor, l'anima mia / e lo spirito mio di tua salute. aretino
: mossimi prima per magnificare lui [lo nostre volgare]. e che in ciò
volgare]. e che in ciò io lo magnifico, per questa ragione vedere si
il carcame ignavo. -rendere sublime (lo stile). stigliani, 45:
ruppe spesso il verso, per magnificar lo stile. carducci, iii-6-359: gli antiquari
le cose d'italia, ma per lo più si stette in napoli ed attese molto
occhio ridotto in quiete ed abbondanza tutto lo stato di santa chiesa, restituita la giustizia
. in quelle parti dilatoe e magnificoe lo 'mperio de'cartaginesi. -abbellire,
dante, conv., i-xi-18: sempre lo magnanimo si magnifica in suo cuore,
magnifica in suo cuore, e così lo pusillanime, per contrario, sempre si
spiritualmente. anonimo, i-497: certo lo gioioso cominzare / isforza l'amorosa mia
conosciuto il tragedo delle feroci erine, dove lo avrebbe egli collocato, nel suo inferno
munifico; coraggioso; liberale (per lo più come titolo onorifico, in frasi allocutive
cavalca, vii-80: di magnificentissima bontà è lo amareil nemico. -per estens.
s'appella, alcuno lo definirebbe locuzione adomante, ed è magnificentissimo
magnificenteménte, avv. (attestato per lo più al superi, magnificentissimaménte).
come segno di deferente riguardo, per lo più nei confronti di prìncipi e signori
di opulenza, che si manifesta per lo più nell'eleganza, nello sfarzo degli
, erano le prime donne, per lo splendore del casato e per la loro bellezza
portamento, la magnificenza dei gioielli e lo stato di servizio. -decoro,
rotondità di un pomo ne denota talvolta lo scarso sapore. savinio, 83:
di un alto ideale; che ama lo splendore, il lusso, lo sfarzo (
che ama lo splendore, il lusso, lo sfarzo (e lo ostenta, promuovendo
, il lusso, lo sfarzo (e lo ostenta, promuovendo o compiendo o dando
... magnifica cosa fu dare iddio lo suo figliuolo per noi. ottimo,
. stor. titolo onorifico, usato per lo più nei secoli xv e xvi,
). -anche: appellativo preposto per lo più al nome proprio come segno di
abete, urla, per che cadde lo cedro, però che gli magnifici sono guastati
indiscreto di dietro... ve lo piglia al volo. cassola, 4-291:
magnifico. beccaria, i-278: tale sarà lo stile copioso e magnifico: un'abbondanza
legge ed una rapida successione di piaceri lo incantano. cesari, i-374: noi siamo
uno studio che immaginar non si può lo più utile per la roba, magnifico
dignità, famoso alla città, splendente per lo rinomo per tutto l'imperio e tutte
sul primo pianerottolo, ad ammirare. lo strascico faceva su i gradini un fruscio
di negro che non sapeva essere bonaria lo inchiodava concludendo: -magnifico! ma la
cosa inaudita. algarotti, 1-iv-16: lo inconveniente della magniloquenza, che è quasi connaturale
contrade un dragone di mirabile magnitudine, lo quale era chiamato boas, perciocché questi
del poema dantesco], la forma, lo ordine, le misure e l'artificio
grande, potente (ed è per lo più appellativo genericamente onorifico, soprattutto nel
, salvo messer rinieri detto, perché lo trovò magno uomo, non volle farlo
vedesse carlo e non avesse paura e non lo temesse, tanto è franco re e
e che e'venne uno re con lo exercito e preseli e misse in galea
pace, v-204-20: comandòlo l'altissimo e lo magno, cui dio mantegna, che
cui dio mantegna, che li fusse dato lo suo dimandamento a la sua volontade.
ché suo pregiar è despregio / e lo despregiar pregio? dante, inf.,
-nobile, elevato, generoso (tanimo, lo spirito, il cuore); cortese
magn'ho. chiaro davanzati, liii-30: lo vostro asultamento / vegnente è gaio e
ai magni critici, la quale forse ora lo stesso autore... è costretto
/ venut'è al campo sengnor che lo sporta. b. corsini, 8-8:
). viani, 14-141: ora lo cerco, questo magno formaggio, e
magna capitana, / la dov'è lo mio core nott'e dia. a.
li occhi rivolgi al logoro che gira / lo rege etterno con le rote magne.
magno atlante. arici, iii-308: lo stellato olimpo / tutto si regge in
ciel, che più il disia, / lo rapirà col magno uccel di giove.
(un libro); che contiene tutto lo scibile. dante, par.,
, / ch'ei prese, chi lo sa? per un mercato /..
magno / e duro freno, non lo ritenea, / come al sicuro fu,
ch'ognor in te pregio regna, / lo cor mi stringe. 24
xxix-42; amor, talent'ò magno / lo dì vedere sole, / come di
, iii-31: sulle coste... lo scambio divenne facilissimo, ed arti ed
e america settentrionale, con foglie per lo più intere e alterne; fiori generalmente
a forma di follicolo (contenente per lo più due semi), riuniti in
e semplici, fiori, per lo più ermafroditi, solitari o riuniti
che hanno per carattere un calice per lo più di tre sepali rotondati concavi,
., nella locuz. il piacere, lo spasso del magnolino: piacere o godimento
una strada fangosissima; essendo domandato perché lo aveva fatto: « per piacere »
crapulanze dela gola / da parassiti lo vi e da magnoni. =
, le scienze occulte (ed è per lo più considerato come dotato di facoltà e
la verità. tassoni, 9-41: ecco lo scudo mio; / ch'or veggio
o caro a lui, in ogni modo lo farei! ma qual modo? spero
in strisce parallele separate da fossi per lo scolo delle acque. -in senso concreto:
l. martini, xxvi-2-221: ecci lo studio, sonci le mangone / che ci
. bocchelli, 9- 104: lo stabilimento odierno fu fondato dal granduca leopoldo
falconeria volgar., i-1-109: quando lo tuo uccello prende la carne con lo
lo tuo uccello prende la carne con lo becco ed immantinente la gitta via, dei
per forte passione d'animo che opprima lo stomaco. govoni, 1146: è
un magone! avete buon tempo, ve lo dico io. = deriv.
ibidem [tommaseo]: è uno in lo tuo regno, quale ha lo spirito
in lo tuo regno, quale ha lo spirito di dio, che tuo lolo lo
lo spirito di dio, che tuo lolo lo fece principe sopra tutti li suoi satrapi
sobriamente. machiavelli, 737: lo studio di parigi è pagato del- l'
le spese: ricevere o (dare) lo stretto necessario per sostentarsi. andrea
egli non fusse brunoro, e la reina lo fé rimettere in prigione e ordinò ch'
tenore di vita molto modesto, per lo più in seguito a gravi difficoltà finanziarie
asta leggiera, fine, sottile, per lo più allungati, così detti in opposizione
corporeo; può essere costituzionale, per lo più ereditario, o acquisito a causa
e la prepotenza, esso produceva sempre lo stesso risultato: una volgarità disumana riconoscibile
è la magrezza; e quando te lo vedrai innanzi ricco di particolari, se
carcano, 213: l'amico, lo conoscete, è un magricciuolo, uno scempio
se ne porìan far due, ben lo vedete: / così è fatta magra e
e venne il gran vasello / de lo spirito santo, magri e scalzi, /
, nervoso; e, presentatose nante lo cospetto del re, lo re, vedendolo
presentatose nante lo cospetto del re, lo re, vedendolo tale trasformato,
, o, sì come comparte / lo grasso e 'l magro un corpo, così
volume cangerebbe carte. buti, 3-55: lo grasso nel corpo significa la rarità e
e 'l magro la densità, e come lo corpo composto di grasso e di magro
messisburgo, 69: questa pasta fa lo effetto da magro che fa la pasta
molto doppia. piccolomini, xlv-37: lo faranno star due ore a disagio ad aspettar
sguazza, e con sì magri tratenimenti lo intertengano a tavola. commedia di polifila
anche nei giorni di astinenza (per lo più pane, pasta, frutta,
non argillosi (ed è, per lo più, poco plastica, friabile,
si voglia pietra minuta si debbe dare lo intriso più magro, alla pietra esausta ed
. serra, iii-596: oggi è lo stesso campo e lo stesso sole che cuoce
: oggi è lo stesso campo e lo stesso sole che cuoce il terreno calvo
di qualcosa (ed è, per lo più, in relazione con un compì
/ ch'è magherà di lume, lo vagheggia. d. bartoli, 1-6-36
). leonardo, 2-300: come lo specchio si transmuta nel colore del suo
, una rendita, un patrimonio, lo stipendio, il salario).
. fioretti, 2-1-32: conciossiecosa che lo scambiare i luoghi e i riti e i
e dolcissima la lingua: e se lo stile apparisce magro nelle molte che italianizzò
fantasia e di cuore, ivi è lo spirito stesso inquieto della sua solitaria grandezza,
spirito dolce. castelvetro, 4-326: lo spirito... quando è magro si
leggiera, fine, sottile, per lo più allungati, così detti in opposizione ai
buoni e propri della natura dell'animale lo nutriscono e l'augu- mentano e lo
lo nutriscono e l'augu- mentano e lo fanno grasso; e i cibi rei e
e strani alla natura dell'animale non lo nutriscono né l'augumentano, anzi 10
e fanno macro. pavese, 10-42: lo zelo l'ha reso ben magro /
inutilissime cognizioni... fanno magro lo spirito. carducci, iii-25-194: ella
vita; e però, quanto può, lo tiene magro con gravezze e gabelle.
vuol ben dal popolo, / lo tenga magro. 21. dimin
-magrolétto. tesauro, 2-121: lo stile istorico... vuol essere più
della persona. pecchio, 116: lo trovai un uomo piccino, magruzzo,
. e sm. suino giovane, per lo più castrato e non ancora sottoposto all'
egli ha errato;... se lo fa mai più, punitelo. chiaro
paura / non ho di perder mai lo suo disio. dante, purg.,
. interrogative dirette o indirette, per lo più con valore rafforzativo o enfatico.
/ di quella, che sorpreso hame lo core? dante, inf., 28-1
contrasti al mio voler fortuna, / lo spirto delle membra, che devote / ti
eventualmente, possibilmente (ed è per lo più in relazione con una prep.
incapace di un solo pensiero: dio lo sa! crusca [s. v.
il brunel- leschi] sempre nella mente lo edificio di detta chiesa di firenze,
detta chiesa di firenze, se per lo passato v'aveva messo diligenza, ora
che non ci vediamo più. tutti lo suppongono. monti n'è sicuro, e
o ripetere un sì tante volte detto; lo ripetè e fu monaca per sempre.
iacopone, 22-25: l'acqua, lo vento posa: la lengua nequitosa / non
2-54: questa donna... non lo amava, non l'aveva mai amato
non l'aveva mai amato, come non lo avrebbe amato mai. pascoli, 35
a sentir l'avvocato ormenta, egli lo aveva così grande, così tenero,
e in questo caso si trova per lo più in posizioneiniziale). compagni,
: ha sempre dimostrato l'esperienza, e lo dimostra la ragione, che mai succedino
. -in costrutto ellittico (per lo più come espressione di protesta, di
. citolini, 323: ne lo speziale sarà il molino d'acqua e
: del mese de natale / toge lo bon mazale. crescenzi volgar., 9-77
il montanaro, siccome necessità di tutto lo sprona. il suo lavoro nella montagna è
ecco cos'è e io cretina che lo credevo un ragazzo a posto ». pratolini
sue sbornie in casa mia; 10 lo metterò alla porta: vedrò se avrà il
. morirà come un maiale, io me lo vedo. -prendere, pigliare un
'quel brutto maialassó '... lo chiamava sempre il cameriere che avevamo,
torpido e inerte (determinato, per lo più, da un'eccessiva pinguedine)
fisica e morale e spirituale di puttanella lo trascinava a cotesto. egli poi l'ha
1- iii-170: consigliavan questi dotti lo svago e la vita animata,
], le sue tendenze simboliste e maiestatiche lo portano piuttosto all'antico testamento che al
: * maieutica ': arte di promuovere lo sviluppo degl'ingegni, di aiutarli a
no affatto, certamente no (per lo più in frasi ellittiche).
maggio. anonimo, i-481: lo meo sire, che m'à in potestate
à in potestate, / a lo 'ncominzamento l'impromise / di ritornare a lentino
faba, xxviii-17: l'arbore in lo mese d'aprile... mon-
d'aprile... mon- stra lo bello maio e la fresca verdura. dante
. citolini, 498: con lo scoltore sarà la scoltura, lo scol-
: con lo scoltore sarà la scoltura, lo scol- tore, gli scalpelli e le
: col finir del secolo xvi cominciò lo scadimento del lavoro e del commercio,
9-225: talvolta la rosina o la lisa lo pilotavano, lo guidavano...
rosina o la lisa lo pilotavano, lo guidavano... fino al maiolicato sacello
maionése, agg. salsa maionese (per lo più semplicemente maionése, region. maionésa
granelli, chicchi) di colore per lo più giallo, disposti in file parallele
di seconda semente. lazio. soddisfacente lo stato del maiz nelle paludi pontine ».
. * temporibus illis 'ci fu chi lo tentò ribattezzandolo 'maice '(soderini
, disse panfilo. fiacchi, 195: lo sci- miotto a lei: chi siete
v-1-321: stupì anche papa clemente ne lo spiegargli voi i cartoni mirabili; onde
iv-394: 'maiùscola': quando si usa? lo dice ogni grammatica, ma con molte
delle incertezze 'di alfredo panzini, lo stesso autore di questo 'dizionario '
fatto che della maiuscola si abusa. lo stesso autore di questo dizionario teme dare
da seconda mano: l'inchiostro è per lo più gialliccio; i titoli tutti in
cognomi, soprannomi, nomi appellativi: 'lo stagirita, l'angelico'ecc. 40
e più maiuscolo / in lui ritrova che lo scettro stesso. s. ferrari,
le sue azioni, palese a chiunque lo trattava d'appresso, ma fatta da
alcamo, xxxv-i-183: di canno ti vestisti lo maiuto, / bella, da quello
larghissimi. idem, i-185: alloggiò lo essercito fra quelli mayzalli. = deriv
l'alpi. verga, 3-85: tutti lo lasciavano a strigliare quella mala bestia della
ciro chiamò a sé quel giovine amico e lo ammonì della malaccesa passione e lo compunse
e lo ammonì della malaccesa passione e lo compunse e lo guarì eziandio dall'ingiusto
della malaccesa passione e lo compunse e lo guarì eziandio dall'ingiusto amore.
1-3-82: l'erbe guazzose... lo fanno perire [il bestiame pecorino]
malaccio ': modo familiare che denota lo stato mediocre di checchessia. crusca [s
, ch'erano altissimi, fulminavano per lo più in vano, senza poter toccare li
malservito... non viene per lo più dalla malacconcia maniera di servire, né
colore verde e si presenta per lo più in aggregati fibrosi o in masse concrezio-
-blocco o pezzo di questo minerale (per lo più lavorato a forma di monile o
forte desiderio di determinati alimenti, per lo più rari, o di cibi piccanti
il gr. (juxxaxta con lo stesso significato e fr. malacie (nel
. bocchelli, 18-i-486: -eppure, lo scritto è proprio di mano sua: strano
2. figur. sosia (per lo più in senso deteriore). sbarbaro
delle natatoie sono molli, chiamando, per lo contrario, 4 acantotterigi 'quelli
tuo largì da canto / da renner lo mal acquistato. guerrazzi, 6-741: ad
fratei posso contare / che, per lo sangue lor, del malacquisto / sanno a
... posta mano al pugnale, lo percosse sì fattamente che egli indi a
; si loda il libro all'autore che lo regala, e si accusa spesso con
malafede. piovene, 2-18: anche distratto lo illuminavano poi certi sorrisi incoscienti ed ironici
borgese, 1-23: ogni nuovo ritardo lo irritava come la smentita d'un avversario
faccia tra le mani. « ma lo sai cosa sono o no? » urlò
o no? » urlò ancora. « lo so » io dissi calmo, ma
che sono una donna di malaffare? lo sai proprio? ». -casa di
vita nuova, 25-6 (90): lo primo che cominciò a dire sì come
inf., 24-62: su per lo scoglio prendemmo la via, / ch'era
; ché se queste non avesseno obstato a lo intento nostro, aveva speranza ne campasseno
spiacevole / color che l'àn provato sì lo sanno. corona de'monaci, 24
montò sopra: e benché da principio lo trovasse malagevole e di noioso trotto, nondimeno
mi tiene per malagevole a vincere con lo sforzo di quel che tengo. 10
indegnare, quante volte il battagliero tumulto lo sgrida; imperciò che all'uno e all'
: in tanta malagevolezza e difficoltà trovandosi lo stato delle cose, bartolomeo di capua
, 4-11-58: o padrone, non ve lo voleva dire, per non vi dar
da che mi avete sentita, ve lo dirò. buonarroti il giovane, i-529:
. crescenzi volgar., 4-46: lo svaporamento dell'aceto caldo fa prò alla
b. adriani, 1-ii-103: non lo contendendo il re, che malagevolmente poteva
anco questo poco di contento, malagevolissimamente lo fate ogni sei giorni. groto, 2-6
elli prese uno rusignolo, e'trasse lo suo coltello, e volselo uccidere,
e volselo uccidere, come s'elli lo volesse mangiare. e lo rusignolo, quando
come s'elli lo volesse mangiare. e lo rusignolo, quando vide questo, ebbe
270: mal agia la speranza / che lo meo cor notrica, / ché tegnola
esser nel mio giardino, / aver lo sgrigno in mano, e di potenza /
ingannati. iacopone, 10-6: lo nemico engannadore m'ha sottratto malamente. cecco
lingua franca d'oriente; ma io lo comprendeva bene. carducci, iii-24-
a quelli che canteranno / pietosamente de lo meo dolire, / e dì che
. c. dati, 158: lo consigliò piacevolmente a tacere, additandogli i suoi
l'esperienza, un istinto nativo che lo dispone malamente inverso a certe verità.
raina è manifestado / la crudele sentenzia e lo gran peccao / ke fa l'inperadore
all'atride agamennone, ch'anzi / lo rimandò malamente, gravato di forti parole
non sapea dove trovar aiuto, / lo dio d'amor sì venne a me presente
e giosafatte, 66: quando lo re li vide, mostrossi malamente corrucciato.
... è sì occupata per lo detto peccato, che l'uomo lascia malandare
; ridotto in cattive condizioni (per lo più per incuria o per trascuratezza)
miserevole, malconcio, malridotto (per lo più come segno di condizione disagiata)
senso di malandato, d'indebolito per lo stento. foscolo, xv-419: io mi
inaudita brutalità della polizia americana: sempre lo « sbirrismo » crea il « malandrinismo »
testa. becelli, 1-56: con lo spiedo il porco malandrino / diede al targon
malandrina. pasolini, 4-193: ninetto lo segue... accendendosi una sigaretta
gli convenga il mal cammino / che lo conduce al carro e la tanaglia. lubrano
; e che un malandrino come lui lo manderei venti volte in galera, altro che
pino / piagnendo, per la gola lo mentia, / dicendogli ch'egli era
, ecco lisauro, affé; / lo vorrei conciar bene, se avesse a far
. -con valore enfatico, per lo più come vocativo (sia come epiteto
, iv-6-252: l'ho detto già, lo dico mò e dirollo sempre che invero
nelle quali mostrò più malo animo che lo stesso marcantonio, crudeltà satolla chiamò seneca
, per vostro bene! e ora che lo sapete? balbo, i-243: questo
del partito sovietico hanno condannato... lo stalinismo tutto intero: parte come un
per un punto de piacire / agio avuto lo malanno: / tanta doglia e tanto
. 2. malattia, per lo più non grave; indisposizione, acciacco
così famigliari da noi e provenienti per lo più da negligenza e sordidezza. leopardi
- disse uno, voi questa mattina lo commetteste al bari- gello. -io commisi
: tu... dicevi che la lo faceva per onestà; per il malan
agitata. giuglaris, 4-419: ve lo dicano tanti infermi le male notti che
da un malanòtte mio amico, che lo furò a quel vescovo da'melia, la
palazzeschi, i-108: rasentare un cittadino con lo sputo voleva dire prendersi, a voce
bacchelli, 1-i-392: il padre non lo rimandava a casa carico di maleparòle e
betocchi, 7-37: non ho più che lo stento d'una vita / che sta
terza classe. compagnone, 5-12: lo ha salutato una donna dalla finestra dirimpetto
di malepòste e grida assa'. fessi lo sgravo; si dice saranno cinque uomini
portato fu fra l'anime beate / lo spirto d'alessandro glorioso. bembo, 5-53
l'insorgere di accessi febbrili, per lo più intermittenti, seguiti da anemia intensa
e nei bacini dell'europa orientale, per lo più in zone litoranee, fluviali e
i climi caldi e umidi ne favoriscono lo sviluppo (e nell'agro pontino,
ledda, con la faccia gialla e lo stomaco gonfio per la malaria. pirandello,
, gli misero addosso una febbre che lo tennero a letto per sei mesi.
il-noo: lieto [garibaldi] fin che lo lasciavano solo, rannuvolato tostamente se un
stalla. sercambi, 1-i-274: lo re aparecchiato d'andare, le some
le forbici di quegli industriosi che con lo scarso della moneta stessa vogliono risarcirsi del
diede commissione e speusippo suo amico, che lo punisse. -sfortunatamente. sassetti
mattioli [dioscoride], 74: lo stirace,... quando si malassa
, 4-71]: dirotti ch'oggi lo sirocco torbido / par malatasca tra gli
un'impronta il quattrocento, che è lo stile della regione, e sembra quasi lo
lo stile della regione, e sembra quasi lo stile degli animi e del paesaggio.
. cagionevole, malsano, malandato (lo stato di salute). de sanctis
, che passa tra 11 medico e lo speciale, ella è pur una lunga penitenza
, colpito da un'infermità (per lo più a lungo decorso o cronica o
poi che toma in sanare, / lo male c'à passato / e lo gran
/ lo male c'à passato / e lo gran travagliare / tutto mette in obria
, / e chi più dà, lo fan di già spacciato. foscolo, xviii-212
sana la testa, però che quando lo capo è malato tutti li membri sono
-sm. guittone, xlviii-138: lo glorioso dio, nome invocato, /
un poco malatina, / ella stessa me lo ha detto. -malatèllo.
o vegetali, che producono processi per lo più tipici per sintomi, decorso e
, potrebbe venire in diverse malattie per lo subito freddo. lambruschini, 5-244:
ch'io non aggio altro messo / lo qual vi dica la mia malatia: /
. verdinois, 14: poi non lo vidi più e ne feci una malattia
tosa, i-143: morìo in quell'oste lo detto lodovico di francia e gianni tristano
dei santi barlaam e giosafatte, 7: lo tristo malaugurato re non conosceva a quale
] e a noi... per lo diletto del tuo corpo fai adorare l'
fra le persone della corte e presso lo stesso menelik, a fin di mettere
venditori ambulanti. bocchelli, 1-ii-390: lo scaletto malaugurato non voleva spiantarsi dal fango
la miseranda rovina delle lettere essere stata lo effetto d'interiori e ad un tempo
. -va, uccello di malaugurio! lo sapevo che portavi la notizia di una
il verso lugubre e lamentevole (come lo sciacallo, la iena, ecc.)
bocchelli, 14-233: da allora lo sciacallo divenne -dicevano i lur -l'animale
i-12: -eh! che un male te lo possa mutare il sangue] in acqua
essere malagurose per le vite de'prìncipi, lo son divenute per gli sistemi de'filosofi
, a quella malaugurosa bonaccia che precede lo scatenarsi della tempesta. capuana, 12-326
19-123: prima di pensarlo, questo pensiero lo atterrì, e gli parve, non
voi berrà ancora il dolce lume: lo berrà in un calice tremulo, ne verserà
incute paura; spaventevole, minaccioso (lo sguardo). bocchelli, 1-1-438:
108: prendi la lanterna e va per lo zio, che non gli accada la
l'insieme delle persone che, legate per lo più da una stretta solidarietà delittuosa e
necessaria frequenza della malavita... lo aveveno ridotto che lui, là pe
. 4. indisposizione fisica (per lo più lieve e passeggera); malessere
, 4-5: uno solo di quei servizi lo faceva di mala voglia: il menarmi
soffrire di un'indisposizione fisica, per lo più leggera e passeggera. velluti,
, solo, com'ei volle, lo seguì. buonarroti il giovane, 9-525:
., 1-15: il peccato fa lo popolo maleavventurato. sassetti, 409:
suon de la dolente voce / per lo mezzo del cor fu saettata. marino,
salute; afflitto abitualmente da malanni per lo più leggeri; malaticcio.
sia il mal caduco, egli è lo stesso che l'epilessia, quel benedetto.
se qualche povero malcapitato bussava alla canonica lo rimandava con una voce languidetta dicendo:
un grande rispetto verso il forestiero e lo colmano di gentilezze; ma questi tratti
a sì fatto conseguimento, e non lo ci disturbino e impediscano,...
dell'inferno. montale, 3-148: lo scrutò con malcelata meraviglia e poi disse
pareva facile gioco / mutare in nulla lo spazio / che m'era aperto,
; pallore. sercambi, 1-i-129: lo preposto disse che dicesse più oltra di
fare ed io a lui, e lo malconcio e lo stroppio sì che di confessore
a lui, e lo malconcio e lo stroppio sì che di confessore il fo
alcuno, /... / né lo malconcia o brutta; e tu medesmo
battiture che orrendamente il malconcia- rono e lo ridussero mezzo morto. manzoni, fermo e
fisiche in toscana, 14-2-1-330: tra lo crescimento del corpo e per la violenza
prese la libertà di dirgli che chi lo vedeva così malconcio creduto l'avrebbe un pittor
, scarmigliato. comisso, v-175: lo sguardo attonito e imbizzarrito tra i capelli
occorrere gravi disgrazie,... trovarsi lo stato mal concio da carestie. baldinucci
altro diverso da questo; e lui me lo pagò l'uno e l'altro,
gli avesse detto che l'eccessivo studio lo avrebbe malcondotto così, egli non avrebbe creduto
119: cigolava mestamente ogni volta che lo facesse girare sui malconnessi cardini.
: la nazion femminile,.. per lo peccato della primiera malconsigliata donna, egra
nunzi del malcontento animo, mi vietano lo stupore ch'io dovrei prendere nel vedermisi
cause, non trova mai nulla che lo appaghi; che non sa contentarsi del
insoddisfatto, incontentabile (ed è per lo più in relazione con un compì,
luogo. b. pitti, 1-109: lo re di francia di noi si tenne
pancia piena. monti, iv-355: lo sgricci è qui di nuovo. appena giunto
ella fosse malcontenta di questa casa me lo dice e ci separiamo in buona pace
cose caccia l'uomo di casa; lo fumo, la casa malcoperta e la ria
alla tettoia scorse la bestia tutta ripiegata su lo strame in un avvilimento miserevole. una
cattaneo, vi-1-291: queirabominevole soggiorno era lo strumento che la società destinava a reprimere
malcreanza, sarà venduto ad essi, affinché lo facciano cristiano. ghislanzoni, 1-10:
accontenta di bollare con l'ironia e lo sfratto l'intollerabile malcreata puerilità del ridanciano
1). caro, 12-i-87: lo trafiggevano e lo passavano fuor fuori,
caro, 12-i-87: lo trafiggevano e lo passavano fuor fuori, com'è solito
cagionevole; minato da una malattia per lo più cronica; infermo, malaticcio,
poche righe secche secche, maldestramente eccheggianti lo stile burocratico, andava dritta allo scopo
poco, per esercitare l'equipaggio, che lo scalo troppo lungo impigrisce, e qualche
sventura della nostra famiglia... lo avvicinava a noi più che lo strambo cameratismo
.. lo avvicinava a noi più che lo strambo cameratismo di mio padre, l'
i lusinghieri maldicenti... che lo mettono male presso la sua donna, la
presso la sua donna, la quale non lo richiama a sé. d'annunzio,
cino, xxxv-n-642: amor'di ciò ne lo meo cor attrista, / che rafrena
130-12: in seno avea abbassare lo bene. marsilio da padova volgar.,
maladicenzia non poterono avere in alcun tempo lo 'ngresso, d'altro non è egli
ne prendo per me e l'altra lo butto, cioè lo dò a mia matrigna
me e l'altra lo butto, cioè lo dò a mia matrigna ch'è appunto
guarini, 1-ii-2-272: molta differenza è tra lo stile della commedia vecchia e quel della
elleno prive della scoperta maledicenza e per lo più dell'argomento ridicolo. muratori,
energie, altrimenti lavora meno. ecco perché lo arrestano quando si mette in condizione di
petto che, degenerato in etisia, lo menò alla tomba in alcuni mesi. cattaneo
altrui mal dicono, né rapaci possederanno lo regno di dio. aretino, 20-192:
papa tre volte e con piane parole lo riprese de sua tenacitade e del suo
t'è piaciuto / ch'io disamori per lo tuo sparlare, / sonne cruccioso,
. esopo volgar., 3-150: per lo marito tanto amato, il quale dipoi
in squarciarti la bocca in maldire per lo qual maldire tu sei dannato.
gli serviva. papini, iii-900: se lo sbirro era così maldisposto e dannoso,
guarì il ricco abbate del male de lo stomaco e meritò d'esser per opera sua
grazia di santa chiesa e divenir friere de lo spedale. betti, i-723: mi
generico di cocchi, vengono distinte con lo specifico di « maldiva » chiamandosi o
una insigne poetessa greca, che fu lo stupore del suo evo. -evo?
: o me lascio dolente, ca lo tempo passato / male eo l'ho usato
male eo l'ho usato en vèr lo creatore. bonichi, 186: e porci
guastatori e predon, tutti tormenta / lo giron primo per diverse schiere. idem
-disonorevolmente. forteguerri, 8-3: ora lo scricca s'è condotto male, /
, 7-58: mal dare e mal tener lo mondo pulcro / ha tolto loro,
, dogliuto, crepato, / per lo volto di dio, mal lo fai,
/ per lo volto di dio, mal lo fai, / che di me non
la mia debeletate, / menarne a lo morire le cocine mal frumiate. bambagiuoli
., iv-xxn-2: sì come dice lo filosofo nel primo de l'etica e tullio
popolo e a governare, se non lo fanno come debbono, elli ne saranno molto
accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare proprio. caro, 12-iii-17: le
, l'astensione politica spense ogni capacità, lo sport non rianimò che i più bassi
abbia l'incumbenza di esaminare e riferire lo stato in cui sono gli effetti di ciascheduna
ciò ad amor dispiacere, / ché lo disio coperto è da-llaudare; / e
vede gioia e bene avere, / e lo contraro chi-ll'ha mal perduto.
labbra aperte. piovene, 3-71: lo sguardo di luca andò istintivamente all'ingresso
inf., 18-52: mal volontier lo dico; / ma sforzami la tua
quale modello è oggi andato male, e lo vidi già, essendo giovanetto,
una specie di risolino secco che pareva lo stridore d'una macchinetta arrugginita ch'egli avesse
quella lingua, avesse nemici i quali lo mettessero male in corte, è naturale
dico, di cotale vostro amico. / lo valen- tomo subito si pensò male,
perché era un bravo ragazzo e quando lo vedevo mi ricordava sempre la buonanima di
5: nell'atto però di chiudere lo scartafaccio, per riporlo, mi sapeva male
aveva confidato di sentirsi male ed io lo costrinsi di andare da un medico.
: chi ponesse fallanza / inch'io lo metto sperto: / facesse in ciò pur
: come va? / malissimo. / lo sapevo e ne esulto. -vedere
, 1 sommo, eternai ben chiamar lo deggio. iacopone, 16-2: aio
onne ben sì m'è fugito: / lo cielo sì m'ha bannito e lo
lo cielo sì m'ha bannito e lo 'nferno m'ha albergata. compiuta donzella
in cui si cova / quanto mal per lo mondo oggi si spande, / de
oh! d'un pianto di stelle lo inondi / quest'atomo opaco del male
non s'arresta. / anche tu lo sapevi, luce-in-tenebra. g. raimondi,
fate, / se v'allegrate -de lo male meo. iacopone, 24-129: a
fatto, / veggio in alagna intrar lo fiordaliso, / e nel vicario suo
rimembrare / la dolze inamoranza / e lo suo servidore, / lo mal che
inamoranza / e lo suo servidore, / lo mal che soferio / e non partio
ignorare la causa, i modi e lo si porta dentro di sé per tutto il
, ché noi vedea davanti, / lo scendere e 'l girar per li gran mali
la sofferenza sì m'è pericolosa / lo mal pres'ha potenza, la natura è
è nunciato a iosef ch'avea male lo padre suo. passavanti, 14
passavanti, 14: non vogliono lo 'nfermo sbigottire. e però gli dicono,
quaglia] patire el morbo comiziale, cioè lo mal d'alto o lunatico. trattati
bocchelli, 1-i-525: metteva la testa dentro lo stambugio: -vi fanno fare cattivo sangue
i-390: ha mandato due volte per lo signore d'imola, e che dice risponde
spesso fuori per vomito, e per lo più uccide l'uomo dentro ai sette giorni
, 46: si una persona avesse lo male delle morice, bagnale con ditta
, la gotta, / la febbre, lo scorbuto, il mal d'orina,
e da un male di pietra che lo cruciava, con licenza di sua santità se
iii-808: nel 1549 altra malattia: lo tormenta il mal della pietra. -mal
procedette da un male di punta che lo messe in letto. leopardi, iii-369
nutrizione difettosa, ecc., per cui lo sviluppo viene arrestato e la eccessiva
alla gola, e un certo peso su lo stomaco; mi dicono che siano vermi
de la morte per la tagliatura, pregando lo 'nfermo il segnore, con molte
d'infermità overo di caso o per lo male del verme, overo per alcuna
overo per alcuna altra magagnia, fendi lo luogo enfiato e priemi bene di fino
agric. malattia di una pianta, per lo più di origine parassitaria. soderini
un male senza rimedio, e io lo provo. tasso, 12-85: qual in
purg., ii-16: come noi lo mal ch'avem sofferto / perdoniamo a
tu perdona / benigno, e non guardar lo nostro merto. idem, purg.
, a dissenso o a contrarietà (per lo più nelle locuz. dir male,
male a tulio, ma tutta volta lo ritenne in sua corte. guittone,
anima sua, cioè la vita per lo prossimo suo. boccaccio, dee.,
: tu se'10 mio dolore e lo mio male. di costanzo, 25:
e studiava poco: il mal dei versi lo cominciava a tormentare. -mal
nella state generalmente è mal piantare per lo caldo e per lo secco, il quale
mal piantare per lo caldo e per lo secco, il quale fa diventar vano
esaminando seco ogni cosa, una mansuetudine lo strignea benignamente rispondere, parendogli male che
di fuori, sosteneano male assai per lo tempo cattivo... e per le
. -male gli prenda, male lo prenda: come imprecazione, malaugurio
a male ». così detto, lo prese, e lo votò in un sorso
così detto, lo prese, e lo votò in un sorso. cicognani, v-1-424
san guinigi patriarca d'aquilea, cavalcando per lo patriarcato, da certi terrieri suoi sudditi
.. che fa? voi non lo sapete? il male è che io non
sapete? il male è che io non lo so né anch'io.
è costei? ». « non me lo domandate, che non mi piace metter
mi piace metter male ». « me lo direte, me l'avete a dire
; e metton sempre del male, lo sapete, con la loro lingua puntuta.
gli par male, / che lo seguì con tanta affezione, / ed or
seguì con tanta affezione, / ed or lo lascia peggio che prigione.
di molti, che, domandandomelo e non lo avendo, mi volevono mal di morte
scigni. machiavelli, 819: chi lo vuol aver per mal, si scinga.
, v-174: sua madre... lo bastonava maledettamente. 3.
, ii-n-77: sul terreno cristiano, lo spirito non è d'accordo con la
e sventurata fossa. ottimo, i-548: lo padre riceve la sua carne nel maladétto
sì maladétto che, perché via non lo porti il demonio, ha convenuto segnarlo
ritorno a i patrii tetti / con lo scettro regai la percoteva / dicendo: dove
: 10 presto m'avvento e me lo caccio sotto [un sacco],
maledettissima bestia che da un mese non lo lasciava dormire, quanto alla facile pietà di
cante de'gabrielli d'agobbio... lo aveva condannato [dante] all'esilio
lusingò cotanti sonni invano; / maladetto lo tuo perduto pane, / che non
quest'avida usanza, / che fa grasso lo sbirro e la spia. chiari,
« ebbene » le dissi, « lo sai che non si può essere sinceri.
ho tale antipatia, / se ve lo deggio dir come l'intendo, /
. simintendi, 2-44: eumenide adesaro lo letto: lo maladetto gufo stette in
, 2-44: eumenide adesaro lo letto: lo maladetto gufo stette in sul tetto,
, de le maladette; e guastato lo avanzo de tutte due le ceste, spiccò
li servi suoi, che volevano occidere lo suo bestemmiatore et aspero maledicitóre.
errore di chi ammira un grande scrittore e lo difende dai maledici mi par che sia
d'una bella giovane e che ella non lo volle amare, onde adirato compose quella
1-ii-53: niuna mai delle comedie malediche fece lo effetto che operò il semplice giambo di
e, di passione convertita in cagione, lo costrinse a maladire il figliuolo orribilmente,
. -cosa ti ha fatto, che lo maledisci? chiari, 1-i-16: il rabbino
nell'ora della morte, anche se lo lasceranno morire solo. borgese, 1-76
: il beato giobbe... per lo corpo suo figura il nostro redentore che
bibbia volgar., i-34: disse lo signore iddio allo serpente:..
le bestie della terra; e sopra lo petto tuo anderai, e la terra
voi che cristo nascesse di matrimonio, lo quale cristo voi adorate? panigarola,
, 1-105: mandò ad uno indivino, lo quale era profeta, che avea nome
nome balaam, acciocché venisse a maladire lo populo d'isdrael. 3.
iddio; e per contrario gli beati sempre lo lodano e benedicono. 5
ott'anni, e un dì, lo sposo tuo / non ti maledirà. cesari
insieme al filtro e a chi glie lo porse. bernari, 4-192: meglio
conquistare roma] con armi, e voi lo malediste ribellione, e levando insegna contro
, perfidi! spasimanti e urlanti di paura lo faceste affogare nel sangue.
maladetto e distrutto sia da dio / lo primo punto ched 10 'nnamorai / di
bibbia volgar., i-544: non maledicere lo sordo e non porre cosa che offenda
, e quando era passato oltra, lo maledicevano, acciocché cambiasse il suo cuor fiero
bellori, ii-92: per mostrare che lo stato loro d'innocenza si muta in
, e con tutto il cuore, lo sa il cielo. basta: ella ha
in giù rovinava il bastone, / lo disfaceva e piegava allo smalto; / se
prestarne al suo amante. a cui lo amante: che maledizione è questa?
a volger la testa e guardare: lo sguardo cupo, d'antracite, ha nella
fatta), sf. (per lo più al plur.). errore,
ma io son d'umore ch'e'lo faccian più tosto per ricoprir con esse
g. c. croce, 250: lo lasciai in letto alquanto pesto, e,
, già tenebrata, si malifica per lo sopravenente splendore retto, contrario alle tenebre
maledicenza. galiani, 3-85: coloro che lo stato infelicissimo di natura 'secolo d'oro'
il malifìcio si dovea punire con effetto, lo distendevano in danno dello avversario; e
suo compagno e, ciò fatto, lo manifestò al padre, il qual turbato gli
: la vivanda venne, ma egli per lo malifìcio da lui commesso, nel pensiero
tribunale penale. iacopone, 80-77: lo iudece che sede al malefizio, / ser
m. ludovico albi- nello alora capitano lo ha condennato, e la condenna- zione
, ch'avea nome bar jesu, lo quale era col proconsolo, cioè sergio paolo
2-10: alla divina / mente alfin parve lo miglior consiglio / inviar all'atride agamennone
dato -tanto bene avire, / che lo sofrire -molta malenanza / agi'ubriato,
: / ché tropp'è grave amare / lo mio, se per servir ho malenansa
io voglio 'l ver dire, / chi lo volse seguire / e tenersi con esso
taxi, contemplava attraverso i finestrini aperti lo scorrere di roma notturna e estiva. moravia
l'umido muschio... oblitera lo stemma del portone. deledda, ii-67:
sa di essere un poltrone e noi lo sappiamo con lui, le parole sono
volgar., 1-32: in tre maniere lo de'adiman dare [consiglio
questa differenza, che 'l malescio non lo riceve così morato come il gentile, ed
nieri, 2-271: scimunitaggini che né lo zappi né il lemene con tutta
sudore per tutto il corpo, pensai sarà lo scirocco, e non mi mossi fino
di infelicità. cassola, 3-87: mara lo vide che si affannava intorno allo zaino
appoggio di altre piante più vigorose che lo sostentino, così le somministri anch'essa
stante (v.); cfr. lo spagn. malestar 'malessere 'e
). - anche: danno, per lo più involontario, provocato da sbadataggine.
dei malestri e guardare dalle finestre, lo chiudeva nello stanzino. fucini, 704:
: strambottava quando il malestro dei ricordi lo tormentava. = comp. da
incontinente sconzura quel servo malastrudo, / lo qual vosse affantar, sed el avesse possudo
dante, conv., iv-xxix-6: lo malestrùo figlio o nepote fa tutto lo
lo malestrùo figlio o nepote fa tutto lo contrario, ché l'oppinione di coloro che
da la gente e non ascoltato, così lo malestrùo disceso de li buoni maggiori è
/ ver cristo ti crucciasti / o se lo biastemasti, / o se battesti padre
mala volgenza / entro de lo cor li tra'. compagni, 1-24:
. s. antonino, 3-67: lo domandi se ha detto mal del suo prossimo
rimase impacciato. bacchelli, 2-282: lo storto... sapeva contraddire e maledire
fingevano d'avvertirmi per compassione, ma lo facevano per tormentarmi. leopardi, 22-40
, 22-40: aspro a forza / tra lo stuol de'malevoli divengo. de sanctis
malvagità (l'espressione del volto, lo sguardo); che nasce da ostile
, malalingua, detrattore. - per lo più sostant. sacchetti, v-223:
crudeltà (ed è usato per lo più all'inf. presente).
è creduta... e sì per lo scandalo che dànno della loro mala vita
i-11-9: ciascuno con ampia misura cerca lo suo mal fare e con piccola cerca lo
lo suo mal fare e con piccola cerca lo bene. idem, inf.,
tanto maladetta, / è giusta cosa per lo mio mal fare, / del quale
: quando la istate viene, e lo lovo se muda / e perde lo
e lo lovo se muda / e perde lo so pelo, quest'è causa saipuda
, quest'è causa saipuda, / mai lo vezo reten e 'l malfar no refuda
. agostino volgar., 1-2-48: per lo suo malfare [tarquinio] fu cacciato
riprovato, se aderirà a quelli li quali lo reprovano; e questa adesione si deve
fanno per ira alcuno malfatto, pochi lo sanno, ché lor fama e lor ventura
li voliano. ristoro, 3-3: lo punitore de'signoreggiare lo malfattore. cavalca
ristoro, 3-3: lo punitore de'signoreggiare lo malfattore. cavalca, iii-99: il
. busone da gubbio, 85: lo re comanda al conte di niccola che sopra
che si commettono contra l'onore e lo stato de li omini e de le
alcuni qua e là. questo è lo stato attuale di roma. pascoli,
: cercò e trovò un sasso, lo lanciò giusto sulle spalle del malfattore [
: estimerete l'aver donato un re lo scettro e la corona e uno abate senza
individuo malfattore. gramsci, 11-112: lo zar, guglielmo e poincaré non sono
faba, xxviii-15: ho voluntà, cum lo vostro aitorio e conseglio, in tale
. moravia, i-589: la ragazza lo seguì, camminando malferma sui sassi.
volgar., 9-31: avviene sovente per lo soperchio peso fuor di misura posto addosso
: era decevole che quel corpo, lo quale in questa vita... era
: il vecchio sciancato... lo squadra da capo a piedi malfidato.
malfidato. -che rivela diffidenza (lo sguardo). viani, 14-439:
quali era dato procacciarsi nuovi documenti con lo studiare meglio quelli già posseduti. -che
augurio). emiliani-giudici, ii-271: lo augurio fu maifortunato, ed oggimai dell'
/ e questo can malfusso, te lo 'nsegni. baretti, 5-168: il che
non mi sarebbe mai venuto in mente lo strillare i tinconi degli appestati. ma
e solimato fanno uno empiastro, e lo levano via. bembo, 5-38: già
, che niuna de le sue sgualdrine lo voleva vedere, escetto io, che mi
: costretto sovente a tenerle il sacco, lo teneva con tanto malgarbo che si scopriva
mal grado / e quasi a male stento lo comporto. p. verri,
, la volontà di qualcuno (per lo più nelle espressioni a malgrado a, a
l'ha voluto impedire; e tiensi lo interdetto. bembo, 2-28: per
tipo muliebre nobile e civile, ma stranamente lo incarnarono nelle * etere 'cultissime trafficatici
e non basta questa sfilata? ma lo zanotti, ma il manni l'usarono
. villani, 9-136: questo dante per lo suo savere fu alquanto presuntuoso e schifo
gli affaticati archi e le loro corde lo spende. 4. poco convincente
per la via di capua, richiamando colà lo sforzo maggiore della difesa, e di
ignota malìa che mi strugge, è lo strazio della mia povera giovinezza perduta.
, non vo che m'asalglia / lo mal che malglia -e frangiesi non pare.
, a negromanti che ricuperare le faccino lo amante. vasari, ii-205: trasse
fede agl'incanti e simili sciocchezze, lo scorticò tutto. = deriv. da
mai andato a sangue, massime per lo spionaggio ch'egli esercitava malignamente a danno
: li motivi e modi servati per lo papa e l'animo suo di malignare
e l'animo suo di malignare in lo regno sono a voi ben noti, e
doglienza al papa e per non turbare lo accordo, quando s'abbi a fare,
che faria forse dire al papa che lo pigliassi s. santità a'soldi suoi
che, per essere suo raccomandato, lo difenderebbe. guicciardini, vi-216: la paura
seco. 3. intr. per lo più con la particella pronom. ant
strepito d'armi, almeno civili, per lo corrottissimo umore della repubblica sanese, le
. e letter. il malignare, lo sparlare, l'essere maldicente; malignità;
cavalca, 20-91: ove è lo segno della croce, non può nuocere
da cui molto era mahmut amato, dissimulò lo sdegno. -letter. negazione del
agire, quando la malignità dei tempi lo vieta, langue e aspetta ruminando la
-in senso concreto: malattia (per lo piùgrave). f. rondinelli,
: il mondo... non sarebbe lo spedale che è, tutto pien d'
, v-450-200: in zo ke to color lo sangu'de crist desegna / e a
vidi uscirne un drago / che per lo carro sù la coda fisse; / e
, / per non odiare il verso de lo incanto. mattioli [dioscoride],
, 336: ad uno combattitore, lo quale si sollicitava di pervenire a questa
casa, una fanciulla, che avea lo spirito maligno sopra sé, gridoe e
sostener l'amarezza. svevo, 1-182: lo vedeva riferire qualche frase sollevando quella sua
, nel raggrinzarsi ch'elle fanno per lo sguainar de'denti, gemono una certa
, / qualor avvien che crudo altri lo parta, / di bianco divenir giallo
, può lasciar creder ai maligni che lo faccia per fini d'interesse. pirandello,
figura: / veden- nome signato, lo malegno / non m'apporterà con sua
di maligno con abbassare il vizio, lo nominassimo malignuzzo. caro, i-347:
iacopone [tommaseo]: che non pensa lo core malignoso? f. f.
termine registr. nel tramater, che lo identifica erroneamente con il cardinale.
tua amistate; / • si mai lo repigliasse la malina, / recurra a
tenebrose. buti, 2-150: per lo quaternario s'intendono... li quattro
li quattro umori di che è composto lo corpo, cioè melancolia, che l'
di rispondere a molte sollecitazioni ambientali, lo dispone al pessimismo e favorisce in lui
che venia da quella parte: e lo re n'entrò in tanta malinconia che
già buona, né bella, / tutto lo mondo, de la vita mia;
e una dolce malinconia suscitata dalla speranza lo occupa soavemente. de amicis, i-192:
delle sue grazie. il suo aspetto per lo più sparso di una dolce malinconia,
, aspirazione, proposito stravagante, per lo più inappagabile; voglia bizzarra, capriccio
astruso, strano (e, per lo più, insensato). aretino,
sì fiera malinconia ne cascò che nessuna cosa lo poteva allegrare. -dare,
accorato; con un atteggiamento che rivela lo struggimentointeriore. bandello, 1-5 (
287: io per me rosicchiava melanconicamente lo scarso pane del collegio e le abbondantissime
allegria. gozzano, 1-2io: come lo ravviso! / è bene questo il luogo
. -il padre l'accarezzò malinconicamente con lo sguardo. — in modo struggente;
. m. savonarola, 31: se lo umore è melencolico,...
maledicendo la crudeltà di chi così miseramente lo lasciò morire. cellini, 1-88 (
di spirito sottile e passibile assai per lo che fuggono il consorzio delli altri,
e di solitario dal fuoco insaziabile che lo divora: la gioventù sfumata aspettando,
2-96: sapeva bene che spettacolo lacerante lo attendeva, e però se ne andava
quelli a cui non era in pratica lo credevano d'umor saturnino. lubrano,
amara con voi badogliani? ». milton lo fissò con malinconico interesse. « e
una mesta e dolce inquietudine, per lo più accompagnata dalla propensione a chiudersi in
: un suono indistinto di voci, è lo squittio sicuro e malizioso delle volpi,
uscire il maninconico dell'anima, e smarrire lo stile alla scultura? 10
basciatori], ma pur la gentilezza lo fé'star fermo sen z'
-sostant. bencivenni [tommaseo]: lo malinconoso è freddo e secco, ch'
che nella vista era malinconoso sì per lo soverchio amore come per l'estrema vecchiezza
uomini, avendo prima tirato alquanto a loro lo alito, mandon fuori da 'l profondo
ermelinda. a. cattaneo, i-288: lo spirito della malinconiosa accidia smunge la povera
male in cuòre), avv. per lo più nelle locuz. a malincuore,
a. cattaneo, i-288: lo vedrete irresolutissimo, ansioso tra il sì
: virginio malintende e tentenna, maria lo segue con entusiasmo. = comp
n. i). -per lo più sostant. g. bentivoglio,
malintéso2, sm. attribuzione, per lo più involontaria, di un senso o
: il disaccordo, l'incomprensione, lo screzio che ne deriva. pananti,
disgusti, / quel che aver debbo lo vorrei sapere; / non vo'mangiar
io pure, indotto da esso, lo posi senza nota alcuna nel mio vocabolario:
vertuose cose... e non turba lo core suo né teme perigli de maliosi
ma- liscaltrimento e maestramento... lo maliscalteriménto è cognoscimento de la vertudie da
naturale o acquisita (e coltivata per lo più con scaltra dissimulazione e con perfida
? idem, purg., 16-75: lo cielo i vostri movimenti inizia; /
] lungo tempo sostenne la potenzia e lo stato di messer musciatto. dondi,
pensiero in una pessima testa dio non lo semina. fagiuoli, 1-6-246: o mondo
super natura feminarum, xxxv-1-529: de lo cor de la femena eu me'n son
che virtuosissimo è ne la 'ntenzione mostrare lo difetto e la malizia de lo accusatore
'ntenzione mostrare lo difetto e la malizia de lo accusatore, dirò, a confusione di
rivolta al conseguimento di un vantaggio per lo più illecito, di uno scopo malvagio
avesse avuto malizia, non veniva per lo più, così alla scoperta: s'introduceva
da tenere un diario, noi'avremmo lo specchio più vasto e limpido della vita
ignazio. -di che? -non te lo dico per non farti entrare la malizia
, di comportarsi di chi, per lo più in modo precoce e con un
: malignità pettegola (esercitata, per lo più, con soddisfazione morbosa).
posa provocante. casti, iii-100: lo schiavo ossequia il padrone, l'uomo
filosofia, conciossiaché il medico non possa lo infermo bene curare, se prima non
sapendo che la malizia la quale awien per lo freddo si può temperare, ma non
che s'io era uomo di lettere non lo era lui di meno, del chiaravalle
girolamo, noi preghiamo che tu prieghi lo nostro signore gesù cristo acciò che non
qual cosa, fatta ciascun anno, lo guarderà da viziosità e malizia.
augu- mentano la malizia sua, che lo fan penetrare e lo spingono. soderini
malizia sua, che lo fan penetrare e lo spingono. soderini, i-524: piglia
malizia del veleno, quell'altra tiriaca lo farebbe rigittare per bocca. crescenzi volgar.
73: eran più quattro mesi che [lo scorpione] stava racchiuso in un vaso
di colore nero, la qual per lo più si trova nel nido de gli
cavalca, ii-180: pogniamo che non lo facciano a malizia; pure nientedimeno è
tu dici sempre quello che vedi come lo vedi. essi lo fanno con malizia!
che vedi come lo vedi. essi lo fanno con malizia! panzini, ii-725:
no bubino, non così. me lo devi dire col cuore. ecco, così
cuore. ecco, così come te lo dico io: ti amo...
: ti amo... -ma non lo disse col cuore, piuttosto con malizia
perfidia. iacopone, 22-36: teneame lo più afflitto, nel monno derelitto /
del paradiso, 149: attendiamo, che lo stimolo e lo rimordimento della conscienzia non
: attendiamo, che lo stimolo e lo rimordimento della conscienzia non sia cessato in
che gli aspetta con letizia / e lo bel gherardin co'lor non vede, /
un gesto che offende il pudore, lo fa senza malizia; ma se la
deliberò alla fanciulla, che con mirabile odio lo vedeva fare intendere il tutto e disporla
per marito, ma di farlo, se lo poteva, ammazzare a tutte le vie
'maliziina': diminutivo di 'malizia 'per lo più dell'abito o della disposizione non degli
è inopportuna la maliziuòla de'pretesti e lo scherzo de'giuochi di parole. tommaseo
e ccasta / et al nimico contrasta / lo maliziare. maestro alberto [tommaseo]
restio e malizioso; e se pure lo cavalca, forse non saprebbe guardarsi di
de li malvagi uomini d'italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano
italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano, dico che la
: s'ella il fa maliziosamente, lo 'nganno suo non la dee atare. boccaccio
che ha lasciato maliziosamente che i bovini lo ingerissero, sapendo gli effetti che avrebbe
suo sovrano confidatagli, per chi maliziosamente lo inganna, per chi insomma malversa in impiego
a fin di bene, i gesuiti lo concedevano, ma non gesù cristo.
amore. cassola, 4-184: anna lo fissò maliziosamente: -per esempio l'altro
non solamente ve ne maravigliereste, ma lo giudichereste impossibile. -che è inclinato
tanto, che stravolge la ragione e lo 'ntelletto, sicché poi l'uomo per usanza
], perché l'allegrezza naturai non lo permette: sono assai men maliziosi che
, la dise in quela, / lo tuo fiolo a questa me à condota.
, un gesto, un discorso, lo sguardo); che allude, in
malizioso brio. d'annunzio, iv-1-347: lo sperelli si dominò, quantunque alcuno de'
si dominò, quantunque alcuno de'gentiluomini lo guardasse con una certa curiosità maliziosa.
di pianeti di sopra al sole, lo quale è mascolino, ed è forte e
malizioso più che 'l diavolo. tu non lo connosci bene. -fare il
a un altro di 'letterato ', lo addimandò 'letteruto '. fagiuoli,
si'a prova d'ogn'aprovamento: / lo ver sempre verace non si malia
differisce da 4 duttilità \ sebbene per lo più si confondano nel linguaggio della fisica
voce dotta, comp. da malleo [lo] e dal gr. -rop / rj4
loro mallevadori furono presi in firenze per lo duca e messi in pregione nelle stinche
parola e si rende garante, per lo più con una certa solennità, circa
carico all'emiro di zeila, rimettendo lo scioglimento della questione al console generale francese
difetti sia pure una qualche cosa, me lo attesta un mallevadore senza eccezione, l'
chi vi prestasse uno marchesano ». lo giudici dice: « non ti dispiaccia,
del podestà che è di mio paese lo farò stare malevadore della somma che io
rapresentanti il condannato, o colui per lo quale mallevarono. lettere e istruzioni agli
firenze, 11-117: quello che per lo comune di firenze si consentirebbe, sarebbe
ed onesto: di ciò posso mallevare perché lo conosco. 3. tr.
, assicurare con fondata convinzione (per lo più in relazione con una propr.
creditore (e questo negozio comporta per lo più, per chi presta la garanzia,
favore di un altro soggetto (e per lo più nei confronti della pubblica autorità)
. (e tale garanzia comporta per lo più, per chi la presta,
che, non ostante la malleveria, oggi lo ignorassero, il deputato falleroni, rifiutato
non entrar così facilmente mallevadore, per lo pericolo che ne sovrasta: 'chi vuol
quel mallo tigne l'olio e, quando lo metti in opera, quel mallo si
essere tenero al dente... hanno lo loro mallo confetto e alquanto più duro
si chiama il vecchio, e gli antichi lo chiamavano mallo, cioè martellino. lastri
, sm. involto, fagotto (per lo più ingombrante). -in partic.
vivere,... meglio che non lo squallido elaborato venuto fuori dal malloppo delle
(1606-1665); che ne imita lo stile, i contenuti. barelli
10 grande desnore ke ge fiva e lo populo ke lo malmena. g
desnore ke ge fiva e lo populo ke lo malmena. g. villani,
i pisani sì malmenare, vigorosamente tucto lo exercito di pisa percosse contra de'luchesi
avea dato ai nemici / giove, che lo malmenassero, oh! nella sua terra
che ne seguì, d'accrescer sempre lo sdegno de'nobili contra 'l popolo.
. milizia, i-318: il tempo lo ha poi sì malmenato, che non
sacerdoti a ciò eletti... sotto lo scudo della religione malmenavano tutte le ricchezze
altrimenti soffrire gli scherzi di lui, lo ributtò, lo malmenò. tarchetti, 6-ii-
gli scherzi di lui, lo ributtò, lo malmenò. tarchetti, 6-ii- 345
la scopa di versiera della pioggia / che lo inzacchera e malmena, / il tuono
sua dimora a berlino, quella reale accademia lo ascrisse [bassville] a'suoi membri
, non può farsi scrupolo di malmenare lo scettro e la porpora. fogazzaro, 1-158
stamperebbero affatto, o sarebbero per lo meno trinciate e malmenate. giusti,
dissimulato. landolfi, 2-11: lo guardò con malmentito disprezzo. =
m. villani, 8-29: ivi lo feciono giurare che di questo fatto non
sonno, il tuo povero sonno: io lo spiavo, dicendoti: « muori,
malenato, / quando al partir saverete lo 'nganno. onesto da bologna, lxv-1-17
, maligno o sconsiderato ed è per lo più foriero di tristi effetti, di
, iii- 324: or qui lo spirto, o misero, disgombra / de'
insofferibile e un malnato venticello di mezzodì lo accresce. 5. che è frutto
e penali. iacopone, 11-2: lo core me se fenda ch'è malo en
pessima inclinazione. monti, iv-337: lo sgricci, per male compagnie a cui si
. frezzi, ii-i5-37: su per lo fil più sottil che bambace / io passai
dante, conv., i-xi-n: lo mal fabbro biasima lo ferro appresentato a
., i-xi-n: lo mal fabbro biasima lo ferro appresentato a lui, e lo
lo ferro appresentato a lui, e lo malo citarista biasima la cetera, credendo
v'è pigliato. iacopone, 7-47: lo diavolo ce reca mala tentazione. fra
cose vili del mondo, questo è per lo malo amore. dante, inf.
ma non fece bene, perché non lo impiegò; e questa stessa omissione fu mala
pubblica sicurezza. boine, ii-128: lo consigliava come amico... a togliersi
, 31-77: questi è nembrotto per lo cui mal coto / pur un linguaggio
famiglia. aleandro, 2-132: è soave lo stigliani quando soggiunge che gli anni addietro
. a. cavalcanti, 129: lo 'scrocchio'semplice è quando 10 scrocchiante agente
di cesare, 145: levossi su [lo gigante] iustamente e prese ercules e
colpo tanto dispietato e fiero / sopra lo scudo per mezo la pancia. caro
strozzi, 1-35: malvolentieri... lo manderei a londra, perché sento v'
: sì ho ferma credenza / che lo mio nascimento / fosse in mala pianeta.
ne morì uno. costo, 1-212: lo spagnuolo, che si trovava mezo disperato
vento. sbarbaro, 1-146: testardo, lo guardai allontanarsi col suo passo di giramondo
'le foglie d'erba '. -se lo riprese il malo vento che lo cacciava
-se lo riprese il malo vento che lo cacciava pel mondo. -sinistro.
si corrompeva,... dio lo percosse di mala morte. chiose sopra
mostra dolce 'l veleno; / cusì lo 'ngegna, e tiene 'n tal maniera,
in che traffico? -oh, me lo chiedete? la popolazione lo vede di malocchio
-oh, me lo chiedete? la popolazione lo vede di malocchio, e dice che
la tua malora. doh, basti per lo peccato de la carne e de la
quel brutto soprannome,... lo dobbiamo a una malora della nostra vita
bianco, e a lato al suo lo pose, / ch'era nero, e
/ mora, chi vagia dannata / a lo inferno, a la malora. gir